COMUNE DI (PROVINCIA DI )

PIANO DI UTILIZZO DELLA FASCIA COSTIERA (PUFC)

DICHIARAZIONE DI SINTESI

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

GENNAIO 2017

COMUNE DI MONDRAGONE (CE)

Piano di Utilizzo della Fascia Costiera

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Valutazione Ambientale strategica

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 1 di 59

Dichiarazione di sintesi misure per il monitoraggio

Premessa Il Comune di Mondragone, in qualità di proponente e Autorità procedente, ha assoggettato il Piano di Utilizzo della Fascia Costiera a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

La presente dichiarazione di sintesi, ai sensi dell’art. 9 della Direttiva 2001/42/CE e delle norme nazionali e regionali di recepimento della stessa, viene redatta a conclusione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), inerente il Piano di Utilizzo della Fascia Costiera, approvata con delibera G.C. n° 18 del 12.02.2016.

Riferimenti normativi

La presente Dichiarazione di sintesi, redatta ai sensi dell’art. 9 Dir. 2001/42/CE, è il documento “in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto, ai sensi dell'articolo 8, del rapporto ambientale redatto ai sensi dell'articolo 5, dei pareri espressi ai sensi dell'articolo 6 e dei risultati delle consultazioni avviate ai sensi dell'articolo 7, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate”.

L’articolo 9 della direttiva è integralmente ripreso all’art. 17 comma b) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., che descrive la Dichiarazione di Sintesi come un documento “in cui si illustra in che modo le considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni, nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato, alla luce delle alternative possibili che erano state individuate”.

La Dichiarazione di Sintesi rientra tra i documenti messi a disposizione del pubblico e di tutte le autorità consultate all’atto dell’approvazione del Piano e viene pubblicata congiuntamente: • al Piano e a tutta la documentazione oggetto dell'istruttoria; • al parere motivato espresso dall'autorità competente; • alle misure adottate in merito al monitoraggio.

Descrizione del percorso amministrativo di valutazione ambientale del Piano di Utilizzo della Fascia Costiera

Delibera G.C. N. 39 del 10-03-2015 con la quale veniva deliberato che:

. di dare atto dell’obbligo della VAS per procedere all’approvazione definitiva del PUFC . di dare atto che, in conformità agli artt. 107 e 109 D.Lgs 267/2000, l’Autorità Procedente è il Responsabile della Ripartizione Tecnica e Urbanistica . di individuare il Responsabile p.t. dell’U.O. 02 - Lavori Pubblici, arch. Ferdinando Palmieri, quale Autorità Competente in materia di VAS relativamente al PIANO DI UTILIZZO DELLA FASCIA COSTIERA - PUFC- conferendogli, per il relativo procedimento, la facoltà di impegnare l’Amministrazione verso l’esterno . di demandare alle predette Autorità Procedente ed Autorità Competente come sopra individuate gli ulteriori atti, ognuna per quanto di competenza, per conclusione del

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 2 di 59 procedimento inerente la Valutazione Ambientale Strategica -V.A.S.- relativa al PIANO DI UTILIZZO DELLA FASCIA COSTIERA – PUFC- adottato con delibera di Giunta Comunale n. 141 del 06.07.2007

Richiesta di Avvio del procedimento di valutazione Ambientale Strategica del 15.09.2016 prot. 37273

Tavolo di concertazione del 29.09.2015, prot. 39097, tra l’Autorità Competente e l’Autorità Procedente al fine di individuare quali Soggetti Competenti in Materia Ambientale (SCA)  Regione - AGC 05-Settore Tutela dell’Ambiente della Regione Campania - Servizio VIA VAS  Provincia di Caserta Settore Ambiente  ARPAC - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania Direzione Regionale  ASL - Azienda Sanitaria Locale Caserta  Autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno  Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Storici e Paesaggistici di Caserta  Soprintendenza i Beni Archeologici di Salerno Avellino, Benevento e Caserta  Ente Parco Regionale “ – Foce Garigliano”  Ente Riserva Naturale Regionale “Foce Volturno - Costa Licola - Lago Falciano”

Trasmissione del Rapporto Preliminare Ambientale ai Soggetti Competenti in Materia Ambientale (SCA) con contestuale invito al primo tavolo di consultazione fissato per il 13.10.2015;

Il rapporto preliminare ambientale del Piano di Utilizzo della Fascia Costiera (PFUC), redatto dall’autorità procedente, ebbe a specificare gli aspetti prioritari e preminenti relativi all’assoggettabilità del PFUC a procedura V.A.S., chiarendo “(…) che il PUFC, disciplinando le modalità di attuazione degli interventi edificatori degli stabilimenti destinati ad attività balneari ed incidenti direttamente sul turismo, può indubbiamente annoverarsi tra gli atti di pianificazione territoriale e turistici”, assoggettando in tal modo il PFUC alla V.A.S.

Lo stesso rapporto preliminare ebbe a precisare che “in considerazione della già avvenuta elaborazione del Piano di Utilizzo della fascia Costiera, la Valutazione Ambientale Strategica va di fatto eseguita, non su ipotesi di piani e programmi da elaborare, bensì su una vera e propria progettazione adottata con delibera G.M. n° 141/2007 , che alla fine della procedura VAS, potrà, secondo le indicazioni ricevute dai Soggetti Competenti in materia Ambientale, essere rielaborata al fine di annullare o, quantomeno, ridurre gli effetti della stessa sulla ambiente”.

Tavolo di consultazione del 13.10.2015, al quale le autorità procedente e competente hanno danno atto dell’assenza degli SCA sebbene ritualmente invitati rinviando la seduta al 27.10.2015

Tavolo di consultazione del 27.10.2015, al quale le autorità procedente e competente hano danno atto della mancata trasmissione di osservazioni e/o contributi da parte degli SCA determinandosi di procedere nella redazione della VAS sulla scorta degli indirizzi indicati nella Relazione Ambientale Preliminare già trasmessa agli SCA

Considerato che Soggetti Competenti in materia Ambientale (SCA) nulla hanno obiettato in riferimento agli indirizzi ed alle indicazioni del Rapporto Preliminare Ambientale del PFUC, la V.A.S. ha tenuto conto di tutte le indicazioni riportate nello stesso Rapporto Preliminare, specificando e

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 3 di 59 opportunamente ampliando le considerazioni in esso contenute “al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile”, e là dove si è reso necessario, correggendo, rettificando o suffragando le previsioni del piano attuativo.

Delibera n° 18 del 12-02-2016 ad oggetto: “Approvazione Valutazione Ambientale Strategica del Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC” con la quale

1) DI APPROVARE la Valutazione Ambientale Strategica relativa al Piano di Utilizzo della Fascia Costiera (PUFC) 2) DI PRENDERE ATTO della deliberazione di Giunta Comunale n. 141 del 06.07.2007 di adozione del PIANO DI UTILIZZO DELLA FASCIA COSTIERA – PUFC- 3) DI DISPORRE la pubblicazione della relazione di Valutazione Ambientale Strategica e degli elaborati del Piano Utilizzo della Fascia Costiera – P.U.F.C. – al fine di consentire ai S.C.A. e a chiunque abbia legittimo interesse di presentare osservazioni in termini ambientali alla VAS e/o urbanistici al PUFC anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi 4) DI DISPORRE che la pubblicazione della Valutazione Ambientale Strategica e degli elaborati del Piano Utilizzo della Fascia Costiera – P.U.F.C. – sia effettuata sul sito istituzionale www.comune.mondragone.ce.it in apposita sezione 5) DI DISPORRE che gli elaborati del PUFC e la relazione relativa alla Valutazione Ambientale Strategica siano altresì depositati in forma cartacea anche presso Ripartizione Tecnica e Urbanistica per la consultazione da parte di chiunque ne abbia legittimo interesse. 6) DI DISPORRE che della pubblicazione e del deposito degli atti sia dato pubblico avviso sul Bollettino ufficiale della regione Campania – BURC-, all’Albo Pretorio e nell’homepage del sito istituzionale www.comune.mondragone.ce.it 7) DI DISPORRE che il predetto avviso, altresì, sia trasmesso con mezzo che ne assicuri la ricezione ai S.C.A. (Soggetti Competenti in materia Ambientale) individuati nel Verbale di Concertazione prot. 39097 del 28.09.20015. 8) DI DARE ATTO che le osservazioni, in termini ambientali alla VAS e/o urbanistici al PUFC, potranno essere presentate entro il termine di 60 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione sul BURC dell’avviso di approvazione della VAS esclusivamente presso il protocollo comunale in carta legale o resa legale. 9) DI DARE ATTO che con ulteriore atto giuntale si provvederà all’approvazione definitiva del Piano Utilizzo della Fascia Costiera – P.U.F.C. previa valutazione delle osservazioni ambientali ed urbanistiche pervenute. 10) DI TRASMETTERE la presente delibera all’autorità competente ed all’autorità procedente come individuate nella delibera di G.M. n° 39-2015 per il prosieguo degli atti consequenziali di rispettiva competenza e per le pubblicazioni nelle forme e tempi indicati.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 4 di 59 Esiti della consultazione preliminare

Il Comune di Mondragone, nella persona del Capo Ripartizione Tecnica Urbanistica, nella qualità di proponente e autorità procedente, sulla scorta del Rapporto Ambientale Preliminare e in coerenza con quanto previsto dalla normativa vigente, ha proceduto a consultare i soggetti competenti in materia ambientale individuati concordemente con l’Autorità competente e indicati di seguito.

 Regione Campania - AGC 05-Settore Tutela dell’Ambiente della Regione Campania - Servizio VIA VAS  Provincia di Caserta Settore Ambiente  ARPAC - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania Direzione Regionale  ASL - Azienda Sanitaria Locale Caserta  Autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno  Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Storici e Paesaggistici di Caserta  Soprintendenza i Beni Archeologici di Salerno Avellino, Benevento e Caserta  Ente Parco Regionale “Roccamonfina – Foce Garigliano”  Ente Riserva Naturale Regionale “Foce Volturno - Costa Licola - Lago Falciano”

Nei termini indicati, come già accennato, non sono pervenuti da parte degli SCA contributi o osservazioni al rapporto preliminare ambientale e pertanto la Valutazione Ambientale Strategica è stata effettuata sulla scorta del Rapporto preliminare.

Rapporto Ambientale nella stesura definitiva del Piano

A seguito dell’approvazione del rapporto ambientale e contestuale pubblicità dello stesso nei modalità indicate in delibera si è dato avvio alla procedura di consultazione e partecipazione al processo di approvazione del PUFC. Preliminarmente, però, l’A.C. ebbe a convocare un incontro pubblico aperto a tutti al fine di rappresentare le opportunità del PUFC e la possibilità di presentare osservazioni e suggerimenti allo stesso al fine di renderlo, in occasione dell’approvazione definitiva, più aderente alle esigenze della collettività e degli operatori del settore. Nei termini indicati sono pervenuti vari contributi da parte di soggetti privati in forma singola o associata che hanno inteso fornire il loro apporto collaborativi sia alla VAS sia allo stesso Piano di utilizzazione della fascia costiera. In alcuni casi i suggerimenti pervenuti sono stati determinanti per eliminare “smagliature” negli atti progettuali ed in altri casi per contribuire all’approvazione di un Piano effettivamente cablato sull’esigenze della cittadinanza e/o degli operatori di settore.

Osservazioni al PUFC e al Rapporto Ambientale In seguito alla pubblicazione del Piano adottato e della consultazione pubblica, sono pervenute al Comune di Mondragone n. 17 osservazioni da parte di privati cittadini, operatori di settore ed associazioni che sono riportate nell’elenco di seguito allegato. L’Amministrazione nell’esaminare le osservazioni ha adottato i seguenti criteri posti alla base della loro valutazione: . attinenza diretta ai temi ed alle aree oggetto del piano . coerenza con i presupposti gli obiettivi del piano . La scelta di accogliere o meno delle osservazioni puntuali è stata determinata dalla capacità delle osservazioni di migliorare o facilitare l’attuazione del piano in funzione degli obiettivi assunti.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 5 di 59 In estrema sintesi l’Amministrazione ha inteso procedere all’accoglimento di tutte le osservazioni finalizzate a dare un contributo migliorativo al PUFC erga omens e laddove possibile a contemperare le esigenze imprenditoriali con le preminenti esigenze di tutela ambientale.

Laddove le osservazioni contenevano più di una richiesta le stesse sono state osservate e controdedotte singolarmente.

Le osservazioni, riportate di seguito in singole schede e controdedotte, riportano: . numero dell’osservazione, nome dell’osservante, data e numero di protocollo; . sintesi dell’osservazione presentata, proposta sintetica di controdeduzione, motivazioni circa la proposta di controdeduzione;

Le proposte di accoglimento sono state, quindi, tutte legate, laddove non riguardanti mere errate corrige, a miglioramenti o perfezionamenti normativi del Piano di Utilizzo della fascia costiera. L’accoglimento totale o parziale in nessun caso si traduce in modificazioni sostanziali al PUFC rispetto alla versione adottata e gli obiettivi generali del Piano stesso. Le osservazioni sono state utilizzate anche come occasione per chiarimenti e specificazione di aspetti normativi, il che ha prodotto la riscrittura di alcuni articoli in alcuni casi o l’integrazione con nuove previsioni in altri. Si allega quindi l’elenco delle osservazioni pervenute con sintesi delle proposte di controdeduzione.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 6 di 59

SCHEDE DI SINTESI DELLE OSSERVAZIONI E CONTRODEDUZIONI

Centro Campano Prot. 19375 Del 9/05/2016 S.A.S.

La società osservante, titolare di un centro di riabilitazione, evidenzia che “non si evince alcuna area organizzata e/o destinata ad accogliere soggetti con disabilità motorie e/o neurologiche. (…)” e pertanto chiede che le venga data la possibilità di usufruire di uno spazio spiaggia antistante il proprio centro per poterlo attrezzare nei migliori dei modi per poter consentire ai diversamente abili loro pazienti e non di avere accesso preferenziale e privilegiato al mare.

L’osservazione è parzialmente accoglibile. Premesso che la fase delle osservazioni al piano è finalizzata a fornire propri contribuiti all’approvazione di uno strumento di pianificazione destinato di dettare regole applicabili erga omnes, si prende atto della necessità di garantire l’accesso ai soggetti diversamente abili prescrivendo che in fase di rilascio delle concessioni demaniali e/o ristrutturazione o nuove realizzazioni le strutture siano sottoposte all’obbligo di adeguamento alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche consentendo l’accesso agevolato ed indifferenziato ai soggetti portatori di handicap ad almeno il 50% della superficie utile della struttura dello stabilimento balneare. Relativamente all’istanza di assegnazione di uno spazio spiaggia antistante il centro la richiesta non è accoglibile in quanto per espressa previsione normativa comunitaria l’assegnazione di aree demaniali deve essere effettuata con procedura ad evidenza pubblica

Russo Giovanni Prot. 19700 Del 10/05/2016

L’osservante, in estrema sintesi, chiede, attraverso l’approvazione di una variante al PUFC, una riclassificazione urbanistica di un suolo del Comparto 2 facendolo ritornare all’originaria destinazione a verde Pubblico prevista dal precedente Programma di Fabbricazione. L’osservazione non è accoglibile in quanto trattasi di richiesta di variante urbanistica al PRG non consentita dalle norme regionali vigenti che vietano espressamente l’adozione di varianti urbanistiche nei comuni non dotati di PUC.

