Anno XI - Numero 104 pro-manuscripto Luglio 2002 v

Parrocchia S. Maria della Visitazione IL NICODEMO Fogli della Comunità

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Salvati dal suo Sangue

SOMMARIO

2 - Un servizio per quelli che soffrono (P. Trifirò) 13 - Santino, Davide e Turuzzu (A. Calderone) 3 - Perché un Redentore crocifisso? (F. Biviano) 14 - Poesie e prose di Cucinotta (S. Pontuale) 5 - Una festa per accogliere Cristo (L. Parisi) 15 - Gemellaggio scolastico (Scuola Media Ragusa) 6 - Ricordo di Padre Giovanni Parisi (C. Sapone) 16 - Inaugurazione Auditorium Comunale 6 - Escursioni con padre Peppe (A. e F. Stracuzzi) 17 - Nuovo look per piazza Municipio 7 - Introduzione alla liturgia-2 (G. Amendolia) 18 - Vanni u Cavaleri (M. Parisi) 8 - La canonizzazione di Padre Pio (E. Fiore) 19 - I fatti nostri (a cura di F. Biviano) 9 - Si può uccidere per amore? (A. Calderone) 19 - Anagrafe parrocchiale 10 - Il conflitto israelo-palestinese (P. Tuttocuore) 20 - La Giudecca di S. Lucia (F. Biviano) 12 - Un pacese a Kabul (P. Tuttocuore) 2 Un servizio per quelli che soffrono Altri sei ministri straordinari della Comunione nella nostra Comunità

di Pippo Trifirò significato più ampio di quello che noi lo Spirito Santo fa alla sua Chiesa ed lcuni anni fa, Padre Peppe, comunemente gli diamo. Il ministro ogni cosa che egli farà ad ognuno dei che da poco aveva ricevuto straordinario della Comunione ha il suoi fratelli l’avrà fatta a Gesù stesso. il compito di guidare la no- A compito principale di portare nella Il primo di questo mese hanno rice- stra comunità, aveva invi- casa dell’ammalato la comunità, quel- vuto il mandato per l’esercizio di que- tato, tra gli altri, anche me a diventare la comunità che con gioia ha celebrato sto ministero, dal vescovo ausiliario ministro straordinario della Comu- l’Eucarestia e che vuol farne parteci- Monsignor Franco Montenegro, sei nione. Si trattava di un ministero che pe la persona che è impedita dalla ma- persone della nostra comunità: Lina la nostra comunità non aveva ancora lattia. Certamente egli non può Isgrò, Giacomina Murachelli, Melina conosciuto, ma di cui avvertiva già da alleviare o guarire le malattie (a que- Crupi, Piera Morina, Melina Mastroe- tempo una certa necessità. sto in genere pensa il medico), ma la ni e il sottoscritto. Insieme abbiamo Non nascondo che l’idea di portare sua presenza umile e discreta, che al- condiviso momenti di formazione e di la Comunione ai malati o di distribuir- tro non è che la presenza viva della preghiera che ci hanno arricchito e che la ai fedeli qualora fosse necessario mi Chiesa, insieme al pane eucaristico e ci permetteranno, con l’aiuto del Si- spaventava parecchio: mi sembrava di alla preghiera possono alimentare nel gnore, di svolgere questo ministero nel dover assumere una responsabilità malato speranza e fiducia. migliore dei modi.q troppo grande. Sarà stato il peso di Un altro motivo che ha contribuito questa responsabilità, sarà stato il fat- a maturare questa scelta è l’aver com- to di essere impegnato già come cate- preso che la nostra comunità aveva bi- chista e animatore dei canti, alla fine Elenco dei sogno di altri ministri per far fronte al decisi di non impegnarmi in questo numero di malati impediti a partecipa- servizio. Ministri re alla S. Messa (ultimamente sono L’annoscorso, Padre Peppe è torna- più di 120 le persone che si trovano in to alla carica ed è andato alla ricerca di Straordinari tale situazione). Mi si potrebbe obiet- nuovi ministri. Il nostro parroco (spe- tare che il fatto di aver compreso ro che prenda queste parole come un della l’esigenza di un determinato sevizio complimento) è una persona molto te- non può bastare a giustificare tale Comunione nace, un po’ testardo, e spesso sa esse- scelta. Certamente! Molti buoni cri- re molto convincente. Ma al di là delle stiani si sentirebbero a disagio e inade- 1. Amendolia Maria qualità temperamentali di Padre Pep- guati a compiere tale servizio. Non 2. Bisbano Giovanni pe, mi sono convinto che sarebbe giu- tutti siamo nati per fare le stesse 3. Calderone Conchita sto impegnarsi in questo ministero per cose. Ognuno di noi ha delle qualità 4. Cavallaro Anna Maria diversi per diversi motivi. e dei talenti diversi. Per me l’aver 5. Crupi Carmela Innanzitutto, ero riuscito ad allen- preso coscienza di questa particolare 6. Gitto Santina tare quella paura che avevo provato la esigenza è stato solo uno dei fattori, 7. Isgrò Lina prima volta e mi sentivo più maturo. una specie di molla che mi ha spinto a 8. Marchetta Caterina Le novità spesso ci spaventano, ma il maturare la scelta. 9. Mastroeni Carmela tempo e la Provvidenza ci aiutano so- Fare i ministri straordinari della 10. Merenda Maria vente ad aprire il cuore, a vedere un Comunione non ci rende superiori o 11. Morina Piera po’ più in là di quanto facciamo di soli- più belli di fronte agli altri. Il servizio 12. Murachelli Giacomina to, e a dare il giusto peso alle cose. che facciamo non è per noi, non è per 13. Pagano Rosa Maria Per diventare ministro straordina- diventare più buoni davanti agli occhi 14. Palazzolo suor Marcella rio della Comunione non occorrono del Signore o per acquisire un diritto 15. Parisi Maria qualità e virtù eccezionali. Ogni buon di precedenza rispetto agli altri. Il ser- 16. Parisi Maria Rita cristiano può essere chiamato dalla vizio è per coloro che soffrono, per i 17. Parisi Stefano Chiesa a svolgere questo ministero loro familiari, per la Chiesa intera, che 18. Passalacqua suor Clara (non dimentichiamoci che si tratta di sul modello di Gesù buon samaritano 19. Puleio Maria un ministero straordinario, che si può è chiamata a chinarsi sui sofferenti e 20. Salvatore Angela esercitare per far fronte a particolari sui più deboli. Solo se il ministro stra- 21. Salvatore Angelo esigenze e per un periodo determina- ordinario della Comunione si mette al 22. Strazzeri suor Dorotea to), il quale non consiste solo nella servizio degli altri con questo spirito, 23. Trifirò Giuseppe semplice distribuzione dell’ostia con- potrà considerarsi come un dono che 24. Trifirò Pippo sacrata. Il termine “comunione” ha un

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 3 Perché un Redentore crocifisso?

di Franco Biviano

e apriamo un dizionario alla che lo rende sconvolgente e inaccetta- una trasmutazione di tutti i valori anti- voce “redentore”, appren- bile: la sua morte per crocifissione, chi” (F. Nietzsche, Al di là del bene e diamo che questa parola si- “scandalo per i Giudei, follia per i pa- del male, cap.III, 46). Sgnifica letteralmente “colui gani” (I Corinzi 1, 23). Quel tipo di Non parliamo poi degli Ebrei, per i che paga per riscattare un altro dalla morte, infatti, era riservata ai rifiuti quali alla normale ripugnanza per condizione di schiavitù”. Tale defini- della società, agli schiavi, a coloro che questa morte infamante si aggiunge zione ci costringe ad andare con la erano nessuno, privi di qualsiasi per- una repulsione di carattere religioso. mente ad una situazione sociale che sonalità giuridica. In epoca classica, Non è possibile, infatti, accettare un non appartiene più al nostro quotidia- come testimonia Cicerone (Pro Rabi- Messia morto in un modo che Mosé ha no. Bisognerebbe conoscere nei detta- rio, 5), la condanna alla morte in croce definito “maledetto”: “l’appeso al palo gli la condizione in cui vivevano gli era così abominevole che non solo era è una maledizione di Jahvè” (Deutero- schiavi per comprendere pienamente un delitto infliggerla ai cittadini roma- nomio 21, 23). Ecco spiegato perché il gesto di un individuo che gratuita- ni, ma la stessa parola “croce” doveva non solo le folle, ma gli stessi discepoli mente, per pura e semplice benevolen- essere tenuta lontana dalla loro mente, e persino gli Apostoli non riuscivano za, versa al padrone il prezzo fissato dai loro occhi e dalle loro per consentire ad uno schiavo di ac- orecchie. Anche se noi oggi quistare la libertà. non ce ne rendiamo conto, Se ci trasferiamo sul piano teologi- l’idea di un Dio crocifisso ha co, questo è ciò che ha fatto Gesù nei costituito all’inizio del Cri- confronti dell’umanità che, a seguito stianesimo la maggiore diffi- della colpa di Adamo, era posta in una coltà per la propagazione situazione di schiavitù irreversibile nei della nuova fede nel mondo confronti del peccato e della morte. pagano. Essa è stata, infatti, Colpa “infinita”, compensabile solo oggetto di attacchi feroci e con un riscatto “infinito”, che l’uomo persino di caricature. Una non avrebbe potuto mai e poi mai sal- delle più antiche rappresen- dare con i propri mezzi. Ecco spiegata tazioni del Crocifisso è costi- l’esigenza dell’Incarnazione, per cui un tuita da un graffito del II-III Essere divino, in tutto e per tutto ugua- secolo, scoperto nel 1836 sul le al Padre, assume la natura umana, si Palatino da Garucci, che fa in tutto e per tutto uomo (tranne che mostra una croce a forma di nel peccato), e offrendo tutto se stesso tau sulla quale è attaccato un al Padre, “paga” un prezzo di valore in- uomo con la testa di asino, finito, capace di riscattare dal peccato vestito con una piccola tuni- tutti gli uomini che vorranno godere ca, con la testa rivolta verso dello stato di libertà dei “figli di Dio”. È un personaggio che, stando quello che proclama Simeone, scio- in piedi, gli manda un bacio tVenerazione della Croce (XIX secolo). Gusta- gliendo a Dio un canto di benedizione, di adorazione. Si tratta senza ve Doré (1832-1883). Stampa. mentre tiene in braccio il bambino dubbio di una caricatura di Gesù di appena 40 giorni: “Adesso, o Cristo morto in croce e del culto che gli ad entrare nella logica della croce. Padrone, tu fai del tuo schiavo un uomo veniva reso dai cristiani. Quando Gesù comincia a parlare di libero, secondo la tua parola, in pace; Un grande intenditore della civiltà crocifissione, Pietro scatterà come perché i miei occhi hanno visto la tua classica ha scritto a questo proposito: una molla: “Non sia mai, Signore! A te salvezza, colui che tu hai preparato per “Gli uomini dei tempi moderni, la cui non accadrà simile cosa” (Matteo 16, tutti i popoli, luce per illuminare le na- intelligenza è così affievolita da non 22; cfr. Marco 8, 32). E si beccherà da zioni e gloria per il tuo popolo, Israele” comprendere più il linguaggio cristia- Gesù l’atroce appellativo di “Satana”, (Luca 2, 29-32). no, non sentono ormai quanto di spa- colui che induce gli uomini ad allonta- Attraverso l’evento dell’Incarna- ventoso ci fosse, per uno spirito narsi dai disegni di Dio. zione, dunque, l’uomo riacquista la antico, nella paradossale formula Ed ancora oggi, a distanza di venti possibilità di accedere alla santità e di “Dio crocifisso”. Mai, in una conver- secoli, uno dei motivi per cui gli Ebrei essere ammesso alla presenza beatifi- sione, ci fu nulla di tanto ardito, nulla non accettano Gesù come Messia è la ca di Dio. di tanto terribile, nulla che mettesse sua morte in croce. Ma nell’arco esistenziale di questo tutto in discussione e ponesse tanti Ma perché Dio ha stabilito per Dio fatto uomo s’inserisce un evento problemi. Questa formula annunciava Gesù questo tipo di morte e non un al- tro? Se l’Incarnazione riammette

