Scheda n. 2.2 - estremi bibliografici, estratto o sintesi di parti significative

sassose colline 1 - Amico V. A., Dizionario topografico della Sicilia (1756), tradotto dal latino e annotato da G. Di Marzo, Palermo 1858 (l’edizione consultata è quella pubblicata da A. Forni, Bologna 1983), pagg. 324-326 Paese oggigiorno ricco ed abbondante, sito sulla vetta d’un colle alle cui radici verso levante si ravvisano le vestigia di Gulfi piccola antica terra ... . Fazello afferma che “Chiaramonte sopra erte e più basso e le di cui vestigia ancora e chiese diroccate vi si osservano” ... . Nel fine del secolo XIII, fu fabbricato da Manfredi Chiaramontano, detto anticamente Gulfis, ma di sito poco assediato fortemente dai francesi ... fu distrutto. ... i gulfensi furono trasportati in un luogo più elevato che Manfredi subitamente munì ... . Nuovamente si compose dopo l’eccidio ed oggi occupa il quarto luogo nella contea di Modica. L’antica rocca o torre ... conserva oggi poche vestigia poiché perì pel tremuoto dello scorso secolo ed occupa il luogo più elevato del paese ... . Ne è il sito un po’ a seno ed in declivio rivolto a Greco; è diviso in vie rette, piane ed ampie pei luoghi principali ... . Ne fu il numero delle case da Fazello di 1191, da Sancetta di 1300 sotto l’imperatore Carlo; erano però le anime 5830 nel 1595; nella metà del seguente secolo le case 1353, gli abitanti 4871 ...; nel 1713 numeraronsi 1657 case, 5539 abitanti; e da una novissima rivista enumeraronsi 6222 abitanti ... . Il territorio è fecondo ed irrigato, somministra in abbondanza agli abitanti biade, vino, olive, canape, ortaggi, pascoli ... . sita ai piedi dell’Arcibessi, a mt. 662 sul livello del mare. La città è come affacciata sull’ampia e fertile pianura che dall’Ippari, alle falde della prima catena, ad ovest degli Iblei, arriva al Dirillo ed oltre, fino a , Niscemi e Butera, e dai monti di Licodia al Mediterraneo.

2 - Francesco Barone, La Sicilia e la provincia di Ragusa. Spunti per lo studio dell’ambiente, Ed. Libreria Paolino, Ragusa 1991 (la 1° edizione è del 1958), pagg. 77-81

Posizione (l’edizione del 1958 Il panoramariporta 11.000 che abitanti si gode circa ... ), . ... è una cittadina di 9.500 abitanti circa

da Chiaromonte, è meraviglioso: un mare verde di diverse sfumature sullo sfondo azzurro del Mediterraneo, la fascia dorata delle dune, quella luccicante di centinaia di serre. Qua e là, come isole in mezzo alla campagna, le città: , Vittoria, Acate Roccazzo ed altri) e, ad ovest, i monti di Niscemi e di Butera, che la lontananza sfuma di un leggero azzurrino. La veduta non è meno bella di notte: è tutto uno splendere di luci ... che segnano le città e i borghi, le campagne e le relative strade ... . Tra gli agglomerati spicca anche ... quello della base nato di Comiso, oggi in disarmo ed in attesa di diversa e più pacifica destinazione. Cenni storici piccola città: . Acrilla.Nei dintorni Di ciò della sono odierna testimonianza Chiaramonte varie dovette necropoli sorgere, e monete (oltre in epoca ai venuteborghi greco dialla Pedalino,sicula, luce unae la menzione che , nel 212 a.C. ne fece il console romano Marcello. Con la conquista degli Arabi la città cambiò il proprio nome in quella di Gulfi. Su questo nome esistono diverse interpretazioni: per chi lo vuole derivato dall’arabo ‘gul’ esso significa “fiorito di rose”, per chi lo vuole derivato dall’arabo ‘gofe’, esso significa sosta durante il “cammino della carovana”, ecc.. Questa città, incorporata nella contea di Modica nel 1296, passò dalla signoria di Nicolò Rosso a quella di suo cognato Manfredi Chiaromonte. I nemici di questo capeggiati da Ruggiero di Lauria, al soldo degli Angioini, distrussero barbaramente la città nel 1299 ... . La nuova Gulfi, chiamata Chiaramonte dal nome del conte Manfredi, dovette cominciare a sorgere subito dopo, ma la data della nascita ufficiale della nuova città è il 25 maggio 1343, data del privilegio dell’investitura della contea a Manfredi III Chiaramonte, . Le opere degne di nota in Chiaramonte sono: i simulacri della Madonna

. Il territorio del comune di Chiaramonte,diterritorio checomune Il sidel. estende per la parte maggior in

nel quale privilegio sono segnati i confini del territorio chiaramontano. Nel nuovo sito elevato e fortificato Chiaramonte si sviluppò della nell’ambito contea di Modica, di cui fu sempre uno dei ... . comuni maggiori Monumenti e opere d’arte della chiesa Salvatore ..., il portale del SS. Salvatore ..., la cappella di Gulfi e del SS.mo della della chiesa ..., l’abside ..., la bellissima chiesa madre dell’annunziata ..., l’arco Rosario del Madonna ... . Gulfi di economici Cenni meccanici frantoi disseminati dà vita è ricco... a molti per pianura, di ulivi.le L’olivicoltura campagne ... . un ricco alimenta commercio di oli pregiati e la produzione della Sicilia, Le Monnier, artistica La civiltà Firenze 1963, pag. 240 Giuseppe Bellafiore, 3 - forse un abitato, sorse centro quale sulla nell’antichità panoramica altura di una su E’ posta di Gulfi, i superstiti di Modica, con conte Chiaramonte, Manfredi da Fu fondata “Acrille”. paesello più a valle, e distrutto nel costituito 1299 dagli dagliFu Angioini. Arabi allora elevato del parse ... . qualche avanzoalta di cui esiste nella parte il Castello 4 - Giuseppe Iacono, Guida alla provincia di Ragusa, A. Grafiche A. Renna, Palermo 1985, pagg. 61-68 ... la cittadina è distesa su una collina a 662 m. di alt., ai piedi di un gruppo di monti, fra i quali spicca l’Arcibessi ... . Nei pressi della città sono state scoperte alcune stazioni preistoriche del neolitico, come quella di Pipitana, Casazzemonte e Pianogrillo Arcibessi fanno risalire alla prima metà del VI sec. a.C. quando i greco-siracusani fondarono, nei pressi dell’attuale abitato, la città di ,Akrillai, le grotte circa rinvenute settant'anni in dopo Siracusa questa città ad opera degli Arabi, ... e l’abitatoi superstiti di Scornavacchesi rifugiarono nei pressi del monte Arcibessi e ricostruirono un nuovo centro abitato, che prese il nomecontrada di Gulfi. Aranci Ma Gulfi non doveva avere vita lunga, infatti, nel 1299 fu distrutta dagli Angioini ... . Manfredi Chiaramonte ... . , l’abitato ... raccolse di Paraspola, i superstiti di non Gulfisolo e... da villa Umberto, ma da ogni balcone e terrazza della cittàLe originisi può didominare Chiaramonte uno dei si panoramie le mise piùricostruì ampiil nome della una del Sicilia,città suo incasato, da un Gela luogo Chiaramonte. all'Etna, più alto, con laDopotutta cinse laquesti valle di mura, avvenimentidelI'lppari le costru“ e ila suoi città un paesi: castellovenne Comiso, a afar difesa parte Vittoria,della Acate, contea Gela di Modica, e le dorsali seguendone degli Ereile sorti fino future. a Caltagirone, Anche Chiaramonte oltre ad una subì. bellaDopo le tristi fettala conseguenzedistruzione del mare di del d'Africaterremoto e gli Iblei del ...1693, . Ma che uno portò dei monumentialla distruzione più rappresentatividel castello e di di buona Chiaramonte parte dell’abitato. è il Con Regio Gulfi Decreto, sito nel dell'8/8/1881, luogo dell’antico a Chiaramonte centro abitato fu ...aggiunto . Chiaramonte il nome Gulfi di Gulfi, "il balcone a ricordo di dell'antico Sicilia" nome della città. ... la sua posizione panoramica ... fa definire . Infatti