Rota Lucia Amalia Prot. 19682 11/05/2016 (Lido Cin Cin)

L’osservante, con la proposta presentata chiede di “scongiurare eventuali abbattimenti e ricostruzioni per tutti gli stabilimenti balneari in maniera obbligatoria” chiedendo, in sintesi, di precisare che “le strutture preesistenti non saranno soggette a riordino secondo le prescrizioni del piano; l’adeguamento al piano avverrà solo su base volontaria e comunque per qualsiasi opera che non rientra nella manutenzione ordinaria e straordinaria”. Allo scopo di chiari re meglio il concetto nelle proprie note l’osservante chiede:

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 7 di 59 a) Eliminare un contrasto tra due parti della VAS (pag. 18 e 21) in cui sembra “si dia la sensazione e/o certezza che scadute le concessioni o qualsiasi provvedimento in essere, tutte le strutture preesistenti dovranno obbligatoriamente adeguarsi al piano e quindi in sintesi abbattere e ricostruire”

b) Di modificare l’art. 15 delle NTA del PUFC di guisa che lo stesso abbia il seguente tenore letterale

Art. 15 - area con strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria da parte dell’assegnatario o del titolare Si considerano insediamenti esistenti l’insieme dei lotti già assegnati in concessione demaniale, sia esennale che annuale o biennale provvisoria e muniti di regolare concessione od autorizzazione edilizia, che abbiano fatto richiesta di concessione o autorizzazione edilizia o abbiano in corso un istanza di condono edilizio L.47/85 o 724/95. Gli insediamenti esistenti non sono soggetti a riordino secondo le prescrizioni di Piano e comprendono insediamenti a destinazione impropria od in contrasto con le previsioni del Piano. Tutte le strutture turistico – balneari esistenti, sono soggette esclusivamente a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo quanto prescritto dal Titolo II Art.7 e art. 8 della presente normativa. Per qualsiasi altra opera che non rientra nella suddette categorie è prescritto l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del Piano, in termini di tipologie, materiali e prestazioni.. Le aree perimetrate in rapporto a strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria si articolano in: strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria e arenile. Le superfici costruite individuate per l’attività turistico – balneari in sostituzione di quelle esistenti includono le seguenti utilizzazioni: - spogliatoi comuni e altre attrezzature di servizio; - presidio sanitario e di primo soccorso - bar, discopub, winebar ristorante, piccola rivendita. - altre attività finalizzate alla destagionalizzazione della struttura purché compatibili con il carattere dei luoghi e dell’ambiente. Tutte le attività per lo svago e il tempo libero previste nel precedente comma possono essere esercitate solo nel rispetto del Piano di Zonizzazione acustico e della Normativa relativa alle emissioni sonore. E’ esclusa l’utilizzazione residenziale dei manufatti esistenti e previsti dal Piano. Non sono ammesse altre superfici coperte. Il piano individua, negli elaborati grafici 5.1-2, dieci strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria. La perimetrazione riportata sui grafici riguarda la superficie coperta dallo stabilimento che sostituisce quello esistente (numerato con asterisco) e lo spazio di arenile in concessione. Per quanto riguarda la superficie coperta da stabilimenti si prevedono: - quattro aree a nord, nel tratto dalla Fiumarella a piazza Conte, pari a 400 mq di superficie coperta ciascuna, due singole e due affiancate a coppia. Ognuna di esse si riferisce ad un modulo edificato di 40m x 10m disposto parallelamente e in aderenza alla strada lungomare

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 8 di 59 - sei nel tratto più a sud in adiacenza di piazza Conte, disposte a coppie corrispondenti ad una superficie coperta variabile tra i 200 e i 300 mq per ciascuno stabilimento. Ognuna di esse si riferisce ad un modulo edificato di 30m x 10m e/o 20m x 10m disposto parallelamente e in aderenza alla strada lungomare Non è consentita la realizzazione di ulteriori strutture, anche a carattere temporaneo, al di fuori di quelle individuate negli elaborati grafici di progetto (serie 5-6). Gli insediamenti turistico - balneari da riqualificare su base esclusivamente volontaria sono precisati dagli elaborati grafici 5.1-2 e la loro disposizione (singola o a coppie) e la rispettiva quantificazione (300 mq e 200 mq) è vincolante. Essi devono fare riferimento alle prescrizioni sulle tipologie, materiali e prestazioni contenute nella presente normativa e nello specifico elaborato grafico 7.1. La disposizione degli insediamenti a coppie presume che non ci sia alcun distacco tra i due edifici e che abbiano una comune. La tipologia di riferimento è vincolante per entrambe e, qualora la realizzazione dell’impianto sia sfalsata nel tempo, l’ultimo deve adeguarsi alla scelta tipologica dello stabilimento già realizzato. A ciascuna area coperta da stabilimenti turistico - balneari è associata un tratto di arenile ovvero di spiaggia non coperta da alcun tipo di struttura... Sono vietate strutture tipo spogliatoi, bagni, ecc. anche se a carattere temporaneo, al di fuori delle superfici consentite per gli stabilimenti turistico - balneari. La superficie di arenile in concessione deve mantenersi entro i 5 m dalla linea di battigia. Pertanto sono da considerarsi prescrittive, oltre alla linea di bordo stradale, le due ortogonali alla strada che in linea distano dal fabbricato la metà della lunghezza del fronte edificato complessivo. Per ciascuna area con strutture turistico – balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria valgono le seguenti prescrizioni: • altezza minima e massima ammessa per le costruzioni principali: 3.0 e 3.5 ml alla gronda, per chi si adegua al Piano con interventi di demolizione e nuova costruzione, mentre per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria si mantiene quella esistente • distacco minimo dai confini: 20 ml se confinante con altra coppia di concessioni, nessun distacco se confinante con una zona libera e di uso pubblico o con altro edificio previsto per stabilimento turistico - balneare esistente o di nuovo impianto; • fronte mare relativo a ciascun nuovo insediamento e comprensivo dello spazio di arenile: max. 100 m se singolo, 160 m se disposti a coppie, 90 se disposti a tre. Le dimensioni consentite per la riqualificazione delle strutture turistico-balneari esistenti fanno riferimento alla tabella allegata. Il riordino degli insediamenti preesistenti comporta: a) la rilocalizzazione in area immediatamente prossima come prevista dagli elaborati grafici del presente Piano b) l’adeguamento alle norme su tipologie e materiali di cui agli elaborati serie 7; c) l’adeguamento alle destinazione d’uso consentite d) il completamento e l’integrazione delle relative infrastrutture Non sono ammesse superfici impermeabili al di fuori dell’area individuata per le strutture balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria (coincidente con la superficie coperta del fabbricato).

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 9 di 59 Le zone di insediamenti preesistenti non sono sottoposte ad obbligo di adeguamento alle destinazioni d’uso di riordino previste dal presente articolo ed alle relative quantificazioni e parametri edilizi ed urbanistici;.

c) Di modificare l’ultimo comma dell’art. 27 delle NTA del PUFC di guisa che l’art. 27 abbia il seguente tenore letterale

Art. 27 - Caratteri formali degli insediamenti turistico - balneari Nell’ambito del piano sono previste solo strutture facilmente rimovibili, in materiale ligneo, acciaio e tensostrutture. Le eventuali opere di fondazione saranno ammesse solo se realizzate tramite palificate in legno sulla quale impostare il tavolato di posa. Nella progettazione ed esecuzione deve essere assicurata la buona qualità architettonica di tutti gli edifici, evitandone un eccessivo impatto visivo e con particolare riguardo alla cura dei dettagli. Per la realizzazione delle strutture sia relative ai nuovi insediamenti turistico- balneari, sia le piccole strutture a carattere provvisorio, sia i chioschi attrezzati su spiaggia pubblica si fa riferimento alle tipologie consentite di cui agli elaborati grafici 7.1-4.

d) Di modificare l’art. 39 delle NTA del PUFC di guisa che lo stesso abbia il seguente tenore letterale

Art. 39 - Rinnovo della concessione demaniale Il rinnovo della concessione demaniale, successivamente all’adozione del Piano,verrà rilasciata agli insediamenti preesistenti ed a a quelli di nuovo insediamento in relazione a quanto previsto dalle presenti norme.

e) Di modificare l’art. 40 delle NTA del PUFC di guisa che lo stesso abbia il seguente tenore letterale

Art. 40 - Insediamenti preesistenti al Piano Gli insediamenti preesistenti, localizzati in maniera difforme da quella prevista nell’ambito del Piano, non sono sottoposti ad obbligo di adeguamento;, fin quando manterranno la localizzazione preesistente, potranno essere oggetto soltanto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, come disciplinati dagli artt. 7 e 8.

Le osservazioni, proposte per grandi linee anche da altri osservanti, meritano accoglimento pertanto gli art. 15, 27, 39 e 40 delle NTA avranno la seguente formulazione e che di seguito saranno ulteriormente integrati/rettificati con le indicazioni di altri soggetti osservanti che hanno fornito il proprio contributo:

Art. 15 - area con strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria da parte dell’assegnatario o del titolare Si considerano insediamenti esistenti l’insieme dei lotti già assegnati in concessione demaniale, sia esennale che annuale o biennale provvisoria e muniti

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 10 di 59 di regolare concessione od autorizzazione edilizia, che abbiano fatto richiesta di concessione o autorizzazione edilizia o abbiano in corso un istanza di condono edilizio L.47/85 o 724/95. Gli insediamenti esistenti non sono soggetti a riordino , secondo le prescrizioni di Piano e comprendono insediamenti a destinazione impropria od in contrasto con le previsioni del Piano. Tutte le strutture turistico – balneari esistenti, sono soggette esclusivamente a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo quanto prescritto dal Titolo II Art.7 e art. 8 della presente normativa. Per qualsiasi altra opera che non rientra nella suddette categorie è prescritto l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del Piano, in termini di tipologie, materiali e prestazioni. Le aree perimetrate in rapporto a strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria si articolano in: strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria e arenile. Le superfici costruite individuate per l’attività turistico – balneari in sostituzione di quelle esistenti includono le seguenti utilizzazioni: - spogliatoi comuni e altre attrezzature di servizio; - presidio sanitario e di primo soccorso - bar, discopub, winebar ristorante, piccola rivendita. - altre attività finalizzate alla destagionalizzazione della struttura purché compatibili con il carattere dei luoghi e dell’ambiente. Tutte le attività per lo svago e il tempo libero previste nel precedente comma possono essere esercitate solo nel rispetto del Piano di Zonizzazione acustico e della Normativa relativa alle emissioni sonore. E’ esclusa l’utilizzazione residenziale dei manufatti esistenti e previsti dal Piano. Non sono ammesse altre superfici coperte. Il piano individua, negli elaborati grafici 5.1-2, dieci strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria. La perimetrazione riportata sui grafici riguarda la superficie coperta dallo stabilimento che sostituisce quello esistente (numerato con asterisco) e lo spazio di arenile in concessione. Per quanto riguarda la superficie coperta da stabilimenti si prevedono: - quattro aree a nord, nel tratto dalla Fiumarella a piazza Conte, pari a 400 mq di superficie coperta ciascuna, due singole e due affiancate a coppia. Ognuna di esse si riferisce ad un modulo edificato di 40m x 10m disposto parallelamente e in aderenza alla strada lungomare - sei nel tratto più a sud in adiacenza di piazza Conte, disposte a coppie corrispondenti ad una superficie coperta variabile tra i 200 e i 300 mq per ciascuno stabilimento. Ognuna di esse si riferisce ad un modulo edificato di 30m x 10m e/o 20m x 10m disposto parallelamente e in aderenza alla strada lungomare Non è consentita la realizzazione di ulteriori strutture, anche a carattere temporaneo, al di fuori di quelle individuate negli elaborati grafici di progetto (serie 5-6). Gli insediamenti turistico - balneari da riqualificare su base esclusivamente volontaria sono precisati dagli elaborati grafici 5.1-2 e la loro disposizione (singola o a coppie) e la rispettiva quantificazione (300 mq e 200 mq) è vincolante. Essi devono fare riferimento alle prescrizioni sulle tipologie, materiali e prestazioni contenute nella presente normativa e nello specifico elaborato grafico 7.1.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 11 di 59 La disposizione degli insediamenti a coppie presume che non ci sia alcun distacco tra i due edifici e che abbiano una parete comune. La tipologia di riferimento è vincolante per entrambe e, qualora la realizzazione dell’impianto sia sfalsata nel tempo, l’ultimo deve adeguarsi alla scelta tipologica dello stabilimento già realizzato. A ciascuna area coperta da stabilimenti turistico - balneari è associata un tratto di arenile ovvero di spiaggia non coperta da alcun tipo di struttura... Sono vietate strutture tipo spogliatoi, bagni, ecc. anche se a carattere temporaneo, al di fuori delle superfici consentite per gli stabilimenti turistico - balneari. La superficie di arenile in concessione deve mantenersi entro i 5 m dalla linea di battigia. Pertanto sono da considerarsi prescrittive, oltre alla linea di bordo stradale, le due ortogonali alla strada che in linea distano dal fabbricato la metà della lunghezza del fronte edificato complessivo. Per ciascuna area con strutture turistico – balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria valgono le seguenti prescrizioni: • altezza minima e massima ammessa per le costruzioni principali: 3.0 e 3.5 ml alla gronda, per chi si adegua al Piano con interventi di demolizione e nuova costruzione, mentre per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria si mantiene quella esistente • distacco minimo dai confini: 20 ml se confinante con altra coppia di concessioni, nessun distacco se confinante con una zona libera e di uso pubblico o con altro edificio previsto per stabilimento turistico - balneare esistente o di nuovo impianto; • fronte mare relativo a ciascun nuovo insediamento e comprensivo dello spazio di arenile: max. 100 m se singolo, 160 m se disposti a coppie, 90 se disposti a tre. Le dimensioni consentite per la riqualificazione delle strutture turistico-balneari esistenti fanno riferimento alla tabella allegata. Il riordino degli insediamenti preesistenti comporta: a) la rilocalizzazione in area immediatamente prossima come prevista dagli elaborati grafici del presente Piano b) l’adeguamento alle norme su tipologie e materiali di cui agli elaborati serie 7; c) l’adeguamento alle destinazione d’uso consentite d) il completamento e l’integrazione delle relative infrastrutture Non sono ammesse superfici impermeabili al di fuori dell’area individuata per le strutture balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria (coincidente con la superficie coperta del fabbricato). Le zone di insediamenti preesistenti non sono sottoposte ad obbligo di adeguamento alle destinazioni d’uso di riordino previste dal presente articolo ed alle relative quantificazioni e parametri edilizi ed urbanistici;.

f) Di modificare l’ultimo comma dell’art. 27 delle NTA del PUFC di guisa che l’art. 27 abbia il seguente tenore letterale

Art. 27 - Caratteri formali degli insediamenti turistico - balneari Nell’ambito del piano sono previste solo strutture facilmente rimovibili, in materiale ligneo, acciaio e tensostrutture.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 12 di 59 Le eventuali opere di fondazione saranno ammesse solo se realizzate tramite palificate in legno sulla quale impostare il tavolato di posa. Nella progettazione ed esecuzione deve essere assicurata la buona qualità architettonica di tutti gli edifici, evitandone un eccessivo impatto visivo e con particolare riguardo alla cura dei dettagli. Per la realizzazione delle strutture sia relative ai nuovi insediamenti turistico- balneari, sia le piccole strutture a carattere provvisorio, sia i chioschi attrezzati su spiaggia pubblica si fa riferimento alle tipologie consentite di cui agli elaborati grafici 7.1-4.

g) Di modificare l’art. 39 delle NTA del PUFC di guisa che lo stesso abbia il seguente tenore letterale (in giallo le aggiunte proposte)

Art. 39 - Rinnovo della concessione demaniale Il rinnovo della concessione demaniale, successivamente all’adozione del Piano,verrà rilasciata agli insediamenti preesistenti ed a a quelli di nuovo insediamento in relazione a quanto previsto dalle presenti norme.

h) Di modificare l’art. 40 delle NTA del PUFC di guisa che lo stesso abbia il seguente tenore letterale (in giallo le aggiunte proposte)

Art. 40 - Insediamenti preesistenti al Piano Gli insediamenti preesistenti, localizzati in maniera difforme da quella prevista nell’ambito del Piano, non sono sottoposti ad obbligo di adeguamento; fin quando manterranno la localizzazione preesistente, potranno essere oggetto soltanto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, come disciplinati dagli artt. 7 e 8.

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Antelmi Piernazaro Prot. 19915 12/05/2016

L’osservazione risulta in gran parte incomprensibile per una errata impaginazione che di fatto ha troncato tutte le righe nella parte iniziale e finale. Nonostante ciò, si è provveduto ad interpretare quanto leggibile ed intelligibile rilevando che, verosimilmente, l’osservante chiede maggior attenzione alla tutela della costa ed a tenere in considerazione la conservazione di una specie ornitologica denominata “Fratino” compromessa dalle “modalità invasive di gestione delle spiaggia”. Sembrerebbe, infine, suggerire una estensione delle istituende aree del “Parco della Fiumarella” e “Parco delle dune” a Sud e Nord.

