Il Liceo Ginnasio Statale “R. Franchetti” presenta: IL CAMALEONTE

Anno X N°I Gennaio 2012

OMAGGIO A STEVE JOBS A quattro mesi dalla morte di Steve Jobs non si contano le biografie e i libri pubblicati su di lui. La sua biografia uffi- ciale (W. ISAACSON, Steve Jobs, Mondadori) fin dalla sua uscita, il 24 ottobre, è ai primi posti delle classifiche dei libri venduti, negli USA, ma anche in Italia. Un feno- meno creato dai media, un guru dell’informatica o un uo- mo che, al di là dei suoi successi personali, ha insegnato qualcosa alle generazioni più giovani?

UN GRANDE UOMO, PIENO DI CORAGGIO E DIGNITA’ Quando pensiamo a Steve Jobs, subito pensiamo alle sue grandi invenzioni: il Macintosch, l‟iPod, glie, e i figli, che egli definiva il suo capolavoro, Jobs sco- l‟iPhone, l‟iPad, la Pixar. Non pensiamo che Steve prì di avere un tumore al pancreas: gli diedero pochi gior- Jobs prima di essere un inventore è stato un uomo, ni di vita, durante i quali egli prese nuovamente il corag- un grande uomo, pieno di coraggio e dignità, capace gio tra le mani e decise di sottoporsi a una duode- di amare, lottare e vincere. nocefalopancreatectomia, dal cui nome molti rimarrebbe- Non è stata una vita facile la sua: rifiutato poco pri- ro già spaventati: con un intervento di otto ore il cancro ma della nascita dai genitori biologici, due giovani venne rimosso, ma in seguito Steve sviluppò il diabete. studenti universitari, fu dato in adozione a Paul e Passò gli ultimi anni della sua vita lottando contro la sua Clara Jobs, con la promessa di dare al neonato malattia, lottando per la vita, con dignità incredibile, un‟istruzione adeguata. Dopo il diploma Steve si i- ritirandosi nel suo privato, con la sua famiglia, il bene scrisse al Reed College, che lasciò però dopo un se- per lui più prezioso, senza destare scalpori, lottò in silen- mestre per iniziare a lavorare. Il 1° Aprile 1976 Steve zio, lontano dai riflettori; e in silenzio si spense, il 5 otto- Jobs fondò Apple nel garage dei suoi genitori, ma bre 2011, a soli cinquantasei anni, vissuti però giorno per nemmeno dieci anni dopo venne licenziato dalla sua giorno, intensamente. società, che nel frattempo si era ingrandita grazie ai «Negli ultimi trentatré anni, mi sono guardato ogni mat- grandi guadagni derivati dalla vendita dei primi com- tina allo specchio chiedendomi: "Se oggi fosse l'ultimo puter. Aveva trenta anni all‟epoca, e tutti i suoi so- giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare gni, tutto ciò per cui aveva lottato, faticando giorno oggi?". E ogni qualvolta la risposta è no per troppi giorni dopo giorno, era finito. Ma Steve ebbe il coraggio di di fila, capisco che c'è qualcosa che deve essere cambia- riprendersi la sua vita, di ricominciare tutto to». dall‟inizio, di rimettersi in gioco: fu in questo perio- No, Steve Paul Jobs non ha perso la sua battaglia, ha vin- do che fondò NeXt e la Pixar, ma soprattutto conob- to e la sua vittoria sarà per noi un esempio di vita. No, be e sposò sua moglie, dalla quale avrebbe avuto tre Steve Jobs non è stato solo un inventore, ma un uomo, figli. da cui tutti abbiamo qualcosa da imparare. E no, Steve Naturalmente dieci anni dopo tornò all‟Apple, la sua non ci ha lasciato solo l‟I-phone, l‟I-pod e l‟I-Mac, ma la creatura, quella che gli diede sempre le maggiori sod- filosofia con cui è arrivato a realizzarli, assieme ai suoi disfazioni. E proprio quando tutto sembrava andare sogni, a ciò che amava fare: “stay hungry, stay foolish”. al meglio sia nel lavoro, con l‟Apple sulla cresta dell‟onda, sia nella vita privata, con Laurene, la mo- Eleonora Marangon

