Università Mediterranea (RG) Dottorato Laboratorio Internazionale di Reggio Calabria in progettazione d’Architettura dArTe architettonica e urbana Dip. Architettura e Territorio

IL PROGETTO DELL’ESISTENTE E IL RESTAURO DEL PAESAGGIO. CHIARAMONTE GULFI: CONTINUARE UN MONDO THE DESIGN AND THE RESTORATION OF THE LANDSCAPE. CHIARAMONTE GULFI: CONTINUING A WORLD

Dottorato di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana - Dipartimento DArTe Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria - Comune di Chiaramonte Gulfi 25 Agosto - 07 Settembre 2014 L Id’A

T erritorio L uogo

C ontinaure un mondo T emi di progetto Organizzazione C alendario 10°Lab. Internazionale

UNIVERSITA’ MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA San Giovanni in Fiore Cutro Pizzo Stalettì Vibo Valenzia Gioia Tauro Palmi Villa San Giovanni Reggio Calabria - Messina

&KLDUDPRQWH*XO¿ reintrodurlo nei circuiti imposti dalla condizione attuale del mercato globale, il tema generale dei LIdA, Il restauro del paesaggio meridionale, costituisce conseguentemente il filo conduttore delle conferenze, degli incontri, e delle tavole rotonde che si succedono nei quindici giorni di durata del Laboratorio. Contemporaneamente, il lavoro progettuale all’interno dei workshop mette a disposizione delle amministrazioni locali uno scenario articolato di strategie operative per la risoluzione delle problematiche paesaggistiche e urbane individuate nella fase istruttoria svolta dal Comitato Scientifico in stretto rapporto con le istituzioni che operano sul territorio. Alle prime edizioni hanno partecipato studenti, professori e Id’A architetti delle Scuole di Architettura austriache (Insbruck), Laboratorio Internazionale d’Architettura coreane (Seoul), francesi (Parigi), greche (Atene), italiane (Ascoli Piceno, Cosenza, Ferrara, Genova, Messina, L Milano, Napoli, Palermo, Pescara, Roma), olandesi Il Laboratorio Internazionale di Architettura - LId’A (Delft), peruviane (Lima), portoghesi (Lisbona), spagnole - è un evento culturale e scientifico che si svolge ogni (Barcellona, Madrid, Granada), svizzere (Lugano, anno in località diverse dell’Italia Meridionale, con la Mendrisio), tedesche (Berlino), di Belgrado, di Malta, della partecipazione di docenti, architetti, artisti, intellettuali, Tunisia, degli Stati Uniti (Miami, Porto Rico). In esse sono italiani e stranieri, invitati a dare i loro contributi, teorici e state affrontate le seguenti tematiche. progettuali, sulle tematiche che i luoghi stessi presentano, attivando uno scambio di esperienze tra storie e culture ‡ Il progetto dell’esistente e il restauro del paesaggio diverse. della Calabria. Proposte per Palmi. I LId’A si propongono come un osservatorio costante Palmi 22 settembre - 6 ottobre 2002 sulla realtà territoriale e urbana del Mezzogiorno, un osservatorio rivolto all’interpretazione dei caratteri ‡ Il progetto dell’esistente - Paesaggi urbani e paesaggio dei luoghi e dei contesti. Interpretazione finalizzata costiero in Calabria. Ripensare Vibo Valentia. ad tradurre in ipotesi utili per la trasformazione del Vibo Valentia, 06 - 20 settembre 2003 paesaggio antropizzato le ricerche svolte all’interno del 1 Dottorato di Reggio Calabria Il progetto dell’esistente e ‡ Il progetto dell’esistente - Permanenze e trasformazioni la città meridionale, messe a confronto con gli studi sul nei paesaggi di Cutro. paesaggio, sulla città e sull’architettura di altre Scuole di Cutro 04 - 19 settembre 2004 Architettura. Valle dei Templi Villa Romana del Casale Necropoli Val di Noto 5 Città Greca Pantalica 3 Avendo individuato nel paesaggio la principale risorsa sulla ‡ Il progetto dell’esistente e il restauro del paesaggio in Agrigento 1 Piazza Armerina 2 Siracusa 6 quale costruire una produttività del Meridione in grado di Calabria. San Giovanni in Fiore: identità e oblio. Provincia di Ragusa Etna 4 &KLDUDPRQWH*XO¿

International Laboratory of Architecture at turning the research carried out by the PhD course “The 2 design of the being and the Southern city” of the Mediterranea University of Reggio Calabria into useful hypotheses for the The International Laboratory of Architecture - LId’A - is a transformation of the cultural landscape. Considering that scientific and cultural event that takes place every year the landscape has been identified as the main resource on in a different location in Southern Italy. Italians and foreign which to created productivity for Southern Italy, the overall teachers, architects, artists, intellectuals are invited to join the theme of LId’A, the restoration of the southern landscape, is workshop and give their contributions about a specific issue. consequently the common thread of all lectures, meetings, LId’A is a constant observatory on the urban and territorial and roundtables held during the two weeks of the Laboratory. reality of Southern Italy focused on the interpretation of the At the same time, the project trough the workshop provides features of places and contexts. This interpretation aims local administrations with an articulated scenario of strategies 3 4 5 6 San Giovanni in Fiore 3-18 settembre 2005

Autostrada ‡ Il progetto dell’esistente e il restauro del paesaggio in A18-A19 Calabria. Il turismo come arte dei luoghi. Pizzo Calabro 16/30 settembre 2006 Statale SS194/SS514 ‡ Il progetto della demolizione e il restauro del SS287/SS124 paesaggio in Calabria. Stalettì e la costa ionica. SS115 Stalettì 14/29 settembre 2007 Areoporto Comiso 14,10 Km ‡ Reggio Calabria e Messina: la città della Stretto. Catania 84,50 Km Reggio Calabria 19 settembre/4 ottobre 2008

‡ Il Ponte sullo Stretto e Villa San Giovanni, nuovi scenari urbani per la costa Calabra. Reggio Calabria 26 settembre 9 ottobre 2010

‡ Passaggi e paesaggi. Gioia Tauro, Rosarno, San Ferdinando e l’area portuale. Gioia Tauro 24 settembre/8 ottobre 2012

Il LIdA 10, Chiaramonte Gulfi. Continuare un mondo, si svolgerà dal 25 agosto al 7 settembre 2014 e sarà ospitato nel piccolo centro siciliano sui Monti Iblei nei pressi di Ragusa,

Il Responsabile scientifico dei LIdA Laura Thermes 1

Caltagirone 1 Vittoria 2 Ragusa Palazzolo A. 4 R.Ibla Provincia di Ragusa Modica &KLDUDPRQWH*XO¿ Scicli 3

for the resolution of issues identified during the study part in past workshop which focused on the following topics. 2 performed by the Scientific Committee in close relationship with the institutions operating in the area. The LIDA 10, Chiaramonte Gulfi. Continuing a world, will be Students, professors and architects from the Austrian School held from August 25th to September 7th, 2014 and will take of Architecture (Insbruck), Korea (Seoul), France (Paris), place in the small Sicilian town located on the Monti Iblei near Greece (Athens), Italy (Ascoli Piceno, Cosenza, Ferrara, Ragusa. Genoa, Messina, Milan, Naples , Palermo, Pescara, Rome), the Netherlands (Delft), Peru (Lima), Portugal (Lisbon), Spain (Barcelona, Madrid, Granada), Switzerland (Lugano, Mendrisio), Germany (Berlin), Belgrade, Malta, Tunisia, the The scientific coordinator of Lida United States of America (Miami, Puerto Rico) have taken Laura Thermes 3 4 Territorio

