La questione

Intervista all’On. Ricardo Franco Levi,

neopresidente AIE di Mattia Alessi

ell’editoria si sta attraversando una fase N di crisi parallela a quella del resto del mercato e si sta osservando anche una profonda trasformazione, dovuta alla comparsa di nuovi si- stemi di lettura digitale e di vendita on line. In questo panorama stagnante ma, quasi per ossimo- ro, in costante spostamento come forse non si è mai assistito nella storia, si cercano costantemen- te delle soluzioni e nuovi possibili campi di inve- stimento. Si è provato a fare il punto della situa- zione presente e futura con chi sovraintende la massima associazione italiana in materia: l’On. L’Almanacco Ricardo Franco Levi, neo eletto presidente di AIE – Associazione Italiana Editori. Con un passato da giornalista professionista e da politico, l’On. Levi è Bibliografico stata una presenza costante nel mondo del libro. È stato il primo firmatario, e autore, della legge (che

porta il suo nome) che disciplina il prezzo del li- bro, impedendo sconti superiori al 15% rispetto al n° 43, settembre 2017 valore di copertina. Nelle domande si è deciso di partire proprio da una valutazione post quem del- Bollettino trimestrale la legge da lui redatta per poi arrivare a trattare di di informazione sulla impegni a breve e medio-lungo termine del nuovo storia del libro e delle mandato. Si è deciso di provare a fare il punto del- la situazione sul mercato editoriale italiano e di biblioteche in Italia capire cosa stia veramente alla base della sua crisi. Solamente avendo chiara questa prospettiva si a cura del C.R.E.L.E.B. può pensare di pianificare possibili scenari futuri. D. Sono ormai alcuni anni che la legge che porta il suo nome è in vigore. A mente fredda, e alla lu- Sommario ce di questo periodo, come ne valuta gli effetti? Il risultato si può ritenere positivo? R. La legge è ancora valida e fa sì che editori e li-

brai, anche nelle realtà più piccole, possano com- ❖ Intervista all’On. Ricardo Franco Le- petere sul mercato. In altre parole pone le pre- vi, neopresidente AIE messe per garantire una concorrenza equa. Nel di Mattia Alessi…………….…………………...... p. 1 caso dei libri in parallelo al tema della libera con- correnza c’è quello, altrettanto fondamentale, del- ❖ Recensioni.…………………………………... p. 2 la tutela del pluralismo ed è questa la ratio pro- ❖ Spogli e segnalazioni…………………... p. 15 fonda di quella legge. I libri sono un bene partico- lare. Questo è uno dei punti di partenza della legge ❖ (indici di recensioni e segnalazioni)………… p. 39 che porta il mio nome, che è stata il frutto di un compromesso e che ha consentito all’ecosistema ❖ Cronache convegni e mostre.….…..p. 39 editoriale di mantenere le sue prerogative. ❖ Taccuino………………………………………. p. 41 D. Questa legge sembra evidenziare una criticità nella produzione e nella vendita dei libri. I dati ❖ Postscriptum…………………………..…… p. 51 però sottolineano una grave carenza nella lettu- ra. Non è forse questo problema di natura sociale 2 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

e culturale il vero limite dell’editoria sul quale bi- Il pluralismo editoriale rappresenta una grande sogna investire concretamente? occasione imprenditoriale per stimolare la ric- R. Proprio per contrastare la carenza di lettura è chezza e il miglioramento del prodotto. Mentre i necessario coinvolgere tutti dalla più tenera età grandi editori possono puntare sulle loro dimen- nell’abitudine speciale e unica che si crea con i li- sioni, i piccoli hanno la capacità di individuare le bri, un’abitudine che deve diventare quotidiana e nicchie scoperte e ancora inesplorate. Lo vediamo agevole per gli italiani. Spesso mi hanno chiesto benissimo a Più libri più liberi, la fiera nazionale quale sia la priorità per gli investimenti e rispondo della piccola e media editoria realizzata da 15 anni sempre: la scuola. Se non si lavora sulla costruzio- a Roma, che è voluta da grandi e piccoli editori di ne dei lettori non possiamo raggiungere i livelli a AIE per dare visibilità all’editoria indipendente. cui puntiamo. D. Ora che è diventato presidente della Associa- zione Italiana Editori, come intende far convivere ENGAGING THE READER le due iniziative promozionali di Torino e Milano La Babele delle lingue? (dove esiste già anche BookCity)? R. Ogni manifestazione, festival o salone del libro I mille linguaggi dell’editoria e della cultura che anima la vita delle città merita contemporanea un riconoscimento particolare per il sostegno a fa- 17 novembre 2017 vore del libro e della lettura. In particolare Tempo di Libri conterà ancora sulla collaborazione e par- Università Cattolica di Milano, Largo Gemelli, 1 tecipazione di tutte le principali istituzioni cultu- Aula Pio XI rali di Milano, a partire proprio da BookCity. In- fatti si tratta di due manifestazioni in grado di Vedi programma nel Taccuino creare a Milano una festa del libro che durerà dall’inizio alla fine dell’anno.

D. La grande distribuzione e la Rete, seppur mol- Recensioni to importanti, probabilmente non saranno il fu- turo dell’editoria. Anche il digitale, dopo i primi 043-A CASTILLO GÓMEZ (ANTONIO), Dalle clamori iniziali, non sembra essere il protagoni- carte ai muri. Scrittura e società nella sta del futuro. Cosa vede nel domani della edito- Spagna della prima età moderna, presen- ria? tazione di OTTAVIA NICCOLI, traduzione di R. L’editoria è la prima industria culturale del LAURA CARNELOS, Roma, Carocci, 2016 paese, per il volume di ricchezza che produce: con (‘Studi storici Carocci’, 264), 258 pp., ill. la lettura dei libri si formano e crescono la cono- b/n, ISBN 978-88-430-8486-9, € 26. Quella scenza e il sapere, nascono le fantasie, le immagi- proposta da Castillo Gómez, docente di Storia del- nazioni, le curiosità. Per questo abbiamo organiz- la cultura scritta presso l’Università di Alcalá, non zato molte iniziative a sostegno del libro e della è una monografia che si presta a una facile classi- lettura. Inoltre abbiamo chiesto al governo di in- ficazione. Atipica per la vastità dell’oggetto di stu- trodurre la detrazione fiscale per i libri, per favori- dio (il segno scritto in tutte le sue forme), è il ri- re la crescita sia personale sia dell’intero Paese. sultato di una frizzante miscela di studi storici e D. In un mercato connotato da molti indici nega- cultural studies combinati a epigrafia, paleografia tivi negli ultimi anni sono stati i piccoli editori a e storia della stampa. Il saggio intende valorizzare far registrare i risultati migliori. Puntando su un la scrittura quale mezzo di comunicazione sociale, progetto a lungo termine, su una grande specia- indipendentemente dalle tecnologie e dai supporti lizzazione e sull’artigianalità (in primis attenzio- utilizzati, con un duplice obiettivo: da una parte, ne alla qualità e alle risorse umane) hanno dimo- passare in rassegna una ampia gamma di docu- strato come l’editoria possa mantenersi un setto- menti poco significativi (corrispondenze, biglietti, re altamente produttivo. Secondo Lei potrebbe taccuini privati, ma anche graffiti e iscrizioni mu- essere una strada percorribile anche dagli editori rarie) per riscoprirne la memoria storica; maggiori? È un segnale della ricerca di una dall’altra, approfondire le competenze alfabetiche maggior specializzazione da parte del lettore? di uomini e donne di estrazione sociale diversa R. Gli editori italiani, grandi e piccoli insieme nella Spagna della prima età moderna, delineando nell’Associazione Italiana Editori, hanno contri- al contempo spazi della produzione, dinamiche buito a fare la storia, culturale e civile, dell’Italia. della circolazione, rapporto tra oralità popolare e L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 3

segno scritto, ma anche interazione tra scrivente e zioni di vita e le difficoltà nel procurarsi materiale recettori. La prima sfaccettatura di questa ampia e su cui scrivere – avessero escogitato nuove tecni- diversificata ricerca è dedicata alla pratica episto- che e individuato nuovi supporti (a volte davvero lare, in cui è possibile cogliere «una delle manife- stravaganti!) sui quali soddisfare le proprie esi- stazioni più chiare della scrittura soggettiva ed genze comunicative. Laddove le uniche forme esistenziale» (p. 30). A partire da una variegata scritte autorizzate erano le lettere di supplica e le serie di esempi, Castillo Gómez riesce nella diffici- relazioni in propria difesa, svilupparono alfabeti le operazione di risalire ai principi teorici di que- gestuali o sonori (i ticchettii sulle sbarre resi cele- sta specifica prassi scrittoria: dopo aver individua- bri anche da un certo filone cinematografico) e to le ragioni contingenti dei rapporti epistolari tra piccoli bigliettini – rigorosamente ricavati da ma- la popolazione meno abbiente (mantenere o re- teriali di fortuna e preventivamente vergati con scindere i rapporti con i propri famigliari, riceve- inchiostri invisibili per non farsi pizzicare dai se- re/richiedere notizie), l’a. dimostra come anche in condini – riuscirono sempre a circolare, nascosti un ambiente a bassa alfabetizzazione una lettera tra le pieghe degli abiti oppure all’interno dei pa- costringa sempre il mittente a esteriorizzare la sti. Così ogni superficie disponibile acquista un va- propria identità in un io-testuale per sopperire lore inedito, quasi salvifico, dove ribadire la pro- l’assenza fisica del destinatario. Un ampio cap. è pria identità, quando tutt’attorno vige un regime invece dedicato a sondare il genere editoriale dei votato alla spersonalizzazione. Scalfire semi di manuali/formulari di scrittura epistolare in lingua avocado, intagliare la buccia di qualche frutto, fino spagnola: perlopiù diffusi in piccolo formato tra i a incidere un muro con i propri graffiti, rappre- membri della società cortigiana, Castillo Gómez sentano analoghe forme di resistenza alle asprezze discute della loro utilità nell’aver fissato una rego- della galera. I capp. 5 e 6 cambiano nuovamente la e un linguaggio comune, ma anche nell’aver soggetto, soffermandosi sulla condizione delle promosso «una specifica educazione dei costumi e donne durante il Siglo de Oro e sul loro rapporto dei gesti, o meglio, un determinato codice di rap- con la scrittura, sia con il caso laico di Maria de presentazione e una strategia politica capaci di Àgreda, sia con quello conventuale di Isabel Ortiz. esercitare un controllo sociale attraverso l’uso del- Rispettivamente autrici di un libretto di dottrina la lingua orale e scritta» (p. 48). Inoltre, si esami- cristiana e di un trattato teologico intitolato Mìsti- na quanto fosse importante padroneggiare stile, ca ciudad de Dios, le due furono entrambe osteg- punteggiatura, calligrafia e organizzazione testua- giate dalla società patriarcale androcentrica per le per veicolare nello spazio di una carta da lettera l’audace tentativo di trattare pubblicamente in una determinata immagine dello scrivente, dun- materia di fede. La prima fu processata que anche la sua condizione sociale. Il secondo dall’Inquisizione poco prima che le fosse concessa cap., sempre inerente all’ambito della scrittura licenza di dare alle stampe la sua opera (che aveva privata, focalizza l’attenzione sulle scritture effi- anche ottenuto un certo successo tra un pubblico mere diffuse tra la popolazione iberica del XVI femminile, circolando in forma manoscritta), sec. Il Don Chisciotte si presta qui come una fonte mentre la seconda – più consapevole dei rischi a preziosa per indagare le pratiche sociali a cui era- cui sarebbe andata incontro dichiarandosi autrice no destinati alcuni oggetti di cancelleria: i librillos di un libro teologico – sostenne di averlo compo- de memoria (oggi li definiremmo dei taccuini ta- sto su mandato divino. Un escamotage che le sal- scabili) erano adibiti alla registrazione di brevi no- vò la vita e garantì che il suo testo fosse ricopiato te personali, mentre i libri di conti mercantili, ac- (quindi anche letto) in abbondanza da molti uo- canto alle principali finalità lavorative, spesso po- mini di fede. Infine, le ultime sezioni sono dedica- tevano trasformarsi in veri e propri diari di ricor- te alla ricezione testuale tra le strade e le piazze, di danze economiche e famigliari/collettive. La se- cui si fornisce un rapido resoconto esemplificativo conda parte del saggio sposta l’attenzione sui me- delle tipologie documentarie con funzioni pubbli- todi scrittori adottati in un luogo ben preciso: il che (avvisi, editti, disposizioni ecclesiastiche e carcere. Questa è certamente la sezione più im- municipali, poesie, certami, ma anche le più iscri- pervia, considerata anche la grave scarsità di do- zioni monumentali). Un indice dei nomi e dei luo- cumenti, ma è anche la più interessante. Grazie ghi chiude il vastissimo percorso in cui Castillo soprattutto ai materiali perlopiù preservati negli Gómez guida il lettore e che può essere definito il- archivi dell’Inquisizione spagnola e messicana, l’a. luminante, grazie a un programma multidiscipli- ricostruisce uno spaccato sociale dimostrando nare davvero molto esteso, condotto con grande come i prigionieri – nonostante le avverse condi- rigore e vivace originalità. Forse è ancora presto 4 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

per stabilire se siamo di fronte a una pubblicazio- relazione con le altre e ideata contestualmente a ne che inaugura una nuova disciplina o a nuova esse. La seconda parte è invece rivolta maggior- fase degli studi culturali, ma certamente si tratta mente alla figura di Comino Ventura e al ruolo che di un saggio lucido, coerente e vitale, che giove- ebbe nella redazione e nella pubblicazione delle rebbe molto se imitato in Italia. – D.M. sue raccolte. L’analisi dei testi permette di resti- tuire alcuni aspetti connotativi dell’attività del 043-B Comino Ventura tra lettere e libri di bergamasco, di come vedeva il proprio lavoro di lettere (1579-1617), a cura di GIANMARIA SA- editore e del suo rapporto con i clienti-lettori, che VOLDELLI – ROBERTA FRIGENI, Firenze, Leo risulta essere molto meno statico di quanto non si S. Olschki, 2017 (‘Biblioteca di Bibliogra- potrebbe supporre a una lettura superficiale. Il se- fia’, 201), pp. 353, ISBN 978-88-222-6478- condo cap. – che forse sarebbe stato più corretto 7, € 39. Il genere “epistolare” vide particolarmen- definire “sezione” o “parte” – del vol. (pp. 67- te interessato il tipografo ed editore bergamasco, 209), Le lettere di Comino Ventura (1579-1617), è ma bresciano di nascita, Comino Ventura per tutto opera di G. Savoldelli. Comprende la trascrizione il corso della sua carriera sin dai primi anni di at- di tutte le 212 lettere dedicatorie a firma dello tività. Le raccolte di Ventura hanno attirato stesso Comino Ventura e tratte dalla sua produ- l’attenzione di numerosi studiosi anche recente- zione editoriale: è bene precisare che non si tratta mente. Per es. le Lettere dedicatorie di diversi di una edizione critica. A seguire una cospicua (1601-1607) sono attualmente oggetto di studio: a Appendice 1 formata dall’Indice dei trenta volumi partire dal 2007 sono riprodotte digitalmente della Raccolta di dedicatorie di diversi (pp. 213- all’interno della rivista online «Margini. Il giorna- 65), ordinato secondo la sequenza presente nei vo- le della dedica e altro» (a oggi è stato pubblicato il lumi, e da una Appendice 2, Le dedicatorie nelle dodicesimo libro) con una introduzione critica e edizioni di Comino Ventura (1579-1617), formata gli indici di ogni libro. Nel 2011 vennero publicati dall’Indice alfabetico dei dedicanti (pp. 267-333) gli annali di Comino Ventura per opera sempre di e dall’Indice alfabetico degli autori interni (pp. G. Savoldelli e con l’introduzione di R. Frigeni e a 334-53), ovvero di quegli autori secondari inter- essi per molti versi è collegato il vol. qui recensito, venuti a diverso titolo nelle edizioni del Ventura. Il fosse solo per il rimando di ogni lettera dedicato- vol. risulta complessivamente essere ben curato, ria a quell’opera (viene sempre indicato il numero anche se sarebbe stato opportuno evitare qualche arabo con cui è censita l’edizione, a cui appartiene piccola sbavatura e aver magari inserito anche la singola lettera dedicatoria). Il primo cap., Co- l’indice dei nomi del contributo del primo cap. – mino Ventura tra lettere e libri di lettere. Lessico M.C. e semantica del ‘dono’ nelle dedicatorie di un ti- pografo del Cinquecento (pp. 1-65), è opera di 043-C DONDI (CRISTINA), Printed Books of Roberta Frigeni e analizza l’operato di Ventura Hours from Fifteenth-Century Italy. The proprio nell’ambito di questo particolare genere. Texts, the Books, and the Survival of a La trattazione si apre con un sintetico quanto effi- Long-Lasting Genre, Firenze, Olschki, cace quadro storiografico, in cui l’a. contestualizza 2016 (‘Biblioteca di Bibliografia. Docu- la produzione del Ventura in quel momento di ments and Studies in Book and Library passaggio tra la fine del Cinquecento e i primi due History’, CCIV), pp. XLVIII+707 con 16 cc. decenni del sec. successivo, quando dalle raccolte di tav. fuori testo, ill. col., ISBN 978-88- di lettere di un solo autore si andavano sviluppan- 222-6468-8, € 95. Quella dei libri d’ore sembra do anche le raccolte di lettere di autori diversi. talvolta essere una tipologia libraria legata alla Ventura si dedicò a entrambi i filoni: nel primo forma di manoscritto miniato e dunque affrontata caso il tipografo bergamasco rimase nell’ambito solo dagli storici dell’arte. Si tratta, invece, di un del canone della lunga tradizione che lo aveva pre- genere che ebbe una certa fortuna anche nel mon- ceduto, mentre nel secondo apportò un significa- do tipografico delle origini, come documentano tivo numero di novità con la sperimentazione di oggi le ben 74 edizioni del Quattrocento, testimo- nuove tipologie, come per es. la raccolta specializ- niate in 198 esemplari oggetto di questo poderoso zata di lettere dedicatorie. Nella prima parte del vol. uscito nella prestigiosa collana “Biblioteca di suo contributo l’a. esamina in modo particolareg- Bibliografia”. Non si tratta “solo” di un censimen- giato sia i trenta volumi della raccolta di dediche to delle edizioni e delle copie note, ma di una ap- in volgare, sia quella in latino, il Museum episto- profondita indagine volta a ricostruire la trasmis- larum noncupatoriarum (un unico volume del sione dei testi, a definire un articolato stemma 1603 a cui non venne dato seguito), in stretta cor- editionum, a descrivere i cicli illustrativi. Il tutto L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 5

mettendo opportunamente in relazione la produ- ri, nel primo Quattrocento, affermava riguardo ai zione a stampa quattrocentesca con quella dei se- breviari e ai libri di preghiera bilingui, raccontan- coli successivi, ma anche con quella manoscritta do di aver imparato il greco proprio su uno di essi; precedente e coeva. Il primo capitolo (Production dall’altro permette di collocare meglio un oggetto in context, pp. 1-45) descrive lo sviluppo della ti- del genere nel più generale piano editoriale uma- pologia del libro d’ore a stampa, soffermandosi nistico di Manuzio. Il capitolo quinto (The liturgi- soprattutto sulla realtà veneziana e sui tipografi cal issue and the spread of the venetian sanctoral, che hanno stampato alcune edizioni. Nel secondo pp. 169-213) riporta a questioni testuali, mostran- capitolo (Physical description, pp. 47-94), met- do come anche i libri d’ore, come gli altri libri li- tendo a frutto una scrupolosa analisi dei testi che turgici, siano stati interessati dall’opera di control- compongono i libri d’ore italiani (soprattutto dei lo e uniformazione seguita al Concilio di Trento, calendari liturgici posti in genere in apertura), che con l’intento di normalizzare i testi non perfet- prima viene offerto uno stemma editionum, utile tamente aderenti alla prassi cattolica, ha anche anche a chiarire l’ordine cronologico nel quale so- cancellato o comunque fortemente ridimensionato no disposte le schede nella bibliografia vera e pro- le varianti locali del culto. L’a. insiste a più riprese pria, poi si insiste sulla struttura di tali oggetti nello sforzo di far rientrare anche i libri d’ore nel (formati, caratteri impiegati, supporti), con un più novero dei libri liturgici, che a rigore sono quelli interessante affondo sugli apparati illustrativi. Di impiegati, appunto, per la liturgia comunitaria rilievo, anche dal punto di vista metodologico, la (breviari, messali, lezionari…). Il contenuto però, sezione che chiude il capitolo, dove l’a., basandosi come presentato anche nelle schede bibliografi- soprattutto sul celebre Diario della tipografia di che, pare fortemente orientato alla preghiera per- San Jacopo a Ripoli e sul Zornale di Francesco de sonale e non comunitaria (il che spiega anche la Madiis, mostra come queste fonti documentarie varietà dei testi contenuti), riprendendo dalla li- possano riservare sorprese nel testimoniare edi- turgia delle ore solo il proprio della Madonna (tal- zioni scomparse o la circolazione di quelle note. volta anche con la messa, da cui il titolo con cui i Con il terzo capitolo (Ownership and use of books libri d’ore si trovano pubblicati e catalogati: Offi- of hours in the fifteenth and sixteenth centuries, cium Beatae Mariae Virginis) e l’ufficio dei de- pp. 95-129) ci si sposta sul versante della funti, cui si sommano litanie, alcuni salmi (i sette fruizione. Nella prima parte, sulla base soprattutto penitenziali e alcuni da leggere nei giorni della set- di fonti documentarie, si indagano i costi dei libri timana, ma non secondo le quattro settimane del d’ore e della realizzazione degli elementi esterni salterio) e altre preghiere e formule della tradizio- all’edizione, in particolare legature e miniature. ne. Ciò sembra ricondurre anche i libri d’ore nel Poi ci si sofferma, in prima istanza in forma sche- novero, secondo la definizione di don Giuseppe De matica, poi più analitica, sull’uso del libro, consi- Luca, dei “libri di pietà” o, con un’espressione più derando i postillatori, ma anche i più antichi pos- familiare all’orecchio contemporaneo, dei “libri di sessori, per mostrare la circolazione e la ricezione devozione”. Un discorso a parte potrebbe essere di questi testi, nella fase immediatamente succes- fatto per un tipo particolare di libro d’ore che va siva alla stampa. Si viene così a sapere che alcuni sotto il titolo di Libri da compagnia. Destinati alle esemplari furono considerati oggetti da collezione confraternite, questi ultimi potevano essere usati già nel Cinquecento, il che fa da ponte per il pas- anche per occasioni, funzioni o preghiere comuni- saggio al capitolo quarto (Collecting of books of tarie. Il sesto capitolo (Survival and mutation of a hours in the seventeenth century and later pe- genre, pp. 215-238) funge da epilogo al discorso e riod, pp. 131-168) dedicato al collezionismo dei li- mostra le trasformazioni (ma per certi versi anche bri d’ore dal Seicento in poi. Ingente la mole di da- lo snaturamento) dei libri d’ore, soprattutto dopo ti e di profili di collezionisti e collezioni che emer- il Tridentino. Si evince, in realtà, un mutamento di ge in queste pagine, anche se non sempre si riesce interesse nei confronti di questi oggetti che nel a ricostruire la storia in maniera lineare. Partico- corso del XVI secolo si percepiscono come “invec- lare il caso del celebre libro d’ore greco di Aldo, chiati”. Non cambia, invece, l’interesse collezioni- divenuto prestissimo oggetto di attenzione colle- stico che continua ininterrotto fino ai giorni no- zionistica, ma probabilmente mai usato come libro stri. Si passa poi alla bibliografia vera e propria di preghiera, viste le postille di alcuni esemplari (pp. 239-452): ordinate cronologicamente, le che denunciano il suo uso come strumento per schede sono di grande interesse e presentano un l’apprendimento del greco. Ciò da un lato confer- livello molo elevato di analiticità. Nella prima par- ma quanto già il camaldolese Ambrogio Traversa- te, dopo il titolo e i dati editoriali nella modalità 6 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

short-title, si trovano il formato bibliologico, la bri d’ore), tipografi ed editori, nomi di persona e cartulazione (ma senza precisare se le carte sono di luogo (comprese le provenienze), legatori, copi- numerate o no), il numero di linee per pagina, il sti e miniatori, e un indice tematico. Anche negli carattere e le misure dello specchio di stampa. Se- indici si dà un sintetico profilo dei personaggi cita- gue un elenco abbreviato delle copie note. Più in ti, ma la brevità ha semplificato talvolta troppo i basso viene data la fascicolatura, cui seguono i ri- passaggi, come nel caso di Giuseppe Martini, di ferimenti bibliografici distinti tra bibliografie cui si dice che la raccolta libraria è passata (ISTC e GW) e altri rimandi catalografici o a studi all’antiquario Francesco Radaeli (si vedano ora gli relativi all’edizione. Più sotto una serie di note che atti del convegno Da Lucca a New York a Lugano. discutono eventuali attribuzioni dubbie e colloca- Giuseppe Martini libraio tra Otto e Novecento, a no il testo e l’edizione nella tradizione. Infine si dà cura di Edoardo Barbieri, Firenze, Olschki, 2017). una descrizione dettagliata del contenuto, specie Un grande lavoro condotto dall’a. in molti anni di per quanto attiene alle litanie. La scheda presenta studio e di ricerca e che diventa ora uno strumen- poi la descrizione di tutti gli esemplari noti (posti to imprescindibile per ogni futuro approccio a in ordine alfabetico in base alla città in cui si tro- questo particolare materiale librario. – L.R. vano), con particolare riferimento ai precedenti 043-D GORIAN (RUDJ), Nascosti tra i libri. I possessori (di cui si fornisce qualche nota biogra- periodici antichi della Biblioteca del Se- fica e si ripercorre la storia, se nota, delle antiche minario patriarcale di Venezia (1607- raccolte librarie) e alla storia di ogni singola copia. 1800), Venezia, Marcianum Press, 2017 Nell’elenco vengono inserite pure le copie perdute (‘Anecdota Veneta’, 8), pp. xii + 474, ill. (ma non è chiara la differenza tra lost copies, usa- b/n, ISBN 978-88-6512-551-9, € 39. to in genere, e unlocated copies, usato per l’aldina, L’importante vol. contiene il catalogo dei periodici scheda 58) di cui si ha traccia in cataloghi di bi- antichi (1607-1800) conservati presso la Bibliote- blioteche o di vendite o in antiche bibliografie. Si ca del Seminario patriarcale di Venezia. Sarebbe tratta di una scelta originale e di grande rilevanza tuttavia riduttivo considerare il lavoro svolto solo dal punto di vista di storico. Emblematico il caso dal punto di vista catalografico: Rudj Gorian, in- dell’edizione aldina testimoniata in trentasei

fatti, correda il catalogo dei periodici dell’ impor- esemplari, ma di cui si ha notizia di altri sei (una tante fondo di tre saggi inziali che ricostruiscono settima unlocated copy, appartenuta ad Alberto da un lato la storia stessa della biblioteca e del Pio da Carpi è annunciata a p. 131 nota 4, ma non fondo (con particolare attenzione ai segni di pos- figura nell’elenco della relativa scheda 58). Tutte sesso e di uso), mentre dall’altro sviluppano una le schede sono dotate di un riferimento MEI e so- importante riflessione sulle modalità che hanno no dunque consultabili on line in una forma meno portato alle scelte catalografiche; riflessione che si analitica. Alla parte bibliografica fa seguito un nu- pone come una vera e propria proposta metodolo- trito nucleo di appendici. La prima (pp. 455-488) gica per la catalogazione analitica dei periodici an- descrive con la medesima analiticità i Libri da tichi. A introdurre il tutto, una premessa dell’a. compagnia, gli Officia per circuitum anni e un che specifica, oltre alle finalità della ricerca, anche Compendium deprecationum. La seconda (pp. i parametri cronologici (entro il 1800) e le variega- 489-491) descrive due edizioni non incluse perché te tipologie di edizioni considerate. La prima par- descritte come libri d’ore, ma in realtà non appar- te, Storia e gestione della raccolta di periodici tenenti a questa categoria. A seguire anche un in- (pp. 19-125), come già anticipato, ricostruisce ma- dice delle lost copies, ma senza le unlocated aldi- gistralmente la storia del fondo attraverso le di- ne. La terza (pp. 493-653), con lunghe tabelle, verse provenienze rilevate sugli esemplari stessi. Il mette a confronto i calendari delle varie edizioni. risultato dell’indagine evidenza come gran parte Un utile strumento per capire i rapporti tra le va- dei periodici provenga da raccolte private di fami- rie stampe, ma data la lunghezza di non agevole glie venete, in particolar modo Crotta, Daniele lettura. La quarta (pp. 655-663) offre una utilis- Andrea Dolfin e Giuseppe Maria Pujati. Per ogni sima tavola di concordanze tra GW, ISTC, MEI, provenienza viene fornito l’elenco dei titoli relati- scheda bibliografica del volume, localizzazione vi. In parallelo allo studio specifico sulle prove- della copia, dati bibliografici, formato e dimensio- nienze del fondo, per meglio condurre l’indagine, ni dei fogli. Ottimo l’apparato illustrativo con ri- si è ripercorsa anche tutta la storia dell’evoluzione produzioni a colori inserite in 32 pagine fuori te- dei fondi della Biblioteca del Seminario e delle fasi sto. Chiude un folto e utilissimo apparato di indi- di catalogazione del materiale. La seconda parte, ci: manoscritti ed edizioni antiche (non solo di li- L’analisi degli esemplari tra studio della fruizione L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 7

e storia del giornalismo (pp. 129-258), si concen- della periodicità nel fondo. Il lavoro si conferma tra invece su tutte quelle tracce, più o meno evi- quindi di gran valore e importanza, per la storia denti, rimaste sugli esemplari che rendono esplici- del fondo periodici della Biblioteca del Seminario to o fanno semplicemente intuire quale fosse stato Patriarcale di Venezia, per la storia stessa dei pe- l’uso di questo materiale. Si va da vere e proprie riodici antichi (grazie anche a nuovi titoli che sono aggiunte o correzioni su paratesti o sul testo, ad emersi nel corso della ricerca), e per la disciplina appunti o note bibliografiche e di lavoro, macchie bibliografica, in relazione appunto alle soluzioni di cera, inserti di carte o di tavole, revisioni censo- proposte per il trattamento bibliografico di mate- rie o uso di copie a scopo di redazione. Partico- riale complesso e importante come quello periodi- larmente interessante in tal senso lo spazio dedi- co. Chiudono il vol. numerosi utili indici. – A.T. cato ai periodici usati come fonte dei Progressi 043-E Greek Library. The Konstantinos dello spirito umano nelle scienze e nelle arti, ana- Sp. Staikos Book Collection henceforth lizzati prestando particolare attenzione agli inter- The Alexander S. Onassis Public Benefit venti manoscritti di redazione giornalistica sette- Foundation Library, translated by DOOLIE centesca rilevabili sugli esemplari. La terza parte SLOMAN, Athens, Alexander S. Onassis Pub- che – come già anticipato – propone una impor- lic Benefit Foundation, 2011, pp. XXIV + tante riflessione su una tipologia di materiale an- 525, ill. b/n e col., ISBN 978-960-98803-6- tico poco frequentato, Alcune proposte di valuta- 7, s.i.p. Il vol. è un elegante e ben curato catalogo zione bibliografica della raccolta di periodici an- della collezione di Konstantinos Sp. Staikos, ora tichi del seminario patriarcale di Venezia (pp. biblioteca della Alexander S. Onassis Public Bene- 261-417), ragiona ampiamente sui temi complessi fit Foundation. Nella premessa al vol. intitolata To della completezza e della rarità dei periodici. the reader (pp. XIV-XVIII), Staikos stesso raccon- Sempre di questa parte, oltre al catalogo vero e ta come il suo progetto, avviato negli anni ’70 del proprio, fa parte anche l’articolata ed esaustiva secolo scorso, muova dal desiderio di raccogliere i nota riguardo ai criteri di redazione e alla fisio- prodotti tipografici della cultura greca a partire nomia delle schede analitiche dei 151 periodici, dal XV sec. Questo non significa che il lettore tro- strutturate in diverse aree distinte da indicatori verà solo opere stampate in greco o da tipografi numerici o alfanumerici. Intestazione in cui viene greci, ma «every book touching upon every diffe- indicato il titolo del periodico in forma sintetica; rent facet of expression of the Greek people: lan- Sezione 1: consistenza e segnatura di collocazione; guage, intellectual tradition, Orthodox faith» (p. Sezione 2: periodicità e livello bibliografico XVIII). L’infaticabile attività di Staikos ha condot- dell’edizione; Sezione 3: dati editoriali; Sezione 4: to così alla costituzione di una ricca biblioteca (il responsabilità redazionale/autoriale; Sezione 5: catalogo conta 1476 schede), i cui esemplari sono rapporto tra edizione ed esemplare; Sezione 6: in- databili tra il XV e la fine del XIX sec. Dopo la serti, aggiunte, tavole; Sezione 7: dati aggiuntivi su premessa e un breve inquadramento storico, fir- edizione ed esemplare; Sezione 8: riferimenti bi- mato dallo stesso Staikos (pp. XIX-XXII), ha ini- bliografici. Come emerge dalla lettura delle schede zio il catalogo vero e proprio. Gli esemplari sono del catalogo – suddivise nelle aree di cui si è dato distribuiti in cinque capp.: Reinassance – Huma- conto – si capisce la difficoltà del lavoro su mate- nism (pp. 1-131); Neohellenic Literature (pp. 133- riale del genere, sempre in bilico tra dati di edi- 91); Liturgical Books (pp. 193-275); Theology (pp. zione e dati di esemplare legati alla storia dei sin- 277-377); Enlightenment (pp. 379-457). Questa goli esemplari e alla storia della gestione del pe- partizione rispecchia pienamente l’intento di Stai- riodico nel fondo di una biblioteca. La struttura kos di non focalizzarsi su un singolo aspetto della delle schede evidenzia bene proprio questo co- cultura greca, ma di radunarne ogni manifestazio- stante dialogo esistente tra dato editoriale e dato ne: la biblioteca difatti spazia dagli incunaboli dei di esemplare: si è scelto infatti di non distinguerli classici alle opere dell’Illuminismo, passando per nettamente in due specifiche aree, ma di mostrare le edizioni di testi liturgici e teologici ortodossi. piuttosto come una massa editoriale di pubblica- All’interno dei singoli capp. le schede sono ordina- zioni periodiche possa diventare parte di un fon- te secondo la data di pubblicazione. Di ogni esem- do, il fondo della Biblioteca del Seminario Patriar- plare viene fornita una descrizione bibliografica, cale di Venezia in questo caso. In tal senso si po- seguita da un breve paragrafo sulla storia della trebbe quasi parlare (introducendo una “nuova” edizione. L’aiuto maggiore in questa fase è stato categoria bibliografica) di dati di edizione, specifi- fornito (come dichiarato a p. XXIV) da Trianta- che di esemplare e dati relativi al trattamento fyllos E. Skalvenitis e soprattutto da Yiannis Xou- 8 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