Relativamente alla tutela della specie “Fratino”, presumibilmente compromessa dall’uso della spiaggia, occorre precisare che il piano riguarda, per la maggior parte, un’area, peraltro già irrimediabilmente compromessa antropologicamente dall’attività di urbanizzazione, a valle della via Domitiana ove, verosimilmente, la specie in questione non nidifica o sosta. Relativamente alla seconda istanza sarà cura dell’A.C., al momento dell’istituzione e regolamentazione del parco delle Dune e/o della Fiumarella, valutare una eventuale l’estensione degli stessi a Sud e Nord anche con una maggior attenzione alla fauna ivi presente ed al pericolo di estinzione di alcune specie.

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Assobalneari 19971 10.05.2016 Campania

L’Associazione osservante dopo una breve premessa sull’assetto normativo nazionale e regionale pone in evidenza preliminarmente l’esigenza di adeguamento del PUFC alle disposizioni regionali di cui alla D.G.R.C. n. 2189 del 17.12.2007.

L’Associazione pone, poi, il problema di una presunta incongruenza del PUFC con l’assetto urbanistico ed edilizio del Comune di Mondragone. In particolare, rilevando l’obbligo dei comuni di verificare “la compatibilità delle opere realizzate sul demanio marittimo, in regime di concessione demaniale, alle prescrizioni contenute negli strumenti di pianificazione urbanistica assoggettando i beni demaniali e le opere su di esse realizzate alla disciplina urbanistica oggi individuata nella L.R. n. 14 del 2006”, sostiene che molte delle osservazioni promosse al PUFC dalla stessa associazione “scaturiscono dalle prescrizioni con cui il piano definisce in maniera puntuale indici e parametri edilizi-urbanistici evidenziando che tali disposizioni non sono di competenza di tale tipo di Regolamento in quanto di pertinenza esclusiva della disciplina urbanistica specifica del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) e delle norme di settore” L’associazione, quindi, nel concludere la premessa sostiene che “tutte le norme di carattere edilizio –urbanistico individuate dal PUFC se non derivanti dallo strumento Urbanistico Comunale vigente risulterebbero di fatto nulle sotto il profilo giuridico prescrittivi”.

Dopo tale premessa vengono comunque proposte alcune osservazioni numerate da 1 a 5 che per comodità espositiva vengono allegate in copia.

Nelle conclusioni, poi, l’Associazione, nelle more di un auspicabile aggiornamento del Piano di Utilizzo della Fascia Costiera (PUFC) del Comune di Mondragone alle disposizioni Normative succedutesi dalla data di adozione dello stesso, propone l’emanazione di “atti di indirizzo che consentano lo snellimento di procedure”.

Va evidenziato preliminarmente che le osservazioni proposte, per la loro specificità e meticolosità nell’esposizione, meritano un adeguato e puntuale riscontro.

Relativamente all’obbligo di adeguamento del PUFC alle disposizioni regionali indicate nella D.G.R.C. n. 2189 del 17.12.2007, si evidenzia che, all’attualità, la delibera in questione non è immediatamente vincolante per l’Amministrazione nell’approvazione del PUFC. Si rappresenta, comunque, che, nonostante ciò, per grandi linee, il piano risulta comunque adeguato, laddove disciplina le singole fattispecie, alle norme indicate nella D.G.R.C. citata.

Prima di entrare nel merito degli ulteriori spunti di riflessione esposti dall’Associazione osservante occorre precisare che il Piano di Utilizzo della Fascia Costiera, al di la del nome, contiene sia norme di carattere urbanistico-edilizie (adottate in conformità al Piano Regolatore Generale) sia norme regolamentari sull’uso della fascia costiera. Pertanto, in merito alla competenza del PUFC adottato a disciplinare “in maniera puntuale indici e parametri edilizi-urbanistici” che sarebbero “di pertinenza esclusiva della disciplina urbanistica specifica del Piano Urbanistico Comunale (P.U.C.) e delle norme di settore” è opportuno precisare che il PUFC è stato adottato in ottemperanza alle Norme del P.R.G. vigente, che impone la preventiva approvazione di un PUA (Piano Urbanistico Attuativo) per l’esecuzione di qualsiasi intervento edilizio nell’area delimitata ed individuata nel

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 15 di 59 PRG come “Area di Tutela e Valorizzazione della Fascia Costiera” con rimando all’approvazione di un Piano Urbanistico Esecutivo P.U.E. (ora P.U.A.). Nella fattispecie, il Piano Attuativo in questione ha seguito, anche se con tempi dilatati, tutte le fasi procedimentali e partecipative previste dalla L.R. 16/2004 e s.m.i. per l’approvazione di Piani Attuativi. Ma vi è più, la qualificazione del PUFC quale Piano Attuativo di natura Urbanistica è rinvenibile inequivocabilmente nelle motivazioni espresse nella delibera di Giunta Comunale N. 39 del 10-03-2015 (cui si rimanda) nella quale, tra l’altro, l’organo di governo ha ritenuto di sottoporre all’obbligo della preventiva Valutazione Ambientale Strategica il piano stesso. Obbligo insussistente laddove l’A.C. avesse voluto disciplinare solo l’utilizzo dell’uso del suolo e non la sua trasformazione. Laddove, poi, l’Associazione fa scaturire una presunta nullità di “tutte le norme di carattere edilizio –urbanistico individuate dal PUFC se non derivanti dallo strumento Urbanistico Comunale” si evidenzia che quelle di carattere edilizio–urbanistico prescrittive del P.U.A. (PUFC) sono conformi, e non potrebbe essere altrimenti, alle norme del Piano Urbanistico Sovraordinato (PRG).

In merito all’osservazione n° 1, si ritiene la stessa parzialmente accoglile recependo il comma 7 dell’art. 4 L.R. 19/2009 compatibilmente con le destinazioni d’uso consentite dall’art. 11 ed escludendo esplicitamente, per gli stabilimenti balneari, la possibilità di effettuare cambi di destinazione da uso non residenziale (produttivo, commerciale, turistico, etc.) ad uso residenziale anche temporaneo.

In merito all’osservazione n° 2, si ritiene che la previsione non risulta anacronistica in quanto si è inteso garantire una larghezza minima della fascia di spiaggia da lasciare libera per l’accesso al mare.

In merito all’osservazione n° 3, si ritiene l’osservazione parzialmente accoglibile. Pertanto, in considerazione anche della richiesta di valorizzazione delle strutture esistenti, si conferma l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del PUFC, prevista anche dal PRG vigente, solo laddove l’intervento prevede la demolizione totale dell’immobile esistente. Relativamente alla valorizzazione degli stabilimenti c.d. “Storici” si evidenzia che la ratio di tale obbligo scaturisce dalla necessità di disincentivare la demolizione di stabilimenti balneari che hanno occupato posti di rilievo nella storia turistica ed architettonica di Mondragone spingendoli a conservare le preesistenze ed ad incentivare, eventualmente beneficiando di aumenti volumetrici previsti per i nuovi stabilimenti, la demolizione di stabilimenti, in alcuni casi di ridotte dimensioni, privi di interesse storico architettonico.

In merito all’osservazione n° 4, benché la D.G.R.C. citata non sia immediatamente vincolante, si ritiene che la norma del PFUC sia conforme a quella indicata nella delibera regionale in quanto la distanza di 200 mt minima è ampiamente rispettata dalle previsioni dell’art. 16 del PUFC.

In merito all’osservazione n° 5, si ritiene la stessa accoglibile relativamente all’utilizzo obbligatorio di modelli di domanda Ministeriali normalizzati pubblicati in G.U. n. 180/2009.

In merito alle conclusioni nella quali si propone l’emanazione di “atti di indirizzo che consentano lo snellimento di procedure” si ritiene la stessa accoglibile per cui l’A.C. inviterà gli uffici a predisporre procedure semplificate al fine di favorire e/o agevolare la crescita e/o l’insediamento di attività turistiche direttamente interessare dall’approvazione del PUFC.

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Spinosa Tommaso, 20085 12/05/2016 Domenico Morrone ed Emilio Pagliaro

Gli osservanti hanno presentato n° 14 osservazioni, in sintesi, di seguito riportate nelle quali:

OSSERVAZIONE N°1

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di AGGIUNGERE al TITOLO II al titolo Modalità d'intervento, Art.6 al titolo "Categorie d'intervento consentite" del PUFC contestualmente FINALITA' E DISCIPLINA DEL PIANO, Interventi di trasformazione ammessi sul territorio della VAS dopo le lettere a), b), c), d) dell’art. 6 del PUFC (e VAS) , la lettera e): " sono consentiti gli interventi di cui alla lettera c) art. 31 L. 457/78, come modificato dalla lettera c) “interventi di restauro e risanamento conservativo” art. 3 D.P.R. 380 /01 e ss.mm.ii."

II. All'uopo si osserva la necessità di ESPLICITARE gli interventi consentiti dal sopra descritto dalla lettera c) art. 3 D.P.R. 380 /01 e ss.mm.ii.

c) "interventi di restauro e di risanamento conservativo", gli interventi volti a conservare l'organismo edilizio e ad assicurarne la funzionalità mediante un insieme sistematico di opere che, nel rispetto degli elementi interventi edilizi rivolti a conservare tipologici, formali e strutturali dell'organismo stesso, ne consentano destinazioni d'uso con essi compatibili. Tali interventi comprendono il consolidamento, il ripristino e il rinnovo degli elementi costitutivi dell'edificio, l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso, l'eliminazione degli elementi estranei all'organismo edilizio; "

III. Contestualmente si osserva la necessità di AGGIORNARE gli "interventi consentiti" dell'Art.6 del PUFC alle modificazioni e integrazioni sopraggiunte.

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. Premesso che la possibilità di intervenire sul costruito è sopraggiunta da diverse osservazioni, si ritiene che l'osservazione è parzialmente accoglibile pertanto, il titolo dell’ art. 8 avrà il seguente tenore letterale “Manutenzione Straordinaria e interventi di restauro e risanamento conservativo”. Nell’esplicitazione in coda all’art. 8, si specificherà che " l'inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell'uso dovranno essere inglobati con il manufatto esistente e non modificare l'impatto visivo esistente”.

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OSSERVAZIONE N°2

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di MODIFICARE al ; TITOLO II al titolo Modalità d'intervento, Art.10 al titolo "Demolizioni" del PUFC il comma 1 (uno) come segue : "Si definiscono interventi di demolizione quelli che in tutto annullano le preesistenze edilizie."

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE.

Premesso che la possibilità di eliminare nell'art. 10, la specifica che rientrano nelle demolizioni " quegli interventi che in parte annullano le persistenze edilizie" . Si evidenzia che, per meglio chiarire l'art.10 viene riscritto come segue:

Art.10 - Demolizione Si definiscono INTERVENTI DEMOLIZIONE gli interventi che cancellano nella loro interezza gli insediamenti turistico/balneari esistenti. All'azione di DEMOLIZIONE, farà seguito il riordino secondo le prescrizioni di Piano.

Si definisce DEMOLIZIONE PARZIALE gli interventi che annullano parte delle preesistenze edilizie, per un massimo del 25%. La demolizione parziale è sempre ammessa per l'eliminazione di baracche, tettoie, recinzioni, superfetazioni incongrue, elementi fatiscenti e costruzioni improprie e non è computata nel 25%. All'azione di DEMOLIZIONE PARZIALE NON farà seguito il riordino secondo le prescrizioni di Piano.

OSSERVAZIONE N°3

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera –PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di ESPLICITARE e DETTAGLIARE al : TITOLO III al titolo Disciplina d' uso, Art.11 al titolo "Destinazione d'uso consentite" del PUFC contestualmente FINALITA' E DISCIPLINA DEL PIANO, Destinazione d'uso consentite della VAS tutti i punti dei succitati articoli, meglio chiarendo tipologie di utilizzazione, caratteristiche e

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 18 di 59 destinazioni d’uso consentite.

L'osservazione si ritiene NON ACCOGLIBILE. In quanto generica

OSSERVAZIONE N°4

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di AGGIUNGERE e MODIFICARE al ; TITOLO III al titolo Disciplina d'uso, Art.12 al titolo "Aree comprese nel Piano " del PUFC contestualmente li dove presente della VAS comma 1 (uno) lettera d) nel modo seguente: " area per spiaggia attrezzata ad uso pubblico (S.L.A) comma 2 (due) nel modo seguente: "le aree sono ripartite in fronte mare di lunghezza predefinita, per i nuovi insediamenti, preordinato all’assegnazione di provvedimento autorizzativo in area demaniale" comma 4 (quattro) nel modo seguente: "per i manufatti esistenti oggetto di concessioni o autorizzazioni provvisorie,sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di restauro e risanamento conservativo di cui alle lettere a), b) , c) dell’art. 31 della L.457/78, come modificato dall’art. 3 del D.P.R. 380/2001 e ss.mm.ii."

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. Premesso che gli osservanti, richiedono di modificare diversi punti dell'art.12, all'uopo si ritiene l'osservazione accogliibile parzialmente e per meglio chiarire l'osservazione si riscrive l'articolo come segue;

Art. 12 - Aree comprese nel Piano 1. L’area di Piano è ripartita nelle seguenti zone: a) area destinata a viabilità e parcheggi b) area per nuovi insediamenti turistico – balneari; c) area con strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare; d) area per spiaggia libera ad uso pubblico/area per spiaggia libera attrezzata (S.L.A.) e) piccole strutture a carattere provvisorio f) versante con duna da bonificare g) area per parco delle dune h) area per parco della Fiumarella i) area a verde pubblico

2. Per i nuovi insediamenti, le aree sono ripartite in fronte mare di lunghezza predefinita, preordinato alla assegnazione di provvedimento autorizzativi in area demaniale.

3. Il Piano delinea una tempistica attuativa per i soli interventi di nuova edificazione di cui agli elaborati grafici 5.1-2,

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4. Per i manufatti esistenti oggetto di concessioni o autorizzazioni provvisorie sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Qualsiasi altra modalità d’intervento comporta l’adeguamento alle prescrizioni contenute negli elaborati del presente piano in termini di tipologie, materiali e prestazioni.

OSSERVAZIONE N°5

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di MODIFICARE al ; TITOLO III al titolo Disciplina d'uso, Art.14 al titolo "Area per nuovi insediamenti Turistico-Balneari " del PUFC contestualmente

CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NELLE AREE COMPRESE NEL PIANO, AREE PER NUOVI INSEDIAMENTI TURISTICO BALNEARI della VAS comma 11 (UNDICI) punto 2) nel modo seguente: "distacco minimo dai confini: 40 ml se confinante con altra coppia di concessioni, nessun distacco se confinante con una zona libera e di uso pubblico o con altro edificio previsto per stabilimento turistico-balneare esistente o di nuovo impianto; Distacco da utilizzare a Spiaggia Libera Attrezzata " comma 11 (UNDICI) punto 3) nel modo seguente: " fronte mare relativo a ciascun nuovo insediamento e comprensivo dello spazio di arenile : max 80 m (singolo e a coppia) "

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. Premesso che gli osservanti, richiedono di modificare diversi punti del comma 11, dell'art.14, nello specifico richiedono un "aumento del distacco tra i "nuovi insediamenti Turistico/Balneari" al fine rivedere i tratti di Spiaggia Libera e/o Spiaggia Libera Attrezzata e, di riflesso ridurre il fronte mare. L'osservazione benché meritevole , viene rimandata alle specifiche del redigendo regolamento per le Aree a Spiaggia libere Attrezzate. Si prevede l'aggiunta al presente articolo, dei un nuovo comma: "Il fronte mare relativo e il distacco minimo dai confini non hanno carattere vincolante, questi potranno essere rimodulanti da parte di operatori pubblici ed enti istituzionalmente competenti, mediante apposita regolamentazione, affinché sia garantita maggiore area alle Spiagge Libere ad uso pubblico e/o Spiagge Libere Attrezzate (SLA). "

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OSSERVAZIONE N°6

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera –PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di AGGIUNGERE e MODIFICARE al ; TITOLO III al titolo Disciplina d'uso, Art.14 al titolo "Area per nuovi insediamenti Turistico-Balneari" del PUFC e contestualmente modificare la parte della VAS inerente CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NELLE AREE COMPRESE NEL PIANO, AREE PER NUOVI INSEDIAMENTI TURISTICO BALNEARI

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. Premesso che gli osservanti, richiedono di modificare diversi punti dell'art.14, con una riscrittura dell' intero articolo, evidenziando, ancora, quanto già osservato nella precedente osservazione. Fermo restando quanto già esplicitato in precedenza, si ritiene accoglibile:

1) La riscrittura del comma 7 come segue: "Gli insediamenti turistico - balneari consentiti vengono puntualmente localizzati e individuati e la loro disposizione (singola o a coppie) e la rispettiva quantificazione (400 mq e 300 mq) è vincolante. Le caratteristiche dimensionali, come da elaborato grafici 7.1-4 vengono specificate in: a) tipologia a ; 40m x 10m - superficie totale mq 400, divise in: accesso/reception: 100mq - lido/bar: 150mq - ristorante: 150mq b) tipologia b : - m 30 x 10m - superficie totale mq 300 accesso/reception: 100mq - lido/bar: 100mq - ristorante: 100mq L' accesso/reception è da considerare come superficie coperta, da destinarsi a sistema ombreggiante, libera da ostruzioni visive verso il mare. Gli insediamenti turistico - balneari i devono fare riferimento alle prescrizioni sulle tipologie, materiali e prestazioni contenute nella presente normativa e nello specifico elaborato grafico 7.1-3."