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 4 l’uomo al godimento della vita divina, na pretesa di riconoscenza o di ricom- in nome di questo simbolo della mansu- per quale motivo il Redentore ha do- pensa, azzerare la propria personalità, etudine e della remissività, commette- vuto anche immolarsi sulla croce? rinnegare se stessi per l’appunto. Tutto ranno atroci violenze per liberare e Questa morte ignominiosa non poteva ciò può apparire umanamente impossi- difendere i “Luoghi Santi”, dimentican- essergli risparmiata? bile, ma Gesù ci ha mostrato pratica- do che Gesù ha invitato i suoi seguaci a Cercherò di rispondere a questi in- mente come si fa, basta seguire il suo “riporre la spada nel fodero” (Giovanni terrogativi con le parole della Bibbia, non esempio, per potere dire con San Paolo: 18, 11). Più avanti, il 12 ottobre 1492, il senza aver prima ricordato che il linguag- “Sono stato crocifisso con Cristo: non nostro Cristoforo Colombo prenderà gio umano si rivela spesso inadeguato al- sono più io che vivo, ma Cristo vive in possesso dell’isola di Guanahani, da lui lorché viene usato per esprimere concetti me!” (Galati 2,20). ribattezzata San Salvador, in nome dei che trascendono le realtà terrene. sovrani di Spagna Ferdinando e Isa- S. Paolo spiega che, accettando bella (quelli della Santa Inquisizio- in toto il disegno del Padre per la ne, per intenderci) e pianterà la salvezza dell’umanità, Gesù non croce sulla terra americana (anche solo accetta di farsi uomo, ma as- se lui credeva trattarsi delle Indie). E sume la condizione umana più in- poi, e poi. La storia della croce è una fima, l’ultima della scala sociale, storia lunga, spesso macchiata di quella di chi non può accampare sangue e di violenza. alcun diritto: “annientò se stesso, Oggi la croce fa parte del nostro prendendo la forma di schiavo” linguaggio quotidiano (“Ogni casa (Filippesi 2, 7). Conseguentemen- ha la sua croce”, “Questa è la mia te egli accetta per sé, anche se con croce”), ma il significato origina- ripugnanza, la morte riservata agli rio dell’espressione è andato per- schiavi: ubbidiente fino alla morte, duto. Il segno della croce è la e alla morte di croce (Filippesi 2, prima cosa che insegniamo ai no- 8). stri bambini, con la croce si segnia- Questa adesione eroica alla volon- mo ogni volta che entriamo in un tà del Padre sarà il motivo della sua luogo sacro o che vi passiamo da- esaltazione somma: per questo Dio lo vanti, la croce è il segno con cui si ha esaltato e gli ha dato il nome che è dà la benedizione. Ci siamo tal- al di sopra di ogni altro nome (Filippe- mente assuefatti all’immagine del- si 2, 9); e altrove: Dio ha costituito Si- la croce che essa costituisce ormai gnore e Messia quel Gesù che voi avete un fatto di pelle e non di cuore. Ne crocifisso (Atti 2, 36). abbiamo fatto un amuleto d’oro Riflettiamo adesso per un atti- da portare al collo, un segno ma- mo sul tema della salvezza. La libe- gico per scacciare le forze del razione dell’uomo dalla schiavitù tPace del Mela, La statua del Redentore ad- male, un oggetto di superstizione del peccato e il suo accesso al Re- dobbata a festa. (“Per carità, non facciamo cro- gno di Dio non si realizzano attra- ci!”). Quando non diventa addi- Purtroppo, nel corso dei secoli, i verso un automatismo calato dall’alto. rittura un oggetto scomodo da cristiani hanno fatto della croce uso ed Gesù ha potenzialmente liberato tutti eliminare: via dalle scuole, via dagli abuso. Per alcuni secoli hanno subito gli uomini, ma perché tale libertà di- uffici pubblici, via dai tribunali. Ri- contrasti, duri attacchi, persecuzioni, venti reale per ogni singolo uomo oc- mane, un po’ trascurata, nelle chiese mutilazioni e morte in nome di un Dio corre metterci i propri stenti. Dio non cattoliche e neanche in tutte. crocifisso. Poi, di colpo, il capovolgi ci salva senza di noi. Se possiamo - Bisogna che i cattolici riscoprano il mento. Si racconterà di Costantino esprimerci con un’immagine, Gesù ci culto del Crocifisso. Le autorità ec- che, alla vigilia della battaglia del Ponte ha procurato la scala per salire al cielo, clesiastiche, se non avessero timore di Milvio contro Massenzio, sogna un la ma è necessario che ognuno s’impegni a - scontrarsi con la cosiddetta “religiosità baro recante la croce e la scritta “In hoc salirne i gradini uno dopo l’altro. Il siste- popolare”, dovrebbero riflettere sulla signo vinces” (Con questo segno vince ma per arrivarci è sempre lo stesso: an- - deviante proliferazione delle statue di rai). Si narrerà di sua madre Elena che, nientarsi per essere esaltati. Gesù, San Pio da Pietrelcina, dispensatore di durante un viaggio in Terrasanta, ritro com’era sua abitudine, lo ha detto chia- - miracoli, mentre il Crocifisso rimane va sul Calvario il legno della stessa croce ro: “Se uno vuol venire dietro a me, rinne- dovunque negletto e abbandonato. E utilizzata trecento anni prima per la cro ghi se stesso, porti la sua croce ogni - dire che proprio il frate da Pietrelcina, cifissione di Gesù. E la croce, fino ad al giorno e mi segua” (Luca 9, 23). Coloro - che ebbe il dono straordinario di porta- lora tenuta nascosta, diventerà un che ascoltavano queste parole dalla viva re sul suo corpo le piaghe della crocifis- vessillo glorioso da sbandierare contro voce di Gesù capivano bene che “portare sione, dovrebbe guidare i fedeli alla qualsiasi nemico. Poi, nel Medioevo, al la croce” significava farsi nessuno, pri- - meditazione e all’adorazione della cuni cristiani, sollecitati dai papi del varsi di qualsiasi diritto come gli schiavi, Croce, unico strumento della nostra tempo, si faranno chiamare “crociati” e, eseguire il proprio “servizio” senza alcu- salvezza.q

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 5 Una festa per accogliere Cristo in mezzo a noi “La gioia e la fede dei partecipanti alla processione riempivano tutto il paese, coinvolgevano tutti quanti. Nessuno rimaneva in disparte a guardare”

di Liliana Parisi

nche quest’anno è arrivata samente. Ricordo mio nonno e, a sua Dietro il Redentore c’era un gran nu- la festa del Redentore e mi volta, mio padre aspettare all’inizio del mero di fedeli scalzi, in ringraziamen- viene spontaneo fare un paese la banda musicale, che da lì ini- to per le grazie ricevute; c’era anche la Aconfronto con i miei ricordi ziava la sua sfilata in musica per il pae banda e tutti quelli che si erano uniti al - di bambina, quando la festa durava se, annunciando a tutti che era corteo lungo il tragitto. Tutti portava- davvero una settimana e coinvolgeva arrivato il momento della festa. Li ri- no in mano un cero acceso. C’era an- tutto il paese. cordo accodarsi al corteo e, insieme a che chi gettava fiori sulla statua. La Da bambini, insieme ai nostri geni- bambini ed adulti, incamminarsi verso gioia e la fede dei partecipanti alla pro- tori (o solo insieme alle nostre madri, la chiesa, per ascoltare la messa canta- cessione riempivano tutto il paese, co- dal momento che i padri lavoravano), ta,-cantata perché accompagnata, a involgevano tutti quanti. Nessuno il mercoledì prima della festa ci reca- differenza delle altre celebrazioni, dal rimaneva in disparte a guardare. vamo in Chiesa, a mezzogiorno, per suono dell’organo e dai canti del coro - Quando la statua terminava il suo “uscire” la statua che avremmo porta- quella delle 11.00, per celebrare la giro, ritornava in chiesa e, tra le grida to in processione domenica. Andando quale venivano sempre dei preti da fu- di gioia, il Redentore veniva salutato per la strada, ci univamo ad altra gen- ori. dal popolo. Finiva così il momento re- te. “Oggi niscemu u Ridinturi”, si ri- La maggior parte delle donne par- ligioso. peteva festosamente, preparandosi tecipava alla messa del mattino e poi si La sera, dopo l’abbondante cena, tutti insieme a riporre la statua del Re- dedicava ai fornelli, per il pranzo festi- che spesso comprendeva anche lo dentore sulla vara. Eravamo numero- vo. La donna più volenterosa del quar- schiumone, ci si recava in piazza. La si: c’era chi puliva e spolverava la tiere accendeva il forno a legna e musica a palco eseguita dalla banda, statua, chi guardava solamente, ma invitava le comari del vicinato ad in- che durante il pomeriggio aveva ac- non lasciavamo mai che i membri della fornarvi anche il loro tegame, rigoro- compagnato il corteo, richiamava an- Confraternita facessero tutto da soli. samente di coccio, colmo di carne di che gente da altri paesi. Era come un appuntamento, al quale agnello, con patate, pomodori e cipol- Sebbene i gesti e il rito della proces- non potevamo mancare né bambini, le, la classica canni ‘nfunnata. sione si ripetano quasi identici anche né adulti. Alle 18.00 circa iniziava, tra il suo- ai nostri giorni, noto però che molto è Nel pomeriggio, poi, iniziava il tri- no delle campane in festa, la proces- cambiato. Mi stupisce l’apatia che ci duo, cioè tre giorni di preghiera che sione. I giochi d’artificio coinvolge un po’ tutti. Sappiamo solo precedevano i vespri e la processione. annunciavano che il corteo stava per criticare e dire che a Pace non si fanno Vi partecipavano non solo quelli che incamminarsi e anche la banda musi- feste buone. Anche se non ho mai ca- erano stati presenti a mezzogiorno, cale, suonando, segnalava che la sta- pito cosa s’intenda per feste buone. ma anche chi non c’era stato perché tua usciva dalla Chiesa. Lo stendardo Festeggiare bene questa ricorrenza è impegnato a lavorare. Uomini, donne del Redentore apriva le due file del innanzitutto capirne il significato reli- e bambini riempivano la chiesa, in corteo, accompagnato da u tamburaru gioso sia come fratelli nella Confrater- preghiera e rispettoso silenzio. Si e da un’altra persona che, in costume, nita sia come comunità non solo aspettava il giorno in cui la statua del segnava il passo con un bastone. Se- religiosa, ma anche civile. Significa, Redentore, di Colui che redime il guivano tantissimi bambini, in ordine innanzitutto, partecipare alle funzioni mondo, sarebbe passata per le vie, di età e d’altezza, le cosiddette figlie di religiose, accostandosi ai sacramenti e portando a tutti salute e grazia. Il pae- Maria e i confratelli. Gli uomini vesti- recandosi in processione, magari cer- se si preparava così alla festa, che pun- vano una fascia color rosso – antica- cando di fare anche qualche piccolo tualmente iniziava domenica mattina, mente si indossavano la cappa, un sacrificio o qualche opera buona: una con l’arrivo della banda. Tutti aspetta- abito che ricopriva tutto il corpo, ed un visita o un saluto a qualche ammalato vamo davvero con ansia questo gior- cappuccio sul viso -, le donne mostra- o anziano. Significa che il Redentore, no, forse perché erano pochi i vano orgogliosamente al collo la me- che è Dio fattosi uomo, sacrificatosi momenti in cui il paese era in festa, daglia del Redentore. Seguivano i per salvarci e per darci la speranza di forse perché quel giorno indossavamo sacerdoti, i chierichetti, la statua, che una vita futura, viene a visitarci nelle il vestito e le scarpe nuove, o forse quel giorno era stata decorata degli nostre vie, nelle nostre piazze, si avvi- semplicemente per la semplicità ex-voto e dell’uva, che i contadini po- cina a noi. Disponiamoci, dunque, ad d’animo. nevano sulla vara, per chiedere a Dio accoglierlo.q Quel giorno si viveva davvero inten- di garantire loro una buona annata.

