Scompare il Premio saggi di argomento umanistico IN QUESTO NUMERO Recupero di memorie e monumenti, tradizione, pillole e curiosità varie, mostre, contributi storiografi ci, iniziative e laboratori didattici, percorsi di co- «Istria Nobilissima» 2010 noscenza e studio, notizie varie dal passato più o meno recente: sono le tap- pe del percorso di aprile di “Storia e Ricerca”. Inizia Kristjan Knez che, par- tendo da “L’eredità di Ragusa. Il restauro conservativo delle lapidi di tre stu- denti ragusei nel chiostro del capitolo della basilica di S. Antonio di Padova”, «esilia» Antonio Borme edizione curata da Nicolò Gallinaro, rifl ette sui rapporti che intercorsero tra Ragusa (Dubrovnik) e Padova, legami particolarmente intensi durante la li antichi greci avevano Calliope (Poesia epica), la categoria “saggi di argomento umanistico”. Nome e ca- lunga età della Serenissima, ma che in realtà affondavano le radici nella not- Erato (Poesia amorosa), Euterpe (Poesia lirica), tegoria che invece c’erano fi no a quest’anno, ossia fi gura- te dei tempi. Nel volume “L’eredità di Ragusa” si ricostruisce un tassello di GMelpomene (Tragedia), Polimnia (il Mimo), Ta- va nel bando 2009. Mancano in quello del 2010, anche se storia adriatica in cui emergono palesemente i vincoli tra le terre bagnate da lia (Commedia), Tersicore (Danza), Urania (Astronomia) e si potrebbe affermare che la sola categoria è stata inserita, un mare comune. Clio, colei che rende celebri, la Storia, seduta e con una per- trasversalmente, attraverso le altre sezioni. E quindi i nuovi Daniela Jugo Superina (pp. 2 e 3) invece continua a sfogliare per noi le gamena in mano. Noi – pronome che sta qui a indicare noi – o potenziali – Ramous, Brumini, Venucci, Dallapiccola, pagine della ricca tradizione giornalistica fi umana, soffermandosi sulle no- come Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia Lettis, Biasiol... potranno cimentarsi con lo scrivere “scien- tizie e le pubblicazioni più curiose e interessanti. Tra cronaca nera e arte si –, nel “nostro piccolo”, abbiamo come “muse” Osvaldo tifi co” (e critico) nei vari campi dell’arte e della cultura in- colloca la mostra allestita al prestigioso Museo d’Orsay di Parigi (pp. 4 e 5), Ramous (Letteratura), Raniero Brumini (Teatro), Romolo tese nel senso più lato. che ha come tema il crimine e la punizione – la pena capitale – infl itta agli Venucci (Arti visive), Luigi Dallapiccola (Musica), Adelia Irrimediabilmente assente invece è Borme e la storia assassini, riprendendo, nel titolo, il celebre romanzo di Dostojevskij “Delitto Biasiol (Giovani), Paolo Lettis (Giornalismo): personag- come disciplina di “Istria Nobilissima”, fatto che a noi – e castigo”. Un romanzo che usciva nel 1848, come ricorda il saggio dedicato gi, artisti, scrittori, poeti, compositori, intellettuali, attori, pronome qui inteso come Inserto InPiù e autrice di queste all’anno delle rivoluzioni dallo storico inglese Mike Rapport (pagina 6). Dal- ecc. che hanno segnato, indelebilmente, la Cultura (quella righe – è quello che maggiormente sta a cuore. E rincresce. la Toscana all’Istria: Marco Grilli (pagina 7) riassume un “viaggio nella me- con la “C” maiuscola) degli italiani dell’Istria, di Fiume e Doppiamente. Sì, perché è stata cancellata sia la nostra ma- moria” organizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età del Quarnero, della Dalmazia. Di quelli che, nonostante le teria sia la “nostra Clio”. E dispiace davvero che all’elenco Contemporanea, con il sostegno della Regione Toscana e la collaborazione tempeste della storia, sono rimasti saldamente attaccati alle citato prima manchi il nome di Antonio Borme; nome che dell’Uffi cio scolastico regionale e dell’Istituto storico della Resistenza in To- proprie radici. Sono i nomi di persone che, con la propria aveva consentito, in precedenza, a ricercatori e studiosi di scana (Isrt). In chiusura, alcune schegge. Buona lettura e Buona Pasqua. opera e con la propria esperienza di vita hanno formato, vari profi li, di farsi riconoscere attraverso il proprio lavo- mantenuto e fatto crescere – in tutti i sensi – quel bagaglio ro in diversi segmenti dello scibile umanistico-scientifi co di conoscenze ritenute fondamentali, trasmesse di genera- (storico, fi losofi co, sociologico-antropologico, demografi - zione in generazione, quel variegato insieme dei costumi, co, medico...). Non staremo qui a ricordare quanti, negli delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli idea- anni passati, sono emersi proprio grazie allo studio della li di una parte della popolazione di queste terre, presente storia e delle tradizioni, quanti hanno preso parte alla cate- da secoli e senza la quale la fi sionomia stessa di questi lidi goria in qualità di commissari di giuria. Alcuni sono for- non sarebbe concepibile. Il contributo di questi personaggi tunatamente ancora tra di noi, altri purtroppo no. è stato tale che sono diventati dei punti di riferimento, dei Sarà anche vero che, ultimamente, la produzio- modelli da seguire, delle fonti d’ispirazione. Delle muse, ne non era stata all’altezza del Premio intestato a DDELEL PPOPOLOOPOLO per l’appunto. Borme – forse il professore sarebbe stato peda- Non è un caso, quindi, che l’evento più “alto” che que- gogicamente più “clemente” –, oppure che la sta comunità istriano-fi umano-dalmata è riuscita a esprime- storia non sia completamente in sintonia con re – e organizzare – contenga e omaggi tutti questi presti- la natura del Concorso, di quell’Arte e Cul- giosi nomi. E lo fa, già da un po’ d’anni, attraverso il Con- tura intese in senso stretto. Sia come sia, è corso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima”, promosso un dato di fatto, storico, che dall’elenco dall’Unione Italiana – Fiume e dall’Università Popolare delle “muse” dei rimasti è stato esiliato di Trieste. In pratica fi n dall’inizio dell’ormai quaranta- uno dei “padri fondatori” dell’Unione cinquennale collaborazione tra i due enti. Lo scorso mese Italiana, il suo primo presidente, uno è uscito il bando dell’edizione 2010 – scade fra una deci- dei principali artefi ci della rinascita na di giorni (il 15 aprile, per la precisione) –, la 43.esima della CNI. Beninteso, Borme non è nell’ordine. I nomi di cui sopra ci sono tutti: Ramous per stato uno storico; piuttosto si potreb- la categoria Letteratura (poesia in lingua italiana; poesia in be dire che ha fatto la nostra Storia, e uno dei dialetti della CNI; prosa in lingua italiana; saggi quella dell’Istria. Ospitandolo tra le sue di argomento letterario), Brumini per il Teatro (testi teatra- mura, il Centro di Ricerche Storiche di li; recitazione, saggi di argomento teatrale), Venucci per le Rovigno ha voluto dedicargli una lapi- Arti visive (pittura, scultura e grafi ca; design, arti applica- de. Alla cerimonia della scopertura del- te, illustrazione; fotografi a; saggi di critica e storia dell’ar- la targa, Furio Radin, presidente in cari- te), Dallapiccola per la Musica (composizione; esecuzione ca dell’Unione Italiana, aveva dichiarato: w w strumentale, vocale o corale; saggi di musicologia), Biasiol “Antonio Borme è stato un esempio di vita w per i Giovani (poesia o prosa in lingua italiana; ricerca di per tutti i connazionali... Per me rimarrà per .e d carattere umanistico; teatro - testi e recitazione; musica - sempre una fonte inesauribile di ispirazio- it .h composizione ed esecuzione; arti visive - pittura, scultura, ne”. E signifi cative anche le frasi inserite sulle r / storia grafi ca e fotografi a; cinema e video - sceneggiatura e rea- ghirlande deposte, in quell’occasione, sulla sua la lizzazione di un fi lmato), Lettis per il Giornalismo. In più, tomba dai rappresentanti delle istituzioni: “All’in- vo c dimenticabile amico e presidente – Università Po- e c’è la categoria dell’arte cinematografi ca, video e televisio- ne, nonché quelle riservate da una parte agli istro-quarneri- polare di Trieste” e “Al nostro presidente, sempre nei no-dalmati residenti in Italia e ai croati e sloveni “italofoni” nostri cuori – Unione Italiana”. Peccato che non se ne e ricerca dell’Istro-Quarnerino e/o della Dalmazia. Ciò che invece siano ricordate (ri)pensando al Bando di “Istria Nobilissi- A nn abbiamo cercato senza purtroppo trovare è stato il nome di ma” 2010. o V Antonio Borme, la cui memoria veniva onorata attraverso Ilaria Rocchi I • n. 4 2010 9 • Sabato, 3 aprile 2 storia e ricerca Sabato, 3 aprile 2010 PILLOLE Riemerge un tassello di storia adriatica CONTRIBUTI Sfogliando le pubb Tra Ragusa e Padova Notiziole dall’«E una rete di intensi scambi «Che Fiume si ch di Kristjan Knez di Daniela Jugo Superina ra l’Istria, la Dalmazia, la onostante l’odierna ric- primo numero, quando il generale città di Venezia e i suoi chezza dei mezzi d’infor- Laval Nugent fece il suo ingresso Tdomini di Terraferma – lo Nmazione – per qualcuno, a Fiume ponendo fi ne al dominio ricordiamo qualora fosse ancora magari, si tratta soltanto di un francese. necessario evidenziarlo –, inter- grande circo –, i giornali hanno Fino alla scoperta delle “Noti- corsero rapporti di varia natura, una posizione privilegiata nell’in- zie del giorno”, quale primo gior- intrecci che lasciarono una traccia formare il popolo. Questo ruolo nale fi umano veniva considera- indelebile, non solo nella docu- viene dato loro dal fatto, innega- to l’“Eco del Litorale ungarico”. mentazione, ma pure – potremmo bile, che sono in pratica il primo Con due uscite settimanali, mer- dire soprattutto – nelle testimo- mezzo d’informazione, ma anche coledì e sabato, visse dal 5 apri- nianze artistiche e monumentali quello che non svanirà nel nulla se le 1843 al 4 aprile 1846. Veni- in generale. Tali legami, che furo- dovesse