Anno XVI, n° 5 , Venerdì 15 marzo 2008 IL CORRIERE DI CANTABOA NUMERO SPECIALE PER GLI OSPITI DELLA TRADIZIONALE CENA IN CASA CANOSSA / ORA IN CASA DANI CHOCCANTE RIVELAZIONE A CANTABOA! Cittadini sotto l’incubo della magia nera e della imperscrutabiltà degli eventi. C’è chi se la ride sotto i baffi. REMO & LORENZO HANNO I PIEDI DOLCI! PERCHÉ Questo è il terzo “Perché” in nove anni. Il primo, datato venerdì 6 feb- Le diverse varietà di barbabietole seminate non c’entrano! brajo 1998, spiegava l’uscita de IL CORRIERE DI CANTABOA. Il secondo “Perché”, Il signor Anasta- vedeva la luce il 20 febbrajo 1999 ed affermava che il giornale usciva sio Dani è dece- per puro diletto dei commensali duto poco dopo la della cena in casa mia. Poi, il silen- data stabilita per zio! Fino ad oggi non ci sono stati l’uscita del gior- altri “Perché”. Perché? Forse, sono nale. La redazio- state pronunciate parole di biasi- ne sapeva di fargli mo, dette a denti stretti, contro An- gela e me per la mancata uscita in- cosa gradita inse- vernale, nel 2000, del n° 5 de IL COR- rendolo nel ruolo RIERE DI CANTABOA! Quelle che più hanno di protagonista di fatto male, veramente male, sono le un fatto di crona- parole dette dietro le spalle. E ce ca locale (total- ne sono stati di amici che hanno mente inventato). sparlato a vanvera, senza conosce- re il vero motivo della mancata Per motivi diversi, uscita del giornale! Uno (sempre lui, IL CORRIERE DI CANTABOA neanche a farlo apposta), notoria- non uscì e il signor mente conosciuto con quel nomi- Anastasio non po- gnolo che ricorda li grasœli, ha per- té leggersi. sino sostenuto che Angela non è più capace di cucinare da quando si è Tutta la redazione messa a fare solo dolci e pasticcini. ha voluto mante- Non elenco oltre le maldicenze, le nere lo stesso tito- cattiverie che, quali maleodoranti lo d’allora, perché carogne, circolavano, hanno circo- sa che gli avrebbe lato e (purtroppo) circolano intor- no agli amici cantabovini! La veri- fatto molto piace- tà vera (ancora purtroppo) è un’al- re. tra ed è una verità tragica, lacri- Per questo moti- mevole come le notizie di un TG, vo, nell’alto dei angosciante come la mancata cat- Foto: Al Tarabascan cieli, dove certa- tura di una lepre da parte del Cic- mente sarà, glie- cio! Le obiettive ed incontrovertibili col- Fotografati mentre fanno il miracoloso pediluvio. Intorno ai due soggetti è ben visibile l’atmosfera luciferina che ne sarà inviata u- pe sono gli attacchi alla salute ad aleggia nei pressi della gora miracolosa. Si noti, inoltre, l’aria trasognata, da gnorri, dei due. na copia. un familiare e ad un redattore, mol- to importante, del giornale. Per for- Credevano di farla franca! Non hanno fatto i conti con il vecchio Dani! tuna, gli accidenti si sono risolti nel migliore dei modi ed il giornale tor- na oggi con la malcelata intenzione di divertire. In questi nove anni so- no successe diverse cose (lavoro, af- fetti, situazioni economiche, situa- zioni familiari, ecc.) che, via via, GRAZIE ANASTASIO ! hanno modificato i rapporti inter- Gli interessati devono riconoscen- vi trattori con i motori accesi, s’era- samente sguataranti con i loro pie- todossamente ossequioso sia a Gio- personali, seppur minimamente e, za eterna al concittadino signor A- no seduti in riva alla gora, posta tra di nell’acqua cristallina dell’Ulmo- ve sia a Cesare, a sua volta infor- di conseguenza, hanno modificato nastasio Dani. In uno dei suoi diu- le loro due proprietà che da secoli, na, si udivano distintamente risate mò, col cellulare, questa Redazione i relativi comportamenti. turni sopralluoghi in trattore a me- millenni, è volgarmente chiamata di godimento e sommamente deli- che inviò l’umile vostra cronista che Ho descritto solamente quello che lonaia ed a polenta, ha sorpreso il Ulmona. Stavano seduti vicinissimi ziate simili ai gridolini di bambini accorse con cannocchiale a fuoco ha riservato a tutti noi la vita che, signor Remo Zanini ed il signor Lo- sulla riva —riferisce il signor Ana- soddisfattissimi dei loro giochi. automatico e la Canon digitale. comunque la si viva, vale la pena di viverla. renzo Canossa in atteggiamento stasio— con immersi i piedi e par- Il signor Dani, non volendo essere Aiutata dal signor Piero Dani (in- Questo terzo “Perché” intendereb- insolito e preoccupante per uomini te della gamba, fino al polpaccio, il solo testimone di tanta decaden- finitamente lo ringrazio!) che sprez- be ripristinare ciò che è già stato. timorati di Dio e ligi alle regole na- nell’acqua. Il signor Anastasio con- za umana, ha subito informato il fi- zante del pericolo e facendo molta Lorenzo Canossa turali. Essi, abbandonati i rispetti- ferma anche che dai due, voluttuo- glio Piero tramite cellulare che, or- # segue in seconda IL CORRIERE DI CANTABOA — 2 — Venerdì, 15 marzo 2008

# segue dalla prima attenzione per non squaiar la gasza, la strafottenza con la quale si com- m’incitava ad agire, mi sono avvici- portavano. Il mondo (come in Il cie- Foto: Al Tarabascan nata al luogo dove i due “capriccio- lo in una stanza di Gino Paoli, can- si bambini”, davano sconcertante tata da Mina) per loro non esisteva spettacolo di loro stessi e, acquatta- più; c’erano soltanto alberi... alberi ta e circospetta come una pantera infiniti... come se non ci fosse più nera del Sarawak, li ho aggirati fino niente al mondo ... ad averli proprio di fronte. Ho emes- In quest’irreale atmosfera, greve, so per tre volte il verso della qua- con aria pesantissima, sono dovuta glia in amore e loro si sono voltati stare acquattata per quattro ore, con curiosità. In quell’attimo, ho senza bere, senza mangiare e sen- scattato la prima foto che è quella za poter fumare per il timore d’es- in prima pagina, sotto la testata. I sere scoperta. Quando Dio ha volu- due soggetti, incuranti di tutto e di to, hanno tirato i piedi fuori dal- tutti, poi hanno continuato nei loro l’acqua e sono rimasti trasognati giochi ridendo e mugolando piace- sulla riva senza rendersi conto do- volmente. È stata fatica improba re- v’erano e cosa avevano fatto! Gran- primere in continuazione l’inconte- de preoccupazione ho avuto per il nibile desiderio di ridere provocato giovane Dani il quale, durante la dall’umoristica scena cui ho assisti- ferma ha argatato anche l’anima e to e che, purtroppo, devo raccontar- non era più in condizioni di cam- vi. Puerile, infantile, fanciullesco, minare da solo. Ho dovuto soste- bambinesco (ho terminato gli agget- nerlo fino a quando ha potuto reg- tivi che si confanno), il loro compor- gersi sulle proprie gambe. tamento mi ha rivoltato lo stomaco Ribadendo la volontà di non pub- e mi ha fatto adorare tutti i cartoni blicare altre foto, oltre alle due che animati (specialmente giapponesi) potete vedere, la vostra cronista in- che ho avuto la ventura di vedere tende attirare la vostra attenzione su tutti i canali televisivi (meno sopra quella pubblicata in questa I due soggetti sono stati colti subito dopo il pediluvio. È chiaramente visibile la perdita delle facoltà quelli di Sky). Perché?? In riva al- pagina. In essa si nota la totale intellettive e di qualsiasi senso del pudore (si veda la panza in primo pianodell’uno e lo sbracamento l’Ulmona, ho visto scene così sem- mancanza di un qualsiasi freno i- dell’altro). È innegabile che viene immediatamente da pensare, come ha suggerito la signora Angela, che plici e povere di spirito che neanche nibitore. L’individuo in primo piano, dai due esca il sospiro: — Ch’aggia a fa’ pe’ magnà! — i marines americani avrebbero fat- discinto in maniera da offendere il to vedere ai prigionieri irakeni per più duro e cinico dei pudori, è un che finalmente sia stata fatta giu- — Non so se posso... Oramai. pe- abbatterli moralmente. Ho visto sce- insulto per gli occhi che lo guarda- stizia. Ringrazio con tutto il cuo- rò, è passato tanto tempo che... Par ne, che neanche i più scadenti e doz- no. L’altro, più discosto, si asciuga L’intervista re, il signor Anastasio Dani che ha farla cürta... Lorenzo aveva dato un zinali scrittori per la letteratura in- il sudore della colpa e senza alcuna Sul gravissimo fatto boccaccesco ca- scoperto la vera verità. — passaggio sopra al proprio furgo- fantile non abbiano mai immagina- vergogna si mostra quasi come pitato all’Ulmona, ormai divenuto di — Se l’aspettava? — ne al amico Mario per an- to e scritto. La parola “sconcio” al mamma lo ha fatto. Finalmente an- dominio pubblico, ho intervistato un — D’acchito devo rispondere di dare a Malcantone a comprar me- cospetto di tali immagini che, pur datisene, sono corsa nel luogo ove comune amico dei due reprobi, il si- no! In cuor mio, pur non essendo loni per la famiglia. Non ricordo fotografate non sono assolutamen- erano stati per rinvenire qualche re- gnor Bruno Gavioli, che così si è e- vendicativo per natura, però ho bene... Mario... si Mario aveva i cal- te pubblicabili per non turbare la perto particolare, testimoniante il sempre sperato l’insorgere di qual- zoncini corti dato il gran caldo. quiete pubblica, per non rovinare fatto. spresso. l’unità familiare e per non divenire Sull’erba, erano rimasti un fazzo- — Signor Gavioli cosa pensa della cosa che stabilisse la verità. — Beh... durante il tragitto Lorenzo, io u-na fuorilegge, diventa una lode, lettino di carta e un lussuoso Gioco scoperta a Cantaboa dei suoi due a- — Signor Gavioli vuol citare qual- che guidava, staccò la mano destra un elogio, un “vorrei farlo anch’io”. dell’Oca, spiegato, con sopra due mici che da sempre sostenevano che che fatto per il quale, pur non es- dal volante e in un attimo, senza Il fatto più disdicevole, è stata la dadi. fosse Lei a battere la fiacca? — sendo Lei vendicativo, s’augura sia che l’altro potesse difendersi, la noncuranza e, nello stesso tempo, Michela Dal Nash — Sconcertante! Sono contento fatta giustizia. — portò all’interno della coscia di Mario stringendo forte la viva car- IL CORRIERE DI CANTABOA Le varie malformazioni del piede ne dicendogli: — Carü ‘l mè Ma- Occasionale periodico satirico, sociale, rión! — morale ed esistenzialista, edito per pran- Occorre precisare, in primo ne dello stesso sesso, sia ma- zi e cene tra amici, fatti per godersi la vita. — Ma non vedo ... — luogo, che tutta la fauna glo- schile sia femminile (al mo- — Ma come “non vede”... mi per- I Cirenaici di Cantaboa S.p.A. boterracquea, dall’uomo al- mento, non si dispongono editore doni: ma se capitasse a lei d’essere l’ameba, dall’elefante allo statistiche attendibili); in auto con un uomo e questo im- Direttore irresponsabile: Loren- streptococco del raffreddore, è —piede equino vizio di po- provvisamente le palpasse le parti zo Canossa - Direttore Ammini- strativo: Piero Dani - Direttore dotata di arti inferiori, (pie- sizione del piede che appare basse, come la prenderebbe? Scusi responsabile di tutto: Franco Lo- di) che servono principal- in flessione plantare fissa, signor giornalista... ma per caso lei schi - Vice Direttore irresponsa- mente per deambulare, cam- con appoggio alla testa dei non sarebbe dell’altra sponda? — bile: Remo Zanini - Vice Diret- tore Amministrativo: Bruno Ga- minare, correre od andar bal- metatarsali; — Ma cosa dice?... Lo sa che potrei violi - Vice Direttore responsa- zellon balzelloni. Se si perde —piede piatto in presenza di querelarla?... Piuttosto, ignorando il bile di tutto: Sergio Mai - Capo un piede, si può ricorrere al- abbassamento dell’arco plan- suo insulto, quale sarà il suo com- Redattore Centrale: Mario Setti portamento nei giorni futuri verso i - Vice Capo Redattore Centra- l’artoplastica che è la tecni- tare con appoggio dell’intera le: Angela Benatti - Responsabi- ca chirurgica con la quale, pianta; suoi due amici? — le Capo del vettovagliamento: mediante ricostruzione o so- un eccessivo innalzamento —piede talo vizio di posizio- — Prima di tutto lei non deve par- Arnaldo Savioli - Vice Respon- stituzione del segmento per- dell’arco plantare; ne del piede che appare in lare di “amici” ma di “ex-amici” sabile Capo del vettovaglia- perché io non cambio sponda... mento: Sergio Orlandini. duto, si può ovviare all’impe- —piede d’atleta o epidermo- flessione dorsale fissa con ap- pratico sempre la via vecchia! Sta- L’Editore, i Direttori, i Capi ed i Respon- dimento deambulatorio. Sta- fisia interdigitale allorché, in poggio al solo calcagno; sabili, declinano ogni responsabilità in or- re molto in piedi può favori- presenza di macerazione del- —piede torto vizio di posi- bilito questo, non so ancora quale dine a fatti e persone citate nei testi che, sarà il mio atteggiamento nei loro per quelli, si sentissero lese nella loro di- re il sorgere del famigerato la cute si ha una frequente zione complessa del piede; gnità. Se ciò accadesse, devesi reputarsi del confronti quando m’appariranno mal di schiena. Il piede è il micosi che si localizza negli —piede valgo vizio di posi- tutto episodico e casuale, essendo puro frut- davanti. Certamente i rapporti in to di fantasia tutto quanto è scritto su segmento terminale dell’ar- spazi interdigitali delle dita zione del piede che appare IL CORRIERE DI CANTABOA. Giurano tutti! Lo essere con loro fino a ieri non po- Editore,ringrazia l’IBM, la MICROSOFT, to inferiore. Il suo scheletro del piede; fisso, in posizione pronata e l’ADOBE, la NEC, la HEWLETT & PAC- tranno più essere gli stessi. Io a loro KARD, la CARTIERA DI FABRIANO, la è formato da 26 ossa disposte —piede di Madura si ha in abdotta con appoggio solo voglio bene... abbiamo passato in- MINOLTA, l’ENEL, i corpi dei CC e dei in tre gruppi che, proceden- presenza di affezione micoti- mediale; VVFF, l’ASL 22 d’, GOFFREDO sieme diverse piacevoli avventure..., MAMELI, il 5° MICHIGAN, la 101ª PARA- do dalla caviglia verso l’estre- ca cronica del piede, detta —piede varo vizio di posi- ma dopo quel che hanno fatto, a- CADUTISTI, la GG. FF., la POLIZIA STRA- DALE e la POLFER. Ringrazia pure quelli mità, compongono lo schele- anche micetoma, caratteriz- zione del piede che appare vendo sparlato continuamente di che si sono prestati per la miglior riuscita tro del tarso, del metatarso e zata dalla formazione di gra- fisso, in posizione supinata me, non so come mi comporterò dell’incontro conviviale. delle dita. Le malattie e le de- nulomi, ulcere e fistole; ed addotta con appoggio solo avendoli di fronte. Forse sputerò La tiratura odierna, è stata di 20 copie. L’edizione è stata chiusa alle ore 3,00. formità del piede si possono —piede dolce si manifesta laterale. loro in faccia e immediatamente così riassumere: con sindrome di attrazione Dott. Prof. Dino Bellagamba primario d’ortopedia classica dopo li abbraccerò. Non so ... — —piede cavo quando si ha erotica morbosa verso perso- al Magnospedale di Stoppiaro Pasquino Brancaledone IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 3 —

IMPORTANTE RICONOSCIMENTO

Foto: Al Tarabascan Foto: Gech

Recentemente è diventato socio della AMCOL (Amici del Colesterolo), di Mirandola, il nostro consocio Mario Setti (qui con il Gran Faraone, Gianni Bellini, ed in mano la pergamena ufficiale). La nomina è avvenu- ta durante la “maialata” nel famoso ristorante Nizzoli, a Villastrada di . Ha fatto registrare un colesterolo di 276 punti.

