SIC IT4010011 Fiume Trebbia Da Perino a Bobbio Quadro
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SIC IT4010011 Fiume Trebbia da Perino a Bobbio Quadro conoscitivo Gennaio 2018 RETE NATURA 2000 – SIC IT4010011 FIUME TREBBIA DA PERINO A BOBBIO – QUADRO CONOSCITIVO Sommario 1. Descrizione fisica del sito ........................................................................................................................... 3 1.1 Collocazione e confini del sito Natura 2000 ...................................................................................... 3 1.2 Regime meteoclimatico...................................................................................................................... 3 1.3 Inquadramento geologico .................................................................................................................. 4 1.4 Pedologia ........................................................................................................................................... 7 1.5 Inquadramento geomorfologico ......................................................................................................... 8 2. Descrizione biologica del sito ..................................................................................................................... 9 2.1 Uso del suolo ..................................................................................................................................... 9 2.2 Elementi lineari naturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecologica................ 13 2.3 Habitat e vegetazione ...................................................................................................................... 14 2.4 Flora................................................................................................................................................. 23 2.5 Fauna............................................................................................................................................... 29 3. Descrizione socio-economica del sito ...................................................................................................... 37 3.1 Soggetti amministrativi e gestionali che hanno competenze sul territorio del sito .......................... 37 3.2 Inventario dei dati catastali .............................................................................................................. 37 3.3 Attuali livelli di tutela del sito ............................................................................................................ 37 3.4 Normative vigenti e regolamentazioni delle attività antropiche........................................................ 37 3.5 Strumenti di pianificazione, programmi e progetti inerenti l’area del sito ........................................ 41 3.6 Inventario e valutazione delle interferenze ambientali delle principali attività antropiche ............... 77 3.7 Analisi degli aspetti socio-economici ............................................................................................... 83 4 Descrizione dei valori archeologici, architettonici e culturali .................................................................... 92 5. Descrizione del paesaggio ....................................................................................................................... 92 6. Valutazione delle esigenze ecologiche di habitat e specie .................................................................... 105 6.1 Habitat di interesse comunitario .................................................................................................... 105 6.2 Specie vegetali di interesse conservazionistico ............................................................................ 110 6.3 Specie animali di interesse conservazionistico ............................................................................. 124 7. Scelta degli indicatori utili per la valutazione dello stato di conservazione ed il monitoraggio delle attività di gestione...................................................................................................................................................... 152 8. Bibliografia .............................................................................................................................................. 