rias, chiamato in causa per la identificazione degli dici, nel quale la presenza e l’opera a Brescia di esemplari e l’applicazione dei moderni criteri bi- Marerio vengono indagate attraverso lo studio bliografici. All’inizio del catalogo, Staikos sottoli- delle ricevute di pagamento e dei registri. Di ori- nea in particolare l’attenzione prestata alle legatu- gine romana, fu nominato vescovo di Brescia con- re e alla testimonianza fornita da postille, ex libris formemente alla linea politica papale di Martino e note di possesso, sempre indicate e/o trascritte V, che si appoggiava alla nobiltà romana per la ge- nelle schede. La ricchezza del catalogo interessa stione di diocesi lontane, suscitando spesso – co- anche la bibliografia e gli indici. La prima (pp. me nel caso di Brescia – il malcontento della città. 459-95) è suddivisa in International e Greek Bi- Marerio, che da subito «intraprese un’azione ri- bliography, ed è anticipata da puntuali Biblio- formatrice delle istituzioni religiose», si mostrò graphical Clarifications, dove si specifica quale sempre attento anche al rinnovamento culturale tipo di pubblicazioni ricorra in ciascun cap. del ca- umanistico; Monti si sofferma in particolare sui talogo; l’indice invece è organizzato in Proper rapporti tra il vescovo e il celebre umanista bre- Names, Authors, Editors, Translators (pp. 499- sciano Bartolomeo Baiguera, che a Marerio dedica 511), Academics, Libraries, Universities and il suo poema odeporico Itinerarium, di cui in ap- Schools (p. 512), Locations – City Names (pp. pendice si propone un saggio di edizione critica. 513-6), Printers and Printing Houses (pp. 517-24) La studiosa, inoltre, riconosce e analizza tre codici e persino Libraries – Continuity of Ownership of appartenuti al Marerio (ora alla British Library, the Books (p. 525), dove sono elencati i precedenti alla Riccardiana e alla Österreichische Nationalbi- possessori degli esemplari. Impreziosisce ulte- bliothek), che bene mostrano i suoi interessi cul- riormente il vol. il folto gruppo di illustrazioni turali e il suo profilo di colto e raffinato umanista. quali frontespizi, ritratti di personaggi illustri e Andrea Canova si occupa di una miscellanea di te- soprattutto le marche tipografiche delle edizioni. sti latini, un manoscritto, tre incunaboli e dieci In conclusione, il catalogo non si presenta come la cinquecentine. La nota di possesso rivela che mera descrizione di una ricca biblioteca, ma vuole l’assemblage di testi è stato acquistato da tale essere un mosaico raffigurante l’incontro tra cul- Giacomo Petrecino dalla vedova del dalmata Ma- tura greca e tipografia, di cui ogni volume della rino Becichemo. Nella raccolta di opuscoli rivive, collezione di Konstantinos Sp. Staikos costituisce attraverso i suoi autori, un vivace ambiente cultu- un tassello. La complessità dell’opera, la cura di rale: Battista Spagnoli; Matteo Andreis, dalmata, ogni particolare, l’impegno nella realizzazione di legato al Becichemo da una comune origine geo- uno strumento di pregio – non solo contenutistico grafica; Girolamo Donà, Raffaele Zovenzoni. ma anche materiale – rispecchiano il fine ultimo Qualche considerazione viene fatta anche sul nuo- di Staikos, mente e braccio insieme di questa col- vo possessore, Giacomo Petrecino, anche lui mae- lezione: costruire, anche tramite la donazione alla stro, che deve essere stato ben felice dell’acquisto, fondazione benefica, un «National Treasure», do- non tanto perché i testi abbiamo un taglio o una ve «this wealth of books belongs to Hellenism and utilità didattica, che così non è, quanto piuttosto to those who wish to know more about the contri- per l’ammirazione verso il Becichemo. Documenti bution of Greek thought to the global scene» (p. e atti sono alla base del tentativo di ricostruzione XVIII). – S.C. della biblioteca di Tommaso Lamberti, medico e bibliofilo bresciano, di cui si occupa Giovanna 043-F Lettura (La) e i libri tra chiostro, Bernini; la studiosa ricostruisce in primo luogo scuola e biblioteca. Libri e lettori a Brescia l’albero genealogico della nobile famiglia, forse tra Medioevo ed Età moderna, a cura di originaria di Orzinuovi. Passando poi alla raccolta LUCA RIVALI, Udine, Forum, 2017 (‘Libri e libraria, si nota che accanto a testi scientifici, co- Biblioteche’, 38), pp. 262, ill., ISBN me il Calendarium del Regiomontano, si registra 9788884209948. Il vol., che presenta gli atti anche la presenza di testi religiosi, come il ms. del- della sesta giornata di studi “Libri e lettori a Bre- le Concordanze evangeliche, corredato di nota di scia tra Medioevo ed Età moderna”, pur nella va- possesso e stemma della famiglia, a dimostrazione rietà degli interventi proposti, presenta almeno tre degli interessi non solo scientifici del medico bre- filoni principali d’indagine. Il primo riguarda la ri- sciano. In appendice la studiosa abbozza un cata- costruzione delle biblioteche di alcuni importanti logo della biblioteca Lamberti. Di biblioteche si intellettuali e di alcune famiglie nobili, attraverso occupa anche Barbara Bettoni, Raccolte di libri e documenti, manoscritti e inventari, come avviene interni domestici attraverso gli inventari di beni per es. nel bel contributo di Carla Maria Monti, Il mobili di Francesco Gambara (1600-1630); la vescovo di Brescia Francesco Marerio e i suoi co- L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 9

studiosa prende le mosse dagli inventari dei beni Boccardo, meglio conosciuto come Pilade Brescia- mobili della famiglia bresciana dei Gambara per no, umanista attivo a Brescia nel Quattrocento; la capire quale spazio materialmente venisse desti- studiosa indaga l’attività dello stampatore milane- nato ai libri. Viene preso in esame, in particolare, se Ambrogio da Caponago, di cui si fornisce un ca- il caso di Francesco Gambara, che nelle sue tre talogo delle edizioni, in particolare quelle in colla- dimore ha spazi diversi, commisurati alla residen- borazione con Alessandro Minuziano. Alcune in- za, dove riporre i propri libri, alcuni dei quali lo fluenti personalità bresciane, o gravitanti in area seguono nei vari spostamenti. La ricerca pare bresciana, sono oggetto di un terzo filone di inda- piuttosto innovativa, perché non solo il libro nella gine, inaugurato – nel vol. – dal saggio di Bern- sua materialità, ma anche i mobili, la disposizione, hard Schirg, Formare un poeta. Bernardino Bor- gli ambienti domestici dove i libri sono conservati, nato a Pavia e il modesto Fortleben letterario del- rivelano molto sulle pratiche di lettura. Anche in la poesia panegirica, nel quale si ricostruisce, at- questo saggio viene presentato un inventario dei traverso i documenti superstiti, il cursus studio- libri della famiglia Gambara, con indicate però le rum del Bornato, avvenuto all’università di Pavia, esatte scansie dove i libri venivano collocati. Un dove probabilmente non si laureò mai. Tra i suoi secondo indirizzo di ricerca riguarda manoscritti professori figura il concittadino Pietro Lazzaroni, ed edizioni, studiati in relazione al contesto cultu- che era solito riproporre in più occasioni i mede- rale in cui sono stati redatti. Francesca Carleschi simi testi, secondo una prassi che lo studioso defi- descrive Il breviario miniato francescano ms. A V nisce del «taglia e incolla», come dimostra il Car- 24 della Biblioteca Queriniana, un codice redatto men de septem praerogativis quae nobilitant in tre momenti diversi, in ambienti francescani, domos, riadattato e dedicato nel torno di pochi soffermandosi particolarmente sull’apparato ico- anni a un vescovo, a un imperatore e a un doge. nografico. La studiosa propone per alcune minia- Bornato nel poemetto De sapientia, ambientato a ture diverse interpretazioni, dimostrando come la Brescia, cita alla lettera il capitolo De iustitia del scelta illustrativa dell’episodio delle stimmate, una Carmen di Lazzaroni; l’umanista spesso cita anche scelta non abituale, sia figlia delle dispute che ca- ampie porzioni del testo del maestro pavese, se- ratterizzarono i decenni successivi alla morte di S. guendo quello che era stato il suo stesso modus Francesco. La decorazione risente di influssi di operandi. Lo studioso ipotizza che Lazzaroni, du- area bolognese, ma la studiosa ipotizza che il codi- rante le lezioni, presentasse esempi illustrativi su ce sia in realtà stato composto nell’ambito della argomenti piuttosto duttili come «materiale poeti- curia romana, con forti influssi umbri. Di edizioni co universalmente utilizzabile». Chiude il vol. il quattrocentesche si occupa Alessandro Tedesco, bel saggio di Marco Zanini, dedicato alla poetessa che studia Le raccolte epistolografiche del tipo- e salonnière Camilla Solar d’Asti Fenaroli, e a un grafo Tommaso Ferrando; il Ferrando, oltre ad manoscritto con rime sue e di Giovanni Alvise avere avuto il merito di introdurre la stampa a Mocenigo, conservate alla Fondazione Ugo Da Brescia, insegnò anche grammatica. Dopo uno Como di Lonato. I temi principali della poesia del- sguardo al contesto culturale bresciano, con parti- la Solar d’Asti sono la malinconia, l’inquietudine, colare riferimento alla tradizione la sofferenza amorosa; non manca però, in alcune dell’insegnamento, Tedesco analizza le scelte rela- composizioni, una certa qual puntuta ironia, come tive agli autori antologizzati nelle tre diverse rac- nel capitolo in terza rima, indirizzato a Giammaria colte epistolografiche del Ferrando (1475, 1480, Mazzuchelli, reo di averla invitata a lasciare la 1495). In particolare nelle Epistulae Ciceronis si poesia per occupazioni più serie. I testi della rima- vede che le semplificazioni sintattiche e i drastici trice, che risentono ancora dell’influenza petrar- tagli rendono il testo fruibile anche da parte degli chista, presentano in alcuni casi, come quello pro- allievi del medesimo Ferrando; il medesimo volga- posto da Zanini, evidenti richiami ai sonetti amo- rizzamento ha intenti didattici: non mira alla fe- rosi di Gaspara Stampa. Il ms. della Da Como pre- deltà al testo, ma alla sua più semplice compren- senta testi della Solar d’Asti e del Mocenigo raf- sione. In appendice al contributo si trova frontati, una sorta di corrispondenza d’amorosi un’accurata e utile descrizione delle tre raccolte sensi, di cui il saggio sottolinea soprattutto epistolari. Giuditta Campello si occupa invece de l’intonazione stilistica. In Spogli e segnalazioni i L’edizione milanese del Pilade bresciano: il Voca- dati dei singoli contributi. – Cristina Cappelletti bolarium Piladae (Milano, Ambrogio da Capona- 043-G MCKENDRICK (SCOT) – KATHLEEN go, ante 1501). Il contributo descrive l’importante DOYLE, L’arte della Bibbia. Manoscritti edizione del Vocabolarium, opera di Giovanni miniati del Medioevo, Torino, Einaudi, 10 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

2016, ISBN 978-88-06-23188-0, € 95. Il vol. donne ebree (n° 37: ma nella bibliografia finale è costituito dalla versione italiana di un’opera non si cita l’anastatica curata da Gianfranco Fole- uscita lo stesso anno in inglese, ma pubblicata dal- na nel 1962!). Dal mondo orientale provengono la British Library, con il che si capisce che tutte le invece l’Evangelistario siriaco realizzato a Mosul Bibbie analizzate provengono dai depositi di nel secondo decennio del XIII sec. (n° 25), quell’unica (sia pur magnifica) biblioteca. Si dirà l’Evangeliario armeno del XVII sec. (n° 44) e subito che, nonostante il mirabile apparato illu- l’Ottateuco etiope con Vangeli del tardo Seicento strativo, non si tratta certo di un coffee table book, (n° 45). L’unica critica che si può rivolgere a una vista la giusta scelta di alta divulgazione (ciascuna opera bellissima e utile è di aver dedicato poche descrizione è accompagnata da una specifica bi- fotografie a pagine di scrittura, spesso veri tesori bliografia dedicata al pezzo). Il vol. si apre con un non meno preziosi delle stesse pagine miniate. Il prezioso capitolo introduttivo dedicato alla storia vol. è chiuso da una scheda sull’origine delle rac- della Bibbia cristiana (tranne una probabile ecce- colte di mss. della B.L., dall’indicazione di alcune zione, di quello qui si tratta) sia come particolare letture di approfondimento (con una specifica per raccolta testuale, sia come fattura libraria, tradi- il mondo italiano), dall’indice dei mss. citati e da zione testuale, vicenda interpretativa, oggetto illu- quello dei nomi e delle cose notevoli. – Ed.B. strato, non disdegnando la storia dell’uso, così da 043-H PETTEGREE (ANDREW), Brand Luther. costituire una vera e propria summa dei diversi 1517, Printing, and the Making of the aspetti da tenere in conto. I mss. esaminati sono Reformation, New York, Penguin Books, 45, molti provenienti dal mondo anglosassone, ma pp. XVI-383, ISBN 978-0-399-56323-2, $ molti invece dalla più diversa ascendenza. Di 18. Viste le premesse (l’a. è un autorevole storico grandissimo rilievo i primi pezzi con le tavole au- della Riforma che da anni si è gettato anima e cor- ree del canone biblico del VI sec. realizzate a Co- po nello studio del libro antico), si dirà subito che stantinopoli (n° 1) non meno che con l’ Evangelia- il libro in parte delude. Ovviamente, l’attesa sul rio di Lindisfasrne del VII con glosse interlineari tema è alta: il cinquecentesimo anniversario delle in antico inglese (n° 2), cui si aggiunge una serie 95 tesi nell’ottobre 2017 non solo ha spinto a una splendida di altri prodotti librari insulari. Dal con- serie importante di pubblicazioni biografiche, sto- tinente ecco invece la Bibbia di Moûtier-Grandval riche, teologiche, anche bibliografiche sul tema, di epoca carolingia (n° 6) o il Salterio di Lotario ma ha aperto le porte all’idea di una rilettura, di- (n° 7), da Costantinopoli il Nuovo Testamento ciamo così, massmediologica, dell’esperienza di greco di Guest-Coutts (n° 9). Si torna in Inghilter- Lutero che, superando i pur necessari minuti dati ra col Salterio Harley dell’XI sec. con le sue figure eruditi, sappia ricostruire un capitolo essenziale schizzate a inchiostro (n° 10) e con l’Esauteuco in della nascita del libro (e più in generale della co- inglese antico dell’XI sec. (n° 11). Di eccezionale municazione) nella modernità. Ben noto e studia- bellezza l’Apocalisse di Silos col commento del to è in tal senso il contributo (e l’uso) fatto dalla Beato di Liébana, uno dei capolavori dell’arte mo- Riforma della grafica atta alla satira e all’irrisione zarabica (n° 15); non meno interessante il Salterio (ma anche in campo cattolico ci si diede assai da di Melisenda, realizzato a Gerusalemme negli anni fare!). E su tale strada si avvia proprio l’opera qui ’30 dell’XII sec., ornato da una incredibile legatu- presentata che si basa essenzialmente su una rilet- ra in avorio e lapislazzuli (n° 19). Assai interessan- tura delle vicende di Lutero (condotta sulla base te anche la sontuosa Bibbia realizzata a Bologna a degli studi più aggiornati, anche se assai debole fine Duecento in ambiente domenicano (n° 28). dal punto di vista di una penetrazione nei temi Non mancano alcuni testi nelle lingue vernacole della storia della teologia: vedi le essenziali note continentali come l’Apocalisse Welles in francese bibliografiche poste a fine vol.), seguita secondo il (n° 31) o la suggestiva “Bibbia illustrata” una ridu- suo svolgimento cronologico. E il libro, certo qual- zione del racconto biblico per immagini accompa- cosa in tal senso dà, con l’attenzione a certi fatti gnate da cartigli esplicativi sempre in francese anche minori, ma dotati di rilevanza bibliografica Holkham (n° 32), o l’Evangeliario in slavo eccle- (come i libri aldini chiesti per l’università di Wit- siastico appartenuto allo zar Ivan Alessandro nel tenberg, oppure con la differenziazione tra le edi- XIV sec. (n° 35), o l’eccezionale caso costituito zioni delle 95 tesi su foglio volante piuttosto che in dalla cosiddetta Bibbia istoriata padovana (in real- un formato librario di piccolo opuscolo). L’analisi, tà un Pentateuco: una altra sezione del ms. è con- però, resta troppo generica, vuoi per il contesto di servata a Rovigo) con ampie miniature accompa- un libro di larga diffusione non pensato per un gnate da un riassunto in dialetto forse pensato per pubblico specialistico, vuoi per un certo gusto L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 11

dell’a., più attratto da grandi numeri e statistiche l’evoluzione storica della cultura e della scrittura e che da minuziose analisi bibliologiche. Si giunge interagisce quindi con discipline storiche, antro- così a un nucleo centrale della ricerca, quella della pologiche e linguistiche» (pp. VII-VIII). Muoven- esistenza di un “marchio” Lutero, di una tipologia dosi su quest’opportuno tracciato ideologico, il libraria resa tipica dal riformatore, tale da giustifi- vol. tenta di tracciare un nuovo profilo della ricer- care il numero enorme delle edizioni coeve dei ca intorno al «segno grafico», non limitandosi alla suoi scritti e la loro vastissima diffusione. Si tratta sua mera descrizione ma cercando di studiarne il alla fin fine della proposta di un libro in quarto, contesto in cui si è formato e la funzionalità. breve, in lingua tedesca, dotato di una cornice or- L’obiettivo dichiarato, in altre parole, è quello di namentale (indispensabile in tal senso il contribu- indagare il segno che surroga l’intera esecuzione to dato da Lucas Cranach) al frontespizio, dove di un lessema (o di un insieme di lessemi o ancora, campeggia chiarissimo il nome di Lutero e più sot- al contrario, di una serie minore di grafemi) «ten- to il vero “marchio di fabbrica”, il nome di Wit- tando di capire la funzione e il senso dell’atto ab- tenberg, il piccolo centro politico e universitario breviativo, inserendolo nel contesto storico, cultu- divenuto la nuova capitale religiosa della Germa- rale e linguistico in cui questo si è originato» (p. nia. Gli esempi in tal senso non mancano certo, e VIII). Questo percorso di indagine è affidato a la considerazione è certo degna di nota. Stupisce quindici saggi che – sia sull’asse della diacronia che non si consideri però che nel libro del XVI sec. sia su quello opposto della sincronia – coprono un esiste, ovviamente, una grande differenza tra il largo arco cronologico e un altrettanto largo cam- frontespizio (sia pur decorato) e la “copertina” del po tematico. Se, come è evidente, per un settore di libro contemporaneo, vero punto pubblicitario del ricerca di questa ampiezza è difficile ridurre a prodotto editoriale. I tanto interessanti frontespizi schemi rigidi le diverse aree di indagine, è tuttavia analizzati andavano infatti irrimediabilmente na- possibile idealmente individuare quattro grandi fi- scosti dalle pesanti coperte del libro cinquecente- loni che attraversano l’intero vol. e che sono in- sco… Trattandosi poi di edizioni di poche carte, trodotti da un breve ma densa prolusione di Atti- esse andavano (se conservate) comunemente rile- lio Bartoli Langeli che pone molte domande (e dà gate con numerose altre edizioni consimili, così da anche molte risposte) sul faticoso passaggio dalla perdere la loro singolarità. Semmai si sarebbe po- pura fonazione al segno grafico nelle lingue senza tuto allora indagare sul fenomeno della traslazio- tradizione scrittoria pregressa come fu per i volga- ne proprio sulla coperta del libro del ritratto di ri italiani che dovettero, sfruttando l’alfabeto lati- Lutero, riprodotto tramite l’impressione di appo- no, «trovare le corrispondenze giuste e per quanto site placche sulla superficie della pelle di maiale possibile inequivoche tra i suoni e le lettere» (p. che ricopriva i libri tedeschi del tempo. Si tratta 2). La prima grande sezione ideale del vol. si oc- insomma di una lettura utile, per non dire neces- cupa delle abbreviazioni nelle scritture antiche a saria, che lascia però ancora molto terreno aperto partire dagli usi epigrafici greci e latini indagati da alla ricerca. Il vol. è dotato di un limitato apparato Paolo Poccetti (Abbreviare la pietra. Prassi e per- illustrativo intercalato al testo, apparato che risul- corsi nell’epigrafia antica tra lingua e scrittura, ta però, complice la carta di bassa qualità, spesso pp. 7-39). Alle riflessioni di Poccetti sulle abitudi- di scarsa leggibilità. Assai utile anche l’indice dei ni antiche (e della prima età cristiana) segue un nomi posto in fine (pp. 371-83). – Ed.B. saggio di Nicoletta Giovè Marchioli (Ritorno al passato. Ancora sulle origini delle abbreviature 043-I Scriver veloce. Sistemi tachigrafici latine, pp. 41-62) che prende in esame, esemplar- dall’antichità a Twitter, Atti del Convegno. mente, alcuni casi di segni di compendio diffusi Rovereto, 22-24 maggio 2014, a cura di nei manoscritti alto-medievali in lingua latina (V ALESSANDRO TEDESCO, Firenze, Olschki, sec.) e sui problemi di classificazione dei medesi- 2016, pp. 261, ISBN 978-88-222-6461-9, mi; Marco Petoletti («Verbum abbreviatum». Il s.i.p. La paleografia (almeno quella migliore) de- Medioevo le abbreviazioni, pp. 63-72) studia in- gli ultimi anni, come avverte il curatore nelle pri- vece i manuali dedicati agli amanuensi tra il Due e missime pagine della sua Premessa, «non è più il Quattrocento nei quali si trovano materiali im- solamente la pedante scienza che insegna a scio- portanti relativi alle abitudini grafiche degli scribi gliere i compendi e, d’altro canto, non ambisce a del Medioevo occidentale; di altro tenore è invece esaurire tutto il vasto campo d’indagine della sto- il contributo di Riccardo Saccenti (Le «reporta- ria della cultura scritta […], ma è invece parte atti- tiones» e la nascita dell’insegnamento teologico, va e interconnessa dell’ecosistema complesso e pp. 73-83) che sposta l’attenzione dagli atelier sfaccettato degli studi che si occupano di indagare 12 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

professionali di scrittura alle aule delle università ca: Andrea Caranti e Chiara Giberti analizzano il europee dei secc. XII-XIII prendendo in esame la sistema delle abbreviazioni nei codici informatici reportatio, ossia la prassi di stesura rapida «di no- (Tra «brevitas» e «secretum», note sui linguaggi te e appunti a partire dall’insegnamento orale di cifrati, pp. 213-23); Patrizia Bertini Malgarini e un maestro» (p. 75) in uso presso gli studenti; ai Ugo Vignuzzi prendono in esame – da una pro- primi due secc. della stampa a caratteri mobili è spettiva linguistica – le differenti abitudini (tachi) dedicato invece il saggio di Edoardo Barbieri (La grafiche degli ultimi due Pontefici nei messaggi «contractio» del piombo. Note su abbreviazioni e istituzionali via Twitter (Abbreviare nel mondo tipografia nel Rinascimento italiano, pp. 95-130) digitale: il caso di @Pontifex, pp. 225-38); Ales- in cui l’uso del compendio nel mondo dell’editoria sandro Mininno, infine, si occupa, con un taglio di ancien régime viene riportato in maniera parti- capace di implicare correttamente uno sguardo colare all’intero processo produttivo del libro e al- culturale e sociale sulle metropoli europee, della le necessità di giustificazione della pagina nella scrittura dei writer urbani («Writing». Quando preparazione della forma. Un secondo gruppo di “scrivere veloce” è una necessità, pp. 239-50). – saggi prende in esame le scritture di età moderna, M.G. con particolare attenzione a quelle dell’uso episto- 043-J Vincenzo Busdraghi (1524?-1601). lare: Francesco Ascoli (Le abbreviazioni nei ma- Uno stampatore europeo a Lucca, a cura di nuali di calligrafia fra il XVI e il XVIII secolo, pp. DAVIDE MARTINI – TOMMASO MARIA ROSSI – 131-43) offre una rilevante rassegna dei principali GAIA ELISABETTA UNFER VERRE, Lucca, Co- strumenti di insegnamento della ‘bella scrittura’ e mune di Lucca, 2017, pp. 258, ISBN 978- delle regole di grafia e di etichetta per essa pre- 88-907796-8-8. Frutto della sinergia fra il CRE- scritte; sempre all’epistolografia, ma presa da un LEB dell’Università Cattolica di Milano (non a ca- differente punto di osservazione si riferisce Fabio so l’Introduzione è di Edoardo Barbieri, pp. 3-4) e Forner (Scritture segrete e crittografe nei manua- il Comune di Lucca, questo vol. – denso anche dal li per scrivere del Settecento italiano, pp. 145-57) punto di vista tipografico, con una mise en page che esamina invece i sistemi di codici crittografati serrata che poco concede alla gioia degli occhi (ma escogitati nel XVIII sec. per secretare la corri- di questi tempi una pubblicazione realizzata in spondenza. Alla stenografia – e alla didattica della modo virtuoso come questa è tutto grasso che co- stenografia negli ordinamenti scolastici del XIX la!) – raccoglie le relazioni presentate nel corso sec. e della prima metà del successivo – sono de- della giornata di studi dedicata a Vincenzo Bu- dicati i saggi riconducibili a una terza (sempre sdraghi (Lucca, Biblioteca Statale, 15 ottobre ideale) sezione del vol.: il primo (Francesca Chiu- 2016) e offre anche una traccia della mostra di al- saroli, Scritture brevi e velocità: i sistemi tachi- cune sue edizioni allestita in parallelo, e ovvia- grafici moderni e la stenografia, pp. 159-80) ri- mente organica agli interventi proposti. La dupli- percorre le istanze ‘filosofiche’ e le realizzazioni cità di intenti dell’iniziativa – che aveva comincia- pratiche della prassi stenografica tra XVII e XIX to a prendere corpo nel 2014, quando la cittadina sec.; il secondo (Anna Maria Trombetti, La steno-

toscana ospitò un convegno dedicato all’ antiqua- grafia nella scuola italiana e il contributo della rio Giuseppe Martini, possessore, fra le altre, di Fondazione Giulietti, pp. 181-8) punta a una ana- non poche edizioni del tipografo lucchese, poi do- lisi retrospettiva dell’istruzione alla stenografia nate all’Archivio Storico Diocesano della città – è nell’Italia del primo Novecento; il terzo (Paolo A. chiaramente leggibile anche nella impostazione Paganini, Il sistema Gabelsberger-Noë. Alla ri- del vol.: a corollario dei sette saggi storici che ap- cerca del neurone perduto, pp. 189-200) analizza profondiscono e rinfrescano la figura del Busdra- – da prospettive linguistiche e acquisizionali – i ghi (la voce biografica che Alfredo Cioni compilò metodi stenografici diffusi nella didattica scolasti- per il DBI risale al 1972!) c’è infatti una sorta di ca negli ultimi due secc.; il quarto, infine (Marco guida alla mostra, progettata ad hoc, quest’ultima, Callegari, Giuseppe Aliprandi e la “Raccolta Ali- per valorizzare le raccolte della Biblioteca Statale e prandi” presso la Biblioteca Civica di Padova, pp. dell’Archivio di Stato, cui si sono aggiunte quella 201-12) studia, attraverso i suoi lavori pubblicati dell’Archivio storico diocesano e quella (privata) nel Novecento, il magistero del principale teorico di Paolo Tiezzi. L’idea di fondo, insomma, è stata e divulgatore della tecnica stenografica in Italia. Il quella di raccontare i libri del Busdraghi e di farli vol. si conclude con una notevole prospettiva sulla pure vedere, in modo che siano loro stessi a parla- contemporaneità, estendendosi a temi non tradi- re di sé. Agli aspetti materiali della produzione di zionalmente investigati dalla disciplina paleografi- Busdraghi sono dedicati i saggi di Renzo Sabatini L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 13

