CODEX – Authority List (Agg.: Gennaio 2010, Versione in Rete: CODEX-WEB 4)
CODEX – Authority List (agg.: gennaio 2010, versione in rete: CODEX-WEB 4) La base-dati “Codex” offre tre modalità di ricerca: libera su tutto l'archivio (“Tutti i campi”), per singoli campi e per indici. Gli indici onomastici, selezionati per responsabilità in “Autore”, “Copista”, “Possessore-persona” e “Possessore- ente”, rappresentano il modo più veloce di raggiungere la descrizione di un manoscritto, del quale si conoscano alcuni di questi elementi indicizzati. Anche le incertezze legate a difformità grafiche, ineliminabili nella descrizione di manoscritti medievali, che spesso offrono antroponimi in testimonianza unica, si risolvono al meglio ricorrendo alle liste a scorrimento prodotte dalla ricerca per indici. Purtuttavia può risultare utile offrire un aiuto alla ricerca per Autore, dato che le scelte di intestazione effettuate rispondono a norme condivise dagli studiosi (e dagli studi) del settore ma non coincidenti con le regole di intestazione nazionali, che seguono – per forma, lingua, ordine di citazione e punteggiatura - le RICA. Tranne poche eccezioni per l’indicizzazione degli autori è seguita la forma diretta (cioè al nome, non al cognome) e adottata la lingua latina, anche qualora nella scheda l'area del contenuto (cioè l’insieme Autore+titolo) si trovi espressa in volgare per motivi di omogeneità contestuale. Questo significa, ad esempio, che nella descrizione di un manoscritto con opere tutte in volgare comparirà tra i contenuti “Leonardo Bruni, Storia fiorentina” ma l’autore verrà indicizzato come “Leonardus Brunus” (e non: Bruni Leonardo, Leonardo Bruni; ma nemmeno: Brunus Leonardus). In Indice il nome comparirà alla L (Leonardus Brunus: 53 occorrenze); in una ricerca nel campo specifico- che trova anche le parole singole - si potrà chiedere: - solo “Leonardus”, ottenendo una risposta ridondante (64 occorrenze); - solo Brunus, con risposta precisa (53 occorrenze, data in questo caso l'assenza di omonimie); - precisamente “Leonardus Brunus”.
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