“My Fair Man” Il Pigmalione Napoletano
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My Fair Man - Il Pigmalione napoletano IGNAZIO DE SIMONE, PROFESSORE L’agenzia di produzione teatrale PIETRO D’ISANTO, GIORNALISTA SIGNORA DE SIMONE, MADRE DI IGNAZIO ROSA PICCOLO, PESCIVENDOLA PROCOLO PICCOLO, SPAZZINO OTTAVIO DI BONITO VITTORIA DI BONITO, MADRE DI OTTAVIO GIULIA DI BONITO, SORELLA DI OTTAVIO presenta Altri personaggi: “My Fair Man” PASQUALE, IL PORTUALE Il Pigmalione napoletano MARIA, LA BARISTA di Mauro Palumbo ALFREDO & BRUNO, CARABINIERI PASSANTE 1 - PASSANTE 2 Commedia musicale in due atti 3 BALLERINI - 3 BALLERINE (liberamente ispirato al mito di Pigmalione, di Ovidio, ed al Pygmalion di George Bernard Shaw) Personaggi principali: HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT My Fair Man - Il Pigmalione napoletano ATTO PRIMO – MY FAIR MAN di Mauro Palumbo Gli aliscafi la, partono di già. Dai salpiamo tutti chissà quando arriverà… Il Caremàr! SCENA PRIMA LUCE 2: Taglio dal basso e dall’alto da destra. Poi effetti di animazione Apertura Sipario. Fondale raffigurante un Molo, a Napoli. La Scena luce sul resto della canzone. presenta al pubblico i “nobili”: sono viaggiatori in attesa di imbarcarsi con l’aliscafo per Capri. I presenti, cominciano a muoversi sulla musica, dandosi Non c’è niente a questo mondo delle arie. Durante la canzone, dopo la prima parte, entrano da destra due Che ti fa sentire ancor più chic, uomini ed una donna: il professor Ignazio De Simone con la madre ed il delle corse degli aliscafi a Capri, giornalista Pietro D’Isanto, appena rientrati da una gita a Capri. Nello mentre i poveracci restan qui. scambio rituale di biglietti da visita tra gentiluomini, il biglietto del professor De Simone cade a terra e viene raccolto da un’ambulante, la pescivendola Lampadato a passeggiare se ne sta, Rosa Piccolo. Infine, gli altri passeggeri iniziano ad incamminarsi verso una blasonato esempio della società. scaletta immaginaria, posta ai lati della scena, cantando e muovendosi con Se tu vuoi rassomigliare a noi, movimenti coreografici. Sul finale della canzone i “nobili”, disposti in devi fare invidia a tutti voi. formazione, agitano i fazzoletti in segno di saluto a chi rimane sulla banchina. Ottavio Di Bonito, in ritardo, corre inutilmente per prendere Non c’è niente a questo mondo l’aliscafo, ma è costretto ad aspettare il successivo. Che ti fa sentire ancor più chic, delle corse degli aliscafi a Capri, MUSICA : Traccia 1 (3’32’’) mentre i poveracci restan qui. LUCE 1: Motorizzati e cambio colori su canzone. Ogni ricco sa che a Napoli, ------------------------------------------------------------------------------------ son considerati nobili, ---------------------------- quelli che andranno ai faraglioni, LE CORSE AGLI ALISCAFI gli altri, due maroni, restan qui. Son le corse degli aliscafi a Capri, Ogni ricco sa che a Napoli, gli altri, poveracci, restan qui. son considerati nobili, ------------------------------------------------------------------------------------ quelli che in vacanza andranno a Capri ---------------------------- e chi si fa notare di esser lì. Con il Rolex sul polsino… Attento al motorino… Posteggia qui. SCENA SECONDA (- ‘Ngopp’a