www.deportati.it TRIANGOLO Giornale a cura IT dell’Associazione nazionale ex deportati politici Nuova serie - anno XIX N. 2 Ottobre 1999 Sped. in abb. post. Art. 2 com. 20/c ROSSO legge 662/96 - Filiale di Milano La continuità di un impegno La condanna all’ergastolo del criminale Saevecke, carnefice degli Il nostro giornale, utile antifascisti alla documentazione storica, sede di un dibattito di piazzale I 15 antifascisti assassinati il 10 agosto 1944 a piazzale senza pregiudizi. Loreto su ordine di Theodor Emil Saevecke. Il presidente Maris a pag. 3 Loreto Straordinarie testimonianze e immagini inedite a pag. 26 Una sentenza per la storia

La visita Dalla tragedia dell’Aned del al presidente Kosovo Ciampi una lezione alle pag. 4 e 5 e un monito

La missione di Leo Valiani, antifascista e storico Intervista a Gianfranco Maris da pag. 8 a pag. 6

1 Questo numero

pag. 3 La continuità di un impegno IT pag. 4-5 L’Aned dal presidente Ciampi pag. 6 Leo Valiani antifascista e storico Triangolo Rosso pag. 8 Dalla tragedia del Kosovo una lezione e un monito pag. 14 I nostri ragazzi in visita ai Lager Giornale a cura dell’Associazione nazio- “... E pensare che camminavo dove migliaia nale ex deportati politici nei campi nazisti erano morti” San Sabba: “Lacrime e disperazione erano lì, con noi via Bagutta 12 - 20121 Milano. in quel cortile silenzioso” Tel. 0276006449 - Fax 0276020637. L’omaggio degli studenti al “Ghetto dei bambini” E - mail: [email protected] di Terezin Friuli: l’Olocausto in 150 temi Direttore: Gianfranco Maris Più numerosi da Sesto S. Giovanni pag 18 Uno scambio di prigionieri avrebbe salvato Ufficio di presidenza dell’Aned 30.000 ebrei ma Churchill lo bloccò Gianfranco Maris (presidente) Bruno Vasari pag. 19 Si chiama Auschwitz, Dachau e San Sabba Bianca Paganini il prezzo pagato da Ronchi alla libertà Dario Segre pag. 20 I siciliani nei lager: Italo Tibaldi una pagina poco nota nella storia italiana Miuccia Gigante pag. 21 Scuola “Lezioni” di storia con i testimoni Comitato di redazione pag. 26 Dopo Saevecke è tempo di colpire gli altri assassini Giorgio Banali rimasti impuniti Ennio Elena La carriera di un gerarca: da feroce aguzzino Bruno Enriotti Franco Giannantoni della Gestapo a Milano ad agente della Cia Ibio Paolucci (coordinatore) e del governo di Bonn Pietro Ramella Il procuratore Rivello: “La Gnr e la Muti sgherri dei tedeschi.” Fu eccidio,non rappresaglia Redazione di Roma Aldo Pavia L’avvocato Gianfranco Maris, parte civile: “Una sentenza che aiuta a capire la storia” Collaborazione editoriale Una testimonianza: “Trasferiti per Bergamo” Franco Malaguti Ma andavano alla morte Maria Rosa Torri pag. 38 Biblioteca Marco Micci Ritratti di donne ad Auschwitz Monica Pozzi Fu “solo” del Führer la colpa del nazismo? Isabella Cavasino Gli ebrei “misti” andavano deportati Rossella Manfredini 1938: l’anno zero dell’Olocausto italiano “L’Urlo” dell’arte anticipò l’orrore Numero chiuso in redazione Il pianista polacco si oppose ai nazisti il 15 ottobre 1999 Suggerimenti di lettura Registr. Tribunale di Milano n. 39, pag. 46 Protagonisti alla Risiera di una celebrazione “diversa” del 6 febbraio 1974. pag. 48 Deportati dalle fabbriche e scomparsi nel dramma Stampato da: Mettere mar- pag. 49 Tedeschi e israeliani diretti da Mehta chio Guado pag. 50 I nostri lutti pag. 51 Quarantamila visitatori nel sito Internet dell’Aned Via Picasso Corbetta - Milano pag. 52 Il congresso dell’Aned si terrà a Mauthausen

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La continuità di un impegno

Il 1¡ marzo 1993 il compa- di Gianfranco Maris, presidente dell’Aned cui hanno anche scritto. gno Dario Venegoni, assu- Ramella e Giannantoni sono mendo la direzione del no- stati impegnati anche nella stro giornale, in sostituzione ricerca storica. di Abele Saba (segretario ge- nerale dell’Aned dal 1962, i loro non voglio di- partigiano, deportato, gior- re altro, perché nes- nalista dell’ “Unità” negli D suno dei lettori anni del giornalismo mili- diTriangolo Rosso, che ri- tante), pur riconoscendo che cordi i tempi del grande gior- qualcosa sarebbe mutato, se nalismo antifascista, può non non altro perché egli appar- ricordare i loro nomi. teneva ad “un’altra genera- Ho scritto proprio “giorna- zione”, prospettava il suo im- lismo antifascista”, perché pegno, nel segno della con- ad esso voglio riferirmi, non tinuità, per un “foglio aper- per prospettare strumenta- to, unitario, tollerante, ma lizzazioni o manipolazioni non per questo meno rigoro- giornalistiche dell’informa- so e combattivo, utile alla do- “ zione o della ricerca storica, cumentazione storica, sede ma per sottolineare la pas- di un dibattito senza pregiu- sione che il nuovo comitato dizi”. ... Triangolo rosso manterrà di redazione porterà nel no- Il 1¡ giugno 1999 il compa- la sua identità di giornale vivo, stro foglio, di cui soprattut- gno Dario Venegoni, non di- to voglio che continui a far sponendo più di tempo libe- attento, appassionato. sentire ai lettori la grande ro da dedicare al Triangolo passione politica. Rosso a causa dei suoi nuo- realizzare, nella continuità, gruppo di giornalisti che si ni impegni professionali e non quel“ foglio che prospettava collocano, come fu Abele riangolo Rosso conti- potendo l’Aned offrirgli di nel momento in cui prende- Saba, nella tradizione del mi- nuerà ad essere il gior- dedicarsi a tempo pieno va in mano il testimone la- gliore giornalismo antifasci- Tnale del pensiero e dei all’Associazione su basi pro- sciato da Abele Saba. sta: Ibio Paolucci, Ennio sentimenti degli ex deporta- fessionali, si è congedato da A tutti i lettori assicuriamo Elena, Giorgio Banali, Pietro ti politici, delle donne e de- noi con un arrivederci acco- che Triangolo Rosso man- Ramella, Franco Giannantoni gli uomini che sono stati ra- rato, che contiene anche tut- terrà la sua identità di gior- e Bruno Enriotti. gazzi con la Resistenza, che to il nostro rammarico. nale vivo, attento, appassio- hanno lottato in questi 50 an- nato. ni per dare un futuro alla me- el momento dei con- Il presidente dell’Aned ne as- ono giornalisti cono- moria e che oggi sono più gedi e delle sostitu- sume la direzione in prima sciuti e di antica mili- che maturi per lanciare Nzioni l’Aned rinnova persona, avendo ricevuto l’a- Stanza che hanno fatto all’Europa del prossimo se- al compagno Dario Venegoni desione entusiasta a fare par- parte per decine di anni del- colo messaggi che siano ben non solo l’espressione di que- te del comitato di redazione la redazione dell’ “Unità”, di più di una testimonianza sto rammarico, ma anche il - accanto a Bruno Vasari, come Paolucci, Elena, Banali di tolleranza, che aprano al- plauso ed il ringraziamento Dario Segre, Bianca Paga- ed Enriotti o de “Il Giorno”, le generazioni del futuro pro- per tutto ciò che egli ha fat- nini, Italo Tibaldi e Miuccia come Giannantoni e che han- spettive di traguardi rag- to, con dedizione ed intelli- Gigante, tutti membri del- no una conoscenza profonda giungibili di una nuova so- genza, in tutti questi anni, per l’ufficio di presidenza - di un dei fatti della Resistenza, di cietà.

3 La rappresentanza dell'Aned ricevuta dal Capo dello Stato L’incontro con il Presidente della Repubblica al Palazzo del Quirinale stato un incontro di to studenti e insegnanti sem- grande significato pre accompagnati da ex de- E’democratico e di al- portati con lo scopo di ricor- to valore etico quello tra il dare e far conoscere in parti- Presidente della Repubblica colare ai giovani che cosa è Carlo Azelio Ciampi e la rap- stato l’orrore del nazismo. presentanza dell’Aned. Il Capo L’Aned - ha aggiunto il sen. dello Stato ha ricevuto nella Maris - ha organizzato 11 con- mattinata del primo ottobre al gressi nazionali e più di 30 Quirinale la delegazione de- convegni culturali oltre ad aver gli ex deportati politici della promosso e curato il proces- Resistenza italiana nei campi so a carico dei responsabili di sterminio nazisti per riba- del campo di sterminio della dire che il silenzio e l’oblio , i cui at- del passato non devono chiu- ti - raccolti in due volumi - dere un secolo drammatico e sono stati donati al Capo del- per riaffermare che la massi- lo Stato. ma autorità della Repubblica Nel futuro immediato costituisce un presidio dei fon- dell’Aned c’è la costituzione damentali valori di democra- di una Fondazione che darà zia nel nostro Paese. vita ad una biblioteca infor- Il presidente dell’Aned, sen. matica internazionale sulla de- Gianfranco Maris, ha ricor- portazione collegata in rete dato al presidente Ciampi che con le biblioteche degli Istituti l’Aned è una associazione uni- storici della Resistenza e con taria che non ha mai cono- quelle dei Musei dei campi di sciuto divisione tra le diver- sterminio nazisti. se “anime” della Resistenza. La biblioteca porterà il nome Una associazione che espri- di Aldo Ravelli, un deportato me non un generico reduci- a Mauthausen, la cui famiglia, smo ma svolge una ben pre- con una sua donazione, ha re- cisa attività di carattere poli- so possibile questo impegno. tico-culturale che si realizza Il sen. Maris ha anche infor- attraverso l’organizzazione mato il Capo dello Stato che ininterrotta di visite ai campi il prossimo congresso nazio- Nelle foto: il Capo dello Stato con il presidente di sterminio da parte di su- nale dell’Aned si terrà in pri- dell'Aned sen. Maris. perstiti, familiari e soprattut- mavera nella “Sala delle La delegazione in colloquio con il Capo dello Stato. 4 Bandiere” del campo di Mauthausen con la parteci- pazione dei Comitati interna- zionali di tutti i campi di an- nientamento nazisti. Visibilmente commosso per queste informazioni, il Capo dello Stato ha innanzitutto rin- graziato l’Aned per la sua at- tività volta a “salvare la me- moria” di uno dei maggiori crimini di questo secolo che si chiude. I processi contro i responsabili di questi crimini - ha aggiunto il presidente Ciampi - non hanno solo un valore ai fini giudiziari, han- no soprattutto un grande si- gnificato storico in quanto gli atti e le sentenze chiariscono in modo definitivo che cosa è stata realmente la politica di sterminio operata dai nazisti anche nel nostro Paese. Il Capo dello Stato - oltre a dare la sua adesione al congresso dell’Aned - ha voluto ricor- dare il significato della sua presenza a Milano ai funera- li di Leo Valiani: “Quando mi sono avvicinato e ho appoggiato la mano sul- la bara, ho provato un’emo- zione fortissima. Mi sono re- so conto che stavo giurando per la seconda volta fedeltà alla Repubblica e allo spirito delle sue istituzioni.”

I componenti della delegazione da Ciampi Ecco la delegazione dell’Aned ricevuta il 1¡ ottobre scorso al Quirinale dal Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi. Gianfranco Maris Aldo Pavia Presidente nazionale dell’Aned, Comandante Partigiano, de- Presidente della sezione di Roma dell’Aned, figlio di depor- portato politico a Mauthausen, Senatore della Repubblica dal tato ebreo ucciso a Auschwitz. 1963 al 1972, componente del Consiglio Superiore della Bruno Enriotti Magistratura dal 1972 al 1978, avvocato. E’ stato 40 anni giornalista dell’Unità, appassionato di storia Bruno Vasari economica e sociale attualemtne conduce una ricerca su “strut- Vice presidente nazionale dell’Aned, Presidente della Sezione ture familiari e condizioni di vita di un villaggio del Monferrato Aned di Torino, deportato politico a Mauthausen, già dirigen- nel XVII secolo”. E’ componente del Comitato di redazione te Rai. del periodico dell’Aned “Triangolo Rosso”. Dario Segre Franco Giannantoni Vice presieente nazionale dell’Aned, figlio e fratello di due Giornalista per “Il Giorno” di Milano ha seguito i più impor- deportati politici (partigiani ebrei) uccisi a Mauthausen e tanti processi di terrorismo, studioso del fascismo e della Ebensee. Resistenza ha pubblicato diversi volumi fra cui “Guerriglia Bianca Paganini nell’Ossola” (Feltrinelli, 1975), “La Resistenza più lunga - Vice presidente nazionale dell’Aned, Presidente della Sezione Capitale industriale in Alta Italia” (Sugarco, 1984), “Fascismo, Aned di La Spezia, deportata politica a Ravensbruck, profes- guerra e società nella Repubblica sociale italiana” (Franco soressa. Angeli, 1984), “Gianna e Neri, vita e morte di due partigiani Miuccia Gigante comunisti” (Mursia, 1992), oltre a numerosi saggi. E’ compo- Segretario nazionale dell’Aned, figlia della Medaglia d’Oro nente del Comitato di redazione del periodico dell’Aned Vincenzo Gigante, dirigente politico ucciso nella Risiera di “Triangolo Rosso”. San Sabba nel 1¡944. 5 La scomparsa di uno dei più prestigiosi esponenti della Resistenza italiana L’impegno di Leo Valiani antifascista e storico Con Leo Valiani - deceduto il 18 settembre scorso all’età di 90 anni - scompare una delle figure più importanti dell’antifascismo e della Il cordoglio Resistenza. del presidente L’Aned, e più in generale tutti gli ex deportati dell’Aned politici nei campi di sterminio nazisti, lo hanno sempre avuto al loro fianco in tutte Il presidente nazionale dell’Aned, Sen. Avv. Gianfranco le battaglie in difesa della democrazia. Maris ha inviato alla famiglia Valiani il seguente tele- gramma: Per ricordare il suo continuo impegno di antifascista e di storico, pubblichiamo alcune “L’Associazione nazionale degli ex deportati nei campi di parti dell’ampia relazione che ha tenuto qual- annientamento nazisti piange con voi la perdita di un co- che tempo fa al Convegno internazionale orga- raggioso interprete dei sentimenti di libertà, di uguaglianza nizzato dal Consiglio regionale del Piemonte e di amore per la patria che hanno animato tutti i combat- dell’Aned sul tema: “Il dovere tenti della guerra di Liberazione e di un coerente militante di testimoniare - Perché non vada perduta la politico che ha vissuto il mutare dei tempi e degli scenari memoria dei campi di concentramento storici nell’arco di tutta la sua vita sempre fedele alla scel- e della criminale dottrina nazista”. ta antifascista di fondo della sua gioventù”.

Dalla relazione al convegno torinese organizzato dall’Aned Il dovere di testimoniare Signor presidente, signore e una ideologia, ma vale la pe- l’epoca dell’Impero romano, no poco da invidiare alla suc- signori, compagni di lotta e na di precisare che questa e sappiamo egualmente co- cessiva ferocia nazista. di prigionia, non solo nei ideologia si poneva come an- me, nel Medioevo e in tem- Tuttavia la partita si decise campi di concentramento te- tagonista ad un’altra ideo- pi recenti, in Germania, in in Germania. deschi, ma anche in quelli di logia, che era ed è invece la Polonia, in Russia ci furono Non c’è dubbio: fu la vitto- altri Paesi e nelle carceri fa- religione più diffusa nel- tante persecuzioni, spesso ria del nazismo in Germania sciste. Sicuramente il con- l’Europa occidentale e cen- atroci, contro gli ebrei. che determinò l’asservimen- vegno è incentrato sui fero- trale, ed anche fuori d’Euro- Sappiamo anche che spesso to di quasi tutta l’Europa sot- ci massacri, sugli stermini pa, e cioè il Cristianesimo, i perseguitati diventano a lo- to il dominio nazista e rese compiuti dagli hitleriani: un- ed aveva il nazismo come pri- ro volta, quando conquista- possibile quella sistematica dici milioni di morti nei cam- mo bersaglio per la soluzio- no il potere, dei persecuto- opera di eliminazione di tut- pi nazisti. ne finale, gli appartenenti ad ri. Tuttavia il nazismo lo dob- ti gli avversari, e di popoli Ma non possiamo ignorare i un’altra religione, gli ap- biamo inserire, oltre che nel- intieri che venivano consi- massacri, gli stermini, la cru- partenenti alla religione la storia generale dell’uma- derati come nemici della deltà, la ferocia che fanno ebraica. Se noi ripercorria- nità, della lotta fra tolleranza Germania... parte della storia di tutta l’u- mo la storia bimillenaria del e intolleranza, del fanatismo ...La mia conclusione è dun- manità così come ne fa par- Cristianesimo e la storia an- spietato e della lotta contro que: divisi l’antifascismo e te anche la lotta - contro la cora più lunga - dell’Ebra- di esso, nella storia d’Europa l’antinazismo furono scon- ferocia, contro la crudeltà, ismo, non possiamo ignora- dopo la prima guerra mon- fitti, uniti vinsero. Devono contro gli stermini, per la re che queste religioni furo- diale. unirsi di nuovo nella lotta convivenza pacifica degli in- no perseguitate nei secoli. Se parlassimo delle colonie per la pace, per la libertà, dividui e dei popoli. Il Cristianesimo, lo sappia- italiane, se parlassimo poi contro ogni eversione, con- Giustamente si è detto che il mo tutti come fu perseguita- dell’Abissinia, vedremmo ca- tro ogni nuovo pericolo to- nazismo era il prodotto di to qui, su questa terra, al- si di ferocia fascista che han- talitario o di fanatismo.

6 LA BIOGRAFIA I LIBRI Da perseguitato politico Tutte le pagine del a senatore testimone scomodo ■ 1909 Nasce a Fiume il 9 febbraio, discendente di Herzl, ■ Tutte le strade (Le Monnier 1982) fondatore del sionismo. conducono a Roma ■ Sessant’anni ■ 1928 Primo arresto come antifascista: aderisce (1947 e il Mulino 1995) di avventure e di battaglie all’organizzazione clandestina comunista. ■ Questioni di storia (Rizzoli 1983) ■ 1931 Viene condannato a cinque anni di carcere. del socialismo ■ Scritti di storia. ■ 1936 Accorre in Spagna a sostegno della Repubblica. (1958 e Einaudi ‘75) Movimento socialista e ■ 1939 Dopo la firma del patto Hitler-Stalin, rompe con ■ Dall’antifascismo democrazia (SugarCo ‘84) il Pci, aderisce a Giustizia e Libertà. Il 1° ottobre alla Resistenza ■ Fra Croce e Omodeo. viene internato nel campo del Vernet. (Feltrinelli 1960) Storia e storiografia Evade in Messico. ■ La dissoluzione nella lotta per la libertà ■ 1944 E’ segretario del Partito d’Azione per l’Italia dell’Austria-Ungheria (Le Monnier 1984) settentrionale. (1966 e Il Saggiatore 1983) ■ Spadolini e la storia ■ 1945 Il 25 aprile firma l’ordine di insurrezione ■ Il Partito d’Azione dell’Italia contemporanea. a Milano, la sera del 27 sottoscrive la decisione nella Resistenza Quarant’anni di fucilare Mussolini. (Franco Angeli 1971) di insegnamento e di studi ■ 1946 Il 2 giugno viene eletto all’Assemblea Costituente ■ La lotta sociale (Le Monnier 1991) fra le file del Partito d’Azione. in Italia e l’avvento ■ Testimoni del ‘900. ■ 1950 Inizia ad alternare gli studi storici con l’attività della democrazia Le grandi figure della di giornalista. (Utet 1977) democrazia italiana nel ■ 1980 Il 12 gennaio Sandro Pertini lo nomina senatore ■ L’Italia di De Gasperi ricordo d’un protagonista a vita. (1945-1954) (Passigli 1999)

7 1940 - 1945

Dalla tragedia del Kosovo 1998 - 1999

8 La guerra del Kosovo ha diviso, e anche lacerato, l’opinione pubblica, e non solo quella italiana, perché ha posto in termini drammatici problemi che forse fino a quel momento non erano mai stati posti in modo così aperto, primo fra tutti questo: è legittimo che uno Stato o un’organizzazione di Stati intervengano in quelli che vengono considerati affari interni di uno Stato sovrano, sia pure per tutelare minoranze oppresse e perseguitate? E, se la risposta è affermativa, con quali mezzi e a quale prezzo? E, altro problema: da una guerra che, quali che siano i motivi per cui la si combatte, reca con sé un inevitabile carico di violenza e di orrore può nascere una prospettiva di pace e di convivenza fra i popoli che vi sono stati coinvolti? una lezione Intervista a Gianfranco Maris e un monito di Ennio Elena Su questi temi, che la tragedia nell’est delle isole Timor ha riproposto con crudele evidenza, abbiamo intervistato Gianfranco Maris, presidente dell’Aned che, deportato a Mauthausen, della guerra ha vissuto di persona le atrocità e oggi è impegnato, proprio come presidente dell’Associazione, insieme a tutti gli aderenti, perché il loro ricordo sia un costante stimolo ad operare per la pacifica convivenza dei popoli.