/¶RURJUD¿D Il sistema insediativo Il bosco Le acque fino ad arrivare a livello di cresta dei monti (oltre i 900 mslm) per dare spazio ai campi di grano e di ‘pietra’. Affacciato sulla punta orientale della Sicilia, da un lato guarda al mare Ionio e all’Etna, dall’altro al Canale di Sicilia. L’arrivo dalla provinciale ionica Sette evidenzia frontalmente la posizione acropolica del centro urbano originario, mentre dalla provinciale Otto, inerpicata sui monti Iblei retrostanti, si mostra dall’alto come balcone sulla vallata. L’area è caratterizzata da una forte presenza storica archeologica a partire dalla colonizzazione greca, stretta tra le città di Siracusa, Agrigento e Gela2. L’istituzione del Parco degli Iblei, di cui Chiaramonte uogo Gulfi è parte integrante, individua in tale territorio forti qualità di carattere naturalistico e antropico, sia nella Chiaramonte Gulfi, la sua storia parte montana che in quella collinare e pedemonatana: L il paesaggio di pietra dei reticoli dei muri a secco e delle “Di questa Sicilia che cambia cercate di accorgervi: energica, masserie; le cave, vere e proprie tagli tettonici dei rilievi attiva, estroversa, capace d’inventarsi risorse e fabbrilità carichi di presenze storiche (necropoli, insediamenti senza numero. Ma non dimenticate , insieme, di salvare il preistorici, luoghi della produzione legati all’acqua); moltissimo ch’è salvabile nella Sicilia che dura: quel cielo i boschi di carrubeti, di leccio e roverella, gli uliveti e quel mare, miracolosamente resistenti agli insulti della secolari di origine araba (ulivo Saraceno); il patrimonio chimica; i vulcani in fiamme, le miti colline; le pianure dove storico artistico dei nuclei urbani. scorrono fiumi dal nome di miele; le botteghe dove artigiani impareggiabili ripetono i venerabili gesti della fatica; le In questo contesto il centro urbano di Chiaramonte finestre fiorite di graste, dietro cui una ragazza bruna sorride; Gulfi si colloca all’altezza dei primi altopiani collinari le chiese di pietra bionda, belle come creature di carne; le all’altezza di 600 m. slm. in corrispondenza dell’inizio Centro storico piazze dove ogni giorno il cartellone prevede una puntata di una fascia verde del bosco realizzato a partire nuova di quel teatro di pupi che è l’inesauribile vita; gli uomini, dagli anni 30, vera e propria barriera con il paesaggio i milioni di uomini piccoli e scuri, dal cuore ospitale, benché montano. Tale giacitura ha condizionato fortemente lo così irto di sofismi e rovente di lave crudeli …” 1 sviluppo urbano dalla fondazione fino ai giorni nostri, mantenendo l’integrità e la compattezza morfologica La collocazione geografica e paesaggistica di dell’edificato. Esso infatti è costituito da un nucleo Chiaramonte Gulfi facilita già a prima vista una lettura originario, ben visibile nel paesaggio e chiaro nel territoriale sintetica, caratterizzata da una sezione che rapporto città-campagna, e da 4 piccole frazioni che a dal mare, attraversa la pianura degli uliveti e dei vigneti, partire dal dopoguerra si sono sviluppate in contrasto s’innalza sui primi pianori terrazzati di giacitura urbana con il centro: Piano dell’acqua, Sperlinga, Roccazzo,

0RGHOORWULGLPHQVLRQDOHGHOWHUULWRULRGL&KLDUDPRQWH*XO¿ The place brunette smiles; the churches made of white stone, beautiful to the mountain ridge and then gives way to corn fields and foundation of the Park of the Iblei, inside which Chiaramonte as creatures of the flesh; the squares where every day ‘stone’ (over 900 meters above the sea level). Overlooking Gulfi is situated, is ratified by strong naturalistic and “Try to perceive this that is changing; energetic, active, the program provides an episode of Pupi’s theatre which the eastern peak of Sicily, Chiaramonte Gulfi overlooks the anthropogenic characteristic: the stone landscape of the outgoing, able to invent resources and feverishness, without represent the inexhaustible life; the men, the millions small Ionian sea on one side and the Canal of Sicily on the other network of the drywalls and of the masserias; the quarries, number. But don’t forget, at the same time, to save a great and swarthy men, of hospitable heart, although so fraught side. Arriving from the provincial road Sette it is possible to real tectonic cuts of the elevations, rich in historical remains deal of what is savable in Sicily, all that persists: that sky and with sophisms and cruel lavas…” see clearly the location of the original urban centre as an (such as necropolis, prehistoric settlements, sites for water- that sea, miraculously resistant to the insults of chemistry; acropolis. Arriving from the provincial road Otto, perched on powered production); the forests of carob, of oak trees and the volcanoes ablaze, the mild hills; the lowlands where The geographic setting of Chiaramonte Gulfi, at first sight, the Iblei Mounts, Chiaramonte looks like a balcony on the of holm oak trees, the secular olive groves of Arab origin rivers with honey sounding names flow; the workshops facilitates a synthetic reading of the territory. It is characterized valley. The area is characterized by a strong archaeological (olivo Saraceno); the historical and artistic heritage of urban where unparalleled craftsmen repeat the venerable gestures by an area that goes from the sea to the first urban terraces, and historical presence starting from the Greek colonization areas. In this context, the urban centre of Chiaramonte Gulfi of toil; the windows framed with flowers behind which a crosses the lowland full of olive groves and vineyards, rises lying as it does between Syracuse, Agrigento and . The is located at the height of the first hill plateaux (600 m. above Modello tridimensionale - sezioni territoriali Villaggio Gulfi. A questo contesto principale si affianca morfologico si pone come vero e proprio limite che una vasta disseminazione di abitazioni, piccoli misura e contiene il vecchio centro, ponendosi come sistemi artigianali, commerciali e produttivi, residenze limite invalicabile verso la campagna. legate alla coltivazione dei campi ed all’indotto delle Il rapporto di forte frontalità legata alla rigidità del muro principali infrastrutture. La popolazione residente artificiale è alleggerito dal segno naturale e continuo (8.200 abitanti) è dislocata in questo scenario, dando di sfondo, caratterizzato dalla striscia di foresta di origine al fenomeno ormai comune nei centri urbani lecci che stabilisce il confine tra la montagna, la linea italiani, di svuotamento del centro storico, in favore di pedemontana con il piano inclinato verso il mare. un’urbanizzazione diffusa. Il nucleo urbano principale occupa la giacitura

dell’altopiano in simbiosi con le curve di livello attraverso 1 un’edilizia compatta e leggibile nelle sue stratificazioni Gesualdo Bufalino , da La luce e il lutto, Selerio Editore, Palermo, 1996. storiche. 2 Per un’articolata trattazione di questo periodo storico si Schematicamente possiamo individuare quattro ambiti veda Valerio M. Manfredi I Greci d’occidente, A. Mondadori, urbani principali: Editore, MI 1996 - un primo insediamento cresciuto intorno e dentro al castello fino a metabolizzarlo completamente. Esso Ottavio Amaro è caratterizzato da un edificato compatto, fortemente radicato alla morfologia del suolo, spesso scavato nella roccia e collegato da un sistema di scale sulle quali sono poste le vecchie porte di accesso, in direzione della chiesa di San Giovanni Battista, punto più alto di tutto l’edificato; - un secondo insediamento confinante con l’asse storico strutturante il sistema urbano su cui insistono gli spazi pubblici principali, i palazzi nobiliari, gli edifici religiosi storici. - Un terzo insediamento strutturato su via Umberto I, costituisce l’espansione ottocentesca e novecentesca, su cui vengono collocati gli edifici civici, la villa comunale, nuovi edifici nobiliari. - Un quarto insediamento costituito dal grande ‘muro’ di confine che cince tutto il sistema collinare. Costruito a partire dagli anni ’70, è caratterizzato da edifici in linea a 5 e 6 piani fuori terra, che cambiano e per certi versi stravolgono la scala dell’edificato esistente in un rapporto di forte verticalizzazione. Dal punto di vista

the sea level). The village consists of a highly visible core located. As one heads towards the church of San Giovanni 5/6 floors that change the scale of the existing village thanks in the original landscape and of four small villages which Battista, the higher part of the settlement can be seen. to the strong vertical element. From a morphological point of contrast with the urban centre: Piano dell’acqua, Sperlinga, - A second settlement where the main public spaces, the view it represents the real boundary between the old town Roccazzo, Villaggio Gulfi. The residential population (8200 nobles palaces, the historic religious buildings are. and the countryside. inhabitants) is spread over this scenario, giving rise to the - A third settlement built along Via Umberto I represents the emptying of the historical centre and favoring the urban expansion that took place in the nineteenth and twentieth spread. century where the civic buildings, municipal garden, new Schematically four main urban areas can be identified: nobles palaces are located. - The first settlement which grew up around and inside the - A fourth settlement consisting of a large boundary wall Castle. It is compact, often excavated out of the rock and which encircles the system of all the hills. Under construction connected by a stairs system, on which the old gates are since the 70’s, this settlement is characterized by buildings of Ottavio Amaro ,WUDFFLDWLHLWHVVXWLGL&KLDUDPRQWH*XO¿ Corso Umberto Sviluppo del centro storico di Chiaramonte Gulfi