159 2 RETE NATURA 2000 – SIC IT4010011 FIUME TREBBIA DA PERINO A BOBBIO – QUADRO CONOSCITIVO 1. Descrizione fisica del sito 1.1 Collocazione e confini del sito Natura 2000 Il SIC IT4010011 “Fiume Trebbia da Perino a Bobbio” ricopre un’area di 352 ha (pari a 3,52 Km2), suddivisa nei territori dei seguenti comuni, elencati in ordine di superficie interessata decrescente: Bobbio, Coli, Travo. Le coordinate del centro del sito sono: Longitudine E 9° 25' 04" (Greenwich) Latitudine N 44° 47' 41" I confini delimitano un’area ristretta ed estremamente allungata (lunghezza 11 Km circa; larghezza media 250 m) in direzione SW-NE, che segue l’andamento del fiume Trebbia. Le quote sono comprese tra 288 m slm e 525 m slm, con un’altitudine media di 380 m slm. Il SIC si colloca nella fascia submontana dell’appennino piacentino, lungo un tratto del medio corso del fiume Trebbia compreso tra Bobbio e la confluenza con il Torrente Perino. Dal punto di vista paesaggistico e morfologico il sito si caratterizza come un ampio fondovalle, bordato da sistemi terrazzati a vario grado di sviluppo vegetazionale. Su entrambe le sponde del fiume Trebbia il limite corre in corrispondenza del raccordo versante-fondovalle, ad eccezione di un breve tratto in sponda destra a nord di Piancasale, dove si espande verso est per includere il rilievo del Monte Barberino. 1.2 Regime meteoclimatico Il regime meteoclimatico è stato ricostruito sulla base dei dati forniti dal Servizio Idrometeorologico dell’Arpa Emilia-Romagna. La stazione di riferimento, per temperatura e precipitazioni, è quella di Bobbio (quota 1130 m slm), ubicata pochi chilometri a nord del settore centrale dell’area in esame e simile per quota e ambito morfologico. Temperatura La distribuzione mensile delle temperature nel periodo 1991-2005 mostra un andamento simmetrico centrato sui mesi estivi, con massimo nei mesi di Luglio e Agosto (22,6 °C e 22,7 °C, rispettivamente) e minimi a Dicembre e Gennaio (3,1 °C e 3°C, rispettivamente). Andamento analogo presentano le temperature medie massime (picco nei mesi di Luglio e Agosto, con 29,6 °C e 29,5°C) e minime (minimi di 0,6 °C e -1,3 °C nel mese di Dicembre e Gennaio). La temperatura media annua nel periodo considerato è di 12,6 °C. Fig. 1 Temperature medie mensili (1991-2005) alla stazione di Bobbio 3 RETE NATURA 2000 – SIC IT4010011 FIUME TREBBIA DA PERINO A BOBBIO – QUADRO CONOSCITIVO Precipitazioni Dalla distribuzione dei valori medi mensili della serie 1991/2005 si può osservare la presenza di un tipico regime pluviometrico "sublitoraneo" appenninico o padano, che presenta due valori massimi delle precipitazioni mensili, in primavera ed in autunno e due valori minimi in inverno ed in estate. Tra questi, il massimo autunnale (Ottobre: 108,9 mm; Novembre 105,8 mm) è più accentuato e prolungato di quello primaverile (Aprile: 81,8 mm) ed il minimo estivo (Luglio: 47,9 mm) più marcato di quello invernale (Febbraio: 61,4 mm). La precipitazione media annua nel periodo ammonta a 915,6 mm. Fig. 2 Precipitazioni medie mensili (1991-2005) alla stazione di Bobbio 1.3 Inquadramento geologico L’Appennino settentrionale è una catena a falde, originata dall’impilamento di terreni di diversa provenienza paleogeografica, in seguito alla collisione tra la zolla europea e la microplacca Apula, connessa alla zolla africana. La collisione è stata preceduta dalla chiusura di un’area oceanica (paleoceano ligure), interposta tra le zolle. I domini paloegeografici coinvolti sono: Dominio ligure, coincidente con l’area oceanica; Dominio subligure, corrispondente alla crosta africana assottigliata; Dominio tosco-umbro di pertinenza africana. Si distingue, inoltre, un Dominio epiligure, formato da sedimenti depositi a partire dall’Eocene Medio sulle unità Liguri già deformate (bacini episuturali). Il Dominio Ligure è tradizionalmente diviso in Dominio ligure esterno e Dominio ligure interno, i cui caratteri rispecchiano la differente posizione all’interno del paleoceano Ligure: le Liguridi Interne hanno caratteristiche oceaniche, rappresentando frammenti del fondo marino mesozoico in cui le masse ofiolitiche sono ancora in posizione primaria alla base della successione sedimentaria; nelle liguridi Esterne le ofioliti compaiono invece come olistoliti, anche di dimensioni chilometriche, scollate dalla loro copertura in corrispondenza di formazioni argillose cretaciche ("Complessi di base" Auctt.) e scivolate nel bacino di sedimentazione oceanico durante il Cretacico superiore. Il Dominio Subligure, rappresentato sostanzialmente dall’Unità di Canetolo, è una successione sedimentaria profondamente tettonizzata, che si ritiene deposta in una zona di transizione tra la crosta oceanica ligure e il margine passivo africano ed è rappresentata da formazioni argilloso- calcaree di età cretacea che evolvono nel Terziario a torbiditi calcareo-marnose e arenaceo-pelitiche. Il Dominio tosco-umbro rappresenta la copertura sedimentaria del margine africano, originato dall'apertura dell'Oceano Ligure, di cui registra l’evoluzione. Si passa da una situazione di rift continentale (Trias trasgressivo e spesso evaporitico) a quella di margine, prima passivo (serie di piattaforma e successivo annegamento con passaggio ad ambienti bacinali nel Giurassico) poi attivo con l'inizio dell'orogenesi