banchina?!? - Fatt’e ‘ttoje barbarossa -) Molo Beverello, a Napoli. Scena dei “poveri”. Alcuni uomini e donne si Ed in borsa due tre cellulari. trascinano stancamente sulla banchina del porto di Napoli. Tra di essi, L’uomo se è in affari, fa così. Procolo Piccolo, di Maddaloni. Pronto…? Care! Lenti, scure! Bella, cosa… Qui ti puoi sparar la posa! LUCE 3: Luce giorno. Frontale, frontale dx e sx, faretti su piantane esterne HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT My Fair Man - Il Pigmalione napoletano OTTAVIO E ora lo ripongo nel portafogli… PROCOLO (Rivolto verso il molo da cui sono salpati i “ricchi”) Bravi, PROCOLO Bravissimo! Oj, ch’era accussì semplice?!? jatevenne… Aiutatece a tene’ Napule pulezzata! Nun turnate OTTAVIO Vado a vedere se è arrivato l’aliscafo… (Dopo aver riposto propeto chiù… (Adocchia un passante e cerca di trarne il portafogli nelle tasca posteriore, fa per andare) Con profitto) Neh, signurì: ve servesse ‘na scheda permesso… antismagnetizzazione p’o bancomàt…? Doje evere! PROCOLO Ossequi alla mamma! (Tira un invisibile filo di nylon, PASSANTE 1 No, capo, nun ‘o teng ‘o bancomat! attaccato alla scheda che ha appena venduto al passante, PROCOLO Nient’i’meno? E addò ‘e mettite ‘ìe sorde, ancora dint’o sfilando agilmente il portafogli, che resta penzoloni dalle matarazz?!? (Individua una signora che passa e cerca di sue mani) E saluteme a soreta! (Prendendo velocemente dal vendere il proprio prodotto) Signò, ‘e sorde nun’e mettite portafogli una banconota) Marì, piglia ‘na butteglia bona! miez’e zizz: cu’chest’o bancomàt nun se smagnetizza! Da bere pe’ tuttequante! PASSANTE 2 Cafone! MARIA (Affacciandosi dalla bottega del bar) Capirai… Chi vuoi che PROCOLO Cafone a me?!?! Ma tu vide nu poco a chesta… Accattateve abbia voglia di prosecco a quest’ora? ‘a scheda p’o bancomat! PROCOLO Tieni ragione: che ore sono? OTTAVIO (Avvicinandosi a Procolo) Brav’uomo, potrebbe ripetermi MARIA Sono le dieci del mattino… cortesemente a quanto ammonta il prezzo? PROCOLO Allora, porta ‘na bella butteglia ‘e grappa! PROCOLO Pe’vuje? (Lo squadra da capo a piedi) Quatt-evere! MARIA Comme fosse ‘a colazione! (Esce) OTTAVIO Avete detto quattro? PROCOLO Non è colpa mia se la gente non apprezza le vere gioie della PROCOLO Prezzo speciale p’o signore… Addò ve ne jate cu ‘sta faccia: vita… Come i sigari, l’alcool… a Capri? MARIA (Rientra e porge la bottiglia a Procolo) La cirrosi epatica… OTTAVIO Si, ho fatto tardi, mia madre e mia sorella già sono salpate… (Rientra e posa la bottiglia sul tavolo) Mi si è rotto lo Scarab… Dovrò aspettare il prossimo PROCOLO ‘E femmene! (Tenta di abbracciare Maria) aliscafo… (Tornando alla trattativa con Procolo) Dovrei MARIA (Divincolandosi) E lieve ‘e mane ‘a cuollo! Con questa, sono farcela con gli spiccioli… Un euro, uno e cinquanta, due, due giusto cinquanta euro, che mi devi… e cinquanta, due e ottanta, tre e ottanta, tre e novanta, PROCOLO Marì! E me meraviglio ‘e te: quanti vote t’aggio lassate quattro! Aspettate che riconto… (Contando nuovamente con cunt’a pavà?!? estrema attenzione) MARIA Procolo: e me meraviglio ‘e te… Sempe! PROCOLO Ma che ve state accattanno? ‘A nicchia?!? PROCOLO E va bene… Meraviglia pe’meraviglia… Tiecchete ‘e