XIV-XV secolo XV-XVI secolo XVI-XVII secolo XIX secolo Scheda storica e analisi urbana Salvatore e contava 5.700 abitanti. Le vie d’accesso Chiaramonte Gulfi alla città fortificata erano la Porta di la Chaza a nord e la Porta di Ragusa a sud. Dopo un sisma, che nel Toponomastica 1693 distrusse quasi interamente il paese e il castello, Il conte Manfredi Chiaramonte, nominato nel 1296 la ricostruzione avvenne sul medesimo impianto conte di Modica dal re aragonese Federico III, dopo medievale secondo una tipologia architettonica e che gli angioini nel 1299 distrussero Gulfi, fondò il urbana tardo-barocca. paese di Chiaramonte attribuendogli il medesimo nome Dopo l’Unita d’Italia nel territorio di Chiaramonte la del proprio casato. Nel 1881, come memoria dell’antica coltura dell’ulivo ricevette un impulso tale da rendere origine del paese, il nome di Gulfi verrà aggiunto a il paese un florido centro di produzione; negli ultimi quello ufficiale divenendo Chiaramonte Gulfi. anni del XIX secolo per la produzione dell’olio erano attivi circa 80 frantoi. Nel 1881 Chiaramonte divenne Inquadramento storico Chiaramonte Gulfi a memoria dell’antica origine del La città fondata con il nome di Akrillai dai Siracusani paese. nel VII secolo a.C. lungo il fiume Dirillo fu distrutta dai Cartaginesi nel 406 a.C. e successivamente nel Conformazione architettonica e urbana 280 a.C.. A seguito della conquista romana, dopo la Il sistema urbano consolidato di Chiaramonte Gulfi sconfitta di Siracusa a opera delle forze del console si è sviluppato con maggiore regolarità insediativa romano Marco Claudio Marcello nel 213 a.C., prese il secondo una composizione strettamente correlata con nome di Acrillae. Sul territorio è stato trovato l’abitato la morfologia del territorio, mentre quello diffuso ha ellenistico, nella località di Scornavacche, i cui reperti subito trasformazioni meno regolari e più spontanee. sono conservati nel Museo archeologico ibleo di Tra i due esiste una gerarchia determinata dalla Ragusa. conformazione territoriale; il nocciolo del sistema Gli abitanti di Acrillae, dopo la devastazione compiuta consolidato prevale su quello diffuso, sia visivamente dagli Arabi del califfo Ibn Al Furat nell’827 durante la che morfologicamente. conquista della parte orientale dell’isola, fondarono un Il conformazione urbana contemporanea di nuovo centro abitato alle pendici del monte Arcibessi Chiaramonte Gulfi evidenzia il modo in cui il nucleo con il nome di Gulfi’ (in arabo di terra amena). originario si sia trasformato dal momento della sua Nel corso dell’assedio degli angioini e per mano di fondazione. La morfologia insediativa dell’antico Ruggero di Lauria, durante i Vespri Siciliani nel 1299 castello e dell’abitato adiacente ha determinato la Gulfi fu completamente distrutto. Manfredi Chiaramonte, sintassi compositiva dei successivi cambiamenti. Tra conte di Modica, fece trasferire i superstiti al Baglio, un il XIV e il XVI secolo si è verificata un’evoluzione che luogo più elevato e fortificato attorno a cui sorsero le ha seguito un percorso regolare; durante il periodo prime case che fece circondare da mura e all’interno rinascimentale al nucleo originario, risalente al ‘300, di queste costruì il castello. A Chiaramonte nel 1366 si è aggiunta una porzione di abitato la cui natura abitavano 200 famiglie; nel 1593 il paese si è esteso insediativa si è adattata alla morfologia del territorio. oltre le mura, principalmente con i quartieri Burgo e Tra il 1600 e il 1700 lo sviluppo si è strutturato secondo

Corso Umberto I una modalità aggregativa; sorge in questo periodo un la gerarchia che sussiste tra il sistema consolidato e nocciolo urbano, corrispondente a parte dell’attuale quello diffuso e la rafforza divenendo un’architettura. Corso e alla piazza del Duomo. Nel XIX secolo Chiaramonte Gulfi continua a definirsi secondo una Architetture civili modalità aggregativa e una natura insediativa che si - Arco dell’Annunziata, una delle porte della cinta adatta alla morfologia del territorio; nel disegno di lato muraria di Chiaramonte, chiamata fino al XVIII secolo è evidente l’attuale conformazione la cui struttura si Porta di la Chaza, perché confinava con la prima piazza relaziona, in maniera indissolubile, con la morfologia del paese, oggi in parte scomparsa. del territorio circostante. - Porta di Ragusa, porta oggi scomparsa, era un’altra L’evoluzione urbana di Chiaramonte Gulfi, in ognuna delle porte della cinta muraria, da cui si accedeva alle delle fasi storiche individuate, ha risentito della natura strade per Ragusa e Gulfi. Oggi esiste l’insegna viaria morfologica del territorio; questo aspetto è percepibile con la sola dizione via porta. in quello che può definirsi il limite urbano, una vera - Porta est, risalente al periodo medievale, posta sul e propria barriera naturale e architettonica che vista lato est. È una struttura a sesto acuto, nella cui chiave dall’esterno rimanda, in un certo modo, alle tipiche di volta si tramanda il nome del magistero. All’interno è mura delle antiche città medievali. Il limite conferma degno di nota il baldacchino di derivazione berniniana,