e Davide Martini. Con Dagli stracci al libro: la scandaglia l’ambiente religioso in cui si inserì la carta di Vincenzo Busdraghi (pp. 18-28) Sabatini produzione busdraghiana riflettendo su una vi- propone sia una disamina (come sempre) esperta cenda – quella che ruotò intorno alla pubblicazio- e attenta dei molteplici tentativi del lucchese di in- ne del Dialogo del flusso e reflusso del mare serirsi nella produzione cartaria – il chiodo fisso d’Alseforo Talascopio. Con un ragionamento di del Busdraghi fu infatti quello di stampare le pro- Telifilo Filogenio della perfettione delle donne prie edizioni sulla propria carta, gestendo così in scritto dal medico-filosofo Girolamo Borro e totale autonomia la filiera produttiva – sia una stampato a Lucca nel 1561 (Edit 16, CNCE7169) – carrellata delle filigrane effettivamente attestate che coinvolse Vincenzo e il cugino/socio in affari nelle sue edizioni. Muovendo dall’analisi della Iacopo, ma che in realtà, come l’a. dimostra pun- supplica che il tipografo rivolse nel 1549 al Consi- tellando in maniera assai convincente il ragiona- glio Generale di Lucca affinché gli venisse conces- mento, «esce dalle dimensioni locali e diviene un so il privilegio di impiantare una cartiera tutta sua tassello di percorsi di fede, procedimenti inquisi- in città, Sabatini offre prima una mappatura dia- toriali, strategie culturali, che in prospettiva ri- cronica della diffusione della manifattura cartaria chiedono di far luce sulla figura stessa di Vincenzo in Toscana (con particolare attenzione a Pescia), e Busdraghi e, soprattutto, sulle relazioni che egli poi restringe il focus su Lucca, insistendo, oltre intratteneva con gli autori e i committenti delle che sugli sfortunati tentativi che precedettero sue edizioni» (“Telifilo Filogenio [Girolamo Bor- quello del Busdraghi, sul faticoso e altrettanto ro] sopra la perfectione delle donne”: un libro, un sfortunato percorso (fra soci che andavano e soci editore e il controllo sopra la stampa nella Lucca che arrivavano) che il nostro dovette intraprende- del Cinquecento, pp. 5-17; p. 6). Sì, perché se un re per allestire l’agognata cartiera. Che ebbe però dato è emerso con forza spigolando fra le righe sempre vita molto difficile, sia economicamente dell’a. – e non solo fra le sue – è che Vincenzo Bu- che professionalmente, tanto che lo stesso Bu- sdraghi fu imprenditore legato a doppio filo alla sdraghi si ritirò dall’impresa ancor prima che la realtà cittadina locale, dove infatti le sue edizioni, fabbrica iniziasse a produrre, ponendo così fine al di respiro certamente anche europeo, trovavano la proprio sogno. La storia e la fisionomia dei catalo- prima e più significativa ragion d’essere, lasciando ghi e delle bibliografie dedicate alla produzione quindi intendere legami molto stretti con del tipografo le racconta invece Davide Martini l’ambiente culturale, istituzionale e – last but not (Vecchi e nuovi censimenti delle edizioni impresse least – ecclesiastico lucchese. Sul portato storico e da Vincenzo Busdraghi (1549-1601), pp. 29-41, politico di un’altra edizione busdraghiana riflette cui si aggiunge in calce al vol. un ricco e documen- Clara Stella (La parola d’autrice tra propaganda tato Aggiornamento cronologico del catalogo del- e dissenso: alcuni appunti sulla questione politica le edizioni impresse da Vincenzo Busdraghi, pp. nelle “Rime diverse d’alcune nobilissime, et vir- 87-180), che propone una carrellata chiara e pun- tuosissime donne”, pp. 42- 53). Uscita nel 1559, tuale di questi elenchi librari – dal primo censi- l’opera – il cui titolo in forma non abbreviata legge mento manoscritto delle edizioni busdraghiane, Rime diverse d’alcune nobilissime, et virtuosissi- stilato fra XVIII e XIX sec. e via via postillato per me donne, raccolte per m. Lodouico Domenichi, e incrementarne l’affidabilità, fino alla redazione intitolate al signor Giannotto Castiglione gen- degli ancora fondamentali annali tipografici del til’huomo milanese (Edit 16, CNCE 17557) – fu Matteucci e del Pellegrini, apparsi a puntate su frutto della partnership fra il tipografo lucchese e «La Bibliofilia» fra il 1917 e il 1918, ora liberamen- Lodovico Domenichi, redattore editoriale già di te accessibili via web sul portale lungo corso a quell’altezza cronologica, che qui http://libriantiqui.it – e prospetta, in ideale con- propone al pubblico un’antologia di rime femmi- tinuità proprio con l’opera di Matteucci e Pellegri- nili collazionata con certosina pazienza, un vero e ni, la necessità/fattibilità di costruire sia un mo- proprio corpus lirico insomma, mediante il quale derno censimento che consenta una revisione l’a. costruisce un’originale prospettiva di indagine (non più procrastinabile) del corpus busdraghia- associando «all’analisi stilistica [...] una riflessio- no, sia la realizzazione di un database digitale del- ne sul contesto storico e teorico che ha reso possi- le edizioni dell’illustre lucchese. Su un côté deci- bile la realizzazione di questo unicum del pano- samente più storico, in bilico fra problemi di cen- rama antologico cinquecentesco» (p. 42). Dunque sura, propaganda e dissenso, si muovono invece i tornano sotto la lente di ingrandimento il contesto saggi di Clara Stella e Simonetta Adorni Braccesi. storico, e ora anche quello teorico, che hanno fatto Riproponendo un suo recente lavoro, quest’ultima da sfondo alla vicenda del Busdraghi. Per perse- 14 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

guire il suo scopo l’a. si concentra «su quei testi e no – della capacità del piacentino di inserirsi in paratesti che [...] consentono di tratteggiare un realtà produttive minori, dove, grazie certamente primo quadro delle posizioni politiche espresse anche all’intraprendenza del Busdraghi, seppe al- nell’antologia, decisamente contraddittorie e non lestire testi «che potessero avere una committenza del tutto riconducibili a una linea propagandistica diversa da quella strettamente lucchese [...] o an- pro-fiorentina o pro-cosimiana» (p. 42). Ciò che cor meglio [...] testi (si pensi soprattutto alla rac- emerge, alla luce ma soprattutto al di là di una ov- colta di rime di donne e al trattato della donna di via querelle des femmes, è l’impressione che Bu- corte) che avrebbero saputo reggersi sulle proprie sdraghi abbia prestato i propri torchi non solo per gambe nel panorama del commercio librario, go- omaggiare concretamente l’ingegno femminile ma dendo del favore di un largo pubblico e diffonden- anche per supportare un ideale politico, quello del dosi in tutti i centri della penisola» (p. 62). Mar- Domenichi, che verosimilmente doveva in qualche tyna Urbaniak si concentra su un altro versante misura essere vicino al suo, se è vero che «la rac- del lavoro editoriale del Busdraghi. La dimensione colta di più di trecento testi [...] non ha impedito visiva della sua produzione, o meglio una lettura di incastonare le voci delle scrittrici entro partico- attraverso le immagini della produzione tipografi- lari cornici, anche scomodamente politiche. Tra le ca del lucchese, è infatti al centro del saggio della voci delle autrici possiamo leggere, forse, studiosa (La produzione tipografica di Vincenzo un’ultima celebrazione della libertas contro la ti- Busdraghi: tra parole e immagini, pp. 63-72). rannia» (p. 53), un tema che nell’ancora indipen- Muovendo dalle discussioni scaturite in seno a dente Repubblica di Lucca, e nell’intricato quadro due recenti convegni dedicati alla fortuna figurati- politico italiano di quegli anni, non poteva non es- va del Furioso e facendo riferimento in particolare sere sentito. Gli interventi di Alessandro Tedesco e alle riflessioni di Lina Bolzoni a proposito del co- Martyna Urbaniak spostano invece il fuoco su al- dice che insegna a trasformare le parole in imma- cuni aspetti del lavoro editoriale del tipografo luc- gini e viceversa, l’a. analizza in maniera davvero chese. Il saggio di Tedesco, per es., è interamente convincente come e perché il Busdraghi, nono- centrato – ancora una volta, ma da una angolazio- stante gli scarsi mezzi economici a disposizione, ne diversa rispetto alla riflessione di Clara Stella, non abbia mai rinunciato, nemmeno agli esordi, con cui tuttavia ha in comune alcuni temi – sulla «a collocare il proprio messaggio nel segno della collaborazione con il Domenichi (La collabora- comunicazione visiva» (p. 62), di cui aveva evi- zione di Lodovico Domenichi con Vincenzo Bu- dentemente compreso in pieno il portato. Si pensi sdraghi, pp. 54-62), collocabile con certezza fra il per es. alla supplica (riprodotta a p. 177) indirizza- 1559 e il 1564, anche se forse la conoscenza fra i ta al Consiglio generale della città nel giugno 1549 due risale al 1554, quando cioè il poligrafo piacen- – dove il testo venne offerto ai governatori entro tino aveva terminato di scontare la pena inflittagli una cornice decorata con motivi carichi di signifi- per la traduzione dell’Excuse à messieurs les Ni- cati simbolico-politici – ma anche alle edizioni il- codemites sur la complaincte qu’ilz font de sa trop lustrate del nostro, in cui la gestione degli spazi il- grand’ riguer di Calvino. Dopo una ricostruzione lustrati ebbe spesso finalità autopromozionali, rapida ma molto efficace della tormentata vicenda sfruttando evidentemente «l’efficacia del codice biografica del Domenichi e dei primi contatti fra figurativo per radicare nella consapevolezza e nel- quest’ultimo e l’entourage di umanisti letterati la memoria dei lettori la fondazione, a Lucca, di che gravitavano intorno alla tipografia del Bu- una nuova stamperia e la figura del suo promoto- sdraghi, la riflessione entra nel merito (pp. 57-62) re» (p. 65). L’indagine a tutto tondo che i saggi scandagliando una per una le edizioni in cui inter- hanno offerto non poteva non concludersi, vista la venne il redattore piacentino. Attraverso una ana- ratio dell’intero progetto, con un campione – non lisi attenta di testi e paratesti e un ricco (e preci- esaustivo, ma largamente rappresentativo sì – del- sissimo) apparato di note a piè di pagina, l’a. dà la produzione del tipografo lucchese: a esso, e cioè conto della natura degli interventi messi in campo alla mostra (allestita presso i Saloni monumentali dal Domenichi (natura strettamente relazionata e della Biblioteca Statale), è dedicato il saggio a cura proporzionata alla tipologia delle edizioni) e di di Valentina Cappellini, Tommaso Maria Rossi e come essi siano stati misura non solo del rapporto Gaia Elisabetta Unfer Verre che chiude il vol. (La umano e professionale fra i due ma anche, pur mostra “Vincenzo Busdragi (1524?-1601). Uno nella loro esiguità – si tratta infatti di cinque edi- stampatore europeo a Lucca”, pp. 73-86). Il pezzo, zioni, ben lontane quindi dai grandi numeri che che non è una guida alla mostra in senso stretto, Domenichi aveva sfornato con Giolito e Torrenti- spiega piuttosto al potenziale visitatore cosa trove- L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 15

rà nelle varie bacheche ma soprattutto perché lo derni dell’Associazione Librai Antiquari d’Italia troverà: il percorso espositivo, infatti, è stato con- (ALAI), che si chiude con le Segnalazioni biblio- cepito come un viaggio strutturato per sezioni te- grafiche a cura di Francesca Turrisi (di cui più matiche all’interno del pensiero e dell’attività del ampia recensione è disponibile gratuitamente nei tipografo, con particolare attenzione, oltre che per diversi numeri de L’Almanacco bibliografico, in- i legami con gli ambienti culturali e politici, citta- teramente consultabili al sito dini e non, anche per le pratiche di bottega e per le http://centridiricerca.unicatt.it/creleb-centro-di- note di possesso vergate sui frontespizi, che con- ricerca-europeo-libro-editoria-biblioteca-creleb- sentono di ricostruire, almeno in parte, la storia almanacco-bibliografico#content). È schedato sot- degli esemplari in mostra. Un’altra faccia della to i singoli contributi. – E.G. stessa medaglia. Chiudono il pezzo l’elenco dei 043-003 Archivi (Gli) digitali dei Gonzaga “documenti busdraghiani” conservati presso e la cultura letteraria in età moderna, a l’Archivio di Stato di Lucca e soprattutto il preci- cura di LUCA MORLINO – DANIELA SOGLIANI, sissimo elenco delle edizioni esposte (corredata Milano, Skira, 2016 (‘I Gonzaga digitali’, 1), ciascuna dal relativo riferimento a Edit 16 e pp. x + 139, ISBN 978-88-572-3383-3, s.i.p. all’OPAC SBN), suddiviso secondo le dieci sezioni La collana “I Gonzaga digitali” – inaugurata da tematiche che fanno da ossatura alla mostra. Si questo vol. – si propone di raccogliere studi inter- tratta insomma di un vol. ricco (nelle apposite Il- disciplinari sui documenti dell’Archivio Gonzaga, lustrazioni ci sono anche 190 ill. b/n, pp. 181-236 ora consultabili nelle banche dati informatiche del oltre ad un irrinunciabile Indice dei nomi e dei Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palaz- luoghi, pp. 238-49) e di un utile strumento di la- zo Te a Mantova. In particolar modo, questo pri- voro, che non solo dà conto della giornata di stu- mo vol. presenta i frutti del convegno di studi de- dio lucchese e della sua capacità di divulgazione di dicato proprio alle Banche dai Gonzaga, organiz- alto profilo, ma rappresenta anche un es. bello e zato nel 2015 grazie alla sinergia attivata tra il incoraggiante di sinergia virtuosa – perché messa Comune di Mantova, il Dipartimento di Scienze in atto «con un minimo impegno economico da Storiche e Filologiche dell’Università Cattolica del parte della pubblica amministrazione e con tanta Sacro Cuore di Brescia, l’Archivio di Stato di Man- generosità e competenza da parte di chi vi ha pre- tova, l’Associazione Amici di Palazzo Te, i Museo so parte» – fra istituzioni e università, come ha Mantovani e l’Accademia Nazionale Virgiliana. I tenuto a sottolineare Edoardo Barbieri nella sua vari contributi si occupano di quella che è stata la Introduzione. – E.G. cultura letteraria in età moderna, con particolare Spogli e segnalazioni riferimento alle figure culturali di vari uomini di lettere in contatto – in vario modo – con i Gonza- 043-001 «ABEI Bollettino di Informazio- ga. Indice dei nomi finale. Si spogliano i singoli ne», 25, 2016/3. Continua la presentazione degli contributi. – A.T. interventi tenutisi al Convegno ABEI dal titolo “Le biblioteche ecclesiastiche: professionalità e pro- 043-004 ARREDONDO (MARIA SOLEDAD), spettive nei nuovi contesti” tenutosi ad Assisi nel Frontières et bibliothèques pour les Nove- 2016: Giovanni Solimine riflette sul profilo profes- las du siècle d’or: Italie, France, Espagne, sionale del bibliotecario e sul suo ruolo; Raffaele in Bibliothèques et lecteurs dans l’Europe De Magistris tratta della professione del bibliote- moderne, pp. 139-53. Disambiguando subito il cario dal punto di vista normativo; Riccardo Bat- termine novelas (in spagnolo, infatti, significa tocchio parla della sua esperienza come direttore romanzi ma anche raccolte di racconti) e puntel- di una biblioteca ecclesiastica; Valerio Pennasso lando il proprio ragionamento con esempi fondati inserisce il valore dei beni culturali e delle profes- su inventari di importanti biblioteche (addirittura sioni a essi legate (in particolare quella del biblio- quella di Filippo IV di Spagna!), l’a. riflette sul de- tecario) nell’orizzonte progettuale della CEI; chiu- stino del genere letterario una volta travalicati i dono la sezione dedicata al convegno gli interventi confini nazionali (dall’Italia verso la Francia, di mons. Francesco Milito, mons. Giancarlo Santi dall’Italia verso la Spagna passando per la Francia e mons. Gaetano Zito. A seguire la raccolta dei e infine dalla Spagna verso la Francia). Quello che verbali del Consiglio Direttivo ABEI del 2016. – ne esce è un corpus vario e assai ricco, cui è inte- Em.B. ramente dedicato il progetto di studio De la biblio- thèque particulière au canon littéraire au Siècle 043-002 «ALAI rivista di cultura del libro», d’or (XVI-XVII siècles) che infatti conta fra i suoi 3, 2017. Si tratta del terzo vol. della serie di qua- 16 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

partecipanti anche l’a. Chiude il pezzo una rifles- 043-009 Bellezza (La) nei libri. Cultura e sione sulla Bibliothèque française di Charles Sorel devozione nei manoscritti miniati della da intendere come profilo di biblioteca ideale. – Biblioteca Universitaria di Padova, Ruba- E.G. no (PD), Grafiche Turato Edizioni, 2017, pp. 275, ISBN 978-88-98997-62-6, ill. col. Il 043-005 BALDACCHINI (LORENZO), Aldo Ma- vol. propone il catalogo di 31 codici miniati custo- nuzio e la “legibility”, in Collectanea Ma- diti presso la Biblioteca Universitaria di Padova. nutiana, pp. 3-16  «AB» 043-044 Ciascuna scheda offre sintetiche informazioni ri- 043-006 BARBIER (FREDERIC), Les biblio- guardo la foliazione e il contenuto dei codici, sof- thèques et la Guerre de Trente Ans, in Bi- fermandosi poi sulla descrizione delle decorazioni bliothèques et lecteurs dans l’Europe mo- e la storia/provenienza dei volumi. Apre il catalo- derne, pp. 29-49. Durante i periodi di guerra, le go un saggio introduttivo di Federica Toniolo, se- biblioteche hanno subito sistematicamente distru- guito dagli approfondimenti di Lavinia Prosdoci- zioni (talvolta irreparabili) oppure sono state og- mi (I codici raccontano. Storie di librerie clau- getto di violente appropriazioni e di confische, da strali dai fondi della Biblioteca Universitaria di annoverare, queste ultime, fra le tipologie di di- Padova) e di Nicoletta Giovè Marchioli con alcune struzione, per così dire, pianificata. Focalizzandosi considerazione riguardo la struttura e la mise en sul catastrofico frangente della Guerra dei page dei manoscritti. Un occhio di riguardo è ri- Trent’anni, in particolare sulla fase boemo- servato agli erbari segnati ms. 1969 e ms. 604. Bi- palatina (1618-1625) e su quella svedese (1630- bliografia in calce. – D.M. 1635), l’a. propone tre emblematici casi di studio 043-010 BERNINI (GIOVANNA), Per la biblio- relativi ad altrettante confische, indagando in par- teca Lamberti di Brescia, in La lettura e i ticolare: le vicende seguite alla confisca delle bi- libri tra chiostro, scuola e biblioteca. Libri blioteche dei nobili boemi e alle conseguenti redi- e lettori a Brescia tra Medioevo ed Età stribuzioni a vantaggio dell’aristocrazia fedele moderna, pp. 171-92  «AB» 043-F all’imperatore; il sequestro della biblioteca Palati- na di Heidelberg e il trasferimento a Roma del suo 043-011 BEROUJON (ANNE), La transmisson contenuto, in seguito all’assedio e alla distruzione de l’amour del livres chez les Pianello de la della città tedesca; il delinearsi in Scandinavia di Valette (XVIIe - XVIIIe siècles), in Biblio- una nuova Europa delle biblioteche e dei libri pro- thèques et lecteurs dans l’Europe mo- prio in conseguenza dell’intervento svedese al con- derne, pp. 119-37. Attraverso una analisi pigno- flitto. Correda il pezzo un utile apparato di note a la dei libri dei conti via via redatti dai notabili lio- piè di pagina. – E.G. nesi Pianello de la Valette, l’a. ricostruisce la storia della biblioteca della famiglia, sedimentatasi 043-007 BARBIERI (EDOARDO), L’Apollonio nell’arco di quattro generazioni, che per scelta di Tiana di Aldo Manuzio. Alcune schede, precisa decisero di «faire bibliothèque». Grazie in Collectanea Manutiana, pp. 17-64  poi alla ricchezza delle fonti disponibili, l’a. riesce «AB» 043-044 a spiegare come e perché la biblioteca di famiglia 043-008 BARRIA-PONCET (ELEONORA), Les divenne il luogo su cui venne giocata, barando, livres de voyage de Montesquieu en Italie, l’intera partita delle origini nobili e del potere del in Bibliothèques et lecteurs dans l’Europe casato: una pretesa così posticcia, con la Rivolu- moderne, pp. 347-60. I libri di viaggio – per al- zione che praticamente bussava alle porte, da ap- tro sotterranei allo stesso Esprit des lois – hanno parire insostenibile anche agli occhi di uno dei sempre interessato Montesquieu, che durante il suoi membri, Laurent de Franquières ormai «par- suo voyage en Italie (agosto 1728-giugno 1729) fait représentant des Lumières». Corredano il pez- non a caso fece uso di carte geografiche e di guide, zo l’apparato di note a piè di pagina e un utilissi- sia in francese che in italiano. L’a. propone una ri- mo albero genealogico (p. 137). – E.G. flessione sul tema, alla luce soprattutto dalle tante 043-012 BERTELLI (SANDRO), La «Comme- note d’uso vergate dal filosofo sulle sue guide, che dia»: la scrittura e la tradizione, in Dante consentono anche di ipotizzare i canali e le circo- fra il settecentocinquantenario della na- stanze attraverso cui egli riuscì a procurarsele (il scita (2015) e il settecentenario della mor- Catalogue de la bibliothèque de Montesquieu a La te (2021). Atti delle Celebrazioni in Senato, Brède le ha censite tutte). Correda il pezzo un cor- del Forum e del Convegno internazionale poso apparato di note a piè di pagina. – E.G. di Roma: maggio-ottobre 2015, a cura di L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 17

ENRICO MALATO – ANDREA MAZZUCCHI, II, veva servire alla costruzione della memoria fami- Roma, Salerno editrice, 2016, pp. 441-68. liare per consolidarne il potere), evidenziandone Puntuale e aggiornatissima rassegna dei codici anche una sorta di geografia immaginaria, che della Commedia: la prima diffusione, con, fram- concede all’Italia un posto privilegiato proprio menti a parte, il codice del pievano Forese Donati, quando, verso gli anni Trenta del secolo, con i mo- risalente al 1330-31, citato nei vivagni dell’Aldina ti rivoluzionari ormai incombenti, il marchese Martini conservata a Brera; il Laurenziano sente un progressivo allontanamento dai valori Ashburnhamiano 828, ante 1335, in littera tex- della patria e una nostalgia crescente per il nostro tualis, modello che non ha avuto gran successo paese. Corredano il pezzo alcune immagini in b/n (solo il 10% dei mss. trecenteschi del poema pre- e un apparato di note a piè di pagina. – E.G. senta i medesimi aspetti formali); i più fortunati 043-014 BETTONI (BARBARA), Raccolte di li- “Danti del Cento”, con un approfondimento sul bri e interni domestici attraverso gli in- «copista di Parm», fecondo e raffinato produttore ventari di beni mobili di Francesco Gam- di codici; i sei codici dell’«officina di Vat», fra i bara (1600-1630), in La lettura e i libri tra quali l’eponimo Vat. Lat. 3199, la celebre copia di chiostro, scuola e biblioteca. Libri e lettori Boccaccio donata a Petrarca; la produzione extra- a Brescia tra Medioevo ed Età moderna, fiorentina (Landiano 190 di Piacenza, il 1005 della pp. 193-229  «AB» 043-F Riccardiana e l’AG XII 2 della Braidense, in origi- ne un solo codice, il Vat. Urb. 366, testimone di ri- 043-015 BIANCARDI (GIOVANNI), Fra le ferimento dell’edizione Sanguineti del poema). In- stampe dell’ode pariniana A Silvia, «ALAI torno agli anni ‘50 si colloca l’inizio dell’attività di rivista di cultura del libro», pp. 177-205. copista di Boccaccio, cui risalgono tre codici della Muovendo dalla princeps del 1795 – un opuscolet- Commedia (Toledano Zelada 104.6, Riccardiano to sine notis perché destinato verosimilmente a 1035, Chig. L.VI.213) da cui discesero molti mss. una ristretta cerchia di sodali – e collazionandola trecenteschi. Due terzi dei codici della Commedia, tanto con l’edizione successiva dell’ode quanto con più di 450 unità, risalgono al Quattrocento: «si quella di Alla Musa, uscite entrambe in quello tratta certamente della parte della tradizione del stesso 1795, l’a. delinea la complessa vicenda filo- Poema meno esplorata e conosciuta dagli studio- logico-editoriale dell’ode pariniana, e traccia con si» (pp. 461-62). L’a. descrive principalmente le chiarezza anche la concomitante circolazione di caratteristiche, da lui già studiate negli anni scor- alcune (oggi rare) plaquettes attraverso cui l’ode si, della «Commedia all’antica», «tipologia libra- venne diffusa, dando così conto della fortuna che ria che si richiama esplicitamente alla concezione da subito accompagnò il componimento parinia- e al modello umanistico di codice» (p. 463). A par- no. Corredano il pezzo una ventina di ill. b/n. e un tire dal 1472 la tradizione del poema si arricchisce apparato di note a piè di pagina. – E.G. con l’avvento della stampa (la princeps folignate 043-016 «Biblioteca (La) di via Senato», 2, risale a quell’anno): vengono passati in rassegna 2017. Vi si parla del rapporto d’Annunzio- tutti gli incunaboli della Commedia, fino alla cele- Mardersteig (Massimo Gatta), dell’asta Brunsch- bre Aldina del 1502, basata sul Vat. Lat. 3199. – wig (Giancarlo Petrtella), del layout delle coperte L.Ma. dei libri di poesia primonovecenteschi (Stefano 043-013 BERTRAND (GILLES) – BEATRICE Drei), del calligrafo Raffaello Salari (Massimo KALFOUN, Entre nostalgie encyclopedique Gatta). – Ed.B. et désir d’Italie. La bibliothèque privée de 043-017 «Biblioteca (La) di via Senato», 3, François-Marie de Vaulserre, in Biblio- 2017. Dopo un commosso ricordo di Marco San- thèques et lecteurs dans l’Europe mo- toro (Giancarlo Petrella), si parla di Elvira Sellerio derne, pp. 443-64. La biblioteca privata costi- (Massimo Gatta), di una plaquette di Verlaine tuita dal marchese François-Marie de Vaulserre, (Antonio Castronuovo), di Vittorio Alfieri tipogra- praticamente intatta, ci è nota grazie ai cinque ca- fo (Massimo Gatta). – Ed.B. taloghi redatti dal marchese stesso fra il 1820 e il 1845. Attraverso l’analisi di quei cataloghi l’a. rie- 043-018 «Biblioteca (La) di via Senato», 4, sce a illustrare la personalità del suo proprietario 2017. Vi si parla dell’opera letteraria di Piero Belli – appassionato di classificazione per influenza de (Giancarlo Petrella), della tipografia nel romanzo l’Encyclopédie, e tendente a quella visione globale (Massimo Gatta), delle edizioni di Alfonso Gatto del sapere comune a tanti nobili dell’epoca – e la (Massimo Gatta), di una traduzione francese di funzione per così dire politica della biblioteca (do- Giordano Bruno (Guido Del Giudice). 18 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

043-019 Bibliothèques et lecteurs dans scrittura e dei primi carteggi: dall’epistolario di l’Europe moderne (XVIIe - XVIIIe siècles), Cicerone, passando per Seneca, fino ad arrivare al- sous la direction de GILLES BERTRAND – le Ultime Lettere di Jacopo Ortis. Il contributo si ANNE CAYUELA – CHRISTIAN DEL VENTO – RA- conclude con la trattazione delle caratteristiche PHAËLE MOUREN, Genève, Droz, 2016, pp. materiali delle epistole e l’analisi di alcune testi- 532, ISBN 978-2-600-04703-6, s.i.p. Suddi- monianze bresciane, conservate presso la Civica viso in due parti – Première partie. Possession, Biblioteca Queriniana e riportate in appendice. usages et circolation du livre européen (second Resta tuttavia una ultima domanda: le nuove tec- XVIe– début XVIIIe siècle), pp. 29-256; Deuxième nologie potranno dare nuova vita alla lettera? Così partie. À la croisée des savoirs entre Espagne, Al- si esprime in proposito l’a.: «cambiano […] gli lemagne, France et Italie (XVIIe et sourtotu strumenti scrittorii, ma non l’ineludibile esigenza XVIIIe siècle), pp. 261-464 – il vol. raccoglie 22 discorsiva dell’uomo “animale comunicativo per contributi, tutti in francese, che riflettono sul tema eccellenza”»; è un interrogativo per ora irrisolto, del rapporto fra biblioteche e lettori, usando come che solo il tempo potrà forse chiarire. – Cecilia chiave di interpretazione la storia delle biblioteche Bay e i differenti usi del libro. La prima parte della sil- 043-023 BORGHELLO, (GIAMPAOLO), Come loge mappa tempi e modi di formazione delle bi- nasce un best seller. Gli editori, il mercato, blioteche nelle aree germaniche, francesi, italiane, le strategie, il successo di Piero Chiara, spagnole e ibero-americane nel corso di tutto il Udine, Forum 2016, pp. 179, ISBN 978-88- XVII sec., e analizza le circostanze di acquisizio- 8420-946-7, € 16. Il vol. di Borghello si propone ne/circolazione/dispersione delle relative colle- di analizzare genesi e dinamica del best seller at- zioni librarie. La seconda parte del lavoro, invece, traverso un percorso tripartito: nella prima sezio- a parità di temi, restringe il focus in particolare su ne è dedicato ampio spazio a riflessioni e nozioni Francia, Italia e Germania. Completano il vol. un quali letteratura di massa, di consumo, paralette- Résumés dei pezzi (pp. 465-80), un sintetico pro- ratura, che non spiccano per eccessiva originalità filo degli autori (pp. 465-91), l’indice dei nomi (pp. ma consentono a qualunque lettore, anche al più 493-523) e la Table des illustrations, figures et inesperto, di formarsi una idea chiara del pano- graphiques (pp. 525-7). Si schedano i singoli con- rama editoriale che si sta trattando. Nella parte tributi. – E.G. successiva, a partire dagli studi dello storico 043-020 BLACK (ROBERT), Aldo Manuzio dell’editoria Gian Carlo Ferretti, si delinea la pro-

Grammarian, in Collectanea Manutiana, blematica del rapporto tra la società, l’ intellettua- pp. 65-92  «AB» 043-044 le, le scelte narrative di costui rispetto al suo pub- blico e al suo orizzonte culturale; è nella conclu- 043-021 BOGLIOLO (GINO), Brevi cenni sto- sione di tale sezione che si introduce il dibattito rici sulla produzione della carta di stracci, sul best seller: quali caratteri deve avere, quali gli in Libri parole biblioteche, pp. 151-4. Dopo elementi di promozione e marketing, quali le tem- aver ripercorso brevemente alcune delle speri- pistiche di vendita, quali anche i fattori casuali, mentazioni che precedettero l’avvento della pro- contingenti che hanno portato determinati libri ai duzione della carta realizzata con carta di pasta vertici delle classifiche di vendita. Il caso editoria- vegetale, si ripercorrono i passaggi necessari per la le che viene analizzato per esteso è quello di Piero produzione della carta di stracci. – A.T. Chiara (Luino, 23 marzo 1913 – Varese, 31 dicem- 043-022 BONFADINI (PAOLA), “Caro amico ti bre 1986), scrittore di padre siciliano e madre scrivo”: note sulla lettera dalla latinità piemontese, autore di numerosi romanzi quali Il all’età moderna, in Dalla lettera alla piatto piange, Con la faccia per terra e Vedrò email. Quale cultura epistolare al tempo di Singapore? La strategia adottata da Borghello è Internet, pp. 35-43. «Il postino che suona il quella di far parlare direttamente lo scrittore vare- campanello, una comunicazione attesa, la busta sotto attraverso brani dei suoi romanzi o stralci di con il francobollo, gli inchiostri, la grafia, senti- interviste; in tal modo, tramite l’analisi puntuale menti quali aspettativa, desiderio, gioia, trepida- dei brani, si valuta e si analizza il successo di Chia- zione, curiosità»: c’è tutto un mondo di emozioni e ra e contemporaneamente, attraverso le interviste sensazioni particolari legato alla cultura epistola- a lui rivolte, si mette in luce la sua tecnica scritto- re. È proprio questo mondo che Paola Bonfadini si ria: «saggiare e testare oralmente forza e dinamica propone di trattare, «dalla latinità all’età moder- di un racconto, prima di trasferirlo sulla pagina na», attraverso la storia delle primitive forme di scritta». L’itinerario tracciato nel volume tramite L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 19

frammenti dei romanzi di Chiara si sposta tra Mi- Virna Brigatti che prende in esame la raccolta ‘co- lano, la terra d’origine paterna – la Sicilia –, Parigi smicomica’ di Calvino osservandola tra l’edizione e Losanna, Stresa e il lago Maggiore, Trieste e Ci- di lusso mondadoriana («I Meridiani») e le sue vidale, fino ad approdare al progetto di un viaggio derivazioni in collane più popolari («Gli Oscar»). in Oriente. Dalla ripetizione insistita della espres- L’autrice pone particolare attenzione all’ordine in sione «Vedrò Singapore?» emerge il fatto che si cui le novelle si presentano nelle diverse forme tratta più di un ideale che di una reale intenzione; editoriali e riflette sul problema della dispersione è un viaggio che lo porta geograficamente lontano del materiale novellistico calviniano e su quello dal paese natale, dal quale in realtà mai si stacca: della ricostruzione strutturale dell’originale. – «“Vedrò Singapore?” mi chiesi un’altra volta. Un M.G. bisbiglio, che udii distintamente, mi rispose: 043-026 BRUSCHI (ANDREA), Une grande “Torna alle onde del Lago Maggiore”. Mi fermai bibliothèque privée du XVIIe et du début per guardarmi attorno e dietro le spalle. Non c’era du XVIIIe siécle face à son destin. Les nessuno. Il bisbiglio doveva essere arrivato sul livres d’Etienne Baluze et leur vente aux vento, se non era sorto dentro di me». – Cecilia enchères (1719), in Bibliothèques et lec- Bay teurs dans l’Europe moderne, pp. 243-56. 043-024 Bossi e Goethe. Affinità elettive L’a. ricostruisce minuziosamente e poi usa la vi- nel segno di Leonardo, a cura di FERNANDO cenda e le fonti relative alla dispersione della bi- MAZZOCCA – FRANCESCA TASSO – OMAR CUC- blioteca di Etienen Baluze (1630-1718; storico, ge- CINIELLO, Milano, Officina Libraria, 2016, suita e bibliotecario del Colbert) come case study pp. 200, ill. col., ISBN 978-88-99765-13-2, per indagare le dinamiche e le logiche – talvolta € 24. Il pittore bustocco Giuseppe Bossi (1777- assai sfuggenti alla comprensione di noi moderni 1815), a partire dal 1807, fu incaricato dal viceré – con cui venne smembrata una intera biblioteca Eugène de Beauharnais (1781-1824) di eseguire privata alla fine del XVII sec. Come quella del Ba- una copia del Cenacolo di Leonardo. Da tale in- luze appunto, la cui dispersione iniziò quando egli combenza nacquero «un cartone dell’intera com- era ancora in vita e terminò un anno dopo la sua posizione oggi conservato a San Pietroburgo, un morte con una vendita all’asta come prescriveva, dipinto che riproduceva l’originale di Leonardo, d’altra parte il testamento, contenente, fra l’altro, perduto durante la Seconda guerra mondiale, e in- un inventario che doveva servire come modello fine la pubblicazione, nel 1811, di un volume dal ti- per la realizzazione del catalogo di vendita. Corre- tolo Del Cenacolo di Leonardo da Vinci libri quat- da il pezzo un apparato di note a piè di pagina e la tro, tanto apprezzato da Goethe da spingerlo a sua trascrizione del testamento del Baluze (pp. 254-6). volta a scrivere un saggio sul Cenacolo» (p. 7). La – E.G. passione per Leonardo spinse Bossi a occuparsi 043-027 CALABRESE (ALFREDO), Il Davidde, anche delle copie d’epoca del dipinto, di cui realiz- dramma per musica, in Libri parole biblio- zò dei lucidi acquistati, dopo la sua morte, dal teche, pp. 179-85. granduca di Sassonia-Weimar Carl August (1757- 1828) nel 1817 e che si trovano oggi a Weimar. Il 043-028 CAMPELLO (GIUDITTA), L’edizione vol., riprendendo un’importante mostra svoltasi milanese del Pilade bresciano: il Vocabo- presso la Klassik Stiftung di Weimar (Von Leo- larium Piladae (Milano, Ambrogio da Ca- nardo fasziniert: Giuseppe Bossi und Goethe, 26 ponago, ante 1501), in La lettura e i libri agosto-13 novembre 2016) e il relativo catalogo, tra chiostro, scuola e biblioteca. Libri e presenta nove studi che ricostruiscono, con uno lettori a Brescia tra Medioevo ed Età mo- sguardo ampio dal punto di vista disciplinare, vari derna, pp. 131-9  «AB» 043-F aspetti di questa importante vicenda che lega cul- 043-029 CANOVA (ANDREA), I Gonzaga digi- tura italiana e cultura tedesca dell’Ottocento. I tali e la storia della cultura letteraria: al- saggi sono corredati da ottime riproduzioni foto- cune prospettive di ricerca, in Gli archivi grafiche. Chiude l’indice dei nomi. – L.R. digitali dei Gonzaga, pp. 1-23. Il contributo, 043-025 BRIGATTI (VIRNA), Scelte ecdotiche partendo da una riflessione sull’origine della ban- e critica letteraria intorno alle «Cosmico- ca dati digitale (risalente al 1998), si interroga su miche» di Italo Calvino, «Prassi Ecdotiche quelli che potranno essere gli sviluppi futuri dello della Modernità Letteraria», 2, 2017. Tra fi- strumento e delle prospettive di ricerca. Per ri- lologia e storia dell’editoria si muove il saggio di spondere al quesito si portano vari esempi con cui 20 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

