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NASTRI d’ARGENTO70 Gran Finale a TAORMINA Paolo Virzì regista dell’anno per La pazza gioia

GLI ATTORI Edoardo Leo Giuseppe Fiorello Migliore commedia Massimo Popolizio PERFETTI SCONOSCIUTI Marco D’Amore Miglior esordio LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT PO8649S_A_20x27.indd 1 10/06/16 15:28 C che vuoleringiovanire, naturalmente, adispettodell’età… quest’anno in cinquina. Scelte di rinnovamento, per un Premio che hannovotatole candidature, l’apprezzamentoperlescelte Un segnodivitalitàche conferma,nelverdetto dei100giornalisti chi perdue.Buonsegno,comunque. sindaci italiani….C’èstatochihavintoper unvoto,allafine,e C’è statoscontro,equalcunoèfinitoin ‘ballottaggio’.Comei Gennaro NunzianteeunabravissimaSonia Bergamasco). l’Italia dioggiallospecchio(anchecomico, conLucaMedicie lo stesso‘Perfettisconosciuti’),genereche piùdisemprehamesso modo anchealcentrodellacommedia(‘Gli ultimisarannoultimi’, vicenda dell’Eternit,mal’attenzionealla societàèinqualche lei’ ,idiritticivilidellecoppieomosessuali,‘Unpostosicuro’sulla successo contitolicome‘Suburra’,laRomadimafiacapitale,‘Ioe nuovi talenti,agliattori,alledonne,aitemifortidell’attualità.E’ Successi annunciati, premi confermati. Congrande attenzione ai Nastri aivotiperleopereprime. di ‘LochiamavanoJeegRobot’,inevitabilmenteinvettaancheai ‘Perfetti sconosciuti’,quicommediadell’annodopodueDavide arrivano buoniultiminelcalendarioaconfermareilsuccessodi (quasi ecumenica)dipremi,lafettapiùgolosa,vistocheiNastri è il film che porta a casa, in una spartizione Già perchèproprio‘Lapazzagioia’dipaoloVirzì per giocareconiltitolooutsiderdeiNastri2016. che rischiadifarcidaretuttiallapazzagioia, ome nelvinoanchecinema.Eccoun’annata

l’editoriale NASTRI d’ARGENTO70 Gran Finale a TAORMINA Paolo Virzì regista dell’anno per La pazza gioia SNGCI- sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani n° 1/6 anno 2016

GLI ATTORI Stefano Accorsi Valeria Bruni Tedeschi Micaela Ramazzotti Luca Marinelli Greta Scarano Alba Rohrwacher Anna Foglietta Kasia Smutniak Giuseppe Battiston Edoardo Leo Marco Giallini Valerio Mastandrea Leo Gullotta Giuseppe Fiorello Migliore commedia Massimo Popolizio PERFETTI SCONOSCIUTI Sabrina Ferilli Marco D’Amore Miglior esordio L’EDITORIALE SOGGETTO, Juliette Binoche LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT Poste Italiane spa sped in a.p. 45% mensile DL 353/03 (conv legge 27/2/2004 n. 46) art. 1 comma cns/ac/Roma Poste 1 32SCENEGGIATURA in copertina: Valeria Bruni Tedeschi Tra grandi firme e novità e Micaela Ramazzotti La pazza gioia NASTRI D'ARGENTO di Pierpaolo La Rosa ©Paolo Ciriello courtesy uff.stampa LucheriniPignatelli LA REGIA A VIRZÌ LA COMMEDIA 4La pazza gioia 34Perfetti sconosciuti del cinema italiano batte anche Zalone Una stagione da ricordare di Stefania Ulivi Tutti i vincitori 2016 di Laura Delli Colli GLI ATTORI 36Bruni Tedeschi & Ramazzotti CINQUINE AL MAXXI Accorsi, Marinelli, Scarano Per10 le candidature dell’anno Un anno memorabile Periodico di Informazione Cinematografica Una gran serata anni 70 di Maurizio di Rienzo del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani Direzione, redazione PREMIO BONACCHI PREMIO MANFREDI e amministrazione per18 Alessandro Borghi 42Verdone&Albanese Via Giulia n. 4 00186 Roma Una nuova coppia tel 06 682 10 523 [email protected] di Fabio Falzone www.cinemagazineweb.it NON ESSERE CATTIVO Red is the Direttore responsabile 21è il Nastro dell’anno Laura Delli Colli (presidente SNGCI) Valsecchi miglior produttore I NASTRI 70 Progetto Grafico di Francesca Palmieri 47Marco D’Amore, Sabrina Ferilli, Condirettore Pizzetti&Partners Romano Milani Leo Gullotta di Susanna Rotunno first color (segretario generale SNGCI) In questo numero fotografie di Fiorello&Popolizio Comitato editoriale Pietro Coccia Leonardo Puccini I REGISTI (Direttivo SNGCI) Matteo Mignani 24Il cinema ha cambiato rotta In principio era il rosso. Laura Delli Colli Fulvia Caprara Selezioni di Fulvia Caprara NASTRO Nei colori della terra, Maurizio di Rienzo Composit Paolo Sommaruga 55INTERNAZIONALE nel cuore che batte. Fabio Falzone Stampa Oscar Cosulich Selegrafica 80 LA RAGAZZA DEI NASTRI Rosso è audacia, un colore che si conquista. Susanna Rotunno Pier Paolo La Rosa Registrazione LE OPERE PRIME Intervista a Matilde Gioli Una regola fondamentale. Stefania Ulivi Tribunale di Roma 26Mainetti, miglior esordiente n. 14474 del 31/3/1972 Rosso è vita. Segretario Generale Romano Milani L’ALBUM DI CANNES Membri di diritto 72Loach la Palma rossa Rouge Rouge , Mario Di Francesco HAMILTON Carlo Muscatello FNSI 29BEHIND THE CAMERA una nuova collezione di 16 rossi. Collegio dei sindaci Lo chiamavano Jeeg Robot Scegli il tuo. Franco Mariotti (presidente) Anna Maria Piacentini Com’è nato l’eroe di ‘Tor Bella’ DAVID CIAK E GLOBI Teresa Marchesi di Oscar Cosulich 76I premi dell'anno

SHISEIDO_ROUGE ROUGE MAIN_IT_SHD16061502029_CINEMAGAZINE_200x270.indd 1 17/06/2016 15:23 Era scritto, in qualche modo, fin dagli applausi e dall’emo- film che si afferma, semmai ne avesse ancora bisogno è zione sincera di quella prima proiezione alla Quinzaine di Lo chiamavano Jeeg Robot: Gabriele Mainetti si conferma Cannes che Paolo Virzì avrebbe potuto essere l’outsider il miglior esordiente dell’anno, se mai ne avessimo avuto di Laura Delli Colli tra i Perfetti sconosciuti di e Lo chiamava- il dubbio e qui Luca Marinelli non protagonista surclassa no Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. . A fare il sorpasso sull’attore protago- Era scritto che il Nastro per la migliore attrice 2016 nista è del resto Stefano Accorsi, Veloce come il vento, che quest’anno sarebbe andato a loro, a quelle due ‘matte’ di porta con sé nel mondo delle corse ma non solo anche la Beatrice e Donatella ‘piccola’ Matilda De Angelis, Premio Biraghi siciliano dopo VINCE LA PAZZA GIOIA Era scritto ed è andata proprio così: pur in una spartizione gli applausi per i ragazzi del Bacio di Cotroneo (e Moisè numericamente equilibrata , con quattro Nastri, più quello Curia ) premiati a Roma. Ancora: non è affatto trascurabile con PERFETTI SCONOSCIUTI per costumi già consegnato a Roma Virzì ha conquistato l’affermazione di Io e lei premiato per il soggetto, l’idea di il Premio per il miglior regista, il Nastro per le attrici prota- un film che è stato una leva importante di opinione nel mo - goniste, i costumi, la sceneggiatura scritta a quattro mani mento in cui ha spinto sull’acceleratore sul tema dei diritti VELOCE COME IL VENTO con e anche la musica creata da suo civili con la legge Cirinnà in arrivo. Cinquine con Nastri a fratello Carlo. La pazza gioia, storia di due ragazze in fuga sorpresa infine per la prima volta a Roma dove sono stati dalla casa dei matti alla scoperta di un mondo che diver - applauditi, aspettando Taormina, i primi vincitori: Maurizio te e fa riflettere sulla solitudine dei diversi ma anche sulla Calvesi (Non essere cattivo, Le confessioni), Paki Meduri loro capacità di trovare in quella solitudine la strada per non (Alaska, Suburra),Catia Dottori (La pazza gioia), Veronica sentire troppo forte il disagio della solitudine nell’altalena Fragola (Suburra) e Mary Montalto (Lo chiamavano Jeeg ALLA RICERCA della follia. E’ andata bene, anzi benissimo, anche alla com- Robot). Gianni Vezzosi (Veloce come il vento), Angelo Bo- media: se il successo di Perfetti sconosciuti era prevedibi- nanni (Non essere cattivo). Come sempre e più di sempre le, ai nastri il film, premiatissimo anche dal pubblico e nel una festa per il buon cinema. E dispiace che in molti, tra ‘i mondo, di Paolo Genovese conquista anche la canzone e meglio’ dell’annata non siano arrivati al traguardo, ma an- DELLA FELICITÀ fa l’en plein col cast: i magnifici 7, fuori candidatura, per un che se non sempre l’importante è solo partecipare, i prota- in una stagione da ricordare successo clamoroso di pubblico ma anche di critica. Terzo gonisti di quest’annata speciale hanno già vinto. 6 cinemagazine cinemagazine 7 NASTRI Per ripercorrere la storia delle candidature di quest’anno anche qualche film di qualità meno fortunato al botteghi - La pazza gioia di Paolo Virzì, con 10 nomination, è stato no - sono prevalenti anche nella categoria del ‘soggetto’. COSTUMI il film più candidato lo hanno inseguito, candidato nelle Gli attori: il cinema italiano ha avuto, e le nomination di Catia Dottori opere prime, Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mai- quest’anno lo dimostrano in pieno, un cast straordinario D’ARGENTO La pazza gioia netti (9), Suburra di (7), Per amor vostro quest’anno e non è stato facile selezionare le ‘cinquine’ MONTAGGIO di Giuseppe Gaudino (6) e con 5 candidature ciascuno che hanno comunque unito tradizione e novità, nomi di Gianni Vezzosi Alaska di Claudio Cupellini e Perfetti sconosciuti di Pao- eccellenza e talenti nuovi, freschi, che hanno trovato qual- Veloce come il vento 2016 SOGGETTO lo Genovese (tra le migliori commedie, che già aggiunge che conferma nel palmarès finale, confermando che i 100 Ivan Cotroneo, SONORO IN PRESA DIRETTA però alle nomination i 7 Nastri e il Premio Casting Director che hanno votato hanno apprezzato la voglia di rendere Francesca Marciano, Angelo Bonanni 2016, Barbara Giordani, già annunciati per il cast). omaggio al talento di molte attrici e attori che non hanno I VINCITORI Non essere cattivo Io e lei Quattro sono state le candidature per Io e lei di Maria Sole certamente bisogno di un premio in più, lanciando però COLONNA SONORA Tognazzi, Quo vado? di Gennaro Nunziante e anche per qualche novità che, ne siamo certi, farà parlare ancora il IL “NASTRO DELL’ANNO” SCENEGGIATURA Carlo Virzì Non essere cattivo il ‘film dell’anno’ dei giornalisti, al quale mondo dei premi e la stampa in generale. Non essere cattivo Paolo Virzì La pazza gioia di Claudio Caligari Francesca Archibugi va comunque il Nastro già assegnato a Valerio Mastan- Non era facile vincere in nessuna delle categorie ma so - Valerio Mastandrea La pazza gioia CANZONE ORIGINALE drea e ai due attori protagonisti, Luca Marinelli e Alessan- prattutto tra gli attori a parte qualche exploit annunciato.E Luca Marinelli Fiorella Mannoia dro Borghi, con una menzione collettiva alla produzione, ai voti c’è stata battaglia, non solo tra le categorie più squi - Alessandro Borghi ATTORE PROTAGONISTA Bungaro, Cesare Chiodo Stefano Accorsi P e r f e t t i s c o n o s c i u t i alla sceneggiatura, alle attrici in rappresentanza di un set sitamente artistiche ma per esempio tra i produttori dove REGISTA DEL MIGLIOR FILM Veloce come il vento speciale anche per la capacità di sostenere intorno a Ma- il testa a testa è stato fino all’ultimo e – rivelando un par- Paolo Virzì CAST standrea il progetto del film sopravvissuto al suo autore, ticolare che di solito non sveliamo – l’ex aequo è andato La pazza gioia ATTRICE PROTAGONISTA Perfetti sconosciuti Valeria Bruni Tedeschi Anna Foglietta, Claudio Caligari al quale il Sngci ha riservato un ricordo e a favore per un solo voto sulla produzione e per un paio MIGLIOR REGISTA Micaela Ramazzotti Alba Rohrwacher un festeggiamento con l’applauso di tutto il cinema roma- sulla musica. ESORDIENTE La pazza gioia Kasia Smutniak no all’appuntamento del MAXXI. Ma è il gioco dei Nastri, con un voto trasparente e certifi - Gabriele Mainetti Giuseppe Battiston Lo chiamavano Jeeg Robot ATTORE NON PROTAGONISTA Edoardo Leo Resta il bilancio della stagione tutto nella lunga lista di cato che ha tutti i pregi e i limiti della democrazia. Resta Luca Marinelli Marco Giallini queste candidature nelle quali il Sngci sottolinea l’impor- oltre il verdetto la certezza che , un po’ come accade nel COMMEDIA Lo chiamavano Jeeg Robot Valerio Mastandrea tanza degli attori e degli esordi. Gli esordi: per la loro quali- vino, questa sia davvero un’annata da ricordare. Perfetti sconosciuti (Casting director Paolo Genovese ATTRICE NON PROTAGONISTA Barbara Giordani) tà e per l’originalità, proprio le opere prime – e comunque Perfetta per ripartire da qui, dopo i 70… Greta Scarano PRODUTTORE Suburra NASTRO D’ORO Pietro Valsecchi Quo vado? FOTOGRAFIA Chiamatemi Francesco Maurizio Calvesi NASTRO EUROPEO Non essere cattivo Non essere cattivo Juliette Binoche in associazione con Kimerafilm Le confessioni L'attesa con Rai Cinema e in collaborazione con SCENOGRAFIA NASTRO Leone Film Group, BNL e Paki Meduri INTERNAZIONALE MiBACT Alaska, Suburra Kevin Costner

NASTRI PREMIO NASTRI D’ARGENTO SPECIALI DEI 70 ANNI GUGLIELMO BIRAGHI HAMILTON Behind the camera Rimau Grillo Ritzberger Gabriele Mainetti Leo Gullotta Valentina Romani Lo chiamavano Jeeg Robot Leonardo Pazzagli Giuseppe Fiorello Alessandro Sperduti NASTRI D’ARGENTO - PERSOL Massimo Popolizio Un bacio Personaggi dell’anno Era d’estate Alessandro Borghi Matilda De Angelis Luca Marinelli e per l’impegno Veloce come il vento Non essere cattivo sui temidella società e in collaborazione con NASTRI D’ARGENTO Sabrina Ferilli Nuovo Imaie Moisè Curia PORSCHE 718 BOXSTER Io e lei Abbraccialo per me Tradizione e Innovazione Marco D’Amore La nostra quarantena Maria Sole Tognazzi Un posto sicuro PREMIO GRAZIELLA SHISEIDO NASTRI D’ARGENTO BONACCHI per lo stile PREMIO Alessandro Borghi Valeria Bruni Tedeschi La pazza gioia e Antonio Albanese L’abbiamo fatta grossa WELLA NASTRI D’ARGENTO per l’immagine Micaela Ramazzotti

8 cinemagazine cinemagazine 9 I NASTRI 2016 A decidere i vincitori del 2016 è stato il voto dei giornalisti cinematografici iscritti al SNGCI che hanno organizzato, come sempre, i Nastri con il sostegno istituzionale di MiBACT-Direzione Generale per il Cinema, in occasione delle “cinquine” a Roma, con il patrocinio della Regione questa 70.ma edizione dei Nastri – main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas - i premi assegnati fin dal 1946 al meglio del cinema italiano e che concluderanno ancora una volta la loro stagione a Taormina, al Teatro Antico con il sostegno della Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, nell'ambito del progetto "Sensi Contemporanei". La serata siciliana dei Nastri, sabato 2 Luglio al Teatro Antico di Taormina, è stata anticipata a Roma dalla consegna dei cinque premi ‘tecnici’ votati, annunciati e festeggiati quest’anno straordinariamente a sorpresa a Roma - tra i 35 film candidati, sui 119 usciti nel periodo 1 giugno 2015 – 22 maggio 2016. Sono state in tutto 48, tra questi , le opere prime e 42 le commedie in selezione e, a titolo di curiosità, 13 commedie sono state UN PREMIO SPECIALE firmate nella stagione 2015-’16 da registi

esordienti). Le “cinquine” dei candidati, anche tra i Nastri a su segnalazione degli iscritti al SNGCI, sono state scelte quest’anno, come i premi speciali, dal Direttivo Nazionale presieduto da Laura FIORE di Claudio Delli Colli e composto da: Fulvia Caprara (vicepresidente), Romano Milani (Segretario generale), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Giovannesi Fabio Falzone, Pier Paolo La Rosa, Stefania Ulivi, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga. Al Direttivo eletto si aggiungono l’ex presidente film rivelazione di Cannes Mario Di Francesco e Carlo Muscatello in rappresentanza della FNSI. E con il Collegio dei Sindaci revisori composto Premio speciale dai Nastri al ‘film sorpresa’ dell’ultimo re negato dalle regole di un carcere, che aiuta però i due da Franco Mariotti (Presidente), Teresa Festival di Cannes per la qualità ma anche per un debut- protagonisti, per la prima volta sullo schermo, a rompere Marchesi e Annamaria Piacentini. to internazionale di grande successo: è andato a Fiore di il muro delle difficoltà. I NASTRI d’ARGENTO 2016 Claudio Giovannesi, accolto con grande successo alla Fiore potrà concorrere nelle categorie del Premio il pros - Premio di interesse culturale nazionale, i NASTRI Quinzaine des Réalizateurs e poi uscito a Roma e Milano simo anno. Ma i Giornalisti Cinematografici hanno voluto d’ARGENTO, quest’anno alla 70.ma edizione, sono una produzione del SNGCI - Sindacato Nazionale in sala, oltre la scadenza prevista dal Sngci per la selezio - comunque segnalarne il successo a Cannes dov’è stato Giornalisti Cinematografici Italiani - realizzata con ne dei Nastri 2016. accolto tra l’altro con molto affetto per i ragazzi prota- il sostegno del MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo Direzione generale I giornalisti segnalano così la sua freschezza, la capacità gonisti. Daphne e Josch rinchiusi in un carcere minorile per il cinema, main sponsor BNL - Gruppo BNP di costruire, innanzitutto sui due ragazzi autenticamente dovranno superare le difficoltà di un sentimento nato die - Paribas di alcuni partner istituzionali: la Regione Lazio con il patrocinio e il supporto della Roma Lazio protagonisti della storia, un racconto che emoziona, con- tro le sbarre, fatto di messaggi clandestini e nella realtà Film Commission a Roma, la Regione Siciliana, fermando il talento del regista di Alì ha gli occhi azzurri e anche l’impatto emotivo con il set, ma, come dice la pro - Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, nell'ambito del progetto "Sensi Wolf nel raccontare le difficoltà, il disagio, la solitudine tagonista del film, 21anni, già applaudita come una rivela - Contemporanei". ma anche la capacità unica degli adolescenti di seguire a zione: "A Claudio piace raccontare la verità della vita". Lo Sponsor privati 2016: PORSCHE, HAMILTON, PERSOL, SHISEIDO, WELLA, NASTRO AZZURRO. volte solo i propri impulsi e di voler vivere senza la costru - ha fatto come e più di sempre nel segno di una carriera Con la collaborazione di PARISI e LA BARONESSA e zione di un progetto. Lo dimostra la storia di quest’amo - ancora breve ma già matura. VIDEOBANK (a Taormina).