Porta Medievale e Chiesa di San Giovanni Battista opera risalente al XVIII secolo dello scultore locale B. metà del XIX secolo. Cultraro, al cui interno custodisce una Madonna con - Santuario della Beata Maria Vergine di Gulfi, detto bambino attribuita a Giuliano Mancino e Bartolomeo anche Santuario di Santa Maria la Vetere, Patrona e Berrettaro. Regina di Chiaramonte Gulfi. Oggi il santuario è meta - Palazzo Montesano, palazzo barocco e dimora di pellegrinaggi da ogni parte della Sicilia e luogo nobiliare del XVIII secolo, sede di cinque musei. ameno per chi voglia accrescere la propria fede in un - Palazzo di città, complesso architettonico di pregio, ambiente trascendentale.vvvv ex convento francescano con una ex chiesa annessa, - Chiesa e convento di S. Maria di Gesù, del XVII adibita a sala pluriuso intitolata a Leonardo Sciascia. secolo nella parte est della città. Al suo interno sono - Gli adiacenti palazzi settecenteschi e ottocenteschi custodite opere di pregio storico-artistico, quali un di Corso Umberto sono esempi di pregio storico e crocifisso ligneo, di fra Umile di Petralia, una Pietà della architettonico. scuola del Preti, un dipinto di S. Francesco d’Assisi di - Villa comunale, giardini pubblici in stile italiano di fine Simone Ventura e resti degli eleganti stucchi attribuiti ai ‘800, con vista panoramica. Gianforma. Il nome della chiesa deriva da un simulacro marmoreo della bottega gaginiana. Architetture religiose - Chiesa di San Salvatore, al cui interno è custodita la - Basilica di Santa Maria La Nova, chiesa madre statua rinascimentale dedicata al Santo e firmata dal nel centro del paese edificata nel 1450; costruita Gagini. inizialmente in stile gotico con archi a sesto acuto e - Chiesa di San Filippo, al cui interno si trova un con soffitto in tavole fregiate con arabeschi, nel 1608 rinascimentale arco di cappella opera di Nicolò Mineo. fu trasformata in stile barocco. Recentemente, per gli Chiesa Commendale dell’Ordine Gerosolimitano ultimi lavori di restauro scoperchiando il pavimento di San Giovanni Battista, fu costruita nel XIV secolo del 1909 sono state rinvenute le antiche sepolture dai Cavalieri di Malta e annessa alla Commenda e le cripte sottostanti la chiesa, non ancora del tutto Gerosolimitana di Modica e Randazzo. La chiesa visitabili poiché in fase di restauro. All’interno hanno è a tre navate, in origine tutte affrescate, con il sede dipinti risalenti al XVIII secolo di G. Mercurio, di soffitto realizzato in tavole di legno; all’interno sono Simone Ventura e del XIX secolo a opera di Gaetano ospitate opere di pregio tra cui una tela della scuola Distefano. caravaggesca e un’altra attribuita al Dürer. Nel 1995 - Chiesa di San Giovanni Battista, edificazione sono stati benedetti il nuovo altare e l’ambone in rinascimentale del XV secolo; l’interno è stato marmo di Carrara con fregi in bronzo dorato, opera ristrutturato nel XVIII secolo e il prospetto ne XIX. Al del professore Gismondi, e nel 2000 il nuovo portone suo interno sono presenti dipinti di Lorenzo Cutello, ornato con grandi pannelli in bronzo che raccontano la risalenti al XVIII secolo, una statua lignea del Cristo alla vita del santo precursore di Cristo, protettore della città. colonna di Carmelo Distefano del XIX, il dipinto della - Chiesa di San Vito, risalente al XVI secolo. Madonna della Misericordia del XVII e una dorata arca, Nell’attuale sito o nelle attigue vicinanze esisteva una la cui forma ricorda un piccolo tempio rinascimentale, chiesa dedicata a S. Lorenzo, protettore dell’antica firmata da Rosario e Mariano Distefano nella seconda Gulfi unitamente a Santa Maria la Vetere, edificata

Outline of the history of Chiaramonte Gulfi caliph Ibn Al Furat in 827, during the conquest of the eastern mainly because of the expansion of the neighborhoods Burgo In 1881 Chiaramonte became Chiaramonte Gulfi in memory part of the island, the inhabitants of Acrillae founded a new e Salvatore. In that period the population of the village was of the ancient origins of the village. The contemporary urban The village, founded near the river Dirillo, called Akrillai by the village called Gulfi’ at the foot of the mountain Arcibessi (in 5700. The ways to access the fortified village were the Porta structure of Chiaramonte Gulfi is characterized by a specific people of Syracuse in the VII century a. C., was destroyed arabic “pleasant land”). During the siege of the Anjouins, in di Chaza in the north and the Porta di Ragusa in the South. conformation. The consolidated system was developed by the Cartaginians in the 406 a.C. and later in the 280 a. the period of the Vespri Siciliani, in 1299 Gulfi was totally After an earthquake, which in 1693 destroyed almost totally regularly, following the morphology of the territory, while C.. The Romans conquered the area after the defeat of destroyed by Ruggero di Lauria. The Count of Modica, the village and the castle, the reconstruction was made on the widespread system has undergone a spontaneous and Syracuse by Marco Claudio Marcello in 213 a.C. and then Manfredi Chiaramonte, relocated the survivors at Baglio, the previous medieval settlement, utilizing the late baroque irregular transformation. Between the two systems there is the village took the name of Acrillae. Nearby, in a place called a place more elevated and fortified. The first houses were model of architectural and urban typology. After the unification a Hierarchy determined by the territorial conformation; the Scornavacche, the Hellenic village was found the remains built in that place and there the Count built the walls around of Italy, in the territory of Chiaramonte, olive cultivation was consolidated core prevails upon the widespread system, of which are preserved in the archeological museum of them with a Castle inside. In 1366 in Chiaramonte lived 200 improved and in the last ten years of XIX century, thanks to morphologically as well as visually. The original nucleus has Ragusa. After the devastation caused by the Arabs of the families; in 1593 the village was extended beyond the walls the production of olive oil about 80 oil mills were activated. been transformed since its foundation. The morphology, of nel sito dell’antica Gulfi, la cui struttura architettonica, Bibliografia di riferimento storico ristrutturata nel ‘700, mostra elementi paleocristiani e medievali. Nei secoli l’edificio, benché di piccole Aldo Pecora, La Sicilia, Utet, Torino 1974. dimensioni, fu abbellito più volte e impreziosito con Giuseppe Cultrera, L’ulivo saraceno, Utopia edizioni, addobbi e opere d’arte. Chiaramonte Gulfi 1996. - Madonna delle Grazie, piccola chiesa che sorge sulla montagna sovrastante l’abitato. All’interno ospita una Giuseppe Cultrera, Artisti e artigiani. Aspetti e momenti dell’architettura religiosa a Chiaramonte Gulfi, Grafiche Castello, statua in marmo della Madonna delle Grazie opera Chiaramonte Gulfi 2003. di Cola Maldotto, risalente al XVII secolo. Intorno alla struttura sorge l’antica pineta. Giuseppe Cultrera, Il segno e il rito. Edicole cappelle e luoghi sacri nel paesaggio umano di Chiaramonte, Utopia edizioni, Musei Chiaramonte Gulfi 2005. - Museo dell’Olio, Via Montesano AA.VV., Il parco degli Iblei, EdiArgo, Ragusa 2006. - Museo del Ricamo e dello Sfilato siciliano, Via Lauria - Museo Ornitologico, Via Montesano Giuseppe Cultrera, I percorsi dell’olio. Viaggio attraverso i - Museo di Cimeli storico militari, Piazza Duomo sapori e le tradizioni di Chiaramonte Gulfi, Mora arti grafiche, - Casa Museo Liberty, Palazzo Montesano Ragusa 2006. - Museo di Arte Sacra, Via S. Caterina Paolo Rizzi, Mario Molè (a cura di), Sviluppo locale e - Museo degli Strumenti Etnico musicali, Palazzo valorizzazione turistica: Il Sistema Ragusa, C.D.B., Ragusa Montesano 2006. - Pinacoteca Giovanni De Vita, Palazzo Montesano Davide Dutto, Lorenzo Piccione Di Pianogrillo, Ibleide. Uomini e Olio, Cibele, Fossano 2008. AA.VV:, Viva Maria nei versi dei chiaramontesi, Medit, Chiaramonte Gulfi, 2009. Giuseppe Cultrera, Simone Ventura pittore ibleo del Settecento, Utopia edizioni, Chiaramonte Gulfi 2010. Felice Cavallaro, Il balcone di Sicilia amato da Sciascia tra ulivi e vigneti, in Corriere della Sera, ed. 08 Giugno 2013, p. 35. AA.VV., Avventura negli Iblei, Mora arti grafiche, Ragusa. Il testo è stato elaborato nel corso dell’istruttoria Tematiche AA.VV., Chiaramonte Gulfi. Immagini architettoniche, paesaggistiche e urbanistiche del territorio di Chiaramonte Gulfi_Recupero dell’ex albergo “La Pineta” AA.VV., Quattro città e un parco per vivere gli Iblei. e dell’area circostante dagli architetti Alessandro DE LUCA, Giovanni Diquattro, La ferrovia secondaria Siracusa Ragusa Leonardo GARSIA, Francesca SCHEPIS. .

