Corriere Di Cantaboa N° 5
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Anno XVI, n° 5 Poggio Rusco, Venerdì 15 marzo 2008 IL CORRIERE DI CANTABOA NUMERO SPECIALE PER GLI OSPITI DELLA TRADIZIONALE CENA IN CASA CANOSSA / ORA IN CASA DANI CHOCCANTE RIVELAZIONE A CANTABOA! Cittadini sotto l’incubo della magia nera e della imperscrutabiltà degli eventi. C’è chi se la ride sotto i baffi. REMO & LORENZO HANNO I PIEDI DOLCI! PERCHÉ Questo è il terzo “Perché” in nove anni. Il primo, datato venerdì 6 feb- Le diverse varietà di barbabietole seminate non c’entrano! brajo 1998, spiegava l’uscita de IL CORRIERE DI CANTABOA. Il secondo “Perché”, Il signor Anasta- vedeva la luce il 20 febbrajo 1999 ed affermava che il giornale usciva sio Dani è dece- per puro diletto dei commensali duto poco dopo la della cena in casa mia. Poi, il silen- data stabilita per zio! Fino ad oggi non ci sono stati l’uscita del gior- altri “Perché”. Perché? Forse, sono nale. La redazio- state pronunciate parole di biasi- ne sapeva di fargli mo, dette a denti stretti, contro An- gela e me per la mancata uscita in- cosa gradita inse- vernale, nel 2000, del n° 5 de IL COR- rendolo nel ruolo RIERE DI CANTABOA! Quelle che più hanno di protagonista di fatto male, veramente male, sono le un fatto di crona- parole dette dietro le spalle. E ce ca locale (total- ne sono stati di amici che hanno mente inventato). sparlato a vanvera, senza conosce- re il vero motivo della mancata Per motivi diversi, uscita del giornale! Uno (sempre lui, IL CORRIERE DI CANTABOA neanche a farlo apposta), notoria- non uscì e il signor mente conosciuto con quel nomi- Anastasio non po- gnolo che ricorda li grasœli, ha per- té leggersi. sino sostenuto che Angela non è più capace di cucinare da quando si è Tutta la redazione messa a fare solo dolci e pasticcini. ha voluto mante- Non elenco oltre le maldicenze, le nere lo stesso tito- cattiverie che, quali maleodoranti lo d’allora, perché carogne, circolavano, hanno circo- sa che gli avrebbe lato e (purtroppo) circolano intor- no agli amici cantabovini! La veri- fatto molto piace- tà vera (ancora purtroppo) è un’al- re. tra ed è una verità tragica, lacri- Per questo moti- mevole come le notizie di un TG, vo, nell’alto dei angosciante come la mancata cat- Foto: Al Tarabascan cieli, dove certa- tura di una lepre da parte del Cic- mente sarà, glie- cio! Le obiettive ed incontrovertibili col- Fotografati mentre fanno il miracoloso pediluvio. Intorno ai due soggetti è ben visibile l’atmosfera luciferina che ne sarà inviata u- pe sono gli attacchi alla salute ad aleggia nei pressi della gora miracolosa. Si noti, inoltre, l’aria trasognata, da gnorri, dei due. na copia. un familiare e ad un redattore, mol- to importante, del giornale. Per for- Credevano di farla franca! Non hanno fatto i conti con il vecchio Dani! tuna, gli accidenti si sono risolti nel migliore dei modi ed il giornale tor- na oggi con la malcelata intenzione di divertire. In questi nove anni so- no successe diverse cose (lavoro, af- fetti, situazioni economiche, situa- zioni familiari, ecc.) che, via via, GRAZIE ANASTASIO ! hanno modificato i rapporti inter- Gli interessati devono riconoscen- vi trattori con i motori accesi, s’era- samente sguataranti con i loro pie- todossamente ossequioso sia a Gio- personali, seppur minimamente e, za eterna al concittadino signor A- no seduti in riva alla gora, posta tra di nell’acqua cristallina dell’Ulmo- ve sia a Cesare, a sua volta infor- di conseguenza, hanno modificato nastasio Dani. In uno dei suoi diu- le loro due proprietà che da secoli, na, si udivano distintamente risate mò, col cellulare, questa Redazione i relativi comportamenti. turni sopralluoghi in trattore a me- millenni, è volgarmente chiamata di godimento e sommamente deli- che inviò l’umile vostra cronista che Ho descritto solamente quello che lonaia ed a polenta, ha sorpreso il Ulmona. Stavano seduti vicinissimi ziate simili ai gridolini di bambini accorse con cannocchiale a fuoco ha riservato a tutti noi la vita che, signor Remo Zanini ed il signor Lo- sulla riva —riferisce il signor Ana- soddisfattissimi dei loro giochi. automatico e la Canon digitale. comunque la si viva, vale la pena di viverla. renzo Canossa in atteggiamento stasio— con immersi i piedi e par- Il signor Dani, non volendo essere Aiutata dal signor Piero Dani (in- Questo terzo “Perché” intendereb- insolito e preoccupante per uomini te della gamba, fino al polpaccio, il solo testimone di tanta decaden- finitamente lo ringrazio!) che sprez- be ripristinare ciò che è già stato. timorati di Dio e ligi alle regole na- nell’acqua. Il signor Anastasio con- za umana, ha subito informato il fi- zante del pericolo e facendo molta Lorenzo Canossa turali. Essi, abbandonati i rispetti- ferma