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Integrando quanto si conosceva fino a mendicanti, sorsero chiese e conventi si dovevano stabilire i confini tra i due che escatico e glandatico. gio riscosso alle porte della città in oc- qualche tempo fa, il professor A. Cli- di stile gotico tra cui la chiesa di San territori e gli incaricati di tale opera- —Legnatico: per tagliare e raccoglie- casione dell’entrata di merci. nes Bazolli, noto concittadino per le Francesco costruita tra il 1303 e il zione interrogavano i villani per sape- re legna d’alto fusto; in latino medioe- —Relevio: sorta di imposta di succes- diverse pubblicazioni sulla storia loca- 1304. Nel 1328 Rinaldo detto il re a chi pagavano il boscatico. Per chia- vale ius lignandi; altro sinonimo bo- sione pagata dal feudatario al re o da- le, ha scoperto nell’Archivio di Stato Passerino, l’ultimo dei Bonacolsi, fu rire e definire boscatico, si riporta l’ap- scatico. gli eredi del feudatario al re per otte- a Mantova, ed i documenti testificano, ucciso durante una rivolta popolare fo- pellativo dei singoli tributi vigenti, che —Macchiatico: per raccogliere legna nere il possesso del feudo. che di Cantaboa si scrive dal 1332 (si mentata dai Gonzaga. erano pagati, all’incirca, dall’anno di basso fusto, arbusti. —Ripatico: per approdare o sostare ripete per gli increduli: anno del Signo- Di origine contadina, la famiglia dei 1000 all’anno 1650 ed oltre. —Pantanatico: per pescare anguille e sopra rive di acque interne. re 1332). Per la verità si tratta di po- Corradi di Gonzaga viveva all’ombra —Abbeverata: per dissetare gli ani- rane negli stagni. —Scalatico: per caricare e scaricare chi riferimenti, ma sufficienti per atte- del Monastero di San Benedetto in mali nei fontanili; in latino medioeva- —Pascolatico: per condurre greggi al merci nei porti. stare un caposaldo incontrovertibile. Polirone che fu fondato dai Canossa. le ius beverandi. pascolo (ius pascendi); più diffuso, di- —Siliquatico: per raccogliere carrube Sono testimonianze raccolte per sta- I vasti appezzamenti venivano dati in —Acquatico: per attingere acqua da ritto di fida. ed altri baccelli. (Questo, probabilmen- bilire i confini tra gli Stati di Miran- affitto e spesso donati a coloro che si fonti o sorgenti; in latino medioevale —Pedatico: per attraversare o percor- te, nell’Italia meridionale) dola e di Mantova. Mirandola, allora impegnavano a coltivarli o che erano ius aquandi. rere a piedi strade, sentieri o proprie- —Spicatico: per raccogliere spighe non era ancora la signoria dei Pico: il tenuti in amichevole considerazione —Adiutorio: gabella una tantum in tà private; anche pedaggio. dopo la mietitura; in latino medioeva- territorio era denominato “dei figli di le ius spicandi; inoltre spicilegio e spi- Manfredo”. Dopo gli insediamenti e- gaggio. (Il nostro spigolare) truschi, celtici e romani, attestati dai Tra i Gonzaga, pervenuti al potere nel dati archeologici, dalla toponomastica 1328, ed i “figli di Manfredo” fu con- e dalle tracce superstiti della centuria- cordato di stabilire il confine tra i pro- zione romana, per parlare di un vero pri possedimenti. A tal uopo, gli inca- e proprio distretto pubblico autonomo ricati delle due parti convocavano gli a Mirandola bisogna attendere i seco- abitanti per sapere a chi soluebant li XI-XII, quando il territorio figura boscaticus (tardo latino: pagavano organizzato attorno alla Corte e alla il boscatico). Nell’elenco dei tributi, il Pieve di Quarantoli. Possesso dei Ca- boscatico era quello pagato per taglia- nossa, che l’avevano ottenuto in enfi- re e raccogliere legna d’alto fusto e sic- teusi dal Monastero di Nonantola, il come il Podjense d’allora era pratica- territorio in questione nel 1115 fu af- mente solo boscaglia, diventava il tribu- fidato dalla contessa Matilde al suo to principale da esigere. Nell’Archi- vassallo Ugo, figlio di quel Manfredo vio di Stato di Mantova, la busta 154 che viene considerato il capostipite del dell’anno 1332 dell’archivio detto “dei gruppo parentale detto appunto dei Gonzaga”, contiene due quadernetti Figli di Manfredo. I membri di que- chiamati Testes questiones Podij sto ampio consorzio famigliare, distinti nei quali sono trascritte le risposte de- nei rami dei Pio, dei Pico, dei Papaz- gli interrogati. zoni, dei Pedoca, dei Padella e dei Del Traducendo dagli antichi documenti Fante, facevano parte di quella picco- per maggior comodità del lettrore, “A- la aristocrazia terriera di estrazione madasino, figlio di Tano Trenta di Qui- longobarda che si era venuta rafforzan- stello, dice che da sedici anni non fre- do attraverso il servizio armato alle po- quenta la zona di Poggio, ma anterior- tenti casate dell’area padana e poi ai mente per quasi tutta la durata della sua Comuni. I Pico, infatti, prima di fis- vita, e sono 50 anni, ha frequentato la sarsi definitivamente a Mirandola, luo- zona di Poggio pescando d’inverno nelle go di massima concentrazione dei loro valli di Cantabovo, dove pure incideva patrimoni fondiari, cercano fortuna e- lignamina”. Ancora: “Giacomo di Me- sercitando la carica di Podestà a Reg- lara negli ultimi 5 anni e quasi semper gio e a Modena. Nel 1154 Pico, nipo- tenuit tabernam in Podio”. “Federico te di Ugo e capostipite dei signori della di , ora residente in Poggio, ta- Mirandola, è podestà a Reggio; nel glia legna al di qua del fiume Brazzolo 1188 suo figlio Manfredino è podestà ed ogni inverno frequenta, pescando, la a Modena. Ancora agli inizi del Tre- valle di Cantabove”. “Raynerius Bel- cento, Francesco Pico figura esercita- linus Bellino, per fare pale laboravit re la carica di podestà a Modena: è usque ad vallem Cantabovis”. “19 gen- anzi in questo modo che egli diventa naio 1411. Tra le concessioni dei potente e nel 1311, per i servizi da lui Gonzaga c’è una pezza di terra prativa prestati nella guerra contro gli Estensi, in territorio Podii in contrada Cantabo- l’Imperatore Enrico VII di Lussem- vis”. Nell’Archivio riguardante la Cor- burgo gli assegna in feudo le corti di te Piccola del Poggio, tra feudi e feuda- Quarantoli e San Possidonio, esclu- ti del 1573 è registrato “Domenico Fer- dendo dalla prprietà gli altri rami del rarienti fu Stefano che ha in concessio- gruppo consortile. ne 21 pezze di terra di cui 3 in contrada Relativamente a Mantova, invece, nel Cantabovi”. periodo delle lotte tra Guelfi e Ghibel- Dal 1332, tale elencazione giunge al lini, il governo comunale andava di- 19 gennaio 1411 e dalle varie rispo- sgregandosi e Pinamonte Bonacolsi nel ste degli interessati si evince che, con- 1273 ne approffittò per portare il suo Documento dell’Archivio di Stato di Mantova in cui sono riportate le cronache descrittr cordemente, la maggior parte di loro casato al potere. Vi riuscì anche gra- non dice la verità per procrastinare il zie alle sue doti intellettive e alla cospi- dai monaci. Fu così che i Gonzaga po- occasione di eventi straordinari. —Piscatico: per catturare pesci in ac- più possibile la determinazione del cua fortuna di famiglia. Durante la bre- terono crearsi una ricchissima proprietà —Decima: la grande decima era costi- qua dolce o salata; anche pescatico. confine al fine di non pagare alcun tri- ve signoria bonacolsiana che durò al- rurale; in seguito si trasferirono in cit- tuita dalla decima parte del grano pro- —Plateatico: per occupare il suolo buto. l’incirca mezzo secolo, Mantova si ar- tà dove fecero delle sporadiche appa- dotto, mentre la piccola decima si ap- pubblico su cui esporre la merce nei In tutti questi documenti non esiste al- ricchì di imponenti palazzi merlati tra rizioni nella vita politica Mantovana. plicava sul vino, sulla canapa e su al- mercati. cun riferimento all’Ulmona, ma dalle cui il Palazzo del Capitano che, più a- Nel 1328 Luigi Gonzaga, in un’afo- tri prodotti. —Pontatico: per transitare sui ponti diverse risposte s’evince l’esistenza di vanti, diventò Palazzo Ducale dove per sa notte di agosto, mediante un golpe —Erbatico: per falciare l’erba in un doganali (si pensi a quello adiacente un luogo di cui nessuno vuole parlare quattro secoli, circa, vissero i Gonzaga. spettacolare nelle piazze del centro cit- prato; detto anche erbaggio. alla “dogana” di Pilastri!) o di pro- per una sorte di paura, per atavico ter- In questo breve periodo di tempo si tadino, prese il potere. —Ghiandatico: per raccogliere ghian- prietà privata. rore dell’inspiegabile. insediarono a Mantova i primi ordini Tornando a bomba, come si suol dire, de o condurre maiali nei querceti; an- —Portatico: dazio doganale o pedag- Recentemente, in un nascosto riposti- IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 5 — glio del fondo Avia Bella è stato ritro- nati, nottetempo, mascherata da mon- ridda di notizie, un tantino misterio- Cantaboa, le enormi ricchezze che teca Ulmonica di Cantaboa) curata a- vato un incunabolo del XIV secolo nel dina, con l’aiuto (solo aiuto? n. d. r.) se, sulla validità dell’acqua dell’Ulmo- Pierus Da Nai riuscì a racimolare. morevolmente da un bredacisonese, tal quale si parla dell’Ulmona come di di tal Laurentius Kanoxas, si recò sulle na. Poco prima della morte, avvenuta Tante, tantissime le guarigioni avven- Serjo Orlandazzoni, che a proprie spe- luogo conosciuto per le sue proprietà rive dell’Ulmona e vi immerse Achille. nel 1525, giunse all’Ulmona, da Man- nero sulle rive dell’Ulmona. Quella se tiene tutto il materiale cartaceo pe- miracolose e non altre notizie, per cui Quanto sfortunato sia stato questo be- tova, il filosofo Pietro Pomponazzi. E- che si ricorda con maggior dovizia di rennemente solforato (zolfo microniz- si perde nella notte dei tempi la sco- nedetto ragazzo, si seppe durante la gli, era stato condannato come aristote- particolari che definir boccacceschi è zato colloidale 100%) e trattato con perta e la frequentazione a scopi tera- guerra di Troia nella quale Achille, lico dall’Inquisizione per aver negato poco, fu la guarigione di madonna Lu- Dimetoato al 32% per difenderlo da peutici dell’Ulmona per qualsivoglia per vendicare la morte dell’amico del l’immortalità dell’anima. Si difese scri- crezia Borgia. L’avvelenatrice di due tarli, lepismi, cimici scarafaggi, topi, malattia od imperfezione corporea, cuore (per non dire altro), Patroclo, vendo due opere eccezionali e mirabi- mariti fu costretta dal padre Rodrigo rospi, ovini, bovini, equini ed uomini dando sollievo a tutti i disgraziati con uccise il prode Ettore ma, a sua volta, li quali Apologia e Defensorium adver- (il papa Alessandro VI) e dal fratello (anche donne, volendo). La composi- tare e problemi di salute. Intorno a fu ucciso dal tombeur des femmes Pari- sus Niphum nei quali sostenne la teo- Cesare a sposare in terze nozze Al- zione chimica dell’acqua dell’Ulmona, questa gora celata al vasto pubblico da de. Infatti, essendo notte e quindi scu- ria della doppia verità: quella della fe- fonso I d’Este, signore di Ferrara che, pur con modernissimi mezzi elettroni- secolari salici, alni, olmi, querce, lec- ro, nell’immergere Achille nell’Ulmo- de e quella della ragione, che tutt’ora dopo l’impalmazione, la fece duches- ci a disposizione, invece di dirimerne ci, castagni, faggi ed oppi, sono nate, na, Teti non s’avvide che una grossa si cita, spesso a sproposito. Pomponaz- sa della stessa città. Costei, avendo a- il mistero lo hanno acuito maggiormen- nei tempi andati, miti e leggende. Già foglia dell’annosa olma che dava il no- zi pervenne a Cantaboa un mattino vuta la propria volontà coatta e coercita te. È stato stabilito che la sorgiva ha alcuni paleantropi (ma l’ipotesi ha ri- me alla gora, cadendo lemme lemme d’agosto con un caldo torrido e umi- dal padre e dal fratello, si sentì moral- principio sotto il Monte Grappa, pas- scontri scarsissimi) pare che utilizzas- si posò proprio nel punto del calca- dità del 98%. La situazione climatica mente vendicata adottando la legge del sa poi sotto i Colli Berici e giunge fino sero la gora dell’Ulmona per bagni sa- gno che, molti anni dopo, fu colpito aveva martoriato le sue vertebre cervi- taglione: “Se mi hanno costretta, io a Cantaboa. Ancora non si sa quali nitari. L’archeologo William Ballhist dallo strale di Paride e per questo morì cali tanto da non consentirgli di fare costringerò”. Per questo si comportò giacimenti minerali di preziosi elementi dell’Università di Stonehenge, sostie- come un cane rognoso. Nel 648 giun- un passo e, quindi, col permesso di S. licenziosamente nella corte estense. A- chimici attraversi. Alcuni empirici at- ne d’aver rinvenuto sulle rive dell’Ul- se a Cantaboa da Parigi, con un se- E. Ottone XXVI, vescovo di Manto- veva 35 anni, dei 39 totali della sua tribuiscono il merito ai Colli Berici, al mona reperti fossili (mai presentati, pe- guito stimato in più di mille cortigia- va, il filosofo giunse a Cantaboa con vita, quando, dopo aver cornificato Torrente Guà, all’Adige ed al Po. Si- raltro, alla comunità scientifica per o- ni, Clodoveo II, figlio e successore di innumerevole seguito di badanti e por- Alfonso I d’Este “in pansa e in sche- curamente, la miscela di questi attra- biettivi esami) appartenuti all’Homo Dagoberto I, re di Neustria. Clodoveo tantini. Appena questi posarono il pie- na”, come dicono i mantovani, Lucre- versamenti con gli sconosciuti elemen- sapiens preneandertalensis accomunan- II desiderava tanto imitare il trisavolo de sulle rive dell’Ulmona, le badanti, zia, che aveva qualche dolorino all’an- ti di cui è costituita fa, dell’acqua del- do il sito di Cantaboa a quello della Clotario I, fondatore della dinastia dei con qualche sorrisino irriverente di ca per troppa partecipazione ed esibi- l’Ulmona, la sede che guarisce tutti i Valle dell’Omo, a quello di Saccopa- merovingi che aveva unificato, con di- commiserazione davanti a tanta deca- zione con i propri amanti esagerando mali, anche quelli economici. store, a quelli di Swanscombe e di Fon- Ancora oggi l’Ulmona è frequentatissi- téchevade ed altri siti archeologici di ma da VIPS che giungono in incogni- minore importanza. Si hanno, poi, to e sotto mentite spoglie. Alcuni giorni riscontrabili visitazioni di antichissimi fa erano presenti sulle rive dell’Ulmona personaggi della Magna Grecia e, per- nientepopodimeno che Richard Gere, sino, di cartaginesi che furono al se- Manuela Arcuri, Raoul Bova, Cathe- guito di Annibale nell’attraversamento rine Zeta-Jones e s’annuncia l’arrivo delle Alpi. L’Ulmona fu frequentata di Nicole Kidman. da Dei dell’Olimpo (Marte si curò una Purtroppo, tranne i signori Remo Za- fastidiosa sciatica), da semidei ed eroi. nini e Lorenzo Canossa, pochissimi, Anche la nereide Teti, sposa di Peleo per non dire nessuno, degli attuali abi- e madre d’Achille, portò nell’Ulmona tanti di Cantaboa sono a conoscenza il suo iracondo figlio. Per rendere co- dell’ubicazione della gora miracolosa, stui invulnerabile la trepidante ed an- che tanti benefici ha scialato nei secoli siosa madre l’aveva immerso nel fiu- passati agli abitanti del globo ter- me infernale Stige che circondava la racqueo. Terra con 9 spire; ma le due parti del Per le casse del comune di Poggio Ru- calcagno destro, con il quale aveva so- sco, invece, è una vera e propria disdet- stenuto il figlio immergendolo con la ta perchè, infatti, sono gli eredi di Pie- mano, non fu bagnata dall’acqua del rus Da Nai che incamerano le gabelle. fiume infernale. Teti fu sicura d’avere È proprio vero: chi ha pane non ha i reso invulnerabile il figlio fino a quan- denti e chi ha i denti non ha pane. do, ancor bambino si tagliò, cammi- nando scalzo, proprio il tallone con un Pasquino De’ Tartufi coccio d’una bottiglietta di Coca-Cola rotta. In un lampo Teti capì il motivo un minuto di relax della ferita e cercò, quindi, di correre ai ripari. Pensò subito di tornare nello LO ZABAJONE Stige per immergervi il calcagno de- Secondo una tradizione, lo stro del figlio ed ottenere, così facen- Una rara fotografia dell’Ulmona in cui è immersa una donna. La donna immersa non è altri che Manuela Arcuri (se ne intravedono le squisite forme) che è pervenuta a Cantaboa per curare una persistente raucedine. zabaione sarebbe stato in- do, l’immunità totale. Kratos, divinità ventato nel 1500 dal capi- infera, però, la informò gratis et amore verse guerre, le tribù dei franchi in un denza, lo resero ignudo, e fu letteral- nelle figure erotiche, copiate dal ma- tano di ventura emiliano dei che una seconda volta nello Stige regno cui diede Parigi per capitale. mente buttato nelle acque miracolose. nuale indiano del Kamasutra, perven- non avrebbe portato alcuna modifica Convertitosi al cattolicesimo, lo diffu- Un grosso luccio ghermì parte della ne, sulle ali dell’enorme notorietà or- Giovanni Baglioni, che, in in “ciò che fu”! Teti pianse calde lacri- se su tutte le popolazioni da lui dipen- spalla, proprio vicino al collo di quel mai acquistata dall’Ulmona, a Canta- ossequio all’uso del tempo me scoprendo che il figlio, con quel denti. Clodoveo II, suo trisnipote, ten- poveretto che mandò urlo inumano. boa nel tardo luglio del 1515. Sulle di tradurre in dialetto i nomi tallone d’Achille, non era per nulla tò di ripetere le gesta eroiche del trisa- Ma, probabilmente, gli aguzzi denti rive della gora, la dissoluta duchessa delle persone, era sopranno- invulnerabile e cercò per il mare e per volo ma non vi riuscì per un motivo del luccio agirono sul filosofo in guisa si denudò facendosi vedere come mam- minato Zvan Bajoun. Si nar- la terra conosciuti allora, una qualsia- tanto stupido quanto risibile. Egli, d’e- dell’agopuntura cinese (non ancora co- ma l’aveva fatta attirandosi addosso un ra che una volta, giunto vi- si acqua miracolosa per immergervi il state, tradiva la regina con una contadi- nosciuta, allora, in questa plaga del diecimila occhi maschili pervenuti co- cino a Reggio Emilia e ac- figlioletto. Fu fortunata quando, navi- nella formosa, prosperosa e ben dispo- mantovano) ed i dolori cervicali spa- stì per motivi vari. Gli stessi occhi at- campatosi con le truppe, gando in internet capitò sul sito www. sta. Ogni sera si recava in incognito al rirono d’incanto. Pomponazzi fece al- tesero pazientemente che la duchessa mandò in giro alcuni emis- ulmonadicantaboamiracolo.it e Bois de Boulogne e lì, tra le fresche l’Ulmona tale e tanta pubblicità che mettesse termine alle sue abluzioni ed sari in cerca di vettovaglie. scorrendolo senza speranza alcuna, si frasche, esercitava il diritto di re. Non da Mantova e da Castiglione, da Cadi- ebbero, così, modo di ammirare le le- I vivandieri tornarono con avvide, invece, che quello era il posto aveva fatto il conto, però, con la ru- david e da Ferrara, da Sorbara e da ziose mosse seducenti e concupiscenti un povero bottino, costitui- che soddisfaceva alle proprie esigen- giada che, adagiandosi copiosa sulla XII Morelli iniziarono a pervenire in della dama che sapeva benissimo ciò to soltanto di uova, zucche- che faceva. La figura ignuda della du- ze. Trasportati con il carro d’Apollo, sua schiena, a lungo andare gli procu- Cantaboa miriadi d’individui in cerca ro, vino bianco ed erbe aro- chessa di Ferrara tenne banco per de- comandato da Giove in persona, Teti rò un’artrite tale che nessun farmaco di sollievo ai loro dolori. matiche. Il capitano fece, al- ed il figlioletto Achille giunsero a Can- allora conosciuto riuscì nemmeno ad S. E. Ottone XXVI, vescovo di Man- cenni nei filò invernali e l’immaginazio- lora, fare una mescolanza taboa. Qui, il Sindaco, tal Rhemus alleviare. Fu il suo giullare Coboldo a tova si vide costretto ad emanare una ne la fece diventare una Venere “venu- delle cose racimolate e di- Taninis, che aveva appreso dalla figlia consigliargli un’immersione nell’Ulmo- serie di decreti e editti per regolare l’af- ta in terra dal cielo a miracol mostra- Ruxella, tramite Unitur, della visita na per tentare di guarire. Coboldo ave- flusso all’Ulmona secondo censo ed re”. Com’è stato scritto più sopra, in- stribuì la crema così ottenu- della nereide col figlio, organizzò una va udito parlare dell’Ulmona da una importanza politica. Approfittò di que- numerevoli sono le personalità in cer- ta ai soldati. Questi ne furo- settimana di feste conclusa con la spet- ragazza che era la pronipote di un fa- sti decreti e bolle tal Pierus Da Nai ca di sollievo e di guarigione pervenu- no entusiasti, e le diedero il tacolare corsa nei sacchi vinta da tal miglio di Clotilde di Borgogna, la cat- che fu autorizzato ad istituire una spe- te a Cantaboa per merito dell’Ulmona. nome del suo involontario Loskus Frankos che, poi, al controllo tolicissima moglie di Clodoveo I, e che cie di dogana e, quindi, dazi sopra tut- Di tutti questi tentativi, molti risoltisi inventore, Zvan Baojoun, antidoping, risultò positivo in modo frequentava assiduamente per accede- to ciò (cristiani e merci) che entrava positivamente e solo alcuni negativa- che con il tempo si modifi- quasi lercio. Teti, che non vedeva l’ora re alle sue grazie. La rivelazione di in Cantaboa. Ancor oggi, dopo 600 mente, esiste ampia, dettagliata e me- cò: dapprima divenne zam- in cui i festeggiamenti fossero termi- Coboldo concludeva una complessa anni, si possono ancora valutare, in ticolosa cronaca nella B.U.C. (Biblio- bajoun ed infine zabaione. IL CORRIERE DI CANTABOA — 6 — Venerdì, 15 marzo 2008 CRONA CA & SOCIETA’ CREDE DI POTER FARE ANCORA CIÒ CHE VUOLE!

massima soddisfazione durante il 6° Mo- me un bambino cui abbiano rubato il lec- stremandosi per lo sforzo (Bruno non toraduno del luglio dell’anno prima. A ca- ca-lecca, decise di spingerlo con tutte le pesa poco!), riuscì a distenderlo su una sa, dove ha ricavato una attrezzatissima sue forze, sopra il passo carraio in leg- vecchia sponda da carretto per le barba- officina, iniziò un tour de force dispendio- gera salita verso la strada. Il prode Bru- bietole. La brava donna, quindi, gli levò sissimo per il suo pur potente vigore fisi- no, però, non ha più venti anni, manca il maglione, aprì la camicia, slacciò la cin- co. La dedizione, la costanza, la solerzia, poco, oramai, alla sessantina, quindi non tola e cominciò a fargli vento con il ven- l’attenzione e l’ansia che metteva nel- ha retto lo sforzo ed è stramazzato al suo- taglio di penne di tacchino per ravviva- l’intento di ricuperare quei ferrivecchi lo con la motocicletta che, per fortuna, re il fuoco sotto la furnasèla. (per lui valgono più dell’oro) e dar loro si spense. Morale: gli è capitato un tara- Tutti gli amici di Bruno gridano in coro: nuova vita, lo ridussero quasi a larva bacione e la sua fortuna è consistita nel — Grazie... Grazie, Franca per aver- d’uomo. Un giorno voleva avviare una fatto che la moglie, la signora Franca, l’a- celo salvato! — delle sue vecchie moto utilizzando il pe- veva tenuto d’occhio dalla finestra fin dal Il fatto raccontato, non avrebbe fatto al- dale costruito per la bisogna. Ci pestò primo tentativo di avviare la moto e sen- tro che volgere al riso l’atteggiamento sopra diverse volte fino a sudare come za proferire una parola, assistette alla tra- di chi ascolta: però, a posteriori, quel una bestia, spazientirsi kmè n’ansza gedia del marito che stramazzò a terra fatto fu premonitore e precursore d’al- senza che la “macchina” emettesse il più esanime. Abbandonò rapidamente ciò tri due in cui Bruno fu costretto a farsi Nel disegno di Carlo Ziroldi, la signora Franca, fa rinvenire Bruno. Si noti l’indifferenza lieve dei sospiri. Perso “il lumino degli che stava facendo e corse fuori per aiu- ricoverare a Pieve di Coriano. N’è usci- del gatto in basso a sinistra, il “catorcio” appoggiato al pilastro del fienile, il ventaglio occhi”, Bruno pensò bene d’avviare il tare l’uomo che credeva d’essere di fer- to col fior ‘n s’l’urecia ma dovrà stare at- fatto con penne ‘d pitòn agitato da Franca e altri, vari, particolari. “ca-torcio” a mano. Lo spinse nel cortile ro. Lo liberò dalla moto, con sforzo note- tento all’alimentazione ed agli sforzi fi- Dopo la gita a Solferino (3 aprile 1999), ressarsi delle vecchie motociclette, sua davanti all’officina per una due… dieci vole e lo ha trascinato, prendendo fiato sici da non più fare. Bruno tornò con maggior lena, ad inte- passione da sempre che gli aveva dato la volte, fino a che, avvilito e disperato co- di tanto in tanto, sotto al fienile e qui, Al Frar Hass IL SALAME DI LEGNO Da qualche anno, un agricoltore ed un effusione, quasi baciandolo e ringra- (ne aveva sette nel congelatore) al suo dalizzerebbe neanche un bimbo, fu: te turlupinatura. In questa seconda tabaccaio si sono messi insieme per ziandolo per la custodia del “tesoro”; amico Remo l’avrebbe data sicuramen- — Brut delinquent d’un làdar! — tornata la parola più accettabile, anzi stagionare salami per le loro famiglie. salì in auto e se ne tornò felice a casa. te e, mentre parlavano, Remo, con la Remo non si lasciò intimidire e fece le parole, furono: Comprano da un norcino dilettante i Quella felicità, però, durò pochissimo coda dell’occhio, dalla finestra, vide il ripetere a Cesare ciò che gli era suc- — Làdar... làdar... ‘d szé ‘n gran làdar! — salami appena fatti che, immediata- perché, appena a casa, messo piede in bolide di Cesare giungere nel cortile cesso fingendo, vergognosamente, di Riavuto il suo salame, Cesare tornò a mente, sono portati a stagionare in un cucina, per scrupolo e per deformazio- di casa sua. Scambiò ancora qualche non intendere quanto era capitato. casa e impiegò qualche tempo a dige- capace ed adattissimo locale a casa del- ne professionale, volle contare i sala- parola con Ciccio, mostrandosi dispia- Dopo diverso tempo Remo disse: rire il semplicissimo scherzo, ma poi l’agricoltore. Costui, che, per como- mi come solitamente fa per le forniture ciuto per non poter disporre della le- — Beh? Tut kal burdel ki pr’ an salàm? le cose si sistemarono e tutto tornò dità, chiameremo Remo, a titolo com- periodiche di generi di monopolio pre che, senza dubbio alcuno, gliela a- Am sarò sbaglià! Andem a védar! — av- nella normalità. pletamente gratuito ed in nome di una quando giunge a casa dal magazzino. vrebbe restituita nell’autunno di quel- viandosi verso il locale in cui custodi- Quest’anno si sono ripetute le stesse vecchissima amicizia, custodisce i sa- Contò i salami ed il numero finale non l’anno: poi, fingendo risentimento, va i salami. Nel camminare confermò cose fino a quando è giunto il momen- lami dall’inverno alla primavera a- coincideva con quello ch’era di sua tornò a casa. Appena giuntovi, Cesare, a Cesare che: — ‘S’l’è ksì kum’ad disi, in to della spartizione. rieggiandoli, pulendoli e contandoli in spettanza. Reputando d’essersi sba- mettendo in non cale il fatto d’essere ‘s’la me perga agh sarà ‘n salam ‘d pù, e s’al È importante a questo punto, rilevare continuazione. Cesare (altro nome di gliato, contò e ricontò i salami fino a ospite, investì Remo con improperi tali ghè l’è toa. Minga agitarat; quel k’at vegn, a la diabolica macchinazione che Remo comodo per il tabaccaio) attende con che fu certo che l’amico Remo lo aveva d’ammazzare un toro da 12 quintali. t’al dagh! — ha propinato a Cesare. A quest’ultimo impazienza il sopraggiungere della pri- buggerato. Con un diavolo per capello L’offesa più lieve, quella che non scan- Attaccato alla pertica c’era un salame fu detto che non sarebbe successo il mavera per andare a prendere la sua risalì sull’auto in più e Remo caso dell’anno precedente, perché i sa- spettanza di salami. portando con ribadì d’esser- lami sarebbero stati incartati e nume- Per diversi anni tutto è proceduto re- sé la cassetta e si sbagliato nel rati con un pennarello, e la numera- golarmente, senza errori d’assegnazio- tornò di vola- contarli. A Ce- zione sarebbe anche servita per stabi- ne e senza alcun screzio. ta a casa di Re- sare, però, fece lire la sequenza con la quale si sareb- É dall’anno scorso che sono comincia- mo che, però, notare, che e- bero dovuto mangiarli. te le lagnanze e le dolenze di Cesare prevedendo lo gli stesso era Giunto il gran giorno Cesare si recò a quando, all’atto della divisione dei sa- svolgersi della presente alla casa di Remo per la spartizione dei sa- lami, Remo, che metteva quelli di Ce- scenata, non si conta e se si lami. Nel locale c’era Remo con la cas- sare in una cassetta rivestita da vecchi fece trovare es- era sbagliato setta ed un pacco di vecchi giornali. giornali, com’è o come non è, contò sendo andato lui, si era con- Spiegò a Cesare che per terminare nel per due volte uno stesso salame. Ce- daCiccio a do- temporanea- migliore dei modi la stagionatura, era sare, fidandosi ciecamente dell’amico mandargli in mente sbaglia- meglio se avesse tenuti, per sei o sette ed anche, diciamolo con franchezza, prestito una to l’amico. Al- giorni, i salami fuori dal frigorifero e piuttosto euforico per quel ben di Dio lepre congela- tra scarica di avvolti nella carta da giornale. Dicen- atteso per più di cinque mesi, portò in ta. Ciccio ri- offese grevi e do e spiegando, Remo aveva iniziato automobile la cassetta con i salami, al- spose che se gravi esacerba- ad avvolgere i salami nelle pagine dei legro come un merlo. Salutò Remo con l’avesse avuta te dall’eviden- continua a pagina 7 Con Orlandini, sarete sempre primi! Agricoltori! La Nuova Agricoltura si chiama: bioingegneria della flora gigante PER DECUPLICARE LE PRODUZIONI. VI COSTERÁ CARO... MA NE VARRÁ LA PENA! A Poggio Rusco, sotto i portici, davanti alla cartoleria o dall’altro lato, davanti al Caffe’ Leon d’Oro, mattina e pomeriggio. IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 7 — CRONA CA & SOCIETA’ vecchi giornali ed a posarli sul ta- volaccio uno vicino all’altro. Stava finendo l’operazione quando chiese a Cesare d’andargli a prendere il pennarello nero che aveva dimenti- ALLA ìB‹JDORAî, IL CONDUTTORE BONIFICA cato sopra la sedia del corridoio. Ce- sare, che aveva a che fare con un amico Tutti sanno che in questo brut- vanti alla vecchia casa colonica canza, senza il pagamento di nes- tesse essere più deterrente per i e che quest’anno avrebbe contato at- to mondo che chiamano sporco, raffigurata nella foto grande, i sun affitto, ha stancato i proprie- reprobi notturni, l’ha scritta, una tentamente i salami, ingenuo come un bambino dell’asilo, andò a prendere il ognuno si fa i suoi porci como- conduttori del fondo trovavano, tari per la continua illecita oc- volta trovatala, sul ritaglio. pennarello. Fu in quel momento che di, e ancora una volta ciò è suc- al mattino, preservativi, mutan- cupazione e per, diciamo così, la Poi, ha inchiodato il compensa- Remo mise in pratica il diabolico mar- cesso nel fondo Büjdora posto dine da donna, fazzolettini di spazzatura da dover raccogliere to in cima ad un palo di casta- chingegno sicurissimo che, poi, gli nel popoloso insediamento uma- carta, forcine, lordure e stracci e smaltire al mattino. gno ed ha esposto il cartello ac- amici ne avrebbero parlato assidua- no dell’Agnolo. vari attestanti, presumibilmente, In un primo momento il condut- canto al pilastro del fienile (si mente. Avvolse, molto destramente, con un vecchio giornale intero, un pa- Nottetempo gli amorazzi contra- ciò che è avvenuto tra due per- tore si è recato dai Carabinieri veda la foto grande) proprio da- letto che aveva provveduto a segare pre- stati, extramatrimoniali, ete- sone (non è possibile scrivere di per combinare periodiche perlu- vanti allo spiazzo su cui avven- cedentemente a misura di salame. Sta rosessuali ed omosessuali, quelli sesso diverso anche se le mutan- strazioni per evitare lo sconcio. gono le esercitazioni notturne. in questa luciferina capacità di preve- che neanche sanno dell’amor pla- dine da donna potrebbero certi- Successivamente il conduttore si La presuntuosa, eccezionale fra- dere tutti i particolari del diabolico tonico, sono consumati entro i ficarlo ma, con i tempi che cor- è anche rivolto al Sindaco di Pog- se scacciamanti (foto piccola) è scherzo che fa di Remo, “un grande”! più svariati tipi d’automobili rono, non si è mai certi!). gio Rusco (perchè il Condutto- la seguente: Considerando bene ed analiticamente tutta la procedura, si giunge all’applau- purché abbiano i sedili ribalta- L’utilizzazione sistematica tri- re abita in quel paese) per ac- — SO CHI SIETE! MI RAC- so pieno, all’ovazione, all’ammirazio- bili. settimanale di parte della super- cordare qualche perlustrazione COMANDO LE VOSTRE ne e, perfino, all’invidia per tanta ca- Sistematicamente, tre volte la ficie del fondo, in ore notturne notturna da parte dei VV. UU. PORCHERIE TENETELE IN pacità malandrina. Tornato Cesare col settimana, immediatamente da- e, in aggiunta e, gravissima man- ma non è stato possibile far nul- MACCHINA — pennarello, Remo, per dimostrargli la perché il fondo è in territorio Scrivendo “SO CHI SIETE” il tutta la sua onestà, badò a numerare con numero ben visibile sulla carta (e del comune di Magnacaval-lo e conduttore scacciaamanti si ma- quindi la quantità era verificata), i sa- dal Primo Cittadino di quest’ul- nifesta per quello che è: un Dio lami di spettanza del tabaccaio racco- timo comune è pure andato, sen- dotato d’ubiquità! Come potreb- mandandogli di tenerli fuori frigori- Tarabascan za ottenere nulla. be, altrimenti, essere a letto con fero per sette giorni e poi di mangiarli Al Esasperato, il conduttore ha im- la propria moglie e contempora- seguendo la numerazione. Cesare seguì i suggerimenti dell’ami- maginato d’avere il dono dell’ubi- neamente essere proprio lì sul- co (detto il dottore del salame) e dopo Foto: quità come un Dio, ed ha agito. l’aia per riconoscere chi fa al- otto giorni, in un ritaglio di tempo, Ritagliato un esagono, da un fo- l’amore? Quello, però, che ce lo provvide a sistemare in frigorifero il glio di legno compensato da 40 fa più simpatico del solito sta nel “tesoro”. Li sistemava in uno scom- decimi di millimetro di spesso- successivo monito “MI RACCO- parto posto in alto per tenerli freschi re, si è armato di vernice nera e MANDO LE VOSTRE PORCHE- ma non tanto da farli gelare. Li pren- deva uno per uno, s’alzava un poco sul- pennello e, dopo essersi spremu- RIE TENETELE IN MACCHI- le punte dei piedi e sistemava il sala- to fortemente le meningi alla ri- NA!” me al posto suo. Aveva iniziato a ri- cerca della miglior frase che po- Egli non vieta agli amanti di a- porli, partendo da quello che aveva il moreggiare, di fare le loro por- numero più alto e s’accingeva a costi- cherie. No, no! Fate pure! Mi rac- tuire uno strato di salami superiore a comando, però, tenete tutto so- quello appena terminato. Cambiò di Foto: Al Tarabascan posizione perché s’era innalzato il pia- pra la vostra automobile e non no d’appoggio dei salami e s’accinse a lordatemi e sporcatemi l’aia. continuare il lavoro. Il salame che ave- Capito? Conoscendo l’andamen- va appena abbrancato con poca precau- to del mondo attuale, Lei che leg- zione, gli cadde sul pavimento e, al- ge queste modestissime note, l’impatto, emise un suono sordo, come fosse caduto un pezzo di legno. Con- penserà che il conduttore non ha statato che l’involucro conteneva pro- cavato un ragno dal buco oppu- prio un paletto, s’adirò moltissimo con re che abbia fatto un buco nel- se stesso per aver, ancora una volta, mal l’acqua. riposto la sua fiducia. Inutile dire del- Beh!… contrariamente a quanto le contumelie e delle offese appioppate a Remo. si può pensare, là nessuno ci va Successivamente, con calma olimpica, più esentando VV. UU., Carabi- Remo restituì il salame a Cesare senza nieri, VV. FF., Polizia Stradale, scusa alcuna, accompagnandolo, anzi, Polizia Ferroviaria, GG. FF., Po- con un sghin a man! lizia Fluviale, Capitaneria di Por- Cesare Telafò to, Guardia Svizzera, Polizia di Frontiera, Guardia Forestale e Guardia Campestre da qualsiasi perlustrazione o sopralluogo.