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 6 Ricordo di padre Giovanni Parisi In occasione del decennale della morte di p. Giovanni Parisi, riteniamo giusto ricordare con qualche nota biografica, una delle personalità più importanti di Pace del Mela

di Calogero Sapone

adre Giovanni Parisi è nato tidiani e riviste, locali e nazionali, fino prezzate per la chiarezza e la a Pace del Mela (a quel tem- a pochi giorni prima della sua morte. documentazione. In esse si ipotizza po frazione del Comune di Ha fondato e diretto vari periodici, tra l’identificazione nella Piana di Milaz- P cui il “Kronion”, un’importante rivi zo, del Nauloco(di epoca greca), am S. Lucia del Mela) il 21 - - gennaio 1897. Dopo aver trascorso sta storico-religiosa, alla quale colla- pio bacino navale e centro l’infanzia nella contrada Laino, a do- boravano eminenti storici e letterati commerciale dell’antichità ( anche se dici anni manifestò la volontà di entra- siciliani. Fra le molte sue opere, di par- tuttavia sull’argomento ci sono riserve re nel Terz’Ordine francescano e si ticolare interesse è la trilogia dedicata da parte di altri studiosi, come il noto trasferì nel Convento di Francavilla ai tre paesi del Mela, S. Lucia (Alla ri- archeologo Claudio Saporetti). In d’Ete, nelle Marche. Nel 1915 dovette cerca di Diana Facellina - S. Lucia e il ogni caso queste opere, al di là di qual- interrompere gli studi perchè fu chia- Melan nel mito e nella storia), S. Filip- che limite dello storico non accademi- mato a compiere il servizio militare nel po (S. Filippo del Mela e l’antico Arte- co, rappresentano un punto di 6° Fanteria. Successivamente passò misio)ePace(Dal Nauloco al Feudo partenza fondamentale per qualsiasi all’arma dei Carabinieri e fu distaccato Trinisi - Profilo storico di Pace del sviluppo e progresso della ricerca sto- alla stazione di Corleone. In seguito fu Mela). Tali opere furono molto ap- rica riguardante la Valle del Mela.q trasferito alla Legione di Palermo. Nel 1920 si congedò dal servizio militare e potè così proseguire a Roma gli studi Escursioni con Padre Peppe ecclesiastici. L’11 luglio del 1925 a 28 anni, fu ordinato sacerdote. Conseguì la laurea di Alessandro e Fortunato Stracuzzi in filosofia, teologia e diritto canonico asseggiare è una cosa bella so parte a queste escursioni e speria- presso il Pontificio Ateneo “Angeli - e divertente. Farlo con ami- mo che tanti altri ragazzi si avvicinino cum” di Roma. Dal 20 maggio 1936 al ci e compagni è molto più alle iniziative parrocchiali.q 16 luglio 1947 ricoprì l’incarico di Mi - Pbello. Ai primi del mese di nistro Generale del Terz’Ordine. Fu luglio, il nostro parroco, padre Giu- superiore in vari conventi; a Sciacca seppe Trifirò,ha voluto riunire il grup- fondò il nuovo colleggio per i semina - po dei chierichetti e tutti i bambini risti e aprì il Santuario di S. Calogero. disponibili, per fare una lunga passeg- A S. Lucia del Mela aprì il covento del giata tutti insieme. Sacro Cuore (che poi diventerà par- rocchia e Istituto per l’assistenza ai Il primo giorno abbiamo fatto una minori) dove trascorse gli ultimi 33 camminata nei dintorni del paese, ar- anni della sua vita, ricoprendo varie rivando fino a Soccorso. La seconda cariche ecclesiastiche. Morì a S. Lucia volta, con l’aiuto di alcuni genitori, del Mela il 25 maggio 1992 ed è sepol - siamo andati alle cascate del Cataolo to nel cimitero di Pace del Mela. di Gualtieri. Noi tutti bambini vi ab- P.Giovanni Parisi fu anche scrittore biamo fatto il bagno; è stato molto di- e si occupò non solo di temi pretta - vertente, ed eravamo allegri e mente religiosi, ma anche di ricerche contenti. storiche e classiche, frutto della sua Queste passeggiate all’inizio sem- passione e di minuziose ricerche di ar - bravano faticose, dato che nessuno di chivio. Egli è citato anche nel secondo noi era abituato a camminare ma, con volume del “Dizionario biografico de - l’aiuto del nostro parroco e delle sue gli autori italiani contemporanei”. Già belle parole, la fatica non si notava. durante la prima guerra mondiale egli tLe cascate del Cataolo. Noi siamo molto contenti di aver pre- aveva scritto alcuni diari in cui annota- va i fatti, i suoi stati d’animo e i suoi commenti alle situazioni in cui si tro- Tutti i ragazzi mattinieri che vogliono partecipare alle prossime vava. Pubblicò poi vari articoli su quo- escursioni si mettano in contatto con padre Peppe (3496441577).

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 7 Introduzione alla Liturgia - 2

di Graziella Amendolia

La porta «Io sono la porta» (Gv 10, 9), ci chie- croce, per indicare che la si vuole com- bbiamo indossato l’abito de un atto di fede, una decisione che ci piere nel nome del Padre, del Figlio e della festa e siamo giunti metta sotto la signoria di Cristo morto dello Spirito Santo, glorificando e in- alla porta della Chiesa; “al e risorto” (da “La vita in Cristo e nella vocando la Trinità. Sembra che nei Amomento di varcare la so Chiesa”, mensile di formazione litur primi tempi si facesse solo in fronte; - - glia, la Chiesa offre l’acqua benedetta gica, N. 3, Anno 2001, p. 51). poi si giunse a poco a poco all’usanza ai fedeli, perché si consacrino con ilse- Si compone così l’assemblea euca- di oggi: il segno di croce ampio su noi gno della croce, riconoscendo che il ristica: il popolo di Dio si raduna nel stessi (dalla fronte al petto e dalla spal- tempio di pietra è simbolo del tempio nome della Trinità (come afferma S. la sinistra alla destra) o il piccolo tri- vivo che è il loro stesso corpo e li invita Cipriano) e resta unito per celebrare il plice segno di croce in fronte, sulla così a disporsi, anima e corpo, ad ac- mistero pasquale, per ricevere il frutto bocca e sul petto, come nella procla- cogliere Colui che li attende e desidera della morte e risurrezione di Cristo, mazione del Vangelo. offrire loro la salvezza, la forza divina ascoltando la sua parola e accostando- “È il piccolo rito d’inizio della cele- dell’amore che è Dio. si alla mensa del Corpo e del Sangue brazione eucaristica; rito, perché rea- La porta d’ingresso della Chiesa del Signore. lizza un perfetto equilibrio di parola e svela così tutto il suo significato pro- Il segno della croce gesto” (ibidem, n. 4, p. 39). fondo: incarna la nostra decisione di “Il segno della croce è il segno della Ora cerchiamo di comprendere il passare dalla sfera del peccato e della Passione di Cristo. E lo si fa non sola- valore di questo piccolo rito, semplice frustrazione alla gioia della salvezza; mente per benedire e consacrare, ma e significativo. dal mondo profanato, agitato e soffer- anche per professare la propria fede “Il segno della croce è una vera to, talvolta banale e volgare, al mondo nella potenza della Passione del Si- professione della nostra fede: Dio ci rinnovato e rigenerato dallo Spirito di gnore” (S. Tommaso d’Aquino). ha salvato nella croce di Cristo. È un Dio, alla speranza viva che supera il È un uso molto antico, nella Chiesa, segno di appartenenza, di possesso: dolore e la paura della morte. La porta, di non cominciare mai nessuna azione facendo su di noi questo segno è che è il simbolo di Cristo che ha detto: importante senza fare il segno della come se dicessimo: «Sono battezza- to, sono di Cristo, Egli è il mio Salva- tore, la croce di Cristo è l’origine e la Fraternità Carmelitana di Pozzo Di Gotto ragione d’essere della mia esistenza tel 090.976.28.00 cristiana…». Incontri per l’Estate 2002 La ripetizione di questo gesto ci ri- 1) Dal 30 luglio al 3 agosto lectio divina su “Isaia 1-39" corda che siamo salvati, che Cristo ha con Pino Stancari sj preso possesso di noi, che siamo bene- 30 luglio: arrivi in serata detti una volta per sempre dalla croce 3 agosto: partenza dopo il pranzo che Dio ha tracciato su di noi. In real- Gli incontri al mattino (h, 9.00-11.30) e al pomeriggio (h.16.00-18.30) tà, il primo a fare il «segno di croce» fu 2) Dal 5 al 10 agosto settimana di Spiritualità su lo stesso Cristo: egli «stese le braccia “Il dono nella relazione”. sulla croce» (Prefazio della II Preghie- 5 agosto: arrivi in serata ra Eucaristica); «prima di stendere le 10 agosto: partenze braccia fra il cielo e la terra in segno di Programma: perenne alleanza…» (I Preghiera eu- Relazioni al mattino (h. 9.00-11.30) caristica della Riconciliazione) … Già - Eclisse e ambivalenza del dono (M. Assenza) nell’Antico Testamento si parlava dei - La persona: “essere-dono-per-l’altro” (E. Palumbo) segnati con il segno della lettera T, in - Il curvarsi di Dio sulla relazione ferita (A. Neglia) forma di croce (Ez 9, 4-6); - Il corpo donato: eucaristia, memoria e progetto (A. Antista) l’Apocalisse nomina «il sigillo del no- Gruppi di riflessioni al pomeriggio (h. 16.00-18.30) stro Dio sulla fronte dei suoi servi» - Saper ricevere (E. Palumbo) (Ap 7, 3); noi cristiani, facendo su di - Avere tempo per l’altro (G. Battaglia) noi il segno della croce, ci proclamia- - “Diventare comunicativi”. L’itinerario di Maddalena di Firenze mo membri del nuovo popolo, la co- (C. Vasciaveo) munità dei seguaci del Cristo che ci ha AVVISI IMPORTANTI salvato mediante la croce” (da J. Alda- 1. Prenotarsi per telefono (tel. 090.976.28.00) zabal, “Simboli e gesti”, Significato soltanto se si è sicuri di venire antropologico biblico e liturgico, Bar- 2. Portare gli effetti personali e ele lenzuola celona-Spagna, 1988, p. 135).q 3. Portare la Bibbia