2 Eroi del nostro tempo

non lo trovate. Non accontentatevi. [...] Siate affamati. UN FILOSOFO CONTEMPORANEO Siate folli». Penso che ciò che differenziava Steve fosse proprio la sua diversità dalla massa, come dimostra la sua celebre frase: Cosa mi ha dato Steven Paul Jobs, meglio conosciuto «Perché andare in Marina quando si può essere un pira- come Steve Jobs, figlio di una coppia di californiani e ta?». Non voglio esagerare con le esaltazioni postume, ma dato in adozione ad una famiglia operaia? una persona come Steve Jobs va ricordata, non solo per Quell‟uomo mi ha dato lo strumento che ha liberato tutte le sue “creature”, ma per come fu uomo e per la una capacità di creazione che non sapevo di avere; lo sua stravagante, ma profonda filosofia. Spesso ci scordia- strumento con il quale posso comunicare con gli amici mo di come lui abbia trascorso la sua vita, sconfiggendo conosciuti in vacanza; lo strumento, che con un dito, una malattia diagnosticata difficilmente curabile e rial- va in rete, apre nuovi giochi... che ha reso felici molte zandosi ad ogni sua caduta, vincendo quella difficile persone. battaglia che è la vita. Il computer per me è lo strumento più straordinario Era come un filosofo contemporaneo, capace di fare con che sia stato mai elaborato nel corso dell‟ultimo seco- la sua mente cose fantastiche e con le sue mani strutture lo. È l’equivalente di una bicicletta per le nostre men- geniali. ti. E Steve Jobs non ha fatto che rendere migliore que- Steve amava pensare al futuro, anche se il suo è stato sta bici, con ruote più aerodinamiche (tastiere lumino- troppo breve, ma nonostante il poco tempo ci ha lascia- se, memorie flash, mouse che funzionano con un solo to opere fantastiche: «Penso che se fai qualcosa che risul- tocco), una struttura più leggera (il suo Mac più fino ti essere molto buono, allora devi metterti a fare qual- misura solo 2 cm) e una velocità sempre maggiore (il cos'altro di magnifico, non fermarti per troppo tempo. MacBook Air raggiunge fino a 1,8GHz di pura velocità Pensa solo a cosa fare dopo». e memoria scattante). Dopo aver scoperto nel Come dice la pubbli- 2004 una rara forma di cità: « Se non hai un tumore maligno al pan- iPhone non puoi leg- creas, sviluppatosi nei gere i best seller dispo- nove mesi precedenti nibili su iBook; se apparentemente senza non hai un iPhone sintomi, viene sottopo- non hai un iPod e sto ad un‟operazione per non puoi accedere al la rimozione del cancro. negozio musicale onli- A causa della malattia, ne più fornito del Jobs sviluppa il diabete e mondo; se non hai un nomina così Tim Cook iPhone non puoi a- amministratore delegato scoltare un giornale o Apple. L‟azienda confer- vedere una telefonata ma il suo rientro per la in alta definizione; se fine del mese di giugno non hai un iPhone 2009. Durante questo non puoi seguire una periodo Steve Jobs non lezione in qualunque posto, possedere un‟intera libre- sale sul palco del Moscone Center di San Francisco a ria, e toccare le stelle; se non hai un iPhone… non hai presentare nuovi prodotti per ben due volte, sostituito un iPhone» da Phil Schiller, vice presidente per il product marketing. Con questo non voglio accusare chi non ha un iPhone Il 9 settembre 2009 Steve Jobs torna sul palco a presenta- né convincere alcuno a comprarlo, ma voglio solo dire re il rinnovo dell'intera di iPod. Il 17 gennaio che con Steve Jobs la tecnologia ha fatto molti passi 2011 Apple annuncia che Steve Jobs ha richiesto un avanti e che senza di lui tutte le cose sopra citate non nuovo congedo medico. Il 2 marzo 2011, in occasione sarebbero state possibili. dell'evento di presentazione dell'iPad 2 compare sul pal- Inoltre il loro slogan “Think Different”, frase che in co a sorpresa. poche parole racchiude la nuova filosofia Apple, è un Ed è strano che proprio lui che ogni giorno della sua vita motto che incoraggia non solo gli adepti di Steve Jobs, pensava alla morte, abbia avuto così poco tempo per ma tutti noi, a creare qualcosa di nuovo, di diverso. vivere. Così parlava infatti agli studenti dell‟Università di A soli 56 anni il 5 ottobre 2011, muore così Steve Jobs, Stanford: «L‟unico modo di fare un gran bel lavoro è lui che in uno dei suoi discorsi ai giovani aveva ricordato amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò di non perdere tempo, perché il tempo è limitato. E il che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, suo lo è stato davvero. come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo «Essere l‟uomo più ricco del cimitero non mi interessa. trovato non appena ce l'avrete davanti. E, come le Andare a letto la sera dicendosi che si è fatto qualcosa di grandi storie d'amore, diventerà sempre meglio col meraviglioso, questo è quello che conta per me» passare degli anni. Quindi continuate a cercare finché Irene Zuin