the ancient castle and of the nearby settlement conditioned the side. It is clearly perceptible in what is possible to define the syntax of the later modifications. Between the XIV and the urban limit, defined as a natural and architectural barrier XVI century development followed a regular evolution; during whose image refer to the ancient medieval walls. the Renaissance period the original core, dating from ‘300, was expanded by a portion of village that was adapted itself on the territorial morphology. Between 1600 and 1700 the development was based on an aggregative modality; in that period born an urban nucleus that corresponds with a part of what currently is Corso and Piazza del Duomo. In the XIX century Chiaramonte Gulfi extended itself according to the morphology of the territory and it is very clear in the design of cificità narrativa e strutturale fatta di cose, di segni, di emozioni e di valori . Un mondo che va però continuato perché il rischio che la velocità e la pervasività della globalizzazione, con la sua straordinaria capacità omo- logante, possa mettere in crisi le identità locali non è da sottovalutare, così come occorre evitare di reagire a questo pericolo esaltando impropriamente queste stes- se identità locali tradendone con una eccessiva enfasi i caratteri costitutivi. I problemi generali che Chiaramonte Gulfi deve affron- tare per costruire un futuro conforme alla sua dimen- sione storico-culturale sono sostanzialmente tre. Il pri- mo è quello di comunicare le risorse e le potenzialità ontinuare un Mondo ancora non del tutto espresse che la città possiede fuoriuscendo in questo modo dall’ambito regionale al quale essa è appartenuta finora, mettendosi così in C rete all’interno dei centri urbani italiani ed esteri che Chiaramonte Gulfi è un luogo nel senso più ampio e partecipano o che possono partecipare del circuito complesso del termine. Questa città della Sicilia Orien- delle città d’arte. Il secondo è quello del restauro del tale non è soltanto un caso semplice di insediamento paesaggio.. Come tutte le città italiane anche Chiara- storico dal carattere organico e stratificato, nello stesso monte Gulfi, nonostante non abbia subito consistenti tempo molteplice e unitario, nel quale la dimensione processi di degrado ambientale e architettonico si con- spontanea si iscrive in un disegno urbano preciso e fronta tuttavia con alcune situazioni che contrastano durevole, il tutto in una ammirevole sintesi tra indivi- con la sua immagine. E’ il caso dell’albergo “La pineta”, dualità e collettività. Essa è infatti il centro di una serie che si presenta oggi come una sorta di rudere moder- di significati e di contenuti quanto mai in grado di porsi no che pone la questione di un suo recupero tematiz- oggi come un modello di quella totalità umana e cul- zato. Da segno territoriale negativo questa presenza turale dell’abitare che soprattutto negli ultimi decenni deve diventare un elemento fortemente strategico per ha vissuto una vistosa eclisse. Il paesaggio, la diffu- quell’importante ruolo che la città deve assumere nel sa presenza di uliveti e vigneti, di coltivazioni pregiate, contesto non solo di un turismo avanzato ma in quel- una pineta rigogliosa, un ambiente urbano accogliente, lo di una modalità di vita fondata su un nuovo patto la permanenza di tradizioni che costituiscono l’identità con la natura. Il terzo problema che Chiaramonte Gulfi della comunità, un’apertura al nuovo come ambito di deve affrontare si identifica nella necessità di trovare una continua riscrittura creativa del passato formano un accordo tra modernità e tradizione. Gli ambienti ur- un vero e proprio mondo nel quale ogni cosa è connes- bani storici sono realtà fragili, che devono mantenere sa all’altra, in un reciproco scambio di motivi e di temi. il proprio carattere. La conservazione delle qualità am- Esiste solo la parola mondo per esprimere questa spe- bientali e architettoniche non è però possibile senza

Continuing a world elements that now more than ever can become a model and values. This is a world that must be continued, however, second one is the restoration of the landscape. Like all Italian for the human and cultural sense of living that especially in because there is a risk that speed and globalization can cities, also Chiaramonte Gulfi, even if it has not undergone Chiaramonte Gulfi is a place in its broadest and complex recent decades has showed a visible eclipse. The landscape, undermine local identities. At the same time we must avoid considerable processes of environmental and architectural sense of the word. This town in Eastern Sicily is not just a the widespread presence of olive groves, vineyards and reacting inappropriately to this danger by enhancing local degradation, possesses elements that contrast with its image. simple historical settlement characterized by organic and valuable crops, a lush pine forest, a welcoming urban identities. The main problems that Chiaramonte Gulfi should An example is the hotel “La Pineta”, which appears today as stratified features, at the same time multiple and unitary, but environment, the persistence of traditions that are the identity resolve in order to build a future in line with its historical and a sort of unfinished building that needs a recycling project. it is a place where the spontaneous dimension is part of a of the community, the opening to innovation constitute a real cultural background are basically three. The first one is to “La Pineta” must not be a negative sign, but a strategic precise and durable urban design and where everything is world in which everything is connected in a mutual exchange promote the resources and the potential that the city has so element for that important role that the city should have in built to facilitate an admirable synthesis between individuality of reasons and issues. World is the only word which can that it may enter in the network of urban centers participating the development of tourism and a way of life based on a new and community. Chiaramonte Gulfi possess a number of express this structure made up of things, signs, emotions in the Italian and international circuit of the art cities. The covenant with nature. The third problem that Chiaramonte che esse si mettano in sintonia con la sensibilità con- temporanea, con il modo con il quale gli scenari storici sono visti e vissuti oggi. In sintesi la sfera tematica di cui si è detto deve sapere coniugare passato e futuro in una inedita simbiosi di scenari paesistici in evoluzione, di tempi intrecciati, di racconti stratificati, di architetture animate dalla memoria.

Il workshop avrà come tema e titolo “Continuare un mondo”. Esso contribuirà a individuare alcune direzioni seguendo le quali sarà possibile che la storia della co- munità di Chiaramonte Gulfi quasi in una dissolvenza incrociata diventi la premessa di un futuro della città più aperto, molteplice e felice. Un futuro che non puà essere prefigurato se non attraverso un progetto che vedrà studenti e docenti italiani e stranieri impegnati in una sperimentazione nella quale la partecipazione avrà uno spazio determinante. Gli abitanti della città potranno infatti non solo seguire il workshop, ma po- tranno portare il loro essenziale contributo alla indivi- duazione delle proposte progettuali.

Laura Thermes

Gulfi must solve is the need to find an agreement between title of the workshop is “Continuing a world”. The workshop modernity and tradition. The historic urban environments are will identify some useful directions for a more open and at present fragile. They must retain their own characteristics. prosperous future of Chiaramonte Gulfi town. A future The architectural and environmental quality cannot be imagined by Italian and foreign students and professors and preserved without a relationship with contemporary sensibility by the community itself through an architectural project. The and with the present vision of historical scenarios. To sum inhabitants of the city will follow the workshop by bringing up, the search for an agreement between modernity and their important contribution to the identification of the project tradition must combine the past and the future in a symbiosis proposals. of changing landscapes, intertwined times, layered stories, architectures animated by memory. The theme and the Laura Thermes Temi di progetto

