Libero Consorzio Comunale Di Enna
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ENNA Aidone Agira Assoro Barrafranca Calascibetta Catenanuova Centuripe Cerami GaglianoCastelferrato Leonforte Nicosia Nissoria PiazzaArmerina Pietraperzia Regalbuto Sperlinga Troina Valguarnera Villarosa Introduzione generale Quella ennese è davvero una provincia “speciale”. Innanzi tutto, è l’unica dell’Isola a non avere sboc- chi a mare, rappresentando, quindi, la faccia più nascosta di questa Sicilia da scoprire, la faccia più montuosa e, per molti versi, anche quella più vera, più “genuina”. La sua posizione geografica, poi, ha molto influito nel giudizio di questa provincia come la migliore per vivibilità dell’intera Sicilia: già sei anni fa qui si contavano ben 30 metri quadrati di verde pub- blico per ciascun abitante. Una cifra che vuol dire aria pulita e l’aria pulita vuol dire migliori prodot- ti alimentari. Da qui, le due cose insieme danno come risultato un migliore stato di salute, non fosse altro per la bellezza naturale in cui gli abitanti della provincia vivono quotidianamente. Questo risultato è certamente conseguenza, come accennato all’inizio, della sua posizione geografica. Con un territorio per la maggior parte collinare e per un quinto montuoso, la provincia ennese ha nei 1193 metri di Monte Altesina e nei 1558 di Monte Sambughetti le sue massime altitudini e quest’ul- tima è anche fra le più alte vette dei Nebrodi, catena che chiude a nord il territorio. Come spina dor- sale gli Erei e per confini le colline orientali della piana di Catania, quelle meridionali della piana di Gela e, ad occidente, il corso del fiume Imera Meridionale. Un territorio fertile e ricco, anche perché, non bisogna dimenticarlo, qui sono presenti terreni che risalgono al Miocene superiore e al Pliopleistocene, quelli della serie gessoso-zolfifera che hanno poi rappresentato, due secoli fa, la più straordinaria ricchezza industriale non solo della provincia, ma della Sicilia intera. Risulta chiaro che con un sistema orografico così ben rappresentato, anche il sistema idrogeologico è piuttosto movimentato. Ci si muove da una lato, dai corsi del Dittaino e del Gornalunga che guarda- no ad oriente, al mar Jonio; dall’altro, dall’Imera meridionale che raggiunge il Canale di Sicilia. Certo, i corsi d’acqua presenti non sono solo quelli qui menzionati: tanto per riassumere, la provincia enne- se è la più ricca di acque di tutta l’Isola, contando anche numerosi laghi tra cui l’unico naturale sici- liano, il lago di Pergusa. Ma il fatto che sei dei sette laghi presenti siano artificiali non depone affat- to contro la presenza umana. Al contrario, proprio la loro presenza, e l’immediata risposta di Madre Natura, ha fatto sì che questo cuore antico di Sicilia possa vantare anche un altro primato: quello della presenza più numerosa di aree naturali protette. Certo, l’ambiente era già “naturalmente” predisposto. L’alternarsi delle grandi mutazioni climatiche ha creato qui delle vere e proprie foreste che attirarono prima gli arabi e poi i Normanni che, “impor- tando” popolazioni di lombardi, parteciparono non poco alla ripopolazione del territorio. Una parola grossa, questa, se la inquadriamo solo nel XIII secolo, quando il territorio aveva solo 13 centri abitati e 90.000 abitanti. Ma la ricchezza delle terre attirò quindi sempre più numerosi contadini e pastori, tanto che in pieno periodo feudale già si contano i 20 centri abitati che resteranno, almeno nel nume- ro, uguali al numero dei comuni che formano la provincia. A proposito di clima, vista la posizione all’interno dell’Isola, questo territorio ha diversi aspetti clima- tici. Se da un lato troviamo la zona ennese con un quadro decisamente mediterraneo con media piovo- sità, dall’altra si trovano le qualità sahariane della valle del Dittaino, dove le temperature medie esti- ve possono toccare i 35°. Ma basta giungere nei pressi dei boschi di Piazza Armerina per trovare una delle condizioni climatiche più favorevoli, con quei suoi 25° di media. L’inverno, in alcune zone, ha l’aspetto rigido tipico degli Appennini dove, ad altitudini come quei 1000 metri slm di Enna, si regi- strano anche 0°, ma a valle, nelle zone collinari, la temperatura difficilmente scende al di sotto dei 5°. Con un clima così diversificato, altrettanto variegato è il panorama che il viaggiatore si troverà ad attraversare. Percorrendo l’autostrada A19 che collega Palermo con Catania, autostrada che, quasi nel suo centro conta lo svincolo per il capoluogo ennese, ci si ritrova immersi in un paesaggio che, in esta- te, si presenta riarso dal sole, quasi brullo con tutta quella sua teoria di colline aride e nude. Un pae- saggio che, però, viene annunciato e concluso dagli agrumeti che infiammano di verde, in qualunque stagione, tutta la zona. In inverno, la parte centrale di questo percorso è tutt’altra cosa: le colline sono arrotondate dal verde dei campi di grano