Punti di vista 3

persone si sarebbero incontrate nella piazza, centro della UNA NUOVA AGORÀ vita della comunità… E un domani dove si incontreranno le persone? In un cen- Durante il nostro soggiorno-studio a Londra dopo insi- tro commerciale, purtroppo. stenti richieste da parte della maggioranza dei parteci- Elena Viggiani

panti, gli insegnanti hanno ceduto, concedendo una visita SI, GRAZIE ad uno dei tanti centri commerciali che, come in tutte le

città del mondo, pullulano anche a Londra. E, com’era I centri commerciali sono come piccoli borghi nel cuore naturale aspettarsi, impressioni e gradimento sono stati delle moderne metropoli, l‟equivalente dell‟antico castello: molto diversi. in caso di attacco tutta la popolazione vi può trovare riparo e vivere al suo interno. L‟unica differenza è appunto che la gente non ci va per scampare all‟attacco dei barbari ma per NO, GRAZIE svago. Dentro a queste fortezze cittadine infatti tutto sembra per- Centri commerciali... ormai ce ne sono sempre di più e messo: dal pomeriggio alla ricerca dell‟affare del secolo, alla vengono costruiti sia in piccole località di montagna sia in veloce occhiata in giro, alla elettrizzante e scatenata “corsa al grandi metropoli. Aspetti positivi, per quanto mi riguarda, saldo”. non ne vedo. Anzi, quando entro in un centro commercia- Caldo torrido, gelo, pioggia, neve; c‟è solo un modo per le mi prende come un senso di smarrimento: a causa di trovare protezione: rifugiarsi al centro commerciale. Qui quelle luci finte perdo la concezione del tempo, non posso pare di vivere in una realtà onirica. La luce bianca, che vor- capire se piove, c‟è il sole o nevica, se fa freddo, caldo o se rebbe sembrare naturale, avvolge ogni cosa. Freschi o soffo- c‟è vento… mi trovo in un labirinto tutto uguale, con nego- canti profumi riempiono le narici. Non ti devi preoccupare zi grandi e pieni di gente, con posti dove si mangia spesso di nulla, solo lasciarti trasportare dai facili percorsi che ti così vicini che insieme alla puzza del fritto sento il profumo fanno arrivar ovunque tu (o loro) voglia. I centri più moder- delle brioches. In un centro commerciale la musica onni- ni sono addirittura attrezzati con cinema, terrazze e piscine; presente e il continuo vociare della gente sono tali che, e chi se ne va più? quando esci, il rumore delle macchine e dei carrelli Oltre a tutti questi invitanti specchietti per allodole, i centri sull‟asfalto diventano quasi un qualcosa di terribilmente commerciali hanno imparato ad attrarci con: orari superfles- bello e armonioso e questo, mi rendo conto, è molto triste sibili (tanto che in un futuro non così lontano si può imma- ed anormale… ma non è finita qui! Recentemente sono ginare uno shopping center sempre aperto ventiquattr‟ore stata in Inghilterra, da Harrods, e lì le festività arrivano in su ventiquattro, 365 giorni l‟anno), un‟infinità di bar e fast anticipo; infatti a settembre ho trovato un reparto natalizio, food per una pausa tra un negozio e l‟altro, connessione ricco di festoni di luci azzurrine, babbi natale, alberelli fin- internet gratis, zone relax per accompagnatori annoiati di ti, decorazioni… che facevano soltanto tristezza! Sappiamo compratori compulsivi, “chioschi” di make-up, musica tutti che è bene non prendere l‟occorrente all‟ultimo mo- d‟ambiente ed invitanti negozi che vendono tutto: dal mate- mento, ma non esageriamo! Il Natale non è una banale rasso alla scarpa all‟ultima moda. festa dove si scartano regali e si mangia in abbondanza, è In questo mondo piacevolmente caotico ogni cosa sembra qualcosa di più, qualcosa che va sentito, qualcosa che deve lasciata al caso. Non è così. Noi comuni frequentatori di stare in un determinato contesto! In una città addobbata centri commerciali sembriamo essere ignari del fatto che con canzoncine natalizie qua e là, sorrisi della gente, mag- dentro a quell‟illusorio paradiso di orpelli e manichini tutto giore benevolenza, gentilezza e molto, molto altro, ma di sia disposto secondo accuratissimi criteri al fine di vendere, certo non in un piano di un centro commerciale 3 mesi vendere il più possibile. prima del 25 dicembre. Non ha senso vivere il Natale così Chi infatti non si è mai lasciato entusiasmare da tutte quelle in anticipo come non ha senso passare una giornata in un vetrine sfavillanti e tutte quelle cordiali con tanto centro commerciale, fare shopping dopo chilometri in mac- di nome spillato al petto? Io si, l‟ho fatto. E l‟ho fatto solo china per poi stare al chiuso invece di girare per la città, in parte consapevole di essere caduta nella trappola, una scoprire posti nuovi, ed angoli accoglienti o magari fare trappola vellutata e profumata di cui però è difficile trovare una sosta su una panchina in un parco e rilassarsi; il bello l‟uscita. Volevano farmi spendere? Ci sono riusciti, io c‟ho di fare compere non è solo tornare a casa con orecchini guadagnato la maglia “della mia vita” (con le cuciture sa- nuovi, vestiti, gadgets… anche lo sfondo è importante, e un pientemente lise ed i bordi sfilacciati), il brivido del momen- centro commerciale non potrà mai darne uno come quello to, una carta fedeltà ed un buono acquisto di 50 euro (se ne offerto da un‟amena cittadina, con i suoi particolari e i suoi spenderò 500). Personalmente non ho pregiudizi. Uno dei dettagli che aspettano solo di essere scoperti. Inoltre quelle più grandi vantaggi della vicinanza di tutti quei negozi è orrende costruzioni a più piani creano impatto ambientale, proprio la grande offerta che ne deriva; si può scegliere così occupando zone che altrimenti sarebbero lasciate alla cam- tra un vasto assortimento di prodotti. Ce ne sono per tutte pagna; e poi devono essere collegati con strade e devono le tasche, sempre a prezzi mediamente convenienti. essere costruiti parcheggi. Tolgono spazi verdi sostituendoli Un altro punto a favore dei centri commerciali è quello di con cemento e asfalto. Io non sono d‟accordo con tutto unire diletto ed utilità: la praticità di usufruire di spesso ciò eppure molta gente lo è, e i centri commerciali vengono presenti servizi utili come banche, uffici postali o librerie amati, voluti ed utilizzati sempre di più. scolastiche. Se fossimo stati in una polis della Grecia antica, le persone Puntando quindi sulla casalinga che va a pagare la bolletta si sarebbero incontrate nell‟agorà, centro della vita della della luce o fare la spesa, qualcosa di “non indispensabile” o comunità; se fossimo stati nell‟antica Roma, le persone si una piccola “gratificazione” scivola spesso nel carrello. Per sarebbero incontrate nel foro, centro della vita della comu- completare il tutto non può mancare la comodità dei grandi nità; se fossimo stati in una cittadina rinascimentale, le parcheggi interni con tanto di ascensori che portano diretta-