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Aree di Progetto

1- La cinta muraria 5 2- Il sistema di piazze e viali 3- Il Quartiere San Giovanni 4- Il sistema di accessibilità e le aree di sosta 5-L’albergo La Pineta a cura di Laura Thermes e Ottavio Amaro schede di Ottavio Amaro modelli capaci di continuare il racconto della città non Area 1 solo in termini quantitativi. La proposta progettuale par- te da tali considerazioni e dall’intento di reinterpretare La cinta muraria e rileggere l’esistente, nell’idea d’intervenire sul doppio livello di avvicinamento e allontanamento al manufatto. Responsabile: ...... Nel primo caso si tratta d’intervenire sia sul piano della Tutors: ...... sezione trasversale che della qualità figurativa; occorre ripensare il rapporto di permeabilità tra la strada e lo E’ costituito da un sistema di edifici in linea attestati sguardo sul paesaggio, tra lo spazio pubblico e quello lungo il confine meridionale dell’altopiano, che circon- privato, insieme ad un possibile intervento mirato a ri- da tutto il vecchio tessuto urbano. Realizzato a partire portare la qualità architettonica degli edifici – in questo degli anni ’70 si caratterizza come la nuova espansione senso tutta la normativa sul risparmio energetico, l’a- della città, predisposta ad ospitare nuovi bisogni abita- deguamento alle normative sismiche e funzionali, può tivi legati a maggiori spazi e cubature, scaturiti da una rappresentare un’occasione concreta d’intervento sul maggiore articolazione sociale non più legata esclusi- piano dell’attacco a terra , dell’involucro e della coper- vamente al lavoro agricolo. Esso si sviluppa come ac- tura degli edifici. Nel secondo caso occorre intervenire corpamento di una tipologia in linea a cinque e sei piani sul suolo basamentale, irrisolto dal punto di vista del fuori terra, storicamente obsoleti rispetto alla scala del radicamento dei manufatti e del loro rapporto con il si- tessuto edilizio esistente. La forte compattezza sia in stema naturale, ricollocandoli nell’immagine più com- verticale che in orizzontale assegnano al sistema una plessiva del paesaggio e della geografia ambientale evidente funzione di ‘muro urbano’, che nel tempo ha esistente. assunto il valore di contenimento e di confine netto con la campagna e il paesaggio. La sua consistenza fisica e dimensionale, ci riporta infatti, a vari livelli di lettura sia a scala urbana che a quella paesaggistica. Per la prima, rappresenta un’esaltazione della giacitura ori- ginaria, disegnandone i contorni e l’andamento delle forme naturali; per la seconda si confronta con una for- te omogeneità e continuità architettonica, che esalta la condizione acropolica del centro urbano dal forte valo- re basamentale contrapposto al suolo agricolo naturale e alla foresta retrostante. L’omogeneità dell’intervento lungo una linea continua contribuisce ad un’immagine fortemente unitaria, che a parte i limiti sul piano archi- tettonico, è capace di riconoscersi come segno morfo- logico identitario, risultato di una potenziale pratica ur- banistica ‘costruita’, proiettata sugli aspetti formali e su

The urban walls following the contours of the natural morphology; for the latter it to intervene on the ground, unresolved from the point of view enhances the acropolis condition of the city center. of the buildings and their relationship with the natural system, Under construction since the 70’s it consists of a linear complex The homogeneity of the intervention contributes to a strongly placing them in an overall landscape and a geographical image of of buildings that lies along the southern border, surrounding the unified image that, apart from the limits of its architecture, the existing environment. old urban fabric. It represents the new urban expansion, designed establishes itself as a morphological sign of identity. The project to accommodate housing needs no longer related to agricultural proposal springs from the aim of reinterpreting and re-reading work. The strong compactness, both vertical and horizontal, the existing fabric on a double approach. In the first case it’s assigns to this system a clear function of ‘urban wall’, which with necessary to rethink the relationship of permeability between the time has acted as a clear boundary between the city and the public space and the private sectors. In this sense the energy countryside. This system works both on urban and on landscape efficiency, the adaptation to seismic standards, may represent a scales. For the former it is an exaltation of the original foundations real opportunity for intervention. In the second case it is necessary valorizzare manufatti architettonici importanti, squarci Area 2 panoramici, i segni e le presenze culturali (Biblioteca, casa di Vincenzo Rabito, icone religiose, chiese, etc.), il Il sistema di piazze e viali circuito degli otto musei presenti a Chiaramonte Gulfi), le antiche porte della città. Responsabile: ...... Tutors: ......

L’attenzione è rivolta alla parte di tessuto urbano che dall’asse di confine con quello medievale, si estende a tutto l’edificato realizzato a partire dal Rinascimento fino agli anni 60 del ‘900, tutto interno al ‘muro urbano’ di confine costruito a partire dagli anni ‘70. Esso infatti è costituito da un tessuto consolidato e strutturato sull’asse di corso Umberto e sul sistema di spazi aperti, spesso ancora irrisolti dal punto di vista architettonico, nonostante vari tentativi d’intervento, come il concorso nazionale per piazza del 1981. L’area si caratterizza come l’ambito storico più vissuto dalla popolazione locale, sia in termini residenziali che di servizi pubblici e privati. In questo senso la proposta progettuale deve partire dal ricomporre lo spazio pubblico di connessione, insieme allo studio funzionale che, a partire dal sistema di accessibilità, indaghi nuove possibilità di aree di sosta per il traffico veicolare insieme agli spazi da pedonalizzare e da riportare ad una maggiore fruibilità dei cittadini. Corso Umberto, asse portante del tracciato urbano, posto in senso perpendicolare tra la montagna e la vallata, proiettato verso il paesaggio circostante, la griglia di strade e piazze che estende in un edificato in buon stato di conservazione architettonico e funzionale, possono rappresentare un nuovo disegno della città, interpretativo del sistema urbano e funzionale ad una maggiore qualità dell’abitare nel centro storico. Nello stesso tempo il disegno del suolo deve mirare a ricomporre e orientare il senso di un percorso capace di

Squares’ and avenues’ system terms of residential and of public and private services. In this preservation - may represent a new urban design for a higher sense, the project proposal should start from rebuilding the quality of living in the center. At the same time the design The focus is on the part of the urban fabric that lies from the public space as a point of connection, along with the study of of the terrain should aim at reconstructing and steering the boundary axis to the medieval one, it extends to the whole functions which, starting from the accessibility system, should direction of a path that enhances major architectural artifacts, building fabric realized from the Renaissance up to the 60s, investigate new possibilities of parking areas for vehicular glimpses of views, the cultural institutions (the Library, the within the ‘urban wall’ under construction since the 70’s. traffic along with pedestrian red zones to restore a greater house of Vincenzo Rabito, the religious icons, the churches, In fact, it is made up of a consolidated urban fabric and is availability for citizens. Corso Umberto - the backbone axis etc.), the circuit of eight museums in Chiaramonte Gulfi, the structured on the axis of the Corso Umberto and on the system of the urban fabric, placed perpendicularly between the ancient city gates. of open spaces, often unresolved from the architectural point mountain and the valley, projected into the surrounding of view, despite several intervention attempts. The area is landscape - and the grid of streets and squares which historically the most lived in by the local population, both in extends from it - in a good architectural and functional state of intorno alla corte interna, irrisolto nella parte posteriore Area 3 rimaneggiata durante gli eventi sismici del passato, e nello spazio anteriore, in direzione della chiesa e del Il Quartiere San Giovanni portale d’ingresso, privo di una propria identità urbana ed architettonica. Quest’ultimo è caratterizzato da una Responsabile: ...... forte connotazione morfologia, legata all’inclinazione Tutors: ...... del piano d’imposta del complesso conventuale.

Situato sul sedime del castello medievale, si sviluppa intorno alla chiesa di San Giovanni Battista. Nonostante i numerosi interventi di ristrutturazione edilizia, esso mantiene una forte identità nella morfologia del tessuto e soprattutto nel sistema di scalinate storiche e piccoli spazi pubblici. La presenza delle porte urbane, nonché della toponomastica e di una numerosa simbologia storica, riporta al quartiere medievale e all’influenza dell’occupazione araba. Sottoposto a un forte spopolamento che ha permesso comunque di conservare alcuni caratteri originari del centro storico, è caratterizzato da una tipologia abitativa a schiera, dal forte radicamento al suolo, sia in sezione che in pianta. Di diretta pertinenza al tracciato delle vecchie mura del castello, si colloca il convento dei Francescani, vero e proprio polo urbano nella parte ascendente del centro urbano. L’incontro tra le due parti urbani dalle giaciture eterogenee e articolate, ha dato origine ad un sistema di spazi aperti complessi, spesso ancora irrisolti dal punto di vista urbano e architettonico. L’idea di progetto riguarda essenzialmente interventi al suolo, che mirano a ricostruire un possibile percorso omogeneo capace di interpretare e leggere la stratificazione storica del suolo e valorizzare l’articolazione spaziale che, oltre al valore urbano e collettivo, si pone come sguardo mirato verso il paesaggio circostante. Particolare attenzione va posta all’area del convento di Santa Maria di Gesù, dei francescani minori, manufatto architettonico costruito

