[email protected] Still Recording, Al Cuore Del Conflitto I Morti Non Muoiono, Secondo Jim Jarmush. Ovvero: Siamo Tutti
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
_ n.3 Anno VIII N. 74 | Luglio 2019 | ISSN 2431 - 6739 I morti non muoiono, secondo Jim Jarmush. Still recording, al Ovvero: siamo tutti zombi! cuore del conflitto Con The dead don’t die/ I sempre premiate e il lieto fine era immancabile. morti non muoiono Jim Jar- segue a pag. successiva Il mio mitra è il contrabbasso che ti spara sulla mush aggiunge un’altra faccia, perla alla sua già preziosa che ti spara sulla faccia ciò che penso della vita, e incredibile filmografia, con il suono delle dita si combatte una battaglia, costruendo qualcosa che che ci porta sulle strade della gente che sa amare. può essere definita una Nei tuoi occhi c’è una luce che riscalda la mia anti-favola moderna. mente, Nel film ci sono infatti con il suono delle dita si combatte una battaglia, tutti gli ingredienti che ci porta sulle strade della gente che sa amare, Marino Demata della favola rovescia- che ci porta sulle strade della gente che sa amare. ta. Le favole che un tempo si narravano ai Gioia e rivoluzione (Fariselli, Tavolazzi, Tofani) da bambini si svolgevano in giardini fioriti, in Crac, Area, 1975 paesaggi stupendi e lussureggianti o in bei palazzi di principi azzurri. L’anti-favola di Ja- È dall’incipit che il film rmush si svolge in boschi abbandonati a se di Ghiath Ayoub e Sae- stessi e in un paesino immaginario, Center- ed Al Batal mette subi- ville (il momentaneo centro del mondo?) vera- to in scena le sue in- mente brutto, malgrado il promettente slo- tenzioni, mostra le sue gan che lo reclamizza, dove i primi edifici che credenziali. I due regi- vedi sono le pompe funebri, un riformatorio sti siriani conoscono le minorile con appena tre ospiti, la stazione di teorie del cinema, san- polizia, un motel sinistro come quello di Psyco no argomentare sul e qualche bar e piccolo negozio, veramente di linguaggio delle im- altri tempi, come ce ne sono ancora nelle parti Tonino De Pace magini, all’interno di più interne degli USA. Nelle vecchie favole i una prospettiva di ge- bambini sono minacciati da un orco o da una stre- nere come l’horror licantropico di Underworld. ga, ma alla fine la innocenza e la bontà venivano “Sono vostro padre” di Pierfrancesco Uva Non sarà casuale che proprio un film horror venga preso come esempio per una lezione di cinema, prima che le immagini, quelle che Camion di vite vendute e altre meno stanno nella loro testa, prendano avvio. Still re- cording, che sta per una incessante registrazio- Una storiella che mi raccontarono nei primi tempi che ne che ancora continua, è stato realizzato da due cineasti che credono fermamente nella facevo il bibliotecario potenza della macchina da presa, come testi- Già belle patteggiate Ira ‘e Deus, avevano assunto il compito, come monianza e come luogo di rifugio durante una da conducenti senza patto d’onore, di riportarci a casa tutti sani e guerra fratricida come quella della Siria. La ci- scrupoli oppure vite da salvi. “Da qui partiamo e qui torniamo pun- nepresa diventa, nella migliore tradizione dei salvaguardare. Quan- tuali”, davanti ai manifesti di Elena di Troia reportage, lo strumento insostituibile della co- do ero bambino, ses- (film classificato ‘adulti con riserva’ dal Cen- stante necessità di raccontare documentando; santa e passa anni fa, tro Cattolico Cinematografico) ancora stillan- ma è anche lo strumento per trasformare la re- il camion di Periculo- ti colla di falegname nella bacheca esterna del altà immaginata in presenza artistica, come su apriva la fila dei ‘42 salone parrocchiale. Passeggeri su quei ca- nel 1975 gli Area, sparando sulla faccia ciò che Natalino Piras che portavano i novi- mion avremmo attraversato il patente e la fo- pensano di quella guerra, perfino mettendola nantes al Santuario, in fondo alla valle dell’An- resta, la salita e la discesa, il burrone, su treme- in scena. Ghiath Ayoub e Saeed Al Batal lo fan- nunziata. Con ritorno in giornata, dopo il tri- ne, da ambo i lati che solo a guardarli veniva la no aumentando la dose di immagini, aumen- pudio della festa grande. Periculosu e come vertigine. Tutte queste sono cose cinemato- tando il racconto di superfetazioni, trasfor- lui Medelle, Chellerone, Pipinu, Artureddu e grafiche. Però noi allora non pensavamo a far- mando il processo compositivo del cinema in altri inforcavano in testa occhiali da sole, le diventare cinema perché quelle persone e unico movimento nel quale il racconto smette sembravano pronti a dare ordini prima della quei fatti erano già in sé film girati e montati, di essere per forza e per sempre lineare per di- battaglia di El Alamein, nessuno che non bell’e che