Amilcare Perbenista Daniviaggi Danicenter, 6 - Cantaboa - tel. 038652070 - Fax 0696969 Il Marocco è una monarchia costituzionale, l’attuale monarca è Mohammed VI. In Marocco i colori dipingono la vita, pre- ... in Marocco con Piero ... parano la festa. Marocco, dove i miracoli esistono davvero. non andrete in cimitero! ... IL CORRIERE DI CANTABOA — 8 — Venerdì, 15 marzo 2008 VOLEVA DEVIARE PERCORSO

Il 23 ottobre 2003 ci fu la gita nelle Valli incolpevole pianificatore, fu impossibile nebbia non c’era. Menando il torrone fu Bruno che, con pazienza e senso pra- za, ritardava il momento della refezione, di Comacchio. L’escursione era stata for- tenerne il conto. Mario zittito, ed impos- senza alcun ritegno, Orlandini ripeteva tico, cominciò a pacificare gli animi. Tan- ed il trascorrere del tempo avrebbe fatto temente voluta dalla Volpe di Canta- sibilitato a difendersi sostenendo che l’en- in continuazione che andando così sen- to fece e tanto brigò che alla fine della aumentare l’appetito in ognuno dei boa impaziente di far vedere agli amici tità d’alcuni eventi atmosferici è impre- za veder niente, non si poteva continua- faticaccia raccolse un più che confortevo- gitanti perchè potessero, poi, apprezzare d’infima classe che lui andava a pran- vedibile, anche per insigni meteorologi, re, e che era meglio tagliare le Valli e diri- le risultato. I due si zittirono e tutti furo- maggiormente i cibi della locanda. Perve- zare assieme ad altri amici VIP, in loca- come il generale Giuliacci ed il tenente gere verso Comacchio per visitare il Mu- no più contenti anche perché, nel frat- nuti a quell’ora, infatti, la Volpe fu si- li da sette/otto stelle quale era la Cubana colonnello Caroselli, si chiuse in se stes- seo dell’Arte Marinaresca (quando par- tempo, il sole aveva bucato la nebbia e cura che tutti avrebbero fatto onore, per di Marina di Ravenna. Come al solito, so in preda ad un fortissimo choc da con- la, compare sempre il lemma Marina!) splendeva nitido e chiaro in cielo permet- quanto infima fosse la qualità, al pran- Mario fece il piano dell’itinerario ag- traddizione causato, principalmente, da che almeno lì si sarebbe potuto vedere tendo l’assoluta e completa visione del zo che avrebbero consumato alla Trat- giungendo, oltre alla visita a la Cu- Orlandini e dalla Volpe. Mario non qualcosa. Menò la polenta in modo così panorama delle Valli, nella loro miglio- toria Cubana da Irma e Pino, molo bana, la visita alla capanna dove Anita pronunciò più parola e cominciò a fissa- continuo e sfacciato che Mario non resi- re stagione, dall’Argine Agosta. Loren- Dalmazia 37, Marina (ancora il fatidico Ribeiro Da Silva, l’eroica sposa di Giu- re esclusivamente l’esterno, per quel poco stette oltre e scoppiò come una mina anti- zo continuava a guidare seguendo le in- nome!) di Ravenna. Il pranzo, infatti, seppe Garibaldi, sostò e morì ed al cippo che la nebbia permetteva. Ogni tanto ap- uomo. Nessuno ricorda bene le parole dicazioni della tabella di viaggio prepa- che comprendeva pane & coperto, acqua dedicato alla sua memoria. Il percorso parivano cartelloni pubblicitari che in- che furono pronunciate: si ricorda sola- rata da Mario, e, con gli altri, fu pre- minerale non gassata, Verdicchio DOC prestabilito prevedeva di giungere a Por- vitavano a visitare questo o quel museo: mente che Lorenzo dovette fermare l’au- miato con la visione delle Valli che fu ec- 2001 delle cantine Fazi-Battaglia di Je- tomaggiore, deviare per Portoverrara in- la pesca delle anguille o la mostra foto- tomezzo perché impossibilitato a concen- cezionale e mirabile. Questa plaga, chia- si, spaghettoni allo scoglio, tagliolini al di, dopo svolta a destra, immettersi sulla grafica delle opere di bonifica delle Valli trarsi sulla guida. Rinfacciandogli la sua mata Olanda italiana per essere stata vino bianco, fritto misto, grigliata mi- Strada Retta delle Valli. Il panorama che di Comacchio; la mostra storica dei na- ingratitudine, Mario riversò addosso a strappata al mare con immense opere di sta, sogliole ai ferri, insalata mista, pa- si può ammirare da questa strada, è uni- tanti usati nelle Valli o quella della fau- Sergio tutte le contumelie che aveva subi- bonifica, continua lentamente a sprofon- tatine fritte, gelato al limone, sorbetti, li- co. Eccezionale diventa la veduta delle na stanziale e innumerevoli altre. Que- te dall’inizio del viaggio. Rimarcò l’e- dare per il fenomeno di subsidenza. La quori nazionali e caffè, fu consumato in Valli dal famoso Argine Agosta che i gi- sti musei e queste mostre, il pianificatore norme incompetenza che lo contraddi- bonifica ha lasciato ben poco di quello un battibaleno. Restò sulla tavola, però, tanti imboccarono con un tepido sole. le aveva considerate tutte; ma poiché il stingueva in materia turistica, tanto che che, in passato, erano le lagune e gli ac- tanta roba da sfamare un reggimento Prima di giungere all’imbocco dell’Ar- tempo a disposizione era quello che era, avrebbe potuto benissimo partecipare alla quitrini formati le une dal mare e gli al- d’alpini rimasto in posizione un mese gine Agosta, però, accaddero due casi im- non ne aveva disposto la loro visita pre- scenetta di propaganda televisiva che ha tri dal Po. I vastissimi canneti e la vista in alta quota. Non fu perso nulla perché previsti, che provocarono sbalordita me- ferendo il Cippo d’Anita e la Capanna tanto fatto ridere gli italiani: —Turista dell’acqua, poi, danno un notevole aiu- alla Trattoria Cubana hanno delle ca- raviglia in tutti i partecipanti. La prima di Garibaldi (anche per soddisfare una fai da te?... No Alpitour?... Ahi! Ahi! to alla fantasia necessaria per immagi- paci vaschette di plastica nelle quali an- fu destata dal grandissimo numero di richiesta lautamente pagata, da parte di Ahi!— Tentò di fargli comprendere come nare quella che fu la numerosa ed interes- darono a finire i resti del lauto pranzo carogne di nutrie abbandonate sulla stra- Lorenzo, che aveva visitato i due siti al fosse impossibile organizzare una gita santissima popolazione ittica e l’avifauna che venne a costare qualcosa come da, uccise dalle auto di passaggio. Il loro tempo delle scuole elementari e deside- senza avere delle mete precise per usu- presenti sul territorio. Da Anita, transi- 265,00 €, tutto compreso. Sazi e pieni numero era così enorme che, proprio per rava tornarvi). Il pianificatore era cer- fruire in massimo modo del tempo a di- tando per Sant’Alberto ed oltrepassando come uova, dopo tre ore i gitanti s’alza- questo, i partecipanti si preoccuparono tissimo che i compagni d’avventura, an- sposizione e che lui diceva quello che di- la località Mandriole, fu raggiunto il rono ed andarono a fare un giretto sulla per i venefici effetti che la putrefazione, e che per precedenti esperienze, fossero a ceva perché dal fondo Campetti di Bre- Cippo dedicato ad Anita Garibaldi. La riva del canale che porta nel porto di Ra- la decomposizione delle carogne, avreb- conoscenza dell’immane lavorio fatto in da Cisoni dove aveva abitato per trenta sorpresa fu grande perché la stele e l’area venna. Furono fumate diverse sigarette bero procurato alla popolazione per e- sede di pianificazione e, quindi, non s’a- anni, forse era uscito una, due volte an- immediatamente circostante era stata pu- disperdendo il fumo nell’aria mite e ventuali infezioni, epidemie, colera, pe- spettava la bomba che stava per scoppia- dando alla ventura senza sapere nulla lita da poco e, da poco tempo, era stata salmastra dell’ottobre di Marina (anco- ste bubbonica, vaiolo, febbre nera, gial- re, innescata, tra l’altro, da uno che per di dove andare e come andarvi. Sullo falciata l’erba che doveva essere stata altis- ra??!) di Ravenna. L’ora consigliava il la, cimurro, e tanti altri accidenti. Con la prima volta partecipava alla periodica stesso tema, furono tante le argomenta- sima e folta. I gitanti, ricordando il Ri- rientro ed, infatti, traghettato il largo por- alto senso umanitario, sociale ed altrui- gita e, rincarando la dose, l’aveva fatta zioni di Mario per rendere ridicole le sorgimento, mentalmente rividero la tra- to/canale, il potente fuoristrada s’incam- sta, gli amici auspicarono vivamente che rimandare d’un giorno per sue faccende proposte del bredacisonese affermando che gica scena in cui l’Eroe dei due Mondi, minò verso Casal Borsetti, Bellocchio e, l’ASL preposta provvedesse alla bisogna. personali (si seppe, poi, che si trattava di da Campetti, al massimo, dovendo an- dopo avere ripiegato il poncho, lo met- quindi, i Lidi Ferraresi. Il secondo meravigliantissimo caso che li banali affari di cuore, extramatrimonia- dare per necessità in municipio a Sabbio- teva sotto la testa, delicatamente alzata, Sergio dichiarò che nel suo lussuoso e fece scoppiare in irati commenti, fu di na- li). Orlandini, perché era questo l’infa- neta, era stato in Piazza Ducale e, dal- della moglie morente. Quadro che mae- principesco appartamento sul mare pos- tura metereologica: s’era infittita la neb- me individuo, la menò ben bene per la l’esterno, aveva visto il palazzo del Du- stre e maestri delle scuole elementari di sedeva un magico digestivo ed era dispo- bia! Così fitta da interdire in modo dra- nebbia, dicendo che se avesse saputo di ca, il Museo d’Arte Sacra, la chiesa del- sessant’anni fa, lo illustravano oralmente sto, a 30 € il bicchierino, a farcelo assag- stico e categorico la visione del panora- un tempo così inclemente sarebbe stato a l’Incoronata, il Teatro Olimpico ed il Pa- e lo vivificavano a tal punto da provoca- giare. La risposta degli altri quattro fu ma circostante. Per questo motivo, in tre casa (ingrato, ingrato!! Gli amici ave- lazzo del Giardino senza apprezzarli. re visibile commozione sulle faccine dei che avrebbero bevuto il digestivo a Co- si scagliarono, a parole, contro il pianifi- vano rimandato la gita di un giorno per Un anno, perfino, con i genitori aveva loro alunni. Terminato il viaggio della macchio e che se anche lui, Orlandini, catore della gita, cioè Mario, quasi aves- soddisfare i suoi capricciosi, porci como- visitato, quasi trasognato per quel che ve- memoria, a tutti sorse (era passato mez- avesse voluto berlo, avrebbe dovuto pa- se colpa per la nebbia, mentre era stato il di!). Continuò a protestare senza alcun deva, la grandiosa chiesa Parrocchiale di zogiorno da un pezzo) un certo languo- garselo. Giunti a Comacchio, scesero per buon Dio a punire quei peccatori con, ritegno e, prendendo lo spunto da quanto Villa Pasquali progettata da Antonio rino. La Volpe, astutamente, menava visitare la cittadina. Ritenendo che Ser- in testa a tutti, l’ex-agente CAP, agen- invitavano a fare i diversi cartelloni pub- Bibiena (la famiglia Galli, architetti e il torrone continuando a fare domande gio, dimorando per nove mesi l’anno nel zia di Poggio Rusco. Delle contumelie, blicitari, tentava continuamente di con- scenografi bolognesi, furono detti Bibièna sopra questo e sopra quello, fingendo suo lussuoso e principesco appartamento degli improperi, degli insulti e delle in- vincere gli altri tre partecipanti a visitare perchè originari di Bibbièna nell’areti- d’interessarsi a tutto lo scibile umano. In sul mare, poco distante dall’interessan- giurie pronunciati irosamente contro lo qualche museo ché là dentro, almeno, la no). La filippica non terminava più e questo modo, con luciferina lungimiran- tissimo centro ferrarese, conoscesse i luo- ghi come le sue tasche, i gitanti attesero, Per Voi, che amate sul maestoso e singolare monumento contornarvi di cose e chiamato Trepponti, che egli desse loro delle indicazioni di carattere artistico ed cibi preziosi! urbanistico. Invece, niente! Farfugliò che Per Voi, cui piace la che era stato a Comacchio una sola volta buona tavola e ama- perché doveva saldare all’ENEL delle te mangiare come “u- bollette non pagate. Fu in questa occa- na volta”,con un bon sione che i ragazzi scoprirono il modo con il quale Orlandini passa nove mesi biciér ‘d vìn! A (MN), all’anno nel suo lussuoso e principesco Per Voi, abbiamo il appartamento sul mare: tutto il giorno a ridente cittadina della Val Padana, maiale stagionato da letto con la moglie. far sù come Vi è di Vero Pianificatore visitate maggior gradimen- to, con la cünsa che La cà dal gügêt negàr preferite! di Arnaldo Savioli & C. s. n. c. E grepuli a volontà! Preferite i salumi dla cà dal gügêt negàr! Prezzi modici. La visita alle porcilaie (mattino ore 4¼-5½;sera ore 23¾ -24½), in gruppi da 80-90 persone, sarà guidata dal signor Arnaldo in persona! IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 9 — ERANO COSI BELlI DA SEMBRARE ANGELI! La laurea d’Elisa

Ditemi! Come poteva Arnaldo re- Con il massimo dei voti, nel marzo del torniata dai suoi più cari familiari. Sono sistere a tanta grazia, a tanta ma- liziosità femminile, a tanto sex- 2004 è stata proclamata Dottore in Scien- commossi fino alle lacrime madre e pa- appeal? (foto n° 1) Di fronte a za della Conservazione delle Opere dre. Sorridono contenti, per l’alto titolo tali fattezze, obiettivamente era Colturali (che Dottore, però!) presso l’U- accademico conseguito da Elisa, la co- impossibile ed, infatti, come u- n’ape sopra un bel fiore, s’è but- niversità degli Studi di Parma la bella si- gnata Angela ed il fratello Francesco. So- tato a capofitto col risultato che gnorina Elisa Canossa. Eccola fotogra- no presenti pure Emanuele e Federica fata con il serto d’alloro in testa ed è at- che, infantilmente compresi per l’evento

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donne di mondo. Così come fece Arnaldo, poteva Remo non restare sedotto dall’at- teggiamento un poco trasognato 1 e serio sfoggiato da una così in- cantevole creatura? Cadde spa- plandas kmè ‘n cachi e, da terra, non s’è ancora rialzato. anche lei, dopo non averci pen- Dei due maschietti (foto n° 2 e sato su, ha risposto SI! Ora l’ex- n° 3) non vale la pena dire anche bambina con un gran nastro nei una sola parola! Guardateli bene: capelli, è diventata una gentilis- vi sembrano divenuti uomini da sima e simpaticissima signora con parere? Potete essere sicuri, cer- figliolanza, marito e casa da ac- ti, che se non si fossero uniti, o- cudire senza soluzioni di sorta. gnuno per proprio conto (per evi- Onestamente, chi avrebbe potuto tare quiproquo e cibo per pette- resistere alla seduzione d’un vi- goli), con quelle meravigliose stosissimo nastro, color pastello, bambine, chissà quale fine avreb- nei capelli? (foto n° 4) bero fatto! Forse, sarebbero a ro- Cosa volete?… nei tempi in cui vistare nei cassonetti come fa ogni sono state eseguite le fotografie giorno il nostro caro Tommasino! loro, le bimbe, erano elegantissi- me e carinissime con quelle fos- sette seducenti e con quell’aria da

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del grande giorno, spera- MS-VIDEOINTERNAZIONALE ORGANIZZATORE, VAI TRANQUILLO! no anche in mastodontiche presenta una SOCIETA’ torte ed in grandi coppe di particolare produzione CICLISTICHE, “IL PRESIDENTE” MOTOCICLISTICHE, gelato.Elisa non ha posto IPPICHE, tanto tempo tra laurea e PODISTICHE, lavoro, iniziando subito a AUTOMOBILISTICHE Londra, chiamata a conser- che organizzate gran premi, vare le notevoli opere arti- gare sociali e corse varie, stiche presenti in quella i vostri crucci sono terminati! VIASÁND Sappiamo bene quali siano le città. Vs/ preoccupazioni per dare la Tutto il personale de IL COR- COL PITÓN maggior, la totale sicurezza alle Vs/ gare! RIERE DI CANTABOA esprime il suo Le prenotazioni si ricevono presso la Redazione.

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Era una notte buia e tempestosa. concionare cantiniere per fu che il vino risultò essere uno schifo- Lampi, tuoni, fulmini & saette, vento e entusiastica- la sua indi- so beverone che solamente degli sprov- pioggia, nevischio e grandine, turbina- mente, sotto scussa com- veduti consumatori vollero dichiarare, vano in fasi alterne all’esterno della cal- al portico, petenza eno- sostenendosi a vicenda, che quell’orren- da stanza rivestita di legno di ciliegio insensibili al logica. do, maleodorante liquido chiamato im- che emanava un piacevolissimo odore freddo che li Brillò il vice propriamente vino, era un’ambrosia. temperato dal fumo di milioni di To- attanagliava capocantinie- Ecco uno dei motivi per i quali l’Italia scani Antichi e miliardi di sigarette, dalle sempre più. re per l’alacri- ha perso tante guerre: l’assidua presen- pregiate Navy Cut alle infime Alfa. Nel- Si lasciaro- tà e la compe- za d’incompetenti quinte colonne nei la stanza dell’Al Leon d’Oro, quattro no, al fine, tenza con la posti chiave! amici, Bruno, Lorenzo, Mario e Remo, oltre un’ora quale svolse il In qualche maniera, offrendolo ad ami- davanti ad una bottiglia di un celebratis- dopo, con la suo compito. ci od anche bevendolo storcendo la boc- simo Lambrusco con quattro bicchieri, ferma inten- Brillò pure (si ca, il vino del 2002 è stato smaltito con volevano cambiare il mondo! Chi lo vo- zione di tor- deve ammet- grandissima gioia dei sostenitori i qua- leva giallo, chi verde, chi azzurro, chi ce- nare in se- tere con di- li, facendo sparire le prove come la Ju- lestin-rosa-pallido. La discussione fu a- guito sull’ar- spiacere) l’as- ventus in occasione del calcioscommes- nimatissima ed ognuno dei quattro vo- gomento. sistente per la se del 1980, possono dire (ORA!) che leva che gli altri tre concordassero su A conclude- sua dedizione il vino del 2002 era un nettare, men- quanto stava esprimendo. Tra una tesi e re gli incon- e conoscenza tendo nel modo più spudoratamente l’altra, arrivò l’ora canonica per smor- tri successi- degli ambien- spudorato possibile. zare i fuochi, far sü li cani ed andare a vi, venne la ti di lavoro. Anche nel 2003 si è pigiato ed il vino letto. Si versò l’ultimo bicchiere, quello vendemmia Chi non bril- che n’è risultato è organoletticamente della staffa, e, proprio intorno al vino, a metà set- lò affatto fu (termine usato dal capoenologo) mi- iniziò e s’accese la discussione circa le tembre. L’u- il manovalac- gliore del precedente e per questo mo- diverse varietà in commercio e le altret- va raccolta cio che perse tivo è stato rapidamente consumato. tante teorie sulla vinificazione: chi la vo- nei capaci, solo tempo a Durante la pigiatura del 2003, non suc- leva a destra, chi a sinistra, chi sotto e vecchi, ce- lavare le da- cessero fatti particolari. Chi lavorò più chi sopra. Cominciarono a distinguere stoni, prece- migiane, nel- degli altri, come al solito, fu il mano- le varietà d’uva necessarie per fare un dette l’ago- l’aiutare l’uva, valaccio che, per altro e inconsapevol- ottimo Lambrusco. Uno voleva mag- gnata pigia- spingendola mente, si prese tutte le parolacce site nel gior quantità d’Uva d’Oro, un altro pro- tura. Nella delicatamen- vocabolario del coltivatore diretto. Il pendeva per il Grappello; un terzo pre- linda canti- te, ad entrare capoenologo brillò per la sua assenza, tendeva che l’uva Barzamina fosse la mi- na, prepara- nella pigiatri- sbandierata, in sedi diverse, quale meri- gliore di tutte, mentre il quarto era paz- ta alla biso- ce, ad espleta- to eccelso per non aver responsabilità zamente innamorato dell’Ancellotta. La gna, fu un re tutti quei dell’infima riuscita della pigiatura stes- fine della discussione fu sancita da una formicolare lavori che gli sa. Dopo il lavoro fu imbandito un mo- proposta lanciata da Lorenzo che fece d’operosità altri rifiutava- destissimo desco, sempre all’interno del- ammutolire letteralmente gli altri tre. con tutti i no d’eseguire la linda cantina, sul quale erano allinea- — Perché non lo facciamo noi, il vino. partecipanti e, al termine, ti salami, pinsìn ancora caldi, presciutti Da epoca immemorabile i nostri vecchi che lavora- nell’abbuffar- e mariole. Il manovalaccio fece fuori un lo hanno fatto e noi, chi in misura mag- vano con una lena tale che a casa loro, il suo lavoro in modo eccelso. In prece- si laidamente, facendo fuori mezzo numero considerevole di pinsìn! giore e chi in misura minore, abbiamo nello svolgimento della propria attivi- denza erano stati riempiti d’acqua tutti tonnetto al forno e relativo contorno. Nel 2004 non è stato pigiato nemme- ereditato gli attrezzi ed i recipienti per tà, con molta difficoltà si sarebbe po- i recipienti in legno, vecchi ed ammuf- Ferocemente perseguiti dal capocanti- no un acino d’uva e, quindi, sicuramen- poterlo rifare. Le varietà d’uva sono mu- tuta riscontrare. Con grande avvedutez- fiti, perché “tenessero” e l’operazione niere, dimostratosi eccezionalmente te il vino che berranno i soci sarà di gu- tate, è vero, ma il terreno sul quale col- za (ed era da aspettarselo da ragazzi così riuscì quasi perfetta perché il vino che competente e ligio ai doveri del suo in- sto e qualità molto superiore di quelle tiviamo la vite è lo stesso di mille anni intelligenti) fu proposta, ed accettata, ne risultò aveva un retrogusto di muffa. carico, gli amici, durante l’inverno, ese- attribuite all’immondo liquido dell’an- fa e l’uva, sarà pure mutata, ma di poco. una gerarchia che con autorità portasse Innumerevoli furono le battute, le prese guirono macchinosi e travagliati travasi no 2002. Che vino uscirà da ‘na fulada fatta come a termine la delicata ed importante ope- in giro, gli sfottò che l’un l’altro faceva. per la quasi totale mancanza d’attrez- Per celebrare l’evento, per ogni avente una volta ma con l’uva attuale? Dai ... razione. Dopo discussioni da far impal- Brillò per la sua capacità dirigenziale il zatura idonea. A metà marzo ci fu l’as- diritto è stata personalizzata un’etichetta facciamolo!! — lidire le riunioni dei politici, l’organi- valido capoenologo, presentatosi in un saggio ufficiale del vino e tutti espres- per le bottiglie che, non in ordine alfa- Un sasso in piccionaia non avrebbe pro- gramma risultò così definito: elegantissimo ed ornato camice verde sero favorevole parere tranne il manova- betico, sono riportate a pagina 11 per vocato tanta gatera. Dopo una frazione — Paolo d’Inzeo, capoenologo; che lo faceva apparire come il preclaro laccio, solito bastian contrario, che spu- dimostrare la serietà e la completezza di secondo, per smaltire lo stupore, gli — Sergio Orlandini, vicecapoenolo- prof. Frugoni intento in un difficile in- tò il sorso che aveva assunto in bocca e- dell’organizzazione. La prima etichet- altri tre, come un sol uomo, iniziarono go; tervento alla prostata. Brillò pure il vi- sprimendo il concetto che il liquido fos- ta, in alto a sinistra, è la più pregna di a dir la loro ma, nel bel mezzo della di- — Remo Zanini, capocantiniere; cecapoenologo, per il suo andare e ve- se un “insipido beverone” e, aggiunse, storia e rileva l’antica tradizione della scussione, giunse il vecchio Pitona ad — Bruno Gavioli, vicecapocantiniere; nire ed, ancora, il suo venire ed andare “questo, in sostanza, è una solenne ed famiglia Canossa, perpetuata da Loren- intimar loro d’andare a discutere fuori — Lorenzo Canossa, assistente tota- munito di speciali guanti enologici, che enorme vaccata!” Da quel momento tut- zo. Rappresenta la vecchia, ma ancor ché doveva chiudere. Continuarono a le; lo facevano apparire come una levatrice ti gli voltarono le spalle relegandolo in segue a pagina 11 — Mario Setti, manovalaccio generi- del tempo che fu. Brillò anche il capo- un cantone e disprezzandolo come se co. fosse il mostro di Alien. Per ogni partecipante fu stampato un Il capocantiniere, ed il suo vice, porta- tesserino, dotato di fotografia, nel qua- rono a casa un ettolitro, circa, di vino a le era specificata la qualifica ed i com- testa e, quasi in contemporanea con l’as- piti del titolare. Il capoenologo ed il suo sistente, provvidero all’imbottigliamen- vice, non desiderando, per la vergogna, to. Alla fine di giugno, con i primi caldi apparire, interdirono arrogantemente, un lambrusco, per quanto scarso, co-