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mente al cuore dello shopping e permettono di passare trovo che la soluzione dei centri commerciali, per quanto gli acquisti più ingombranti dal carrello al bagagliaio sen- oggi ci possa sembrare esagerata e fin troppo aggressiva za fatica. Non è poi detto che il percorso inverso, una (quasi antropofaga), funzioni: tutto quello che un essere volta arrivati a casa, sia altrettanto agevole. pigro come l‟uomo vuole a portata di scala mobile. In una società che ha sempre meno tempo, meno fantasia Virginia Barelli e meno soldi per costruire negozietti sparsi per la città,

Uscire dai confini

WE WILL tamento dei loro compagni di scuola e anzi se ne distacca- no, anche se questo vuol dire subire continue umiliazioni. Il primo, Galileo, è la reincarnazione di Freddie Mercury il ROCK YOU quale accorgendosi della falsità e dell'ipocrisia di ciò che lo circonda dice, anzi canta, che vuole essere libero dalle bugie Tra le numerose esperienze che ho fatto nel corso delle e da una società priva di emozioni reali, che non sa più ultime vacanze estive, una delle più importanti è stata discernere, non sa più essere davvero felice, ma, peggio sicuramente il viaggio a Londra con la scuola, grazie al ancora, non sa più amare. Per questo viene catturato dal quale non solo ho potuto approfondire le mie conoscen- figlio della regina, a cui è affidato il compito di sopprimere ze linguistiche, ma ho anche potuto visitare una città bel- tutti quanti gli oppositori assieme a Scaramouche, la ragaz- lissima, ricca di elementi di grande fascino; tra intermina- za, reincarnazione di Brian May, che come lui si è resa con- bili giri in centro, lezioni e musei, siamo anche andati to di non essere davvero "viva", ma di essere soltanto un anche al Dominion Theatre, a vedere "We will rock you", burattino. Dopo il loro primo incontro Galileo e Scara- un musical che da qualche anno è uscito anche in Italia, mouche riescono a fuggire e a trovare il quartier generale, su cui a dire il vero inizialmente non avevo grandi aspet- nascosto nei sotterranei di Londra, dei Bohemians, i ribelli tative. Eppure... che lottano contro la diabolica regi- Lo spettacolo, come molti di voi na, grazie a due di questi oppositori, avranno capito, prende il nome Britt (diminutivo di Britney Spears) e proprio da una delle canzoni più la sua fidanzata Oz. Qui apprendono popolari dei Queen, il gruppo in- che per porre termine al dominio glese formato da Freddie Mercury, della Globalsoft Corporation dovran- Brian May, John Deacon e Roger no ritrovare gli strumenti musicali Taylor nel 1971, e ne ripercorre nascosti dai Queen prima della loro tutta quanta la discografia, metten- morte e suonarli in modo che tutto il do insieme gran parte dei loro mag- mondo li senta. giori successi e creando quello che Ma in quel momento la Polizia Plane- in pratica è un grande concerto taria fa irruzione nel sotterraneo, rock, a cui si lega una storia: in un futuro non specificato catturando tutti i Bohemians, a parte Scaramouche e Gali- su tutta la Terra, ribattezzata Pianeta Mall, la globalizza- leo che riescono a fuggire, e uccidendo Britt. Più avanti zione è ormai completa e il pianeta è sotto l'influenza di nella storia i due protagonisti, dopo essersi innamorati l'u- una regina, dirigente della Globalsoft Corporation, po- no dell'altra, riusciranno con l'aiuto di un ex-bibliotecario a tentissima multinazionale che esercita il potere in manie- ritrovare tra le rovine dello Stadio di Wembley l'ultimo ra autoritaria su un'umanità completamente soggiogata e strumento musicale esistente sul Pianeta Mall (la Red accecata dal "benessere" diffusosi ovunque. Nessuno ra- Special di Brian May), grazie al quale, facendo ritornare la giona di testa sua, ma è totalmente schiavo della necessità musica sulla terra, riusciranno a sconfiggere il potere della di comprare i prodotti che vede reclamizzati ovunque, di regina. idolatrare i modelli che gli vengono presentati attraverso i Questo musical a mio parere è un capolavoro, non solo per mass-media, di dedicarsi a tutto ciò che non implica la le straordinarie scenografie e per la musica (che è non solo fatica del pensare. In questo futuro tanto agiato quanto colonna sonora ma parte fondamentale per comprendere il terribile la musica è stata bandita in quanto forma di e- susseguirsi degli eventi), ma anche per il messaggio che tra- spressione personale, sostituita con composizioni asetti- smette: pensa sempre con la tua testa per non essere succu- che sintetizzate da un computer, e tutti gli strumenti mu- be di chiunque voglia approfittarsi di te, non permettere sicali sono stati distrutti, per impedire che qualcuno, suo- che ti portino via il tuo arbitrio, ma sii felice perché tu sei nandoli, possa farla ritornare svegliando il mondo dall'a- felice e non perché uno schermo oppure una faccia appa- patia generale. Ma tra tutti gli studenti di una scuola ve rentemente amichevole ti dice che lo sei e sarai davvero ne sono due, un ragazzo e una ragazza, i cui nomi sono libero, ma dovrai imparare a usare la tua libertà per costrui- presi non a caso da "Bohemian Rapsody", la canzone più re un mondo migliore. nota del gruppo britannico, che non seguono il compor- Lorenzo Manzoni