10 cinemagazine cinemagazine 11 Le candidature 2016 REGISTA DEL MIGLIOR FILM Production) con Rai Cinema Alaska Matteo Cocco Per amor vostro, Roberto Andò Le confessioni con ‘La piccola società’, Rai Cinema, in Pericle il Nero Claudio Cupellini Alaska collaborazione con Sky Cinema Daniele Ciprì Sangue del mio sangue Giuseppe Gaudino Per amor vostro e con il sostegno di Torino Piemonte Michele D’Attanasio Lo chiamavano Stefano Sollima Suburra Film Commission Un posto sicuro J. Robot, Veloce come il vento Paolo Virzì La pazza gioia Nicola Giuliano, Francesca Cima Fabio Zamarion La corrispondenza, e Carlotta Calori (Indigo Film) con La macchinazione, Assolo MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE Andrea Occhipinti (Lucky Red) Ferdinando Cito Filomarino e Rai Cinema Io e lei SCENOGRAFIA Antonia. con Guido Lombardo (Titanus), Rai Marco Dentici L’attesa Carlo Lavagna Arianna Cinema e Friuli Venezia Giulia Film Paki Meduri Alaska, Suburra Gabriele Mainetti Lo chiamavano Comm. Un bacio Maurizio Sabatini La corrispondenza Jeeg Robot Gabriele Mainetti (Goon Films) con Massimiliano Sturiale Lo Piero Messina L’attesa Rai Cinema Lo chiamavano Jeeg Robot chiamavano Jeeg Robot Giulio Ricciarelli Il labirinto Pietro Valsecchi (TaoDue Film) Tonino Zera La pazza gioia del silenzio Quo vado? in associazione con BNL- Gruppo BNP COSTUMI COMMEDIA Paribas e con Torino Piemonte Film Daria Calvelli Sangue del mio sangue Dobbiamo parlare Commission Chiamatemi Francesco Sandra Cardini Milionari Io e lei Maria Sole Tognazzi in associazione con Kimerafilm con Rai Catia Dottori La pazza gioia Natale col boss Volfango De Biasi Cinemae in collaborazione con Leone Veronica Fragola Suburra Perfetti sconosciuti Paolo Film Group, BNL e MiBACT Non essere Mary Montalto Lo chiamavano ROMAMAXXI Genovese cattivo Jeeg Robot Quo vado? Gennaro Nunziante ATTORE PROTAGONISTA MONTAGGIO SOGGETTO Stefano Accorsi Veloce come il vento Consuelo Catucci Perfetti CINEMAPER Francesco Calogero Suburra sconosciuti Seconda primavera Alaska Giogiò Franchini Per amor vostro Alberto Caviglia Claudio Santamaria Lo chiamavano Patrizio Marone Suburra Pecore in erba Jeeg Robot Gianni Vezzosi Veloce come il vento LE CINQUINE Ivan Cotroneo La prima luce, Cecilia Zanuso La pazza gioia Francesca Marciano Pericle il nero foto di Pietro Coccia, Leonardo Puccini e Matteo Mignani Maria Sole Tognazzi SONORO IN PRESA DIRETTA Io e lei ATTRICE PROTAGONISTA Alessandro Bianchi La pazza gioia Maxi-festa per l'annuncio delle candidature 2016 in un’occasione Francesco Ghiaccio, Valeria Bruni Tedeschi, Angelo Bonanni Non essere cattivo due volte speciale: i primi 70 anni della loro storia. “Settanta Marco D’Amore Micaela Ramazzotti La pazza gioia Fulgenzio Ceccon Le confessioni come la Repubblica, il grande cinema della ricostruzione, Un posto sicuro Gli ultimi saranno Carlo Missidenti In fondo al bosco Adriano Valerio, Ezio Abbate ultimi Alessandro Rolla L’attesa quello di Roma città aperta del ’46” ha ricordato Laura Delli Banat- Il viaggio Sabrina Ferilli Io e lei Colli, Presidente del Sngci “e come l’anniversario del voto alle Per amor vostro COLONNA SONORA donne, e di un cambiamento di Storia e di costume radicale per SCENEGGIATURA Monica Guerritore La bella gente Michele Braga, Gabriele Mainetti l’Italia uscita dalla guerra, che scopriva un po’ di leggerezza”. Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi, Lo chiamavano Jeeg Robot Un compleanno condiviso, con un Nastro d’Oro assegnato Diego De Silva Dobbiamo parlare ATTORE NON PROTAGONISTA Pasquale Catalano Alaska solo altre quattro volte nella storia del premio, a Stefania Paolo Virzì, Francesca Archibugi Suburra Carlo Crivelli Sangue del mio sangue La pazza gioia Gli ultimi Epsilon Indi Per amor vostro Sandrelli, splendida testimonial di quest’edizione memorabile Nicola Guaglianone, Menotti saranno ultimi, Forever Young, Carlo Virzì La pazza gioia e festeggiando 70 anni dopo il bambino di ieri in Roma città Lo chiamavano Jeeg Robot Dobbiamo parlare aperta Vito Annicchiarico. Ma soprattutto, con il sostegno dei Filippo Bologna, Paolo Costella, Peppino Di Capri Natale col boss CANZONE ORIGINALE Mibact-Direzione Generale per il Cinema, il patrocinio della Paolo Genovese, Paola Mammini, Adriano Giannini, A cuor leggero Regione Lazio, il supporto di Roma Lazio film commission Rolando Ravello Massimiliano Gallo Per amor vostro di Riccardo Sinigallia (anche interprete) (la cena e la musica organizzata come gli allestimenti da GE, Perfetti sconosciuti Luca Marinelli Lo chiamavano Jeeg Non essere cattivo Gruppo eventi, e perfino le macchine d’epoca –anni 70- di Francesca Marciano, Robot E tu dimane Stefano Mordini, Valia Santella ATTRICE NON PROTAGONISTA di Alessandro Siani, interpretata da Porsche) è stata una serata di cinema, con un tifo da stadio Pericle il nero Quo vado? Antonio Rocco Troppo napoletano per i candidati e momenti di autentica commozione quando, Valentina Carnelutti La pazza gioia, La prima Repubblica per esempio, Adelina Ponti, la mamma di Claudio Caligari, ha MIGLIOR PRODUTTORE Arianna di Luca Medici Quo vado? affiancato Valerio Mastandrea e tutto il cast del film ricevendo i Marco Belardi - Lotus Film (Leone Assolo Perfetti sconosciuti premi per il film dell’anno, Non essere cattivo, che ai Nastri ha Film Group) con Rai Cinema Greta Scarano Suburra di Fiorella Mannoia, Bungaro, Cesare avuto forse il suo momento di affettuoso riscatto dall’oblìo di La pazza gioia La macchinazione Chiodo interpretata da Fiorella Mannoia e per Medusa Film e Lotus Film (Leone Perfetti sconosciuti altri premi. Sì, non sono mancate emozioni e anche qualche Film Group) Perfetti sconosciuti FOTOGRAFIA Torta di noi sorpresa- come ieri ha ricordato l’Assessore al Turismo, sport Fabrizio Donvito, Benedetto Maurizio Calvesi Non essere cattivo, di Niccolò Contessa (anche interprete) e spettacolo della Regione Anthony Barbagallo- ad accogliere Habib e Marco Cohen (Indiana Le confessioni La felicità è un sistema complesso ancora una volta un premio che ha scritto la storia del cinema da

12 cinemagazine cinemagazine 13 settant’anni ad oggi (grazie alla Sicilia Film Commission e nell’ambito del Progetto Sensi Contemporanei). Un filo fra il passato e il futuro è il film di Antonello Sarno, Nastri 70 – Argento vivo, proprio come il titolo che il Sngci ha dato alla serata (ne parliamo in queste pagine) una carrellata attraverso cinegiornali e immagini televisive, fra vincitori e partecipanti ai Nastri straordinari, italiani ma anche internazionali: da Fellini a De Sica, da Pasolini ad Antonioni, da Sordi a Totò, ma a a , ma anche Mirna Loy, King Vidor, Akira Kurosawa, Pedro Almodovar, Tom Cruise, John Woo. Un piccolo film realizzato con pazienza e con grande passione ricco di curiosità, come il debutto nel mondo dei premi cinematografici di un comico per la prima volta alle prese col cinema: Beppe Grillo, nel 1982 Nastro come miglior attore esordiente per Cercasi Gesù, che vivacizzava la serata dei Nastri con uno sketch. Ma la storia dei Nastri -che hanno ormai da anni come main sponsor BNL – Gruppo Bnp Paribas e che sono quest’anni organizzati tra i privati con la sponsorship di Porsche, Hamilton, Persol, Shiseido, Wella, Nastro Azzurro e con ControlCine, Demba e a Taormina Videobank e Parisi- non si ferma. Ieri tra le novità c’è stata al MAXXI a sorpresa la consegna dei Nastri tecnici, già votati dal direttivo e da una giuria ‘speciale’ di trenta giornalisti: svelati tra gli applausi di tutti sono andati a Maurizio Calvesi per la fotografia di Non essere cattivo e Le confessioni, Paki Meduri per la scenografia di Alaska e Suburra; Catia Dottori per i costumi di La pazza gioia; Gianni Vezzosi per il montaggio di Veloce come il vento e Angelo Bonanni per il sonoro in presa diretta di Non essere cattivo. ”I Nastri sono il nostro premio più importante, sono stati i primi riconoscimenti destinati al cinema italiano, per tutti noi come un faro” ha detto Stefania Sandrelli. Rubando a Picasso una celebre battuta sull’età, splendida la sua sottolineatura autoironica sui 70 che anche lei sta per compiere tra pochi giorni ”Anche la Repubblica ha 70 anni… Siamo giovani, perché ci vuole molto tempo per diventarlo”. Francesca Pierleoni

14 cinemagazine cinemagazine 15 UNA LUNGA SERATA ‘70 STYLE dalle auto d’epoca alla musica Fra i protagonisti arrivati nel museo ideato da Zaha Hadid, c’erano fra gli altri Paolo Virzì con Micaela Ra- mazzotti (La pazza gioia è stato il film più nominato di quest’anno, con 10 candidature), Valeria Golino, Cop- pa Volpi all’ultima Mostra di Venezia, con Per Amor vostro Giuseppe Gaudino che l'ha accompagnata al MAXXI, Gabriele Mainetti e Claudio Santamaria, Piera degli Esposti, Valentina Carnelutti, Adriano Giannini e Monica Guerritore e ancora Greta Scarano Alessandro Siani, Fiorella Mannoia, Pierfrancesco Favino, Claudio Amendola, Massimiliano Gallo e poi,oltre le candidatu- re, Vittoria Puccini, Massimo Popolizio, Sabrina Impac- ciatore e la grande famiglia degli attori TNA che hanno promosso la prima edizione del Premio intitolato a Gra- ziella Bonacchi, Assegnati anche i ‘Premi Biraghi’, ai ragazzi lanciati da Un bacio di Ivan Cotroneo: Leonardo Pazzagli, Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Alessandro Sperduti, cui si aggiunge per la prima volta il ‘Biraghi’ condiviso con Nuovo Imaie andato a Moisè Curia (Abbraccialo per me,ma anche La nostra qua- rantena). In queste pagine tutti i candidati che hanno ricevuto la targa con la loro nomination, la felicità di Ste- fania Sandrelli premiata con il Nastro d’Oro, e tanti arrivi sul red carpet anche a bordo delle macchine d’epoca che hanno reso ancora più ‘70 style la serata chiusa da un dj set in tema.

16 cinemagazine cinemagazine 17 Por tfolio d’autore al MA X XI con Stefano Guindani Un porfolio d’autore de- dicato alle ‘cinquine’ dei Nastri d’Argento: lo ha scattato al MAXXI Stefano Guindani, uno dei foto - grafi di celebrity e moda internazionale, più auotato nel mondo ma anche un occhio particolarmente at- tento ai reportage dedicati a raccontare la società. .Stefano che ha comincia- to scattando foto di danza e foto di scena in teatro, ha fondato nel 1998 la sua agenzia, la SGP che lavora con moda e lusso. E’ il fotografo ufficiale dei principali stilisti italiani anche se negli ultimi anni ha approfondito il suo interesse per il reportage, prima in Cina, poi, ancor prima del tragico terremoto, ad Haiti. dov’è tornato più volte per documentare le condizioni di vita di oggi. Pro- prio il materiale scattato durante i suoi numerosi viaggi ad Haiti è stato messo a disposizione per la raccolta di fondi destinati alle attività della Fondazione Francesca Rava N.P.H Italia Onlus Negli ultimi anni Guindani è sta- to anche a Santo Domingo e in Honduras, Guatemala, Nicaragua, Messico, El Salvador, Perù e Bolivia per un reportage in occasione dei 60 anni dell'organizzazione internazionale N.P.H. - Nuestros Pequenos Hermanos; (realizzando “Do you know?” edito da SKIRA con- segnato in udienza a a Papa Francesco). Dopo Ricette e ritratti d’attore, con Rai Eri è appena uscito anche Sguardi d’attore sempre prodotto da Rai Cinema con Rai Eri che raccoglie i ritratti di oltre 350 attori del cinema italiano.

18 cinemagazine cinemagazine 19 Per ricordare un’agente, talent scout di un’intera generazione che sta rinnovando il cinema italiano Debutta ai Nastri il Premio Graziella Bonacchi Per l’edizione 2016 Un riconoscimento dedicato all’attrice o all’attore rivelazione dell’anno Alessandro Molti attori e registi della nuova gene- sciuta tutti- ha sempre saputo coglie- razione non avrebbero trovato la loro re e coltivare con la professionalità e Borghi strada senza di lei, ecco perchè nel l’intuito che caratterizzavano non solo nome di Graziella Bonacchi, agente il suo lavoro di agente ma il suo modo tra Non Essere Cattivo apprezzata sì ma soprattutto ricca di di essere che in molti abbiamo cono- curiosità e di intuito nella ricerca dei sciuto da vicino. e Suburra nuovi talenti, nasce per iniziativa dei È nato da noi, come si dice il suo ‘suoi’ attori e della sua agenzia, la 'rappresentati' e soprattutto amici, in- TNA, con il supporto dei Nastri d’Ar- sieme alla TNA, un Premio che vuole una vera scoperta gento un Premio che vuol essere so- ricordare Graziella, la nostra agente, prattutto la testimonianza di un’intui- che ci ha seguito con dedizione e E' stato un anno fortunato, il 2015, per Alessandro Borghi, zione che continua. amore nel nostro percorso di lavoro attore rivelazione della stagione, Premio Graziella Bonacchi, Grande amica e supporter di un cine- e con un’amicizia così intensa che il primo di una serie di talenti che cresceranno, ma che negli ultimi anni ha cambiato solo la sua prematura scomparsa ha under 35, dopo un esordio fulminante in due film che sono entrati lo star system italiano, Graziella se potuto interrompere. Ringraziamo il prepotentemente nelle candidature dei Nastri. Sì, a tempo n’è andata troppo presto, quasi un Sindacato per aver accolto l'iniziativa di record Alessandro ha già saputo imporsi sulla scena grazie in questi ultimi anni: da L’Ultimo Ba- a due interpretazioni "forti" che hanno lasciato subito un segno: anno fa, dopo aver affrontato con cio di Gabriele Muccino a Roman- che lanciamo stasera e si inaugura coraggio una malattia inesorabile. quest'anno a Taormina". Il Comitato in Suburra di Stefano Sollima si è mosso senza scrupoli tra zo Criminale di , da le trame oscure di una Roma "feroce" nel ruolo di Numero 8, Aveva iniziato la sua carriera accanto Viaggio Sola di Maria Sole Tognazzi, del Premio Graziella Bonacchi è co- a Moira Mazzantini, sotto la sigla della stituito da Stefano Accorsi, Alessan- un protagonista del film esploso insieme allo scandalo Mafia al premiatissimo Anime Nere di Fran- capitale, mentre in Non essere cattivo di Claudio Caligari ha TNA dov’era cresciuta subito in una cesco Munzi e Senza nessuna pietà di dro Angelini, Mia Benedetta,Valentina squadra preziosa alla quale dava pro- Cervi, Pierfrancesco Favino, Isabella interpretato Vittorio, che dal marcio della capitale vuole fuggire, Michele Alhaique per non citare il ci - ripulendosi non solo dalla droga, inseguendo un sogno e un fessionalità e amicizia ricambiate da nema di Ferzan Ozpetek, Stefano Ac- Ferrari, Anna Ferzetti, Giuseppe, Fio- una stima e una fiducia che l’avevano rello, Marco Giallini, Claudio Gioè, futuro migliore. corsi , Pierfrancesco Favino, Sabrina Due modi diversi di vivere la periferia e di mordere la vita, portata, prestissimo, a coltivare e ac- Impacciatore, Vittoria Puccini e tanti Sabrina Impacciatore, Luigi Lo Ca- compagnare professionalmente, con scio, Carlotta Natoli, FerzanOzpetek, ma un unico volto che è arrivato al pubblico con la sua intensità altri. Proprio Vittoria a nome di tutti e ha regalato al cinema un nuovo - e promettente - talento. Moira ma anche autonomamente, la al MAXXI, ‘battesimo’ del Premio ha Giorgio Pasotti, Lucio Pellegrini, Vitto- carriera non solo di tanti attori e regi- ria Puccini, Alessandro Roja, Riccar- parlato per tutti di quest’autentica no- Già segnalato a Venezia (dal Sngci e da Imaie per il film di sti ma anche di nuovi talenti della sce- vità dei Nastri, presentando un bellis- do Romani, Fabrizia Sacchi, Claudio neggiatura. Anche al suo impegno e Santamaria, Maria Sole Tognazzi, Caligari) Alessandro Borghi, romano di Garbatella, in realtà ha simo ulivo, opera dell’artista Simone cominciato dalla tv, guarda un po’, dalle serie poliziesche, alla sua passione si devono scoperte Sterpetti (che lo ha realizzato proprio Thomas Trabacchi. Con Sandra Bo- tra le attrici e gli attori oggi più affer- nacchi e Diego Zuccari, Federica Da- poi il cinema, sempre nel ruolo del criminale di borgata, dal blocco di un ulivo della terra che con 5 di Francesco Dominedò e Roma criminale di Gianluca mati. E molti dei film che il pubblico Graziella amava). Ha detto Vittoria: miani, Eleonora Pratelli, Lucia Proietti anche la stampa hanno più amato e Caterina Anzà e con la TNA tutta. Petrazzi, ma c’è voluto Claudio Caligari a dargli la notorietà “Graziella Bonacchi - l'abbiamo cono- vera con Non essere cattivo dov’è protagonista assieme a Luca Marinelli, e un produttore come Valerio Mastandrea che lo ha portato insieme al film fino a Los Angeles visto che è stato candidato per rappresentare l’Italia agli Oscar. Orgoglioso, vive questo nuovo premio con un’emozione speciale per quello che rappresenta nel mondo degli attori che oggi esprimono così il loro affetto per una persona che aveva un fiuto speciale. “Sono anche molto felice di arruvare a questo successo con due film che parlano di Roma, esplorando dinamiche che non è facile trattare e in due chiavi completamente diverse”.

20 cinemagazine cinemagazine 21 Nastro 2016 NON ESSERE CATTIVO È un Nastro dell'anno speciale e molto condiviso quel- la serata romana del MAXXI. Senza dimenticare, inoltre, la lo che il SNGCI ha consegnato a Non essere cattivo di candidatura di Riccardo Sinigallia con A cuor leggero per Claudio Caligari: è infatti un premio collettivo al film che la migliore canzone originale. va quest’anno, certo, al regista che l'ha diretto prima della Insomma, il film - che era stato scelto per rappresentare sua scomparsa - e che l’estabilishment del cinema non ha l'Italia nella corsa agli Oscar e ha avuto il suo debutto ame - mai celebrato finchè era in vita - e a chi ha lottato per finirlo ricano a Los Angeles - ha fatto centro. Spostandosi però e portarlo in sala, al pubblico che lo ha apprezzato tanto dal centro e andando nelle strade di Ostia solcate mezzo quanto la critica, ossia Valerio Mastandrea. secolo prima da Pasolini, in cui si muovono giovani prota- Ma ovviamente anche al cast, composto da Alessandro gonisti che ricordano i suoi ragazzi di borgata, ma hanno Borghi, Luca Marinelli (che alla Mostra di Venezia, dove la perso il candore di Accattone e forse, in parte, anche la pellicola debuttò fuori concorso, vinse il Premio Pasinetti), (vera) speranza di un futuro migliore. Silvia D'Amico e Roberta Mattei, agli sceneggiatori Fran - Attraverso una storia d'amicizia e "fratellanza" raccontata cesca Serafini e Giordano Meacci, che hanno affiancato con intensità e senza sconti, Caligari ha chiuso idealmente Caligari, e a chi l'ha sostenuto economicamente: Kime- la sua trilogia dopo Amore tossico e L'odore della notte (in rafilm, Rai Cinema, Andrea Leone Films e la Taodue (con cui ebbe accanto sempre Mastandrea), fotografando uno Pietro Valsecchi candidato nella cinquina dei produttori). scorcio generazional/periferico che, pur essendo ambien- E non è finita qui: i giornalisti cinematografici lo hanno an- tato nel 1995, arriva sullo schermo attuale, emotivamente che premiato, nelle categorie tecniche, per la fotografia di autentico e dritto. Maurizio Calvesi , che ha vinto il Nastro, e per il sonoro in Come un pugno nello stomaco. Cattivo, certo. Ma reale. presa diretta di Angelo Bonanni, anche lui vincitore fin dal- Francesca Palmieri

22 cinemagazine cinemagazine 23 In cinquina con Belardi, Indigo & Lucky Red, Indiana e la Goon di Mainetti PRODUTTORI: SFIDA ALL’ULTIMO VOTO videobank e alla fine il NASTRO è per PIETRO VALSECCHI di Francesca Palmieri

Film di genere e per ragazzi, "caldi" e attuali per questa fiducia a giovani autori e so- stagione, affidandosi al stegno a quelli già affermati, feeling di una coppia cine- con uno sguardo sia al bot- matografica ben assortita, teghino, sia alla novità: ecco formata da Sabrina Ferilli e le strade prese dai produt- e guidata da tori candidati quest'anno Maria Sole Tognazzi in Io e lei in cinquina - Marco Belar- - prodotto con Lucky Red - e di, il trio Fabrizio Donvito, ai volti di tre giovanissimi che Benedetto Habib e Marco hanno parlato, attraverso la Cohen, l'altro trio Nicola macchina da presa di Ivan Giuliano, Francesca Cima Cotroneo, a tanti coetanei e Carlotta Calori, Gabriele trasmettendo un messaggio Mainetti e Pietro Valsecchi importante con Un bacio, - che hanno scelto direzioni prodotto con Guido Lom- diverse tra loro e non si sono adagiati più soltanto sugli allori bardo (Titanus), Rai Cinema e la Friuli Venezia Giulia FC. della commedia, (ri)mescolando le carte. Più film li ha finanziati anche Pietro Valsecchi, che con la Anche chi come Marco Belardi (Lotus Film/Leone Film TaoDue ha solcato territori eterogenei: al fianco del fido Group) ha creduto in due commedie, lo ha fatto sposando Zalone, ha portato a casa i migliori incassi di sempre con due punti di vista vincenti: quello di Paolo Virzì, che con La Quo vado? di Gennaro Nunziante, facendo divertire tutta pazza gioia - prodotto con Rai Cinema - ha unito sorriso, Italia, mentre con Chiamatemi Francesco - prodotto in as- commozione ed empatia raccontando un'intensa storia sociazione con BNL- Gruppo BNP Paribas e con la Torino al femminile, e quello di Paolo Genovese, che con Perfetti Piemonte FC - ha fatto arrivare in sala il Papa della gente, sconosciuti - prodotto con Medusa - ha svelato la vita se- tra cronaca e ritratto umano disegnato da . greta nascosta dentro i cellulari con il graffio e la schiettezza E ancora, con Kimerafilm, Rai Cinema e in collaborazione del riso amaro di una volta. con Leone Film Group, BNL e MiBACT, è stato di suppor- Fabrizio Donvito, Benedetto Habib e Marco Cohen, con la to a Claudio Caligari e Valerio Mastrandrea per Non essere loro , invece, hanno puntato tutte le fi- cattivo. ches sul cinema drammatico: hanno finanziato - con Rai Ci- Infine c'è lui, Gabriele Mainetti, il vero outsider del 2016, che nema - Alaska di Claudio Cupellini, melò duro e violento dal grazie a Lo chiamavano Jeeg Robot può essere considera- respiro francese, e poi - con La piccola società, Rai Cinema, to una sorta di "self-made man": il suo primo lungometrag- Sky la Torino Piemonte FC - Un posto sicuro di Francesco gio l'ha diretto e anche prodotto con la sua Goon Films (e Ghiaccio, che ricorda le (tante) morti avvenute in Piemonte l'aiuto di Rai Cinema), regalando al pubblico un supereroe per colpa dell'amianto. metropolitano dotato di una forza sovrumana. Ma anche di Amori senza pregiudizi e bullismo: Nicola Giuliano, France- un altro potere: conquistare tanti, tanti premi. sca Cima e Carlotta Calori (Indigo Film) hanno scelto temi