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 8 La canonizzazione di Padre Pio

di Emanuela Fiore

ro bambina, poco più di guinanti sul suo corpo per mezzo i maxischermi posizionati in altre nove anni, quando varcai la secolo. Fondò i gruppi di preghiera e piazze che hanno consentito di seguire soglia di quella chiesa “fa- un moderno ospedale, a cui pose il il ai fedeli che non hanno trovato posto Emosa” di S. Giovanni Ro nome di “Casa sollievo della sofferenza”. in Vaticano. - tondo. Ricordo ancora che le gambe Il 20 marzo è iniziato il processo Padre Pio ha un “valore sociale” ec- mi tremavano, ma che, con la stessa diocesano sulla sua vita e le sue virtù, cezionale, come tutti coloro che co- intensità di un nascituro che vuole ve- in ordine alla sua beatificazione e ca- stellano l’universo della santità: tutti i dere la luce, io desideravo conoscere i nonizzazione. Il 21 gennaio 1990 il santi, i grandi spiriti innamorati di luoghi del mio caro Padre Pio. Sì, per- predetto processo si è chiuso e tutta la Gesù, hanno avvertito il bisogno di ché per me Padre Pio, fin da piccola, documentazione è stata portata a sopperire alle necessità umane del non era solo una figura cui essere de- Roma, presso la Congregazione per le prossimo, dei più bisognosi, cioè del- voti per i suoi meriti, ma era un amico Cause dei Santi. leimmagini viventi di Cristo. Padre Pio che chiamavo sempre e che sempre mi E il nostro cuore si è riempito di ha dato tutto ciò di cui l’uomo ha biso- era vicino. Infatti già in altri numeri di gioia quando il 16 giugno 2002 Padre gno: alle anime affamate di divino questo giornalino ho avuto modo di Pio è diventato S. Pio da Pietrelcina. dava il cibo della dottrina evangelica; a descrivere una mia testimonianza ri- Siamo stati veramente felici perché chi cercava la verità dava Cristo; a chi guardante Padre Pio da Pietrelcina. finalmente la Chiesa ha riconosciuto anelava alla libertà vera dava Certamente chi come me non ha la santità di Padre Pio. l’assoluzione dai peccati; ai corpi ha avuto il piacere di conoscere personal- Cosicché una folla da record, oltre dato la “Casa sollievo della sofferen- mente il primo Sacerdote stigmatizza- 350.000 persone, il più alto numero di za” e le altre strutture che sorgono a S. to, può comprendere almeno in parte, fedeli che abbiano mai partecipato ad Giovanni Rotondo. La nuova evange- quanto egli sia stato grande, attraver- una cerimonia di canonizzazione, ha lizzazione del Terzo Mondo avverrà so le documentazioni esistenti, per i invaso Roma. nel nome degli ideali che Padre Pio in- miracoli registrati e le grandiose opere Un seguito impressionante anche carnò fedelmente nella sua straordina- realizzate: è stato un insigne servitore nel mondo dello spettacolo per il vene- ria avventura umana. L’umanitànuova di Dio e delle anime e, per oltre mezzo rato Padre Pio, personaggi che si pro- porterà impresse le stimmate di Gesù, secolo, ha portato il mistero della cro- clamavano suoi fedeli “ammiratori”. a mo’ di speranza e di garanzia di ce nello spirito e nella carne. Trenta i treni speciali che si sono Pace. Con l’umanità di Padre Pio. Ne Padre Pio, al secolo Francesco For- fermati alla stazione di S. Pietro, nove siamo certi! q gione, nacque a Pietrelci- na (Benevento) il 25 maggio 1887. Il 6 gennaio Padre Pio a Giammoro 1903 entrò come chierico nell’Ordine Cappuccino, Una statua di Padre Pio anche a Giammoro. nel convento noviziato di Sabato 30 giugno nella rotonda della Villa co- Morcone (Benevento). Fu munale “Ugo La Malfa”, adiacente alla Via Li- ordinato sacerdote il 10 bertà, è stata benedetta una statua di Padre agosto 1910, nella catte- Pio, eretta per iniziativa di un gruppo di fedeli, drale di Benevento. Il 28 con il patrocinio del Comune. luglio 1916 salì la prima Alla cerimonia erano presenti autorità ci- volta a San Giovanni Ro- vili, militari e religiose. È stato un avveni- tondo, dove definitiva- mento di grande significato spirituale e mente si stabilì il 4 devozionale, al quale ha partecipato una fol- settembre dello stesso ta schiera di devoti. La statua ha trovato una anno e dove rimase senza bellissima sistemazione, in una struttura di interruzione fino alla cemento, raffigurante alle sue spalle una morte, avvenuta il 23 set- grande croce. Applauditissimi sono stati gli tembre 1968. La mattina interventi del francescano frate Melchiorre e di venerdì 20 settembre del sindaco Carmelo Pagano. La cerimonia 1918, pregando davanti al si è conclusa con tanti fuochi d’artificio. Crocifisso nella vecchia Il luogo sarà per tutti un punto di riferi- chiesina, ricevette il dono mento, soprattutto nei momenti di sconfor- delle stimmate, che rima- to, e uno stimolo a rafforzare nell’uomo la sero aperte, fresche e san- fede in Dio.q

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 9 Si può uccidere per amore?

di Angela Calderone

a sentenza emessa alla fine assicura che d’ora di aprile dalla corte d’assise in poi in tanti non d’appello di Milano ha ri- si sentiranno auto- Lportato alla ribalta il tema rizzati a staccare la dell’eutanasia. La corte ha infatti as- spina come ha fatto solto “perché il fatto non sussiste” l’ingegnere di l’ingegner Enzo Forzatti dall’accusa di Monza? Domande omicidio volontario. L’uomo, nel giu- come questa ce ne gno del 1998, era entrato sarebbero tante, ri- nell’ospedale di Monza e, sotto la mi- sposte molto po- naccia di una pistola (peraltro scari- che. Come sempre. ca), aveva staccato il respiratore che Da una parte il teneva in vita sua moglie in coma. In malato che, so- primo grado vi era stata la condanna a prattutto se co- sei anni e mezzo di reclusione con il ri- sciente, non ne conoscimento della parziale infermità vuole più sapere di di mente dell’uomo, che tuttavia aveva soffrire e chiede sempre respinto questa tesi, dichia- una morte indot- randosi perfettamente consapevole di ta, rapida e indo- quello che stava facendo. lore. Dall’altra le l’insegnamento della Chiesa cattolica, Senza inoltrarci nelle motivazioni persone care, che reclamano la sua che da tempo è intervenuta con pun- della sentenza, è possibile sicuramente presenza e non vogliono lasciarlo an- tualità e decisione in tema di eutana- affermare che questa decisione ha cre- dare. Chi ha ragione? sia. Si possono ripercorrere i temi ato un precedente pericoloso. Chi ci Da un punto di vista strettamente principali di questo insegnamento leg- legislativo, l’eutanasia è gendo un brano dell’enciclica “Evan- Elenco generalmente vietata nei gelium vitae” sul valore e l’inviolabilità Paesi europei. L’unica Cresimati della vita umana di papa Giovanni Pa- 16 giugno 2002 eccezione è rappresenta- olo II, del 25 marzo 1995, al n° 66: ta dall’Olanda: il primo “Anche se non motivata dal rifiuto aprile, infatti, in quel pa- 1. Alleruzzo Graziella egoistico di farsi carico dell’esistenza ese è entrata in vigore la di chi soffre, l’eutanasia deve dirsi 2. Basile Rosa Maria legge che legalizza la una falsa pietà, anzi una preoccu- 3. Brunetti Angela dolce morte. Secondo pante “perversione” di essa: la vera questa legge, eutanasia e 4. Brunetti Virgilio “compassione”, infatti, rende solida- suicidio assistito sono 5. Cardile Rosaria le col dolore altrui, non sopprime co- subordinati ad una serie lui del quale non si può sopportare la 6. Catalano Luca di condizioni e il medico, 7. Certo Caterina sofferenza. [...] per non essere persegui- La scelta dell’eutanasia diventa più 8. Certo Giuseppe bile, deve essere sicuro grave quando si configura come un 9. Chillè Maria Grazia che il paziente abbia fatto omicidio che gli altri praticano su una una scelta volontaria e persona che non l’ha richiesta in nes- 10. Ciuna Alessio meditata, che abbia di 11. De Gregorio Antonino sun modo e che non ha mai dato ad fronte sofferenze insop- essa alcun consenso. Si raggiunge poi il 12. Fiorentino Gabriella portabili e che sia senza colmo dell’arbitrio e dell’ingiustizia 13. Francilia Barbara alternative. Una posizio- quando alcuni, medici o legislatori, si 14. Guida Daniela ne insanabile rispetto arrogano il potere di decidere chi debba alla posizione religiosa, vivere e chi debba morire. [...] 15. Maio Franco che considera la vita 16. Manna Agata Così la vita del più debole è messa come dono di Dio. La nelle mani del più forte; nella società si 17. Marino Rita vita è un bene di cui perde il senso della giustizia ed è mina- l’uomo è beneficiario e 18. Ragusa Antonino ta alla radice la fiducia reciproca, fon- 19. Schepisi Edoardo responsabile, ma non damento di ogni autentico rapporto tra proprietario. In tal senso le persone”.q 20. Schepisi Rosalba si può comprendere

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 10 Il conflitto israelo-palestinese: due Stati per due popoli

di Pina Tuttocuore

’autobomba a Megiddo, il sede del terrorismo internazionale, terrorismo palestinese. Per Arafat, in- kamikaze che si è fatto l’Iraq di Saddam Hussein. vece, che sembra non controllare più esplodere in un centro Le trattative non hanno comunque le frange armate del movimento di li- L commerciale, o quello che fatto registrare nessun risultato positi berazione della Palestina, è l’ennesima - si è suicidato a Tel Aviv, sono ormai vo, anzi gli ultimi mesi hanno visto dimostrazione della volontà israeliana episodi di ordinaria e quotidiana routi- succedersi episodi (irruzione di alcuni di annientare l’Autorità palestinese. ne. David Grossman, romanziere e terroristi palestinesi nella Chiesa della Torti e ragioni di entrambe le parti si saggista israeliano, sostiene, a propo- Natività a Betlemme o l’assedio ad mescolano in un succedersi di morti e sito della situazione mediorientale, Arafat a Ramallah) che testimoniano tragedie che spazzano via ogni possi- che “con leggere variazioni, ascoltia- un clima tutt’altro che disteso. La fra- bilità di dialogo. mo, pronunciamo, ripetiamo le stesse gile tregua seguita al vertice della Lega In questo momento è come se i due parole, le stesse formule, le stesse ipo- Araba a Beirut, con l’approvazione del popoli fossero sordi e ciechi anche di tesi. Per quanto sia profondo l’orrore, “piano di pace” saudita, che propone- fronte al proprio dolore e alla propria il linguaggio non sa più cosa inven- tragedia. Nessuna delle parti è di- tare di nuovo per esprimerlo.” Ma sposta a cedere. Ma cedere a cosa? È non si tratta semplicemente di inca- forse illegittimo desiderare una pa- pacità di esprimere l’orrore. Le mor- tria libera? I Palestinesi riconoscano ti provocate dalla spirale d’odio, che Israele, lo stesso facciano gli Israe- contrappone il popolo palestinese a liani con lo Stato di Palestina. quello israeliano, ci riguardano solo Si fa strada una nuova tenue spe- da lontano. Anzi, non ci riguardano ranza di pace nell’esercito israelia- affatto: “Continuino pure, fino a no. Nuovi movimenti pacifisti, come quando non si stancano!” Il conflitto ad esempio Yesh Gvul (che significa arabo-israelano si configura come “C’è un limite a tutto”), riuniscono i un affare privato, limitato ad una militari che si rifiutano di prestare precisa area e condotto sempre con servizio nei Territori palestinesi, gli stessi mezzi: attentati suicidi da convinti che l’esercito debba essere parte dei Palestinesi/rappresaglie un esercito di difesa per Israele e non militari da parte degli Israeliani. E di difesa dell’occupazione, e che non continuiamo a pensarla così, sebbe- si debba combattere una guerra che ne l’Occidente non sia del tutto colpisce popolazioni inermi e di cui estraneo alle cause che hanno deter- nessuno comprende le conseguen- minato tale drammatica situazione e ze. La stessa figlia del generale israe- sebbene attorno alla Palestina si sia liano Dayan, aprendo una grande raccolta tutta la solidarietà del mon- tYasser Arafat. manifestazione pacifista organizza- do arabo, che ha visto nella decisio- ta da Peace Now, ha dichiarato: ne dell’ONU (del lontano 1947) di va l’immediata restituzione dei territo- “Con questa nuova occupazione non creare sul suo territorio uno stato ara- ri occupati nel ‘67 in cambio del potremo impedire la creazione di uno bo e uno ebraico una prevaricazione, riconoscimento di Israele, non ha im- Stato palestinese, che è l’unica vera un gesto di prepotenza da parte pedito l’intervento militare israeliano soluzione. Non c’è soluzione militare, dell’Occidente. nei territori occupati, richiesto a gran il Governo deve impedire questo spar- Da ormai più di due anni, la diplo- voce dal Capo di stato maggiore Shaul gimento di sangue, bisogna uscire su- mazia internazionale non riesce a met- Moufaz e dai vertici delle forze arma- bito dai Territori, prima che sia troppo tere fine alla lotta tra i due popoli. Ai te, convinti che solo un’azione dura e tardi. Gli insediamenti dei coloni sono tentativi per nulla risolutivi di Clinton risolutiva possa scoraggiare i terrori- la principale causa del terrorismo”. ha fatto seguito il disinteresse di Bush, sti. Anche da parte dei Palestinesi potreb- che solo dopo i fatti dell’11 settembre Per il premier israeliano Sharon, be giungere probabilmente un segno 2001 ha compreso la gravità della si- che continua a finanziare la costruzio- di distensione, se si riuscissero a far tuazione e non sembra interessato ne di nuovi insediamenti nei territori prevalere la ragione ed il rispetto reci- tanto a risolvere il conflitto, quanto in- occupati, la guerra in atto non è una proco. Si risparmi la violenza, dun- vece a sfruttarlo per legittimare una nuova invasione dei Territori, ma una que, e si sperimentino nuove forme di spedizione punitiva contro la presunta legittima operazione per bloccare il dialogo. L’Europa e le altre grandi po-

