Antonio Borme
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Scompare il Premio saggi di argomento umanistico IN QUESTO NUMERO Recupero di memorie e monumenti, tradizione, pillole e curiosità varie, mostre, contributi storiografi ci, iniziative e laboratori didattici, percorsi di co- «Istria Nobilissima» 2010 noscenza e studio, notizie varie dal passato più o meno recente: sono le tap- pe del percorso di aprile di “Storia e Ricerca”. Inizia Kristjan Knez che, par- tendo da “L’eredità di Ragusa. Il restauro conservativo delle lapidi di tre stu- denti ragusei nel chiostro del capitolo della basilica di S. Antonio di Padova”, «esilia» Antonio Borme edizione curata da Nicolò Gallinaro, rifl ette sui rapporti che intercorsero tra Ragusa (Dubrovnik) e Padova, legami particolarmente intensi durante la li antichi greci avevano Calliope (Poesia epica), la categoria “saggi di argomento umanistico”. Nome e ca- lunga età della Serenissima, ma che in realtà affondavano le radici nella not- Erato (Poesia amorosa), Euterpe (Poesia lirica), tegoria che invece c’erano fi no a quest’anno, ossia fi gura- te dei tempi. Nel volume “L’eredità di Ragusa” si ricostruisce un tassello di GMelpomene (Tragedia), Polimnia (il Mimo), Ta- va nel bando 2009. Mancano in quello del 2010, anche se storia adriatica in cui emergono palesemente i vincoli tra le terre bagnate da lia (Commedia), Tersicore (Danza), Urania (Astronomia) e si potrebbe affermare che la sola categoria è stata inserita, un mare comune. Clio, colei che rende celebri, la Storia, seduta e con una per- trasversalmente, attraverso le altre sezioni. E quindi i nuovi Daniela Jugo Superina (pp. 2 e 3) invece continua a sfogliare per noi le gamena in mano. Noi – pronome che sta qui a indicare noi – o potenziali – Ramous, Brumini, Venucci, Dallapiccola, pagine della ricca tradizione giornalistica fi umana, soffermandosi sulle no- come Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia Lettis, Biasiol... potranno cimentarsi con lo scrivere “scien- tizie e le pubblicazioni più curiose e interessanti. Tra cronaca nera e arte si –, nel “nostro piccolo”, abbiamo come “muse” Osvaldo tifi co” (e critico) nei vari campi dell’arte e della cultura in- colloca la mostra allestita al prestigioso Museo d’Orsay di Parigi (pp. 4 e 5), Ramous (Letteratura), Raniero Brumini (Teatro), Romolo tese nel senso più lato. che ha come tema il crimine e la punizione – la pena capitale – infl itta agli Venucci (Arti visive), Luigi Dallapiccola (Musica), Adelia Irrimediabilmente assente invece è Borme e la storia assassini, riprendendo, nel titolo, il celebre romanzo di Dostojevskij “Delitto Biasiol (Giovani), Paolo Lettis (Giornalismo): personag- come disciplina di “Istria Nobilissima”, fatto che a noi – e castigo”. Un romanzo che usciva nel 1848, come ricorda il saggio dedicato gi, artisti, scrittori, poeti, compositori, intellettuali, attori, pronome qui inteso come Inserto InPiù e autrice di queste all’anno delle rivoluzioni dallo storico inglese Mike Rapport (pagina 6). Dal- ecc. che hanno segnato, indelebilmente, la Cultura (quella righe – è quello che maggiormente sta a cuore. E rincresce. la Toscana all’Istria: Marco Grilli (pagina 7) riassume un “viaggio nella me- con la “C” maiuscola) degli italiani dell’Istria, di Fiume e Doppiamente. Sì, perché è stata cancellata sia la nostra ma- moria” organizzato dall’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età del Quarnero, della Dalmazia. Di quelli che, nonostante le teria sia la “nostra Clio”. E dispiace davvero che all’elenco Contemporanea, con il sostegno della Regione Toscana e la collaborazione tempeste della storia, sono rimasti saldamente attaccati alle citato prima manchi il nome di Antonio Borme; nome che dell’Uffi cio scolastico regionale e dell’Istituto storico della Resistenza in To- proprie radici. Sono i nomi di persone che, con la propria aveva consentito, in precedenza, a ricercatori e studiosi di scana (Isrt). In chiusura, alcune schegge. Buona lettura e Buona Pasqua. opera e con la propria esperienza di vita hanno formato, vari profi li, di farsi riconoscere attraverso il proprio lavo- mantenuto e fatto crescere – in tutti i sensi – quel bagaglio ro in diversi segmenti dello scibile umanistico-scientifi co di conoscenze ritenute fondamentali, trasmesse di genera- (storico, fi losofi co, sociologico-antropologico, demografi - zione in generazione, quel variegato insieme dei costumi, co, medico...). Non staremo qui a ricordare quanti, negli delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli idea- anni passati, sono emersi proprio grazie allo studio della li di una parte della popolazione di queste terre, presente storia e delle tradizioni, quanti hanno preso parte alla cate- da secoli e senza la quale la fi sionomia stessa di questi lidi goria in qualità di commissari di giuria. Alcuni sono for- non sarebbe concepibile. Il contributo di questi personaggi tunatamente ancora tra di noi, altri purtroppo no. è stato tale che sono diventati dei punti di riferimento, dei Sarà anche vero che, ultimamente, la produzio- modelli da seguire, delle fonti