C'è Ormai Una Contrad

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C'è Ormai Una Contrad 6 oggi martedì 22 luglio 2003 Parla Nel ’93 Federico Craxi andò Orlando ad Arcore ‘‘ che allora ‘‘ per proporre era vice di un partito Montanelli nuovo Bruno Gravagnuolo Ma il nome appare per la prima volta in un appunto di Giuliano Urbani risalente al 31 luglio 1993, è ormai una contrad- e riferito ad una riunione ad Arco- dizione stridente tra re. Seguita da un’intervista a Del- «C’ il consenso modera- l’Utri del 24 settembre alla «Repub- to a Berlusconi e la sua politica blica». Credo che il nome lo abbia antigiuridica e oltranzista. E quan- inventato Berlusconi in persona. to a Forza Italia, è un’involcro Un nome populista e calcistico, a aziendale e di clan. Incapace di ga- suo modo originale. «Stiamo costi- rantire la stabilità e anche di fare tuendo i club di Forza Italia» - dice “regime”, contrastata com’è da più dell’Utri - «anche se per ora resta della metà degli italiani». Intreccia nel cassetto un comitato elettorale giudizio politico e storico Federico cui possano fare capo gli 8 mila Orlando, compagno d’arme di club che potremo costruire». E an- Montanelli e con lui espulso dal cora, testuale: «Questo di Forza Ita- «Giornale» nel 1993, oggi condiret- lia è il progetto alternativo, qualora tore di «Europa», quotidiano della con Segni, Bossi e Martinazzoli Margherita. Con non si possa creare il forte centro lui che fu testimo- liberal-democratico». Dunque, tra- ne della nascita di stra. Contro «i comunisti», come montato quel «centro», club, azien- Forza Italia nelle voleva che noi chiamassimo il Pds. da e Publitalia si attivano per il par- stanze di Arcore - Diceva: «Mi batto come imprendi- tito. Con l’inclusione di personag- e lo ha raccontato tore per difendere il libero mercato gi presentabili del vecchio ceto poli- ne «Il Sabato anda- dal comunismo, e in favore di un tico. vamo ad Arcore» «Vi racconto nuovo sistema». Ma questa posizio- All’inizio il tutto ha un’aria (Larus)- torniamo ne si venne modificando via via... «nuovista»... tra le quinte della Fu allora nel corso del 1993 Sì, Berlusconi fiuta l’aria e coin- genesi di un parti- che s’avvia la costruzione po- volge i politici non toccati da tan- to. Forza Italia giu- litico- aziendale del Partito? gentopoli. Di qui il giustizialismo stappunto. Che Or- Sì. Nel frattempo si comincia- iniziale di Berlusconi. E arriva il 23 lando ha contrasta- vano a fare delle previsioni e delle novembre: lo sdoganamento di Fi- to fin dall’inizio come Forza Italia correzioni. Urgevano uomini nuo- ni da Bologna. Con l’appoggio al con Montanelli, vi. Perché il vecchio centro-sinistra secondo turno alle comunali di Ro- ravvisando in essa appariva squalificato. Perciò si ma. Contro Rutelli. L’annuncio uf- il nucleo di una for- mossero gli uomini di Publitalia. ficiale del partito Forza Italia arrive- za reazionaria, anti- Alla ricerca nelle regioni di nuovi rà solo nel gennaio 1994. Una scel- liberale ed estra- candidati per la nascente Forza Ita- ta centellinata e aggiustata in itine- nea alla migliore lia. Siamo ormai a fine giugno. Fin- re. Come dimostra quel famoso tradizione del libe- tradì i liberali» ché in un pranzo ad Arcore - con il kit, che tanto divertiva Montanelli. ralismo italiano. sottoscritto, Montanelli e Confalo- Nella seconda metà di gennaio nau- Quella che include «Croce, Nitti, del mese. La prima volta che udii la craticamente al progressismo. E nieri - Berlusconi chiede l’appog- fraga infatti il patto di Segni con Giolitti, Cattani e Pannunzio». E cosa - fare un nuovo partito - fu nel segno del sistema maggiorita- gio editoriale per il rassemble- Maroni. Patto con contorno di pro- che fu sempre stritolata dal trasfor- dalla bocca di Giuliano Ferrara. rio a doppio turno. ment, di cui egli stesso s’annuncia fessori liberali, Tremonti e Butti- mismo, dal corporativismo e dal Che così pose il problema: «Può il Hai parlato di Ferrara. Ma si come leader. Montanelli risponde glione. E a quel punto, crollato il conservatorismo di massa nella sto- gruppo Fininvest proporsi un pro- racconta di un energico inter- picche, e cominciò allora l’opera di patto per l’Italia di Segni, Berlusco- ria d’Italia. Ovvio che per Orlando getto di ricomposizione del qua- vento di Craxi su Berlusconi, defenestrazione dal «Giornale», ni scende in campo direttamente non basta la denuncia del pericolo dro politico italiano?». Io a nome per caldeggiare un partito... che si conclude sei mesi dopo. con Forza Italia: il 26 gennaio. È lui berlusconiano. «Occorre - dice - del «Giornale», confermai la scelta Sì, lo ha raccontato in un libro Ma l’idea del partito ha già ormai l’aggregatore del centro a una nuova alleanza pragmatica tra referendaria a favore di Segni. Con- l’ex deputato dc Carlotto, vicino a vinto in quel momento? Sap- «geometria variabile». E porta