Toscana

Val d'Orcia, la Toscana ideale Sostenibile, Straordinaria, Universale. Benvenuti nel paesaggio più bello del mondo.

Val d'Orcia, la Toscana ideale www.visitvaldorcia.it Sostenibile, Straordinaria, Universale. Benvenuti nel paesaggio più bello del mondo. Cinque i comuni della Val d’Orcia nel cuore della Toscana, in un’area ricca di storia, di cultura e tradizione in un paesaggio perfetto, essenziale. Il corso sinuoso del fiume, che ha dato il nome a questa valle, lambisce i colli sui quali sono posizionati borghi, pievi e rocche di straordinario fascino.

Un paesaggio incantevole modellato e plasmato per secoli dalla mano Val d'Orcia, la Toscana ideale sapiente dell’uomo che con attenzione e amore ne ha saputo rispettare ed interpretare gli equilibri ambientali, economici e sociali. Una valle vasta, ondulata, accogliente, Patrimonio dell’Umanità, terra di papi, condottieri, mercanti, pittori, pellegrini, meta ideale per viaggiatori di tutti i tempi alla ricerca di storie, avventura, relax e ottimi prodotti enogastronomici. Val d'Orcia - Ambito Turistico Regionale, costituito dai comuni di Castiglione d’Orcia, , Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia.

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Castiglione Montalcino Pienza Radicofani San Quirico d'Orcia d'Orcia

Con il patrocinio di: Cover di Jean François Bonachera di Jean François Cover ITA

‘‘Scesi al basso trovammo la fertilissima Val d’Orcia pianura, che cesi al basso trovammo la fertilissima pianura, che dal fiume Orcia, che la dal fiume Orcia, solca in tutta la di lei lunghezza, dicesi la Val d’Orcia. I suoi campi formati che la solca in dal fior di terra calatovi dalle piagge, e pendici imminenti sono grassissimi e producono copiose tutta la di lei raccolte di semi cereali e specialmente di grano, di ottima qualità. lunghezza, dicesi la Val d’Orcia

Giorgio Santi, Viaggio al Montamiata, ‘‘ Viaggio primo 1795

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Indice www.visitvaldorcia.it

04 Sei proposte per scoprire la Val d'Orcia 06 Avvincente 12 Mistica 18 Artistica 24 Romantica 30 Naturalistica 36 Gustosa

42 Mappa

44 Castiglione d’Orcia 46 Montalcino 48 Pienza 50 Radicofani Credits 52 San Quirico d’Orcia Guida dell’Ambito Turistico della Val d’Orcia a cura di Terre di Lab. 54 Calendario Eventi Progetto grafico:Ciclica srl Progetto editoriale: Valentina De Pamphilis, Valentina 56 Informazioni utili Pierguidi. Crediti fotografici archivio dei comuni dell’Ambito Turistico; Umberto Bindi, Maurizio Formichi, Gabriele Forti, Francesco Guerri, Mario Llorca, Paolo Naldi, Jaroslaw Pawlak, Andrea Valenti.

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Val d’Orcia come vuoi Sei proposte per scoprire La Val d’Orcia

MOOD DI VIAGGIO

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Avvincente Mistica Artistica Romantica Naturalistica Gustosa Val d’Orcia terra di Santi, pellegrini ed Le testimonianze La Val d’Orcia musa Colline, simbolo vero e La Val d’Orcia una confine, disseminata di eremiti sembra che pittoriche vivono ancora ispiratrice di artisti proprio della Toscana, sintesi perfetta fra il rocche, fortezze e castelli, abbiano trovato in varie nei quadri e negli affreschi e poeti del passato punteggiate di cipressi lavoro dell’uomo e la teatro di storie avvincenti epoche ed in vari luoghi disseminati nella valle, e contemporanei che si alternano ai bianchi natura, un binomio che grazie alla sua posizione una casa in Val d’Orcia. mentre le architetture sembra nata dalle calanchi, alle acque si riflette nelle pieghe e strategica tra l’area Luoghi pieni di fascino abitano ancora i borghi pennellate di un pittore. termali, fino ai giardini, nelle forme del paesaggio grossetana dominata avvolti nel silenzio e nella antichi come nel passato, Con i suoi paesaggi dove arte e natura si che vanta produzioni dagli Aldobrandeschi, natura. creando scenari unici e perfetti, armoniosi, è fondono secondo i agricole d’eccellenza la Repubblica di Siena, suggestivi. la scenografia ideale percorsi creati dall’uomo. che dimostrano una la Toscana medicea, per coronare un sogno grande attenzione e cura l’Umbria e la Tuscia d’amore. dell’uomo verso il proprio assoggettate al Papato. territorio.

8 9 Sigerico ed il suo diario di viaggio Il primo a documentare il passaggio in Val d’Orcia è Sigerico, arcivescovo di Canterbury che di ritorno dalla sua visita al papa a Roma, nel 990, descri- ve, nel suo diario, le tappe di sosta su quella strada che sarà denominata Francigena, antica via di comunica- zione per viandanti e pellegrini che ha contribuito alla costituzione culturale Eventi del paesaggio, facilitando l’intenso scambio di informazioni, idee e risorse avvincenti economiche connesso ai movimenti di Cortei in costumi persone e di cose tra il Nord dell’Euro- d'epoca, dame, pa, Roma e la Terrasanta. cavalieri, rievocazioni storiche, sfide tra A sinistra: Radicofani, la chiesa di arcieri e cavalieri, San Pietro posta lungo il tracciato sono alcuni degli urbano della Via Francigena. eventi ai quali In basso: , rievocazione storica del torneo medievale, partecipare in Val la Giostra di Simone. d’Orcia.

GIUGNO San Quirico d’Orcia AVVINCENTE Festa del Barbarossa

LUGLIO Una valle di Festa medievale AGOSTO Montisi storie e avventure Giostra di Simone AGOSTO Castiglione d’Orcia Val d’Orcia terra La presenza della Francigena è Charta Libertatis all’origine dei numerosi borghi fortifi- cati, abbazie e fortezze che si incon- SETTEMBRE punteggiata di Radicofani trano nel percorso che da Siena arriva Palio del Bigonzo rocche, fortezze a Montalcino attraversa San Quirico d’Orcia e raggiunge Radicofani, ultima SETTEMBRE e castelli, teatro di tappa della Francigena Toscana. Pienza Molti i personaggi che raccontano Corsa di Pio storie avvincenti di lunghi viaggi e storie avventurose. grazie alla sua Sullo sfondo il paesaggio, i castelli e le OTTOBRE rocche a testimoniare battaglie, assedi Montalcino posizione strategica e conquiste da rivivere nel viaggio in Sagra del Tordo lungo la Via Val d’Orcia. Francigena.

10 Avvincente

Cocco dei Salimbeni e la resistenza alla Repubblica di Siena Nel 1400 la Rocca di Tentennano era difesa da molteplici cinte murarie, costituiva un luogo sicuro ed è per questo che Cocco, della famiglia Federico I Barbarossa, dei Salimbeni, ne fece il suo quartier generale. Il contrasto tra i Salimbeni e Arnaldo da Brescia e il governo senese crebbe ed esplose i Visconti di Campiglia in una vera e propria guerra che durò numerosi decenni. Cocco non temeva Duca di Svevia, Re di Germania e certo l’effetto sorpresa dell’esercito d’Italia, ma soprattutto Imperatore del senese, poiché dalla torre di Tenten- Sacro Romano Impero, questi sono nano era facile avvistare le truppe in i “titoli” di Federico I Hohenstaufen, avvicinamento. Allora i senesi si mos- uno degli uomini più potenti di tutto sero con l’astuzia. Era una fredda notte il XII secolo, passato alla storia con il di febbraio del 1419, quando con l'aiuto In alto: Radicofani, la statua di Ghino di nome di Barbarossa. E’ proprio nel 1155, di quattordici “rocchigiani” (abi- durante il suo viaggio verso Roma L’Abate di Cluny Tacco, il "Robin Hood" della Val d'Orcia. A sinistra: Castiglione d'Orcia, l'invicibile tanti del borgo della Rocca d’Orcia), per essere incoronato Imperatore dal e Ghino di Tacco. ed inespugnabile Torre di Tentennano. dai quali si erano fatti consegnare le Papa che il Barbarossa, percorrendo chiavi, i senesi riuscirono a penetrare la Francigena, si fermò a San Quirico Storia di rapimenti e viaggiatori e che Ghino derubava i all'interno delle mura del castello. Per d’Orcia dove i Cardinali, inviati dal guarigioni facoltosi e lasciava libero transito ai impedire che Cocco potesse ricevere Papa Adriano IV, recarono la richiesta poveri. Ma nonostante tutte que- aiuti dai suoi fedeli, i senesi attaccaro- di catturare il frate eretico Arnaldo da Un altro prelato, qualche secolo dopo ste notizie l’abate cadde comunque no anche il vicino borgo di Castiglio- Brescia. Federico I si mise subito alla il passaggio di Sigerico, con trepida- nell’imboscata tesa da Ghino di Tacco ne, impreparato a un assalto improv- ricerca del fuggitivo nelle campagne zione e preoccupazione si incamminò che lo rapì e lo rinchiuse in una delle viso. Cocco Salimbeni, circondato e della Val d’Orcia e in breve tempo sco- sempre da Roma verso la valle era torri della fortezza. Nel tempo che senza la possibilità di ricevere alcun prì che Arnaldo si trovava “ospite” dei l’Abate di Cluny che si dirigeva alle rimase prigioniero, l’abate fu sottopo- soccorso, fu obbligato ad arrendersi e, Visconti, signori del castello di Cam- terme per curare il suo mal di stoma- sto a una dieta rigorosa. Il prelato si una volta privato di tutti i suoi beni, fu piglia d’Orcia e della fortificazione di co. All’abate erano già note le gesta ristabilì guarendo dal mal di stoma- esiliato. I senesi festeggiarono vittoriosi avvistamento di Campigliola. Intimò del bandito Ghino di Tacco, detto il co e rimase soprattutto conquistato e intenzionati alla demolizione della ai conti di Campiglia di non opporre Robin Hood della Val d’Orcia. Sapeva dalla personalità di Ghino, tanto che Torre, per il timore che potesse essere resistenza e consegnare l’eretico, che che dalla notte di Natale del 1297 il intercesse presso Papa Bonifacio VIII occupata di nuovo da nemici. Le divenne il suo lasciapassare per l’inco- giovane si era impossessato della torre perché gli togliesse la scomunica, in- suppliche degli abitanti e le oggettive ronazione imperiale che ebbe luogo il di Radicofani, era a conoscenza delle flitta a Ghino dopo la presa del Castello difficoltà tecniche, fecero abbandona- 18 giugno di quell’anno. scorrerie e degli agguati a scapito dei di Radicofani. re, fortunatamente, la decisione.

12 13 Campiglia d’Orcia La sua storia è legata ai Conti Visconti, la fami- glia la cui rocca domi- nava il paese. Il borgo conserva l'impostazio- ne urbanistica ricevuta prima dell'anno mille.