d’ispirazione. Delle muse, ne non era stata all’altezza del Premio intestato a DDELEL PPOPOLOOPOLO per l’appunto. Borme – forse il professore sarebbe stato peda- Non è un caso, quindi, che l’evento più “alto” che que- gogicamente più “clemente” –, oppure che la sta comunità istriano-fi umano-dalmata è riuscita a esprime- storia non sia completamente in sintonia con re – e organizzare – contenga e omaggi tutti questi presti- la natura del Concorso, di quell’Arte e Cul- giosi nomi. E lo fa, già da un po’ d’anni, attraverso il Con- tura intese in senso stretto. Sia come sia, è corso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima”, promosso un dato di fatto, storico, che dall’elenco dall’Unione Italiana – Fiume e dall’Università Popolare delle “muse” dei rimasti è stato esiliato di Trieste. In pratica fi n dall’inizio dell’ormai quaranta- uno dei “padri fondatori” dell’Unione cinquennale collaborazione tra i due enti. Lo scorso mese Italiana, il suo primo presidente, uno è uscito il bando dell’edizione 2010 – scade fra una deci- dei principali artefi ci della rinascita na di giorni (il 15 aprile, per la precisione) –, la 43.esima della CNI. Beninteso, Borme non è nell’ordine. I nomi di cui sopra ci sono tutti: Ramous per stato uno storico; piuttosto si potreb- la categoria Letteratura (poesia in lingua italiana; poesia in be dire che ha fatto la nostra Storia, e uno dei dialetti della CNI; prosa in lingua italiana; saggi quella dell’Istria. Ospitandolo tra le sue di argomento letterario), Brumini per il Teatro (testi teatra- mura, il Centro di Ricerche Storiche di li; recitazione, saggi di argomento teatrale), Venucci per le Rovigno ha voluto dedicargli una lapi- Arti visive (pittura, scultura e grafi ca; design, arti applica- de. Alla cerimonia della scopertura del- te, illustrazione; fotografi a; saggi di critica e storia dell’ar- la targa, Furio Radin, presidente in cari- te), Dallapiccola per la Musica (composizione; esecuzione ca dell’Unione Italiana, aveva dichiarato: w w strumentale, vocale o corale; saggi di musicologia), Biasiol “Antonio Borme è stato un esempio di vita w per i Giovani (poesia o prosa in lingua italiana; ricerca di per tutti i connazionali... Per me rimarrà per .e d carattere umanistico; teatro - testi e recitazione; musica - sempre una fonte inesauribile di ispirazio- it .h composizione ed esecuzione; arti visive - pittura, scultura, ne”. E signifi cative anche le frasi inserite sulle r / storia grafi ca e fotografi a; cinema e video - sceneggiatura e rea- ghirlande deposte, in quell’occasione, sulla sua la lizzazione di un fi lmato), Lettis per il Giornalismo. In più, tomba dai rappresentanti delle istituzioni: “All’in- vo c dimenticabile amico e presidente – Università Po- e c’è la categoria dell’arte cinematografi ca, video e televisio- ne, nonché quelle riservate da una parte agli istro-quarneri- polare di Trieste” e “Al nostro presidente, sempre nei no-dalmati residenti in Italia e ai croati e sloveni “italofoni” nostri cuori – Unione Italiana”. Peccato che non se ne e ricerca dell’Istro-Quarnerino e/o della Dalmazia. Ciò che invece siano ricordate (ri)pensando al Bando di “Istria Nobilissi- A nn abbiamo cercato senza purtroppo trovare è stato il nome di ma” 2010. o V Antonio Borme, la cui memoria veniva onorata attraverso Ilaria Rocchi I • n. 4 2010 9 • Sabato, 3 aprile 2 storia e ricerca Sabato, 3 aprile 2010 PILLOLE Riemerge un tassello di storia adriatica CONTRIBUTI Sfogliando le pubb Tra Ragusa e Padova Notiziole dall’«E una rete di intensi scambi «Che Fiume si ch di Kristjan Knez di Daniela Jugo Superina ra l’Istria, la Dalmazia, la onostante l’odierna ric- primo numero, quando il generale città di Venezia e i suoi chezza dei mezzi d’infor- Laval Nugent fece il suo ingresso Tdomini di Terraferma – lo Nmazione – per qualcuno, a Fiume ponendo fi ne al dominio ricordiamo qualora fosse ancora magari, si tratta soltanto di un francese. necessario evidenziarlo –, inter- grande circo –, i giornali hanno Fino alla scoperta delle “Noti- corsero rapporti di varia natura, una posizione privilegiata nell’in- zie del giorno”, quale primo gior- intrecci che lasciarono una traccia formare il popolo. Questo ruolo nale fi umano veniva considera- indelebile, non solo nella docu- viene dato loro dal fatto, innega- to l’“Eco del Litorale ungarico”. mentazione, ma pure – potremmo bile, che sono in pratica il primo Con due uscite settimanali, mer- dire soprattutto – nelle testimo- mezzo d’informazione, ma anche coledì e sabato, visse dal 5 apri- nianze artistiche e monumentali quello che non svanirà nel nulla se le 1843 al 4 aprile 1846. Veni- in generale. Tali legami, che furo- dovesse mancare la corrente elet- va stampato nella tipografi a dei no particolarmente intensi durante trica oppure se dimenticaste di pa- fratelli Antonio e Giuseppe Kar- la lunga età della Serenissima, in gare il conto del telefono. Infor- letzky. La Tipografi a Karletzky, realtà affondavano le radici nella mare e divertire: c’è qualche altra comunque, operava a Fiume fi n notte dei tempi, infatti, risalivano fi nalità da attribuire ai giornali? dal 1779.