2) L'aggiunta a margine del presente articolo del comma aggiuntivo: "Il fronte mare relativo e il distacco minimo dai confini non hanno carattere vincolante, questi potranno essere rimodulanti da parte di operatori pubblici ed enti istituzionalmente competenti, mediante apposita regolamentazione, affinché sia garantita maggiore area alle Spiagge Libere ad uso pubblico e/o Spiagge Libere Attrezzate (SLA). "

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 21 di 59 OSSERVAZIONE N°7

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di SCINDERE / SCORPORARE al ; TITOLO III al titolo Disciplina d'uso, Art.15 al titolo " aree con strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare " del PUFC contestualmente CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NELLE AREE COMPRESE NEL PIANO, AREE CON STRUTTURE TURISTICO - BALNEARI ESISTENTI DA RIQUALIFICARE della VAS

In due sotto- articoli, nel modo seguente: A) Art. 15 - area con strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare; B) Art. 15bis - area con strutture turistico - balneari esistenti da demolire e ricostruire.

II. All'uopo osservano la necessità di AGGIORNARE/SOSTIUIRE l'Articolo indicato.

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. L'osservazione, richiede una scissione del presente articolo per meglio specificare le due possibili casistiche in cui ricadono i lidi esistenti. La richiesta si ritiene NON ACCOGLIIBILE. Gli osservanti, continuano, proponendo una parziale rivisitazione dell'art.15, finalizzata a chiarire modalità e tempi d'intervento. Si ritiene ACCOGLIIBILE, rendendola congruente con l’osservazione presentata da altro soggetto, ed all'uopo si riporta la riscrittura dell'art.15:

Art. 15 - area con strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare

Si considerano insediamenti esistenti l’insieme dei lotti già assegnati in concessione demaniale, sia esennale che annuale o biennale provvisoria e muniti di regolare concessione od autorizzazione edilizia, che abbiano fatto richiesta di concessione o autorizzazione edilizia o abbiano in corso un istanza di condono edilizio L.47/85 o 724/95. Gli insediamenti esistenti non sono soggetti a riordino , secondo le prescrizioni di Piano e comprendono insediamenti a destinazione impropria od in contrasto con le previsioni del Piano. Tutte le strutture turistico – balneari esistenti, sono soggette esclusivamente a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e restauro e risanamento conservativo secondo quanto prescritto dal Titolo II Art.7 e art. 8 della presente normativa. Per qualsiasi altra opera che non rientra nella suddette categorie è prescritto l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del Piano, in termini di tipologie, materiali e prestazioni. Le aree perimetrate in rapporto a strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria si articolano in: strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria e arenile. Le superfici costruite individuate per l’attività turistico – balneari includono le seguenti utilizzazioni: spogliatoi comuni e altre attrezzature di servizio;  Reception e/o Ufficio del Gestore  Servizi di spiaggia ( quali cabine-spogliatoi, servizi igienici, docce, deposito)  Presidio sanitario e di Primo soccorso

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 22 di 59  Tetto a solarium  Bar, discopub, winebar, ristorante, piccola rivendita ed altre attività finalizzate alla destagionalizzazione della struttura purché compatibili con il carattere dei luoghi e dell’ambiente  altre attività finalizzate alla destagionalizzazione della struttura purché compatibili con il carattere dei luoghi e dell’ambiente.

Su proposta del singolo concessionario, allorquando lo stesso decidesse di eseguire interventi di Demolizione e Nuova Costruzione, il riordino degli insediamenti preesistenti comporta:

 rilocalizzazione in area immediatamente prossima come previsto dagli elaborati grafici del presente Piano,  l’adeguamento alle norme su tipologie e materiali di cui agli elaborati serie 7;  l’adeguamento alle destinazione d’uso consentite;  il completamento e l’integrazione delle relative infrastrutture

Le superfici costruite individuate per l’attività turistico – balneari in sostituzione di quelle esistenti includono le seguenti utilizzazioni:  Reception e/o Ufficio del Gestore  Servizi di spiaggia ( quali cabine-spogliatoi, servizi igienici, docce, deposito)  Presidio sanitario e di Primo soccorso  Tetto a solarium  Bar, discopub, winebar, ristorante, piccola rivendita ed altre attività finalizzate alla destagionalizzazione della struttura purché compatibili con il carattere dei luoghi e dell’ambiente  altre attività finalizzate alla destagionalizzazione della struttura purché compatibili con il carattere dei luoghi e dell’ambiente.

Tutte le attività per lo svago e il tempo libero previste nel precedente comma possono essere esercitate solo nel rispetto del Piano di Zonizzazione acustico e della Normativa relativa alle emissioni sonore. E’ esclusa l’utilizzazione residenziale dei manufatti esistenti e previsti dal Piano. Non sono ammesse altre superfici coperte. Il piano individua, negli elaborati grafici 5.1-2, dieci strutture turistico - balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria. La perimetrazione riportata sui grafici riguarda la superficie coperta dallo stabilimento che sostituisce quello esistente (numerato con asterisco) e lo spazio di arenile in concessione. Per quanto riguarda la superficie coperta da stabilimenti si prevedono: - quattro aree a nord, nel tratto dalla Fiumarella a piazza Conte, pari a 400 mq di superficie coperta ciascuna, due singole e due affiancate a coppia. Ognuna di esse si riferisce ad un modulo edificato di 40m x 10m disposto parallelamente e in aderenza alla strada lungomare - sei nel tratto più a sud in adiacenza di piazza Conte, disposte a coppie corrispondenti ad una superficie coperta variabile tra i 200 e i 300 mq per ciascuno stabilimento. Ognuna di esse si riferisce ad un modulo edificato di 30m x 10m e/o 20m x 10m disposto parallelamente e in aderenza alla strada lungomare Non è consentita la realizzazione di ulteriori strutture, anche a carattere temporaneo, al di fuori di quelle individuate negli elaborati grafici di progetto (serie 5-6).

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 23 di 59 Gli insediamenti turistico - balneari da riqualificare su base esclusivamente volontaria sono precisati dagli elaborati grafici 5.1-2 e la loro disposizione (singola o a coppie) e la rispettiva quantificazione (300 mq e 200 mq) è vincolante. Essi devono fare riferimento alle prescrizioni sulle tipologie, materiali e prestazioni contenute nella presente normativa e nello specifico elaborato grafico 7.1. La disposizione degli insediamenti a coppie presume che non ci sia alcun distacco tra i due edifici e che abbiano una parete comune. La tipologia di riferimento è vincolante per entrambe e, qualora la realizzazione dell’impianto sia sfalsata nel tempo, l’ultimo deve adeguarsi alla scelta tipologica dello stabilimento già realizzato. A ciascuna area coperta da stabilimenti turistico - balneari è associata un tratto di arenile ovvero di spiaggia non coperta da alcun tipo di struttura... Sono vietate strutture tipo spogliatoi, bagni, ecc. anche se a carattere temporaneo, al di fuori delle superfici consentite per gli stabilimenti turistico - balneari. La superficie di arenile in concessione deve mantenersi entro i 5 m dalla linea di battigia. Pertanto sono da considerarsi prescrittive, oltre alla linea di bordo stradale, le due ortogonali alla strada che in linea distano dal fabbricato la metà della lunghezza del fronte edificato complessivo. Per ciascuna area con strutture turistico – balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria valgono le seguenti prescrizioni:  altezza minima e massima ammessa per le costruzioni principali: 3.0 e 3.5 ml alla gronda, per chi si adegua al Piano con interventi di demolizione e nuova costruzione, mentre per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria si mantiene quella esistente  distacco minimo dai confini: 20 ml se confinante con altra coppia di concessioni, nessun distacco se confinante con una zona libera e di uso pubblico o con altro edificio previsto per stabilimento turistIco - balneare esistente o di nuovo impianto;  fronte mare relativo a ciascun nuovo insediamento e comprensivo dello spazio di arenile: max. 100 m se singolo, 160 m se disposti a coppie, 90 se disposti a tre. Le dimensioni consentite per la riqualificazione delle strutture turistico-balneari esistenti fanno riferimento alla tabella allegata. Non sono ammesse superfici impermeabili al di fuori dell’area individuata per le strutture balneari esistenti da riqualificare su base esclusivamente volontaria (coincidente con la superficie coperta del fabbricato). Le zone di insediamenti preesistenti non sono sottoposte ad obbligo di adeguamento alle destinazioni d’uso di riordino previste dal presente articolo ed alle relative quantificazioni e parametri edilizi ed urbanistici;. Il fronte mare relativo e il distacco minimo dai confini non hanno carattere vincolante, questi potranno essere rimodulanti da parte di operatori pubblici ed enti istituzionalmente competenti, mediante apposita regolamentazione, affinché sia garantita maggiore area alle Spiagge Libere ad uso pubblico e/o Spiagge Libere Attrezzate (SLA)

OSSERVAZIONE N°8 OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di AGGIUNGERE e MODIFICARE al ; TITOLO III al titolo Disciplina d'uso, Art.16 al titolo " aree per spiaggia libera ad uso pubblico " del PUFC contestualmente CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NELLE AREE COMPRESE NEL PIANO, AREE

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 24 di 59 PER SPIAGGIA LIBERA AD USO PUBBLICO della VAS II. All'uopo osservano la necessità di MODIFICARE e INTEGRARE / SOSTITUIRE integralmente l'articolo

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. L'osservazione, si compone di quattro punti, questi riportano, tra gli altri, la possibilità di funzionalizzare le aree a spiaggia libera, in aree a spiaggia libera attrezzata prevedendone anche strutture e forme. L'osservazione viene ACCOLTA PARZIALMENTE rimandando per quanto concerne le caratteristiche tipologiche, materiali, e corretta localizzazione ad apposita regolamentazione sulle spiagge libere attrezzate.

L'articolo viene riscritto come segue :

Art. 16 - area per spiaggia libera 1. Le area destinate a zona libera ad uso pubblico, potranno essere destinate a spiaggia libera e/o spiaggia libera attrezzata (aree date in concessione). Su tali aree sono consentite solo attività attinenti alla destinazione pubblica e di uso pubblico o previa concessione demaniale, di utilizzazione dell’area per attrezzature turistiche.

2. L'Ente potrà stipulare apposite convenzioni con nuovi titolari delle concessioni balneari nelle forme singoli o associati, con imprese individuali, società o cooperative ecc. .

3. Sono ammesse strutture carattere provvisorio, con dimensioni e tipologie corrispondenti alle tavole di dettaglio (Tav. 7.4) e comunque la cui superficie coperta non superori ai 70 mq.

4. Esse avranno carattere provvisorio in relazione ai materiali utilizzati (legno, tensostrutture, componenti in acciaio). Tali interventi dovranno essere localizzati ad opportuna distanza l’uno dall’altro.

5. La loro localizzazione sarà valutata in sede di rilascio del provvedimento autorizzativo e tenendo conto: a. della condizione del sito rispetto alle necessità di tutela delle aree destinate a spiaggia libera e/o liberi accessi. b. delle duna esistente, della flora e fauna li dove presenti; c. della opportuna distanza tra i diversi stabilimenti in relazione alle superfici di arenile ad essi annesso

6. Le strutture, li dove previste, avranno carattere provvisorio e con una permanenza stagionale, saranno finalizzate a:  presidio salvamento;  presidio sanitario e di primo soccorso  noleggio ombrelloni e/o altro servizio relativo all’uso dell’arenile per attività di svago;

7. Sono altresì individuati ad un intervallo rispettivamente di uno o due aree in concessione, gli accessi pubblici alla battigia.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 25 di 59

8. Gli interventi di manutenzione della spiaggia sono promossi non solo da parte di operatori pubblici ed enti istituzionalmente competenti per la realizzazione di opere ed impianti, ma anche da privati, i quali possono intervenire esclusivamente in seguito alla stipula di una convenzione con il Comune nella quale si stabiliscono normativamente le condizioni d'uso delle attrezzature e impianti da realizzare , nonché tutte le azioni da compiere per la cura e la salvaguardia dell'arenile.

OSSERVAZIONE N°9

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di MODIFICARE e INTEGRARE / SOSTITUIRE al : TITOLO III al titolo Disciplina d'uso, Art.17 al titolo " tratto di arenile per attività sportiva e ricreativa " del PUFC contestualmente CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI PREVISTI NELLE AREE COMPRESE NEL PIANO, TRATTO DI ARENILE PER ATTIVITÀ SPORTIVA E RICREATIVA della VAS

Suggerendo di riscrivere l'intero Art. 17 - tratto di arenile per attività sportive e ricreative.

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. Gli osservanti, propongono di riscrivere l’articolo 17, ponendo norme più restrittive dato che gli interventi possibili dal citato articolo ricadono all'interno del costituendo "parco delle dune". L'articolo viene riscritto come segue:

Art. 17 - tratto di arenile per attività sportive e ricreative

1. Il piano individua, in corrispondenza del tratto di duna esistente e lungo l’intero fronte mare del Parco territoriale delle Dune un’area capace di accogliere esclusivamente piccole strutture a carattere provvisorio e destinate a: • bar, piccola rivendita, • noleggio ombrelloni o altro servizio relativo all’uso dell’arenile per attività di svago e sport; • discoteca all’aperto • presidio sanitario e di primo soccorso • Presidio per l'attività sportiva subacquea ; • Presidio per natanti a vela e attrezzature sportive • servizi e docce • 2. Sono consentite le sole attività preposte all’utilizzazione dell’arenile compatibilmente con l’attività di tutela, e preservazione del tratto di duna esistente. Non sono consentite coperture impermeabili del suolo.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 26 di 59 E’ prescritta la demolizione di tutte le strutture esistenti non compatibili con il piano.

3. Sono ammesse un numero massimo di cinque strutture a carattere provvisorio, con dimensioni e tipologie corrispondenti alle tavole di dettaglio (Tav. 7.4) e comunque la cui superficie coperta non superi i 170 mq. La localizzazione di dette strutture contenuta negli elaborati 6.3-6.4 ha carattere indicativo.

4. Esse avranno carattere provvisorio in relazione ai materiali utilizzati (legno, tensostrutture, componenti in acciaio). Tali interventi dovranno essere localizzati ad opportuna distanza l’uno dall’altro e dovranno prevedere, a mezzo convenzione, la bonifica, successiva cura e salvaguardia, di un’ampia superficie di duna esistente.