Tarabascan l’utilizzo delle loro sembianze. Tutti, mincia a spumare ma, invece, il “loro”

Al però affissero il tesserino sul petto, con era fermo come ‘na leura a cubi. Sarà apposita spilla da balia. I sei tesserini stata la quantità eccessiva di zucchero sono riprodotti a pagina 12 perché chi aggiunta su parere dell’assistente e di suo Foto: legge si renda conto della serietà con fratello; sarà stato che non “bollì” tan- cui i sei soci affrontarono il gravoso im- to quanto lo facevano “bollire” i nostri pegno. vecchi (con il parere contrario, per la Foto: Al Tarabascan Il vicecapocantiniere, con il senso pra- Foto: Al Tarabascan verità, del vicecapocantiniere); sarà sta- tico che lo contraddistingue, noleggiò to il grande lasso di tempo in cui non In secondo piano la botte per la prima, bre- una pigiatrice a mano la quale, mano- furono utilizzati recipienti ed attrezza- Il vecchio torchio zaninesco per la spremitura ve stagionatura. In primo piano la barrique vrata con perizia dal manovalaccio, fece Il veccchio tino utilizzato per la fermenta- tura; sarà stato al volt dla lüna; il fatto delle vinacce e miracolosamente recuperato per la stagionatura a lunga scadenza. zione. dal Vicino dopo trent’anni. IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 11 —

segue da pgina 10 bella, contessa Matilde assorta nel dub- bio se debba fare incontrare o no papa Gregorio VII con l’imperatore Enrico Magnifico di Quattrocase Vino a fermentazionenaturale garantita senza additivi IV. (È piacevole e divertente assistere al MAGNIFICHE CANTINE LORENZO CANOSSA Chi non beve in compagnia... o è un ladro o è una tossire! - E’ di quello cattivo! da leone che 100 - Meglio un giorno pagamento delle decime e dei livelli a alla svinatura, ai diversi travasi ed, infine, alla messa in bottiglia a beneficio degli amici. del P Lorenzo da parte dei coloni, servi della odjense è stato amorevolmente dalla vendemmia, alla vinif seguito OQ&C - Originale da Quattrocase & Controllato - 13% Vol. gleba, camaranti, fittavoli, mezzadri, pa- l’aratro che l’aratro traccia il solco, ma è la spada stori e obbligati nei suoi possedimenti. Remo e Mario vi hanno assistito nel mese di novembre e possono assicurare che, in pochissimo tempo, sulla piaz- VETRO IL NELL’AMBIENTE zetta sottostante il castello pervennero NON DISPERDERE Bottiglia della tutti i debitori ed in meno di tre ore il capacissimo baule della BMW era pie- “Qualificata Riserva” no zeppo di salami, polli, uova, vino cot- to, mostarde, marmellate, cotechini, VETRO IL del spia! - Meglio un bicchier NELL’AMBIENTE mariole, coppe, pancette, prosciutti, cu- NON DISPERDERE che lo difende! vino - Questo pregiatissimo anni da pecororone! - E’ meglio sudare che dott. Paolo D’Inzeo latelli e vino, quel particolare lambru- Chi non beve in compagnia... o è un ladro una spia! - Meglio bicchiere di quello buono che cattivo! - Meglio un giorno da leone che 100 anni da pecororone! - E’ meglio sudare tossire! l’aratro che traccia il solco, ma è la spada lo difende! - Questo pregiatissimo vino del Podjense è stato amorevolmente seguito dalla vendemmia, alla vinificazione, fermentazione, svinatura, ai diversi travasi ed, infine, alla messa in bottiglia a beneficio degli amici. sco del reggiano che fa resuscitare i mor- OQ&C - Originale da Quattrocase & Controllato - 13% Vol. ti!). In alto a destra, la tranquillità agre-

ste del paesaggio molisano, rude e gen- icazione, alla fermentazione, tile nello stesso tempo e, contempora- Magnifico di Quattrocase

123456789012345678901 (solo un poco di zucchero)

e di quello b 123456789012345678901 neamente, arrendevole e determinato 123456789012345678901 che rispecchia, a parere dell’artista, l’ani- mo sensibile e tetragono alla commozio- Vino a fermentazione naturale garantita senza additivi ne, del dott. D’Inzeo. In centro a sini- uono che (solo un poco di zucchero) stra, c’è il grappolo, frutto di chi ha lavo- Vendemmia 2002 rato tanto nella vita per, poi, ottenere, alla fine, il Magnifico di Quattrocase. Bruno Gavioli può andare orgoglioso del suo grappolo: è grosso e pieno di NON DISPERDERE NON DISPERDERE IL VETRO IL VETRO nettare vivificatore! A destra, in centro, NELL’AMBIENTE NELL’AMBIENTE c’è la fedele rappresentazione della mo- destia, dell’apparente neghittosità del grande amico di tutti: Orlandini. Tutto il possibile bene di questo mondo si può attribuire tranquillamente a Sergio, e- sclusa una cosa: è disdicevole che quan- do va a soggiornare nel suo lussuosissi- mo e vastissimo appartamento al mare, poltrisca a letto fino a mezzogiorno, spesse volte con la moglie accanto! Po- trebbe, invece, invitare gli amici, andare al porto per acquistare una cassetta di sardine, cucinarle a scottadito e, poi, “Qualificatissima Riserva” Bottiglia della ìRiserva Extraîdi mangiarle tutti assieme affogando i di- delle rinomate cantine spiaceri nel Rosso del Bosco della Me- Bruno Gavioli

Chi non beve in compagnia... o è un ladro una spia! - Meglio bicchiere di quello buono che cattivo! - Meglio un giorno da leone che 100 anni da pecororone! - E’ meglio sudare tossire! l’aratro che traccia il solco, ma è la spada lo difende! - Questo pregiatissimo vino del Podjense è stato amorevolmente seguito dalla vendemmia, alla vinificazione, fermentazione, svinatura, ai diversi travasi ed, infine, alla messa in bottiglia a beneficio degli amici. p. a. Sergio Orlandini sola. Sulla sua etichetta è stato raffigu- Chi non beve in compagnia... o è un ladro una spia! - Meglio bicchiere di quello buono che cattivo! - Meglio un giorno da leone che 100 anni da pecororone! - E’ meglio sudare tossire! l’aratro che traccia il solco, ma è la spada lo difende! - Questo pregiatissimo vino del Podjense è stato amorevolmente seguito dalla vendemmia, alla vinificazione, fermentazione, svinatura, ai diversi travasi ed, infine, alla messa in bottiglia a beneficio degli amici. rato il tacchino: dopo aver fatto la ruo- 13% Vol. — Eccezionale vino... da verun anelato — 13% Vol. Vino a fermentazione naturale garantita senza additivi ta, infatti, apparendo come un meravi- (solo un poco di zucchero) glioso uccello, diventa un pitòn qualsi- MAGNIFICO DI QUATTROCASE asi. L’etichetta in basso a sinistra inten- de indicare il carattere schivo, sotterra- OQ&C - Originale da Quattrocase & Controllato Magnifico di Quattrocase neo, muffoso e muschioso di Remo. Im- Vino a fermentazione naturale garantita senza additivi maginatelo, infatti, dentro quest’artisti- (solo un poco di zucchero) OQ&C - Originale da Quattrocase & Controllato - 13% ca cripta dei monaci cluniacensi, con la Vendemmia 2002 tonaca pretesca addosso e non potreste Vendemmia 2002 trattenere la sorpresa, nel vedere un esta- tico, benedicente monsignore di qual- che pieve. Diverse persone hanno udito la signora Maria Rosa rivolgersi al ma- rito chiamandolo “Don Remo”! Per quale motivo? La composizione, i carat- teri tipografici dell’ultima etichetta,in basso, a destra, sottolineano l’autentico estro artistico e letterario di Mario. Nei tesserini di pagina 12, le fotografie del capoenologo D’Inzeo e del viceca- è la spada che lo difende! - no da leone che 100 anni poenologo Orlandini, non sono ripro- e di quello buono che dotte per il veto dei due soggetti. Essi, alla stregua di Bin Laden, non deside-

rano apparire in nessun documento, sia nell’ambiente il vetro Non disperdere pure insignificante come questo tesseri- no fatto più per ridere che per altro! mentazione, alla svinatura, ai diversi travasi In vino veritas... NON DISPERDERE Che altro dire riguardo la fuladura? Re- IL VETRO NELL’AMBIENTE Chi non beve in compagnia... o è un ladro o è una un bicchier spia! - Meglio un gior cattivo! - Meglio Questo pregiatissimo è stato amore- vino del Podjense dalla vendemmia, alla vinificazione,volmente seguito alla fer amici. a beneficio degli alla messa in bottiglia ed, infine, sta da riferire del ridere che si è fatto; pecororone! sudare che tossire! - E’meglio - E’ l’ara- ma tro che traccia il solco, ...in aqua mendacium! degli innocenti e accettabilissimi insul- Chi non beve in compagnia... o è un ladro una spia! - Meglio un bicchiere di quello buono che cattivo! - Meglio un giorno da leone che 100 anni pecororone! - E’ meglio sudare che tossire! - E’ l’aratro traccia il solco, ma è la spada che lo difende! - Questo pregiatissimo vino del Podjense è stato amorevolmente seguito dalla vendemmia, alla vinificazione, fermentazione, svinatura, ai diversi travasi ed, infine, alla messa in bottiglia a beneficio degli amici. Squisita Riser va custodita nelle tenebr ose e malsane ti fatti l’uno all’altro; del piacere di sta- RISERVA QUALIFICATA DELLE CANTINE MARIO SETTI re insieme facendo il vino; delle vivaci CANTINE REMO ZANINI conversazioni alla fine di tutto il lavoro e con le gambe piegate sotto una tavola Magnifico di Quattrocase Magnifico di Quattrocase fatta alla bella e meglio con alcune assi OQ&C - Originale da Quattrocase & Controllato - 13% Vol. sopra cassette da frutta, e tovaglia di pla- OQ&C - Originale da Quattrocase & Controllato - 13% Vol. Vino a fermentazione naturale garantita senza additivi stica; delle bugie dette sulla bontà della (solo un poco di zucchero) schifosa brodaglia da parte d’incompe- (soloVino a fermentazione un poco naturale digarantita zucchero) senza additivi tenti sommeliers. Vendemmia 2002 Vendemmia 2002 Soave R. Amarone IL CORRIERE DI CANTABOA — 12 — Venerdì, 15 marzo 2008

d’andare a prendere la merce con la sua auto e, a questo PAOLO D’INZEO SERGIO ORLANDINI punto, è necessario precisare che la fornitura di calciocia-

Ha la casa completa- nammide assommava a kg. 50 in totale. Mentre Sergio CAPOENOLOGO ViICECAPOENOLOGO mente piena di sue fo- fissava per la mattina successiva, alle ore 9, l’appuntamen- Schivo com’è, sia tografie. Si può ammi- rarlo in tutte le pose, to davanti al Leon d’Oro per andare a San Giacomo delle in privato sia in in tutte le latitudini e pubblico, non desi- longitudini; lo si può Segnate a prendere il sacco di concime, Lorenzo e Remo Sopraintende alla vinificazione! Poiché, praticamente il Capoenologo è com- dera farsi fotogra- ammirare su arenili o Con questo è detto tutto quanto c’è da dire! petentissimo in materia, a costui non rimane altro negli abissi marini ed ch’erano presenti, contemporaneamente, come nei car- fare e, quindi, non Egli s’intende di acidità, di saccaromiceti, di fer- da fare che chiacchierare e chiacchierare. Il buon anche sull’Everest o toni animati di Disney, all’unisono dissero: — Par daràv esistono sue imma- Dio gliene renderà merito! nella depressione del menti tannici. Distingue l’uva bianca dalla nera, Mar Morto. Purtrop-

Quattrocase-Ottobre 2002 gini. Quattrocase-Ottobre 2002 ‘na man, a gném anka nualtàr! — Colpito dalla dimo- la secca dall’appassita e se è da tavola o da vino. Espertissimo nella rigenerazione del vino vec- po, a noi non ne ha Ad esso ci si affida ciecamente! chio! dato una che è una! strazione d’amicizia, un poco commosso, Mario accettò ringraziandoli. La mattina dopo, all’ora fissata, i quat- tro, puntuali, partirono e, dopo un quarto d’ora erano a San Giacomo con la prospettiva, dopo aver caricato, di REMO ZANINI BRUNO GAVIOLI tornare a Poggio molto prima di mezzogiorno. Di comu- ne accordo proseguirono verso mete ignote e misteriose. CAPOCANTINIERE V.C.CANTINIERE I tre affidarono a Sergio la decisione d’andare dove vole- va, tanto più che l’auto era sua e la guidava. Sergio partì in tromba e, dopo Bondanello, Galvagnina, , Sopraintende ad ogni operazione della pigiatura comandando gli uomini, portando esso medesi- , , Borgoforte, Scorzarolo, traversò mo le cassette dell’uva controllando l’am- Sorveglia che ogni operazione della pigiatura sia l’Oglio e giunsero a San Matteo delle Chiaviche. Qui, muffimento degli acini e l’eventuale inizio del- eseguita secondo il disposto del Capocantiniere.

Quattrocase-Ottobre 2002 Quattrocase-Ottobre 2002 fermata l’auto, scesero a prendere un caffè. Entrarono in la fermentazione. Anche egli porta le cassette dell’uva e, innestata la A lui si deve il risultato della vinificazione! manovella, aziona la pigiatrice. un bar talmente elegante e ricercato da colpire, come un pugno in un occhio, i tre poggesi. Sergio, impettito come un gallo padovano, sprizzava gioia da tutti i pori per esse- MARIO SETTI re nella “sua” terra e, fortunato come un giocatore del LORENZO CANOSSA lotto che centri un terno secco, trovò un conoscente con il quale conversò in dialetto stretto da non riuscire a capi- ASSISTENTE MANOVALACCIO re nulla, ma proprio nulla di ciò che dicevano. I tre, anno- iati come delle bisce senza rane, (ed il paragone è calzan- A costui, che non ha né arte né parte, è più che te con tuti chi càner ka ghè là!), fecero intendere a Ser- Lava i recipienti; porta le cassette dell’uva; si al- opportuno, anzi, estramente necessario, non affi- gio d’averne piene le scatole e che sarebbe stato opportu- terna con il Vicecapocantiniere nel menare la ma- dargli alcuna incombenza! Il Capocantiniere, il novella della pigiatrice; spazza la cantina piena Vicecapocantiniere, l’Assistente, il Capoenologo no andare a prendere la calciocianammide. Sergio, inve- ed il Vicecapoenologo, si guardino bene dall’ordi- dei suoi mozziconi; a sue esclusive spese deve so- Quattrocase-Ottobre 2002 ce, per dimostrare i suoi ammanigliamenti volle prose- Quattrocase-Ottobre 2002 nargli qualsiasi cosa. Egli non la eseguirà! Se la stenere alimentarmente tutti gli addetti alla guire per per far loro incontrare suo cugino pigiatura della “SUA” uva! facesse, sarebbe fatta male! vicesindaco. Prima, però, si fermò presso il fondo Campetti dove molti anni fa il piccolo Orlandini ebbe svelati tutti i segreti della vita e della procreazione. Il fondo, una sper- duta landa vicino Breda Cisoni, è la reale rappresentazio- ne della malinconia e del niente assoluto! Capita l’antifo- L’approvvigionamento na, Sergio li portò a visitare la barocca chiesa del Bibiena a Villa Pasquali dove conobbero don Pietro, un vecchio prete, ultimo rappresentante di quei sacerdoti che odia- no il clergyman e la messa in italiano. Per la simpatia ispi- rata, fece visitare loro la sacrestia ricchissima d’antichi della calciocianammide mobili e di rare suppellettili contemporanee e lo lasciaro- Certe volte per operare nel migliore dei modi, occorre non Sergio, con gli occhi che gli brillavano dalla contentez- no con un po’ di nostalgia. Giunsero a Sabbioneta e badare a spese. Mario, infatti, dovendo piantumare nel giardi- za, riferì d’aver rintracciato il prezioso concime in u- Sergio, smarrito, apprese dal cellulare che il cugino vicesin- no una siepe di Pesco del Giappone, intendeva distribuire della n’agenzia di San Giacomo delle Segnate. daco non era in città. Dopo aver girovagato un poco in calciocianammide per fertilizzare nel modo migliore il terreno. Sergio, poiché impelleva l’epoca dell’impiego, si offrì Piazza Castello, prenotarono la visita dei monumenti, In primavera, le piantine fiorite con guida, per il pome- avrebbero provocato un’atmosfera riggio. Per non buttare di gaudiosa allegrezza. soldi per il vino, Sergio Per la fornitura, si rivolse a chi i li portò a pranzare in concimi li aveva commerciati per un infimo ristorante in anni, tanto che sotto le unghie ave- cui la pietanza migliore va ancora qualche granello di per- fu un vassoio di pin- fosfato. Per finirla ed accorciarla, sìn.Terminato il pessi- la persona adatta alla bisogna c’era mo pasto, visitarono gli ed era Sergio Orlandini il quale, pur interessantissimi palaz- pensionato e per 9 mesi all’anno zi di Vespasiano Gonza- fisso ai Lidi Ferraresi, ancora, per ga ed il Teatro Olimpi- arrotondare la pensione, traffica co. C’era ancora tempo con i prodotti per l’agricoltura per- per andare a prendere la ché chi li ha maneggiati per quasi calciocianammide, ma una vita non può, da un giorno al- Sergio li avvertì che il l’altro, stare senza gli acri e esclusi- cugino vicesindaco era vi odori emanati, vuoi da un sacco tornato e li aspettava d’urea, vuoi da scatole d’antiparassi- tutti quanti a casa sua. tari, d’anticrittogamici o da una lat- Chiesero a due o tre vi- ta di creolina. gili urbani dove fosse Ricevuto l’incarico, Sergio si fece ubicata la Via ... perché parte diligente e, per soddisfare l’a- Sergio, il sabbionetano, mico, cercò per mare (Adriatico) e non sapeva dove abitas- per terra (Valpadana) l’agenzia agri- se il cugino vicesindaco cola in grado di fornire la preziosa in quanto era da decen- merce. Dopo mesi e mesi, tanto che ni che non avevano più Mario aveva quasi rinunciato alla rapporti. fornitura, una mattina, mentre fa- Ad ogni modo giunse- cevano due chiacchiere in caffè, Il fornitore della calciocianammide ed i suoi due aiutanti fotografati a Sabbioneta davani a Palazzo del Giardino. segue a pagina 13 IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 13 —