Santuario di 5 - Giovanni Ragusa, Chiaramonte Gulfi nella storia di Sicilia, Franco Ruta Editore, Modica 1986, pagg. 9-133 Trattandosi di una monografia sulla città di Chiaramonte Gulfi si riporta di seguito l’indice degli argomenti svolti. Cap. 1) Cenni geografici, geologici e urbanistici di Chiaramonte Gulfi. Sito, caratteristiche del territorio, popolazione, economia, prodotti del paese. Cap. 2) Storia dell’antichissima “Akrillae” (Acrillai) dalle sue origini alla dominazione “bizantina”. Cap. 3) Dominazione araba in Sicilia. Evoluzione storica del toponimo “Akrillae” in “Gulfi”. Vicende di Gulfi post araba fino alla sua distruzione. Cap. 4) Chiaramonte nel periodo delle dominazioni delle dinastie dei Chiaramonte, dei Cabrera e degli Enriquez-Cabrera. Cap. 5) Chiaramonte nel periodo della dominazione della dinastia dei Borboni. Cap. 6) Chiaramonte dal risorgimento ai nostri giorni. Cap. 7) Monumenti e opere d’arte di Chiaramonte Gulfi. Cap. 8) Cittadini insigni della nostra terra Cap. 9) Feste, tradizioni, leggende, popolari della nostra gente. Allegati: - Scheda geografica: Arcibessi è un monte - Scheda storica: Tito Livio, Dec. III-IV 16.

 Cap. I - Cenni geografici, geologici e urbanistici di Chiaramonte Gulfi. Sito, caratteristiche del territorio, popolazione, economia, prodotti del paese (pag. 9) Nella Sicilia Sud - Orientale, adagiata sull’altipiano e le propaggini collinose di una diramazione della catena degli Iblei che le fanno da cortina, ai piedi del monte Arcibessi, a quota 654 m. sul livello del :

, tra i , tra

borgate

. A nord-est

grosse

frazioni

piccole

: Comiso, Vittoria, Acate, Gela, Licata, Gela, Acate, Vittoria, Comiso, :

comuni

”, così infatti è stata definita sin dal sec. XVIII dallo storico XVIII dallo sec. dal sin definita stata è infatti così ”,

... .

che segnano i contorni dei campi e limitano i bordi delle strade, dei campiche segnano i contorni e limitano i bordi delle

Balcone di Sicilia Balcone (pag. 10)

Il paese con i suoi 8.227 abitantiIl centro urbano ha un aspetto ridente e tranquillo. Il

mare ... sorge Chiaramonte Gulfi, ridente cittadina Gulfi, ridente della prov. di Ragusa da cui dista ... sorge Chiaramonte nata 20 km, mare tra sito amenissimo il suo per “Gulfi” antichissima della rovine XIV dalle del primi i e sec. XIII del fine la da secoli appellata “ di Viaggio nel suo Paolo Balsamo “Giornale in ... e nel lontano 1809 dall’abate Alberti Domenico Sicilia”. ... rimane estasiato belvedere dal paesaggio dal fascino si affaccia Chi dell’incantevole e suggestivibelli più d’Italia: una pianura immensa, tratto leggermente ondulata per una serie di colli infinito del Mediterraneo in cui spettatoredello sguardo si lo tuffavalloncelli, mentre di nell’azzurro e scintillano delle cento e cento le lampare barche ... . e qui a mandorleti qui a vigneti ed agrumeti,a cereali lì ad oliveti lì coltivata è campagna La carrubeti, intersecata da una vasta rete di vie, di viottoli, di muriccioli a secco, di siepi di fichi d’India e di agavi a terra, della l’abbandono è da lamentare ... . Altrove villini e case bianche di disseminata proprietà frantumazionein della piccole alla dovuto è all’opposto, fenomeno il Chiaramonte dura e paziente e alla fatica intensiva in gran parte buona della cultura e aziende, alla chiaramontana gente laboriosa Nella immensa pianura ecco una costellazione di Caltagirone,Niscemi,Butera, Licodia-Eubea, diGrammichele,, ; Pedalino, Quaglio,Roccazzo, Piano Acqua, Granieri, Botteghelle e di giganteggia maestoso il massiccio ammantato di neve dell’Etna e si vede buona parte della Sicilia, sino alle lontane creste delle Madonie e dei Peloritani. ... (pag. 11) dorsale di una collinasulla avente il maggiorsull’altopianoe situato asse orientato da est ad ovest e degradante con notevole pendio su tutti i fianchi, escluso il lato ad est che confina : una porta al

, si raggiungono i comuni di

, porta a Licodia Eubea e ad e che sino al secolo scorso due strade statali

.