News dal Franchetti 5

TUTTI A cro della tradizione latina, la vita langue tristemente in attesa del ritorno del genius loci, un dio capriccio- SOSPIROLO so tutto intento ad assaporare le gioie dell'esistenza da uomo tra gli uomini, ma turbato da una sottile Ore 7:57 di un‟uggiosa domenica di novembre, cin- sensazione di irrealtà. La riscoperta e l'accettazione que studenti e due insegnanti del Liceo classico Rai- della sua vera natura riporteranno fecondità ed ar- mondo Franchetti si riuniscono alla stazione ferro- monia tra i viventi. Il racconto ha colpito la giuria viaria di Mestre, destinazione: Sospirolo. Immaginia- per l'intensa atmosfera evocante il mito classico, per mo che il venditore della stazione si sia chiesto come la suggestione delle descrizioni, per la capacità di mai ben sette persone si siano sognate di comprare delineare in modo convincente l'ambigua figura del un biglietto per un treno diretto a Sedico alle sette e protagonista sospeso fra mondi diversi». cinquantasette di una domenica sette. Beh, se abbia- Un po‟ imbarazzata, Elisa si alza per andare a ritirare mo deciso di fare ciò, è per il suo premio. Siamo tutti una buona causa: ben due euforici, e non smettiamo studenti della nostra scuo- di applaudire la nostra vin- la, Elisa Tagliapietra e Lo- citrice. La vediamo fare le renzo Manzoni, sono i fina- foto di rito e stringere le listi del concorso mani a coloro che l‟hanno “Sospirolo fra leggende e premiata. Ancora trepidan- misteri” (un‟altra buona te, torna a sedersi fra di noi, causa, inoltre, è che al vin- accolta da sorrisi a quaran- citore erano stata promessa totto denti e complimenti. una bella scorta di formag- Piombiamo così sui premi, gi, che noi ovviamente non un attestato per il vincitore, potevamo non gustare tutti un bell‟ assegno, ma… un assieme!) momento, mancano i for- Il viaggio in treno dura circa due ore, durante le maggi! I nostri tanto desiderati formaggi! Ci chiedia- quali approfittiamo per conversare con le professo- mo come sia possibile, insomma, va bene il premio, resse Gatti e Pettenà di scuola e non. va bene la soddisfazione di aver vinto ma, vogliamo All'arrivo, il tempo non sembra volgere a nostro mettere tutto questo in confronto a delle belle for- favore ma, per fortuna, gli organizzatori della mani- me di formaggio? Comunque la premiazione proce- festazione si sono premurati di venirci a prendere in de e attendiamo la proclamazione del secondo quali- macchina: dopo un breve saliscendi fra le montagne, ficato, sperando che possa essere il nostro Lorenzo. ecco la nostra prima meta: un bar! Un caffè, una Dopo una breve consultazione, i giudici prendono la brioche e poi via al Municipio per assistere alla pre- seconda busta, la aprono e ci annunciano che il se- miazione, ansiosi di sapere se uno dei nostri due condo qualificato è… Lorenzo Manzoni e il suo rac- compagni sarà il fortunato vincitore. conto “Il Bosco delle Anguanes”. Ecco la motivazio- Attendiamo qualche minuto prima che il responsa- ne: «Un boscaiolo salva un antico bosco dimora del- bile del concorso possa dare inizio alla mattinata. le Anguane dalla furia distruttrice di un incendio Presentati i presidenti di giuria, comincia (con no- doloso. Le magiche creature dal piede di capra san- stra grande felicità) una lunghissima sfilza di persone no ricompensarlo con generosità. Il breve racconto che si apprestano a salire sul palco per raccontarci di ha suscitato l'interesse della giuria per la figura del quale associazione fanno parte, quale sponsor rap- protagonista, delineata con rapidi tocchi di forte presentano e addirittura ci mostrano il loro logo. realismo, per il rispetto e la misura che muovono il Intanto noi fremiamo sulle sedie, sperando che tutta suo agire nell'ambiente naturale in cui ha scelto di questa tiritera possa finire al più presto. Finalmente vivere». prendono la parola i giurati: ci spiegano quali sono Anche Lorenzo si presta al suo pubblico con foto e stati i criteri con i quali hanno giudicato i lavori ringraziamenti, per poi tornare fra noi con il VERO selezionati, e ci avvertono che ogni lavoro premiato bottino: tre pezzi di formaggio da un chilo l‟uno sarà accompagnato da una loro motivazione. impacchettati per bene. Finalmente è arrivato, il grande momento è arrivato, Siamo troppo contenti, abbiamo vinto tutto ciò che cominciamo a guardarci, sperando che i nostri com- si poteva: assegno, formaggio, marmellate, biscotti e pagni possano essere i vincitori. pure dei libri. Ma soprattutto siamo orgogliosi dei La presidentessa prende in mano una busta, la apre nostri compagni e del lavoro che hanno fatto. Con- e annuncia che il primo premio del concorso clusa la premiazione anche dei lavori nella sezione “Sospirolo fra leggende e misteri” è assegnato a… adulti, la parola viene data ai veri protagonisti della Elisa Tagliapietra, e il suo racconto “Lucus”. mattinata: i temi premiati. Ecco la motivazione: «Nel “Lucus”, il boschetto sa- Segue così un'emozionante lettura dei testi, accom-