mancare la corrente elet- va stampato nella tipografi a dei no particolarmente intensi durante trica oppure se dimenticaste di pa- fratelli Antonio e Giuseppe Kar- la lunga età della Serenissima, in gare il conto del telefono. Infor- letzky. La Tipografi a Karletzky, realtà affondavano le radici nella mare e divertire: c’è qualche altra comunque, operava a Fiume fi n notte dei tempi, infatti, risalivano fi nalità da attribuire ai giornali? dal 1779. L’“Eco del Litorale un- alla protostoria, s’intensifi carono Proprio come oggi, la situazione garico” era edito dall’omonima sotto Roma, e, dopo una parentesi era tale e quale anche agli albori società editrice. Irvin Lukežić ha nel corso del Medioevo, ripresero del giornalismo. pubblicato nel 2002, sulla sum- dopo le sconfi tte subite dai pirati Nel XIX secolo, il giornali- menzionata rivista “Fluminen- per opera dei Veneziani. Con il ve- smo e l’editoria stavano fi orendo sia”, un ampio e circostanziato nir meno di quell’endemico pro- a Fiume. Quotidiani e bisettima- articolo su questo giornale, di cui blema il mare Adriatico divenne nali venivano pubblicati addirit- tutte le copie esistenti sono custo- un vettore di straordinaria impor- tura in quattro lingue: italiano, dite dalla Biblioteca universitaria. tanza attraverso il quale transita- ungherese, tedesco e, a Sušak, in Sono disponibili in formato di- vano le merci, le persone, la cultu- croato. Alcune pubblicazioni han- gitale nella collezione “Giornali ra, l’arte e le idee, mentre nella sua no avuto vita lunga, altre sono sta- fi umani 1843-1918” sulla pagina parte settentrionale si formò a tut- Nella basilica e nei chiostri che tali memorie sono un patrimo- te più effi mere, alcune avevano Internet www.svkri.hr, dalla quale ti gli effetti un’area che potremmo del complesso Antoniano di Pa- nio straordinario da non perdere e un carattere prevalentemente eco- sono stati prelevati tutti i materia- defi nire “intima”. Tra le sponde dova si conservano mausolei da tramandare” (pp. 8-9). nomico, altre trattavano il mondo li testuali e illustrati del presente dirimpettaie la navigazione quo- ed epitaffi funebri. Si tratta di Nicolò Gallinaro propone in della cultura. Tutte, però, in modo servizio. tidiana metteva in contatto le co- un sito in cui le testimonianze apertura un excursus storico sul- più o meno discreto, parteggiava- Il primo caporedattore è stato munità dando luogo ad un’osmosi, del passato sono concentrate in la Repubblica dalmata poi parla no per una delle opzioni politiche il dott. Giovanni Spagnolo, e poi che rammentiamo anche in questa gran numero e, cosa particolar- della situazione del XVI secolo, presenti in città. Facciamo ritor- lo spalatino Vincenzo Solitro. Al- sede perché essa è fondamentale mente interessante, non poche con un sintetico testo sulla tem- no, però, agli inizi del giornali- l’inizio, il giornale pubblicava no- per cogliere il passato e compren- rimandano alle terre dell’Adria- perie culturale, per inquadrare smo fi umano. tizie e servizi di carattere econo- dere la specifi cità delle nostre re- tico orientale, evidenziando elo- l’ambiente dal quale proveniva- gioni e al tempo stesso quella ci- quentemente le secolari relazio- no i tre personaggi, di cui nel pro- viltà adriatica, forgiata dalla Do- ni tra le due coste. Come scrive sieguo si sofferma, e che giova a minante (ma vi erano molti ele- Leopoldo Saracini, presidente comprendere il contesto in cui si menti in comune ben prima del referato della Veneranda Arca di muovevano. Il Cinquecento rap- suo arrivo. Lo evidenziamo per Sant’Antonio “Collocare la per- presentò un periodo importan- accantonare ogni sospetto circa la petuazione della propria memo- te per Ragusa: intensi furono gli presunta “colonizzazione” di terre, ria, quella di persone care o di il- scambi commerciali, vivaci i rap- che per una certa storiografi a – an- lustri personaggi legati alla sto- porti via mare, fervidi i rapporti cora oggi – sarebbero state snatu- ria civile ed ecclesiastica, in un culturali, dinamici quelli diplo- rate), e che si manifestava dalle contesto speciale qual è il San- matici, tant’è che le sue rappre- lagune sino alle Bocche di Catta- to, destinato a superare il tempo, sentanze erano presenti in buona ro, naturalmente con peculiarità e essendo proiettato in una dimen- parte d’Europa, soprattutto nel- Il primo annuncio sulla dagherrotipia – n. 76 del 21/12/1844. Sol- aspetti intrinsecamente legati al sione di immortalità, questo era l’area mediterranea e nelle pro- tanto cinque anni dopo l’invenzione di Louis Daguerre, i fi umani contesto locale. In quella trama di – e rimase per molti secoli – il vince ottomane dei Balcani. La potevano immortalarsi su una lastra di rame, su cui veniva applica- rapporti un ruolo non indifferente motivo che ha prodotto nel tem- città dalmata espresse una civiltà to elettroliticamente uno strato d’argento, quest’ultimo sensibiliz- fu quello dell’istruzione, riserva- po una concentrazione di memo- che tutt’oggi desta interesse ed il zato alla luce con vapori di iodio (foto tratta da www.svkri.hr) ta, naturalmente, alle famiglie ab- rie e ricordi eccellenti – spesso suo ruolo svolto era di gran lunga bienti, le sole in grado di indiriz- di alto livello artistico – che ha superiore alle sue limitate dimen- Il primo giornale fi umano si mico, quelle relative al commercio zare i propri fi gli verso un percor- pochi altri riscontri al mondo” sioni. La cultura, lo ribadiamo, chiamava “Notizie del giorno”. via terra e via mare, lo sviluppo so di studio. Per centinaia d’anni (p. 8). trovava un posto di rilievo e pro- A lungo la sua esistenza era av- del traffi co ferroviario e stradale, i giovani delle contrade istriane e Per tale ragione le varie “na- prio colà – si ricorda anche nel- volta da un velo di mistero, fi no e regolarmente veniva pubblicato dalmate si formavano in Italia. Pa- zioni” (termine che all’epoca non lo studio che recensiamo – fi orì a che, per un caso fortuito, duran- il movimento delle navi. Se consi- dova con la celeberrima università aveva il signifi cato odierno) pre- e poté svilupparsi una letteratura te l’allestimento di una mostra su deriamo che il XIX secolo è stato attirò un numero non indifferente senti a Padova facevano una sor- che utilizzava tre idiomi: il lati- Fiume nel 1956 a Padova, la So- in primo luogo il secolo del pro- di studenti originari dalle province ta di gara per ottenere degli spazi no, l’italiano (il toscano) e l’illiri- cietà di studi fi umani è entrata in gresso tecnologico, la redazione adriatiche della Repubblica di San nonché dei privilegi da conservare co (cioè il serbo-croato). Ragusa possesso del primo numero, usci- del giornale seguiva con la mas- Marco e non solo. Citiamo la cit- e trasmettere a benefi cio dei pro- rappresenta a tutti gli effetti una to l’8 settembre 1813, e che oggi sima attenzione le nuove scoperte tà del Santo perché recentemente pri esponenti. Si tratta di una ric- singolarità e, benché le sue isti- viene custodito nel loro archivio a in tutto il mondo. Molti articoli e è uscito un volume in cui si ricor- chezza di notevole valenza, sono tuzioni, magistrature e organi di Roma. Successivamente, la So- servizi riguardavano la medicina dano proprio queste presenze, nel- tessere utili alla comprensione governo utilizzassero il latino e cietà è riuscita a recuperare un al- e la salute. Ovviamente, venivano la fattispecie quelle dei Ragusei. del passato delle nostre latitudini dalla seconda metà del XV seco- tro numero, il sesto. Non è dato a seguiti anche gli avvenimenti po- L’ateneo succitato ospitò innume- e perciò è quanto mai utile e ne- lo la lingua toscana, in quel con- sapere, però, quanti numeri siano litici, pur senza approfondimenti. revoli giovani provenienti dalla cessario provvedere alla conser- testo riscontriamo l’essere e la stati complessivamente pubbli- La scena culturale fi umana è pre- Repubblica di San Biagio. L’ope- vazione di siffatte testimonianze. presenza delle varie anime, che cati. Dalle informazioni di testa- sente soprattutto grazie alle noti- ra in questione è “L’eredità di Ra- Come avverte il già citato Saracini operavano in un clima di stretta ta, si evince che la sua periodici- zie sul Teatro civico. Più avanti gusa. Il restauro conservativo del- il compito non è affatto semplice; collaborazione in cui la diversità tà era trisettimanale. Si suppone nel tempo, sono state pubblicate le lapidi di tre studenti ragusei nel “La vastità di questo patrimonio di linguistica non rappresentava una che le “Notizie del giorno” ab- anche alcune poesie. La redazione chiostro del capitolo della basilica memorie storiche e di opere plasti- discriminante, anzi, dato che il bi- biano smesso di uscire dopo cir- ha dimostrato particolare interes- di S. Antonio di Padova”, edizione che trasmessoci dai secoli passati linguismo era molto diffuso que- ca un anno. La copia del primo se per la storia. Ampi articoli trat- curata da Nicolò Gallinaro, studio richiede oggi un continuo e siste- st’ultimo rappresentava una sorta numero è stata pubblicata da Ines tavano eventi storici riguardanti che costituisce il XXXV volume matico intervento conservativo di punto di forza. Tale realtà, per Srdoč Konestra sulla rivista fi lo- Fiume, l’Ungheria e la Croazia, degli “Atti e Memorie della Socie- che presuppone mezzi economi- ovvie ragioni, si tende a celare in sofi ca “Fluminensia” nel 1992. Vi ma anche la storia e le tradizioni tà Dalmata di Storia Patria” (Vene- ci non indifferenti. Scomparse le quanto è poco confacente a quella chiederete quali notizie venivano di popoli lontani come i cinesi, i zia 2009, pp. 78), in cui, attraverso discendenze delle antiche casate presentazione della