ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO Rivista Di Studi Giuridici E Politici
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ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO Rivista di studi giuridici e politici 2 2019 • ANNO XL aprile/giugno QUARANT’ANNI DI AUTONOMIA IN SPAGNA DIRETTORE DELLA RIVISTA COMITATO DI REDAZIONE Gianluca Gardini Marina Caporale COMITATO SCIENTIFICO Marzia De Donno Gianluca Gardini (Direttore) Giulia Massari Marcos Almeida Cerreda Anna Margherita Russo Brunetta Baldi Francesco Bilancia Stefano Civitarese Matteucci Justin Orlando Frosini Alfredo Galán Galán Condizioni di abbonamento Giancarlo Gasperoni La quota di abbonamento Tommaso Francesco Giupponi alla Rivista per il 2019 Peter Leyland è di € 136,00 da versare Marco Magri sul c.c. postale n. 31666589 Andrea Morrone intestato a Maggioli s.p.a. Alessandra Pioggia – Periodici, Via del Carpino, 8 – 47822 Santarcangelo Giuseppe Piperata di Romagna (RN). Claudia Tubertini La Rivista è disponibile Josephine van Zeben nelle migliori librerie. Il prezzo di vendita per singoli numeri è di € 35,00. 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Viale Aldo Moro, 52 – 40127 Bologna La Casa Editrice comunque, [email protected] al fine di garantire la continuità del servizio, in mancanza EDITORE di esplicita revoca, Maggioli Editore è un marchio di Maggioli s.p.a. da comunicarsi in forma scritta via del Carpino, 8 – 47822 Santarcangelo di Romagna (RN) entro il trimestre seguente tel. 0541.628111 – fax 0541.624887 alla scadenza dell’abbonamento, Servizio Abbonamenti: tel. 0541.628242 si riserva di inviare il periodico Sito web: www.periodicimaggioli.it anche per il periodo successivo. 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Un confronto tra Italia e Spagna Gianluca Gardini SAGGI E ARTICOLI 299 Lo Stato delle Autonomie: un bilancio fra luci ed ombre Brunetta Baldi 329 Aniversario de la Constitución Española y de la Carta Euro- pea de la Autonomía Local: los gobiernos locales en España Alfredo Galán Galán 367 Reflexiones para una reforma de la administración local en España Luis Cosculluela Montaner 399 Reforma constitucional y modelo territorial. Preferencias ciudadanas y propuestas partidistas entre el 40 aniversario de la Constitución española y las elecciones de 2019 Fabio García Lupato 439 Federalismo y descentralización en América Latina. Un aná- lisis comparativo sobre las políticas de salud y educación en Argentina y Brasil Cristian Altavilla 463 Le “Città intelligenti” alla luce del principio di sussidiarietà Graziana Urbano 485 Contributo allo studio della corruzione nei contratti pubbli- ci: precisazioni terminologiche e valutative, tra esigenze di uniformità nazionale e opportunità di declinazione locale Vinicio Brigante 284 ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO 2.2019 NOTE E COMMENTI 525 Il luogo adatto dove bilanciare. Il “posizionamento” del dirit- to alla riservatezza e alla tutela dei dati personali vs il diritto alla trasparenza nella sentenza n. 20/2019 Benedetto Ponti OSSERVATORIO REGIONALE 549 Le elezioni regionali del 2019 in Sardegna Stefano Rombi, Fulvio Venturino 571 Table of contents and abstracts 577 Notizie sugli autori EDITORIALE 285 2018: un anniversario importante per celebrare ma anche per ripensare le autonomie. Un confronto tra Italia e Spagna Gianluca Gardini Sono trascorsi quaranta anni dall’approvazione della Costituzione spa- gnola del 1978, pietra tombale sul regime centralistico e antidemocrati- co alimentato per altrettanti anni dalla dittatura franchista, e tuttavia la questione territoriale in Spagna è ancora lontana da una soluzione sta- bile. Quelli spagnoli sono “territori inquieti”, come li ha recentemente definiti Luciano Vandelli1, grande studioso del fenomeno autonomistico in Eu- ropa, il quale, nel porre in relazione l’articolazione politico-istituzionale del Regno di Spagna con il suo substrato geofisico, evidenzia il radicale cambio di prospettiva che, nell’arco di due secoli, si è verificato rispetto all’idea di territorio resa universale dalla Rivoluzione francese. Al pun- to che il territorio, come criterio fondamentale e persino esclusivo nella rappresentanza delle