segue da pagina 12 a poco e tra tortelli di zucca, i caplass, cettò anche il seguito, facendo buon l’asciugamano, tirò la sottoveste fino ro alla bellissima casa del cugino fettuccine con lepre, fettuccine con viso a cattivo gioco: a coprire quelle meravigliose bianche COLOGNOLA che, assieme alla simpaticissima cinghiale, fettuccine con camoscio, — Per favore, Mario va’ a prendere la chiappe, si raddrizzò e si rassettò ca- e bella moglie, li accolse come vec- fettuccine col piccione giovane, mia borsa di pronto soccorso che ten- micia e calzoni. Invitò la signora a AI COLLI chissimi amici e rimproverò Ser- cappelletti in brodo ed asciutti come go in macchina! — rialzarsi ed a rivestirsi andando verso gio perché non l’andava a visita- primi e stinco di vitello, arrosto di Timidamente, Mario rispose che era la postazione di Mario per lasciarle In seguito al verdetto emesso dal Consiglio re, portando appresso la signora maiale, bistecche alla fiorentina, stra- impossibile recuperare la borsa del una parvenza di privato e di rispetto d’Amministrazione dei Cirenaici di Cantaboa (seduta del giorno 1° dicembre 2004) la sera Marina. Furono loro offerti dolci cotto di somaro, lepre in salmì od alla pronto soccorso perché l’automobile per una naturale, femminea, pudicizia. cacciatora, fagiano arrosto con erbette era la sua e non quella del dottore Come un pulcino immerso nella stop- di venerdì 18 febbraio 2005 il socio Piero Dani casalinghi, fatti per le feste di car- ha pagato il suo debito, facendo pervenire il ed aromi vari, per secondi con la pos- quindi, la borsa non poteva esserci. pa Lorenzo, guardando verso Mario nevale, che risultarono squisiti e Consiglio in un suo sito segreto in comune di sibilità di degustare anche la famosa — È lo stesso…. Trovami un asciu- per non farsi scorgere, sussurrò: molto graditi per quel che non ave- Colognola ai Colli (VR), riscattando, così com- vamo mangiato a pranzo. salama da sugh; includendo in fon- gamano ed un cucchiaio puliti. — — Adesso, che cosa faccio? — portandosi, le gravissime colpe ascrittegli. È Ormai era scesa la sera ed essen- do a tutto questo l’aggiunta di dolce, Intanto che avvenivano questi dialo- — Ordinale qualcosa per far com- stata una serata gradevole e molto istruttiva, do l’ora di chiusura dei negozi, la caffè e liquore della casa, combina- ghi quasi surreali, la signora che, un piuta la farsa! — ribatté Mario che enologicamente parlando. I partecipanti alla calciocianammide non era proprio rono il menù. poco intimorita, aveva chiesto se do- già aveva immaginato la domanda e serata hanno conosciuto il simpaticissimo si- più possibile comprarla e mesta- La signora deambulava, visibilmente, vessimo andare in camera da letto o l’aveva visto perduto. — Dai..., fatti gnor Agostino Vicentini e la sua deliziosa, gio- mente s’indirizzarono verso Pog- con qualche difficoltà e infatti n’eb- rimanere nella sala da pranzo, uden- coraggio che è l’ultima cretinata! — vane e fresca moglie Teresa Bacco, titolari del- gio con il proposito di acquistarla bero la conferma nei minuti succes- do che la visita sarebbe avvenuta pro- e gli diede una pacca/spinta sulla l’omonima Cantina. sivi nei quali, Lorenzo, si comportò prio in quel locale utilizzando il di- spalla. il giorno dopo. Un poco stanchi In orari diversi erano partite da Poggio Rusco senza freni inibitori, senza alcun pu- vano posto dinnanzi al camino, len- Lorenzo rinfrancò con molta volon- due auto con meta Colognola ai Colli: la pri- per tutte i siti che avevano visita- dore verso l’amico che rosso in viso tamente si stava spogliando. tà la sua presenza di spirito che stava ma portava Piero Dani, Sergio Mai e l’aggre- to, si assopirono mentre Sergio per la grandissima vergogna, si tirò Appena avuto in mano l’asciugama- vacillando e si superò dicendo: gato Romano Zaccarelli, factotum di Piero e guidava verso casa. Interruppe il in disparte nella grande, deserta sala no ed il cucchiaio, Lorenzo, con una — Signora non ho con me il blocco che è stato cooptato tra i Cirenaici. La secon- loro dormiveglia gridando: — Lì da pranzo, guardando meravigliato sfacciataggine impensabile in quel delle impegnative. Le prescriverò le da auto, pluriaccessoriata tra cui il navigatore in quella casa venivo a morose quanto succedeva sotto i propri oc- dabben uomo che i lettori conosco- medicine sopra un foglietto che vor- satellitare, guidata da Paolo, portava anche dalla Marina! Allora io ero molto chi. no, consigliò alla remissiva signora di rà fornirmi. Oggi è sabato e non farà Mario, Remo ed il presidente Lorenzo. Sulla bello e piacevo alle donne! — Ciò che leggerete, gentili lettrici ed coricarsi prona e siccome lei non ca- in tempo ad andare dal suo medico stessa auto, partita da Poggio Rusco alle 19,00 Non riferì loro il nome del luogo esimii lettori, è la reale sequenza dei piva, o faceva finta di non capire, le di base. Vada non appena lo permet- precise, venne attivato il navigatore e, tranquil- dove eravano, e pensano che ab- fatti succedutisi così rapidamente da spiegò che doveva coricarsi con il viso terà l’orario delle visite; poi corra in lamente, gli occupanti si accinsero al breve viaggio, chiacchierando del più e del meno, e bia inventato tutto. far apparire tutto quanto come una verso terra, motivando la richiesta con farmacia a prenderle e le assuma im- toccando pure argomenti scottanti riguardanti Per la cronaca, Mario acquistò la realtà romanzesca. Dopo aver concor- il fatto che doveva verificare e visitare mediatamente secondo la posologia la vita del sodalizio. calciocianammide ben due anni dato il menù, la signora chiese ai due la spina dorsale. che scriverò. — Ad un certo punto, osservando che Paolo, se la dopo e se ne guardò bene di an- di indicarle un nome per riservare il Mario, sempre più meravigliato e sor- — Grazie… grazie dottore! Le… Le prendeva troppo comoda e stava avvicinan- dare da Sergio per la fornitura! tavolo. Mario, senza tradire alcun pre- preso dall’imprevedibile comporta- devo qualcosa? — dosi rapidamente l’ora convenuta per l’incon- Agide Ortolano concetto, pronunciò subito: mento dell’amico, assistette ad una — No, no!… piuttosto, avrà un poco tro, Mario chiamò Piero col cellulare per scu- — Dottor Lorenzo Canossa! — scena degna del miglior teatro dram- di riguardo sul conto di questa sera, sarsi del ritardo. Non rispose Piero: rispose Ro- La signora, voltatasi verso uno scrit- matico satiresco in cui primeggiò a quando sarà tempo di pagare! — mano che, con la morte nel cuore li avvertì che Il “dottore” de toio apparentemente molto antico, Roma, a cavallo del 200 A.C., il sar- E con questa nobile uscita, Lorenzo Piero, per sopraggiunti impegni di lavoro, non Il Calesse scrisse titolo accademico e nome poi, sinese Tito Maccio Plauto (cfr. Miles s’accattivò ancor di più la stima della sarebbe stato presente. Mario, in nome di tutti, senza frapporre nessun altro com- gloriosus) e negli anni venti e trenta signora. fece le rimostranze del caso, sostenendo che Qualche tempo fa, esattamente nei mento si rivolse verso Lorenzo affer- del ‘900, da Ettore Petrolini. Con de- Intanto questa aveva procurato un l’anfitrione della serata non poteva mancare primi giorni di settembre dell’anno mando e chiedendo contemporanea- cisione ferma, infatti, il “dottore” block-notes quadrettato che porse, in- perché se si fosse verificato questo, sarebbe stata scorso, Lorenzo e Mario andarono in mente: sollevò il lembo posteriore della sot- sieme ad una biro, al dottore che si una palese presa per il deretano del signor pre- cerca di un ristorantino o d’una trat- — Dottore, ho l’artrite che mi sta toveste fino alla cintura, mettendo in dimostrava tranquillo come un pisel- sidente e di tutto il Consiglio d’Amministra- toria perché c’era da far fuori il saldo consumando! Le ho provate tutte! Ho mostra… (non ci sono parole adatte lo nel suo baccello. zione dei Cirenaici di Cantaboa, solennemente d’un pagamento d’una mietilegatrice fatto l’agopuntura a Ferrara. Sono an- per descrivere il panorama che, da un — Dunque… per primo le prescrivo riuniti in simposio serale riparatore. Ribatte- Laverda ML/5B, brevettata, con lar- data da almeno dieci ortopedici e mi punto di vista prettamente maschile, del Pyramin FL ... un cucchiaio pri- va Romano che non c’era niente da fare per- ghezza di taglio di cm. 152. Gira che hanno dato dieci cure diverse. Sono fu talmente accattivante per tutti gli ma dei pasti principali. Dopo i pasti, ché, riferiva, Piero gli aveva anche consegnato ti gira per le ubertose, fertili, convalli stata da un guaritore in Veneto, in pro- ormoni di Mario che, quasi, avrebbe scioglierà un cucchiaino di Goltix ... i soldi per pagare il simposio e che non sareb- be mai venuto a sedersi a tavola con quei quat- del mantovano e del ferrarese, per stra- vincia di Vicenza e da un altro, in Ro- potuto provocargli, tra capo e collo, in mezzo bicchiere d’acqua tiepida tro che gli provocavano schifo al solo vederli. dine asfaltate ed altre ghiaiate, dove magna, vicino a Milano Marittima. un colpo tale da ricordargli quello del che berrà d’un fiato. Alla sera, prima Di tutto il discorso fatto con Romano, Mario Ho seguito tutte le cure che mi han- 3 maggio 1999). di coricarsi, stempererà una ventina la ghiaia, smiccata da miliardi di ruote riferì solo l’ultimo concetto, quello sottolinea- in legno cerchiate di ferro, rivestite no detto di fare, ma il risultato è quel- Il dottore iniziò la visita premendo di gocce di Betanal... in un bicchiere to, e fu se come gli altri tre fossero stati morsi in gomma piena o con moderni co- lo che vede: mi muovo come se avessi otto polpastrelli sulla spina dorsale d’acqua non gasata e assumerà pure dalla tarantola. La reazione contro il maldi- pertoni, diventa un deposito di pol- le stampelle per i dolori insopporta- della signora che ad un certo punto, questo. Cerchi di non curvare la spi- cente Piero fu sentitamente sofferta. Fu ripa- vere calcarea, pressoché inesauribile. bili alla schiena! A queste disgrazie emise un gridolino di dolore, quasi na dorsale e, se può, si faccia fare dei gato della stessa moneta, con diversi spiccioli Finalmente come nelle fole che rac- aggiunga che ho un terribile mal di esalasse l’ultimo respiro. massaggi alla schiena in prossimità quale aggiunta che non sono riportati per amor contavano nei filò, nelle stalle, d’in- testa che mi assale dal mattino appe- — Lì, dottore, è proprio lì che mi fa delle anche. — del quieto vivere. L’offesissimo Paolo, come in- verno, i due amici videro in fondo, in na alzata fino a notte, quando vado a un male tremendo! Dottore me lo fac- L’impensabile compitezza, la delica- vasato, fece toccare al tachimetro i 200 Km/h fondo, un lumicino. Con la speranza letto. Necessariamente ho dovuto ri- cia passare, per favore! — tezza e la serietà professionale con cui mettendo a repentaglio la vita degli altri tre. che fosse la luce giusta, giunsero tra durre l’attività di ristoratrice con una Un doppio senso più eloquente non elencò i tre diserbanti per la coltura Calmatesi un poco le acque, il signor presi- un polverone irrespirabilmente in- calata a piombo delle entrate che… era proprio possibile esprimere e, per della barbabietola, annichilì Mario dente, dall’alto della sua profonda saggezza, descrivibile, dopo pochi chilometri, se va avanti così, dopo i debiti che ho questo, Lorenzo… No! No, no e no! che, anche in questa circostanza, col- parlò e placò quei prodi guerriglieri consi- alla presunta meta. fatto, dovrò chiedere l’elemosina. L’amico riacquistò tutto il suo razio- pevolmente, non ebbe la forza di rea- gliandoli di soprassedere a quanto udito, fa- Fermata la potente automobile sotto Dottore... – continuò la bellissima si- cinio e si vinse ridiventando padrone gire e che, anzi, in lui s’assommaro- cendo finta che Mario non avesse riferito ciò l’insegna Trattoria “Il Calesse”, i due gnora – …non ha per caso una cura di se stesso e Mario capì tutto al volo, no alle altre, nuove e meravigliate sen- che aveva udito da Romano. Il signor presi- bussarono alla porta chiusa gridando efficace per i malanni che, mio mal- quando disse: sazioni provate durante la visita. dente li convinse ad accomunare nel simposio, che erano intenzionati a prenotare grado, mi ritrovo? — — È la solita batrocomiomachia pa- Quasi in trance, assieme a Lorenzo oltre la pena inflitta a Piero, anche l’offesa at- una cena. Mario vide, dall’aspetto del viso e solo ralipomica deformante. Signora, le tornato sano di mente, Mario salutò tuale. I soci, tacitamente, approvarono la pon- derata proposta del signor presidente. Paolo Qualcuna all’interno rispose d’atten- per tre secondi, che Lorenzo era tre- solleverò la sottoveste fino alle spal- la signora rimandando alla incipien- ridusse a 60 Km/h la velocità e così il viaggio dere qualche secondo che poi avreb- mendamente combattuto tra il ri- le, poi, con l’asciugamano, le massag- te serata un rinnovato incontro, ma proseguì fino alla méta. be aperto. Dopo poco tempo, infatti, sponderle che non era medico oppu- gerò la parte fino a farla diventare in- di carattere mangereccio, questa vol- Le linguine con l’astice, il baccalà alla vero- la porta si schiuse ed una bella, bel- re… sensibile indi, con il dorso del cuc- ta. nese con pasticcio di mais, il Soave, il lissima donna che dimostrava un’età — Si spogli signora! ...— articolò chiaio le toccherò la parte, e lei mi A cena, i cibi furono succulenti e pre- Valpolicella “Idea Bacco” ed infine il succu- non superiore alla quarantina appar- chiaramente quel disgraziato, ed as- dirà se sentirà caldo o sentirà freddo. parati col cœr. Il vino fu versato a lento, eccezionale Recioto di Soave accompa- ve tra porta e stipite ai due amici che sunse un’aria così professionale da me- Ha capito bene? — fiumi in tutti i bicchieri (con l’e- gnato da una crostatina di mandorle. rimasero senza parole a tale visione. ravigliare profondamente Mario che — Si! — sclusione di quello di Paolo che do- All’improvviso, per gustare tutto quel ben di Mario, come al solito, volendosi di- non se l’aspettava, e concomitata- Dopo pochi minuti la garrula voce veva guidare) e, alla fine, il conto l’an- Dio, Piero, che sembrò miracolato, uscì da die- mostrare superiore alle passioni uma- mente fu talmente impressionato da, della signora dichiarò: dò a pagare Lorenzo. tro un paravento con un sorriso da schiaffi ne, intavolò subito il discorso per pre- sua massima colpa, non presentare al- — Sento freddo... E che freddo! — Tornò al tavolo, ros kmè ‘n pitòn! eslamando: — Benvenuti! —. notare la cena. Lorenzo lo seguì di lì cuna opposizione. Al contrario… ac- Lorenzo tolse il cucchiaio, raccolse Manrico Briglia Pierino Bardolino IL CORRIERE DI CANTABOA — 14 — Venerdì, 15 marzo 2008