Fortezza di Radicofani Collocata sulla sommità di un’ importante rupe basaltica fu costru- ita da Papa Adriano IV sopra fortificazioni longobarde che a loro volta avevano preso il Luoghi posto di un antico luogo di culto dell’età del Le Imprese di Don avvincenti bronzo. Garcia di Toledo e La valle dei lunghi Rocca di Blaise de Monluc nella viaggi, delle storie Tentennano guerra tra Senesi avventurose del Costruita con la stessa roccia calcarea di cui è e Fiorentini passato e dei luoghi fatto lo sperone da cui che ne sono stati svetta il suo apparato Nel 1553 durante la guerra tra senesi e difensivo si componeva fiorentini la Val d’Orcia fu posta sotto protagonisti. di vari elementi tra cui assedio dalle truppe spagnole alleate e rimase così turbato da questa la torre con funzione dei fiorentini, guidate dal comandante apparizione divina che non solo tolse principalmente di avvi- Don Garcia di Toledo. Dopo l’assedio l'assedio ma donò alla città una statua stamento. della Torre di Tentennano, il primo d'argento raffigurante la Madonna che serio ostacolo all’invasione fu rappre- tutt’ora si conserva nella sagrestia del- A sinistra: Montalcino, la fortezza sentato inaspettatamente dal Ca- la Chiesa della Madonna del Soccorso, che domina le valli circostanti. Fortezza di stello di , posto in una patrona di Montalcino. Ma le avventure In alto: Radicofani, la fortezza. Montalcino posizione impraticabile per i cannoni per Montalcino non erano ancora ter- In basso: Campiglia d'Orcia, la sua La costruzione risale al Rocca e l'affaccio sulla Val d'Orcia. e le truppe di fanteria. La difficoltà minate, e nel 1555 quando Siena cadde 1361 e l’aspetto è quello nell’attacco e la resistenza opposta nelle mani dei fiorentini fu proprio qui classico del castel- lo-recinto con pianta dalla guarnigione locale mise in seria che si rifugiarono gli esuli senesi gui- pentagonale con torri a difficoltà le truppe spagnole. Le ingen- dati dal francese Blaise de Monluc: tutti gli angoli. Le mura ti perdite subite a Monticchiello furono nacque così la Repubblica di Siena, sono dotate di cam- determinanti per le sorti dell’assedio ritirata in Montalcino. Iniziò così una minamento di ronda di Montalcino il quale rappresentava lunga, estenuante guerra che vide esterno, ancora oggi in- l’azione preliminare indispensabile fronteggiarsi due grandi potenze: la teramente percorribile. per conquistare Siena. La Fortezza di Spagna alleata dei Medici di Cosimo Montalcino fu l’obiettivo dell’attacco I, e la Francia, alleata dei senesi. Nel delle truppe di Don Garcia che fece 1559, quattro anni dopo, fu firmato il Monticchiello uso di tutte le tecniche poliorcetiche trattato di pace a Cateau-Cambrésis: i Monticchiello conserva disponibili: bombardamenti, scavo senesi furono costretti a consegnare le quasi interamente di gallerie e trincee, blocchi armati. chiavi di Montalcino agli spagnoli, che la sua cinta muraria Ma dopo circa 80 giorni di assedio, passò direttamente, insieme agli altri che racchiude l’intero secondo una leggenda, il coman- castelli e fortezze della Val d'Orcia, ai abitato. Il borgo è forse dante ebbe la visione della Vergine Medici. di origine romana dal quale potrebbe derivare anche il nome dal latino 14 Mons Cloelii. Luoghi mistica mistici Santa Caterina da Siena Nel piccolo centro nella terra dei Salimbeni termale il Loggiato che Il carisma mistico di Caterina si rivelò si affaccia sulla grande molto presto, a soli sette anni. In segui- vasca è intitolato a Santa Caterina da Siena; al suo to, una volta entrata nel Terzo Ordine interno si può ancora domenicano, iniziò la sua missione re- vedere la cappella dove, ligiosa e politica. In Val d’Orcia giunse secondo la tradizione lo- alla Rocca di Tentennano per pacifi- cale, la Santa si rifugiava care i due rami della famiglia senese a pregare. dei Salimbeni, lacerata da una lotta fratricida. E qui la Santa ricevette mi- La grotta racolosamente il dono della scrittura: di San Filippo mossa da divina ispirazione, prese in La grotta-oratorio è an- mano la penna e scrisse con caratteri In basso: cora oggi ben conservata Castelnuovo chiari e precisi le Lettere della Divina ed è ricavata in un grande Provvidenza, la sua opera più impor- dell'Abate, immersa in una campagna blocco di travertino a tante. Oltre ai soggiorni in età adulta, perfetta: l'Abbazia di forma di volta, chiusa l’agiografia della Santa la ricorda bam- Sant'Antimo. alle estremità da mura bina, in compagnia della madre, A sinistra: Bagno e divisa in due da un a Bagno Vignoni. Vignoni, la tramezzo, sopra l'altare scenografica Piazza si trova un busto in legno MISTICA delle Sorgenti. di San Filippo, oltre ad oggetti devozionali.

Abbazia di Ritrovare se stessi Sant’Antimo Gioiello di architettura medievale l’abbazia di Sant’Antimo è uno tra mistero dei più bei monumenti di stile romanico, con evidenti richiami ai mo- delli francesi e lombardi. Splendidi i capitelli, e spiritualità decorati con elementi geometrici, fitomorfi e teriomorfi. Un percorso sulle tracce di santi, mistici Sulle tracce di ed eremiti e dei luoghi dove vissero e operarono. Scoprire intorno al tracciato Romitorio e santi ed eremiti della Via Francigena i luoghi dove essi Buche del Beato alla scoperta di testimoniarono la loro fede. Angoli Un luogo sacro che si nascosti a ridosso di selve o sorgenti trova poco distante dal luoghi dedicati alla d’acqua, luoghi nati da leggende o centro storico della città avvolti nel mistero ricchi di fascino e di Pienza. Un'epigrafe preghiera e alla carisma per un’esperienza di visita trovata incisa in una pietra sepolcrale fa risalire al meditazione, per intima e unica. 1344 la più antica memoria della caverna scavata nella qualsiasi religione, scarpata tufacea. Fuori dall'abitato di Montic- fede o credenza. chiello, nascosta da una fitta macchia, si trova una grotta dove il Beato Benincasa trascorse parte della sua vita. 16 17 mistica mistica

Filippo Benizi, il santo Un monastero nel della grotta termale “campo di creta” La grotta è ricavata in un grande Il monastero di Sant’Anna in Cam- blocco di travertino a forma di volta e prena fu fondato da Bernardo Tolomei prende il nome da Filippo Benizi che e la congregazione degli olivetani vi si - secondo la tradizione - vi si si rifugiò trasferì nel 1334. Il monastero e l’an- nel 1269. Durante il lungo conclave che nessa chiesa vennero riedificati nelle si era tenuto a Viterbo per eleggere il forme rinascimentali che ancora oggi successore di Papa Clemente IV, era vediamo. La parte senza dubbio più in- circolato infatti anche il suo nome e, teressante è il refettorio del monastero, non ritenendosi all'altezza di tale ono- affrescato fra il 1503 e il 1504 da Gio- re, scelse di sottrarsi a una probabile vanni Antonio Bazzi detto il Sodoma. elezione rifugiandosi in Val d’Orcia. Il monastero di Camprena (campo di Accolto e sostenuto dalle persone del creta) è inserito in un ambiente molto posto durante la sua permanenza, in intimo e suggestivo e ne subì il fascino segno di riconoscenza, come Mosè, anche il regista Anthony Minghella il percosse con il suo bastone una roccia quale scelse alcuni locali per ambien- da cui scaturì miracolosamente una tare alcune scene del film“Il Paziente fonte di acque curative: oggi le cono- Inglese” che nel 1997 ricevette ben 9 sciamo come i Bagni di San Filippo. premi Oscar.

In foto Vivo d'Orcia, Il Palazzo o "Contea" Carlo Magno e le della famiglia Cervini immerso in un'atmosfera fuori dal tempo. La Pieve delle Sirene fate all’Abbazia di e dei serpenti Sant’Antimo La Pieve dei Santi Vito e Modesto Secondo un’antica leggenda, Un tempo Eremo, bliotecario Apostolico, si fece promoto- conosciuta come Pieve di Corsigna- l’abbazia fu fondata da Carlo Magno, poi Palazzo Cervini re di varie ricerche storiche e archeolo- no, antica denominazione di Pienza, che, ritornando da Roma in­sieme giche. Fu durante questo periodo che risalente al VII secolo subì rifacimenti al suo seguito, sostò nella valle del L’eremo del Vivo fu fondato intorno commissionò all’architetto fiorentino fino al XIII secolo. Costruita in roccia torrente Starcia a causa del pericolo all’anno Mille da San Romualdo. La Antonio da Sangallo il Giovane la arenaria, nella pieve furono battezza- scatenato da un’epidemia di peste. Si comunità che si costituì sulle rive del costruzione, sui resti del monastero, ti due Papi Pio II e il nipote Pio III. Il racconta che l’Imperatore fece voto torrente Vivo doveva essere strutturata del palazzo. Al progetto del palazzo portale ci regala stupefacenti e curiosi affinché questo flagello cessasse, in modo simile a quella di Camaldoli. lavorò lo stesso Cardinale, esperto di bassorilievi come le due sirene (una e per la grazia ricevuta, fondò Si parla infatti di due insediamenti: un architettura e al quale si aggiunge, delle quali bicaudata) e i due serpenti, l’abbazia. Una delle caratteristiche che eremo in posizione elevata (l’attuale poi, il grandioso progetto elaborato da che sembrano sussurrare qualcosa contraddistingue questo monumento chiesetta romanica di San Benedetto Jacopo Barozzi da Vignola. Alla morte all’orecchio della sirena. Ma serpenti è il materia­le con cui è costruito: la all’Ermicciolo) e un monastero invece di Giulio III, il Cervini fu eletto Papa e sono scolpiti anche all’interno su una struttura è infatti completa­mente in posizione più bassa. Secoli più tardi prese il nome di Marcello II. Non ebbe colonna. Questi rettili sarebbero da edificata in una roccia travertinosacon le strutture sono però in uno stato di il tempo, nel suo breve pontificato, di collegarsi al Serpente Regolo, che venature di alabastro, che conferisce declino e divenuto proprietà dei Farne- attuare quelle nuove e sagge riforme Gregorio Magno definiva “il re dei un effetto di lucen­tezza sempre se, il monastero ed i beni rimanenti dell'organismo ecclesiastico e fino serpenti”, o “piccolo re”. La leggenda diverso, a secon­da delle variazioni vennero ceduti nel 1538 al Cardinale all’ultimo fu nemico ad ogni forma di narra che il Serpente Regolo, guardia- cromatiche del cielo e della campagna Marcello Cervini di Montepulciano. nepotismo. Per lui, G.P. Palestrina no di tesori favolosi, ha le sembianze di cir­costante. La bellezza dell’Abbazia Marcello si segnala alla storia per la va- compose una famosa Messa, più un grosso rettile con squame lumino- ha dato vita ad un’altra leggenda sta attività svolta distinguendosi per la tardi detta appunto «Missa Papae se, come di metallo, due piccole ali sul secondo la quale fu costruita dalle sua vivace intelligenza, per le sue spic- Marcelli». A tutt’oggi il Palazzo, il bor- dorso e occhi che ipnotizzano chiun- fate che trasportavano colonne sulla cate doti di umanista tanto da ricevere, go sottostante con la chiesa dedicata a que abbia la sfortuna di incontrarlo. testa e pietre sulle dita e la edificarono durante il suo cardinalato, importanti San Marcello, la chiesa dell’Ermicciolo in una sola notte. missioni diplomatiche. Divenuto Bi- sono di proprietà della famiglia Cervini.

18 19 Pieve di Corsignano Ai piedi della città di Pienza, si trova la Pieve dei Santi Vito e Modesto, conosciuta come Pieve di Corsignano, antica denominazione di Pienza. Questa chiesa è una costruzione roma- nica perlopiù risalente al XII secolo e costruita in arenaria.