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pagnata da un'abile musicista, che passa repentina- un‟ora e mezza, ma ci vediamo costretti a cambiarlo mente da uno strumento all'altro, creando un'atmo- a Castelfranco. Ne approfittiamo così per fare una sfera perfetta e molto coinvolgente. La combinazio- camminata sotto la pioggia per ingannare il tempo ne tra la cesellatura dei temi, l'interpretazione di che manca prima dell‟arrivo del treno che ci porterà una lettrice capace e la musica ben scelta estasia tutti a destinazione. i presenti, che ricambiano con un fragoroso applau- Di nuovo in marcia sul convoglio ferroviario, nono- so. In seguito vengono portati i disegni raffiguranti stante la stanchezza, ne approfittiamo per ripassare le due storie vincitrici, realizzati dai bambini della la lezione di latino e per spettegolare un po‟ su tutti scuola locale. Per concludere in bellezza la cerimo- i nostri compagni di classe che non sono venuti con nia, è stato organizzato un abbondante buffet rusti- noi. co. Il tempo vola, e, finalmente, dopo una decina di ore Sazi, facciamo un brevissimo giro turistico del picco- dall'inizio della nostra gita fuori porta, giungiamo lo paese, così possiamo vedere dall'esterno l'antica alla nostra Mestre carichi di premi e orgogliosi dei chiesa. nostri compagni di classe vincitori. Percorrendo la strada del ritorno, ci inabissiamo nel paesaggio montano che caratterizza il posto, il cui Elisa Facchin, Giorgia Negretto, Antonio Randolfi fascino ha ispirato gli ideatori del concorso. Saliamo su un treno sul quale viaggiamo per circa