Prima di tutto vorrei cono- aveva realizzato nessuna con- scere da te le impressioni e quista irreversibile di pacifi- le considerazioni di un re- ca convivenza tra i popoli. Fu duce dai campi di sterminio subito guerra fredda, infatti; di fronte alle guerre ed alle e, con essa, furono guerre cal- violenze che si scatenano a de, a cominciare dal conflit- mezzo secolo di distanza da to in Corea, dal quale si di- una primavera di liberazio- panò, senza fine, un filo con- ne e di grandi speranze di tinuo di vere e proprie guer- pace. re locali, che avviluppò tutto il mondo, senza soluzione di Se è vero che l’aprile ed il continuità. maggio 1945 aprirono una sta- Dalla primavera di liberazio- gione di grandi speranze di ne e di grandi speranze del pace - l’ultimo dei campi di 1945 partì una lotta che coin- annientamento nazisti, Mau- volse tutti i popoli, per di- thausen, fu liberato il 5 mag- fendere, per imporre la pace. gio - è altrettanto vero che Il disincanto fu imposto dai questa stagione si chiuse ra- fatti, la lotta fu il supporto del- pidamente, perché fu subito le speranze e l’itinerario del- chiaro che la fine della se- l’impegno politico fu caratte- conda guerra mondiale non rizzato dalle condanne del- 9 1940 - 1945 Kosovo

l’armamento nucleare, del- che motivano il confronto vio- l’equilibrio del terrore, dei lento; ragioni cosiddette “uma- conflitti diffusi sul territorio nitarie”, perché ispirate anche di tutti i continenti per im- a valori e principi superiori porre nuovi equilibri e nuovo dell’umanità intera; ragioni potere. I sopravvissuti dei cam- vere, innegabili, indipenden- pi di sterminio nazisti non eb- temente dalla presenza, nello bero mai dubbi ed esitazioni scontro, anche di ragioni di nello schierarsi. interesse geopolitico. E non ebbero mai neppure Per il Kosovo le ragioni e i stanchezza nello sdegnarsi, principi superiori c’erano, ma come oggi ancora si sdegna- la violenza dell’intervento, no all’aprirsi o all’acuirsi di che colpiva tutti, come sem- nuovi coflitti armati. pre e in tutte le guerre, evo- Negli ultimi anni e ancor più cava emozioni profonde an- di recente, nel Kosovo, per che nel mio animo; ma non l’intervento Nato, si sono aper- potevo non vedere come la so- ti scontri armati che induco- cietà umana non potesse or- no più acuti conflitti di co- mai più tollerare genocidi cri- scienza per la presenza, in que- minali in nome di criminali sti scontri, di ragioni nuove sottoculture nazionaliste.

Della guerra del Kosovo sono state date di- verse e contrastanti definizioni: giusta, ingiu- sta, umanitaria, inevitabile, definizione que- st’ultima usata anche dal presidente Ciampi. Quali condividi? 1998- 1999 Qualificare positivamente una delle sue milizie private, il ca- guerra è una contraddizione rattere della inevitabilità, pe- “di termini, perché nessuna na la vergogna (ed il perico- guerra, mai, in assoluto, è sta- lo) della tolleranza e della ac- ta giusta o umanitaria o ine- cettazione del perpetuarsi, rin- vitabile. novarsi, estendersi, qui ed ora, Per il Kosovo un diverso at- in Europa addirittura, dei pro- teggiamento e l’assunzione dromi di una criminalità etni- delle proprie responsabilità da ca troppo prossima al genoci- parte di tutti i paesi dell’Eu- dio e troppo prodromica al raz- ropa, con fermezza e tempe- zismo criminale di stato di ti- stività, avrebbero consentito po nazista per non allarmare di evitare l’intervento Nato. i popoli ed il mondo demo- In difetto di ciò l’intervento cratico e non evocare gli spet- assunse, per la criminalità di tri di quel sonno della ragio- Milosevic, dei suoi generali e ne dal quale nascono i mostri.

E’ cambiato qualcosa, dal processo di Norimberga in poi, nel diritto internazionale per cui si possa intervenire dall’esterno in quel- li che vengono definiti “affari interni di uno stato sovrano” come appare la vicenda del Kosovo? E se la risposta è affermativa, in ba- se a quali principi? Per dirla in termini in voga, oltre alla globalizzazione dell’economia “ c’è anche quella del diritto? Sì molto. Lo stato sovrano, gio al principio dell’assolu- territorio chiuso nel quale nes- tezza di un potere interno “sa- suno può intervenire, in omag- cro ed inviolabile”, è un isti- 10 tuto superato, appartiene ad to, di condizionamento di ogni A proposito dell’intervento della Nato in Kosovo, un passato che non può più Paese nei confronti degli al- c’è chi dice che sia stato realizzato in ritardo tornare.La seconda guerra tri. perché di fronte alle imprese di Milosevic pri- mondiale non ha dato solo un Si tratta di un nuovo diritto ma in Croazia, poi in Bosnia e infine nel Kosovo, messaggio astratto con il pro- internazionale, i cui contenu- c’è stata una Monaco lunga dieci anni. cesso di Norimberga. Ha ge- ti, accettati da tutti, creano, Condividi questo giudizio? nerato una organizzazione in- per ciascuno, vincoli e dove- ternazionale di tutti gli stati ri. Certamente deve essere per- Certamente un elemento che fica dubbi e critiche, non può del mondo, che, nel tempo, è corso ancora un lungo cam- “giustifica le più forti criti- portare mai ad affermare che venuta ponendo principi eti- mino, per pervenire alla de- che all’intervento Nato è pro- l’unica condotta “giusta”, nel ci nuovi, consacrati in vere e terminazione delle condizio- prio la tardività, la seletti- caso di delitti contro l’uma- proprie norme giuridiche, che ni,dei modi e dei mezzi per vità e la contraddittorietà nità, consumati da parte di sono venute a far parte, in for- gli interventi necessari da par- delle scelte adottate dai sin- un Paese, sia quello dell’in- za di leggi nazionali che le te della Comunità internazio- goli stati nei confronti dei differenza della Comunità in- hanno recepite, dell’ordina- nale, ma non si può più, og- paesi responsabili di delitti ternazionale, come se si trat- mento interno positivo di tut- gi, negare che il dovere di in- contro l’umanità. Se dob- tasse di “questioni interne”, ti gli stati membri dell’Orga- tervento esista già. biamo giudicare dal passa- sottratte, per definizione, a nizzazione.E sono sorti La criminalità liberticida e gli to, il quadro che ci si pre- qualsiasi iniziativa da parte Tribunali internazionali per la interventi criminali di Sukarto senta è schizofrenico: qui si del resto del mondo. repressione dei crimini con- nell’est delle isole Timor e lo aiuta, là si condanna, qui si L’intervento è dovuto: si trat- tro l’umanità (per la ex sdegno nel mondo e le diffu- ignora il diritto, là si inter- ta di predisporre in via pre- Jugoslavia e per il Ruanda). se richiese di intervento viene. ventiva e generale, le condi- Non si tratta più soltanto di all’Onu stanno a dimostrare Tutto ciò, tuttavia, se giusti- zioni ed i mezzi. quote di sovranità oggettiva- che il processo di crescita eti- mente rinunciate o perse da ca nella comunità internazio- parte di ogni stato in relazio- nale è ormai inarrestabile e Perché è intervenuta la Nato e non l’Onu? E’ ne alla globalizzazione del- impone alla stessa comunità il segno, preoccupante, di una crisi di questa l’economia, che crea oggetti- comportamenti di tutela dei organizzazione? E perché non è intervenuta vi poteri di intervento, di ve- popoli deboli e perseguitati. l’Europa?

I pacifisti italiani hanno accusato il nostro go- Non credo che sia segno di senso (o la non opposizione) verno di aver violato l’articolo 11 della una crisi sopravvenuta in una delle superpotenze (diritto di Costituzione il quale afferma che l’Italia non “situazione che avrebbe con- veto). solo “ripudia la guerra come strumento di of- sentito all’Onu, nel passato, Ciò ha precluso all’Onu di fesa alla libertà degli altri popoli” ma anche di comportarsi diversamente. svolgere la propria funzione “come mezzo di risoluzione delle controversie E’ un segno di impotenza, di liberamente nelle zone di in- internazionali”. inadeguatezza dell’organiz- fluenza di una qualsiasi del- Ritieni che sia un’accusa fondata? zazione internazionale a dare le superpotenze dotate del di- risposte tempestive alle do- ritto di veto. “Nell’ansia di trovare suppor- la tutela dei diritti fondamen- mande di giustizia e di tutela Non c’è dubbio che l’aprirsi ti legali al rifiuto dell’inter- tali di tutti gli uomini in qual- che ogni giorno provengono della coscienza internaziona- vento Nato in Kosovo si è da- siasi Paese. da tutto il mondo. le a valori che non possono ta una interpretazione forse Di qui l’adozione di conven- L’Onu porta, nelle sue strut- più essere messi da nessuno troppo formale al 1¡ comma zioni (Roma 4 novembre ture e nelle sue regole di com- in rapporto di eguaglianza con dell’art. 11 della Costituzione, 1950), che sicuramente han- portamento, il segno del tem- il mercato o con gli interessi, la cui categoricità è sicura- no consacrato l’internaziona- po in cui queste strutture e dovrà imporre una modifica mente molto temperata dal 2¡ lizzazione della tutela dei di- queste regole furono poste. delle regole che disciplinano comma del medesimo artico- ritti dell’uomo. La base sociale dell’Onu è e condizionano l’azione lo, il quale stabilisce che Non c’è spazio per invocare universale e l’elemento fon- dell’Onu, soprattutto in rela- l’Italia consente a “limitazio- norme giuridiche che “vie- damentale dell’Onu è la cen- zione alla tutela dei diritti fon- ni” della sua sovranità, pro- tano” interventi armati per tralizzazione dell’uso della damentali delle donne e degli prio a proposito di guerra, la tutela dei diritti; ma - e forza, ma tale uso è affidato uomini di ogni Paese, ovun- quando tale limitazione è ne- questo è il punto - c’è spa- esclusivamente al Consiglio que situati, dentro o fuori dal- cessaria per assicurare la pa- zio per denunciare che, do- di sicurezza, che può agire le sfere di influenza di chic- ce e la “giustizia” tra le na- po aver adottato norme per esclusivamente con il con- chessia. zioni. la tutela dei diritti dell’uo- Non si può ignorare che in mo, l’ordinamento interna- questo secondo dopo guerra zionale non è stato capace di la protezione internazionale dotarsi dei mezzi per repri- Anche da parte di coloro che hanno approva- dei delitti dell’uomo, già av- mere e per prevenire la vio- to l’intervento armato in Kosovo si sono sol- viata (e colpevolmente ab- lazione di queste norme da levate due obiezioni: la prima è che i bom- bandonata nei fatti) nel primo parte di singoli stati; tanto bardamenti hanno provocato anche molte vit- dopo guerra, ha conosciuto da dover accettare poi, nel- time civili; la seconda è che con i raid della una forte accelerazione. l’assenza di ciò, interventi di Nato Milosevic ha intensificato la “pulizia et- L’ordinamento internaziona- gruppi di Stati in forza di lo- nica” per cui i kosovari che si volevano aiu- le, che gode di una stabilità e ro alleanze e nell’assenza di tare sono stati invece danneggiati. di un prestigio maggiore dei decisioni specifiche e di as- “ Ritieni, anche alla luce della tua esperienza di regimi costituzionali interni, sunzione diretta di respon- partigiano e di deportato, che siano obiezioni è stato ritenuto più idoneo per sabilità dell’Onu. fondate? 11 1940 - 1945 Kosovo

La prima obiezione è fonda- la più lacerante delle ragioni ta, la seconda non mi sembra. del rifiuto dell’intervento ar- Sempre i delitti contro l’u- mato anche da parte di colo- manità sono stati intensifica- ro che pure sentivano come ti nel corso delle guerre; in intollerabili i delitti quotidia- assenza delle quali, tuttavia, namente compiuti da non sarebbero comunque mai Milosevic e dalle sue milizie. cessati ed avrebbero conti- E’ il problema dei problemi, nuato, nella pace, a macinare che pure deve essere risolto: uomini e dolore, con calma e non essere paralizzati, inter- con continuità. nazionalmente, dal dovere di La pulizia etnica serba, sen- compiere interventi, per pro- za l’intervento Nato, avrebbe teggere e salvare, dal timore compiuto la sua opera sino e dall’angoscia di dover tra- all’ultimo kosovaro di etnia volgere e coinvolgere nei con- albanese, come la soluzione flitti tanti altri innocenti. finale degli ebrei sarebbe sta- Evidentemente troppe cose ta portata a termine dai nazi- non furono ragionevolmente sti anche senza l’intervento ponderate nell’intervento Nato. degli Alleati nella seconda Troppe scelte furono prese guerra mondiale. E’ fondata nell’ansia di raggiungere un invece la prima obiezione, risultato positivo nel minor quella delle vittime civili ser- tempo possibile. Ciò non de- be, che hanno rappresentato ve più accadere.

Che giudizio dai del variegato movimento pa- cifista italiano, che è andato da Rifondazione 1998 - 1999 comunista alla sinistra dei Ds, passando per il Papa e anche per Scalfaro? Ha avuto dei li- miti e se sì quali? Ben vengano e siano sempre Questo è un grande segno: de- presenti, in ogni tempo ed in ve avanzare una nuova con- ogni luogo, i più complessi e sapevolezza, la necessità, cioè, “variegati movimenti pacifisti. di andare oltre i vecchi mes- Sono segno di passione, di in- saggi della “tolleranza”, per telligenza, di democrazia. In attingere a messaggi nuovi, in tutti questi movimenti era, tut- positivo, che indichino che tavia, ben presente la con- l’umanità, per essere felice e danna incondizionata dei de- giusta, deve pervenire al ri- litti “etnici”, del nazionalismo conoscimento della intrinse- squallido e intriso di violen- ca ricchezza, per tutti, delle za, del rifiuto del pluralismo differenze, che ci sono e che nella vita delle comunità. “debbono” esistere.

Si può, malgrado tutto questo, continuare ad avere fiducia che sia possibile, se non elimi- nare, ridurre notevolmente i conflitti nel mon- do? Per ritornare alla prima domanda: colti- vare quelle speranze di pace? La volontà di pace e di giu- guardi non solo guardano con stizia ha sempre fatto prose- speranza ma che in essi si ri- “liti. Ogni giorno nascono don- conoscono come impegno e ne e uomini che a questi tra- scelta di vita. E, ancora più 12 “L’avvenire degli uomini, dei popoli, non potrà mai essere determinato dalle ritorsioni e dalle vendette.” positiva, è una sempre più nomiche, ma soprattutto cul- L’avvenire degli uomini, dei non solo gli albanesi dal ge- complessa e strutturata visio- turali permangono. popoli, mai potrà essere de- nocidio, ma tutti, albanesi, ser- ne delle condizioni per rag- E’ positivo che, anche nel- terminato dalle ritorsioni e bi, croati, macedoni, monte- giungere questi traguardi. Un l’ambito albanese, la denun- dalle vendette, le quali non negrini, turchi, rumeni, bul- tempo, in una vicenda come cia, con sdegno e vergogna, pareggiano e non compensa- gari, cattolici, ortodossi, mu- quella del Kosovo, avrebbero delle violenze albanesi nei no mai nulla. Non esistono sulmani dall’odio etnico o re- facilmente trovato accoglien- confronti dei serbi, succedu- portatori sani di fascismo e di ligioso o nazionalista; a libe- za le proposte di spartizione te alle violenze dei serbi nei nazionalismo, i quali, vinte le rarli, comunque, dall’incapa- del territorio e di prospettive confronti degli albanesi, non azioni più crudeli e crimina- cità di capire e di sentire le di indipendenza. si siano fatte attendere. E’ una- li del fascismo e del nazio- differenze come un valore, co- E’ positivo che oggi si sia per- nime il riconoscimento che le nalismo, possano poi instau- me una ricchezza della futu- venuti a capire che soluzioni violenze e le crudeltà patite rarne edizioni nuove che non ra umanità. siffatte non fanno che rinvia- non giustificano le ritorsioni. siano prodromiche a sicure al- E’ nella costruzione di questi re gli odi che si combattono Debbono valere i principi su- tre future violenze e ad altri “valori” e di questi “principi ad altri tempi futuri, perché periori per i quali si è com- futuri delitti. L’intervento Nato superiori” che si riassume il le cause di essi non solo eco- battuto. in Serbia tendeva a liberare nostro impegno politico.

13 La testimonianza dei ragazzi dell’Itis di Grugliasco dopo Dachau e Leitenberg “...E pensare che camminavo dove migliaia erano morti” IN VISITA Cinque classi dell’Istituto tecnico industriale “E. Majorana” hanno visitato i campi di concentramento di Dachau, Leitenberg e Ulm, dal 26 al 31 marzo. AI LAGER L’iniziativa era patrocinata dell’assessorato all’istruzione della Provincia di Torino.

toccante sia per la preghiera e la deposizione dei fiori pres- so la Cappella italiana, sia per la raccolta di terra da portare in Italia in memoria di padre Girotti e di tutti i sacerdoti deportati e morti nei vari la- ger. Infine c’è stato l’incon- tro con l’ex internato del cam- po di concentramento di Oberer Kuhberg di Ulm, Herr Heigel, grazie alla collabora- zione del sindacalista Josef Kaiser con S. Calleri. Scrivono alcuni studenti: “I corridoi stretti e molto bassi della for- tezza suscitavano un senso di oppressione, soprattutto ve- dendo lo spazio piccolissimo delle celle semibuie dove si era buttati e picchiati, stando a digiuno per vari giorni con- secutivi”. Di Ulm è stata ri- cordata, insieme con la prof.ssa Heide Rau, la resistenza an- tinazista de “La Rosa Bianca”, con la deposizione di una co- rona al monumento della città Un gruppo di studenti di Grugliasco dopo la deposizione della corona e la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Il viag- Il primo momento ha coin- no: - “Non appena ho messo lì dentro sono stati compiu- gio ha assunto un carattere volto l’Istituto psicopedago- piede in quel luogo diverse ti”; speciale grazie alla testimo- gico della città di Monaco. sensazioni sono scaturite den- - “Quando sono entrato nella nianza di Beppe Berruto. Il Qui gli studenti hanno espo- tro di me, sensazioni difficili baracca e ho visto le condi- suo messaggio è stato incen- sto, alla presenza dell’asses- da spiegare... E’ un luogo in zioni in cui i deportati erano trato sull’amicizia e sulla so- sore, frau Fiorenza Colonnella, cui il silenzio e la tranquillità costretti a vivere, mi sono sen- lidarietà tra gli individui e tra le differenze e le analogie tra fanno da padrone... e in quel tito molto sconfortato, perché i popoli, perché “aiutare o es- le leggi di Norimberga e quel- silenzio, guardando tutto in- non posso credere che perso- sere aiutati, scambiare una pa- le italiane del 1938 contro gli torno, sembra di sentire an- ne come me sono riuscite a rola con un altro anche se di ebrei. E’ stata un’occasione cora le urla di dolore e di sof- commettere tali atrocità e ta- diversa nazionalità... dà la for- per conoscere il sistema sco- ferenza di tutte le persone pas- li bassezze”; za di continuare a vivere e di lastico educativo bavarese du- sate di là”; - “La crudeltà dell’uomo nei non essere un numero ma un rante il nazionalsocialismo. - “Pensare che dove io pog- confronti di un suo simile... è uomo nella società di oggi”. Lo scambio dei doni ha san- giavo i piedi erano morte mi- un pericolo che è accaduto e cito l’amicizia tra le due scuo- gliaia di persone”; sta accadendo adesso proprio le con l’impegno di un ge- - “Vedere di cosa è stato ca- vicino al nostro paese”. mellaggio. Il secondo giorno pace l’uomo, sentire parlare, La successiva visita al cam- Gli studenti dell’Itis è stato dedicato alla visita del con le lacrime agli occhi, un po di concentramento di “E. Majorana” campo di concentramento di ex deportato mi ha fatto im- Leitenberg, dove sono sepol- Grugliasco (Torino). Dachau. Gli studenti rifletto- maginare tutti gli orrori che ti oltre 7400 internati, è stata 7 giugno 1999 14 Da Cervia l’emozionante ricordo di San Sabba “Lacrime e disperazione erano lì, con noi in quel cortile silenzioso” le punto la violenza, la man- lenzio dei campi”. Al momento Il presidente dell’Aned di Bologna, Osvaldo canza di umanità, il vuoto raz- forse non tutti si sono resi con- Corazza, ci ha inviato la lettera-testimonianza zismo, avevano spinto uomi- to del significato; poi abbia- ricevuta da alunni e insegnanti delle classi 3aA ni ad annientare l’umanità in mo compreso, scivolando in e 3aE della media “Gervasi” di Cervia, in visita altri uomini. Ma siamo rab- perfetto silenzio davanti alle a Redipuglia e alla Risiera di San Sabba. brividiti alla visione di quel- foto dei ben noti campi di ster- le minicelle che avevano rac- minio! E ci ha colpiti il leg- Al ritorno dalla gita a Trieste, esposte, gli indumenti e l’og- chiuso paura, angoscia, dolo- gere di quel milione e più di Redipuglia, San Sabba, vol- gettistica, presenti nelle ba- re, domande senza risposta e bambini e neonati morti nei gliamo ringraziarvi per aver- cheche, testimoniavano la tanta, tanta sofferenza. E quei campi, dei marchi che biso- ci dato l’opportunità di vede- realtà fisica dei nomi riporta- segni nel muro: una tacca per gnava pagare per avere le ce- re di persona i luoghi cari, fi- ti nelle gradinate; ma quanto ogni giorno che passava; e su neri del familiare, e dei chili no ad ora, alla memoria dei effetto ci ha fatto la lettura dei quali scene si sono aperte quel- di vestiario raccolti ad nostri “nonni”. Un conto è biglietti lasciati dai visitatori le finestre? Ancora più dram- Auschwitz e Majdanek e di- avere studiato quanto siano e quanta sincera commozio- matico è stato il racconto di stribuiti ai tedeschi etnici; ma state terribili le guerre passa- ne in quelle frasi semplici o una nostra insegnante che, rag- non solo questo! E’ bene “non te (come lo sono quelle che brevi annotazioni. Abbiamo gruppandoci in quel cortile in perdere la memoria”, specie purtroppo oggi viviamo indi- sentito di dover lasciare un una mattinata grigia e sotto per noi giovani che siamo ap- rettamente ma non con mi- grazie anche noi. L’abbiamo una leggera pioggerella, ci ha pena agli inizi della vita e sia- nore angoscia) e un conto è rivolto non tanto a tutti que- fatto cenno di certi suoi co- mo nella condizione di agire vederne direttamente le testi- gli eroi Caduti, quanto a tut- noscenti deportati in in positivo (speriamolo!) sul monianze. A Redipuglia sia- ti coloro che continueranno a Germania. Patimenti, morte, futuro nostro e dell’umanità. mo rimasti colpiti dalla gran- portare il proprio omaggio e paura, lacrime, erano lì con diosità del Sacrario, ma non noi, in quel cortile silenzio- (Gli alunni e le insegnanti riconoscenza. a a meno effetto ci ha fatto la vi- Non meno significativa è sta- so. Poi, prima di ripartire, una delle classi 3 A e 3 E sita al piccolo museo adia- ta la visita a San Sabba. visita al museo. All’ingresso della scuola media cente alla Cappella. Le foto Avevamo già studiato a qua- in un pannello le parole “Il si- “Gervasi” di Cervia) Vincitori del concorso della Regione Piemonte sulla deportazione L’omaggio degli studenti al “Ghetto dei bambini” di Terezin “Oggi abbiamo sentito par- Pluto, per leggerli, sceglie la Guarini Ferraris, Porro, Nessuno è stato a Terezin ma lare di guerra, ci siamo ri- cerimonia davanti alla lapide Porporato, Casale); di Cuneo i loro racconti (la Regione do- cordati di te. Oggi abbiamo che ricorda tutte le vittime di (Govone ed Einaudi); di vrebbe garantire la conserva- visto persone soffrire, ci sia- quel campo (oltre 100.000). Novara (Antonelli e Fermi); zione nel tempo di questa tra- mo ricordati di te. Anche tu, Davanti a lui 150 studenti me- di Vercelli (Lagrangia e dizione orale) stimolano i ra- come loro. Pensiamo a te co- di, i vincitori del concorso vo- Stampa); di Alessandria gazzi. Antonella di Arona esal- me bambino tra tutti i bam- luto dalla Regione Piemonte (Ciampini, Ottolenghi, Palli); ta “il coraggio della testimo- bini che hanno sofferto e sof- per ricordare gli orrori della di Biella (Avogadro); del Vco nianza”. Replica Barisonzo: frono ancora. Ci chiediamo: deportazione. (Galois e Marconi); di Asti “Forse abbiamo sbagliato una perché?” Terezin - all’ingresso la stes- (Alfieri e Galilei). “Un viag- cosa: una volta tornati a casa sa scritta del lager di gio a contatto diretto con i te- non abbiamo rivendicato nul- Inizia così la poesia che gli Auschwitz: “Il lavoro rende stimoni. Il Piemonte è l’uni- la”. E a Riccardo di Osasco allievi della V A dell’ele- liberi” - viene ricordata so- ca Regione ad avere un simi- che chiede: “Si può perdona- mentare Madonna della Scala prattutto come “il ghetto dei le programma”, spiegano re?”, Albino Moret, uno dei di Chieri dedicano al “bam- bambini”. Andrea Foco, presidente del 1660 militari finiti nel lager bino di Terezin”, un bimbo Di loro restano disegni, poe- Comitato e il consigliere di Dora a fabbricare le V2, ri- ideale che rappresenta i 15.000 sie, giochi. E’ qui che il Agostino Gatti. Con i ragaz- sponde: “L’ufficiale e i 7 del (1633 i sopravvissuti) che han- Comitato regionale per l’af- zi i rappresentanti dell’Asso- plotone di esecuzione che fu- no vissuto nel campo allesti- fermazione dei valori della ciazione nazionale ex depor- cilarono 50 miei compagni to dai nazisti nel 1942. Resistenza ha deciso di por- tati (Berruto, Bigo e Albino non potrò mai perdonarli”. Versi affidati a Pluto, nome tare gli studenti del Piemonte. Moret) e dell’Associazione di battaglia di Beppe Berruto, Arrivano dalle scuole della nazionale ex internati (Romolo (da “La Stampa” ex deportato a Dachau. E provincia di Torino (Steiner, Barisonzo). del 25 maggio 1999) 15 Una bella e folta presenza giovanile alle manifestazioni Friuli: l’Olocausto in 150 temi