storia in chia- pubblicate? Ebbene, i lettori po- persiani, i messicani e i brasiliani. la presentazione e la documenta- gentilizie alle quali appartennero i ve nazionale per cui quel passa- tevano trovarvi notizie sul cor- Durante la permanenza del dott. zione di un intervento di recupe- defunti, dissoltesi nel tempo le for- to è “croato” o “italiano”, quasi il so delle guerre napoleoniche in Spagnolo alla guida della testata, ro delle opere – voluto e sostenuto me istituzionali che avevano prov- concetto di appartenenza nazio- Prussia, ma anche in regioni più in prima pagina venivano pubbli- dallo stesso sodalizio – si propone veduto in passato a conservarne e nale si potesse estendere anche a vicine, come in Istria e nell’area cate regolarmente le “Osservazio- un tassello di storia adriatica in cui a restaurarne i monumenti com- una realtà di antico regime come di Trieste. L’esercito francese ve- ni meteorologiche fatte nel loca- emerge palesemente i vincoli tra le memorativi, oggi resta solo la sen- la Repubblica di Ragusa per l’ap- niva dichiarato nemico, il che è le Regio Istituto di nautica”. Su terre bagnate da un mare comune sibilità e l’impegno civile e cultu- punto. comprensibile alla luce di quan- ogni singolo numero, inoltre, ve- che univa. rale di quanti pensano a ragione Segue a pagina 6 to avvenuto il 27 agosto del 1813, nivano pubblicati con molta cura pochi giorni prima dell’uscita del e attenzione gli avvisi riguardanti Sabato, 3 aprile 2010 storia e ricerca 3 blicazioni che venivano stampate in italiano, ungherese, tedesco e, a Sušak, in croato Eco del litorale ungarico»: hiami... Revsebes» le persone morte a Fiume, nonché lute... e da molti esperimenti ese- la birra del Belgio o delle Fiandre, di quelle che vi sono giunte o che guiti in compagnia dell’abilissimo quantunque ivi pure si fabbrichi la da essa sono andate via. preparatore di chimica della regia birra debole di comune uso. Quel- Il periodo di pubblicazione del- Università di Torino il dottor Pao- la che vendesi presso di noi, tiene l’“Eco del Litorale ungarico” può lo Muratori, riguardanti gli effet- il mezzo fra l’una e l’altra, e per la essere considerato prerivoluzio- ti chimici della saliva alterata dal grande quantita d’acido carbonico nario, relativamente calmo e tran- fumo della nicoziana”. (N. 68, 6/ che contiene è molto amica dello quillo, nonostante le tribolazioni 12/1845) stomaco... La birra di buona quali- che lasciavano presagire l’arrivo “In tutti i paesi dell’America... tà... promuove la digestione, nutre di tempi ben più movimentati. Fiu- si fuma moltissimo, però con alcu- blandamente, calma la sete, e favo- me è il centro del Litorale ungari- ne eccezioni... Nelle colonie fran- risce il corso dell’orina. Perciò nel- co, rinnovato nel 1822 dopo le tur- cesi i coltivatori inventarono una l’ardore estivo tempera l’eccessiva bolenze di inizio secolo. Alla guida forma di sigari lunghi... che essi traspirazione della pelle. Essa può della città c’era un governatore un- chiamano bout. Tutti i colonisti anche darsi agli ammalati... gherese, che durante il periodo di sia vecchi che giovani fanno uso La birra di buona qualitù uscita dell’“Eco” era Pàl Kiss de del tabacco da fumo... Solamente debb’essere limpida, appena ver- Nemeskér. Gli abitanti erano an- le donne bianche delle colonie non sata spumeggiare come il vino di cora pochini, circa 8.000, ma era fumano. I negri e le negre consu- Asti, ma la spuma non durar a lun- già percepibile il rilancio dell’eco- mano all’incontro una straordina- go sopra di essa; che in caso diver- nomia. Grande importanza veniva ria quantità di tabacco, ed è per so è segno che s’impiegarono so- stanze estranee per farla spumeg- giare. Pessima è l’usanza di agita- re il fi asco per favorire lo scoppio; che questo non è necessario se la birra è buona, e con tal pratica la bevanda s’intorbida, e riesce noci- va”. (N. 29, 10/06/1944) Bevitori di birra, continuate Il primo giornale fi umano fi no a ora noto, le NOTIZIE DEL GIOR- pure a godervi le vostre... bionde! NO, è uscito per la volta a Fiume l’8 settembre 1813 3. Viaggi: innovativi e regolari “Monck Mason, areonauta ce- a Fiume due diligenze (Briefein- per fermo, un governo repubbli- lebre, fi n dal 1837 concepi l’idea fahrten)... Esse partiranno da Za- cano che non è a buon mercato!”. di applicare alla direzione dei glo- gabria per Fiume ogni Domenica e (N.78, 28/12/1844) bi areostatici il principio della vite Giovedì alle ore 8 di sera, e da Fiu- Ogni governo impara qualcosa di Archimede... Fece alcuni esperi- me per Zagabria ne’ giorni stessi col tempo. Oppure no? E gli scien- menti, e gli riuscirono felicemen- alle ore 7 di sera, ed impiegheran- ziati? Ce ne sono di seri e... di que- te... formò un globo (di seta ver- no tanto nell’andata che nel ritor- gli altri. niciata di gomma elastica liquida) no ore 27”. (N. 53, 2/10/1844) 6. Donne di calibro contenente più di 400 piedi cubi- Ogni commento è superfl uo. “Le belle abitatrici di Marosva- La testata dell’Eco del 1844 ci di gas, e capace di sostenere un Siete d’accordo? sarhely, in Ungheria, si sono riuni- peso di 1200 libbre. 5. Statistiche: più o meno at- te per abbattere il più grande ne- data al progresso dell’artigianato, verità una cosa che eccita la nau- Fu questo costrutto... nella parte tendibili mico del nostro secolo: il lusso. Lo dell’industria e del commercio. Ve- sea il mirare una negra vecchia e settentrionale del paese di Galles, e “Il celebre statistico signor ba- scopo di questa società è quando nivano proposti numerosi progetti, laida, che sta fumando da una pip- si stabilì di attraversare il canale di rone Carlo Dupin ha calcolato che, nobile altrettanto patriottico, giac- e in modo particolare veniva soste- pa di argilla cotta... negli Stati Uni- Bristol, e dirigersi verso Parigi... dal principio del mondo, morirono ché la provvista dei necessarii ve- nuta la cosiddetta “strada di ferro”, ti la decenza inglese ha dichiarato Nella mattina del 6 di aprile... nella 26,628,843,285,073,840 individui stiti si fa solo dalle fabbriche do- che stava coprendo, come una rete, guerra al fumare in pubblico, ed a sottoposta macchina ascesero Ma- della specie umana...” (N. 103, 26/ mestiche, e vi si ha pure di mira il tutta l’Europa. I fi umani hanno do- Boston è persino proibito sotto una son, Bringhurst, Osborne, Ainsvor- 03/1845) minor possibile dispendio. La so- vuto attendere altri tre decenni per pena di fumare per le vie”. (N. 28, th e Holland, altri celebri areonau- “Leggesi nel Moniteur Pari- cietà tenne due sedute pubbliche, poterla vedere nella propria città. 6/06/1844) ti... Presto però furono sorpresi da sien: Nel 1790, gli Stati Uniti con- in cui fu distribuito un regalo a 10 Sfogliando il giornale, è possibi- Chi dice, allora, che la guerra al una forte corrente di levante, che tavano 3,929,827 abitanti: la cifra dame, che hanno fatte le minori le notare una certa fedeltà al po- fumo è prerogativa esclusiva del- li portò in alto mare... Allora Ain- delle spese pubbliche ascendeva spese. (N. 59, 23/10/1844) tere magiaro e spesso viene usata l’attuale sistema sanitario e statale svorth fece la portentosa proposta soltanto ad 1,919,599 dollari. Nel Un’ottima idea, no? E cosa la locuzione “fedelissima Fiume”. istruito? di tentare un tragitto all’America 1840, la popolazione dell’unione aspettate? I giornalisti seguono ogni minimo 2. Per gli amanti della birra settentrionale... Il dì 9 gli areonauti americana era di 17,069,453, e le 7. Fiume magiarizzata dettaglio riguardante gli Asburgo. “Fra le bevande più atte a cal- conoberro di essere sulla costa del- spese erano salite a 28,226,553 “... sig. Giuseppe Thewrewk Fiume festeggia i compleanni del mar la sete nell’estiva stagione, la Carolina: e tripudiarono di avere dollari... nel 1790, ogni abitante di Ponor... così viene a parlare di regnante, vengono celebrati gli an- certamente fra le prime è la birra. attraversato l’Atlantico in 65 ore”. degli Stati Uniti pagava un mez- sé: Questa sera io mi trovavo in niversari di morte degli ex reggen- Di essa vi sono varie specie: fra (N. 41, 21/08/1844) zo dollaro per sopperire alle spe- una nobile conversazione, in cui ti, ma alla fi ne si può notare un cer- queste la birra forte, od il porter de- “... verranno attivate settima- se del governo federale. Nel 1840, l’oggetto dell’istruttivo discorso to indirizzamento verso gli avveni- gli Inglesi... Da essa sta non lungi nalmente sulla linea da Zagabria esso ne pagava presso a due. Ecco, era, l’occhio del commercio un- menti nelle terre italiane. garico, Fiume... io mi sono offerto Noi ci soffermeremo su noti- ad ungarizzare il nome della pre- zie casuali e banali, su curiosità e detta Città. Dal detto al fatto; ho stranezze e sulle notizie di crona- nominato Fiume in idioma unga- ca nera dell’epoca, ossia una sorta rese Revsebes (acqua corrente al di passatempo, di facile lettura, che porto)”. veniva offerto ai lettori dopo le ta- Sarebbe il settantesimo nome belle statistiche e i nuovi paragra- della nostra città. Per fortuna non fi di legge. Lasciamo a voi, quindi, ha fatto presa... giudicare quanto quei tempi ci sia- Cerchiamo di essere sinceri: no vicini, oppure lontani. gli articoli meno profondi sono i 1. Tabacco e fumo più letti. Notiziole del genere ve- “Quantunque molti siano i chi- nivano lette con interesse dai fi u- mici che fumano tabacco, pochis- mani tanto ma tanto tempo fa. I simi e forse nessuno prima d’ora giornali consentivano loro di es- pensò ad analizzarne il fumo... Ora sere in contatto con tutto il mon- il prof. Zeise di Copenhagen... tro- do. Le quattro pagine dell’“Eco” vò che contiene dell’olio empireu- aprivano gli orizzonti ai fi umani. matico d’ingrato odore, dell’acido Cessato d’uscite l’“Eco”, hanno burrico in gran dose... d’acido car- dovuto attendere ben quattordici bonico, d’ammoniaca, di paraffi na, anni prima di avere un altro gior- pece, acqua, acido acetico, ossido nale. Le cause di questo “silenzio di carbonio, gas idrogeno carbona- stampa” sono molteplici, a partire to”. (N. 68, 25/11/1843) dai moti rivoluzionari del 1848 e “... a ragione adunque il dal nuovo assolutismo di France- sig.dott. Pistorini declama contro sco Giuseppe I, conosciuto per la l’abuso del fumare, massimo in un sua censura. Soltanto il ripristino dato modo nel quale, oltre il fumo, dell’ordine costituzionale permise il calore ancora ad un grado altissi- ai fi umani di leggere ancora sulla mo s’introduce nella bocca, e nelle schiuma della birra oppure sul mo- fauci con grave pericolo della sa- rale delle donne... 