den- sinistra e moderati. Che sciolga il tro la partitocrazia e per il maggio- Marcora. Craxi andò da Berlusco- piamo della contrarietà di tro la Lega e il Msi. blocco avversario già in crisi. Co- ritario. Auspicavamo un raggrup- ni ad Arcore, secondo questa ver- Confalonieri, e dell’entusia- Veniamo al futuro di Forza me nel 1996. Magari senza risse tra pamento centrista e moderato, che sione. E gli disse, ai primi di aprile smo di Dell’Utri... Italia. Partito pigliatutto che le singole identità della coalizio- lasciasse al margine Lega e Msi. E si del 1993: «Qui non regge più nulla, C’erano due scenari: il rassem- farà a meno della Lega? Pro- ne....». Ma torniamo ad Arcore. battesse contro la nuova sinistra au- devi fondare un partito nuovo». E blement e il partito. Nel primo po- porzionalista? Cesaristico e Tutto comincia dieci anni fa spicabilmente moderata di Occhet- infatti allora si capiva ancor più tevano entrare Segni - indeciso e patrimonialistico? Illiberale con un «kit», come hai avuto to. chiaramente che, dopo il secondo non ancora compromesso con Oc- e proteso alla conquista dello modo di raccontare. Il kit Che ruolo doveva avere la Fi- referendum-Segni, ci sarebbe stata chetto- Martinazzoli, Bossi e figure stato? con i gadget e il materiale di ninvest, in tale prospettiva? una legge maggioritaria. E in Finin- del vecchio centrosinistra. L’altra Quelli che enumeri sono i tanti propaganda di «Forza Ita- Ruolo di fiancheggiamento de- vest si temeva che il Pds avrebbe ipotesi, era un partito nuovo o volti di Forza Italia. Che abbiamo lia». Che reazione ebbe Mon- mocratico, indiretto. Mentre inve- preso 400 collegi. Craxi a sua volta «movimento». Da far scattare se il sempre temuto e denunciato. Sicu- tanelli, quando gli fu mostra- ce l’idea fissa di Berlusconi, sin dal appariva spacciato. Nell’aprile del rassemblement cadeva. Dell’Utri la- ramente non è quel partito liberale to per conquistarlo alla cau- 1992, era quella di coinvolgere subi- 1993 era finito. Siamo alla vigilia vorava per la seconda ipotesi. Men- di massa che va dicendo di essere. sa? to Msi e Lega nel suo progetto poli- delle monetine, ed era stato rag- tre Confalonieri temeva la discesa Pannella poteva crederci, ma Mon- Quello del kit era un modo di tico. Io non avevo mai pensato che giunto dal quarto avviso di garan- in campo diretta dell’azienda. A fi- tanelli non ci ha mai creduto. In dire, una metafora. Era pronto ad l’economia fosse estranea alla poli- zia. Insomma, mettendo insieme ne settembre i giochi sono fatti: Forza Italia c’è un mix di liberali- ottobre del 1993. Ma l’imbastitura tica. Conoscevo benissimo osmosi tutti i pezzi, possiamo affermare prevale il movimento-partito. Per- smo integralista e di conservatori- di Forza Italia risaliva al mese di e intrecci tra Fininvest, Craxi e ce- che proprio quel dialogo tra Craxi ché le altre ipotesi sono tramonta- smo classico. Nel segno di un lea- luglio. Montanelli si fece matte risa- to politico. Ma l’idea di un parti- e Berlusconi - prima dell’interven- te. Oggi Forza Italia è un partito, der padrone privato. Forza Italia è te, davanti ai gadget, l’inno, i volan- to-azienda, affiorata in quegli in- to di Ferrara - fu decisivo per il ma conserva ancora l’ambiguità l’espressione del corporativismo al- tini, i foulard, le patacche e la ban- contri, mi apparve una trovata varo di Forza Italia. Tuttavia Berlu- movimentista delle origini. Niente l’italiana, figlio della nostra storia. diera. Io gli dissi: «Ti sbagli. Sono estemporanea. Al massimo auspica- sconi all’inizio non disse mai che regole, arbitrio del capo, aziendali- Altro che vocazione liberale! le cose tipiche della nascita dei par- vamo una riaggregazione dell’area voleva fare il leader. Propugnava smo. Lanciarono il logo con una Sicché, sconfitto Berlusconi, Berlusconi con Craxi e in alto in aereo con Dell’Utri nel 1992 titi, e lo sappiamo da mezzo seco- centrista, da contrapporre demo- un rassemblement aperto alla de- pubblicità progressiva e ambigua. il suo partito crollerà come lo». Montanelli si sbagliava davve- un castello di carte? ro. Non credeva al ruolo politico Con Berlusconi che passa la di Berlusconi. E invece c’era una mano ci sarebbe una crisi di verti- massa di ceti medi borghesi, che i numeri la storia ce. Tuttavia il coacervo modera- orfani dei loro referenti politici e to-reazionario radunato da Forza impauriti, si aggrappò a Forza Ita- Italia, non si disperderà tanto facil- lia, partito conservatore e per nulla mente, soltanto per il venir meno «partito liberale di massa», come del leader. Troppo ottimistico pen- hanno sempre proclamato i berlu- Il Parlamento azzurro Dieci anni fa nasceva sarlo. Il futuro sarà perciò di batta- sconiani. glia. Di conquista e di scomposizio- Come nacque e quando esat- ne di quel blocco, come nel 1996.
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