24 cinemagazine cinemagazine 25 basta con le autoanalisi di disagi personali che non riesco- Nell’affascinante ballata di passione e morte riecheggiano no a diventare universali, basta con le storie che tendono le suggestioni del ventre di Napoli analizzato nelle ricerche pericolosamente a somigliarsi. teatrali di Roberto De Simone e nelle canzoni della sua I REGISTI La cinquina dei film in corsa per i Nastri offre un ventaglio «Gatta Cenerentola». Gaudino inventa un nuovo, fascino- variegato di luoghi, situazioni, riflessioni e denunce. Tutto so, linguaggio cinematografico e gli attori lo interpretano del miglior film quello che si può chiedere al grande schermo. Nelle Con- al meglio delle loro possibilità. in "cinquina" fessioni, con nei panni del monaco-pensatore L’ombra del ricatto e della sopraffazione, la legge della Salus invitato al tavolo dei potenti, in un G8 di Ministri in- giungla che domina gli equilibri malavitosi sono anche al con Andò, Cupellini, ternazionali pronti a varare una manovra che metterà in centro di Suburra, regia di Stefano Sollima, altro ritratto Gaudino, Sollima, ginocchio diversi Paesi, Roberto Andò mette a nudo le di metropoli al nero, stavolta Roma, la capitale inquina- contraddizioni di un ordine mondiale teso a garantire la ta dal malaffare, descritta nel romanzo di Carlo Bonini e ricchezza dei ricchi e la povertà, sempre più oscura, dei Giancarlo De Cataldo da cui il film è tratto: «Descriviamo la Paolo Virzì poveri: «Il mio personaggio - ha spiegato Servillo - è quello decadenza di Roma, quell’intreccio di poteri che divora la di un uomo di fede, e Dio sa quanto abbiamo bisogno di città dalle fondamenta». Ambientato nei 7 giorni che pre- simili figure, un uomo attento alla regola del silenzio che cedono le dimissioni da Presidente del Consiglio di Silvio vince per la regia oppone a un mondo fatto di pubbliche dichiarazioni, un Berlusconi (il 2 novembre 2011), il film, protagonista un atteggiamento di dignitosa renitenza». poker d’assi della recitazione italiana, Pierfrancesco Favi- in un cinema La potenza della passione, raccontata anche nella sua de- no, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, riva autolesionista, è il cuore di Alaska, regia di Claudio Cu- svela quei legami tra potere e criminalità organizzata che che cambia rotta pellini, protagonisti Elio Germano (Fausto) e Astrid Bergès minacciano, ogni giorno di più, la grande bellezza della di Fulvia Caprara Frisbey (Nadine): «La storia che racconto è universale - ha capitale d’Italia. spiegato l’autore - anche se sta al passo con le ossessioni La luce della speranza brilla, al contrario, negli sguardi te- del nostro tempo...Fausto e Nadine troveranno la felicità neri e complici delle mattatrici de La pazza gioia di Paolo proprio dove non immaginavano, non nell’acquisizione Virzì - il film che trionfa a quest’edizione dei Nastri d’Ar- del successo o nel raggiungimento di una posizione eco- gento - Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, due nomica, ma nella capacità di sacrificare la propria vita per ‘splendide matte’ protagoniste della ‘commedia avventu- Se il cinema italiano vive una stagione di fiorente ri- amore». rosa’ in cui il regista livornese ha voluto raccontare l’in- nascita e meritati successi lo si deve senza dubbio Questo stesso sentimento guida l’azione, e soprattutto contro di due sofferenze che, messe insieme, riescono ad all’ampiezza dello sguardo dei registi, alla varietà la liberazione, di Anna (Valeria Golino) protagonista di Per attenuarsi: «Pensavo a una storia che non avesse paura dei temi affrontati, alla capacità di immergersi nella amor vostro di Beppe Gaudino, premiata all’ultima Mostra di tingersi dei colori della fiaba, oppure di un trip psiche- realtà contemporanea, spaziando in ambiti diffe- di Venezia con la Coppa Volpi: «La città di Napoli, che ac- delico, ma che raccontasse anche l’ingiustizia, la sopraf- renti, superando confini e soprattutto abbando- coglie la storia di Anna -, dice il regista -, è una metropoli fazione, il martirio di persone fragili, donne stigmatizzate, nando, finalmente, quell’ottica di ripiegamento su che si sviluppa su due livelli, quello sotterraneo, pieno di condannate, recluse». Obiettivo perfettamente centrato, se stesso, quel genere di «cinema ombelicale» cui catacombe e cimiteri ipogei, e quello esterno, agitato da in un film che, a differenza di quello che da tempo acca- erano state attribuite, anni fa, le colpe di una crisi una rara vitalità. La sua forza viene da queste viscere mi- deva nel nostro cinema, mette insieme critica e pubblico, che rischiava di diventare cronica. Le opere che steriose». Quella di Anna sboccia, invece, all’ombra di un uomini e donne, gente che vede sempre film e gente che hanno segnato l’ultima stagione cinematografica amore inatteso, per un attore imbroglione (Adriano Gianni- invece non ne vede mai. Un vero miracolo, conferma scin- sono la conferma inequivocabile di un cambio di ni) che tradirà la sua innocente dedizione, ma le farà anche tillante della ritrovata vitalità di un cinema che non smette direzione. Basta con i film «due camere e cucina», intravedere la via di fuga dal marito violento e camorrista. di affascinare e sorprendere.

26 cinemagazine cinemagazine 27 persone falliscono ancor prima di iniziare perché hanno A Venezia, ma nel concorso principale, aveva debuttato troppa paura - ha detto il regista - Jeeg per me è di tutti. anche L'attesa di Piero Messina, con protagonista un'in- Per chi ha una brutta malattia e non vuole mollare, per chi tensa Juliette Binoche. E' la cronaca di un lutto e della vive in una condizione di vita penosa e vuole trovare la for- speranza in un ritorno impossibile. ''Scrivere una storia, za di tirarsene fuori''. Ferdinando Cito Filomarino regista di per me, nasce dal desiderio di coniugare cose apparente- Antonia ripercorre gli ultimi dieci anni di vita della poetes- mente lontane ha detto Messina, che è stato anche aiuto sa Antonia Pozzi (morta suicida a 26 anni) sotto il regime regista di . Il mio film è sull'elaborazione fascista. Con il suo film, prodotto da e di lutto, di un'attesa, ma soprattutto di una condivisione''. premiato con una menzione speciale al Festival di Karlovy Infine Giulio Ricciarelli, milanese di nascita e tedesco d'a- Vary, ha voluto guardare ad alcuni momenti dell'esisten- dozione è in cinquina con Il labirinto del silenzio racconta za della poetessa ''e cercare di capire perché lei avesse le difficoltà a fine anni '50 in una Germania che voleva solo bisogno di scrivere e di scattare fotografie, di spiegare le dimenticare , nell'arrivare ad istruire il processo sui crimini ragioni delle sue scelte, compresa l'ultima ''. commessi ad Auschwitz. Il regista ha voluto raccontare Arianna di Carlo Lavagna (due premi alla Giornate degli ''quant'è difficile per un popolo affrontare il proprio passa- Autori di Venezia dove la protagonista Ondina Quadri ha to - ha spiegato Ricciarelli presetandolo. avuto anche il premio scgci/sncci con Nuovo Imaie, poi re- Nel miracolo economico in Germania tutti guardavano plicato ai Globi d'oro) è il percorso di scoperta e compren- avanti, tutti negavano, non ne volevano parlare. Inoltre vo- sione di se' da parte di una 19enne intersessuale. ''Arianna levamo sottolineare la forza dell'individuo, rappresentata è un film che ci riguarda” ha spiegato Lavagna “perché, dai giovani procuratori che hanno detto: 'Basta, noi non mettendo in scena il tema dell'ermafroditismo, mostra il possiamo non affrontare, dobbiamo farlo per essere una limite che il potere esercita, sempre e comunque, nei con- democrazia stabile'' fronti di chi, consapevolmente o meno, lo minacci''. (fr.pierl.)

esordiOPERE d’autore e di genere PRIME per Messina | Ferdinando Cito Filomarino | Lavagna | Ricciarelli e, ovviamente, il superfavorito Gabriele Mainetti VINCE IL SUPEREROE DI TORBELLAMONACA

Era forse scontato e alla fine ha sbaragliato gli avversari traumatici della memoria collettiva, il nazismo e lo stermi- il superhero movie all'italiana, autentica rivelazione della nio degli ebrei. Già protagonista in molti dei premi della stagione, ovviamente Lo chiamavano Jeeg Robot, Nastro stagione, dopo il successo di critica e di pubblico, il film d’Argento per il miglior regista esordiente dell’anno, Ga- di Gabriele Mainetti è partito subito come grande favorito: briele Mainetti. ben nove le nomination, è stato secondo quest'anno solo A sfidarlo sono stati ai Nastri titoli molto lontani tra loro, alle 10 candidature di La pazza gioia. ''Il mio film parla di un come, ad esempio, due drammi intimi, il ritratto della po- riscatto sociale, di persone che si sentono ostaggio di una etessa Antonia Pozzi, e lo sguardo a uno dei capitoli più borgata dove il destino sembra essere già deciso. Queste

28 cinemagazine cinemagazine 29 ANCHE L’ H A M I L T O N B E H I N D T H E C A M E R AC O N I L N A S T R O A M A I N E T T I LO CHIAMAVANO JEEGROBOT

di Oscar Cosulich

«Il primo amore? Le iene di Tarantino, Robot e nonostante avesse dimostra- Il cinema è saturo di film legati diret- poi mi sono laureato in Storia e Critica to già il suo talento registico con gli ot- tamente, o indirettamente, al cartoo- del Cinema con la tesi “Rebranding timi corti Basette e Tiger Boy (entrato ning, sono blockbuster realizzati con the Dead”, analisi delle mutazioni nel- dopo aver cinto il Nastro d’Argento budget astronomici e destinati a fare la rappresentazione dei morti viventi anche nella shortlist delle nomination incassi da far invidia al Pil di molte dopo l’11 settembre. agli Oscar 2012), abbia lottato per anni nazioni. Eppure, o forse proprio per Oggi considero Spielberg il modello contro il sistema produttivo nostrano, questo, girare un film di supereroi nella più grande di approccio al cinema e prima di decidere di farlo da solo il suo periferia romana di Tor Bella Monaca alle sceneggiature», così Gabriele Mai- film d’esordio che vince ora, oltre al sembrava una scommessa persa in netti, trentanove anni, attore, regista, Nastro per il miglior regista esordiente partenza. Mainetti, decidendo di pro- compositore e produttore cinemato- anche l’Hamilton behind the camera dursi da solo con un budget di 1,5 mi- grafico, racconta il suo background condiviso dai Nastri nelle ultime edi- lioni di euro, ha dimostrato coraggio e formativo, decisamente anomalo per il zioni con segnalazioni sempre interes- lungimiranza. Anche così però, prima nostro cinema. Nulla di strano che, pri- santi: l’esordio alla regia di Alessandro di ottenere il più che meritato succes- ma di condurre in porto il sorprenden- Gassmann, poi di Pif e la prima volta so, ha dovuto superare altre incom- te film d’esordio Lo chiamavano Jeeg da produttore di . prensibili ostilità.

30 cinemagazine cinemagazine 31 Il fatto che Lo chiamavano Jeeg Robot, prima della trionfale lato, così sono dovuto diventare fermo e pesante. Ma non anteprima alla Festa del Cinema di Roma, sia stato sde- è stato solo un cambiamento fisico: abbiamo lavorato an- gnosamente rifiutato da tutte le sezioni della Mostra d’Arte che sul suo modo di parlare e di percepire se stesso e il Cinematografica di Venezia, getta un’ombra inquietante mondo. Enzo si considera una nullità, sopravvive di piccoli sull’effettiva capacità di quel folto gruppo di selezionatori furti aspettando il suo turno per morire, in casa guarda solo nel percepire il valore effettivo delle opere sottoposte al film porno e si nutre esclusivamente di budini, praticamente loro giudizio, quando queste non corrispondono ai canoni vive di zucchero». di un’accademia che inizia a odorare pericolosamente di «Dietro la sua corazza però c’è un’umanità molto forte – muffa. Come è ormai noto il film narra le disavventure del conclude l’attore – che traspare dalla gioia che porta il per- ladruncolo Enzo Ceccotti (Claudio Santamaria) che, scap- sonaggio femminile». pando dalla polizia, acquisisce forza sovrumana cadendo Marinelli, dal canto suo, che nel film è anche interprete di nel Tevere in un bidone di liquami radioattivi. I poteri ne una versione demenziale di «Non sono una signora» di Lo- cambiano le scelte etiche: difende infatti una ragazza fuori di testa, maniaca di cartoon giapponesi (l’e- sordiente ) e fronteggia la minaccia dello Zingaro (Luca Mari- nelli, cattivo da antologia). Ma qual è il segreto per girare un film di supereroi in Italia? «Non potendo competere coi mezzi del cinefumetto americano, abbiamo creato perso- naggi credibili che, anche in un contesto assurdo, restano plausibili – dice Mainetti - nei film di genere la divisione tra “buoni” e “cattivi” è netta. Qui abbia- mo un “cattivo” che diven- ta eroe, mentre il vero cattivo fa trasparire molte fragilità e redana Bertè, rivela che il suo modello è stato « il serial killer ha l’ansia di apparire». Un progetto del genere, ovviamente, Bufalo Bill del Silenzio degli innocenti, un film che ho visto a aldilà della bontà della sceneggiatura di Nicola Guagliano- sette anni e mi ha segnato per sempre. ne e Menotti (che, per inciso, negli anni ’80 ha cominciato la Qui ho cercato il male attraverso il divertimento, per inter- sua attività proprio come fumettista), deve molto alla voglia pretare un clown nero». Ad aiutare il lavoro degli attori c’è la dei protagonisti di mettersi in gioco, credendo fino in fondo fantasia visiva di un film che è un’apoteosi di trovate e gioca in quello che il regista proponeva loro. con il cinema superomistico, il noir e il pulp tarantiniano, fino «Io mi sono sempre domandato cosa sarebbe successo se ad arrivare a un esplosivo finale girato allo Stadio Olimpico, Spider-Man fosse stato morso da un ragno nella periferia durante il derby Roma-Lazio («ovviamente noi abbiamo gi- romana. Come avrebbe potuto lanciare le sue ragnatele, rato nello stadio vuoto, i tifosi sono stati aggiunti in postpro- che si sarebbero impigliate nei cavi dei tram?», racconta duzione», racconta il regista). Santamaria, «questo film mi ha permesso di rispondere Visto il successo del film, che ha incassato quasi cinque alla domanda, anche se, visto che per acquisire i superpo- milioni di euro ai nostri botteghini, è facile prevedere che teri devo cadere nel Tevere, più che l’Uomo Ragno potrei per il prossimo progetto («in realtà i progetti sono due, devo essere l’Uomo Rogna», continua sardonico l’attore che, ancora decidere quale girare per primo – ci rivela Mainetti per entrare nel ruolo, ha affrontato un mutamento fisico: – ma questa volta il budget sarà il doppio di quello usato «sono ingrassato 20 chili perché Gabriele voleva che Enzo per Jeeg»), il regista troverà a bussare alla sua porta tutti Ceccotti fosse un uomo “piazzato”, che assomigliasse a quei produttori che in precedenza lo avevano rifiutato. Noi un orso - spiega Santamaria – io di natura sono dinocco- attendiamo fiduciosi.

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200X270_CineMagazine_NA.indd 1 17/06/16 11.04 Soprattutto tra i registi la sfida della scrittura. Con molta attenzione al nuovo nella gara per il miglior soggetto SOGGETTO a Virzì & Archibugi E IOeLEI vince per il soggetto di Pier Paolo La Rosa

E’ stato davvero un mix interessante il panorama della è arrivata finalmente l’occasione di scrivere insieme''.Una orealismo – come ha sempre spiegato Guaglianone. C’è getto, Francesco Calogero, con la storia di incontri, crisi, scrittura in questa 70.ma edizione dei Nastri che ha gio- collaborazione già rinnovata per il nuovo film di Virzì (tra stato fortissimo in lizza il quintetto formato da Paolo Ge- rimorsi e nuovi inizi raccontata in Seconda Primavera. cato sul sicuro puntando però anche su qualche azzar- gli sceneggiatori anche Stephen Amidon e Francesco Pic- novese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini In shortlist anche Alberto Caviglia, con la sua scatenata do, qualche film più piccolo, qualche nome non proprio colo) , il primo che Virzì si prepara tra l’altro a girare in in- e Rolando Ravello (che per la sceneggiatura del film sono satira contro l'antisemitismo, l'opera prima Pecore in erba. di spicco. E anche se alla fine hanno vinto insieme due glese, e Donald Sutherland protagonisti: The già stati premiati al Tribeca e ai David) nominati per Perfetti Dopo essere già stati candidati insieme nel 2013 per Viag- autori registi come Paolo Virzì e Francesca Archibugi nella Leisure Seeker. sconosciuti. ''Non si lavorava così nel grande cinema italia- gio sola, vincono stavolta il Nastro Ivan Cotroneo, France- sceneggiatura e un trio consolidato (Tognazzi, Cotroneo, Un’altra presenza familiare ai Nastri, sempre nella sce- no dei ’60 che sempre ci ricordate magari rimproverando- sca Marciano e Maria Sole Tognazzi per la storia d'amore Marciano) nel soggetto, c’è stata davvero una grande sfi- neggatura, è la firma di Sergio Rubini (qui alla 10/a can- ci” ha commentato la candidatura Paolo Genovese Infine, al femminile di Io e lei. Francesco Ghiaccio e Marco D'A- da, al voto, soprattutto tra i film più forti di quest’annata. didatura, con una vittoria nel 1990 come miglior regista oltre alla nomination per il soggetto di Io e lei, Francesca more (che del film è anche protagonista), aggiungono alla Paolo Virzì, nominato negli anni scorsi ben 17 volte ai esordiente per La stazione), che con Carla Cavalluzzi e Marciano era in gara a con per la sceneggiatura di Pericle nomination 2016 fra i migliori produttori, quella tra i sog- Nastri con 6 vittorie, torna a Taormina vincitore anche Diego De Silva, nella shortlist per la sceneggiatura dello il nero, scritta con il regista Stefano Mordini e Valia Santel- gettisti, per la denuncia del dramma causato dall'Eternit quest'anno, con La pazza gioia (10 nomination e una piog- scontro di coppie in commedia, Dobbiamo parlare: “Ho la. ''«Abbiamo diviso il film in tre parti isolando i personaggi in Un posto sicuro. Adriano Valerio che con la sua opera gia di Nastri) e la doppia candidatura personale come mi- pensato fin dalla scrittura ad un dialogo ritmato, brillante, nel contesto straniero, rendendoli più iconici e teatrali, for- prima Banat – Il viaggio era già stato l'unico italiano in gara glior regista e, insieme a Francesca Archibugi (già in gara che contenesse delle ellissi e che somigliasse quasi a un se, ed entrando nel vero tema del film: la solitudine''. alla Settimana della critica dell'ultima Mostra di Venezia, negli anni scorsi ben 13 volte con tre vittorie) fra gli sce- happening”. Li hanno sfidati Nicola Guaglianone e il fumet- Nel soggetto , conquistato da Io e lei soprattutto idee e conquista ai Nastri la sua prima candidatura, insieme ai neggiatori. ''Io e Francesca siamo due fratellini dai tempi tista Menotti autori dello script del film rivelazione della sta- piccoli film caso lontani dalle grandi firme: a 27 anni dalla co-soggettista Ezio Abbate. in cui eravamo allievi di Furio Scarpelli” ha molto ripetuto il gione, Lo chiamavano Jeeg Robot nato dal desiderio di prima candidatura, fra i registi esordienti (era con La leg- Una candidatura, è vero. Ma a molti la nomination ai Nastri regista aspettando questa data. mescolare due elementi apparentemente lontani i prota- gerezza del tocco) torna in gara, stavolta per il miglior sog- ha portato molta fortuna… “Ci siamo sempre scambiati i copioni e con questo film gonisti del mondo dei fumetti, soprattutto i manga e il Ne-

È dedicata alla scrittura l’iniziativa speciale che i Nastri nea con il sostegno alla cultura, e allaa creatività dei nuovi appena girato; Alberto Caviglia, debuttante alla regia, del Tre "borse" di sceneggiatura d’Argento hanno promosso quest’anno in collaborazio- talenti italiani. Con i Nastri come avviene sul tema con le quale il Sngci ha apprezzato l’originalità creativa di un film ne con la Siae: la valorizzazione della sceneggiatura at- maggiori istituzioni formative nazionali. SIAE ha deciso di - Pecore in erba - nato su una scrittura che ne sostiene Alberto Caviglia traverso alcune ‘borse’ destinate a scrittori per il cinema sostenere il progetto dei Nastri valorizzando la formazio- l’impianto con grande originalità. Francesca Manieri under 35. È il modo migliore per siglare un compleanno ne dei giovani autori e degli interpreti emergenti che sono Ai tre andranno le ‘borse’ di sceneggiatura SIAE Nastri Piero Messina importante come i nostri primi 70 anni guardando al ci- stati scelti in questa prima edizione tra i film ‘nominati’ in d’Argento 2016. nema di domani, ritiene il Direttivo del Sindacato che ha cinquina. Si tratta di Piero Messina, sceneggiatore e re- SIAE come il Sngci, crede del resto profondamente nei Con la SIAE proposto alla Società degli Autori e degli Editori, che at- gista, che ha ideato fin dal soggetto ispirato a Pirandello nuovi talenti come risorsa strategica per il futuro del no- i Nastri valorizzano la scrittura traverso la Sezione Cinema svolge un servizio essenziale la sceneggiatura de L’attesa; Francesca Manieri, tra gli stro cinema, del Paese e dell’identità culturale. Anche per dei trentenni in favore di registi, soggettisti, sceneggiatori e adattatori sceneggiatori di Veloce come il vento e autrice anche di questo conferma di aver azzerato dal 2015 la quota asso- di dialoghi, un’iniziativa speciale che va oltre i premi, in li- nuove sceneggiature tra le quali Smetto quando voglio 2, ciativa per gli under 31 e le start up editoriali.