San Giovanni district features of the historic center, the housing has maintained organization that looks towards a selected surrounding much of its original character, both in section and in plan. landscape. Particular attention should be paid to the convent Located on the medieval castle basement, it develops Within the district stands the convent of the Franciscans, of Santa Maria of Minor Friars, an architectural structure built around the church of San Giovanni Battista. Despite a true urban center in the upper part of the city center. around a courtyard. Interventions on the space behind the numerous building renovations, it retains a strong identity in The meeting point between the two sides, made up of convent, damaged as a result of past seismic events, have the morphology of the tissue and especially in the system of heterogeneous and articulated urban traces, has given rise not been completed yet. While the front of the church does historic stairways and small public spaces. The presence of to a complex system of open spaces, often unresolved from not possess any architectural identity. the city gates, as well as place names and a large historical the urban and architectural perspectives. The idea of the symbology, recalls the medieval quarter and the influence project proposal essentially refers to ground interventions, of the Arab occupation. Subjected to a major depopulation which aim to reconstruct a possible homogeneous path able that has allowed, however, the conservation of some original to interpret the historical stratification and enhance the spatial semi ipogeo, avvalendosi del dislivello esistente dal Area 4 piano/sagrato del convento verso il canale. In questo senso si può pensare ad un intervento dalla doppia Il sistema di accessibilità e le aree di valenza urbana e logistica, rispondendo alla domanda sosta di un numero notevole di posti macchina e nello stesso tempo recuperando dal punto di vista urbano Responsabile: ...... ed architettonico un’area storica importante attraverso Tutors: ...... spazi pubblici e collettivi. Tutto il sistema progettale di cinta ai piedi del centro storico trova la conclusione La condizione acropolica del centro abitato, rimasta nell’area della fontana storica, adiacente al canale arroccata e compatta sul sedime storico, pone che può costituire il nuovo parco della città in cui consistenti criticità sul piano dell’accessibilità e convivono presenze architettoniche storiche con segni soprattutto delle aree di sosta. naturali legati all’acqua e giardini autoctoni spontanei. Questo su un doppio livello: - quotidiano, rispetto ai La rete di scale e rampe che si diramano nel tessuto circuiti cittadini e locali che riguarda in primo luogo gli storico costituiscono a partire da tale cinta di confine, abitanti residenti e le relazioni urbane e commerciali costituisce l’accesso pedonale e diretto ai luoghi del con i centri urbani limitrofi; - straordinario, legato agli centro storico. eventi di tipo turistico, culturale, fieristico e religioso. I vari appuntamenti che annualmente coinvolgono il centro urbano di Chiaramonte (festa della Madonna, festival estivi, carnevale chiaramontano, manifestazioni sportive, etc) sono caratterizzati da una presenza di massa, rispetto ad un’attrattività che coinvolge gran parte della Sicilia Orientale, che non trova una giusta risposta sul piano dei servizi di sosta e di accessibilità sicura. La proposta progettuale mira alla messa in opera di un sistema di punti di sosta che coinvolgono la fascia nord occidentale del paese in continuità con la strada nazionale, via di accesso principale. In particolare l’idea è quella di realizzare una serie di porti/ parcheggio, incastrati nella morfologia naturale del luogo, tali da rappresentare un primo anello di approdo al paese, senza intaccare le aree urbane storiche. A partire dall’area di pertinenza alla villa comunale adiacente a Corso Umberto I, si prosegue verso il quartiere in prossimità della chiesa di San Vito dove è possibile ricavare una vasto posteggio multipiano

The system of access and parking areas aims at the implementation of a parking area system convent to the channel. In this way it is an intervention which involving the north-western end of the town in continuity would be useful from an urban and logistic point of point The acropolis condition of the center poses significant with the National Road, the main urban access. In particular, could be possible. It would solve the parking problem while difficulties in terms of accessibility and of parking areas. This the idea is to create a series of parking lots, wedged into at the same time recover from the urban and architectural problem exists on two levels: - daily, compared with local the natural morphology of the place, which may represent perspectives, an important historic area through public and circuits that primarily concern inhabitants and residents; - a first ring port of the country, without affecting the historic collective spaces. extraordinary, related to tourist, cultural, religious and trade urban areas. Starting from the relevance of the public garden fair events. The various events that annually involve the next to Corso Umberto I, continuing onto the neighborhood urban center of Chiaramonte (summer festivals, carnivals, near the church of San Vito where a large multi-storey semi- sporting events, etc.) are characterized by a mass presence, underground parking area could be built thus making use that involves most of eastern Sicily. The project proposal of the difference in height from the floor / courtyard of the e servizi collettivi; Area 5 - il primo e il secondo piani fuori terra erano destinati a n. 37 camere albergo L’albergo La Pineta La proposta progettuale intende partire da una lettura critica del manufatto in tutti i suoi aspetti: Responsabile: ...... architettonici, funzionali, strutturali, tecnologici. Questo Tutors: ...... nella consapevolezza di operare in un complesso architettonico ancora non vincolato dal punto di Costruito agli inizi degli anni ’70 è attualmente vista normativo, in cui tutte le categorie d’intervento abbandonato in uno stato di notevole degrado progettuale vanno vagliate in rapporto alle possibili funzionale e strutturale. Detto la Pineta perché collocato variabili ambientali, ecologiche, economiche. A partire al centro del grande bosco che domina il centro urbano dalla domanda dell’Amministrazione Comunale, mirata di Chiaramonte Gulfi a quota 800 metri, l’edificio al recupero del manufatto aperto alla sinergia pubblico- domina il paesaggio della valle nella parte in cui i privato, attraverso destinazioni miste di tipo collettivo monti Iblei si abbassano gradatamente verso il mare e alberghiero, il progetto si pone come momento di Ionio. Esso è costituito da tre piani seminterrati e tre riconfigurazione architettonica e paesaggistica, alla fuori terra, radicandosi nella morfologia accidentata del lue del sistema di compatibilità e sostenibilità con le terreno attraverso un sistema insediativo aggrappato normative sismiche, di risparmio energetico, e di tipo come una fortezza o un’abbazia medievale. L’edificio funzionale, sicuramente in un rapporto costo-beneficio. infatti, guarda il paesaggio con una angolazione che non lo scopre completamente: la giacitura posta in senso perpendicolare alla vallata, sulla fiancata di un versante interno alla pineta, evidenzia il lato corto e chiuso del parallelepipedo di base che caratterizza la tipologia architettonica, esaltandone la verticalità e un’immagine ‘turrita’ ( la quota più alta dell’edificio è di 25 m), visibile, soprattutto in alcune ore del giorno, da diversi punti della vallata. I diversi piani si sviluppano su una superficie variabile che, da una minima di 450 m arriva ad una massima di 880 mq, con un’altezza misurata nel punto più alto di circa 25 ml e nel punto più basso di 10.90 ml. Dal punto di vista funzionale tutto l’organismo era concepito per piani omogenei: - i primi due livelli seminterrati erano destinati a locale tecnico e posteggi; - il primo seminterrato era destinato a discoteca; - il piano terra a quota strada era destinato a ristorante

The Pineta hotel that does not fully disclose it: the location perpendicular to starts from a critical interpretation of the artifact in all its the valley, on the side of a slope of the pine forest, highlights aspects: architectural, functional, structural, technological. Built in the early 70’s it is now in a state of considerable the short and closed side of the volume that characterizes Arising from a request made by the town’s administration structural and functional degradation. Called “Pineta” the architectural typology emphasizing the verticality and which voted for the recovery of the building and its opening because it is placed at the center of the great forest that the image of “tower”, visible, especially at certain times of to the public-private synergy with collective and mixed use dominates the city center of Chiaramonte Gulfi, the building the day, from different sides of the valley. The various plans hotel, the project stands as a moment of architectural and dominates the valley landscape. It consists of three basement are developed on a variable surface, from a minimum of 450 landscape reconfiguration, with respect to a sustainable levels and three above ground. It is a settlement clinging on sm to a maximum of 880 sm, with a height measured at the model of seismic standards, energy-saving, and of functional like a fortress or a medieval abbey. Rooted in the difficult highest point of about 25 m and the lowest point of 10.90 m. adaptability, certainly in a cost-benefit ratio. morphology of the terrain. From the functional point of view the whole organism was The building in fact, looks at the landscape from an angle designed for homogeneous floors. The proposed design presentati dai titolari dei laboratori e dibattuti in ...... pubblico. E’ prevista la pubblicazione dei progetti e ...... degli atti del 10° LIdA......