Gli studenti dell’I.s.a. “G. Sello” di Udine Ci avete ascoltati e aiutati a capire Al presidente dell’Aned Spezzotti e agli ex deportati

Avendo vissuto quest’esperienza come un grande arricchi- mento interiore e un onore perché ci avete coinvolti nella vo- stra storia sofferta, volevamo dirvi grazie. “Grazie” per aver- ci permesso di vedere e capire in maniera più sentita cosa avete passato in quei luoghi di dolore e per aver ascoltato anche i nostri punti di vista e le nostre idee. E ancora grazie per averci dato la possibilità di rivivere con sentimenti nuovi,eventi conosciuti da noi fino ad ora sola- mente come “fatti storici”. Gli studenti dell’I.s.a. “G. Sello”

Una studentessa di Buttrio L’emozione di un Alcuni rappresentanti di Udine con il Gonfalone decorato di medaglia d’oro della Resistenza, durante forte insegnamento la manifestazione a Mauthausen. Pubblichiamo la lettera che una studentessa di Buttrio (Udine) ha inviato all’Aned dopo la visita a Dachau e Mauthausen. Un centinaio fra studenti e in- Il risultato è stato possibile segnanti di Udine e del Friuli grazie al forte impegno e al Fin da quando ero bambina, credevo che fosse quasi un do- hanno partecipato, per inizia- lavoro del presidente dell’Aned vere, per i deportati sopravvissuti ai campi di sterminio, rac- tiva dell’Aned, ai pellegrinaggi di Udine, Paolo Spezzotti, del contare la propria tragedia. Ritenevo che la loro testimonianza nei lager di Dachau e suo vice Dario Fumolo e di fosse indispensabile per la comprensione di ciò che accadde Mauthausen. Nino Di Maggio, Rosina 54 anni fa. Solo ora percepisco quale fu la causa di tanto si- Contemporaneamente, e con Cantoni, Ermes Visintini, che lenzio. La visita, accompagnata da voi ex deportati, a Dachau ritrovo a Mauthausen (dove hanno partecipato a incontri e a Mauthausen mi ha insegnato qualcosa che 1000 libri avreb- era in programma la manife- e conferenze in una ventina bero potuto appena presentare. La vergogna e la voglia di di- stazione internazionale per ri- di scuole udinesi e di altri cen- menticare del popolo tedesco mi fa rabbrividire: come se nul- cordare l’anniversario della tri del Friuli, tra cui Cividale, la fosse stato, come se il passato è passato, perché nulla si liberazione del campo) un al- Tolmezzo e Latisana. può cambiare ormai. tro pullman aveva portato 60 Pieno successo anche dei te- Non posso affermare di capire ciò che voi avete patito e sof- persone fra ex deportati e ami- mi sull’Olocausto presentati ferto in quell’inferno, mentirei se lo facessi, ma il dolore, e ci, in pellegrinaggio a dagli studenti, ben 150, men- alle volte anche la rabbia nei vostri occhi e nelle vostre pa- Buchenwald, Dachau e tre nel ‘98 erano stati 60 e nel- role, dicono più di quello che ho visto. Flossemburg. l’anno precedente soltanto 10. Ringraziarvi per il dono che ci avete fatto non sarebbe mai Alla cerimonia conclusiva era- La classificazione dei lavori abbastanza, ma io lo faccio esprimendo la mia ammirazione no così presenti - insieme al- è stata curata dalle professo- nella vostra responsabilità e nel vostro coraggio. le delegazioni di tutta Europa resse Maria Letizia Burulo, - 162 friulani, con il Gonfalone Mirella e Luisa Barbina e dai Corinna Sabbadini della città di Udine, decorato professori D’arrigo, Freschi (Classe 5a C liceo scientifico “G. Marinelli”) di medaglia d’oro al valore e Del Torre. militare. 16 Molto riuscita la visita ai campi di sterminio anche grazie alla “Formula giovani” Più numerosi da Sesto S. Giovanni

VIAGGIO

Per la seconda volta la sezione Aned di Sesto San Giovanni si è fatta promotrice, attraverso un gruppo di giovani iscritti all’Associazione, di una iniziativa particolare per il viaggio nei lager, NEI LAGER che è stata denominato come già avevamo ricordato “Formula giovani”. In sostanza i giovani si af- ai giovani affidiamo questo Signorelli di Monza (ex de- cosa dire di questo nuovo pel- fiancano al tradizionale pel- immenso patrimonio di dolo- portato di Gusen). Al viaggio legrinaggio? Come racconta- legrinaggio e pur rispettan- re e gloria. hanno inoltre partecipato rap- re il calore umano, gli incon- done tappe, tempi e modalità, La Resistenza è rimasta in- presentanti del Comune di tri commoventi, le terribili te- organizzano pernottamenti in compiuta. I nostri morti at- Sesto (tra cui Roberto Pennasi, stimonianze? ostelli o in piccole pensioni, tendono ancora”. presidente del Consiglio co- Come descrivere la morte che riducendo sensibilmente i co- munale) e delle associazioni si è “respirata”? Abbiamo sti di partecipazione. combattentistiche. ascoltato le parole toccanti di Infatti per due anni di segui- Quei gradini Ad essi si sono aggiunti don Ettore Zilli, abbiamo percor- to, la cifra raggiunta è stata ad uno ad uno Massimo Pavanello e, per la so uno ad uno i 186 gradini più o meno di 300.000 lire. prima volta, la compagnia tea- della scalinata della morte a Questo impegno ha permes- Anche l’Aned di Sesto San trale “Macchia mediterranea”, Mauthausen e reso omaggio so a numerosi giovani del- Giovanni era presente nel cor- che in ogni campo ha rap- ai monumenti eretti sulla col- l’hinterland milanese di par- teo italiano (da sempre il più presentato stralci di uno spet- linetta del campo. tecipare al viaggio: 16 l’anno numeroso) che ha sfilato alla tacolo sulle tragedie del no- Abbiamo applaudito i popoli scorso, ben 38 quest’anno. E manifestazione internaziona- stro secolo. (come i kurdi) che ancora vi- già si contano le prime pre- le di Mauthausen, ultima tap- Le loro recitazioni hanno com- vono lo sterminio ed espres- notazioni per l’anno prossi- pa del pellegrinaggio che la mosso tutti gli spettatori, che so la nostra solidarietà a tut- mo. E’ un suggerimento per sezione sestese promuove da a Dachau - dopo la manife- te le popolazioni civili coin- tutte le sezioni Aned, affinché anni e che prevede la visita ai stazione nazionale - erano tan- volte nel dramma dei Balcani. sempre più giovani testimoni campi di Dachau, Gusen e al tissimi. Sui due pullman par- Non dimenticheremo. conoscano e approfondiscano Castello di Harthein. titi da Sesto hanno viaggiato Per portare avanti la testimo- il dramma della deportazio- Hanno accompagnato il pel- anche le rappresentanze dei nianza di un mondo di pace e ne. Come ha scritto Mario legrinaggio Ettore Zilli di Comuni di Monza (guidata uguaglianza. Taccioli nella sua lettera Sesto S. Giovanni (ex depor- dal sindaco), di Cinisello e “Perché un viaggio nei lager: tato di Dachau) e Angelo Muggiò, con i gonfaloni. Che Mario Pagani 17 Erano internati a Bergen Belsen nel 1943 Uno scambio di prigionieri avrebbe salvato 30.000 ebrei ma Churchill lo bloccò Londra - Migliaia di ebrei Temeva che la loro li- ebrei che rischiano di morire za di interesse, soppressione morirono in campi di con- berazione potesse è una questione della massi- di notizie ed antisemitismo, centramento tedeschi perché nuocere all’equilibrio ma urgenza”. sia nel governo che nella Bbc. il governo inglese sotto con gli arabi in Ma ormai c’era più poco da Nel 1940 molti ebrei giunti nel Winston Churchill bloccò un fare. Gli ostacoli apposti da- Regno Unito per cercare rifu- piano per salvarli dallo ster- Palestina, che all’epo- gli inglesi si erano trasforma- gio, inclusi degli italiani, fu- minio. ca era un protettorato ti in una condanna a morte per rono arrestati, internati e tra- Le prove sono in un docu- britannico decine di migliaia di ebrei. sportati in alto mare su navi mento che è stato reso pub- L’atteggiamento britannico sul- che avevano del filo spinato blico negli archivi di stato bri- disordini. Tra i documenti con- la vicenda degli ebrei internati perfino sul ponte. tannici. Avrebbe dovuto ri- servati c’è un telegramma del in Germania è stato al centro Alfio Bernabei manere segreto fino al 2021, ministro degli Esteri inglese di molte critiche negli ultimi (da “ l’Unità”, 22 luglio ma la cartella è stata aperta Anthony Eden all’ambascia- anni. Si è parlato di mancan- 1999) con anticipo dietro richiesta tore britannico in America di un gruppo di storici. Latina datato 15 novembre Il piano che avrebbe potuto 1944 in cui si legge: “La mag- salvare la vita a circa trenta- gior parte degli ebrei in pos- mila ebrei partì da una pro- sesso di passaporti latino ame- posta avanzata nel 1943 dal ricani può recarsi in Palestina. In una mostra a ministro degli Esteri tedesco In queste circostanze ci sono Joachim von Ribbentrop. forti dubbi che si possa por- Consisteva in uno scambio di tare avanti lo scambio propo- Il sacrificio dei internati. sto dagli Stati Uniti”. Il go- La Germania si offriva di li- verno inglese era anche con- berare dal campo di concen- trario all’idea di permettere ai Testimoni di Geova tramento di Bergen Belsen e tedeschi liberati nel contesto da altri campi trentamila ebrei dello scambio con gli ebrei di “I martiri hanno raggiunto il fondo delle sofferenze, noi ab- con passaporti latino ameri- tornare in Germania. biamo il debito verso di loro di andare fino al fondo della cani, in cambio della libera- Davanti alla lista di nomi te- verità”. Avendo in mente queste parole dello scrittore Georges zione di altrettanti tedeschi deschi compilata dagli Stati Bernanos, il Centro di documentazione sui Bibelforscher trattenuti o imprigionati in va- Uniti, l’ambasciatore inglese ha organizzato una mostra con una proiezione all’Università ri Paesi dell’America Latina. in Uruguay Gordon Vereker degli studi di Salerno. La manifestazione si è svolta nella Nel luglio del 1944 gli Stati scrisse: “Molti sono in grado sala delle lauree messa a disposizione dal rettorato dell’a- Uniti cominciarono a lavora- di rendere servizi alla Ger- teneo campano. re alacremente sul piano e in- mania e inoltre rischiamo di Le circa 250 persone che sono intervenute nel corso della terpellarono Londra per otte- dar l’impressione di essere di- giornata hanno potuto prendere visione dei documenti na- nere la cooperazione di ventati delicati e sentimenta- zisti e delle foto della mostra “Fra martirio e resistenza” Churchill e del Foreign Office. li verso i tedeschi”. che illustrava il sacrificio volontario dei Testimoni di Geova Ma il governo britannico non Nel febbraio del 1945 gli Stati disposti a cedere la propria vita pur di non piegarsi al na- mostrò nessun entusiasmo, an- Uniti persero la pazienza con zismo che violava i loro principi di non-violenza. Inoltre zi, oppose degli ostacoli per Londra: “A seguito del rila- la mostra “racconta” come essi resistettero, in modo paci- impedirne la messa a punto. scio di un gruppo di interna- fico, al sanguinario regime denunciandone le atrocità sia Londra temeva che una volta ti dal campo di Bergen Belsen alla popolazione tedesca che all’opinione pubblica mon- liberati, molti dei trentamila nel quadro di uno scambio tra diale. Anche la proiezione del video “I Testimoni di Geova, ebrei avrebbero usato i loro civili, abbiamo ottenuto dei saldi di fronte all’attacco nazista” ha reso giustizia a que- passaporti per andare a stabi- resoconti davvero strazianti sti martiri che sono stati per così tanto tempo dimenticati lirsi in Palestina che era al- sulle condizioni fisiche in cui dalla storiografia ufficiale. Molti degli intervenuti hanno l’epoca un protettorato bri- si trovano gli sfortunati che espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa. Uno stu- tannico. Churchill e il Foreign vi rimangono. dente, che si è definito “cattolico convinto”, ha scritto nel Office avevano paura che l’af- Sei dei rilasciati sono morti registro della mostra: “E’ un’attività altamente meritoria, flusso di tanti ebrei in terri- di stenti dopo il loro arrivo in quella che state svolgendo”. E una studentessa ha dichia- torio palestinese mettesse in Svizzera. Mettere a punto le rato dopo aver assistito alla proiezione: “Ho avuto un no- pericolo l’equilibrio tra ebrei condizioni di questo scambio do alla gola per tutto il tempo del filmato”. ed arabi con la possibilità di per poter salvare migliaia di 18 168 deportati: 75 non fecero ritorno Si chiama Auschwitz, Dachau e San Sabba il prezzo pagato da Ronchi alla libertà

Il presidente dell’Aned di Ronchi dei Legionari, Mario Tardivo, durante Roma: incontro a Palazzo Giustiniani la celebrazione La “Giornata della memoria” sarà legge dello stato “Per quanto sublime possa essere l’arte del dimentica- re noi non possiamo praticarla”. Ricordando queste parole di Gershom Scholem, l’onore- vole Luciano Violante sottolinea il senso dell’incontro a Palazzo Giustiniani dei superstiti dei campi di sterminio, dei familiari dei sommersi, dei rappresentanti delle istitu- zioni, di cittadini democratici, tutti insieme per affermare, nella giornata che segnò nel 1945 la liberazione da Auschwitz, l’impegno a far sì che in questa data una legge dello stato italiano sancisca la Giornata della Memoria. Un momento forte ed alto di riflessione che, oltre al ricor- do di anni tremendi e feroci, sia atto di giustizia nella con- L’altissimo prezzo pagato da Il rastrellamento del maggio danna irreversibile del nazifascismo. E perché ciò che è sta- Ronchi dei Legionari (Gorizia) fu la conseguenza della de- to non sia mai più. Ancora Violante ricorda che senza il alla lotta per la libertà (il nuncia di due ex partigiani, principio della discriminazione Auschwitz non sarebbe esi- Gonfalone del Comune è in- passati al nemico. Tutti gli ar- stito e che il razzismo è proprio l’aspetto del fascismo e signito di Medaglia d’Argento restati furono trasferiti alle del nazismo che può ritornare. Prima di lui il presidente del al valore), è stato ricordato carceri del Coroneo di Trieste Senato, Nicola Mancino, ha voluto collegare la necessità dal presidente della sezione e, dopo un confronto con i de- della memoria all’oggi, come cardine della convivenza ci- dell’Aned, Mario Tardivo, in latori, conobbero la propria vile e pacifica, così come il senatore Athos De Luca, pri- occasione delle celebrazioni sorte: gli uomini finirono a mo firmatario della proposta di legge, ne ha illustrato mo- del 54¡ anniversario della Dachau e le donne ad tivi e finalità. L’onorevole Furio Colombo, con un lucido e Liberazione. Auschwitz. Quell’episodio non teso intervento, ha sottolineato i valori positivi, insiti nel- Alla popolazione di Ronchi fermò purtroppo le due spie la tragedia della Shoah, vedendo nell’apertura dei cancelli ha detto fra l’altro che “è sta- che continuarono con altre de- di Auschwitz “il dono della libertà” anche per i carnefici, ta inferta nel maggio 1944 una nunce. Complessivamente ben altrimenti costretti ad essere tali per sempre, e quindi af- profonda ferita che non è fa- 168 ronchesi finirono nei la- fermando che l’eredità della Shoah, il suo patrimonio, è e cile dimenticare”, e che deve ger. 75 di loro non fecero ri- deve essere di tutti. Ad Amos Luzzato il compito di ricor- restare un monito per le fu- torno. dare come il grande furto della cultura ebraica ci abbia re- ture generazioni. Tra i protagonisti di quella pa- so tutti più poveri. Di profondo significato etico le parole Quel giorno (era il 24 mag- gina oscura e tragica della no- del rabbino Laras. Marso Szulc ha presentato la neonata gio) furono 64 i ronchesi ar- stra storia, Angelo Cenedese, associazione Figli della Shoah. Infine il sindaco di Roma restati e deportati nei campi Oliviero De Bianchi e Arcù Francesco Rutelli - ancora una volta e con forza - ha ri- di sterminio, 11 donne e 53 Tardivo, che il 22 giugno ‘44 confermato come la pagina sconvolgente della razzia del uomini, dopo che già nel no- trasferiti dal Coroneo di Trieste Ghetto è e sarà storia di Roma. E per non dimenticare, le vembre del ‘43 si erano avu- alla Risiera di San Sabba, fu- testimonianze di Nedo Fiano e di Alberto Mieli, superstiti ti arresti e deportazioni, che rono uccisi insieme ad altri di Auschwitz, che nella loro sconvolgente semplicità e im- avevano colpito lo stesso detenuti italiani, sloveni e croa- mediatezza hanno aperto e concluso l’importante momen- Tardivo insieme ai fratelli Arcù ti, combattenti della Resistenza to di riflessione. e Giacomo. nel Litorale adriatico. 19 Incontri e convegni contribuiscono a “risvegliare” la memoria sulla seconda guerra mondiale I siciliani nei lager: una pagina poco nota nell’Italia del ‘43- ’45