anche che dai due, voluttuo- glio Piero tramite cellulare che, or- # segue in seconda IL CORRIERE DI CANTABOA — 2 — Venerdì, 15 marzo 2008 # segue dalla prima attenzione per non squaiar la gasza, la strafottenza con la quale si com- m’incitava ad agire, mi sono avvici- portavano. Il mondo (come in Il cie- Foto: Al Tarabascan nata al luogo dove i due “capriccio- lo in una stanza di Gino Paoli, can- si bambini”, davano sconcertante tata da Mina) per loro non esisteva spettacolo di loro stessi e, acquatta- più; c’erano soltanto alberi... alberi ta e circospetta come una pantera infiniti... come se non ci fosse più nera del Sarawak, li ho aggirati fino niente al mondo ... ad averli proprio di fronte. Ho emes- In quest’irreale atmosfera, greve, so per tre volte il verso della qua- con aria pesantissima, sono dovuta glia in amore e loro si sono voltati stare acquattata per quattro ore, con curiosità. In quell’attimo, ho senza bere, senza mangiare e sen- scattato la prima foto che è quella za poter fumare per il timore d’es- in prima pagina, sotto la testata. I sere scoperta. Quando Dio ha volu- due soggetti, incuranti di tutto e di to, hanno tirato i piedi fuori dal- tutti, poi hanno continuato nei loro l’acqua e sono rimasti trasognati giochi ridendo e mugolando piace- sulla riva senza rendersi conto do- volmente. È stata fatica improba re- v’erano e cosa avevano fatto! Gran- primere in continuazione l’inconte- de preoccupazione ho avuto per il nibile desiderio di ridere provocato giovane Dani il quale, durante la dall’umoristica scena cui ho assisti- ferma ha argatato anche l’anima e to e che, purtroppo, devo raccontar- non era più in condizioni di cam- vi. Puerile, infantile, fanciullesco, minare da solo. Ho dovuto soste- bambinesco (ho terminato gli agget- nerlo fino a quando ha potuto reg- tivi che si confanno), il loro compor- gersi sulle proprie gambe. tamento mi ha rivoltato lo stomaco Ribadendo la volontà di non pub- e mi ha fatto adorare tutti i cartoni blicare altre foto, oltre alle due che animati (specialmente giapponesi) potete vedere, la vostra cronista in- che ho avuto la ventura di vedere tende attirare la vostra attenzione su tutti i canali televisivi (meno sopra quella pubblicata in questa I due soggetti sono stati colti subito dopo il pediluvio. È chiaramente visibile la perdita delle facoltà quelli di Sky). Perché?? In riva al- pagina. In essa si nota la totale intellettive e di qualsiasi senso del pudore (si veda la panza in primo pianodell’uno e lo sbracamento l’Ulmona, ho visto scene così sem- mancanza di un qualsiasi freno i- dell’altro). È innegabile che viene immediatamente da pensare, come ha suggerito la signora Angela, che plici e povere di spirito che neanche nibitore. L’individuo in primo piano, dai due esca il sospiro: — Ch’aggia a fa’ pe’ magnà! — i marines americani avrebbero fat- discinto in maniera da offendere il to vedere ai prigionieri irakeni per più duro e cinico dei pudori, è un che finalmente sia stata fatta giu- — Non so se posso... Oramai. pe- abbatterli moralmente. Ho visto sce- insulto per gli occhi che lo guarda- stizia. Ringrazio con tutto il cuo- rò, è passato tanto tempo che... Par ne, che neanche i più scadenti e doz- no. L’altro, più discosto, si asciuga L’intervista re, il signor Anastasio Dani che ha farla cürta... Lorenzo aveva dato un zinali scrittori per la letteratura in- il sudore della colpa e senza alcuna Sul gravissimo fatto boccaccesco ca- scoperto la vera verità. — passaggio sopra al proprio furgo- fantile non abbiano mai immagina- vergogna si mostra quasi come pitato all’Ulmona, ormai divenuto di — Se l’aspettava? — ne al comune amico Mario per an- to e scritto. La parola “sconcio” al mamma lo ha fatto. Finalmente an- dominio pubblico, ho intervistato un — D’acchito devo rispondere di dare a Malcantone a comprar me- cospetto di tali immagini che, pur datisene, sono corsa nel luogo ove comune amico dei due reprobi, il si- no! In cuor mio, pur non essendo loni per la famiglia. Non ricordo fotografate non sono assolutamen- erano stati per rinvenire qualche re- gnor Bruno Gavioli, che così si è e- vendicativo per natura, però ho bene... Mario... si Mario aveva i cal- te pubblicabili per non turbare la perto particolare, testimoniante il sempre sperato l’insorgere di qual- zoncini corti dato il gran caldo. quiete pubblica, per non rovinare fatto. spresso. l’unità familiare e per non divenire Sull’erba, erano rimasti un fazzo- — Signor Gavioli cosa pensa della cosa che stabilisse la verità. — Beh... durante il tragitto Lorenzo, io u-na fuorilegge, diventa una lode, lettino di carta e un lussuoso Gioco scoperta a Cantaboa dei suoi due a- — Signor Gavioli vuol citare qual- che guidava, staccò la mano destra un elogio, un “vorrei farlo anch’io”.