1914-2014 Prima Guerra Mondiale.Pub
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Strada degli eroi (326a Comp.1°Genio) In copertina: Giugno 1916 Opera di un nostro soldato al fronte Fotografie prese dall’ “Archivio fotografico della Grande Guerra” INDICE • Saggi p.1 • Romanzi p.3 • Libri per ragazzi p.7 • Film p.9 • La Grande Guerra p.10 nel nostro Territorio • Fondo fotografico p.12 della Grande Guerra • La Grande Guerra nel fondo p.15 “Domenico Cocco” • 1915-1918 Dall’ Adige al Brenta p.16 Il fronte della I° Armata Saggi Gli Italiani in Guerra. Conflitti, identità e memorie dal Risorgimento ai nostri giorni. ( 945.083-ITA) Vol III La Grande Guerra: Dall’intervento alla “Vittoria mutilata”. Questa Enciclopedia offre una rigorosa ricostruzione politica, sociale e culturale di oltre 150 anni di conflitti italiani. Nel terzo volume si analizzano i luoghi, i personaggi, le cause e le con- seguenze del conflitto nel nostro paese. Di particolare interesse: L’intervento delle riviste; Donne e uomini di pace in tempi di guerra; Sot- to l’uniforme.I volontari della Grande Guerra; La partecipazione dei Pittori futuristi al conflitto; La guerra in montagna; Tempo libero in divisa: le Case del soldato; La guerra al cinema. 1914-1918, la Grande Guerra nelle prime pagine Thiene del Corriere della Sera Acerbi E., Strafexpedition: maggio-giugno 1916: 940.4272-ACE fatti, memorie, immagini, ricordi dell'offensiva austriaca in Trentino Ambrosiani P., La Grande Guerra: il fronte italiano Arzignano nelle cartoline e nelle stampe degli artisti Bencivenga R., Il periodo della neutralità: dall'agosto Creazzo 1914 alle prime operazioni del 1915 Brignoli M., Il generale Luigi Cadorna capo di Stato Schio maggiore dell'esercito (1914-1917) Bucciol E., Animali al fronte 940.3-BUC Bultrini N., Gli ultimi:I sopravvissuti ancora in vita Sandrigo raccontano la Grande Guerra Cadeddu L., La leggenda del soldato sconosciuto Piovene R. 1 all'altare della patria Canfora L., 1914 940.311CAN Cardini F., La scintilla: da Tripoli a Sarajevo: come Schio l'Italia provocò la prima guerra mondiale Cozza R., Villa dalle Ore Buffa Trissino Cruchaudet C., Poco raccomandabile Schio Ferguson N., Il grido dei morti: la prima guerra mondiale: 940.3-FER il più atroce conflitto di ogni tempo Franzina E., Una trincea chiamata Dolomiti:1915-1917, 940.4145-TRI una guerra, due trincee Gentile E., Due colpi di pistola, dieci milioni di morti, Arzignano La fine di un mondo : storia illustrata della Grande Guerra Gibelli A., La Guerra Grande: storie di gente comune 940.345-GIB Gualtieri A., La Grande Guerra delle donne: rose Schio nella terra di nessuno Hart P., La grande storia della prima guerra mondiale Thiene Isnenghi M., Il mito della Grande Guerra 940.345-ISN Melillo M., Fronte Nord Est Arzignano Properzj G., Breve storia della Grande Guerra Malo Rumiz P., Come cavalli che dormono in piedi 914.304-RUM Rochat G., 1916: la Strafexpedition : gli altipiani vicentini nella tragedia della Grande Guerra Schio Scardigli M., Viaggio nella terra dei morti 940.4145-SCA Sarajevo 2014 2 Romanzi Barbusse H., Il fuoco (N-BAR) Pacifista fino all'invasione tedesca, lo scrittore e gior- nalista Henri Barbusse si era arruolato volontario alla fine del 1914. Due anni dopo, convalescente per le fe- rite riportate in combattimento, organizzò in forma nar- rativa il diario tenuto al fronte, scrivendo un classico dell'antimilitarismo che anticipava le opere di Hemingway e Remarque. Storia di un gruppo di soldati semplici francesi, il romanzo fu pubblicato nel pieno del conflitto, vinse il premio Goncourt e sconvolse l'opinione pubblica europea, del tutto impreparata ad accettare la verità della guerra moderna. La presa di coscienza morale e politica dei protagonisti rispecchia quella del loro autore: è una consapevolezza che si nutre dell'esperienza vissuta, ma anche dell'efficacia dello stile trovato per raccontarla. Carrisi D., La donna dei fiori di carta ( N-CAR) Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisi- va. Ma l'eco dei combattimenti non varca l'entrata della caverna in cui av- viene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all'alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L'altro è un medico che ha solo una notte per con- vincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in real- tà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fu- mo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle ri- sposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l'uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell'abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa. 3 Latzko A., Uomini in guerra (N-LAT) "Uomini in guerra", con una nuova traduzione dal tede- sco, è un romanzo