Si parla di noi gni né spensieratezza, niente uscite con le amiche, STALKING* risate davanti alla tv, o serate in discoteca. Roba da adolescenti. Ma non per Anna. «Non posso fare di Grazia Maria Mottola nulla senza di lui, mi dice che sono malata, sporca e che agisco di nascosto. Quando faccio qualcosa che La storia di Anna, perseguitata dal suo «fidanzato». E lui non sa, se la lega al dito e me la fa pagare. Mi dall'ignavia dei genitori dice che questi miei comportamenti sono per lui una pugnalata alla schiena». MILANO - Diciassette anni e un amore malato. La vita di Anna (nome di fantasia) finisce qui, e già da GELOSIA E VIOLENZE - Possesso, ansia di controllo, qualche anno. Colpa di una relazione ossessiva, un situazioni alle quali Anna non riesce a sottrarsi. E a tempo con il fidanzatino dei sogni, oggi terribile volte arrivano anche i ceffoni, conseguenza di scena- persecutore. Telefonate, sms, pedinamenti, minacce, te di gelosia. Che lei incassa, ogni volta sperando un assedio quotidiano. Classico copione da stalking, che non succeda di peggio. Ma Marco (nome di fan- ma con un finale ancora da scrivere. Perché è - tasia, è poco più grande di lei) non è stato sempre renne, ha una famiglia contro, e di fronte un ragaz- così, stalker alla luce del sole. «La prima volta che zo-mastino deciso a non mollare la preda. l‟ho visto mi infatuai di lui, il tipico leader, per nien- te bello, anzi. Sono rimasta attratta da come parlava, UNO SU DIECI - Una situazione diffusa tra i giovani, da tutte le cose che sapeva, dopo ho capito che mil- a giudicare dai risultati di un recente sondaggio lantava. Appariva ironico, brillante e passionale. Io dell‟Ons (Osservatorio nazionale sullo stalking) su tutto il contrario. In più era molto premuroso, si 400 ragazzi con un’età media di 16 anni: il 10 % si offriva di accompagnarmi ovunque, in maniera ap- dichiara vittima di stalking, il 4% autore di atti per- parentemente carina, voleva esserci in tutte le uscite. secutori. Sulla base dei dati raccolti parte lunedì una Era una forma di attenzione di cui avevo bisogno e campagna antistalking (sempre a cura paura nello stesso tempo. Lui c‟era sempre. E io non dell‟Osservatorio coordinato da Massimo Lattanzi) avevo il coraggio di dirgli di no». in diversi istituti italiani (a Cagliari, Milano, Roma, Vibo Valentia, Catanzaro) con la proiezione di un CONFLITTO INTERIORE - Ben presto la premura cartone animato ispirato proprio a questa storia. degenera in dominio, fuori ogni misura. E per Anna comincia il tormento, una sorta di conflitto interio- OGNI GIORNO UN INFERNO - Per Anna, che da re, perché se da un lato sa che la storia è malata, poco ha chiesto aiuto all‟Ons, ogni giorno è un in- ferno. Ecco il suo racconto affidato agli psicologi del dall‟altro non ne può fare più a meno. «L‟anno scor- centro: «Quando lui mi telefona non mi chiede co- so decisi di interrompere, i primi giorni lo odiai, poi me stai, ma dove sei, cosa fai. Le sere che non ho mi iniziò a mancare. Dopo due o tre mesi, mi con- voglia di litigare e sono sempre di più mi fa almeno tattò un ragazzo che non conoscevo, sembrava una 30 chiamate per sapere se sono a casa. Non sono conoscenza causale. Io mi sentivo particolarmente più padrona della mia vita». Un‟esistenza senza so- sola e feci amicizia con lui. Dopo alcune settimane

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mi confessò che era amico del mio ragazzo e che gli stalking organizzata nel suo liceo. È un insegnante ad aveva parlato di me, che era ancora innamorato di accompagnarla da un esperto dell‟Ons. Perché Anna me. Questo fu deleterio. Accantonai i lati negativi e non riesce a liberarsi di Marco? Dai colloqui con gli rimasero solo i bei ricordi. Sono tornata con lui per- esperti si scopre così che la famiglia non la supporta: anche se la ragazza si è confidata, padre e madre sono ché quando ci rincontrammo mi disse che mi amava convinti che stia esagerando, che Marco sia un bravo e che mai mi avrebbe fatto del male. ragazzo, e che lei, non sapendo gestire Era quello che volevo sentire! Inoltre la relazione, provochi le reazioni del mi scrisse che stava molto male e che fidanzato. Una denuncia per stalking? stava prendendo dei farmaci». «Assolutamente no». Secondo i genito- ri «metterebbe a repentaglio la reputa- PERSECUZIONE PSICOLOGICA - Un zione della famiglia». Così per Anna la ritorno di fiamma, del quale non tarda strada è in salita. Potrebbe sporgere a pentirsi. Perché l‟ossessione ripren- querela anche senza il supporto dei de, più forte che mai: Anna vive da genitori, ma da sola non se la sente. reclusa, e se esce, lui è sempre al suo Chiusa nel terrore, con il sostegno fianco. Isolata, lontana dai divertimen- degli psicologi, ora non le resta che ti della sua età, vittima anche di se aspettare. E, a denti stretti, conta i stessa. Una persecuzione sottile, anche giorni che mancano al suo 18° com- di tipo psicologico, finalizzata a tenerla pleanno, quando, con una piccola legata, incutendole il terrore di restare valigia, si lascerà tutto alle spalle, i da sola: «Ero sul punto di lasciarlo, ma genitori, il paese dove è nata e cresciu- come al solito mi disse qualcosa che mi segnò parti- ta, i pochi ricordi belli. Per entrare in una comunità colarmente, “io mica ti metto le mani addosso!”, “ tu protetta e denunciare finalmente il suo aguzzino. troverai, dopo di me, uno che ti picchierà!...” Aveva Forse allora potrà ricominciare a vivere. colto ancora nel segno, perché avevo paura di legar- mi a persone forti e di non riuscire a staccarmi, ma *Articolo pubblicato il 20 novembre 2011 sul Corriere nello stesso tempo provavo angoscia al pensiero di della Sera. restare da sola». Eppure il paradosso continua: Marco http://www.corriere.it non si ferma, commette stalking senza essere un ex. cronache/11_novembre_20/campagna-antistalking- ons- giovani_f84a057a - 1 3 b f - 1 1 e 1 - 8 f 9 c - NESSUNA DENUNCIA - Ma per Anna il limite sembra 85bd5d41d537.shtml superato. Basta un seminario a scuola per far esplo- dere il caso. La ragazza scoppia in lacrime durante la proiezione di un video-spot su violenza psicologica e