(“Carruggi”) di via S. Giovanni, di via Castello, di via Architetto costruita tra il 1876 e il 1883

la prima, costruita tra il 1839 ed il 1846 elevazioni

le scalinate

il nucleo originario del centro storico del paese

Riepilogando si può concludere che nel territorio di Chiaramonte Gulfi si possono

Caratteristiche

con i montiIblei, presenta da tuttii i una scenografia lati con ad anfiteatro, percorso orizzontalmente dalle strade principali, a sud-ovest degrada nella vasta pianura fino al mare. (pag. 12) Nicola Ragusa (ex via Chiesa) e di via Collegio Vecchio, intersecate con da vicoletti,viuzze le quali costituiscono conservavanopressoché intatta l’inconfondibile identità medioevale, deturpata purtroppo da nuove e indiscriminate costruzioni ed allacciatoè conIlComune il suo territorio e con i paesi viciniori da piano al e l’altra monte; con Comiso e Vittoria: a destra una deviazione al km 6 (in contrada Coffa) immette nella strada a scorrimento veloce in questo “Catania-Ragusa”, ultimo decennio; realizzata altra deviazione al km 4,100 (in contrada Roccapalomba), Acate;secondala strada, inerpicandosi su per il monte Arcibessi con percorso molto tormentoso, si biforca a quota 840: m a destra si raggiunge Ragusa, a sinistra Giarratana e Monterosso Almo. Il territorio, in parte pianeggiante e in parte collinare, che va dai m 108 ai m 906 (monte Arcibessi), esteso Ha. 12.358, intersecato da una fitta rete di strade provinciali, comunali, consorziali e private, territorionord-estilconfinacon a di Monterosso Almo, a sud-est con quello di Ragusa, a sud-ovest quellocon diquesto con Comiso,e ultimo di Vittoria e di Acate, a nord-ovest con il territorio di e con quello di Licodia Eubea.Mazzarrone ... (pag. 15) distinguere fondamentali tredi terreni zone affioranti: - la prima, che si estende a settentrione del comune, è quella in cui predominano terre brune e fresche, ricche di humus, è la migliore del territorio, ottima per la coltivazione dei cereali, dei legumi e degli ortaggi, denominata “vignali” (perché un tempo ricoperta di vigneti); , presenta

. Oggi il più vasto e magnifico nucleo di rimboschimento è la

del territorio presenta una tipica radiale in stretta formazione

rete idrografica rete

La

la terza,la che abbraccia i luoghi montani territorio, del ora in gran parte rimboschita

- la seconda,la ad occidente, la maggiore,- che si estende è di natura alluvionale, da mezzogiorno con sottosuolo calcareo argilloso, fertile, molto nella quale prosperano la vite, gli agrumi, l’ulivo, il mandorlo, il carrubo, nonché tutte le più belle varietà di alberi da frutto, detta “rini”; - una crosta eminentemente calcarea povera più o meno di humus, chiamata “tirrina lieggi”, adatta alla pastorizia. (pag. 16) dei rilievi collinari con e montuosi. l’andamento In tuttocorrelazione il territorio non scorrono corsi di acqua perenne, si ma incontrano torrenti che scorrono solo d’inverno durante e gli acquazzoni sorgenti di acqua limpidissima che scaturiscono e dalle per lo più dai monti colline che circondano la pianura. ... A circa a occidente 12 km, del paese, in esistevatempi remoti un’estesa palude, prosciugata nella seconda del secolo metà scorso diviso un altopiano era ...; per dalla contrada “Fontanelle”, seguitobonificata.inanch’essa paludosaed anch’essa Dalla parte di ponente uno stagno di circa 20 è del sec. XVII fu prosciugato e nei primi nella contrada “Biviere” ... . Chiaramonte sorgeva ... ettari circondato da una catena di monti “gli Iblei”, tanto celebrati dagli antichi scrittori, che vanno degradando dolcemente a sinistra, verso nord, conCavaciana, quelli di Cava Porcara, Canalazzi, di Modica Santalena, e Casasia;Feudi a destra, verso sud, con quelli di Maltempo, di Pelliciri, delle Serre, che prolungandosidiverse vanno prendono denominazioni lembo e l’ultimo a terminare nelle vicinanze dell’antica Camerina. vettecatenaaltedelladiLe più detti monti sono: “Carulla” (m. 847), “S. Lucia” (m. 850), “Maltempo” “Casasia”810),(m. 739),(m. “Santissimo” (m. 845); tra tutti il domina monte “Arcibessi” (m. 906). brulli e monti fino a una decina d’anni fa sono desolati, Detti stati rimboschiti ad opera del benemerito “Corpo Forestale” lussureggiantesovrasta“pineta”chedi Chiaramonte comune nellail quale i pini, le acacie ed i L’attività industriale è limitatissima, le piccole industrie che ancora (pag. 20) (pag. 24)

Con l’industrializzazione, Chiaramonte non sfugge, come gli altriCon l’industrializzazione, piccoli comuni di Cap. II - Storia dell’antichissima “Akrillae” (Akrillai) dalle sue origini alla dominazione alla origini sue dalle (Akrillai) “Akrillae” dell’antichissima Storia II - Cap. “bizantina” La parte relativa a questo capitolo è riportata nella scheda riguardante ‘I siti e le aree archeologiche’. cipressi messi sin a dimora 1938-1939 hanno raggiunto dall’anno una considerevole e altezza potrebbe costituire un incantevole e valorizzata centro se adeguatamente di attrezzata turismo. Moltiqualiloiscrittori storicoantichi, Diodorotra Siculo, hanno lascito belle pagine che lussureggiantela vegetazionedecantano che in tempi assai lontani ricopriva i nostri monti: “ fructus magnitudinis eximiae quae est, copia ibi quercum magna referti, omnis ... arboribus a basterebbe testimonianza sola Questa proveniunt”. ibi sponte ... vites producunt da costituita era colline delle e monti nostri dei originaria vegetazione la che dimostrare estesi boschi di querce (quercus robur) e ce ne danno ancora conferma i pochi avanzi di qua e là, principalmente si trovano nelle che tuttora querceti contrade di Muti, Paraspola e e ai marginidelle cave, nei luoghi impervi, delle trazzere scoscesi, inaccessibili, Pignularu, dove la mano dell’uomodelle bonifiche. non ha ancora operato ... (pag. 19) montagna, alla regoladella generale dall’abbandono campagna e vede così di molto diminuire il dei suoinumero abitanti; le nostre ubertose contrade continuano a spopolarsi sempre più, le fattorie abbandonate vanno in rovina, gli antichi mestieri dell’artigianato, vanto dei nostri comuni, sono ormai ... sempre. per perduti sussistono hanno carattere prettamente artigianale; quella che potrebbe avere buone prospettive di sviluppo sarebbe quella connessa dei alla e trasformazione prodotti lavorazione agricoli, per adesso quasi inesistente.   Cap. III - Dominazione araba in Sicilia. Evoluzione storica del toponimo “Akrillae” (o “Akrillai”) in “Gulfi”. Le vicende di Gulfi post araba sino alla sua distruzione. Nascita di Chiaramonte (pag. 33) Nel territorio di Chiaramonte alcune contrade, nelle quali sorgeva Akrillai e nelle quali si trovano ancora avanzi di abitazioni riferibili all’epoca araba, hanno ancora etimo arabo come “Canzeria” ..., “Donnagona” e “Donnapirruna” ..., “Schifazzu” ... e Favarotta ... . Nel primo periodo della conquista araba Akrillae conservò sicuramente tale etimo (nome) e quando gli arabi si diedero a cancellare ogni traccia della signoria bizantina è facile intuire che abbia avuto cambiato il nome in “ che è stato oggetto di varie interpretazioni ... . in Gul che suonerebbe “luogo di rose”, nome che adatterebbe esattamente a quelle ridenti campagne, giacche il bellissimo fiore vi sorge spontaneo, ed anzi uno dei campicelli che fa parte di Gulfi, ha nome di “roseto”, che alla fine non è altro che traduzione italiana del vocabolo arabo”. Il Solarino Gaetano aggiunge “ Guastella Monterosso Almo), Iomiso (oggi Comiso) e Wad-Ikrilu (Odocrillo ... dice “il vocabolo Gulfi ha radice casali importanti nati nell’epoca araba furono: Gulfi, Iahalmo (oggi sinistra del fiume Dirillo). In luogo ameno e ridente, con ai piedi il vasto sfondo dellaGulfi bassa”, nome pianura che da Camerina s’inoltra sino a Caltagirone, unendosi ad ovest ai campi di Tarranova (oggi Gela) e centro aldi disoprapopolazione, l’erta mamontagna il nome alledi Gulfi cui faldeè certamente sorse poi arabo”. Chiaramonte, Il siede il casale di Gulfi. Dell’essersi Gulfi significaivi trovato “sito lucerne (pag.sporgente 34)e monete si ed vuole elevato greche intendere ed edanche iscrizioniche belvedere”. ivi fosse dell’epoca esistito Ed infine romana in epoche l’arch. e dell’esistenza prof.anteriori un qualche della chiesa S. afferma:Maria “mi pareLa Vetere bene accettabile... l’ipotesi di una origine araba di Gulfi ed una possibile derivazione , che non esiste più, sulla riva in tal senso potremmo ricercarla nella radice “galafa”, che al plurale dell’aggettivo dà “Gulf”, con il significato di ‘località coperta di ricca vegetazione non toccata’, ed il luogo dove sorgeva Akrillae Salomone dice che la parola araba Di Vita Antonio ” con un .

