Gualdo Del Re - Corte

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Gualdo Del Re - Corte Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ Madonna del Frassine, del Frassino, Madonna al Gualdo (e Bagno del Re), Gualdo del Re - Corte ID: 2030 N. scheda: 23000 Volume: 1; 2; 6S Pagina: 808; 341, 556 - 557; 104 ______________________________________Riferimenti: 26060, 34390, 40280, 37011 Toponimo IGM: Frassine Comune: MONTEROTONDO MARITTIMO Provincia: GR Quadrante IGM: 119-2 Coordinate (long., lat.) Gauss Boaga: 1643743, 4775206 WGS 1984: 10.76768, 43.11751 ______________________________________ UTM (32N): 643807, 4775380 Denominazione: Madonna del Frassine, del Frassino, Madonna al Gualdo (e Bagno del Re), Gualdo del Re - Corte Popolo: S. Maria del Frassine Piviere: Comunità: Massa Marittima Giurisdizione: Massa Marittima Diocesi: Massa Marittima Compartimento: Grosseto Stato: Granducato di Toscana ______________________________________ FRASSIGNONE, o FRASSINO (MADONNA DEL), già AL GUALDO e BAGNO DEL RE in Val di Cornia. - Casale e parrocchia nella Comunità Diocesi e circa 10 miglia toscane a ponente maestr. di Massa marittima, Giurisdizione di Monte Rotondo, che è 5 miglia toscane a grecale, Compartimento di Grosseto. Era una piccola devota chiesa, stata poscia ampliata ed abbellita, sopra una collina alla sinistra del fiume Cornia, alle cui pendici occidentali passa il fosso Malguado , detto anche di Risecco . - Il colle del Frassine nei secoli andati appellavasi di S. Regolo da un oratorio, in cui si conservavano le ceneri del martire S. Regolo, prima che si traslocassero alla fine del secolo VIII a Lucca da'vescovi di questa città, stati patroni dell'oratorio di S. Regolo nel Gualdo del Re . - Vedere CORNINO (CONTADO). Page 1/3 Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ Dell'oratorio di S. Regolo in Gualdo nel secolo XVII fu restaurato dal parroco della sottostante chiesa di S. Maria del Frassine, siccome ne fa fede l'iscrizione che ivi si legge del seguente tenore: Succellum D. Reguli vetustate dirutum R. Dominus Gaspar Salvestrinus Virginis Frassetanae, nec non D. Reguli et Martiris Rector instaurandum curavit; anno Jubilaei 1625 . Il piano interposto fra il fiume Cornia e la collina del Frassine è in grande parte coperto di piante di frassini, dove tuttora si scuoprono rovine di edifizj antichi, fra i quali il Casone o Palazzo detto del Rè : siccome del Rè si diceva cotesto bosco ( Gualdum ) del Frassine e le sue Terme. - Vedere BAGNI VETULONIENSI. In mezzo a simili boscaglie, presso alle falde del colle di S. Regolo, trovasi l'attuale chiesa di parrocchia della Madonna del Frassine , stata rimodernata nel secolo trapassato. In essa si venera da molti secoli con gran concorso dei popoli di Maremma in un'immagine di legno della B. Vergine Maria, e nel mese Mariano (di maggio) si pratica costà una fiera di gran concorso. La parrocchia della Madonna del Frassine abbraccia una grande estensione di territorio, nel quale si trovano comprese le bandite dei castelli distrutti di Trecasi , di Castiglion Bernardi e di Vetulonia . La parrocchia del Frassine conta 436 abitanti. FRASSINE (MADONNA DEL) in Val di Cornia. - Se non resta più dubbio che costì presso nell'antico contado volterrano fu la chiesa di S. Regolo in Gualdo stata di padronato della mensa vescovile di Lucca, del cui santo le reliquie furono trasferite nell'anno 781 solennemente da Gualdo di Populonia a Lucca, resta peraltro, almeno per me, incerta l'epoca nella quale la cura del Frassine, sostituita all'oratorio di S. Regolo in Gualdo fosse data alla diocesi di Massa Marittima. Avvegnachè varj istrumenti lucchesi dei secoli VIII, IX e X, fra i quali uno del 27 maggio 983 pubblicato nel Vol. IV. P. III delle MEMOR. LUCCH., dichiara la chiesa di S. Regolo in Gualdo situata infra chomitato et territorio Volaterrense . Infatti nel distretto parrocchiale della Madonna del Frassine sono comprese tutte le contrade di Castiglion Bernardi di Vetulonia ecc. spettanti all'antico contado e diocesi di Volterra. CORTE in Val di Cornia. A due tenute, una delle quali comprese nel territorio e Giurisdizione di Monterotondo, l'altra nella parrocchia di S. Maria del Frassine, è restato il nome di Corte ; entrambe situate e comprese, nella Comunità e Diocesi di Massa Marittima, Compartimento di Grosseto. Sono di quelle corti, ossia