34 cinemagazine cinemagazine 35 Si sono lasciati alle spalle la Puglia Zalone e Nunziante se- ciano. Sabrina Ferilli (Marina) e Margherita Buy (Federica) guendo Checco, campione italiano di posto fisso, catapul- stanno insieme da cinque anni e il loro amore sta per ar- tato - causa spending review del governo - dagli agi dell'Uf- rendersi alle insidie della quotidianità. La vita e nient'altro, ficio Caccia e Pesca della Provincia e dei suoi distributori carica di passione, paure, noia, angosce, allegria, misteri. automatici («Quindici anni di impiego pubblico. Sono le Con Marina certa della sua identità non solo sessuale e Fe- basi. Poi vi spiego come fare a prendere le merendine sen- derica che alimenta dubbi per darsi un alibi. Personaggi da za pagare») ai fiordi della Norvegia in mezzo ai ricercatori urban comedy americana ma impregnati di italianità. Ma precari. Un tentativo ambizioso e riuscito di allargare gli finora inediti sul grande schermo. orizzonti dalle masserie pugliesi, diventate meta obbliga- C'è un esperimento anche alla base di Dobbiamo parlare ta anche al cinema, verso lo strapaese «Dei quarantenni di Sergio Rubini, ritratto di vizi e vezzi di due coppie in un pensionati che danzavano sui prati / dopo dieci anni volati interno. I padroni di casa, anzi, dell'attico shabby chic, gli all’aeronautica / e gli uscieri paraplegici saltavano e i bi- intellettuali di sinistra & Rubini armati di delli sordo-muti cantavano e per un raffreddore gli davano cultura e snobismo e i rampanti pariolini Maria Pia Calzo- Il Nastro per la migliore commedia a quattro mesi alle terme di Abano con un’unghia incarnita ne, dermatologa & Fabrizio Bentivoglio, chirurgo di suc- PERFETTI SCONOSCIUTI eri un invalido tutta la vita» (dalla canzone «la prima repub- cesso, ricchi, passionali e forse persino innamorati. Un te- In "cinquina" con Nunziante, Rubini, De Biasi, Tognazzi blica», candidata ai Nastri). sto di impianto teatrale che Rubini, qui sta l'esperimento, si Non è andato sul sicuro neanche Paolo Genovese che in- è divertito a travasare tra palcoscenico e grande schermo. sieme Rolando Ravello, Filippo Bologna, Paolo Costella e Visto titolo e data d'uscita, sembrava che Natale col boss Paola Mammini con Perfetti sconosciuti ha aperto la scato- fosse catalogabile alla casella . Invece quel- la nera delle nostre esistenze, i cellulari che custodiscono la di Volgango De Biasi (che quest'anno si è misurato con segreti, aspirazioni, desideri, piccoli e grandi bugie. Invito a una nuova tappa del suo lavoro Matti per il calcio con il doc Genovese batte cena con sopresa. Sette amici (Giuseppe Battiston, Anna sui campionati mondiali per persone affette da disturbi Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastan- mentali) è una commedia a suo modo classica con innesti drea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak, li premiamo con da action poliziesco, costruita su meccanismi comici non un Nastro collettivo al cast) intorno al tavolo alle prese con stereotipati affidati a un cast ben amalgamato: la doppia dianche Stefania Ulivi Zalone spezzoni di vita e verità che escono dai telefoni facendo coppia Lillo & Greg, e Paolo Ruffini e Francesco Mandelli, saltare gli equilibri. Una scommessa (vinta) nata da una Giulia Bevilacqua. E un sorprendente Peppino Di Capri. Non è solo questione di numeri. Anche se gli oltre 80 mi- A cominciare dal significato stesso del genere più citato, suggestione reale - quanti legami, non solo d'amore, so- Ecco, se c'è un aspetto comune tra i film della cinquina lioni di euro al box office dei due campioni della stagione rimpianto, imitato, evocato del nostro cinema. I cinque pravviverebbero se avessimo accesso ai portatili delle per- commedia dei Nastri 2016 è la capacità di giocare libera- - il Quo vado? della coppia Gennaro Nunziante & Chec- titoli che si contendono il Nastro d'argento - Quo vado?, sone care? - e costruita seguendo passo passo il gioco al mente con gli attori. Sonia Bergamasco, la perfida dot- co Zalone che giocano in un campionato tutto loro (170 Perfetti sconosciuti, e, poi, Io e lei di Maria Sole Tognazzi, massacro a cui nessuno riesce a sottrarsi. Non ci aveva toressa Sironi, che arriva con un assegno di Tfr sempre milioni con quattro film), e il sorprendente Perfetti sco- Dobbiamo parlare di Sergio Rubini e Natale col boss di ancora pensato nessuno; e infatti tra vendite e diritti di re- più alto (Quo vado?). Alba Rohrwacher finalmente in una nosciuti di Paolo Genovese, che ha vinto su tutti- hanno Volfango De Biasi - hanno pochissimo in comune. Diversi make sta facendo il giro del mondo. commedia. Ferilli & Buy così affiatate che si fa fatica a cre- reso eccezionale quest'ultima stagione cinematografica. per riferimenti culturali e regionali, background dei perso- Nessuno aveva neanche pensato di raccontare una cop- dere che mai prima avessero recitato insieme. Calzone e Incassi record certo. Ma, appunto, non bastano i numeri naggi, meccanismi di narrazione, idea di comicità, ironia pia di donne come tante. Lo ha fatto Maria Sole Tognazzi Bentivoglio neo-campioni del generone romano. Di Capri, a condensare la vitalità della commedia all'italiana. e sfumature di cinismo. Con scarti significativi da strade con Io e lei, scritto con Ivan Cotroneo e Francesca Mar- appunto, che per l'occasione si è fatto in due. I segnali sono tanti e, soprattutto, diversi. già percorse.

36 cinemagazine cinemagazine 37 GLI ATTORI Nastri d’Argento per Bruni Tedeschi &Ramazzotti ancora sognatrice, pronta a cedere nella sua innocente del Cile di cui è protagonista ne La prima luce di Vincenzo inadeguatezza, come l’ha ben diretta Giuseppe Gaudino in Marra e amoralmente manovrato, fino al riscatto finale, nel Stefano Accorsi Per amor vostro, al richiamo di un amore da fotoromanzo. vuoto violento e torbido di Pericle il nero di Stefano Mordi- E infine, c’è in cinquina misteriosa e insieme robustamente ni. In Alaska di Claudio Cupellini, Elio Germano si muove Greta Scarano sostenuta da una professionalità che nasce a teatro, c’è la con furente passionalità e intimo smarrimento, incredulo misurata classe di Monica Guerritore in un bel film finalmen- quanto consapevole. Altri uomini: Luca Marinelli, Joker de Luca Marinelli te recuperato da un oblìo che ha avuto il sapore di una sorta noantri in Lo chiamavano Jeeg Robot dove alterna guizzi di Maurizio di Rienzo di censura che ne ha fatto un caso: La bella gente di Ivano esplosivi e ipercomici. Anche Claudio Amendola si muove, De Matteo con Favino, nell’altra Roma della …Magliana cesellando Uomini? Sarà un caso ma sono tutti protagonisti anagra- appieno in Suburra un nero tramite di corruzione e morte, Oltre venti interpreti per ventiquattro film nelle ‘caselle’ riser- chiudere la ferita del disamore e del senso di colpa che le ficamente classe ’70: partiamo di scatto col personaggio nella tensione di una storia in cui la realtà ha già superato vate alle candidature degli attori in quest’edizione dei Nastri lega come il deragliamento della follia. che Stefano Accorsi ha disegnato in Veloce come il vento ogni possibile sceneggatura. L’autoironia pop di Adriano d’Argento e hanno subito avuto un peso speciale nella sele- C’è dolore, passione, voglia disperata di ribellione e di ri- di che non soltanto per l’inflessione (emilia- Giannini e la violenta, feroce napoletanitudine di Massimi- zione le inscindibili, emotivamente e drammaturgicamente scatto negli occhi di Paola Cortellesi che si ritrova, dopo il na) racconta il suo ex leader, pilota di corse, in liano Gallo sono une vera tenaglia drammatica nella trama indivisibili, Valeria Bruni Tedeschi & Micaela Ramazzotti de teatro, anche sullo schermo, con Massimiliano Bruno, nei naturalezza e umanità. Si sbatte torvo, e bassamente cini- di Per amor vostro, personaggi diversi, uniti in una coppia La pazza gioia, inevitabilmente vincitrici in una ‘cinquina’ meandri drammatici del loro spettacolo/monologo Gli ultimi co il politico dirazzato e corrotto di Pierfrancesco Favino in che bilancia, condividendo un patto scellerato, crudeltà e memorabile: con loro Cortellesi, Ferilli, Golino, Guerritore. saranno ultimi. Suburra di Stefano Sollima, che fa di un politico così uma- fragilità. Diversamente inabili all’amore e ‘partners in crime’ Coppia di opposte solitudini psicotiche e ferite da sempre C’è poi Sabrina Ferilli sfrontatamente leader nella coppia namente misero un grande personaggio. All’opposto, Clau- Massimiliano Gallo e Adriano Giannini sono una coppia in Bruni Tedeschi&Ramazzotti nello sguardo di Paolo Virzì e che ha portato sullo schermo la differenza dell’amore, al dio Santamaria si fa bidimensionale nel ruolo del supereroe cui credi per forza...."Restiamo a Napule": doppio è il sor- della cosceneggiatrice del film, Francesca Archibugi dise- femminile, in Io e lei di Maria Sole Tognazzi in cui, è ovvio, per caso di Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainet- prendente Peppino Di Capri (con una voce ‘anche’ non sua, gnano tra respiri, silenzi, risate, lacrime, un memorabile on tempi comici e drammatici s’intrecciano senza pudore. E ti. Doppio Riccardo Scamarcio, padre inquieto alla ricerca ovviamente) che incarna divertito-divertente se stesso e un the road interiore, un incosciente percorso dell’anima per ancora: c’è Valeria Golino, madre e moglie svilita eppure del figlio perduto, nella follia della privatissima Bari-Santiago sosia in Natale col boss di Volfango De Biasi. Addirittura tre,

38 cinemagazine cinemagazine 39 ma in tre diversi film, i ruoli diversamente all’ italiana in cui dà conferma di eclettico talento Fabrizio Bentivoglio, guardia giurata dignitosamente perdente in Gli ultimi saranno ultimi, maturo oggetto di desideri in Forever young di , confuso ‘barone’ all’amatriciana della chirurgia eccellente in Dobbiamo parlare di Sergio Rubini. Torniamo alle donne, con le attrici ‘non protagoniste’ e che attrici… Gi- ganteggia lieve con una forza da autentica protagonista l’analista (che Nastro per gli attori di Paolo Genovese, che li ha scelti ce ne vorrebbero davvero così…) Piera Degli Esposti in Assolo di . Milena Vukotic dà alla madre di Pasolini in La macchinazione con la collaborazione della casting Barbara Giordani di David Grieco il peso di un amore presente, appena sussurrato e com- posto: fortissimo. Greta Scarano nella periferia di Suburra conferma il suo talento accanto I magnifici sette perfetti...conosciuti a Favino che l’aveva lanciata da produttore protagonista con il regista, suo compagno anche di vita, Michele Alhaique. È ricca di un’umanità rara Consegnato a Roma anche il Nastro per il Miglior Casting Director dell’anno: è andato a Ambivalenti, poco sinceri, in bilico Valentina Carnelutti lanciata al recupero delle ragazze in fuga de La pazza tra amicizia, amore e lealtà, con più maschere, divisi schizofrenicamente tra pubblico provato e... molti segreti: I Perfetti gioia e capace, insieme, in Arianna di dispensare equilibrata dedizione sconosciuti che hanno il volto di Kasia Smutniak, Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, al suo compito di medico e madre vera. Infine, Sonia Bergamasco ‘ren- Anna Foglietta e Giuseppe Battiston hanno conquistato non solo il grande pubblico e un festival prestigioso come il Tribe- ca, a New York, che con gli sceneggiatori ha applaudito anche loro ma anche i giornalisti. Ecco quindi un premo speciale ziana’ funzionaria lanciata all’assalto del furbetto del cartellino Checco davvero, che trsforma il Nastro per il casting director in un omaggio al cast che comprende anche l’intuizione condivisa Zalone in Quo vado? di Gennaro Nunziante: eccola che si butta in un pre- da Paolo Genovese con la sua casting abituale, Barbara Giordani. cipizio comico dando corpo a una nordica persecuzione. Sette magnifici protagonisti che non potevano entrare in cinquina perché sarebbe stato impossibile frantumare un cast Attrici, attori, ancora protagonisti, anche ‘speciali’, una nota per i premia- che ha il valore di un Nastro unico per tutti i protagonisti del film di Paolo Genovese che ha svelato tra segreti e bugie la vita ti a dovere nell’ambito del film dell’anno Non essere cattivo di Claudio chiusa nella scatola nera che il cellulare rappresenta ormai nella quotidianità di tutti noi. Chi non ha visto il loro film? Riuniti Caligari, Luca Marinelli in cinquina anche come non protagonista (di Lo nel bel salotto di una casa borghese romana per una cena tra amici di vecchia data, eccoli a fare i conti con lati oscuri e le chiamavano Jeeg Robot) ha condiviso con Alessandro Borghi, amici oltre piccole menzogne quotidiane di una vita apparentemente in perfetto equilibrio, protetta nella certezza di relazioni stabili la pelle, la prova e il successo di Non essere cattivo. Svetta con lui il più vissute con più insoddisfazione o con più entusiasmo: Kasia Smutniak e Marco Giallini sono sposati, hanno figli, sem- giovane Borghi, talmente bravo anche in Suburra che va proprio a lui il brano sereni; Edoardo Leo e Alba Rohrwacher sono convolati a nozze da poco, ancora uniti dalla passione, al contrario Premio per il talento rivelazione under 35 che nasce quest’anno intitolato della coppia formata da Valerio Mastandrea e Anna Foglietta, che si trascina stancamente da tempo; Giuseppe Battiston, a Graziella Bonacchi. dopo il divorzio, ha una nuova compagna con cui pare star bene, anche se nessuno l'ha ancora vista… Con una segnalazione speciale infine non va dimenticata una coppia in Ognuno crede di sapere tutto degli altri, con la massima sincerità e confidenza. Al punto che quando la "coraggiosa" arrivo a Taormina: Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio (ne parliamo Kasia propone di togliere dalla tasca i cellulari e di posarli sul tavolo, leggendo pubblicamente i messaggi che arrivano e in un altro spazio) rispettivamente Borsellino e Falcone in Era d’estate rispondendo in vivavoce alle chiamate, nessuno si oppone veramente. E il “gioco della verità” (o al massacro...) ha inizio, di Fiorella Infascelli. come una bomba che esplode tra le loro mani e nella vita di tutti e sette... (fr.palm.)

40 cinemagazine cinemagazine 41 Una festa di compleanno speciale per un’attrice senza età STEFANIA

SEDOTTA e MAI ABBANDONATA dal cinema… diSANDRELLI Laura Delli Colli

Che effetto fa condividere il comple- to proprio mentre tutto era pronto per anno con la Repubblica Italiana? girare.Innocenza ma anche passione, A Stefania Sandrelli, 55 anni di car- quanta passione nella sua vita fatta di riera e dunque, inevitabilmente 70, amori, sì, pubblici e anche ‘scandalo- visto che nel cinema ha esordito ap- smente’ controcorrente, ma anche di pena quindicenne, proprio nessuno. amici, figli, nipoti registi, colleghi attori, Anzi, ne va fiera, la Sandrelli: come che non ha mai ha dichiarato in questi giorni "condi- tradito e che non l’ha mai tradita … videre una data della Storia, da cui Per una ragione molto semplice: Stefa- qualcosa bisognerebbe sempre im- nia, alla quale in questi giorni tutti fan- parare, è proprio una cosa bella". no gli auguri - la data giusta è domeni- Ed è lei, soprattutto, una delle più ca 5 - non è mai cambiata ‘dentro’ ma belle, affascinanti, evergreen tra le e’ sempre la ‘viareggina’ che Roma ha (poche) ragazze senza età ancora adottato che ha respirato cinema fin sugli schermi che il cinema ha sedotto giovanissima e alla da quando era piccola, prima ancora di Divorzio all’italiana fin fine non ha mai abbandonato. o di Sedotta e abbandonata, i film della sua adolescenza, Il segreto del suo grande successo? Bravura, professiona- poi dei suoi vent’anni, insieme a Io la conoscevo bene. lità, bellezza, certo, ma forse la verità è che Stefania è Ste- Da Pietrangeli a Bernardo Bertolucci ha attraversato il ci- fania perché continua ad essere una ‘ragazza’ senza età, nema d’autore, con Monicelli ha scoperto la grande com- senza troppi complessi, senza mai una bugia nella sua vita media italiana, poi è tornata a Germi, accanto a Dustin pubblica e privata, senza formalismi, e senza mai nascon- Hoffmann e con Ettore Scola a metà dei Settanta è entrata dere neanche una ruga cedendo come molte sue colleghe nell’empireo del cinema indimenticabile, pronta per tornare alla plastificazione rituale di questi anni. sul set di Bertolucci (questa volta Novecento) con De Niro, Così appare, così è, insomma, per tutti noi che la conoscia- Depardieu, , Sterling Hayden. mo da vicino, Stefania Sandrelli, la ‘bambina’ che Viareg- Tra Comencini e ancora Scola, moglie sciocchina solo per- gio, la sua città, saluta ancora con l’affetto di quando era chè non intellettuale ne La famiglia la Sandrelli non si è più piccola, la ragazzina che ha fatto girare la testa ai maschi fermata. Ha recitato accanto ai grandi attori e agli attori più italiani di qualche generazione fin da quando - è lei che lo popolari, ha cresciuto i suoi figli e amato come molto è sta- racconta sorridendo - già preparatissima come spettatri- ta amata non solo dal cinema. ce (ma per niente come attrice!) fu scoperta per caso e a E felicemente taglia il traguardo di questi magnifici Settanta tempo di record lanciata, dopo un paio di ‘particine’ da insieme ad altre attrici, altre donne importanti della sua ge- un regista già ‘grande’ Pietro Germi, che aveva visto in lei nerazione molto diverse e non tutte amate come lei. il fuoco irresistibile di una seduzione assoluta proprio per- Qualche nome? Cher che li ha appena compiuti, per esem- ché la sua innocenza era un richiamo insieme potente e pio. O Susan Sarandon che festeggerà il 4 Ottobre. disarmante... Proprio quello che cercava, Germi, quando Primedonne, non c’è dubbio. vide per la prima volta la ‘piccola’ Stefania e la portò sul set Ma tra tutte lei, Stefania, è quella che continua ad asso- dove lo faceva impazzire scappando a prendersi un gela- migliarsi di più. E sull’età ha già vinto.

42 cinemagazine cinemagazine 43 Il Premio Nino Manfredi a Verdone e Albanese (L’abbiamo fatta grossa) CARLO&ANTONIO, CHE COPPIA…. di Fabio Falzone

Diceva qualcuno, probabilmente Cocteau, che il segreto nel cuore e nella memoria di un’Italia non solo cinemato- della comicità ha a che fare con la quotidianità. Piccole grafica che continua ad amare molto Nino. Come ama, reazioni nelle piccole cose di tutti i giorni, come per da sempre straordinariamente Carlo Verdone, che ha esempio perdere l’equilibrio o inciampare che si rivelano trascinato nella sua ultima avventura in perfetta sintonia davvero in grado di far scaturire la risata. È forse questo il Antonio Albanese. segreto della coppia comica Verdone Albanese, scatenati Definire solo ‘comici’ protagonisti come loro è evidente- ne L’abbiamo fatta grossa dove li abbiamo visti, su una mente riduttivo e allora diciamo che per loro come per bella intuizione di Carlo, alle prese con un rocambolesco ogni attore c’è un ‘registro’ particolare di comicità e che mistero legato anche a fatti e misfatti del nostro tempo: ogni registro ha il suo tempo e anche il suo linguaggio: tor- immigrazione, disoccupazione, criminalità. nando a Carlo e Antonio, decisamente meneghino Alba- Va a loro il Premio Man- nese, romano ‘de Ro- fredi di quest’anno, in ma’ Verdone, rivelano un filo ideale con i vinci- entrambi una freschez- tori delle precedenti edi- za e un’ingenuità appa- zioni, soprattutto con rente che si avvicinano Marco Giallini e Edoar- alla capacità genuina do Leo e, un anno fa, di far sorridere con un E Verdone: recupera gatti e cani smarriti e di notte con Paola Cortellesi., tocco tra l’ingenuo e in «Albanese è un attore fisico e quindi scrive racconti noir su un detective proprio lei che aveva qualche caso persino Io, lui e la per questo film siamo andati nella che forse avrebbe voluto essere. Al- fatto coppia con Carlo il sulfureo Manfredi. Di direzione della fantasia, della favola. banese è Yuri Pelegatti, un attore di Verdone in una stagio- certo quello che li uni- Accarezzando, ma solo nel finale, la teatro che, lasciato dalla moglie a cau- ne di grande successo sce è l’affetto intramon- comicità critica sociale» sa delle sue infedeltà, soffre di crisi di per il loro film. tabile e sconfinato del «ed è nata un’amicizia vera» memoria. Quando per la quarta sera Un filo rosso che riman- pubblico. La storia la conosciamo tutti: un inve- di seguito fa scena muta sul palcosce- da al cinema del grande Manfredi resta un mito stigatore squattrinato e improbabile nico, il regista decide di protestarlo e Nino: da Per grazia ricevuta a Pane e cioccolata, da Brutti anche oggi, come dimostra il successo di ascolti di ogni Ha dichiarato Antonio Albanese: «Car- e un attore altrettanto improbabile e lui ingaggia il detective Merlino. Non sporchi e cattivi a C’eravamo tanto amati, per non citarne suo film quando proposto in tv, Albanese e soprattutto lo è un maestro del carattere, Bianco, smemorato alle prese con una vicen- potranno più dividersi quando per altri dieci, venti, tutti sempre capaci di raccontare l’Italia Verdone sono talmente amati da non poter muovere un rosso e Verdone l'ho visto la prima da di corruzione e denaro sporco più errore entreranno in possesso di una con il sorriso e magari con la lacrima, ma sempre a partire passo – vedere per credere – senza essere travolti dall’af- volta a 18 anni, non facevo ancora grande di loro. valigetta con un milione di euro in ban- dalla realtà, sulla quale si può anche sorridere ma che non fetto di un pubblico che ne conosce a memoria battute e questo mestiere, alla prima proiezio- Verdone è Arturo Merlino, ex cara- conote di grande taglio… va mai sottovalutata. ispirazioni. Come per Nino. Perché una risata seppellirà il ne mi son sentito subito esaltato. Da biniere oggi investigatore privato in Una storia comica. Che ha siglato un Sono film che fanno parte della nostra storia e sono entrati mondo. Ieri, oggi, sempre. allora l'avrò visto un'infinità di volte…» bolletta che vive con la vecchia zia, esordio per due.