... .

oppidulum

l’eroica resistenzal’eroica del

e precisamente in un

XII

vetus

Nessun documento, scrittore documento, scrittore Nessun o secolo

Gulphis “

la prova inconfutabile che Gulfi già esisteva nella prima metà del (pag. 35) Gulfi era un piccolo paese

. Dopo 172 anni dalla donazione fatta dal Vescovo ... Angerio il 172 anni dalla donazione . Dopo nome di Gulfi si distruzione di Gulfi fu la volta della vicina Ragusa.

efferata Dopo la rispondeva nel sec. IX e nel seguente a questo requisito” ... . dominazione araba periodo della sue origini sino al dalle di Gulfi ci parla storico Il apparire primo di Gulfi sulla scena della storia è proprio nel ... . del 1120” “Diploma castello, del signorotto. residenza E di ciò non vi è dubbio in quanto, come dice Michele Amari “in amavano sitiguerre civilistranieree forti le popolazioni guerre tra ed alpestri tempi e quelli quei chiamati al piano della agricoltura ebbero sempre qualche castello su nel monte per potersi rifugiare”; tale deve essere Gulfi, quasi in pianura, e il castello sito nel sito più forte ed alpestre sull’Arcibessi. da valutare E’ infatti, osserva come con acutezza mons. Vito Corallo, valente oratore e anticodi filosofo, edificioavanzo “un che si scoprì molti anni addietro sulla vetta della montagna che di ... onde risulta quadrate chepietre ai tempi larghe Arcibessi),di (monte Chiaramonte sovrastaa Gerone o molto tempo prima, una rocca esisteva sopra Chiaramonte in prospetto di Acre e di oggi alla Madonna di Gulfi, sussiste La Vetere, a Santa Maria dedicato allora ... . Il tempio Camerina” alquanto modificato attraverso i secoli. I nostri avi volendolo più e decoroso ampio lo ampliarono abbattendodell’anticastrutturaparte e lasciando incorporato nella fabbrica interna rivolta ad est l’antichissima “Grotta della Natività” e nella fabbrica esterna che guarda a sud-ovest la “Porticina a sono ... sullasesto incise cui sommità poco delle lettere acuto”murata (gotico), ora decifrabili e la data ben chiara 1251, che è tredicesimo secolo trova in varie Ordinanze. Gulfi1299 fuNel saccheggiata e rasa al suolo dagli Angioini per vendetta ( popolo gulfiese ... non ha alcuncon rapporto i Vespri Siciliani del Lunedì di Pasqua 1282) barbara strage dei degradante e la miserandaDopo la vallata fine di che sorgeva nella Gulfi che sorgeva fortilizio ..., sull’Arcibessi nel i operata strage pochi poveri abitanti, superstiti ... .

L’origine di Gulfi risale ai primi anni della dominazione musulmana in Sicilia musulmana e lo conferma il anni della dominazione ai primi risale Gulfi di L’origine sussiste Gulfi, arabizzato, anche normanna nele periodo dellain dominazione quello angioino e lo I Gulfiesi, della prima distruzione del paese, si rifugiarono nella rocca (castello) sul monte Sia Gulfi che angioino ..., la la roccaal suolo rase furono dall’esercito barbara strage dei gulfiesi che il nuovo ... fossedal castello L’opinione Conte ove sorge Chiaramonte sulinnalzato ora monte

alla strage trovarono asilo nel castello che Manfredi Chiaramonte ... aveva eretto agli albori agli Chiaramonte ... aveva eretto che Manfredi castello nel asilo trovarono strage alla chiesa in onore a S. Giovanni Battista, ove ora sorge la ... sull’altipiano sec. XIV del denominato oggi ed anche di Piano S. Castello del Giovanni. Attorno al castello incominciarono prime a sorgere le e ad essere tracciate casupole le prime viuzze, sorgendo andò sviluppandosi gradatamenteche chiamò e che il conte Manfredi paese nuovo il così CHIARAMONTE ad eterna memoria del suo Casato Queste che le notizie sono riuscito a raccogliere su Gulfi, dalle sue origini alla sua distruzione, e il nascere di Chiaramonte e che ritengo nei seguenti opportuno sintetizzare sette punti: 1) toponimo indiscutibilmente arabo; esso fu nel suo sorgere primo un piccolo centro (parvum nel quale sioppidulum) insediò un avamposto militare da cui era possibile osservare ed accertarsi di eventuali sbarchi ed invasioni provenienti dal mare; 2) di concessione siaconferma l’atto alla fatta da Goffredo chiesa vescovile di Catania ... sia i veri agli anni 1282 e 1283, nei quali risulta che tassatarelativi Gulfi era insieme agli altri ... Diplomi ...; Municipi di quell’epoca 3) Arcibessi credendo così di potersi salvare, inseguiti ma e raggiunti dell’esercito angioino si difesero e scendere a patti ...; le armi riporre ... dovettero infine stremati ma eroicamente 4) non fu operata a Gulfi bensì nella rocca in cui si erano rifugiati; 5) nel ... 1296 e cheManfredi sia stato quello raso al suolo dagli Angioini nel 1299, è errata per diversi “costruire un nuovo ... osserva Melfi: a) castello come motivi, il B/ne Corrado e renderlo atto a valida difesa di in tre meno anni ere impossibile; che sia stato una costruzione munitissima si ricava che il . Del castello sussiste tuttora la porta d’ingresso in d’ingresso porta la tuttora sussiste castello . Del (pag. 43)