comunità (una comunità, un municipio) e nell’or- ganizzazione dello spazio politico amministrativo, ha progressivamente perso centralità nella comprensione del fenomeno sociale e dell’archi- tettura istituzionale del Paese. Ciò, segnala Vandelli, accade non solo in Spagna, ma nell’intera area europea. Il processo di trasformazione, infatti, coinvolge le relazioni tra le per- sone e i territori, tra le comunità e i luoghi in cui esse si radicano, ri- modellando l’idea stessa di identità. Per questa ragione, secondo alcuni studiosi, l’identità avrebbe cessato di essere un elemento statico, saldato (1) Relazione alle Jornadas sobre la organización territorial de los Estados: experiencias y pro- blemas en América y Europa, organizzate dall’Instituto Internacional de Derecho Administrativo (IIDA), Università di Salamanca, 21 e 22 gennaio 2019. 286 ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO 2.2019 ad un territorio definito, com’era tradizionalmente nello Stato moderno, per divenire una nozione dinamica e evolutiva, sempre più condiziona- ta dall’appartenenza a sistemi sovranazionali e globali (Luciano Parejo Alfonso)2. Altri autori, estremizzando gli effetti delle trasformazioni so- cioculturali in atto, ipotizzano la “fine dei territori” e della loro funzione tipica nell’organizzazione politico-istituzionale (Bertrand Badie). Si tratta di tematiche complesse e affascinanti, che ci porterebbero pe- rò lontano dall’argomento affrontato in questo numero della Rivista: i quarant’anni del fenomeno autonomistico in Spagna e il rapporto che questo ordinamento ha con il suo territorio. La scelta di questo tema ci è sembrata estremamente opportuna non soltanto per ragioni conven- zionali, legate alla celebrazione di una ricorrenza significativa (anzi due, visto che ricorre anche il trentennale dell’approvazione della Carta Eu- ropea delle Autonomie Locali da parte del Regno di Spagna, come sot- tolinea nel suo saggio Alfredo Galán Galán), ma anche perché l’analisi del “sistema delle autonomie” mette in luce molti punti di contatto tra l’ordinamento spagnolo e quello italiano, mostrando una curiosa antici- pazione da parte del primo di molte esperienze attraversate dal secon- do solo anni dopo. Lo studio dell’esperienza spagnola risulta perciò di grande utilità al fine di cogliere la traiettoria delle autonomie territoriali all’interno del nostro Paese. La circostanza che i due ordinamenti mostrino ampie convergenze non significa che, in relazione al fenomeno autonomistico, il bilancio deb- ba necessariamente essere unico e condiviso. A questo proposito è si- gnificativo notare la dichiarazione risoluta con cui si apre il saggio di Alfredo Galán Galán: «En el caso de los gobiernos locales, cabe ade- lantar ya que el balance general debe ser muy positivo, sin perjuicio de que continúen existiendo algunas sombras». Dubito fortemente che uno studioso italiano, nel ripercorrere quarant’anni di autonomia terri- toriale nel nostro Paese, sarebbe in grado di fare una dichiarazione al- trettanto netta. (2) L. PAREJO ALFONSO, Las reformas territoriales en España, in T. FONT I LLOVET, A. GALÁN GALÁN, C. TUBERTINI (a cura di), Las reformas del Estado. Coloquio internacional en homenaje al prof. Lu- ciano Vandelli, Iustel, 2019, p. 48. EDITORIALE 287 Il fatto stesso che, come si ricava dalla lettura dei saggi qui pubblicati, vengano tenute attentamente separate, fino a risultare divaricate, le va- lutazioni concernenti le Regioni e i cd. nazionalismi periferici, da un la- to, e quelle concernenti gli Enti locali minori, dall’altro, rivela una ce- sura profonda nell’ambito della “questione territoriale” spagnola. Una scissione che, tutto sommato, non trova equivalente nel nostro ordina- mento, dove è invece presente una visione più continuista, o comun- que meno divaricata, del fenomeno autonomistico. Nel nostro Paese la questione autonomistica rappresenta un “blocco unitario”, dal punto di vista concettuale, al quale vengono ricondotte le diverse problematiche che fanno capo ai livelli di governo comunale, provinciale e regionale. In Italia il “sistema delle autonomie” identifica una modalità di organiz- zazione del potere pubblico nato per contrapposizione