Collegiata dei Santi Quirico e Giulitta Di questo edificio sacro si hanno notizie già dall’VIII secolo, quando è denomina come Pieve in Osenna ma la sua forma attuale risale al XII – XIII secolo. Situata all’ingresso del borgo, la strut- tura architettonica è realizzata in travertino con alcune decorazioni A sinistra: San Quirico d'Orcia, lungo la Via realizzate in arenaria. Fracigena la chiesa di Santa Maria Assunta. Uno dei portali laterali In alto: Radicofani, la piramide è attribuito a Giovanni all'interno del Bosco Isabella. Pisano. Santa Maria, Una reliquia per In basso: Pienza, la Pieve dei Santi Vito e Modesto a Corsignano, antica la chiesa dal portale proteggersi dai denominazione di Pienza. Chiesa scambiato terremoti di Sant’Agata Lo spazio interno è Si ipotizza che il portale della chiesa Sant’Agata è la patrona di Radico- quasi completamente di Santa Maria sia arrivato qui solo in fani solo dal 1727. In quel secolo il occupato dal bellissimo un secondo momento e inizialmente paese venne sconvolto da una serie dossale della Madon- progettato per l’Abbazia di Sant’Anti- impressionante di terremoti. Gli abi- na in Trono con i SS. mo. Un elemento rimaneva però im- tanti, disperati, decisero come estremo Francesco, Margherita, mutato come a Sant’Antimo, il portale rimedio di inviare una delegazione di Cristina e Lorenzo di Andrea Della Robbia. La era destinato ad accogliere pellegrini cittadini a Catania, per ottenere la re- composizione è di sicu- che percorrevano la via Francigena. liquia di Sant’Agata, protettrice contro ro la più importante che Proprio di fronte alla chiesa sorgeva i terremoti. Un gruppo di locali si mise si conserva a Radicofa- infatti un ospedale per i pellegrini, di- in cammino e percorse in pellegrinag- ni, sia per le dimensioni pendente dallo Spedale di Santa Maria gio oltre mille chilometri, per ottenere che per la composizione della Scala di Siena, come testimonia- un frammento delle ossa della Santa, e lo stile purissimo. to dallo stemma (la scala sormontata che fu sigillato in una teca d’argento. dalla croce) ancora visibile all’esterno Ripresa la via del ritorno, i pellegrini si Bosco Isabella dell’edificio. fermarono a Roma, per ottenere dalla Odoardo Luchini volle Curia Pontificia la necessaria auten- ricreare, nel giardino ticazione. Giunti a Radicofani furono che dedicò alla moglie accolti con esultanza da tutta la popo- Isabella, una sorta lazione e riunito il Consiglio comunale di percorso iniziati- proclamarono Sant'Agata patrona co-esoterico come un tempio massonico principale del paese. all’aperto. Così venne studiata la disposizione di alcuni alberi piantati a gruppi di tre, numero 20 simbolico. artistica

A caccia di tesori preziosi

I cinque volti di Quando l’oro e il legno Madonna a prendono vita al museo Castiglione d’Orcia di Montalcino A Castiglione d’Orcia, nel cuore del Tra le numerose opere custodite dal centro storico, nascosta ai visitatori Museo di Montalcino, che si trova meno attenti, si trova la Sala d’Arte all’interno del bellissimo complesso di San Giovanni ubicata nell'antica sede Sant’Agostino, c’è il cospicuo nucleo dell’omonima confraternita. Qui si di scultura lignea policroma. Volti conservano, come in un piccolo pre- espressivi ed eleganti raccontano l’arte zioso scrigno, cinque volti di Madonna dell’intaglio e della stesura pittorica di eseguiti per le chiese di Castiglione artisti del calibro di Angelo di Nal- d'Orcia e di Rocca d'Orcia da impor- duccio, l’imponente San Pietro segna tanti artisti senesi del Trecento e del l’apice di Francesco di Valdambrino, Quattrocento come Pietro Lorenzetti, gentile e raffinato scultore contem- ARTISTICA Simone Martini, Giovanni di Paolo, Lo- poraneo di Jacopo della Quercia. Fra i renzo di Pietro detto il Vecchietta. La fondi oro spicca il grandioso polittico straordinarietà delle opere vale la visita ricomposto di Bartolo di Fredi dedi- al centro storico che riserva molte altre cato all’Incoronazione della Vergine piacevoli sorprese come la piazza cen- ed alle storie della sua vita. Il Museo Il Paesaggio dei trale intitolata proprio a Il Vecchietta. offre inoltre una interessante sezione archeologica con reperti che vanno Sala d'Arte San Giovanni dal paleolitico al periodo etrusco; di [email protected] particolare interesse le testimonianze tesori nascosti in che arrivano dal parco archeologico di Poggio della Civitella, visitabile appe- na fuori Montalcino. Chiese e Palazzi Museo di Sant’Agostino in Montalcino Civico Diocesano e Archeologico [email protected] Il paesaggio in cui Edifici, strutture, luoghi che custodi- scono tesori di enorme valore schiudo- l’uomo che vive no le loro porte di accesso al visitatore che con sorpresa entra in contatto in armonia con la con le stanze di piccoli musei, con le pietre di una chiesa o di un palazzo in natura è diventato un mondo inatteso, dorato, colorato e silenzioso. Il viaggio nella Val d’Or- icona rinascimentale cia artistica ci parla di grandi artisti della Toscana ed ha che operarono nella fase di massimo In alto: Castiglione d'Orcia, Sala splendore della Repubblica Senese. d'Arte San Giovanni, Giovanni di Le opere dei Pittori della Scuola Se- Paolo, Madonna con Bambino. ispirato le opere dei Accanto: Montalcino, nese sparse nei luoghi più sperduti e Museo di Sant’Agostino grandi pittori della remoti sono la concreta espressione Civico Diocesano e Archeologico, degli effetti del “buon governo” nelle Domenico d'Agostino, Scuola Senese. campagne della Val d’Orcia. Vergine Annunciata.

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Personaggi illustri e le loro dimore in Val d’Orcia

Flavio Chigi, il cardinal nepote e il palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia Era il 1677 quando alla famiglia Chigi “Un’arte nuova, utile, venne concesso, da Cosimo III de' Me- bellissima che affascina Le tarsie lignee della dici, in feudo, con il titolo di marchesa- to, il territorio di San Quirico. Il Cardina- e attrae”: la terracotta Collegiata di San le Flavio, durante un sopralluogo per invetriata a Radicofani Quirico d’Orcia la costruzione del suo nuovo palazzo, affascinato dalla bellezza del luogo, Fu il Vasari a dare la definizione della Nella chiesa Collegiata, semi nascosto scelse di collocarlo a fianco della chie- terracotta invetriata. Argilla, smalto, dall’ altare in stucco si cela una vera sa Collegiata. I lavori furono affidati ossido di stagno e piombo, fuo- meraviglia: sette pannelli di un coro all’architetto Carlo Fontana, allievo co sono gli ingredienti della ricetta ligneo. Il lavoro venne commissiona- prediletto del Bernini: l’edificio doveva misteriosa in cui la scultura si mesco- to, nel 1482, per 19 tarsie, ad Antonio essere bello, grande e concepito per la alla pittura. Una formula artistica Barili, intagliatore e architetto senese stupire gli ospiti. A rendere sorpren- di una provenienza ignota che tra il per la cappella di San Giovanni nel dente il palazzo i molti affreschi dai 1300 il 1500 conquistò l’Europa grazie Duomo di Siena. Perché giunsero qui motivi iconografici quali segni zodia- alle opere degli artisti della famiglia solo sette? Sicuramente il pannello cali, stagioni, soggetti storici e mitolo- fiorentinaDella Robbia, artefici della riportante la data, l’autoritratto e la gici, ed alle pareti preziosi corami color diffusione di uno stile diventato nel firma dell’autore era stato ceduto al argento e rubino. Allo zio, Papa Ales- tempo elemento identificativo della Museo d’Arte e Industria di Vienna, poi sandro VII, il Cardinale Fabio dedicò il Toscana. La presenza di tante terrecot- andato distrutto nei bombardamenti salone di rappresentanza oggi sede di te robbiane a Radicofani testimonia del 1944-45. Degli altri pannelli si igno- conferenze ed eventi, L’intero edificio è l’importanza del Castello a partire dal ra la sorte attuale anche se si pensa sede dell’Amministrazione comunale, Medioevo. Tanto lontano da Firen- che potrebbero essere conservati in nelle ampie sale del secondo piano ze ma in posizione strategica sulla collezioni private. Negli intarsi sono vengono allestite importanti mostre Francigena, Radicofani si trovò al raffigurati soggetti di vario genere temporanee. centro delle contese tra Repubblica di quali oggetti e figure sacre, strumenti Siena e Orvieto (alleata dei Fiorentini), musicali e vedute. Il particolare effet- Palazzo Chigi Zondadari tra guelfi e ghibellini. Pellegrini, ordini to cromatico delle diverse tonalità di ufficioturistico@.sanquiricodorcia.si.it monastici, famiglie guelfe senesi con colore e sfumature non proviene dalle denari resero Radicofani forte, impor- tinte utilizzate ma dall’ accurata scelta tante spiritualmente e socialmente di legni diversi. molto vivace. La visita a Radicofani si inserisce in questo contesto e riserva Coro ligneo: visita su prenotazione [email protected] San Quirico d'Orcia, i portali di un concentrato di inaspettata bel- "mezzogiorno" della Collegiata. lezza entrando nelle chiese di San In alto: San Quirico d'Orcia, Pietro Apostolo e di Sant’Agata dove affreschi all'interno del Palazzo si rimane sorpresi e colpiti dal bianco Chigi Zondadari. A sinistra: Radicofani, chiesa candido delle terrecotte con figure di San'Agata, Andrea della appoggiate su sfondo azzurro. Robbia, Madonna Incoronata 24 con Bambino e Santi. 25 artistica In giro per musei La storia di Enea: Un viaggio per esplorare i musei della Val d’Orcia dove si concentrano uomo, umanista e Papa opere provenienti da chiese, nella città ideale pievi, palazzi. Piccoli musei che custodiscono la memoria di un Nel castello medievale di Corsignano tempo, un patrimonio artistico di nasce, nell’ottobre del 1405, Enea Silvio immenso valore che si intreccia della nobile famiglia Piccolomini. La fa- con la bellezza e l’architettura del miglia, a lungo protagonista della vita paesaggio circostante. politica ed economica di Siena, nella metà del Trecento era stata costretta, CASTIGLIONE D'ORCIA per motivi politici, a rifugiarsi in Val Sala d'Arte San Giovanni d'Orcia. Nel corso della sua vita, Enea Via San Giovanni, 10 Silvio Piccolomini entrò in contatto Torre di Tentennano con personalità importanti del suo Loc. Rocca d'Orcia Pienza, Piazza Pio II e la facciata della Cattedrale. [email protected] tempo Federico III d’Asburgo, Niccolò In alto: Pienza, Palazzo Borgia-Museo Diocesano, Domenico di Niccolò "dei Cori" . Cusano e molti altri. Diplomatico, MONTALCINO letterato, poeta, intrapresa a 40 anni Al centro: Pienza, Palazzo Borgia-Museo Diocesano, particolare del piviale . Museo di Sant’Agostino in Montalcino la carriera ecclesiastica, fu eletto Papa In basso: Monticchiello, scena tratta da uno Civico Diocesano e Archeologico nel 1458 con il nome di Pio II. spettacolo del Teatro Povero. Via Ricasoli, 31 Fu uno dei più importanti umanisti Tel 0577 846014 – Tel 0577 286300 della sua epoca dovuto alla sua pro- mini. Oggi è possibile visitare il primo [email protected] fonda conoscenza della cultura classi- piano dal quale si può accedere ad Museo del Tartufo ca e della sua abilità nel saper cogliere una loggia con una superba vista sulla San Giovanni d’Asso gli aspetti fondamentali dei generi Val d’Orcia e il Monte Amiata. Piazza Antonio Gramsci, 1 letterari del mondo latino e greco. E’ Sulla piazza centrale si affaccia anche Tel 0577 286300 considerato uno dei pontefici più si- il Palazzo Borgia, appartenuto al [email protected] gnificativi del XV secolo grazie alle sue cardinale Rodrigo Borgia divenuto doti diplomatiche e dell'alta dignità papa con il nome di Alessandro VI, PIENZA del magistero pontificio. All’indomani oggi sede del Museo Diocesano di Palazzo Borgia – Museo Diocesano dell’elezione a Papa, Enea, Pio II, scelse Pienza. Un’intera sala del Museo è Corso Il Rossellino, 30 la natìa Corsignano come laboratorio dedicata alle opere del tempo di Pio Tel 0578 749905 in cui dare forma all’utopia della “Città II, ed espone una serie di “doni” che [email protected] ideale”. Forme nuove e perfette per far il pontefice volle fare alla neonata Palazzo Piccolomini rinascere la sapienza antica, per fare in diocesi, quali il bellissimo Pastorale Piazza Pio II, 2 modo che natura e storia si riscopra- in argento e smalti e il bellissimo e Tel 0577 286300 no in armonia: ecco, cos’ha ispirato la lucente piviale (la cappa che i sacerdo- [email protected] fondazione di Pienza; chiamata così ti indossano durante le più importanti TePoTraTos Scene del Teatro Popolare proprio in onore di chi l’ha sognata per celebrazioni liturgiche) realizzato da Tradizionale Toscano primo come “da un pensiero d’amo- una manifattura inglese (prima metà Monticchiello, Piazza Nuova, 1 re e da un sogno di bellezza” (come del Trecento 1310-1330) con la tecnica Tel 0578 755118 scriverà Giovanni Pascoli). Il progetto "opus anglicanum" (lino ricamato con [email protected] fu affidato a Bernardo Rossellino, la co- filo d'argento dorato e sete policrome) RADICOFANI struzione durò circa 4 anni e portò alla con storie di Maria Vergine, Santa Ca- luce una cittadina armoniosa e con terina d'Alessandria e Santa Margheri- Parco Museo della Fortezza forme tipicamente quattrocentesche. ta d'Antiochia. Via della Fortezza Tel 3398283953 La città rappresenta un raro esempio Palazzo Borgia – Museo Diocesano www.fortezzadiradicofani.it di pianificazione urbana incentrata [email protected] sulla monumentalità della piazza SAN QUIRICO D’ORCIA centrale, attorno alla quale furono Palazzo Piccolomini [email protected] Palazzo Chigi Zondadari disposti i principali edifici fra i quali il Sale espositive e Museo del Barbarossa Palazzo Piccolomini disegnato dal Pienza città di luce Piazza Chigi, 2 Rossellino per la famiglia Piccolo- All inclusive pass: il modo migliore Tel 0577 899728 per scoprire la città del Rinascimento. ufficioturistico@comune. www.pienzacittadiluce.it sanquiricodorcia.si.it 26 romantica