si è interrogata la banca dati cercando di focaliz- necessità di ascolto, di interazione, più che di una zarsi su alcuni ambiti specifici: ruolo dei Gonzaga reale risposta dal mondo intorno. – Cecilia Bay nella costituzione delle imprese tipografico edito- 043-034 CASTRONUOVO (ANTONIO), Uno spo- riali; biblioteche e richieste di libri da parte dei salizio tra Regione e xilografia: “La Piê”, principi di Mantova; rapporto dei Gonzaga con «ALAI rivista di cultura del libro», pp. 51- l’Inquisizione e la censura; analisi delle forme del- 62. In attesa di festeggiare degnamente, nel 2020, la lingua riscontrabili nei documenti. – A.T. il centenario de «La Piê», l’a. ripercorre per som- 043-030 CANOVA (ANDREA), Una miscella- mi capi le vicende più importanti della gloriosa ri- nea appartenuta a Marino Becichemo vista e dei suoi collaboratori, mettendo l’accento, (Mantova, Biblioteca Comunale Teresia- in particolare, sul connubio con l’incisione silogra- na, Incunabolo 803), in La lettura e i libri fica che proprio in Romagna visse il suo momento tra chiostro, scuola e biblioteca. Libri e d’oro lungo il primo trentennio del secolo scorso. lettori a Brescia tra Medioevo ed Età mo- Corredano il pezzo nove illustrazioni b/n che ri- derna, pp. 141-69  «AB» 043-F producono alcune fra le silografie più significative apparse sulla rivista. – E.G. 043-031 CARLESCHI (FRANCESCA), Il brevia- rio miniato francescano ms. A V 24 della 043-035 Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Queriniana, in La lettura e i li- Biblioteca Comunale Teresiana di Manto- bri tra chiostro, scuola e biblioteca. Libri e va, a cura di PASQUALE DI VIESTI, introdu- lettori a Brescia tra Medioevo ed Età mo- zione di EDOARDO BARBIERI, Firenze, Olsch- derna, pp. 43-68  «AB» 043-F ki, 2017 (‘Biblioteca mantovana’, 11), pp. lxxv + 566, 8 cc. di tav. col., ISBN 978-88- 043-032 CARLINO (FEDERICO), Un medico 222-6350-6, € 75. Il vol. presenta il catalogo umanista-bibliofilo. Profilo biografico di dell’importante fondo Incunaboli della Biblioteca Lorenzo Carlino, in Libri parole bibliote- Teresiana di Mantova. Si contano un totale di che, pp. 29-41. 1.089 edizioni per 1.617 testi rilevati. Il vol. è aper- 043-033 CASTELLI (MARCO), L’impallidire to da una Introduzione di Edoardo Barbieri (pp. della cultura epistolare nella comunica- XIII-XXII) in cui viene sottolineato il valore del zione contemporanea, in Dalla lettera alla lavoro e il senso di pubblicare, nell’era delle ban- email. Quale cultura epistolare al tempo di che dati digitali, un catalogo in forma cartacea. Internet, pp. 7-24. Marco Castelli propone nel Seguono poi (dovuti al curatore): una Premessa suo contributo alcune considerazioni di ordine ge- (pp. XXIII-XLVIII) in cui vengono ripresi alcuni nerale riguardanti il ruolo dello strumento tecno- dati riguardanti la formazione del fondo, in cui si logico e i suoi effetti sul contesto sociale e comuni- dà ragione dei cataloghi precedenti dello stesso e cativo odierno; in particolar modo, egli afferma in cui viene considerata la consistenza e la natura che l’epistola abbia subito un progressivo processo del fondo, sia in termini numerici che in merito al- di sostituzione in favore di chat, e-mail e social la tipologia delle opere in questo conservate; una network. I primi due strumenti comunicativi no- nota tecnica riguardo la Strutta del catalogo e cri- minati – chat ed e-mail – presentano caratteristi- teri tecnici di compilazione della scheda (pp. che simili alla lettera quali norme tecniche, una XLIX-LIII) e una importante appendice intitolata sorta di galateo della scrittura elettronica o, per Breve excursus sulle provenienze dei volumi e i dirla in termini tecnici, una netiquette. Presenta al criteri di attribuzione (pp. LV-LXXIII) che per- contrario differenze e assume quindi «uno spazio mette di ripercorrere la stratificazione del fondo. autonomo rispetto alla cultura epistolare» il mon- Le schede vere e proprie sono caratterizzate da un do dei social network. È in quest’ultima parte della alto livello di analiticità: all’intestazione seguono i trattazione che si concentrano le riflessioni mag- dati bibliografici dettagliati dell’edizione e un’area giormente innovative: secondo l’a., si tratterebbe in cui vengono invece sottolineati i dati dell’ esem- infatti di un nuovo esempio di comunicazione li- plare. Indice degli autori secondari, dei luoghi di quida, attraverso l’analisi della quale egli delinea stampa, dei tipografi, degli editori, delle prove- la figura dell’uomo contemporaneo come estre- nienze, dei possessori, cronologico delle edizioni e mamente bisognoso di accettazione, di approva- tavola di corrispondenza delle schede con il topo- zione dal mondo circostante. Un’approvazione che grafico. Bibliografia conclusiva dei documenti, dei si esplica in likes, retweet, reactions, simbolo di testi e delle risorse web citati. – A.T. L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 21

043-036 CAVALLO (NICOLA), Sul Trattato di 043-040 CHIABRANDO (MAURO), Guido Mo- topografia di Achille Flauti stampato a diano e «tipografia» 1931-1932, «ALAI rivi- Napoli nel 1855, in Libri parole bibliote- sta di cultura del libro», pp. 63-80. L’a. rac- che, pp. 115-6. conta come il tipografo Guido Modiano (1899- 1943), mutuando dall’architettura e dalle avan- 043-037 CAZZATO (MARIO), Massenzio Pic- guardie artistiche gli allora nuovi stilemi cini “medico filosofo” nella Lecce della dell’Italian style, di fatto sdoganò nella modernità Controriforma (Un libro, una cappella e la la tipografia italiana, «imprimendo una svolta de- casa dei Guidano), in Libri parole biblio- cisiva alla espressività della grafica d’avanguardia teche, pp. 225-9. ... partendo proprio dalle riviste di architettura» 043-038 CECCHERINI (IRENE), Sozomeno da (p. 64). Corredano il pezzo tredici illustrazioni. – Pistoia (1387-1458). Scrittura e libri di un E.G. umanista, premessa di STEFANO ZAMPONI, 043-041 CHIESA (CARLO ALBERTO), “Un me- con un saggio di DAVID SPERANZI, Firenze, stiere semplice”. Ricordi di un libraio an- Olschki, 2016 (‘Biblioteca dell’«Archivum tiquario. Per i novant’anni di Gianni An- Romanicum». Serie I: Storia, Letteratura, tonini, Milano, Officina Libraria, 2016 Paleografia’, 431), pp. XIX + 466, ill. b/n, (‘Sine titulo’, 2), pp. 93, ISBN 978-88- ISBN 978-88-222-6343-8, € 65 In questo stu- 97737-93-3, € 10. «Una storia semplice è una dio, figlio del progetto Sozomeno umanista pi- storia complicatissima» si legge sulla quarta di stoiese, Irene Ceccherini riunisce nuovamente i li- copertina del celebre romanzo breve di Leonardo bri della biblioteca dispersa di Sozomeno. Il vol. si Sciascia. Lo stesso si potrebbe scrivere per il me- divide in due parti: la prima è una trattazione teo- stiere di libraio antiquario, come emerge da que- rica sulla biblioteca e sulla cultura grafica di So- sto vol. che porta finalmente alla luce il testo di zomeno; la seconda contiene il catalogo vero e una conferenza tenuta dall’a. presso l’Università proprio della biblioteca. I manoscritti dell’ umani- Cattolica di Milano nei primi anni Novanta su in- sta pistoiese (per lo più classici latini e greci, molti vito di Giuseppe Billanovich. Carlo Alberto Chiesa autografi) sono descritti analiticamente in 86 (1926-1998), tra i più noti antiquari del Novecen- schede. La studiosa procede alla identificazione e to, più che fornire un “manuale del libraio”, rico- allo studio di ciascun esemplare dal punto di vista struisce in queste pagine non solo la propria vi- codicologico, concentrandosi anche sui tempi e sui cenda biografica, ma i profili (visti sempre con modi della dispersione della raccolta. Seguono l’occhio dell’a., si intende) delle «più illustri figure quattro appendici contenenti la nuova edizione della bibliofilia novecentesca» (p. 9): collezionisti, dell’inventario della libreria, una tavola di concor- antiquari, bibliotecari. Si tratta, però, anche di un danza, la rassegna dei principali fatti codicologici libro di avventure, tra incontri curiosi, acquisti az- e un saggio di David Speranzi sui manoscritti greci zardati, aste private, corse su e giù tra gli scaffali di Sozomeno. 120 tavole riproducono codici e in- di alcune delle più prestigiose collezioni librarie terventi manoscritti dell’umanista. Chiudono infi- italiane. Una lettura piacevole che restituisce, in ne il vol. la bibliografia e gli indici dei manoscritti, un numero piuttosto limitato di pagine, un quadro degli autori, delle opere e degli initia, dei nomi di del collezionismo e dell’antiquariato del pieno No- persona e di luogo, delle tavole. – S.C. vecento. Il testo è stato dotato di un utile apparato 043-039 «Charta», 150, marzo-aprile 2017. di note che chiariscono alcuni riferimenti, ma so- Il numero è dedicato a Renato Trevisani e prattutto ricostruiscono dei brevi profili dei per- l’Organizzazione Editoriale Tipografica di Roma sonaggi citati. Chiudono un breve profilo biografi- (Gianni Giovannelli), a quei dispositivi dispensa- co di Carlo Alberto Chiesa e l’indice dei nomi. – tori di sapere costituiti da una o due facce di car- L.R. tone variamente fustellate e unite da un perno di 043-042 CINQUE (GAETANO), Il piacere metallo (Mauro Chiabrando), alla litografia e al (perduto?) delle lettere scritte a mano e suo utilizzo nell’ambito della réclame (Edoardo l’immateriale universo dei messaggi onli- Fontana), a “Le livre de demain” di Arthème Fa- ne, in Dalla lettera alla email. Quale cul- yard (Francesco Rapazzini), ad Attilio Rossi grafi- tura epistolare al tempo di Internet, pp. co e illustratore (Pablo Rossi), alla presenza 25-34. Pur senza portare riflessioni particolar- dell’alluminio nell’editoria novecentesca (Elisabet- mente innovative, il contributo di Gaetano Cinque ta Gulli Grigioni). – Em.B. chiarisce come la tecnologia epistolare (sms, e- 22 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

mail, social network), sostituendosi alle lettere gomentata sul tema nel panorama nazionale. – scritte a mano, provochi «un impoverimento della Pierfilippo Saviotti conversazione, [togliendo] la complessità di una 043-044 Collectanea manutiana. Studi cri- relazione di scambio, impoverendola e trasfor- tici sul Aldo Manuzio, a cura di PIER DAVI- mandola in una fredda interazione di parole senza DE ACCENDERE – STEFANO U. BALDASSARRI, ambiguità e sfumature». Sottolineando poi il fa- Firenze, Le Lettere, 2017, pp. 209, ill. b/n, scino della corrispondenza epistolare, a partire ISBN 978-8893660174, € 36. Come ulteriore dall’esempio pratico delle lettere tra i propri geni- contributo alle celebrazioni per i cinquecento anni tori – il padre carabiniere a Trieste, la madre casa- dalla morte di Aldo Manuzio, sei specialisti della linga a Napoli, negli anni 1937-1940 –, l’autore materia fanno luce su aspetti ed episodi della sua “fissa” il format dell’epistola e delle e-mail, evi- eccezionale attività tipografica. Lorenzo Baldac- denziando la maggiore libertà di queste ultime, chini esamina la leggibilità dei caratteri del libro a per le quali non esiste un format predefinito: stampa e, più in generale, la correlazione delle eventuali condizionamenti sono dettati dallo forme di scrittura con il nostro cervello anche gra- strumento tecnologico. In conclusione, si eviden- zie agli apporti di altre scienze. Edoardo Barbieri zia che l’innovazione tecnica – laddove migliora la si sofferma sull’enigmatica vicenda della Vita di vita umana – è certamente auspicabile; ma al Apollonio di Tiana (neopitagorico del I sec. d.C., tempo stesso bisogna anche salvaguardare il pas- di gran fortuna nella Firenze neoplatonica all’alba sato, non rottamarlo. – Cecilia Bay dell’età moderna), di cui Aldo fornì una stampa 043-043 CLOUGH (JAMES) – CHIARA SCATTO- del testo greco accompagnato dalla traduzione la- LIN, Alfabeti di legno. Luigi Melchiori e la tina. Nel suo saggio, poi, Robert Black analizza le storia dei caratteri di legno in Italia, Cor- grammaticae pubblicate da Manuzio sulla base nuda (TV), Tipoteca Italiana Fondazione, dei migliori modelli latini e sulla scia di Lorenzo 2014, pp. 207, ill., ISBN 978-88-95932-00- Valla. Giancarlo Petrella entra invece nel mondo 2. La xilografia ha avuto un ruolo molto impor- della bibliofilia, ricostruendo la storia del collezio- tante nella storia della stampa. Dai primi sviluppi nismo di edizioni aldine tra Ancien Régime ed età orientali, in particolare in Cina, dove si attestano moderna nell’Italia settentrionale (segnatamente prime stampe su carta da matrici di legno già tra le raccolte Containi Costabili, Thun, Avogadro, VIII e IX secolo d.C., all’arrivo in Europa con circa Martinengo, Ducos e Poldi Pezzoli). Infine, anche mezzo secolo di anticipo rispetto ai caratteri mobi- dagli ultimi due saggi della collectanea emerge li in metallo di Gutenberg. Una storia affascinante, una immagine di un Aldo Manuzio come homo raccontata in questo prezioso volume edito dalla sapiens e homo faber: l’affondo di Brian Richard- fondazione della Tipoteca Italiana di Cornuda, che son è sulla produzione bilingue (latino-greco), ma ne racconta pregi, difetti e limiti per quanto ri- anche sulla teoria versoria e sulle traduzioni del guarda costi e lavorazione. Nella prima parte, Ja- tipografo; il saggio di Piero Scapecchi recupera in- mes Clough ripercorre gli sviluppi della stampa a vece la storia del mancato progetto di una «Nuova caratteri di legno, dalle origini americane con la Accademia» e del ruolo di molti umanisti ed eru- fondazione dell’industria per la loro fabbricazione diti nell’officina aldina, oltre all’intera storia della da parte del newyorkese Darius Wells (1800- Casa, che trovò nell’adagio ossimorico Festina 1875), fino all’ingresso nei nostri confini nazionali. Lente la propria celeberrima marca. – Dario Ro- La scuola di Foligno di Francesco Salvati (1827 – mano 1884) fa da precursore alle tipografie xilografiche 043-045 CORONELLI (GIACOMO), Il «furore venete, in particolare quella legata alla figura di editoriale» di Oswaldo Bot, «ALAI rivista Luigi Melchiori attivo a cavallo tra Otto e Nove- di cultura del libro», pp. 81-113. Si tratta (con cento a Crespano Veneto. La personalità e le tec- qualche rimaneggiamento) del testo apparso nel niche di lavoro di Melchiori vengono approfondite catalogo della mostra BOT, Barbieri Oswaldo nella seconda parte del volume, a cura di Chiara Terribile: i futurismi di un giocoliere (Piacenza, Scattolin, la quale ne studia il percorso personale e settembre 2015), in cui l’a. analizza le tante forme professionale e il fondo di caratteri e fregi in le- della forsennata produzione di Oswaldo Bot (no- gno, conservati oggi proprio presso la Tipoteca di me d’arte del piacentino Osvaldo Barbieri, 1895- Cornuda. Sebbene non si tratti di una storia com- 1958), artista poliedrico, grafico e illustratore mo- pleta ed esaustiva per quanto riguarda la stampa a dernissimo e irriverente, sottolineando in partico- caratteri di legno in Italia, siamo comunque di lare la portata del suo incontro con Marinetti, nel fronte a una, forse la prima, ricerca organica e ar- L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 23

1929. Corredano il pezzo otto illustrazioni b/n. – vol.) e della genesi del codice riccardiano. Chiude E.G. una relazione di Maria Luisa Migliore sul restauro eseguito con alcune testimonianze fotografiche 043-046 Cura (La) del testo in redazione. delle varie fasi di intervento. – Em.B. Norme editoriali essenziali, a cura di RO- BERTO CICALA – MARIA VILLANO – VALERIO 043-048 DALL’ORO (GIORGIO), Carta e pote- ROSSI, Milano, EDUCatt, 2016, pp. 62, € 5. Il re. La carta “lombarda” e l’Europa dagli vol., pensato per gli studenti del Laboratorio di Asburgo ai Savoia. Acqua, stracci, carta, Editoria dell’Università Cattolica di Milano, diret- colla e penne (secoli XVI-XIX), Vercelli, to da Roberto Cicala, segue le fasi del processo di Gallo Edizioni, 2017, pp. 244, ill. b/N, ISBN preparazione del testo in redazione, senza trala- 987-88-9731-427-1, € 30. Il vol., oltre allo sco- sciare la descrizione delle componenti po dichiarato (e perseguito) di ripercorre la storia dell’oggetto-libro. Parte fondamentale del vol. è la dell’industria cartaria in Lombardia dalle origini raccolta delle norme redazionali, delle norme di all’epoca napoleonica, indulge in una approfondita citazione bibliografica e dei simboli UNI di corre- disamina di tutte le attività artigianali direttamen- zione. – Maria Serena Chiocca te o indirettamente legate alla filiera cartaria. Do- po una introduzione teorica, i capp. tracciano un 043-047 Da Venezia alla Terrasanta. Il re- profilo storico degli stracciai e delle corporazioni stauro del Liber secretorum fidelium Cru- cartarie in Lombardia, senza non dimenticare i cis di Marin Sanudo (Ricc.237) della Bi- rapporti con tipografi, editori e produttori di colla blioteca Riccardiana di Firenze, a cura di e penne, tutti in vario modo implicati nel grande GIOVANNA LAZZI, Padova, Nova Charta, 2013 business della carta. Ampie appendici in ordine (‘Salviamo un codice’), pp. 108, ISBN 978- cronologico divise per categoria commerciale in 88-95047-20-1, € 22. Il vol. presenta il risultato calce. – D.M. della nona edizione dell’iniziativa “Salviamo un codice”, promossa dalla casa editrice Nova Charta 043-049 Dalla lettera alla email. Quale e dalla rivista «Alumina. Pagine miniate»: un pro- cultura epistolare al tempo di Internet, a getto che si propone di restaurare codici miniati cura di MARIO BALDOLI, Brescia, delle biblioteche italiane restituendoli alla colletti- Com&Print, 2016, ISBN 978-88-906-3998- vità in condizioni ottimali e di sensibilizzare 2, € 12. Vol. che contiene gli atti dell’omonimo l’opinione pubblica sul valore del nostro patrimo- convegno. Si schedano i singoli contributi. – Ceci- nio librario. Oggetto dell’elegante vol. è il codice lia Bay Ricc.237, uno dei testimoni del Liber secretorum 043-050 DE LEO (PIETRO), Da un raro libro fidelium Crucis. L’opera, scritta all’inizio del XIV di Poesie e Prose sacre uno sconosciuto sec., illustra il progetto di una crociata che risolva “prodigio” di San Francesco di Paola, in definitivamente il problema degli infedeli e per- Libri parole biblioteche, pp. 129-39. metta a Venezia di diventare la prima potenza del Mediterraneo: il suo autore, oltre a essere 043-051 DE PASQUALE (ANDREA), La biblio- l’ideatore di tale progetto, tentò in vario modo di thèque de la maison de Savoie au XVIIe promuoverlo facendo avere copia del testo a vari siècle, in Bibliothèques et lecteurs dans personaggi di spicco del tempo e il codice riccar- l’Europe moderne, pp. 71-98. L’interesse del diano è appunto uno di queste. Il vol. che qui si duca Carlo Emanuele I di Savoia (1562-1630) a segnala raccoglie vari interessanti contributi per implementare la già cospicua biblioteca di fami- uno studio storico critico del manoscritto in ogget- glia, facendone una vera e propria biblioteca uni- to. Dopo il contributo di Giovanna Lazzi sulla sto- versale, porta alla progettazione/costruzione di un ria della Biblioteca Riccardiana e le sue collezioni, luogo adeguato per ospitarla. Quel luogo – in real- Franco Cardini traccia un profilo biografico di Ma- tà il primo ricchissimo nucleo anche delle raccolte rin Sanudo inserendo il personaggio e la sua ini- di pittura, scultura e oggetti preziosi della famiglia ziativa nel contesto storico del tempo. Giovanna Savoia – costituisce un esempio emblematico di Lazzi riprende la figura dell’autore per ripercorre- biblioteca palatina del XVII sec. e su di essa si re analiticamente la genesi del testo e la sua storia. concentra la riflessione dell’a. Benché infatti eco- I saggi di Giordana Mariani Canova e di Rosanna nomica a un più ampio disegno culturale di legit- Miriello si occupano rispettivamente dell’analisi timazione/consolidamento della casa regnante, le stilistica delle miniature che adornano il mano- sue raccolte riflettono comunque gli interessi dei scritto (e delle cui riproduzioni è arricchito l’intero sovrani che l’hanno alimentata, molto attratti, a 24 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

quanto pare, dalle scienze e dalle lingue orientali. tin Lutero rappresenta colui che ha maggiormente Correda il pezzo un ampio e documentato appara- sfruttato il potere del nuovo medium: stando a to di note a piè di pagina. – E.G. quanto stimato da Hans Joachim Köhler, le sue opere da sole costituiscono il 20% di tutti gli opu- 043-052 DE PAULIS (NICOLA), Un ricordo di scoli pubblicati durante il periodo 1500-1530. Francesco Barbieri e La luna dei Borboni, Seppure l’a. focalizzi la sua attenzione sullo studio in Libri parole biblioteche, pp. 53-5. dei pamphlets protestanti e cattolici pubblicati 043-053 DE VENUTO (LILIANA), Allegre bri- esclusivamente a Strasburgo durante i primi anni gate in gita a Castellano fra svaghi bo- della Riforma, si può ben comprendere non solo scherecci e atmosfere galanti. La scampa- come questa sia stata, a suo modo, la prima cam- gnata del 1771, «Quaderni del Borgoanti- pagna “mediatica” della storia dell’umanità ma co», 17, 2016, pp. 72-82. – Ed.B. anche come Lutero abbia dominato in modo schiacciante tale campagna portando dalla sua la 043-054 DEI (ADELE), La poesia impura. A proposito dell’edizione di Clemente Rebo- possibilità di diffondere su larga scala e quanto ra, «Prassi Ecdotiche della Modernità Let- più velocemente possibile i suoi pensieri “sovver- teraria», 2, 2017. L’a. – che è anche la curatrice sivi”. All’intersezione tra due dibattiti storiografici del recentissimo «Meridiano» Mondadori dedica- – sul ruolo della stampa e sulla natura del primo to alle poesie, alle prose e alle traduzioni di Cle- movimento di Riforma – tale opera costituisce un mente Rebora (2016) – riflette intorno ai proble- importante contribuito su entrambi i fronti laddo- mi editoriali (ecdotici e no) relativi a uno dei più ve come afferma l’a. stesso «the medium itself be- complessi autori del Novecento italiano. Il percor- came entangled with its message» (p. 2). – Anna Amico so ricostruttivo attraversa la disamina delle prece- denti edizioni (e in particolare quelle di Scheiwil- 043-057 FARESE (GIOVANNI), L’economista e ler-Garzanti del 1988 e del 1994) e delle difficoltà l’umanista. Antonio Serra e il misterioso offerte dalla peculiarità tematica e stilistica autore dei distici nel Breve Trattato (1613), dell’opera reboriana. – M.G. in Libri parole biblioteche, pp. 231-43.

043-055 DEL VENTO (CHRISTIAN), Un écri- 043-058 FERA (VINCENZO) – SUSANNA VILLA- vain et sa bibliothèque. Le cas de Vittorio RI – PAOLA ITALIA – GIOVANNA FROSINI, Alfieri, in Bibliothèques et lecteurs dans Quattro conversazioni di filologia, Roma, l’Europe moderne, pp. 325-45. Cosa è la bi- Bulzoni Editore, 2016 (‘Fonti e Studi’, 24), blioteca di uno scrittore? E quando è possibile pp. X + 86, ISBN 978-886897-042-0, € 12. parlare di biblioteca di uno scrittore, alla luce del- Come chiariscono Alberto Cadioli e Giuseppe le profonde metamorfosi che la funzione autoriale Frasso nell’Introduzione (pp. IX-X), le quattro ha subito nel corso del XVIII sec.? Per l’area ita- conversazioni incluse nel vol. si sono tenute nella liana ben si presta a rispondere a queste domande primavera del 2015 presso la Biblioteca Ambro- la biblioteca di Vittorio Alfieri, che l’a. utilizza in- siana di Milano, nell’ambito della Scuola di Alta fatti come case study per dimostrare come e per- formazione in Filologia moderna, organizzata dal- ché, per la prima volta nella storia della letteratura la Biblioteca stessa in collaborazione con moderna, una biblioteca privata diventi una bi- l’Università Cattolica e l’Università Statale di Mi- blioteca di uno scrittore. Corredano il pezzo un lano. Si è scelto di darle alle stampe per il loro ca- apparato di note a piè di pagina e alcune ill. b/n. – rattere teorico-metodologico. Si schedano i singoli E.G. contributi. – L.Ma.