4 Sabato, 3 aprile 2010 storia e ricerca Sabato, 3 aprile 2010 5 MOSTRE Il prestigioso Museo D’Orsay di Parigi propone una singolare esposizione che abbraccia quasi due secoli, dal 1791 al 1981 «Delitto e castigo», ovvero il fascino perverso e inquieto del crimine Gli artisti (e non solo loro) hanno affrontato il tema della pena di morte e la rappresentazione della stessa è trasformata in piacere l romanziere, fi losofo e dram- zione infi ne, che di per se stessa è la pena capitale. Dal 1791 al 1981, capitale hanno però creato vere e stessa. Teorie di questo genere inci- maturgo francese Albert Ca- fonte di sofferenze morali più atroci dalla Rivoluzione Francese ai gior- proprie fi gure criminali memorabi- dono fortemente sulla pittura, sulla Imus è uno dei tanti autori che della morte. Non c’è dunque equi- ni nostri, si è lungamente parlato di li, oscure e malevole presenze che scultura e sulla fotografi a. Per farla nel corso della storia e della lette- valenza”, scrive Camus nel saggio giustizia divina e giustizia terrena e hanno foraggiato la letteratura ispi- breve, alla violenza del delitto corri- ratura hanno affontato il tema della “in “Rifl essioni sulla pena di morte” sul fatto che un uomo non può sosti- rando maestri come Sade, Baude- sponde quella del castigo: come non pena di morte. “Defi niamo ancora (“Réfl exions sur la peine capitale”, tuirsi a Dio e sottrarre la vita ad un laire, Dostoevskij e Camus. Il cri- ricordare l’onnipresenza di soggetti la giustizia secondo le regole di una 1957) . E poi ancora: “Generalmen- altro uomo. Duecento anni di pena mine ed in particolare l’assassinio quali il patibolo, la garrotta, la ghi- rozza aritmetica. Possiamo almeno te l’uomo è distrutto dall’attesa del- ha alimentato anche le arti visive, gliottina o la sedia elettrica? Al di dire che questa aritmetica è esatta, la pena capitale molto tempo prima nei maggiori pittori come Franci- là dell’azione delittuosa, il proble- e che la giustizia, sia pur elementa- di morire. Gli si infl iggono così due sco Goya, Théodore Géricault, Pa- ma che si pone è quello di affron- re e limitata alla vendetta legale, è morti, e la prima è peggiore dell’al- blo Picasso e René Magritte, le raf- tare ancora e per sempre il tema del salvaguardata dalla pena di morte? tra, mentre egli ha ucciso una volta fi gurazioni del crimine o della pena Male e, oltre la condizione sociale, Si è costretti a rispondere in modo sola. Paragonata a questo suppli- capitale hanno portato alla creazio- l’inquietudine metafi sica. A simili negativo. Lasciamo da parte il fatto zio, la legge del taglione appare an- ne di opere straordinarie. Anche il quesiti, l’arte fornisce una testimo- che la legge del taglione è inappli- cora come una legge di civiltà. Non cinema, ha subito il fascino inquie- nianza spettacolare. cabile, e che sembrerebbe tanto ec- ha mai preteso che si dovessero ca- to di una violenza estrema e la rap- La mostra abbraccia il periodo cessivo punire l’incendiario appic- vare entrambi gli occhi a chi aveva presentazione della stessa è trasfor- che va dal 1791, quando Le Peletier cando il fuoco alla sua casa quan- reso cieco di un occhio il proprio mata in piacere, addirittura in volut- de Saint-Fargeau chiese la soppres- to insuffi ciente castigare il ladro fratello.” (...) “Ma cosa è la pena tà. A questo argomento e alla sua sione della pena di morte in Fran- prelevando dal suo conto in banca capitale, se non il più premeditato percezione/raffi gurazione uno dei cia, al 1981, data della sua effettiva una somma equivalente. Ammettia- degli omicidi a cui nessun atto cri- più suggestivi musei d’arte di Pa- abolizione in questo paese. L’espo- Anonimo, Désiré Landru, 1919 mo pure che sia giusto e necessario minale, quantunque calcolato, può rigi, il prestigioso Museo D’Orsay, sizione affronta un tema complesso compensare l’assassinio della vitti- essere comparato”. propone – fi no al 27 giugno 2010 – e variegato, ma non tralascia i detta- Prud’hon del 1815, passa per la istituzioni giudiziarie e della do- ma con la morte dell’assassino. Ma Quasi 25 anni dopo, a Pari- una mostra intitolata “Delitto e Ca- gli concreti sul tema del delitto e del ghigliottina in una immagine ag- cumentazione criminologica, spo- l’esecuzione capitale non è sempli- gi, esattamente il 30 settembre del stigo”, prendendo appunto in esame castigo: patiboli, gogne e ghigliotti- ghiacciante di Victor Hugo del standosi soprattutto nella seconda cemente la morte. È tanto diversa, 1981, il ministro francese di Grazia il già citato periodo di tempo di due ne ricordano infatti quanto il castigo 1857, tocca l’omicidio di Marat metà del XIX secolo. nella propria essenza, dalla priva- e Giustizia, Robert Badinter, riesce secoli. somigli al delitto. nel meraviglioso dipinto di Dela- Con feroce spirito satirico Dau- zione della vita quanto lo è il cam- ad abolire la pena di morte in tutta Proprio sul fi nire del XIX seco- Dalla ghigliottina croix. Fino ad arrivare ai dipinti mier ritrae nelle sue litografi e grot- po di concentramento dal carcere. la nazione. Ci sono voluti circa due- Henri Meyer, François-Louis lo un modo di trattare l’indole de- di Walter Sickert, uno dei più fa- tesche fi sionomie di giudici; Cour- È un assassinio, senza dubbio, che cento anni di dibattiti e polemiche Méaulle linquenziale, con pretese scientifi - alla sedia elettrica mosi sospettati nel caso di Jack lo bet e Van Gogh rappresentano ripaga in forma aritmetica l’assas- per arrivare a questa importante de- Il Dramma dei Ternes, Supple- che, nasce e si sviluppa. Il tentativo Squartatore, e ai più moderni pit- l’oppressiva atmosfera all’interno sinio commesso. Ma aggiunge alla cisione. Fu infatti nel lontano 1791 mento illustrato del Petit Journal è quello di dimostrare che gli ele- La mostra si sviluppa cronolo- tori come Magritte o come Wharol delle mura delle prigioni; e molti morte un regolamento, una pre- che Louis-Michel Le Peletier de 1892, Parigi, MuCEM, Museo menti che caratterizzano la persona gicamente affrontando il tema del con la sua famosa raffi gurazione artisti, da Victor Hugo (come dise- meditazione pubblica e conosciuta Saint-Fargeau cercò di convincere delle Civiltà dell’Europa e del che commette un crimine si mani- delitto e del castigo. Inizia con il della sedia elettrica. Attraverso le gnatore) a Rops ci presentano sce- René Magritte, L’assassino minacciato, MOMA, New York dalla futura vittima, un’organizza- l’Assemblea Costituente ad abolire Mediterraneo festerebbero nella fi sionomia della fratricida Caino, di Pierre-Paul opere esposte si ripercorre la sto- ne di esecuzioni capitali. Una sala ria del crimine e degli studi sul è interamente dedicata alle riviste crimine. Si attraversa così l’epoca e giornali illustrati che come oggi romantica che si concentra su bri- sfruttavano il morboso interesse ganti, streghe, donne fatali, passio- popolare per i fatti di sangue, so- Da Caino ai pittori surrealisti ni irrazionali e incontrollabili che prattutto per quelli a sfondo ses- viene incarnata alla perfezione da suale. In conclusione si ritorna al- Tu non ucciderai affatto rore regna in Francia e le sentenze tuttavia, in un quadro da Salon. Il azioni), il dottor Georget ha chiesto Goya e il periodo degli studi del l’arte con quadri su crimini sessua- capitali sono all’ordine del giorno. pittore si rende conto di non creare a Géricault di ritrarre i soggetti af- Lombroso rappresenati mirabil- li di Grosz, Dix e Schlichter, e so- Il primo criminale della storia Il loro numero, la violenza stes- nulla di meglio di quanto abbiano fetti da follia monomaniacale. Di mente da Géricault che dei sogget- prattutto con una nutrita schiera di dell’umanità, Caino, porta con sé il sa dell’ esecuzione nel corso della già fatto gli illustratori della stampa questi individui, il pittore coglie ti affetti da follia monomaniacale, lavori di artisti surrealisti affasci- suo castigo: la colpevolezza. Que- quale avviene la separazione del- che si occupano del caso e che, in tutta l’ambiguità. La loro umanità è coglie tutta l’ambiguità, l’umanità, nati da de Sade e dal rapporto fra st’ultima è sia il frutto del suo ri- la testa (resta cosciente?) dal cor- questa ignobile esecuzione, non c’è presente in modo straordinario ma gli sguardi sfuggenti. I protagoni- violenza e sesso. morso che quello del giudizio im- po (mantiene una capacità di azio- proprio nulla di nobile e grande. i loro sguardi sfuggenti, rifi utano sti sono loro. I crimini, i fattacci di Sono in mostra dei cadavre placabile di Dio il cui sesto coman- ne?), affascinano gli artisti. Ecco L’epoca romantica si sofferma qualsiasi scambio. cronaca e di storia che hanno af- exquis disegnati a più mani, la damento ordina: “Non uccidere”. cosa racconta Alexandre Dumas in sui briganti, sulle streghe, sulle fascinato gli artisti dell’Otto e del “Femme égorgée” di