ROMANTICA Coppie celebri, fra realtà e finzione La Val d’Orcia, musa di artisti e poeti del passato e contemporanei. Il poeta Mario Luzi, ne è stato tra i maggiori cantori, ma è solo l’ultimo di una lunga lista. La bellezza Terra che è un vero e proprio inno al romanticismo, meta ambita da celebrità e promessi sposi che arrivano qui da ogni parte del mondo per giurarsi amore eterno in luoghi da favola. La Val d'Orcia è stata anche scenario di tante storie d’amore legate a coppie e l’incanto del celebri, ve ne raccontiamo alcune. Romeo e Giulietta Isabella e Odoardo Paesaggio ideale Non siamo a Verona ma a Pienza dove Doveva essere veramente innamorato nel 1968 Franco Zeffirelli ambientò il della moglie Odoardo Luchini che a film Romeo e Giulietta trasposizione Radicofani, alla fine dell’800, realizzò dell'omonima opera teatrale di Wil- il Bosco Isabella, un giardino roman- liam Shakespeare, tra le più celebri e tico ed esoterico voluto dalla moglie rappresentate, nonché una delle storie Isabella Andreucci e a lei dedicato. d’amore più popolari al mondo e vero Odoardo aveva grande passione per paradigma dell’amore. Il Palazzo Pic- i giardini all’inglese, interesse che colomini fu scelto, non solo per il suo approfondì nei suoi numerosi viaggi carattere monumentale, ma anche per all’estero. Volle realizzare un giardino la sua autenticità conservativa di di- in armonia con la natura, una natura mora rinascimentale come la casa dei libera e svincolata da ogni legame cre- Capuleti, dove Giulietta e Romeo si in- ato dall’uomo. Furono creati sentieri, contrano per la prima volta a una festa fatti muretti a secco, ponticelli piani da ballo. Per l’occasione venne scritta ma tutto con le pietre raccolte sul po- anche la canzone 'What is a youth?', sto. Messi in evidenza massi basaltici, con musica di Nino Rota e testo di Elsa dislivelli del terreno e polle d’acqua esi- Morante, che nella ricostruzione della stenti. Nel centro del giardino venne tragedia shakespeariana risuona all'in- costruita una Piramide in pietra a base terno del cortile di Palazzo Piccolomini triangolare, che riporta alla simbologia durante il ballo. Il film oltre ad essere massonica di una sorta di percorso una delle rappresentazioni più fedeli al iniziatico-esoterico da scoprire nei suoi testo scritto vinse due premi Oscar: per numerosi elementi simbolici. Il bosco la fotografia e per i costumi. Isabella oggi è un parco pubblico di proprietà del comune, un luogo ro- A sinistra: Villa La Foce, il giardino all'italiana. mantico dove passeggiare ed assistere Una valle che sembra nata dalle pen- In basso: scena tratta dal film Romeo e ad eventi esclusivi. Il paesaggio nellate di un pittore, sfondo ideale per Giulietta di Franco Zeffirelli girato nel 1968. storie d’amore e fughe romantiche. culturale è il più Lasciarsi cullare dai dolci panorami alto patto d’amore collinari, deliziare il palato in ristoranti ed osterie locali dall’ambiente inti- tra uomo e natura, mo e riservato, concedersi momenti di relax alle terme o il piacere di una scenario ideale per degustazione di Brunello o Doc Orcia in cantina. In Val d’Orcia ci sono tutti vacanze romantiche gli ingredienti per la vacanza in coppia, e matrimoni per dichiarazioni e ricorrenze impor- tanti ma anche per il matrimonio da favola. perfetto da celebrare in luoghi inediti ed esclusivi. 28 29 romantica

László e Katharine Iris e Antonio Sposarsi Durante la Seconda Guerra Mondiale, Nel 1924 Iris Cutting, scrittrice anglo-a- uno sconosciuto, gravemente ustio- mericana e il Marchese Antonio Origo, in Val d'Orcia nato e privo di memoria, “il paziente "uomo dotato di buona presenza e di inglese” è accudito da Hana, una molto fascino", si trasferiscono insieme La Val d’ Orcia ha un’anima elegante, di una bellezza giovane infermiera dell'esercito ca- nella tenuta La Foce in Val d’Orcia. schiva, eppure innegabile: l’atmosfera unica che nadese in un monastero trasformato Essa è un luogo in stato di grande ab- molte coppie di innamorati sognano per il proprio in ospedale. Tutto ciò che il Paziente bandono, persino privo di una strada matrimonio: bellissimi palazzi storici, ville con grandi inglese possiede è una copia con- di accesso, ma attraverso una gran giardini e agriturismi di charme sono luoghi per feste sunta delle Storie di Erodoto che gli mole di duro lavoro, cure ed attenzio- indimenticabili, sia che si tratti di un evento per pochi viene letto ad alta voce da Hana e che ne, essi riescono non solo a trasforma- intimi o che invece coinvolga tanti amici e parenti. lentamente gli permette di ricordare re la villa ma anche a dare una solida Per chi invece vuole celebrare il rito civile in luoghi e rivelare il suo passato. Il suo nome organizzazione all'azienda agricola, esclusivi, la Val d’Orcia offre un'ampia gamma di è László Almásy, conte ungherese ed che conta 1400 ha di terreno e 57 po- proposte: esploratore del deserto. Il film riper- deri affidati a coloni a mezzadria. corre la sua tormentata e triste storia Durante la Seconda guerra mondiale CASTIGLIONE D'ORCIA Largo Mario Luzi, in Via d'amore con Katharine Clifton, una gli Origo rimangono a La Foce e si Sede storica Palazzo del Casello, Via dell’Amore, comunale: il palazzo si Via Santa Caterina: donna inglese sposata per la quale prodigano all'assistenza dei bambini luoghi che hanno tutti un László, spinto dall’amore e dalla spe- profughi che vengono alloggiati lì. affaccia sulla deliziosa Piazza Vecchietta, nel comune denominatore: un ranza, ha affrontato mille ostacoli pur “Ogni giorno, al tramonto, quando gli cuore del borgo, la sala dei palcoscenico sullo splendido di raggiungerla di nuovo, pur sapendo impegni quotidiani della Foce erano matrimoni civili è costituita paesaggio della Val d’Orcia. di trovarla morta. Nel monastero tro- finiti e già si programmavano i nuovi, da un ambiente intimo e vano alloggio anche altri personaggi Antonio e Iris Origo uscivano di casa raccolto. RADICOFANI e il racconto si intreccia con la nuova e passeggiavano sotto un arco di Torre di Tentennano: posta Sede storica Palazzo storia d’amore di Hana per l’artificiere glicini, detto voltabotte, splendente a baluardo e controllo della comunale: che sia Kip. La scena più romantica vede la di viola in questa stagione, fino a una Via Francigena svetta in nell'elegante sala del protagonista volteggiare in alto in una panca in pietra che si affaccia verso posizione panoramica sulla Sindaco o nella sala del Val d’Orcia. Uno spazio Consiglio entrambi sono chiesa ammirando degli splendidi Sud Ovest, in Val d' Orcia. A sinistra, l' luoghi densi di storia per affreschi. Il monastero, in cui il conte aspro cucuzzolo dove sorge Radicofa- aperto dove sembra di toccare il cielo con un dito. celebrare il giorno più bello. Laszlo è ricoverato, scelto dal regista ni, il paese del bandito Ghino di Tacco, Fortezza: una posizione Anthony Minghella per raccontare in mezzo, sullo sfondo, il maestoso MONTALCINO panoramica di eccellenza quella storia d’amore che gli valse ben monte Amiata, a destra, a un tiro di Sede storica Palazzo sulle valli circostanti, i nove premi Oscar. è quello di Sant’An- fucile, quel viale di cipressi a forma di comunale Montalcino: bastioni medicei e una torre na in Camprena vicino a Pienza. esse, che sembra uscito da un dipinto nella cornice della sala che sfiora il cielo, questo lo di Ambrogio Lorenzetti. Nei momenti del Consiglio del palazzo scenario delle proprie nozze. di pausa della loro conversazione lo comunale, detto anche sguardo di Antonio e Iris si posava con Palazzo dei Priori, in un SAN QUIRICO D’ORCIA edificio che risale alla fine Palazzo Chigi: uno scenario particolare soddisfazione su quella del XIII secolo. strada polverosa che porta al pode- particolare le splendide sale re di San Bernardino, uno dei tanti Ex palazzo comunale seicentesche di Palazzo San Giovanni d’Asso: Chigi. interventi fatti dall' architetto inglese parte dell’antico castello, Cecil Pinsent, che proprio ai pittori del Horti leonini: cornice per i matrimoni è stata cinquecentesca dei Trecento e del Quattrocento senese si destinata la romantica Sala michelangioleschi giardini era ispirato per ridisegnare quella col- del caminetto dall'ampio dove anche l’arte e la natura lina di fronte al nuovo giardino e alla caminetto che si apre al si sposano, è il luogo ideale nuova casa dei due giovani sposi" * centro. dove coronare un sogno PIENZA d’amore fre le aiuole di *Messina Dino, bosso e i lecci secolari. Alla Foce, giardini all' italiana ideati Sede storica Palazzo da un architetto inglese. comunale: affacciato Corriere della Sera - 1 maggio 2011 sulla piazza Pio II, della Per informazioni, "città ideale", patrimonio prenotazioni, tariffe UNESCO, non c’è luogo più [email protected] adatto dove “progettare” di sposarsi. romantica romantica