043-056 EDWARDS (MARK U. JR.), Printing, 043-059 FERA (VINCENZO), Genesi del me- Propaganda, and Martin Luther, Minnea- todo filologico in età umanistica, in Quat- polis, Fortress Press, 2005, pp. 225, ISBN tro conversazioni di filologia, pp. 3-21. Il 9780800637392, s.i.p. Sin dal titolo emergono contributo verte principalmente su Petrarca: pro- le piste seguite dall’a. in un’opera che raccoglie i prio negli anni successivi alla sua morte, in una ri- frutti di studi trentennali, alcuni dei quali già stretta cerchia tra Arquà e Padova, poi a Pavia, che pubblicati lungo il corso degli anni precedenti: promosse il lavoro di sistemazione delle carte del Stampa, Propaganda e Martin Lutero. La inven- poeta, «si creò una humus feconda per l’impianto zione della stampa ha offerto un diverso, prezioso della filologia umanistica» (p. 3). La qualità delle punto di vista da cui osservare il fenomeno della copie di opere petrarchesche uscite dall’atelier Riforma e della Propaganda a essa legata; e Mar- padovano è disuguale, ma essi ebbero il merito, L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 25

fra l’altro, di stimolare nei lettori l’attenzione nei 043-064 FROSINI (GIOVANNA), Esperienze e confronti della qualità testuale delle opere tra- riflessioni fra linguistica e filologia, in scritte. Vi erano anche copie di testi classici postil- Quattro conversazioni di filologia, pp. 71- lati da Petrarca, che rappresentano un problema 86. Gli studi linguistici in Italia hanno portato a aperto: «ancora siamo incerti su cosa essi rappre- risultati ormai consolidati come il TLIO, le CLPIO di sentino nell’ambito della sua attività» (p. 8), ma Avalle, la Prosa italiana delle origini di Castellani, furono proprio i postillati a costituire il veicolo le indagini sui grandi canzonieri della letteratura della sua metodologia (una «filologia integrale, delle Origini. La collaborazione proficua fra dove tutto interagiva», p. 18) presso le generazioni grammatica storica e filologia ha portato ad acqui- umanistiche. Vengono inoltre analizzati alcuni sizioni paradigmatiche frutto delle ricerche di Ca- passi di riflessione petrarchesca sulla trasmissione stellani, come l’individuazione della forma sè co- dei testi (De remediis I 43, Seniles XVI 5). – L.Ma. me seconda persona dell’indicativo presente di es- sere, o la «legge Castellani» delle preposizioni ar- 043-060 FIORENTINI (ISABELLA), Del Cena- ticolate, ma non mancano esempi più recenti di colo di Leonardo da Vinci di Giuseppe Bos- indagini linguistiche gravide di conseguenze filo- si. Appunti per un censimento degli esem- logiche: la probabile origine toscano-occidentale plari, in Bossi e Goethe, pp. 145-57. Si offre del Novellino; le indagini sulla “fiorentinità” delle un primo ma assai preciso profilo dell’edizione del Lettere di santa Caterina da Siena o sulla “vulgata trattato di Bossi sul Cenacolo leonardesco (Mila- fiorentina” della tradizione della Storia di Bar- no, Stamperia Reale, 1810 [ma 1811]), sulla base laam e Iosafas; l’edizione approntata da Castella- dell’analisi di alcuni esemplari, specialmente quel- ni del volgarizzamento del Liber de amore et di- lo di dedica all’amico Gian Giacomo Trivulzio lectione Dei et proximi di Albertano da Brescia, (1774-1831), oggi conservato alla Biblioteca Tri- basata sul ms. II.IV.111 della Nazionale di Firenze, vulziana di Milano (Triv. Atl. 20) e stampato in fo- codice del 1275, dunque di primaria importanza lio su carta azzurra. Solo un’altra copia speciale fu per la storia del fiorentino antico. Nell’edizione tirata in carta azzurra: quella personale degli autografi è da tenere presente che gli antichi dell’autore, oggi conservata presso la Fondazione autori presentano notevoli oscillazioni linguisti- Ugo Da Como di Lonato (Sala Bresciana 2.Q.4.10). che, come dimostra lo studio delle carte di Boc- – L.R. caccio e Machiavelli. – L.Ma. 043-061 FISTETTO (MICHELINO), Un partico- 043-065 GAMBETTI (LUCIO), Preziosi del larissimo digiuno e la Carta di Casalnovo, ventesimo secolo. Considerazioni sul col- in Libri parole biblioteche, pp. 213-23. lezionismo del nostro Novecento lettera- 043-062 FONTANA (EDOARDO), La Sibilla di rio, «ALAI rivista di cultura del libro», pp. Giulio Aristide Sartorio. Nascita di un ca- 9-49. Soffermandosi ancora su ciò che distingue polavoro della tipografia, «ALAI rivista di un libro raro da uno prezioso e mantenendo gli cultura del libro», pp. 115-28. L’a. ricostruisce stessi criteri esplicitati nel contributo apparso sul la complessa genesi letteraria e tipografica di Si- primo numero della rivista ( AB 37), l’a. propo- billa, poema drammatico pubblicato dal Sartorio ne il terzo e ultimo (ma non definitivo) elenco ra- nel 1922, dove illustrazioni e testo (per la cui rea- gionato dei libri che egli considera tra i più rari del lizzazione fu perfino progettato ad hoc un caratte- secolo scorso. – E.G. re umanistico) dialogano in un connubio inscindi- bile. L’apparato iconografico fu talmente eccezio- 043-066 GASPARO (NEVA), Senza far rumo- nale – si tratta di 100 tavole, sia all’acquaforte che re. Viaggio in porto vecchio, Trieste, LINT, silografiche – che l’opera è considerata a giusta 2013, pp. 288, ISBN 978-88-8190-301-6, € ragione un’autentica antesignana del libro 30. Magnifico libro fotografico dedicato al porto vecchio di Trieste, costruito nella seconda metà d’artista moderno. Corredano il pezzo undici illu- dell’Ottocento. Una distesa di fabbricati, moli, ar- strazioni b/n. – E.G. gani in gran parte dismessi; una successione di vi- 043-063 FRASSO (GIUSEPPE), rec. a Autogra- sioni spoglie eppure dense di vita, in cui le figure fi dei letterati italiani, diretti da MATTEO umane sono quasi del tutto assenti, mentre è MOTOLESE – EMILIO RUSSO, 4 voll., Roma, semmai la vegetazione a riconquistare pian piano Salerno, 2009-2013, «Giornale storico del- il suo spazio. – Ed.B. la letteratura italiana», 133/4, 2016, pp. 604-9. – Ed.B. 043-067 GATTA (MASSIMO), Un maestro le- gatore da riscoprire. Luigi Degli Esposti 26 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

nella Bologna del primo novecento, «ALAI all’individuazione di 913 frammenti manoscritti rivista di cultura del libro», pp. 129-44. L’a. latini, per un totale di 334 unità codicologiche. La invita a una doverosa riscoperta di Luigi Degli seconda fase dell’opera ha portato alla cataloga- Esposti, legatore bolognese il cui omonimo stabi- zione delle unità individuate (sono stati esclusi il limento operò in città dal 1899 al 1984. Nonostan- nucleo dei frammenti ebraici, di cui è stato pub- te infatti una lunga e prestigiosa carriera – che blicato un catalogo nel 1995 curato da Pier Fran- annovera legature per le opere di Carducci e cesco Fumagalli e Benjamin Richler, e quello co- D’Annunzio, tanto per rendere l’idea – scarsissime stituito da frammenti provenienti da edizioni a sono le notizie sulla sua attività professionale, e stampa in pergamena, ancora da indagare). A cia- ancora più esigue quelle sulla sua figura. Correda- scuna delle unità è stata dedicata una scheda de- no il pezzo sette illustrazioni b/n. e un utile appa- scrittiva che riporta le precedenti segnature (se- rato di note a pié di pagina. – E.G. gnalando la filza di cui in origine faceva parte), lo stato di conservazione, la presenza eventuale di 043-068 GIANNELLI (ANNAMARIA), Il Metodo note di possesso e la descrizione del manoscritto, meccanico di Ercole Cavallo per concludendo con l’indicazione di eventuali riferi- l’apprendimento della teoria musicale del menti bibliografici. Il catalogo è organizzato se- pianoforte, in Libri parole biblioteche, pp. condo il sistema delle segnature stabilito in fase di 65-76. riordino, con le schede divise nelle seguenti sezio- 043-069 GIANNÌ (IRENE), Un libro raro: il ni: Bibbie, Libri per l’Ufficio, Libri per la Messa, Vanini di Cesare Teofilato, in Libri parole Testi grammaticali, Testi letterari, Testi di diritto biblioteche, pp. 43-51. civile e canonico, Testi scientifici e Testi di filoso- fia e teologia (classe, quest’ultima, che comprende 043-070 GIAZZI (EMILIO), Cultura e liturgia a Cremona tra Medioevo e Umanesimo. I anche commentari, libri per la predicazione, testi frammenti del fondo Notarile dell’Archivio devozionali e penitenziali). Non sarà inutile sotto- di Stato, Travagliato-Brescia, Torre lineare come una ricerca approfondita sui fram- d’Ercole, 2016, (‘Adunanza erudita’, 5) pp. menti manoscritti utilizzati nelle legature, in par- VI+ 660+ [8], ill. b/n, con CD ROM, ISBN ticolar modo nelle legature archivistiche (il mate- 978-88-96755-12-9, € 90. Il fondo Notarile riale documentario è soggetto a spostamenti in dell’Archivio di Stato di Cremona conserva la do- misura molto minore rispetto ai libri), possa esse- cumentazione prodotta nei secoli (la presenza di re estremamente importante per la ricostruzione della storia locale, essendo infatti quella del riuso un Collegio dei notai è attestata in città a partire dalla metà del XIII sec.) dall’attività dei notai loca- una pratica dettata soprattutto da criteri di eco- li. All’interno di tale massa documentaria, già di nomicità, il che rende ragionevole ipotizzare che i per sé significativa per lo studio e la comprensione frammenti utilizzati possano essere stati prodotti della storia cremonese, è presente una ulteriore (almeno in qualche caso) e conservati in loco. Non tipologia di materiale di grande interesse: nel fon- a caso il catalogo vero e proprio è preceduto da 4 do, infatti, sono conservati anche una gran quanti- preziosi capp.: i primi due riscostruiscono le vi- tà di frammenti manoscritti (o, più raramente, a cende del fondo Notarile e delle biblioteche cre- stampa), provenienti da codici smembrati, utiliz- monesi (tra X e XVI sec.), il terzo è dedicato all’esame dei frammenti liturgici e il quarto ai zati per rilegare le filze dei documenti, secondo una pratica largamente in uso tra Cinque e Seicen- frammenti letterari, grammaticali e universitari; to. Il presente vol. è il frutto dell’indagine compiu- ne consegue un quadro che traccia le linee della ta dall’a. su tale materiale, lavoro che si è svolto in storia delle principali istituzioni culturali cremo- due fasi: da una parte la perlustrazione dell’intero nesi, nonché della produzione e fruizione dei testi fondo Notarile allo scopo di individuare i fram- entro il XVI sec. Chiudono il vol. una ampia bi- menti, la scorporazione degli stessi (quando pos- bliografia (pp. 473-554), un ricco apparato di indi- sibile) dalle filze di documenti che “racchiudeva- ci (pp. 556-641), una Tavola di raffronto tra la no”, la ricostruzione delle unità codicologiche vecchia e la nuova numerazione dei frammenti (pp. 643-60) e 8 pagine di immagini in bianco e (riunendo frammenti provenienti da un medesimo codice utilizzati per legare filze differenti) e nero di alcuni frammenti: l’intero corpus delle l’assegnazione di una nuova numerazione archivi- immagini, però, è disponibile, a colori e in alta ri- stica, secondo un sistema elaborato sulla base del- soluzione, nel cd rom allegato al volume. – F.F. la tipologia testuale del frammento (Bibbie, libri 043-071 GIOVANNUZZI (STEFANO), Bilanci di per l’Ufficio, letteratura…); il riordino ha portato un curatore tra filologia e pratica edito- L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 27

riale, «Prassi Ecdotiche della Modernità tiones longè pluribus, ad uiuum delineates, Vene- Letteraria», 2, 2017. «Nessuna edizione», af- zia, Vincenzo Valgrisi, 1565. – A.T. ferma opportunamente l’a. del saggio, «si presenta 043-074 HARRIS (NEIL) – EMANUELA SARTO- del tutto banale, anche con un quadro di partenza, RELLI, La ‘Ventisettana’ dei “Promessi spo- testuale ed editoriale, tutto sommato definito e si”: la collazione e i “cancellantia”, «Anna- stabilizzato; e non è questione di maggiore o mi- li Manzoniani» Nuova serie, VII-VIII, 2010- nore difficoltà nel pubblicare un poeta». Questo 2015, pp. 3-95. Ampio e denso contributo in cui problema ecdotico, particolarmente urgente per gli aa. ricostruiscono la storia tipografica della co- chi si occupa di modernità e di contemporaneità, siddetta Ventisettana, la prima versione stampata viene discusso attraverso alcuni casi editoriali col- de I promessi sposi. L’analisi, condotta con mira- legati ad alcuni tra i più rilevanti autori del Nove- bile perizia, è incentrata sulla collazione di circa la cento italiano come Dino Campana, Salvatore metà degli esemplari sopravvissuti di questa edi- Quasimodo e – in maniera esemplare – Amelia zione del capolavoro manzoniano e individua un Rosselli. – M.G. foglio cancellans. Utilissime e assai curate le tavo- 043-072 Giuseppe Ungaretti. “Quel nulla le poste in appendice. – N.V. d’inesauribile segreto”, Atti del Convegno, 043-075 HENRIOT (ALAIN) – VOISIN (PIERRE), 25-27 febbraio 2016, Palazzo dei Congressi, La bibliothèque idéale d’un noble d’èpée. Firenze, pp. 159, ISBN 978-8890897139, €

Le cas de Charles-André d’Allois d’ Hercu- 12. Il vol. raccoglie il resoconto de “I colloqui fio- lais (1746-1808), in Bibliothèques et lec- rentini”, che nella quindicesima edizione del feb- teurs dans l’Europe moderne, pp. 425-42. braio 2016 si sono svolti intorno a un grandissimo Charles-André d’Allois d’Herculais, gentiluomo e poeta della letteratura contemporanea: Giuseppe lettore indefesso, compila lungo il corso di tutta la Ungaretti. Partendo dalle parole dello stesso poe- sua vita il riassunto delle proprie letture accompa- ta, i relatori hanno scandagliato in profondità gnandolo con considerazioni personali. L’a. dimo- molteplici aspetti della sua figura: dal rapporto stra come i taccuini che raccolgono questi riassun- ambivalente – prima d’amore, poi d’odio – nei ti (Extraits de mes lectures), lasciati in eredità a confronti della guerra (Andrea Caspani), un nipote, rappresentino ben di più di ciò che all’influenza simbolista maturata durante il lungo sembrano: utile biblioteca portatile e collezione soggiorno parigino (Alessandra Giappi), passando ideale nello stesso tempo, certo, ma in realtà essi poi attraverso il commento di Silvio Ramat di finiscono per tratteggiare il ritratto di un uomo già un’importantissima lirica ungarettiana, “I fiumi”, proiettato nel secolo dei Lumi (non a caso ammira e approdando all’intervento di Davide Rondoni apertamente il barone d’Holbach, collaboratore de «Un poeta legge Ungaretti», dal titolo evocativo. l’Encyclopédie) e consapevole in pieno dei grandi Tira le somme dei tre giorni di convegno Pietro mutamenti che la propria epoca va preparando. Baroni, Direttore de “I colloqui fiorentini – Nihil Correda il pezzo un apparato di note a piè di pagi- Alienum”. A conclusione degli Atti, vengono ripor- na e alcune trascrizioni dagli Extraits. – E.G. tati i lavori degli studenti della scuola secondaria di secondo grado – due tesine, una per il biennio e 043-076 Invenzione (L’) dell’autore. Privi- una per il triennio, e un’opera d’arte – ispirati a legi di stampa nella Venezia del Rinasci- Giuseppe Ungaretti e vincitori del concorso indet- mento, a cura di SABRINA MINUZZI, Venezia, to annualmente da “I colloqui fiorentini”. – Marsilio, 2016, pp. 112. La breve antologia cu- Arianna Leonetti rata da Sabrina Minuzzi è una selezione di 24 ri- chieste di privilegio di stampa presentate al Sena- 043-073 GOTTSCHER (LEANDRO), Un reperto to della Repubblica di Venezia. Le richieste prese inconsueto: una matrice xilografica in esame non riguardano opere letterarie, ma il dell’erbario del Mattioli, in Libri parole mondo delle professioni e dei mestieri: infatti i lo- biblioteche, pp. 251-5. Si riconduce una matri- ro autori sono agrimensori, maestri di calligrafia, ce silografica all’edizione per cui fu utilizzata: Pie- ragionieri, matematici, medici-erborizzatori, inge- tro Andrea Mattioli, Commentarii in sex libros gneri, architetti. Lo scopo dell’antologia è dimo- Pedacii Dioscoridis Anazarbei de medica mate- strare il contributo della città di Venezia alla na- ria, iam denuo ab ipso autore recogniti, et locis scita dei concetti di autore e autorialità. Comple- plus mille aucti. Adiectis magnis, ac nouis planta- tano il vol. alcune illustrazioni che raffigurano in rum, ac animalium iconibus, supra priores edi- alcuni casi i documenti contenenti le suppliche degli autori, in altri i frontespizi e le silografie del- 28 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

le opere oggetto di privilegio. – Maria Serena a Friburgo a metà degli anni Quaranta in cui si Chiocca parla di poesia come «evoluzione infinita», citan- do Mallarmé e Valéry (autori oggetto di una feroce 043-077 Invenzione (L’) della biblioteca. stroncatura da parte di Croce, riportata alle pp. Prospero Podiani, Perugia e l’Augusta. Ca- 47-8) −, si analizzano l’edizione che Dante Isella, talogo della mostra 9 novembre/18 dicem- fondatore della filologia d’autore, ha dedicato al bre Sala ex Borsa Merci - Biblioteca Co- Racconto italiano di Ignoto del Novecento di munale Augusta, a cura di ATTILIO BARTOLI Gadda (1983) e quella, diretta dallo stesso Isella, LANGELI – MARIA ALESSANDRA PANZANELLI del manzoniano Fermo e Lucia (2006): in en- FRATONI, Perugia, Deputazione di Storia trambi i casi, gli apparati sono «diacronici e si- Patria per l’Umbria, 2017, 190 pp., col., stemici, piuttosto che sincronici e fotografici» (p. ISBN 978-88-95331-46-1, s.i.p. Catalogo della 54). Chiudono il contributo alcune riflessioni sul mostra dedicata al bibliofilo perugino Prospero rapporto tra filologia d’autore, edizioni digitali e Podiani, ideatore e creatore di una delle prime bi- partecipate, con la segnalazione di numerosi pro- blioteche “ad publicam utilitatem” italiane, la Bi- getti on line in corso, in Italia e soprattutto blioteca Augusta di Perugia. Al 1582 risale infatti all’estero. – L.Ma. l’atto di donazione della raccolta personale di Po- diani alla sua città, la quale però solo nel 1615, do- 043-080 KIDD (PETER), A Descriptive Cata- po un complesso itinerario burocratico, riuscì a logue of the Medieval Manuscripts of the usufruire del prezioso tesoro bibliografico, per poi Queen’s College, Oxford, Oxford, The Ox- aprire, nel 1623, le porte della raccolta civica agli ford Bibliographical Society, 2016, pp. 302, studiosi. Il vol. si articola in tre sezioni principali, tavv. 67 b/n, tavv. 48 a colori. ISBN corrispondenti ai tre grandi contenitori in cui era 9780901420602. Il libro offre il catalogo illu- suddivisa la mostra: l’uomo Podiani, la sua biblio- strato di tutti i manoscritti medievali del Queen’s teca, la città nella quale e per la quale egli l’aveva College di Oxford, compresi i numerosi frammen- concepita. – N.V. ti. Si tratta di 62 unità codicologiche, che com- prendono anche le raccolte di frustoli di mano- 043-078 ITALIA (PAOLA), Filologia editoria- scritti ricavati dalle antiche legature. I codici del le e canone. Testi, Collane, Opere in rac- Queen’s College sono distribuiti cronologicamente colta dalla carta al digitale, «Prassi Ecdo- dal sec. X al XV: il più antico (Ms. 320) è un bel tiche della Modernità Letteraria», 2, 2017. testimone dei primi dieci libri delle Etymologiae «L’editore ha una parte determinante […] non so- di Isidoro di Siviglia, vergato in elegante scrittura lo per come leggiamo i classici del Novecento, anglosassone nella seconda metà del sec. X proba- prima o ultima volontà dell’autore, ma per quali bilmente a Canterbury. C’è anche qualche mano- classici leggiamo, cosa l’autore decide di canoniz- scritto di provenienza italiana, per lo più ridotto zare, cosa elimina, a quali censure o modifiche allo stato frammentario: per es. i fogli di guardia formali sottopone i testi e, di conseguenza, quale del Ms. 106, che trasmette il Bellum Iudaicum di deve essere l’atteggiamento dei curatori». Intorno Giuseppe Flavio in versione latina (sec. XII med., a questo pensiero – forse non del tutto scontato Francia), provengono da un testimone italiano anche nel pubblico dei lettori cosiddetti ‘colti’ – della fine del sec. XIII con il Roman de Troie (una l’autrice raccoglie alcune considerazioni circa il piccola testimonianza della diffusione di testi in ruolo svolto dalle collane editoriali nella definizio- lingua francese in Italia settentrionale: è stata ipo- ne del canone novecentesco. Tali considerazioni tizzata una possibile origine genovese del fram- prendono particolare spessore perché messe a mento). Di qualche interesse per la circolazione confronto con la fluidità delle pubblicazioni (an- della cultura antica è il Ms. 314 con i poemi di Si- che dei classici) in rete in cui un differente con- lio Italico e di Valerio Flacco, esemplato su sup- trollo sulla qualità della lettera rende meno agevo- porto cartaceo a Padova, come si ricava da consi- le l’accertamento testuale. – M.G. derazioni di ordine filologico, da un copista non 043-079 ITALIA (PAOLA), Stratigrafie e va- italiano che adopera una scrittura ancora gotica (è rianti, da Manzoni a Gadda. Nuove pro- frequente imbattersi nelle sedi universitarie nei spettive per la filologia d’autore, in Quat- secc. XIV-XV in Italia di studenti transalpini che tro conversazioni di filologia, pp. 41-69. prestavano servizio come amanuensi). Le descri- Dopo aver ripercorso la polemica Contini-Croce a zioni sono ben strutturate: alla presentazione del proposito della «critica degli scartafacci» − con il contenuto seguono le informazioni più propria- recupero di una bozza di lezione che Contini tenne mente codicologiche e paleografiche (decorazione, L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 29

descrizione fisica, legatura, provenienza, cui segue blioteca degli scienziati religiosi’, 1), pp. la bibliografia specifica relativa al manoscritto). Le 389, ill. b/n, ISBN 978-88-372-3070-8, € preziose tavole in bianco e nero o a colori, di otti- 30. Il gesuita bresciano Francesco Lana Terzi ma qualità, permettono di valutare le conclusioni (1631-1687), proveniente da una famiglia nobile, sulla data e la provenienza dei singoli volumi. allievo di Athanasius Kircher (1602-1680) e amico Chiude il libro un prezioso indice generale, seguito di Kaspar Schott (1608-1666), fu scienziato impe- da quello degli autori e dei testi e, infine, da quello gnato a coniugare le nuove istanze scientifiche degli incipit. Insomma si tratta di un ottimo cata- frutto del magistero galileiano con la tradizione logo che si configura come uno strumento per fu- tomistica propria della Chiesa cattolica. Il suo ture ricerche. – Marco Petoletti Prodromo, qui ripubblicato in edizione integrale giusto il testo della princeps del 1670 «con una 043-081 Labirinti (I) del mito. Viaggio edi- sobria modernizzazione della grafia e della pun- toriale nella mitologia della narrativa teggiatura» (p. 49), intendeva proporsi come un contemporanea, presentazione di ELISA- sunto della filosofia naturale del pieno Seicento e BETTA MATELLI, Milano, Educatt, 2017, pp. doveva preludere a una più ampia e compiuta ope- 112, ill. b/n, (‘Quaderni del Laboratorio di ra. Dopo una introduzione del curatore, si trova Editoria’, 23), ISBN 978-88-9335-192-8, € un’ampia nota biobibliografica sul Lana, cui segue 10. Il più recente dei voll. realizzati dagli studenti l’edizione del Prodromo. Dall’edizione originale, del Laboratorio di Editoria dell’Università Cattoli- questa riproposizione moderna riprende anche le ca di Milano è una raccolta di trentanove casi edi- tavole, alcune piuttosto celebri (come quella della toriali novecenteschi, divisi in nove sezioni. A le- nave volante), che illustrano alcune macchine e garli è l’elemento mitologico, che risuona nelle pa- strumenti scientifici. – L.R. role di autori vissuti (o viventi!) in un’epoca, la nostra, in cui sembrerebbe invece non esserci più 043-084 LAPORTA (ALESSANDRO), Due libri spazio per dei, eroi e profezie. A ogni opera è dedi- importanti della Biblioteca di Enzo Carli- cata una doppia pagina, corredata di un cappello no Martiano e Marciano, in Libri parole introduttivo relativo alla storia e alla fortuna edi- biblioteche, pp. 257-72. Il contributo, sottoli- toriale, dell’immagine della copertina della prima neando la rilevanza delle edizioni contenute nella edizione e di un brano antologico significativo. – collezione di Enzo Carlino per quella che è stata la Martina Molino storia della grande cultura salentina, analizza due edizioni di particolare rilievo. L’edizione dei Suc- 043-082 LAFITTE (MARIE-PIERRE), Le fonc- cessi dell’armata turchesca nella città di Otranto tionnement de la bibliothèque de Colbert à di Antonio Galateo nella traduzione italiana di partir du registre de prêt des manuscrits Giovanni Michele Martiano è particolarmente si- pour les années 1679-1731, in Biblio- gnificativa perché fu la prima stampata, nel 1583, thèques et lecteurs dans l’Europe mo- dal Giovanni Bernardino Desa di Copertino (di cui derne, pp. 101-18. Puntellando la riflessione sono note solo due copie al mondo, una delle quali con esempi ben documentati sul funzionamento proprio presso la collezione Enzo Carlino). La se- dei prestiti esterni ai lettori in alcune biblioteche conda edizione analizzata è invece la Descrizione di Ancien Régime, l’a. ricostruisce attraverso il re- origini e successi della Provincia d’Otranto scritta gistro dei prestiti dei manoscritti redatto da da Girolamo Marciano da Leverano, stampata a Etienne Baluze – bibliotecario di Jean-Baptiste Napoli presso la Stamperia dell’Iride nel 1885. L’a. Colbert – e poi dai suoi successori la tipologia dei – dopo aver sottolineato come il nucleo originario documenti consultati e la personalità dei richie- del libro non possa essere datato oltre il 1628 – denti (il ministro, i suoi impiegati ma non solo), instaura un confronto tra i testi delle due edizioni, ma anche la normale gestione della biblioteca me- constatando come il Marciano, oltre ad essersi diante il suo strumento principe, il catalogo, senza servito del Martiano nel momento in cui parla dei tralasciare le tante relazioni del Baluze con la co- fatti di Otranto, debba avere attinto anche a una munità scientifica del tempo, facilitate dalla ecce- fonte alternativa, forse, ipotizza l’a., l’originale del zionalità della collezione colbertiana. Correda il Galateo. – A.T. pezzo un ampio e documentato apparato di note a piè di pagina. – E.G. 043-085 Lettere (Le) di Scipione Maffei ad Angelo Calogerà, saggi introduttivi di AN- 043-083 LANA TERZI (FRANCESCO), Prodro- TONIO FALLICO, edizione critica e commento mo all’Arte Maestra, a cura di ANDREA di CORRADO VIOLA – FABIO FORNER, Verona- BATTISTINI, Brescia, Morcelliana, 2016 (‘Bi- 30 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

San Pietroburgo, Associazione Conoscere 043-086 Letture per il corso di editoria, a Eurasia, Biblioteca Nazionale Russa, 2016, cura di ROBERTO CICALA – VITTORIO DI GIU- pp. CCLII + 232, ISBN 978-88-98768-63-9, RO, Milano, EDUCatt, 2016, pp. 146, €7. Il s.i.p. Alla morte del padre camaldolese Angelo libro, realizzato a uso didattico per gli studenti del Calogerà (1696-1766), revisore alle stampe della corso di Editoria libraria e multimediale della Serenissima e principale redattore di alcune fra le Università Cattolica di Milano, raccoglie estratti di più importanti testate del giornalismo erudito ita- opere che tracciano un percorso critico del mondo liano settecentesco (su tutte la «Raccolta editoriale dalla sua nascita fino ai giorni nostri. Il d’opuscoli scientifici e filologici», 1728-1754), le primo estratto che si incontra è lo studio su Aldo sue carte furono conservate nella biblioteca del Manuzio condotto da Carlo Dionisotti, seguito monastero di San Michele in Isola, nel quale aveva dall’analisi del passaggio dalla lettura intensiva al- trascorso i suoi ultimi anni. Egli stesso aveva rac- la lettura estensiva fatta da Roger Chartier. Si pas- colto e ordinato la sua corrispondenza in 60 tomi, sa poi al caso dell’Encyclopédie studiato da Robert che nel 1786 furono ceduti – in cambio di un tele- Darnton, fino ad arrivare alle riflessioni di Char- scopio – al bibliofilo Giulio Bernardino Tomitano, tier sull’evoluzione dal codex al testo elettronico e alla cui morte (1828) la collezione si disperse, ma alle osservazioni di Gérard Genette sulle forme del 30 tomi vennero venduti dalla libreria parigina paratesto. Dopo il contributo di Gian Carlo Ferret- Debure all’ambasciatore russo in Svezia, Jan Pie- ti riguardo all’importanza dell’editing, la parte fi- ter von Suchtelen. Morto quest’ultimo nel 1836, la nale del vol. è dedicata alle considerazioni sul ruo- sua vasta raccolta di manoscritti (260 codici e lo di editore scritte da Valentino Bompiani e 40.000 documenti, fra cui, appunto, l’epistolario Giangiacomo Feltrinelli. – Maria Serena Chiocca di Calogerà) venne acquistata dall’Impero russo e 043-087 LIBERTINI (ROSANGELA), Avventure portata a San Pietroburgo, dove si trova tuttora di poveri cristiani, in La storia nascente. (Biblioteca Nazionale Russa, Fondo 975). Da que- L’Italia degli anni Settanta, a cura di IST- sto fondo, finora valorizzato solo in minima parte, VÁN PUSKÁS, Firenze, Cesati, 2017, pp. 79- sono state tratte le 120 lettere di Scipione Maffei, 88. Breve scheda sul silenzio di Silone negli ultimi insieme a Muratori il più grande intellettuale del anni di vita: spicca il suo impegno per primo Settecento italiano, a Calogerà (irreperibili, l’educazione dei giovani, su cui si vedano le due invece, le epistole di quest’ultimo), finora inedite lettere inedite a Mattia Pacilli qui pubblicate. – salvo 26 di esse. Apre il vol. un Indirizzo di saluto Ed.B. di Alexander Visly, direttore della Biblioteca Na- zionale Russa di San Pietroburgo (pp. XI-XII), se- 043-088 Libri parole biblioteche. Studi in gue un denso trittico di Antonio Fallico, dal titolo onore di Lorenzo Carlino, a cura di ROSA- complessivo di Angelo Calogerà giornalista, RIO JURLARO – ALESSANDRO LAPORTA, pre- scrittore ed editore: protagonista della repubbli- sentazione di MARIO SPEDICATO, Lecce, Gri- ca letteraria della prima metà del Settecento, che fo, 2016 (‘Quaderni de l’Idomeneo’, 29), pp. sviscera con estrema acribia ogni aspetto del car- 272 + [74], ill. b/n, ISBN 978-88-6994-068- teggio con Maffei. Il trittico è suddiviso in Biogra- 2, s.i.p. Il vol. – realizzato in onore di Lorenzo fia (pp. XIII-LXVIII), L’epistolario (pp. LXIX- Carlino nel suo novantesimo anno di età – racco- LXXXIX), Le lettere di Scipione Maffei ad Angelo glie una serie di studi relativi a libri e biblioteche, Calogerà (pp. LXXXIX-CCXXXIX). Dopo Genesi tematiche che vengono qui indagate da diversi di un’acquisizione: la corrispondenza di Angelo punti di vista. Lorenzo Carlino è appassionato bi- Calogerà nella Biblioteca Nazionale Russa di San bliofilo, dedito nel corso degli anni al rilancio degli Pietroburgo, di Margarita Georgievna Logutova, studi di storia patria; e durante la lunga vicepresi- responsabile del Dipartimento manoscritti della denza della Società di Storia Patria per la Puglia, Biblioteca Nazionale Russa (pp. CCXLI-CCXLV), numerosi sono stati i progetti avviati: la rivista si ha la Nota al testo, di Corrado Viola (pp. scientifica L’Idomeneo e le collane di studi “Qua- CCXLVII-CCLII). Segue l’edizione delle 120 lette- derni de L’Idomeneo” e “Cultura e Storia”. In ap- re, che vanno dalla primavera del 1729 al 12 di- pendice si trova la riproduzione facsimilare dei cembre 1754, ampiamente ed esaurientemente Successi dell’armata turchesca nella città annotate. In particolare, allo stesso Viola si deve la d’Otranto nell’anno 1480 [...], in Cupertino, ap- trascrizione e l’annotazione delle lettere 1-60, a presso Gio. Bernardino Desa, 1583. Si spogliano i Fabio Forner quella delle lettere 61-120. – L.Ma. singoli contributi. – A.T. L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 31

043-089 MACE (LAURENCE), Les biblio- François de Paule Latapie, in Biblio- thèques sans murs de Giuseppe Pelli Ben- thèques et lecteurs dans l’Europe mo- civenni, in Bibliothèques et lecteurs dans derne, pp. 361-83. Le biblioteche degli antichi l’Europe moderne, pp. 405-24. Poggiando Stati italiani hanno conosciuto, nel corso del XVIII sull’inventario della (oggi perduta) biblioteca “rea- sec., un profondo rinnovamento, che le portò a di- le” di Giuseppe Pelli Bencivenni (1729-1808) – il- venire aperte al pubblico, in particolare quello del- luminista toscano, funzionario granducale nonché le élites culturali europee di viaggiatori e a risco- autore del giornale Ephemeridi (redatto quotidia- prire la propria “vocazione monastica”. L’a. ana- namente fra il 1748 e il 1803) – l’a. analizza il por- lizza questo epocale cambio di pelle attraverso un tato della sua idea di biblioteca “senza muri” (se- voluminoso corpus di manoscritti di viaggio (rela- condo la definizione di Roger Chartier). Correda il tivo a 56 biblioteche) vergati dal naturalista fran- pezzo un apparato di note a piè di pagina. – E.G. cese François de Paule Latapie, che fra il 1774 e il 1777 attraversò l’Italia. Quella che ne esce non è 043-090 MAGGI (FRANCESCO), Arte e lettera- solo una vera e propria geografia dell’uso delle bi- tura nei giornali di trincea, in Libri parole blioteche al servizio dei viaggiatori, ma anche biblioteche, pp. 77-86. l’originalissima idea del Latapie che «l’espace po- 043-091 MARAZZI (ELISA), Mestieri del libro lycentrique des anciens Etats italiens a pu être cul- e mercato editoriale nei cataloghi turellement unifié par les pratiques bibliophiles dell’Ottocento. L’informazione bibliografi- des savants voyageurs, usant de la diversité et de ca come fonte per la storia dell’editoria, la complémantarieté des collections livresques à «Rara volumina», 2015, n. 1-2, pp. 75-107. travers la péninsule pour préparer leurs ênquetes Dopo aver fatto il punto sugli studi più recenti ine- de terrain» (p. 382). Correda il pezzo un apparato renti ai cataloghi di vendita libraria, l’a. analizza il di note a piè di pagina. – E.G. caso specifico dei cataloghi ottocenteschi italiani, 043-095 MONTERO (JUAN) – CARLOS ALBERTO che vennero in alcuni casi utilizzati come stru- GONZALEZ SANCHEZ, Les livres de Juan mento di informazione più ampia della semplice Fernández de Velasco, sixième connétable comunicazione commerciale. – M.C. de Castille. Une biblithèque européenne, in 043-092 MASPERO (GABRIELE), «I torchi Bibliothèques et lecteurs dans l’Europe stridono come disperati». La controrivo- moderne, pp. 261-74. Juan Fernández de Vela- luzionaria Biblioteca Cristiana di Milano, sco y de Tovar (1550-1613), uno dei diplomatici «ALAI rivista di cultura del libro», pp. 161- più influenti e considerati nella Spagna di Filippo 75. L’a. analizza la storia della collana Biblioteca II, possedeva, fra l’altro, una biblioteca ricchissi- cristiana (ideata da Antonio Rosmini e gestita, dal ma (si parla di 3500 libri, di cui 200 manoscritti) punto di vista tipografico-commerciale, da Giu- specchio certamente della sua formazione cultura- seppe Pogliani e Luigi Polidori), che fu paradigma le, ma soprattutto della sua aspirazione alla uni- del fermento letterario meneghino nella prima versalità, intesa come sintesi finale di tutti i sape- metà dell’Ottocento, quando parte del mondo edi- ri. Il pezzo vuole essere un primo approccio a que- toriale decise di riprendere il filo della cultura cat- sta collezione dal respiro europeo, presentando le tolica interrotto dalla Rivoluzione francese. Cor- ricerche che l’a. ha condotto sul campo da almeno redano il pezzo un’ill. b/n. e un apparato di note a una dozzina di anni. Correda il pezzo un apparato piè di pagina. – E.G. di note a piè di pagina. – E.G.