Coordinamento organizzativo Ottavio Amaro (coordinatore) Antonello Russo Attività di Laboratorio Marina Tornatora rganizzazione ...... o ...... Tutors dei laboratori ...... Fabrizio Ciappina ...... Fabrizia Berlingieri Alessandro De Luca Il 10° Laboratorio Internazionale d’Architettura dal titolo Giovanna Falzone IL PROGETTO DELL’ESISTENTE E IL RESTAURO Conferenze e Presentazioni Lucia La Giusa DEL PAESAGGIO. CHIARAMONTE GULFI: CONTI- ...... Antonello Leggiero NUARE UN MONDO, si terrà dal 25 agosto al 7 set- ...... Francesca Mazzone tembre 2014...... Francesco Messina L’iscrizione avviene con il versamento entro il 30 giugno ...... Maria Carmela Perri 2014 di euro 300 sul conto della UNICREDIT Banca ...... Gaetano Scarcella di Roma - sede di Reggio Calabria, via degli Arconti, ...... IBAN IT 71 V 02008 16304 000102461202, intestato al DArTe (cod. 77), Università degli Studi Mediterranea di Segreteria organizzativa Reggio Calabria, con la causale “Iscrizione 10° LId’A”. Direzione scientifica Alessandro De Luca tel+39.320.6211650 Il pagamento può effettuarsi anche in due rate di euro Laura Thermes Maria Carmela Perri tel. +39.380.3119277 150,00 ciascuna, versate con le stesse modalità di cui (Relazioni internazionali) sopra, la prima entro il 25 luglio, la seconda entro il 20 agosto. Durante i giorni del Laboratorio il Comune di Comitato Scientifico Chiaramonte Gulfi offrirà il lunch (sabato e domenica Laura Thermes (coordinatore) Riferimenti Segreteria esclusi) e i primi quaranta iscritti potranno essere ospitati Ottavio Amaro e-mail: [email protected] gratuitamente presso famiglie residenti nel Comune. Roberto Noto sito: www.lida.unirc.it Durante il workshop si svolgeranno incontri e tavole I responsabili dei Laboratori di Progettazione rotonde con intellettuali e artisti di varie discipline. A (I nominativi saranno indicati a seguito delle iscrizioni conclusione dello stage i lavori progettuali saranno dei partecipanti)

The 10th International Architecture Workshop titled The registration fee amounts to € 300.00 and can be paid Payment can also be made in two installments of € 150.00 THE PROJECT AND THE RESTORATION OF THE BEING either by credit card or by bank transfer, according to the each, paid in the same manner described above. LANDSCAPE. CHIARAMONTE GULFI: CONTINUING A following instructions. Early payment deadline is set for June 30th, 2014, and the WORLD, will be held from August 25th to September last one is set to August 20th 2014. 7th, 2014. At the end of the workshop, all projects will be Bank tranfer: All fees include: attendance at tutorials scientific sessions presented and discussed in a public venue in the presence Bank: UNICREDIT - sede di Reggio Calabria, Via degli and lunch breaks provided by the Council of Chiaramonte of authors and guest critics. It is also planned to publish all Arconti Gulfi (Saturday and Sunday not included). documents and projects. Owner: DArTe (cod. 77), Università degli Studi Mediterranea The first forty people registered for the workshop will be Registration for the workshop will only be completed after di Reggio Calabria hosted for free by families residing in the town. the payment of the registration fee. IBAN: IT 71 V 02008 16304 000102461202 On-line registration is open until June 30th, 2014. Cause: “Iscrizione 10° LId’A” 25/08 30/08 04/9 ore 16:00 _Accoglienza ore 09:00 _18:00 ore 09:00 /18:00_Attività di laboratorio Visita ad alcune città dei dintorni (Ragusa, Modi- ca, etc) Da organizzare in base alle adesioni degli 26/08 iscritti. 05/9 ore 9:30_Visita alle aree di progetto ore 09:00 /13:00_Attività di laboratorio Saranno presenti i responsabili dei Laboratori ore 15:00 Conferenza Responsabile Laboratorio 31/08 ore 16:00 /18:00_Attività di laboratorio ore 09:00 _18:00 27/08 Visita ad alcune città dei dintorni (Ragusa, Modi- alendario ore 9:30 _ Chiaramonte Gulfi ca, etc) Da organizzare in base alle adesioni degli 06/9 Presentazione dei Laboratori iscritti. ore 09:00 /18:00_Attività di laboratorio con le Autorità Istituzionali e Universitarie C Interventi di: Laura Themes, Ottavio Amaro 01/9 07/9 ore 15:00 _ Palazzo ..... ore 09:00 /13:00_Attività di laboratorio ore 11:00 _Apertura mostra dei progetti Organizzazione gruppi di lavoro ore 15:00 Conferenza Responsabile Laboratorio ore 12:00 _Presentazione dei progetti alle Autorità Attività di laboratorio ore 16:00 /18:00_Attività di laboratorio ed alla città. Interventi dei responsabili dei Labora- tori progettuali 28/08 02/9 ore 09:00 /13:00_Attività di laboratorio ore 09:00 /18:00_Attività di laboratorio ore 15:00 Conferenza Responsabile Laboratorio ore 16:00 /18:00_Attività di laboratorio

03/9 Durante lo svolgimento del Worshop sono previsti ore 09:00 /13:00_Attività di laboratorio interventi, conferenze e tavole rotonde di intellettuali 29/08 ore 15:00 Conferenza Responsabile Laboratorio ore 09:00 /13:00_Attività di laboratorio ore 16:00 /18:00_Attività di laboratorio e artisti. ore 15:00 Conferenza Responsabile Laboratorio ore 16:00 /18:00_Attività di laboratorio Comitato d’onore Tutors Prof.Pasquale Catanoso Fabrizio Ciappina Rettore Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria Fabrizia Berlingieri Alessandro De Luca Università Mediterranea Chiaramonte Gulfi (RG) Dottorato Laboratorio Internazionale Dott. Ing. Vito Fornaro di Reggio Calabria in progettazione d’Architettura Giovanna Falzone architettonica e urbana dArTe Sindaco del comune di Chiaramonte Gulfi Lucia La Giusa Dip. Architettura e Territorio Prof. Laura Thermes Antonello Leggiero Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Progettazione Francesca Mazzone architettonica e urbana Francesco Messina Maria Carmela Perri Gaetano Scarcella Direzione scientifica Laura Thermes

Segreteria Organizzativa Comitato scientifico Laura Thermes (coordinatore) Alessandro De Luca tel. 0039.320.6211650 Ottavio Amaro Roberto Noto Maria Carmela Perri tel. 0039.380.3119277 I responsabili dei Laboratori di Progettazione (I nomina- (Relazioni internazionali) tivi saranno indicati a seguito delle iscrizioni dei partecipanti) e-mail: [email protected] sito: www.lida.unirc.it Comitato organizzativo Laura Thermes Ottavio Amaro Antonello Russo Con il contributo di Marina Tornatora Università Mediterranea di Reggio Calabria Comune di Chiaramonte Gulfi

CHIARAMONTE GULFI: CONTINUARE UN MONDO THE DESIGN AND THE RESTORATION OF THE LANDSCAPE. 25 Agosto - 07 Settembre 2014 6 CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI a cura di Laura Thermes e Ottavio Amaro con Alessandro De Luca, Leonardo Garsia, Francesca Schepis. per info e iscrizioni traduzioni di Fabrizia Berlingieri, Francesco Messina, Maria Carmela Perri progetto grafico di Alessandro De Luca mail: [email protected] sito: www.lida.unirc.it