Lucignano d’Asso, Una piccola cappella un frammento di sperduta tra i campi medioevo toscano Ma in quanto a paesaggi immaginifici, niente come la Cappella di Vitaleta richiama in Luoghi Un’atmosfera unica si avverte a Lucignano modo inconfondibile la Val d’Orcia. Questa d’Asso nel comune di Montalcino, borgo già piccola cappella, incorniciata tra due filari romantici per abitato fin dall’epoca romana con il nome di di cipressi, per quanto piccola e sperduta Lucignanum Longassum, e che assunse la sua tra i campi è diventata tra i paesaggi più forma definitiva nel Medioevo: due vie e due conosciuti e iconografici al mondo. Situata foto e ricordi chiese, poche abitazioni, la casa nobiliare nelle vicinanze di San Quirico d’Orcia, la con il giardino e la fontana; e intorno, oliveti cappella è stata edificata sull’ampliamento indimenticabili e poggi coronati di cipressi delle crete di un tabernacolo più antico. Fu per molti senesi a perdita d’occhio. Un luogo fuori dal anni luogo di adorazione del simulacro Passeggiando per le viuzze dei piccoli tempo, un frammento di Medioevo toscano villaggi, attraversando giardini, piazze della Vergine della Consolazione, fino a circondato da mare mosso di crete dilavate, quando, nel 1553 venne collocata al suo perfette e panorami armoniosi è facile e, di fronte, i grandi bastioni del Monte interno una celebre statua della Vergine innamorarsi, dichiararsi, rinnovare Amiata. riconducibile ad Andrea della Robbia. La promesse. I luoghi più belli in cui vivere statua, oggi conservata nella Chiesa della momenti indimenticabili e immortalarli Madonna nel centro di San Quirico d’Orcia, in scatti fotografici perfetti anche per i Piazza delle sorgenti porta con sé una storia assai interessante: fotografi meno esperti! si dice, infatti, che fu proprio la Vergine, Bagno Vignoni apparendo ad una pastorella, a suggerire ai Un borgo davvero unico, straordinario e fedeli di recarsi in una bottega di Firenze affascinante, con un cuore... d’acqua. La sua dove avrebbero trovato la statua da porre piazza principale, centro del borgo, è una nella chiesa di Vitaleta. Anche il nome della Le vie di Pienza grande vasca d’acqua termale che sgorga località è molto evocativo e richiamerebbe da una sorgente proveniente dalla falda a “la vita laeta”, ovvero lieta e tranquilla. Tramonti emozionanti, punti panoramici sotterranea di origini vulcaniche: la "Piazza Passeggiare in questo luogo non può che far mozzafiato, scorci, luoghi e vie dai nomi delle sorgenti". Se si arriva all’imbrunire, pensare a qualcosa di unico, bello, speciale romantici. Così è la via Santa Caterina a quando la temperatura esterna è meno e sensazioni che spesso i pensieri d’amore Pienza e appena girato l’angolo della piazza benevola e salgono i caldi vapori abitati dalle portano con sé. Pio II, si aprono vie dai nomi curiosi: Via Naiadi, vi troverete immersi in un’atmosfera della Fortuna, Via dell’Amore e Via del rarefatta che ricorda inconfondibilmente le Bacio. In quella città nata da un “pensiero immagini delle scene del film “Nostalghia” In basso: Bagno Vignoni, d’amore e un sogno di bellezza”, come di Andrej Tarkovskij, quando il protagonista la vasca che si trova al centro del borgo. scrive Giovanni Pascoli, si è scelto, nelle vie attraversa con una candela accesa la vasca. A sinistra in alto: San Quirico d'Orcia che conducono verso i bastioni, simbolo di Cappella di Vitaleta. guerra, di intitolarle all’amore come quel Al centro: Pienza, la passeggiata “pensiero” che ebbe il Papa Pio II per la sua di via del Casello e la via dell'Amore. città e per il suo territorio. In basso: Vivo d'Orcia, il "ponte degli innamorati". Il ponte degli innamorati Un luogo incantevole e immerso nella verdeggiante vegetazione si trova a Vivo d’Orcia, dove, all’estremità del paese si apre un piccolo gruppo di case: l’Eremo, sorvegliato dalla “contea”, un imponente ed elegante edificio progettato da Antonio da Sangallo per il Cardinale Marcello Cervini, famiglia che ancora oggi ne ha la proprietà. Per raggiungere il borgo si oltrepassa un piccolo e romantico ponte in pietra detto appunto “degli innamorati”, dove erano soliti recarsi i ragazzi del luogo per chiedere la mano della fanciulla amata.

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I cipressi, I mari preistorici tra arte e leggenda della Val d’Orcia Il cipresso è un pianta antichissima La Val d’Orcia nel Pliocene era coperta che deve il suo nome al mito di Cipa- da un mare, ne sono testimoni il pa- risso, giovane amato dal dio Apollo. Il esaggio selvaggio e lunare e i fossili cipresso non è originario della Toscana, degli antichi depositi marini. Brunella, ma particolarmente amato dagli etru- che prende il nome dal celebre vino, schi e dai pittori del Rinascimento, è la balenottera ritrovata nei pressi di che lo hanno immortalato in opere Montalcino. Nella Riserva Naturale di indimenticabili. I“Cipressini”, vicino a Lucciolabella è stato recuperato per- San Quirico d’Orcia hanno suggerito sino un delfino. Il suolo di queste aree ogni sorta di leggenda e diceria: che è ricco di sali e permette la vita solo significato avrà mai avuto un piccolo di piante erbacee poco esigenti come gruppo di cipressi in mezzo a colline l’artemisia cretacea, l’elicriso ed alcune completamente spoglie? Era un “roc- graminacee. I calanchi e le bianca- colo di caccia”: ovvero un boschetto ne sono il risultato della lenta ma creato dai cacciatori per facilitare la costante opera di erosione di vento, cattura di uccelli. sole, pioggia e altri agenti atmosferici NATURALISTICA che hanno plasmato i terreni argillosi. I calanchi hanno una conformazione a ventaglio e sono suddivisi in vallecole separate da creste più o meno affilate: Il Paesaggio ed danno al paesaggio un aspetto aspro e selvaggio. Le biancane invece, sono cupole rugose, radunate in gruppi con il versante meridionale spoglio e A sinistra: Castiglione d'Orcia, grigio: fanno pensare ad un ambiente i suoi elementi il viale dei cipressi di Poggio Covili. In basso: San Quirico d'Orcia, quasi lunare. il boschetto di cipressi, una delle icone naturali del paesaggio della Val d'Orcia.

Dai celebri cipressi La campagna e le colline sono le icone del paesaggio valdorciano, che punteggiano le caratterizzate da elementi e ambienti che raccontano le interazioni fra colline, alle riserve uomo e natura. Il risultato dell’unione di questi elementi è un panorama naturali, fino ai affascinante dove l’agricoltura, fra campi coltivati, prati dediti alla giardini, dove arte pastorizia e variopinti vigneti, si e natura si fondono intreccia con tranquilli casolari collegati con strade bianche, filari di nel paesaggio cipressi e zone naturali con particolari forme geologiche. I segni antichi dei patrimonio paesaggi marini e dei vulcani, vivono ancora nel paesaggio, mentre le mondiale, icona architetture dei giardini testimoniano l’ingegno umano, creando panorami assoluta della suggestivi. Toscana nel mondo.

34 35 Cipressini di San Quirico Luoghi Il “cerchio dei cipressi” si trova su una colli- naturalistici netta che domina un tratto della Strada SS Emergenze 2 Cassia, in località "I naturalistiche Triboli", nel comune di San Quirico d’Orcia, in che raccontano prossimità del bivio per la genesi e le Montalcino. trasformazioni Le acque di questo I cipressi de “Il Gladiatore” Lo sviluppo della Val d’Orcia già in epo- ca medioevale, è strettamente legato straordinario I cipressi quale ele- all’abbondante presenza di acqua e mento ornamentale e territorio. di abbellimento di ville alla capacità dei popoli autoctoni di e casolari come quello sfruttarne a pieno il potenziale. Lungo presente nel celebre il fiume Vivo si stanziarono le prime film “Il Gladiatore” che civiltà, costruendo insediamenti e le A destra: Pienza, i cipressi si trova sulla SP 146. prime infrastrutture - ferriere, mulini, del film il Gladiatore. Uscendo da San Quirico A sinistra: Bagni San d'Orcia, in direzione di cantieri - fino ad una vera centrale Filippo, la "balena bianca". elettrica negli anni ‘20. Tracce di questi Pienza, sulla sinistra, antichi edifici sono tuttora visibili, vicino alla chiesa del Rosario, si trova una conferendo al paesaggio un fascino piccola piazzola per la misterioso e irresistibile. Nella pittore- I patriarchi della natura I resti dell’antico sosta e per poter am- sca località di Ermicciolo, si trovano le mirare il famoso viale sorgenti del Vivo, che erompono dalle In questo luogo singolare anche vulcano a Radicofani di cipressi rocce di origine vulcanica. A Bagni le emergenze naturalistiche sono Un milione di anni di storia, sono con- San Filippo le acque che scaturiscono inusuali come gli alberi monumen- densati nelle rocce vulcaniche di Ra- dagli spacchi di travertino, creano vere tali, testimoni muti del passaggio di dicofani, alle spalle del borgo si erige e proprie cascate di un bianco irreale: coloro che hanno vissuto o visitato Biancane una rupe basaltica, un cono vulcanico, uno spettacolo naturale di eccezio- queste terre, dei cambiamenti avve- Strada della Foce dalla che raggiunge gli 896 metri e domina nale suggestione. Scendendo da una nuti nel corso dei secoli, delle storie Val d’Orcia in direzione le valli fluviali sottostanti dell’Orcia e di Chianciano Terme scoscesa collina, l’acqua deposita che sono accadute . Tra questi merita del Paglia che formano il Bacino di Ra- alla fine di una serie lungo il cammino una grande quan- una menzione speciale la “Quercia dicofani. Il camino vulcanico, formato di curve, nel punto più tità di carbonato di calcio che ricopre delle Checche” riconosciuto come di rocce di trachibasalti, ha collassato alto, sulla destra sosta i campi, le piante e le pietre con un primo monumento Verde d’Italia, al parcheggio di fronte più volte: i suoi crolli hanno formato bianco pulviscolo. Quello che chiama- messo sotto tutela dal Ministero dei al ristorante dal quale si ai suoi piedi, vaste aree di macigni. Ad no il “fosso bianco” invece è un fiume beni e attività culturali. Anche nella apre un vasto panorama oggi, la rupe è quello che resta del termale che fra piccole cascatelle zona boschiva di Vivo d’Orcia è facile che va dalle biancane condotto centrale: nel corso del tempo di calcare, si allontana nel verde del trovare altri alberi “speciali”, all’interno della riserva naturale di gli agenti atmosferici hanno sgretolato Lucciolabella al Monte bosco fino a raggiungere la“balena dei boschi di castagni o delle faggete progressivamente la corteccia esterna, Amiata. bianca”. Non c’è nessun collegamento che costituiscono la vegetazione tipica mentre la sommità ha una morfo- con la celeberrima Moby Dick di Mel- dell’antico vulcano del Monte Amiata logia pianeggiante poiché in epoca ville, se non che quell’enorme masso che, come diceva nei suoi Commentari medievale fu livellata per costruire di calcare, sia per le forme arrotondate Pio II, “trovasi vestito sino al suo vertice Calanchi la celebre fortezza di Radicofani. Dal che per il colore bianco tipico delle di bosco “. Un punto interessante punto di vista geologico le rocce di rocce calciche, si avvicina molto alla costeggia il Torrente Radicofani hanno molte particolarità, Formone raggiungibile raffigurazione tipica dell’animale tanto tanto che nel 1887 G. Mercalli vi scrisse dalla SS 2 Cassia, dopo odiato dal Capitano Achab. un famoso articolo intitolato “Le Lave Loc. Gallina prende- di Radicofani", pubblicato in una rivi- re la deviazione per Chianciano Terme sulla sta scientifica dell’epoca. Traversa Amiata/Val d’Orcia. 36 naturalistica

Accanto: Pienza, giardino pensile di Palazzo Piccolomini. A destra: Villa la Foce, veduta del giardino all'italiana e sullo sfondo la Val d'Orcia

