Ambito 25 Colline Albegna 3
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ALLEGATO A – Elaborato 2 Sezione3 Ambito n°25 - Le colline dell’Albegna Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE : Grosseto TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Castell’Azzara, Capalbio, Magliano in Toscana, Manciano, Orbetello, Roccalbegna, Scansano, Semproniano FUNZIONAMENTI E DINAMICHE L’ambito comprende i versanti collinari e montuosi che digradano dal crinale Monte Labbro-Poggio Murella verso l’alto corso dell’Albegna.; la lunga vallata con orientamento nord-sud del corso del fiume Fiora, i versanti del Monte Penna e Monte Civitella; il si- stema collinare di Pancole e Pereta articolato intorno a un unico crinale con andamento nord-sud; il sistema delle colline di Magliano, Montiano e Manciano. Appartengono a questo ambito i territori di Roccalbegna, Semproniano che fanno riferimento alle colline dell’Albegna, i territori di Manciano, Scansano, Castell’Azzara riferibili all’ambito del Fiora, nonché i territori collinari dei Comuni di Magliano in Toscana, Orbe- tello e Capalbio. L’ambito è caratterizzato morfologicamente dal crinale che dal Monte Labbro scende verso la costa, dalle colline del fiume Albegna fi- no a comprendere il sistema delle colline interne dei comuni di Orbetello e di Capalbio (SIR 129 Boschi delle colline di Capalbio) con una estesa copertura forestale a cui si alternano spazi aperti a pascolo con grandi alberi sparsi. Diffusa presenza di fenomeni carsici: doline tra Poggio del Leccio e Capalbiaccio; grotte di S. Angelo dei Marsi e Buca del Pucci. In quest’area si trovano anche alcune tracce di un esteso sistema di piccoli laghi carsici, quali ad esempio il lago Acquato, il lago Scuro, il lago Cutignolo ed il lago di san Floriano, che presentano la tipica vegetazione palustre. I versanti dell’alta valle dell’Albegna sono di natura rocciosa, morfologicamente aspri e ripidi. Sono numerose le risorse di valore naturalistico (sorgente dell’Albegna, Riserve Naturali di Pescinello e Rocconi, Zone di protezioen speciale, biotopi, ecc).. Caratteristica in quest’area la presenza di zone carsiche con sistemi ipogei che ospitano varie specie di chirotteri. Il corso del fiume Albegna, che nasce non lontano dal centro abitato di Roccalbegna, scorre in alveo naturale, inizialmente in una gola di natura calcarea, dominata da vegetazione riparia e da leccete, poi, in fondovalle, in un alveo ancora in buone condizioni di integrità, nonostante la presenza dell’importante centro di turismo termale di Saturnia. La media valle dell’Albegna presenta pendici più dolci dove alle aree boscate si sostituiscono le coltivazioni, prevalentemente a olive- to e vignetonelle parti più ondulate, mentre sulle aree più pianeggianti prevalgono i seminativi Il Fiora presenta un bacino scarsamente antropizzato e di conseguenza poco alterato da attività umane recenti. Alla sostanziale natu- ralezza dell’ambiente si aggiunge un indiscusso pregio paesaggistico del territorio e la presenza di rilevanti memorie storiche alcune delle quali in forte relazione con il sistema delle acque (mulini, opifici e manufatti storici vari). La risorsa acqua in questo bacino si tro- va ad assumere pertanto un forte ruolo nei confronti del paesaggio, della flora e della fauna. Il mosaico paesaggistico presenta un apprezzabile equilibrio di aree boscate, seminativi e prati pascolo, delimitati da siepi e bordure con qualche albero isolato Le formazioni forestali più rappresentate sono le cerrete e i boschi a dominanza di latifoglie. Estese porzioni di questo territorio boscato sono gravate da usi civici. Il paesaggio agrario moderno registra una generale semplificazione del mosaico agrario dovuto in prevalenza alla intensificazione del- le superfici coltivate a vigneto specializzato legati alla DOCG con impianti a rittochino (Magliano in Toscana, Scansano). A questi pro- cessi si accompagna la realizzaizone di cantine e di edifici per la trasformazione dei por Il sistema insediativo del territorio rurale è caratterizzato dalla presenza di centri murati, castelli-fattoria di impianto medievale, fattorie post settecentesche e i nuclei dell’appoderamento della Riforma Agraria. Sono diffuse le testimonianze storico architettoniche: rocche, edifici religiosi, castelli e borghi di epoca medioevale, compatti e arroc- cati sulle sommità lungo la viabilità principale di crinale, che ripercorre gli antichi tracciati della transumanza. ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI Valori naturalistici Obiettivi di qualità Azioni I corridoi fluviali principali. Conservazione degli elevati valori naturalistici ed Con riferimento ai SIR-ZPS, l’Amministrazione pro- estetico-percettivi espressi dagli eco-sistemi flu- vinciale assicura l’applicazione delle “Principali mi- Il sistema delle aree carsiche. viali del fiume Albegna (SIR-ZPS 118 Monte Lab- sure di conservazione” indicate nella D.G.R. bro e alta valle dell’Albegna- SIR-ZPS 121 Medio 644/2004 attraverso la redazione del Piano di ge- La vegetazione forestale. corso del fiume Albegna), del fiume Fiora (SIR- stione, da concordare con la competente Autorità di ZPS 119 Alto corso del Fiume Fiora), del torrente bacino per gli aspetti idraulici laddove necessario. Trasubbie (SIR B 22 Torrente Trasubbie) ed in particolare conservazione degli alvei e della vege- L’amministrazione comunale, nella gestione dei tazione seminaturale, riconversione in pascolo, procedimenti amministrativi, assicura l’applicazione uso compatibile delle acque. delle suddette misure di conservazione. Tutela del sistema di piccoli laghi carsici delle col- La pianificazione comunale persegue gli obiettivi di line di Capalbio, Orbetello e Manciano ed in parti- tutela delle zone di protezione speciale attraverso colare il lago di san Floriano e lago Acquato (SIR- l’assunzione delle misure di conservazione di cui ZPS 130 Lago Acquato Lago San Floriano) con all’Allegato A della D.G.R. 454/2008. particolare riferimento alla conservazione dei valo- ri di integrità del Lago San Floriano e al recupero La pianificazione provinciale integra i quadri cono- del Lago Acquato. scitivi di riferimento con il Censimento delle aree carsiche presente nel SIT regionale e delle relative Tutela della vegetazione forestale, le garighe e le schede di documentazione. ampie zone a coltivi e pascoli con grandi alberi sparsi che caratterizzano le colline di Capalbio La pianificazione territoriale definisce orientamenti (SIR 129 Boschi delle colline di Capalbio), con per le trasformazioni boschive ai sensi di quanto di- particolare riferimento alla conservazione delle sciplinato dalla L.R. 39 /00 e dal regolamento Fore- formazioni forestali ripariali e degli impluvi. stale 48/R/2003. La pianificazione territoriale individua altresì gli e- lementi vegetazionali tipici, quali piante isolate, sie- pi e filari alberati da tutelare con le procedure e le norme di cui agli artt. 55 e 56 del Regolamento Fo- restale n°48/R/2003. La pianificazione comunale, sulla base delle identi- ficazioni e degli indirizzi del PTC, limitatamente agli aspetti di propria competenza , definisce apposite norme di tutela con particolare riferimento a: - la conservazione della morfologia delle doline e delle cavità naturali e dei loro ingressi che dovranno essere salvaguardati da ostruzioni e/o riempimenti; - la tutela degli acquiferi di natura carsica di alta vulnerabilità nei confronti di attività antropiche che ne possano determinare inquinamenti superficiali od aerei. Le riserve naturali. Tutela e valorizzazione delle caratteristiche geo- La pianificazione comunale, sulla base delle identi- morfologiche e vegetazionali presenti nelle Riser- ficazioni e degli indirizzi contenuti nei Piani di ge- ve Naturali del Monte Penna, Pescinello e Rocco- stione delle Riserve naturali, della Provincia di ni nel cui ambito riveste particolare valore estetico Grosseto detta la relativa disciplina di tutela, ge- percettivo il complesso delle gole di Roccalbegna, stione e riqualificazione anche in riferimento alle con i resti del castello di Rocchette di Fazio. aree contigue. La pianificazione comunale assicura che siano ap- plicati gli indirizzi per la tutela del complesso delle gole di Roccalbegna con i resti del castello di Roc- chette di Fazio definiti nella Sezione 4 relativamen- te al D.M. 27/08/1973 - G.U. n. 256 del 1973 b. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra. Le sorgenti di acqua termale. Tutela della risorsa termale presente in loc. Satur- La pianificazione di livello sovracomunale assicura nia e Monticchio basso e dei relativi ambiti di sal- una gestione coordinata della risorsa termale che vaguardia. garantisca la sostenibilità delle attività legate allo sfruttamento e alla valorizzazione economica della In particolare tutela del valore estetico percettivo risorsa termale attraverso il monitoraggio della rappresentato dalla gora e dalle cascate del tor- quantità e qualità della risorsa idrica. rente Stellata in località Mulino del Bagno così come percepibile dalla strada che collega Monte- La pianificazione comunale assicura che siano ap- merano a Saturnia. plicati gli indirizzi per la tutela dell’insieme formato dalla gora e dalla cascata di acque termali nei pressi di Saturnia definiti nella Sezione 4 relativa- mente al D.M. 21/10/1995 G.U. n. 33 del 09/02/1996 Zona del comprensorio della campagna intorno a Saturnia in comune di Manciano. I soggetti delegati al procedimento relativo al rila- scio della autorizzazione paesaggistica applicano gli indirizzi di cui sopra. La vegetazione ripariale