che si preparano a sbocciare nell’oro delle messi che hanno reso leggendaria tutta la provincia. Quanto sia stato sfruttato questo terreno lo si sa molto bene, non fosse altro perché testimoniato dai tantissimi resti di case coloniali che sbucano dalla roccia ad ogni piè sospinto. Questo ha avuto come conseguenza, soprattutto nella metà del Novecento, il difficile periodo di crisi economica, periodo che ha coinciso con una inversione demografica. Oggi, grazie alle politiche sagge inerenti lo sviluppo eco- nomico della zona, i dati più recenti ci raccontano di una situazione molto più positiva. Dalla fonda- zione dell’Università di Kore, agli stabilimenti dell’industria della plastica, senza dimenticare l’anti- ca predisposizione per le colture cerealicole che ha nella zona industriale del Dittaino il suo cuore pul- sante, l’economia ennese mostra inequivocabili segni di grande ripresa. I lavori per sfruttare al meglio tutte le potenzialità dell’area sono già in gran parte avviati e molti altri si stanno per mettere in can- tiere. La rivalutazione delle produzioni agrarie, dalle agrumicole alle cerealicole, senza dimenticare la viticoltura e l’olivicultura, ha già al suo attivo delle produzioni di “pregio” come pesche, fave, fichi- dindia e prodotti caseari. E, all’interno di queste, con tutta una serie di strumenti che favoriscono l’im- prenditoria, si registrano in questi ultimi anni dati molto più che incoraggianti sul versante dell’oc- cupazione. Secondo dati aggiornati al 1998, già indici di un trend che si è mantenuto – migliorando- si addirittura – anche ai nostri giorni, il settore commerciale vantava già un’occupazione in grande crescita. Ha date più recenti, invece, la crescita del settore turistico. Riserve naturali, circuiti sportivi, aree archeologiche e tutte le zone di interesse storico stanno restituendo all’amministrazione del territorio molto di più di quanto è stato, nel corso del tempo, investito. Con il 10% di incremento medio annuo di presenze di turisti, è questo uno dei settori in cui la Provincia sta scommettendo con maggior entu- siasmo. Del resto, la parte più importante è già stata fatta: il territorio è stato quasi completamente recuperato, i siti di interesse storico e archeologico sono quasi tutti fruibili, l’enogastronomia è alla portata di tutti e la ricettività è in costante aumento. Quello che bisogna fare è, semplicemente, veni- re a visitare questo cuore antico di Sicilia. 1- 4)6+18) +M[IẔ SAMBUGHETTI-CAMPANITO 8M\ZITQM /IVOQ +MZIUQ <ZWQVI ;XMZTQVOI A19 61+7;1) /IOTQIVW +I[\MTNMZZI\W F ORR 1 E 1 487BB1447 LAV 7 :MOITJ]\W ICH M. ALTESINA 6Q[[WZQI E DEL S VALLONE DI IM 4MWVNWZ\M )OQZI E TO PIANO DELLA CORTE +MV\]ZQXM )[[WZW 461+74-<<1 >144):7;) 121 +ITI[KQJM\\I +I\MZQVI >QTTIZW[I A19 QTTIZUW[I 457:-447 +I\MVIV]W^I 192 -VVI ,1<<)167 A19 B76)16, bis 117 MONTE CAPODARSO E VALLE DELL’IMERA MERIDIONALE 48-:/=;) >ITO]IZVMZI W +IZWXMXM .47:1;<-44) /:7<<)+)4,) +IT\IVQ[[M\\I 4,-44ô7/41);<:7 PARCO RONZA BOSCO DI ROSSOMANNO GROTTASCURA-BELLIA 288 288 )QLWVM -:*-<-) 191 8QM\ZIXMZbQI 57:/)6<16) 8QIbbI )ZUMZQVI *IZZINZIVKI >144) ,-4+);)4- W 5IbbIZQVW +IT\IOQZWVM *]\MZI LAGHI AREE DI INTERESSE NATURALISTICO ZONA INDUSTRIALE DITTAINO SITI DI INTERESSE TURISTICO-CULTURALE FIUMI STRADE PROVINCIALI STRADE STATALI 576<--<6) AUTOSTRADE CONFINI PROVINCIA COMUNI ENNESI come si arriva In aereo 8I\MZV̱ Aeroporto Internazionale Catania Fontanarossa - Catania Centralino: 095 7239111 Ufficio informazioni voli: 095/340505 Biglietteria: 095 345367 Informazioni turistiche: 095 7306266 Ufficio Operativo: 095 346338 www.aeroporto.Catania.it Aeroporto Falcone Borsellino - Palermo 192 Centralino: 091 7020111 - N. Verde 800.541880 Informazioni viabilità: ACI - Automobil Club Italiano tel. 06-4477 www.gesap.it In auto da Messina: A20 Messina - Catania e A19 Catania - Palermo da Catania: A19 Catania - Palermo da Palermo: A19 Palermo - Catania In treno Stazione Ferrovie dello Stato – Enna Via Scalo Ferroviario, tel. 0935 55091 collegamenti con le principali città italiane. www.fs-on-line.it In pullman Collegamenti autolinee da e per Enna Autolinee Sais: Call Center 199 720 700 Numero Verde 800 920 900 N www.saisautolinee.it Terminal bus: O E ENNA - Viale Diaz - tel. 0935 500902 CATANIA - Via D’Amico, 181 (Staz. FS) - tel. 095 536168 MESSINA - Piazza della Repubblica, 6 - tel. 090 771914 S PALERMO - Via Paolo Balsamo, 16 - tel. 091 6166028 INDICE 1. Nido di re pag. 8 Castello di Lombardia pag. 12 Torre di Federico pag. 14 Le torri campanarie pag. 15 Il Duomo pag. 16 La festa del 2 luglio pag. 18 Santuario di Cerere o Demetra pag. 19 La Grotta della Spezieria e le porte della città pag. 20 Il Museo Archeologico Regionale pag. 20 Il Museo Civico “G. Alessi” pag. 21 L’Università Kore pag. 21 2. Oro, incenso e fuoco pag. 22 I mosaici della Villa del Casale pag. 26 Morgantina ...e la sua Venere pag. 30 Il Museo Archeologico di Aidone pag. 34 I misteri di Pietraperzia pag.