Se questo castello fosse esistito del prima 1299, per opera di Manfredi e che fosse stato raso al nel periodo delle dominazioni dei Chiaramonte, Chiaramonte delle dinastie IV - dei Cap. e degli Enriquez Cabrera - Cabrera

Lauria per espugnarlo dovette impiegare un gran numero di soldati;gran numero espugnarlodovetteun per impiegare Lauria b) dal posto dove sorgeva il castello non si poteva affatto guardare il paese di Gulfi, frapponendosi l’altopiano ove ora si trova il quartiere e la chiesa del SS. Salvatore; c) che dovendosi costruire un nuovo castello dovevasi edificare o che in modo l’occhio di chi osserva avesse sovrastato l’abitato o che costui potesse vedere Gulfi; 6) suolo dagli angioini, gli storici avrebbero dovuto dire che Manfredi lo “Rifabbricò” dopo la distruzione angioina, mentre tutti affermano che Manfredi “Fabbricò” il castello di Chiaramonte, lo cinse di mura e di posterle e lo rifornì dicono di popolo e nemmeno che fabbricò il demolito castello, né che fabbricò per ben due volte il castello di Chiaramonte; 7) Possiamo realisticamente concludere che durante l’esistenza di Gulfi, Chiaramonte e il suo erano stati fabbricatinon angioino da Manfredi, che l’assalto 1299 fu dato al del castello castello (fortilizio) che sorgeva sull’Arcibessi (che il trovò eretto) e conte Manfredi quando insieme fondamenta al sin dalle venne distrutto angioini, vincitori dai occupato venne sottostante paese di Gulfi. Immediatamente dopo i pochi superstiti dell’eccidio di Gulfi si Chiaramonte,rifugiarono I indove Manfredi più conte elevato un luogo di Modica, costruì il castello sull’altopiano a metà strada fra l’antica Gulfi ed il vecchio castello sull’Arcibessi, lo di “Fondatore di Chiaramonte”. Nel l’appellativo meritandosi mura e posterle, solide di munì XIVGULFIsec. è ormai CHIARAMONTE ... ed è ricordo l’unico che ci statiche, “Arco dell’Annunziata” resta chiamato precarie condizioni del castellodell’esistenza e delle che normanno mura lo cingevano.  ; è

unica testimonianza dell’antico centro storico del paese

”, principale”,porta d’ingresso al castello, costruzione in pietra dura in

Ilcastello sorgevache dietro l’attuale chiesa di S. Giovanni Battista, munito di torre e

dell’Annunziata

(pag. 45)

l’Arco ... di adiacenze immediate al suolo del 1693 ... . Nelle raso dal disastrosofu terremoto mura, di cinto essosisviluppò ilgradatamente nuovo paese e ancora oggigiorno nella via S. Giovanni si nota “ precarie statiche condizioni ed perché ai lati di esso “Arcosempre da dell’Annunziata” è raffiguratadenominato in bassorilievo il 1875 fu costruito il nuovo. Fino ad un secolo fa, quando nell’anno ... Annunciazione della Mistero prospetto della chiesa di S. Giovanni Battista, si osservava “una cisterna di forma cilindrica ed un sotterraneo con la volta ad arco acuto che proprio iniziava davanti la porta di maggiore detta chiesa ed attraverso un camminamento portava nella vallata ove sgorga la sorgente Ferriero” per poter abitantiaglifornireacqua del castello in caso d’assedio. Altra due porte si aprivano in dette mura che circondavano il castello, una detta della “Guardia” a levante, nella attuale via che dal Piano di S. detta “Posterla”,GiovannichiesaallaS.diportaMaria Gesùdi e tuttora a mezzogiorno e l’altra la gradinata, ricostruita nel 1978, che dalla via Porta immette nella via S. Amabile Guastalla è chiamata volgarmente“Posterna”. All’entratadella porta principale che immetteva nelle case prime del paese, nel quale fu costruita la chiesa dedicata via un vasto era Maria ... spiazzo SS. che Annunziata confinavaattualiviaPorta,lecon viaAlbanae non esistendo allora i fabbricati che oggi sorgono fra dette due vie. si aprivano Da questo a destra largo spiazzo e a sinistra due vie che rasentando internamente andavanole mura a congiungersi alla porta della “Guardia”; altre due vie a gradinate chiamate “carrugi” (oggi via S. Giovanni e via Castello), dividendo in tre parti il recinto dentro cui sorgevapaese,ildal punto più basso salivano al castello. Le suddette vie erano intersecate da che furono distintealcune viuzze con i seguenti nomi: “ri la ficu” (oggi via Annunziata), “ri lu nutaru” (oggi via Infanti), “ri la prievula” (oggi via Lorefice), “ri li rutti” (oggi via Blanco). Altre due vie gradinate,castelloportavanoa alanch’esse (che sorgeva nella parte più alta del paese): via “ri la (oggi via Collegio Vecchio) e via “ri lu milicuccu”stirnazza” (oggi via Architetto Nicola Ragusa). ... .

ed in seguito dalla parte dalla ed in seguito di

generalmente con vie larghe generalmente

terremoto del 1693 che distrusseterremoto quasi

, favorita dal conte con la concessione agli

Chiaramonte ebbe assegnato dal Conte un vasto di detto ex palazzo, all’angolo della casa tra via all’angolo Failla di detto ex palazzo,

andava via via aumentando, case incominciarono le a

. Tra i due altopiani, tra ponente e settentrione, si svilupparono e settentrione, ponente tra . Tra i due altopiani,

sono elencati tutti i castelli, le varie città, paesi e casali della contea: la popolazione