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cittadinanza, aggiornando i concetti di nazione e L’ITALIA SONO nazionalità sulla base del senso di appartenenza ad una comunità determinato da percorsi condivisi di ANCH’IO studio, di lavoro e di vita; l‟altra, per riconoscere agli stranieri il diritto di voto alle consultazioni elet- «E' una assurdità, una follia che dei bambini nati in torali locali, quale strumento più alto di responsabi- Italia non diventino italiani. Non viene riconosciuto lità sociale e politica. loro un diritto fondamentale». Sono le parole pro- Per le due leggi di iniziativa popolare è in atto una nunciate dal Presidente della Repubblica, Giorgio raccolta di firme che si chiuderà a febbraio. Napolitano, all‟incontro con la Federazione della Chi fosse interessato all‟argomento o desiderasse Chiese evangeliche il 22 novembre scorso. La que- informazioni più dettagliate, può visitare il sito stione è seria e meriterebbe discussioni e approfondi- http://www.litaliasonoanchio.it/ dove, oltre ai menti, invece che le solite polemiche seguite dal con- testi delle proposte di legge, alle modalità di raccol- sueto silenzio di tutti gli organi di informazione. C‟è ta delle firme e all‟elenco degli enti e delle associa- chi, però, in questa direzione si sta muovendo: è sor- zioni che aderiscono al progetto, si trovano anche to un comitato promotore per presentare due propo- interessanti link ai temi della cittadinanza attiva e ste di legge: una, per riformare la normativa sulla dell‟integrazione.

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logicamente a cura di Alessia Hu Jiaxi Nel „‟Mercante di Venezia‟‟ di Shakespeare, Porzia Supponiamo ora che Porzia desiderasse scegliere aveva tre scrigni, uno d‟oro, uno d‟argento e uno il proprio sposo non in base alla virtù ma in base di piombo, e in uno c‟era il suo ritratto. Il preten- all‟intelligenza. Fece incidere sugli scrigni le se- dente di Porzia doveva scegliere uno scrigno, e se guenti iscrizioni. fosse stato tanto fortunato (o tanto saggio) da sce- Porzia spiegò al pretendente che di queste affer- gliere quello con il ritratto, avrebbe avuto diritto mazioni, al massimo una era vera. alla mano di Porzia. Sul coperchio di ogni scrigno Quale scrigno avrebbe dovuto scegliere il preten- c‟era un‟iscrizione che aveva lo scopo di aiutare il dente? pretendente a scegliere correttamente.

SCRIGNO SCRIGNO SCRIGNO D’ORO D’ARGENTO DI PIOMBO

IL RITRATTO SI TRO- IL RITRATTO NON SI IL RITRATTO NON SI VA IN QUESTO SCRI- TROVA IN QUESTO TROVA NELLO SCRI- GNO SCRIGNO GNO D’ORO

La soluzione nel prossimo numero…

tratto da: RAYMOND SMULLYAN, Qual è il titolo di questo libro? L’enigma di e altri indovinelli logici, Zanichelli, Milano, 1981

In redazione: Alice Boscariol (IV C), Giulia Carruccin (IV C), Irene Gasparini (IV C), Pietro Scaggiante Brunello (IV C), Tommaso Faoro (IV D), Alessia Hu Jiaxi (IV D), Giovanni Stiglia- no (IV D), Elena Pantaleoni (VB), Virginia Barelli (V D), Laura Carraro (I C), Elena Viggiani (I C), Irene Zuin (I C).

Impaginazione: Francesca Trevisan (V B), Lorenzo Manzoni (V C)

Docente responsabile: prof.ssa Maria Angela Gatti

IL CAMALEONTE

Periodico del Liceo Ginnasio Statale «Raimondo Franchetti» Corso del Popolo, 82 - 30172 Mestre (VE) tel.: 041/5315531 www.liceofranchetti.it/index.php?pagina=camaleonte