44 cinemagazine cinemagazine 45 Sarno: «Un racconto NASTRISETTANTA dei nostri racconti, che ARGENTOVIVO dedico personalmente I film della nostra storia a Ettore Scola» Nastri 70 - Argento Vivo è il mio trentacinquesimo lavoro tra corti Un racconto attraverso gli Archivi e documentari. Io appartengo al Sindacato non so più da quanti anni, e inevita- bilmente questo documentario è quello che mi ha reso più orgo- regia di Antonello Sarno glioso nella sua realizzazione, duramente impegnativa anche a causa di gravi problemi personali, ma soprattutto nel risultato: un di Romano Milani piccolo film di 30 minuti dedicato ai 70 anni dei Nastri d’Argento, premio che ha sempre – basta guardare le immagini – saputo Una poesia estemporanea creata e recitata da un giovane non solo italiana, del cinema. scorgere e riconoscere talenti emergenti e nuove tendenze crea- , poi le immagini del 1946 con la premiazio- Tra i nomi che sfilano nelle immagini protagonisti di ieri tive molto prima di tanti altri. ne dei primi Nastri d’Argento all’Hotel de Russie di Roma: come , Lea Padovani, ma an- Anzi, di tutti. e che si appuntano il Na- che Montgomery Clift, Mirna Loy, Anthony Quinn,William I giornalisiti cinematografici italiani, infatti, hanno scritto prima sui stro sul bavero della giacca (allora il primo Nastro era pro- Holden, ovviamente Federico Fellini e , giornali, poi in radio, in tv e oggi sul web, la storia del cinema ita- prio come un fotogramma d’argento con l’iscrizione…). Virna Lisi, Kirk Douglas, Totò con Franca Faldini, Silva- liano. Un cinema che nel bene e nel male ha raccontato la storia Si apre così Nastri 70: argento vivo il documentario pro- na Mangano, Anna Maria Pierangeli, , di questo Paese. dotto dal Sngci che Antonello Sarno ha realizzato per il Dino De Laurentiis, Carlo Ponti, Goffredo Lombardo, Nastri 70 è il “racconto…di questi racconti”. O almeno dei mo- 70.mo compleanno dei Nastri e del Sindacato, nati nello , Nino Manfredi, , Ugo To- menti più intensi di questa storia rappresentata proprio dalle as- stesso anno. gnazzi, , Jack Basehart, Claudia Cardi- segnazioni dei Nastri d’Argento. Anno dopo anno, da parte di Una cavalcata siglata dalle immagini non solo d’epoca, da nale, , , Armando Trovajoli, un sindacato autonomo, senza industrie alle spalle, senza santi frammenti di cronaca e dalla musica scelta da Sarno che Nino Rota, e , Aldo in Paradiso, ma fermamente determinato a dire la propria sulla ci racconta attarverso gli anni una storia siglata dai cam- Fabrizi,Ettore Scola, Age, Pietro Germi, Stefania Sandrel- qualità del cinema e dei suoi protagonisti fin dal 1946, quando il biamenti di costume e anche politici del Paese, un’Italia li, . nostro cinema stava appena rinascendo. che ha vissuto il cinema come una grande occasione di Il film è stato realizzato con il montaggio di Stefano Farrug- Una storia, quella dei Nastri, divertente e commovente. Raccon- riscatto e ricostruzione dopo la guerra, regalando al suo gia, grazie ai materiali dell’Archivio Istituto Luce Cinecittà, tarla è stato un piacere e un onore, perchè (piaccia o no) il cinema pubblico e al mondo film entrati a far parte della storia, Teche Rai, RTI. italiano è una famiglia, e nemmeno tanto grande. Per questo, a titolo rigorosamente personale, lo dedicherei ad Ettore Scola.

46 cinemagazine cinemagazine 47 Nastri speciali 70 come nel ’46,cinema militante A MARCO D’AMORE, PER L’IMPEGNO SUL CASO ETERNIT

Un posto sicuro Marco D'Amore lo ha trovato nelle ‘cinqui- anni fa, è stato nel cast di Perez di Edoardo De Angelis, al ne’ di quest’anno, ma soprattutto nel palmarès dei Nastri fianco di Luca Zingaretti, in un noir atipico che gli ha aperto speciali dei 70 anni, riconoscimenti dedicati straordinaria- le porte anche di Alaska, diretto nuovamente da Cupellini. mente dal Direttivo del Sindacato, oltre le nomination, a Con Un posto sicuro per il quale il Sngci lo premia si è impe- valorizzare con l’interpretazione di alcuni protagonisti l’ec- gnato in prima persona - anche finanziariamente - a riporta- cellenza del loro impegno per temi importanti nel sociale e re alla memoria una delle pagine drammatiche della nostra nell’attualità. Un Storia, ricordando posto sicuro non la trappola morta- lo hanno trovato, le della fabbrica di nella realtà e nel Casale Monferra- film che Marco, to in cui morirono con questo tito- 2000 persone per lo, ha fortemen- colpa dell'amianto. te voluto, le vitti- Le famiglie delle me dimenticate vittime non furono dell'eternit alle mai risarcite, ma quali ha dedica- l'impegno di un gio- to un soggetto vane attore e un film (di cui è anche possono servire al- coautore con meno a non dimen- il regista, esor- ticare... diente, anche lui Il film è la storia di un in cinquina nel figlio senza futuro, soggetto, Fran- attore a tempo per- cesco Ghiaccio), un’interpretazione e anche un impegno so, che torna a Casale Monferrato perchè suo padre in fin produttivo (con ‘La Piccola Società’ che si è aggiunta a di vita per un tumore causato dalle polveri d'amianto, respi- Indiana). Nel film di Francesco Ghiaccio, D’Amore, nato a rate come operaio della Eternit. L'azienda, chiusa negli anni Teatro e dalla Scuola d'arte drammatica Paolo Grassi di Mi- Ottanta, era stata causa della morte di migliaia di persone. lano (dove, tra l'altro, ha conosciuto proprio Ghiaccio, con "Non ho scoperto nulla dalle pagine giudiziarie” ha sempre cui ha fondato ‘La Piccola Società’), è stato scoperto da detto l’attore ma direttamente da chi ha subito quella trage- Claudio Cupellini nel 2010 grazie a Una vita tranquilla, in dia". Il processo ai capi dell'Eternit si è concluso, nel 2014, cui era il figlio di Toni Servillo. Dopo quell'interpretazione, la quando la Cassazione ha annullato il maxirisarcimento di tv lo ha voluto nel 2012 per Benvenuti a tavola (su Canale 100 milioni di euro per le vittime dell'amianto, precedente- 5) e nel 2014 soprattutto protagonista su Sky di Gomorra, mente deciso in appello, perché il reato è caduto in prescri- dov’era Ciruzzo, il personaggio con ha raggiunto la grande zione. Ciò non significa, ricorda Marco, che tutta la storia popolarità. Marco D'Amore, reduce anche dal successo non abbia il valore di una pietra miliare in quanto grande anche della seconda stagione di Gomorra, al cinema, due esempio di battaglia sociale.

48 cinemagazine cinemagazine 49 delle unioni unioni civili, ancora prima Nastri speciali 70 della legge Cirinnà. Un’autentica mili- tanza in una stagione alla quale, sulle SABRINA FERILLI unioni civili, il cinema ha dato un con- oltre la nomination tributo determinante. "Ho creduto in un premio alla militanza una storia che non fa paura, un rac- conto che accomuna, unisce, invece che dividere" ha detto fin dai giorni del È stata una Lei coraggiosa che difen- lancio del film. Dai giornalisti cinema- de i suoi sentimenti e lotta contro i pre- tografici ha avuto già tre Nastri: nel giudizi nel film di Maria Sole Tognazzi, 1995 per (come Migliore Io e lei con Margherita Buy, storia d'a- attrice protagonista), nel 2008 per Tut- more tutta al femminile, per cui è stata ta la vita davanti (come Migliore attrice anche candidata tra le protagoniste non protagonista) e nel 2013 per La dell’anno. Protagonista non solo da- grande bellezza (come Migliore attrice Porsche consiglia Porsche consiglia vanti alla macchina da presa, ma an- non protagonista). Ora un riconosci- che di un messaggio importante che mento dedicato all’attualità e al cine- ha toccato il tema sociale dell’anno ma che il giornalismo non può non Ferilli torna ai Nastri - dopo aver preso apprezzare- il premio da non protagonista per La grande bellezza - proprio per quest’im- pegno, per il valore speciale della sua interpretazione con la quale, non solo simbolicamente, è intervenuta su un Premio Porsche Per realizzare i vostri desideri, scegliete Porsche Financial Services Italia. Porsche Italia Spa, Padova corso Stati Uniti 35, Telefono 049 8292911. www.porsche.it tema di così forte attualità, quello 718 boxster Tradizione e innovazione 2016 Io e lei, che vince, tra l’altro, quest'an- A volte i sogni dei padri MARIA SOLE no il premio per il Miglior soggetto, scritto con Ivan Cotroneo e Francesca diventano quelli dei figli. TOGNAZZI Marciano. La regista - che fin dal cinema di famiglia ma 2003, con Passato prossimo, è stata lei…viaggia sola premiata dal Sngci (allora tra gli esor- Nuove 718 Boxster e 718 Cayman. dienti) - l'ha precisato più volte: omag- gio alla storia e alle radici familiari sì, Già da tempo, ormai, Maria Sole To- ma senza esagerare e guardando ol- gnazzi "viaggia sola" sul grande scher- tre il cinema di Ugo, ad un mondo fem- mo, forte di tutta l'aria di cinema che minile sempre più indipendente e ‘li- ha da sempre respirato in famiglia, ma berato’. Io e lei lo dimostra in pieno decisa ad avere una strada tutta sua. con la voglia di richiamare Il vizietto di Porsche, infatti, non a caso le con- Molinaro, interpretato da suo padre, segna a Taormina il Premio Porsche ma senza farne un remake al femmini- Tradizione e innovazione, dedicato le. “Vuol essere un pudico, gentile ma alla 718 boxster, che valorizza quel lontanissimo omaggio a uno dei pri- percorso di libertà, anche dalla sto- missimi film che hanno provato a ‘sdo- ria familiare, nel quale Maria Sole To- ganare’, 36 anni fa, l'immagine della gnazzi ha deciso di mettere al centro coppia omosessuale" ha detto in que- le libertà, anche di scelta, delle donne. sti mesi, parlando del film. Non è diffi- Un percorso iniziato con nel 2013 con cile immaginare, però, lo sguardo di Viaggio sola (Nastro d'Argento come Ugo sicuramente fiero, da qualche Migliore commedia) e proseguito con I parte del cielo, di sua figlia...

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Dati riferiti ai modelli 718. Consumi ciclo combinato: da 8,1 a 6,9 l/100km. Emissioni di CO2: 184-158 g/km seguito. Ho apprezzato su- vano in mezzo ad una folla di gente al Teatro Antico dove il bito il suo modo di scrivere e pubblico aveva la sensazione di essere insieme a loro, e si di lavorare. E’ nata tra di noi sentiva partecipe, come accadeva anche a me, di un avve- una lunga collaborazione nimento speciale, fortissimo, capace di dare un’emozione e una solida amicizia. Cin- che non si scorda… que film insieme, un’ intesa Leo Gullotta, attore rigoroso e curioso ma anche mol- totale sotto tutti i punti di vi- to generoso soprattutto verso i giovani, è noto per sta , io lo definisco il “Poeta continuare a ‘regalare’ letteralmente il suo talento, della Macchina da presa” in partecipando, per esempio, gratuitamente a molti cor- qualsiasi tipo di racconto la tometraggi di giovani esordienti. Come mai? ‘zampata’ della sequenza I corti per i giovani sono come un biglietto da visita, quando tornatoriana la trovi. giovani di talento mi avvicinano per chiedermi di fare qual- Torniamo invece al suo cosa anche un piccolo film non sono capace di dire di no se debutto ai Nastri, come leggo la passione nei loro occhi…Magari succede che riten- migliore attore non pro- gano lontanissima l’ipotesi che io possa dire un sì, deciden- tagonista, proprio in quel do di prendere parte al loro progetto. E mi piace smentirli 1984, per Mi manda Pico- con un sì: accetto e li sorprendo. Ovviamente senza voler ne di Nanni Loy? nulla in cambio. E sono felice di aver dato a qualcuno la sen- Mi manda Picone fu un film- sazione di una speranza, di una piccola scommessa vinta… scommessa, di denuncia, Nel 1946 nascevano i Nastri d’Argento ma quest’anno, un’assoluta novità che ha se possiamo dirlo ad alta voce, proprio con questo lasciato il segno, tanto che quel titolo, azzeccatissimo, è premio, anche Leo Gullotta fa 70… diventato subito un sinonimo, perfino un modo di dire, an- Sì, certo, non nascondo di averli compiuti anch’io da qual- Doppia ricorrenza, quest’anno, per un premio speciale idealmente condiviso con : cora oggi attualissimo. Se ci penso devo dire che mi manca che mese, vissuti, per dirla con una battuta che è anche il 30 anni dopo, a Taormina, nel ricordo de Il camorrista tanto Nanni, ne è passato di tempo ma, sempre di più au- titolo del mio ultimo spettacolo teatrale, con …’spirito alle- menta la voglia di sentirlo ancora, Nanni, di misurarmi con gro’. Come dichiara in qualche modo la commedia dell’in- Nanni , di essere sul set con lui… Mi manca la sua capar- glese Noel Coward che avuto molto successo e che ripren- bietà e la sua intelligenza, difficili da trovare oggi nella vita derò in tournèe il prossimo anno. ‘Spirito allegro’: qualcosa e nel lavoro. Anche nel cinema, forse. Nanni era un uomo che corrisponde anche al mio modo di vedere la vita. A 70 moderno e anche un combattente, la sua lezione è stata anni molti sono convinti del resto di aver visto tutto e di non proprio questa: combattere per quello in cui si crede aver più nulla da imparare. Sbagliato: io sono sempre qui, Qualcosa che riguarda anche lei, nel cinema come in prima linea, pronto, pieno di curiosità di voglia di fare, nella vita. Nel 2002 ancora un Nastro d’Argento pro- vedere, raccontare, scoprire…E tengo duro, amando il mio prio per un film di forte denuncia: Vajont – la diga del lavoro e lo spettacolo, il cinema e il teatro, anche se, di- LEO GULLOTTA disonore di Renzo Martinelli sui retroscena di quella cendola francamente, l’incazzatura sociale affiora: perché 70 vissuti con…"spirito allegro" tragedia del 1963, e poi un riconoscimento speciale, le cose non vanno come dovrebbero andare soprattutto di nuovo a Taormina, per i primi 50 anni di carriera. per lo spettacolo, anche se penso a volte che questo Pae- di Susanna Rotunno Una segnalazione di attenzione al suo rapporto con se non ami la Cultura come dovrebbe, che la classe politica il teatro… non sostenga il nostro cinema come succede per esempio Ho cominciato con lo Stabile di Catania da adolescente , ho in Francia in Inghilterra, che manchi una legge aduguata, Una lunga ‘amicizia’ lega i Nastri d’Argento e Leo Gullotta ... Ma se quel vostro primo successo, un po’, si dice, vissuto 10 anni con persone sempre più grandi di me, tutte che qui continuiamo ad essere, nonostante la buona volon- che non poteva mancare, proprio quest’anno, a Taormina come il primo amore, non si scorda mai, che effetto le con tanta esperienza e una solida struttura professionale. tà di alcuni, tutti in grandissimo ritardo… almeno per due buone ragioni: la coincidenza di un com- fa ricordare, oggi, quel film? Attori come e mi hanno dato una Nessun segno di novità davvero nella sua analisi? pleanno importante e, insieme, di un anniversario che ri- Sì, tutto cominciò qualche anno prima, quando il giovane timbratura di scuola, un’asciuttezza e mi hanno insegnato il No, non dico questo. Nonostante sia claudicante e sia così chiama un Nastro al film da lui interpretato che Giuseppe Tornatore, poco più che un ragazzo allora, mi aveva cer- valore della disciplina. Poi il successo con i personaggi del poco considerato qualche linguaggio nuovo, nel cinema Tornatore ricorda regolarmente quando parla dei suoi esor- cato per farmi leggere il copione. Ricordo che in quel 1984 varietà che io, però, alla fin fine non ho voluto sfruttare nel spunta. Penso a Perfetti Sconosciuti e Jeeg Robot per di, Il camorrista, 1986, uscito giusto trent’anni fa. Ecco per- stavo lavorando e il mio agente non mi disse nulla… Anni cinema, come invece spesso accade in Italia, e ho fatto la esempio. Quante volte abbiamo sentito decretare la fine del ché, trent’anni dopo, tra sei candidature e tre vittorie, Leo dopo Peppuccio venne poi a trovarmi sul set per chieder- scelta anche delle partecipazioni straordinarie. Una storia cinema italiano e poi di colpo sono spuntati un Salvatores, è di nuovo qui, per ritirare un Nastro speciale, icona anche mi perché non avevo accettato, ho risposto la verità, non di coerenza, mi pare. A questo tengo particolarmente, da un Tornatore, un Virzì , un Sorrentino? nella riproduzione fedele, di quella prima edizione del 1946 ne sapevo nulla e ho aggiunto “fin da ora ti dico prenderò sempre. Per fortuna qualcuno li ha scoperti, il pubblico ha colto un che lanciò i primissimi meravigliosi e illustri protagonisti del parte al film ci vediamo a Roma”. E così è stato, quel film Sì, una lunga storia che ha un segno forte nel rapporto segno di novità, qualche premio, i Nastri per esempio, sen- premio dei giornalisti, pionieri come Rossellini e la Magnani, diede il là ad un altro percorso interpretativo della mia car- con il pubblico, ma anche con la critica e la stampa. E za dubbio, li hanno segnalati. allora, nella hall dell’Hotel de Russie. riera, in quel periodo facevo le commediole che il mercato qui in Sicilia con i Nastri a Taormina… Ecco forse anche per questo il mio “spirito allegro” mi per- Erano giusto trent’anni fa con Tornatore e Il camorrista di allora richiedeva, ed io ben felice che quel ragazzo con Da ragazzino a Taormina andavo da Catania e mi ricordo mette ogni volta di ripartire in quarta e buttarmi con entusia- resta anche un grande incontro tra due artisti siciliani la barba fosse venuto a cercarmi con un bel soggetto l’ho quelle straordinarie serate con tutti i divi americani che sfila- smo in nuovo progetto…

52 cinemagazine cinemagazine 53 NUOVOIMAIE - pubbl. Generica_Layout 1 20/06/16 14.23 Pagina 1

Il Nastro dei 70 anni a Giuseppe Fiorello e Massimo Popolizio, inediti Borsellino e Falcone in Era d’estate di Fiorella Infascelli NUOVOIMAIE Due eroi della legalità? è una Collecting di diritti degli Artisti Interpreti Esecutori, UOMINI. SENZA RETORICA in Italia e nel mondo, fondata e gestita da artisti del settore audiovisivo e musicale. Colpisce rivederli insieme, an- grandi processi del secolo, che solo sul grande schermo, con l’ordinanza da finire, Incassa e distribuisce i compensi interpretati da due attori che costretti a quell’esilio”. restituiscono non solo alla lo- Hanno girato nella reale per la riutilizzazione delle opere filmiche e musicali. ro immagine ma alla fisicità, foresteria in cui abitarono: Sostiene e promuove la cultura. al privato, al rapporto con la “Abbiamo reinventato una famiglia e gli affetti, Giovanni loro vacanza, chiusi dentro Falcone e Paolo Borsellino. quella casa sul mare, ma Fiorella Infascelli, in Era d’e- alcuni fatti sono veri, come state, li ha riuniti all’Asinara, il malessere della figlia che nella stessa abitazione, dove ha sofferto di anoressia per motivi di sicurezza furono – dice – sia Falcone, sia mandati da Palermo con le Borsellino amavano il mare rispettive famiglie nel 1985, lavorando da lì all’ istruttoria ed è stata una strana contraddizione l’essere bloccati lì per il maxiprocesso alla mafia dell’anno successivo. E accanto a un elemento importante per entrambi, in un’isola un Nastro due volte speciale è per Massimo Popolizio, misteriosa e inquietante. Ho voluto che il mare apparisse che interpreta un Falcone rispettoso e insieme diverso sempre, un mare che cambiava a seconda dei loro umori”. dall’iconografia ufficiale del cinema e Giuseppe Fiorello, Quella permanenza forzata ha permesso alle famiglie di il Borsellino incredibilmente raccontato anche con la ge- passare insieme quel tempo che a Palermo non c’era mai: stualità che si riconosce nel tratto di un’interpretazione “E’ stata un’occasione, si sono ritrovati – racconta ancora particolarmente toccante. la regista – i due giudici sono stati due eroi della legalità ma Due volte speciale, il premio, perché straordinariamente nella vita privata erano spiritosi, in un dialogo di leggerezza proprio Beppe e Massimo ricevono i due Nastri dei 70 anni e legati alle loro mogli. Tenevo molto anche al ruolo delle che il Sindacato in occasione di questo compleanno spe - due donne, due grandi donne che trasmettevano solarità” ciale ha fatto riprodurre in una replica voluta per restituire al ha raccontato presentando il film la regista che ha dato premio, non solo nell’immagine, il valore della prima volta, però soprattutto a loro, ai due eroi visti forse per la prima in quel Luglio del 1946, a Roma, quando il primo Presiden- volta in una dimensione privata che restituisce umanità al te del Sngci lo appunto’ sul bavero di Roberto Rossellini e vissuto di una vita quotidianamente ‘normale’ sull’abito elegante di Anna Magnani Fiorello ha ammesso la paura iniziale di confrontarsi con Era d’estate, prodotto da Fandango con Rai Cinema, un personaggio simile: “Mi tremavano i polsi quando mi è presentato all’ultima Festa di Roma nella serata di pre- stata fatta la proposta, la storia di Borsellino parla da sola. apertura, è interpretato con Massimo Popolizio (Giovanni Ma subito dopo, ciò che mi ha confortato e reso sicuro di Falcone)e Giuseppe Fiorello (Paolo Borsellino), da Valeria me è stata la sceneggiatura. Mi sono sentito protetto nel Solarino (Francesca Morvillo) e Claudia Potenza (Agnese mettere in scena un personaggio che stava nella mia im- Borsellino). maginazione e che non doveva essere un’imitazione. Fio- #professione collecting: non improvvisiamo nulla Fiorella Infascelli, che ha definito il suo film “intimo, sempli- rella non voleva ci fossero somiglianze e mi sono affidato ce e quasi geometrico”, insieme ad Antonio Leotti, coau- completamente a lei, senza leggere libri e senza incontrare tore della sceneggiatura, ha raccontato come i due giudici le persone che avevano conosciuto Borsellino”. hanno vissuto l’esperienza di quei giorni, immaginando Anche Popolizio, è stato fin dall’inizio confortato dal fatto dialoghi, situazioni e stati d’animo: “Antonino Caponnetto che non fosse la storia di Falcone, ma solo un particolare raccontava che durante il soggiorno non avevano con loro segmento, un interludio di una bolla della sua vita. E lavo- le carte del maxiprocesso di Palermo e che quindi per rando molto sulle sfumature in una trasparenza che diven- 06.46208888 molti giorni non poterono lavorare – spiega la Infascelli – È ta la lente attraverso la quale, con la Infascelli, due attori at- www.nuovoimaie.it stato questo dettaglio a farmi venire l’idea del film, immagi- tenti alla qualità hanno restituito qualcosa di inedito a due [email protected] nare Falcone e Borsellino a tre mesi dall’inizio di uno dei più protgonisti di una Storia che l’Italia non puo’ dimenticare. Nuovo Imaie NUOVOIMAIE 54 cinemagazine cinemagazine 55 PREMIO BIRAGHI

Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani, Leonardo Pazzagli e Alessandro Sperduti MAXXIBIRAGHI ai quattro di Un bacio di Maurizio di Rienzo

I quattro protagonisti di Un bacio di Ivan Cotroneo sono to’ tecnico passata anche per alcune esperienze televisive l’ensemble sorprendente di un film che ha avuto una storia interessanti, per Leonardo Pazzagli, forse il più ‘esperto’ dei particolare nel panorama di quest’annata significativa dal tre - 24 anni, diplomato al CSC e già spesso a teatro e in punto di vista del rapporto con i temi forti dell’attualità, le qualche altra prova cinematografica - qui alla prova di un emergenze, i diritti civili. Un film, quello scritto da Ivan Cotro- ruolo chiave e dannatamente complesso. Si unisce a loro la neo che lo ha anche diretto con Monica Rametta al quale va presenza ‘spirituale’ espressa nel film con raffinata intensità attraverso il quartetto delle sue ‘promesse’ il nostro Premio da Alessandro Sperduti, 28enne con precoce curriculum di Biraghi, orientato a segnalare i giovani talenti ma in questo film tv –fra cui il cult ‘I liceali’- per registi quali Avati, Campiot- caso anche la riflessione sul costo dei sentimenti e dei lega- ti, De Maria, Manfredonia, Pellegrini, Tavarelli, von Trotta, mi nell’età difficile che precede gli anni della maturità. Rico- Zaccaro, e rimarchevole nel cast in ‘trincea’ di Torneranno i noscimenti quindi per il debuttante assoluto di origine au- prati del Maestro , oltre che diretto, giovanis- striaco-indonesiana, il 19enne Rimau Grillo Ritzberger, per simo, in film internazionali da Tykwer, Helgeland, Feig. Valentina Romani già promettente nella fase di ‘svezzamen- Un bacio il loro un quartetto da non dimenticare.