pronti. Ma chi era, chi è, Ira ‘e Deus? ventare e assumere le vesti di un progressivo avesse già “caricato la colomba” con vino, bir- «Ira ‘e Deus è un segno di memoria. Ira ‘e montaggio istantaneo di frammenti. Il cine- ra, anice, villacidromurgia e abbardente. Eppu- Deus: stesso nome macchina e guidatore, en- ma di Still recording si fa quindi anche ossessi- re tutti noi, fatti sedere in cassone, su tavolacci trambi pericolosi. Il camion era un 42 antidi- vo e le sue immagini sembrano creare dipen- di cantiere a mo’ di banco, ci sentivamo sicuri luviano e quando cessava di rombare e saettare denza e lo spettatore insiste affinché quel flusso con loro. Perché loro, tutti archetipi e cloni di segue a pag. 4 segue a pag. 3 [email protected] n. 74 segue da pag. precedente classici zombi dei film di Romero e di altri re- consumare: nel nostro caso caffè in uno dei Nell’anti-favola di Jarmush invece la bontà gisti cultori del genere, i due usciti dal cimite- bar del paesino. Ma con l’occasione sbranano non esiste più ed è stata sostituita dall’indiffe- ro di Centerville vagano alla ricerca di qualco- orribilmente due impiegate. Il fatto crea final- renza, dagli egoismi e dalla volontà di sopraf- sa, di tutte quelle cose che sono abituati a mente un grande allarme. Tutti si barricano fazione degli uomini sui propri in casa o nella rispettiva bottega, simili a tutti i costi. In questo mentre alla stazione di polizia quadro l’anti-favola non può ga- Cliff e Ronnie, assieme alla poli- rantire nessun lieto fine. E’ quello ziotta Minerva Morrison (Chloë che continuamente afferma Ron- Sevigny) pensano di girare la not- nie Peterson (Adam Driver), uno te in auto per controllare la situa- dei poliziotti protagonisti del film: zione. La situazione preoccupa “questa storia finisce veramente tutti. L’unica che mantiene la sua male”; tanto che l’altro poliziotto, calma è l’addetta alle pompe fune- Cliff Robertson (Bill Murray) do- bri, Zelda Winston (Tilda Swin- po aver sentito più volte questa ton), una orientale capace di mano- frase, gli chiede: “Ma perché dici vrare il katana in maniera mirabile e sempre così? Come fai a sapere che sarà molto utile nel recidere le che questa storia finisce male?” teste degli zombi, unico modo per Ricevendo una risposta che è una sbarazzarsene. In questo quadro, battuta che non vogliamo rovina- qui solo molto parzialmente illu- re ai futuri spettatori, che la strato, e che invece merita di es- ascolteranno direttamente ve- sere vissuto per intero dallo spet- dendo il film. L’inizio del film è tatore, si esercita tutta l’ironia e il veramente straordinario: i due sarcasmo di Jarmush che ben co- agenti di polizia, Cliff Robert- nosciamo. In primo luogo, sulla in- son e Ronnie Peterson sono da- credibile capacità che hanno avuto vanti al corpo di un animale gli uomini di distruggere, fino alle sbranato in maniera strana. estreme conseguenze, il pianeta, Verrebbe di incolpare il cosid- rendendolo irriconoscibile non detto Bob l’eremita (Tom Wai- solo paesaggisticamente, ma per- ts), che proclama la propria totale fino astronomicamente e antro- innocenza parlando con gli agen- pologicamente. Certo, data la si- ti a distanza, da dietro ad un al- tuazione nella quale già in questo bero. Si vedrà poi che Bob l’ere- momento si trova il nostro piane- mita è il personaggio chiave del ta, Jarmush non può certo essere film, una sorta di alter ego del re- accusato di catastrofismo. Ma in gista, che, proprio come Jarmu- questo film Jarmush fa di più: ci sh, assiste al disfacimento di que- porta per mano alla radice del sto mondo, scegliendo una via di problema. Gli uomini sono stati protesta singolare, ma compren- insaziabili, hanno consumato e sibile: appartarsi da tutto e da distrutto tutto quello che hanno tutti, vivere in totale isolamento a avuto a portata di mano, ovvero contatto con la sola natura. E ad tutto quello che la società dei un certo punto diverrà anche la consumi ha offerto/imposto loro. voce narrante del film. Intanto i I morti viventi, gli zombi, che va- due agenti comprendono che gano alla ricerca di qualcosa, di qualcosa di strano sta accadendo, quei prodotti (il caffè, le merendi- forse a causa dello spostamento ne, lo chardonnay, i prodotti più dell’asse terrestre a cui il pianeta sofisticati,) in realtà siamo noi. è stato sottoposto in seguito al La metafora di Jarmush è diretta- susseguirsi di danni e catastrofi mente rivolta a noi, vittime e a un causate dagli uomini. Il sole sem- tempo protagonisti della società bra non abbia più voglia di tra- dei consumi, dove il credo è ac- montare, gli animali si comporta- quistare, consumare, distruggere no in modo strano: i gatti vanno per poi di nuovo acquistare in un via e non tornano più, le mucche ciclo continuo e infinito.