Giardini d’arte e misteri Gli Horti leonini: un giardino esemplare a San Quirico d’Orcia Un giardino triangolare all’interno delle antiche mura della fortezza di San Quirico d’Orcia è un problema della valle estiva. Costruito sul fianco di geometrico che richiede una soluzione Il giardino della una collina, i suoi terrazzi si susseguo- originale, adatta al luogo. Diomede Val d’Orcia: la Foce no senza apparente sforzo, seguen- Leoni tra il 1567-68 iniziò a pensare a do l’ideale umanistico dei giardini come risolverlo e, chi lo progettò, trovò Antonio e Iris Origo, due figure molto rinascimentali, geometrici e ordinati la soluzione migliore per una relazione importanti per lo sviluppo della Val intorno alla villa, e via via più naturali equilibrata tra geometria e spazio. In d’Orcia, incaricarono l’architetto ingle- all’avvicinarsi al bosco. quel periodo Leoni scriveva lettere, Un giardino pensile se Cecil Pinsent della progettazione contratti e teneva i rapporti tra il Vati- della strada con i cipressi di Lucciola- cano e... Michelangelo. In cambio del in stile rinascimentale bella, della Villa e del giardino della Il bosco della Ragnaia Foce definito “il giardino della Val suo aiuto, Michelangelo potrebbe aver Il giardino posto sul versante Sud di a San Giovanni d’Asso d’Orcia”. Il giardino venne realizzato fra disegnato un primo abbozzo del giar- Palazzo Piccolomini a Pienza, con il 1927 e il 1939, ed è diviso in tre settori “Il Bosco della Ragnaia”, è un parco dino poiché era un artista generoso affaccio sulla Val d’Orcia e il Monte su tre diversi livelli. I vialetti lastricati in boschivo e giardino dall'atmosfera con gli amici e non era insolito a questi Amiata è composto da quattro aiuole travertino sono costeggiati da siepi in suggestiva creato dall'artista ameri- gesti. E’ lecito chiedersi quanto Miche- delimitate da doppie siepi di bosso e bosso e in prossimità dell’edificio della cano Sheppard Craige, bosco come langelo possa aver partecipato al pro- da alberelli di alloro, la cui chioma è villa si sviluppa un bellissimo pergola- un'opera contemporanea che ha getto e ne abbiamo risposta quando potata a forma di cupola, il giardino ha to in glicine e il giardino delle rose. avuto inizio nel 1996 e continua ancora pensiamo alla Piazza del Campidoglio. una fontana centrale. La parte più scenografica forse è lo oggi. Un giardino formale, senza fiori, Fra i capolavori dell’artista è quella più Secondo il concetto del pensiero uma- scalone in travertino che scende ver- dove, sotto i suoi grandi alberi, vi sono somigliante al giardino di San Quirico, nistico, del quale Papa Pio II è stato un so il livello inferiore. Questa è l’ultima cammini, fontane, gongs, colonne di i due luoghi hanno infatti in comune: protagonista indiscusso nella seconda parte che è stata realizzata e quella in legno e d'acciaio, citazioni antiche le mura confinanti degli spazi centrali metà del 1400, il giardino esprime una cui una quinta di cipressi racchiude il e moderne, un oracolo. Non ci sono che aprono verso il paesaggio in fondo, perfetta compenetrazione di arte e giardino formale all’italiana con aiuole tappe prestabilite per la visita, ogni e, inoltre, l’ovale del Campidoglio che natura. hanno quasi le stesse misure con l’ova- bordate da siepi in bosso. Villa e giar- sosta del percorso invita alla libera le/esagono del giardino. Nel 1590, dopo dino si affacciano sull’incantevole Val contemplazione proprio perché il aver realizzato il sogno di creare un Eventi da non perdere d’Orcia, con vedute del Monte Amiata percorso è voluto per stimolare la giardino pubblico lungo la Via Franci- sullo sfondo. Il giardino è cresciuto curiosità del visitatore che può darne LUGLIO / la propria interpretazione, aggirandosi gena capace di accogliere e ristorare SETTEMBRE MAGGIO parallelamente ai lavori intensi di visitatori e viandanti, Diomede Leoni San Quirico d'Orcia Pienza bonifica agricola. Per gli Origo, doveva in mezzo a roccoli e ragnaie di varie scelse il nome per il giardino: “Horti Forme nel Pienza e i Fiori essere un luogo in cui accogliere forme e profumati di essenze diverse, leonini” per far ricordare per sempre il Verde amici, godere dell’ombra dei lecci e del ma sempre tipici delle scenografiche suo nome. profumo dei fiori, e ripararsi dall’arsura colline della Val d’Orcia.

38 In basso: Montalcino, le vigne del celeberrimo Brunello. Vino. Parola d’ordine...rosso! GUSTOSA A destra: Montalcino, all'interno della fortezza un concerto del Sua maestà il Brunello DOCG e il Rosso DOC ci raccontano festival "Jazz & Wine". un profondo legame di Montalcino con il suo vino testimo- niato da documenti a partire dal XIII secolo con una serie di statuti comunali a dimostrazione di quanto il vino fosse Il viaggio tra già importante per l’economia montalcinese. Basti sapere che nel 1262 la Re­pubblica di Siena, per placare gli animi ribelli degli ilcinesi, minacciò di dar fuoco a tutte le vigne esistenti nel territorio. La bottiglia di vino del 1888 dell’a- le forme ed i zienda Biondi Santi resta la testimonianza più antica del “fenomeno” Brunello. Nel 1966, con Decreto Presidenziale, Per Wine viene assegnata al Brunello la DOC (Denominazione di Ori- lovers colori del gusto gine Controllata), venti­cinque viticoltori nel 1967 crearono il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Il 28 aprile 1969, Gli eventi da non presso l’ambasciata italiana a Londra, in occasione di una perdere durante cena in onore della Regina Elisabetta e del Presidente Giu- tutto l’anno seppe Saragat, fu servito un Brunello Riserva 1955, molta FEBBRAIO strada aveva percorso questo vino e nel 1980 il Brunello fu il Montalcino primo vino italiano ad essere promosso da DOC a DOCG. Il Benvenuto mondo dello spettacolo e della cultura “ama” il Brunello. Un Brunello vino che è un vero protagonista di fatti e storie, tanto che Il Consorzio del Vino è stato addirittura protagonista di un giallo di Agatha Brunello di Montalcino Christie dove il principale indiziato dichiara che al momen- svela in anteprima to del delitto stava degustando in compagnia di amici una la nuova annata agli bottiglia di Brunello del millenovecento…Ma l’alibi cadde, operatori del settore perchè quell’annata di Brunello, come tutte quelle non ritenute all’altezza, non era stata prodotta. Ed è ancora il APRILE San Quirico d’Orcia “Sangue di Giove” (sangiovese) il protagonista dell’ottimo Orcia Wine vino Orcia DOC il vino più bello del mondo. Prodotto nei cinque comuni della Val d’Orcia, e non solo, la denomina- Festival La mostra mercato dei zione è nata il giorno di San Valentino del 2000 grazie alla vini della Val d’Orcia tenacia di alcuni produttori fondatori del Consorzio del che si svolge nelle Vino Orcia. Un tour nelle cantine, o in occasione di eventi di meravigliose sale promozione, permetterà di degustare altri ottimi vini com- seicentesche di Palazzo presi nella denominazione come Orcia rosato, Orcia bianco, Chigi Orcia vin santo. LUGLIO Montalcino Jazz & Wine La Val d’Orcia una sintesi perfetta fra il La fortezza di Viaggiare lavoro dell’uomo e la natura, un bino- Montalcino diventa mio che si riflette nelle pieghe e nelle una splendida cornice mangiando il forme del paesaggio. Un paesaggio che per questo splendido territorio, in Val vanta produzioni agricole d’eccellenza omaggio alla musica che dimostrano una grande attenzione jazz e al solo ed unico d’Orcia si può fare e cura dell’uomo verso il proprio terri- Brunello di Montalcino torio. I piatti tipici, le ricette sono il filo AGOSTO e l’esperienza è conduttore di un viaggio attraverso le Castiglione d’Orcia sempre profonda, vicende, la cultura, le tradizioni, le usan- Calici di stelle ze delle genti di questa terra espressio- Nella magica notte di San autentica e ne della consapevolezza di dipendere Lorenzo, arte, cultura, dalle risorse naturali circostanti e dal musica e tradizione si multisensoriale loro uso non distruttivo. sposano con i vini più belli del mondo 40 gustosa Da non Accanto: Pienza, in Piazza Pio II, perdere il gioco del "cacio al fuso" . A destra: i pici, tradizionale pasta Fattorie fortificate fatta a mano con farina e acqua. o grance In basso: pecore al pascolo nella campagna valdorciana. Castello di Spedaletto Imponente struttura costruita nel XII secolo nei pressi del ponte che attraversava l’Orcia, era un ospedale, cioè Miele e Cacio: ricovero per viandan- ti e pellegrini che si intesa vincente spostavano lungo la Via Francigena. In primavera molti colori tinteggiano la Val d’Orcia, piante e fiori che con le Mulini di Bagno loro varietà riescono a rendere peculia- Vignoni re il patrimonio di essenze nettarifere Il polo molitorio era dalle quali si produce un miele dalle costituito da quattro caratteristiche diverse: erica, corbez- mulini ipogei che con zolo, mille fiori, sulla, castagno sono un sistema di canaliz- solo alcune delle varietà. Il miele è un I piatti della tradizione: zazioni captava diret- ottimo abbinamento con il “Cacio” cinta senese e grani antichi tamente l’acqua dalla pecorino. Negli anni Sessanta l’arrivo vasca della Piazza delle di decine di pastori sardi con le proprie Molti i piatti della tradizione che si possono gustare in Sorgenti dalla portata costante. greggi, ha permesso l’evoluzione del questa valle: crostini di fegatini, panzanella, pici all’a- cacio pecorino che resta tipico, come glione o con le briciole, pappardelle al cinghiale, ravioli, molti secoli fa. Nei pascoli della Val minestra di pane, trippa, cacciagione, carni alla brace d’Orcia cresce infatti un mix di erbe e salumi. Piatti che vantano una storia lontana come selvatiche quali la santoreggia, il timo l’allevamento dall’inizio del medioevo fino alla fine Sagre e serpillo, l’elicriso e l’assenzio che con- della mezzadria, della “cinta senese” una razza suina feriscono al cacio pecorino, e agli altri dal mantello nero e caratterizzata da una fascia bianco tradizioni rosata (una sorta di cintura) che cinge il torace. Le Cinte prodotti caseari, il sapore originale e AGOSTO inconfondibile di queste terre. Senesi sono state allevate regolarmente per lavorarne Castiglione d’Orcia le saporite carni influenzate dall’alimentazione costitu- Sagra del crostino ita dalle essenze tipiche dei boschi e dei pascoli. Oggi e dei pici fatti gli allevatori si sono organizzati nel Consorzio di Tutela a mano Miele e cacio della Cinta Senese e hanno ottenuto la Denominazione da assaggiare di Origine Protetta (DOP). Piatti arricchiti dal sapore, dal AGOSTO gusto, dall’armonia della terra dove i sapienti agricoltori Contignano SETTEMBRE SETTEMBRE producono con le tecniche tradizionali di un tempo Montalcino Pienza Sagra del Raviolo seminando e riscoprendo i grani antichi, come Verna Settimana Fiera del cacio e Senator Cappelli. L’attenzione al territorio si traduce OTTOBRE La fiera celebra del Miele Camigliano uno dei prodotti più nella presenza di molte produzioni e aziende biologiche All’interno della Sagra del Galletto trecentesca fortezza rinomati della zona: e nella nascita di pastifici artigianali, che attraversando si svolge la mostra il cacio. Per un’intera la valle si possono visitare. A concludere un anno di gusti mercato nazionale settimana, Pienza non poteva mancare il tradizionale panforte: dolce sene- DICEMBRE del miele e dei si veste a festa e se per eccellenza, che nelle campagne della Val d’Orcia Pienza prodotti dell’alveare propone tutta una diveniva anche oggetto di gioco, torneo e baldoria con Torneo del gioco delle attrezzature serie di interessanti il gioco del panforte che si concludeva con l’assaggio del Panforte attività da non apistiche, apicosmesi, collettivo del prelibato “disco” speziato. editoria e piante perdere. mellifere.