56 cinemagazine cinemagazine 57 PREMIO BIRAGHI

Matilda De Angelis, 20enne bolognese già cantautrice dal 2009 e dal 2012 leader della girovaga band The rumba cir- Matilda De Angelis… cus show: forza emiliana e dolcezza zen, occhi notevoli, presenza e incisività, convincente ed … europea per dimen- Veloce come il vento sione caratteriale, De Angelis è stata protagonista anche Ultimo dei ‘Biraghi 2016’ arriva a Taormina con Veloce della fortunata serie tv Tutto può succedere di Lucio Pelle- come il vento anche Matilda De Angelis. Il rischio è stato grini (la rivedremo nella n.2 su RaiUno, ovvio) ed è ora sul set il tratto distintivo del personaggio della pilota ‘guidata’ dal di Youtopia, opera seconda realistico-fantasiosa di Berardo fratello in cerca di riscatto nel film di Matteo Rovere. Carboni. Un bell’inizio, non c’è che dire.

Premio Biraghi speciale, in abbina- da protagonista (con l’accorata, ma- mento a Nuovo Imaie, per una borsa terna Stefania Rocca) di Abbraccialo di studio particolare a assegnata ad per me di Vittorio Sindoni in cui Curia E per un altro interprete segnalato da più di dimostra capacità di uso del corpo e una performance nel cinema e in tv. immediatezza drammatica realmente Moisè Curia È andato a Moisè Curia, 25enne co- importanti e originali, confermando sentino, fucina Csc, rivelatosi in tv precedenti impressioni e giovandosi il Biraghi con Non è mai troppo tardi e soprat- anche di una dozzina di messe insce- tutto per le serie Braccialetti rossi na teatrali di formativi classici. Prestige R se Edition Nuovo Imaie (bravo Giacomo Campiotti che lo ha scelto e diretto), e in cinema presen- Moisè , insomma, è bravo e si vede Freschezza e purezza. Classe e stile. La raffinatezza della nuova 2016 te in La buca di Ciprì, Maraviglioso con molta voglia ancora di sperimen- San Benedetto Prestige Rose Edition sboccia nel mondo della ristorazione. Boccaccio dei Taviani, e soprattutto tare, studiare, rischiare. San Benedetto Prestige Sponsor Ufficiale Nastri d’Argento. 58 cinemagazine cinemagazine 59 Giovanissima e molto, molto determinata è lei la vera rivelazione degli ultimi due anni MATILDE GIOLI, è nata un'attrice È lei l’immagine dei NASTRI70 di Francesca Pierleoni

Da due anni a questa parte è puntata di Gomorra – La serie; passata da un set all'altro ''ma Belli di papà con Diego Abatan- sempre tenendo ben salde le tuono e Un posto sicuro, opera redini” e senza bruciare trop- prima di Francesco Ghiaccio, po le tappe. “Sto attenta a non con Marco D'Amore (nominati perdere il legame con la realtà'' ai Nastri d'Argento fra i migliori dice molto sicura di sé e sere- produttori e per il miglior sog- na, Matilde Gioli, 26 anni, che getto) sul dramma dell'amianto. al primo film, Il capitale umano ''È stata un'esperienza molto solo due anni fa ha subito vinto forte partecipare al film, ho il Premio Biraghi del Sngci rive- sentito tutta la responsabilità di landosi come uno dei talenti più raccontare un capitolo italiano interessanti della nuova genera- così importante e tragico come zione. quello legato all'Eternit, che Milanese, laureata in filosofia, continua a fare vittime, spiega. capelli castani, occhi azzurris- Ed è incredibile quello che Fran- simi, humour e ironia che ven- cesco e Marco, un attore che gono fuori naturalmente come ammiro molto, sono stati capa- il suo sorriso, Matilde ama ci di realizzare pur non avendo mettersi alla prova. E così è lei grandi risorse''. a salire sul palcoscenico del Te- Per Matilde, che ha già ricevu- atro Antico quest’anno per un to anche il Premio e battesimo importante: la serata Bari e il Premio Afrodite, pro- ‘70’ di un’edizione speciale dei prio quest’anno, come miglior Nastri d’Argento. In effetti non attrice emergente, quello con sarà un debutto in assoluto: il cinema ''è un rapporto di co- recentemente in tv è apparsa noscenza che cresce”. “Non accanto a Fabio Fazio, giocando a fare la 'valletta' nell'as- non ne sono ancora del tutto innamorata'' dice “anche se saggio del nuovo Rischiatutto. diverto molto a poter vivere altre vite. Ad esempio in Solo Ma a Taormina, in un cast davvero stellare per il cinema ita - per il weekend di Gianfranco Gaioni (alias Director Koba - liano, lei che era arrivata al teatro Antico timidissima con il yashi) ''che uscirà in sala il 7 luglio, sono una maitresse cast di Virzì, torna stavolta da protagonista.''Sono onorata sadomaso... non avrei mai potuto immaginare fino a qual- di quest’invito e molto affezionata ai Nastri e ai Giornalisti che anno fa di affrontare personaggi così lontani da me''. cinematografici. Sono stati fra i primi a premiarmi. Per la prossima stagione, ha almeno tre film in uscita: The E quest’anno c’è un’aria di grande festa''. start-up di Alessandro D'Alatri, sulla vera storia del venten- Il suo arrivo al cinema è stato del tutto casuale: '' ne Matteo Achilli, fondatore del social network per trova- ha trovato un volantino in cui cercavano ventenni con ac- re lavoro Egomnia; Achtung baby, opera prima di Andrea cento milanese per un film (era appunto Il capitale umano) Tagliaferri (che sta finendo di girare), ''un dramma su tre e sono andata per curiosità, prima non pensavo affatto a personaggi piuttosto inquietanti'' e Mammà o papà di Ric- fare l'attrice''. cardo Milani, ''una commedia molto divertente con Paola Lei che lo ha conosciuto bene da vicino sul set a proposito Cortellesi e Antonio Albanese, dove interpreto un'ostetri- di Virzì (che stravince di nuovo quest’anno con La pazza ca''. Sempre Milani l'ha voluta nella serie per Rai1, Di padre gioia) dice subito che una delle sue qualità ''è l'empatia in figlia, con Cristiana Capotondi, e Stefania con gli attori: sul set come nella vita di tutti i giorni, capisce Rocca. ''Questo per me è stato un periodo molto pieno – al volo quello che provi ed è pronto ad aiutarti. Sì, se sono spiega - ma presto avrò un po' più di tempo a disposizione, qui è perchè gli devo tutto''. per tornare a leggere, studiare... Soffro un po’ quando non Ma non c’è stato solo Il capitale umano: in due anni per Ma- trovo il tempo di farlo e per me quel tempo di riflessione e tilde Gioli sono arrivati, fra gli altri, la partecipazione a una attenzione conta davvero molto… ''.

60 cinemagazine cinemagazine 61 Alle protagoniste di Virzì anche i premi Shiseido e Wella

Due mondi interiori pieni di sfu- mature, due bellezze autentiche che non hanno paura di mostrar- Micaela Ramazzotti si e di mettersi in gioco. Diverse, diversissime, eppure piene di assonanze che, acco- e Valeria Bruni state tra loro, funzionano come le migliori delle armonie. Forti proprio dei loro contrasti e delle loro differenze. Tedeschi Nella vita privata, è curioso, si ri- flettono in modo quasi speculare La pazza anche se con storie sentimentali in qualche modo su un percorso opposto: Valeria, legata a lungo gioia… ad un uomo diciannove anni più giovane. Micaela, legata ad un di giocare uomo quindici anni più grande. Entrambe, libere nell’affermare anche la propria affettività senza cu- rarsi di ciò che gli altri possano con il look dire o pensare. E anche nel loro appartenere a due generazioni di Ornella Sgroi diverse, classe 1964 l’una, 1979 l’altra, hanno in comune la capacità di incarnare tutta zotti, che ha fatto del trasformismo uno strumento di l’essenza delle rispettive età. crescita professionale e una cifra distintiva nel panorama Senza condizionamenti, senza ritrosie. attoriale italiano. Giocando molto con l’irrequietezza della Sul grande schermo la loro pazza gioia ci ha Prova inconfutabile di una forte identità personale e arti- propria generazione, oltre che con la propria romanità e fatto ridere e piangere. stica che si rispecchia anche nel rapporto che hanno con una dichiarata passione per i personaggi ruvidi, imperfet- Insieme, ci hanno riempito il cuore di affetto e l’immagine ed il look. ti. Cambiando pelle e abito ad ogni nuovo giro di giostra, tenerezza e ci hanno commosso con la loro Tutta la naturalezza di un aspetto acqua e sapone, per ad ogni nuovo set, per assecondare esigenze di copione vitalità intessuta di disperazione. Ma anche Valeria Bruni Tedeschi, senza eccessi di trucco o accon- e richieste dei registi. Suo marito Paolo in cima alla lista, con la loro bellezza, luminosa e al naturale ciature eccentriche, meno che meno abiti appariscenti che per La pazza gioia l’ha voluta magra e trascurata, la Bruni Tedeschi, trasgressiva e davvero che possano distrarre dalla sua bellezza così vera e au- capelli sforbiciati senza criterio e una vita trascritta con camaleontica in un look che non ha paura di tentica. Che ha incantato registi come Chabrol, Ozon, l’inchiostro sulla pelle, quasi a fare sparire tutta la bellezza cambiare la Ramazzotti. Bellocchio, Andò, persino Spielberg e Ridley Scott. Sen- fresca e verace che le appartiene. Quella che l’ha lanciata È a loro vincitrici del Nastro che vanno i pre- cinematografici più alti ed emozionanti del nostro cinema za parlare di Chéreau e Calopresti. Una bellezza elegan- in Tutta la vita davanti di Virzì, legandola anche affettiva- mi destinati quest’anno da Shiseido e Wella con i Nastri al più recente, catturando la scintilla negli occhi di due donne te, raffinata. Esaltata ancora di più oggi, con quella con- mente al suo regista, e quella di un personaggio intenso fascino di un look che ha a che fare con il make up (Vale- capaci di scatenare un’alchimia inimmaginabile. Tra di loro sapevolezza disinvolta propria delle donne che si sono e appassionato come la Rossana del prezioso film Que- ria Bruni Tedeschi) e all’immagine, in particolare attraverso e con lo spettatore. lasciate alle spalle le insicurezze giovanili legate all’aspet- stione di cuore di Francesca Archibugi. l’hairstylist (Ramazzotti). Micaela Ramazzotti, scarnificata nella sua solitudine tatuata to esteriore e che hanno imparato ad amare le proprie Beatrice e Donatella, dicevamo. Ma soprattutto, Valeria e Grazie ad una brillante intuizione nata per caso durante le su un corpo che fatica a sopravvivere. E Valeria Bruni Tede- fragilità. Magari con un po’ di sana autoironia, che trionfa Micaela. Che più diverse non potrebbero essere, anche riprese del precedente film Il capitale umano, Paolo Virzì ne schi, travolgente nella sua femminilità mortificata dalla follia. anche sul grande schermo, come in Latin Lover di Cri- se basta tutta la forza del loro incontro - personaggi e per- La pazza gioia ha messo insieme due attrici che forse mai Portatrice sana di un sentimento capace di rimettere in cir- stina Comencini e ancora di più nei film diretti in veste di sone - per capire quanto contagiosa possa essere la paz- nessuno avrebbe pensato di fare lavorare l’una al fianco colazione la vita nelle vene dolenti di una ragazza schiaccia- regista con le incursioni sfrenate e irresistibili nella propria za gioia di una vita e di un’arte che sorprende. Creando dell’altra, se quel giorno Micaela non fosse andata a tro- ta dal senso di colpa. Beatrice e Donatella, nel film. autobiografia nel delizioso Un castello in Italia. alchimie inattese, così potenti da risultare naturali e ine- vare il marito sul set. Così Virzì ha creato uno dei momenti Ma soprattutto, Valeria e Micaela nella vita. Tanta grinta camaleontica, invece, per Micaela Ramaz- vitabili. Eterne, grazie a quella magia chiamata cinema.

62 cinemagazine cinemagazine 63 cinemag 2015.pdf 1 19/05/15 12:12

PUBBLICITÀ 8 CalvesiNASTRI | Meduri | Dottori TECNICI | Vezzosi | Bonanni cinque "pezzi" non troppo facili in una sfida anche generazionale

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MY Una novità assoluta, per i 70 anni, con i riconoscimenti as- le pellicole che segnano tra l’altro nel mondo della sceno- CY segnati dal nostro Direttivo insieme al prezioso contributo grafia un bel cambio di passo, anche generazionale in lizza

CMY di una Giuria di qualità di trenta nomi l’idea di lanciare le c’erano competitor validi come Marco Dentici per L’attesa,

K cinquine e annunciare subito a sorpresa i Nastri tecnici già Maurizio Sabatini per La corrispondenza, Massimiliano a Roma. È stato un modo per festeggiare davanti al ‘popo- Sturiale per Lo chiamavano Jeeg Robot e Tonino Zera per lo’ del cinema, ovviamente come sempre tutto romano, i La pazza gioia. protagonisti meno visibili del set, offrendo loro un momen- Nastro per i migliori Costumi a Catia Dottori per La pazza to di autentico festeggiamento con l’ambiente del cinema gioia, la commedia dolceamara di Paolo Virzì che ci ha che evidentemente lì appuntamento di Taormina non offre fatto ridere, piangere ed emozionare. Una categoria tutta in modo se non così allargato, così squisitamente legato al femminile, curiosamente, quest’anno che ha visto tra le all’ambiente del cinema. E così, l’annuncio del premio e la firme concorrenti anche Daria Calvelli per Sangue del mio consegna li ha colti per una volta con molta emozione dav- sangue, Sandra Cardini per Milionari, Veronica Fragola per vero di sorpresa. Suburra e Mary Montalto per Lo chiamavano Jeeg Robot. Il premio per la migliore Fotografia è andato a Maurizio Cal- Nastro d’Argento per il migliore Montaggio a Gianni Vezzo- vesi per Non essere cattivo e Le confessioni, due film così si per Veloce come il vento, che ha avuto la meglio su pro- lontani, diretti rispettivamente da Claudio Caligari e Rober- fessionisti come Consuelo Catucci per Perfetti sconosciuti, to Andò, che hanno messo Calvesi di fronte ad una doppia Giogiò Franchini per Per amor vostro, Patrizio Marone per prova, nel segno di una forte differenza. Un vincitore con Suburra e Cecilia Zanuso per La pazza gioia. avversari di tutto rispetto: il giovanissimo, sorprendente Nastro per il Sonoro in Presa Diretta ad Angelo Bonanni Matteo Cocco per Pericle il nero e Per amor vostro; Daniele per Non essere cattivo, che porta dunque a casa oltre al Ciprì,come sempre grande, per Sangue del mio sangue; premio collettivo come Film dell’anno,altri due riconosci- Michele D’Attanasio per Lo chiamavano Jeeg Robot e Ve- menti tecnici. A concorrere, nella cinquina, c’erano pure loce come il vento e ancora Fabio Zamarion, con la bellez - Alessandro Bianchi per La pazza gioia, Fulgenzio Ceccon za di tre candidature per La corrispondenza, La macchina- per Le confessioni, Carlo Missidenti per In fondo al bosco zione e Assolo. ed Alessandro Rolla per L’attesa. Migliore Scenografia, quella di Paki Meduri, per Alaska e Insomma, un degno, gustoso antipasto in vista del gran Suburra: davvero uno splendido lavoro, il suo, in entrambe finale a Taormina.

64 cinemagazine cinemagazine 65 Torta di noi per La felicità è un sistema complesso di prima era arrivata nel 2005 per Le conseguenze dell'a- Gianni Zanasi, del quale ha firmato tutta la colonna so- more, altre con Ozpetek) Pasquale Catalano, autore nora. Un'esperienche ''mi è piaciuta moltissimo” dice. delle musiche di Alaska di Claudio Cupellini. E' invece “Se devo immaginare una cosa che mi piacerebbe fare alla seconda nomination ai Nastri Carlo Crivelli con MUSICA&CANZONEUN ANNO PARTICOLARMENTE RICCO DI PROPOSTE ORIGINALI oltre i dischi, sono proprio le colonne sonore'' ha detto Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio. Il compo- Contessa a Rockit. sitore (che per le musiche del film ha già vinto il Globo Venendo alla cinquina della colonna sonora, Michele d'oro) aveva avuto la prima candidatura dal Sngci nel Braga, già nominato nel 2014 per Più buio di mezzanot- 1997 per Le affinità elettive. te, torna in gara stavolta insieme Gabriele Mainetti, per Debutto fra i nominati ai Nastri invece il gruppo Epsilon Carlo Virzì Lo chiamavano Jeeg Robot. Il regista, d'altronde è an- Indi, che ha mescolato sonorità e generi nelle musiche che musicista e aveva già firmato le colonne sonore dei di Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino. Per Carlo suoi corti e di alcuni documentari. ''Per me la colonna Virzì la quarta candidatura ai Nastri (delle tre preceden- Nastro per la musica sonora di un film è una costante – dice Mainetti -. C’è ti una l'ha avuta anche per la miglior commedia, con la persino quando non avvertiamo gli strumenti emettere sua opera seconda, I più grandi di tutti) arriva come au- suono. Il silenzio infatti non è altro che una pausa musi- tore delle musiche del film del fratello Paolo, La pazza cale. Il direttore d’orchestra continua a battere il tempo gioia. Tra il lavoro di regista e quello di compositore ''la E la canzone a e l’organico fa il suo ingresso solo quando l’immagine musica mi piace di più – ha detto Carlo Virzì in un'inter- Fiorella Mannoia ne ha davvero bisogno''. E' alla sesta candidatura (la vista a Loschermo.it -. Francesca Pierleoni ''È una canzone che racconta le criticità di una relazione nata, dal film omonimo, è stato in gara con La prima re- complicata, fatta di silenzi, segreti, sbagli, parole sprecate pubblica, satira in stile Celentano (che si è detto molto feli- e sconfitte, che forse tali, in realtà, non sono mai perché, ce dell'omaggio), simbolo del Quo vado? trionfatore negli come recita il testo, quando si ama non si perde mai"… incassi della stagione con oltre 65 milioni di euro, record Fiorella Mannoia, coautrice, insieme a Bungaro e Cesare di sempre per un film italiano. Mentre Siani debutta tra i Chiodo, e anche interprete, come sempre straordinaria, nominati ai Nastri come autore di E tu dimane (interpre- di Perfetti sconosciuti racconta così la canzone regina di tata da Antonio Rocco), scritta per un film di cui è produt- quest’edizone dei Nastri, lanciata dalla commedia di Pao- tore, Troppo napoletano di Gianluca Ansanelli: ''Questa lo Genovese. Mannoia, che all'inizio della sua carriera ha candidatura potrebbe essere un invito a farmi cambiare fatto la stunt-girl, la controfigura (anche per Monica Vitti) e mestiere'' ha scherzato Siani nella serata d'annuncio del- l'attrice in piccoli ruoli, l’ha vissuta con grande passione in le cinquine. Tuttavia per i due attori non sono mancati gli un’annata in cui il cinema era nel suo destino visto che ha avversari forti, come Riccardo Sinigallia, cantautore e pro- anche prestato la sua voce alla colonna sonora finale del duttore tanto rispettato quanto riservato, compete invece documentario di Walter Veltroni I bambini sanno. con A cuor leggero, brano sui titoli di coda di Non essere Un successo non così scontato il suo visto che insieme cattivo di Claudio Caligari. ''ll semplice fatto che Valerio alla sua canzone si sono sfidati ai Nastri due re al botteghi- (Mastandrea) avesse pensato a me per primo è stata una no come Luca Medici alias Checco Zalone e Alessandro gratificazione enorme – ha spiegato Sinigallia in un'intervi- Siani: si sono dati battaglia non nella cinquina della miglior sta - inoltre Claudio Caligari è sempre stato un riferimento commedia, come sarebbe stato forse più prevedibile ma espressivo ed un esempio di rigore artistico''. Esordisce proprio come autori della canzone originale. in cinquina anche uno dei giovani di punti di riferimento Luca Medici, già candidato in questa shortlist nel 2010 per della scena indie italiana, Niccolò Contessa (mente cre- "Angela" in Cado dalle nubi e nel 2011 per Che bella gior ativa del progetto musicale I cani), autore e interprete di