OTTAVIO E quattro! Ecco a voi… (Chiedendo informazioni cinquanta euro, e stiamo pace… sull’acquisto) Come si adopera, brav’uomo? MARIA (Sorpresa, prende la banconota e ne controlla l’autenticità) PROCOLO E comme s’adda usà?!? Vuje pigliate ‘o bancomat, ‘a carta Cinquanta euro?!? ‘e credito o chello ca’tenite tenite… ‘A nfizzate dint’a PROCOLO So bone, so bone… Il vento sta cambiando: Procolo sta custodia, v’o mettite astritte dint’o portafogli e site sicuro ca’ pagando! nun se smagnetizza… MARIA Tu me stai pagando: e je nun saccio comme nun sta OTTAVIO Allora, io prendo il bancomat e lo infilo in questa fessura… diluviando! (Esce) PROCOLO Seh, infizzate, infizzate… ‘O saccio ca’nun site pratico, ma OTTAVIO (Rientrando) L’aliscafo ancora non è in porto… pruvatece ‘o stesso… PROCOLO Giusto ‘a tiempo: faciteve stu bicchierino? HTTP://COPIONI.CORRIERESPETTACOLO.IT My Fair Man - Il Pigmalione napoletano OTTAVIO A quest’ora del mattino? PROCOLO Voi avete un viso nuovo: dovete essere qui per la prima PROCOLO Forza,: ‘a’nu bicchiere in compagnia, nun se dice maje che volta… no! PASQUALE Veramente, si… Ma pecchè? OTTAVIO Se la mettete in questo modo, accetto… PROCOLO (Indicando Ottavio) ‘O vedite chillu signore tutt’alliccate, PROCOLO (Procolo dà un bicchiere ad Ignazio, ma prima che questi assettato a chillu tavulino? ? (Gira la faccia dell’uomo dal cominci a sorseggiarlo, lo interrompe, attirando proprio lato) E nun guardate… ‘O vedite (C.s) E nun l’attenzione del giovane al passaggio di un addetto del guardate… ‘O vedite (C.s) E nun guardate… porto, dietro di loro) Forse, è meglio che nun v’o bevite: PASQUALE Ma se non mi fate guardare?!? state già carico a stunamiento! Non vi site accorto ‘e PROCOLO E va buò, appena appena… niente?!? PASQUALE Addivento strabico… Ecco fatto: l’ho visto! OTTAVIO Veramente… No! Di che cosa? (Fa per bere ma viene PROCOLO E’ pazzo! interrotto, c.s.) PASQUALE Uh, quanto me dispiace, povero giovane… PROCOLO Lo vedete quel signore che è passato accanto a voi, poco fa? PROCOLO Non si direbbe, eh? (Gira la faccia di Ottavio dal proprio lato) E nun guardate… PASQUALE Affatto… ‘O vedite (C.s) E nun guardate… ‘O vedite (C.s) E nun PROCOLO E guardate ora… guardate… PASANTE 2 (Vede Ottavio fare un movimento equivoco e cadere dalla OTTAVIO Ma se non mi fate guardare?!? sedia) Mo si… PROCOLO E va buò… PROCOLO Voi siete nuovo di qui: ma quello è il pazzo del porto… ‘Ccà OTTAVIO L’ho visto… ‘o sapeno tutte quante… Pensate che da un giorno all’altro… PROCOLO S’è arrubbato ‘o portafogli! Poh! ‘A cervello è gliuto in tilt! OTTAVIO Davvero?!? Quel manigoldo ha prelevato il vostro PASQUALE (Rammaricato) Che siamo su questa terra… E ‘a famiglia, portafogli?!? che dice? PROCOLO Aeh, je bevo e chisto sta ‘mbriaco! (Prende il bicchiere dalle PROCOLO Disperata! L’hanno fatto visità da’e miedece chiù brave, ma mani di Ottavio e lo tracanna al posto suo) S’è fragato ‘o ancora niente! (Facendo segno a Ottavio) Ancora niente! portafogli vuoste! PASQUALE Che peccato… Ma io in cosa posso esservi d’aiuto… OTTAVIO Ma voi che mi dite?!? (Si tasta la tasca dei pantaloni e fa PROCOLO Ecco qua, subito vi spiego… P’o mumento, ‘e duttore per urlare) Al ladr… dicono di assecondarlo… Perché, assecondando