Per oltre 50 anni abbiamo chiesto con insistenza che ve- nissero fatte conoscere, specie nelle scuole, le testimonian- ze sulla seconda guerra mondiale. Ma tante gloriose pagine sul sacrificio e sull’eroismo nella Nel 50¡ anniversario dei diritti umani lotta per la libertà, restavano sconosciute. Anche a causa di contrasti tra presidi e docenti, che ostacolavano la di- vulgazione nelle scuole diconoscenze su un periodo di fon- damentale importanza. Il dibattito In questi ultimi anni, invece, ignota nella storia d’Italia dal a Caltagirone mentre si va sempre più ri- 1943 al 1945”. ducendo il numero dei testi- moni della Resistenza e del- Studenti premiati la deportazione, constatiamo per i temi A Caltagirone, città natale di don Luigi Sturzo, si è svolto con sollievo un risveglio mol- un affollato convegno di studenti e insegnanti, aperto ai cit- to promettente nell’ambiente sull’antifascismo tadini, nel 50¡ anniversario dei diritti umani. Nella sala di della cultura, come in molte rappresentanza del Comune l’incontro con le scuole medie Amministrazioni comunali e Una grande manifestazione, superiori si è aperto sul tema “I siciliani dei campi di ster- provinciali, che invitano i te- inoltre, si è svolta a Siracusa, minio”. Dopo una comunicazione di Marco Cagnes, do- stimoni al dialogo e al con- con la premiazione di studenti cente del liceo classico “B. Secusio” di Caltagirone, si so- fronto. della provincia e del capo- no succedute le relazioni scientifiche di Giovanna D’Amico, Ed ecco allora che dopo il se- luogo, per lo svolgimento del docente dell’Università di Catania; Nunzio Di Francesco e minario di Caltagirone, gli in- tema sull’antifascismo, la Sebastiano Monello ex deportati nel lager di Mauthausen, contri di Modica, del Comune Resistenza e la deportazione. e Francesco Zuccaro, ex deportato a Buchenwald. di Catania, delle scuole e del Erano presenti, con docenti, I tre ex deportati hanno inoltre illustrato le proprie testi- Comune di Riposto, ci ritro- studenti e presidi, il sindaco monianze al secondo incontro di approfondimento sul te- viamo con gli studenti e i do- di Siracusa, il prefetto, il que- ma “I lager nazisti e la deportazione dall’Italia: il caso centi - molto preparati e in- store, parlamentari regionali Sicilia”. Le relazioni scientifiche sono state di Giovanna teressati - di S. Giovanni e nazionali, insieme a rap- D’Amico, Rosario Mangiameli, dell’Università di Catania Galermo e con il liceo clas- presentanti dei sindacati, che e Brunello Mantelli, dell’Ateneo di Torino. sico “Spedalieri” di Catania. hanno partecipato al premio Poi l’incontro con l’istituto con borse di studio nel ricor- “C. Gemellaro”, sempre di do di Luciano Lama. Erano Catania e con il liceo scienti- invitati anche Giulio Spallone fico “E. Majorana” di Scordia, per l’Anpia di Roma e Nunzio dove al dibattito continuato Di Francesco dell’Aned e fucilati e i corpi buttati a ma- Uno di questi fu Nino Garufi nel pomeriggio - organizzato dell’Anpi. re, alcuni finivano a di Giarre che, pur ostacolato dall’Amministrazione comu- Mauthausen: era il 10 set- anche dai familiari, non ri- nale - hanno partecipato il pro- Le testimonianze tembre 1943. nunciò a lasciare la propria fessor Brunello Mantelli dei militari deportati Nella sua testimonianza, Di testimonianza. dell’Università di Torino; la Francesco, aveva ricordato, E infatti, prima di morire nel dottoressa Giovanna D’Amico, tra l’altro che molti soprav- dicembre 1998, scrisse un dia- ricercatrice storica; il profes- Al convegno abbiamo incon- vissuti ai campi di sterminio rio in dialetto, più giarrese che sor Rosario Mangiameli trato un altro ex deportato a erano rimasti traumatizzati al siciliano, poi tradotto dal pro- dell’Ateneo di Catania; il pre- Mauthausen, Rosario Agosta punto da chiudersi in un do- fessor Rappazzo, dell’Uni- side Moncada del liceo di di Modica, ma residente a loroso silenzio, rifiutandosi di versità di Catania. Scordia. La testimonianza sul- Siracusa. Ci ha regalato una rinnovare le loro sofferenze. “Basterà ricordare le proprie la Resi-stenza e la deporta- sua memoria: “Smacco a Altri sopravvissuti avevano sofferenze disumane e i mar- zione è stata portata da Nunzio Mauthausen - Fuga da un in- tentato di ricordare, ma non tiri ‘passati’ dai forni crema- Di Francesco. L’argomento di fernale lager”. Rosario era mi- erano stati ascoltati nemme- toi - ha aggiunto Di Francesco studio e di confronto riguar- litare a Lero, nelle isole gre- no dai propri familiari, per- - affinché il periodo dell’or- dava “I siciliani nei campi di che. Mentre la maggior parte ché tutto - dicevano - era fi- rore non incontri mai il tra- sterminio - Una pagina quasi dei suoi compagni venivano nito e bisognava dimenticare. monto”. N.D.F. 20 Si contano a decine gli incontri organizzati nelle scuole particolarmente Scuola nelle medie fra studenti e insegnanti con i rappresentanti dell’Aned e dell’Anpi, per “dare un futuro alla memoria”.

“Lezioni” Molti i ragazzi e le ragazze desiderosi di storia di conoscere di più e meglio gli avvenimenti legati alla seconda guerra mondiale, con i testimoni al fascismo, al nazismo, alla Resistenza, con particolare riguardo allo sterminio nei campi di concentramento.

Agli incontri (che si sono concentrati tra aprile e i primi giorni di maggio), hanno portato le loro testimonianze ex deportati nei lager. Qui di seguito diamo un sintetico resoconto delle numerose iniziative.

21 Scuola Un incontro di deportati con studenti romani ...e come ricordo una bella poesia

Vincenzo Colella, deportato po- portato il loro contributo di te- “Marco Polo” - Milano litico a Lounenburg e Mau- stimonianza. Protagonisti del- thausen, Piero Terracina, ebreo le vicende di quegli anni, han- Domande deportato a Birkenau, Teresa no “raccontato” ai ragazzi del- Regard, componente dei Gap le terze classi le loro esperien- da sei classi di Roma, nel corso di un in- ze, riscuotendo la più parteci- Alla scuola media “Marco contro con gli studenti della pe attenzione. Ricordando que- Polo” di via Demostene a scuola media statale B. Croce sto momento di particolare si- Milano (preside il prof. di Roma, il cui tema era “La gnificato gli studenti hanno Osvaldo Velutti, con il prof. vita e la storia” - memorie del- scritto i testi che pubblichiamo Giuseppe Arginetti) erano pre- la II guerra mondiale - hanno in evidenza in queste pagine. senti oltre 120 ragazze e ra- gazzi di sei classi (tre terze e tre quinte). L’introduzione del nari della P.I. dottoressa Danila rappresentante dell’Aned e le Rossi e Nadia Pozzi, oltre al risposte sono state seguite consigliere dell’Aned e pre- con la massima attenzione. I sidente dell’Anpi di Vimercate fatti narrati hanno suscitato Silvio Mandelli (ex deporta- un vivo interesse. ...E poi partire to a Flossemburg che ha por- tato anche il contributo della per arrivare all’inferno propria testimonianza). Il Comune ha sostenuto le spe- “Agnesi” - Varedo (Mi) C’era una volta se per il viaggio di 25 allievi Una targa a Mauthausen. Al convegno per non dimenticare Una ragazza che andava a fare la spesa hanno preso parte oltre 120 l’hanno seguita e li hanno presi tutti allievi di sei classi terze con Alla media “Agnesi” di Varedo i rispettivi docenti. Ricche di Mi (preside la prof. ssa Laura Alla cena di pesah interesse le introduzioni del- Alagna, asssieme alla prof. la preside (che ha presentato Daniela Roversi) hanno par- C’era anche il nonno di 84 anni il rappresentante dell’Aned tecipato all’incontro oltre 70 e l’hanno fatto rotolare giù per le scale come un appartenente alla ge- alunni di tre classi terze. Tra nerazione dei nonni il quale, i presenti anche l’assessore E poi via Tasso attraverso il racconto della sua alla P.I. Giandomenica Fascì Con le finestre cementate e scendere esperienza, intende lasciare il che, a nome del Comune, ha le scale e pensare che “testimone” alla generazione donato una targa al rappre- Era il momento dei nipoti) e dell’assessore al- sentante dell’Aned con inci- l’istruzione, che ha visitato so il suo nome. E un bambino a scuola Auschwitz e ha sottolineato, Notevole l’interesse fra le sco- non chiamato all’appello tra l’altro, il valore delle te- laresche. Una parte di esse si stimonianze. Profonda l’at- è recata in pellegrinaggio a Diventerà A5506 tenzione tra i partecipanti e Mauthausen nei primi giorni molto efficaci le domande di del mese di maggio, merito Poi partire con un carro merci approfondimento. anche da attribuire alla prof. e viaggiare con i propri escrementi Roversi. Arrivare all’inferno “Stoppani” - Arcore (Mi) “Quasimodo” - Magenta Vedere il fumo delle ciminiere Di generazione pensare ad una fabbrica Il pericolo in generazione del razzismo E la mamma mette All’incontro presso la media le mani sul capo del suo bambino Al liceo “S. Quasimodo” di “Stoppani” di ArcoreMi (pre- e dice: E’ finita Magenta per iniziativa della side prof. ssa Rosaria Castal- Il padre gli dice: Perdonami prof. Rita Scifo, erano pre- do), erano presenti l’assesso- senti 150 studenti (in mag- re alla P.I. del Comune Claudio Ed è l’ultima gioranza ragazze), delle clas- Fontana anche a nome del sin- volta si quinte. daco Antonio Nava, i funzio- La docente di Erc (educazio- 22 Vivere ogni giorno come fosse l’ultimo ne religiosa cattolica), una Essere nudi suora, ha molto apprezzato la Essere rasati biti al microfono Francesco testimonianza e il messaggio Essere disinfettati Porfido, eccellente dicitore e conclusivo. Stefania Tosi nella danza. Ben Alcuni interventi anche sul- E poi resistere alle torture scelte le musiche, da Chopin l’attualità, come quello sul alla fame, alla sete ad Aubry. Ha parlato il rap- razzismo: di fronte, infatti, al- Ricordarti di togliere il cappello presentante dell’Aned, segui- l’affermazione del rappre- E contare in tedesco fino a 25 to con viva attenzione e salu- sentante dell’Aned al quale tato alla fine da applausi ca- non sembrava esistessero, in E alla sera mettere in fila lorosi. questo senso, pericoli a livel- anche i compagni morti lo di massa, due ragazze han- no denunciato che esiste, in- C’era un campo con voci di bimbi “Manzoni” - Gorla Minore vece, una mentalità razzista e panni stesi. Erano zingari anche oggi e che, addirittura Il giorno dopo si udì il silenzio Uno spettacolo taluni genitori insegnano ai per meditare figli l’ostilità verso albanesi, Vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo slavi e altri extracomunitari. Per iniziativa del Comune di Una mattina non più ordini in tedesco Gorla Minore (Varese) e in Un soldato ci ha sorriso collaborazione con la scuola media “A. Manzoni” (pro- “Villa Casati” - Cologno M.se Era finita, ma nessuno era felice motore l’assessore alla Cultura Daniele Mantegazza), è stato Tra passato Qualcuno piangeva allestito uno spettacolo-me- e futuro Qualcuno pregava ditazione sui campi di con- Nella sala consiliare di Villa Aveva ritrovato il suo Dio centramento. L’incontro si è Casati a Cologno Monzese, svolto all’insegna di Se que- premiazione per il concorso C’era una volta e sto è un uomo di tra gli studenti delle scuole non ci sarà mai più e ha visto la partecipazione superiori sul tema “Dare un degli allievi delle medie, del- futuro alla memoria”, pro- Grazie per il coraggio di raccontare le ragazze del corpo di ballo mosso dagli assessorati alla e del coro Monterosa di Busto Cultura e alla P.I. della Arsizio. Esposta nell’atrio una Provincia di Milano, in col- berazione dei campi di con- Villa Olmo - Como mostra fotografica sulla visi- laborazione con Anpi e Aned, centramento. ta degli studenti medi a e con il patrocinio della stes- Alla manifestazione erano pre- Storie Mauthausen. sa Amministrazione provin- senti il sindaco Giuseppe La dottoressa Annalisa ciale e del Provveditorato agli Milan (il padre è stato de- di deportazione Castiglioni, assessore allo studi. Il premio consisteva in portato a Dachau), il vicesin- A Villa Olmo di Como si è Sport, ha curato la regia, ha un pellegrinaggio a Mauthau- daco Mauro Madella, anima- avuta la presentazione a stu- letto poesie e brani scelti di sen riservato a 35 allievi il 9 tore dell’iniziativa, l’assesso- denti e insegnanti delle clas- Levi, Nelly Sachs, Daniel maggio scorso, in occasione re Giuseppe Sidoli (premiato si terze delle medie (erano in Vogelman, Dan Pagis, Eva del 57a anniversario della li- come ex partigiano), Luigi 150) del libro di Oliviero Goldeschmitt, in una sugge- Lana, presidente dell’Anpi, il Arzuffi Escatom sul nazismo stiva ambientazione di luci e prof. Donato Carissimo e quat- (con la ricostruzione di un dia- scenografie, accompagnate da tro insegnanti che, insieme ad logo fra capi SS) e sulle vi- un avvincente sottofondo mu- altri colleghi, hanno operato cende di un deportato politi- sicale. attivamente per il successo del co a Mauthausen: il nostro Infine il rappresentante concorso, il cui significato è Roberto Camerani (impossi- dell’Aned ha portato una te- stato sottolineato dal sindaco, bilitato ad intervenire). stimonianza sulla solidarietà che ha ribadito l’impegno del L’incontro è stato patrocina- internazionale tra i deportati Comune. Quindi sono stati to dalla Provincia, rappre- politici e razziali a Mauthau- chiamati uno per uno i 35 vin- sentata dall’assessore Tiziana sen. Tutti i testi letti dalla dot- citori, premiati con diploma Sala, che ha aperto la mani- toressa Castiglioni, sono sta- e relativa citazione, oltre che festazione. E’ seguita la let- ti riprodotti in un fascicolo. con il viaggio a Mauthausen tura di testi dello stesso Arzuffi a spese del Comune. e di altri autori. Si sono esi- segue ➥ 23 Scuola Una mostra a Torino Lungo i sentieri della memoria E’ da guardare con estremo gazzi una comprensione sto- “Mercalli” - Seregno (Mi) “Donatello” - Milano interesse la mostra “I sentie- rica corretta del passato, una ri della memoria”, realizzata coerenza filologica nell’af- Da Seregno Solidarietà da un gruppo di insegnanti frontare argomenti così seri ad Auschwitz senza confini (Francesca Midolo, Anna senza ingenuità, senza conta- Storelli, Claudio Zoccola) e minazioni, e farlo dall’alto A Seregno (Milano) alla me- Sempre a Milano, alla media dagli allievi di diverse classi delle nostre contraddizioni, dia “G. Mercalli” (preside il “Donatello” di via Zuara, (pre- dell’Istituto per grafici “Albe delle nostre difficoltà ad es- prof. Domenico Pedullà, vi- side e vice, gli stessi del Steiner” di Torino, inaugura- sere per loro chiari punti di ce il prof. Troina,con la “Gioberti”, essendo però que- ta il 28 maggio scorso e che riferimento, può essere peri- prof.ssa Daniela Roversi e il sta la sede centrale) incontro sarà aperta al pubblico fino al coloso. prof. Mandalà),si é tenuto un tra alunni tredicenni della 3a mese di novembre. Molto meglio, allora, condi- incontro con un centinaio di D con la prof.ssa Tiziana E’ da guardare con estremo videre la loro onestissima vo- ragazzi di quattro terze con i Rumagnoni. interesse perché non vuole glia di pace e di verità, e star loro insegnanti. Alcuni avevano letto libri di configurarsi come un percor- loro vicino, molto vicino. Erano presenti il sindaco Gigi Primo Levi e visionato brani so storico tradizionale, co- Magari per imparare”. Perego e Pietro Arienti, del filmati tratti da documentari struito per pannelli e dida- -E’ si potrebbe dire- una di- Comitato unitario antifasci- o da film sull’argomento, rea- scalie, bensì come insieme di chiarazione di didattica che sta. Il primo cittadino ha sot- lizzati dalla scuola. Inoltre gli lavori grafici nati dalle espe- rimane al di qua dei risultati, tolineato che il 25 Aprile è studenti sono impegnati in va- rienze individuali degli stu- perché una lettura attenta di stato celebrato nel ricordo del- rie iniziative di solidarietà an- denti che hanno partecipato, questa mostra non mette in lu- la famiglia ebrea Gani, rifu- che con le popolazioni afri- nel corso dell’anno, a due viag- ce errori filologici particola- giata a Seregno e deportata ad cane, oltre che con gli handi- gi d’istruzione (Buchenwald ri. Al contrario, fa capire che Auschwitz; ha rivolto un ap- cappati. e Dora, Dachau) sotto la gui- il senso, il nucleo della “le- pello alla pace, al confronto, Le pareti dei corridoi e delle da degli ex deportati Pio Bigo zione” e della testimonianza al dialogo, alla solidarietà. stesse aule sono ricoperte da e Albino Moret. si è depositato ad un giusto Ribadendo i medesimi valori disegni, scritte e appelli che Sono lavori indubbiamente, livello. è intervenuto anche il presi- coinvolgono l’intera scolare- di qualità diversa: spesso do- Certo, è possibile andare ol- de, che ha presentato il rap- sca. mina la retorica dell’idea o tre, ma il punto di partenza è presentante dell’Aned, la cui del tratto, ma a volte emer- senza dubbio confortante ed testimonianza è stata molto gono intuizioni che colpisco- invita a riflettere sulla com- seguita. no per originalità ed intelli- plessità e sulla pluralità del- genza. le forme della comunicazio- Guardandoli, non si può che ne per quanto riguarda la sto- “Gioberti” - Milano essere d’accordo con quello ria della deportazione politi- che sostengono i loro inse- ca e razziale. La vita gnanti: “Chiedere ai nostri ra- Bruno Maida in una rosa bianca Alla scuola media “V. Gio- “Ottolini” - Rescaldina (Mi) Luigi Passerini ha introdotto berti” di Milano (preside la gli incontri con una riflessio- prof.ssa Maria Grazia Vinci- Una riflessione ne sui tragici fatti del Kosovo guerra, vice preside la pro- anche sul Kosovo e in altre zone del mondo, fessoressa Laura Longo, col- esortando all’impegno per la laboratrici le professoresse pace e la solidarietà, oltre che Luisa Mariotti e Rita Sibilla), Nelle scuole medie “A. per la conoscenza (in propo- incontro con due terze, 22 tra Ottolini” di Rescalda e sito era stato ospite della scuo- ragazzi e ragazze. Rescaldina (Mi), incontri con la un rappresentante di A riunione conclusa, insegnanti gli allievi delle classi terze, Amnesty International). e ragazzi hanno donato al por- una novantina circa, con i do- Insegnanti e ragazzi sono in- tavoce dell’Aned una rosa bian- centi (prof. Maria Enrica tervenuti dopo la testimonianza ca e una pergamena con la se- Criboli, Silvana Rizzarzi, recata dall’inviato dell’Aned, guente dedica: “Le classi 3aE Anselma Rossini, Agata mostrando vivo interesse, al e 3aF ringraziano per la testi- Sinardi, Daniele Rota, per punto che in entrambe le scuo- monianza e l’entusiasmo per Rescaldina; prof. Jole Actis, le il dibattito è andato oltre aver ripreso, nonostante tutto, Rosalba Franchi, Domenica gli orari previsti. una nuova vita”. Talia e Annameris Cribioli, Il preside ha consegnato un’of- per Rescalda). Il preside prof. ferta di 150 mila lire da par- 24 Si terrà a Milano da ottobre a dicembre Un corso di aggiornamento per docenti sulla deportazione Promosso da Provincia di Milano (Assessorato all’Istruzione e all’Edilizia scolastica), Aned (Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) e Ismec (Istituto milanese per la storia dell’età contemporanea, della Resistenza e del Movimento operaio), si terrà nei mesi di ottobre/dicembre 1999 alle ore 15.30 - 18.30 nel “Nuovo spazio Guicciardini”, via Melloni, 3 a Milano, un corso di aggiornamento per docenti. Ecco il programma dei sei incontri Lunedì 25 ottobre Lunedì 29 novembre Presentazione del corso Strumenti pedagogici. e avvio del contratto formativo Il teatro e la storia Giovanna Massariello Merzagora, direttrice del corso, vicepresidente Aned Storia e teatro: sperimentazione di Milano nella scuola Donata Civardi (Associazione culturale Nuovi studi sulla Repubblica sociale Gente di teatro) e storia della deportazione Elisa Signori (Università di Pavia) La Risiera di San Sabba. Le riflessioni di un regista Le stragi naziste in Italia tra storia Renato Sarti (Regista) e memoria Paolo Pezzino (Università di Pisa) Altre esperienze nelle scuole: interventi di insegnanti e di operatori Lunedì 8 novembre Approfondimenti storici Lunedì 13 dicembre Strumenti pedagogici. te della scuola per le spese Hitler a Milano Le immagini e la storia della mostra “Sterminio in Luigi Borgomaneri (Ismec) Europa-Lager SS”. Le immagini: un percorso guidato L’imprescrittibilità dei crimini nazisti attraverso la produzione cinematografica Gianfranco Maris (presidente Aned) Gianni Trimarchi “L. Da Vinci” - Milano (Provincia di Milano - Cisem) Lunedì 15 novembre Oltre l’orario Capitoli della deportazione Proposte applicative per il lavoro con gli per chiedere di più studenti e dibattito La deportazione femminile Giovanna Massariello Merzagora Anche alla media “L. Da (Università di Verona) Vinci” di Limbiate( Mi) (pre- side la prof.ssa Maria Matilde Bambini nei lager: storia, memorialistica Merli, insegnanti le prof. e fiction Segreteria organizzativa: Adriana Gherardi, Ornella Maria Bacchi (Laboratorio nazionale Settore Istruzione ed Edilizia scolastica Nigro, Clara Paietta), si è an- di didattica della storia) della Provincia di Milano -via Petrarca, 20 dati oltre l’orario stabilito nel- Milano Tel. 02-7740.4736/4101 - Signora l’incontro con gli allievi del- Interventi di deportate Maria Ripoli) la terza. e dialogo con gli insegnanti Orari: Molto viva l’attenzione e nu- da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 16.00 merose le domande di ap- Lunedì 22 novembre profondimento. Strumenti pedagogici. Il corso è autorizzato dal Provveditorato agli I luoghi della memoria studi di Milano ed è inserito nel piano di aggiornamento provinciale 1999-2000. Agli incontri nelle scuole ha Riflessioni sulle visite ai KZ E’ rivolto ai docenti della scuola media in- partecipato in rappresentan- Paolo Gastaldi (Università di Pavia) feriore e superiore. za dell’Aned Giandomenico Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato Panizza che ha anche cura- Interventi di insegnanti e dibattito di frequenza al corso. to i testi pubblicati. 25 Condannato all’ergastolo il boia di piazzale Loreto Dopo Saevecke Theodor Saevecke, l’ottantottenne ex comandante della Gestapo di Milano, che ordinò il 10 agosto 1944 la fucilazione in piazzale Loreto di quindici prigionieri italiani, detenuti nel carcere di San Vittore, è stato condannato all’ergastolo. è tempo di colpire

Gli articoli sono di Franco gli altri Giannantoni

Le fotografie sono del Bundesarchiv, assassini di Coblenza e dell’archivio dell’Aned di Milano rimasti impuniti 26 Il volto dei carnefici Cerimonia fascista in della piazza di Milano piazza San Sepolcro (con il pizzetto) a Milano durante la Rsi: e all’estrema destra Theodor Saevecke Renato Ricci, è il primo a sinistra. comandante della Gnr Si riconoscono, sempre accanto al federale di da sinistra, il generale Milano Vicenzo Costa. Diamanti, comandante