IL CORRIERE DI CANTABOA declina ogni responsabilità in merito alle opinioni dei mittenti che potrebbero essere lesive a terzi. LETTERE AL GIORNALE mente, di far cucinare un pranzo a ta in oro bianco DONO DELLA care fintanto che trovò la soluzione de della vita, piccole o grosse, im- LA PENSIONE base di pesce; poi a base di selvag- BANCA D’ITALIA. Senza guarda- per calmarsi un po’. Si ricompose, portanti o meno, la precedenza è gina; poi, prediligendo la cucina ti- re il contenuto, lo consegnò al ca- andò fuori casa, trovò la porta del- sempre per la famiglia, dopo gli a- Caro Direttore, pica mantovana; per finire, facen- meriere dicendogli: l’autorimessa aperta e vi cominciò mici e altri. essendo Lei uomo di mondo sarà do pesare su tutti noi la sua immen- — Si tenga il dovuto e per lei ed i a sbattere la testa fino a fare uscire Ecco caro Direttore ora che Le ho difficile sorprenderLa raccontando- sa cultura, addirittura ad un convi- suoi colleghi una lauta mancia! — sangue dalle ferite. raccontato il mio CASO vorrei da Lei Le un fatterello che mette in luce, vio medievale. Non parliamo della Dopo circa mezz’ora, il portafoglio Giurò che mai più, se ci fosse stata, suggerimenti magari anche rispo- con il proprio comportamento, l’in- scelta dei vini e dei liquori: mi do- gli fu riportato e, senza alcun con- avrebbe sperperato la pensione, an- ste, vorrei anche premettere che non dole di una persona alla quale si do- vrei prolungare troppo! trollo, immediatamente lo ripose zi, in seguito, con la faccia di bron- sono il tipo da inviti formali e tan- na l’amicizia. Questi, infatti, una Finalmente arrivò il gran giorno del nella tasca interna della giacca. Gli zo che solitamente lo caratterizza, to meno ufficiali anzi… A volte se sera, uscendo dal bar, io e gli amici pranzo che scelse lavorativo, con invitati, intanto, terminato l’allegro ci chiese di partecipare economica- non ho impegni mi basta un fischio. continuammo a parlare di pensioni appuntamento a mezzogiorno e un convivio, cominciarono ad andar- mente a coprire il dovuto. Devo ancora essergli amico? ci ho e di INPS. Mario fece un passo in- quarto in punto, perché sperava che sene ed alla fine, restammo in quat- Cosa ne dice? Come devo qualifi- sempre tenuto, ci devo tenere anco- dietro, meravigliato e curioso, chie- qualche invitato per motivi di la- tro per le ultime quattro chiacchie- care simile individuo? ra? nel caso contrario saprei anche dendo: voro non potesse partecipare. Alla re e per il bicchiere della staffa. Poi Lettera firmata sopravvivere, o devo interpretare il — Ma… cosa sono le pensioni e che spicciolata entrammo nel salone ri- uscimmo e salimmo sulla potente Cosa vuole che Le dica, caro Lette- CASO come un FATTI DA PARTE ci sia- cos’è l’INPS? — servato con molta curiosità e re- auto di Mario. ra Firmata? L’individuo da lei de- mo già abbastanza. Dopodiché, tutti meravigliati per stammo sorpresi da tanta ricerca- Inizialmente la velocità ci sembrò scritto nella lettera, che non ho ta- Le dirò anche che nell’incertezza questa sua ignoranza, cercammo di tezza: i tavoli erano apparecchiati un po’ alta, la direzione della vet- gliato anche se sembra un romanzo, del dilemma non ho dato risposta spiegargli il meccanismo. Gli fu in modo perfetto, tutta la posateria tura non sempre era uguale a quel- è quanto di più spregevole possa esi- per il si o il no, per propormi una spiegato che, pagando trimestral- era d’argento e d’oro, i calici in cri- la della strada, le curve venivano stere sulla faccia della terra. Mi me- pausa di riflessione. mente i contributi all’Ente denomi- stallo di Boemia, tovaglie in batista un po’ raddrizzate, insomma la si- raviglia molto il fatto che Lei lo fre- Le chiedo dunque dei suggerimen- nato INPS (non sapeva neppure che di Firenze con le cocche che cade- tuazione non era fra le migliori. I quenti con assiduità quasi morbo- ti, delle risposte che potrà darmi an- la sigla indicasse l’Istituto Naziona- vano a terra, fiori bellissimi e profu- nostri visi sbiancarono un po’, nes- sa. Sospetto che fra voi due possa che tramite la sua rivista. le della Previdenza Sociale), ad una matissimi. I posti a tavola non era- suno parlava e si udiva solo il bia- esserci qualcosa di più (non mi fra- Nell’attesa, caro Direttore, La sa- certa età avrebbe ricevuto mensil- no stati scelti a caso: erano assegna- scicare per qualche giaculatoria. Il indenda!) della semplice amicizia luto affettuosamente pregandolo di mente una somma, appunto la pen- ti, con acume fantastico, mediante peggio, purtroppo, stava arrivando. perché, come dice il proverbio, ed ha perdonarmi eventuali errori di for- sione, che avrebbe potuto scialare segnaposti scritti e piegati a prisma Fu quando le ruote di destra tocca- ragione, “chi disprezza compra!” ma e grammatica dovuti anche a per i propri vizi. triangolare con cura meticolosa. Al rono l’erba del ciglio della strada. forme dialettali causa le mie origi- A spiegazione conclusa, gli consi- fianco di Mario c’era un farmaci- Ormai eravamo nel fosso ma, per IL SELVAGGIO ni che Lei ben conosce. gliammo di rivolgersi alla propria sta che aveva il compito di consi- fortuna, le ruote di sinistra furono Orlandini Sergio Associazione Sindacale per avere gliare quale preparato favorevole al- sorrette da San Cristoforo che noi Caro direttore Poggio Rusco 9 settembre 2004 lumi, poiché lui asseriva di non aver la digestione doveva assumere in tutti avevamo invocato, e tutto andò La conosco e La stimo da tanti anni, mai versato somme all’Ente previ- base alla portata degustata. Vi era bene anche in quell’occasione. Il pi- da quando in pratica conduce la sua Carissimo Orlandini, denziale. Da questa chiacchierata anche il suo consulente finanziario lota, intendendo tranquillizzarci, ben nota rivista, per questo mi per- l’individuo che ha descritto nella all’evento di cui parlerò in seguito, incaricato di acquistare e vendere affermò d’aver fatto apposta la ma- metto di sottoporLe al suo giudizio chiarissima e dettagliata lettera, trascorsero alcuni anni. azioni in ogni momento della gior- novra per portare i quattrocento ca- un “caso” a me successo lunedì 6 è spregevole quanto quello di Let- Qualche anno dopo, infatti, una nata. valli del motore a brucare un po’ settembre in quel di Poggio Rusco tera Firmata inserita in questa mattina incontrai Mario sotto i por- Il pranzo iniziò con un “sûrbir” d’erba e per svegliarci. La strada da che mi ha colpito e lesa la mia su- pagina. Attivati i miei informa- tici, davanti alla tabaccheria Pavia- d’agnoli e non sto poi a raccontar- percorrere era poca ed in breve tem- scettibilità. tori, ho appreso quanto segue. La ni. Sorrideva tranquillo e l’espres- vi quello che avvenne durante la po, anche se a noi sembrò poco me- Entro al bar “mercato” e come da richiesta aut-aut di partecipare sione era come quella di un bambi- degustazione tranne alcuni “flash” no di un secolo, arrivammo final- mia consuetudine mi avvicino ad un ad una cena nel ristorante Il Ca- no capriccioso che, dopo aver pe- per farvi capire quale ambiente si mente a casa. gruppo di amici per salutarli. lesse a Zerbinate di Bondeno (FE) stato i piedi, era riuscito ad ottene- era creato. Prima, appena seduto a Messi i piedi a terra, ci fu un gene- Con sorpresa e stupore, da uno di era posta perché nel pomeriggio re la caramella dalla mamma. E- tavola, avevo notato che sul segna- rale sospiro di sollievo che, da una questi vengo verbalmente AGGREDI- due ambasciatori dovevano anda- strasse dalla tasca un foglietto con posto, oltre al nome, c’era scritto parte, esprimeva un solenne ringra- TO SELVAGGIAMENTE (non ho trovato re a prenotare ed era essenziale sa- cifre e scritte chiedendomi: un pensiero. Non gli detti eccessi- ziamento alla Divina Provvidenza altri termine per raffigurare la mo- pere il numero dei partecipanti. — Sai cos’è questo? — va importanza fino a che, dopo aver e, dall’altra parte, un sentito e me- mentanea realtà) solo per dirmi se La forma, si dica pure dittatoria- — No! —, risposi senza alcuna at- degustato la prima portata, con una ritato “vaffan...” all’anfitrione. acconsentivo ad un invito a cena as- le, della richiesta era più che giu- tenzione o curiosità. imposta interruzione Mario ci infor- Il mattino seguente io ed alcuni in- sieme agli amici per giovedì c. m., stificata e Lei molto male ha fatto — Questa, caro mio, è una ricevuta mò (ma effettivamente era un’impo- vitati ci trovammo, per caso, in l’invito fra l’altro era abbastanza prendendola come affronto perso- bancaria. Sai cos’è? — sizione!) che per proseguire il pran- piazza e mentre parlavamo del più “dittatoriale”, SI o NO, immediata nale, in modo permaloso, come fe- — Certo! —, risposi: ma non vedo zo avremmo dovuto leggere il pen- e del meno, notammo che Mario doveva essere la risposta. cero gli juventini dopo la sentenza cosa ci sia di strano. siero riportato sul segnaposto ad stava per raggiungerci. Aveva qual- Gli risposi che la sera stessa cioè Guariniello. — Bene! -esclamò con voce possen- alta voce ed in coro. Aprimmo il se- cosa di strano in faccia e, stupiti, lo lunedì 6 c. m. andavo (guarda caso) Riguardo al risotto col tartufo che te ed imperativa- Sono arrivati gli gnaposto e, un po’ perplessi, ini- osservammo attentamente per quel- a cena con la moglie alla festa del Lei, con gentil consorte, avrebbe arretrati della pensione. Sono pa- ziammo l’immonda recita: la che ci sembrava una maschera. tartufo a Borgofranco Po, e se mi a- dovuto abbuffare a Borgofranco Po, recchi, parecchi milioni di lire. — — Al nostro caro, stimato anfitrione Effettivamente, quando ci fu vici- vesse permesso di continuare avrei mi risulta che la Festa del Tartufo Poi, entrati nel bar, come è sua abi- auguriamo tanti, tanti soldi per i no, costatammo che cerotti e picco- proposto agli amici presenti di unir- si sia svolta dall’8 al 13 ottobre tudine, in pochi minuti rese parte- suoi tanti vizi e una vita lunga e fe- le bende gli coprivano quasi tutto il si loro stessi con relative consorti, 2004 e non il 6 settembre 2004 come cipi della riscossione tutti i frequen- lice. — viso. Con voce imperativa a noi, sarebbe stata la prima volta e la tro- Lei afferma nella missiva. Anche tatori esponendo in bacheca la ri- Non so quante volte fummo costretti ammutoliti, intimò: vavo una cosa carina. questa sembra una testimonianza cevuta. a recitare questo adulante augurio. — Guai al primo che commenta il Non Le dico la risposta caro diret- degna degli juventini dinnanzi alle In seguito pensò di festeggiare que- Tutto sommato, però, il pranzo andò mio aspetto! — tore, questo con tanta voce che ave- domande di Guariniello. sta manna piovuta dal cielo invitan- molto bene. Gli invitati erano sim- L’atmosfera si fece gelida e nessu- va in corpo, occhi sbarrati, carotidi Per quanto riguarda colui che lei do gli amici a pranzo nel famoso paticamente scelti, i cibi ottimi, i no fiatò. Si spensero i sorrisi e gli gonfie, rosso in viso (ecco il SEL- qualifica come il DELFINO del ristorante “Chez le Roi”. Ci volle vini e i liquori deliziosi e si parlò sguardi furono distolti dal viso di VAGGIO) mi ha gridato che a lui non dittatore, mi risulta essere perso- una settimana per organizzare i fe- di tanti argomenti interessanti. De- Mario. Non passò molto tempo, pe- interessava niente di quello che a- na onesta, stimata e considerata steggiamenti che non dovevano es- vo francamente dire che di vini e di rò, che indagando... indagando, vrei fatto la sera stessa, voleva sa- da tutti degna di fede ed uomo da sere solo una mangiatina veloce liquori ne furono consumati a iosa. scoprii la causa dei cerotti sul vol- pere della mia partecipazione. pareri! come solitamente facciamo quando Alla fine, chi più e chi meno, ave- to. Mario, allorché alla fine del con- Il suo fido DELFINO rivolto al SELVAG- Non ho ben capito quanto Lei scri- andiamo in qualche osteria. Mario vamo la mente offuscata, gli occhi vivio giunse a casa, si rinfrescò le GIO sottolineava le mie, dice lui, fre- ve, circa Comacchio, ma il mio in- fu occupatissimo dovendo pensare un po’ lucidi (alcuni sostennero che idee con un po’ d’acqua fredda ba- quenti indecisioni in proposito. formatore mi garantisce che colui agli invitati, gli amici più intimi, erano così per la gran commozione gnandosi il viso ed i piedi. Finite le Se l’avesse chiesto a me le avrei ri- che Lei definisce dittatore, sia riu- alle musiche, se moderne o classi- dell’evento!), la lingua un po’ in- abluzioni, estrasse il portafoglio sposto che questa volta l’indecisio- scito a convincere gli amici a rin- che o paesane, all’allestimento della grossata e l’equilibrio non molto dalla tasca interna della giacca per ne era dovuta al fatto di partire per viare di qualche giorno la gita per sala in cui sarebbe avvenuto il con- soddisfacente. controllare la somma del dovuto. Comacchio il giovedì sera o il ve- favorire sue non ben definite mene vivio, ai fiori, se variegati o mono- Verso la fine del pranzo, l’anfitrione Impallidì visibilmente ed essendo nerdì mattina, in base agli impegni casalinghe. Pertanto, caro Orlan- colore e quale doveva essere premi- chiamò il cameriere, estrasse dalla già in bagno, si sedette con un bal- presi dalla moglie con amici del dini, quel dittatore ha un cuore nente. tasca interna della giacca un gros- zo sulla tazza senza aver, quasi, il luogo e che solo lei sapeva. sensibile ai bisogni degli amici. Ed Problema gravoso fu la compilazio- so portafoglio color oro arabescato tempo di calarsi i pantaloni. Sedu- Scusate cari amici mi hanno sem- infatti, Lei pleonasticamente chie- ne del menù. Mario pensò, inizial- con filetti rossi e verdi e con la scrit- to sul sanitario, cominciò ad impre- pre insegnato che in tutte le vicen- de scusa agli amici che Le aveva- IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 15 — no permesso, l’anno scorso, di de- tale a te ed a tutta la famiglia…” piacciono più i bagordi, le orge, i finire le sue beghe casalinghe di- invece… baccanali piuttosto che un quieto All’inizio d’Aprile del 1999, con le pile sivo pranzo nel grandioso locale La Pésa mostrando di sapere, a priori, e Inestimabilissimo ed illuminato si- vivere familiare. Qualunque sia il cariche (finalmente!), ricorrendo il 140° a Castellaro Lagusello, risultato ottimo molto bene, che la precedenza è gnor Direttore… non so come espri- suo modo di vivere, è, a mio som- anniversario della grande, vittoriosa bat- ed abbondante e con grande carica ero- sempre per la famiglia. mere il più verosimilmente il mio messo parere, da condannare nel taglia di Solferino e San Martino (per la tica. Tra settembre ed ottobre, però, han- Lei è proprio un bel tipo, caro Or- stato d’animo nel riferire il conte- più severo e draconiano modo pos- precisione nei giorni 23 e 24 giugno 1859) no fatto due puntate. La prima (con landini: dopo tante lamentele af- nuto di quel messaggio da me rite- sibile e da allontanarlo da bambi- della 2ª guerra per l’Indipendenza d’Ita- tranello incorporato perché si dovette ni e donne timorate di Dio, dei ferma di non essere tipo da inviti nuto osceno, non rispettoso del lia, i quattro partirono per visitare ed visitare una mostra di motociclette Carabinieri e del Sindaco. formali e tanto meno ufficiali an- imparare. È inutile ricordare l’appren- antidiluviane) fu a Colorno, per visitare prossimo, del futuro e del passato Stigmatizzato il lordo comporta- zi... A volte se non ho impegni mi remoto e, soprattutto (non so se si sione di Lorenzo nel salire alla sommità la mostra di Giovanni Lanfranco, pitto- mento del non identificato D. P., della “Spia d’Italia”; è inutile dire della re parmense del 1600, nella sfarzosa reg- basta un fischio. Alla faccia, vien scrive con tre o quattro “T”), non mi piace, qui, rilevare il Suo in- commozione di Bruno nell’Ossario; è inu- gia dei Farnese e dei Borboni. Il pranzo da dire, utilizzando un edulcorato riconducibile al sacro ed incontesta- nocentissimo errore in cui cadono tile riportare l’interesse di Remo per il fu consumato nel lussuoso Al Védel nella lemma invece dell’abusato vocabolo bile insegnamento del signor Cire- diverse persone. IL CORRIERE frazione Védole poi, pieni come uova, dialettale del sud Italia che defi- neo. DI CANTABOA è edito dal G.C.C. monumento alla Croce Rossa ed è, in- nisce l’anatomico attrezzo maschi- Vede, onorevole Direttore, il blasfe- (Gruppo Cirenaici di Cantaboa) fine, inutile parlare di Mario anche per- hanno visitato la casa natale di Giu- le per la riproduzione della specie. mo trascrittore (cioè colui che tra- che s’ispirano al cirenaismo e non ché, dopo la ristorazione al Gatto Moro seppe Verdi. La videocamera di Loren- Ma cosa vuole, signor Orlandini? smesso la missiva) ha osato parlare al Cireneo. Mentre il Cireneo non subì quel che ha subìto il 3 maggio zo aveva le pile scariche ed è per que- Lamenta che Le hanno chiesto di male della figura di Babbo Nata- è altri che Simone di Cirene, quel 1999. Con le pile cariche, il 7 settembre sto motivo che di questi viaggi non c’è essere spiccio nella risposta ad un le, simbolo della bontà e della cari- dabben’uomo che aiutò Gesù Cri- 1999 la truppa partì per l’estero con de- alcuna documentazione. Della puntata invito a cena e, ribaltando il giu- tà, amato da tutti, ma proprio da tut- sto a portare la croce sull’erta del stinazione Repubblica di San Marino a Canossa & Torrechiara è rimasto dizio, afferma che Le basta un fi- ti (grandi e giovani, giovani e vec- Golgota, il cirenaismo è l’indiriz- con tappa a Predàppio. Qui, nel cimite- qualche filmato e, in quell’occasione Bru- schio per partecipare? Non Le pare chi, italiani, americani, cinesi, afri- zo filosofico della scuola cirenaica ro ove “Lui” riposa, qualcuno si è com- no, che aveva la gota sinistra grossa una contraddizione nei termini? cani, ecc. ecc.). Ha nominato una fondata da Aristippo di Cirene nel mosso; qualche altro s’è ingi-nocchiato come un melone per un ascesso, restò a IV secolo avanti Cristo. Unico cri- La sua posizione è esattamente renna, animale quasi umano che vi- biascicando una prece e qualche altro, casa ed in tre salirono alla Pietra di terio di vita e di verità, per questi quella degli juventini saziati da ve in nevi bianchissime e purissi- affermando che in quei posti anche gli Bi-smantova. A Castelnovo ne’ Monti, filosofi, è la sensazione soggettiva massicce dosi di nandrolone: l’ab- me, asserendo che ha qualcosa che scoiattoli sono neri, ha snobbato. Della i tre mangiarono in un ottimo ristoran- perché la vera essenza delle cose e refezione a San Marino è meglio non te. Seguì una spedizione nelle Valli di biamo assunto o non l’abbiamo as- si impenna. Inoltre, gran sapiente dei fatti è inconoscibile. parlarne, per la povertà delle scelte e Comacchio. Ai soliti quattro s’aggregò sunto? Il dottor Agricola ci vuol Direttore, ha osato mettere in di- Il fine di ogni diuturna azione per le diarree provocate! L’anno 2000 è una quarta persona che intendeva scon- bene o ci odia? Il dott. Moggi ci scussione la verginità (mi scusi se dell’uomo, quindi, è il piacere. volgere il consolidato sistema di viaggio. vede come danaro contante o come oso scrivere con mano tremante È il principio dell’edonismo, stato povero di viaggi. Qualche puntata uomini veri? questa parola) della Befana, affib- concezione morale che identifi- all’A-zienda Cornacchia per comprare del In poche parole, voleva mutare l’itine- Dopo tale congerie di contraddi- biandole epiteti impronunciabili ca il bene nel proprio piacere. riso e sul Garda per vino e per olio. Una rario stabilito dal navigatore. È stata zioni, lamentele e menefreghismo, che non s’addicono neanche alla più prima volta, al ritorno, finirono al risto- la più squallida scena cui sia stato dato di affermazioni apodittiche e di libertina delle put… (mi fermo per rante Al Castello di Castel d’Ario e la d’assistere. Dopo Comacchio (c’era la fe- possibilismo spinto, lei chiede a me non scendere al suo livello). Da qualche anno, oramai, è tradizione cena fu un successone. Una seconda volta, sta dell’anguilla) non è possibile sapere consigli e suggerimenti per il Suo Non contento, venerabile Diretto- che Bruno, Lorenzo, Mario e Remo (in al ritorno, sotto un diluvio torrenziale, se ci saranno altre escursioni. comportamento futuro verso quel- re, si è spinto, l’inqualificabile, a rigoroso ordine alfabetico perché qual- Remo, intendendo fa-re chissà quale Se Orlandini vorrà discutere il piano e la degnissima persona che Lei degradare sessualmente due Re Ma- cuno potrebbe fare al pèpul) quando scherzo, volle andare a visitare la grande, le decisioni del navigatore, come ha fat- chiama dittatore? Ma via! La fre- gi perché (credo l’abbia veramente capita loro l’uzzolo, salgono in automobi- storica, tentacola-re, artistica, faro di ci- to, sarà la fine di tutto. quenti pure, per Dio, ed ascolti pensato) non in grado di dispensa- le e partono. Non si hanno documen- viltà, megame-tropoli di . Tutto Dello storico processo di Quattrocase, con sempre, per imparare, ciò che dice! re interminabili prestazioni amoro- tazioni attendibili (solo foto di qualche il male, però, come recita un conosciuto Beppino che imitava il sig. Adolf Hitler, se. piede, atmosfere terribilmente sfocate, fi- proverbio, non vien per nuocere: l’occa- della segatura dei tronchi e dell’altro IL BLASFEMO Ora, io ed altri ci chiediamo amleti- gure dimezzate, ecc. ecc.) dei viaggi fatti sione, infatti, fece loro conoscere il risto- che è scritto, è stata fatta una video- camente: — Si può contaminare l’e- in località viciniore (ad es.: , rante del mago Salamini, quello che ip- cassetta di cui si riproduce la copertina Illustrissimo signor Direttore del- Carbona-rola, la foce del Secchia, ecc.) o notizza le galline, tanto per intenderci. ed il modo per procacciarsela con misera l’autorevole foglio “Il Corriere di tere che tutti noi respiriamo, con si- mili esalazioni? —. quelli fatti a Sabbioneta ed a Gorino Saputo che erano di Poggio Rusco, riser- spesa. Cantaboa”, sono un umile estima- Melchiorre Operatore Di notte, nel silenzio più profondo, sul Po di Goro (nel Bosco della Mesola vò loro un trattamento da principi, e tore del benemerito sodalizio che si incapparono in un bar che era “chiuso presto ci torneranno. fregia di chiamarsi “GCC” i cui il mio telefonino mi scongiura e supplica, tuttora, di mondarlo da per zanzare”). Lorenzo, in quelle occasio- L’anno 2001, all’inizio è stato privo di A pagina 9 c’è l’in- componenti, in modo del tutto ar- ni, aveva sempre le pile della videocame- viaggi anche perché Mario per la 2ª bitrario (non si sa in forza di quale siffatte lordure e perciò ho pensato dicazione per l’ac- di andare in India per purificarlo ra scariche. Sono occorsi due o tre anni volta ha subìto quel che ha subìto. In presunzione) osano paragonarsi a perché riuscisse a caricarle e, per carità, primavera, solo in tre, fecero un raid a quisto di una copia tal CIRENEO, uomo biblico di ben nel sacro fiume. Mi perdoni, onorevole Direttore, se questi sono incidenti che possono capi- Pozzolengo, dal dott. Galliano Brunello, della videocassetta. altro impasto… tare a chiunque! per rifornimento di Lugana, con succes- Ciò premesso, ringraziando molto ho avuto la sfrontatezza di chieder- anticipatamente, chiedo rispettosa- Le di pubblicare queste mie memo- mente che mi venga concesso un po’ rie. PROMOZIONE EDITORIALE di spazio sul vostro prestigioso ed Spero di ricevere il conforto del po- apprezzatissimo organo d’informa- polo cirenaico, che mi aiuti a supe- rare quest’immenso dolore che un particolare MS-VIDEOINTERNAZIONALE zione (sicuramente non paragonabi- produzione le alla TASS) per denunciare il com- AMICO (lo considero ancora tale!) VIASÁND COL PITÓN Dalla foce del Secchia a Carbonarola; dal grandioso affresco nel- “IL PRESIDENTE” presenta una particolare produzione de portamento tutt’altro che cirenaico, mi ha procurato. Non voglio tralasciare di informa- la Cattedrale di Quingentole alla foce del Po di Goro; dai monu- “IL PRESIDENTE” di un vostro adepto di cui solo alla menti di Sabbioneta all’eccellente Enoteca di Fumane. Di questi fine di questa mia esternazione farò re, inoltre, che per passare un buon epici eventi non si ha alcuna testimonianza visiva se non qualche piede o qualche mezzo busto (anche solamente la parte inferiore) 2008 mi veniva imposto di ritra- PITÓN COL VIASÁND —forse— nome e cognome. in alcune fotografie andate perdute. Questo è capitato perché il VIASÁND Caro Direttore (di Lei ho una vene- smettere il messaggio ad altri otto Presidente aveva le pile scariche. Quando, dopo due o tre anni, ha rabile stima!) deve sapere che era- sventurati. potuto utilizzare le pile cariche, il Presidente della Soc. Acc. Semp. Con stima, R. Z. Il Presidente con la sua videocamera ha cominciato a “riprende- vamo nel clima, non remoto, delle re”. COL PITÓN festività natalizie, proprio nel gior- P. S. “Riprende” viaggi, gite, lavori di campagna, simposii di giuri- no del Santo Avvento, quando io e Su richiesta di codesta Redazione, sprudenza applicata, cene in casa propria ed a casa d’amici. a conferma della veridicità di quan- Questa videocassetta che Colui Che Sa Quel Che C’è Da Sapere la mia famiglia (proprio… tut- Ti dona quale strenna del Natale 2001, contempera alcune “ri- ta…!!) seduti tutti contenti, felici e to su esposto, verrà fornito l’origi- prese” del sullodato Presidente. La loro qualità, purtroppo, è quella che è! Ma, piuttosto di nulla, buoni attorno ad una tavola imban- nale del tutto e le iniziali (D. P.) del- l’autore. però, ci si accontenti di piuttosto. dita con piatti, cucchiai, forchette, Le encomiabili riprese sono le seguenti: —3 aprile 1999— (20 minuti) Gita a Solferino, San Martino della Battaglia, Borghetto di coltelli, tovaglioli e bicchieri (tutti Valeggio sul Mincio, e . Operatore Lorenzo Canossa; attori Bruno Gavioli, Mario Setti e Remo Zanini. Carissimo R. Z., —7 settembre 1999— (7 minuti) Gita a Predappio e nella Repubblica di San Marino. Ope- nuovi e scintillanti) in attesa dei tra- ratore Lorenzo Canossa; attori Bruno Gavioli, Mario Setti e Remo Zanini. lettere come la Sua sconquassano —21 marzo 2000— (8 minuti) In “corte Cantaboa”, cronaca del lavoro di segatura della dizionali cappelletti, capponi e les- legna. Operatore Lorenzo Canossa; attori Bruno Gavioli, Italo Loschi, Mario Setti e Remo si vari, siamo stati investiti da un il normale scorrere della vita. Da Zanini. quando i fatti che Lei denuncia —19 ottobre 2001— (11 minuti) Causa legale Bruno/Paolo. Dibattito nell’aula magna del insolito suono “a martello” del mio Tribunale della Trattoria Quattrocase gestita dal signor Vito Ragazzi (presente al fatto). erano considerati capisaldi, fon- Operatore Lorenzo Canossa; attori Bruno Gavioli, Giuseppe Belluzzi, Mario Setti, Paolo cellulare. Prendo in mano il moder- D’Inzeo, Piero Dani, Sergio Mai e Sergio Orlandini. damenta, solide basi della civile —3 novembre 2001— (9 minuti) Gita interessata per raccolta canoni, donazioni, livelli e no congegno, pensando ad una te- regalìe a Canossa, Castelnovo ne’ Monti e Torrechiara. Operatore Lorenzo Canossa; attori convivenza cattolico-cristiana, ad Mario Setti e Remo Zanini. lefonata da parte di un parente, di —6 novembre 2001— (8 minuti) Prestazione professionale d’assaggio vecchio vino presso adesso, che è solo Pluto il Dio da le Cantine Orlandini. Operatore Lorenzo Canossa; attori Bruno Gavioli, Enzo Benetti, Ma- un amico, di un conoscente terre- rio Setti, Paolo D’Inzeo, Remo Zanini, Sergio Mai e Sergio Orlandini. tutti onorato e perseguito, dobbia- Copyright © 2001 by Globale Produzioni Il Presidente (All rights reserved) stre od extraterrestre, ma vedo sul- AVVISO: il titolare dei diritti d’Autore ha concesso il filmato, compresa mo sorbirci, purtroppo tali blasfe- la colonna sonora contenuta in questa videocassetta soltanto per uso do- la vetratina la scritta: —N° 1 mes- mestico. Tutti gli altri diritti sono riservati. La definizione di uso dome- FILM mi ed esecrandi comportamenti. stico esclude l’uso di questa videocassetta in luoghi quali circoli, comu- PER T nità, ospedali, alberghi, mezzi di trasporto, prigioni e scuole. Qualsiasi saggio ricevuto—. A questo punto, Certamente quel D. P. che cita nel- riproduzione, pubblicazione, esecuzione, locazione, permuta, affitto, pre- TUTTI stito, rappresentazione pubblica, diffusione o trasmissione non autoriz- Autorizzazione tutto contento, schiaccio il “botto- zata di questa videocassetta è tassativamente proibita e può dar luogo a N° 696964 la conclusione della Sua tristissi- responsabilità in sede civile ed essere perseguita penalmente. del 31 feb 1999 ne” pensando di leggere “Buon Na- ma lettera, deve essere persona cui IL CORRIERE DI CANTABOA — 16 — Venerdì, 15 marzo 2008 SPETTACOLI PICCOLA PUBBLICITA’ La pubblicità sopra IL CORRIERE DI CANTABOA è data in concessione alla PDF Pubblicità & Promozioni commerciali S. p. A. -Via Cantaboa, Cantaboa di Poggio Rusco MN- Le tariffe a modulo (base mm 50 - altezza mm 35) per pubblicità commerciali, locali, legali, giudiziali, A cura di: Petronio aste, appalti, gare e concorsi, ricerche/offerte di personale, immobiliari, necrologi, annunci economici, sono le seguenti. Commerciale: € 600,00. Ricerche di personale: € 260,00. Finanziari, Legali & Giudiziarie: € 340,00. Avvisi economici::rubrica lavoro € 0,70 a parola; LO STRADONE DEL DISONORE altre rubriche € 1,45 a parola. Minimo 19 parole; neretto + 50%; contornato, + 100%. Ancora una volta il regista coreano nossa) di quell’altro suo amicone il danno totale risulta essere di € Capitali & affari OOO Offro lavoro per ambosessi per Ciapal Khal-ghé dà dimostrazione Rhemo (il discreto attore magnaca- 4727,52 . Precisa, inoltre che Mary raccolta a mano di fagioli, fagiolini, fra- di conoscere a menadito la nostra vi- vallese Remo Zanini). Ecco, già dalle Rose incarica il marito Rhemo del- AAA Affarone sensazionale! Avendo, gole, meloni, cocomere, pomidoro e ta agreste con i suoi problemi e le sue prime battute s’intende cosa succe- la difesa dei suoi beni e della sua di- durante il periodo di caccia dell’autun- zucchine. Orari flessibili: 04-10; 10-16; varie sfaccettature, sia tragiche sia derà. Sulla strada tracciata dal no- gnità e che quest’ultimo incarica Lo- no del 2004, catturato qualcosa come 16-22. Somministrazione d’acqua e comiche. In lo STRADONE DEL stro, grande, immenso Sergio Leone, renzo a contattare Loris per dirime- 112 lepri, e dovendo svuotare il conge- vino, acqua e menta nelle ore più cal- DISONORE egli traccia un quadro Ciapal Khal-ghé si appresta a pre- re tutta la questione e pareggiare i latore, baratto 70 lepri con cartucce Fo- de; vin brûlé nelle più fredde. Non si agreste che dall’idilliaco, volge con sentarci un western italiano che non conti. chi nuove, da sparare. Assolutamente accettano contratti con caporali. Alle belle ragazze proposte adeguate. Tele- poche scene d’ispirazione bergma- ha nulla da invidiare al famoso PER Una clausola particolare della lette- non faccio baratti d’altro tipo; voglio le fonare 038652070 chiedere d’Erotyx. niana nella tragedia più straziante UN PUGNO DI DOLLARI. ra dell’avvocato, prevede che il dan- cartucce! Abboccamenti c/o Caffè Com- ed a tinte sconvolgenti. Nelle scene successive, infatti, Loren- no possa essere parimenti soddisfat- mercio dalle ore 16 in avanti, prima d’ini- Benessere Diventa impossibile non celebrare zo, con la sua potente BMW, va in to barattando l’entità del danno con ziare il ciapanò. Appena entrati chiede- questo artista della celluloide che, a finta visita di vicinato da Mary Rose una cenetta a spese di chi è andato re del Ciccio non Talassi. AAA Abilissima rilasserà ogni parte del differenza di tanti registi italiani, e Rhemo e, astioso come un botolo fuori dal seminato (in una storia TTT Tutto, per tutto, tutto, tutto, tutto tuo corpo con fantasiosi impensati mas- mostra come si può raccontare una ringhioso, racconta loro, non trala- contadina, il seminato ci sta come il ciò che ha un mercato, che è possibile saggi completi ed indimenticabili. Cam- storia degna degli statunitensi PRET- sciando una subdola vena d’odio, co- cacio sui tradizionali maccheroni). compravendere sono a vostra comple- per a Cantaboa (Zona discarica) TY WOMAN, POMODORI VERDI FRITTI me Loris sia transitato sullo strado- Nel finale Lorenzo si riscatta dall’o- ta disposizione. Se dovete vendere vi BBB Bellissima e affascinante modella ALLA FERMATA DEL TRENO, IL MIGLIO ne di Mary Rose senza alcun permes- diosa figura del sobillatore, conclu- farò realizzare il massimo; se dovete ac- di biancheria intima, seducente, sta- VERDE, MR. SMITH VA A WASHINGTON so, ammalorando, anzi, la carreg- dendo la pace da farsi con le gambe quistare vi farò sborsare il minimo! tuaria, misure da capogiro e corpo da e MEZZOGIORNO DI FUOCO. Il delizio- giata. sotto una tavola imbandita. Sono un fenomeno! Non ve ne pentire- favola, sfilerà solo per te. Solo distinti so film apre con una panoramica sui Gli spettatori s’avvedono subito che Dopo rinvii d’ordine tecnico per la te! Col cellulare chiamate, giorno e not- con carta di credito. Per appuntamenti, nostri campi in rigogliosa fase pro- Lorenzo, come novello Iago contro O- stagionatura dei GENTILI, final- te, Piero 3 4 8 7 6 8 0 6 8 3 ! solo mattino, 3364440751. Zona Agnolo duttiva. Da lontano appare un ruo- tello, si esprime in modo eviden- mente, un lunedì, viene indetta la ce- tone per irrigare a pioggia trainato tissimamente maligno per provoca- na nell’accogliente casa di Loris. Culturali CCC Casto ed illibato appena giunto da un trattore che s’avvicina tran- re la reazione di Mary Rose e Rhemo. Un GENTILE ottimo, una pancet- da Cuba con fisico integro da statua SSS Scambio a pari prezzo 100 copie sitando sullo stradone in primo pia- L’utilizzo che Ciapal Khal-ghé fa del- ta da far resuscitare i morti, una ta- greca, moro con occhi azzurri, alto sen- di Playboy, dal 1960 al 1980, con altret- no. Il conducente del mezzo, Loris, la cinepresa nell’interno della cuci- gliata fatta al fuoco del caminetto suale e simpatico, mi sacrifico per chi tante copie di Suspyria di pari annate. (magistralmente interpretato dal- na del loghino di Rhemo, è da porta- con brace, contorni vari, parmigia- mi vuole. Ancora senza residenza e te- Telefonare nelle ore d’ufficio al numero l’ottimo attore magnacavallese Loris re in qualsiasi accademia cinema- no-reggiano notevole per grana e sta- lefono, bazzico l’incrocio delle Bossole. 038652068 e chiedere di Ossy. Magnani) viene inquadrato con un tografica per insegnare a tutti quel- gionatura e una serie di vini dal Ba- DDD Desdemona mulatta affascinan- primo piano americano che difficil- li che intendono diventare cineasti rolo al Pinot Nero dell’Alto Adige; VVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVVV te e sensuale, rieduca allievi indiscipli- mente gli spettatori dimenticheran- come si deve fare. La continua alter- dal Bonarda al Brunello di Montal- Vendo i tre libri di Emmanuelle in fran- nati con gatto a nove code; travestimen- no: in quel viso, il regista coreano rie- nanza di piani americani, primi cino, il regista Ciapal Khal-ghé li cese con sottotitoli in arabo per quanto ti; infermieristica con paziente e dotto- sce a mettere tutti gli aspetti del tea- piani e grandangolo, mostrano i visi mostra (qualche spettatore ha con- riguarda le illustrazioni erotiche. Edizio- ressa. Riservatissimo 3333574914, vi tro greco antico. La maschera di Lo- di Mary Rose, Rhemo e Lorenzo e- fessato d’avere sentito gli odori ed i ne non più in commercio per collezioni- dirò personalmente dove recarvi. ris Magnani è di un pathos inarri- sprimenti il proprio stato d’animo profumi) in una sarabanda di gu- sti buongustai. Telefonare dopo le 23 al vabile: mai nessun altro attore ita- come mai era riuscito a nessuno. stosa policromia con salivazione a cellulare 3323456789 ansimando prima EEE Effettivamente in tutta la tua vita liano, se si esclude Vittorio Gassman, Eccezionale (solamente in questa sce- Denominazione di Origine Control- di parlare. Si garantisce l’anonimato non hai mai visto nulla di simile. Norve- è riuscito a compendiare in una sola na) Remo Zanini nel tentativo di lata e li fa sparire nelle capacissime completo e prezzo modico (preparare gese di Lillehammer, esiliata dal suo pa- scena, in un solo primo piano, tan- minimizzare l’accaduto, con una re- gole degli attori. alcune migliaia di euro). ese per attentato continuo alla solidità ta drammatica umanità. Non c’è al- citazione molto simile a quella del Gran merito ha il regista nella scel- coniugale, mette a tua disposizione tut- Compro pagando bene raccolte di bar- to il ben di Dio che il Creatore le ha mes- cun dubbio: da premio Oscar! Con grande Ermete Zacconi. ta delle musiche eseguite dalla filar- zellette sporche: se sono così così non so addosso. Dolce, educata e piena di questa scena, lo spettatore immagi- Altrettanto eccezionale la recitazio- monica di Vienna: dalla quella clas- le voglio. Devono essere come quella verecondia tra rose e spine, paradiso na già la storia che si presta a gu- ne (quasi un novello Amedeo Nazza- sica (Mozart primeggia) a brani di della signora con la vagina che puzza- ed inferno, ti farà cogliere il frutto proi- stare. La cinepresa accompagna l’e- ri) di Laurenço Kanoxa tendente ad Morricone e Tiomkin e D’Anzi. Fa va esageratamente e sempre di cipol- bito. Monika 3399525830 norme ruotone e lo lascia andare fi- istigare i due contro Loris. piangere, purtroppo l’esecuzione alla la. Casella Post. 22 Poggio Rusco MN no a sparire dietro una siepe di spi- Sublime, infine, Maria Rosa Canos- chitarra classica di Laurenço Kano- FFF Francine e Margot, direttamente nacristi. sa che, nuova Vivien Leigh, sostiene xa, che pure è concertista di vaglia. Lavoro da Bonizzo soddisferanno ogni vostro La scena successiva mostra Loris al- che domani è un altro giorno e, quin- Stupendi i costumi che sembrano più turpe desiderio. Siamo maggioren- l’osteria assieme al suo amicone Lo- di, Loris deve pagare per lo sgarro proprio quelli indossati tutti i gior- CCC Cerco lavoro che mi vada a ge- ni vaccinate e “teniamo la botta”. Eser- renzo (l’ottimo attore portoghese abusivo che ha praticato. ni dai veri protagonisti cui la sto- nio: poco faticoso e molto remunerato citiamo in zona appartata in vecchio fie- Laurenço Kanoxa, è anche concerti- Il giorno seguente Rhemo va in piaz- ria si ispira. Anche la sceneggiatura da martedì a venerdì compresi. Auto- nile in Strada del Gallo. Venite (c’è un sta di vaglia con la chitarra classi- za (?) dall’avvocato Perry Mason. è piuttosto buona per l’ampio respi- mobile personale, buoni pasto per risto- lampione rosso) anche senza prenota- ca), al quale racconta, ridendo sgua- Costui (interpretato alla perfezione ro narrativo. Ottimo film ch’è da ri- rante Quatarcà e 60 giorni di ferie pa- zione, fate un fischio... e via andare. A iatamente, d’essere transitato senza da Mario Setti) dietro modesto com- vedere, rivedere ed ancora da rive- gate annue. Mi si può fermare tutti i gior- vostra disposizione Viagra e tutta l’at- alcun permesso sul terreno di pro- penso di 600,00 € invia una lettera dere, specialmente per la scena della ni sul percorso Poggio Rusco-Magnaca- trezzatura necessaria antiAIDS ed prietà della moglie, Mary Rose, (l’at- di fuoco a Loris (raccomandata con tavolata. vallo che pratico al mattino ed alla sera antigestazione. C’è un capace frigorife- trice cantabovina Maria Rosa Ca- ricevuta di ritorno) precisando che in bicicletta. Sono al Nanu. ro per soddisfar fame & sete trascorse.

