Dispersione Scolastica
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10316.1 4-05-2016 15:08 Pagina 1 Una ricerca conoscitiva realizzata insieme a studenti universitari per ascoltare stu- 10316.1 denti delle scuole secondarie, insegnanti e dirigenti circa il tema della dispersione. Quali sono le motivazioni alla base della dispersione? Cosa si può fare per prevenir- DISPERSIONE la? Quale la sua consistenza? Quanti sono i ragazzi che ripetono gli anni? Queste al- cune delle domande sulle quali è stata sollecitata la percezione dei diversi attori, con una particolare attenzione alla voce degli studenti, raccolta da altri studenti più Batini, M. Bartolucci F. SCOLASTICA grandi. Una serie di contributi consentono poi di raccontare la storia della disper- sione e degli interventi per prevenirla in Italia, di collocarla in rapporto alle differen- ti abilità e alla devianza giovanile, di sfatare il mito dell'intelligenza come dono di na- tura. Si propone poi, attraverso il progetto Orientadropout, un tentativo di approccio Ascoltare i protagonisti preventivo e di studio longitudinale del problema. per comprenderla e prevenirla Contributi di: Federico Batini, Marco Bartolucci, Guido Benvenuto, Sabina Curti, Maria Ermelinda De Carlo, Martina Evangelista, Moira Sannipoli, Roberto Trinchero, (a cura di) A cura di Federico Batini e Marco Bartolucci DISPERSIONE SCOLASTICA ducazione ltura TerE DiScuritorio lazione dattica ola FrancoAngeli La passione per le conoscenze TerE DiScu Didattica: fra Scuola, Territorio e Educazione Collana diretta da Renza Cerri DiScuTeRE è insieme un acronimo e l’idea di fondo che sostiene questa collana. L’idea: un verbo (forma linguistica che rappresenta un’azione declinabile in modo plurimo) il cui significato raccoglie l’argomentare, l’indagare, il criticare, il chiarire, il distinguere, il dialogare, il controbattere, il ragionare, il comunicare, il pensare, il valutare, il mettere in discussione, il negoziare … e ancora oltre quaranta sinonimi tutti accomunati dalla dimensione del rapporto attivo e produttivo fra persone e idee. Al centro di questa esperienza generativa ecco le parole che lo compongono: didattica, scuola, cultura, territorio, relazione, educazione. Talmente intrecciate tra loro da far sì che la stessa sillaba iniziale di una di esse sia scomponibile a dare inizio anche ad un’altra, ad altre. Perché questa è la logica dell’educazione dell’uomo, dei suoi processi di apprendimento e di costruzione sociale, che prendono forma in un contesto culturale e nella relazione fra culture, su un territorio che è insieme fisico e antropico, ove i soggetti, i processi culturali, le istituzioni, i servizi, si innestano su una rete di relazioni fra persone, saperi, esperienze, secondo prospettive formalizzate e non. La collana si propone di fornire gli strumenti riflessivi e operativi per i pro- fessionisti che agiscono negli svariati e differenziati campi e contesti educativi. La finalità è consentire e favorire l’incontro fra questi settori per far interagire scuola e territorio nei diversi ambiti, facilitando così la costruzione di una rete formativa che consenta alla società di progredire verso una comunità educante, dando valore alla sinergia fra dimensioni formali e informali, fra processi educativi, servizi alla persona e dinamiche culturali. La didattica, scienza dell’educazione e competenza professionale, ne costituisce strategia e strumento critico. In chiave didattica si declinano i testi che la compongono, pensati a partire dalla ricerca e dalla riflessione sulla pratica. La collana si articola in quattro filoni: • Didattica e scuola • Didattica e servizi socio-educativi • Didattica, ambiente e territorio Didattica e cultura •Nella prima vengono pubblicate opere finalizzate alla riflessione sul mondo della scuola: in particolare, l’obiettivo è la formazione iniziale e continua degli in- segnanti focalizzando, di volta in volta, i diversi aspetti delle realtà scolastiche: progettazione, valutazione, uso delle tecnologie e dei media, organizzazione di- dattica, ecc. Nella seconda il focus è indirizzato agli operatori dei servizi socio- educativi: educatori, formatori, psicologi, assistenti sociali, tutor della formazio- ne, ecc. attraverso volumi che sottolineano e ampliano il dibattito sull’organizza- zione e la qualità dei servizi, i ruoli e le interazioni con le componenti istituziona- li, la formazione degli operatori. La terza sezione intende diffondere, promuovere e sviluppare la conoscenza dell’ambiente basata sulla consapevolezza delle risor- se naturali e della conseguente necessità di tutelarle, stimolando un processo di crescita collettiva al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile in tutti i potenzia- li fruitori sociali. La quarta sezione è dedicata ad approfondire la dimensione cul- turale