27 Saevecke

a sentenza emessa il 9 giugno scorso dal Tribunale mi- litare di Torino, al termine di un processo durato circa Lun anno, ha accolto la richiesta del procuratore militare Gian Paolo Rivello. L’avvocato Gianfranco Maris ha rappre- sentato quale parte civile i familiari delle vittime, la Provincia di Milano, il Comune di Sesto San Giovanni e l’Anpi. Il Comune di Milano era rappresentato dall’avvocato Antonello Mandarano. A Theodor Saevecke, giudicato in contumacia (l’imputato, che vive a Bad Roithenfeld, in Germania, aveva inviato ai giudici una lettera nel dicembre del ‘96 nella quale disconosceva la competenza della magistratura militare italiana), il Tribunale ha riconosciuto le attenuanti generiche “subvalenti” alle ag- gravanti della premeditazione e della crudeltà. In virtù di que- sto meccanismo è scattato il carcere a vita. In caso contrario l’esito sarebbe stata la prescrizione. Theodor Saevecke, nato ad Amburgo il 22 marzo 1911, dove- va rispondere del reato di “violenza con omicidio in danno di cittadini italiani” (articoli 13 e 185 del Codice penale militare di guerra in relazione agli articoli 575 e 577 del Codice pena- le) “per aver cagionato - come è scritto nella richiesta di rinvio a giudizio del Procuratore militare - quale capitano delle Forze armate tedesche, nemiche dello Stato italiano, la morte di Andrea Esposito, Domenico Fiorano, Umberto Fogagnolo, Giulio Casiraghi, Salvatore Principato, Eraldo Soncini, Renzo Del Riccio, Libero Temolo, Vitale Vertemati, Vittorio Gasparini, Andrea Ragni, Giovanni Galimberti, Egidio Mastrodomenico, Antonio Bravin, Giovanni Angelo Poletti, tutti detenuti nel reparto carcerario di San Vittore, inserendo i loro nominativi nella lista dei soggetti da fucilare, disponen- done il prelevamento dal predetto reparto ed ordinandone poi la fucilazione, eseguita alle ore 6 del 10 agosto 1944 in piaz- zale Loreto, durante lo stato di guerra tra l’Italia e la Germania”. Sempre secondo la richiesta di rinvio a giudizio “la premedi- tata esecuzione di tali soggetti, che non prendevano parte alle operazioni belliche, si caratterizzava per la crudeltà del suo svolgimento, successivamente al quale veniva ordinato che i corpi dei giustiziati rimanessero esposti nella piazza per l’in- tera giornata. La fucilazione rappresentava la rappresaglia con- seguente all’esplosione, dovuta ad un attacco dinamitardo, di un autocarro tedesco posteggiato in Milano in viale Abruzzi, l’8 agosto 1944. Poiché detta esplosione non cagionò il feri- mento di alcun militare tedesco, bensì la morte di numerosi passanti, civili italiani, l’ordine di fucilazione non rappresentò l’adempimento delle direttive emanate dal maresciallo Kesselring ed in base alle quali per ogni tedesco ucciso dai partigiani do- vevano essere giustiziati dieci italiani”. 28 Il comunicato del Comando tedesco in cui si elencano gli ostaggi da fucilare La folla attonita davanti ai corpi straziati

29 Saevecke La carriera di un gerarca Da feroce aguzzino della Gestapo a Milano ad agente della Cia e del governo di Bonn n potente gerarca del ta smascherato, aveva godu- Terzo Reich. to di forti protezioni: il go- UComandante dell’Aus- verno tedesco negli anni ses- senkommando di Milano, il santa aveva aperto un’inchie- commissariato della Gestapo, sta contro di lui ma l’aveva spietato “governatore” di San poi chiusa senza conseguen- Vittore e dell’Hotel Regina, ze. Era il 15 marzo 1963 quan- l’SS-Hauptsturmfuehrer Theo- do il consigliere di Stato dor Emil Saevecke aveva 32 Gerhard Wiedemann fu in- anni quando arrivò per la pri- viato in Italia per cercare di ma volta nel cuore della far chiarezza sullo scandalo Lombardia, culla della che aveva spazzato la Resistenza. In diciannove me- Germania come un uragano. si e diciassette giorni, dal set- Si trattò di un’istruttoria ric- tembre del ‘43 all’aprile del ca di testimonianze che era- ‘45, tanto durò il suo regno di no state qualche anno prima tremendo aguzzino, Milano già raccolte da Giovanni visse una stagione di terrore Melodia, segretario generale e di sangue. Ex dirigente del- dell’Aned, nella faticosa ope- la Schilljugend di Rossbach, ra di ricostruzione della do- commissario della polizia cri- lente memoria storica dei so- minale di Berlino, con le SS pravvissuti. Una foto, ritro- in Polonia, Libia ed in Tunisia vata in modo fortunoso dal prima che il colonnello Walter Comitato combattenti antifa- Rauff lo trasferisse in Italia, scisti di Berlino ed inviata a , classe 1911, Milano per il riscontro, ave- è ora un tranquillo signore di va contribuito a togliere ogni 88 anni che vive a Bad dubbio. Saevecke era emerso Roithenfeld in Bassa Sassonia, a tutto tondo dai ricordi del- pensionato dal 1971 dopo aver le vittime come un criminale prestato i propri servigi alla che, direttamente o indiretta- Cia (1948) e aver percorso mente, aveva coordinato ogni una brillante carriera nella po- repressione a cominciare dal- lizia di Bonn. Strappato al suo la strage di Meina sul lago quieto vivere, ricacciato con Maggiore del 22 settembre il peso dei suoi crimini in un 1943, quando 54 ebrei ven- passato che non aveva mai ri- nero massacrati da apparte- mosso, davanti all’accusa del- nenti alla Divisione corazza- l’eccidio di piazzale Loreto, ta “Adolf Hitler”. Saevecke aveva reagito infastidito: “E’ aveva potuto contare su una una montatura, quel magistrato rilevante struttura poliziesca: italiano non ha alcun diritto venti ufficiali, sessanta sot- di frugare nelle pieghe della tufficiali fra cui il sergente mia vita. Sono già stato as- Walter Gradsack, detto “il ma- solto molti anni fa dai tribu- cellaio”, il maresciallo capo nali inglesi e tedeschi. E poi Helmuth Klemm, il caporal rispetto ad altri sono un uo- maggiore Franz Staltmayer mo piccolo così”.Theo noto come “il porcaro”, ven- Saevecke è stato tutt’altro che ti soldati oltre ad un nutrito una rotellina nel micidiale in- numero di militi italiani ad- granaggio nazista e, una vol- detti alla sorveglianza. Il mo- 30 Le fotografie dei quindi- tare si fosse trovato per ci fucilati sono conserva- caso o perché spinto dal- te nella fototeca del Bun- la curiosità sul posto del desarchiv di Coblenza e massacro la mattina del sono state presentate per 10 agosto 1944. E’ infat- L’ex comandante dell’Aussenkommando la prima volta da Carlo ti da escludere che fra i di Milano commenta il verdetto: Gentile in “Italia Contem- compiti delle compagnie poranea”, dicembre 1996, di propaganda ci fosse “E’ una montatura, sono un uomo piccolo così”. n. 205. Furono scattate quello di riprendere im- dal corrispondente di magini di eccidi antipar- guerra Rauchwetter, ap- tigiani. In primo piano si partenente ad una notano militi della Propagandakompanie “Muti” e della “Gnr”che della Luftwaffe. E’ mol- composero il plotone di to probabile che il mili- esecuzione.

31 Saevecke Il procuratore militare Rivello “La Gnr e la Muti sgherri dei tedeschi.” Fu eccidio, non rappresaglia dello dell’AK Mailand era si- va risposto il Comando SS con ue i piloni su cui il pro- lettiva” come è disciplinato mile a quello di Berlino: pun- una serie di stragi in un luglio curatore militare del- dalla Convenzione dell’Aja ti di forza, l’Ufficio III (SD) di sangue: il 15 tre fucilati a Dla Repubblica di Torino del 1907. Detta norma si in- per la repressione partigiana Greco, il 20 altri tre a Corbetta, Pier Paolo Rivello ha poggiato serisce all’interno di una se- ed operaia e l’Ufficio IV con il 21 cinque fucilati e cin- la sua richiesta di condanna rie di prescrizioni che disci- la sezione B4 per la caccia agli quantotto deportati a Robecco a vita per Theodor Saevecke: plinano misure di natura me- ebrei gestita dal maresciallo sul Naviglio, il 31 sei fucila- le dettagliate affermazioni dei ramente patrimoniale. Otto Kock (da non confonde- ti al Forlanini.Ma perché il 10 sopravvissuti, oltre alle nu- Deve dunque ritenersi che la re con Pietro Koch, il massa- agosto la carneficina di piaz- merose testimonianze raccol- sanzione collettiva non possa cratore italiano di Villa Triste). zale Loreto se nell’esplosio- te subito dopo la Liberazione colpire persone fisiche e tan- Saevecke non si era limitato ne del camion della Wermacht dall’Ufficio investigativo al- to meno provocarne la morte. a impartire ordini, spesso ave- in viale Abruzzi due giorni pri- leato che hanno descritto il va preso parte ai pestaggi e al- ma non c’erano state vittime clima di terrore e le torture Terzo Saevecke è responsa- le torture. Le carte del pro- tedesche? Perché l’ordine al- che accompagnavano gli in- bile di “violenza con omici- cesso propongono scenari ag- la Gnr e alla “Muti” di forni- terrogatori e la vasta docu- dio plurimo” come previsto ghiaccianti, l’elenco dei mar- re un plotone d’esecuzione per mentazione che ha dimostra- dal codice penale militare di tiri è lunghissimo, da Poldo quel gruppo di antifascisti in- to come nella tragica opera- guerra, avendo provocato la Gasparotto (caduto poi a nocenti? La risposta era nella zione “vi sia stato un totale morte di cittadini italiani “che Fossoli) a Vittorio Bardini, paura: se da una parte i tede- scavalcamento delle autorità non hanno preso parte ad ope- combattente di Spagna; da schi temevano assai vicina l’in- fasciste italiane (...) ed una razioni militari”. Manfredo Dal Pozzo ad surrezione, i fascisti vedeva- ideazione e preparazione pro- Antonio De Bortoli; dai gap- no i gappisti di Giovanni Pesce venienti direttamente dall’Au- Quarto Le circostanze atte- pisti Alfonso Cuffaro e Alfonso in ogni strada. Piazzale Loreto sennkommando di Milano”. nuanti generiche sono inap- Montuoro a don Achille Bolis; con i quindici caduti strappa- plicabili e, nell’eventualità di da Antonio La Fratta ad Erich ti da San Vittore, Greco, Questo in sintesi un riconoscimento delle stes- Wacthtor; da Salomone Rath, Robecco e Forlanini, era sta- il percorso se, non si possono ritenere sbranato da una cane durante ta la tappa di un piano preci- prevalenti o equivalenti alle un interrogatorio, a Tullio so. della requisitoria aggravanti. Il numero delle Colombo e Carlo Mallowan “All’escalation del clima in- vittime (15) e le modalità del- uccisi a bruciapelo, a Egisto surrezionale - scrive Luigi Primo L’eccidio di piazzale l’evento lo escludono. Rubini, a molti altri ancora. Borgomaneri nel suo esem- Loreto non fu una rappresa- Ma non basta tener conto del- Basti il ricordo di Aldo Ravelli, plare Hitler a Milano - deve glia perché l’esplosione di via- la gravità del delitto: occorre agente di borsa, fermato il 23 corrispondere l’escalation del le Abruzzi dell’10 agosto 1944 valutare la capacità a delin- dicembre 1943 per favoreg- terrore prima che l’aggressi- non fece vittime fra i milita- quere che assume livelli ele- giamento degli ebrei, selvag- vità partigiana dia fuoco alle ri del Reich. vatissimi se si fa riferimento giamente percosso a San polveri della combattività ope- L’istituto della rappresaglia, all’epoca dei fatti, all’uso del- Vittore, poi trasferito nei cam- raia. Non a caso nell’arco di ha ricordato il Pm, secondo la tortura ed attualmente, “al- pi di Bolzano-Gries, Mauth- poco più di tre settimane si la costante dottrina interna- le frasi minacciose contro il ausen, Gusen. “Tutti i giorni comincia con tre fucilati, poi zionalista, si fonda sull’attri- Pubblico ministero inquiren- - aveva rivelato Ravelli al- si passa a sei ed infine a quin- buzione allo stato, vittima di te contenute nel memoriale l’inviato di Bonn Gerhard dici”. Una strategia che non un illecito, della possibilità di difensivo dell’imputato”. Wiedemann - c’erano dei pri- avrebbe retto alla verifica del aggredire gli interessi dello Un indubbio rilievo hanno avu- gionieri massacrati di botte da campo. La guerriglia parti- Stato autore dell’illecito in- to inoltre le affermazioni del- parte dei marescialli dell’Hotel giana, infatti, pur segnata da ternazionale. Occorrono poi l’imputato secondo cui du- Regina. Klemm e Staltmayer perdite dolorose, alla fine si criteri di proporzionalità e di rante la repressione antiparti- mantenevano l’ordine con il sarebbe imposta. Mussolini, rispetto dei valori umani, con- giana non sarebbe stato com- terrore. Le bastonature erano del resto, informato dell’ec- dizioni carenti nell’eccidio del piuto tutto quanto era possi- così frequenti che per noi era cidio di Milano, pare abbia 10 agosto. bile fare, il che dimostra “l’as- una novità quando non c’era- commentato a caldo: “Il san- soluta mancanza di una ri- no dei massacri”. Ai sabotag- gue di piazzale Loreto lo pa- Secondo L’eccidio non co- meditazione in chiave auto- gi e alle azioni partigiane ave- gheremo molto caro”. stituì una “repressione col- critica del passato”. 32 Le SS e i fascisti ecco gli autori

Si trattò di un eccidio e non di una rappresaglia. L’Hotel Regina (in basso) Alle spalle il colonnello Infatti nell’attentato dell’8 agosto ‘44 di Milano sede delle SS Francesco Colombo, ad un autocarro della Wermacht, di Theodor Saevecke. comandante della non ci furono vittime fra i soldati del Reich -. Da qui partì l’ordine “Muti”. Parini in un Le attenuanti generiche concesse all’imputato per la strage “promemoria”, sono state dichiarate “subvalenti” Qui sotto: indirizzato a Mussolini il capo della Provincia prese formalmente rispetto alle aggravanti della crudeltà di Milano Piero Parini. le distanze dall’eccidio. e della premeditazione.

Quinto Il reato non è pre- scritto dal momento che per la sussistenza della crudeltà e della premeditazione, la pena prevista dalla legge è quella dell’ergastolo. “Affinché l’i- stituto della prescrizione ri- sponda alle ragioni di oppor- tunità politica - ha ricordato il Pm Rivello - è necessario che si sia quasi perduta la me- moria del fatto criminoso o che l’allarme sociale da esso suscitato, sia scomparso.” Ciò non è accaduto, tanto che “il ricordo di piazzale Loreto è destinato a rimanere impe- rituro presso tutto il popolo italiano”.

33 Saevecke L’avvocato Gianfranco Maris, parte civile “Una sentenza che aiuta a capire la storia”

“Un paese non è civile se non soria’, un istituto giuridico ha tra i principi fondamenta- inesistente. Queste archivia- In memoria dei fucilati li che regolano la sua convi- zioni sono state operate nel venza l’obbligatorietà dell’a- periodo dell’immediato do- zione penale perché i delitti poguerra sicuramente con il siano sempre puniti, in ogni concerto tra il procuratore ge- Una poesia tempo ed in ogni luogo”. Con nerale presso il Tribunale su- queste parole l’avvocato premo militare ed i vari mi- Gianfranco Maris, parte civi- nistri della Giustizia e della di Alfonso Gatto le per i familiari dei caduti in Difesa. Una vera e propria cri- Alfonso Gatto dedicò ai fucilati una breve poesia, edita po- piazzale Loreto, per la si etica di istituzioni che han- co dopo clandestinamente, intitolata: Provincia di Milano e per no subordinato il loro dovere “Per i compagni fucilati in piazzale Loreto”. l’Anpi, ha iniziato il proprio alle loro valutazioni politiche, intervento al Convegno sulla gestendo in prima persona e Ed era l’alba, poi tutto fu fermo sentenza contro Theodor direttamente la ‘politica’, non La città, il cielo, il fiato del giorno. Saevecke svoltosi a Milano il di loro competenza, per fa- Restarono i carnefici soltanto 24 giugno nel salone di via vorire la ricostruzione ed i rap- Vivi davanti ai morti. Mascagni, presenti il procu- porti di mercato tra i vari pae- Era silenzio l’urlo del mattino, ratore militare Pier Paolo si d’Europa nel timore che la Silenzio il cielo ferito: Rivello, il professor Luigi celebrazione dei processi po- Un silenzio di case, di Milano. Borgomaneri, consulente sto- tesse compromettere i rapporti rico del Pm, Sergio Fogagnolo economici tra ‘vincitori e vin- per i familiari dei quindici ti’ di un tempo”. martiri, l’avvocato Antonello Una crisi etica non superata. Mandarano, parte civile per il Maris ha speso parole ama- Comune di Milano e il presi- rissime per il silenzio dei mass dente dell’Anpi lombarda Tino media in occasione del pro- Il messaggio Casali. cesso a Saevecke: “Informa- Un principio, quello dell’ob- zione poca e scarna. Persino di Boldrini bligatorietà dell’azione pena- ‘l’Unità’ e lo dico perché è le, che non è stato sempre ri- l’assenza che più mi dilania, Dopo la sentenza di condanna di Saevecke, un caloroso mes- spettato. Ha detto infatti Maris: non ha scritto del processo e saggio è stato inviato dal presidente nazionale dell’Anpi, “Ora sappiamo per il rappor- della sua conclusione. Spetterà Arrigo Boldrini, al presidente dell’Aned Gianfranco Maris. to che il Consiglio della ma- a noi, con le nostre scarne for- gistratura militare ha pubbli- ze, sopperire a questa omis- “A nome del Comitato nazionale e mio personale, desidero cato di recente che tremila fal- sione”. ringraziarti vivamente per il grande contributo “scrive doni che contenevano le no- Una sentenza quella contro Boldrini” quale patrono di parte civile dell’Anpi e dei fa- tizie dei delitti commessi du- Theodor Saevecke che se fos- miliari dei Caduti, a determinare la sentenza di condanna rante l’occupazione nazista in se stata emessa nel 1946 avreb- all’ergastolo di Theodor Emil Saevecke, colpevole di aver Italia sono stati occultati nel- be avuto un altro valore. Ma ordinato l’esecuzione di 15 partigiani in piazzale Loreto a l’archivio del Tribunale su- non sarebbe stata, come è sta- Milano. premo militare di Roma in un ta quella del giugno 1999, por- La sentenza del Tribunale militare è di grande valore mo- grande armadio con le ante ri- tatrice di nuovi valori ed infor- rale e civile. Essa, infatti, come tu hai sottolineato nell’au- volte verso il muro. (ndr: la mazioni. Maris li ha definiti la del Tribunale, afferma ‘una linea di condotta etica’ che scoperta è avvenuta nel 1994 “valori addizionali”, un iti- gli uomini devono avere in qualsiasi situazione di vita, in e alcuni fascicoli sono già sta- nerario nuovo per la ricerca guerra come in pace, nel proprio Paese, come in qualsiasi ti affidati per lo svolgimento storica. Il primo è che nel ‘44 altro Paese”. dei processi alle Procure mi- la Patria non era morta al pun- “Siamo grati della tua sensibilità e lieti per il successo ot- litari competenti per territo- to che “tanti uomini e tante tenuto”. rio.) Su ogni faldone c’era la donne sentirono il bisogno, scritta ‘archiviazione provvi- proprio in quel momento, di 34 La Resistenza ha vinto. gli occupanti se ne vanno

Sono iniziati altri processi per le stragi naziste in Italia fra il ‘43 e il ‘45: ritrovati nelle cantine di Palazzo Cesi di Roma, sede della magistratura militare d’appello, migliaia di fascicoli “provvisoriamente” I tedeschi, sconfitti, archiviati nell’immediato dopoguerra abbandonano Milano per “opportunità politiche”. il 30 aprile 1945.