043-093 MAZZUCCHI (CARLO MARIA), Natura 043-096 MONTI (CARLA MARIA), Il vescovo e storia del Giuseppe Flavio ambrosiano, di Brescia Francesco Marerio e i suoi codi- in Miscellanea graecolatina, IV, a cura di ci, in La lettura e i libri tra chiostro, scuo- STEFANO COSTA – FEDERICO GALLO, Milano- la e biblioteca. Libri e lettori a Brescia tra Roma, -Bulzoni, Medioevo ed Età moderna, pp. 11-41  2017, pp. 271-318. Eruditissimo studio su un «AB» 043-F oggetto librario eccezionale: un codex papiraceo 043-097 MORLINO (LUCA), Nuove tracce re- (in realtà una serie di singoli fogli ora chiusi tra vetri). – Ed.B. lative ai libri francesi dei Gonzaga, in Gli archivi digitali dei Gonzaga, pp. 105-130. Il 043-094 MONTEGRE (GILLES), Le réseau des contributo ricostruisce il percorso di alcuni mano- bibliothèques italiennes du XVIIIe siécle et scritti medievali che entrarono in possesso dei ses usages. A la lumière des manuscrits de 32 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

Gonzaga nel XIV sec. e che furono registrati in 043-102 PETRELLA (GIANCARLO), Collecting blocco in un inventario del 1407. – A.T. Aldus. Prime ricerche sul collezionismo di Aldine fra “Ancient Régime” ed Età mo- 043-098 Mostra libri per la città. Quattro derna, in Collectanea Manutiana, pp. 93- sguardi sul fondo antico della Biblioteca 145  «AB» 043-044 civica di Riva del Garda, a cura di ADRIANA PAOLINI, Riva del Garda, Biblioteca Civica, 043-103 PETRELLA (GIANCARLO), “In mona- 2017, 4 fascicoli di piccole dimensioni in sterio nuper condito in loco Donghi ad La- raccoglitore in cartone, manca ISBN, s.i.p. rium”. La bibliothèque du convent francis- La Civica di Riva del Garda ha aperto i propri de- cain de Dongo et ses premiers livres, in positi alla cittadinanza con una esposizione a largo Bibliothèques et lecteurs dans l’Europe raggio che ha animato per quattro mesi la vita del- moderne, pp. 154-177. Prendendo le mosse dal la biblioteca stessa. Una mostra “dinamica” per- suo L’oro di Dongo ovvero per una storia del pa- ché, articolata in quattro sezioni, l’esposizione si è trimonio librario del convento dei Frati Minori di modificata lungo il tempo permettendo così, pur Santa Maria del Fiume, con il catalogo degli in- nella limitatezza degli spazi disponibili, di dispie- cunaboli (Firenze, Olschki 2012) l’a. ripropone gare la ricchezza del materiale selezionato. Si è una delle questioni nodali del libro – la fondazio- passati così da Dalla penna d’oca al torchio (dedi- ne della biblioteca annessa al convento – mo- cato al ’4 e’500: si noti il ms. con ricette per casa strando come sia (metodologicamente) possibile Trivulzio e il materiale sulla presenza ebraica in ricostruire la fisionomia della biblioteca analiz- città e le edizioni di Jacob Marcaria) a Tra censu- zando in parallelo, e sovrapponendo, il materiale ra e libera circolazione delle idee (sul ’6 e ’700, archivistico e quello librario scampati al tempo e con attenzione al libro di medicina e scolastico), alle soppressioni. Corredano il pezzo tre illustra- da Da De Amicis a Depero (sull’8 e ’900, con se- zioni b/n e un ricchissimo apparato di note a piè zioni sul libro per ragazzi e su quello futurista) a di pagina. – E.G. Riva e il lago tra libri e documenti (con mille anni 043-104 PETRELLA (GIANCARLO), Gli annali di libri e documenti legati al territorio). Pur basati non finiscono mai. Alcune edizioni zoppi- su una limitata bibliografia, i volumetti sanno uni- niane sconosciute e un Boiardo ritrovato, re con una qualche grazia lo scopo divulgativo e «Paratesto», 12, 2015, pp. 15-44. Non solo didattico dell’iniziativa con la necessaria serietà una anticipazione di quello che sarebbe divenuto nella identificazione delle diverse edizioni. – Ed.B. un vol. sulla collezione Bonfiglioli ( «AB» 042- 043-099 MOUREN (RAPHAËLE), La fabrique H), ma in qualche modo una rec. del vol. di Loren- d’une bibliothèque au cœur de la Répu- zo Baldacchini dedicato a Niccolò Zoppino. Nono- bliques des lettres. Piero Vettori, ses amis stante i lunghi anni di preparazione era infatti et ses livres, in Bibliothèques et lecteurs sfuggito che la maggior collezione zoppiniana fos- dans l’Europe moderne, pp. 181-203. I libri se proprio quella del Bonfiglioli, nel frattempo mi- e la corrispondenza di Pietro Vettori (1499-1585) grata negli States e là rimasta a lungo non catalo- consentono di delineare non solo la personalità e gata. L’a. ha così modo, scheda dopo scheda, di in- gli interessi dello scrittore-filologo ma anche – e tegrare l’opera di Baldacchini soffermandosi però in questo caso soprattutto – la fisionomia e i cana- in fine a completare anche la bibliografia boiarde- li di sviluppo della sua famosa biblioteca, metten- sca di Neil Harris. – Ed.B. do in luce, nel contempo, quella rete amicale di re- 043-105 PICCHIONE (JOHN), La scrittura, il spiro già europeo che costituisce il primo (e fonda- cervello, e l’era digitale, Macerata, Eum, tivo) nucleo della futura Repubblica delle Lettere. 2016, pp. 98, ISBN 978-88-6056-459-7, € 9. Correda il pezzo un ricchissimo apparato di note a L’a. si interroga sui possibili effetti della tecnolo- piè di pagina. – E.G. gia da una prospettiva per così dire biologica: 043-100 NARDONE (DOMENICO), Il Diziona- prendendo spunto da alcuni studi nel campo delle rio di miti di Giovanni Stano e le mitiche neuroscienze affronta le ripercussioni che una in- piante classificate dai botanici, in Libri teriorizzazione delle nuove tecnologie può avere parole biblioteche, pp. 57-63. sul cervello umano. Come infatti la scrittura ha

043-101 PARADISI (PATRIZIA), Giovanni Pa- cambiato il modo di pensare e di agire dell’uomo, scoli in Puglia, in Libri parole biblioteche, così l’era digitale ha delle conseguenze anche sul pp. 87-110. comportamento umano. La questione viene af- frontata in maniera intelligente e non scontata L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 33

non solo analizzando gli effetti più visibili (inde- sensibile interprete del suo tempo, capace di tra- bolimento cognitivo, deterioramento delle abilità smettere le speranze e le inquietudini della prima analitiche) ma cercando di portare alla luce i mec- metà del Novecento. Dopo una presentazione di canismi economici che sottendono a un certo Silvio Antiga, presidente della Tipoteca Italiana, e orientamento tecnologico. Punto di arrivo e al una introduzione di Francesco Parisi, si entra nel tempo stesso provocazione del vol. è la promozio- vivo di questo prezioso catalogo ragionato, in cui ne (o meglio la difesa) della cultura umanistica e trovano spazio le migliori incisioni del Morbiduc- degli studi letterari come unici strumenti capaci di ci, disposte in ordine cronologico e divise in due sviluppare una capacità critica nei confronti di sezioni: l’opera silografica e la grafica minore (ex quanto accade e suscitare un eventuale orienta- libris, piccola grafica, tessere, decorazioni tipogra- mento di resistenza. Il volumetto è la versione ri- fiche, carte gommate, inviti, stampe d’occasione). veduta e accresciuta di un intervento tenuto nel Completano il vol. una biografia dell’incisore re- 2008 all’Università di Toronto all’interno del con- datta da Mario Finazzi, un elenco delle esposizioni vegno “What’s next”. – Em.B. e una esaustiva appendice bibliografica. – Arianna Leonetti 043-106 PORRO (ALESSANDRO), Le dispense del sapere. Intorno ad alcune dispense 043-110 QUARANTA (ROSARIO), Le annota- studentesche litografate di fine Ottocento, zioni autografe sul brigante Ciro Annic- «ALAI rivista di cultura del libro», pp. 147- chiarico nella copia dei Memoirs of the Se- 59. In virtù delle caratteristiche intrinseche che cret Societies (1821) appartenuta al gene- presentano (si tratta di fascicoli litografati, ad alto rale Church, in Libri parole biblioteche, tasso di mortalità) e della metodologia didattica di pp. 155-77. cui sono latrici, l’a. propone un’analisi storica di 043-111 QUARTO (FRANCESCO), Salento e an- alcune dispense di argomento medico-scientifico tica arte della stampa nella Biblioteca Na- di fine Ottocento, appuntando la propria attenzio- zionale di Bari (Per i dieci anni alla “Citta- ne su quelle relative alle lezioni di Patologia e Isto- della della Cultura”), in Libri parole biblio- logia Generale di Bartolomeo Camillo Golgi (1843- teche, pp. 199-212. Il contributo propone una 1926). Corredano il pezzo quattro illustrazioni rassegna di emergenze bibliografiche dell’antica b/n. e un apparato di note a piè di pagina. – E.G. tipografia salentina, attraverso l’uso del catalogo 043-107 «Prassi Ecdotiche della Modernità in rete della Biblioteca Nazionale di Bari “Opac Letteraria», 2, 2017: Terra di Bari”. – A.T. http://riviste.unimi.it/index.php/PEML/index 043-112 RAUGEI (ANNA MARIA), Deux collec- 043-108 PROCACCIOLI (PAOLO), Prima della tions humanistes: la bibliothèque de Thou dedica. Stampe veneziane e carte manto- et la bibliothèque Dupuy, in Bibliothèques vane, in Gli archivi digitali dei Gonzaga, et lecteurs dans l’Europe moderne, pp. pp. 81-104. Lo studio, valendosi della mole di da- 225-42. Da annoverare fra le più cospicue raccol- ti reperibile nel database dell’Archivio Gonzaga, si te parigine del tempo, con i loro 12 mila circa vo- propone di indagare alcuni aspetti relativi al rap- lumi a stampa, le due biblioteche sembrano sim- porto tra le richieste per concessioni o proposte di metriche e sovrapponibili, tanto per il profilo del dedica e le edizioni realmente realizzate. L’intento posseduto quanto per quello (culturale) dei pro- è quello di valutare l’incidenza numerica reale del- prietari, Claude Dupuy e Jacques-Auguste de le proposte, le figure professioni coinvolte e le Thou. Eppure delle differenze ce ne sono, e nem- procedure delle richieste. – A.T. meno piccole, come ben ha fatto emergere l’a.: dopo aver infatti spigolato attentamente fra le col- 043-109 Publio Morbiducci. Catalogo ra- lezioni, afferma che la biblioteca del Dupuy appare gionato dell’opera xilografica, a cura di più sbilanciata in favore dei gusti e degli interessi FRANCESCO PARISI, Cornuda (Treviso), Tipo- dei suoi proprietari, al contrario di quella del teca Italiana Fondazione, 2013. Il catalogo Thou, in cui, invece, tutti i settori del sapere ap- ragionato curato da Francesco Parisi dell’opera si- paiono così equamente rappresentati da divenire lografica di Publio Morbiducci, inaugura una col- una sorta di modello di sapere ideale che la fami- lana editoriale della Fondazione Tipoteca Italiana, glia potè usare (strumentalmente) per auto- pensata per documentare l’opera di tipografi e ar- incensarsi e consolidare il proprio potere. Corre- tisti legati al mondo del libro e della stampa d’arte. dano il pezzo quattro grafici che illustrano la tipo- Morbiducci viene qui descritto come profondo e logia del posseduto nelle due biblioteche. – E.G. 34 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

043-113 REGE (ADELINE), Entre bibliothèque Fondazione Onassis, accoglie le immagini dei 12 personelle et bibliothèque professionelle. pezzi esposti (7 incunaboli e 5 cinquecentine) ac- La bibliothèque de l’architecte Simon- compagnati da un breve commento (in greco e ita- Louis Du Ry (1726-1799), in Bibliothèques liano) che mette in luce il profondo interesse et lecteurs dans l’Europe moderne, pp. dell’ambiente umanistico italiano per i testi e la 387-403. Il fatto che Simon-Louis Du Ry fosse un cultura greca classica ed ellenistica. – F.F. architetto rende di per sé eccezionale il catalogo di 043-117 RISARI (Elisabetta), Novecento: vendita della sua biblioteca. A ciò si aggiunga an- tempo presente o passato remoto, «Prassi che che, in quanto ugonotto, dovette rifugiarsi as- Ecdotiche della Modernità Letteraria», 2, sieme alla famiglia a Cassel, in Germania, riu- 2017. Alla strettissima contemporaneità (seppure scendo però miracolosamente a far uscire dalla non senza alcuni sguardi verso il passato) è dedi- Francia i propri libri. La fonte consente quindi cato il saggio di Elisabetta Risari che, osservando all’a. di delineare le dinamiche di formazio- l’evoluzione dell’editoria dal 2014 in poi, si con- ne/sedimentazione, negli anni, della biblioteca, il centra sul problema del fallimento dell’editoria di- profilo del posseduto, a cavallo fra raccolta privata gitale «nell’annoso problema della sopravvivenza e professionale («véritable cabinet de travail de dei testi» e riflette sul ruolo che in questo contesto l’architecte») ma soprattutto testimonia fedelmen- possono ancora avere le collane editoriali, sia te il progressivo processo di integrazione culturale quelle di lusso sia quelle destinate a una più larga di questa famiglia di rifugiati. Correda il pezzo un circolazione. Il discorso – opportunamente – si apparato di note a piè di pagina. - E.G. estende al problema della lettura in Italia, sia in 043-114 RHODES (DENNIS E.), Ancora per la relazione alla scuola sia in relazione alle dinami- Biblioteca del Cardinale Imperiali verso la che commerciali legate al libro tradizionale. – sua dispersione, in Libri parole bibliote- M.G. che, pp. 187-197. Tramite annotazioni di posses- 043-118 RIVALI (LUCA), Benedetto Croce tra so raccolte nel corso degli anni su vari esemplari e libri, librai, bibliografi e collezionisti. Ap- il Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Im- punti per una bibliofilia crociana, «Annali periali del 1711, l’a. ricostruisce la raccolta di in- dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici», cunaboli presente nella biblioteca del personaggio. 29, 2016, pp. 439-90. In questo interessantis- Appendice in cui si segnalano i libri del XVI-XVIII simo saggio l’a. apre nuovi spiragli di indagine su sec. appartenuti al Cardinale Imperiali. – A.T. un argomento troppo spesso sottostimato (quando 043-115 RICHARDSON (BRIAN), Aldo non addirittura dato per scontato) dagli studiosi di Manuzio and the Uses of Translation, storia culturale italiana. Ci si riferisce nello speci- in Collectanea Manutiana, pp. 146-170  fico al rapporto effettivo che univa un colosso «AB» 043-044 dell’universo intellettuale italiano quale Benedetto Croce al variegato mondo del libro. Incrociando 043-116 Ricordo della visita di S. E. il Pre- varie fonti documentarie, viene ricostruito il rap- sidente della Repubblica Italiana On. Ser- porto tra il filosofo e alcuni esemplari importanti gio Mattarella alla Biblioteca della Fon- della sua biblioteca, tuttora conservati nella sua dazione di Pubblica Utilità Alexander S. casa di Napoli. Studioso, collezionista, bibliofilo, Onassis, Atene, 18 gennaio 2017, introdu- amante del libro-oggetto e dell’idea di libro, il zione di KOSTANTINOS SP. STAIKOS, tradu- Croce che l’a. tratteggia in queste dense note ci zione di ALEXANDRA V. VOUVOUSSIRAS, appare sotto una luce nuova, soprattutto per quel Athens, Ekdoseis Aton, 2017, pp. 43, ill. che riguarda il suo rapporto con altre figure della Nell’ambito della sua visita ufficiale in Grecia (17- cultura libraria e collezionistica del tempo, quali a 18 gennaio 2017), il Presidente della Repubblica esempio il senatore Ugo Da Como, di cui, tra Italiana Sergio Mattarella ha avuto modo di visita- l’altro, viene pubblicato il carteggio col filosofo pe- re anche la Biblioteca della Fondazione Alexander scarese. – N.V. S. Onassis, dedita alla valorizzazione e alla promo- zione del patrimonio culturale greco 043-119 ROCCHI (CIAJ) – MATTEO DEMONTE, (http://www.onassis.org/en/greek-library.php). Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano, Per l’occasione sono stati esposti alcuni esemplari Padova, Becco Giallo, 2017, pp. 183, ill., di antiche edizioni greche, tutte stampate in Italia. ISBN 978-88-9901-663-0, € 18. La graphic Il catalogo realizzato, dopo i saluti del Presidente novel, nata come catalogo della mostra tenutasi al della Repubblica Ellenica e del Presidente della MUDEC di Milano dal 15 marzo al 17 aprile 2017, L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 35

ricostruisce la storia della comunità cinese nella bro è oggi introvabile ma fortunatamente cospicue captale lombarda e in Italia. Il lavoro di ricerca parti di esso sono stata trascritte nei volumi ri- negli archivi privati delle antiche famiglie italo- guardanti il Museo Settaliano, che ci consegnano cinesi di Milano e le interviste ai discendenti han- quindi informazioni preziosissime su biblioteche no permesso di arricchire il vol. con preziosi do- del calibro della Vaticana, dell’Ambrosiana e della cumenti inediti. – Martina Molino Laurenziana, tanto per fare qualche esempio. Cor- reda il pezzo un ricco apparato di note a piè di pa- 043-120 ROGGERO (MARINA), Les voies gina. – E.G. d’accès aux livres à l’époque moderne. Le cas italien, in Bibliothèques et lecteurs 043-122 RUEDA RAMIREZ (PEDRO), Livres et dans l’Europe moderne, pp. 289-304. Dopo bibliothéques itinérants. La circulation aver premesso che le modalità di accesso ai libri des collections particulières entre rappresentano un aspetto significativo ma poco l’Espagne et la Nouvelle Espagne (XVIe - studiato nella storia culturale dell’epoca moderna, XVIIe siècles), in Bibliothèques et lecteurs l’a. colloca la propria indagine fra la storia dans l’Europe moderne, pp. 51-69. La via dell’alfabetizzazione e quella dell’edizione e della delle Indie occidentali permise per la prima volta lettura, strutturandola lungo due direttrici: l’una una circolazione (bidirezionale) a vastissimo rag- volta a ricostruire i criteri mediante i quali circo- gio di testi, a stampa e non. L’a. analizza da scrivere/definire le aree di lettura in Italia, l’altra un’originale prospettiva la circolazione di alcune dedicata invece all’esame dei percorsi educativi biblioteche da e per le Americhe: si trattava di col- nonché ai programmi di apprendimento veri e lezioni che al momento dell’imbarco si presenta- propri. Quello che ne esce è un quadro assai com- vano già costituite, e che quindi permettono anco- plesso e disomogeneo, che va di pari passo con il ra oggi di comprendere gusti, aspirazioni e inte- DNA della storia italiana, notoriamente policen- ressi di chi si lanciava verso il Nuovo Mondo op- trico, ma che ha evidenziato come la pedagogia pure di chi ne faceva ritorno. I viaggiatori avevano fondata sull’apprendimento orale (voce e memo- cioè posto in atto un vero e proprio processo di se- ria) sia stata un denominatore comune, tanto lezione, poiché occorreva scegliere solo i libri dav- quanto, però, un controllo sempre occhiuto da vero irrinunciabili, se non altro per questioni di parte dell’Autorità sull’universo della lettura e del- spazio e di peso dei bagagli da stivare. Correda il la scrittura, vale a dire sull’alfabetizzazione. Cor- pezzo un utile apparato di note a piè di pagina. – reda il pezzo un apparato di note a piè di pagina. – E.G. E.G. 043-123 RUGGIERO (LIVIO), Le date di pub- 043-121 ROZZO (UGO), La bibliothèque du blicazione della Fauna del Regno di Napoli Musæum Septalianum et autres biblio- di Oronzo Gabriele Costa. Un rompicapo thèques italiennes du XVIIe siècle, in Bi- per zoologi e bibliofili, in Libri parole bi- bliothèques et lecteurs dans l’Europe mo- blioteche, pp. 121-7. Il contributo ripercorre le derne, pp. 205-23. Il pezzo ruota intorno alla problematiche di datazione della Fauna del Regno storia della collezione, libraria e non, della fami- di Napoli di Oronzo Gabriele Costa: opera di oltre glia milanese dei Settala, iniziata verso la fine del 3.700 pagine e più di 410 tavole che comparve in XVI sec. da Lodovico, dispersa, sul finire del XVII fascicoli non rilegati a partire dal 1829 fino al dopo la morte di Carlo Andrea (1682) e infine con- 1886. – A.T. fluita in parte significativa alla biblioteca Ambro- 043-124 RUGGIERO (LORENZO), Giuseppe siana. La ricchezza e l’ecletticità della collezione – Castiglione da Le veglie del villaggio a una vera e propria Wunderkammer – portano nel Martirio e libertà, in Libri parole bibliote- 1635 Manfredo a creare il Museo Settaliano, che che, pp. 111-3. secondo alcuni storici dell’epoca (Terzaghi e Sca- rabelli, che proprio al museo dei Settala dedicaro- 043-125 RUSSO (EMILIO), Per l’epistolario no studi meticolosi) conteneva fra i 7000 e i 9000 del Tasso (4). Le lettere mantovane del volumi. Ciò che arricchisce di molto tutta la vicen- 1586-1587, in Gli archivi digitali dei Gon- da – e su questo l’a. si sofferma a giusta ragione – zaga, pp. 25-43. sono da un lato i rapporti epistolari che la famiglia 043-126 SALINARO (ARCANGELO), L’ esempla- intrattenne via via con i più grandi intellettuali re del Re, in Libri parole biblioteche, pp. dell’epoca, dall’altro la storia di alcune grandi bi- 117-20. Descrizione di un sontuoso esemplare blioteche redatta dallo stesso Carlo Andrea: il li- (posseduto dall’a.) dell’edizione del testo di Salva- 36 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

tore Morelli, Brindisi e Ferdinando II, Lecce, [Del generate dalla successiva rifilatura dei volumi Vecchio], 1848. Il libro presenta una carta sup- rendono la ricerca difficile. E qui l’a. insiste plementare recante una dedica – firmata dell’a. sull’incipiente presenza della numerazione di carte del testo e rivolta a Ferdinando II di Borbone – in- (e pagine), a loro volta connesse con la creazione teramente stampata in oro. – A.T. di indici, e sulla presenza di note, commenti, an- che illustrazioni. Una preziosa introduzione a uno 043-127 SCAPECCHI (PIERO), La tipografia dei più eleganti contributi alla grafica del libro, il aldina nel nuovo secolo (1501-1515), monumentale Manuale di Tallone che giunge così in Collectanea Manutiana, pp. 171-194  alla quarta puntata. – Ed.B. «AB» 043-044 043-132 TEDESCO (ALESSANDRO), Le raccolte 043-128 SCHIRG (BERNHARD), Formare un epistolografiche del tipografo Tommaso poeta. Bernardino Bornato a Pavia e il Ferrando, in La lettura e i libri tra chio- modesto Fortleben letterario della poesia stro, scuola e biblioteca. Libri e lettori a panegirica, in La lettura e i libri tra chio- Brescia tra Medioevo ed Età moderna, pp. stro, scuola e biblioteca. Libri e lettori a 77-130  «AB» 043-F Brescia tra Medioevo ed Età moderna, pp. 69-76  «AB» 043-F 043-133 «TipoItalia1», a cura di CLAUDIO ROCHA – SIMONE WOLF, 1, 2008, ill. Primo 043-129 SOGLIANI (DANIELA), Precisazioni numero della rivista TipoItalia, ideata dalla fon- sulla biblioteca di Aldo Manuzio il Giova- dazione della Tipoteca Italiana di Cornuda, pub- ne offerta ai Gonzaga, in Gli archivi digi- blicato nel 2008. La rivista, pubblicata in italiano tali dei Gonzaga, pp. 69-80. Lo studio indaga e inglese, si concentra sul racconto dell’arte e della i rapporti tra Aldo Manuzio il Giovane e la fami- storia della tipografia italiana per promuovere la glia Gonzaga. Ci si concentra il particolar modo conoscenza dello stile nazionale, focalizzando i sulla corrispondenza in cui viene menzionata la temi della grafica e del disegno dei caratteri tipo- raccolta libraria costituta dai Manuzio nell’arco di grafici. Di ottima fattura, e arricchito di interes- tre generazioni, riflettendo sull’interesse dei Gon- santi illustrazioni e fotografie, questo primo nu- zaga per la medesima. – A.T. mero tratta, in modo argomentato e puntuale, i 043-130 Sola grazia. I testi essenziali della più svariati temi. Protagoniste della prima parte Riforma protestante, a cura di GIUSEPPE sono le “lettere”, da quelle dimenticate delle inse- ALBERIGO. Nuova edizione a cura di DOME- gne degli antichi esercizi commerciali, alle cassette NICO SEGNA, Milano, Garzanti, 2017, pp. postali e private. Rilevante anche un approfondi- 364, ISBN 978-88-11-65005-8, € 18. Intelli- mento sulla grafica dei caratteri, con la descrizio- gente ripresa di un vecchio lavoro di Alberigo che, ne del classico “Dante” e il racconto della figura accompagnata da una corposa introduzione, aveva del grafico, calligrafo e type designer Piero De presentato una saggia antologia (in italiano) di au- Macchi. Infine, una rassegna delle più interessanti tori della Riforma, da Lutero a Melantone, da brochure promozionali della Fonderia Nebiolo di Müntzer a Zwingli, da Calvino ai riformati italiani. Torino e delle più suggestive copertine della rivi- Il vol. attuale comprende una aggiornata Prefa- sta “Campo Grafico”. – Pierfilippo Saviotti zione di Domenico Segna (pp. 7-77), la Introdu- 043-134 «TipoItalia2», a cura di CLAUDIO zione di Alberigo (pp. 79-122) e quindi i testi di cui ROCHA – SIMONE WOLF, 2, 2009, pp. 108, ill. s’è detto (pp. 123-358). – Ed.B. Uscita dalle stampe a un anno di distanza rispetto 043-131 TAVONI (MARIA GIOIA), Le difficoltà al numero inaugurale, la seconda pubblicazione incontrate dai prototipografi nel costruire della rivista bilingue TipoItalia è un omaggio ai la pagina a stampa, in Manuale tipografi- numeri. L’apertura è infatti dedicata ai quadranti co, IV, Dedicato alla tecnica ai fini della pubblici, splendidi orologi posti su torri o campa- ricerca estetica e alle carte, filigrane e in- nili di città e borghi italiani. Largo spazio viene poi chiostri, Alpignano, Tallone, 2017, senza concesso alla numerazione civica progressiva Au- numero di pp. Un saggio intenso e intelligente striaca e Napoleonica nel nord Italia, con un ap- che tenta di illustrare (con le parole) come nella profondimento della particolare situazione di Ve- tipografia delle origini si propone il “miracolo” nezia. Riproponendo un elegante apparato illu- della pagina tipografica e del suo equilibrio. La strativo e fotografico, si racconta inoltre della sto- sfida costituita del tipo di carta impiegata (talvolta ria dei francobolli italiani e della particolare realtà avanzi, anche di pezzature diverse) e le difficoltà della Pulcinoelefante di Osnago, in provincia di L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 37

Lecco, bottega tipografica di Alberto Casiraghi che stato condotto seguendo una metodologia innova- rappresenta uno dei rari casi nazionali di stampa tiva e à la page di tipo bibliometrico. Ne emergo- al torchio con caratteri di piombo. Infine, grande no risultati di grande interesse soprattutto laddo- interesse anche per la grafica dei caratteri, con ve si evidenziano i limiti che un uso passivo delle due saggi dedicati rispettivamente alle font “Tal- più note (e finanziate) banche dati internazionali lone” e “Stop”. – Pierfilippo Saviotti può presentare laddove vengano impiegate nella valutazione delle ricerche e dei ricercatori. Clamo- 043-135 «TipoItalia3», a cura di SANDRO roso, da questo punto di vista, il caso di Google BERRA – MASSIMO GONZATO – RICCARDO Scholar cui l’a. dedica diverse pagine, che restitui- OLOCCO – CLAUDIO ROCHA, 3, 2015, pp. 126, sce per i ricercatori italiani risultati quanto meno ill. Tornata alle stampe a sei anni di distanza bizzarri, laddove non bibliograficamente contrad- dall’ultima pubblicazione, la rivista TipoItalia ar- dittori. Dopo una breve premessa di Giovanni Di riva al suo terzo numero. Per la prima volta, Tipo- Domenico, l’a. chiarisce alcuni principi legati alla teca Italiana, oltre a essere l’ideatore, è anche edi- comunicazione scientifica e alla citazione nei lavo- tore del progetto, con l’impegno dichiarato di una ri di ricerca per poi definire le fonti utilizzate sen- pubblicazione annuale. Grazie alla consueta colla- za nasconderne i limiti e i problemi, soprattutto borazione di un largo numero di autori, la prezio- per quanto riguarda le aree non anglosassoni. sa rivista si compone di svariati articoli degni di Viene da chiedersi perché la bibliografia non pos- nota, dedicati al tema conduttore di questo nume- sa (o non riesca o non voglia?) dominare la bi- ro, ovvero le forme delle lettere nell’Italia del Ven- bliometria abdicando a essa. Chiude una ampia tesimo sec. Spazio così al Futurismo del tipografo- bibliografia e alcune appendici. Non rendono pur- editore Frassinelli, e al Ventennio con le sue inse- troppo giustizia a questa intelligente indagine le il- gne “fantasma” in giro per lo Stivale. Un occhio di lustrazioni di bassa qualità e spesso poco leggibili. riguardo come sempre riservato allo stile italiano, – L.R. in questo caso evidenziato dal racconto della Fon- deria Reggiani di Milano e della figura di Alessan- 043-139 VALLONE (GIANCARLO), Raimondo dro Butti, definito un “aristocratico del carattere”, Vinella e Pasquale Manni, medici, in Libri nome che ritorna di frequente nelle pagine della parole biblioteche, pp. 141-9. rivista. – Pierfilippo Saviotti 043-140 VARRY (DOMINIQUE), Les morsures 043-136 TOMASI (FRANCO), Muzio Manfredi du «Dogue» du duc de la Vallière. Circula- e i Gonzaga attraverso le lettere, in Gli ar- tion libraire, ventes publiques et lecture en chivi digitali dei Gonzaga, pp. 45-68. France au XVIIIe siécle, in Bibliothèques et lecteurs dans l’Europe moderne, pp. 275- 043-137 TORTORELLI (GIANFRANCO), Moder- 88. L’abate Jean-Joseph Rive (1730-1791), a lun- nità e tradizione. Cesare Ratta e la Scuola go bibliotecario del duca de La Vallière (militare e d’Arte tipografica a Bologna, Bologna, noto bibliofilo), fu il più colto fra i bibliografi e i Pendragon, 2013, pp. 110, ISBN 978-88- bibliotecari del suo tempo. Ma anche il più causti- 8342-791-6, € 14. Per la prima volta viene pro- co e pieno di sé, a quanto pare (un mastino, in- posto uno studio sulla figura di Cesare Ratta somma, come racconta d’altra parte anche il tito- (1857-1938), tipografo, grafico, editore, ma anche lo). L’a. si concentra sul catalogo della biblioteca promotore e insegnante della Scuola d’Arte tipo- personale dell’abate, venduta all’asta a Marsiglia grafica a Bologna all’inizio del XX sec. – M.C. nel 1793, e sulle sue carte, anch’esse disperse – 043-138 TURBANTI (SIMONA), Bibliometria e che danno conto delle tante polemiche di cui il Ri- scienze del libro. Internazionalizzazione e ve fu protagonista – poiché come sempre restitui- vitalità degli studi italiani, Firenze, Firen- scono un’immagine abbastanza fedele dei gusti dei ze University Press, 2017 (‘Studi e saggi’, lettori e (quindi) della circolazione/commercio li- 170), pp. XII+166, ill. b/n, ISBN 978-88- brario e dei meccanismi delle vendite all’asta, così 6453-467-1, € 17,90. Frutto di una ricerca svol- frequenti a quell’altezza cronologica. Correda il ta nell’ambito di un dottorato in Scienze docu- pezzo un apparato di note a piè di pagina. – E.G. mentarie (La Sapienza Università di Roma), il vol. 043-141 VECCE (CARLO), La biblioteca per- di Simona Turbanti si incentra sul livello di inter- duta. I libri di Leonardo, Roma, Salerno nazionalizzazione e di vitalità degli studi italiani Editrice, 2017, pp. 214, ISBN 978-88-6973- delle discipline bibliografiche (con particolare ri- 199-0, € 13. Scritto da un esperto della materia guardo alla biblioteconomia) italiane. Il lavoro è leonardesca che già più volte s’è cimentato con 38 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