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 11 tenze mondiali si diano da fare per ac- israeliano Menachem Begin firmano peso dell’assassinio di Rabin sarà de- celerare un processo di pace duraturo la pace tra i due Paesi. vastante sulla sorte dei rapporti fra con idee ed azioni intelligenti. Dopo l’annessione del Golan, nel Israele e i palestinesi. Il processo di L’ipotesisuggerita da un gruppo di in- 1982, l’esercito israeliano attacca il pace ripiomberà indietro di anni. Una tellettuali europei, sollecitati da un Libano del Sud e Beirut come rappre- serie violenta di attentati ha come di- grande scrittore israeliano, Abraham saglia per gli attacchi sferrati per molti retta conseguenza la sospensione di Yehoshua, che propone un ritiro unila- anni attraverso la frontiera dai guerri- ogni trattativa di pace. Alle elezioni in terale di Israele da una parte dei Terri- glieri filopalestinesi. Una volta entrati Israele del 1996 il conservatore Ben- tori Occupati e la costruzione di un nel Paese e dopo aver circondato la ca- yamin Netanyahu supera di misura muro, di una frontiera invalicabile, pitale gli israeliani si fermano per trat- Shimon Peres (succeduto a Rabin alla non è molto realistica. Non è necessa- tare. L’OLPaccetta di lasciare Beirut e guida del partito laburista). Yasser rio innalzare un muro che separi Isra- ricolloca in Tunisia il suo quartier ge- Arafat, nelle prime elezioni della storia eliani e Palestinesi: semmai i due nerale. In cambio Israele si ritira dalla del popolo palestinese, viene scelto a popoli hanno bisogno di abbattere le maggior parte del Libano. Gli anni ‘80 stragrande maggioranza come presi- barriere che da secoli li dividono. sono tristemente famosi per la nascita dente. Netanyahu annuncia che non dell’Intifada: i Palestinesi che vivono a restituirà il Golan. La decisione del Storia del conflitto Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalem- governo israeliano di consentire la ri- me si rivoltano contro gli Israeliani in presa delle costruzione di insediamen- Il conflitto israelo-palestinese ha un movimento noto come “intifada”, ti israeliani nei territori occupati porta inizio proprio alla nascita di Israele nel la “rivolta”. Le manifestazioni conti- a nuovi scontri tra palestinesi e coloni 1948. Libano, Egitto, Siria, Tran- nuano per anni e Arafat arriva a pro- israeliani. Nel 1998, dopo uno stallo sgiordania, Iraq attaccano il neonato clamare l’OLP, di cui è capo formale, di un anno, Netanyahu e Arafat sotto- stato, in difesa della Palestina, che no- come il governo in esilio di uno “Stato scrivono l’accordo di Wye Plantation, nostante l’appoggio militare deve ri- di Palestina”. che prevede lo scambio “terra contro nunciare all’idea di opporsi alla Le trattative diplomatiche si inten- pace”, il ritiro parziale dell’esercito risoluzione dell’ONU; molti Palesti- sificano sempre di più: nel 1991 si israeliano, il trasferimento del 14,2% nesi sono allora espulsi con la forza svolge a Madrid una Conferenza per la della Cisgiordania sotto il controllo anche dai territori che l’ONU aveva pace nel Medio Oriente, alla quale palestinese e la liberazione di 750 de- destinato loro. prendono parte sia Israele che la Siria. tenuti palestinesi. Il presidente Clin- Nel giugno del ‘67, un nuovo con- È del 1993 il primo trattato di pace ton annuncia che Siria e Israele, dove flitto militare consente ad Israele di as- (firmato a Washington) tra Israele e a maggio del 1999 si è insediato il nuo- sumere il controllo dell’intero Arafat, grazie al quale si apre la strada vo governo laburista di Barak, ripren- territorio della Palestina e di rivendi- all’autonomia di Gaza e della Gisgior- deranno le trattative. Israele libera care con varie, unilaterali argomenta- dania (per questo accordo Arafat, Ra- 200 detenuti palestinesi e comincia a zioni la sovranità su di esso. Con i carri bin e Peres riceveranno l’anno passare il controllo di una parte della armati riesce a occupare in soli tre successivo il Nobel per la pace). Ma a Cisgiordania ai palestinesi. Nel 2000 a giorni tutta la penisola del Sinai, le al- febbraio un colono israeliano uccide nulla servono gli sforzi di Clinton: i ture del Golan, la Cisgiordania, la Cit- 39 palestinesi che stanno pregando in trattati di Camp David, dopo due setti- tà vecchia di Gerusalemme (che sarà una moschea di Hebron. Attentati ter- mane di colloquio, falliscono misera- successivamente annessa) e Gaza. Le roristici da ambedue le parti tengono mente. Nel settembre del 2000 inizia Nazioni Unite intervengono per risol- alta la tensione. Israele in maggio si ri- la nuova rivolta palestinese: l’Intifada vere il conflitto e organizzare un ces- tira da Gerico, in Cisgiordania, e da el-Aksa. In seguito all’elezione a pri- sate il fuoco nel quale si chiede il ritiro Gaza. A luglio Arafat entra a Gaza e fa mo ministro di Ariel Sharon e di Shi- israeliano dai territori occupati. Ma prestare giuramento ai membri mon Peres come ministro degli Esteri, Israele non cede. dell’Autorità palestinese che rapida- nel marzo 2001, il Governo israeliano Negli anni ‘70, dopo una lunga se- mente assume il controllo della politi- fa una dichiarazione nella quale espri- rie di morti e rappresaglie, viene creata ca nei campi dell’Istruzione, della me la determinazione di Israele ad ar- una regione cuscinetto sul Golan e la Cultura, della Sicurezza sociale, del rivare alla pace con i suoi vicini Siria recupera parte dei territori persi. Turismo, della Salute e del Fisco. palestinesi purché cessi ogni violenza. Nel frattempo la Giordania, temendo Israele e OLP nel 1995 firmano un Sul territorio della Palestina esisto- che l’OLP (Organizzazione per la Li- accordo per allargare le aree no oggi uno Stato ebraico, di cui la co- berazione della Palestina, braccio poli- dell’autonomia palestinese. Un’intesa munità internazionale e l’OLP stesso tico-militare del movimento che vuol definitiva sembra possibile e vicina an- riconoscono la realtà, e due territori - dare una terra ai palestinesi) possa di- che perché, forse per la prima volta, i la Cisgiordania e la striscia di Gaza - ventare pericolosa per la sua stessa so- due popoli sono guidati da personaggi che facevano parte dell’area destinata vranità, la scaccia fuori dai suoi che godono della reciproca stima e fi- dall’ONU nel 1947 allo Stato Palesti- confini con un’azione violenta e san- ducia. Ma la sera del 4 novembre, a Tel nese e che Israele continua ad occupa- guinosa. L’OLP si trasferisce in Liba- Aviv, Yitzhak Rabin viene ucciso da re.q no. Nel 1979 a Camp David il Yigal Amir, uno studente di 25 anni, presidente egiziano Sadat e il premier estremista della destra israeliana. Il

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 12

Intervista ad Antonio Seragusa Un pacese a Kabul

“L’unico modo per rendersi veramente conto della situazione in Afghanistan è vederla di persona”

mandante del contingente, da 4 mili- A cura di Pina Tuttocuore tari (adesso i militari in forza in Afghanistan sono 360). Io, in qualità ntonio Seragusa, tenente di responsabile delle telecomunicazio- dell’Esercito Italiano, è sta- ni, dovevo garantire i collegamenti te- to tra i primi militari italia- lefonici e telematici per il contingente Ani ad arrivare in italiano: abbiamo installato antenne Afghanistan, dopo l’attacco degli Stati satellitari, computer, anche cabine te- Uniti. Giunto a Kabul nel dicembre del lefoniche. 2001, al seguito della missione ISAF Il contingente italiano si trovava località per nulla sicure, rischiando la (International Security Assistance For- suddiviso in tre diversi distaccamenti: vita, per conoscere veramente la realtà ce), ha avuto il compito di creare e ga- un’aliquota (e io mi trovavo tra questi) della guerra. Ma è tutto a loro rischio e rantire i collegamenti telefonici e presso l’ambasciata, un’altra presso il pericolo. telematici per il contingente italiano. comando di tutto il contingente inter- Del popolo afgano si sottolinea- Noi lo abbiamo intervistato durante la nazionale, e un’ultima in un altro di- no l’ostilità e l’estrema povertà, sua prima vacanza a casa, a Pace del staccamento. quest’immagine corrisponde alla Mela, di ritorno dall’impegnativa ope- Poche immagini ci giungono realtà? razione militare durata quattro mesi. dall’Afghanistan, probabilmente Noi siamo stati visti di buon occhio, per una sorta di censura degli orro- perché il nostro compito non era of- Quand’è arrivata la notizia del- ri, che potrebbero far indignare fensivo. I partecipanti alla missione la missione in Afghanistan e come l’opinione pubblica. O è davvero ISAF non hanno avuto problemi con il hai vissuto la partenza? una guerra indolore, come vogliono popolo afgano. La notizia della partenza mi è arri- farci credere? Purtroppo, conserverò un ricordo vata il giorno di Natale, il 25 dicembre Insieme all’operazione portata particolarmente triste dell’intero con- 2001, sebbene fossi già stato messo in avanti dall’ISAF,ce n’è un’altra in cor- testo, della realtà in cui la gente vive. allerta intorno al 20 dicembre. Ero re- so, con compiti diversi, essenzialmen- Noi uscivamo spesso e abbiamo avuto lativamente tranquillo, perché avevo te offensivi. È chiamata Endurity modo di vedere cose, che difficilmente già affrontato altre missioni in Bosnia, Freedom ed è sostenuta, in particolare, potremo dimenticare. Io non ho mai Kossovo e Macedonia. Questa volta, dagli Stati Uniti. Dovrebbe essere, a visto niente di simile, nulla di parago- però, non sapevamo assolutamente loro dire, indolore con obiettivi unica- nabile alle altre esperienze che avevo cosa ci aspettasse, non avevamo idea mente militari. affrontato. dell’ambiente che avremmo trovato. È vero, loro lasciano trapelare po- Una cosa che credo non dimenti- Era tutto un’incognita. chissimo. E ciò che viene diffuso dai cherò mai è l’immagine dei bambini Lo scopo della missione italiana notiziari è spesso soggetto a smentite. che bevevano normalmente dalle poz- in Afghanistan non è offensivo. In È recente l’episodio del villaggio bom- zanghere per strada; le condizioni cosa consiste e quale era il tuo com- bardato. Secondo le fonti americane, igieniche in cui vivono sono tremende. pito? gli aerei sono stati bersaglio di spari Ci sono moltissimi mutilati, tanti bam- L’Italia ha aderito alla missione in- precisi indirizzati proprio contro di bini, in particolar modo. ternazionale ISAF (International Se- loro. Dall’altro lato, però, fonti locali La condizione della donna, poi, è curity Assistance Force), che ha avuto affermano che gli spari erano per i fe- davvero grave. Sebbene dicano che (ed ha) come compito quello di garan- steggiamenti di un matrimonio nel vil- dopo l’arrivo del contingente interna- tire una cornice di sicurezza al Gover- laggio e che non erano affatto diretti zionale le donne afgane abbiano tolto no ad interim presieduto da Kazai – contro bersagli militari. Chi ascoltare il burkan e la loro vita sia migliorata, riconfermato dal consiglio degli an- allora? In Afghanistan il compito dei non è affatto vero. Sono molto tenute ziani afgano -, limitatamente alla città giornalisti è molto ostacolato. Innan- a distanza dalla società. Alcuni operai di Kabul e dintorni. In un primo mo- zitutto perché dare notizie e averle non afgani, con i quali ho avuto modo di mento la delegazione italiana in era affatto semplice, soprattutto nei parlare, mi dicevano che compito della Afghanistan era formata dall’attuale primi tempi. Ed inoltre, perché non è donna è di stare a casa, occuparsi della ambasciatore italiano, Giorgi (allora facile avere riscontri. Sarebbe neces- famiglia; vive in una parte della casa consigliere), insieme all’onorevole sario che i giornalisti raggiungessero diversa da quella dove stanno gli uo- Sgarbi e ad altre personalità, dal co-