dei contesti educativi informali, diffondendo la logica della progettazione di eventi anche nella prospettiva della valorizzazione della “cultura del territorio”. Direttore: Renza Cerri Vice-direttore: Davide Parmigiani Comitato scientifico: Andrea Bobbio, Università della Valle d’Aosta Alain Breuleux, McGill University-Montreal Paolo Calidoni, Università di Sassari Silvio Ferrari, docente di Storia dell’arte, già Assessore alla scuola e alla cultura - Genova Roberto Franchini, Università di Genova Daniela Maccario, Università di Torino Susanna Mantovani, Università Milano-Bicocca Giorgio Matricardi, Università di Genova Davide Parmigiani, Università di Genova Piercesare Rivoltella, Università Cattolica del Sacro Cuore-Milano Domenico Simeone, Università di Macerata Marco Snoek, Hogeschool van Amsterdam Andrea Traverso, Università di Genova Pierpaolo Triani, Università Cattolica del Sacro Cuore-Piacenza Nicoletta Varani, Università di Genova Tutti i volumi pubblicati sono sottoposti a referaggio. 10316.1 13-04-2016 7:16 Pagina 2 DISPERSIONE SCOLASTICA Ascoltare i protagonisti per comprenderla e prevenirla A cura di Federico Batini e Marco Bartolucci FrancoAngeli Copyright © 2016 by FrancoAngeli s.r.l., Milano, Italy. Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Non opere derivate 3.0 Italia (CC-BY-NC-ND 3.0 IT) L’opera, comprese tutte le sue parti, è tutelata dalla legge sul diritto d’autore. L’Utente nel momento in cui effettua il download dell’opera accetta tutte le condizioni della licenza d’uso dell’opera previste e comunicate sul sito http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/legalcode Indice Introduzione di Federico Batini pag. 7 Un panorama desolante di Federico Batini » 9 Ascoltare studenti, insegnanti, dirigenti: che cos’è la di- spersione? di Marco Bartolucci, Federico Batini » 21 Si nasce di legno o ci si diventa? Il mito dell’intelligenza come dono di natura di Roberto Trinchero » 61 Il progetto Orientadropout - leggere, orientare, racconta- re la scuola per uscire dalla dispersione di Maria Ermelinda De Carlo, Martina Evangelista » 67 Pollicino e tutti gli altri: studenti “speciali” che si perdo- no nel bosco di Moira Sannipoli » 99 Dispersione scolastica e devianza minorile in Italia: che cosa può un insegnante? di Sabina Curti » 113 5 1990-2015: Una lunga storia di analisi e progetti di inter- vento a contrasto della Dispersione Scolastica. Dove ab- biamo sbagliato? di Guido Benvenuto pag.3 12 Postfazione, di Gabriele Gori » 135 Profili autori » 137 6 Introduzione di Federico Batini Da bambino non andai mai particolarmente bene o male a scuola. Il mio principale punto debole era una memoria povera, soprattutto per quanto riguarda le parole e i testi; non affollavo la mia memoria con i fatti che avrei potuto trovare facilmente in un’enciclopedia. Albert Einstein La dispersione scolastica rappresenta una ferita al diritto all’istruzione che sua a volta determina spesso, nel contesto attuale, un attentato al dirit- to alla costruzione del proprio futuro. La richiesta emergenziale che diven- ta evidente in alcuni contesti non permette attese eccessive. Nelle pieghe di queste attese si perdono storie reali di ragazzi e ragazze. L’opzione meto- dologica che viene qui esercitata è quella di comprendere durante l’azione, dall’azione e di comprendere e ascoltare gli studenti come interlocutori attendibili. Questo volume presenta il risultato di un lavoro, svolto insieme agli stu- denti universitari, teso a rilevare la percezione della scuola, del proprio percorso e delle motivazioni che determinano la dispersione scolastica in studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado e metterla a con- fronto con la visione degli insegnanti. Le aree già individuate come “criti- che” in rilevazioni precedenti e dalla letteratura sulla dispersione, come la didattica (il “come” che diventa spesso anche il “cosa” e il “perché”) e la valutazione ricevono un’attenzione particolare. Ascoltare il punto di vista degli studenti (e farlo insieme ad altri studenti) ci è sembrato fondamenta- le nel quadro di un’azione più vasta di ricerca e azione che si sta svolgen- do da due anni e che trova nel progetto Orientadropout (NoOut) il proprio perno. La ricerca presenta alcune quantificazioni, grazie anche al contri- buto di alcuni dirigenti, che possono rappresentare riferimenti piuttosto at- tendibili, se letti con alcune prudenze, utili per la comprensione (ripetenze, studenti fantasma, sospensioni in giudizio, discipline preferite, detestate e più complesse ecc.) e per fare ipotesi di azione. Il volume tuttavia non si li- mita a presentare i risultati di una ricerca, ma fa “reagire” quanto emerge nella ricerca stessa con l’inquadramento in un panorama. Il panorama de- solante che si prospetta davanti, quando si osservano alcune statistiche