(attuale quartiere S. Giovanni e S. Silvestro) d’AragonaMartino concede20/6/1392re l’investitura(il della Contea allo

il rudere di un pilastro il

(S. Francesco, SS. Salvatore, S. Filippo, Fontana),

(attuale quartiere S. Vito) la cui parte più bassa è chiamata “Balatella”, con vie strette e ; nel centro di essi Duomo”, il si trovanocuore la “Piazza del paese, la più ampia in cui sorge

con il passare degli anni fabbricarsi mura fuori sviluppandosi castello, le dapprima del parte del dalla mezzogiorno e nella vallata del Ferriero ponente tortuose ed alcune a gradinate quartieri altri gli e diritte ChiesaMadre;ed ilmonumentale “Corso la Umberto I” principale arteria del paese. Nel quartiere S. Filippo, vicino all’antica chiesetta di S. Sofia, non essendo ancora sorti nel secolo XVI i fabbricati compresi tra la via Natolia, via Angelo Majorana, via Failla e Corso I, Umberto sorgeva la casa del lo sia. Che stato... un suntuosissimo palazzo Cannizzo” Antonio “Giovanni giureconsulto celebre testimonia ancora oggi grandiose ... . Sia detta e la via veramente di dimensioni chiesetta Angelo Majorana, di S. Sofia che furono rase alla suolo casa dal disastroso del Cannizzo qualche abitazione solo rimase terremoto in piedi qua e là ... a causa del Chiaramonte. tutta chiese, conventi,resto case,Del palazzi, monasteri furono gravemente danneggiati o rasi al suolo. Quasi tutte rimasero le distrutte. opere d’arte ... mare di .al massimafino Essendo estendeva nella si parte ricoperto di territorioche boschi,la pastorizia dovette prevalere all’agricoltura dello “iusabitanti1305) pascendi”(anno del gregge nei vicini boschi di “S. Margherita” e di ... . “Schifazzo” Nel Diploma di investitura spagnolo Bernardo Cabrera) Modica, Ragusa, Scicli, Spaccaforno (oggi Ispica), Comiso, Monterosso, Giarratana, Dirillo, Pozzallo fortalitis domibus, castris, ipsorum cum Claramontis locum et castrum terram “... Chiaramonte e sotto

:

dalla estensione vastissima ... che

viene incorporata al “Regio Demanio”. Alcuniterritori erano già stati trasmessi a favore

. Le contrade censite furono per prime quelle vicine al possedeva un territorio

ebbero in enfiteusi delle terre che nella maggior boschive parte che nella terre delle enfiteusi in ebbero Nel 1816 la contea cessa di esistere e

terminis territoriis et juribus suis” ... . Fu con l’investitura al Cabrera che la grossa Contea di Modica, di Contea grossa la che Cabrera al l’investitura con ... . Fu suis” juribus et territoriis terminis quasi fosse Stato minor intercluso in altro più vasto, ebbe vita tutta propria, crebbe di popolo, di Storiche su Chiaramonte” si legge nelle “Notizie come di traffici e di civiltà. ... Chiaramonte ricchezza, del padre Samuele Nicosia, sin dal 1409 dalle montagne che sovrastano il paese correva fino di al Scoglitti, mare seguendo da una parte i corsi e dall’altra estendevasi fluviali sino del Mazzarrone Fiume a Biscari e a Comiso. La vastità del nostro territorio del nostro presupponeva comune ai tempi l’importanza dei Chiaramonte e dei cuiper in quei aureiCabrera periodi era di fatto il più ricco di tutti i paesi vicini tanto che I Conti orpelli, di “Monte di Modica l’appellativo d’oro”. residenti meritò, Chiaramonte senza per lo più Spagnanella si tempo quel ispirarono in ad un grande concetto economico: concedere in enfiteusi ai vassalli...propri vasti della contea canoni per di territori I frumento. vassalli a loro volta concessero assegnato ... loro individui del territorio ad altri pagamento parte di dietro un canone annuo ...... famiglie molte cosicché vennero in seguito dissodate e risanate paese che presero di “vignali”, nome perché vennero coltivate a vigneti e questo lo dimostrano gli plurisecolarialberi ulivoancorachedi oggi si trovano in dette terre e le grotte ampie adibite a ... . Il soloche diritto sifu e palmenti i Conti riservarono trappeti quello della “tratta”, cioè della frumentodi chesalma venivaogni per venduto balzella dai produttori al “Caricatore”, che per la ... . Pozzallo era Modica di Contea che conti furono Cabrera - dal 1480 subentrarono Alla dinastia... gli Enriquez Cabrera al 1702 di essi la contea visse un periodo di vera floridezza. “Settimo,dei Celesti, Caruso,Naselli e dei Paternò” i quali divennero poscia Marchesi di Giarratana, S.Camerina,Croce didi Spaccaforno, Conti di Comiso e Principi di Biscari . I Paesi rimasti sempre integranteparteconteadellafurono: Modica, Ragusa, Scicli, Vittoria, Monterosso, e Pozzallo Chiaramonte. dava

, contrade tutte

della terra segna la data di

allora erano tutti querceti ed oliveti

L’enfiteusi

. Fin d’allora sid’allora sviluppòFin. la classe borghese

... nel 1452 cominciarono a darsi in enfiteusi le terre

... ci rivela un importante privilegio concesso alla nostra alla concesso privilegio importante un ... ci rivela (pag. 55)

... .

documento del sec. XV S.di era allora estesissimo Margherita bosco Il ed esteso era pure il bosco dello

... Un prezioso UniversitàManfrediConteIdal Chiaramonte, esteso poi dal Conte Simone. Il dal primo 25 marzo 1305 aveva concesso ai chiaramontani il diritto di potere pascolare gratuitamente le loro greggi “ne i vosca re vignala” di S. Margherita che e dello Scifazzo, secondo anche nel bosco dal esteso fu diritto di questo Tramostera selvatici; non molto distanti dal paese. ... La concessione del libero pascolo fatta dai conti di Modica dimostra che la di popolazione anni dellaprimi sin riedificazionedaiChiaramonte del paese era dedita in gran parte alla pastorizia, più che alla coltura dei campi e che in pochi decenni le greggi e gli armenti erano cresciuti tanto da chiederel’estensionedello Jus pascendi anche nel feudo dei Tre Monasteri (oggi contrada Tramostera). estendersiSchifazzo dall’attualedoveva contrada Pipitunache sino al limite dalla contrada via Canzeria e della pubblica da principio fu fino al secolo continuarono XVIII. L’enfiteusi assegnazioni queste e contea della che famiglie ebbero divennein con ... . Le prime perpetua il tempo concessione ma vitalizia le terre a volta le subconcesseroloro ... . I a variefamiglie altre canoni che gravavano sulle terre erano pochissimi ... . in denaro frumento, in generalmente del popolo dal emancipazione giogo feudale e della conseguente comparsa della borghesia. Le classiagricolecominciarono a vivere a patti duri, meno il colono si elevava migliori, a condizioni il popolo assorgevaperché la fissità all’indipendenza del canone, la perpetuità della concessione, la del possessodiscendentipossibilità del fondotrasmettere e la sicurezza ai di la conduzione vigneti e boschive piantare ed incolte incentivo terre a migliorareuliveti e bonificareche le di Chiaromonte territorio il oggi prosperano in tutto (pag. 65)

ed era il ricovero di briganti

il bosco di Boscopiano faceva parte del vasto (inizio XVII sec.)

un terrificante e catastrofico terremoto sconvolse Val l’intera di Noto e Val

La parte del territorio definitivamente perduta fu quell’ampio tratto che da definitivamente tratto quell’ampio fu perduta territorio del parte La 1693

In quel quel tempo In Nel

. Cap. V - Chiaramonte nel periodo della dominazione dei Borboni Chiaramonte della dinastia V - Cap.

