Ambito 30 Valdera 3

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Ambito 30 Valdera 3 ALLEGATO A – Elaborato 2 Sezione3 Ambito n°30 - Valdera Funzionamenti, dinamiche, obiettivi di qualità, azioni prioritarie PROVINCE : Pisa TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Capannoli, Lajatico, Lari,Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, Terricciola, Cascina Terme, Chianni FUNZIONAMENTI , DINAMICHE E OBIETTIVI DI QUALITÀ L’ambito è connotato dalla prevalenza dei rilievi collinari (colline pisane), compresi tra la piana di Ponsacco a nord ed i Monti Livornesi ad ovest, parte dei sottobacini idrografici degli affluenti di sinistra dell’Arno, tra la Val d’Era e le valli di Casciana e dell’Isola. La con- formazione geomorfologica presenta diffusi fenomeni di erosione con costoni tufacei affioranti e formazioni pseudocalanchive. Le formazioni forestali, con prevalenza di latifoglie e modesti rimboschimenti a conifere, sono limitate alle aree di crinale. Frange bo- scate scendono fino ai fondovalle, formando un consolidato sistema di connessione paesistica e di valore estetico percettivo. Il fondovalle è segnato dalla vegetazione di ripa dei corsi d’acqua e dei canali, con colture orticole in campo ed in serra; si alternano colture a seminativo semplice con diffusi e recenti impianti di pioppeti da carta (Lari, Palaia). Dal punto di vista naturalistico il fiume Era e i suoi affluenti rappresentano un valore per i diversi gradi di naturalità degli argini, sia in aree inedificate, per le ricche formazioni vegetali, erbacee e di arbusti spontanei, sia nell’attraversamento di aree urbane, dove gli ar- gini sono maggiormente costruiti. La presenza di sorgenti termali nella località di Casciana Terme, costituisce valore naturalistico che ha determinato azioni di trasformazione del territorio fin dal periodo feudale, testimoniate da borghi quali Collemontanino, Parlascio, Ceppato e Sant’Ermo, la cui integrità fisica e morfologia assume valore storico culturale, nonché paesaggistico. Il paesaggio agrario presenta condizioni apprezzabili di permanenza storica, conservando un mosaico diversificato con colture terraz- zate ad oliveto, ampie aree a seminativo arborato misto vigneto-oliveto, colture estensive a vigneto. I borghi rurali sulle alture conservano caratteri storico-architettonici di pregio e in equilibrio con l’intorno, spesso sottolineati da filari di cipressi che esaltano percorsi e collegamenti; sono rare le dissonanze dovute a fenomeni di edificazione recente. La relazione tra la dolce morfologia delle colline associata alla uniformità colturale dei seminativi autunno-vernini, alla presenza di una viabilità di crinale di connessione con i principali centri di sommità, spesso scandita da filari di cipressi, esprime notevole valore este- tico percettivo. Rappresentano un valore storico culturale gli insediamenti di carattere produttivo-industriale che rappresentano episodi urbanistici unitari sotto il profilo architettonico. I territori ricadenti all’interno di questo ambito gravitano lungo la pianura del fiume Era ed includono i due versanti collinari che su di essa si affacciano. I percorsi di fondovalle e quelli storici di collina conservono, ad eccezione dell’area insediata compresa tra Pontedera e Ponsacco, buoni livelli di fruizione visiva del paesaggio rurale che si presenta con caratteri differenziati in base alla morfologia e alla composizio- ne dei suoli. Le colline occidentali ed orientali da Capannoli a Peccioli sono caratterizzate da un mosaico agrario differenziato in cui dominano le colture agrarie specializzate a vigneto disposte a corona dei nuclei storici. Il paesaggio delle colline oltre “la Sterza” as- sume caratteri diversi dovuti alla presenza di suoli prevalentemente argillosi. Questa caratteristica pedologica ha orientato l’attività a- gricola verso le produzioni di cereali con effetti di uniformità ed omogeneizzazione che da un lato ha alimentato i già presenti feno- meni erosivi (calanchi) dall’altro ha costruito una forte immagine territoriale data dalla combinazione tra morfologia collinare con viabi- lità di crinale segnata da filari, nuclei rurali di crinali con spazi agricoli di pertinenza e boschi sui rilievi maggiori dove le reti di traspor- to dell’energia elettrica sono spesso posizionate in maniera indifferente. A fronte di una sostanziale integrità dei valori storici e pae- saggistici associati agli insediamenti di sommità e del mantenimento di un buon livello di riconoscibilità dei caratteri architettonici dell’edilizia rurale diffusa, anche a seguito di interventi di ristrutturazione, si evidenziano elementi di criticità associati alle modalità in- sediative ed ai caratteri edilizi dei nuovi manufatti funzionali all’attività agricola (annessi e ricoveri) di solito posti a margine di nuclei aziendali in posizione di crinale. Anche il paesaggio