Giacometti, Caino è un fratricida che dà il via proposito: “Ho visto criminali de- donne fatali che incarnano sia una Giornalucoli Novecento. le perverse bambole di Bellmer e a crimini e omicidi di ogni sorta: capitati dal boia alzarsi privi di te- forma di società al di fuori della e manigoldi La mostra si articola su due l’inquietante ma ironico “Assas- parricidio, infanticidio, regicidio, sta dalla sedia dove erano seduti e società, retta da codici particolari aspetti fondamentali: da un lato sin menacé” di Magritte, una sce- genocidio. Questo perché il male, andarsene via barcollando, per poi (onore, vendetta…), sia passioni ir- La comparsa della stampa a quello incentrato su una ricchissi- na assurda in cui l’assassino e ma- introdotto nel paradiso terrestre cadere a pochi passi di distanza”. razionali e incontrollabili. grande tiratura, di cui Le petit Jour- ma antologia di rappresentazioni cellatore di una donna nuda sta per da Adamo ed Eva, risiede in ogni In pieno Terrore, il 13 luglio Il pittore spagnolo Goya, che nal pubblicato nel 1866 è l’esem- artistiche con valenze realistiche, essere assalito da altri delinquenti uomo. 1793, Charlotte Corday pugna- vive la sanguinosa occupazione pio più famoso, assicura una vasta immaginifi che e simboliche di atti nascosti. Ma il più signifi cativo e Condannato ad un’eterna puni- la a morte Jean Paul Marat, detto del suo paese da parte delle truppe platea a crimini e fatti di cronaca di cruenti e di criminali assassini; e emblematico dei pezzi esposti, che zione e ad essere per sempre ramin- l’Amico del popolo e deputato del- imperiali francesi divulga, nei suoi ogni genere che, fi no a quel mo- dall’altro lato quello scientifi co chiude idealmente la mostra, è la go, Caino, al di là della questione la Convenzione nazionale francese. quadri e nelle sue incisioni, le di- mento, erano riportati in giornali Théodore Géricault (1791-1824), “Etude de pieds et de mains” (Stu- Jean-Joseph Weerts (1847-1927), “Marat assassinato! 13 luglio 1793, che documenta in particolare gli ricostruzione della terribile e as- della colpevolezza, pone il proble- La morte di Marat, considerato un verse dimensioni di queste fi gure. di poche pagine divulgati in tutta dio di piedi e di mani), 1818-1819, Montpellier, Musée Fabre otto di sera”, 1880, Roubaix, La piscine, Musée d’art et d’industrie studi di frenologia e di criminologi surda macchina di tortura imma- ma della punizione. Dio non gli to- martire della Rivoluzione, è messa Il carattere al tempo stesso pica- la Francia. Assecondando le pas- positivisti come Lombroso e Ber- ginata da Kafka nel racconto “La glie la vita. Gli uomini, tuttavia, al in scena da David che inventa un resco e apologistico delle avventu- sioni più meschine dei suoi lettori, Daumier colpisce anche il mondo no della quale Steinlen realizza una gustin Morel elabora la teoria della Cesare Lombroso, in Genio e tillon, E bisogna dire che le foto colonia penale”. comandamento di Dio e al perdo- modello nuovo e rivoluzionario ma re di Frère Pedro, tende all’orrore e a colpi di racconti e di illustrazioni della giustizia. Avvocati pieni di sé, serie di disegni e dove in una cella degenerazione che rimette in discus- follia, pubblicato nel 1877, segna- poliziesche di quest’ultimo, che “Delitto e castigo”, in sette no che il Signore concede al fi glio continua ad ispirarsi ai codici reli- al sublime con le sue scene di bri- spettacolari, questo tipo di stampa giudici refrattari ad ogni compas- sono stipate da 5 a 10 prigioniere. sione quella del libero arbitrio. Que- la “la somiglianza dell’ispirazione mostrano nel loro freddo squallo- ampi “capitoli” ripercorre il tema di Adamo, rispondono con la pena giosi. ganti. La serie di incisioni I Capric- diffonde, come scrive Balzac, “ro- sione (“Sotto il guanto di velluto sta teoria ispira Physionomies de cri- con l’accesso epilettico”. Per questo re vere scene di delitti, sono le im- del crimine individuale e delle capitale. Anche la personalità di Char- ci e Le Prove e i loro cortei di stre- manzi scritti molto meglio rispetto del giudice, si intuiscono gli artigli Ecce l’Impiccato minels [Fisionomie di criminali] e motivo Patricia Cornwell ha identifi - magini più terribili, ben di più de- sanzioni giudiziarie attraverso la Con l’Illuminismo, la pena di lotte Corday, suscita grandi pas- ghe e di visioni malefi che alimenta- a quelli di Walter Scott, che si svi- del boia” scrive Victor Hugo), vitti- I testi, i discorsi e i disegni di La petite danseuse de 14 ans [La bal- cato in Walter Sickert, pittore che in gli orrori delle incisioni di Goya o messa in scena di dipinti, disegni, morte è posta aspramente in discus- sioni: se per i Rivoluzionari co- no, da Redon a Kubin passando per luppano in modo straordinario, con me e/o accusati spacciati, la visione Victor Hugo rappresentano senza lerina di 14 anni] di Degas. Giova- più di un’occasione ha ritratto nelle delle teste e corpi tagliati di Géri- stampe, illustrazioni, fotografi e e sione. Nel 1791, le argomentazio- stei è un’astuta criminale, per i Schwabe e Klinger, tutta una visio- vero sangue e non con semplice in- del caricaturista è sferzante. dubbio le arringhe più energiche e ni, come Abadie, Knobloch e Krial, loro camere del quartiere di Camden cault, opere di affascinante tensio- strumenti di pena, primo fra tutti la ni abolizioniste di Cesare Beccaria monarchici la Corday è una nuova ne oscura dell’arte chiostro”. Questa stampa è al tem- Per mettere defi nitivamente la più appassionate che il XIX seco- al cui processo l’artista assiste nel Town a Londra alcune prostitute, il ne estetica. ghigliottina che con la sua sinistra sono riprese in Francia dall’Assem- Giovanna d’Arco, una donna tor- po stesso accusata e giustifi cata. parola fi ne alle buie e tetre prigio- lo abbia prodotto contro la pena di 1880, cresciuti negli ambienti popo- terribile omicida Jack Lo Squarta- Il capitolo dedicato al periodo presenza velata di nero accoglie al- blea Costituente. Nei mesi di mag- mentata dall’infl usso dei suoi stati Il volto del criminale Joseph Kessel, che nel 1928 ni dove i condannati raffi gurati da morte. lari e operai di Parigi si trasformano tore. rivoluzionario ha come protagoni- l’entrata i visitatori. gio e giugno del 1791, Le Peletier d’animo. Giuseppe Fieschi è stato giusti- fonda “Détective”, primo settima- Goya e Redon marcivano in uno Soggetta ad un rituale ben preci- in assassini. L’allieva dei primi corsi L’assassino e l’artista obbedisco- sta la ghigliottina e un trionfo di te- Impossibile non concordare con de Saint-Fargeau si dichiara favo- Nel XX secolo, il mito della ziato nel 1836 per tentato regicidio nale di cronaca nera, sostiene che: stato bestiale o fetale, Jeremy Ben- so che un artista come Emile Friant della scuola di ballo dell’Opera, dal- no ad aspirazioni che sfuggono ai ste tagliate (da quelle di Géricault quanti hanno, molto prima di noi, revole alla sua abolizione ma, ben- Corday perdura e Charlotte è vista sotto il regno di Luigi-Filippo. La “Il crimine esiste, è una realtà e, per tham progetta il panottico. L’idea raffi gura in modo singolare e con do- le origini simili, è una prostituta. comuni mortali. a quelle di Carpeaux, Brascassart rilevato l’inutilità e la dannosità, ché le torture siano vietate, la pena come la creatura che minaccia e uc- testa mozzata del cospiratore è sta- difendersene, l’informazione è me- che sta alla base di questa struttura vizia di particolari e che altri, come Ecco allora emergere la questio- Con altri modelli e altri mezzi, il e Redon), e presenta il capolavoro per la giustizia, della pena di mor- di morte resta in vigore. Nel marzo cide l’uomo, che sovverte i ruoli di ta dipinta e modellata a uso docu- glio del silenzio”. I codici di queste era quella che, grazie alla forma ra- Toulouse-Lautrec o Félix Vallotton ne della responsabilità del male. Pu- Surrealismo, come in precedenza il di David La morte di Marat e altri te. E sarà anche vero che, in defi - del 1792, viene stabilito che le ese- martire e boia. mentario secondo una pratica che riviste che nei racconti e nelle im- diocentrica dell’edifi cio, un unico tratteggiano con terrore, l’esecuzio- nire o sconfi ggere? Alphonse Bertil- Romanticismo, si dimostra attratto dipinti sul tema dove compare an- nitiva – e sempre citando Camus cuzioni capitali avverranno tramite Con i disegni che Géricault rea- imperversa in tutta Europa. Gli magini coniugano suspense, dram- guardiano potesse controllare tutti i ne capitale e la sua condanna s’im- lon pone le basi dell’identifi cazione dal crimine e dalla fi gura del crimi- che Carlotta Corday. Nella sezione – “La pena di morte, così come la decapitazione e che la ghigliottina, lizza sull’assassinio di Fualdès (un esperti in frenologia e in fi siogno- ma, precisione, crudeltà, perversi- prigionieri in ogni momento. Que- pongono nel dibattito artistico fi no a giudiziaria. Si tratta di individuare i nale. Violette Nozières et le sorelle successiva si entra nel mondo sug- si applica, è una disgustosa macel- giudicata più sicura e meno crudele ex deputato dell’Aveyron orrenda- mica, discepoli di Gall e Lavater, tà, erotismo latente… contaminano sta invenzione che appare come un Warhol il quale, mostrando soltanto recidivi tramite le fotografi e di fron- Papin sono eroine, i cadaveri sono gestivo e immaginifi co delle fi gu- leria, un oltraggio infl itto alla per- per il condannato, sarà lo strumen- mente sgozzato a Rodez il 19 mar- hanno analizzato a lungo questa te- i racconti degli scrittori, dei loro il- progresso, prospetta la possibilità la sedia elettrica, senza la presenza te e di profi lo, di rilevare i caratte- adorabili, i corpi sono smembrati, re romantiche