42 gustosa

La spezia d’oro: lo zafferano I particolari fiori viola che in autunno si trovano in Val d’Orcia nel linguaggio dei fiori rappresentano il simbolo di ricchezza, sia materiale che spirituale, di benessere e felicità. Questo fiore è il Crocus sativus dagli stigmi del quale si ricava la profumatissima spezia dal sapore intenso, lo zafferano. Il suo colore richiama i raggi del sole ed è considerato anche un afrodisiaco. La raccolta del fiore è ad ottobre e si effettua interamente a mano nelle prime ore della mattina. A partire dal medioevo, diverse testimonianze atte- stano la produzione di zafferano nella Val d’Orcia che grazie alle sue crete e al suo clima particolare, sembra un luogo perfetto per reintrodurre nelle terre toscane la coltivazione di questa rara e preziosa spezia. Il principe della tavola: Spremuta di paesaggio: il tartufo l’olio extra vergine Gioielli d’autunno: Il tartufo bianco (tuber magnatum di oliva funghi e castagne Pico) delle è considerato Nel corso della storia nessun albero è uno dei tartufi più pregiati d’Italia. stato celebrato come l’olivo: il Cora- L’ autunno porta con sé altri colori e La sua eccellente qualità dipen- no, la Bibbia, i miti e i testi più famosi sapori e al limitare del Monte Amiata, de dal particolare ambiente delle dell’antichità sono ricchi di parole dedi- dove giunge la lingua della colata lavi- Crete Senesi: la mancanza di grandi cate a questa pianta, oggi valorizzata da ca dell’antico vulcano Amiata, vegeta il insediamenti industriali, la lontananza denominazioni IGP e DOP Terre di Siena. castagno; e a Vivo d’Orcia e Campiglia di grandi vie di comunicazione, la pre- La sua produzione trova largo spazio in d’Orcia la castagna I.G.P. è la regina senza di boschi e il paesaggio presso- Val d’Orcia a ricordo del DNA etrusco delle feste e delle sagre, e un tempo ché intatto e selvaggio, costituiscono di questa terra. Le principali varietà che alimento basilare della tavola. Così l’ambiente ideale per la crescita del si coltivano sono moraiolo, frantoio, come i funghi che hanno rappresen- tartufo bianco, che rappresenta anche leccino e correggiolo (un'antica cultivar tato un’attività secolare per gli abitanti una vera e propria sentinella ecologica. toscana), che conferiscono il sapore tanto che venivano portati anche fruttato e piccante e la grande qualità. in vendita in città. Oltre ai porcini, si raccolgono decine di piccoli, gustosis- simi funghi il cui utilizzo caratterizza la Celebrare il Tartufo Per veri degustatori squisita zuppa di funghi. Protagonista assoluto dei due eventi NOVEMBRE DICEMBRE il prezioso “tubero” delle Crete con Montisi San Quirico d’Orcia degustazioni guidate, iniziative artistiche e culturali. Prim’Olio Festa dell’olio Eventi d’autunno Evento per Presentazione del OTTOBRE OTTOBRE MARZO NOVEMBRE degustare l’olio nuovo extravergine Vivo d’Orcia Campiglia d’Orcia San Giovanni d’Asso San Giovanni d’Asso appena spremuto. locale. Festa del Festa del Tartufo Mostra fungo e della marrone Marzuolo mercato del castagna Tartufo Bianco

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Val d’Orcia La Val d’Orcia è un eccezionale esempio del ridisegno del pa- esaggio del pre Rinascimento, che illustra gli ideali del buon governo e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezio- ne. Celebrata dai pittori della Scuola senese, la Val d’Orcia è divenuta un’icona del pae- saggio che ha profondamen- te influenzato lo sviluppo del pensiero paesistico Pienza rappresenta la prima applicazione della concezio- ne umanistico rinascimentale dell'urbanistica, e occupa una posizione determinante nel- lo sviluppo della concezione del progetto della "città ide- ale" che ha giocato un ruolo significativo nei successivi sviluppi urbani in Italia e non solo. L'applicazione di questo principio a Pienza, ed in parti- colare al gruppo di costruzioni intorno alla piazza centrale, ri- sultano essere un capolavoro del genio creativo umano.

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Legenda

Edifici storici / Monumenti

Luoghi della Fede Musei

Siti archeologici

Elementi Naturalistici

Uffici Turistici Stazione ferrovia turistica

Sito Unesco

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Piccolo borgo Castiglione immerso nel paesaggio d'Orcia della Val d’Orcia Situato sulla cima di una collina in una splendida posizione panoramica, Castiglione d’Orcia è, come indica il suo nome, un antico castello che vide il suo sviluppo grazie alla collocazione strategica sulla Via Francigena. Per secoli roccaforte della casata degli Aldobrandeschi, si eleva sul borgo la Rocca Aldobrandesca, dove sono visitabili i resti dell’imponente cassero, le mura e altri ambienti. L’antico palazzo comunale si affaccia sulla suggestiva Piazza Vecchietta che deve il suo nome al pittore Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta per molto tempo ritenuto nativo di qui. A pochi passi dalla piazza, la Chiesa dei Santi Stefano e Degna che conserva al suo interno una pregevole tavola del pittore senese Pietro Lorenzetti. Comune fin dal 1252, in tempi diversi ha annesso al suo territorio i borghi circostanti fino ad assumere le attuali caratteristiche nel 1867, per questo vanta una ricchezza e una varietà di ambienti e località: Campiglia d’Orcia, Gallina, Vivo d’Orcia e la zona termale di mentre, proprio di fronte a Castiglione, all’ombra della Torre di Tentennano, è collocato il piccolo borgo medievale di Rocca d’Orcia.

Numeri

ALTITUDINE SUPERFICIE PATRONO 540 m s.l.m 141,6 km2 Santo Stefano 26 Dicembre

ABITANTI DENSITÀ 2.227 15,7 ab/km2

Informazioni turistiche Castiglione d'Orcia

[email protected] www.castiglionedorcia.si.it

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Il borgo del Brunello: un gioiello d'arte e storia Montalcino immerso nella Val d'Orcia

Situata in posizione dominante, tra le valli dell’Ombrone dell’Orcia e dell’Asso, Montalcino è una cittadina di architettura tardo medievale. Il nome deriva dal latino “Mons Ilicinus” monte dei lecci. Fu abitata in epoca etrusca (come attestano i ritrovamenti di Poggio della Civitella) e romana. Contesa da Firenze e Siena si sottomise a Siena che vi costruì nel 1361 una rocca facendone uno dei capisaldi difensivi della Repubblica. Al centro dell’abitato la Piazza del Popolo, su cui svetta il turrito Palazzo dei Priori e le arcate gotiche delle Logge. Disseminati nel territorio di Montalcino borghi, castelli ed abbazie. Ai piedi di Castelnuovo dell’Abate l'Abbazia di Sant'Antimo, fondata, secondo la leggenda, da Carlo Magno è un esempio fra i più pregevoli dell’architettura monastica del XII. I borghi di Sant'Angelo in Colle con al centro la pieve romanica, Camigliano tipico borgo raccolto intorno all’omonimo castello e , sulla via Francigena che rivestì un’ importante funzione strategica. Nel cuore delle crete senesi e patria del tartufo San Giovanni d’Asso con il suo castello e il borgo di Montisi il cui nome deriverebbe da "Monte" e "Iside, per la presenza di un tempio etrusco dedicato alla dea Iside.

Numeri

ALTITUDINE SUPERFICIE PATRONO 564 m s.l.m 310,3 km2 Madonna del Soccorso 8 Maggio ABITANTI DENSITÀ 5.728 18,4 ab/km2

Informazioni Montalcino turistiche

Via Ricasoli, 31 Montalcino 0577 846014 [email protected] www.comunedimontalcino.gov.it

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www.visitvaldorcia.it Una città nata da un'idea unitaria di bellezza Posta su un colle la città ideale del Rinascimento trae il suo nome da Pio II, che è stato all’origine della sua realizzazione. Pienza Divenuto Papa con il nome di Pio II, Enea Silvio Piccolomini decise, infatti, di trasformare il luogo natale di Corsignano, antico borgo fortificato, in una grande residenza. Nel 1459 ne affidò il progetto all’architetto fiorentinoBernardo Gambarelli detto Il Rossellino, seguace del grande architetto e teorico Leon Battista Alberti. Ven- ne così realizzato un raro esempio di pianificazione urbana, incen- trata sulla monumentalità della piazza principale dedicata a Pio II attorno alla quale furono disposti i principali edifici:la Cattedrale, il Palazzo Piccolomini, il Palazzo Borgia e il Palazzo Comunale. La città conserva ancora oggi la sua unità stilistica originaria, identifi- candosi come una delle realizzazioni architettoniche più significa- tive degli ideali umanistici del Quattrocento, per questo il centro storico di Pienza è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mon- diale nel 1996. Sul fondovalle il castello fortificato di Spedaletto sorto nei pressi del ponte che attraversava l’Orcia come ricovero per viandanti e pellegrini che si spostavano lungo la Via Franci- gena. Sul colle di fronte a Pienza è collocato Monticchiello dove gni anno, in estate, va in scena il Teatro Povero, spettacolo teatrale scritto e realizzato dalla popolazione che ha scelto il teatro come strumento per vincere il rischio dell’isolamento e della disgregazio- ne del suo tessuto sociale. A nord di Pienza si trova il Monastero di Sant’Anna in Camprena. Numeri

ALTITUDINE SUPERFICIE PATRONO 491 m s.l.m 122,9 km2 Sant’Andrea 30 Novembre

ABITANTI DENSITÀ 2.056 16,7 ab/km2

Pienza Informazioni turistiche

Corso Il Rossellino, 30 Pienza 0578 749905 [email protected] www.comune.pienza.si.it

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www.visitvaldorcia.it Dall'alto di una delle più spettacolari fortezze Radicofani della Toscana Radicofani, si trova alle falde di un’importante rupe basaltica di origine vulcanica, coronata da un’antica fortezza fatta costruire nel 1154 da papa Adriano IV sopra fortificazioni longobarde che a loro volta avevano preso il posto di un antico luogo di culto dell’età del bronzo. Sul toponimo di Radicofani ci sono varie ipotesi fra le quali che derivi da Radix Fanum (alle radici del tempio). Fu rifugio inaccessibile del celebre condottiero Ghino di Tacco che se ne servì per compiere imprese che sono state celebrate da Dante Alighieri e dal Boccaccio. Il borgo si espande lungo un asse viario che sale fino al castello e conserva le sue importanti caratteristiche medievali, con le due chiese di San Pietro e Sant’Agata con opere di Andrea della Robbia e della sua scuola. A ridosso del paese si estende il Bosco Isabella giardino romantico-esoterico. Lungo la Via Francigena sorge la Posta ampliata su disegno di Bernardo Buontalenti, da Ferdinando I destinata alla funzione di albergo-dogana fra il Granducato e lo Stato della Chiesa a servizio dei viaggiatori prima di passare il confine. Situato su un colle presso la riva sinistra del fiume Orcia,Contignano, l’antico borgo, di forma ellittica, conserva ancora i resti di antiche fortificazioni che cingono il castello e il torrione.