Carni Aceto Bianche Catering Lo Stradone Del Disonore (d’antica madrassa) (pollo; anitra; tacchino) Un film di Ciapal Khal-ghe’ con Via Abetone-Brennero, 32 Via Abetone-Brennero, 32 Via Abetone-Brennero, 32 Loris Magnani - Laurenço Kanoxa 0386 51 983 0386 51 983 0386 51 983 Maria Rosa Canossa 46025 POGGIO RUSCO MN 46025 POGGIO RUSCO MN 46025 POGGIO RUSCO MN Remo Zanini - Mario setti IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 17 — DIARIO & VITA DEL SODALIZIO STATUTO SOCIALE

Articolo 1. - Questa sera, 23 gen- — Setti Mario, detto al cuntàdi- con voto segreto. Ogni singolo So- di salute, ad osservare tali decisio- cietà è stabilita nell’abitazione del najo 1993, nella stanza da pranzo nass, agricoltore/letterato; cio, previa propria presentazione, ni, è esentato dall’osservarle pre- Presidente per quanto riguardano posta al primo piano della casa del — Zanini Remo, detto la vôlp ‘d può candidarsi alle cariche socia- via comunicazione al Presidente. i rapporti postali, telefonici e giu- signor Canossa Lorenzo posta in Cantabôga, agricoltore/apicolto- li. La comunicazione può essere an- diziali. Le riunioni del C. d’A., Poggio Rusco, Via Abetone-Bren- re/dottore in salumeria. Articolo 9. - Il Consiglio d’Ammi- che telefonica oltre che epistolare possono essere convocate verbal- nero n° 32, alle ore 23 in punto è La durata della Società è d’anni 99 nistrazione, è formato dal Presi- e de visu. Il socio che si rendesse mente in qualsiasi sede, ritenuta stata fondata la Società di Fatto de- con scadenza naturale il 22 genna- dente, dal Segretario, dal Vettova- colpevole eticamente e moralmen- opportuna nel periodo in cui è con- nominata GRUPPO DEI CIRE- jo 2092. gliatore eletti secondo l’articolo 8 te, è sottoposto, anche in contuma- vocato. NAICI DI CANTABOA e redat- Articolo 4. - La Società può ac- e da altri 5 Soci eletti dall’Assem- cia, al giudizio inappellabile del Articolo 16. - Quale primo Presi- to il presente Statuto Sociale. cogliere nel suo seno nuovi adepti blea con voto palese. sulle decisio- C. d’A. che, con raccomandata A. dente della società è eletto per ac- Articolo 2. - Lo scopo cui, princi- purché presentati al C. d’A., an- ni del C. d’A., a parità di voti, quel- R., gli notificherà il verbale della clamazione Lorenzo Canossa. Con palmente, tendono i Soci fondatori che verbalmente, da almeno due lo del Presidente vale doppio. seduta. l’incarico di Segretario è eletto per consiste nel seguire pedissequa- Soci; i neofiti devono dichiararsi Articolo 10. - È compito del Pre- Articolo 12. - Il C. d’A. ha ampia acclamazione Mario Setti. Il signor mente i dettami della filosofia del- osservanti del presente Statuto. sidente dirigere la società secondo facoltà decisionale nel giudicare Remo Zanini è eletto per acclama- la scuola cirenaica fondata dal gre- Articolo 5. - Le cariche sociali il mandato dell’Assemblea; com- ciò che è sottoposto al suo giudi- zione ed urla di giubilo a ricoprire co Aristippo di Cirene (435-366 a. sono: a)- Il Presidente; b)- Il Se- pito del Segretario è di fare il tira- zio. Una definitiva classifica delle la carica di Vettovagliatore. A com- C.). I valori d’essa affermano che gretario; c)- Il Vettovagliatore; d)- piedi del Presidente; il Vettovaglia- pene, è impossibile stabilirla; tut- pletamento del C. d’A. sono eletti unico criterio di verità è la sogget- Il Consiglio d’Amministrazione. tore deve provvedere alla scelta del tavia le pene possono variare dal- con entusiastica acclamazione i si- tiva sensazione essendo incono- Tutte le cariche sociali sono di du- ristorante, alla compilazione del la semplice ammonizione al paga- gnori Bruno Gavioli, Carlo Canos- scibile l’essenza stessa. Il fine di rata biennale e sono rinnovate il menù, concordare il prezzo senza mento di una semplice bevuta in sa, Enzo Benetti, Arnaldo Savioli ogni azione, eticamente parlando, 23 gennajo d’ogni 2 anni convo- fargli la “cresta” e provvedere alla compagnia; dalla pretesa offerta di e Mario Magnoni. Il mandato de- è il proprio piacere che è anche il cando l’Assemblea Generale o- logistica. È compito del C. d’A. un salame stagionato e casalingo gli eletti scadrà improrogabilmente bene supremo. ralmente. È permessa la rieleggibi- stabilire le date delle sedute gastro- con bere adeguato, al pagamento il 23 gennajo 1995 e nello stesso Articolo 3. - Sono Soci Fondatori lità infinite volte. nomiche e di eventuali gite enoga- di una cena o, in ogni caso, di un giorno saranno rinnovate le cari- le seguenti degnissime persone: Articolo 6. - All’Assemblea Gene- stroturisticoculturali. È altresì pranzo per tutti i soci in un risto- che. Tutti possono essere rieletti. — Benetti Enzo, detto Beneti, a- rale, convocata ogni due anni, vi compito del C. d’A. di dirimere rante scelto dal condannato e dal Articolo 17. - Il Presidente nomi- gricoltore/enologo a tempo perso; partecipano tutti i soci. Il socio im- questioni che insorgessero tra soci Vettovagliatore. na i tre membri che formeranno il — Canossa Carlo, detto Carlin, a- possibilitato può delegare altro so- e tra società e terzi. Il C. d’A. ha il Articolo 13. - Verificandosi diffi- Collegio dei Probi Viri nelle per- gricoltore/imprenditore/amatore; cio a rappresentarlo, ma ogni so- compito precipuo di salvaguarda- cili casi da giudicare e qualsiasi al- sone dei signori ing. Renato Ra- — Canossa Lorenzo, detto al Prè- cio non può avere più di una dele- re ogni buon diritto della società tro problema del quale non si giun- gazzi, ing. Claudio Bollini e p. a. sident, agricoltore/presidente ga. Presiede l’Assemblea Genera- sia verso terzi sia verso soci che, ga ad accettate risoluzioni, il C. Sergio Orlandini. CUMA Magnacavallo; le il Presidente, al termine del man- con il loro comportamento antiso- d’A. rimetterà tutta la documenta- Articolo 18. - Le casse del Soda- — Dani Pietro, detto Piéru al gatt, dato, che procede alla verifica dei ciale, minino la vita stessa della zione relativa al Collegio dei Probi lizio devono essere perennemente agricoltore/amatore; poteri. società. Regolare processo sarà ce- Viri, il cui giudizio sarà inappel- vuote perchè il danaro non ha al- — Gavioli Bruno, detto Brunin, a- Articolo 7. - Il Segretario dell’As- lebrato dal C. d’A. a questi ultimi labile. cun valore se non è speso. Posso- gricoltore/meccanico; semblea Generale è nominato solo Soci. Al verdetto, emesso dal Pre- Articolo 14. - I Probi Viri, in nu- no essere promosse collette per be- — Loschi Franco, detto al Ciciu, per questa funzione dal Presiden- sidente, sentite tutte le parti, può mero di tre, saranno scelti dal Pre- neficenza. agricoltore/cacciatore; te, scegliendolo tra i Soci interve- ricorrersi in appello al Collegio dei sidente tra persone non socie che Articolo 19 - Il presente Statuto — Mai Sergio, detto Sergiu Mai, nuti. Con altri due Soci, nominati probi Viri. come spirito, educazione, forma- Sociale, modificabile nell’Assem- agricoltore e basta; sempre dal Presidente, formerà il Articolo 11. - Tutti i Soci devono zione mentale, conto in banca ed blea Generale ed attualmente com- — Magnoni Mario, detto Magnon, Collegio degli Scrutatori. comportarsi come la filosofia dei altre doviziose virtù, siano “vici- posto di 19 articoli, è approvato buongustaio/agente commerciale Articolo 8. - Il Presidente, il Se- cirenaici impone. Ognuno di loro ne” alla società. La durata del Col- all’unanimità. SAME; gretario, il Vettovagliatore ed il deve osservare le decisioni del C. legio dei Probi Viri sarà la stessa — Savioli Arnaldo, detto l’alva- Consiglio d’Amministrazione, so- d’A. Se il socio è impossibilitato, del Presidente che li nomina. (Seguono le firme di tutti soci dòr, allevatore/cacciatore; no eletti a maggioranza relativa per ragioni personali, familiari o Articolo 15. - La sede della so- fondatori.)

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Tutti gli amici erano pronti per douendo parlar e scribere contempora- — 01 Enzo Benetti, vettovagliatore Remo Zanini; ed i consi- vendo privilegiare il proprio lavoro, ri- andare a cena al Carét e mancava solo neamente, il sunto del suo intervacco detto Beneti, agricoltore/enologo. glieri Enzo Benetti, Bruno Gavioli, Ser- nuncerebbero senza fatica ad una comu- lui. Avvedutamente Lorenzo, con il te- sarà sicuramente sdrammaticato. Di ciò — 03 Lorenzo Canossa, gio Mai, Sergio Orlandini; assente il ne cena che è una spesa più che un in- lefono fisso, da casa sua chiamò casa chiede umilmente scusa all’onorevole detto al Prèsident, agricoltore/pre- consigliere Arnaldo Savioli. (Cariche in troito. Chiede di parlare Orlandini. Pri- Dani per avere informazioni sul ritar- gransesso... Con marcato sospiro di sol- sidente CUMA Magnacavallo. essere dopo la votazione del 23 genna- ma d’essere autorizzato a parlare, Setti do. Rispose la signora Roberta che, ... lievo da parte degli assanti, il segretario — 04 Pietro Dani, io 2003). Sono altresì presenti il socio lo prega di fare sgorgare la parola chiara riferì che il suo uomo era a letto con termina la sua catilinaria invocando la detto Pieru al gatt, agricoltore/tour Pietro Dani, il socio Giuseppe Belluzzi ed intelligibile, poiché il miscuglio pog- l’influenza ed un febbrone con tempe- concordia e la pace universale gridan- operator/finanziere/amatore. (difensore di Dani), e brilla per assen- gese-bredacisonese, pur dotato di enco- ratura oltre 40° gradi. Qualche giorno do: -Forza Italia!-... Il presidente si di- — 05 Bruno Gavioli, za il socio Paolo D’Inzeo che era stato miabile volontà, egli non riesce a rece- dopo, Remo stesso chiese a Dani le ra- chiara favorevole alla condanna di Pie- detto Brunin, al fraràss dal Cràn- nominato Giudice Unico... Aggiunge, pirlo... Tra una enorme congerie di sbuf- gioni del mancato appuntamento per il ro perchè quando lui stesso ha telefo- val, agricoltore/meccanico. il presidente, che mancando il socio fi, pause immotivate, termini incom- Carét. La risposta di Dani puzzò mol- nato a casa Dani, fu turlupinato. Il Giu- — 06 Franco Loschi, D’Inzeo, assumerà funzione di Giudi- prensibili, si evince che Orlandini disap- to al naso della Vo l p e perché Pietro si dice Unico chiede al difensore del Dani detto Ciciu, agricoltore/cacciatore. ce Unico il socio Enzo Benetti... Chie- prova massimamente il comportamen- difese affermando che per affari urgen- di intevenire... Belluzzi, ... “Sì... è vero — 07 Mai Sergio, de ed ottiene di parlare Gavioli che di- to di Dani invitandolo a tornare sulla ti aveva dovuto allontanarsi da casa di- -continua Belluzzi- il mio Cliente non detto Sergiu Mai, agricoltore. chiarandosi meravigliato e dispiaciuto strada maestra del convivere etico e so- menticando l’appuntamento con gli si presentò per la cena ... va bene! Ma — 09 Savioli Arnaldo, per il comportamento dell’amico Pie- ciale dell’umanità cristiana... Chiede che amici. Con appunto lesto e furbo, la perchè? Perchè doveva far andare avanti detto l’alvadòr, allevatore/cacciato- tro, desidera affermare che la propria a Dani sia inflitta la pena peggiore ma, Vo l p e fece notare a Dani la contraddi- il carro della sua economia, per poter re/norcino. assenza dall’ultimo convivio era esclu- nel contempo, invita ad essere clementi zione fra quello affermato dalla signo- sfamare moglie, figli e figlie, madre e — 10 Mario Setti, sivamente imputabile all’aumento in- verso un peccatore, anche se incallito... ra Roberta ... e ciò che egli gli aveva ap- padre, fratelli e sorelle, generi e nipoti e detto al cuntàdinass, agricoltore/ consulto ed imprudente, della propria Il presidente concede la parola a Zanini pena espresso. Zanini sostiene che ve- chi più ne ha più ne metta! Piero, è un letterato. pressione sanguigna e del preoccupan- che l’aveva chiesta con alzata di mano... dendo Dani rosso come un peperone e esempio per tutta l’umanità e voi, pic- — 11 Zanini Remo, te tasso di colesterolo nel sangue. Pur- In prima battuta elenca una numerosa senza il solito sorriso sulle labbra, gli coli uomini non vi azzarderete ...”. A detto la Vôlp ‘d Cantabôga, agri- tuttavia, afferma di sentirsi ugualmen- serie di precedenti fallanze di Dani: ap- fece immediatamente capire (non per voce bassissima, il segretario Setti fa no- coltore/apicoltore. te in diritto di stigmatizzare e biasima- puntamenti mancati; tiri birboni con fa- nulla egli è detto la Volpe) che Pietro a- tare a Beppino, che se avesse difeso ad — 12 Giuseppe Belluzzi, re vivamente il comportamento tutt’al- giani d’allevamento; torchi da vinacce veva pronunciato, non certamente per oltranza l’imputato Dani, fino alla vit- detto Beppinu, meccanico/attore. tro che amichevole di Dani. Il caro Pie- trattenuti illecitamente e divisione non la prima volta, il falso!.. Intende parlare toria, egli, come tutti gli altri, sarebbe — 13 Sergio Orlandini, tro, afferma Gavioli, ha un fisico da bal- esatta della somma percepita per com- Benetti che, essendo GIUDICE UNICO stato privato della festa con cena di ri- detto il bredacisonese, villeggian- lerino di fado e uno stomaco invidiato battere l’insediamento della discarica di non potrebbe intervenire per manifesta- conciliazione... Messo di fronte di que- te/ex-agente CAP-MN/distillatore. dagli struzzi. “Io gli invidio queste qua- Cantaboa. I fondi versati dai cantabovini re la propria idea che, successivamente, sta eventualità, Beppino invertì comple- — 14 Paolo D’Inzeo, lità e poiché vorrei poter disporne io a Dani non sono mai giunti agli avvo- sarà quella supportante il suo verdetto. tamente la linea di difesa diventando im- detto al mülisàn, agronomo/turlupi- stesso, lo odio perché egli non ne ap- cati difensori... “Egli -continua Remo- Egli, contravvenendo a prassi consoli- placabile accusatore mutando sorpren- natore/aiutofarmacista. profitta. Dentro di me, qualche vol- è una continua contraddizione: affron- data, pretende di voler intervenire e sic- dentemente e repentinamente l’iter di- — 15 Romano Zaccarelli, ta lo maledico e, per questo motivo ta con il sorriso sulle labbra le più diffi- come nessuno obietta, egli parla. Sostie- fensivo... Il Giudice Unico, per questi detto al ragiunatt, consigliori/con- chiedo che questo onorevole consesso cili ed insostenibili situazioni utilizzan- ne che chi è veramente uomo è uomo motivi dichiara colpevole Pietro Dani tabile. prenda, nei confronti dell’esecrabile Pie- do quel sorriso, che è anche il suo asso sempre, e che se Piero non poteva pre- dei reati ascrittigli e lo condanna a pa- — 16 Loris Magnani, tro i provvedimenti disciplinari più nella manica verso le donne, specialmen- sentarsi al ristorante avrebbe dovuto fare gare a tutti i soci una cena nel ristoran- detto al Loris, agricoltore/politico. drastici e vessatori possibili.” Il socio te, che conquista a bizzeffe con la con- una telefonata al presidente... Pue Setti, te scelto da vettovagliatore e condanna- — 17 Aldo C. Bazolli, Mai, ottenuto di parlare, scusa in modo seguente concessione di grazie e preben- segrenario dell’Assemblea, esprime il to... detto al Clines, letterato/storico. ORGANIGRAMMA Stralci del “Verbale n° 79” del 2 febbraio 2005 In seguito alle votazioni del 23 gen- Il Consiglio d’Amministrazione si è riunito, a cena dal socio Orlandini, per decidere sul maleducato najo 2007, secondo gli Artt. 5 e 14 comportamento del socio D’Inzeo che è mancato nella seduta del 1° dicembre 2004. Statuto Sociale, per le cariche so- ciali sono stati eletti i seguenti Soci: ... Seduta Speciale su precisa richiesta perdono totale al socio D’Inzeo perchè nedetto Po. Non potei partecipare ga del Dani. “Mario -rivolgendosi al del socio Pietro Dani, a norma dell’ar- nessuno di noi, e penso alla mia Mari- perchè costretto a letto, delirante per il segretario- annota la massima censura Presidente: ticolo 12 dello Statuto, per giudicare na, avrebbe lasciato la propria moglie febbrone, anche se falsamente ed ad Orlandini sul libro dei Soci e così LORENZO CANOSSA l’iniquo comportamento di Paolo solinga e raminga proprio nel giorno in ipocritamente il socio Zanini afferma sarà più educato in avvenire. Prego il Segretario: D’Inzeo che non si è presentato nella cui diversi, tanti, innumerevoli anni or di avermi veduto in automobile, il gior- socio Dani di riprendere la sua arrin- MARIO SETTI seduta del 1° dicembre 2004 quando sono ha liberato nell’aria il suo primo no dopo, attendendo ai miei affari”. Im- ga.”. Riprende DANI: “Dicevo, ... che c’era da giudicare analogo comporta- vagito”. (Da tutto il consesso s’eleva una provvisamente, molto maleducatamente ero a letto ammalato e nonostante tut- Vettovagliatore: mento dello stesso Dani ... oltre al pre- ovazione da stadio, battimani e diversi interrompendo il socio Dani, ORLAN- ta la mia buona volontà non sarei po- REMO ZANINI sidente Lorenzo Canossa, sono presenti bene! bravo! bis!) ... DANI ... inizia so- DINI dichiara che quanto esposto dal tuto venire a cena presso al Carét, gesti- il vettovagliatore Zanini, il segretario stenendo che quello che dirà non è det- Dani è esclusivamente strumentale ... to da Pasquale ... C. d’A. che mi hanno Consiglieri: Setti ed i consiglieri Belluzzi, Benetti, tato nel modo più assoluto da sentimenti perchè, afferma, “con la dottoressa giudicato colpevole, e m’hanno intassa- GIUSEPPE BELLUZZI Dani, Mai e il magnifico anfitrione, di vendetta e risentimento verso il C. Roveri c’è poco da scherzare e se a ciò to, senza emettere uguale sentenza ver- PIERO DANI PAOLO D’INZEO consigliere Orlandini. d’A. del GCC che l’aveva condannato. s’associa il comportamento della mae- so D’Inzeo che s’è comportato in modo SERGIO ORLANDINI C. d’A. al gran completo, eletto in data Ribadisce che la sua argomentazione stra Cecilia Lina Bnà, il povero Paolo è analogo al mio. Chiedo, pertanto, che ARNALDO SAVIOLI 23 gennajo 2005. Il presidente ... Di- non è una sfida allo stesso C. d’A., onde posto tra incudine e martello ed è co- sia emessa un’esemplare condanna.”. chiara di nominarsi Giudice Unico e confrontare il parallelismo di giudizio stretto, per salvare la pellaccia, a seguire Guardando negli occhi il presidente & Collegio dei Probi Viri: che il socio D’Inzeo sarà giudicato in tra la propria condanna e la condanna, pedissequamente quanto deciso da con- giudice unico, SETTI ... ed è la vera ve- ing. CLAUDIO BOLLINI contumacia ... ottiene d’intervenire il o l’assoluzione, del socio D’Inzeo. “Io - sorte e suocera. Per questi motivi -di- rità, quanto detto da Orlandini, circa ing. RENATO RAGAZZI socio ... ORLANDINI ... Con un’en- insiste Dani- farò esclusivamente chiara Sergio- fin da ora l’assolvo per moglie e suocera di Paolo, è peggio rag. BENITO R. REDOLFI fasi esagerata, immotivata e termini al l’elencazione dei fatti per i quali ho ri- non aver commesso il fatto e per mani- d’una malattia. Se il C. d’A. ha condon- limite dell’incomprensibile, Orlandini chiesto questa seduta. Non capisco festa impossibilità a ribellarsi alle soper- nato Dani, è altretanto giustizzimo che un attimo di relax rivela che Paolo D’Inzeo aveva telefo- come D’Inzeo, che sapeva già da quin- chierie di moglie e suocera. Se colpa esi- condannia Paolo, così impara a tenere a nato a lui stesso, padrone di casa, alle dici giorni che la sera del 1° dicembre ste, essa è preterintenzionale.”. Arrab- mente il giorno del compleanno della 18,23 dicendogli che non sarebbe po- 2004 avrebbe dovuto partecipare alla biato come una jena affamata, il PRE- moglie facendo fecilissima la Mª Cecilia tuto intervenire perchè doveva festeg- riunione per giudicarmi, quando fu av- SIDENTE & GIUDICE UNICO pun- Lina Bnà. Con evidente e marcato so- giare il compleanno della moglie, la si- visato diede la propria entusiastica ade- tando il dito medio della mano destra spiro di soglievo da parte degli astanti, gnora Pia. “Affermo -dice Orlandini- sione senza apporre alcuna remora. Que- contro Orlandini, gli sbatte in faccia che il segretario termina la concione ... non che è categoricamente impossibile pen- sto comportamento è da paragonare al il suo insano comportamento è passi- senza gridare: “Forza Italia!”. —Visto che sono bloccata su que- sare che una sì importante ricorrenza mio comportamento allorquando accet- bile di processo solenne, seduta stante, Il PRESIDENTE ... la parola a ZANI- st’isola, ne approfitto per mettermi possa essere festeggiata senza marito! tai di andare a cena presso al Carét, ge- per interruzione villana, oltraggiosa e NI. “Se devo essere coerente con me a dieta. Comincerò domani .... Sono per un giustificato e ragionato stito da Pasquale, a San Siro di San Be- screanzata dell’onesto fluire dell’arrin- stesso -esordisce Remo- in modo tale IL CORRIERE DI CANTABOA Venerdì, 15 marzo 2008 — 19 — da potermi guardare allo specchio men- d’oro!”. Gli astanti tacciono per la co- go?, però, attendo che parlino anche gli dici giorni dà ad intendere di parteci- Non è una attenuante valida la telefo- tre mi sbarbo e se, come sanno tutti, lossale massa di citazioni latine che po- altri e, mi preme farglielo sapere, se Pa- pare alla cena del caro amico Orlandini nata fatta, con ciclopico ritardo, dopo gutta cavat lapidem, devo dare il mio chi hanno capito... Beppinu BELLUZ- olo dovesse nominarmi suo difensore, completamente dimenticandosi del 15 giorni, ad Orlandini. ... “Per quanto completo assenso alla posizione del Da- ZI, ottenuta la facoltà d’intervenire, ... agirei nel migliore dei modi e farei di- compleanno della signora Pia, quindi udito, dichiaro colpevole il signor Pao- ni. Sostanzialmente il suo deprecato “Se il dottor D’Inzeo, mi spiego?, si è scorsi ampollosi e retorici così come ho offendendola nel più turpe dei modi e lo D’Inzeo dei reati ascrittigli e lo con- comportamento, è stato, absit iniuria comportato come risulta dalle accuse fatto nel difendere Piero, mi spiego?!”... contemporaneamente tradendo la fidu- danno ad offrire ai soci una cena nel verbo, sistematicamente e pedestremente fatte e circostanziate -continua Belluzzi- il PRESIDENTE sollecita i soci Benetti cia che la suocera, signora Cecilia Lina, ristorante che sceglierà assieme al copiato in toto et nihil sub sole novum la sua condanna diventa automatica da- e Mai ad esprimere il loro parere ... abbondantemente, a piene mani, aveva vettovagliatore. Dichiaro altresì che a dal D’Inzeo il quale, homo homini lu- to che, circa due mesi or sono, il mede- BENETTI. “Riguardo al giudizio di riposto in lui. Grave, gravissimo com- termine di Statuto, Paolo ha la possibi- pus, è maggiormente colpevole in quan- simo consesso ha condannato per lo prima sul comportamento di Piero, che portamento questo tanto che, mi spiace lità d’opporsi al verdetto ricorrendo al to, non ricordando che errare humanum stesso crimine Piero Dani che ho dife- conosco da diverso tempo -inizia Enzo dirlo, potrebbe portare ad una comple- Collegio dei Probi Viri. Ora, però, de- est, perseverare autem diabolicum, ha so con tutte le mie forze e le mie facol- schiarendosi la voce con un mezzo ta rottura sentimentale con strascichi mocraticamente lo pongo ai voti per al- fatto credere a tutti noi che avrebbe pre- tà, desistendo solamente quando la vit- colpetto di tosse- è stato facile condan- impensabili nella conduzione della Far- zata di mano.”. Le domande sono: a)- senziato alla partita, illudendoci som- toria non avrebbe pagato l’indefesso la- narlo perchè egli s’è condannato da solo macia Centrale a Poggio Rusco. L’in- sei favorevole al verdetto?; b)- sei con- mamente ed ha poi, Cicero pro domo vorio della difesa. Quello che balza più non portando nessuna difesa all’accusa qualificabile comportamento, comun- trario all’applicazione del verdetto?; c)- sua, aggravato la sua situazione offen- evidentemente agli occhi, mi spiego?, è fatta da Zanini circa il fatto denuncia- que, mi induce a mostrare pollice verso ti astieni dal votarlo? Voteremo il ver- dendo la signora Pia ignorando, o fa- la mastodontica, ciclopica dimentican- to che Piero, il giorno dopo la telefo- e, quindi, a condannare il D’Inzeo per detto e vi chiedo di dare un segno ener- cendo credere, d’essersi completamente za che Paolo ha somministrato a mo- nata del presidente era in macchina an- dimenticanza aggravata.”... MAI che gico e determinato per sottolineare che dimenticato del compleanno quasi che, glie e suocera, offendendole profonda- dando per gli affari suoi. Comportan- esordisce affermando che lui si sarebbe quando il C. d’A. del GRUPPO DEI la dottoressa, fosse un ectoplasma e non mente senza alcuna possibilità di reden- dosi così, Piero ha facilitato il verdetto comportato esattamente come Paolo. CIRENAICI DI CANTABOA decide d’esegui- la madre di suo figlio Carlo. Mi spiace zione e di risurrezione. Chi sono io di condanna. Per il dottor D’Inzeo, con Non si può trascurare la moglie e spe- re una qualsiasi azione occorre ch’essa citare particolari familiari ma essi fan- però, mi spiego?, per assurgere a colui il quale ho relativa dimestichezza e non cialmente nel giorno del suo comple- sia seguita e praticata da tutti.”. ... voti no di una semplice accusa una superac- che, pur senza peccato, debba scagliare lo conosco bene come conosco Dani, è anno! ... Dichiara d’essere per una tota- 6 a favore del verdetto; voti 1 contrari cusa dalla quale, festina lente, si può sol- la prima pietra? Se sarà proprio neces- più difficile per me emettere un giudi- le completa assoluzione per Paolo al verdetto; voti 1 astenuto ... quindi di- tanto uscire cum grano salis pagando sario, scaglierò l’ottava, la settima e, mi zio onesto. Quello che mi fa maggior- perchè moglie e suocera sono peggio, chiara chiusa, alle ore 01 e 33 minuti, un sostanzioso fio a dalla voglio rovinare, anche la sesta ma non mente perplesso, però, è il suo compor- molto peggio di una malattia. ... il PRE- la seduta ringraziando, per la fattiva col- “Gina” testè premiata con il “tortello più su! Adesso come adesso, mi spie- tamento scandaloso quando per quin- SIDENTE & GIUDICE UNICO ... laborazione tutti gli intervenuti. Stralci del “Verbale n° 80” del 9 gennaio 2007 Il Consiglio d’Amministrazione del CCC riunito a cena dal socio Orlandini, per decidere sul maleducato abbandono del socio Mario Setti dall’amichevole incontro nel Caffè Leon d’Oro proprio quando il socio Paolo D’Inzeo s’accingeva a recitare una sporca barzelletta contro il Presidente del Consiglio “pro tempore”.

