Le Mineralizzazioni Del Massiccio Dell'argentera (Alpi Marittime)
LORENZO RACCAGNI LE MINERALIZZAZIONI DEL MASSICCIO DELL’ARGENTERA (ALPI MARITTIME) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI GEOSCIENZE 2018 Metto a disposizione, per chi ne fosse interessato, questo compendio delle mineralizzazioni dell’Argentera, quale risulta dalle ricerche condotte per la mia tesi di laurea (1979) e per quella del collega dott. Giancarlo Villari, dalla bibliografia del tempo e dalle indagini integrative post- laurea, di campagna e al microscopio, i cui risultati sono tuttora inediti. Sezioni minerografiche e campioni sono catalogati e raccolti presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova e auspicabilmente disponibili per ricerca. Il mio grazie particolare al Prof. Pietro Frizzo, maestro e amico, cui devo molto della mia attività professionale fin da quei tempi. 1÷5 - VALLE DI FERRIERE Lungo la valle del Rio di Ferriere, affluente destro dello Stura di Demonte, MARTINA (39) indica alcune manifestazioni filoniano-lenticolari di barite, incassate in litotipi appartenenti al Complesso del Malinvern-Argentera. In particolare sul versante settentrionale del M. Pebrun, a quota 2500 circa, entro quarziti del Carbonifero (?) esistono piccole lenti di barite di modesto spessore ed estensione (1). Lungo il versante sinistro della valle, a quota 2100 della Serra di Bal, affiora un filone di barite, incassato in una milonite (3), e tra quota 1700 e 1894, entro anatessiti biotitiche, si trova un altro filone di barite, diretto E-W, subverticale (2). Sul versante opposto della valle, entro rocce milonitiche, si rinvengono due modeste lenti di barite (4) e a quota 2400 circa del versante settentrionale del M. Bassura rocce milonitiche racchiudono un paio di lenti di barite che si estendono per pochi metri (5).
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