COMUNE DI CAIRATE 03 Dicembre 2012 Agg. 06 Giugno 2013

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COMUNE DI CAIRATE 03 Dicembre 2012 Agg. 06 Giugno 2013 COMUNE DI CAIRATE 03 dicembre 2012 Agg. 06 giugno 2013 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL P.G.T. DEL COMUNE DI CAIRATE EX: ‐ D.LGS n' 152 DEL 03/04/06, INTEGRATO CON D.LGS n' 128 DEL 9/06/2010 (Codice dell’Ambiente) ‐ ART. 4 L.R. 12 DEL 11/03/05 (Legge di Governo del Territorio) ‐ DCR n' 351 DEL 13/03/2007 (indirizzi generali per la VAS), ‐ DGR n' 8/6420 del 27/12/2007, n' 8/10971 DEL 30/12/2009, n' 9/761 DEL 10/11/2010 (testo coordinato di schemi metodologici ed allegati per la VAS) FASE 2 DI ELABORAZIONE E REDAZIONE DELLA VAS RAPPORTO AMBIENTALE Arch. Stefano Castiglioni COMUNE DI CAIRATE V.A.S. del P.G.T. del Comune di Cairate Sindaco ed Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzucchelli Segretario Generale : Dott.sa Maria Volpe Responsabile Settore Tecnico : Arch. Enrico Ermoni Professionista incaricato per PGT: Arch. Paolo Favole Professionista incaricato per la V.A.S.: Arch. Stefano Castiglioni Autorità procedente per la V.A.S.: Arch. Enrico Ermoni Autorità competente per la V.A.S.: Dr. Danilo Mambrin 1 SOMMARIO pg. FASE 2 DI ELABORAZIONE E REDAZIONE DELLA V.A.S. (RAPPORTO AMBIENTALE) : ‐ A 2.3.2 verifica di coerenza esterna riferita a specifici piani e programmi : 05 ‐ Piano Territoriale Regionale (P.T.R.) 05 ‐ Piano Territoriale d’Area Malpensa 14 ‐ Rete Ecologica Regionale (R.E.R.) 16 ‐ Progetto di Rete ciclabile Regionale 18 ‐ Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) 18 ‐ Accordo di Pianificazione “collegamento tra SP 12-SP 22” (Del. GP n’553 del 20/12/2011) 24 ‐ Piani Regolatori Generali (P.R.G.), Piani di Governo del Territorio ( P.G.T.) di Comuni confinanti: Carnago, Cassano Magnago, Castelseprio, Fagnano Olona, Locate Varesino (CO), Lonate Ceppino, Tradate, Oggiona S. Stefano, Gorla Maggiore 24 ‐ Piano di zonizzazione acustica 27 ‐ Piano Generale del Traffico Urbano di Cairate (PGTU) 31 ‐ Piano stralcio per l’assetto idrogeologico" (P.A.I.) 32 ‐ Aggiornamento dello studio geologico del territorio comunale 32 ‐ Studio del reticolo idrico comunale 42 ‐ Ri-delimitazione della fascia di rispetto dei pozzi comunali secondo criterio temporale 43 - Piano Regionale della qualità dell’Aria (P.R.Q.A.) 45 - Piano Regionale degli interventi per la qualità dell’aria (PRIA) 47 - Piano Provinciale per Gestione integrata rifiuti (Provincia di Varese) 47 - Piano Agricolo Provinciale 48 ‐ Piano di indirizzo forestale (P.I.F.) 51 ‐ Piano faunistico Provinciale 52 ‐ Piani Locali di Interesse Sovracomunale (P.L.I.S.) “R.T.O.” e “del Medio Olona” 53 ‐ L.R. 17 del 27/03/2000 55 ‐ Progetto Pilota delle Complessità Territoriali(provincia, Regione, Parco del Ticino) 73 ‐ Programmi di primari interventi di infra-strutturazione stradale-ferroviaria: 75 - Sistema Aeroportuale di Malpensa 75 - Autostrada Pedemontana Lombarda 75 - Progetto UE TEN-T n’24–Ponte dei due mari (Genova-Basilea- Rotterdam) 77 - Programmi Ferroviari elvetici AlpTransit, S.Gottardo e Sempione Lötschberg 79 - Centro Hupac Intermodal SA di Busto A.-Gallarate 79 - Centro Fieristico di Rho-Pero 81 - Progetto EXPO Milano 2015 81 2 - Progetto UE TEN-T n’6 - Corridoio 5 (Lisbona-Milano-Trieste- Budapest-Kiev) 83 - Autostrada Brebemi 84 ‐ A 2.3.3 Articolazione dei contenuti e delle Previsioni di PGT confronto situazioni di fatto con opportunità e ricadute alla base del quadro programmatorio (analisi S.W.O.T.) 92 ‐ A 2.3.4 effetti attesi: identificazione delle azioni costitutive del P.G.T. tramite elaborazione di schede tematiche: criticità - finalità generali - finalità specifiche- azioni: 104 distinte rispettivamente per : ‐ sistema della mobilità ‐ sistema insediativo ‐ sistema ambientale ‐ A 2.3.5 criteri di sostenibilità di riferimento e criteri di compatibilità adottati per il P.G.T. 112 ‐ A 2.4 confronti e selezione delle alternative di piano 115 ‐ A 2.5.1 verifica di processo di coerenza interna tramite matrici di impatto 118 relative alle complessive “Azioni” previste nel PGT distinte per: ‐ sistema della mobilità ‐ sistema insediativo ‐ sistema ambientale ‐ A 2.5.2 schede di approfondimento per azioni a impatto negativo o negativo probabile e modalità di risoluzione, intervento 127 valutazione di compatibilità ambientale degli specifici ambiti di trasformazione: terziario-commerciale (AT_T/C), commerciale- produttivo (AT_C/P sub 1, AT_C/P sub 2), produttivo (AT_P), residenziale (AT_R) vedi fascicolo ad hoc ‐ A 2.6.1 costruzione ed elaborazione degli indicatori 134 ‐ A 2.6.2 criteri per monitoraggio e valutazione ex post 141 ‐ A 2.7 studio di incidenza delle scelte di p.p. sui siti di Rete Natura-non previsto / ‐ A 2.8.1 proposte, misure, provvedimenti previsti per riduzione di effetti negativi significativi sull’ambiente e miglioramento della qualità dello stesso: 146 ‐ sistema della mobilità ‐ sistema insediativo ‐ sistema ambientale ‐ A 2.8.2 riscontro dei contenuti del Rapporto Ambientale a criteri normativi della Regione Lombardia (Del. G.R. 8/10971 del 30/12/09) 186 3 ‐ A 2.8.3 sintesi non tecnica vedi fascicolo ad hoc ‐ Verbali di incontri e riunioni intercorse vedi fascicolo ad hoc 4 A 2.3.2 VERIFICA DI COERENZA ESTERNA RIFERITA A SPECIFICI PIANI E PROGRAMMI Coerentemente a quanto già introdotto in proposito al capitolo A.2.2 si procede a disamina di piani e programmi afferenti al cosiddetto “livello verticale “ e cioè sia con riferimento ad area vasta sia di settore incidenti localmente sia a programmi/progetti di infrastrutture foriere di ricadute indirette sul territorio comunale. “Piano Territoriale Regionale” (P.T.R.), il cui Iter si è concluso con approvazione (Del. VIII/951 del 19/01/2010 ed entrata in vigore il 17/02/2010 e che a sua volta assuma e consolida il previgente Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.), integrandone la sezione normativa (avendo peraltro il C.R., con delib. n’56 del 28/09/2010, dato avvio a procedura di modifiche ed integrazioni) Il Documento di Piano (DdP) costituisce il raccordo con le altre sezioni del P.T.R. dato che, come dall' art. 19 della L.R. 12/2005, definisce gli obiettivi di sviluppo socio economico della Lombardia con l’individuazione di 3 macro-obiettivi (principi ispiratori dell’azione di Piano con diretto riferimento alle strategie individuate a livello europeo) e 24 obiettivi di Piano. Gli obiettivi sono poi strutturati secondo 2 criteri: sotto il profilo tematico e quello territoriale. Il criterio territoriale è effettuato individuando sistemi territoriali, intesi quali “chiavi di lettura” del sistema di relazioni “a geometria variabile ed integrata”, identificata territorialmente in: Sistema Metropolitano, Sistema della Montagna, Sistema Pedemontano, Sistema dei Laghi, Sistema della Pianura Irrigua, Sistema del Fiume Po e Grandi Fiumi di Pianura. Il Documento di Piano determina le linee guida dell’assetto del territorio regionale con l’identificazione degli elementi di potenziate sviluppo e di criticità, al fine di perseguire obbiettivi prioritari di interesse regionale di cui all’art.19, comma 2 lett. b della L. 12/2005: poli di sviluppo regionale, le zone di preservazione e salvaguardia ambientate e infrastrutture prioritarie. 5 Il Documento di Piano definisce altresì effetti diretti e indiretti la cui efficacia per il raggiungimento degli obiettivi posti, viene riscontrata tramite il sistema di monitoraggio e dall’Osservatorio permanente della programmazione territoriale (sempre ex L.R. 12/2005), evidenziando tra l’altro: - gli obiettivi prioritari di interesse regionale - i Piani Territoriali Regionali d’Area - idonei strumenti operativi Si riporta il documento redatto in occasione del convegno di presentazione svoltosi a Milano il 27/03/2008 che ne illustra in estrema sintesi il carattere ed i contenuti . Precisamente : “…….Il progetto (di P.T.R. ndr) è stato realizzato con un processo di confronto aperto, anche nell’ambito della procedura di valutazione ambientale (V.A.S.) che ha accompagnato il piano per garantirne la sostenibilità. Il piano integra e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (vigente dal 2001), (ora Piano Paesaggistico Regionale- ndr) promuovendo, tutelando e valorizzando le risorse paesistiche della Lombardia: montagna, grandi laghi, sistema idrografico naturale e artificiale, la rete dei verde, il Po (unico fiume lombardo a non avere un Parco Regionale), ed è impostato su tre grandi obiettivi: - rafforzare la competitività della Regione - proteggere e valorizzare le risorse - riequilibrare il territorio Identifica i poli di sviluppo regionale, le infrastrutture prioritarie e strategiche per la Lombardia e le zone di preservazione e salvaguardia ambientale (con particolare attenzione alle zone a rischio idraulico e idrogeologico - il nodo di Milano, le aree di esondazione, le zone a rischio idrogeologico elevato - dialogando con il Piano dell’Autorità di Bacino dei Po e proseguendo nell’azione che la Regione Lombardia ha intrapreso per la protezione dei territori incentrata sulla prevenzione e la conoscenza dei rischi). Ai sensi della L.R. 12/2005, entro il 2009 tutte le amministrazioni devono adeguare i propri piani (Piani di Governo dei Territorio per i Comuni, Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale per le Province, Piano Territoriale Regionale per la Regione); 6 si tratta quindi di una "occasione epocale" che vede i 1.546 Comuni, le 11 Province e la Regione stessa tutti impegnati nella predisposizione di Piani di nuova generazione. Attualmente due Province (Como e Varese) hanno adeguato il proprio piano, mentre le altre hanno intrapreso l’iter, e al 31 ottobre 2007 circa 430 Comuni (il 28 % dei comuni lombardi) avevano
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