Numeri

ALTITUDINE SUPERFICIE PATRONO 814 m s.l.m 118,1 km2 Sant’Agata 5 Febbraio

ABITANTI DENSITÀ 1.085 9,1 ab/km2

Informazioni turistiche

Via Fonte Antese, 2 Radicofani 0578 55684 Radicofani [email protected] www.comune.radicofani.siena.it

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www.visitvaldorcia.it Un borgo storico attraversato dalla San Quirico Via Francigena Nel cuore della Val d'Orcia, di origini etrusche, San Quirico, è d'Orcia attraversato dalla Via Francigena. Il paese si è sviluppato a partire dal Medioevo intorno alla Pieve d’Osenna . Il centro storico presenta una cinta muraria che conserva gran parte delle quattordici torri e al suo interno troviamo alcuni monumenti architettonici di altissimo pregio: la Collegiata dedicata ai Santi Quirico e Giulitta; l’imponente Palazzo Chigi poi Zondadari fatto costruire dal Cardinale Flavio Chigi su disegno dell’architetto Carlo Fontana e gli Horti leonini realizzati nel XVI da Diomede Leoni sul luogo ove sorgeva anticamente la rocca, costituiscono un pregevole esempio di giardino all’italiana, dal cui interno si può accedere al Giardino delle Rose accanto al quale sorge l’incantevole chiesetta di Santa Maria Assunta. Immerso in un paesaggio che raccoglie alcune delle icone che rappresentano la Toscana e l'Italia nel mondo, quale il boschetto di cipressi, la Cappella di Vitaleta e la collina del podere Belvedere. A sud di San Quirico, il borgo di Bagno Vignoni, affascinante e rinomata stazione termale medievale le cui proprietà curative delle acque erano già conosciute dai romani. Poco distante da Bagno Vignoni il piccolo borgo di Vignoni dominato dalla torre del cassero e con un suggestivo affaccio sull'ultimo tratto della Francigena toscana. Numeri

ALTITUDINE SUPERFICIE PATRONO 424 m s.l.m 42,12 km2 San Quirico 16 Giugno

ABITANTI DENSITÀ 2.623 62,2 ab/km2

San Quirico Informazioni d'Orcia turistiche

Via D. Alighieri, 33 San Quirico d'Orcia 0577 899728 [email protected] www.comunesanquirico.it

56 57 Sant’Angelo in festa - Jazz & Wine - Montalcino Sagra del raviolo I colori del libro Maggiolata La fortezza di Montalcino Contignano - Radicofani Bagno Vignoni - San Quirico NOVEMBRE Eventi diventa una splendida cornice d’Orcia Sant’Angelo Scalo - Montalcino Le migliori e più antiche per questo splendido omaggio tradizioni culinarie del piccolo Un weekend all’insegna della Mostra mercato del tartufo Giunge il Treno Natura a alla musica jazz e al solo ed Sant’Angelo Scalo per “la borgo di Contignano vengono letteratura, incontri con autori e bianco unico Brunello di Montalcino. messe in scena durante la sagra presentazioni impreziosito dai APRILE Maggiolata” per trascorrere San Giovanni d’Asso - Montalcino del raviolo, uno dei piatti tipici e libri antichi, rari e d’occasione, di una piacevolissima giornata Protagonista assoluto il prezioso Il Maggio - Castiglione d’Orcia all’insegna della tradizione con Teatro povero più rinomati della zona. espositori provenienti da tutta Italia. “tubero” delle Crete con Un inno alla natura e alla musica e buon cibo. Monticchiello - Pienza degustazioni guidate, iniziative bella stagione riecheggia per Un progetto sociale e culturale I Giorni di Ghino artistiche e culturali, mercatino le campagne di Castiglione Torrenieri in festa nato negli anni ’60, uno Radicofani di prodotti agroalimentari e d’Orcia grazie ai maggiaioli che spettacolo teatrale ideato, Storia, cultura, musica e teatro, artigianali. Torrenieri - Montalcino OTTOBRE con i loro canti accendono le scritto e diretto dalla gente di tra le piazze e i monumenti di tradizioni più antiche e vere. Torrenieri si veste a festa per Monticchiello.“Autodramma” Radicofani e Contignano. Sagra del fungo e della rendere omaggio a quella che come lo definì Giorgio Strehler. Il Primo Olio... ed altro castagna e Palio del ancora Riti della settimana Santa è stata, per la sua storia, una Paesaggi musicali Toscani grande occasione di sviluppo e Boscaiolo Radicofani Festa medievale Montisi - Montalcino di scambio culturale e commer- San Quirico d’Orcia Vivo d’Orcia - Castiglione d’Orcia Evento all’insegna della cultura Antichi e ormai quasi unici riti ciale. Arrivo del Treno Natura. Contignano - Radicofani Una rassegna di musica classica che iniziano con la domenica Si possono gustare nei vari gastronomica per degustare Rievocazione storica, culturale con la presenza di grandi artisti piatti, i funghi e le rinomate e l’olio appena spremuto. delle Palme, dove nella Chiesa e gastronomica della cacciata di fama internazionale, concerti di Sant’Agata viene costruito celebrate castagne del Monte Arricchiscono la festa mini corsi dei Salimbeni nel 1409. Nella di altissima qualità nei luoghi Amiata. Un ricco programma d’assaggio, visite guidate ai “il calvario” una sorta di grande GIUGNO splendida cornice della Piazza della Val d’Orcia, definiti fra i più quinta fatta di bosso. che si conclude con il Palio del frantoi, musica e spettacoli. del Castello, si svolge la cena belli del mondo. Boscaiolo. Festa del Barbarossa medievale. Orcia Wine Festival San Quirico d’Orcia Sagra del Galletto San Quirico d’Orcia La rievocazione storica fa Camigliano - Montalcino DICEMBRE Una mostra mercato per rivivere l’Imperatore Barbarossa SETTEMBRE AGOSTO La sagra propone un menù conoscere l’eccellenza della e i cardinali, le autorità civili Torneo del gioco del Fiera del cacio e festa del frutto di antiche ricette DOC Orcia in un week-end ricco e religiose della San Quirico panforte Calici di stelle contadine. I galletti, sono di eventi e di spettacoli nelle del tempo, i nobili, il popolo, cacio al fuso Castiglione d’Orcia l’ingrediente principale per Pienza meravigliose sale seicentesche gli eserciti e gare di archi e Pienza la preparazione dei piatti. Sotto le logge del comune di Palazzo Chigi. bandiere. Il borgo di Castiglione d’Orcia si La fiera celebra uno dei prodotti Rievocazione dell’antichissimo i giocatori, divisi in squadre, illumina per una notte, alzando più rinomati della zona: il cacio. verso le stelle, i calici pieni dei gioco della Druzzola. lanciano a turno il panforte Festa di arti e antichi Per un’intera settimana, Pienza sul tavolo cercando di arrivare pregiati Vini Doc Orcia con i si veste a festa e propone tutta MAGGIO mestieri - Radicofani banchi di assaggio allestiti dai Festa del marrone il più vicino possibile al bordo una serie di interessanti attività opposto per accaparrarsi il Giornate interamente dedicate produttori locali. da non perdere. Campiglia d’Orcia punto. Festa dei fiori- Pienza alla celebrazione delle tradi- Castiglione d’Orcia Pienza tutta fiorita in occasione zioni di Radicofani, attraverso Sagra del Crostino Corsa di Pio dell’arrivo della bella stagione. spettacoli, degustazioni, mo- L’obiettivo è valorizzare Presepe vivente Castiglione d’Orcia Pienza un prodotto tipico locale e Allestimenti floreali, eventi e stre per immergersi completa- Contignano - Radicofani spettacoli vi accompagneranno mente in un tempo lontano. Manifestazione gastronomica Una corsa podistica per diffondere la conoscenza di Un’atmosfera magica in questa incantevole con numerose varietà di crostini rievocare i festeggiamenti Campiglia e delle sue tradizioni accompagna un evento molto passeggiata. e di specialità locali come i pici inaugurali della città di Pienza, anche grazie agli allestimenti e che ha l’obiettivo di mantenere quando venne organizzata ai temi scelti dai tre Rioni. sentito da tutti i paesani che LUGLIO la tradizione culinaria locale e anche una gara per i giovani indossano gli abiti di pastori, Caffeina - Emporio divulgarla. al cui vincitore andò in premio fabbri e contadini per inscenare Sagra del Tordo i mestieri dell’epoca della letterario di Pienza - Pienza Un bagno di Birra un’oca viva. Montalcino Natività. Bagno Vignoni - San Quirico d’Orcia Un melting pot di idee e Charta libertatis Tradizione, cortei storici, relazioni, di tendenze, opinioni, Un fine settimana a Bagno Palio del bigonzo Rocca d’Orcia - Castiglione d’Orcia degustazioni, canti, balli e Festa dell’olio racconti ed emozioni che Vignoni per gustare birre Radicofani un’imperdibile competizione di impreziosiscono una terra già toscane, di gran pregio, in una Rievocazione storico-teatrale di San Quirico d’Orcia un documento del 1207 con cui La corsa del Palio delle contrade tiro con l’arco. Un vero e proprio di per sé magica e suggestiva e mostra-mercato che presenta La popolare manifestazione il Signore della Rocca concesse che vede i portatori dei barellini must per Montalcino e la sua trasformano Pienza in una vera il frutto della passione e della accompagna la presentazione alcune “libertà” agli abitanti del con i “bigonzi” sfidarsi su per gente. e propria cittadella. ricerca di produttori locali. del nuovo extravergine locale circostante borgo. le tortuose vie del borgo fino alla Piazza San Pietro dove si Concorso lirico Città di con una serie di appuntamenti Valdorcia in Fiera Forme nel Verde proclama il vincitore. e incontri musicali, giochi di Giostra di Simone Pienza strada e assaggi di bruschette. Gallina - Castiglione d’Orcia San Quirico d’Orcia Montisi - Montalcino Pienza La manifestazione si struttura Forme nel Verde è un in aree distinte: mezzi Rievocazione medievale dove La meravigliosa città di Pienza appuntamento che ha saputo è il luogo ideale per la messa in meccanici attrezzatura per il proporre i maggiori esponenti le quattro contrade del paese giardinaggio, prodotti tipici si sfidano in un torneo a cavallo scena di un’opera lirica, volta a nell’arte contemporanea nella dare l’occasione ai nuovi talenti della Val d’Orcia, la produzione cornice dei cinquecenteschi per vincere il “panno” dedicato artigianale tradizionale. alla Madonna delle Nevi. di esibirsi e chissà farsi notare a Horti Leonini. livello nazionale.

Informazioni

Uffici turistici Come arrivare

Ufficio turistico Auto Castiglione d'Orcia [email protected] L'automobile è sicuramente il mezzo di tra- www.castiglionedorcia.si.it sporto migliore per visitare la Val d'Orcia. Arrivare in auto permette di godere appieno del paesaggio in cui sono immersi i borghi. Ufficio turistico Da sud > A1 uscita Chiusi-Chianciano oppu- Montalcino re uscita Valdichiana. In alternativa, seguire Via Ricasoli, 31 la Cassia (Via Francigena), verso Viterbo, poi Montalcino Bolsena fino ad arrivare in Val d'Orcia. 0577 846014 Da nord > superstrada Firenze-Siena, poi [email protected] Cassia in direzione Roma, fino ad arrivare in www.comunedimontalcino.gov.it Val d'Orcia oppure A1 uscita Valdichiana.

Ufficio turistico Pienza Corso Il Rossellino, 30 Treni Pienza 0578 749905 Non esistono collegamenti ferroviari diretti [email protected] con la Val d'Orcia: le stazioni più vicine sono www.comune.pienza.si.it Siena, Buonconvento, Chiusi – Chianciano Terme. Ufficio turistico Consultare il sito: www.trenitalia.com Radicofani Via Fonte Antese, 2 Radicofani Bus 0578 55684 [email protected] Linee da e per Firenze e collegamenti all’in- www.comune.radicofani.siena.it terno della Provincia: Train > www.trainspa.it Ufficio turistico Tiemme > www.tiemmespa.it San Quirico d'Orcia Via D. Alighieri, 33 San Quirico d'Orcia 0577 899728 Aereo ufficioturistico@comune. sanquiricodorcia.si.it > Firenze Aeroporto "Amerigo Vespucci" www.comunesanquirico.it (2 ore di auto) www.aeroporto.firenze.it > Pisa Aeroporto "Galileo Galilei" Info (2 ore di auto) www.pisa-airport.com Parco della Val d'Orcia > Perugia Aeroporto Internazionale dell'Um- www.parcodellavaldorcia.com bria (1:30 ora di auto) www.airport.umbria.it [email protected] > Roma Aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino e Aeroporto "Giovan Battista Pa- stine" di Ciampino (2:30 ore di auto) www.adr.it

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