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 13 mini, non può avere contatti con uo- RICORRENZE mini diversi da quelli della sua famiglia, nemmeno con i medici. Puoi vedere le donne per strada solo per po- Ricordo di Santino, chi istanti. Le puoi vedere, accompa- gnate da bambini, mai sole, comprare qualcosa e subito dopo sparire. Davide e Turuzzu Forse sarebbe opportuno che ognu- no di noi andasse in Afghanistan a ve- di Angela Calderone dere con i propri occhi quale è la reale situazione. Stare lì anche per pochissi- 25 luglio 1992: 10 anni sono già giorno senza che la mamma si preoc- mi giorni, potrebbe davvero far capire trascorsi dalla tragedia che ha scon- cupasse per lui, senza che lo aspettas- tante cose. volto la vita di due famiglie. Quella se sotto casa all’arrivo del pulmino Si notano dei miglioramenti nel- sera, Salvatore De Gaetano, cono- scolastico per non fargli attraversare la le condizioni di vita della gente? sciuto in paese come Turuzzu, Santi- strada da solo. “Ero così affezionata a Non posso fare un confronto con la no e il figlioletto Davide hanno lui perché dentro di me sapevo che situazione che precedeva il nostro ar- perso la vita in un incidente stradale, non avrei potuto godermelo a lungo”. rivo, ma non ho visto miglioramenti nella zona industriale di Giammoro. E’ questa la frase che da allora non fa durante il periodo in cui sono stato lì. Ricordo bene ogni particolare: era altro che ripetere Pina, caduta in un Forse adesso con gli aiuti economici una serata afosa, il caldo impediva di baratro dal quale non riuscirà mai più della comunità internazionale qualco- stare dentro casa. Santino, 40 anni, a risalire. Si è tenuta in vita solo per far sa potrà iniziare a cambiare. Ma penso capofamiglia, era appena uscito con il crescere il figlio più grande, Carmelo, che ci vorrà molto tempo. figlio più piccolo, Davide, 8 anni. Il che adesso ha 22 anni e che si prende Il problema è, purtroppo, che lì, pri- bambino voleva fare un giro con il mo- cura di sua madre con amorevole de- ma di esserci dei miglioramenti, do- torino e mangiare un gelato. E il papà dizione. vranno cambiare la loro mentalità. Non lo aveva immediatamente ac- intendo dire che gli afgani debbano oc- contentato. Giunti al bar, cidentalizzarsi, ma devono cambiare avevano incontrato Turuzzu: certi aspetti del loro modo di pensare, “Venite insieme a me – aveva altrimenti... Ed è davvero difficile. detto – sto andando nella Come trascorrevate le vostre zona industriale a portare un giornate? caffè ad un amico che fa il Dopo la sveglia e l’alzabandiera, turno di notte in fabbrica”. ognuno svolgeva i propri incarichi o Santino aveva accettato, nel campo oppure fuori. L’inverno è decidendo di portare con sé stato davvero molto duro. La tempera- Davide. Ed è stato l’inizio tura toccava tranquillamente i –20° C della fine. Nessuno di loro nella città di Kabul. Uscivamo dunque poteva immaginare che si sa- solo per motivi di servizio. rebbero trovati nel bel mezzo Spesso trascorrevo la giornata nel di una gara automobilistica campo, coordinando da lì le attività clandestina. che mi competevano. A pranzo la Le macchine correvano mensa era rigorosamente italiana. lungo la strada a luci spente. L’unicodivertimento che avevamo era Tantissima gente seguiva la guardare la tv italiana insieme qualche gara ai bordi della carreggia- tSantino Ficarra e il figlioletto Davide. ora di sera. Passavi il tempo in questo ta. La 126 bianca sulla quale modo o al computer, mandando viaggiavano i tre, guidata da Una rabbia incontenibile scaturisce e-mail. Un altro svago era l’attività fi- Turuzzu, l’aveva attraversata. Un ge- soprattutto dal fatto che quella che noi sica, ma d’inverno era piuttosto diffi- sto che è costato loro la vita: proprio in chiamiamo “giustizia” è rimasta sorda cile praticare qualsiasi tipo di sport. quell’istante sono stati travolti dalle di fronte al dolore dei familiari. Un ri- Progetti a breve termine, dovrai auto in corsa e per loro non c’è stata sarcimento in denaro non serve di cer- tornare a Kabul? via di scampo. to a colmare il vuoto che si è creato Non lo so. Non penso che dovrò Straziante il dolore di Pina, una dieci anni fa. I colpevoli, figli di papà, tornarci a breve termine. Ho finito. Ho donna che da un giorno all’altro si è ri- che avevano come hobby quello delle trascorso quattro mesi lì e credo di trovata senza il marito che amava e gare clandestine, sono rimasti impuni- aver finito. La missione, però, conti- senza il figlioletto che adorava. Car- ti. Per loro è stato facile ottenere le nua. La missione italiana è stata pro- melo era il più maturo, quello che sa- prestazioni dei migliori avvocati e re- rogata fino al 31 dicembre 2002. Per peva sempre cavarsela da solo. Davide stare anonimi. Agli altri è rimasta solo quanto mi riguarda penso che partirò era il più tenero, il più indifeso, il più una tomba sulla quale piangere.q per una lunga vacanza.q bisognoso di protezione. Non passava

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 14 Poesie e prose di don Silvio Cucinotta

di Sara Pontuale

a famiglia Cucinotta fu si- stizia, minaccia che si nutre di sangue sofferenza e della disgregazione della curamente una delle più e di lacrime. La lirica che rende meglio sua anima attaccata dall’odio e dal sar- importanti nel nostro paese l’atmosfera di dolore è “Mater Dolo- casmo (non dimentichiamo che la ro- L rosa”, dove Don Silvio ricorda la mor vina di Don Silvio fu dovuta agli e i suoi componenti rico- - prirono cariche lusinghiere in giro per te del fratello Francesco, la dispera- avversari politici. Ma il sacerdote pa- l’Italia. Silvio Cucinotta è stato, in zione per il “ delitto orrendo”, per cese, entusiasta della propria missione vita, ed è tuttora un personaggio auto- quel suicidio che provocò “nell’anima e fedele seguace dell’esempio di Gesù, revole nel nostro paese. Fu, in partico- l’affanno” e “singhiozzi amari”. ha sempre risposto col perdono a chi lare, parroco a Pace del Mela, ma in In “Ballate francescane” Don Silvio gli ha procurato dolore e sofferenza. precedenza aveva avuto modo di met- riecheggia immagini di antichi con- Gli otto brani in prosa tratti da “Su tere in atto il suo forte impegno sul venti con particolare attenzione, che la soglia dell’atrio” prendono spunto piano sociale, che egli portò avanti te- nell’autore sembra essere una costan- ognuno da una diversa “parola evan- nendo nel cuore l’ideale del “Cristia- te, alla cornice che li racchiude; ricor- gelica”, ma tutti riguardano la missio- nesimo sociale” ereditato da Don da anche vari personaggi, come Frate ne sacerdotale. Sostiene Don Silvio Romolo Murri. Tale impegno sociale Giustino da Patti o Frate Innocenzo; che un sacerdote deve operare non fu svolto dallo stesso Silvio Cucinotta, o, nascosto però dietro l’immagine solo attraverso la predicazione, ma an- ormai sacerdote, attraverso i giornali e che dà il titolo alla poesia, Alessio Di che nel sociale, facilitando le attività le riviste letterarie. Ma i suoi scritti Giovanni rappresentato come “Lu Pu- che avvicinano la gente alla preghiera. non si limitarono solo a questo tipo di vireddu Amurusu”. In queste compo- Elenca poi tutto ciò che allontana la impegno. Don Silvio era dotato di un sizioni ritorna il filone dell’orto e della gente dal Signore, e ciò che il sacerdo- animo poetico dal quale sono sgorgate meditazione a contatto con la natura; te dovrà fare per ricondurre tutti sulla splendide liriche che egli andava pub- ed in essa è nascosto il bisogno di un retta via. Don Silvio mostra al suo blicando in piccoli volumetti ormai in- ritorno alla solitudine monacale, la ne- immaginario interlocutore che la gen- trovabili. cessità di dar conto di un cammino te è intorpidita da ogni forma di lettu- In occasione dell’ultimo convegno spirituale intrapreso. ra, è pervasa da pregiudizi che la su Don Silvio Cucinotta è stata In “Le Ballate di Sciacca” vi è la ri- allontanano dal prete e dalla chiesa; presentata un’antologia di brani scelti, costruzione di luoghi leggendari legati gente intorpidita dal mondo, che non realizzata dall’Amministrazione Co- alla storia della Sicilia, nel lato affasci- vede e non sente il Signore, interessata munale in carica, dove vengono ripor- nante ma allo stesso tempo oscuro dei alla materialità. Don Silvio propugna tate prose e poesie dell’illustre pacese, castelli e delle uccisioni per fughe la necessità che il sacerdote avvicini tratte dalle sue raccolte: Rustica, Le d’amore, a testimonianza della lenta queste persone, spezzi il “pane” cioè la vittime, Le tenui, Ballate francescane, chiusura alle più urgenti pressioni del Parola di Dio con loro, li rassicuri che Le Ballate di Sciacca, La mite tristez- nostro tempo. c’è sempre qualcuno che vigila e verrà za, Brume, Su la soglia dell’atrio, Da “La mite tristezza” viene ripor- e li guarirà; Don Silvio avverte che bi- Frammenti. tata solo ed esclusivamente la prosa sognerà lottare contro i nemici della “Rustica” raccoglie le prime liriche, che “Poesia di Natale”, dedicata ad Alessio fede, poiché dice Gesù “Vi perseguite- portano alla mente e nell’anima la tranquil- Di Giovanni, poeta che Don Silvio so- ranno perché non hanno conosciuto lità offerta dalla bellezza del Creato. leva chiamare “fratello” per l’affetto né il Padre né Me”. Don Silvio ripete Da “Le vittime” vengono riportate che li legava. In “Poesia di Natale” si anche la necessità di “spazzare la alcune prose nelle quali si alternano la gusta il Natale vissuto da Don Silvio casa” cioè liberare l’anima da ogni tenerezza dei ricordi del passato e la nella casa paterna, con una struggente materialità. Nell’ultima silloge, tristezza della consapevolezza nostalgia per quei momenti magici “Frammenti”, si ripropongono i temi dell’impossibilità che ritornino i dolci vissuti insieme ai propri familiari. dei vinti, dello smarrimento, dell’orto, momenti del passato. Particolare di “Brume” invece racchiude vari sog- della meditazione, del raccoglimento, questa silloge è “Sotto la nebbia”, getti: vi è la descrizione della “Val di in una nube di tristezza per la coscien- dove Don Silvio canta la gloria di Giammoro” carica di tristezza, tra- za del male provocato dai nemici e del- Roma, passando in rassegna molto ve- smessa in particolare dall’ultima quar- le ingiustizie create dalle accuse locemente tutti i più famosi personag- tina e percepita attraverso immeritate. Sofferenze che Don Silvio gi che contribuirono a rendere grande l’espressione “stanca giovinezza mo- Cucinotta dovette affrontare perso- e gloriosa l’Urbe, in un passato ormai riente in un’ombra di squallore”. A se- nalmente a causa dell’odio di quegli perduto per sempre. guire ricordi e sensazioni da una uomini contro cui aveva lottato per af- In “Le tenui” aleggia tra le parole “Cella vota” e un “Natale in famiglia”. fermare il bene.q delle opere l’ombra del dolore che è In “Brandelli” Don Silvio esprime matrice e nucleo censivo di ogni ingiu- tutto il proprio dolore e racconta della