distretti di tanti piccoli castelli esistiti nel medio evo nella Val di Cornia, fra i quali si contano nel distretto di Monte Rotondo e nel popolo di S. Maria del Frassine le corti che furono di Castiglion Bernardi , di Vecchiena , di CORNIA, ec. GUALDO, GUALDA, e GUALDICCIOLA. - Varie località conservano anche in Toscana il nome originario tedesco di Gualdo ( Waldum ) equivalente ad un bosco speciale, privilegiato e di uso quasi riservato al solo suo signore. Tale era il Waldum Domini Regis appartenuto ai re longobardi, situato alla sinistra del fiume Cornia, nel bosco dove oggi trovasi la chiesa parrocchiale del Frassine . Tale fu l'altro Gualdo posto nella medesima valle alla destra dello stesso fiume fra Monteverdi e la Sassetta, il quale diede il titolo a un comunello, e ad una distrutta pieve ( S. Maria de Gualda ), e di cui conserva tuttora il nome la contrada. Appartenne anch'esso ai re longobardi, e forse faceva parte del Gualdo del Re che abbiamo poco sopra nominato: tostochè il Pont. Gregorio VII nella bolla di Confinazione della Page 2/3 Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana (E. Repetti) http://193.205.4.99/repetti/ diocesi di Massa del 20 nov. 1075 il Gualdo che descrive a confine fra la pieve di S. Giovanni (di Campiglia) e la cappella o basilica di S. Filippo presso MonteVerdi, è appellato Gualdo del Re; inde vero ad Sanctum Johannem in Gualdam domini Regis et ad S. Phillppum et inde ad Montem Viridem . - Ma ai tempi di Gregorio VII il Gualdo di Monteverdi era passato in potere dei conti di Suvereto, tostochè il conte Ugo figlio del C. Ridolfo ( ERRATA : e di Ermengarda) e della C. Giulitta, con istrumento dello giugno 1053, vendè alla badia di S. Pietro a Palazzuolo presso Monteverdi, e per essa ad Azzone abate di quel monastero il castello edil distretto di Gualdo , ossia di Gualda , unitamente al giuspadronato e beni della pieve di S. Maria de Gualda . Tale acquisto fu confermato al monastero di Monteverdi dal Pont. Alessandro III nel 1176. - Era console della villa di Gualda un tal Gualandello, allorchè, nel 1230 ai 7 giugno, gli uomini di questo comunello insieme con quelli di Monteverdi e di Campetroso, con l'annuenza dei monaci loro signori, non avendo essi forte sufficienti per difendersi dai baroni di contado che loro toglievano le sostanze, ricorsero alla protezione del Comune di Massa, col quale stabilirono patti di accomandigia, obbligandosi i primi di non imporre pedaggio ai Massetani, di militare, richiesti, in loro servigio, e di pagare per ciascuno dei due comunelli l'annuo tributo di mezza marca d'argento nella vigilia di S. Cerbone. (Arch. Dipl. Fior. Carte della Com. di Massa ). Li 7 settembre dell'anno 1298 l'abate ed i monaci della badia di Monteverdi, per esser difesi nei beni che tuttora restavano al monastero, assegnarono al Comune di Volterra per il tempo di 29 anni, contro una piccola retribuzione livellaria, la terza parte di tutte le selve situate nei territorii di Monteverdi, di Canneto, e di Gualda. - (Arch. Dipl. Flior. Carte delle Com. di Volterra ). - Vedere ABAZIA DI MONTEVERDI, e MONTEVERDI Comunità . GUALDO DEL RE in Val di Cornia. - All'articolo Cornino ( Contado ) feci menzione del Bagno Regio e del Gualdo del Re, presso i quali luoghi sino dal secolo VII esisteva l'oratorio di S. Regolo con le reliquie di quel martire. All'articolo Frassine (Madonna del) aggiunsi alcunchè relativo allo stesso Gualdo del Re, in mezzo al quale sotto il regno dei Longobardi fu edificata la devota chiesa di già citata. Il Gualdo e Bagno del Re con l'oratorio di S. Regolo in Waldo Domini Regis sono spesse fiate rammentate nelle carte dei vescovi longobardi di Lucca, alla di cui mensa, per eredità lasciata da quei gerarchi, sembra che pervenisse una parte del Gualdo stesso col padronato della chiesa di S. Regolo, il di cui corpo sul declinare del secolo VIII venne di la in Lucca trasportato. - Dopo il mille una porzione del Gualdo del Re posta alla sinistra del fiume Cornia si appellò Gualdicciolo, nome che fu comune a due mulini sulla Cornia situati a confine con il distretto territoriale di Campetroso , lochè è dimostrato da varii istrumenti della città di Massa sotto gli anni 1266 (25 gennajo), 1279 (25 maggio), 1294 (26 novembre) e 1322 (5 giugno) negli ARCH. DIPL. FIOR. e SENESE. Page 3/3.
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