... . Uno degli effetti della censuazione del territorio e quindi di una agiatezza fra le classi fra fu la medie e quindi di una agiatezza territorio del censuazione della effetti degli Uno . ... chiese,gara ad innalzare conventi, monasteri dotandoli di beni e di prerogative. ... (pag. 57) territorio di Chiaramonte che si estendeva fino al mare di Scoglitti che infestavano le campagne del territorio di Chiaramonte e dei paesi limitrofi. La contessa Vittoria Colonna, allo scopo di potere estirpare dalla boscaglia il brigantaggio ed anche per bonificare quella vastaestensione di terre incolte, decise di fabbricare un nuovo paese che il 24 aprile 1607 fu il a popolare di VITTORIA. I primi Spagna ... e gli fu dato il nome di III Filippo re riconosciutodal ... . Più nuovotardi, paese una coloniae furono di Chiaramontani precisamente nel 1693 il Conte assegnò al nuovo comune un proprio territorio, distaccandolo da quello di Ragusa e da quello di Chiaramonte da quella parte che “dalla carruba di Niscima, al si fiume di Cammarana estendeva fino ... . mare” al incominciò Chiaramonte da quell’epoca a Mostrazzi corre a Scoglitti, declinare in modo molto sensibile ... (pag. 61) ... distruggendo città, chiese,Demone settemila duecentocinquanta conventi e monasteri, venti castello l’antico dei conti di Modica, distruttedue cattedrali. ... andarono completamente collegiate, che allora era adibito a carcere, la chiesa del SS. Salvatore, la chiesa del Battista, attigua al castello,chiesaladi S. Silvestro, i conventi dei frati minori francescani e dei cappuccini (oggi delle Carmelitane); subirono gravi danni le chiese di S. Vito, di S. Filippo solo e la dell’Annunziata; Chiesa ... crollò quasi tutto ... illese. Chiaramonte e qualcheMadre casa rimasero  (pag.del tratto 70) ... di La territorio, cessione circa da parte dieci delmila comune ettari, chedi Chiaramonte da Mostrazzi a correva favore delal mare comune di Scoglitti, di Vittoria fu dolorosissima; da quell’epoca il nostro comune cominciò a decadere

(pag.1693 74)e a causa... Come di esso è stato quasi detto tutta precedentemente l’architettura di Chiaramonte molte opere ha furono il suo rinnovatotravolte dal atto cataclisma di nascita delnel principio del settecento, in cui originalità ricostruirono le chiese distrutte e parecchie case signorili tra le quali “Palazzo Cultrera modesti ed ingegnosi capo-mastri locali con gusto, estro ed Nicastro,, in semplice stile barocco, nella piazza S. Paolo all’angolo tra via. Vittorio Emanuele e via monumentisottoposto della Sicilia a vincolo Orientale d’interesse storico e artistico da parte della Soprintendenza ai di Santa Caterina”.

(pag.Conservatore 75) ... ilGenerale Governo di... Azienda, incaricò a l’abate ...visitare . Altra Paolo ipregevole comuni Balsamo dell’Isolaopera ed barocca ile marcheseparticolarmente del secolo Donato XVIII la Tommasi,Contea fu “la chiesa di Modica e di imporre nuove tasse attesa la ristrettezza finanziaria in cui si trovava il governo. Nel maggio del 1808 intrapresero il viaggio che avrebbe costituito l’oggetto del “Giornale” compilato dal Balsamo ... . dei CappucciniL’autore (oggi descrive del Carmelo), mirabilmente chiamato il paesaggio “balcone che della a Chiaramonte Val di Noto” si gode dal piano quadro! ... monti, colli, torrenti, boschi, terre, valli, il mare con i suoi seni e promontori alla distanza di trenta e più miglia si presentano amabilmente all’occhio e formano i più pomposi e gentili paesaggi ed esso, ovunque si aggira specialmente nella vasta sottostante pianura, rimane incantato soavemente dalle vivaci e dilettevoli impressioni del grande e del bello” aggiunge inoltre “che le persone di Chiaramonte parvero loro migliori e più consolanti, che il paese era di rango più distinto di Monterosso, ... che tutti si comportarono con buon e composto contegno e pulite maniere che si convengono a persone le quali hanno ricevuta una civile educazione ..., la chiesa. “Che parrocchiale, magnifico le case dei gentiluomini e cittadini avevano del grande e del nobile ..., le piazze, le strade, e gli edifici di .

vi

Gulfi (pag. 85)

. Il 27 luglio 1846 fu nominato sindaco il

rappresenta una svolta decisiva nella storia italiana e seconda prima e la la tra intercorso ventennio nel

Negli anni successiviseconda guerra mondiale alla

fra il 1860 e il 1880

furono: la ricostruzione del campanile della chiesa del campanile del Patrono la ricostruzione furono: S. Vito ... nel 1926;

Nel 1839 il Decuriorato per dar lavoro al popolo che soffriva per la carestia che soffriva popolo per la al dar lavoro per Decuriorato il 1839 Nel

Le opere più importanti realizzate opere più importantiLe realizzate ...... il ventennio Cap. VI - Chiaramonte dal risorgimento ai nostri giorni ai nostri dal risorgimento Chiaramonte VI - Cap.

ogni maniera, la copiamaniera, ogni e la quantità delle vettovaglie e il vestire e tutti gli andamenti degli abitanti di circa era ..., la popolazione di privata e pubblica ricchezza mediocre ben grado un annunziavano circa i mendicanti, trecento ... gli ulivi e le ... molti da pochi diminuita anni in qua era a settemila ... . vigne si annoveranole principali fra produzioni”  (pag. 88) paese con Comisoil per mezzocollegare dideliberò di una strada rotabile; l’opera fu portata a termine nel 1846 e costò al comune ottomila ducati uno dott. Salvatore del cimitero, al quale si Terlato dei devee la costruzione più belli razionali sceltolocale deidell’isola. FratiFu l’orto per Minori Riformati, il disegno fu eseguito dal sacerdote Distefano Giuseppe ... (pag. 95) del vecchio carcere, lastricate furono con l’abbattimento Duomo Piazza la ingrandita fu ... paesana. e le principali Duomo vie del paese, si reseroPiazza rotabili la vie che portarono alla pubblica fontana del “Ferriero e della Fontana”, fu la in iniziata trasformazione rotabile della strada che collega agosto 1881, n. 800 serie 8° - R.D. di Licodia dell’8 il comune Eubea ... . “Con con Chiaramonte Raccolta ufficiale delle Leggi e Decreti del Regno” al nostro fu Comune aggiunto il toponimo di (pag. 103) guerra mondiale Cozzo-Mortilla- ... e nel 1929 la trazzera Mandredonne-Mortolla trazzera la realizzata venne 1927 nel idrico (sorgente Marchese) dell’acquedotto Chiaramonte la costruzione ...; Pedalino in via S. la costruzione (1935); Comunale del Palazzo ...; il restauro e l’ampliamento 14 km. il lungo scolastico ... . dell’Edificio (1935) Teresa fu una notevole ripresa della vita privata, del paese, incrementata quasidall’edilizia nulla la 1) che