Oggi, 9 gennaio 2007, ... Consiglio nomina Giudice Unico il neosocio A. lippica dicendo che il socio D’Inzeo vol- do, signor Giudice Unico una punizio- sonestamente di parola! Benefici a chi d’Amministrazione del GRUPPO DEI CIRE- Clines Bazolli. Autorizza Setti a difen- le continuare la recitazione della barzel- ne esemplare, una condanna quasi a la mantiene! -continua Mai- Ecco per- NAICI DI CANTABOA in Seduta Speciale ... dersi e lo invita ad effettuare ... difesa. letta e, per mantenere fede a quanto ave- vita!”. ché concordo pienamente con Benetti Paolo D’Inzeo, a norma dell’articolo 12 SETTI, ringrazia il presidente d’aver ac- va promesso, uscì dal Leon d’Oro sen- Viene concesso di parlare a ZANINI nello scagionare Setti da qualsiasi col- dello Statuto, per giudicare l’inqualifi- cettato le sue proposte ed inizia riferen- za salutare tranne un cenno al rappre- che si dichiara d’accordo al 100% con pa, anzi!: è da elogiare perché non è ve- cabile comportamento di Mario Setti do i termini dell’accaduto per il quale è sentante di supposte bofonchiando: la tesi del difensore. Rincara la dose ag- nuto a meno a quanto promesso. Mi che abbandonò un occasionale amiche- accusato. “Eravamo, Zanini, il presiden- “Forza Italia!”. Per questo motivo, Set- giungendo che egli medesimo, in cuor spiace per Paolo, ma ha torto marcio”. vole consesso nel Caffè Leon d’Oro, te ed io -inizia Setti- seduti al tavolinetto ti si dichiara non colpevole perchè pro- suo, ha sempre, tacitamente, disappro- Io, ORLANDINI, ... dico subito che mentre D’Inzeo iniziava a dire una sto- alto, davanti alla vetrina di ovest del ditoriamente e vilmente provocato e vato quel fare apparentemente disinvolto Setti si è comportato molto male nei riella sul Presidente del Consiglio della Leon d’Oro a chiacchierare del più e del chiede al Giudice Unico di assolverlo del Setti che gli attira le antipatie di tutti. confronti di D’Inzeo ed inoltre denun- Repubblica Italiana. ... nella casa del so- meno, dell’alto e del basso, con davanti con formula piena. “È giunto il momento -dice Zanini- di cio qui “che è stato sempre segretario cio Orlandini, in Via G. Verdi 25 a Pog- a noi tre bicchieri con dentro Sanbittèr DANI chiede di difendere il suo assi- dargli una severa lezione affinché cam- delle altre sedute, e scrivendo mentre gio Rusco. ... oltre al presidente Canossa, bianco. Entrano nel Leon d’Oro la dot- stito che, poco prima, gli ha passato 100 bi quel suo superbo atteggiamento. De- parlava non si capiva nulla di quello che sono presenti ... Zanini, ... Setti ... Benet- toressa Pia Roveri, il di lei marito Paolo euri. ... Sostiene che non è civilmente ve scendere al nostro livello, che è quel- scriveva e riportato a verbale. Io parlo e ti, Dani, Mai, Orlandini ed il socio D’Inzeo ed un’altra persona che reputo possibile comportarsi come ha fatto lo che è. È d’uopo che ripeta qui la fra- poi scrivo in modo che chiunque legge- D’Inzeo: è assente ... Belluzzi. ... Il pre- sia un rappresentante di supposte”. Setti Setti! È un comportamento da selvag- se che Dani disse a Colognola ai Colli: rà il verbale dopo, capirà perfettamente sidente, ... apre la seduta rivolgendo il continua, precisando il tipo di consu- gi, da ominidi delle caverne! È un com- -Quell’essere... mi fa schifo!-”. Tra l’am- quello che ho detto. Dico che la maledu- suo saluto e quello di tutti i soci del mazioni ordinate dai tre che si abbuffa- portamento inammissibile tra due soci mutolìo generale per la fortissima frase cazione di Setti è continua, greve e pal- GCC all’adepto Aldo Clines Bazolli che, no di panini, croissants e brioches, e che del GCC che devono dare sempre, in di Zanini, è BENETTI a chiedere la pa- pabile in ogni circostanza. Egli si per- automaticamente viene cooptato ed la dottoressa Roveri indica al marito la privato ed in pubblico, dimostrazione rola. Avutane facoltà, sostiene che chi è mette continuamente di prendermi in iscritto sul Libro dei Soci. Dichiara di nostra presenza. “Voltatosi verso di noi di reciproco rispetto e di buone manie- veramente uomo è uomo sempre, e che giro per il mio dialetto e per la pronun- nominarsi Giudice Unico e informa che e veduto che anch’io ero presente, -con- re. “Ma chi crede di essere Setti? Il ras se Setti aveva anticipato al D’Inzeo che cia del sabbionetano facendomi appa- D’Inzeo sarà difeso da Dani e Setti da tinua Setti- scorsi nei suoi occhi un im- del quartiere? Dionisio di Siracusa? Il se avesse continuato se ne sarebbe anda- rire come un troglodita. Per questi mo- Benetti. Nomina Orlandini segretario ... provviso lampo satanesco che intende- Saddam Hussein di Poggio? È ora di to, bene ha fatto ad andarsene. Non è tivi ed anche altri, do pienamente ra- della seduta in cui si discuterà sul se- va dire: -Adesso t’aggiusto io!!- Poi, con finirla con la mordacchia al libero par- ammissibile che un uomo dica una cosa gione a Paolo che è sempre educato, mi guente Ordine del Giorno: la sua caratteristica camminata, seguito lare, e se uno vuol dire una storiella su e poi ne faccia un’altra! Setti è stato coe- rispetta e mi stima e quindi chiedo che — 1)- Comportamento offensivo e da moglie e dal rappresentante di sup- Berlusconi la può dire quando e come rente con sé stesso e per questo va assol- Setti sia condannato il più pesantemente scorretto del Socio Mario Setti avverso poste, Paolo si è avvicinato al nostro ta- vuole! Ma dove siamo? Nel Nord-Co- to in pieno. D’Inzeo, deve accettare tale possibile”. ... D’INZEO ... di parlare. al socio Paolo D’Inzeo in un pubblico volinetto con in faccia un sorrisetto, mi rea? In Uganda?”. Dani continua riba- comportamento perchè egli medesimo Afferma che Setti lo ha trattato a pesci locale; scusi signor Giudice Unico, da aspide dendo che Paolo poteva dire quello che ha perseguito il suo. Paolo pertanto, de- in faccia e questo trattamento non se — 2)- Varie ed eventuali riguardanti il di cleopatresca memoria.”. Setti precisa voleva, quando voleva, e dove voleva e ve imparare a stare al mondo e per que- l’aspettava. Quella che voleva racconta- punto 1°; che ci furono i saluti, presentazioni di che, per dimostrare la propria educazio- sto la sua richiesta è fondata sul nulla, re era una edulcorata storiella che non — 3)- Provvedimenti disciplinari rela- rito, stereotipate frasi quali: -Cosa fate ne, gli astanti dovevano ascoltarlo fino vanificando la richiesta di punizione voleva essere offensiva verso il Presiden- tivi. qui di bello?- -Avete visto che bella gior- al termine del discorso. “Egregio Giu- invocata dal suo difensore. Anche MAI, te del Consiglio dei Ministri della Re- Chiede di fare una dichiarazione SET- nata?- -Guardate come piove!- -Que- dice Unico, -implora Dani- eccelsi con- avuta la facoltà d’intervenire, si dichia- pubblica Italiana. Ringrazia il suo di- TI, al quale viene data facoltà di paro- st’anno la primavera è in anticipo!- e così siglieri e soci, non vi pare che il com- ra concorde con Benetti. Già da diversi fensore che ha capito benissimo la si- la. Egli chiede che a Giudice Unico sia via dicendo. Precisa Setti che Paolo, re- portamento di Setti, oltre che lesivo nei secoli nel commercio della campagna la tuazione ed il comportamento dei pre- nominato il socio A. Clines Bazolli al putando maturo il tempo per la sua spa- confronti del consocio Paolo D’Inzeo, parola data era simbolo d’onestà e di senti al fatto. “Ovviamente voterò a mio posto dell’autonominatosi presidente rata intenzionata a colpirlo nell’intimo, non sia stato sommamente e maledu- sapere stare al mondo. I mediatori, spe- favore -dice D’Inzeo- e la mia coscien- Canossa ed, inoltre, garantendo d’avere esclamò: -La sapete l’ultima su Berlusco- catamente lesivo nei confronti del Grup- cialmente, stavano ben attenti a mante- za sarà leggera come sempre”. CANOS- in Benetti la massima stima e fiducia, ni?- “A quel punto, signor Giudice Uni- po dei Cirenaici di Cantaboa nella sua nere la parola data perché, in caso con- SA dice che è arrivato il suo turno ed afferma di volersi difendere da solo. co, -continua Setti- ebbi conferma dei totalità? Non credo che in altri sodalizi trario, le proprie mediazioni languiva- inizia dichiarandosi molto dibattuto Con gesto degno di Attilio Regolo, di miei sospetti: voleva farmi male, male che si rispettino, un comportamento del no fino a cessare del tutto mandando sulla decisione da prendere. Esamina Muzio Scevola, di Orazio Coclite e dei dentro! Guardando Paolo negli occhi, genere possa passarla liscia! Chi ha pec- in rovina la famiglia, moglie e piccolissi- dettagliatamente tutti gli interventi che fratelli Orazii e Curiazii, il presidente gli dissi che se avesse continuato, me ne cato, espii! Per tutto quanto ho detto, e mi bambini, senza più una goccia di lat- l’hanno preceduto. “Zanini -dice Loren- si dimette dalla carica appena assunta e sarei andato.” . Setti termina la sua fi- anche per tanto altro che non dico, chie- te per sfamarsi. “Guai a chi manca di- segue in ultima pagina IL CORRIERE DI CANTABOA — 20 — Venerdì, 15 marzo 2008 zo- nel suo intervento ha messo argo- “Il risultato di parità, 4 a 4, viene mentazioni che sanno troppo di perso- completamente mutato dando la vit- nale. E pure da Orlandini esce qualcosa toria a Mario Setti per 5 a 4 perché, NOVE ANNI di astioso, di ripicche per fatti esterni a l’articolo 9 dello Statuto Sociale pre- quello che dobbiamo considerare. Dani, vede la parità e precisa che il voto del si sa, ha difeso ottimamente Paolo e non presidente Canossa, in questo caso, Il 20 febbrajo 1999, sabato, nove su IL CORRIERE DI CANTABOA di quest’anno. Arnaldo a capo di ogni “campagna gli si può dar torto come non si può vale doppio. In base a quanto detto, anni fa, uscì il quarto numero del Non è stato possibile tenere un dia- venatoria”? Ricordi i pranzi in ri- dare torto alla posizione di Paolo che è dichiaro innocente Mario S...”. nostro giornale. Tante furono le rio aggiornato di tutti gli accadi- storanti nei quali, dopo qualche direttamente interessato. Come si può ... interviene BENETTI che si scusa su- proposte e le prese d’impegno da menti, per cui le narrazioni seguo- tempo dal nostro arrivo, i gestori non capire l’appassionata autodifesa di bito per aver interrotto il Giudice Uni- parte dei presenti alla cena in casa no un andamento grafico piuttosto venivano al nostro tavolo per dimo- Mario che ha tentato di spiegarci il pro- co e dichiara di voler fare una conci- Canossa per la realizzazione del che temporale. C’è anche un altro strarci il loro apprezzamento per prio comportamento, e che di questo liante proposta. “Premetto che in cuor quinto numero. Ma, si sa benissi- importantissimo argomento da pre- l’allegria che avevamo portato nel aveva avvisato la controparte”. Canossa, mio desideravo che la votazione si con- mo che l’uomo propone ma è il cisare: qualche articolo appare ana- locale? Ricordi quando, in una afosa si rischiara la voce bevendo alcuni sorsi cludesse come si è conclusa, anche se buon Dio che dispone. Ragioni di cronistico per gli aspetti personali serata d’estate, uno di noi che mo- d’acqua, poi riprende. “Mi sono parsi ho tifato per Setti. È innegabile che i salute, infatti, misero k. o., nel mese che non sono più quelli di nove strava bicipiti possenti dalle corte molto equilibrati gli interventi di Enzo due soggetti, Setti e D’Inzeo, hanno di maggio, colui che materialmen- anni fa. Volutamente, infatti, non si maniche della camicia, ai curiosi e di Sergio Mai che, a mio giudizio, han- caratteri forti che si spezzano ma non te “faceva” il giornaletto. La preca- accenna ad una gita fatta in Liguria vicini di tavolo che gli chiedevano no tenuto conto di un aspetto essen- si piegano e questa sera lo hanno di- rietà della salute complicò la vita da una associazione locale cui par- quale attività svolgesse, rispose che ziale: l’onestà comportamentale dell’in- mostrato. Apprezzo Dani che ha mes- della stessa persona anche nell’an- teciparono diversi “Cirenaici” ed al faceva l’ostetrico!? Alle nostre mat- dividuo in generale e di Mario in parti- so tutto il suo impegno per far giunge- no 2001 e fu ancora procrastinata fatto che proprio lì, forse, fu inav- te risate si voltarono tutti i com- colare. Dichiaro che darò il mio voto in re alla vittoria il suo assistito. Valuto l’uscita del giornalino. Malevoli vertitamente gettato un piccolissi- mensali che vollere sapere quanto favore di Mario. Invito a pronunciarsi rilevante l’arringa del Setti, che avrei chiacchiere e qualche altra diceria mo seme disturbatore che, oppor- era successo. Chi dimenticherà le sulla dibattuta questione -continua dovuto difendere io, che con passione di carattere temporale fecero e de- tunamente irrigato e concimato, è sanguinose offese riferite agli ospi- Canossa- anche il neosocio Bazolli che, ha perorato la propria causa. Concede- terminarono la non uscita del noti- divenuto una rovere d’un metro di ti che un “pagatore di pegno” inviò reputo, abbia capito perfettamente quel- temi, però, di fare grandissimi compli- ziario. diametro e difficilmente si potrà col telefonino, salvo poi uscire da lo che è successo”. BAZOLLI assicura menti al presidente Canossa, e non tan- La mia personale esperienza mi segare. dietro un paravento con la “coda” di aver capito perfettamente sia la si- to perché abbia dato ragione a me ed a porta a confermare quanto ho im- Durante questi nove anni la libera tra le gambe? tuazione iniziale, sia lo svolgimento del Mai, ma perché ha colto nel segno quan- parato: come per le vere società è associazione dei “Cirenaici di Tutti ricordi e rimpianti di una bel- dibattito che, a suo giudizio, è stato e- do ha parlato di un giudizio generale sufficiente un numero dispari di Cantaboa” ha perduto qualche im- la stagione che non è più possibile saustivo. Avverte, Clines, “che però è piuttosto che particolare. Setti e soci e tre sono troppi, anche per le portantissimo elemento e ne ha tro- rinnovare. Tanti ricordi che “ci aiu- solamente da stasera che vengo a con- D’Inzeo, questa sera, hanno simboleg- diverse aggregazioni che non com- vati di altrettanti validissimi. Si veda tano a vivere” come scrive un noto tatto con il Gruppo dei Cirenaici di giato i due volti della condizione uma- portano alcun impegno per gli ade- alla pagina precedente che nel “Li- filosofo umanista. E con questi vi- Cantaboa del quale avete voluto farmi na: la coerenza con i propri convinci- renti, si giunge ad un momento in bro dei Soci” ci sono solo delle ag- vremo! socio. Mi è estremamente difficile en- menti ed il pressappochismo che impe- cui uno o più soci, si disimpegna giunte e dai nomi dei fondatori, L’ultimo fatto, gravissimo, verifica- trare subito nella vostra mentalità, nel ra oggi in Italia. Noi siamo noi, e non autonomamente. Chi legge le pre- sono stati tolti, purtroppo, i soli soci tosi all’inizio di quest’anno, ha ri- vostro modo di stare assieme. Ho favo- dobbiamo piegarci ad altrui volontà a senti note, specialmente i “Cirenai- Carlo Canossa e Mario Magnoni i guardato il deplorevole comporta- revolmente notata molta amicizia e sti- costo di morire, se siamo uomini. In ci di Cantaboa” sanno che le cose quali, pur non menzionati nel- mento pubblico di due Soci. Tro- ma reciproca che va oltre alle diverse po- caso contrario saremmo banderuole al stanno come è qui scritto. Se a tut- l’elenco, sono sempre presenti nel vatisi per caso dal barbiere, Paolo sizioni del finto processo; è innegabile vento, sepolcri imbiancati. Le due po- to questo aggiungiamo l’accresci- nostro cuore, nel nostro pensiero. suggerì al barbitonsore di tagliare -continua Clines- che tra voi esista una sizioni -continua Enzo- sono antiteti- mento degli anni sul groppone (an- Cos’altro dire sull’uscita di questo un’orecchio a Piero mentre gli complice volontà di divertirvi in modo che ed è impossibile conciliarle: hanno che chi si sente ancora giovane deve numero del giornale che, ci si può rifilava le basette. Piero attese che sano, civile. Tutto questo l’ho molto gra- tutti e due ragione ed hanno tutti e due fari i conti con nove anni già vissu- scommettere, non uscirà mai più? Paolo si sedesse per il “trattamen- dito e vi ringrazio ancora del vostro invi- torto. Per questi motivi, propongo che ti), i diversi interessi della vita e le Chi li ha, si tenga cari i numeri usci- to” ed istigò il barbitonsore a ta- to. Non potete pretendere, però, da me si dichiarino tutti e due vincitori ed an- sue contraddizioni, le passioni che ti dal 1993 in avanti (15 anni fa) gliargli il collo. un parere positivo o negativo nei con- che tutti e due sconfitti, e che accettino tendono a placarsi ed a modificarsi perchè potranno essere fonte di L’ingiustificabile comportamento fronti sia di Paolo e sia di Mario che di contribuire con il 50% ciascuno alla col trascorrere del tempo, si riesce spensierati, comici, simpatici e di- dei due “Cirenaici”, ha causato di- conosco molto bene. Tanto più che mi spesa della cena riparatrice. Spero tan- ad avere un quadro piuttosto veri- vertenti ricordi. sperazione e sconforto nei sensibi- avete nominato Giudice Unico e quin- to che le due parti accettino e prego il tiero di quanto è passato. Eppure Ne sono state fatte tante e tante, e lissimi animi degli altri Soci. Qual- di, anche se assolutamente non dovrei Giudice Unico di farli concordare in tal sono successi diversi fatti, diverse di tutte è rimasto, nella nostra men- cuno non è riuscito a trattenere le pronunciarmi, dico che personalmente senso.”... Setti e D’Inzeo si guatano per questioni tra i “Cirenaici”. Alcuni te, il ricordo di esse. Ricordi le “pa- lacrime e qualcun’altro non esce di questi e di queste sono riportate rate” per la cattura delle lepri con più da casa. mi asterrò e giudicherò in base alla vo- qualche minuto vanno l’uno verso l’al- Mario Setti stra votazione”. ... e Clines sopra un fo- tro e si abbracciano. glietto scrive: 1°) ha ragione Mario Stabiliscono, ... segretario Orlandini di Setti? 2°) ha ragione Paolo D’Inzeo? mettere a verbale, che la cena ... si svol- 3°) vi astenete dal giudicare? Il segre- ga nel locale denominato “La vigna” a tario formula ad alta voce le domande San Rocco di Quistello entro quaranta ed invita i Cirenaici presenti a dichiara- giorni dalla data odierna. FARMACIA CENTRALE dott.ssa ROVERI PIA re il proprio voto. In seguito ai risultati Il presidente Canossa, alle ore 12 e mi- riportati in calce, che vedono le due nuti 57 dichiara chiusa la seduta e rin- parti in parità (4 a 4) ed un astenuto, il grazia tutti gli intervenuti per la fattiva Giudice Unico emette il seguente ver- collaborazione. detto: via Matteotti, 86 - POGGIO RUSCO (MN) PICCOLA PUBBLICITA’ tel. 0386/51039 - fax 733809 La pubblicità sopra IL CORRIERE DI CANTABOA è data in concessione alla PDF Pubblicità & Promozioni commerciali S. p. 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