5. La loro localizzazione sarà valutata in sede di rilascio del provvedimento autorizzativo e tenendo conto: a. della condizione del sito rispetto alle necessità di tutela della duna esistente, della flora e fauna; b. della opportuna distanza tra i diversi stabilimenti in relazione alle superfici di arenile ad essi annesso per lo svolgimento delle attività sportive e ricreative ammesse

6. Alle strutture a carattere provvisorio saranno annesse superfici libere di arenile per solarium, attività all’aperto finalizzate allo sport, allo svago e il tempo libero, purché queste preservino la permeabilità dei suoli. Le superfici di arenile annesse a ciascuna struttura a carattere provvisorio potranno occupare al più 2000 mq del versante di duna da bonificare per il quale sono previsti interventi di cui al successivo art. 18. 7. E’ consentita inoltre la realizzazione di due strutture a carattere provvisorio sia in relazione ai materiali utilizzati (legno, tensostrutture, componenti in acciaio), sia alla loro localizzazione. Dette strutture la cui superficie coperta non potrà superare i 70mq potranno essere servizi a supporto e ricovero attrezzature per sport acquatici. Ad esse potrà essere annessa una superficie libera di arenile purché sia preservata la permeabilità dei suoli.

8. L’area di sedime delle strutture dovrà essere trasferita in altro sito, esterno alla duna bonificata e rinaturalizzata, ed interno alla duna da bonificare al massimo ogni due anni per consentire il processo di rinaturalizzazione della duna esistente. 9. Gli interventi di manutenzione della spiaggia e/o del tratto di dune sono promossi non solo da parte di operatori pubblici ed enti istituzionalmente competenti per la realizzazione di opere ed impianti, ma anche da privati, i quali possono intervenire esclusivamente in seguito alla stipula di una convenzione con il Comune nella quale si stabiliscono normativamente le condizioni d'uso delle attrezzature e impianti da realizzare , nonché tutte le azioni da compiere per la cura e la salvaguardia dell'arenile e/o delle dune lì dove presenti.

OSSERVAZIONE N°10

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 27 di 59 – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di AGGIUNGERE e MODIFICARE al ; TITOLO VI al titolo Norme Ambientali di Qualità, Art. 38 al titolo "Applicazione del DM 236/89 (Barriere Architettoniche)" del PUFC il titolo del presente articolo in " NORME GENERALI "MARE SENZA BARRIERE" " II. All'uopo si osserva la necessità di MODIFICARE e INTEGRARE il comma 1 (uno) e di AGGIORNARE/SOSTITUIRE il comma 3 (tre)

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. Gli osservanti, propongono di rivedere l’articolo 38, proponendo elementi migliorativi. Per chiarire l' osservazione, parzialmente accolta, si l'articolo viene riscritto come segue :

Art. 38 - Applicazione del DM 236/89 (Barriere architettoniche) Mare senza Barriere

1. Tutti gli interventi, pubblici e privati, dovranno soddisfare i requisisti di accessibilità delle disposizioni in materia di accessibilità e di eliminazione delle barriere architettoniche (D.M. 236/89, L.104/92, D.P.R. 503/96 e loro modificazioni ed integrazioni). 2. Le norme indicate dovranno essere osservate nella zona di attrezzature pubbliche ed in generale in tutti gli edifici e luoghi aperti al pubblico ovunque situati nell’ambito del Piano.

STABILIMENTI BALNEARI 3. Gli stabilimenti balneari e altre attrezzature destinate alla balneazione, si obbligano, ad essere visitabili. Tale requisito si intende soddisfatto se:  sono accessibili gli spazi esterni, ovvero almeno un percorso di collegamento dalla viabilità pubblica;  è accessibile quota parte dei posti auto, in parcheggio di pertinenza, ove previsto;  accessibilità a tutti i servizi dello stabilimento balneare (bar, ristorante, tavola calda,);  almeno un servizio igienico è accessibile;  almeno una cabina/spogliatoio è accessibile;  almeno un servizio doccia calda accessibile  è garantita l'effettiva possibilità di balneazione, per mezzo di un percorso (pedane o passerelle removibili) di accesso fino alla battigia con dimensioni e caratteristiche idonee a persona su sedia a ruote;  almeno un punto d'ombra (postazioni ombrellone, sdraio e lettino) posto in prossimità della battigia e affiancato alla passerella/pedana. Il punto d'ombra dovrà essere connesso, mediante ramificazione, alla passerella e dotato di pavimentazione/piazzola (legno o pvc removibili) per tutta la sua area, in maniera da consentire una "libertà" di fruizione dello spazio;  nei casi di interventi in strutture esistenti, ove si presenti un'effettiva impossibilità per il superamento di elementi di ostacolo, deve essere garantito il requisito di visitabilità condizionata mediante l'apposizione in prossimità dell'accesso di un

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 28 di 59 pulsante di chiamata con l'apposito simbolo internazionale di accessibilità, al fine di consentire una fruizione assistita.

Ulteriori requisiti sono considerati indicatori di qualità e pregio : . almeno una "sedia a ruote da mare" per l'ingresso in acqua ad uso gratuito; . sistema informativo di orientamento (mappa tattile, segnaletica con pittogrammi e caratteri con colori a contrasto indicanti i servizi, eventuali segnalazioni acustiche e luminose) . area giochi attrezzata accessibile e fruibile anche da parte di bambini con disabilità . pulsante di chiamata, connesso alla struttura, al fine di consentire una fruizione assistita.

SPAZI PEDONALI  gli spazi pubblici e le opere di urbanizzazione a prevalente fruizione pedonale, come ad esempio piazze, giardini, parchi, devono prevedere almeno un percorso accessibile per consentire la piena godibilità ambientale e dei servizi o attività previsti. A tal proposito devono essere considerate le caratteristiche connesse alla pavimentazione, ai percorsi esterni, ai mezzi di sollevamento, alla segnaletica, cosi come indicate nelle schede relative;  anche nella riqualificazione e ridefinizione di spazi pedonali esistenti, gli obiettivi rimangono quelli sopra esposti, compatibilmente con elementi, assetti e vincoli già presenti;  gli elementi di delimitazione dello spazio pedonale, come catene o transenne, devono prevedere almeno un varco di accesso di larghezza sufficiente al passaggio di sedia a ruote.  Particolare attenzione deve essere posta nel posizionamento di tutti gli elementi di segnalazione e di arredo urbano, nella dislocazione di cabine telefoniche, piste ciclabili, aiuole, ecc., in modo the la fruibilità di un singolo elemento non costituisca ostacolo alla fruibilità di un altro (come ad esempio nel caso di panchine poste lungo piste ciclabili, o di cabine telefoniche accessibili poste a notevole distanza dalle rampe di raccordo dal marciapiede, incongruità che spesso sono l'esito di interventi non coordinati, compiuti in momenti differenti).

OSSERVAZIONE N°11

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. La necessita di MODIFICARE/SOSTITUIRE al ; TITOLO VII al titolo Disposizioni Transitorie, Art.40 al titolo " Insediamenti Preesistenti " del PUFC contestualmente Li dove presente della VAS il titolo dell’articolo in " INSEDIAMENTI PREESISTENTI "

II. All'uopo osservano la necessità di MODIFICARE / SOSTITUIRE l'articolo come segue:

Art. 40 - Insediamenti preesistenti (…) 1. Gli insediamenti preesistenti autorizzati non sono sottoposti ad obbligo immediato di

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 29 di 59 adeguamento. 2. Gli insediamenti preesistenti quando manterranno la localizzazione preesistente, potranno essere oggetto esclusivamente a interventi di manutenzione ordinaria , straordinaria e restauro e di risanamento conservativo secondo quanto prescritto dalle lettere a),b),c) dell’ art. 31 L.457/78 ed ss mm ii. Rispettando, altresì, le prescrizioni in termini di materiali ,prestazioni e quant’altro è prescritto dalla presente normativa. 3. Per qualsiasi altra opera che non rientra nella suddetta categoria è prescritto l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del Piano.

L'osservazione si ritiene PARZIALMENTE ACCOGLIBILE. Gli osservanti, propongono di rivedere l’art. 40, compatibilmente con le precedenti osservazione già accolte, si accoglie l'osservazione parzialmente. Segue la riscrittura dell'articolo come segue :

Art. 40 - Insediamenti preesistenti

Gli insediamenti preesistenti, localizzati in maniera difforme da quella prevista nell’ambito del Piano, non sono sottoposti ad obbligo di adeguamento; fin quando manterranno la localizzazione preesistente, potranno essere oggetto soltanto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e risanamento conservativo, come specificati nell’art. 6 e ss..

OSSERVAZIONE N°12

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. la necessita di MODIFICARE e RIVEDERE: gli elaborati grafici 5.1-5.2 e di rimando 6.1 a 6.4; contestualmente Li dove presente del PUFC e VAS

LA DISPOSIZIONE DEI PARCHEGGI DI CUI ALL'IDENTIFICATIVO P1.4 E P1.5 E DÌ MUTARE GLI STESSI DA PARCHEGGI INTEGRATIVI AD AREA A VERDE E PARCHEGGI .

II. la necessita di MODIFICARE/ SOSTITUIRE e INTEGRARE alle: gli elaborati grafici 5.1-5.2 e di rimando 6.1 a 6.4; contestualmente Li dove presente del PUFC e VAS

I RETI GRAFICI IDENTIFICATIVI DI QUELLE STRUTTURE TURISTICHE ESISTENTI E MUNITI DI REGOLARE CONCESSIONE OD AUTORIZZAZIONE EDILIZIA, ALL’ATTO DELL’ADOZIONE DEL PRESENTE PIANO. SI RICHIEDE, ALTRESI', DÌ RIPORTARE LA NUMERAZIONE ASTERISCATA IDENTIFICATIVA LÌ DOVE MANCA.

III. la necessita di MODIFICARE e INTEGRARE gli elaborati grafici 5.1-5.2 e di rimando 6.1 a 6.4; contestualmente Li dove presente del PUFC e VAS

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 30 di 59

LE SPIAGGE LIBERE ATTREZZATE MEDIANTE RETINI GRAFICI IDENTIFICATIVI INEQUIVOCABILI; PREVEDERE ALTRESI' PER LE STESSE UNA NUMERAZIONE (ALFA NUMERICA)

IV. osservano, altresì, la necessità di RENDERE CONGRUE le osservazioni, di cui sopra, agli articoli tutti della Norme Tecniche Attuative.

L'osservazione si ritiene NON ACCOGLIBILE. In quanto gli osservanti, propongono di rivedere e specificare meglio gli elaborati grafici, nostante questi sufficientemente vengano già chiariti, specificati e disciplinati dai singoli articoli della normativa attuativa del piano.

OSSERVAZIONE N°13 OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

I. la necessita di MODIFICARE/ SOSTITUIRE e INTEGRARE alle: tabelle riportate negli elaborati grafici 7.1-7.2-7.3 ; contestualmente Li dove presente del PUFC e Li dove presente della VAS

1. Alla voce " caratteristiche dimensionale" : (…)

2. Alla voce " CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI " : (…)

II. osservano, altresì, la necessità di INTRODURRE un nuovo articolo riportante, in modo chiaro ed inequivocabile le caratteristiche prestazionali e dimensionali, nella fattispecie: (…)

Per tutte le osservazioni gli esponenti rappresentano “la necessità di RENDERE CONGRUE le osservazioni, di cui sopra, agli articoli tutti della Norme Tecniche Attuative”.

L'osservazione si ritiene NON ACCOGLIBILE. In quanto gli osservanti, propongono di rivedere e specificare meglio gli elaborati grafici, nostante questi sufficientemente vengano già chiariti, specificati e disciplinati dai singoli articoli della normativa attuativa del piano.

OSSERVAZIONE N°14

OSSERVANO in merito a quanto prodotto dal Comune quale Piano di Utilizzo della Fascia Costiera – PUFC - e al rapporto ambientale di cui alla Valutazione Ambientale Strategica -VAS-.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 31 di 59 I. La necessita di AGGIUNGERE al ;

 TITOLO III al titolo Disciplina d'uso , del PUFC contestualmente FINALITA' E DISCIPLINA DEL PIANO, della VAS un nuovo articolo dal titolo " CLASSIFICAZIONE DEGLI STABILIMENTI BALNEARI"

II. All'uopo osservano la necessità di INTRODURRE quanto segue : " In conformità con quanto stabilito dal Disegno di LEGGE REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 17 dicembre 2007 - Deliberazione N. 2189 - Area Generale di Coordinamento N. 14 - Trasporti e Viabilità – N. 13 - Turismo e Beni Culturali - Disegno di legge Piano di Utilizzo Aree Demaniali Marittime, apparso sul bollettino ufficiale della regione campania - n. 20 del 19 maggio 2008,

III. Contestualmente osservano la necessità di DEFINIRE : " Mediante uno schema tipo, la modalità con cui gli stabilimenti turistico - balneari possano fare domanda per l'attribuzione della classificazione sulla base dei requisiti posseduti"

IV. osservano, altresì, la necessità di PREVEDERE la possibilità : " Di affiggere Sulla facciata principale degli stabilimenti balneari, in prossimità dell'entrata, UNA TARGA recante la denominazione dello stabilimento e le stelle marine nel numero corrispondente alla classificazione attribuita.

V. osservamo, inoltre, la necessità di IMPEGNARE, l'Ente a : " divulgare con cadenza annuali, opuscoli e/o messaggio pubblicitario, recanti il livello di classificazione delle singole strutture con i relativi servizi offerti. " VI. osservano, infine, la necessità di RENDERE CONGRUE le osservazioni, di cui sopra, agli articoli tutti delle Norme Tecniche Attuative

L'osservazione si ritiene NON ACCOGLIBILE. Gli osservanti, propongono di inserire dei canoni di valutazione per le strutture balneari esistenti e da farsi. L'osservazione benché meritevole non è al momento accogliibile. Sarà cura dell'Amministrazione Comunale, recepire le indicazioni in eventuali regolamenti da approvare.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 32 di 59

ASSOCIAZIONE TERRA Prot. 20086 12/05/2016 MIA

L’associazione osservante chiede “al fine di migliorare lo stato di conservazione degli habitat naturali attraverso la gestione attiva e partecipata, (…) di valutare la possibilità di prevedere, per le associazioni locali, la gestione di tratti dunali prevedendo determinati requisiti”

L’osservazione benché meritevole non è al momento accoglibile in quanto il PUFC non disciplina le modalità e i tempi di assegnazione delle aree demaniali libere. Sarà cura dell’A.C. prevedere la possibilità richiesta nel redigendo regolamento per SLA (spiagge libere attrezzate).

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 33 di 59

Saurio Gaetano Prot. 20009 13.05.2016

In riferimento agli art. 14 e 20 delle NTA, in sintesi, si chiede la tutela integrale della duna ricostituitasi nel tratto di spiaggia che va dal torrente Fiumarella fino al Lido Borrelli. Si chiede in particolare:

1) evitare la realizzazione di nuove strutture (n° 2 di mt 40x10) in quanto comprometterebbero la vita delle piante oscurandone la luce.

2) Inserire l’area in questione all’interno dell’area denominata “Parco della Fiumarella”

3) Delimitare l’aera con paletti in legno e corde per consentire l’accesso all’area oggetto di osservazione

4) Costruire sentieri in legno sopraelevati per facilitare ed incanalare l’attraversamento pedonale e posa di cartelli indicatori delle specie di piante presenti

5) Evitare la posa di altre specie di piante diverse di quelle autoctone autonomamente insediatesi

6) Analisi mineralogica e granulometrica delle sabbie

7) Analizzare la qualità delle acque del torrente Fiumarella ed eliminazione di presunti scarichi abusivi

8) Evitare di procedere alla messa a punto di opere di arginatura (alberature non autoctone) lasciando libero il corso finale del torrente evitando di correggerne la direzione rendendolo rettilineo.

Si chiede inoltre

. in riferimento all’art. 17, di evitare l’insediamento di piccole strutture temporanee per una presunta incompatibilità con l’obiettivo di tutela e preservazione del tratto di duna esistente.

. in riferimento all’art. 18, di evitare la piantumazione di specie non tipiche della duna embrionale e di evitare l’utilizzo di parte del versante dunale verso il mare (per massimo 40 mt) per scopi sportivi e ricreativi.