di pianura assume caratteri differenziati in ragione delle specializzazioni funzionali dei centri e della relazione che questi nel tempo hanno instaurato con le risorse naturali e rurali. L’area di Ponsacco, più vicina al sistema insediativo del valdarno pisano, risente delle pressioni insediative di tipo residenziale e pro- duttive connesse alla vicina città di Pontedera ma anche dovute alla propria specializzazione commerciale-industriale legata al settore del mobile in sterra connessione con il confinante asse espositivo di Perignano nel comune di Lari. La densificazione e la saldatura degli insediamenti lungo la via Livornese stanno determinando una massiccia urbanizzazione lineare con effetti di frammentazione del paesaggio e alterazione dei caratteri identitari. Gli interventi di regimazione idraulica, Nei tratti fluviali più prossimi agli insediamenti, costituiscono fattore di trasformazione del paesaggio fluviale laddove le criticità idrogeologiche vengo- no risolte con opere in cemento armato. I tratti di fondovalle oltre Capannoli, a meno di alcuni insediamenti commerciali-produttivi di forte impatto visivo lungo la SS 439, sono caratterizzati dalla presenza di un paesaggio che ha mantenuto i connotati di ruralità e di naturalità espressi dai territori agricoli lungo il corso del fiume Era dove dominano piantagioni di pioppo e colture orticole. ELEMENTI COSTITUTIVI NATURALI Valori naturalistici Obiettivi di qualità Azioni Fiumi e aree di pertinenza fluviali. Salvaguardia dei diversi gradi di naturalità dei tratti L’obiettivo della salvaguardia delle aree di pertinen- del fiume Era e dei suoi affluenti e degli spazi e za fluviale è conseguito attraverso l’integrazione tra delle aree di pertinenza ai fini del mantenimento e politiche territoriali ed ambientali finalizzata alla defi- valorizzazione degli equilibri idraulici e del conso- nizione di progetti capaci di coniugare la tutela degli lidamento delle prestazioni ecologiche ancora ca- assetti idrogeologici e naturalistici con la costruzione paci di assicurare la continuità biotica con gli am- di nuovi paesaggi di qualità, fruibili dalle collettività. biti di pianura. La pianificazione provinciale fornisce i quadri cono- Salvaguardia degli elementi di discontinuità rispet- scitivi di riferimento, identifica gli ambiti connotai da to ai tessuti insediativi lungo il corso del fiume Era aree di pertinenza fluviale, dalla presenza di diver- e ripristino delle aree degradate. sificati valori ambientali ovvero quelli caratterizzati da criticità o degrado e definisce indirizzi per la pia- nificazione dei comuni orientandola verso la salva- guardia degli equilibri idraulici e il recupero- riqualificazione delle aree connotate da fenomeni di criticità, il consolidamento delle prestazioni ecologi- che e delle discontinuità rispetto ai tessuti insediati- vi, promuove e coordina le politiche tradizionali di protezione del rischio idraulico con le politiche di gestione delle risorse naturali. La pianificazione comunale, anche in riferimento ai contenuti del PTC, perimetra gli ambiti di pertinen- za fluviale e detta la relativa disciplina di tutela, ge- stione e riqualificazione nel rispetto delle disposi- zioni di settore definite dai Piani di Assetto Idrogeo- logico relativi al fiume Era e ai suoi affluenti, preve- de la salvaguardia degli ambiti fluviali come habitat da conservare ai fini del mantenimento delle biodi- versità, primo elemento della rete dei “corridoi eco- logici”, e la salvaguardia della funzionalità idraulica del corso dell’Era e dei suoi affluenti; prevede la va- lorizzazione delle fasce verdi lungo i fiumi; prevede la valorizzazione dei corridoi tra il territorio di pianu- ra e pedecollinare e il fiume Era e i suoi affluenti, con funzioni ecologiche, legate alle attività ricreati- ve (piste ciclabili, trekking); prevede la valorizza- zione e riqualificazione dei paesaggi del fiume e dei sui affluenti attraverso uno specifico piano d’ambito paesaggistico (corridoi ecologici). La pianificazione territoriale individua altresì gli e- lementi vegetazionali tipici, quali siepi e filari albe- rati da tutelare con le procedure e le norme di cui agli artt. 55 e 56 del Regolamento Forestale n°48/R/2003; Le politiche di sviluppo promuovono ed incentivano: - la realizzazione e la manutenzione degli elementi vegetali lineari costituiti da vegetazione autoctona quali siepi e filari alberati - gli interventi di sistemazione idraulico-forestale volti alla tutela dei versanti e degli impluvi. Fenomeni carsici. Conservazione e tutela degli ecosistemi presenti La pianificazione provinciale integra i quadri cono- nelle aree connotate dalla presenza di fenomeni scitivi di riferimento con i contenuti dell’archivio carsici superficiali e ipogei e dei valori paesistici degli ingressi delle grotte e
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