ormai introvabile da molto tempo. Un atto di denuncia in sei episodi scritto da Andreas Latzko, ufficiale dell'esercito austroungarico proprio durante la Grande Guerra. Forse il primo romanzo di denuncia su- gli orrori del conflitto. Pubblicato nel 1917, costò caro a Latzko e divenne presto un successo internazionale tradotto in 19 lingue sebbene le nazioni coinvolte nella guerra facessero di tutto per bloccarne la diffusione e bandirlo. Lemaitre P., Ci rivediamo lassù ( N-LEM) Sopravvissuti alla carneficina della Grande Guerra, nel 1918 Albert e Edouard si ritrovano emarginati dalla società. Albert, un umile e insicuro impiegato che ha perso tutto, proprio alla fine del conflitto viene salvato sul campo di battaglia da Edouard, un ragazzo ricco, sfacciato ed eccentrico, dalle notevoli doti artistiche. Dopo il congedo, condannati a una vita grama da e- sclusi, decidono di prendersi la loro rivincita inventandosi una colossale truffa ai danni del loro paese ed ergendo il sacrilegio allo status di opera d'ar- te. "Ci rivediamo lassù" è il romanzo appassionante e rocambolesco che racconta gli affanni del primo dopoguerra, le illusioni dell'armistizio, l'ipocrisia dello Stato che glorifica i suoi morti ma si dimentica dei vivi, l'abominio innalzato a virtù. Molesini A., Presagio (N-MOL) Siamo alla fine di luglio, nel 1914, a Venezia. Il 28 giu- gno a Sarajevo Francesco Ferdinando è stato assassi- nato, l'Austria ha consegnato l'ultimatum alla Serbia. Sono i giorni dei "sonnambuli", di imperi e nazioni, go- vernanti e diplomatici, che consegnano inconsapevoli l'Europa al suo suicidio. Il commendatore Niccolò Spa- da vigila sui suoi ospiti all'Excelsior: il presagio che a- leggia sull'Europa soffia anche sul Lido. L'Albergo leg- gendario è affollato: l'aristocrazia di tutta Europa scintil- la come non mai, ma celebra le ultime ore della Belle époque. Fra gli ospiti c'è anche la marchesa Margarete 4 von Hayek, che nasconde un segreto terribile, inconfessabile, e che brindando alla fine del mondo chiede una lettera di credito molto particolare a Spada. Il commendatore vacilla, tentato dall'amore per Margarete. Un sogno, sempre lo stesso, lo disorienta: un cacciatore ossessionato da una belva che si aggira per la foresta. Senza riuscire a incontrarla, ne sente il ruggito. Poco lontano, nel cuore della laguna, l'i- sola di San Servolo, sede del manicomio, conserva il segreto della no- bile Margarete . Preti M., Il ghiacciaio di nessuno (Sovizzo) Nell'estate del 1914 un ragazzo si arrampica sulla parete inviolata del Cornetto di Salarno. I muscoli tesi, le mani tagliate dalle corde di canapa, lo sguardo fisso verso la cima: Italo Cattaneo non sa che quella sarà la sua ultima estate di pace, la sua ultima scalata i nnocente. Di lì a poco per lui si aprirà l'inferno della Grande Guerra. Arruolato negli Alpini e destinato alla Compagnia Autonoma "Garibaldi", Italo si troverà a vivere e a combattere la guerra sulle vette, a quota tremila, lungo il gelido confine del Ghiacciaio di Nessuno che divide l'e- sercito italiano da quello austriaco. Tuzzi H., Il trio dell’arciduca (Caldogno) Giugno 1914: un mercante levantino viene trovato cadavere nelle ac- que del porto di Trieste. Il morto, però, è anche l'infor- matore di un giovane agente segreto imperialregio, Neron Vukcic, che sospetta subito un omicidio. Comincia così un'indagine che si trasforma ben presto in un percorso a ritroso, basato su indizi e deduzioni: da Sarajevo ultima tappa toccata dal mercante prima di morire annegato, Vukcic arriva sino a Istanbul, la capitale del vecchio impero ottomano, a quel tempo ancora Costantinopoli. La missione del giovane agente segreto prosegue in un continuo incrociarsi di spie dei tre diversi imperi - l'austriaco, il turco, il russo -; di membri di società segrete nazionaliste, di danzatrici di successo internazionale. Attentati e agguati, mosse e contromosse animano e complicano una trama che riconduce inesorabilmente, in quel caldo giugno 1914, a Sa- rajevo, dove i servizi segreti delle Grandi Potenze hanno innescato un gioco più grande di loro. 5 Von Arnim E., Uno chalet tutto per me (823.912-VON) Estate 1919. Oppressa da una profonda tristezza causata dagli orrori della guerra, Elizabeth si rifugia nel suo chalet svizzero. Arriva sola, l'animo rabbuiato dalle pesanti perdite subite e consapevole della malvagità uma- na, nella casa tra i monti che fino a pochi anni prima riecheggiava della presenza e delle risate di numerosi amici. Vuole ritrovare la gioia di vivere, scuotersi dall'apatia, tornare ad amare la natura, ad apprezzare i fiori e i panorami incantevoli che la circondano. Non è un'impresa facile, ma lentamente comincia a riaccendersi in lei una sottile vena di energia.