66 cinemagazine cinemagazine 67 DOLCE & GABBANA PRADA GUCCI Annuncio a Taormina: la Sicilia sostiene ancora di più il Cinema ROBERTO CAVALLI DSQUARED FAUSTO PUGLISI Al via il nuovo bando VALENTINO PHILIPP PLEIN SAINT LAURENT per la PRODUZIONE SALVATORE FERRAGAMO Mentre a Juliette Binoche va il Nastro europeo proprio per il film di Piero Messina,"L’attesa " FENDI Annuncio ufficiale a Taormina del nuovo bando dedica - selezioni ufficiali dei più importanti Festival internazionali. to, nell'ambito del Programma Sensi Contemporanei, Tra gli altri: nel 2013 Salvo, lungometraggio d’esordio di UNGARO al sostegno delle produzioni audiovisive in occasione Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, vince il Gran Prix e GIVENCHY dei Nastri d’Argento dove Juliette Binoche protagonista il Prix Révélation nella “Semaine de la Critique” al Festival dell’opera prima di Piero Messina L’attesa, è stata scelta di Cannes; nel 2013, poi, Via Castellana Bandiera, lungo- BURBERRY per il Nastro europeo 2016. Il bando è orientato alla realiz- metraggio d'esordio di Emma Dante, è in competizione zazione di lungometraggi a soggetto per il cinema e per la nella selezione ufficiale della Mostra Internazionale d’Arte ANTONIO MARRAS televisione, di serie TV, cortometraggi e documentari. E’ un Cinematografica di Venezia aggiudicandosi la Coppa Vol- altro tassello importante tra le attività con le quali la Sicilia pi per la migliore interpretazione femminile di Elena Cotti; BOTTEGA VENETA Film Commission continua a promuovere la Sicilia come nel 2013 I fantasmi di San Berillo, di Edoardo Morabito, location d’eccellenza per la pro- vince la sezione “Italiana.doc” TORY BURCH duzione cinematografica e televi- del Torino Film Festival; nel 2014 ERMENEGILDO ZEGNA siva e come ambiente ideale per SICILIAFILMCOMMISSION Più buio di mezzanotte, lungo- un nuovo svilippo dell'industria I NUMERI metraggio d'esordio di Sebastia- BRIONI del cinema e dell’audiovisivo. no Riso, è l'unico titolo italiano Oggi strutturata come Ufficio 12.000.000 di euro negli ultimi otto anni per selezionato per la “Semaine de CORNELIANI Speciale per il Cinema e l’Au- la produzione di oltre 180 progetti tra lungome- la Critique” al Festival di Cannes; diovisivo, operante all’interno traggi a soggetto e documentari; ETRO nel 2015 L’attesa di Piero Messi- dell’Assessorato del Turismo, 3.000.000 di euro destinati alla digitalizza- na - vincitore nei giorni scorsi del TOD'S dello Sport e dello Spettacolo zione di circa 70 sale cinematografiche siciliane; Globo d'Oro per la migliore ope- della Regione Siciliana, la Sicilia FAY 1.000.000 di euro a sostegno di Festival e ra prima - e A Bigger Splash di Film Commission offre servizi di rassegne cinematografiche presenti sul territo- Luca Guadagnino, recentemen- HOGAN assistenza e consulenza gratui- rio regionale negli ultimi cinque anni; te approdati anche sugli scher- ta alle produzioni sostenendo, 100.000 di euro destinati al primo bando mi dei cinema statunitensi, sono CHURCH’S attraverso la pubblicazione an- per web series indetto in Italia da una ammini- entrambi in competizione nella I'M ISOLA MARRAS nuale di bandi pubblici, la pro- strazione pubblica rivolto a giovani videomaker selezione ufficiale della Mostra duzione e diffusione di film e under 35. Internazionale d’Arte Cinema- MANILA GRACE audiovisivi realizzati in Sicilia e tografica di Venezia, affiancati, favorisce l'aggiornamento tec- fuori concorso, da Gli uomini di PAOLO PECORA nologico delle sale cinematografiche con fondi destinati questa città io non li conosco di Franco Maresco, ritratto alla digitalizzazione. GRAN SASSO di uno dei più interessanti attori e drammaturghi siciliani Come hanno sottolineato anche in occasione della pre- degli ultimi cinquant'anni; nel 2015 Lo Scambio di Salvo STONE ISLAND sentazione delle ‘cinquine’ a Roma l’Assessore Anthony Cuccia è in competizione ufficiale al Torino Film Festival; Barbagallo e il responsabile dell’Ufficio speciale Cinema, MONCLER nel 2016, infine Sponde, documentario di Irene Dionisio, nonchè della Film Commission, Alessandro Rais, La Si- tra i film premiati del TaorminaFilmFest. Il sostegno è stato INVICTA cilia Film Commission sostiene anche la rete dei Festival garantito anche a lungometraggi a soggetto di produzio- di cinema siciliani e incoraggia la formazione di giovani ne televisiva ha in Boris Giuliano, per la regia di Ricky To- DIESEL documentaristi attraverso la Sede Sicilia del Centro Spe- gnazzi, uno dei suoi più rilevanti risultati. Andato in onda ARMANI JUNIOR rimentale di Cinematografia (con il suo Corso triennale a maggio su Raiuno in occasione dell'anniversario della di Cinema Documentario, unico in Italia all'interno della strage di Capaci, ha ottenuto un'audience di 5 milioni ARMANI JEANS Scuola Nazionale di Cinema) che finanzia integralmente spettatori, con uno share di oltre il 20 per cento. attraverso il programma Sensi Contemporanei. SIMONETTA A settembre 2016 è prevista infine la messa in onda, Costante la presenza di film cofinanziati attraverso fondi sempre sui RAI UNO, di Catturandi, per la regia di Fabio regionali o nell'ambito del Programma Sensi Contempo - Costa, interpretata da Leo Gullotta, Massimo Ghini, Anita ranei, tra lungometraggi a soggetto e documentari, nelle Caprioli, Alessio Boni. www.parisitaormina.it 68 cinemagazine cinemagazine 69

con Irene Bignardi e prodotto da Giovanni Cassinelli in col- TUTTI I VINCITORI laborazione con Camilla Nesbitt e Pietro Valsecchi. Louisiana di Roberto Minervini (Cinema del reale) Street opera di Haider Rashid è un viaggio all’interno del Bella e perduta di Pietro Marcello (Docufilm) rap italiano e del suo pubblico attraverso il ritratto di quat- Alfredo Bini ospite inatteso di Simone Isola (Film sul cinema) tro rapper, veri ‘maestri di rime’ simbolo di correnti e perio- Fuocoammare di Gianfranco Rosi (speciale) di diversi. Clementino, Gué Pequeno, Danno e Tormento, Ridendo e scherzando – Ritratto accompagnati da Elio Germano, anche rapper del gruppo di un regista all’italiana di Paola e Silvia Scola (speciale) Bestierare. PREMI DEI 70 ANNI E ALTRI RICONOSCIMENTI SPECIALI Gianfranco Pannone e Antonietta De Lillo A proposito di ragazzi, è alla loro curiosità soprattutto che Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti il Sngci dedica il Premio al personaggio dell’anno: il capita- Filmstudio mon amour di Toni D’Angelo no astronauta Samantha Cristoforetti scelta oltrechè per CINEMA DEL REALE Esuli- le guerre di Barbara Cupisti la sua forza comunicativa,perfino dallo spazio, per la sua Torn-Strappati di straordinaria capacità di divulgazione e comunicazione 87 ore di Costanza Quatriglio dei valori, non solo scientifici, della sua missione, così ben Samantha CRISTOFORETTI personaggio dell’anno Cinema del reale, raccontata nell’esperienza cinematografica del film Astro- (Astrosamantha di Gianluca Cerasola) CINEMA CULTURA SPETTACOLI samantha – la donna dei record nello spazio di Gianluca Firenze e gli Uffizi in 3D di Luca Viotto Cerasola, raccontato dalla voce di Giancarlo Giannini. Pasolini, il corpo e la voce di Maria Pia Ammirati, Come tradizione ai Nastri DOC non sono mancati premi Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini. speciali riservati agli attori, nella selezione dei film sul cine- MENZIONI SPECIALI Prima di tutto di Marco Simon Puccioni DOCUFILM: ma e in quella dei docufilm: vanno rispettivamente ad un La voce di Pasolini di Matteo Cerami e Mario Sesti grande attore come Elio Pandolfi (A qualcuno piacerà, di Pasolini maestro corsaro di Emanuela Audisio tutti i PREMI dei DOC Caterina Taricano e Claudio de Pasqualis) e a Silvana Ste- Harry’s bar di Carlotta Cerquetti I Nastri a Louisiana, Alfredo Bini fanini, oggi tornata dagli anni Cinquanta, protagonista del Street opera di Haider Rashid GLI ATTORI PROTAGONISTI e all’Italia Bella e perduta di Pietro Marcello docufilm girato da suo figlio Mario Balsamo (Mia madre ELIO PANDOLFI (A qualcuno piacerà di Caterina Taricano fa l’attrice). Per Pandolfi in particolare il Premio dei Nastri e Claudio de Pasqualis d’Argento è stato anche un vero e proprio omaggio alla SILVANA STEFANINI (Mia madre fa l’attrice di Mario Balsamo) Louisiana (The other side), Bella e perduta e Alfredo Bini mente ‘caldo’ la menzione a Prima di tutto di Marco Simon sue poliedrica carriera. ospite inatteso sono i migliori documentari dell’anno, con Puccioni, condivisa con il produttore Giampietro Preziosa, Per il Nastro del Miglior documentario erano candidati con Fuocoammare di Gianfranco Rosi premio annunciato dai film che racconta la storia di una coppia omogenitoriale nel Minervini anche Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, Erne- giornalisti cinematografici prima dell’Orso d’Oro di Berlino, rapporto con la paternità (di due gemelli) nella costruzione sto Pagano, Andrea Segre e Walter Veltroni. Sul cinema, e Ridendo e scherzando, ritratto di un regista all’italiana, di una delle ‘famiglie arcobaleno’ in una stagione e in gior- invece con il vincitore Simone Isola, Mario Canale (con il omaggio dei Nastri a Ettore Scola con un Nastro a Paola e nate politicamente ‘roventi’- al centro del dibattito urgente film sui Taviani), Gaetano Di Lorenzo (che ha raccontato Silvia Scola, autrici del film. Per i documentari dell’anno an- per il voto sui diritti civili. Franco Indovina), (con il ritratto di Kubrick cora una volta alla Casa del Cinema c’è stata grande festa Tra i riconoscimenti su Cinema, cultura, spettacoli segna- nel racconto del suo autista) e Valerio Ruiz (Lina Wertmul- con molti riconoscimenti speciali, a cominciare dai Premi lati i tre documentari su Pier Paolo Pasolini con un premio ler). Nella terza cinquina sui docufilm, con Pietro Marcello dei 70 anni, decisi per aprire un anno speciale per il Sinda- a Pasolini, Il corpo e la voce di Maria Pia Ammirati, Arnaldo anche Mario Balsamo, Renato De Maria, Davide Ferrario cato e i Nastri: sono andati a Gianfranco Pannone, autore Colasanti e Paolo Marcellini, costruito su splendidi materia- e Peter Marcias. quest’anno de L’esercito più piccolo del mondo, e a Anto- li delle Teche Rai e, con due menzioni speciali, La voce di Tra i temi dei film finalisti, comunque i quindici migliori su nietta De Lillo, che ha curato nel 2015 il progetto collettivo di Pasolini di Matteo Cerami e Mario Sesti e Pasolini maestro 95 selezionati, il Sindacato ha apprezzato film che raccon- Oggi insieme, domani anche per la loro storia appassionata corsaro di Emanuela Audisio, con le musiche originali, tra tano la società attraverso il mondo della scuola (Amelio/ e coerente con la narrazione del cinema del reale. E ancora, l’altro, composte dal Maestro Remo Anzovino. Premi spe- Pagliarani) o i bambini (Veltroni), mondi estremi indagati da Tanti applausi, commozione e standing ovation in platea come a Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti (lo ha ciali, a proposito di Cultura e arte anche a Firenze e gli Uffizi uno sguardo d’autore (con Minervini, Ferrario), la Napoli a Berlino solo pochi giorni prima, alla Casa del Cinema per ritirato con Andrea Sisti produttore del film ma soprattutto in 3D di Luca Viotto, splendido racconto di uno dei musei musulmana (Pagano) e ,ancora, il lavoro (Marcias) e molti Gianfranco Rosi e Pietro Bartolo, il medico ormai popolarissimo erede di ‘Otello’, trattoria storica che ha visto nascere alcu- più noti e frequentati al mondo: Sky 3D ha sperimentato ‘in altri temi interessanti proposti anche ‘saccheggiando’ gli protagonista di Fuocoammare che hanno inaugurato con una ni capolavori del cinema) e Filmstudio mon amour di Toni casa’ come aumentare la suggestione delle immagini con il archivi del cinema, uno per tutti il mondo della ‘mala’ attra- foto simbolica e memorabile la serata dei Nastri d’Argento per i D’Angelo, un altro film su un luogo speciale per la storia del realismo possibile attraverso le nuove tecnologie. verso cronaca e cinema raccontato da Renato De Maria. Documentari promossa dal Sngci al Roma. Insieme hanno stret- to con orgoglio due premi: il Nastro Speciale e proprio quell’Orso cinema a Roma. Dalla cultura alla società menzioni speciali sono andate I premiati – a parte il film di Rosi, premiato eccezionalmen- d’Oro preso a Berlino, tornato a Rosi dopo i festeggiamenti Tre premi speciali Esuli: le guerre di Barbara Cupisti, Torn- anche a Harry’s bar e Street opera. Il film sull’Harry’s è il te con i film del 2015- sono stati scelti tra tutti i film usciti lampedusani. Strappati di Alessandro Gassmann e 87 ore di Costanza racconto di un luogo mitico veneziano, in Calle Vallaresso, nell’anno solare, quindi entro il 31 Dicembre 2015, divisi “E’ stata una grande emozione portarlo da noi, sull’isola – ha rac- Quatriglio per altrettanti film che hanno sottolineato con di un grande protagonista come Arrigo Cipriani, di un’au- in due diverse categorie: produzione dedicata ai temi del contato Bartolo – Tutti lo hanno accolto con entusiasmo, hanno reale e documentari dedicati a cinema, cultura, musica, forza temi o, come nel caso di Costanza Quatriglio, lo scan- tentica leggenda internazionale che ha attraversato mille vi- voluto toccarlo e anche i bambini, il parroco, la gente che ha dalo di una morte colpevole e assurda, nei quali è forte il cissitudini, e in ottant’anni di storia ha visto passare scrittori, teatro e spettacoli in genere. Una terza cinquina per i Do- visto Rosi girare facevano a gara per averlo. Ora è di nuovo qui, rapporto tra cinema e giornalismo e la riflessione sull’ attua- pittori, registi, divi del cinema, re, regine e tanti buongustai. cufilm è stata anticipata dalla selezione che a Giugno ri- l’ho riportato a Roma al legittimo proprietario, Rosi”. Che è tor- lità più urgente e drammatica. Su un argomento particolar- Regia di Carlotta Cerquetti nata su un soggetto condiviso guarderà i lungometraggi . nato subito a Lampedusa, dove Fuocoammare ha trovato uno schermo per un’anteprima seguita pi da proiezioni e vendite del 70 cinemagazine film in 64 Paesi del mondo. cinemagazine 71 A Matteo Gentiloni il Cinemaster 2016 di Studio Universal CORTI

ILD’ARGENT NASTRO A O

diQUASI Piperno EROI E PANORAMA di Gianluca Abbate vince per l’animazione

Quasi eroi di Giovanni Piperno e Panorama di Gianluca FICTION Abbate sono i vincitori dei “Corti d’Argento” 2016. A loro Quasi eroi di Giovanni Piperno (Nastro d’Argento) sono andati quest’anno i Nastri assegnati dai Giornalisti Bellissima di Alessandro Capitani Cinematografici e consegnati insieme alla proclamazione Frankie di Francesco Mazza del vincitore del Cinemaster di Studio Universal: Matteo Non senza di me di Brando De Sica Gentiloni, segnalato per La banda del catering (CSC). Quasi Varicella di Fulvio Risuleo eroi ha vinto su Bellissima di Alessandro Capitani, Frankie di Le ‘cinquine’ sono state scelte, tra i corti della selezione Panorama di Gianluca Abbate Francesco Mazza, Non senza di me di Brando De Sica, e ANIMAZIONE ufficiale in particolare tra i 24 titoli finalisti che seguono: Pircantaturi di Buscaldi, Conigliaro, Fresta (CSC) Varicella di Fulvio Risuleo, in ‘cinquina’ per la ‘fiction’. Panorama di Gianluca Abbate (Nastro d’Argento) Soil is alive di Beatrice Pucci Per l’animazione ha vinto Panorama di Gianluca Abbate che Bagni di Laura Luchetti FICTION The life after Pina di Michele Bernardi era in cinquina con Bagni di Laura Luchetti, Lungomare di Lungomare di Daniele e Davide Ratti Bellissima di Alessandro Capitani Daniele e Davide Ratti, Mechanick di Margherita Clemente, Mechanick di Clemente,Cogno,Garzo, Moldovan (CSC) Era bellissima di Max Croci Lorenzo Cogno, Maria Garzo e Tudor Moldovan (CSC) e Soil is alive di Beatrice Pucci E.T.E.R.N.I.T di Giovanni Aloi LA SELEZIONE 2016 Soil is alive di Beatrice Pucci. Assegnati tre premi speciali a Il Frankie di Francesco Mazza La Giuria composta dal Direttivo Nazionale del Sindacato ha tema di Jamil, esordio alla regia nel segno della solidarietà di PREMI SPECIALI Il miracolo di Fabio Mollo selezionato i finalisti e i vincitori tra i 190 titoli (157 di fiction e Massimo Wertmuller, Era bellissima di Max Croci, omaggio Il tema di Jamil di Massimo Wertmuller La riva di Nicola Ragone 33 di animazione), compresi entro il limite massimo dei 20’ a Visconti rivisitato oggi, in un corto ancora una volta siglato Era bellissima di Max Croci Non senza di me di Brando De Sica di durata, proposti nell’annata 2015/16 dai principali Festival dalla sintonia perfetta del regista con e, e per l’animazione Oggi è il giorno di festa di Giovanni Prisco e nelle più importanti rassegne specializzate e, nel caso degli infine, a La ballata dei senzatetto di Monica Manganelli, che La ballata dei senzatetto di Monica Manganelli Quasi eroi di Giovanni Piperno allievi del Csc, inviati alla Commissione di selezione dei ‘Corti affronta con l’animazione le ferite del terremoto in Emilia. Varicella di Fulvio Risuleo d’Argento’ entro il 20 Marzo 2016. Menzioni speciali per l’attenzione al tema della disabilità MENZIONI Venerdì di Tonino Zangardi a Due piedi sinistri di Isabella Salvetti e per Il miracolo rea- Due piedi sinistri di Isabella Salvetti Without di Paola Sinisgalli INCONTRO CON GLI AUTORI IN ‘CINQUINA’ lizzato nel laboratorio coordinato di Fabio Mollo per l’Ente Il miracolo coordinamento di Fabio Mollo Insieme ai premi, come sempre, negli ultimi anni, il Sngci ha dello Spettacolo con la regia collettiva di Serena Aragona, Regia collettiva di ANIMAZIONE dedicato ai corti, prima della premiazione, un momento di Honglei Bao, Fabrizio Benvenuto, Luca Cenname, Michele Serena Aragona, Honglei Bao, Fabrizio Benvenuto, Luca Bagni di Laura Luchetti approfondimento con gli autori premiati. Leonardi, Alberto Mangiapane, Domenico Modafferi, Alain Cenname, Michele Leonardi, Detours di Nico Bonomolo I ‘Corti d’Argento’ ringraziano per la collaborazione alla sele- Parroni, Mariagiovanna Postorino, Mario Vitale. Alberto Mangiapane, Domenico Modafferi, Alain Parroni, Frontiers di Hermes Mangialardo zione 2016 il Centro Nazionale per il Cortometraggio e prin- Tre infine i corti che il Sngci segnala per l’animazione, sul te- Mariagiovanna Postorino, Mario Vitale. La ballata dei senzatetto di Monica Manganelli cipali festival e rassegne specializzate, il CSC e, soprattutto ma dei migranti: con Detours di Nico Bonomolo e Migrar di Lungomare di Daniele e Davide Ratti Studio Universal, che ha assegnato il suo Cinemaster su una Laura Pizzato, Frontiers di Hermes Mangialardo, scelto tra ANIMAZIONE Mechanick di Clemente, ‘rosa’ di titoli indicata anche dai Giornalisti Cinematografici l’altro efficacemente anche per la campagna del Consiglio Detours di Nico Bonomolo Cogno, Garzo,Moldovan (CSC) e che, ancora una volta, ha scelto di abbinare ai Corti d’Ar- Italiano per i Rifugiati, il CIR, che offre assistenza a chi è co- Frontiers di Hermes Mangialardo Migrar di Laura Pizzato gento un premio importante per la formazione e la creatività stretto a fuggire dal proprio Paese. Migrar di Laura Pizzato Otto di Dario Imbrogno e Salvatore Murgia giovanile come il suo Cinemaster.

72 cinemagazine cinemagazine 73 di Laura Delli Colli (foto di Pietro Coccia) E’ finita con un verdetto prevedibile e soprattutto con la Palma più ‘rossa’, nel senso della militanza, che si potesse prevedere: Cannes con la vittoria di ha lanciato un messaggio di solidarietà ai nuovi poveri del mondo ed è questo, inevitabilmente,oltre la qualità del cinema il segno forte che il Festival 69 che si è appena concluso, lascia con la Palma d’Oro 2016 al suo I, Daniel Blake . Loach nove anni fa aveva già vinto con Il vento che acca- rezza l'erba e per una Giuria che ha visto i film di un con - corso interessante, nel quale non c’era però un ‘colpo di fulmine’ troppo prevedibile, è prevalsa sull’orginalità e le provocazioni d’autore, la storia toccante di un uomo, un semplice carpentiere che ferma il suo lavoro per i postu- mi di un brutto infarto e conosce sulla sua pelle il tunnel di quella povertà inesorabile e improvvisa che attraversa oggi le società più civili del mondo. Ken Loach è un maestro nel raccontare il mondo del lavoro e la sofferenza delle classi povere. «Cannes è importante per il futuro del cinema» ha detto ritirando il premio ma è ai lavoratori, quelli del suo film innanzitutto, che ha voluto de- dicare la Palma, andata al suo Daniel Blake perchè, come ha detto ringraziando la giuria, «E' grazie a loro se siamo qui. Cercate di restare forti, per favore. Ci sono persone che faticano a trovare il cibo nel quinto paese più ricco del mondo. Ci sono milioni di persone ridotte alla fame, per la grottesca ricchezza di pochi. Il cinema serve anche a rap -

74 cinemagazine cinemagazine 75 presentare questo, le persone che combattono contro i Asghar Farhadi e dice sul palco «Questo premio lo devo al ricchi e i potenti. Diamo un messaggio di speranza, un mio popolo e glielo dedico col cuore» (allo stesso film che altro mondo è possibile e necessario». racconta l’Iran tra tradizione e modernità anche il premio A Laurent Lafitte, che ha condotto la cerimonia finale, per la sceneggiatura). è toccato il compito di annunciare I premi tra emozioni La giuria presieduta dal regista di Mad Max George Miller, e sorprese. L’emozione per esempio del pianto dirotto nella quale ha ‘militato’ anche la ‘nostra’ Valeria Golino, ha di Xavier Dolan, il ragazzo prodigio che aveva vinto con scelto come migliore attrice invece Jaclyn Jose, protago- Mommy solo due anni fa ed è oggi di nuovo vincitore del nista del filippino Ma' Rosa di Brillante Mendoza. Grand Prix con il suo Juste la fin du monde (che in realtà Premio alla regia a pari merito a Cristian Mungiu e Olivier non era stato accolto dalla stampa con un successo una- Assayas, un compromesso tra il film rumeno, per molti fa- nime) il quale, tra le lacrime, non dimentica di ringraziare vorito e senza dubbio quello firmato da Assayas, regista– la famiglia. Una famiglia, dice, con cui «mi trovo molto me - manifesto del cinema francese d’autore, molto amato dal glio rispetto a quanto fa il mio protagonista con la sua». Presidente del festival, un grande industriale e produttore Hanno un po' sorpreso alcuni premi, altri sono andati for- del cinema francese come Pierre Lescure. se nel segno di un compromesso al quale - giudicando Il resto è nella lista del palmarès. i rumors con i quali era stato accolto proprio il suo film- E forse nelle dicharazioni dei giurati, poche come sem- Personal shopper - hanno senza dubbio gratificato non pre, dopo la premiazione: è filtrata l’unanimità nei pochi solo Olivier Assayas ma certamente i ‘padroni di casa’. commenti ‘a caldo’ e Valeria Golino per prima non lo ha Tra le scelte meno scontate Houda Benyamina ha vinto la nascosto, sia pure con una battuta ‘al volo’). Camera d’or con Divines e ha salutato il Premio e la giuria Ma alla fin fine di fronte alle provocazioni, agli enfant pro - molto femminile con un linguaggio a dir poco …libero. dige, alla possibilità di guardare ad un cinema d’autore Emozione al massimo in sala quando una standing ova- (Almòdovar, per esempio) che ha convinto ed è stato ap- tion e un lungo applauso ha salutato Jean Pierre Leaud, plaudito è evidente che alla fine, in un festival dalle due Palma d’onore di questa 69.ma edizione così anche nel anime-cinema rigorosamente d’autore insieme al gran segno di Truffaut «Sono nato qui» dice «quando Truffaut circo dell’eleganza e del marketing sulla montèe des mar- ha presentato I 400 colpi. Ora sono di nuovo qui con La ches- è stato più facile mettersi d’accordo su una Palma mort de Louis XIV (il film spagnolo di Albert Serra in cui all’insegna del rigore stilistico che su un premio originale, Léaud interpreta re di Francia) Ma mi chiedo ancora cos’è con tutto il rispetto per il grande Ken Loach, ma insieme il cinema e ancora non so rispondermi, anche se forse anche innovativo. E forse questo dalla giuria di un regista aveva ragione Cocteau quando diceva che "è la sola arte ‘futuribile’ come il padre di Mad Max. che cattura la morte al lavoro"». Nessuno degli spettatori di Cannes 69 se lo sarebbe Il miglior attore è Shabab Hosseini, per Forushande di aspettato.