assumersi impegni di lotta che lati di piazzale Loreto - ha ag- bilitazione, per mandare i gio- che ne occupa un altro, non implicavano il pericolo della giunto Maris - furono trova- vani a rapinare lontano, era può ucciderne i cittadini per vita stessa”. te fotografie di figli e di mo- rinata. E questo è già un va- incutere quel terrore diffuso La sentenza di Torino giunge gli, come per gli impiccati di lore nuovo che oggi può espri- che induce all’obbedienza ser- dunque puntuale a smentire Bassano del Grappa e per gli mere una sentenza che esa- vile. Chi sostiene il contrario coloro che in questa inaccet- assassinati della Benedicta, su mina quei fatti lontani”. Altro distorce la verità”. tabile e pericolosa stagione cui, con grafia spezzata, que- chiarimento: piazzale Loreto Infine una riflessione che can- del revisionismo hanno par- sti martiri, prima di morire, fu un tragico eccidio e non cella alla radice la disinvolta lato e parlano dell’8 settem- scrissero Viva l’Italia. Dopo una rappresaglia. Lo dirà in interpretazione che diede ad bre del ‘43 come della tom- l’8 settembre, ci dicono que- modo articolato la motivazione esempio Renzo de Felice, dei ba della nazione, delle me- ste scritte, la Patria, distrutta della sentenza fra qualche me- fascisti “patrioti” né più né morie divise, di perdita del- per lo scempio retorico che il se. “La rappresaglia - ha so- meno come i partigiani nel l’identità del popolo italiano. fascismo ne aveva fatto, de- stenuto Maris - non esiste, non preservare l’Italia da più fe- “Sui corpi straziati dei fuci- gradandola a strumento di mo- è un diritto perché uno Stato roci azioni tedesche. “In que- 35 Saevecke L’annotazione sul registro-matricola di S. Vittore “Trasferiti per Bergamo” Ma andavano alla morte sto processo - ha commenta- delle città occupate”. l colonnello Giovanni Ricci che imponeva, se fosse to Maris - è emerso che gli L’avvocato Maris ha infine se- Pollini, comandante pro- stata richiesta, la collabora- armati in camicia nera, la gnalato che, sempre al Ivinciale della Gnr di zione coi comandi germanici ‘Muti’ e la Gnr, erano strut- Tribunale militare di Torino, Milano, aveva ricevuto la se- di piazza “per gli impieghi di ture alle dipendenze dei te- il 23 maggio, ha avuto inizio ra del 9 agosto 1944 l’ordine polizia militare”. deschi. Il plotone di esecu- (Pubblico ministero il dottor del comando tedesco di met- A nulla era servito il preoc- zione formato da militi ita- Rivello) il processo per una tere a disposizione per il gior- cupato attivismo del capo del- liani era stato convocato per delle più spietate stragi tede- no successivo un plotone di la Provincia Piero Parini, il ordine di Saevecke. La sen- sche in Italia, quella del col- militi della Rsi da utilizzare quale aveva tentato invano di tenza è esemplare: la Re- le della Benedicta dove furo- per la fucilazione di quindici mettersi in contatto con i co- pubblica sociale italiana è sta- no fucilati 75 giovani inermi. ostaggi “in base al recente mandanti tedeschi nel tenta- ta solo una struttura di ma- Il responsabile è il tenente co- bando del maresciallo Kes- tivo di impedire l’eccidio e, scheramento e di supporto del- lonnello Siegfried Engel, ca- selring”. nello stesso tempo, di salva- l’occupazione tedesca, se è po della Gestapo di Genova. Il bando prevedeva l’esecu- re gli ultimi brandelli di cre- vero com’è vero, che le sue L’omologo di Saevecke. Come zione di dieci ostaggi per ogni dibilità della vacillante so- milizie politiche armate era- il suo camerata, vive tranquillo vittima tedesca. Ma nell’at- vranità repubblichina. Tutti si no direttamente sottoposte agli in una cittadina tedesca. tentato all’autocarro della negarono, Saevecke compre- ordini dell’Aussenkommando Wermacht alle 8.15 dell’8 ago- so. Era fallito anche il tenta- sto 1944 in viale Abruzzi, tivo, sempre di Parini, di in- spunto per la carneficina di viare in nottata il comandan- piazzale Loreto, non era de- te Pollini dal colonnello ceduto nessun tedesco: i sei Kolberck, responsabile mili- morti ed i dieci feriti erano tare della piazza di Milano, stati tutti italiani. Che senso “per fargli presente che le vit- allora aveva richiamare l’or- time di viale Abruzzi erano dine di Kesselring e per qua- tutte italiane e che se rappre- le ragione il capitano Theodor saglia si fosse fatta anche le Saevecke si era rivolto al co- autorità italiane dovevano lonnello Walter Rauff, re- esprimere il loro avviso”. sponsabile della Sipo-SD Alle 5 del mattino del 10 ago- dell’Italia nord-occidentale sto Pollini aveva informato il perché strappasse al generale capo della Provincia che Willy Tensfeld, comandante Kolberck non si era fatto tro- generale delle SS, l’autoriz- vare. Più o meno negli stessi zazione per una feroce re- momenti i quindici morituri pressione? Apparentemente stavano per lasciare San nessuno. Ma fra i tedeschi Vittore. Nel “Pro memoria per aleggiava in quei giorni il ter- il Duce” Parini aveva riferito rore di una prossima insurre- che gli ostaggi erano stati sve- zione popolare ed occorreva gliati alle 4.30 ed in cortile replicare con un’ulteriore esca- avevano consegnato a ciascu- lation di segno terroristico do- no una tuta per dar loro l’il- po le precedenti fucilazioni di lusione della partenza per il Greco, Robecco e del campo lavoro in Germania. Sul regi- Forlanini. Ai fascisti a quel stro del carcere era apparso punto non era restato che ub- annotato: “Trasferiti per Ber- bidire, interpretando il ruolo gamo”. Dal diario di Ottavio di freddi esecutori, vincolati Rapetti, un giovane di 21 an- com’erano, a loro volta, da ni detenuto a San Vittore, si una circolare del comandan- era saputo che Vitale Vertemati te generale della Gnr Renato era apparso conscio della pros- 36 “Un abbraccio dal vostro Libero”

Nelle riproduzioni sotto Libero. Ai miei adorati Ai quindici prigionieri era stata consegnata e nella pagina accanto, sposa e figlio e fratelli. una tuta da lavoro perché si illudessero il messaggio di Libero Coraggio, coraggio. di essere destinati in Germania Temolo, operaio della Ricordatevi che io vi ho Pirelli, scritto sempre amato. a San Vittore Un abbraccio dal vostro prima della fucilazione. Libero. Raccomando Si legge: “Temolo, Sergio, educatelo. coraggio e fede, Baci a te e sposa sempre fede. e fratelli, Temolo”.

sima fine: “Entra la guardia lato e comunicato con mani- noma “Ettore Muti”. Ci fu chi voro e tutti si fermavano ad con un milite e chiama la ma- festi murali e con i giornali come Eraldo Soncini, un mi- osservare il mucchio dei ca- tricola 2742- scrive Rapetti - un elenco di ventisei persone lanese di 43 anni, tentò una daveri che era raccapriccian- E’ la matricola Vitale. Si alza da eliminare, fra cui anche una disperata fuga ma venne rag- te oltre ogni dire perché i ca- mortalmente pallido, ci guar- donna di 50 anni) arrivarono giunto dai colpi dei fascisti in daveri erano in tutte le posi- diamo negli occhi. Ha capito. in piazzale Loreto alle 5.45 una casa vicino alla chiesa di zioni, cosparsi di terribili fe- Vedo che ha molto coraggio. dove ad attenderli c’erano un via Palestrina. Per ordine te- rite e di sangue. Avvenivano Ci abbracciamo e dice di sa- ufficiale tedesco con quattro desco i corpi rimasero sul ter- scene di spavento da parte di lutare sua madre”. soldati. Il colonnello Pollini reno, esposti fino al pome- donne svenute e in tutti era I quindici prigionieri (il cri- assistette alla disordinata ese- riggio inoltrato. Scrisse il ca- evidente lo sdegno e l’orro- terio della loro scelta, a parte cuzione dei quindici martiri po della Provincia Parini per re”. Uno spettacolo tremendo la comune matrice politica, disposti a semicerchio, affi- il duce: “Cominciarono a tran- che avrebbe dovuto servir da resterà ignoto, anche se in un data ad un plotone misto del- sitare per piazzale Loreto gli monito, piegare la Milano an- primo momento era stato sti- la Gnr e della Legione auto- operai che si recavano al la- tifascista. 37 BIBLIOTECA

“Giuseppina del deltaplano” “Il mistero Hitler” di Luisa Laurelli di Ron Rosenbaum Ritratti di donne Fu “solo” del Führer ad Auschwitz la colpa del nazismo? Quando ho aperto la busta con do la città di Roma ricordò gli Se per molti anni ben poco si possa chiedere: “ perché”. La l’invito a partecipare al conve- anni tragici del razzismo e del- è pubblicato in Italia sulla de- seconda è che anche questo li- gno organizzato in Mantova, al- l’odio nel luogo deputato allo portazione e sullo sterminio, bro si pone nel filone che, so- l’incontro con il Comitato in- sterminio. Luisa ha letto oggi si può affermare che stia- stenendo la dimensione pres- ternazionale di Ravensbruk, a Auschwitz negli occhi di Ida, mo vivendo un periodo di ab- soché demoniaca di Hitler, e a quello con le donne della ha compreso la Shoah nel tre- bondanza forse eccessiva. questa attribuendo tutto il ma- Deportazione, mi è tornato al- more delle labbra della donna Evidentemente l’Olocausto è le del nazismo, finisce per de- la mente, come una folgorazio- che, dopo oltre cinquant’anni, un argomento che “tira”, come viare l’analisi di ciò che real- ne, il viso di Luisa Laurelli, i tornava ad essere la bambina di si dice in gergo commerciale, mente fu il nazismo (ed anche suoi occhi mentre con noi, in quattordici anni, scagliata al- o forse è solo un mio sospetto. i fascismi europei), di quello una uggiosa mattinata polacca, l’improvviso nella più diaboli- E’ appena apparso in libreria il che fu e significò il criminale passava tra i blocchi di ca e sconvolgente delle bolge, volume di Ron Rosenbaum “Il progetto culturale e politico che Auschwitz, dal Muro della mor- ove nulla di umano aveva più mistero Hitler”, nel quale l’au- sconvolse l’Europa e generò lo te alla camera a gas, dalla Rampa valore e dove tutto era urlo, so- tore affronta gli interrogativi sterminio e gli annientamenti di Birkenau ai resti dei crema- pruso, crudeltà. A Ida la madre che sono stati al centro della di massa. tori, dalle baracche del lager aveva insegnato che: “di Shabbat controversia che ha, fino dalla Nazismo voluto e perseguito fi- femminile al campo di quaran- non si cucina, non si taglia, non conclusione della guerra, agi- no all’ultimo da migliaia di uo- tena. Luisa Laurelli è il presi- si cuce, ma in Auschwitz di tato storici, filosofi, psicologi, mini, e tra loro Göring, dente del Consiglio comunale Shabbat si bruciavano i bambi- tutti tesi a esplorare la psico- Himmler, Goebbels, Speer, di Roma, è una signora dagli ni”. In poche righe a Ida, Luisa logia dell’uomo che ha rappre- Borman, Brunner, Eichmann, occhi vivaci e dal sorriso caldo offre tutta la sua solidarietà, il sentato - e ancor oggi rappre- Frank, Heydrich, Hess, e intenso, è soprattutto una don- suo amore totale, il suo essere senta - la quintessenza del Male. Kaltenbrunner, Pohl, Rosen- na di grande sensibilità che, no- in quel luogo anche per lei. Un’opera indubbiamente inte- berg, Globocnik, Stangl, Ziereis, nostante il peso degli impegni Poche righe per dirle che ha ca- ressante che ripresenta - e an- dalle decine di migliaia di SS, politico-amministrativi, la por- pito: “Per non dimenticare e per che questo è bene - gli studi e dai milioni di uomini di volta ta ad essere sempre reattiva ai scegliere i valori di libertà, di le conclusioni di Trevor-Roper, in volta entusiasti, indifferenti, problemi del mondo femmini- democrazia, di solidarietà bi- di Alan Bullock, le interpreta- opportunisti. Ricondurre, an- le, a quelli della condizione di sogna stare in un campo di con- zioni di Emil Fackenheim, di cora una volta, il tutto all’Hitler madre, di lavoratrice. Il suo or- centramento e sentire addosso Yehuda Bauer e di George simbolo del Male assoluto, al- goglio di donna, la certezza del- come un pugno nello stomaco, Steiner, la presa di posizione di la sua demoniaca capacità e vo- le grandi qualità dell’”altra metà l’orrore di un’umanità impaz- Claude Lanzmann contro la do- lontà di seduzione e di corru- del cielo”, l’hanno portata a scri- zita. Quando vedi Birkenau con manda: “perché”. E ripesca te- zione, mi pare operazione ri- vere un intensissimo, piccolo - quell’orrendo cancello chiuso mi noti: da quello psicosessuale duttiva e - anche se involonta- ma solo nelle dimensioni - li- sui binari che portavano treni alla nevrosi del “nonno ebreo”, riamente - consolatoria. Non bro dal titolo Giuseppina del pieni di persone da sterminare alla interpretazione teologica, tutti gli esseri umani sono ca- deltaplano. Ritratti snelli, in capisci che non è stata follia. al rapporto con il padre e la ma- paci di fare ciò che fu fatto. La punta di penna, asciutti ed ar- Capisci che tutto era razional- dre. E altro. Cose vecchie, in Shoah è stata perché è apparso guti, di donne, alcune famose o mente studiato e funzionale al realtà, anche se l’autore sostiene Hitler, il Male assoluto, un an- note, altre ai più sconosciute ep- progetto di distruzione di mi- che, nonostante i fiumi di in- cora inspiegabile fascio di con- pure di tale ricchezza di senti- lioni di persone. Tornerò con i chiostro, ben poco sia stato chia- traddizioni, di nevrosi, di in- menti, di forza e di impegno da miei figli per non dimenticare”. rito. tricati nodi psicologici. dover essere conosciute. E Luisa Aldo Pavia Per quanto mi riguarda, non mi Aldo Pavia Laurelli ce le fa conoscere, ce pare che questo libro chiarisca le presenta con grande amore. maggiormente. Due le rifles- Non per stupirci ma per am- Luisa Laurelli sioni che mi sono venute im- monirci. Tra queste, Ida “Giuseppina mediate e spontanee. La prima, Ron Rosenbaum Marcheria, da lei conosciuta, del Deltaplano” in dissenso con Lanzmann, mi “Il mistero Hitler” appunto, in Birkenau, quella Edizioni Librauser porta a ritenere legittimo che Le Scie Mondadori mattina dell’ottobre ‘98, quan- pp. 87, lire 20.000. un sopravvissuto di Auschwitz pp. 556, lire 35.000 38 Clara Pirani a Gallarate nel 1941. Ha in braccio Gabriella. A destra, Giuliana. A sinistra, Marisa.

Le sorelle Cardosi rievocano la morte della madre Clara Pirani ad Auschwitz Gli ebrei “misti” andavano deportati Per gli ebrei italiani la sottile dall’insegnamento. Il padre ot- linea rossa venne tracciata con tenne allora l’incarico di pre- i primi provvedimenti legisla- side nel Ginnasio superiore di tivi del settembre del 1938. Gallarate e fu lì che si trasferì Agli ebrei, ritenuti tout-court la famiglia. Nel ‘41 nacque non appartenenti alla razza ita- Gabriella. liana, era proibito, fra le altre Il 25 luglio del ‘43, con la ca- cose, di unirsi in matrimonio duta del fascismo, si accese la con italiani. speranza di un avvenire mi- Se docenti, era prevista l’e- gliore. Il peggio invece doveva sclusione dall’insegnamento di arrivare con l’8 settembre e l’oc- ogni ordine e grado. Se alunni, cupazione nazista del Paese. era proibita la frequenza nelle La campagna “in difesa della scuole pubbliche. Questi ulti- razza” riprese con maggiore vi- glie non sarebbero state messe una camera a gas di Auschwitz mi provvedimenti riguardaro- rulenza. Nei primi giorni di di- in galera. Venne invece arre- nell’agosto del 1944. no anche Giuliana, Marisa e cembre, il padre venne convo- stata la madre, che fu tradotta Perché questo libro, che rico- Gabriella Cardosi, autrici di un cato dal commissario prefetti- a San Vittore. Francesco Cardosi struisce con estremo rigore la libro che tratta la questione dei zio Angelantonio Bianchi che non lasciò nulla di intentato per situazione drammatica dei “mi- “matrimoni misti” durante la gli impose di non allontanare salvare la moglie. Ma non ci fu sti”, valendosi di una docu- persecuzione antiebraica in Italia la moglie ebrea dal luogo di re- nulla da fare. Lo zelo servile mentazione copiosa in larga par- e in Europa (“Sul confine”, sidenza, pena il licenziamento. dei funzionari fascisti non la- te inedita, a oltre mezzo seco- Silvio Zamorani editore). Inoltre, gli annunciò che si do- sciava spazio a speranze. lo di distanza dall’Olocausto? Il loro padre, Francesco, “aria- veva procedere al sequestro dei Del resto, come ha osservato il Perché non si perda la memo- no”, era professore di lettere mobili dell’abitazione. giurista Fubini, i provvedimenti ria di nessun aspetto della que- nel Civico ginnasio di Savona; Successiva tappa del calvario, della Repubblica sociale to- stione razziale. Perché non si la madre, Clara Pirani, ebrea, il primo fermo della madre, che glievano agli ebrei la stessa tu- dimentichi che le leggi razzia- insegnava nella scuola ele- poi fu rilasciata perché in pos- tela giuridica del diritto alla vi- li fasciste non furono meno in- mentare di Curenna, un paesi- sesso di un certificato medico. ta: “La controprova di tale af- fami di quelle naziste. Perché no raggiungibile nell’ultimo Ma la minaccia dell’arresto non fermazione sta nel fatto che i - come si legge nella premessa tratto soltanto a dorso di mulo. venne mai meno. Nel mese di repertori di giurisprudenza non - “ci siamo avventurate per un I due si erano sposati con rito marzo del ‘44 uscì la circolare riportano alcuna sentenza in cammino difficile e mai per- civile e religioso il 27 novem- del Ministero degli Interni del- materia razziale pronunciata dal corso mentre urgeva la neces- bre del 1924. Poi la madre ot- la Repubblica di Salò che esclu- settembre 1943 all’aprile 1945. sità di fissare questo aspetto an- tenne una sede migliore a Voltri, deva i coniugi di matrimonio Gli ebrei, come entità giuridi- cora oscuro della Shoah prima un quartiere di Genova, e suc- “misto” dalla cattura.Informati, ca, avevano cessato di esiste- che il tempo lo dissolvesse”. cessivamente a Torino,dove an- i coniugi Cardosi si ritennero re”. E così la madre, ovviamente Ibio Paolucci che il padre riuscì ad essere tra- salvi. senza alcuna sentenza, venne sferito. Ma si sbagliavano. tradotta nel campo di concen- La famiglia, composta anche Il 12 maggio il marito venne tramento di Fossoli, assegnata, dalle figlie Giuliana e Marisa, chiamato dal commissario di in quanto “mista”, al campo poteva finalmente riunirsi. I ge- Ps che gli comunicò che dove- nuovo, che era quello dei “non nitori riuscirono a trovare an- va eseguire il mandato di cat- deportabili”. che un bell’appartamento, di tura per la moglie e le tre fi- Che vennero invece tutti de- cui parlarono con entusiasmo glie, ma che non avrebbe arre- portati ad Auschwitz, con un alle figlie. Ma non l’occuparo- stato la più piccola perché ave- trasporto che avvenne il 2 ago- Giuliana, Marisa e no mai. Era infatti il mese di va solo tre anni. “Arresti anche sto e che per la stragrande mag- Gabriella Cardosi settembre del ‘38 e la madre, me”, replicò il signor Cardosi. gioranza fu senza ritorno. Nata “Sul confine”Silvio con i primi provvedimenti raz- Interpellato il commissario pre- a Milano il 23 giugno del 1899, Zamorani editore ziali, venne esclusa per sempre fettizio, questi disse che le fi- la signora Clara Pirani morì in pp. 297, lire 48.000 39 BIBLIOTECA