del crimine: briganti sona e al corpo”, ma è altrettanto to del supplizio. zo 1817), il pittore tenta di conferi- sta ricercando nella forma del cra- lustratori come Rops, e di artisti del di un mondo in cui tutte le azioni del boia e del condannato riassume ri non soggetti a mutamento (colore sgozzati, decapitati… Ogni elemen- in azione di Goya, Delacroix e di dubbio che la morte, in tutte le sue Il 20 gennaio 1793, dopo lunghe re dignità storica ad un banale fatto nio e nelle fattezze del viso, i segni calibro di Klinger. sono soggette a vigilanza. l’orrore sordo di ogni esecuzione. dell’iride, tatuaggi…) e di classifi ca- to riconducibile all’ordine è rifi utato pittori più illustrativi tipo Gleyre; forme – anche nell’esecuzione ca- esitazioni, Le Peletier vota in favo- di cronaca. Per un attimo, agli oc- della pulsione criminale dell’atten- I giornali illustrati servono al- A partire dal 1827, il modello Nell’epoca positivistica, la scien- re successivamente questi dati, non da André Breton che dichiara: “L’at- donne fatali uscite dalla fantasia pitale – ha attratto, e per certi versi re della condanna a morte del re chi dell’artista, crimini, vittime e tatore. tresì a denunciare, con Daumier o progettato da Bentham è istituito in za, sicura che l’atto criminale può più in base ad un ordine alfabetico to surrealista più semplice consiste maschile di Füssli, Moreau o Mul- continua ad attirare, quasi morbo- Luigi XVI. Il sovrano è giustizia- assassini, tutto sembra epico. La Animato dall’intenzione di di- Steinlen, il grande dramma di tan- Francia senza però soppiantare le essere spiegato e il criminale indivi- ma secondo misure fi siche. L’iden- nello scendere in strada revolver in ler; e «streghe» ancora di Goya, samente, l’uomo, sia esso artista, to la sera stessa e diventa “il primo passione per la raffi gurazione delle stinguere i criminali dai matti (que- ta povera gente annientata dalla carceri, come Sainte-Pélagie, pri- duato, mostra vivo interesse per as- tità corporea prende il sopravvento pugno e a tirare a caso, il più possi- e di perturbati simbolisti come fi losofo, politico, storico... o sem- martire della Rivoluzione”. Il Ter- oscure passioni umane non sfocia, st’ultimi non responsabili delle loro spietatezza del mondo. La satira di gione riservata alle donne all’inter- sassini e delinquenti. Benedict-Au- sull’identità dell’anima. bile, in mezzo alla folla”. Schwabe e Kubin. L’esposizione plice spettatore. si sviluppa poi in direzione delle Ilaria Rocchi 6 storia e ricerca Sabato, 3 aprile 2010 LIBRI Nel 1848 il Vecchio Continente è in bilico sull’orlo di un abisso La primavera dei popoli: una marea che sconvolse il sistema conservatore

arigi, Milano, Venezia, Napoli, Palermo, Vienna, Praga, Mike Rapport ha studiato presso le università di Edimbur- Budapest, Cracovia, Berlino: un continente è in bilico go e Bristol. È stato segretario della Società per gli studi del- Psull’orlo di un abisso. Il vento della rivoluzione travol- la storia francese fra il 2000 e il 2005 e redattore della rivista ge l’Europa. Il 22 febbraio 1848 Parigi si sveglia sotto un cie- “French History”. Ha pubblicato, tra l’altro, “Nationality and lo grigio e carico di pioggia. Le raffi che di vento portano per Citizenship in Revolutionary France: The Treatment of Forei- le strade una triste acquerugiola. Alle nove una folla di ma- gners 1789-1799” (2000) e “European History, including Ni- nifestanti – operai disoccupati, donne e bambini – si riunisce neteenth-Century Europe” (2005). in place de la Madeleine, dalla quale deve prendere avvio la Lo storico inglese racconta per fi lo e per segno ciò che suc- marcia di protesta. Tre giorni dopo, alle prime ore del matti- cesse nel ‘48, anno in cui, giorno dopo giorno, un mese dopo no, la piazza esplode in un boato di giubilo: è stata proclama- l’altro, la rivoluzione democratica dilagò attraverso l’Europa ta la Repubblica! Parigi è la prima città a cadere sotto i colpi come un vento di tempesta. Fu l’anno in cui vennero al pettine della rivoluzione. Con stupefacente rapidità, in tutte le capita- i nodi irrisolti della politica europea: l’edifi cio della Restau- li del continente, operai e borghesi rovesciano i vecchi regimi razione, eretto a Vienna nel 1815, dopo l’“avventura” napo- e si apprestano a dar vita a un nuovo sistema liberale. La ma- leonica, cominciò a scricchiolare. Fu l’anno del proletariato e rea sconvolge il sistema conservatore che, dopo la conclusione delle classi medie, praticamente appena nate dalla rivoluzione industriale. Fu l’anno delle rivolte popolari e dei grandi dise- gni di riforma. Fu l’anno in cui a Parigi si decretò il suffragio Parigi, Milano, Venezia, Napoli, universale. Fu l’anno in cui vennero appiccati i primi minac- ciosi incendi del nazionalismo moderno e del suo problema- Palermo, Vienna, Praga, tico gemello, l’internazionalismo socialista. Fu l’anno in cui Budapest, Cracovia, Berlino: nacque l’anarchia, l’anno di Pierre-Joseph Proudhon, auda- ce economista e operaio tipografo, e di Michail Alexandrovic il vento della rivoluzione Bakunin, aristocratico russo e rivoluzionario proletario senza travolge l’Europa nel 1848 eguali. Fu nel 1848 che Karl Marx e il suo socio al cinquanta per cento Friedrich Engels (su incarico del comitato centrale della Lega dei comunisti, un gruppuscolo proletario tra i più delle guerre napoleoniche, aveva mantenuto la pace ma repres- minoritari, composto per lo più di sarti tedeschi emigrati a Pa- so le aspirazioni all’indipendenza nazionale e al governo co- rigi, Londra e Bruxelles) scrissero a quattro mani il Manifesto stituzionale. Alta politica e diplomazia, processi di formazione del partito comunista, forse il più fortunato pamphlet mai ap- statale e affermazione del costituzionalismo si affi ancano alla parso al mondo. E subito cominciò la leggenda dello spettro tragedia umana della rivoluzione, della guerra e della miseria: del comunismo... il 1848 è allo stesso tempo un’esperienza esaltante e drammati- Secondo Isaiah , per capire il 1948, bisogna leggere ca per migliaia di persone, che scoprono il gusto per la politica Alexis de Tocqueville, Karl Marx e Aleksandr Herzen. Tranne e conquistano diritti civili e spazi di autonomia fi no ad allora Herzen, che fu soprattutto un memorialista, forse il più gran- esclusi. E non importa che tutto duri poco: è la generazione del de memorialista d’ogni tempo e luogo, gli altri due furono so- aveva ragione e torto insieme). Herzen, da parte sua, pose le 1848 a distruggere alla radice quel vecchio sistema ma sarà la prattutto dei teorici. Tocqueville vide nelle rivoluzioni del 1848 basi d’ogni futuro discorso sull’intellighenzia moderna, a par- gente del futuro a raccoglierne i frutti. l’ineluttabilità della convergenza (come ha scritto Franco Ven- tire dall’esperienza che andava maturando tra gli intellettuali Se ne occupa Mike Rapport in “1848. L’anno della rivolu- turi) tra democrazia liberale e libertà. Marx vi vide all’opera le russi d’opposizione, e intanto raccontò il 1848 e i suoi esiti at- zione” (Laterza 2009, pp. 592, euro 24). forze “anonime e tremende” della lotta di classe (come sempre, traverso arguti e intensi ritratti dei suoi protagonisti.

Un tassello di storia adriatica in cui emergono palesemente i vincoli tra le terre bagnate da un mare comune Recuperate le memorie dei rapporti tra Ragusa e Padova Da pagina 2 che molto probabilmente studiava fi ca presenta lo stato in cui essi ver- delle analogie vuoi per tipologia e titriche dovute probabilmente al- Tra i massimi esponenti di quel in quell’università ma non vi era savano prima dell’inizio dei lavori, stato di conservazione vuoi per pa- l’aggressione dei fenomeni atmo- secolo ricordiamo due umanisti ec- iscritto, dato che il suo nome non si propongono le varie fasi dell’in- tologie di degrado e ubicazione. Gli sferici e in parte all’inquinamento clesiastici come Ambrogio e Cle- compare nei registri, e a Stefano tervento, con le delicate operazioni elementi individuati furono suddi- atmosferico” (p. 32). La porosità mente Ragnina, il letterato Gia- Gigante (1592-1613) di cui non si di recupero nonché lo stato attuale visi in: elementi in pietra tenera di della pietra, inoltre, ha permesso como Bona che studiò a Padova, hanno notizie, nemmeno relative delle opere, fi nalmente ritornate al Vicenza (Nanto), elementi in pie- l’erosione e la disgregazione del a Bologna e a Firenze, il letterato alla sua famiglia. Come si evince loro antico splendore, così come tra tenera di Vicenza (Costozza) e litotipo, che ha determinato pure Damiano Bonessa, Ludovico Cer- i tre monumenti sono dedicati a tre dovevano apparire secoli addietro. elementi marmorei. I primi, come la perdita di materiale compro- va Tuberone, autore dei commen- giovani passati a miglior vita anco- Il restauro conservativo fu eseguito apprendiamo dallo studio, presen- mettendo l’integrità del manufat- ti sugli accadimenti avvenuti a se- ra molto giovani, il più anziano, in- nel corso del 2008. Per individua- tavano delle patologie di degra- to. Per quanto concerne il secondo guito della morte del re ungherese fatti, è venuto a mancare all’età di re le metodologie più appropriate do sulla superfi cie dei manufatti gruppo di elementi riportiamo che Mattia Corvino, Mauro Orbini, il venticinque anni. Buona parte della per eseguire l’intervento medesi- “(…) riconducibili a evidenti fe- “Le principali patologie di degrado primo autore impegnato in ricerche pubblicazione è dedicata al restauro mo dei vari elementi architettonici nomeni superfi ciali diffusi di co- sono riconducibili all’aggressione storiche, la cui lavoro “Il Regno de- dei monumenti funebri stessi, il cui e del materiale lapideo che