76 cinemagazine cinemagazine 77 Dai David al trentennale del mensile di Piera Detassis, FOTOGRAFIA: Peter Suschitzky - Il racconto dei racconti ai riconoscimenti della Stampa Estera MUSICA: David Lang Youth La giovinezza CANZONE ORIGINALE: Simple song #3 di David Lang, a Sumi Jo Youth SCENOGRAFIA ECCO TUTTI I PREMI Dimitri Capuani, Alessia Anfuso Racconto dei racconti COSTUMI Massimo Cantini Parrini, Il racconto dei racconti TRUCCO: AI MIGLIORI DELL’ANNO Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi D’Andrea, Leonardo Cruciano per Il racconto dei racconti ACCONCIATORE: Francesco Pegoretti per Il racconto dei racconti MONTAGGIO CIAK 30 Andrea Maguolo con la collaborazione Ciak, si premia! di Federico Conforti Lo chiamavano Jeeg Robot a Cinecittà tra FONICO DI PRESA DIRETTA Perfetti Sconosciuti Angelo Bonanni per Non essere cattivo Premi come occasione di festa ma anche di EFFETTI DIGITALI e Jeeg Robot Makinarium – Il racconto dei racconti annunci e di incontro per il cinema italiano. La 30.ma edizione dei Ciak d’Oro è andata a Perfetti sco- DOCUMENTARIO Abbiamo cominciato il 18 Aprile con il David, S is for Stanley di Alex Infascelli nosciuti di Paolo Genovese, Lo chiamavano Jeeg Robot chiudiamo con i Nastri a Luglio. MIGLIOR FILM UNIONE EUROPEA di Gabriele Mainetti e Il racconto dei racconti – Tale of Ta- Il figlio di Saul di Laszlo Nemes (Teodora Film) les di Matteo Garrone. Ex aequo tra Perfetti sconosciuti e Anche il Presidente Mattarella ricevendo i MIGLIOR FILM STRANIERO Lo chiamavano Jeeg Robot che hanno conquistato sia i David ha ritenuto “urgente un piano di rilan- Il ponte delle spie di Steven Spielberg (20th Century Fox ) lettori del giornale che la giuria dei critici, aggiudicandosi 4 MIGLIOR CORTO CIAK D’ORO ciascuno. cio del cinema, attraverso le disponibilità fi- Bellissima di Alessandro Capitani Per il film di Genovese i riconoscimenti anche al Miglior atto- nanziarie, l’accesso migliore ai servizi, i mec- DAVID GIOVANI La corrispondenza di Giuseppe Tornatore re protagonista Marco Giallini, alla Sceneggiatura Filippo canismi fiscali automatici, gli aiuti per le opere Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mam- degli esordienti e per i film sperimentali e, an- DAVID 60 mini e Rolando Ravello, alla Canzone Originale di Fiorella nuova vita su Sky Mannoia, Bungaro e Cesare Chiodo. cora, per il recupero delle "sale storiche". La vittoria, per la prima volta ad una commedia (e il David GLOBI D’ORO Al superhero movie italiano sono andati invece i CIAK D’O- Con lui al Quirinale anche il Ministro France- non ha la categoria commedie …) è indubiamente la novità il supereroe è Benigni RO per il Miglior attore non protagonista Luca Marinelli, schini: Il 2016 è del resto l’anno della nuova più evidente (e per qualcuno stravagante) dell’edizione dei Miglior colonna sonora di Michele Braga e Gabriele Mai- 60 anni, targata per la prima volta Sky. Il Miglior film per la stampa estera è stato Lo chiamavano netti, Miglior Manifesto di Daniele Moretti per Big Jellyfish legge e, come dimostrano i premi assegnati Un “esordio” che ha trasformato a Roma gli Studios di Via Jeeg Robot. Palazzo Farnese assegnati anche il Gran e Miglior Opera Prima. Successo anche per Matteo Garro- Tiburtina in Hollywood Boulevard grazie alla diretta Sky (an- anche nel mondo «Il cinema italiano sta vi- Premio della Stampa Estera a Fuocoammare di Gianfran- ne con Il racconto dei racconti – Tale of Tales che ha vinto che in chiaro) che ha animato il red carpet e ringiovanito il co Rosi e il Globo d’Oro alla Carriera a e vendo un momento positivo». Lo dice an- premio di Gian Luigi Rondi grazie soprattutto alla conduzio- Miglior Regia, Miglior Scenografia e Migliori costumi. . Sabrina Ferilli è la Migliore Attrice Protagonista, per l’inter- che il Ministro con i dati del 2015 alla mano: ne di Alessandro Cattelan. Ecco I premi: MIGLIOR FILM pretazione di Marina in Io e lei di Maria Sole Tognazzi. «Dopo anni di flessione i biglietti sono au- MIGLIOR FILM Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti IL CIAK - ALICE GIOVANI (nato dalla collaborazione del ma- mentati dell’8,5%. C’è stato poi un aumento Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese OPERA PRIMA L’Attesa di Piero Messina gazine con Alice nella Città, Sezione indipendente e autono- REGIA: COMMEDIA ma del Festival Internazionale del Film di Roma), dedicato di risorse per il tax credit internazionale che Il racconto dei racconti di Matteo Garrone Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese alle migliori pellicole italiane rivolte al mondo dei ragazzi, REGISTA ESORDIENTE SCENEGGIATURA ha fatto sì che dai 9 milioni del 2013 si sia Gabriele Mainetti. Lo chiamavano Jeeg Robot viene assegnato a Un Bacio di Ivan Cotroneo, un film che Ivan Cotroneo e Monica Rametta Un bacio parla di adolescenza, bullismo e omofobia. passati ai 13 del 2014 e ai 26 del 2015». SCENEGGIATURA ATTRICE Ondina Quadri per Arianna A Lino Banfi, il SUPERCIAK D’ORO per la sua straordinaria Al David, per la prima volta in onda su Sky, la Perfetti sconosciuti (Filippo Bologna, Paolo Costella ATTORE Elio Germano per Alaska Paolo Genovese, Paola Mammini, Rolando Ravello) MUSICA Carlo Crivelli per Sangue del mio sangue carriera. Ancora: Valerio Mastandrea per Kimera Film, con novità di una piccola rivoluzione. PRODUTTORE FOTOGRAFIA Rai Cinema e Taodue ha avuto il CIAK D’ORO. MIGLIOR Per gli altri, ancora Palazzo Farnese alla Gabriele Mainetti Goon Films, Fabio Zamarion per La corrispondenza PRODUTTORE per Non essere cattivo di Caludio Caligari. ATTRICE PROTAGONISTA CORTOMETRAGGIO Greta Scarano e Alessandro Borghi (premiato anche Stampa Estera, festa del trentennale a Cine- Ilenia Pastorelli Jeeg Robot Tra le dita di Cristina K. Casini per Non essere cattivo) rivelazioni dell’anno per Suburra e ATTORE PROTAGONISTA: DOCUMENTARIO a Sonia Bergamasco CIAK D’ORO come Attrice Non Pro- città per i Ciak, settantennio con molta voglia Claudio Santamaria per Jeeg Robot If Only I Were That Warrior di Valerio Ciriaci di ‘svecchiare’ meccanismi e ritualità per noi ATTRICE NON PROTAGONISTA: GRAN PREMIO tagonista per Quo vado?. Per la serialità d’autore, CIAK per Jeeg Robot Fuocoammare di Gianfranco Rosi SPECIALE SERIAL MOVIE a Miriam Leone, l’ispettrice dei Nastri. ATTORE NON PROTAGONISTA: GLOBO ALLA CARRIERA Valeria Ferro di Non uccidere. Ecco com’è andata… Luca Marinelli per Jeeg Robot Nicoletta Braschi e Roberto Benigni BELLO & INVISIBILE infine è Bella e perduta di Pietro Mar-

78 cinemagazine cinemagazine 79 A Cortina l’omaggio del SNGCI ai loro primi quarant’anni

Enrico che è il più grande dei due, e Carlo. Del resto il cine- al montaggio. E’ bravissimo, perfetto come regista, perché ma è stato pane quotidiano in casa Vanzina: “Mamma ci non gira un metro in più di quello che serve, non si spaven- voleva diplomatici, tanto da averci fatto studiare allo Chate- ta di andare all’estero, di contattare grandi attori americani aubriand… “ Ma il cinema ha avuto la meglio sul progetto di che quasi sempre gli dicono di sì… CIAKPERDUE vederli ambasciatori con l’educazione internazionale e raf- ha anche un notevole fiuto come talent finata del liceo francese: come non ritrovarli su un set con scout, sottolinea Enrico: “Ad esempio consigliò a Risi per una passione cinematografica scoperta in casa? Vita coi figli, , allora ancora sconosciuta, Enrico e Carlo Vanzina fanno 40 “Invece di andare in vacanza al mare l’estate la passavamo dopo averla vista in una piccola immagine su Photo”. E la GRAN FINALE DI CORTINAMETRAGGIO NEL SEGNO DELLA COMMEDIA ITALIANA nelle location delle riprese” ha raccontato, ancora, Enrico. Bellucci non si è dimenticata di chi ha lanciato la sua carrie- “Mi ricordo un anno in Spagna con papà che girava un film ra: “A un’anteprima di Malena, dal palco mi ha reso omag- e sui set accanto Corbucci e Leone… Sì, è stato un periodo gio, ringraziandomi. E non nascondo che certe cose fanno fantastico”. piacere…” spiega Carlo Vanzina – soprattutto perché c’è Proprio un omaggio e un annuncio dedicato a Steno ha anche chi cerca far dimenticare di aver iniziato con noi”. Tra aperto la serata: ”Nel 2017, l’anno prossimo, papà avrebbe gli altri protagonisti ormai popolarissimi lanciati dai Vanzi- avuto 100 anni, faremo una grande mostra per ricordarlo” na c’è anche Raoul Bova: “Per vedere la scena della sua ha detto Enrico, subito dopo la breve clip dedicata proprio uscita da sirenetto in Piccolo grande amore, Valentino si è a Steno realizzata dal Sngci in collaborazione con Csc Ci- fatto organizzare una proiezione privata”, raccontano sorri- neteca Nazionale che a sorpresa per i Vanzina ha aperto dendo… Come dimenticare Pozzetto, Villaggio, Salemme “Ho lavorato con tanti naca e memorie di più di l’incontro col pubblico di Cortina: una carrellata di foto dal e tante attrici diventate poi protagoniste della commedia in registi ma il mio preferito sessanta set, scandita cinema di papà Steno sul montaggio di una conversazione moltissimi film? è Carlo: il cinema ce l’ha da aneddoti irresistibili inedita con il regista recuperata in archivio dalla registrazio- E i critici? “Alla fine in genere molto giusti con noi, a parte nel sangue” dice Enrico come certe sequenze ne di una lunga conversazione con il critico e saggista Fran- qualche preconcetto ideologico.” Risponde Carlo. “Ab- Vanzina. E Carlo: “Enri- dei loro film diventati di cesco Savio. “Non l’avevamo mai ascoltata, mi ha colpito biamo fatto tanti film, forse troppi, alcuni molto carini altri co porta in dote la sua culto e spesso rivalutati sentire un tono e un timbro di voce, nel racconto di papà, meno. A volte abbiamo sbagliato a seguire troppo le richie- cultura, ha letto tanti libri, anche a dispetto di qual- molto simile al mio” ha detto Carlo. E anche Enrico ne è sta- ste di certi produttori. Ma quando abbiamo fatto le cose di io ho visto tanti film e alla che scivolata ‘trash’. to sorpreso, proprio nel giorno della festa del papà, un rife- testa nostra alla fine ci sono venuti bene” aggiunge Enrico fine, sul set come nella Tanti i titoli e ricchissima rimento imprescindibile per loro che sono ormai finalmente Vanzina. vita di tutti i giorni, da sempre, il nostro accordo la carrellata degli attori non solo figli ma a loro volta padri di una è totale”.Se qualcuno avesse dubbi, insomma, proposta in un breve fil- lunga fila di autori della nuova commedia l’incontro di Cortinametraggio dove i giornalisti ci- mato ‘cult’ che i Vanzina e grandi talent scout della comicità nazio- nematografici hanno anticipato i festeggiamenti hanno montato dal loro nale. per i loro primi quarant’anni di cinema, li smen- cinema. E moltissimi Con Laura Delli Colli Carlo e Enrico hanno tirebbe: c’è un’armonia perfetta fra i due fratelli, gli amici ‘speciali’ co- ricordato i passaggi di un legame forte con oltre 60 film insieme e appunto già quarant’anni di cinema nosciuti in famiglia ma sempre presenti nei ricordi di casa Steno anche nel cinema. Carlo ha ricor- UNA MARATONA DI RISATE SEMPRE IN COMMEDIA insieme,‘scolpiti’ nella storia della commedia italiana. I gior- Vanzina come nel loro immaginario, colto e insieme anche dato che il suo debutto sul set avvenne nalisti cinematografici, con una serata e un premio rigoro- trasgressivo, a volte contestato o un po’ "snobbato" dalla proprio con lui, da bambino: ”In una sce- Sessanta film in quarant’anni, e una maratona di commedia ita- samente per due, li hanno festeggiati inaugurando i 70 anni critica militante per certe situazioni esagerate, anche nelle na interpretavo Totò bambino circondato liana che ha fatto ridere, nella migliore tradizione anche con qual- del Sngci, nato proprio nel marzo del ’46, nella serata finale battute, che hanno a volte fatto arricciare il naso ad alcuni dalle donne… mi disperavo e pare che al che punta di amarezza, milioni di spettatori. Era il 1976 quando dell’11.ma edizione di Cortinametraggio, un vero e proprio autori. Critiche e snobismi a cui la coppia ha replicato con cinema, vedendomi, mamma non abbia Carlo debuttava dietro la macchina da presa come regista di talk show, condotto da Laura Delli Colli, con le domande quell’ enciclopedia del cinema cult alimentata dal pubblico resistito e sia uscita dal cinema ripeten- Luna di miele in tre, scritto con Enrico che firmava lo stesso anno di altri giornalisti e con l’intervento di un protagonista tra i che spesso ancora li sorprende. do…’Bello de mamma’. .. Febbre da cavallo, un mito per intere generazioni di appassionati più interessanti della nuova commedia italiana, il regista di Chi erano gli ‘eroi’ della commedia visti da vicino a cena o Dopo aver fatto da assistente a Monicel- di comicità, ma anche Oh Serafina scritto con Alberto Lattuada, Perfetti sconosciuti Paolo Genovese con il quale, anche in salotto? Li ricordano con grande affetto parlandone, qua li, l’esordio alla regia, con Luna di miele in dal romanzo di Berto. Sono loro successi come I film di Diego sul palco, c’è stato, per i Vanzina e da parte loro più di uno e là anche con una punta di ironia: Alberto Sordi, Mario tre, appunto nel 1976. ”Ero talmente pre- Abatantuono I fichissimi del 1981, Eccezzziunale... veramente e scambio di sincere cortesie. E’ stata, col pubblico del festi- Monicelli, Mario Soldati, Age e Scarpelli, ma suntuoso da rifiutare contratti con Carlo Viuuulentemente mia entrambi del 1982, ma soprattutto un ever- val diretto da Maddalena Mayneri, alla serata finale, una car- anche Paolo Panelli e Bice Valori, Luciano Salce, Raimondo Ponti e Goffredo Lombardo. Tanto che rellata cinematografica all’insegna dei ricordi, ma non solo: Vianello, pazzo per il calcio al punto da chiudersi in casa Goffredo chiamò papà, chiedendogli se green come Sapore di mare sempre del 1982. davanti a una platea affollata da molti autori e attori come senza sentire radio e tv quando la domenica la Rai trasmet- fossi matto”. Figli di Steno e nipoti di un nonno a lungo giornalista al Corrie- Edoardo Leo, Violante Placido, Fausto Sciarappa e -tra volti teva non prima del tardo pomeriggio solo il secondo tempo La divisione dei compiti? E’ venuta natura- re della Sera Enrico e Carlo hanno avuto un particolare intuito molto popolari della fiction- anche il giovanissimo Cristia- di una partita di calcio (di cui alla fin fine la radio aveva già le: “Io non ho mai voluto fare il regista, Car- nel lanciare film diventati ‘cult’, a cominciare dai cinepanettoni. no Caccamo, appena diplomato al Centro Sperimentale e dato i risultati…). “Sono amici di famiglia che hanno certa- lo invece era fissato fin da adolescente. E i Qualche titolo dei loro? Vacanze di Natale (1983, capostipite dei Francesca Cavallin, ma soprattutto, in prima fila, Laura Mo- mente alimentato insieme alle ore passate sui set di papà, ruoli nella coppia? “Sono molto chiari, scri- cinepanettoni) Yuppies - I giovani di successo (1986), una for- rante, ospite del Festival, oltre un’ora di confidenze, tra cro- la nostra passione per il cinema” hanno raccontato insieme viamo insieme, Carlo gira, io do’ una mano mula di successo confermata da Sognando la California (1992), S.P.Q.R. (1994), A spasso nel tempo (1996), A spasso nel tempo - L'avventura continua (1997) e Vacanze di Natale 2000 (1999). 80 cinemagazine cinemagazine 81 LA 17.ma edizione del Festival col patrocinio del SNGCI Il Premio Verdone 2016 a DUCCIO CHIARINI A Lecce ha vinto Short skin

Il Premio Mario Verdone, I dieci registi selezionati giunto alla sua settima edizio- quest’anno in concorso pre- ne, è stato vinto quest’anno sentano tutti film molto inte- da Duccio Chiarini con Short ressanti ed è bello constatare Skin. che ogni anno (e questo è il Il film è stato premiato da settimo) il nostro cinema sia Silvia, Carlo e Luca Verdone in grado di produrre esordi di su segnalazione della giuria alto valore. Anche per questa composta da Sngci, Festival edizione la nostra scelta non di Lecce e Centro Sperimen- è stata affatto facile, ma sia- tale di Cinematografia “perché racconta con grazia e autoi- mo contenti di essere ancora una volta legati al Festival del ronia l’imbarazzo esistenziale di un adolescente alle prese Cinema Europeo che ha avuto l’idea di istituire il riconosci- con una sessualità complicata da un piccolo difetto fisico mento dedicato a nostro padre Mario”. trasformando la sua storia in una parabola universale sulla Le precedenti edizioni sono state vinte da: Susanna Nic- difficoltà di amare e farsi amare. chiarelli per Cosmonauta, Aureliano Amadei per 20 sigaret- Un film che suscita con delicatezza e assoluta originalità te, Andrea Segre per Io sono Li, Claudio Giovannesi per Alì un’immediata empatia”. Erano stati selezionati per il ricono- ha gli occhi azzurri”, Matteo Oleotto per Zoran, il mio nipote scimento Laura Bispuri per Vergine giurata, Maccio Capa- scemo, Sebastiano Riso per Più buio di mezzanotte. tonda per Italiano medio, Piero Messina per L’attesa, Duc- Realizzato dalla Regione Puglia e dalla Fondazione Apu- cio Chiarini per Short Skin, Francesco Ghiaccio per Un po- lia Film Commission con risorse del P.O.R. Puglia 2014- sto sicuro, Alberto Caviglia per Pecore in erba, Carlo Lava- 2020, il Festival del Cinema Europeo è ideato e organizzato gna per Arianna, Matteo Scifoni per Bolgia totale, Tommaso dall’Associazione Culturale “Art Promotion” con il sostegno Agnese per Mi chiamo Maya, Giovanni Virgilio per La bugia del Comune di Lecce e del Ministero dei Beni e delle Attività bianca, il Premio dedicato a Mario Verdone è rivolto ad un Culturali e Turismo-Direzione Generale Cinema. giovane autore italiano (massimo 40 anni) che si sia parti- Il Festival del Cinema Europeo è riconosciuto dal Ministero colarmente segnalato nell’ultima stagione cinematografica dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo “manifestazio- per la sua opera prima e sono Carlo, Luca e Silvia Verdone ne d’interesse nazionale” ed è membro dell’Associazione a scegliere il vincitore tra i 10 autori individuati in selezione. Festival Italiani di Cinema con il patrocinio del Parlamento “Vuol essere incoraggiamento e autentico scouting – dico- Europeo, del Centro Sperimentale di Cinematografia, del no i Verdone -. Un’opera prima segna un passo importan- S.N.G.C.I., della FIPRESCI, del S.N.C.C.I., del Centro Na- te verso una professione tanto bella quanto difficile com’è zionale del Cortometraggio, dell’Agiscuola, sotto la direzio- quella del regista. ne di Alberto La Monica e Cristina Soldano.

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