. in riferimento all’art. 19 si invita ad ipotizzare l’insediamento di un centro di visita a finalità mussali, didattiche e ricreative verificandone attentamente la posizione più idonea e solo mediante strutture removibili. Impedire l’uso anche di piccole attività sportive all’aperto in quanto non si riscontrano aree di vegetazione compromessa.

In conclusione, l’osservante, nel ricordare che tra gli indicatori per l’attribuzione del riconoscimento come bandiera blu da parte della FEE, oltre alla qualità dell’acqua, pone anche lo stato di conservazione degli habitat naturali e degli ecosistemi costieri, invita a valutare l’ipotesi di innalzamento della qualità turistica non solo considerando la crescita numerica degli stabilimenti

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 34 di 59 balneari ma anche la tutela prestata per l’habitat autonomamente ricostituito considerandolo come un “Museo Vivente”.

L’osservazione merita notevole attenzione, in quanto fondamentalmente ispirata alla tutela e conservazione dell’ecosistema rinaturalizzato fornendo interessanti spunti di riflessione anche in aderenza ai principi comunitari. E’ intenzione, pertanto, dell’Amministrazione recepire, laddove recepibili, le indicazioni fornite conciliandole comunque all’esigenza degli imprenditori e dell’utenza di incrementare la qualità dell’offerta turistica. Nel ricordare che il PFUC interessa un’area limitata della fascia costiera di Mondragone, poco più di mt 2200 a fronte di circa mt 8000 di costa, (peraltro per una buona parte a ridosso di una zona completamente urbanizzata), si osserva che: al punto1) non appare plausibile che la realizzazione di 2 nuove strutture possa compromettere la vita delle piante influenzandone la fotosintesi tanto più che le costruzioni si svilupperanno longitudinalmente lungo l’asse Nord/Sud.

Si ritiene comunque, al fine di impedire che possano essere utilizzata altra superficie rinaturalizzata oltre quella di sedime della struttura, di prescrivere che “Per le opere di pavimentazione, anche temporanee, per lo sfruttamento turistico delle aree aperte e scoperte date in concessione dovranno preventivamente essere ubicate a ridosso dello stabilimento balneare autorizzato per una profondità non superiore all’altezza dello stabilimento stesso. Le ulteriori opere di pavimentazione potranno essere autorizzate solo se la loro realizzazione non pregiudica l’ecosistema rinaturalizzato. Preventivamente, al rilascio di qualsiasi autorizzazione edilizia dovrà essere depositata una perizia giurata a firma di tecnico agronomo sullo stato di conservazione e rinaturalizzazione delle aree dunali nella quale dovranno essere indicate graficamente le aree compromesse in cui è possibile l’insediamento e le aree rinaturalizzate. Per quest’ultime dovranno indicarsi gli interventi strutturali e non strutturali tesi alla loro conservazione ivi compresi la delimitazione dei percorsi da delimitarsi con paletti in legno e corde per consentire l’accesso all’area oggetto di osservazione, i sentieri in legno sopraelevati per facilitare ed incanalare l’attraversamento pedonale e la posa di cartelli indicatori delle specie di piante presenti”

al punto 2) il richiesto inserimento dell’area in questione all’interno dell’area denominata “parco della fiumarella” costituisce variante al PRG all’attualità non consentita dalla normativa regionale vigente pertanto non è possibile l’accoglimento. ai punti 3) e 4) vedasi quanto contro dedotto al punto 1) al punto 5) di recepire l’osservazione fornendo agli uffici comunali competenti le opportune indicazioni circa le specie vegetali da indicare nei bandi di gara per gli interventi che riguardano l’area interessata dal PUFC. ai punto 6 e 7) di recepire l’osservazione riservandosi, compatibilmente con fondi di bilancio o attingendo a contributi statali o comunitari, di avviare un processo di controllo della stato di salute del suolo e delle acque sia in prossimità del torrente Fiumarella sia in prossimità degli altri corsi d’acqua insistenti sul territorio comunale. al punto 8) di recepire l’osservazione rimandando però all’approvazione del progetto delle opere di arginatura la valutazione agronomica e geologica del tipo di intervento da effettuare.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 35 di 59 In relazione poi alle ulteriori osservazioni circa gli art. 17 e 18 delle NTA si ritiene che l’insediamento di piccole strutture temporanee e/o autorizzazione all’utilizzo per attività sportive e ricreative non sia incompatibile e pregiudichi l’obiettivo di tutela e preservazione del tratto di duna esistente. Si ritiene comunque di estendere l’obbligo della preventiva presentazione della Perizia Agronomica (già citata nel riscontro all’osservazione n° 1) anche alle richieste di autorizzazione all’insediamento di piccole strutture ancorché temporanee e di utilizzo per attività sportive e ricreative.

In riferimento all’art. 19 è apprezzabile l’idea di ipotizzare l’insediamento di un centro di visita a finalità mussali, didattiche e ricreative per cui, a PUFC vigente, si provvederà ad incaricare gli uffici comunali competenti a verificarne la fattibilità tecnica economica eventualmente anche attingendo a fonti comunitarie di finanziamento.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 36 di 59

Smirne Alfonso Prot. 20117 13/05/2016 (Lido Sirena)

L’osservante, con la proposta, e l’integrazione, presentata in sintesi chiede:

a) Di eliminare quanto previsto alle pagg. 18 e 19 della VAS nella parte in cui lega il riordino degli stabilimenti Balneari alla scadenza della Concessione Demaniale ripristinando quindi quanto previsto dall’art. 40 del PUFC

b) di introdurre la possibilità di utilizzo di superfici non residenziali quali terrazzi da utilizzarsi come terrazzo giardino attrezzabile secondo la definizione del PRG

c) di prevedere ampliamenti di modesta entità per rendere più fruibili i bagni, i locali infermeria, servizi in genere

d) prevedere spazi con idoneità di accesso per diversamente abili.

L’osservazione, introdotta per alcuni punti anche da altri osservanti, merita attenzione per le esigenze rappresentate quale imprenditore del settore.

Relativamente al punto:

a) si ritiene la stessa accoglibile pertanto si conferma l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del PUFC, prevista anche dal PRG vigente, solo laddove l’intervento prevede la demolizione totale dell’immobile esistente.

b) Si ritiene osservazione accoglibile a condizione che i terrazzi non siano in alcun punto ed in nessun modo coperti da strutture fisse.

c) Non si ritiene la proposta accoglibile in quanto ampliamenti, anche di modesta entità, non rientrano nella fattispecie della manutenzione straordinaria che è l’intervento più gravoso previsto senza obbligo di “adeguamento alle prescrizioni contenute nell’elaborazione del Piano in termini di tipologie, materie e prestazioni”

d) L’osservazione risulta pleonastica in quanto le strutture commerciali e/o destinate ad assolvere ad un servizio sono già obbligate all’adeguamento alla copiosa disciplina che garantisce l’accessibilità ai soggetti diversamente abili.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 37 di 59

Patalano Antonio Prot. 20126 13/05/2016 (in rappresentanza di Burrelli Giancarlo, Macera Silvio, Pagliaro Giovanni, Tagliatatela Antonio, Palazzo Giovanni, Caprio Dario Alberto, Caprio Giovanni, Laprano Renato, Mazza Giuseppina)

L’osservante, sinteticamente, propone l’ “Estensione del regolamento del PUFC sull’intero litorale comunale; specificare in dettaglio tutte le definizioni di utilizzo del piano; eliminare i nuovi insediamenti turistico-baneari per ridurre il consumo della risorsa territorio, inserire l’intero litorale nelle aree di Sito di Interesse Comunitario, eliminazione del termine Bonifica nell’art. 18.”

L’osservante, poi, in allegato riporta, nelle premesse, alcune osservazioni di carattere generale che evidenziano alcuni limiti oggettivi che, a suo parere, inficiano sostanzialmente i risultati previsti. In sintesi sostiene che: 1) il piano sia datato di circa 9 anni, perché non ha considerato l’evoluzione dei fenomeni naturali ed antropici intervenuti nel frattempo. 2) Il Piano sia troppo parziale, in quanto considera esclusivamente l’area limitata tra il torrente Savone e il torrente Fiumarella, 3) sia un piano buio perché non contiene né dati o studi socioeconomici né analisi previsionali per le ipotesi di incremento delle attività e nuovi stabilimenti balneari che potrebbero addirittura “determinare un aggravamento della crisi di settore”; 4) sia un piano che non considera la spiaggia bene comune e che aumenta il consumo di suolo, puntando, con l’aumento degli stabilimenti balneari, ad un maggior consumo di suolo “privato” della spiaggia anche in considerazione di operatori abusivi e non che impediscono l’accesso al mare. 5) sia un piano fuori dall’Europa che non considera la direttiva comunitaria 2006/123/CE.

L’osservante, ancora, ricorda alcuni punti della raccomandazione del Parlamento Europeo rammentando in particolare che: “Le zone costiere rivestono importanza ambientale, economica, sociale culturale e ricreativa. La biodiversità delle zone costiere è unica. l’incremento demografico e lo sviluppo delle attività economiche stanno minacciando in misura crescente l’equilibrio ambientale e sociale nelle zone costiere. È di fondamentale importanza attuare una gestione delle zone costiere sostenibile a livello ambientale, equa a livello economico, responsabile a livello sociale, sensibile a livello culturale, per tutelare l’integrità di questa importante risorsa tenendo conto al tempo stesso delle attività e delle usanze tradizioni locali che non costituiscono una minaccia per le zone naturali sensibili e per lo stato di preservazione delle specie selvatiche della fauna e della flora costiera “

L’osservante, infine, nel dettaglio propone:

a) all’art. 1 di estendere l’applicazione del piano per tutta l’estensione del litorale di Mondragone.

b) All’art. 6 di aggiungere la lettera d) dell’art. 3 del DPR 380/2001 e di modificare gli edifici esistenti visto che non rispettano alcun canone architettonico strutturale.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 38 di 59 c) All’art. 11 di specificare nel dettaglio tutte le definizioni d’uso consentite nel piano.

d) All’art. 12 di eliminare la lettera b) inerente i nuovi stabilimenti

e) All’art. 14 di destinare le aree individuate per i nuovi insediamenti a Spiaggia Libera Attrezzata

f) All’art. 15 di prevedere l’adeguamento alla normativa vigente in materia per gli stabilimenti in regola con le varie concessioni.

Di interrompere la continuità tra il lido Medusa ed il lido Pino d’Oro con tre accessi alla battigia di almeno 20 mt di larghezza.

g) Di modificare l’art. 17 cancellando l’individuazione quale area destinata ad attività sportive e ricreative le zone limitrofe alle dune

h) All’art. 18 di sostituire la parola “bonifica” con “tutela e ripristino dell’apparato dunale e retrodunale” e

di eliminare il capoverso “è consentita l’utilizzazione della parte dunale per scopi ricreaitivi e sportivi ma solo nel tratto in prossimità dell’attuale strada lungomare esteso verso il mare per massimo 40 metri” individuando altri siti per lo svolgimento di tali attività.

i) All’art. 19 di prevedere di estendere il “Parco delle Dune” a tutto il litorale comunale predisponendo una perimetrazione integrativa a quella già prevista dal PRG e dal PUFC.

L’osservante chiede, in conclusione, di consentire per i soli piani terra degli immobili che affacciano sul lungomare il cambio d’uso per destinazioni commerciali, culturali e ricreative.

Le osservazioni per la loro meticolosità e la varietà degli argomenti trattati meritano puntuale riscontro.

Relativamente alle osservazioni esposte nella premessa, che appaiono più come considerazioni, si precisa che:

1) la VAS è stata redatta sulla scorta dello stato dei luoghi al 2015 e, perciò, ha adeguatamente considerato l’evoluzione dei fenomeni naturali intervenuti nel frattempo. 2) il Piano è stato redatto in conformità alle previsioni del PRG che individua quale area sottoposta a PUA esclusivamente l’area limitata tra il torrente Savone e il torrente Fiumarella. Non si esclude comunque la possibilità di estendere in una seconda fase la disciplina di piano ad ulteriori aree del litorale comunale, magari sulla scorta della verifica dell’efficacia e/o del successo della pianificazione di dettaglio approvata. 3) il piano, che tra l’altro recepisce le previsioni di nuovi stabilimenti del PRG, non prevede in questa fase dati o studi socioeconomici né analisi previsionali per le ipotesi di incremento delle attività e nuovi stabilimenti balneari perché tali studi ed accertamenti appartengono ad una successiva fase decisionale, infatti qualsiasi studio in tal senso potrebbe essere superato o inficiato, per le mutate condizione, al momento dell’indizione delle procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione delle nuove concessioni demaniali. 4) il PUFC, che nel merito recepisce le prescrizione dello strumento sovraordinato (PRG), dimostra come, nelle norme di attuazione e nella VAS, sia stata posta un’attenzione particolare per la tutela della spiaggia quale bene comune e per limitare al minimo il consumo di suolo. 5) non vi è obbligo di richiamo all’interno del PUFC della direttiva comunitaria

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 39 di 59 2006/123/CE in quanto la stessa essendo stata recepita dal Governo è norma sovraordinata per cui risulta pleonastico un inserimento della stessa all’interno del piano.

Controdeduzioni alle osservazioni nel su indicato elenco alfabetico.

a) L’osservazione non è al momento accoglibile in quanto, richiedendo l’elaborazione di nuovi elaborati di Piano e VAS e la rinnovazione dell’intero procedimento di approvazione, allungherebbe notevolmente i tempi di approvazione del PUFC che già è in itinere dal 2007. Non si esclude comunque la possibilità di estendere in una seconda fase la disciplina di piano, o replicare la procedura, all’intero litorale di Mondragone, eventualmente sulla scorta della verifica dell’efficacia e/o del successo della pianificazione di dettaglio approvata applicando, all’occorrenza, eventuali correttivi.

b) Non si ritiene accoglibile l’osservazione. Pertanto si conferma l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del PUFC, prevista anche dal PRG vigente, solo laddove l’intervento prevede la demolizione totale dell’immobile esistente o per una percentuale superiore al 25%. Relativamente alla inesistenza di valenze architettoniche si ritiene invece che alcuni stabilimenti c.d. “storici” conservino ancora elementi valorizzabili. Si evidenzia che la ratio dell’obbligo di adeguamento al PUFC in caso di demolizione scaturisce dalla necessità di disincentivare la demolizione di stabilimenti balneari che hanno occupato posti di rilievo nella storia turistica ed architettonica di Mondragone spingendoli a conservare e riqualificare le preesistenze. Del pari, la norma tende ad incentivare, eventualmente beneficiando di aumenti volumetrici previsti per i nuovi stabilimenti, la demolizione di stabilimenti privi di interesse storico architettonico adeguandosi alle norme del PUFC al fine di dare un ordine al nuovo edificato distinguendolo dalle preesistenze.

c) Si ritiene l’osservazione non accoglibile in quanto le destinazioni d’uso, che risultano adeguatamente specificate, sono indicative

d) Non si ritiene accoglibile l’osservazione in quanto si impedirebbero nuove iniziative imprenditoriali per il rilancio dell’economia di settore, e di zona, che è uno degli obiettivi del Piano.

e) Non si ritiene accoglibile l’osservazione per le motivazioni già espresse in riscontro al punto c).

f) L’osservazione sembrerebbe pleonastica in quanto per l’esercizio di attività turistico balneari sussiste per le strutture l’obbligo di adeguamento alla normativa vigente in materia a prescindere dalla previsione di piano.

In merito alla richiesta di creare tre varchi di accesso tra i lidi “Pino d’Oro” e “Medusa” l’osservazione risulta immediatamente non accoglibile in quanto la morfologia dei luoghi, e la situazione amministrativa delle strutture presenti, non consente il reperimento di tali spazi se non con notevole pregiudizio per le attività e/o strutture balneari esistenti. Si rappresenta comunque che il piano, in caso di interventi demolizione e ricostruzione delle strutture esistenti impone l’obbligo di adeguamento al piano, che per la fattispecie prescrive nuovi accessi liberi alla battigia in prossimità dei luoghi indicati.

g) Si ritiene l’osservazione non accoglile in quanto sono “consentite le sole attività preposte all’utilizzazione dell’arenile compatibilmente con l’attività di tutela e preservazione del

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 40 di 59 tratto di duna esistente”. Peraltro, “le superfici di arenile annesse a ciascuna struttura a carattere provvisorio potranno occupare” solo “il “versante di duna da bonificare per il quale sono previsti interventi”di cui all’ art. 18..

h) L’osservazione appare pleonastica, in quanto il piano già è improntato alla tutela e ripristino del tratto dunale e retrodunale.