Un volume della Camera dei deputati sulle leggi razziali che colpirono gli ebrei 1938: l’anno zero dell’Olocausto italiano La persecuzione degli ebrei leggi del 1938” (pp. 191, lire nel 1938 colpì uomini, don- 20.000), in vendita nelle li- ne, bambini, le loro identità, brerie del Poligrafico dello le loro libertà, i loro diritti. Li Stato) con una presentazione schiacciò, espellendoli dal con- del presidente Luciano sesso umano, equiparandoli Violante e con saggi della scrit- inoltre, al di là della loro fe- trice Rosetta Loy e degli sto- de politica, a nemici del re- rici Pietro Scoppola, Corrado gime. Vivanti, Michele Sarfatti e Migliaia di ebrei abbandona- Gadi Luzzatto Voghera, oltre rono l’Italia, altre migliaia l’e- ai contributi “contro il razzi- braismo, senza cessare in mol- smo” di Chirac, Clinton, ti casi di essere perseguitati. Havel, Herzog, Weizman e Altri infine, disperati, si tol- dell’ex Capo dello Stato Oscar sero la vita. Già prima della Luigi Scalfaro. Gruppi di ebrei lasciano zione di ebrei nel 1943-45. “svolta” del 1943 che decretò Un volume importante ma so- il carcere di Varese, (Archivio privato Franco la deportazione e la morte, la prattutto opportuno, che ser- destinazione il campo Giannantoni, Varese). dittatura fascista aveva deci- ve a rinfrescare la memoria di Fossoli. Nella pagina accanto so quale avrebbe dovuto es- dei tanti immemori di questi Si tratta delle uniche una vignetta antisemita sere l’obiettivo finale: l’eli- tempi: esso raccoglie la serie fotografie esistenti in Italia apparsa sui giornali minazione degli ebrei dal anastatica completa delle nor- che fissano il momento in concomitanza Paese. me varate nel 1938 (il più con- dell’arresto e della tradu- con le leggi razziali. “Bisogna mettersi in mente - sistente pacchetto è del 17 no- aveva riferito Mussolini il 25 vembre 1938, dieci giorni do- ottobre 1938, intervenendo al po l’incendio delle sinagoghe Consiglio nazionale del par- in Germania), le illustrazioni tito - che noi non siamo ca- della bieca propaganda anti- miti, che non siamo semiti, semita e due documenti di che non siamo mongoli. E, al- straordinario interesse spesso lora, se non siamo nessuna di richiamati ma poco conosciuti queste razze, siamo evidente- nella loro struttura originale, mente ariani e siamo venuti il “Manifesto degli scienzia- dalle Alpi, dal Nord. Quindi ti sulla razza” del 14 luglio e siamo ariani di tipo mediter- la “Dichiarazione sulla raz- raneo, puri”. Si era trattato di za” redatta dal Gran Consiglio una pura invenzione. del Fascismo, divenuta legge Questa infame pagina della il 14 dicembre alla Camera nostra storia è racchiusa in con voto segreto (nella stes- ogni dettaglio, legge dopo leg- sa seduta, singolare coinci- ge, tutte firmate dal re Vittorio denza, all’unanimità e per ac- Emanuele III (l’annotazione clamazione, venne soppressa valga per le ricorrenti pole- la Camera dei deputati e ven- miche sul rientro dei Savoia ne istituita la Camera dei Fasci in Italia) nel volume edito dal- e delle Corporazioni) e il 20 la Camera dei deputati dal ti- dicembre 1938 al Senato Regio tolo “La persecuzione degli (dieci voti contrari, fra cui ebrei durante il fascismo - Le quelli di Einaudi e De Nicola; 40 Un’appassionata testimonianza di Agostino Barbieri assenti Croce, Mosca, manico. Basti come esempio Albertini, Barzini, Loria). per tutte le degenerazioni raz- L’emanazione delle leggi raz- ziali del fascismo, il docu- “L’Urlo” dell’arte ziali e l’abolizione della mento del biologo Nicola Camera dei deputati erano il Pende e di altri studiosi e do- segno incontrovertibile che il centi universitari, per cui gli anticipò l’orrore fascismo di Mussolini si alli- italiani erano una “razza” a sé neava per intero ad un certo e che quella razza non era un Di fronte ad una copia fede- modello internazionale di re- “concetto linguistico, storico lissima dell’ “Urlo” di Edvard gime, imperiale e totalitario o culturale”. Gli italiani, sug- Munch, Agostino Barbieri re- del quale la Germania era l’a- geriva lo scritto, erano in ter- sta inchiodato davanti a quel- vanguardia (anche se alle spal- mini di “sangue” proprio “gli la figura dalla bocca spalan- le c’era la fresca pratica raz- stessi di mille anni prima”. cata che si porta le mani alle zista nei confronti delle po- Gli ebrei, al contrario, erano orecchie per non sentire il gri- polazioni di colore nelle co- mediterranei semitici, degli do di dolore e di disperazio- lonie africane), sanzionando “altri”. Differenze “biologi- ne: “Se è vero,com’è vero - da quel momento la divisio- che”. osserva - che l’arte anticipa i ne dei cittadini in due cate- Da qui (e il libro offre una tempi, Munch con questo di- gorie, i non ebrei e gli ebrei galleria di esempi significati- pinto ha previsto le terribili “morti civili”, un “popolo om- vi) le orripilanti caricature del- conseguenze che l’ideologia bra” negletto dalla vita civi- l’ebreo, i nasi giudaici e le nazista avrebbe prodotto nel le, ignorato dalla maggioran- mani fornite di acuminati ar- mondo. L’Urlo è l’eco antici- za degli italiani che si sareb- tigli, autentici inviti al lin- pata di tutte le grida, le invo- be interrogata sul suo destino ciaggio, che finivano per as- cazioni, le disperazioni, le ma- solo nel dopoguerra. sumere una vera e propria giu- ledizioni di milioni di esseri La persecuzione razziale del stificazione “scientifica”. umani sacrificati sull’altare mostruosità del nazismo, op- fascismo non fu comunque un Ebrei da isolare dal resto del- dove si innalzava, non la cro- ponendosi con inflessibile de- fatto secondario né suggerito la società (il censimento del ce simbolo della cristianità, terminazione a quel feroce re- dal modello tedesco. Fu una 22 agosto 1938 aveva regi- ma quella uncinata della vio- gime di morte. “Anche l’arte scelta precisa accompagnata strato 58.412 persone di raz- lenza, della barbarie.” - rammenta Barbieri, citando dal silenzio complice della za ebraica, compresi i nati da Agostino Barbieri è un arti- Hermann Bahr - urla nelle te- cultura che non alzò una vo- matrimoni misti, dei quali sta sensibile, un pittore che nebre, chiama al soccorso, in- ce, non espresse un dissenso 48.032 di nazionalità italiana ha esposto le proprie opere in voca lo spirito: è l’Espres- e dall’indifferenza di gran par- su circa 40 milioni di abitan- numerose mostre in Italia e sionismo”. te del popolo italiano. ti!), cacciati dalle scuole di all’estero. Ma è anche uno Barbieri ripropone vicende, Dunque non folclore, né ger- ogni ordine e grado, univer- che, dopo aver partecipato al- cita testimonianze dell’orro- manofilia di maniera. Un di- sità compresa, dagli uffici, le le campagne di Jugoslavia, re, quando nei campi di ster- segno che poggiava su un me- carriere professionali stron- Russia e alla Resistenza, ven- minio tutto era possibile, quan- todo che lentamente era en- cate, matrimoni “misti” (quel- ne deportato nel campo di ster- do il destino di milioni di in- trato a far parte del senso co- li con gli ariani) impediti, co- minio di Mauthausen. In que- nocenti era nelle mani di aguz- mune collettivo senza tocca- sì come soppresso il servizio sto suo libro, che si intitola, zini come il dottor Mengele. re, almeno agli inizi, i livelli militare, vietata la proprietà per l’appunto, “L’Urlo di “Lo vidi - rammenta un’in- del delirio nazista (con la di società e di aziende se non Munch”, pubblicato dall’edi- fermiera - prendere ogni pre- Repubblica sociale italiana a dimensioni familiari, proi- tore Vannini, Barbieri rievo- cauzione durante un parto, ve- dall’autunno del ‘43 sarebbe- bito addirittura il possesso di ca con una intensa prosa, sem- rificando che tutto fosse scru- ro giunti la perdita della cit- una radio. pre sospesa fra la memoria e polosamente in ordine e che tadinanza italiana, la depor- F.G. la realtà, le proprie esperien- le regole per il buon esito del tazione e il massacro), anche ze, rivendicando all’arte fi- parto fossero rispettate. se lo storico Michele Sarfatti “La persecuzione degli gurativa, non soltanto con Mezz’ora dopo fece mandare ha potuto affermare che le leg- ebrei durante il fascismo. Munch, ma anche con Grosz, madre e figlio ai forni cre- gi razziali italiane erano sta- Le leggi del 1938” Dix, Rouault, Kokoschka, matori”. te formulate in modo più ri- Editore Camera Fougeron, Guttuso, Mafai, La Germania, per fortuna, non gido, analitico e persecutorio dei deputati Manzù, Levi e tanti altri, il era solo Hitler, anche se il suo del modello ispiratore ger- pp. 191, lire 20.000 merito di avere annunciato le delirio criminale coinvolse la 41 BIBLIOTECA

Agostino Barbieri, Mauthausen 1948. stragrande maggioranza dei tile della caserma dei pom- tedeschi, trasformando molti pieri di Berlino andarono al di essi in feroci carnefici. La rogo un migliaio di dipinti ad Germania era anche Thomas olio e circa quattrocento ac- Mann e Bertolt Brecht, i già quarelli. Un passato orrendo, Edvard Munch, “L’urlo”, 1893 citati Otto Dix e Ernst Barlach. che non deve essere dimenti- Un’altra grande artista - scri- cato. Barbieri lancia il dram- ve Barbieri ricordando ciò che matico monito, ricordando di lei è stato detto - è Kathe l’affermazione del filosofo Kollwitz, la cui opera “è il più madrileno George Santavana: grande poema che riflette le “Chi cerca di dimenticare il prove e i dolori degli umili e passato è condannato a rivi- dei semplici. verlo”. Un’opera importante Questa donna dal cuore viri- e utile, dunque, quella di le li ha raccolti nei suoi oc- Agostino Barbieri, che ha il chi e nelle sue braccia ma- pregio di mantenere vivo - co- terne. Ella è la voce del si- me osserva Dino Formaggio, lenzio dei popoli sacrificati”. professore emerito della fa- Per Hitler e Goebbels le ope- coltà di lettere e filosofia re di questi artisti erano “ar- dell’Università di Milano nel- te degenerata”, un’arte da met- la prefazione - il ricordo di un tere alla gogna, da additare al infinito dolore e delle profon- pubblico disprezzo in una mo- de ferite subite dai propri “si- stra - tristemente famosa - che mili”. I.P. venne organizzata a Monaco. Ricorda Barbieri che spariro- Agostino Barbieri no allora oltre diecimila ope- “L’Urlo di Munch”, re dei maggiori artisti tede- Vannini editore, schi ed europei e che nel cor- pp. 183, lire 25.000 Aligi Sassu, “I martiri di piazzale Loreto”, 1944 42 Il pianista polacco che si oppose ai nazisti

Pessima sorte quella toccata a un libro come Il pianista di Wladyslaw Szpilman, cancellato per cin- quant'anni dalla censura, ristampato oggi, ma ugualmente ignorato. eppure è giusto quanto ricorda il sottotitolo: la straordinaria storia di un sopravvissuto, Szpilman è un pianista, è nato a Varsavia nel 1911, ha suonato a Varsavia per tanti anni della sua vita e suonava un Notturno di Chopin alla radio, quando le bombe tedesche che piovevano a grappoli sulla capitale polacca interruppero le trasmis- sioni.

Era il 23 settembre 1939 e i tedeschi occupando Varsavia non lo denunciò, piuttosto cercò di procurargli pane e ve- piegavano la Polonia. Nessuno però si immaginava quan- stiti. Hosenfeld, finita la guerra, verrà rinchiuso in un cam- to sarebbe successo. Neppure Szpilman che era un giovane po sovietico. Non credettero alla sua dichiarazione d'aver attento e ironico. salvato alcuni ebrei. Ciascuno si nascondeva dietro una certezza, prima la qua- D'altra parte Szpilman non conosceva il suo nome: non se lità combattenti dell'esercito polacco, poi le truppe france- lo era fatto dire, temendo una volta catturato di poterlo sve- si, poi ancora la Marna, il fiume: quella classica linea di lare. Hosenfeld così morirà prigioniero dei russi, lascian- difesa dove tutto si sarebbe bloccato, come nel contrasto in do semplicemente un diario. cui si avverte l'andamento dinamico nella seconda parte Hosenfeld sarà la causa della censura imposta al libro dal- dello Scherzo in si minore di Chopin, un crescendo tempe- le autorità della Germania dell'Est: era impensabile, e stoso di crome, via via sempre più travolgenti sino all'ac- quindi poco educativo, scrivere che un tedesco poteva es- cordo conclusivo, là dove i tedeschi si sarebbero ritiranti sere buono. Viene in mente il tedesco di Nuto Revelli nel entro le proprie frontiere con lo stesso impeto della guerra Disperso di Marburg, il cavaliere che mal si ritrova nei pan- e la vittoria alleata... Non bastò la Marna. ni del nazista. L'incredulità è sempre assai diffusa... nel rac- Ma un’altra certezza venne in soccorso: "Presto ci lasce- conto delle sue peregrinazioni nel ghetto, fino alla libera- ranno andare. Basta che l'America ne sia informata". Szpilman, zione. Szpilman ci restituisce un grande affresco, un affre- ebreo polacco, dopo una sessantina di pagine del suo libro, sco tenebroso, raramente rischiarato da rari raggi di luce, dovrà invece raccontare di ben altri dolori, del ghetto, del- un affresco potentissimo sugli uomini, sulle loro miserie, la persecuzione feroce, del tradimento, della spietata con- sulle loro fortune, su quegli ebrei rinchiusi e tormentati, sul- correnza per un tozzo di pane o per una patata, della de- la loro rivolta. portazione, dei morti, della violenza nazista, della rivolta. La fame, la sofferenza non migliorano l'uomo così come le Szpilman dovrà raccontare, dopo quelli dell'invasione, quel- care a gas non ne nobilitano il carattere. La cronaca quo- li delk ghetto, i giorni teerribili del ghetto, per i quali ov- tidiana nel ghetto lo dimostra. Ma sempre ci si può costruire viamente anche il tono della narrazione dovrà mutare. La una chance di riscatto e riscatto, pagato con il sangue, è possibilità dell'ironia bruscamente si esaurisce. Non si può una rivolta impossibile. In attesa del treno che li condurrà più sorridere di un esercito malmesso o delle previsioni di al campo di sterminio, due ebrei, uno dei quali il padre di pace e di guerra raccolte attorno ai tavolini di un café-con- Szpilman, si fronteggiano, "è una infamia per tutti noi! certo. Permettiamo che ci portino alla morte come pecore al ma- Quando le porte del ghetto verranno chiuse dai nazisti non cello...". E l'altro: "Guarda, non siamo eroi, siamo perso- resterà che lo spazio per una ricerca individuale di salvez- ne assolutamente normali". za, che per lo più cancellerà gli antichi valori. La testimo- Una risposta a chi invoca un atto di ribellione ma anche nianza di Szpilman restituisce quella vicenda nella sua cru- alla insostenibile assurdità di quel caso, la tragedia così si dezza, in una dimensione di violenza che non dà scampo a consuma fino in fondo per la maggioranza. I morti saran- nessuno, quando il polacco diventa il delatore che ricorre no milioni, Szpilamn tornerà al pianoforte, suonando alla a qualsiasi ingano pur di strappare una benemerenza pres- radio polacca, e ci lascerà questa storia scritta subito alla so l'occupante, quando l'ebreo del ghetto non si negherà al- fine della guerra, quanto tutto il passato era ancora im- cun mezzo pur di costruirsi una speranza di sopravviven- magine viva, quasi temuta. za. Szpilman racconterà queste storie vissute con una pro- Libro bellissimo e ricchissimo, vivace per quella prosa ve- sa incalzante, quasi avventura, senza ombra di retorica, loce, colorita, concreta, quasi un romanzo che purtroppo senza neppure alcun desiderio di vendetta si salverà e a sal- non è e non poteva essere. varlo sarà un militare tedesco, Wilm Hosenfeld. il militare lo aveva scoperto nel covo ricavato da un sottotetto, però Oreste Pivetta

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Suggerimenti a cura di Franco Giannantoni

Sandro Gerbi Romano Canosa Tempi di malafede - Una storia italiana fra Storia dell’epurazione in Italia - fascismo e dopoguerra Le sanzioni contro il fascismo 1943-1948 Guido Piovene ed Eugenio Colorni Baldini e Castoldi, pp. 465, lire 38 mila. Einaudi, pp. 321, lire 29 mila.

E’ la straordinaria ricostruzione di un rapporto d’amicizia fra due Il fallimento di un’operazione che, per una scelta politica, garantì giovani intellettuali che si frantuma per le scelte antisemite di la continuità degli apparati dello Stato. Piovene e che si riannoda nella Roma occupata dai nazisti a pochi giorni dalla liberazione e alla vigilia della uccisione di Colorni per mano fascista.

Marco A. Ferrari Claudio Tagliasacchi Il vuoto alle spalle - Storia di Ettore Prigionieri dimenticati Castiglioni, Marsilio, pp. 163, lire 22 mila. Corbaccio, pp. 206, lire 26 mila.

La storia di un intellettuale e di un grande alpinista al servizio degli La tragedia degli internati militari italiani nei campi di Hitler. ebrei dopo l’8 settembre del ‘43 ai confini con la Svizzera.

Wladyslaw Szpilman Richard Breitman Il pianista (Varsavia 1939-1945 - Il silenzio degli Alleati La straordinaria storia di un sopravvissuto) Mondadori, pp. 364, lire 34 mila. Baldini e Castoldi, pp. 239, lire 28 mila. La responsabilità morale di inglesi ed americani nell’Olocausto Un musicista ebreo, oggi novantenne, sfuggito al rastrellamento ebraico. Perché tacquero quando sapevano? del ghetto di Varsavia, rievoca il suo terribile passato. Fu salvo per aver suonato ad un ufficiale nazista il Notturno di Chopin.

Mimmo Franzinelli Fabio Levi (a cura di) I tentacoli dell’Ovra - Agenti collaboratori Le case e le cose - La persecuzione degli e vittime della polizia politica fascista ebrei torinesi nelle carte dell’Egeli 1938-1945 Bollati Boringhieri, pp. 745, lire 75 mila. Quaderni dell’archivio storico della Compagnia di San Dall’archivio del Ministero dell’Interno la storia della polizia di Paolo, Torino, pp. 189, s.p. Mussolini come strumento di governo. La storia dell’Ente di gestione e liquidazione beni ebraici a Torino e il ruolo della Banca San Paolo quale tesoriere delle proprietà raz- ziate.

44 Massimo Mila Luigi Ganapini Argomenti strettamente familiari La Repubblica delle camice nere a cura di Paolo Soddu, introduzione di Claudio Pavone, Garzanti, pp. 519, lire 39 mila. Einaudi, pp. 792, 38 mila. La Repubblica sociale italiana non si riduce ai giovani che fecero L’esperienza carceraria del ventiquattrenne esponente di “Giustizia una scelta di parte né ai banditi che torturavano i partigiani o ai e Libertà” di Torino condannato a sette anni dal Tribunale Speciale fanatici cacciatori degli ebrei. Essa fu rappresentata anche da tutta che, attraverso le lettere dal ‘35 al ‘40, delinea il percorso di matu- una “zona grigia” di cittadini che pesò nella vita del governo fan- razione intellettuale e politica che sfocerà nella partecipazione alla toccio di Mussolini: i combattenti, i politici, gli amministratori, i Resistenza. socializzatori. Salò ebbe diverse facce, tutte comunque espressione della società Giorgio Fabre italiana. L’elenco Leo Valiani Zamorani editore, pp. 499, lire 58 mila. Testimoni del Novecento La pagina sconosciuta e poco studiata di un altro capitolo della Passigli Editore, pp. 395, lire 60 mila. persecuzione nell’ Italia antisemita: la censura fascista per gli auto- ri e l’editoria ebraici. Nei ricordi personali del grande azionista, si ritrovano trentadue profili a tutto tondo di autorevoli protagonisti del nostro tempo, Chiara Daniele (a cura di) dall’antifascismo alla Resistenza, dalla Costituente alla Re- pubblica, al secondo dopoguerra. Gramsci a Roma, Togliatti a Mosca Einaudi, pp. 503, lire 34 mila. Frediano Sessi Da 56 documenti recuperati nel 1990 a Mosca, emergono nuovi elementi di conoscenza sulla natura del dissidio fra i due leader del comunismo italiano, culminato nello scambio epistolare dell’otto- Alba di Nebbia bre del 1926 che consente di rivedere in modo spesso sostanziale le “farfalle” Marsilio, pp. 180, lire 22 mila ricostruzioni dei fatti sinora avanzate. Un giovane partigiano, Walter, a due anni dalla fine della guerra ritorna sui luoghi della rappresaglia scatenata dai tedeschi e dai Giuseppe Fiori fascisti in seguito a una sua azione, che aveva lo scopo di vendicare alcuni compagni torturati e impiccati. Le armate tedesche in ritirata incendiano e distruggono interi vil- Casa Rosselli (vita di Carlo e di Nello, laggi, uccidendo uomini, donne e bambini. Amelia, Marion e Maria), I veri assassini sono loro, ma Walter ha un peso sulla coscienza. Sa che i sopravvissuti e i familiari delle vittime lo considerano colpe- Einaudi, pp. 231, lire 25 mila vole. Per questo ritorna sui suoi passi e cerca di parlare con Maria, la donna che più di tutti ha pagato, con la morte del marito e dei tre figli. La drammatica storia della famiglia Rosselli attraverso il fascismo, Walter la insegue, vuole parlare con lei e raccontarle la propria ver- la lotta al regime, il sorgere di « Giustizia e Libertà», la guerra di sione dei fatti, guardarla negli occhi. Solo convincendola della pro- Spagna e l’assassinio di Carlo e di Nello nel 1937 in Francia, per pria verità e innocenza potrà tornare a vivere in pace con se stesso, mano dei ÇcagoulardsÈ, su mandato di Ciano. E’ una rigorosa ed senza sentirsi esiliato in patria. appassionante ricostruzione di tre generazioni di grandi italiani, favorita dalla disponibilità di un prezioso “memoriale”di Amelia Rosselli. Giuseppe Fiori, biografo di Gramsci, dell’anarchico Schirru, di Lussu, di Berlinguer, di Ernesto Rossi, offre un nuovo significativo spaccato della storia italiana di questo secolo.

45 Dalle finestre di S. Sabba

le parole di un piccolo diario da Ravensbruck

Protagonisti alla Risiera di

Celebrazione “diversa” Richiamandosi ai principi del “di condannare il ricorso al- coro del Teatro Verdi, ricevo- quest’anno, alla Risiera di progetto “Assurdo” di R. la violenza quale strumento no simbolicamente dalle ma- San Sabba a Trieste per Boico, che esprime nel mo- di azione politica, di pianifi- ni dell’ex deportata a Raven- ricordare la Resistenza numento l’urlo silenzioso del- cazione ideologica, di solu- sbruck Ada Jerman, membro e i suoi caduti. Infatti il le vittime, un solo discorso è zione dei conflitti etnici” e ha del comitato direttivo Comune, i Civici Musei, stato pronunciato, tradotto poi aggiunto che “questo princi- dell’Aned di Trieste, un pic- il Comitato per la difesa liberamente in sloveno da B. pio deve essere diffuso con colo diario consunto, che fun- dei valori della Resistenza Pangerc, sindaco del Comune particolare scrupolo presso i ge da ideale testimone della e delle istituzioni di S. Dorligo. giovani”. memoria. Silvia Albrizio, democratiche, hanno Il sindaco di Trieste Riccardo E sono proprio loro i prota- Xenia Bevitori, Karol voluto che la Risiera Illy “a nome di tutti i triesti- gonisti della manifestazione, Hrovatin, Anna Klatowski, non fosse soltanto ni, italiani e sloveni e delle quando dalle spoglie finestre Masa Pregarc, Andrea Ranieri palcoscenico da mera, altre comunità” ha detto che dell’edificio, allo scemare del- e Jasna Tuta, leggono con tradizionale celebrazione. si sentiva affidato il compito l’inno di Faurè, cantato dal grande partecipazione brevi 46 ...continua così il passaggio del testimone ai giovani

In occasione delle celebra- no stati accompagnati a vi- stata depositata una corona zioni del cinquantaquattre- sitare la Risiera di San Sabba a ricordo di tutti i caduti per simo anniversario della di Trieste, dove il 22 giugno la libertà (nella foto). Durante Liberazione, alcune classi del- 1944 furono uccisi tre parti- il viaggio di ritorno, gli stu- la scuola media di Ronchi dei giani di Ronchi: Angelo denti hanno dimostrato vivo Legionari, assieme ai loro in- Cenedese, Oliviero De Bian- interesse per le testimonian- segnanti e ai rappresentanti chi e Arcù Tardivo. ze degli ex deportati nei cam- delle sezioni Aned e Anpi, so- Prima di iniziare la visita, è pi di sterminio. una celebrazione “diversa”

stralci dalle memorie di al- pressa” dal Macbeth di che hanno diretto i giovani, e partigiani d’Italia, ai cui sa- cune sopravvissute alla de- Giuseppe Verdi, assumono in dal direttore dei Civici Musei, crifici dobbiamo il nostro pre- portazione. L’emozione e il questo contesto un significa- dottor Adriano Dugulin, che sente democratico. silenzio pervadono tutto il pub- to diverso dalle ovvie pole- ha fortemente voluto questa E che sono gli unici che in blico e alla fine della lettura miche possibili, data la situa- forma di manifestazione, han- Risiera hanno il diritto di tra- alla semplice frase “odiare zione nei Balcani. no ridato un più forte signifi- sformare “l’urlo silenzioso” mai”, in italiano, sloveno, croa- E rappresenta un invito alla cato alla celebrazione del 25 in un sommesso ricordo, mo- to, tedesco, inglese ed ebrai- riflessione e alla compren- Aprile. nito per chiunque abbia vo- co, si sciolgono in un applauso, sione del passato come ele- Un significato che ha ripor- glia di intolleranza o di pas- non di circostanza ed estre- menti insostituibili della sto- tato al centro della scena le sare un colpo di spugna sul- mamente commosso. ria di una collettività. Associazioni italiane e slove- le colpe del fascismo e del na- Anche i cartelli inneggianti L’impegno profuso dal pro- ne degli ex deportati (Aned, zismo. alla pace, che vengono solle- fessor Marco Coslovich, da Anppia e Zbs-Zveza Borceu vati durante l’aria “Patria op- Renato Sarti e Daniela Picoi, Slovenje) e l’Associazione Thea Maligoi 47 A Legnano e Busto Arsizio commemorati i lavoratori della ex Tosi e della Comerio Deportati dalle fabbriche e scomparsi nel dramma Nello stabilimento Ansaldo gonfaloni dei Comuni, che del presidente dell’Anpi di dell’Anpi Giovanni Casti- di Legnano (ex Franco Tosi) hanno dato “braccia forti” al- Legnano Franco Landini. glioni, Natale Pergoletti del- è stato ricordato il 55° an- la Franco Tosi e che poi so- Anche a Busto Arsizio la rappresentanza sindacale niversario della deporta- no stati accomunati dalla me- (Varese) è stato ricordato il della fabbrica, Gianfranco zione dei lavoratori nei desima volontà di resistere 55¡ anniversario della de- Tosi e Giuseppe Casadio del- campi di sterminio nazisti. all’invasore nazista. portazione nei lager nazisti la Cgil. “Il loro sacrificio non Sono sfilati il medagliere (era il 10 gennaio 1944) del- deve essere vano”, era scrit- “Una cerimonia dedicata al- dell’Anpi provinciale, le ban- la Commissione interna del- to negli appelli per la cele- la memoria” hanno sottoli- diere dell’Anpi del legnane- la Ercole Comerio. brazioni, che ricordavano i neato nei loro interventi il se, dell’Aned con i loro rap- Dopo la messa (sull’altare i nomi dei caduti della ex Tosi delegato della Rappresentan- presentanti, sindacalisti, sin- gonfaloni dei Comuni di e della Comerio: Pericle za sindacale unitaria, Gaetano daci con la fascia tricolore, Busto, Gallarate e Cassano Cima, Alberto Giuliani, Carlo Olchini, il sindaco della città ex partigiani e gli operai che Magnago, oltre alle bandie- Grassi, Antonio Vitali, Maurizio Cozzi e il segreta- nella Tosi-Ansaldo hanno la- re delle Associazioni parti- Francesco Orsini, Angelo rio generale della Cgil Sergio vorato per anni. giane e degli ex combatten- Santambrogio, Ernesto Cofferati. Dopo la celebra- La commemorazione si è con- ti), la commemorazione è Venegoni, Carlo Ciapparelli, zione, da piazza Monumento clusa al cimitero di corso continuata nella sala comu- Eugenio Verga, Giuseppe si è snodato un corteo per le Magenta nel “Campo dei nale di via Zappellini. Ciampini, Giannino De strade di Legnano, aperto dai Partigiani” con l’intervento Hanno parlato il presidente Tommasi.