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 15 Gemellaggio scolastico Incontro tra le classi II C e II G della Scuola Media “Vann’Antò” di Ragusa e le classi dell’Istituto compresivo “Guglielmo Marconi” di Pace del Mela

a cura dei ragazzi delle classi II C e II G della Scuola Media “Vann’Antò” di Ragusa

iorno 10 aprile siamo parti- comunale degli adul- ti per una gita di due giorni. ti, prima di prendere Destinazione: alcune città qualsiasi decisione, si Gdella provincia di . riunisce insieme al La nostra prima tappa è stata un pic- baby consiglio per colo paese, Pace del Mela. Qui abbia- trovare un accordo e mo potuto incontrare i ragazzi della per far sì che scuola media “G. Marconi”. Appena un’eventuale modifi- arrivati, una piacevole sorpresa: tutti ca vada a beneficio di ci attendevano nel cortile della scuola tutti, adulti e ragazzi. e ci hanno accolti con un caloroso ap- Dopo siamo stati plauso. Dopo il saluto del preside, il nell’aula magna della prof. Claudio Stazzone, ci hanno invi- scuola media, dove il tato a fare conoscenza, a “fraternizza- professor Franceso re”. Così, timidamente, abbiamo Biviano, storico loca- cominciato a dirci i nostri nomi. Ben le, ci ha spiegato un presto si è creato un clima di grande pò il perchè di questo cordialità, alcune ragazze ci hanno gemellaggio. In realtà, Ragusa e Pace anche la biblioteca del paese, dove di chiesto notizie della nostra scuola e del Mela hanno una storia simile e al- recente è stato collocato il mezzobusto della nostra città, con alcuni ci siamo cune caratteristiche in comune che il di Don Silvio Cucinotta, uno dei per- anche scambiati l’indirizzo di posta professor Biviano, coinvolgendoci in sonaggi più illustri del paese, che fu elettronica. Ci hanno inoltre parlato di una piacevole e interessante conversa- sacerdote, giornalista e poeta. Abbia- Pace del Mela: paese piccolo ma inte- zione, ha saputo far emergere. mo pranzato nella scuola di Giammo- ressante, fatto di gente simpatica, Ci ha parlato, tra l’altro, di Giam- ro, ultima tappa della nostra visita. dove tutti si conoscono un pò come moro, la zona industriale, la seconda Di questi luoghi conserveremo una grande famiglia. Dobbiamo dire metà di Pace del Mela. E’ un pò come sempre un caro ricordo: Pace del Mela che abbiamo trovato ragazzi davvero Ragusa e Ragusa Ibla. ci è piaciuta ma l’incontro con i ragaz- simpatici, che hanno fatto di tutto per Poi, guidati da alcuni insegnanti, zi pacesi ci è piaciuto particolarmente. farci sentire a nostro agio: ci hanno siamo andati a visitare Pace. Il punto E’ stata davvero una bella esperienza e perfino ringraziati per aver fatto salta- più importante della città è la “Piazza speriamo che, come ci hanno promes- re loro l’ora di italiano. della Visitazione”, dove si trovano la so, il prossimo anno potremo ricam- Più tardi c’è stato l’incontro con il Chiesa della Madonna della Visitazio- biare l’ospitalità e continuare questo sindaco, dott. Carmelo Pagano, che, ne e la Fontana del Cavalluccio, che è scambio di cultura, di informazioni e dopo aver messo in evidenza il simbolo della città. Nella piazza c’è di amicizia che è iniziato tra noi.q l’importanza di questo incontro per la nostra formazione, ci ha parlato dell’economia di Pace che, a differen- La IX Edizione della ormai tradizionale za di quella di Ragusa, ha privilegiato la grande industria. Questo però ha Mostra Collettiva di Pittura causato l’inquinamento di tutta la si terrà nei giorni zona. Una cosa che ci ha colpito è che 27 e 28 luglio dalle ore 20 alle 24 anche i ragazzi hanno un posto in nell’amministrazione della città. Infat- ti, hanno formato formato un baby Piazza S. Maria della Visitazione consiglio, rappresentato da una “baby sindachessa”, che ci ha parlato un pò Durante la giornata di Domenica avrà luogo anche il dell’attività che viene svolta. Ha ag- giunto che a Pace del Mela le esigenze 2° “Concerto di ferro battuto, incudini e martelli” e dei ragazzi compaiono in ogni deci- una mostra di lavori artigianali. sione, in primo piano, e che il consiglio

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7 luglio 2002 Inaugurazione dell’Auditorium Comunale

tL’Auditorium, progettato dall’ing. Carmelo Caliri, ha l’aspetto di un grande tendone e copre un’area di circa 1000 mq. Si sviluppa su tre elevazioni: piano rialzato, piano sottotetto e piano seminterrato. Dispone di 440 posti a sedere. Le di- mensioni del palco sono di 13 metri per 9 metri. Dispone di vari accorgimenti tecnici quali:sensori antifumo, automazio- ne dell’ apertura e chiusura sipario, gruppo antincendio, climatizzatori, un moderno impianto fonico. Ottima l’acustica. La struttura comprende inoltre diversi locali adiacenti alla sala centrale. La realizzazione dell’opera ha comportato per la comunità pacese un notevole sacrificio: basti pensare che il primo finanziamento, risalente al 1980, è stato di 999 milioni di lire. PROGRAMMA DEL CONCERTO eseguito dall’ Orchestra “Teatro Vittorio Emanuele” di Messina diretta dal Maestro Bruno Tirotta

- W. A. Mozart, “Ouverture” da “Così fan tutte” - G. Rossini, “Sinfonia” dal “Barbiere di Siviglia” - G. Verdi, “Preludio” dalla “Traviata” - J. Brahms, “Andante”dalla “Sinfonia n. 3 in fa magg. Op. 90” - J. Strauss, “Sul bel Danubio blu” - L. van Beethoven, “Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92”

tAll’inaugurazione ha presenziato l’attore-regista Massimo Mollica, nativo di Pace del Mela, al quale l’Amministrazione Comunale ha conferito la cittadi- nanza onoraria.

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15 giugno 2002 Nuovo look per la Piazza Municipio

tParziale veduta della “nuova” piazza Municipio (progetto redatto il 18.12.2000 dall’architetto Francesco Lucchesi). La spesa complessiva dei lavori ammonta a 642 milioni di lire. La pavimentazione è stata realizzata in pietra lavica. La piazza occupa una superficie di circa 1.500 mq.

tL’arredo floreale, le piante ornamentali, la pavimentazione e l’impiantistica richiama- no un ambiente etneo, che ad alcuni è sembrato poco confacente con le caratteristi- che del nostro paese.

Il Nicodemo - Luglio 2002 - n. 104 18 Vanni u Cavaleri Apparteneva a quella piccola schiera di ardimentosi che si era distinta sui campi di battaglia per coraggio e abnegazione.

di Mimmo Parisi

utti lo intendevamo così nel hanno svolto un lungo periodo di car- nostro piccolo paese e lui di riera militare senza incidenti di per- questo titolo ne andava giu- corso. Tstamente orgoglioso, ben Il caso di “Vanniu Cavaleri” fu mol - sapendo di appartenere a quella picco- to diverso, ma il risultato, purtroppo, è la schiera di ardimentosi che per co- sempre lo stesso, perché tutti questi ti- raggio e abnegazione si era distinta sui toli onorifici non comportano nessun campi di battaglia. Quella onorificen- vantaggio economico. Avrebbe avuto za che lo qualificava come “Cavaliere senz’altro un vantaggio di carriera ed della Stella d’Italia” non gli era piovu- anche economico, passando diretta- ta addosso così per caso, ma rappre- mente dal grado di sergente maggiore sentava l’epilogo di una serie di azioni a quello di aiutante di battaglia per di guerra che gli valsero dapprima una meriti di guerra, se non avesse avuto il croce al merito di guerra, poi una me- torto di nascere qualche anno prima daglia commemorativa per le opera- del necessario. zioni svolte in Africa Orientale Era nato a Pace del Mela il (21-5-1939) ed infine quell’ambito ti- 24-9-1909 e fu così che al termine del tolo (26-9-1941) conferitogli diretta- conflitto, con tre anni di prigionia tra- mente da S. M. Vittorio Emanuele III. scorsi nei campi di concentramento Molti elogi solenni accompagnaro- inglesi di Glasgow e di Liverpool, si la sua figura a quella dell’attore ame- no la sua carriera militare e tra le tante trovò posto in congedo insieme alla ricano John Wayne, protagonista di motivazioni spicca la seguente: “Al co- sua classe di leva senza poter benefi- tanti film western, anche se in verità mando di un avamposto, pur dispo- ciare di alcun diritto o vantaggio eco- non ho mai visto il nostro cavaliere nendo di pochi uomini valorosi, nomico. andare a cavallo. Vedevo certamente bloccava l’avanzata del nemico per ol- Ma il nostro cavaliere, una volta a una somiglianza nei loro tratti soma- tre due giorni, permettendo così al re- casa, non si perse d’animo e da gran tici. sto della compagnia di ritirarsi oltre le lavoratore qual era sempre stato nel Adesso il cavaliere non è più tra di linee di contatto…” corso della sua vita, si rimboccò le noi e, tanto per usare un eufemismo Fu proprio Vittorio Emanuele III, maniche e dette inizio ad una serie di caro ai compilatori di manifesti mor- penultimo re d’Italia, a coniare quel attività che lo videro prima pescato- tuari, diciamo pure che è tornato alla famoso motto per cui un sigaro tosca- re, poi barbiere ed infine impegnato casa del Padre alla rispettabile età di no o un titolo di cavaliere non si nega- in agricoltura, dove dette grande 92 anni, esattamente il 22 dicembre no mai a nessuno, ma evidentemente prova di sé nel campo della potatura 2001. si riferiva a tutti quegli altri titoli ono- e dell’innesto. Trovò, tra un’attività e Soltanto lì una giustizia superiore rifici che durante il Regno e più ancora l’altra, anche il tempo per comporre a quella terrena saprà senz’altro ri- oggi nella nostra Repubblica, vengono poesie ed altri scritti di vario genere. conoscergli tutti i meriti conseguiti elargiti con grande magnanimità. Ancora oggi a Pace ci sono alcuni che nel corso della sua vita. Sono i cosiddetti Cavalieri al merito hanno appreso da lui l’arte della po- Ho cercato in questo breve scritto della Repubblica, al merito del lavoro, tatura, oggi purtroppo trascurata tra di rievocare la figura di un uomo che al merito dei Santi Maurizio e Lazza- i giovani. ha dato tanto onore alla nostra terra ro, ed al merito chi sa di quante altre Tutti quegli anni spesi al servizio e mi auguro che un domani anche le cose, che un Ufficio della Presidenza della Patria non gli valsero niente e autorità cittadine possano traman- della Repubblica elargisce a piene l’unica pensione che percepì fu quel- dare ai posteri questo nome, intito- mani, come una fabbrica di laterizi la di coltivatore diretto. lando a lui qualche nuova strada. sforna a getto continuo tegole e mat- Ricordo di lui la sua fierezza ed a Ringrazio vivamente la figlia toni. volte quel suo cipiglio che, sotto Antonietta e il nipote Mario Schepis Anch’io faccio parte di questa l’apparenza della collera, nasconde- per le notizie biografiche che mi han- schiera di Cavalieri al merito della Re- va spesso la sua disponibilità verso no fornito.q pubblica senza mai aver richiesto que- gli altri e la sua bonomia. sto titolo e come me tanti altri che Chissà per quale motivo accostavo