forma le lore nero con formazioni di mi- dei fenomeni atmosferici e feno- gli Slavi” (Pesaro 1601) fu una tra autore ha preso direttamente parte. epigrafi , si fece anzitutto un’anali- crorganismi quali licheni e muschi meni di polverizzazione materica le primissime opere dedicate agli Una ricca documentazione fotogra- si degli elementi che raggruppano e alla presenza di croste nere den- superfi ciale. Sono presenti anche Slavi meridionali. Tra i poeti men- croste nere dentritiche e fenomeni zioniamo Michele Monaldi e Savi- di attacco biologico” (p. 36). Per le no Bobali. parti in marmo “Le principali pa- L’ateneo patavino divenne un tologie di degrado della superfi cie centro di primaria importanza per sono riconducibili all’aggressione la formazione dei giovani prove- dei fenomeni atmosferici e in par- nienti da quella Repubblica e dal- te all’inquinamento atmosferico. la Dalmazia in generale. L’autore Vi sono depositi superfi ciali di va- dello studio che presentiamo sotto- rio spessore e consistenza di colo- linea “Che i dalmati siano in questi re nero, formatesi a causa dell’alta secoli una presenza attiva nella sto- concentrazione di agenti inquinan- ria universitaria, lo si nota non solo ti, presenti soprattutto nelle zone dagli Acta graduum academicorum meno esposte agli agenti atmosfe- Gymnasii Patavini pubblicati nei rici” (p. 40). Delle schede detta- diversi secoli, ma anche dal fatto gliate propongono anche la meto- che, per esempio, tra i rettori sia dologia d’intervento, che dimostra nominato qualche raguseo come la professionalità degli esecutori e Francesco Crasso, poi addirittura al tempo stesso presentano al pub- sindaco di Padova per due volte, blico profano la complessità che oppure che il più antico dei 3042 un recupero di quel tipo compor- stemmi oggi esistenti al Bo’ appar- ta. Le foto inserite l’una accanto tenga ad un dalmata, Giacomo Ci- all’altra, che documentano lo stato cuta da Veglia, rettore dei Giuristi dei monumenti e delle loro singo- nel 1541-42” (p. 14). le parti, prima e dopo il restauro, L’intervento di restauro ha in- sono eloquenti; ed i risultati otte- teressato i monumenti funebri ad nuti suggeriscono siano il frutto di Antonio Bona (1537-1558), latini- notevole esperienza, competenza e sta, a Giorgio Sorgo (1584-1609) laboriosità. Sabato, 3 aprile 2010 storia e ricerca 7 INIZIATIVE Itinerario didattico tracciato dall’Isgrec da cui è nata una mostra La nostra storia e la storia degli altri. Viaggio intorno al confi ne orientale di Marco Grilli pannello della mostra – di quanta e quale memoria vi è stata fi ssata nel on l’istituzione della Gior- tempo, è un segmento della rifl es- nata del Ricordo nel 2004, sione sulla complessità del rappor- Clo Stato italiano ha cercato to fra storia e memoria, in questo di colmare le lacune della memo- caso storie e memorie. Le immagi- ria nazionale sulle violenze subite ni passano attraverso la mediazio- da italiani in Friuli Venezia Giulia, ne del nostro sguardo, inseparabili Istria e Dalmazia, ridando voce an- dalle fonti di conoscenza che l’han- che a un gran numero di esuli, che no preceduto e seguito. In quanto hanno dovuto o voluto, per una tali, sono testimonianza di un per- scelta libera ma dolorosissima, ab- corso di conoscenza, il cui ogget- bandonare la loro terra. Dal tentati- to è l’attraversamento di frontiere, vo di trovare strumenti effi caci per che hanno visto lacerazioni e do- dare attuazione in forma non rituale lore”. ad una legge dello Stato, è partito il lavoro di formazione e produzione Guide qualifi cate di strumenti didattici compiuto dal- Un punto prezioso di riferimen- l’Istituto storico grossetano della to per la realizzazione del progetto Resistenza e dell’Età Contempora- del viaggio, da cui è nata la mostra, nea (Isgrec), con il sostegno della è stato l’Istituto regionale per la Regione Toscana e la collaborazio- storia del movimento di Liberazio- ne dell’Uffi cio scolastico regiona- ne in Friuli Venezia Giulia, mentre le e dell’Istituto storico della Resi- hanno accompagnato con contribu- stenza in Toscana (Isrt). ti scientifi ci, testimonianze e guide ai luoghi: Marco Coslovich e An- Un lavoro per il gelo Visentin a Trieste, Nevenkha mondo della scuola Troha e Marta Verginella a Lubia- na, Tullio Vorano ad Albona e Li- Un lavoro iniziato con l’aggior- vio Dorigo a Padriciano. La mostra cessità di portare avanti il lavoro di musealizzata non alla sua altezza dalle formazioni militari jugosla- namento di centinaia di insegnanti si apre con le parole di uno dei fi - ricostruzione di tanti percorsi sog- – scrive la Direttrice dell’Isgrec ve, al senso di sconforto e tristez- toscani in cicli di lezioni-labora- gli migliori del confi ne orientale, gettivi di vita, a partire dallo studio Luciana Rocchi, redattrice dei testi za trasmesso dalle facciate cadenti torio e seminari, primo essenziale Claudio Magris, una testimonianza già realizzato su Sergio Rusich, che – fa pensare a un tentativo di ripa- e le fi nestre chiuse della cittadina passo per l’insegnamento di una preziosa da imparare e insegnare: trasformò il suo esilio in un impe- razione da parte dello Stato italia- costiera di Albona, simbolo del do- parte di storia italiana ed europea “Alle genti di una riva quelle della gno civile e culturale. no, ma anche ad un’elaborazione loroso esodo e di una cultura italia- poco frequentata fuori dalle regio- riva opposta sembrano spesso bar- ancora incompiuta della memoria na cancellata con la chiusura della ni direttamente interessate, e coro- bare, pericolose e piene di pregiu- Sei sezioni delle atrocità e non cancella la per- scuole, che resiste solo nei segni nato da due produzioni rivolte alla dizi nei confronti di chi vive sul- Merito delle mostra, articolata cezione di un risentimento locale architettonici veneziani e nella vo- scuola, un documentario e una mo- l’altra sponda. Ma se ci si mette a dopo l’introduzione in sei sezioni ancora molto vivo”. Alla Risiera, lontà di sopravvivenza di una mi- stra nati da un viaggio di studi nei girare su e giù per un ponte, mesco- (Trieste, un’identità di frontiera; voluta dall’occupante tedesco nella noranza privata dei propri caratteri luoghi della memoria del Confi ne landosi alle persone che vi transita- Basovizza, il simbolo delle stragi fase fi nale della II Guerra mondiale identitari. orientale nel 2009, presentati a Fi- no e andando da una riva all’altra jugoslave; Risiera, l’altro simbolo; e monumento nazionale dal 1965, renze e a Grosseto. “La nostra sto- fi no a non sapere più bene da quale Gonars, memorie ritrovate; Istria, dopo un lungo silenzio che sembra- Padriciano, ria e la storia degli altri. Viaggio in- parte o in quale paese si sia, si ri- in bilico tra due mondi e Padricia- va assecondare la rimozione sugge- il dolore e l’esilio torno al confi ne orientale” è il tito- trova la benevolenza per se stessi e no, come paglia al vento) è quello rita dai carnefi ci, rispondono altri lo di questi due lavori, dove l’espe- il piacere del mondo”. Nell’appen- di affi ancare alle rifl essioni di viag- luoghi della città, quali il Narodni Un profondo senso di vuoto rienza del viaggio compiuta da un dice dell’esposizione si analizzano gio le “Storie”, ossia i più impor- Dom, teatro di uno dei primi episo- che si accompagna a “il dolore e gruppo di insegnanti toscani, è sta- i rapporti tra il confi ne orientale e tanti e recenti contributi storiogra- di di violenza fascista nel 1920, e la l’esilio” – per citare il titolo di un ta fonte di approfondimento del- Firenze – la Toscana fu, come al- fi ci sugli argomenti trattati, nonché Sinagoga, devastata nel 1942, che importante libro di Guido Crainz le conoscenze, ma anche occasio- tre regioni italiane, un’importan- le “Letterature e memorie”, con hanno un signifi cato analogo ma – ben rappresentato da Padricia- ne per rifl ettere sui signifi cati dei te tappa conclusiva dell’“odissea” suggestive, vivide e spesso doloro- di più lungo periodo, richiamando no, ex-centro profughi, sede del luoghi della memoria. L’esperien- di speranza e disperazione di tanti se pagine di importanti testimoni, le violenze del fascismo di confi ne Centro di documentazione sul- za dei luoghi – si legge nel primo profughi – con riferimento alla ne- in grado di catapultarci nell’atmo- culminate nelle politiche di snazio- l’esodo istriano-dalmata e ulti- sfera degli avvenimenti. Un con- nalizzazione e razziste. ma tappa del percorso: “Padricia- tinuo rimando dal pubblico al pri- no è un vuoto nel nostro viaggio. vato, dalla storia generale a quel- Le cripte di Gonars Vietato fotografare, vietata la vi- la particolare, che s’impone come A Gonars le 471 cripte e i tre deocamera, stretta sorveglianza importante scelta di metodo. differenti sacrari (jugoslavo, slo- dell’incaricata dell’apertura del veno e croato) ricordano le vittime Centro. (…) La memoria è plura- Trieste, Basovizza, la del campo di concentramento ita- le, lo sappiamo, ma qui abbiamo Risiera di San Sabba liano dove furono internati gli sla- trovato una memoria divisa, una vi, partigiani e civili, tra cui molte ricostruzione del passato confl it- A Trieste, microcosmo che ha donne e bambini, rastrellati dopo tuale, un confl itto sulle aspettati- assorbito diverse culture nel cor- l’occupazione di Lubiana. Colpi- ve, sul futuro, tra chi desidera ir- so del tempo, i viaggiatori avverto- sce l’assenza di una memoria ita- rigidire la propria identità, nutrita no il contrasto tra quello che sono liana, un segno della rimozione dai rancori, e chi cerca un supe- venuti a cercare – i luoghi simbo- delle responsabilità fasciste e un ramento del passato e il dialogo. lo delle violenze del ‘900 – e l’im- oblio simmetrico a quello del cam- Sono