In merito all’eliminazione del capoverso “è consentita l’utilizzazione della parte dunale per scopi ricreativi (…)” non si ritiene l’osservazione accoglibile in quanto non è stato possibile individuare, o ipotizzare, la motivazione della richiesta.

i) L’osservazione circa la richiesta di modificare l’art. 19 prevedendo di estendere il “Parco delle Dune” a tutto il litorale comunale “predisponendo una perimetrazione integrativa a quella già prevista dal PRG e dal PUFC” non risulta accoglibile durante il procedimento di approvazione del PUFC in quanto costituirebbe variante allo strumento urbanistico sovraordinato (PRG) allo stato non consentita dalla normativa regionale viggente.

Relativamente alla richiesta di consentire una destinazione d’uso ai fini commerciali, culturali e ricreativi per i soli piani terra degli immobili che affacciano sul lungomare si rappresenta che tale possibilità è già concessa, previa verifica dei requisiti, dalla normativa attualmente vigente.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 41 di 59

Ricci Antonio 20030 12/05/2016 20159 13/05/2016

L’osservante, per grandi linee, suggerisce:

1) che a causa della drastica riduzione delle presenze, deve essere valutata attentamente e scaglionata nel tempo l’apertura di nuovi lidi che potrebbero compromettere la sopravvivenza di quelli esistenti

2) che l’arenile antistante piazzale Conte venga occupato per intero dai lidi lasciando centralmente un viale di accesso libero limitato da una siepe di tamerici, che arrivi alla battigia al fine di evitare la visuale di una spiaggia libera e disordinata.

3) Ampliamento della spiaggia libera tra lido Kursal e Stella Maris in prossimità del parcheggio (ex campo sportivo)

4) Non ritiene utile prevedere in adiacenza alla riva sinistra della Fiumarella un nuovo insediamento turistico e ne suggerisce lo spostamento di almeno 150 mt per consentire la costituzione del “Parco della Fiumarella”

5) La condivisione della gestione della risorsa spiaggia di Mondragone anche con altre comunità limitrofe a Mondragone al fine di sensibilizzarle circa attività che possono avere ripercussioni sulla conservazione e tutela del territorio Mondragonese.

6) La creazione di un “Ufficio del Piano Spiaggia” che in funzione della dinamicità delle variazioni turistiche ed ambientali possa proporre opportuni adeguamenti al Piano.

7) Nella progettazione delle opere strutturali di tener conto anche del fenomeno dell’innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacciai al fin di evitare eccessivi disagi.

8) Di inserire in eventuali società o gruppi di gestione della flora nella fascia litoranea anche uno specialista in geobotanica.

9) Di prevedere anche la prestazione professionale di un geologo

10) Di regolare, nei lidi, l’uso di diffusori acustici al loro interno per privilegiare le esigenze di tutti.

11) Di realizzare un monumento dedicato a Sant’Alfonso dei Liguori nell’omonimo slargo

12) L’affidamento ad una cooperativa costituita prevalentemente da soggetti diversamente abili di una spiaggia in prossimità di Piazza Stefanelli.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 42 di 59

Le osservazioni, anche per la varietà degli argomenti trattati, meritano un attento e puntuale riscontro.

In merito all’osservazione:

N° 1) premesso che il piano ha, tra l’altro, l’ambizioso obiettivo di incrementare e riqualificare le presenze turistiche sul territorio, sarà impegno dell’Amministrazione fornire indicazioni agli uffici competenti affinché l’indizione delle procedure di affidamento di nuove concessioni demaniali sia preceduto da uno studio, anche sommario, delle previsioni di crescita delle presenze a seguito di un incremento dell’offerta turistica.

N° 2) si ritiene la stessa non accoglibile in quanto in quanto è intenzione dell’Amministrazione regolamentare l’utilizzo delle spiagge libere con un dettagliato regolamento sull’uso della SLA (Spiagge Libere Attrezzate) cui potrebbe confluire la fattispecie in esame.

N° 3) si ritiene l’osservazione accoglibile rimandando, però, la valutazione sull’esatta quantificazione e delimitazione all’approvazione del regolamento sull’uso della SLA (Spiagge Libere Attrezzate).

N° 4) non si ritiene l’osservazione al momento accoglibile in quanto ben su può conciliarsi l’uso della spiaggia con la tutela della flora e fauna. Si ritiene, addirittura, che l’affidamento in concessione del tratto di arenile ad uso turistico, con le opportune limitazioni, potrebbe facilitare la tutela ambientale dell’area. Sarà quindi cura dell’Amministrazione, al momento dell’istituzione del Parco della Fiumarella o al momento dell’indizione della gara per l’affidamento in concessione del tratto di arenile, disciplinare rigorosamente l’uso della spiaggia, inibendone eventualmente qualsiasi trasformazione, in una fascia di almeno 50 mt dalla sponda del torrente.

N° 5) l’osservazione merita attenzione per la problematica in questione alla quale cerca di proporre una soluzione che già è prevista dalla normativa vigente che impone la libera concorrenza per le imprese con sede su tutto il territorio nazionale e/o europeo. Laddove, qualora, il proponente intendeva suggerire di prevedere premialità in fase di gara per gli operatori con sede nei comuni limitrofi la fattispecie è esplicitamente vietata dalla normativa vigente in materia di gare per l’affidamento concessioni demaniali.

N° 6) l’osservazione è meritevole di accoglimento. L’Ufficio del Piano Spiaggia o sarà inserito con successivo provvedimento amministrativo all’interno del costituendo “Ufficio di Piano Urbanistico Comunale” o a quest’ultimo verranno demandate le competenze circa la valutazione delle variazioni turistiche ed ambientali, peraltro già previste dalla VAS, e le eventuali proposte tecniche di adeguamento in corso di attuazione del piano stesso.

N° 7) l’osservazione non merita accoglimento in quanto, non essendo previste al momento opere strutturali ad opera dell’Amministrazione Comunale ma solo opere da parte di soggetti privati, la valutazione dei rischi derivanti dall’innalzamento del livello del mare sono demandate ai singoli operatori turistici ed ai loro tecnici di fiducia.

N° 8) L’osservazione merita accoglimento pertanto, in occasione della pubblicazione dei bandi di gara per l’affidamento della gestione della flora nella fascia litoranea, sarà cura

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 43 di 59 dell’Ente onerare i soggetti partecipanti e/o affidatari al ricorso ad uno specialista in geobotanica per gli aspetti botanici.

N° 9) L’osservazione merita accoglimento pertanto, in occasione della pubblicazione dei bandi di gara per l’affidamento dei servizi di progettazione che incidono sull’arenile, sarà cura dell’Ente onerare i soggetti partecipanti e/o affidatari al ricorso ad uno specialista in geologia, laddove si vada ad intervenire o vi possano essere concreti pregiudizi per il substrato della spiaggia.

N° 10) L’osservazione benché apprezzabile non merita accoglimento in quanto la fattispecie è già disciplinata dal Piano di Zonizzazione Acustica peraltro già richiamato nelle NTA del PUFC.

N° 11) L’osservazione, apprezzabile sotto il profilo artistico religioso, che però non può essere eccessivamente vincolante sia per ubicazione che per soggetto dell’opera artistica, sarà tenuta in debita considerazione al momento della progettazione delle opere di riqualificazione delle aree pubbliche in prossimità dell’area dedicata a Sant’Alfonso dei Liguori

N° 12, si ritiene l’osservazione accoglibile rimandando, però, la quantificazione delle superficie e la delimitazione delle stesse all’approvazione del regolamento sull’uso delle SLA (Spiagge Libere Attrezzate)

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 44 di 59

Palmieri Margherita Prot. 20258 13/05/2016 (Lido Sinuessa)

L’osservante, ripropone sostanzialmente le osservazioni del sig. Spinosa Giovanni Prot. 20742- 19634/2016 e dal sig. Smirne Alfonso prot. 20117/2016, pertanto chiede:

a) Di eliminare quanto previsto alle pagg. 18 e 19 della VAS nella parte in cui lega il riordino degli stabilimenti Balneari alla scadenza della Concessione Demaniale ripristinando quindi quanto previsto dall’art. 40 del PUFC

b) di introdurre la possibilità di utilizzo di superfici non residenziali quali terrazzi da utilizzarsi come terrazzo giardino attrezzabile secondo la definizione del PRG

c) di prevedere ampliamenti di modesta entità per rendere più fruibili i bagni, i locali infermeria, servizi in genere

d) prevedere spazi con idoneità di accesso per diversamente abili.

Si conferma totalmente quanto riscontrato per l’analoga osservazione prot. 20117/2016.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 45 di 59

Sassonia Antonio Prot. 20265 13/05/2016

L’osservante ha presentato le proprie osservazioni divise in n° 3 schede nella quali suggerisce le seguenti modifiche:

SCHEDA 1

Si chiede a) di aggiungere al comma 2 dell’art. 14 delle NTA quali ulteriori opere realizzabili sia le “Piscine” che “tetti calpestabili” di guisa che l’art. 14 citato risulti de seguente tenore:

Le superfici costruite individuate per l’attività turistico – balneari includono le seguenti utilizzazioni: - spogliatoi comuni e altre attrezzature di servizio; - presidio sanitario e di primo soccorso - bar, discopub, winebar, ristorante, piccola rivendita. - altre attività finalizzate alla destagionalizzazione della struttura purché compatibili con il carattere dei luoghi e dell’ambiente - piscina - tetti calpestabili L’osservazione merita accoglimento relativamente solo alla possibilità di realizzare tetti calpestabili. b) di modificare il termine “prescrizioni sulle tipologie” con “prescrizioni sulle tipologie a carattere esemplificativo”

L’osservazione non è accoglibile in quanto il comma indicato risulterebbe contraddittorio al proprio interno. Infatti con il verbo “devono” si indica un obbligo e con l’aggettivo “esemplificativo” si indica una facoltà. c) di modificare il comma 6 dell’art. 14 delle NTA laddove prevede che “(…) il piano prevede due maufatti a nord (A e B) affiancati” in modo che si “possano ricavare 3 (tre) manufatti affancati e non più 2 (due)”

L’osservazione non merita accoglimento. Si ritiene comunque di estendere la facoltà di utilizzare tipologia architettonica prevista dalla tav. 7.4 (tetto solarium etc.) anche nelle opere di manutenzione straordinaria delle strutture già esistenti o per la realizzazione di nuove strutture. d) di modificare il comma 12 dell’art. 14 delle NTA laddove prevede che “il fronte mare relativo a ciascun nuovo insediamento e comprensivo dello spazio di arenile: max 100 m” venga trasformato in “il fronte mare relativo a ciascun nuovo insediamento e comprensivo dello spazio di arenile: max 50 m”

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 46 di 59 L’osservazione non merita al momento accoglimento. Si rimanda all’approvanda regolamentazione delle SLA e/o ai bandi ad evidenza pubblica con i quali potranno quantificarsi, secondo e esigenze rilevabili al momento, le aree libere e/o da assegnare in concessione.

SCHEDA 2

Si chiede: a) di integrare il Piano prevedendo l’individuazione di una “Area attrezzata a verde Pubblico- Polifunzionale” ove allocare servizi finalizzati all’incentivazione turistica a complemento dell’attività balneare quali:

. Informazione e promozione turistica

. Attività Culturali, espositive, mussali “en plein air”

. Attività fieristiche di piccole dimensioni, finalizzate alla sponsorizzazione territoriale tipo filiere enograstonomiche

. Arena spettacolo

. Spazio interamente dedicato allo sport

Prevedendo “la possibilità di integrare tale spazio con piccole strutture removibili previa determinazione delle utilizzazioni a cui affidare in parte e7o in tutto la cura e manutenzione del verde pubblico”.

L’osservazione non merita al momento accoglimento in quanto potendo costituire variante al PRG, peraltro non consentita al momento, pregiudicherebbe i tempi di approvazione del PUFC..

SCHEDA 3

Si chiede:

1) di aggiungere all’art. 6 delle NTA altre categorie di intervento al fine di “consentire agli stabilimenti-Balneari esistenti, tutti quegli interventi edilizi che garantiscono la possibilità di una destinazione diversa da quella in essere”

2) di rimodulare le caratteristiche tipologiche dei NUOVI STABILIMENTI balneari definendo le stesse “a carattere indicativo”

3) di destinare i tratti di arenile liberi da concessione a SPIAGGIA LIBERA ATTREZZATA (SLA)

4) di prevedere la conservazione ed il ripristino morfologico del sistema dunale e retrodunale mediante rilievo dettagliato dello stato di fatto e progettazione puntuale

5) di aggiungere un ulteriore articolo alle NTA inerente i “lavori sull’arenile” disciplinando:

. modi e tempi di attività di montaggio e smontaggio dei manufatti di facile rimozione

. l’arco temporale in cui sarà possibile effettuare gli interventi di cui all’art. 6

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 47 di 59 . lavori di livellamento della spiaggia

6) di aggiungere un ulteriore articolo alle NTA al fine di obbligare i concessionari (esistenti e nuovi) ad utilizzare “I metodi e criteri utilizzati dalla FEE Italia per l’assegnazione della Bandiera Blu – Spiagge” ed a dotarsi di certificazioni ambientali e/o architettura ecologica tipo EMAS, ISO 14001, GREEN KEY ECOLABEL.

7) di aggiungere un apposito articolo alle NTA inerente gli “interventi finalizzati al risparmio energetico mediante la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili”

8) di aggiungere un apposito articolo alle NTA inerente il “divieto di utilizzo dello spazio di arenile in concessione ai fini di parcheggio” sia per i nuovi stabilimenti che per quelli esistenti. Specificando che “gli stabilimenti potranno destinare, previa autorizzazione, un’area a parcheggio di biciclette mediante installazione di rastrelliere dotate di cartello indicativo”.

Relativamente all’osservazione:

n° 1) L’osservazione non è accoglibile in quanto essendo generica consentirebbe attività non compatibili con la destinazione di zona..

n° 2) L’osservazione non è accoglibile in quanto, non specificando le caratteristiche alternative, pregiudicherebbe l’idea di riordino della fascia costiera.

n° 3) L’osservazione al momento non è accoglibile. Si rimanda il recepimento della stessa all’approvazione del regolamento delle SLA.

n° 4) Nella VAS, e nel PUFC, sono già previste, per grandi linee, norme finalizzate alla conservazione e tutela del sistema dunale e retrodunale.

n° 5) Le prescrizioni indicate rientrano tra le eventuali condizioni che può imporre il dirigente nel titolo autorizzativo delle opere edili o di montaggio di arredi.

n° 6) Non appare al momento possibile se non a scapito dell’appetibilità imprenditoriale dell’intrapresa, inserire tale tipo di obbligo. L’inserimento di premialità a favore degli imprenditori che si impegnano ad utilizzare criteri costruttivi a sostenibilità ambientale e/o si dotino di certificazioni di qualità (anche ambientali) potranno essere valutate ed inserite nei bandi al momento dell’indizione delle procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni demaniali..

n° 7) L’osservazione non è accoglibile in quanto non è chiaro se l’osservante propone un obbligo sull’uso dell’utilizzo di fonti di energia alternativa o una limitazione per alcuni tipi di impianti (es. micro o mini eolico).

n° 8) L’osservazione appare meritevole di accoglimento.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 48 di 59

Pagliaro Alessandro Prot. 20306 13/05/2016 ed altri (Consiglieri Comunali)

Gli osservanti, in sintesi, rilevano:

a) un’incongruenza tra le previsioni della Valutazione Ambientale Strategica e le Norme del Piano di Utilizzo della Fascia Costiera laddove nella VAS è previsto che gli stabilimenti sono soggetti a riordino secondo le prescrizioni del PUFC alla data di scadenza della concessione in essere e, pertanto, chiedono che la VAS venga resa coerente con il PUFC.

b) che per errore l’acronimo PUFC è stato indicato in alcune parti della VAS come PFUC.