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di Messina per essere autorizzata alla I FATTI ricerca di acque sotterranee in località Giammoro, tramite la realizzazione di NOSTRI due pozzi trivellati. A decorrere dal 7 giugno u.s. A cura di Franco Biviano l’Ufficio Servizi Socio-Assistenziali del Comune si è trasferito nei locali a Domenica 7 luglio, alle ore 21.00, piano terra del Palazzo Lo Sciotto, dopo indescrivibili traversie protratte- all’inizio della Via Regina Margherita. si per 22 anni, ha avuto finalmente lu- ogo l’inaugurazione dell’Auditorium Con ordinanza sindacale del La Giunta Municipale ha deliberato Comunale, progettato dall’ing. Car- 5.6.2002 è stato vietato nella piazza l’istituzione di un notiziario trimestra melo Caliri nel 1980. Per l’occasione - Municipio, rimessa a nuovo, le per informare i cittadini sulle attività l’orchestra “Teatro Vittorio Emanue- l’esercizio delle attività di fabbro, mec- comunali. Il titolo del periodico è le” di Messina ha eseguito un pro- canico, falegname e autocarrozziere, “L’informazione”.Alla nomina del di gramma di musica sinfonica, - nonché il commercio di prodotti ittici, rettore provvederà il Sindaco con pro- comprendente brani di Mozart, Rossi- di ortofrutticoli, di animali vivi, di prio provvedimento. ni, Verdi, Brahms, Strauss e Beetho- combustibili, di articoli funebri e fune- ven. Nella stessa occasione è stata rari, di articoli di nautica e di materiali La ditta E.S.I. SpA ha presentato conferita la cittadinanza onoraria da costruzione.q domanda all’Ufficio del Genio Civile all’attore Massimo Mollica, nativo di Pace del Mela. La direzione artistica della struttura è stata affidata, a titolo ANAGRAFE PARROCCHIALE gratuito, al regista pacese Puccio APRILE-GIUGNO 2002 Curtò. Il servizio giornalistico è stato curato dall’emittente “Il Tirreno SAT” di . Battezzati 28/4 – Plebiscito Giorgia A decorrere dal 3 luglio e fino al 30 28/4 – Parisi Davide settembre è stato istituito, in via speri- 12/5 – Giuttari Tommaso mentale, un servizio di trasporto urba- 19/5 – Cuzzupè Angela no gratuito che collega diversi punti 30/6 – Trifirò Mariachiara nevralgici del paese, lungo il tragitto Mandravecchia-Gabbia. Sono previ- ste quattro corse di andata e ritorno Deceduti nei giorni feriali e tre nei giorni festivi.

2/4 – Pirrone Concetta L’Ufficiodel Genio Civile di Messi- 2/4 – Santi na, con nota 12191 del 21.5.2002, ha 10/4 – Eni Nicolò espresso il proprio parere sulle varianti 13/4 – Impellizzeri Carmela introdotte dal Consiglio Comunale 14/4 – Alessi Maria all’atto dell’adozione del Piano Rego- 8/5 – Schepis Francesco latore Generale (delibera n. 13 del 8/5 – Di Fina Gandolfo 25.3.1999). 4/6 – Pirrone Salvatore Nel suddetto parere si prescrive lo 6/6 – Ragno Salvatore stralcio delle previsioni relative 24/6 - Morina Giuseppe all’abitato di Giammoro ricadenti 26/6 - Ficarra Filippo nell’area classificata a rischio idrauli- co molto elevato nel piano regionale del rischio idrogeologico e la previsio - Matrimoni ne di zona B all’estrema periferia me- ridionale dell’abitato di Pace Centro, subito a monte della zona A e della Via 30/4 - Calvo Marcello e Mazzini in quanto ricadenti in un’area Barbuscia Lucia. classificata a rischio di frane molto elevato.

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RECENSIONE La Giudecca di S. Lucia

ANGELO A. MANCUSO, Judai- “strade coperte”, di cui fornisce la do- che di casa nostra. Siti e caratteri co- cumentazione fotografica. Alla fine struttivi dell’antica giudecca in Santa viene quindi fortemente delusa Lucia del Mela, Edizioni Istituto l’aspettativa ingenerata dal titolo del Internazionale di Cultura Ebraica libro che lascia trasparire la volontà di “SLM”, Alcamo 2002. descrivere i caratteri architettonici ed urbanistici dell’area (la “Giudecca”, tPasqua ebraica. Scultura in legno omenica 30 giugno, nel per l’appunto) e delle costruzioni uti - (S. Lucia del Mela, palazzo ve- cortile interno del Semina- lizzate per alcuni secoli dalla compo- scovile). rio di , nente ebraica della popolazione Dil prof. Titta Lo Iacono, luciese. a carattere campanilistico, non è pos - Presidente dell’Istituto Internazionale Dal punto di vista urbanistico, sibile, infatti, sostenere che gli Ebrei di Cultura Ebraica “SLM”, ha presen- l’unica cosa che alla fine Mancuso rie- sarebbero arrivati a Santa Lucia nel IX tato al pubblico un volume fresco di sce a dimostrare (e non è piccolo meri- secolo assieme ai conquistatori arabi, stampa dedicato alla presenza ebraica to, sia chiaro!) è l’ubicazione per il semplice motivo che quella pre- in territorio luciese. Ne è autore un topografica del quartiere ebraico. E lo sunta conquista araba di Santa Lucia giovanissimo ingegnere, Angelo Man- può fare non già sulla scorta di un re- fa parte di una cronaca (il codice ara- cuso, il quale ha avuto la pazienza e la perto, ma semplicemente basandosi bo-siculo dell’abate Vella) sulla cui fal- costanza (alla fine premiate) di com- sulla testimonianza di un atto notarile sità nessuno storico avanza più dubbi. pulsare i circa 50 mila regesti di anti- del 1569, dal quale apprendiamo che D’altro canto non si può ignorare che chi atti notarili (dal 1477 al 1686) la chiesa di Santa Maria della Cande- il 20 luglio 1249 venne redatto un det- contenuti negli undici preziosissimi lora (di cui ancora rimangono i rude- tagliato verbale giurato sulla consi- volumi della cosiddetta Giuliana Pari- ri) si trovava a quell’epoca “nella stenza della popolazione e dei cespiti si, gelosamente custoditi nell’Archivio Giudecca”. del casale di Santa Lucia, dal quale 090933407 - Pace del Mela (ME) - Anno XI n.104 - 21 Luglio 2002 Comunale di Santa Lucia del Mela. Il lavoro di Angelo Mancuso acqui- non traspare alcuna traccia della pre- ( La minuziosa ricerca ha consentito sta poi una ulteriore meritoria valen- senza di una componente ebraica. Né all’autore di trovare conferma ed am- za, in quanto fa da supporto si comprende perché gli ebrei avrebbe- pliamento attraverso la documenta- scientifico ad un’operazione interna- ro dovuto insediarsi in un “casale” di zione locale (atti di compravendita, zionale che vede il Comune di Santa circa 600 abitanti (per l’esattezza, 118 testamenti e simili) alle poche notizie Lucia del Mela inserito nel contesto nuclei familiari), ubicato all’epoca sugli ebrei luciesi già riportate dal ca- della “Charta delle Judeche” (l’unione nelle immediate vicinanze di Milazzo. nonico taorminese Giovanni Di Gio- dei comuni siciliani che hanno ospita- Solo a cominciare dal 1322, anno del- vanni sulla scorta della to comunità ebraiche) e mira alla crea- la costruzione (non ricostruzione!!) documentazione esistente negli archi- zione di particolari “aree dello spirito” del castello sul cocuzzolo della “mot- vi pubblici (Regia Cancelleria e Proto- dove studiosi delle tre grandi religioni ta” di Mangarrone e della nascita della notaro del Regno). Egli ha potuto così monoteistiche possano pacificamente “terra” autonoma di Santa Lucia, trovare traccia di una antica topono- convivere in un’atmosfera di fraterna come aggregazione di diversi casali mastica (oggi scomparsa) indubbia- collaborazione. E, come ben si addice sparsi, può giustificarsi la presenza di mente originata dalla presenza al carattere imprenditoriale e com- artigiani e di mercanti ebrei, attirati ebraica: la contrada Giudaica o Giu- merciale ebraico, l’operazione preve- dalle privilegiate condizioni giuridiche decca (corrispondente al quartiere de anche risvolti economici, quale, per della nuova unità amministrativa volu- abitato dagli ebrei) e la contrada Mo- esempio, una linea di gioielli apposita- ta da Federico III d’Aragona. schita o Mischita (dove sorgeva la si- mente disegnati con richiami alla giu- Al giovane Angelo Mancuso, che nagoga). decca luciese. dichiara di avere in progetto ulteriori Minor fortuna il Mancuso ha avuto Per la verità, questo lancio di Santa pubblicazioni sulla storia di Santa Lu- nelle sue ricerche sui luoghi, perché Lucia del Mela in un ambito interna- cia del Mela, mentre auguriamo di tro- degli ebrei luciesi non ci rimane pur- zionale, al di fuori degli schemi di un vare adeguato avallo alle sue troppo nessun elemento fisico o archi- deleterio provincialismo del passato numerose e suggestive ipotesi, ci per- tettonico: né un reperto, né un rudere, anche più recente, avrebbe richiesto mettiamo di dare un piccolo consiglio: Redazione e stampa presso Parrocchia S. Maria della Visitazione, né un segno grafico. Assolutamente allo studio condotto da Mancuso un le frasi prese da lavori altrui, fossero nulla di nulla. Né appaiono convin- maggiore rigore scientifico e anche soltanto dattiloscritti, vanno centi gli sforzi che l’autore fa per indi- l’abbandono di posizioni storiografi- messe scrupolosamente fra virgolette viduare ad ogni costo una mano che ormai insostenibili. Per quanto e corredate sempre col nome ebraica negli “archi atipici” e nelle possa dispiacere ad una cultura locale dell’autore.q