Semplicemente no. Verranno fatte conoscere Uno spettacolo scritto e interpretato le produzioni di enti, da giovani al PierLombardo di Milano scuole, associazioni In scena le lettere di Un archivio condannati a morte per non dimenticare

Regia di Serena Sinigaglia Gli assessorati alla Cultura della città di Bolzano e del Compagnia A.T.I.R. tel.02 58 32 55 78 Comune di Nova Milanese hanno realizzato la II edizione de “La memoria in rassegna”, presentazione delle produ- Esistono avvenimenti, episodi storici, momenti di vita che zioni audiovisive, documentarie ed a soggetto, attorno ai sembrano appartenere ad un passato e che, in verità, rin- temi della Resistenza, della Deportazione e della Liberazione corrono la nostra memoria nei momenti più impensati. Lo in Europa, nell’ambito della seconda guerra mondiale. spettacolo intende recuperare questa memoria e con essa pa- L’iniziativa, a carattere internazionale, si propone di far co- role come lotta, libertà, compagni, amore... partendo da un noscere le produzioni realizzate da enti, istituti, associa- classico pubblicato dalla Einaudi: Lettere di condannati a zioni, gruppi e scuole di ogni ordine e grado sui temi spe- morte della resistenza europea, con una messa in scena cificati. splendida, toccante e qualche volta addirittura divertente. Finalità dell’iniziativa, che ha scadenza biennale, è inoltre Un prologo introduce lo spettacolo evidenziando la "noia di la costituzione dell’Archivio audiovisivo della memoria, vivere" che hanno molti giovani al giorno d'oggi. Poi,arri- strutturato quale servizio per il territorio, con particolare va la risposta in una lettera di un condannato a morte fran- riguardo al mondo della scuola, presso l’Archivio storico cese: “E tuttavia ti faccio questa cosa orribile di lasciarti. della città di Bolzano e presso la biblioteca civica popola- Il fatto è che non ci siamo solo noi e il nostro amore a que- re del Comune di Nova Milanese. sto mondo: c'è tutta una vita che può rendere felici o infe- lici noi e gli altri, ed è per quella felicità, più grande della L’iniziativa “La memoria in rassegna” è articolata nelle ci- nostra, ma che la comprende, che io sono partito... Dopo tate sezioni per video documentari e per video a soggetto, che a te, non ho creduto che a una cosa, ed è quella per cui editi e inediti. muoio... ero capace di essere uomo, con un ideale e un sen- Coordinatori: Carla Giacomazzi e Giuseppe Paleari, insie- so del dovere. E' duro, lo sai, ma io terrò il colpo, tu potrai me agli assessorati alla Cultura del Comune di Nova Milanese esssere fiera di me.... Georges” e della città di Bolzano.

48 Per la prima volta insieme per Buchenwald Tedeschi e israeliani LETTERE Dura protesta per il film di Benigni diretti da Mehta Riceviamo da Alessandria. Spett. redazione de “Il Triangolo Rosso”, nell’ascoltare un “pezzo” della trasmissione tv sul film “La vita è bella”, mi veniva da piangere. Per fortuna qualcuno Zubin Mehta a Buchenwald. disse che il film era tutto una “bugia”. Ma dire “bugia” è Il grande direttore d’orche- troppo poco, per chi come il sottoscritto ha patito il cam- stra,il 28 agosto, vigilia del- po di sterminio. La parola bugia è troppo riduttiva; forse le l’esecuzione a Weimar della parole falsità e menzogna sono più adatte. Seconda sinfonia di Gustav A Dora Mittelbau e a Bergen Belsen non si poteva rac- Mahler, si è recato con i com- contare bugie. A Dora in 18 mesi sono morti almeno 1200- ponenti della Filarmonica 1300 soldati italiani. Il campo è stato evacuato il 4 aprile d’Israele, nel campo di ster- 1945. Il 31 marzo, mentre una squadra di SS bruciava sac- minio nazista. Non con tut- chi di documenti, in un’altra parte del campo le SS impic- ti, perché alcuni musicisti cavano deportati, sul petto dei quali era stato appeso un car- israeliani hanno preferito tello con la scritta “sabotage”. astenersi nel timore di per- Per Bergen Belsen, chi fa certi film dovrebbe chiedere al- dere la serenità per il con- l’ufficio di propaganda dell’esercito canadese il documen- certo del giorno successivo. tario girato da due suoi reporter quando il campo venne li- In compenso si sono asso- berato. I reporter che si trovarono di fronte alla realtà, non ciati nella visita, alcuni mem- sapevano più come andare avanti con le cineprese. Chiesero bri della Staatoper di Monaco. allora aiuto al regista Alfred Hitchcock, che rispose: fil- Difatti la sinfonia di Mahler, mate tutto quello che vedete senza stacchi, perché tutto il giorno dopo, sotto la dire- quello che filmate è verità. Nel film di Benigni non c’è nes- zione di Mehta, è stata ese- suna verità. Cosa penseranno i tedeschi quando vedranno guita dalle due orchestre uni- propria, il maestro ha detto il film? Sono convinto che non lo vieteranno, come vieta- tamente ai cori della città ba- che: “E’ stato interessante os- rono “Roma città aperta”. varese di Brno e di Praga. servare le reazioni dei musi- Francesco Ghisiglieri Grosso avvenimento artisti- cisti tedeschi: i giovani, cre- (03187 Dora Mittelbau, Bergen Belsen) co dunque, ma non soltanto. sciuti nell’Ovest, facevano La vera missione di Mehta mille domande, quasi non sa- La sua indignazione per il film “La vita è bella” di Roberto era principalmente quella di pevano dei campi. Benigni merita comprensione e rispetto. Analoghe consi- far suonare assieme, per la Un musicista di Dresda in- derazioni, tuttavia, valgono anche per chi ha fornito valu- prima volta, una orchestra vece sapeva tutto: nella Ddr tazioni del tutto diverse. israeliana e una tedesca, nel- i russi hanno mantenuto vi- Tanto per fare un esempio ,a Milano, prima che il film - la città a otto chilometri dal- vi gli orrori del nazismo. che successivamente ha ottenuto il premio Oscar - uscisse la quale si trova Buchenwald. All’Ovest la parola d’ordine nei cinema, venne organizzata una visione speciale per la “Quando ho visto i musici- era: dimentichiamo”. Comunità ebraica locale. In quella occasione il film ven- sti dell’orchestra di Monaco La scelta della Seconda sinfo- ne calorosamente applaudito. avvicinarsi al pullman che nia è dovuta soprattutto al Giudizi positivi ha ottenuto anche da altri autorevoli espo- stava per condurli a fatto che è chiamata “Resur- nenti del mondo ebraico,in Italia e all’estero. Per contro, Buchenwald -ha detto Avi rezione”: “Le parole dicono: altre personalità del mondo ebraico, quali ad esempio la Shoshant, manager della risorgerai mia cenere dopo professoressa Tullia Zevi, hanno espresso serie perples- Filarmonica di Israele - e breve riposo, vita immorta- sità, ritenendo che il film possa generare pericolosi equi- chiedere di partecipare con le ti darà chi ti ha chiamato. voci. La nostra rivista può aprire un dibattito utile non sol- noi alla visita, allora ho cre- Ecco - ha soggiunto Mehta - tanto su questa ma anche su altre opere cinematografiche duto nella speranza”. il motivo più importante del- (“Trian de vie”, “La tregua”, “Schindler list”, per fare A sua volta Zubin Mehta, in la scelta”. qualche esempio), cominciando, intanto, con la pubblica- una bella intervista conces- Verrà il giorno in cui l’or- zione della sua lettera, e ringraziandola per il suo contri- sa a Laura Putti di “La chestra israeliana potrà ese- buto sofferto e appassionato. Repubblica”, ha osservato guire anche musica di che nessuno 55 anni fa avreb- Wagner? “E’ frustrante non be potuto pensare ad una co- poter eseguire Wagner, la cui sa simile: israeliani e tede- musica è bellissima - è sta- La madre di Spizzichino era a Roma schi che suonano assieme a ta la risposta di Mehta - ma Weimar. “E io dico: se due capisco e rispetto la volontà Riceviamo da Roma questa precisazione. popoli un tempo così divisi dei miei orchestrali. Finché Vi scrivo dopo una telefonata, per chiarire un episodio che possono, insieme, suonare in Israele, tra il mio pubbli- è stato riportato in maniera inesatta sul giornale del di- Beethoven, vuol dire che pos- co, ci sarà un solo uomo con cembre ‘98. Confermo cioè che mia madre non è stata de- sono facilmente vivere in- i numeri tatuati sul braccio, portata nel campo di sterminio con me, ma si trovava a sieme. E speriamo che la stes- Wagner non potrà essere ese- Roma dove alcuni anni dopo è deceduta. Pertanto terrei che sa cosa si possa presto fare guito”. voi chiariste l’episodio. In attesa, vi ringrazio anche tra arabi e israeliani”. Mario Spizzichino Riguardo alla visita vera e I.P. 49 I NOSTRI LUTTI

La sezione di Bergamo an- La sezione di Ronchi dei nuncia con dolore la scom- Legionari partecipa con do- parsa , avvenuta il 20 giugno lore alla scomparsa a Re- scorso,del proprio presidente dipuglia di Mario Benigni Guido Marcuzzi Il premio di 85 anni, ex deportato a partigiano ed ex deportato al Kaisheim, membro del Co- campo di concentramento di “Marco Brasca” mitato d’onore dell’Aned. Dachau. Il compagno Marcuzzi durante l’ultimo conflitto fece parte L’Anpi sezione di Novate, in collaborazione con l’Aned e La famiglia Gottipavero ri- del Comitato di liberazione il patrocinio del Comune di Novate Milanese, promuove il corda con dolore la morte del nazionale in collaborazione primo premio “Marco Brasca”. con l’intendenza “Montes”. Il premio è finalizzato a diffondere la conoscenza della sto- prof. Carlo Gottipavero ria contemporanea, come momento d’affermazione dei va- lori della nostra convivenza nazionale. ex deportato a Dachau, avve- La sezione di Torino annun- Il premio è dedicato alla memoria di Marco Brasca, anti- nuta il 30 gennaio scorso. cia con profondo cordoglio la fascista e partigiano novatese, deportato a Mauthausen. scomparsa dei soci: E’ scomparso a Monfalcone, Renato Portonero Regolamento: all’età di 93 anni deportato a Bolzano, decedu- art. 1 il concorso è riservato a tesi di laurea Antonio Nappi to nel dicembre ‘98. che affrontano il tema della deportazione, del lavoro coatto in Germania nel periodo combattente in Spagna. Orfeo Mazzoni 1943-45 e delle leggi razziali; Perseguitato dal regime fa- scista fu costretto a rifugiar- deportato di Mauthausen ma- art. 2 al concorso possono partecipare tutte le tesi si in Francia e Svizzera. Dopo tricola 22125. Deceduto il di laurea discusse negli anni accademici il suo rientro in Italia, nel 1944 21.12.98 1994-95 e seguenti; fu arrestato in Istria per atti- vità partigiana e deportato a Silvio Mollea art. 3 i lavori, in triplice copia, dovranno Dachau. Al suo rientro dalla pervenire deportazione, perché dissi- deportato a Flossenburg ma- all’Anpi di Novate c/o Gigante - Sentiero dente al regime di Tito fu de- tricola 21703. Deceduto del Dragone 4, 20026 Novate Milanese portato nell’isola di Goli Otok l’ 21.4.99. (Mi), per un periodo di tre anni. entro e non oltre il 31 dicembre 1999; Dopo la liberazione, si trasferì Luigi Carrone a Monfalcone. art. 4 la giuria, composta da 3 membri designati deportato a Mauthausen ma- dall’Anpi Novate, dall’Aned e dal Comune tricola 113934. Deceduto il di Novate Milanese, comunicherà i nomi Il 26 agosto scorso è scom- 11.6.99 dei vincitori entro la data del parso, tra il lutto di famiglia- 29 febbraio 2000; ri, amici e delle Associazioni della Resistenza e dell’Aned, La sezione di Ronchi dei art. 5 al vincitore del premio verrà conferita il partigiano Legionari, annuncia con do- una borsa di studio del valore lore la morte di di L. 2.500.000 Luigi Parisio (duemilionicinquecentomila), al secondo Giovanni Cian classificato L. 500.000 (cinquecentomila) di Limbiate (Milano). Aveva e al terzo classificato 74 anni. Dopo le dure deten- combattente partigiano, de- L. 300.000 (trecentomila). zioni nelle carceri di Monza portato a Dachau. e di San Vittore, aveva sof- ferto la deportazione a Bol- zano, dal novembre 1944 al- la liberazione.

50 www.deportati.it Quarantamila visitatori nel sito Internet dell’Aned Il sito Internet dell’Aned ha registrato il 4 settembre scor- so il quarantamillesimo vi- sitatore. Il contatore che tie- ne conto del numero degli utenti che si collegano, re- gistra ormai da qualche tem- po una progressione presso- ché costante di oltre 100 “contatti” al giorno. E in- fatti già il 12 settembre era stato superato il numero di 41.000.

Il sito dell’Aned (all’indi- rizzo http://www.deporta- ti.it) si conferma così gior- no dopo giorno un fonda- mentale strumento di co- municazione tra l’Associa- zione e l’esterno. E’ soprattutto il mondo della scuola a essere interessato. E nasce un circolo virtuale di dibattito. I libri di memorie verranno tutti messi in rete. Decine di schede di film sull’argomento KZ. ■ A giudicare dalle molte lettere e richieste di informa- re a tutti gli interessati, se- mento di inserire nel sito, ren- diti. A condizione di averli zioni che arrivano al suo in- condo il modello dei “news dendoli così disponibili a trascritti su un dischetto per dirizzo di posta elettronica groups”, i gruppi di discus- chiunque li voglia consulta- computer (vanno ugualmente ([email protected]) è soprat- sione tematici così diffusi su re, i testi integrali di alcuni bene tutti i formati più diffu- tutto il mondo della scuola - Internet. volumi sulla deportazione di si, sia Windows che Macin- dalle medie all’università - a cui possediamo i diritti di pub- tosh) e che si possa produrre seguire con più costanza l’e- ■ La struttura del sito è ri- blicazione. una esplicita autorizzazione voluzione del nostro proget- masta sostanzialmente inva- Si tratta di un impegno rile- scritta alla pubblicazione da to informatico. riata, anche se sono stati rea- vante: bisogna trascrivere su parte del possessore dei di- Negli ultimi mesi - per ini- lizzati diversi interventi per un computer il contenuto di ritti. Sottolineo in particolare ziativa di Fabio Belli, nipote integrare e completare (... e interi volumi, correggerli e questo aspetto: in nessun ca- del nostro Ferruccio Belli di correggere, più di una volta, impaginarli. Ma riteniamo ne so vogliamo violare i diritti Pavia, ex deportato a Dachau grazie ai contributi dei letto- valga la pena. di chicchessia. - è stata avviata in via speri- ri) le informazioni contenute. mentale una “mailing list” che ■ Qualunque utente di ■ Noi riteniamo che solo co- coinvolge, per ora, alcuni tra ■ Il settore che è stato mag- Internet, da qualunque parte sì, continuando a crescere pas- i collaboratori più fedeli del giormente sviluppato negli ul- del mondo si colleghi, avrà so dopo passo, il nostro sito sito. timi mesi è quello della fil- presto la possibilità di legge- potrà confermare anche in av- E’ nato insomma un piccolo mografia, che oggi contiene re le edizioni integrali di al- venire la posizione che già si circolo virtuale di discussio- diverse decine di schede es- cuni volumi di saggistica o di è faticosamente conquistata ne che raggruppa coloro che senziali sui film che in qual- memorialistica ormai fuori in questa sua prima fase di vi- più si sono impegnati nel la- che modo hanno parlato del- commercio e introvabili. ta: quella dell’indirizzo voro volontario per lo sviluppo la deportazione e delle per- Questa segnalazione vale co- Internet europeo di gran lun- del nostro progetto. secuzioni naziste. me un invito: nel nostro con- ga più consultato in materia Un “circolo” che in prospet- Il prossimo sviluppo riguar- tenitore Internet si possono di deportazione. tiva, dopo questa prima fase derà probabilmente la biblio- pubblicare diversi libri di te- di rodaggio, si potrebbe apri- grafia. E’ ormai giunto il mo- stimonianza, sia editi che ine- Dario Venegoni 51 E’ previsto per la primavera del 2000 Il congresso Aned

L’adesione del Capo dello Stato Sono lieto di comunicare che il Capo del- lo Stato concede l'alto patronato al XII si terrà a Congresso nazionale dell'Aned. Le espri- mo i più vivi rallegramenti ed auguri per il successo dell'iniziativa. Gaetano Gifuni (Segretario generale Presidenza Repubblica) Mauthausen Altre adesioni sono pervenute dal presi- dente del Senato Nicola Mancino, dal presidente della Camera Luciano Violante, La lettera del Governo austriaco dai sindaci di Trieste,di Bologna e di al- che accoglie la richiesta tri comuni italiani Ecco la lettera inviata dal rappresentante del Governo austriaco con la quale si mette a disposizione la “Sala delle Bandiere” del campo di Mauthausen.

Gentile Signor Senatore, sposizione e Vi facciamo notare che il vostro Congresso che il ministero degli Interni che amministra il Memoriale KZ è tenete ad una data così ravvicinata vi aprirebbe la possibilità stato informato dal Presidente del Consiglio Nazionale di partecipare alla celebrazione della liberazione. Dr.Hanficher e dal Comune di Mauthausen che l’Associazione Il Memoriale del KZ Mauthausen è aperto in aprile e maggio Nazionale degli ex deportati politici cioè l’Aned vorrebbe te- 2000 tutti i giorni dalle 8 alle 18. nere il 12¡ congresso nell’anno 2000 nel Memoriale KZ Vi preghiamo perciò di adeguare il vostro programma all’ora- Mauthausen. rio di apertura in vigore. Noi salutiamo questa iniziativa e le comunichiamo che è pos- Siamo lieti per il vostro Congresso e vi preghiamo di comuni- sibile tenere il congresso nello spazio di tempo tra fine aprile carci il più presto possibile la data definitiva, il numero dei par- inizio maggio nell’attuale Memoriale del KZ Mauthausen. A tecipanti e ulteriori informazioni per la sucessione temporale disposizione come sa il luogo per la manifestazione sarà la del programma. “Sala delle bandiere” con circa 250 posti a sedere. Tuttavia dobbiamo far notare che il 7 maggio 2000 avrà luogo Distinti saluti. la celebrazione della liberazione di Mauthausen con la parte- cipazione della filarmonica di Vienna, che esegue la Nona sinfo- Dr. Wolf Scimaski nia di Ludwig Beethoven. direttore della sezione degli affari affari generali Chiediamo perciò in anticipo la vostra comprensione per tale di diritto e di amministrazione del Ministo federale data e, per motivi organizzativi il luogo non più a Vostra di- degli Interni di Vienna

Per la riuscita dell’iniziativa il presenza delle istituzioni eu- atto di grande significato po- tutto il credito di cui Lei go- Senatore Maris aveva interes- ropee e delle rappresentanze litico. de personalmente e come rap- sato anche l’ambasciatore ita- di tutte le nazionalità che han- ÇMi rivolgo quindi a Lei si- presentante dell’Italia, al fine liano a Vienna Josept Nitti con no patito la deportazione po- gnor Ambasciatore per chie- di consentire all’Aned l’otte- una lettera nella quale è detto litica nei campi nazisti, rap- derLe di prospettare questo de- nimento di tutti i consensi ne- che la decisione dell’Aned di presenta in un tale momento siderio dell’Aned alle autorità cessariÈ. tenere il suo XII Congresso in “europeo” di lotta per i più al- ed alle istituzioni locali e na- un campo di sterminio con la ti valori della convivenza un zionali austriache operando con 52