l’esegesi degli elenchi librari di Leonardo, il picco- attentamente «se una successiva edizione a stam- lo vol., più che essere un contributo alla storia di pa introduce davvero innovazioni editoriali o se le una biblioteca dispersa – per cui occorrerebbe in- lezioni divergenti o gli errori attestati siano stati dagare usi linguistici del proprietario, probabili ereditati da un particolare esemplare dell’edizione edizioni (o mss.!) posseduti, etc. – vuole essere precedente le cui varianti fossero ascrivibili a una una “passeggiata” virtuale tra quegli scaffali. Cer- diversa fase della tiratura (le cosiddette “varianti to, ripiani oggi irrimediabilmente vuoti, ma che di stato’)» (p. 31), operazione particolarmente de- una certa qualità affabulatoria dell’a. unita alla licata quando si presupponga la presenza conoscenza dell’opera di Leonardo non meno che dell’autore in tipografia, nel qual caso la filologia delle opere via via da lui lette e probabilmente dei testi a stampa condivide gli obiettivi della filo- meditate sa ripopolare, costruendo virtuali (ma logia d’autore; il concetto di “esemplare ideale”, non per questo necessariamente falsi) percorsi di con la differenza, non sempre chiara nei cataloghi, lettura e di interpretazione. Detto ciò, spiace che tra segnatura (le sigle impresse sui fascicoli del li- proprio in quanto lavoro di un sicuro conoscitore bro) e formula di collazione (l’organizzazione dei della materia, il vol. diventi più discettazione let- fascicoli dell’esemplare ideale); l’affidabilità non teraria che vera storia della cultura. Le note sono sempre assoluta dell’impronta (sequenza alfanu- purtroppo pubblicate in fondo al volumetto; segue merica che si ricava da pagine e righe di un libro) un’appendice con brevi notizie sui codici citati e nell’identificazione di edizioni diverse. La filologia una trascrizione (in caratteri minuscoli!), proprio dei testi a stampa impone tempi di ricerca assai degli elenchi librari leonardeschi che avrebbero lunghi, competenze multidisciplinari e risorse no- meritato ben altro respiro e centralità; in fine tevoli: «ciò giustifica in parte, allo stato attuale, lo l’utile indice dei nomi (pp. 203-12). –Ed.B. scarso numero di edizioni critiche rigorosamente condotte e portate a termine con i criteri della filo- 043-142 VERCESI (PIER LUIGI), Sulle tracce logia dei testi a stampa» (p. 40). – L.Ma. di Mehemet. Gian Paolo Marana e il suo Esploratore turco, «ALAI rivista di cultura 043-145 VINCENTI (GIOVANNI), Una nuova del libro», pp. 207-21. Si raccontano le sventu- scheda per gli annali tipografici di Giovan rate vicende biografiche del Marana (1642-1693) Bernardino Desa da Copertino, in Libri ma soprattutto l’intricatissima storia editoriale del parole biblioteche, pp. 245-50. L’a. segnala suo L’Esploratore turco – romanzo storico pseu- una nuova edizione – datata al 1585 – che va ad doepistolare a sfondo orientale, pubblicato per la ampliare gli annali tipografici di Giovan Bernardi- prima volta a Parigi da Claude Barbin fra il 1684 e no Desa di Copertino; in Appendice si riportano il 1686 – noto anche, in edizione francese, come tutte le edizioni finora ritrovate stampate da Gio- L’espion du Grand Seigneur et ses relations se- van Bernardino Desa. – A.T. crètes envoyées au Divan de Costantinopole e 043-146 «Vivai», Libro d’artista, Torrita di come Letters writ by a Turkish spy nella fonda- Siena, catalogo a cura di MARIA GIOIA TA- mentale edizione inglese. Corredano il pezzo sette VONI, Torrita di Siena, Tipografia Rossi, ill. b/n. – E.G. 2017, 81 pp., col., ISBN 978-88-99530-13-6, 043-143 VIGINI (GIULIANO), Promozione del- s.i.p. Questo interessante libello ospita il catalogo la lettura: la politica come miraggio, «Vita del concorso per libri d’artista riservato agli under e pensiero», 1, 2017, pp. 110-5. L’a. riconduce 30 organizzato dalla Fondazione Torrita Cultura. il tema della promozione della lettura alle iniziati- Alle opere degli undici artisti in concorso si affian- ve volute dal mondo politico (e dotate di varie co- cano alcuni saggi incentrati sull’importanza della perture economiche), mettendo in discussione il cultura (e della cultura del libro in particolare) proliferare di saloni del libro sul territorio nazio- quale elemento di spinta per il progresso umano nale. – Ed.B. dei giovani del terzo millennio. Chiude questo bel volumetto una sezione contenente le opere fuori 043-144 VILLARI (SUSANNA), Critica lettera- concorso. – N.V. ria, filologia, bibliografia nell’età contem- poranea, in Quattro conversazioni di filo- 043-147 VIVARELLI (MAURIZIO), La forma logia, pp. 23-40. Analisi di alcuni problemi me- del libro: immaginare i ‘classici’ del Nove- todologici che riguardano un settore che in Italia cento, «Prassi Ecdotiche della Modernità ha conosciuto un notevole sviluppo a partire dagli Letteraria», 2, 2017. Muovendo dalla prospet- anni Settanta del Novecento, l’ecdotica dei testi tiva della Pathosformeln warburgiana, l’autore in- tràditi da stampe: nella recensio, occorre valutare daga il concetto di ‘classico’ del Novecento e le ri- L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 39

porta alla ‘forma del libro’, cioè alla sua attuale Editoria del ’700 15, 53, 85 doppia natura tra cartaceo e digitale. Alcune rile- Editoria dell’800 36, 60, 74, 91, 92, 106, 110, 123 vanti considerazioni sono dedicate agli elementi Editoria del ’900 23, 25, 40, 43, 54, 62, 72, 81, 87, tradizionali del libro cartaceo (e obliterati 90, 119, 137, 147 dall’editoria elettronica) come la copertina e il de- Editoria greca E, 116 sign complessivo della collana e sulla funzione che Filologia italiana 58, 59, 64, 71, 74, 78, 79, 144 essi hanno avuto e continuano per la definizione Fotografia 66 di ‘classico’. – M.G. Francesco di Paola 50 Futurismo 45 043-148 VOLPILHAC-AUGER (CATHERINE), La Gonzaga 3, 29, 97, 125, 129, 136 bibliothèque de Montesquieu à La Brède: Grafica 43, 108, 133-135 un état des lieux (septembre 2013), in Bi- Legatoria 67 bliothèques et lecteurs dans l’Europe mo- Libri a Brescia F, 10, 14, 28, 30, 31, 96, 128, 132, derne, pp. 307-23. La biblioteca di Monte- 149 squieu presso il castello di famiglia di La Brède è Libro d’artista 146 ben nota e studiata, data la sua rilevanza. All’a. Lutero H, 56, 130 non interessa quindi un supplemento di indagine Manoscritti 38, 70, 80, 93 a riguardo; piuttosto, le preme di fare il punto sul- Miniatura 9 lo stato delle conoscenze, e alla luce di esse deli- Periodici antichi D neare nuove prospettive di lavoro in vista di un Privilegi di stampa 76 duplice obiettivo: da un lato il completamento Redazione editoriale 46, 86 dell’edizione di tutte le opere del filosofo (rispetto Silografia 34, 73, 109, 137 alla quale le vicende della biblioteca sono eviden- Sozomeno da Pistoia 38 temente imprescindibili), dall’altro un’analisi delle Storia della carta 21, 48 sue raccolte in quanto perfetto esempio di biblio- Storia della scrittura A, I, 22, 33, 42, 49 teca ideale di Ancien Règime. Questo anche per Storia delle biblioteche 4, 6, 8, 10, 11, 13, 14, 19, supportare il progetto Bibliothèque virtuelle de 24, 26, 32, 35, 37, 51, 55, 75, 77, 82, 84, 88. 89, 94, Montesquieu volto a ricostruire nel dettaglio il 95, 98, 99, 103, 112-114, 118, 120-122, 140, 141, rapporto fra il filosofo e i suoi libri. Correda il pez- 148 zo un apparato di note a piè di pagina. – E.G. Terra Santa 47 043-149 ZANINI (MARCO), «La mia fiamma in sen non celo». Camilla Solar d’Asti Fe- Cronache naroli e Giovanni Alvise Mocenigo nelle Convegni carte dell’archivio della Fondazione Ugo

Da Como, in La lettura e i libri tra chio- Crossing Borders, Crossing Cultures. Po- stro, scuola e biblioteca. Libri e lettori a pular Print in Europe (1450-1900), Trento, Brescia tra Medioevo ed Età moderna, pp. Fondazione Kessler, 15-18 giugno 2017. Or- 231-44  «AB» 043-F ganizzato dalla Fondazione Kessler e dall’Istituto Indici di recensioni e segnalazioni storico italo-germanico in collaborazione con la Universiteit Utrecht, il convegno Crossing Bor- ABEI 1 ders, Crossing Cultures ha offerto la possibilità di ALAI 2 uno sguardo complessivo a livello europeo sul fe- Aldo Manuzio 5, 7, 20, 44, 102, 115, 127 nomeno dell’editoria di larga circolazione. La am- Antiquariato e collezionismo 41, 65, 118 pia rappresentatività dei territori nazionali coin- Archivi 3 volti e insieme la possibilità di un confronto orga- Autografi 63 nico sulle tematiche evocate costituiscono sicura- Bibbia G mente la forza dell’iniziativa. Essa si inquadra in Bibliometria 138 un più vasto progetto di ricerca coordinato da Je- Biblioteca di Via Senato 16-18 roen Salman, European Dimensions of Popular Dante 12 Print Culture che ha saputo raccogliere per il con- Editoria contemporanea 105, 117, 143 vegno organizzato a Trento un qualificato gruppo Editoria del ’400 C, 35, 131 di ricercatori a livello internazionale: di certo gli Editoria del ’500 B, H, J, 28, 56, 73, 104, 111, 145 atti renderanno ragione di tale ricchezza. Occorre Editoria del ’600 B, 57, 83, 142 però notare qui alcuni limiti dell’iniziativa che ha 40 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

proposto una due giorni interamente in lingua in- l’attività editoriale (soprattutto atti di convegni e glese, senza la messa a disposizione di materiali e pubblicazioni delle ricerche condotte presso il abstract anche in altre lingue (che per un istituto Centro) ma anche l’attento lavoro di documenta- italo-tedesco può sembrare un paradosso…). In- zione condotto dalla biblioteca, non a caso una nanzitutto l’attenzione è stata programmatica- delle meglio fornite del settore. Il convegno vero e mente limitata ai temi delle edizioni di argomento proprio si è sviluppato invece tra Tours e Parigi letterario, di divulgazione medica e di natura in- nei giorni 27-30. Ecco un viaggio ininterrotto tra formativa (totalmente assente – a es. – la prospet- editori, scrittori, traduttori e lettori in bilico tra tiva religiosa), il che è assieme troppo e troppo po- mondo culturale italiano e mondo francese. Si è co per una comprensione complessiva del feno- trattato del convegno conclusivo del progetto set- meno, specie se applicato all’intera Europa (occi- tennale dedicato a L’édition italienne dans dentale) e a un arco cronologico così vasto. In se- l’éspace francophone à la première modernité, condo luogo il convegno è parso piuttosto “cata- Editef: in tal senso non solo è stata l’occasione per pultato” nel contesto trentino senza un reale ten- riprendere e sviluppare un ampio discorso corale tativo di rapporto con la realtà locale, a comincia- già avviato, ma anche per lanciare nuove linee di re dal caso “Simonino”: ammirevole, invece, la una ricerca che si è dimostrata particolarmente piccola ma preziosa esposizione organizzata per azzeccata. Molte ricerche sono state sviluppate l’occasione dalla Biblioteca Comunale di Trento all’interno del progetto, sia quelle immaginate al “Stampe popolari dei secoli XVI-XIX”, che partiva momento solo in formato digitale (come le ricer- proprio dalla pubblicistica relativa al culto del che sul libro italiano in Normandia) sia quelle ap- santo. In terzo luogo è spiaciuto che, peccando di prodate invece a volumi a stampa (a es. Gabriele una forte autoreferenzialità, nella relazione intro- Simeoni, cui è stato dedicato un volume di studi, duttiva al convegno uno degli studiosi maggior- preceduto però da ben tre diverse esposizioni vir- mente impegnati sul tema abbia preferito, più che tuali on line). Pur nella vastità della prospettiva, analizzare la problematicità delle questioni evoca- anzi proprio nella volontà di mantenere, fatta sal- te, concentrarsi su una presentazione dei progetti va la centratura dell’argomento, una apertura a sviluppati a St. Andrews e delle pubblicazioni fin 360°, il convegno si è mostrato coeso sul tema of- qui realizzate, argomenti sui quali anche il pubbli- frendo ottimi contributi sia innovativi sia di si- co italiano è già pienamente informato (si veda stemazione di fenomeni o episodi già noti, ma qui «La Bibliofilia», CXIX (2017), pp. 159-171). – illuminati di nuova luce. Da notare due aspetti for- Ed.B. temente positivi. Da un lato la volontà di affianca- re a studiosi già noti e affermati le figure di giova- Poco a poco. L’apport de l’édition italienne ni capaci che hanno potuto presentare le proprie dans la culture francophone. Tours, ricerche. Dall’altro il tono seminariale e poco ac- Centre d’Etudes Supérieures de la Renais- cademico, amante del dialogo e della discussione, sance - Paris, Bibliothèque Mazarine, 27-30 dell’essere più che dell’apparire. L’ampio pro- giugno, 2017. Il convegno ha unito il progetto gramma, quasi in pieno rispettato, preannuncia per le celebrazioni del sessantesimo delle attività un denso e interessantissimo volume di atti. – del CESR di Tours, con un convegno dedicato ai Ed.B. rapporti franco-italiani nel XVI sec. Il centro, un ente di ricerca legato all’Università di Tours ma Mostre sostenuto anche da finanziamenti delle istituzioni locali e nazionali francesi, costituisce uno dei pun- Libri italiani. Lecteurs français. (XVe- ti di eccellenza delle ricerche internazionali sul XVIIe siècle), Exposition Bibliothèque Ma- Rinascimento: ampio spazio è da sempre dedicato zarine, Parigi, 30 giugno-29 settembre al mondo del libro, dell’editoria e delle bibliote- 2017. Allocata nella mirabile cornice della Biblio- che. Nell’ambito dell’anniversario del CESR si po- teca Mazarina, questa bella esposizione bibliogra- ne la manifestazione tenutasi il 26 giugno che ha fica riguarda materiale posseduto dalla suddetta visto innanzitutto una lezione inaugurale di Jean istituzione, ed è concentrata sostanzialmente su Balsamo dedicato alla fortuna francese della Civil due assi concettuali. Il primo riguarda le testimo- conversazione di Marco Guazzo, nonché la conse- nianze della produzione editoriale italiana della gna di medaglie commemorative allo stesso Bal- prima età moderna. Volutamente si è in questo ca- samo e a Nicole Bingen, studiosa delle edizioni so esclusa la grande editoria letteraria, per sof- italianissantes. È stata anche organizzata una mo- fermare l’attenzione su prodotti librari diversi, stra bibliografica che ha documentato non solo talvolta anche decisamente minori o stravaganti. L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 41

La cifra comune è quella dell’uso della lingua vol- co. Molto interessante il manoscritto con l’Editto gare, che caratterizza una larga porzione della di Rotari e altre disposizioni aggiunte da Grimoal- produzione libraria italiana del periodo. do e Liutprando prestato dalla Biblioteca Capito- Nell’ambito del crescente interesse francese per il lare di Vercelli (segn. Cod. CLXXXVIII): il testo, mondo, la cultura e la lingua italiana si colloca redatto da più copisti in onciale, è impreziosito da perciò una diffusa attenzione ai libri in italiano, rubriche color rosso aranciato e iniziali a motivi non solo quelli di argomento propriamente lette- geometrici, fitomorfi e antropomorfi, oltre a esse- rario, ma anche quelli legati a un sapere più prati- re corredato da un ampio apparato di note. Un co, più specialistico, spesso supportato come ausi- touchscreen consente di sfogliare il codice 413 del- lio indispensabile dall’illustrazione nelle sue di- la Biblioteca Nacional de España, anch’esso con- verse realizzazioni tecniche e nei suoi diversi usi tenente una raccolta di leggi longobarde, compila- comunicativi. Il materiale esposto si concentra, in- ta intorno alla metà del XI sec. Sarebbe stato bello fatti, in sezioni via via dedicate a mascalcia ed concludere la visita ammirando dal vivo la coperta equitazione, giochi e libri di giochi, astrologia, del Vangelo di Lindau della Morgan Library, ma scienze e libri dei segreti, mnemotecnica e calcolo purtroppo ci viene esibita soltanto in fotografia: ci matematico, feste e balli. A tale scelta fa da corol- si accontentare di osservare da vicino un fram- lario un prestigioso gruppo di libri che mostrano mento della coperta di un evangelario in lega di attraverso note di possesso, ex libris o legature al- rame e smalto claissoné, insieme a una coppia di le armi la provenienza da lettori illustri, da Ron- placchette floreali del Museo Archeologico Nazio- dard a Caterina de Medici, a una serie di reali nale di Venafro. Il catalogo della mostra è Longo- francesi. Collegata al convegno Editef di Tours, bardi. Un popolo che cambia la storia, a cura di l’esposizione merita senza dubbio di lasciare una Gian Pietro Brogiolo, Federico Marazzi e Caterina traccia stabile: ne è promessa la pubblicazione Giostra, Milano, Skira, 2017, ISBN 978-88-572- proprio nel catalogo del progettato volume di atti 3516-5, € 45, di cui si segnala la sezione dedicata relativo al convegno di Tours. – Ed.B. alla scrittura e pittura con i saggi di Carlo Bertelli (La cultura artistica), Nicholas Everett (La cultu- Longobardi. Un popolo che cambia la sto- ra letteraria dell’Italia longobarda), Flavia De ria, a cura di Gian Pietro Brogiolo e Fede- Rubeis (I Longobardi e la scrittura) e Daniele rico Marazzi, Pavia, Castello Visconteo, 2 Ferraiulo (La scrittura e i suoi media: le epigrafi) settembre-13 dicembre 2017. L’esibizione – D.M. mette in mostra gli usi e costumi dei Longobardi, capaci di assimilare molti elementi dalle popola- zioni autoctone assoggettate, ma senza mai perde- Taccuino re di vista la tradizione del proprio popolo. Una a cura di R.V. sostanziosa sezione del percorso espositivo è dedi- cata a sondare il rapporto tra questa popolazione Iniziative C.R.E.L.E.B. di origine germanica e la scrittura: un gesto carico Il sabato del bibliofilo. di arcana sacralità, destinato a legittimare il pote- Incontri coi libri preziosi della Biblioteca re religioso e temporale. Da tali presupposti si Braidense comprende la necessità di esibire un cospicuo 30 settembre 2017, ore 10 numero di epigrafi, ma la mostra non manca di ri- 21 ottobre 2017, ore 10 servare un piccolo spazio anche ai codici mano- 11 novembre 2017, ore 10 scritti. La Stiftsbibliothek di San Gallo contribui- Milano, Biblioteca Nazionale Braidense. Sala Ma- sce alla mostra con un codice membranaceo ria Teresa dell’Edictus Rothari, compilato tra il VII e VIII sec. (segn. Cod. 730), dove spiccano le iniziali Con sabato 30 settembre il Centro di ricerca Eu- composte di pesci, uccelli o terminanti in teste di ropeo libro, editoria, biblioteca (CRELEB) piccoli draghi, probabilmente d’influenza irlande- dell´Università Cattolica di Milano e la Biblioteca se. Stonano un poco le copie anastatiche del Codex Nazionale Braidense riprendono il ciclo di incontri legum Langobardorum proveniente dalla Badia di dedicati alla storia del libro e della cultura. Cava de’ Tirreni e dell’Historia Langobardorum . sabato 30 settembre di Paolo Diacono conservato presso il Museo Ar- Edoardo Barbieri, L’antica Vita dell’Anticristo il- cheologico Nazionale di Cividale del Friuli, anche lustrata: un unicum della Braidense se si comprendere che l’assenza degli originali sia La figura dell’Anticristo richiama sempre un certo dovuta alla rarità e allo straordinario valore stori- morboso interesse (basta in proposito uno sguar- 42 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

do in Internet). Eppure nella tradizione cristiana Cattolica di Brescia); Sergio Onger (Presidente (ma in qualche modo anche in quelle ebraica e Fondazione Ugo Da Como di Lonato) islamica) l’Anticristo costituisce un passaggio fon- ore 9.15 Marielisa Rossi (Università di Roma Tor damentale nei racconti escatologici sulla fine del Vergata) - Piero Innocenti (già Universtià degli mondo. Fu intorno al X secolo che il monaco Adso Studi di Viterbo), Machiavellerie: per una biblio- di Montier-en-Der fornì un racconto organico del- grafia delle edizioni dell'opera di Nicolò Machia- le vicende a lui relative con la misteriosa nascita, velli nei secoli XVI e XVII lo sviluppo del suo potere, la persecuzione dei veri ore 12.45 Pranzo credenti, la tragica fine. Da tale sviluppo narrativo ore 14.00 Edoardo Barbieri (Università Cattolica alcuni secoli dopo prende il via una complessa del Sacro Cuore) - Pier Angelo Goffi (Fondi storici tradizione di testi illustrati prima silografici, poi e archivi - Università Cattolica del Sacro Cuo- anche tipografici, ma sempre accompagnati da fi- re), Per la conoscenza della Biblioteca di Storia gure. La Biblioteca di Brera conserva in copia uni- delle Scienze "Carlo Viganò" ca al mondo una Vita dell’Anticristo impressa a ore 15.00 Conclusione dei lavori Milano nel 1496 arricchita da 20 illustrazioni. La partecipazione al seminario è gratuita. La Fon- . sabato 21 ottobre dazione EULO (Ente Universitario Lombardia Stefano Cassini, Bartolomeo Scappi e il suo ricet- Orientale) offre l'ospitalità per alcuni partecipanti tario: un "celebrity chef" e la gastronomia del Ri- non bresciani. nascimento Per informazioni: [email protected] tel. . sabato 11 novembre 02.7234.2606 – 030.2406.260 Arianna Leonetti, Editoria fascista e persecuzioni Iscrizione: http://centridiricerca.unicatt.it/creleb- razziali: I protocolli dei savi di Sion 2017-metodologia-della-ricerca-in-discipline- Ingresso libero umanistiche-e-bibliografiche-2017 Per informazioni: www.braidense.it Libri antichi e biblioteche digitali, tra cata- Metodologia della ricerca in discipline logazione e fruizione virtuale del patrimo- umanistiche e bibliografiche 2017 nio culturale. Un colloquio internazionale 26-27 ottobre 2017 a Gerusalemme Lonato del Garda (BS), Fondazione Ugo Da Como Ancient books and digital libraries, be- - Università Cattolica di Brescia, Sala Chizzolini tween cataloguing and virtual fruition of the cultural heritage. An international . Giovedì 26 ottobre 2017 - Lonato del Garda meeting in Jerusalem (BS), Fondazione Ugo Da Como 8 novembre 2017 ore 14.00-17.00 ore 14.00 Visita alla casa-museo e alla biblioteca Jerusalem - room St. Francis, Custody of Holy della Fondazione Ugo Da Como Land, New Gate – Jerusalem ore 15.00 Rocca di Lonato - Presiede Edoardo Barbieri (Direttore del CRELEB, Università Catto- Welcome: p. Francesco Patton o.f.m., Custos of lica di Brescia) the Holy Land, Jerusalem; Fabio Sokolowicz, Con- Rudj Gorian (Collaboratore del CRELEB), I perio- sole Generale d’Italia a Gerusalemme; Pierre Co- dici del Settecento in contesto bibliologico: esem- chard, Français Consul General in Jerusalem; pi, considerazioni, potenzialità di ricerca Christos Sofianopoulos, Consul General of Greece ore 16.30 Luca Rivali (Università Cattolica del Sa- in Jerusalem cro Cuore), Per la ricostruzione storica di una Chair: Edoardo Barbieri, Director of the CRELEB raccolta libraria privata: il caso di Ugo Da Como Università Cattolica, ore 18.30 Rinfresco Lecture: Konstantinos Staikos, Book Historian, ore 19.45 Cena conviviale a Lonato (su prenota- Onassis Foundation, Athens zione) Discussion and coffe break Communications: Agamemnon Tselikas, Director . Venerdì 27 ottobre 2016 - Università Cattolica Center for History and Palaeography, National di Brescia, Sala Chizzolini Bank of Greece Cultural Foundation, Athens; ore 9.00 presiede Luca Rivali (Università Cattolica Tsafra Siew, KTIV The International Collection of di Brescia) Digitized Hebrew Manuscripts, The National Li- Saluto: Mario Taccolini (Direttore del Dipartimen- brary of Israel, Jerusalem; p. Paweł Trzopek o.p., to di Scienze Storiche e Filologiche, Università Director Bibliothèque de l’École Biblique de L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 43

Jérusalem; Alessandro Tedesco, Tutor of Master giolini (Il Mulino), Elena Pace (Aurion Servizi Edi- in Professional Publishing, Catholic University, toriali) e Donata Schiannini (Studio Lemmari) Milan Presentazione del volume Dal testo al libro di Conclusions: p. Lionel Goh o.f.m., Director of the (Editrice Bibliografica), a cura degli allievi e do- General Library of the Custody of Holy Land, Je- centi del Master in Professione Editoria rusalem Consegna diplomi agli allievi del Master e presen- On the same occasion from 7th–9th November tazione della nuova edizione 2017 the Custody of the Holy Land will host the ore 16.00 exhibition 1217-2017 - 800 Years of Franciscan Conclusioni Presence in the Holy Land: Francis of Assisi through the ancient books of the Custody of the Inaugurazione della mostra “Ad stellam” Holy Land antichi libri e testimonianze del pellegri- For informations, contact the scientific secretary naggio in Terra Santa Alessandro Tedesco Ph.D. 21 novembre (mostra aperta fino al 6 gennaio) ([email protected]) or the Library tel. Milano, Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Ma- +972 2 62 66 756 ria Teresa

Inaugurazione della mostra I cataloghi “Al sancto Iherusalem”. Resoconti di pelle- d’antiquariato Hoepli grinaggi in Terra Santa fra Medioevo ed 16 novembre 2017 Età moderna. Convegno internazionale Milano, Università Cattolica martedì 5 dicembre 2017 ore 9.30-17 In preparazione; per informazioni: Milano, Biblioteca Nazionale Braidense - Sala Te- [email protected] resiana Ore 9.30 saluti Engaging the reader 2017 - La Babele delle Presiede Edoardo Barbieri lingue? I mille linguaggi dell’editoria con- Marco Giola (ECampus), Il “Libro d’Oltramare” di temporanea Niccolò da Poggibonsi e le sue redazioni A cura del Master Professione Editoria cartacea e Cristina Acidini (Accademia delle Arti del Disegno digitale di Firenze), L’avventura letteraria del viaggio in 17 novembre 2017 ore 9.30-16.00 Terra Santa dell’orafo fiorentino Marco Rustici Università Cattolica di Milano, Largo Gemelli, 1 Marzia Caria (Università LUMSA di Roma), “In- Aula Pio XI començano le peligrinatione de la cità sancta de ore 9.30 Ierusalem”: il viaggio in Terra Santa di France- Introduzione di Edoardo Barbieri (Direttore del sco Suriano Master Professione Editoria) Gabriele Nori (ricercatore), Sul “Libro del viaggio Lectio di Ricardo Franco Levi (Presidente di AIE – di Gerusalemme” di Marco Lusardi piacentino Associazione Italiana Editori) Luca Rivali (Università Cattolica, Milano), Reper- ne discute Ottavio Di Brizzi (Marsilio) toriare il viaggio: bibliografi e bibliografie di ore 11.30 Terra Santa tra Otto e Novecento Tavola rotonda: Esperienze creative di comunica- Pausa zione editoriale Ore 15.00 Intervengono: Presiede Luca Rivali Pietro Biancardi (Iperborea e Libreria Verso) Michele Campopiano (University of York), Le gui- Orfeo Pagnani (Exorma e Modus legendi Billy, il de di Terra Santa di Francesco Suriano e Paul vizio di leggere) Walther von Gueglingen Marino Sinibaldi (Radio 3 e Fahrenheit) Edoardo Barbieri (Università Cattolica di Brescia), Modera Paola Di Giampaolo (Coordinamento e L’editio princeps bolognese del viaggio dello sviluppo del Master Professione Editoria) pseudo-Noè Bianco ore 13.00 Alessandro Tedesco (Università Cattolica di Mila- Aperitivo no), Le raffigurazioni dei Luoghi Santi attraverso ore 14.30 le antiche edizioni di viaggiatori e pellegrini Assegnazione premi Ancora Aldina a Giuliano Vi- Marco Galateri (collezionista), I francescani e il gini e Master Professione Editoria a Andrea An- pellegrinaggio in Terra Santa in Età moderna: per un censimento 44 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

Guido Gentile (Deputazione subalpina di Storia stampato a Padova nel 1671, il matematico si in- Patria), Dall’immaginario del pellegrinaggio terroga su questioni quali la gravità e la materia. all’evocazione della Terra Santa nei Sacri Monti Contestualmente saranno visibili la rara edizione del 1638 dei Discorsi e dimostrazioni matemati- Letteratura e cristianesimo. “Cattedra che di Galileo Galilei e l’opera Philosophia Natu- ” a S. Carlo al Lazza- ralis principia mathematica nella quale Isacco retto Newton descrive la legge di gravitazione universa- Ciclo di incontri: ottobre 2017-maggio 2018 le, considerata una delle più importanti opere del Milano, Chiesa di S. Carlo (S. Carlino) al Lazzaret- pensiero scientifico. to - Largo Bellintani, 1 Apertura straordinaria nei giorni: In preparazione; per informazioni: - sabato 23 dalle 10 alle 18 [email protected]; [email protected] - domenica 24 dalle 10 alle 14 Per informazioni: Incontri, mostre e seminari http://www.bibliotecaangelica.beniculturali.it Mostra S. Giacomo – I Libri Ritrovati, a cura di Romilda Saggini L’uomo e lo spazio: percezione e rappre- Dal 16 settembre al 15 ottobre sentazione del paesaggio nella documenta- Savona – Pinacoteca civica di Savona zione dell’Archivio di Stato di Genova 20 settembre, ore 17,30 La Mostra è sostenuta dal Rotary Club di Savona, Genova, Biblioteca Universitaria - Sala conferenze con il contributo della Fondazione de Mari e la collaborazione del Comune, della Diocesi, del Se- Si tratta di una conferenza di Stefano Gardini, ar- minario Vescovile e dell’Associazione Amici del chivista e storico, che si inserisce a margine delle San Giacomo. Giornate Europee del Patrimonio (GEP, 23 e 24 settembre) promosse dal MIBACT, cui la Bibliote- Viaggio nel corpo umano nel tempo. At- ca, in collaborazione con altri partners, ha deciso lanti anatomici dal XV al XIX secolo. Mo- di aderire attraverso una serie di iniziative auto- stra bibliografica e iconografica nome (conferenze, una mostra, un reading, alcuni Fino al 18 settembre 2017 percorsi storici guidati ed altro ancora) raccolte Napoli, Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III sotto il titolo GEP Naturalia&Artificialia: confe- renze, mostra e altro ancora, (Genova, 19-29 set- Prorogata fino al 18 settembre la mostra – pensata tembre 2017). nell’ambito della XXXI edizione di Futuro Remo- to, il cui tema quest’anno non a caso si intitola Per informazioni: Connessioni – propone un’accurata serie di mano- [email protected] scritti e volumi a stampa che testimoniano tel. 010-254641 / 010-2546464 / 010-2546441 l’evoluzione della raffigurazione anatomica dal XV al XIX secolo, così da offrire ai visitatori un avvin- New trends in children’s book publishing cente viaggio nella storia della medicina attraverso 21 settembre 2017 la rappresentazione figurativa del corpo umano. Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio - Sala dello Stabat Mater Per informazioni: ore 14,30-17,30 tel. 081-7819111 Si tratta di un convegno sul tema dei libri per ra-

gazzi che farà parte della riunione della Federa- Giornate Europee del Patrimonio: “Cultura tion of European Publishers (FEP), organizzata da e Natura” AIE (Associazione Italiana Editori) e Bologna 19-24 settembre 2017 Children’s Book Fair. Roma, Biblioteca Angelica. Salone Vanvitelliano Per informazioni: In collaborazione con la Galleria Gagosian di Ro- tel. 051-276811 ma, sarà esposta una delle nuove sculture di Davi- de Balula; nell’occasione verrà esposta una prezio- Giornata tassiana 2017 sa edizione, proveniente dal cospicuo fondo antico 22 settembre 2017 della Biblioteca, dell’opera di Stefano degli Ange- Bergamo, Biblioteca civica Mai - Sala Tassiana e li: Della gravità dell'aria e fluidi, esercitata prin- Atrio Scamozziano cipalmente nei loro homogenei. Nel volume, L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 45