. Questo il prof. Matteo Iannizzotto afferma:

Chiaramonte infine per le sue bellezze naturali, per il suo incomparabile per il naturali, sue bellezze le per infine Chiaramonte Nella conferenza a conclusione della giornata per le celebrazioni del “Primo Centenario”

costruzione di alloggidi popolaricostruzione per l’incuria degli amministratori. Pochissime le opere pubbliche ... . realizzate ultimiin questi anni da nuove costruzioni, deturpato e aggredito selvaggiamente panorama di Sicilia”, di “balcone ma fama le varie gode meritatamente amministrazioni comunali che si direzionenella Comune, del succedute ignorando antichità il rispettosono e all’estetica alle non hanno mai curato di valorizzarepatrimonio risorse del le paesaggistico, artistico, paesaggio e farne un centro turisticoarcheologico, del folcloristico di ampio sviluppo tantisentitoda è e auspicato; problema è da auspicarsi che buona volontà responsabili di uomini ed amanti del bene e dello sviluppo della cara Chiaramonte dovrebbero affrontare decisamente e risolverlo offrendo al nostro popolo, semplice e mite, sobrio e laborioso, dedito dellaall’amore avvenirecultobello,migliore.alun del famiglia è stato e Come fatto in quasi tutti i centri archeologici dell’Arcibessi montana e in quella collinare e pianeggiante nella zona dell’Isola, in cui in tempi remoti sorgeva Akrillae di e poi interesse Gulfi (zone archeologico), si dovrebbero eseguire scavi, dalle autoritàautorizzati competenti e a cura della Amministrazione Comunale dovrebbe sorgere un “Museo Archeologico” nel quale si custodirebbe sia il patrimonio archeologico che rimane tuttora siascoprire, quello rinvenuto da ... che oggi siquindi trovae al Museosepolto Archeologico di Siracusa. dell’aggiunta del toponimo “Gulfi” di al Chiaramonte nome essa inequivocabiledovetteessere una cittadellainsediamento di un avamposto militare arabizzata, attraversocuiera possibile osservare attacchi eventuali che potessero venire dal mare; 2) per le indiscutibili ha ricordato a proposito arabe alcuni... 3) origini della orrenda chiaramontani cognomi della flotta aragonese, è d’avviso che fu strage ... dell’ammiraglio ad opera operata non a Gulfi, che già esisteva nella vallata degradante, bensì che Manfredi nel fortilizio I Chiaramonte aveva fatto sierano rifugiatidove monte costruire a ipiù gulfiesi del prima saccheggio e che sia Gulfi che il Castello saccheggiati furono di Modica, e distruttidella Contea di cui ha parlato Chiaramonte ... 4) (pag. 109) (pag. 175)

adagiato su un altopiano digradante a NO versodigradantealtopiano la fertile un su vallataadagiato del f. Dirillo. ... è ... è Cap. VII - Monumenti Gulfi VII - di Chiaramonte Cap. e opere d’arte

fece parte e di ManfredidiI fece Chiaramontee parte dal quale il paese prese e del Castello nome attorno al quale casupolesorsero le prime con i pochi sopravvissuti strage alla orrenda ... 5) di detto castello attiguovetustaall’attualenormanno, chiesa del Battista, circondato da mura, sussiste ancora la “Porta principale d’ingresso” chiamata oggi con il di “Arco nome dell’Annunziata”.  sino del secolo alla seconda ventidue XVIII erano metà le chieseIn Chiaramonte aperte al culto, profondoeloquentedelprova attaccamento dei nostri avi alla religione; oggi purtroppo sono soltanto undici. Tra queste chiese e le altre segnaliamo: opere d’arte 1) il Duomo, 2) Il Santuario della Annunziata, 4) l’Arco della di CappellaGulfi, l’Arco (nelladi Madonna3) sacrestia della chiesa di S. Filippo), 5) il Portale (nella chiesa del SS. Salvatore) e vari (dellapregevoli chiesa pezzi di S. Caterina) conservati anch’essi nella chiesa del SS. Salvatore, 6) Cultrera,il Palazzo 7)varie opere minori. Allegati è un monteScheda geografica: Arcibessi La parte relativa a questo capitolo è riportata nella scheda riguardante ‘I siti e le aree archeologiche’. Milano 1989, pagg. 556-557 Sicilia, T.C.I., AA.VV., 6 - Gulfi Chiaramonte del sec. XIV ... da fu fondato agli inizi dell’abitato, alta più parte nella situato medioevale, borgo Il  Nel (esistente in epoca araba e

Nei secoli XV e XVI ... l’abitato si estese sul secolivasto XV e XVI ... l’abitato Nei ai pianoro ... . ricordata in documenti del XII e XIII sec., distrutta venne ricordata in documenti e XIII nel 1299 del XII durante la guerra del Vespro). Manfredi I Chiaramonte ... e popolato con i superstiti della distrutta Gulfi I Chiaramonte Manfredi corso dello stesso secolo il borgo fortificato, raccolto intorno al castello e dotato di un vastissimo territorio, allora in gran parte coperto di boschi, ebbe un importante ruolo strategico in quanto caposaldo di difesa della contea e lo sviluppo piedi del castello,nel sec.della città ma XVIII, con la fondazione di Vittoria all’interno del proprio territorio, Chiaramonte subì un lento e progressivo isolamento. del 1963; il dopo il terremoto Il centro storico barocco della ricostruzione ... presenta oggi l’aspetto nucleo medioevale è tuttavia ben riconoscibile viario per l’impianto da ripide scalinate caratterizzato 1994, pag. 457 Sicilia. I luoghi e gli uomini, Gangemi Roma Editore, AA.VV., 7 - preesistenti, fortificati, sviluppanodi ... Gli insediamenti in parte, condizioni abitazioni come nel caso di Chiaramonte Gulfi, la quale sorgeva su una collina e dominava la valle nella quale si trovava ... . Esempio (Gulfi) e poi quello arabo-normanno (Acrille) greco-normanna epoca di l’abitato prima di Manfrediinsediamentol’opera un Chiaramonteemblematicodi che eleva il suo castello sulla punta più alta, chiudendo l’abitato che vi andava sorgendo con più sicure. mura