Le due osservazioni meritano accoglimento.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 49 di 59

Nuzzi Michele Prot. 20424 16/05/2016

L’osservante, ripropone sostanzialmente le stesse osservazioni del sig. Sassonia Antonio Prot. 20265/2016.

Si conferma totalmente quanto riscontrato per le analoghe osservazione prot. 20265/2016.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 50 di 59

Spinosa Giovanni prot. 20742 13/05/2016 (Lido Patrizia)

L’osservante, ripropone sostanzialmente le osservazioni del sig. Smirne Alfonso Prot. 20117/2016, pertanto chiede:

a) Di eliminare quanto previsto alle pagg. 18 e 19 della VAS nella parte in cui lega il riordino degli stabilimenti Balneari alla scadenza della Concessione Demaniale ripristinando quindi quanto previsto dall’art. 40 del PUFC

b) di introdurre la possibilità di utilizzo di superfici non residenziali quali terrazzi da utilizzarsi come terrazzo giardino attrezzabile secondo la definizione del PRG

c) di prevedere ampliamenti di modesta entità per rendere più fruibili i bagni, i locali infermeria, servizi in genere

d) prevedere spazi con idoneità di accesso per diversamente abili.

Si conferma totalmente quanto riscontrato per l’analoga osservazione prot. 20117/2016.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 51 di 59

Miraglia Isabella 20291 13/05/2016 Margherita

L’osservante, ripropone sostanzialmente le osservazioni del sig. Spinosa Giovanni Prot. 19634/2016, del sig. Smirne Alfonso prot. 20117/2016 e della sig.ra Palmieri Margherita Prot. 20258, pertanto chiede:

a) Di eliminare quanto previsto alle pagg. 18 e 19 della VAS nella parte in cui lega il riordino degli stabilimenti Balneari alla scadenza della Concessione Demaniale ripristinando quindi quanto previsto dall’art. 40 del PUFC

b) di introdurre la possibilità di utilizzo di superfici non residenziali quali terrazzi da utilizzarsi come terrazzo giardino attrezzabile secondo la definizione del PRG

c) di prevedere ampliamenti di modesta entità per rendere più fruibili i bagni, i locali infermeria, servizi in genere

d) prevedere spazi con idoneità di accesso per diversamente abili.

Si conferma totalmente quanto riscontrato per l’analoga osservazione prot. 19634/2016.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 52 di 59

Amministrazione Comunale Mondragone

L’amministrazione Comunale nell’ambito della fase delle osservazioni ritiene opportuno, ed in alcuni casi necessario, emendare il piano adeguandolo alle mutate condizioni dello stato dei luoghi dalla data di redazione e adozione del PUFC (2007) ed alle mutate esigenze rappresentate per le vie brevi dalla collettività. A tal fine ritiene di:

1) recepire le opere in corso di esecuzione e quelle finanziate e/o programmate per l’intera area interessata dal Piano. A tal fine ritiene di aggiungere dopo l’art. 40 delle norme di attuazione l’art. 41 dal seguente tenore letterale.

Art. 41- Gli elaborati costituendi il PUFC si intendono aggiornati, anche laddove non sono graficamente riportate le opere pubbliche in corso di esecuzione o completate. Parimenti gli stessi elaborati sono da intendersi aggiornati con le demolizioni delle opere abusive effettuate spontaneamente e/o a cura dell’Ente. Le aree su cui sono previste, ma non ancora iniziate, opere pubbliche a qualsiasi titolo finanziate e/o programmate con formali atti amministrativi sono escluse dal PUFC e pertanto non hanno obbligo di adeguamento della disciplina di piano. La Giunta Comunale, nell’ambito dell’area di interesse del PUFC, può autorizzare esclusivamente nuove Opere Pubbliche, o di interesse pubblico in deroga alle norme del PUFC, o con destinazioni non previste dal PUFC, a condizione che le stesse siano conformi allo strumento di pianificazione sovraordinato (PRG o PUC) approvato.

2) conformare l’art. 15 della VAS all’art. 15 delle NTA del PUFC eliminando l’obbligo della demolizione alla scadenza della concessione demaniale marittima. A tale scopo il comma 2 dell’art. 15 delle NTA assumerà il seguente tenore letterale:

Gli insediamenti esistenti, oggetto di intervento di demolizione e ricostruzione, sono soggetti a riordino, secondo le prescrizioni di Piano, e comprendono insediamenti a destinazione impropria od in contrasto con le previsioni del Piano.

3) inserire, al fine di consentire anche l’esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria, al comma 3 dell’art. 15 della normativa del PUFC dopo “art. 7” anche “e art. 8” di guisa che il comma citato abbia ad assumere il seguente tenore letterale:

Tutte le strutture turistico – balneari esistenti, sono soggette esclusivamente a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo quanto prescritto dal Titolo II Art.7 e art. 8 della presente normativa. Per qualsiasi altra opera che non rientra nella suddetta categoria è prescritto l’obbligo di adeguamento alla disciplina di riordino del Piano, in termini di tipologie, materiali e prestazioni e quant’altro è prescritto dagli elaborati grafici e dalla presente normativa.

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 53 di 59 3) di aggiungere, in coda all’art. 6 delle NTA un richiamo alla circolare 120/2001 e relative opere e/o strutture di facile rimozione di guisa che l’art. 6 citato abbia il seguente tenore letterale:

Art. 06 - Categorie d’intervento consentite Nelle aree oggetto del Piano sono consentite in generale le seguenti categorie d’intervento: a) manutenzione ordinaria; b) manutenzione straordinaria; c) nuova edificazione; d) demolizione. L’assegnazione dei tipi di intervento alle aree classificate in base alle diverse destinazioni d’uso è operata nei successivi articoli dei Titoli II e III delle presenti Norme. La definizione degli interventi afferenti a ciascuna delle categorie sopra indicate è precisata negli articoli seguenti. Sono, in ogni caso, consentite, subordinatamente al rispetto delle procedure e al versamento gli oneri previsti dalla normativa vigente, le opere contraddistinte dalla lettera C, D, F e G. indicate nella tabella “Tipologia delle opere”, allegata alla circolare 120/2001 del Ministero dei Trasporti e della Navigazione

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 54 di 59 Integrazione del parere motivato nel Rapporto Ambientale In base a quanto indicato all’art. 11 comma 2 lettera c) del D.Lgs 152/06 e s.m.i., l’Autorità Competente “ … esprime, tenendo conto della consultazione pubblica, dei pareri dei soggetti competenti in materia ambientale, un proprio parere motivato sulla proposta di piano e di programma e sul rapporto ambientale nonché sull'adeguatezza del piano di monitoraggio e con riferimento alla sussistenza delle risorse finanziarie”. L’Autorità competente ha espresso il parere motivato nell’ambito della procedura di VAS.

Il parere motivato richiama e condivide le controdeduzioni alle osservazioni e le misure di mitigazioni proposte nel Rapporto Ambientale.

Misure per il monitoraggio Si espongono di seguito, distinti in tre elenchi, gli indicatori da considerare per rendere il monitoraggio del Piano più efficace e maggiormente rispondente alla realtà. Il primo gruppo di indicatori, include gli indicatori di contesto utili a definire le dinamiche complessive di variazione del contesto di riferimento e finalizzati appunto al monitoraggio del contesto. Insieme agli indicatori di contesto, sono stati individuati altri due gruppi di indicatori, complementari al primo, definiti indicatori di processo e finalizzati a misurare il contributo del Piano alla variazione del contesto di riferimento (monitoraggio del Piano). Il primo gruppo di tali indicatori di processo permette di realizzare il monitoraggio della spiaggia e delle dinamiche costiere, il secondo è specificatamente finalizzato al monitoraggio delle strutture turistiche per la fruizione della costa. Nelle tabelle allegate si riportano l’indicatore, l’unità di misura da utilizzare nel monitoraggio, la cadenza del monitoraggio e i principali enti coinvolti nella definizione dei dati.

INDICATORI DI CONTESTO – MONITORAGGIO DEL CONTESTO INDICATORE Unità di misura Cadenza monitoraggio Fonte del dato

Aria Monitoraggio principali inquinanti Annuale ARPAC

Suolo Episodi di dissesto idrogeologico N. ____ allagamenti Annuale Comune, Protezione civile, VV.FF., Autorità di Bacino

Acqua Qualità delle acque di Balneazione: � Percentuale di costa balneabile � indice di qualità batteriologica � indice chimico–fisico TRIX � monitoraggio Ostreopsis � monitoraggio Posidonia

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 55 di 59 Annuale ARPAC Ministero dell’ambiente, Autorità di Bacino

Flora, fauna e biodiversità Variazione dell’estensione delle aree di interesse naturalistico Ha Annuale Comune Variazione Estensione degli habitat dunali, retrodunali e umidi Ha Annuale Comune, Università, Enti di ricerca Variazione Estensione di ciascun habitat prioritari di conservazione sul totale degli habitat Ha Triennale Comune, Università, Enti di ricerca Numero delle specie floristiche di interesse comunitario e/o di elevato valore conservazionistico N. Triennale, Università, Enti di ricerca Dinamica delle vegetazione del sistema dunale Triennale Comune Spiaggiamenti di tartarughe marine o altra fauna ittica N. Annuale Comune Capitaneria di porto Nidificazione di tartarughe marine N. Annuale Comune Associazioni enti di ricerca Numero ed estensione degli incendi N. e Ha Annuale Comune, Corpo Forestale e capitaneria di Porto

Beni culturali e paesaggio Progetti di recupero paesaggistico N. Annuale Comune

Pareri ed autorizzazioni paesaggistiche N. Annuale Comune

Segnalazioni di interventi abusivi o non conformi N. Annuale Comune

Mobilità Variazione Parcheggi sulla costa N. posti auto Annuale Comune

Variazioni della Lunghezza percorsi per la mobilità lenta (percorsi ciclabili e pedonali) m Annuale Comune

Rifiuti Variazione della quantità di RSU e raccolta differenziata %

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 56 di 59 Annuale Comune, Osservatorio Provinciale Rifiuti Segnalazioni di microdiscariche N. Annuale Comune

Turismo e Sistemi di fruizione Variazioni delle strutture ricettive Annuale Comune N. di strutture ricettive con certificazione di qualità ambientale (ISO 14001, EMAS, Ecolabel) Annuale Comune

Energia Autorizzazioni all’installazione di Fonti di energia alternative (pannelli fotovoltaici micro eolico etc) Annuale Comune

INDICATORI DI PROCESSO – MONITORAGGIO DELLE SPIAGGE E DELLE DINAMICHE COSTIERE INDICATORE Unità di misura Cadenza monitoraggio Fonte del dato Erosione costiera ‐ Variazione annuale linea di battigia ml Annuale Regione, Comune Superficie media di spiaggia disponibile nel periodo estivo mq Comune

Opere di difesa della costa realizzate n. e ml Annuale, Regione, Comune Opere di difesa della costa realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica n. e ml Annuale, Regione, Comune Interventi di messa in sicurezza dal rischio idrogeologico N. e km Annuale Regione, Comune Superficie del sistema dunale interessata da interventi di recupero con tecniche di ingegneria naturalistica mq Annuale, Regione, Comune Superficie interessata da interventi di eliminazione di specie vegetali alloctone mq Annuale Comune Protezione del sistema dunare (staccionate /sistema palo ‐corda) ml Annuale Comune Protezione degli habitat (staccionate / sistema palo‐corda) ml Annuale

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 57 di 59 Comune Interventi di riqualificazione paesaggistica e ambientale n. e mq Annuale Comune

Superficie interessata da interventi di recupero e rinaturalizzazione Ha Annuale Comune INDICATORI DI PROCESSO MONITORAGGIO DELLE STRUTTURE TURISTICHE PER LA FRUIZIONE DELLA COSTA INDICATORE Unità di misura Cadenza monitoraggio Fonte del dato Concessioni demaniali � Stabilimenti (SB) � Spiagge libere con servizi (SLA) � Spiagge libere con servizi di tipo speciale N. e mq Stagionale Comune Densità dei bagnanti nei vari tratti di costa (variabilità in funzione dei mesi, dei giorni della settimana e degli orari) N. Stagionale Comune, Associazioni balneari, singole strutture Balneari Disponibilità servizi di spiaggia: � servizi igienici � cabine – spogliatoi � docce � raccolta rifiuti � accessi all’acqua disabili N. Stagionale Comune, Associazioni balneari, singole strutture Balneari Accessi regolamentati alle spiagge � Passerelle / Camminamenti N., ml Stagionale Comune, Associazioni balneari, singole strutture Balneari Variazioni superficie di pertinenza oggetto di interventi di recupero e rinaturalizzazione mq Stagionale Comune, Associazioni balneari turistiche, singole strutture Balneari Posti auto N. posti auto Stagionale Comune, Associazioni balneari, singole strutture Balneari Parcheggi attrezzati per biciclette N. posti Stagionale Interventi di recupero delle strutture esistenti N. Annuale Comune, Associazioni balneari turistici, singole strutture Balneari Consumo e permeabilità dei suoli Ha

DICHIARAZIONE DI SINTESI VAS Pag. 58 di 59 Annuale Comune, Associazioni balneari turistici, singole strutture Balneari

Soggetti e competenze Il Comune di Mondragone avrà, vista la natura del Piano, un ruolo preminente nell’implementazione del Piano di monitoraggio, relativamente alla raccolta, produzione, archiviazione e diffusione di informazioni di tipo ambientale. Per le singole necessità il Comune si avvarrà, per l’acquisizione dei dati e per l’implementazione del sistema di monitoraggio, dei seguenti soggetti . Arpac . Regione Campania e suoi uffici ed organi periferici . Provincia di Caserta . Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; . Corpo forestale dello stato: ; . Università e enti di ricerca pubblici e privati. Con i quali, al precipuo scopo di implementare l’efficacia del monitoraggio potranno essere sottoscritti specifici protocolli o accordi.

La gestione del Piano di monitoraggio e i rapporti di monitoraggio periodici Durante l’attuazione del Piano, l’Amministrazione Comunale di Mondragone si adopererà per garantire il Monitoraggio dell’attuazione del Piano e del Rapporto Ambientale. Al fine, poi, di divulgare gli esiti delle attività di monitoraggio, anche attraverso il coinvolgimento dei soggetti con competenze ambientali, incaricherà gli uffici comunali della redazione di rapporti di monitoraggio periodici, utili anche a supporto delle eventuali modifiche da apportare al Piano nell’ottica della già dichiarata dinamicità del piano. Particolare attenzione sarà posta nell’elaborazione dei rapporti di monitoraggio al fine di garantire l’accessibilità dei documenti a tutti, oltre che ai soggetti competenti,dandone massima diffusione anche attraverso il web. In considerazione della natura e dei contenuti del PUFC, è fortemente ipotizzabile un articolazione dei rapporti di monitoraggio in una parte sintetica, con cadenza annuale, e una parte più completa, con cadenza triennale. In linea di massima i contenuti del rapporto di monitoraggio saranno: . Aggiornamento dello scenario di riferimento mediante: a) la descrizione dell’evoluzione delle condizioni normative, delle politiche e delle strategie ambientali, a livello regionale, provinciale e comunale; b) l’analisi di piani, programmi, progetti attivi sul territorio di riferimento del PUFC; c) il popolamento e l'aggiornamento degli indicatori di contesto individuati nel Piano di monitoraggio; d) l’analisi degli effetti combinati dei piani correlati in area costiera e/o demaniale e contestuale aggiornamento degli indicatori di processo già indicati; e) verifica degli scenari elaborati nel Rapporto Ambientale. . Verifica del grado di raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, analizzando le eventuali cause di scostamenti rispetto alle previsioni. . Descrizione del processo di partecipazione già da attivato per l’approvazione del PUFC e di quello eventualmente da attivare per l’attuazione del PUFC. . Indicazioni delle necessità emerse per le successive fasi di attuazione, con riferimento ad un possibile riorientamento dei contenuti, della struttura del PUFC o dei criteri per l’attuazione, in tutti i casi in cui si verifichino scostamenti rispetto a quanto previsto in sede di pianificazione e di VAS.

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