L’annuale appuntamento organizzato dal Centro La Biblioteca Medicea Laurenziana presenta sei di Studi Tassiani di Bergamo si articola, manoscritti che illustrano, in varie epoche, la rap- quest’anno, in due momenti: l’incontro con Maria- presentazione del mondo conosciuto. teresa Girardi – studiosa di Bernardo e Torquato L’esposizione si apre con un manoscritto del IX Tasso nonché autrice di importanti contributi sul- secolo in cui l’ecumene è rappresentato in forma la Gerusalemme liberata, sulla Conquistata e sul- piatta e rettangolare; seguono tre mappamondi le postille tassiane – e a seguire il conferimento datati ai secoli XII-XV, che mostrano caratteristi- a del “Premio Tasso 2017”, giunto ormai alla 47 che differenti. Nel primo sono evidenziate le zone edizione. La giornata si concluderà con la presen- climatiche, nel secondo, il cosiddetto mappamon- tazione di una mostra bibliografica (allestita do a T, sono rappresentati i tre continenti, Euro- nell’Atrio Scamozziano) dedicata allo scambio epi- pa, Asia e Africa, nel più recente la terra è posta al stolare fra Torquato Tasso e il cugino Ercole, che centro della sfera celeste. non solo getta luce su aspetti biografici privati dei Altri due codici mostrano due grandi planisferi, due, ma propone anche al visitatore notevoli uno datato alla seconda metà del XV secolo che spunti di riflessione rispetto al tema del matrimo- nio e della famiglia. mostra le terre conosciute dalla Groenlandia all’Africa all’india; l’altro, del 1543, presenta anche ore 17 le Americhe e l’indicazione della circumnavigazio- Saluti di Maria Elisabetta Manca (Direttrice della ne del globo di Magellano. Biblioteca civica di Bergamo); introduzione di Lu- Dalle ore 15 alle 19, saranno aperte al pubblico le ca Bani (Presidente del Centro di Studi Tassiani di sale monumentali della Riccardiana. Bergamo); Mariateresa Girardi (Università Catto- lica di Milano), La Gerusalemme tassiana e le Nell’occasione sarà organizzata una mostra di cronache della prima crociata manoscritti miniati e antiche edizioni a stampa dedicata al tema delle Giornate Europee del Pa- ore 17.45 trimonio 2017: Cultura e natura. Proclamazione e assegnazione del Premio Tasso 2017 a Mauro Ramazzotti per il saggio Un ‘nuovo’ autografo di Bernardo Tasso: l’epitalamio per le Presentazione del Catalogo degli incuna- nozze di Federico II Gonzaga e Margherita Paleo- boli della biblioteca Nazionale Centrale di logo Firenze, a cura di Piero Scapecchi (Firenze, 2017; Lo scaffale della Biblioteca. Materiali ore 18 della Biblioteca Nazionale Centrale di Fi- Presentazione della mostra Torquato ed Ercole renze) Tasso, la famiglia e il matrimonio, a cura di Mas- 23 settembre 2017, ore 17 simo Castellozzi (Centro di Studi Tassiani) e Lo- Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale - Sala Gali- renza Maffioletti (Biblioteca Civica Mai - Centro di leo Studi Tassiani) La presentazione del catalogo dell’imprescindibile Per informazioni: collezione di incunaboli della biblioteca è stata tel. 035-399430/431 pensata in occasione delle Giornate Europee del

Patrimonio (GEP, 23 e 24 settembre) promosse Conoscere il mondo. Viaggio attraverso le dal MIBACT. collezioni della Biblioteca Medicea Lauren- Intervengono: ziana Luca Bellingeri (Direttore della Biblioteca Nazio- 23 settembre 2017, ore 9.45-13.15 e ore 15-19 nale Centrale di Firenze) Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana Firenze, Biblioteca Riccardiana Pasqualino Avigliano (Responsabile Incunaboli e Fondi Orientali della Biblioteca Nazionale Centra- In occasione delle Giornate Europee del Patrimo- le di Roma) nio, le Biblioteche Medicea Laurenziana e Riccar- Edoardo Barbieri (Università Cattolica di Milano) diana organizzano un evento congiunto che si Amedeo Quondam (già Università La Sapienza di svolge durante l’intera giornata, nella mattina in Roma) Biblioteca Medicea Laurenziana e nel pomeriggio presso la Biblioteca Riccardiana. Per informazioni: [email protected] tel. 055 24919 280 / 055 24919 267

46 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

...tutto il resto è fiaba: favole e fiabe della delle opere sui monumenti funebri eretti allo sto- tradizione europea nella “Biblioteca Inter- rico. Conclude il percorso espositivo una panora- nazionale del Fanciullo” mica dei resti romani nel territorio cittadino. 23 settembre 2017, dalle ore 17,30 alle ore 19,30 Per informazioni: Roma, Biblioteca Statale Antonio Baldini [email protected] Mostra pensata dalla Biblioteca in occasione delle tel. 049-8240211 Giornate Europee del Patrimonio (GEP, 23 e 24 settembre) promosse dal MIBACT. Si tratta di una “Tutta l’arte è imitazione della natura” straordinaria selezione di opere di favolisti classici (Seneca) allestita con materiali interamente provenienti dal 23-24 settembre 2017 “Fondo Biblioteca Internazionale del Fanciullo” – Cagliari, Biblioteca Universitaria posseduto appunto dalla Biblioteca statale Anto- Nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimo- nio Baldini – che vanta una consistenza di 4500 nio (GEP, 23 e 24 settembre) promosse dal volumi della più diversa provenienza, in cui sono MIBACT la Biblioteca, attingendo a materiali pro- rappresentate tutte le aree linguistiche mondiali. pri, ha allestito una mostra di libri antichi e stam- Per informazioni: pe d’arte originali, adatte a descrivere le svariate [email protected] declinazioni con cui si può interpretare il tema tel. 06-67235143 proposto quest’anno (interazione dell’uomo con l’ambiente ed evoluzione del rapporto uomo- Incunaboli in mostra natura). 23 e 24 settembre 2017 - 8 ottobre 2017 Per informazioni: Mercogliano (AV), Biblioteca Statale di Montever- [email protected] gine - Sala F tel. 070 661021 In occasione delle Giornate Europee del Patrimo- nio (GEP, 23 e 24 settembre) e delle “Domeniche Esposizione del volume Della gravità di carta” (8 ottobre 2017) promosse dal MIBACT, dell’aria e fluidi, esercitata principalmen- la Biblioteca ha allestito una mostra in cui vengo- te nei loro homogenei (Padova, Matteo Ca- no esposti al pubblico 8 dei suoi 35 incunaboli (6 dorino, 1671) in originale e 2 in riproduzione fotografica), di cui Fino al 24 settembre 2017 a breve sarà disponibile, in aggiunta a quello on Roma, Biblioteca Angelica - Salone Vanvitelliano line, anche il relativo catalogo cartaceo. In occasione delle Giornate Europee del Patrimo- Per informazioni. nio (GEP, 23 e 24 settembre) promosse dal [email protected] MIBACT, la Biblioteca mostrerà al pubblico la tel. tel. 0825787191 preziosa edizione del matematico e filosofo Stefa- no degli Angeli. Contestualmente saranno visibili Tito Livio e la Padova romana nelle colle- anche la rara edizione del 1638 dei Discorsi e di- zioni della Biblioteca mostrazioni matematiche di Galileo Galilei e 23-24 settembre l’opera Philosophiae Naturalis principia mathe- Padova, Biblioteca Universitaria - Sala Lettura matica di Isaac Newton, in cui lo scienziato ingle- In occasione delle Giornate Europee del Patrimo- se spiega e descrive la legge di gravitazione uni- nio (GEP, 23 e 24 settembre) promosse dal versale. MIBACT, e nella ricorrenza del bimillenario della Per informazioni: morte dello storico Tito Livio (59 a.C-17d.C), la [email protected] Biblioteca offre una mostra di manoscritti e libri, tel. tel. 06-6840801 antichi e moderni, realizzati con tecniche ed in epoche diverse, molti dei quali corredati da prege- Presentazione del volume Fra le carte di voli apparati illustrativi e didascalie. In particolare Olindo Guerrini: carteggi, erudizione, au- saranno esposti: il manoscritto umanistico tografi di rime, gastronomia rinascimen- MS.1414, alcuni incunaboli e diversi volumi del tale, a cura di Elisa Curti (Bologna, 2017) XVI secolo e successivi. Inoltre, in sezioni separa- 27 settembre, ore 15,30 te, verrà offerta al visitatore una scelta dei nume- Bologna, Biblioteca Universitaria rosi commenti e degli studi, delle riprese e delle Intervengono: traduzioni del testo liviano, nonché un’antologia L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 47

Edoardo Barbieri (Università Cattolica di Milano) Ravenna – Sala Dantesa, Biblioteca Classense Ra- Paola Italia (Università degli Studi di Bologna) venna, Via Baccarini, 3 Mauro Novelli (Università Statale di Milano) Conferenza di Giancarlo Petrella; Intervengono: Presiede Andrea Segrè (Università degli Studi di Claudia Giuliani, Claudia Agrioli, Roberta Stanza- Bologna) ni Per informazioni: Programma completo: [email protected] https://www.evensi.it/presentazione-del- tel.051-02088300 restauro-di-maria-per-ravenna-la- mariola/224797013 Presentazione di Antichi e Moderni. Sup- plemento di Schede umanistiche. Fra le Archivio, grafica e fumetto carte di Olindo Guerrini: carteggi, erudi- Fino al 30 settembre 2017 zione, autografi di rime, gastronomia ri- Gorizia, Biblioteca Statale Isontina - Galleria nascimentale, a cura di Elisa Curti d’arte “Mario Di Iorio” 27 settembre 2017 ore 15.30 Allestita in collaborazione con la Galleria “La For- Bologna - Aula Magna, Biblioteca Universitaria di tezza” di Gradisca d’Isonzo attraverso i materiali Bologna (via Zamboni 35) del fondo del giornalista e critico d’arte Cesare Interverranno: Edoardo Barbieri, Paola Italia, Monai posseduto Biblioteca, la mostra propone Mauro Novelli; Presiederà: Andrea Segrè (saranno una retrospettiva di Cesare Spanghero (1928- presenti gli autori). 2009), artista e vignettista isontino, curata da Cri- http://www.ficlit.unibo.it/it/eventi/fra-le-carte- stina Feresin. L’esposizione goriziana si inserisce di-olindo-guerrini in un più ampio progetto intitolato Cesare Span- ghero: segno, colore e anima, che comprende an- Per informazioni: Elisa Curti (Alma Mater Studio- che un’altra mostra – visitabile fino all’8 ottobre – rum- Università di Bologna) [email protected] presso la Galleria “Spazzapan” di Gradisca

d’Isonzo. Presentazione del libro La biblioteca per- duta. I libri di Leonardo (Salerno Editrice, Per informazioni: 2017), di Carlo Vecce [email protected] 28 settembre 2017 ore 17 tel. 0481-580211 Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio - Sala dello Stabat Mater Winckelmann a Milano 2 ottobre – 11 novembre 2017 Dialogano con l’autore: Andrea Battistini (Univer- Milano, Biblioteca Braidense. Sala Maria Teresa sità degli Studi di Bologna), Paola Italia (Universi- tà degli Studi di Bologna) Il 2017 è il trecentesimo anniversario dalla nascita di Johann Joachim Winckelmann (Stendhal 9 di- Non sapremmo nulla della biblioteca e dei libri di cembre 1717 - Trieste 8 giugno 1768), padre della Leonardo se il loro lettore non avesse registrato Storia dell’arte antica. In suo ricordo si stanno nei suoi quaderni il diario giornaliero di un inin- svolgendo diverse iniziative nel mondo. La esposi- terrotto dialogo con quei testi. Quel lettore era zione promossa dalla Biblioteca Braidense e Leonardo da Vinci. A torto considerato omo sanza dall’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere inten- lettere, egli dedicò una parte importante della de ricordare l’importanza assunta anche da Mila- propria attività intellettuale alla parola scritta. In no (oltreché Firenze, Roma e Napoli) nella diffu- un appassionante percorso a ritroso, la ricostru- sione italiana del pensiero di Winckelmann. Qui, zione della sua biblioteca ne rivela il forte radica- infatti, nel 1779 avvenne la prima traduzione nella mento nella cultura del suo tempo e la proiezione nostra lingua della “Storia delle Arti del Disegno verso nuovi orizzonti di modernità. presso gli Antichi” di Winckelmann a cura Per informazioni: tel. 051-276811 dell’abate Carlo Amoretti. Amoretti, ligure in ser- vizio all’Ambrosiana, fu figura poliedrica di stu- Un Incunabolo Perduto. Un Incunabolo dioso e patriota lombardo. La mostra, prevalen- Ritrovato. Presentazione del restauro di temente di libri antichi, stampe e manoscritti, ar- “Maria per Ravenna” (la Mariola) ricchita con pannelli didattici ed elementi sceno- 28 settembre 2017 ore 17 grafici, mostra il ruolo svolto da illustri personaggi milanesi nel sostegno all’antichista tedesco. Albe- 48 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

rigo Archinto e Ludovico Bianconi (fratello di Car- dedicata alle bellezze letterarie. Tante le iniziative lo, segretario perpetuo di Brera) favorirono il suo che, distribuite in tutta la Penisola, accolgono stu- arrivo in Italia. Ben 66 milanesi (molti legati a diosi e cittadini, adulti e bambini alla ricerca di Brera, all’Ambrosiana e alla nascente Società Pa- fonti dirette. triottica) sostennero finanziariamente la pubblica- Per informazioni su tutte le iniziative: zione del 1779, che fu stampata dalla nuova tipo- http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC grafia cistercense di Sant’Ambrogio. Questa edi- /sito- zione fu premiata da Maria Teresa con delle me- MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_ daglie d’oro assegnate dal plenipotenziario di Mi- asset.html_286402729.html lano Carlo Firmian, nella cui collezione figuravano testi di Winckelmann. Gli stampatori milanesi ag- Carte, cartapecore, scartoffie e pinzillac- giunsero all’edizione originale del 1764 alcune il- chere. Dal più antico al più curioso, i do- lustrazioni di oggetti conservati in collezioni lom- cumenti dell'archivio di Stato di Salerno in barde (come quella di Carlo Trivulzio) per arric- mostra chire e meglio esemplificare il testo di Winckel- 8 ottobre – 15 dicembre 2017 mann. Anche il cugino di Carlo Cattaneo, Gaetano Salerno, Archivio di Stato Cattaneo, direttore della Zecca milanese fu colle- Per la domenica di carta l'Archivio di Stato di Sa- zionista di testi di Winckelmann e si recò a Vienna lerno ha organizzato una esposizione il cui filo per studiare una gemma antica sulla spinta dei te- conduttore principale è una specie di gioco, il gio- sti del tedesco. L’esposizione si conclude con ve- co de “il più...”, attraverso il quale si vuole mostra- trine in cui si mostra l’affermarsi del gusto classico nella Milano dell’Illuminismo. re al pubblico la grande varietà di fondi e docu- menti conservati dagli archivi di stato ma anche il Per informazioni: www.braidense.it valore iconografico ed estetico, oltre che storico, di molti materiali. I documenti “più…” si presentano Bellezza e ornamento del libro. Premiato come tante chiavi di accesso a notizie, storie, vi- Stabilimento Luigi Degli Esposti – Bolo- cende e tempi della nostra storia, suggeriti, se non gna. Legature d’arte novecentesche dalle sviluppati, attraverso le didascalie. collezioni Calò, Cendron e Massa. Fino all’8 ottobre 2017 Presentazione del libro Lutero. Gli anni Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio della fede e della libertà (Mondadori, La mostra racconta le vicende della legatoria bolo- 2017), di Adriano Prosperi gnese “Luigi Degli Esposti” (1899-1984), che ha 14 ottobre 2017 rappresentato un importante tassello della storia Bologna, Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio - del libro e dell’editoria, a Bologna ma anche in Ita- Sala dello Stabat Mater lia. Esposte in mostra il visitatore troverà docu- ore 17,30 menti d’archivio e, soprattutto, volumi provenienti Dialogano con l’autore padre Giovanni Bertuzzi e sia dalle raccolte dell’Archiginnasio, a lungo clien- Vito Mancuso te della legatoria, sia da collezioni private frutto Modera Francesco Spada della passione e delle ricerche di Domenico Calò, Gottardo Cendron e Ferruccio Massa. Per informazioni: tel. 051-276811 Per informazioni: tel. 051-276811 Storia sacra e profana nei volgarizzamenti medioevali. Rilievi di lingua e di cultura. Domenica di carta Convegno internazionale 8 ottobre 2017 25-26 ottobre 2017 Torna l’apertura straordinaria di Biblioteche e Milano, Università Cattolica, Largo Gemelli 1 - gli Archivi statali, promossa dal Ministero dei beni Cripta Aula Magna e delle attività culturali e del turismo per valoriz- mercoledì 25 ottobre zare non solo i musei e le aree archeologiche, ma presiede Michele Colombo (Università Cattolica di anche i monumenti di carta, patrimonio altrettan- Milano) to imponente e ricco, conservato e valorizzato in splendidi luoghi della cultura. Una giornata, rego- . 10,30-11 Saluti istituzionali e apertura dei lavori lata da orari e modalità differenti, interamente . 11-11,30 Giuseppe Frasso (Università Cattolica L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 49

di Milano), Appunti sulla leggenda punti sulla lingua del manoscritto braidense AD dell’«Invenzione della croce» . 11,30-12 Luca XIII 48 . 15-15,30 Simona Brambilla (Università Barbieri (Université de Fribourg), Materia troia- Cattolica di Milano), L’anonimo volgarizzamento na e materia ovidiana nel ms. Gaddiano reliqui della Fam. XII 2: tradizione manoscritta e rilievi 71 della Biblioteca Laurenziana di Firenze . 12- sul testo . 15,30-16 Roberta Cella (Università di 12,30 Paolo Pellegrini (Università degli Studi di Pisa), La storia nelle epistole ufficiali volgarizzate Verona) «Sul cavoge/sui cavegi». Uso del pro- tra Due e Trecento . 16-16,30 Dibattito e chiusu- nome enclitico nella «Passione veronese» . ra dei lavori 12,30-13 Dibattito . 13-14,30 Pranzo Presentazione del volume degli atti del presiede Paolo Pellegrini (Università degli Studi di convegno: Da Lucca a New York a Lugano. Verona) Giuseppe Martini libraio tra Otto e Nove- . 14,30-15 Nicolangelo D’Acunto (Università Cat- cento (Lucca, 17 e 18 ottobre 2014) tolica di Brescia), L’ascesi narrata. Episodi e figu- 14 ottobre 2017 re della vita religiosa come strumenti di diffusio- Lucca - Biblioteca Statale ne dell’imitazione monastica . 15-15,30 Cristiano Intervengono Edoardo Barbieri e Luca Rivali Lorenzi (Università Ca’ Foscari, Venezia), Tradur- re la storia romana: il caso delle due redazioni Libri speculum vitae. Knížky naučení del volgarizzamento della «Prima Catilinaria» všelikého jako živá díla minulých dob. K fra Due e Trecento . 15,30-16 Raymund Wilhelm výzkumu zámeckých, měšťanských a (Alpen-Adria Universität, Klagenfurt), Bonvesin církevních knihoven. da la Riva, volgarizzatore e agiografo . 16,30-17 17- 20 ottobre 2017 Enrico Faini (Università degli Studi di Firenze), Brno - Moravská zemská knihovna v Brně Vegezio e Orosio: storia, cavalleria e politica nel- la Firenze del tardo Duecento . 17-17,30 Michele Programma completo: Colombo (Università Cattolica di Milano), La http://skipcr.cz/akce-a-projekty/knihovnicke- «Passione Mai» in veneziano antico: rilievi di akce/libri-speculum-vitae.-knizky-nauceni- vselikeho-jako-ziva-dila-minulych-dob lingua e di cultura .17,30-18 Dibattito giovedì 26 ottobre CERL 2017 Annual Seminar. Putting it presiede Simona Brambilla (Università Cattolica together - Research Access for Hybrid di Milano) Collections . 9,30-10 Giovanna Frosini (Università per Stra- 26 ottobre 2017 ore 09.00-17.00 nieri di Siena), Il tempo della storia, il tempo del Rijksmuseum, Museumstraat 1, 1071 XX cammino nel «Barlaam e Iosafas» . 10-10,30 Amsterdam Giulio Vaccaro (Opera del Vocabolario Italiano – Programma completo: cnr), Volgarizzamenti per la storia, volgarizza- https://www.cerl.org/services/seminars/presenta menti per una storia: il «Libro dell’Aquila» . tions2017 10,30-11 Simone Pregnolato (Università degli Stu- di di Verona – Universität des Saarlandes), La Regine e Re Longobardi. Documenti e im- «verace ystoria». Avviamento allo studio del vol- magini garizzamento troiano di Mazzeo Bellebuoni . Fino al 28 ottobre 2017 (vedi qui p. 41) 11,30-12 Marco Robecchi (Università degli Studi Pavia, Biblioteca Universitaria - Salone Teresiano di Verona – Université Paris iv-Sorbonne), Storia Allestita prevalentemente con materiali propri e geografia. Digressioni storiografiche in alcune (manoscritti, libri, stampe e disegni), questa mo- opere odeporiche latine e nei volgarizzamenti . stra nasce dall’intenzione della Biblioteca di forni- 12-12,30 Elisa De Roberto (Università degli Studi re da un lato un contributo alle manifestazioni de- Roma Tre), Narrazioni miracolistiche nel Me- dicate ai Longobardi che animeranno l’autunno dioevo volgare: aspetti pragmatici e testuali . pavese, dall’altro di sottolineare la fortuna critica 12,30-13 Dibattito . 13-14,30 Pranzo dei loro sovrani, con particolare attenzione presiede Giuseppe Frasso (Università Cattolica di all’ambito pavese. A partire dall’Historia Lango- Milano) bardorum di Paolo Diacono – di cui è esposto il . 14,30-15 Giuseppe Polimeni (Università degli facsimile del manoscritto di Cividale XXVIII, rea- Studi di Milano), Il «Sermone» dei Sermoni: ap- lizzato e donato alla Biblioteca dall’Editore CAPSA 50 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

Ars Scriptoria – storia e leggenda continuamente http://www.bodleian.ox.ac.uk/csb/events/2017- si sono intrecciate, rendendo regine e re longo- nov-24-25-canonici-conference bardi una fonte di ispirazione presocché inesauri- bile per opere letterarie ma anche figurative. Per Presentazione del volume Scriver Veloce. illustrare soprattutto questo coté, forse meno noto Sistemi tachigrafici dall’antichità a Twit- al grande pubblico, la Biblioteca ha scelto di ter. Atti del Convegno, Rovereto, 22-24 esporre le incisioni commissionate nel Seicento da maggio 2014, a cura di Alessandro Tedesco, Ottavio Ballada, le litografie novecentesche realiz- Firenze, Olschki, 2016 zate in oro e colore da Franco Fraschini, e infine le 30 novembre ore 17.30 tavole originali di Marco Giusfredi raccolte nel li- Padova - Sala Romanino, Musei Civici di Padova bro Tribolamenti longobardi (Udine, 2017) che Interviene Giancarlo Petrella, sarà presente il cu- verrà presentato proprio in occasione ratore. dell’apertura della mostra. Per informazioni: Gorizia magica. Libri e giocattoli per ra- [email protected] gazzi (1900-1945) tel. 038-224764 / 038-233223 Fino al 10 dicembre 2017 Gorizia, Fondazione Carigo, Via Carducci 2 - Sala Presentazione della mostra Come erava- espositiva mo. Le edizioni Alfa di Bologna (1954- 1984) Curata, come il relativo catalogo, da Simone Vol- Fino al 19 novembre 2017 pato (Libreria antiquaria “Drogheria 28” di Trie- Bologna, Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio - ste) e da Marco Menato (direttore della Biblioteca Sala dello Stabat Mater Statale Isontina), la mostra è promossa e sostenu- ta dalla stessa Fondazione, in collaborazione con La mostra illustra il trentennio di attività della ca- la Ludoteca del Comune di Gorizia e della Biblio- sa editrice bolognese – protagonista di una sta- teca “Feigel” di Gorizia. gione fondamentale per la cultura cittadina della seconda metà del secolo scorso – ripercorrendone Per informazioni: il catalogo. Vengono esposti volumi e documenti [email protected] di personalità che ne hanno condiviso la storia, dal [email protected] fondatore Elio Castagnetti a Cesare Gnudi, Fran- tel. 348/2560991 cesco Arcangeli, Andrea Emiliani. Alle Edizioni Al- fa sono collegate le esperienze più significative L’editoria popolare in Italia fra XVI e XVII promosse dalla Soprintendenza alle Gallerie, come secolo. Giornata di studio. le grandi Biennali d’arte antica o le Campagne di 13-14 dicembre 2017 rilevamento dei beni culturali sul territorio, e le Roma, Università degli Studi di Roma Tre – Fon- pubblicazioni di enti come la Cassa di Risparmio dazione Marco Besso in Bologna o l’Associazione per le Arti Francesco Per informazioni: [email protected] Francia. Alla presentazione della mostra – lunedì 25 set- Lutero. La Riforma dalle 95 tesi al Concilio tembre, ore 12 –interverranno: Bruna Gambarelli di Trento (assessore alla Cultura del Comune di Bologna), Fino al 31 dicembre 2017 Andrea Emiliani (critico e storico dell'arte), Pie- Roma, Biblioteca Casanatense - Salone Monu- rangelo Bellettini (direttore dell’Istituzione Biblio- mentale teche del Comune di Bologna). Esposizione di rare e preziose edizioni luterane e Visita guidata della curatrice, Giovanna Delcorno. di altri riformatori, materiali iconografici, indici Per informazioni: tel. 051-276811 dei libri proibiti e decreti del Concilio di Trento conservati nei fondi casanatensi. Canonici Conference Orari di apertura: lunedì-venerdì, ore 11.30-13 e Two Hundred Years of Italian Manuscripts giovedì, ore 11.30-13 e 16.30-18 in Oxford. Exploring the Canonici Collec- tion Per informazioni: www.casanatense.it 24-25 novembre 2017 tel. 06 6976031 Oxford, Bodleian Libraries & Lincoln College Per programma e registrazioni: La montagna. Storia, natura alpinismo, L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017 51

sport, vita quotidiana, associazionismo ne- pubblica amministrazione, manca personale, e ag- gli ex libris giungo, competente. Andare in molte nostre bi- Fino al 23 febbraio 2018 blioteche genera spesso sconcerto: a fianco di po- Città di Castello, Tipografia Grifani Donati (Corso co personale preparato e disponibile (talvolta bra- Cavour, 4) vissimo!), quanta gente “seduta”, irritata e irritan- Presso la Sala Consiliare di Città di Castello, te, lamentosa, svogliata, irresponsabile, ignorante. l’associazione culturale “Caratteri dal 1799” – in E i nostri giovani laureati, i migliori, che aspirano collaborazione con i C.A.I. Regionali Umbri e con a un posto di lavoro restano lì a guardare una fiera il patrocinio della Regione Umbria – organizza la dell’inettitudine... E poi ci sono gli organismi mi- presentazione del catalogo La montagna. Storia, nisteriali... Ce n’è uno, con almeno 40 (dicesi qua- natura alpinismo, sport, vita quotidiana, asso- ranta!) dipendenti che dovrebbe occuparsi proprio ciazionismo negli ex libris, cui seguirà la visita del patrimonio bibliografico... Se ci siete, battete guidata all’omonima mostra, allestita però presso i un colpo! Se penso anche solo a quante iniziative, locali della storica tipografia Grifani Donati. La spessissimo in modo totalmente gratuito, riesce a mostra sarà visitabile secondo i seguenti orari: mettere in piedi una realtà minuscola e squattri- lunedì 16-19 nata come il CRELEB! Sono reduce dalla bellissi- martedì- venerdì 9,30-12,30 / 16-19 ma esperienza della Scuola Estiva con 25 iscritti sabato 9,30-13 / 16-19 provenienti da tutta Italia, capaci di farsi coinvol- domenica 10-13 / 17-19,30 gere nella non semplice vicenda di Lutero, dei suoi libri, dell’editoria religiosa del XVI secolo! Un cli- . sabato 23 settembre, ore 17,30 Presentazione ma attento, cordiale, disponibile, certo aiutato del catalogo dalla bellezza del contesto (Torrita di Siena e interverranno: Fernanda Cecchini (Assessore Re- Montepulciano) e sostenuto da una organizzazio- gionale all’Agricoltura, Cultura e Ambiente), Lu- ne artigianale ma ormai rodata (siamo alla III edi- ciano Bacchetta (Sindaco di Città di Castello), zione e già si lavora alla IV). Possibile che altrove Paolo Vandone (Presidente C.A.I. Gruppo Regio- manchi così tanto lo spirito di iniziativa? Certo, le nale Umbria) Fabiola Fiorucci (Presidente C.A.I. nostre biblioteche vengono quotidianamente mas- Sezione di Città di Castello), Mauro Guiducci (Re- sacrate da amministratori inefficienti, da direttori sponsabile Soccorso Alpino Umbria), Gian Carlo ministeriali che si interessano di altro, da politici Torre (Curatore della Mostra) ignoranti e arroganti. Ma quanta responsabilità Per informazioni: hanno anche i bibliotecari? Distribuiamo gratui- [email protected] tamente dei Pocket Coffee... E i docenti delle no- cell. 333-3232573 stre discipline, spesso arroccati a discettare di stupidaggini, di qualche formuletta catalografica

senza più studiare, senza gettare uno sguardo lar- Postscriptum go sui fenomeni della nostra società, senza lo sfor- Cosenza sono finiti in un unico rogo tre zo di interpretare, giudicare e capire? Parados- disabili e una raccolta privata di libri e salmente si possono perfino formare dottorati del- documenti, con scritti rari di Telesio e le nostre discipline tenendo un livello didattico co- A sì basso che in confronto i quadriennalisti di pochi Parrasio. Tragedia annunciata? Solito rimbalzo di responsabilità? Imprevedibile fatalità? Sta di fatto anni fa sembrano Panizzi... Vogliamo svegliarci? che, oltre al dramma della perdita delle vite di Vogliamo rimboccarci le maniche? Vogliamo ri- persone più deboli, se n’è andato per sempre un prendere a studiare seriamente il nostro patrimo- altro pezzo del nostro patrimonio culturale. Ma si nio culturale per poterlo finalmente valorizzare? capisce che significa? Culturale sì, è qualcosa che Diceva Goethe nel Faust (è stato persino il titolo ha a che fa con la nostra cultura, con identità, tra- del Meeting ciellino di Rimini di quest’anno! ma dizione, sforzo dell’intelligenza. Ma PATRIMO- già della fine del secolo passato era il motto della NIO? Dovrebbe significare che si tratta di qualco- mia collana “Humanae litterae”): «Ciò che hai sa dal grande valore, di una ricchezza, di alcunché ereditato dai tuoi padri, devi riguadagnartelo per di prezioso che ci è stato consegnato. Cosa faccia- possederlo!» – Montag mo per il nostro patrimoni culturale, in particolare per quello librario e documentale? Qualche pro- L’ALMANACCO BIBLIOGRAFICO clama, qualche raccolta firme... Mancano dram- Bollettino trimestrale maticamente le idee, mancano investimenti della 52 L’almanacco bibliografico, n° 43, settembre 2017

di informazione sulla storia del libro e delle biblioteche in Italia numero 043, settembre 2017 (chiuso il 20 settembre 2017) ISBN 9788881327553 disponibile gratuitamente in formato PDF e HTML all’indirizzo http://creleb.unicatt.it (sono stati tirati 10 esemplari cartacei) a cura del

(Università Cattolica – Milano e Brescia) comitato editoriale: Edoardo Barbieri (coordi- natore), Marco Callegari, Giuseppe Frasso, Marco Giola, Luca Rivali, Alessandro Tedesco, Natale Vacalebre, Roberta Valbusa redazione: Emilia Bignami, Stefano Cassini, Fa- brizio Fossati, Elena Gatti, Rudj Gorian, Alessan- dro Ledda, Davide Martini, Luca Mazzoni, Luca Montagner, Francesca Turrisi (capo-redattore) contatti: “L’almanacco bibliografico”, c/o Edoar- do Barbieri, Università Cattolica, Largo Gemelli 1, 20123 Milano; e-mail: [email protected]

edizioni CUSL – Milano per informazioni: [email protected]