punti di vista eticamente di- magine della città che è sotto i loro po di Goli Otok, l’Isola calva dove versi. Quest’episodio ha dato una occhi. Trieste ci precipita prima a molti italiani subirono le violenze forma imprevista alla nostra par- Basovizza, dove il pozzo della mi- della Jugoslavia di Tito. Oggi il tecipazione al dramma rappresen- niera è diventato per elezione il Comune di Gonars che è impegna- tata dalle immagini, dagli oggetti luogo di memoria delle foibe, e poi to a recuperare la storia del campo abbandonati dai profughi e am- alla Risiera di San Sabba, il monu- – sottolineano gli autori – potrebbe massati com’erano al momento mento triestino di più alto valore diventare un luogo simbolo dei dif- dell’esodo. Era l’ultima tappa del simbolico, unico campo di con- fi cili percorsi che accompagnano il nostro viaggio, e ci ha lasciato un centramento con forno crematorio recupero di memorie scomode. sentimento di tristezza come nes- dell’Europa occidentale occupata, sun altro momento”. all’interno della Zona d’operazioni L’italianità Crediamo che il documentario del Litorale Adriatico sotto diret- cancellata e questa mostra, rigorosi e privi di to controllo tedesco. A Basovizza pregiudiziali ideologiche, costitui- i viaggiatori percepiscono quanto Nel viaggio in Istria, dove già scano un altro prezioso tassello per la memoria delle foibe abbia oggi il paesaggio conferma la stratifi - il lavoro di ricerca, conoscenza e un codice di lettura, in chiave na- cazione di civiltà, tempi e strut- approfondimento sui temi del con- zionale e ideologica, e rifl ettono su ture sociali, si passa rapidamente fi ne orientale, portato avanti molto una memoria rimasta troppo a lun- dalla visione del Castello di Pisi- profi cuamente in questi anni dalla go patrimonio delle vittime, locale, no, oggi sede del Museo di civil- Regione Toscana, che insieme al ripiegata su se stessa: “Il tributo di tà istriana e privo di ogni ricordo Piemonte (tralasciando ovviamen- un monumento importante, di di- delle violenze subite nell’autunno te il Friuli Venezia Giulia) è l’ente mensioni grandiose e simbolica- 1943 da italiani e tedeschi, som- locale che più sta interessandosi a mente forte, all’interno di un’area mariamente processati e infoibati questo fi lone di studi. 8 storia e ricerca Sabato, 3 aprile 2010 SCHEGGE Il premier voleva scrivere una biografi a dell’Eroe dei Due Mondi Garibaldi maestro di Winston Churchill Inventò la guerra moderna e ispirò i britannici nei confl itti del ’900 inston Churchill aveva più ispirato discorso al parlamento Da giovane sottotenente del progettato di scrivere e alla nazione, “rubando” le paro- 4° Ussari di stanza a Bangalore, Wuna biografi a di Giusep- le che Garibaldi aveva pronuncia- in India, Churchill ebbe modo di pe Garibaldi, il che non sorprende, to nel 1849 davanti al Parlamento trovare, nonostante la pax britan- dato che (nel 1953) aveva vinto un della Repubblica romana, quando nica, quattro guerre da combatte- Nobel per la Letteratura grazie ai ai suoi “pochi” 4.700 uomini – re tra il 1897 e il 1901. Questo gli suoi scritti storici che tanto dove- che avrebbero dovuto fronteggia- diede un’esperienza militare che vano all’ispirazione e all’inventiva re gli 86 mila delle forze combina- non aveva nessun altro uffi ciale militare dell’Eroe dei Due Mondi. te francesi, spagnole, napoletane, in Europa. Combatté nella Cuba Nel 1940, nei giorni bui dopo la toscane e austriache – disse: “Non spagnola “dove 50 cavallerizzi sconfi tta britannica a Dunkerque, ho null’altro da offrirvi se non vanno ovunque e due da nessuna Churchill gli rese omaggio nel suo sangue, fatica, lacrime e sudore”. parte”, con la Malakind Field For- ce del generale Blood sul fronte afghano, con il generale Kitche- ner in Sudan nell’ultima grande carica della cavalleria a Omdur- man con il Mahdi e infi ne nella guerra boera, dove imparò come si combatte una guerriglia euro- pea. Queste precoci esperienze fe- cero di Churchill un grande con- dottiero, come quelle di Garibal- di ne avevano fatto il comandante in capo sia della Marina sia del- l’esercito, in guerra contro Brasi- le e Argentina per creare uno Sta- to indipendente uruguaiano. Così Garibaldi nel 1848 arrivò in Italia come esperto militare molto in- novativo e i suoi metodi moderni avrebbero confuso il meglio che il Vecchio Continente gli avreb- be gettato addosso. In modo ana- logo Churchill, in qualità di First Lord dell’Ammiragliato dal 1911 al 1915, rivoluzionò la Marina reale dotandola di una fl otta di 400 bombardieri. Poi, come mi- nistro delle Munizioni, sviluppò i carri armati, i cui attacchi con- Winston Churchill centrati, nel 1918, annientarono l’esercito tedesco in un modo che no sviluppate in tre fasi, seguen- pio, Garibaldi utilizzò il telegrafo la Germania non avrebbe mai più do la trinità descritta dallo stratega appena inventato non solo per in- dimenticato. prussiano Karl von Clausewitz nel viare segnali segreti, ma anche per Nel 1940 Churchill si ispirò di trattato “Della guerra”: esercito, fare disinformazione. E utilizzò la nuovo a Garibaldi creando il ser- governo, popolo. velocità telegrafi ca dei media in- vizio segreto Soe (Special Opera- La straordinaria epopea gari- ternazionali per criminalizzare i tions Executive) per “incendiare baldina di poche migliaia di ar- nemici e inventare per sé un culto l’Europa” con i movimenti di re- tigiani e studenti che, tra il mag- della personalità e la leggenda del- sistenza, le forze speciali e quelle gio e l’ottobre 1860, sconfi ggono l’eroe invincibile. E questo è solo terra-mare-cielo. Non ispirò solo un esercito professionale di 140 un assaggio della sua ingegnosità i partigiani, dunque, Garibaldi. mila uomini e una Marina di 50 innovativa. Dopo Garibaldi, vin- Dai tempi delle guerre napoleoni- navi, porta l’impronta della guer- cere le guerre non sarebbe mai più Giuseppe Garibaldi che, le operazioni militari si era- ra moderna. Solo a titolo di esem- stata la stessa cosa. Frau Felizitas Beetz, amante segreta del genero di Mussolini È morta la spia che amò e aiutò Hildegard Burkhardt, l’ex spia del Fascismo che il 25 luglio 1943 na, ritornando ogni sera al carcere che nelle sue memorie, in quanto Fe- tedesca incaricata dal regime nazista determinarono la caduta del regime degli Scalzi per rincuorare Galeaz- licitas, insieme al conte Emilio Puc- di impossessarsi dei diari del conte fascista. Invece di impegnarsi a tro- zo. Assistette Ciano fi no all’ultimo ci, aiutò Edda a fuggire con i bambi- Galeazzo Ciano mentre si trovava vare i diari di Ciano, alla fi ne Beetz momento, fi n quando questi venne ni in Svizzera. La fuga in Svizzera di in prigione, è morta lunedì scorso a cercò di salvare il conte Galeazzo, trasferito al poligono di Porta Cate- Edda e la sua famiglia consentirono all’età di 90 anni. Secondo la marito di Edda, fi glia di Benito Mus- na per l’esecuzione. Dopo la fucila- che gli esplosivi diari di Galeazzo leggenda, da spia si trasformò nel- solini. zione di Ciano (11 gennaio 1944), fu Ciano potessero essere salvati e con- l’amante del genero di Mussolini, Felicitas Beetz partecipò a tut- Frau Beetz a consegnare gli ultimi segnati alla storia. aiutando infi ne la fuga di Edda Cia- te le udienze del processo di Vero- oggetti di Ciano alla madre, Caro- Dopo la seconda guerra mon- no in Svizzera, dove riuscì a mettere lina, ricoverata, perché ammalata di duale, Hildegard Burkhardt lasciò in salvo i diari del marito. cuore, nella casa di salute La Quiete l’Utalia e ritornò in Germania. Dopo Passata alla storia come Frau Fe- di Varese. In occasione di quell’in- aver divorziato dal primo marito, lizitas Beetz, fu segretaria del tenen- contro, Frau Beetz confi dò a Caro- Gerhard Beetz, si risposò con Carl- te colonnello Wilhelm Hottl, capo lina Ciano: “Io ho amato Galeazzo, Heinz Purwin, dal quale ebbe un del servizio segreto tedesco in Ita- contessa. E lo amo ancora. È stato il fi glio, Ulrich. In seguito intraprese lia. Controverso e misterioso per- grande amore della mia vita”. una brillante carriera di giornalista sonaggio, dotata di ottima cultura e Sembra che Edda Mussolini con il nome di Hilde Purwin. Fu, tra di notevole padronanza della lingua avesse visto nella spia tedesca, più l’altro, corrispondente del quotidia- italiana (si era laureata in letteratu- che una rivale, un’alleata. Questa no “Neue Ruhr Zeitung” dal 1951 Frau Felizitas Beetz, al secolo ra italiana all’Università Lipsia), ri- circostanza appare confermata an- fi no al 1984. Hildegard Burkhardt cevette, all’età di 22 anni, l’incarico di tentare di farsi consegnare da Ga- Anno VI / n. 49 del 3 aprile 2010 leazzo Ciano i suoi diari, considera- “LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina ti compromettenti per gli alti gerar- IN PIÙ Supplementi a cura di Errol Superina chi nazisti (in particolare da Joachim Progetto editoriale di Silvio Forza / Art director: Daria Vlahov Horvat von Ribbentrop) oltre che da Adolf edizione: STORIA E RICERCA Hitler. Redattore esecutivo: Ilaria Rocchi / Impaginazione: Denis Host-Silvani Per raggiungere il suo scopo, Collaboratori: Daniela Jugo Superina, Kristjan Knez, Marco Grilli Frau Beetz frequentò assiduamente Foto: Marco Grilli, Kristjan Knez, archivio e internet la cella numero 27 del carcere in cui La pubblicazione del presente supplemento, sostenuta dall’Unione Italiana di Fiume / Capodistria e dall’Università Popolare di Trieste, fu rinchiuso Ciano, arrestato perché viene supportata dal Governo italiano all’interno del progetto EDITPIÙ in esecuzione della Convenzione MAE-UPT N° 1868 tra i componenti del Gran Consiglio Galeazzo Ciano del 22 dicembre 2008, Contratto 248a del 18/10/2006 con Novazione oggettiva del 7 luglio 2009