C1-Studio Geologico.Pdf
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Dott. Geol. Giovanni Iacono Via Brullo n°3 97012 Chiaramonte Gulfi (RG) Tel. 339/2220570 – Partita I.V.A. 01109330884 COMUNE DI CHIARAMONTE GULFI (Provincia di Ragusa) O G VARIANTE PER LA “RAZIONALIZZAZIONE ED AL PARZIALE G E ADEGUAMENTO” DEL PRG E DEL REGOLAMENTO EDILIZIO T T VIGENTI APPROVATI D.A. n.543/D.U.R. DEL 17.10.1997. O STUDIO GEOLOGICO FINALIZZATO ALLA REDAZIONE DELLO SCHEMA DI MASSIMA (1°fase). COMMITTENTE IL GEOLOGO Dott. GIOVANNI IACONO COMUNE DI CHIARAMONTE GULFI Chiaramonte Gulfi, Luglio 2016 INDICE 1 - PREMESSA ……………………………………………………......................................................................2 2 – INQUADRAMENTO GEOGRAFICO………………………………………….........................................4 3 – INQUADRAMENTO GEOLOGICO……………………………………...................................................4 3.1 Avampaese Ibleo 3.2 Geologia 3.3 Tettonica 3.4 Morfologia 4 - ASPETTI CLIMATICI……………………………………..........................................................................19 5 - IDROGRAFIA ……………………………………………...........................................................................21 6 - IDROGEOLOGIA……………………………………………………...........................................................23 7 - PIANO STRALCIO DI BACINO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) ..................................25 8 – AREE INTERESSATE DALLA VARIANTE (AREE DI TRASFORMAZIONE URBANISTICA)..42 8.1 AREA: CHIARAMONTE - VILLAGGIO GULFI………………………………….…………….42 8.1.1 Lineamenti geologici area urbana di Chiaramonte Gulfi 8.1.2 Lineamenti morfologici ed idrogeologici area urbana di Chiaramonte Gulfi 8.1.3 Lineamenti geologici area Villaggio Gulfi 8.1.4 Lineamenti morfologici ed idrogeologici area Villaggio Gulfi 8.2 AREA CONTRADE ROCCAZZO - SPERLINGA ……………………………………………...46 8.2.1 Lineamenti geologici area contrade Roccazzo - Sperlinga 8.2.2 Lineamenti morfologici ed idrogeologici area contrade Roccazzo – Sperlinga 8.3 AREA CONTRADE PIANO DELL’ACQUA - DONNAGONA …………………………...…49 8.3.1 Lineamenti geologici area contrade Piano Dell’Acqua - Donnagona 8.3.2 Lineamenti morfologici ed idrogeologici area contrade Piano Dell’Acqua – Donnagona 8.4 AREA ZONA AEROPORTO DI COMISO ……………………………………………………....51 8.4.1 Lineamenti geologici area: zona aeroporto di Comiso 8.4.2 Lineamenti morfologici ed idrogeologici area: zona aeroporto di Comiso 9 - SISMICITÀ DELL’AREA …………………………………………………….............................................54 10 – CONCLUSIONI…………………………………………………................................................................59 2 1 PREMESSA In seguito alla determina sindacale n°75 del 29/12/2015 del Comune di Chiaramonte Gulfi è stato eseguito lo studio geologico finalizzato alla redazione dello schema di massima (1° fase) del rapporto ambientale preliminare, necessario per la variante per la “razionalizzazione ed al parziale adeguamento” del PRG e del Regolamento Edilizio vigenti approvati D.A. n. 543/D.R.U. del 17/10/1997. Tale studio di massima, relativo alle aree interessate dalla variante e precisamente l’area del centro abitato di Chiaramonte-villaggioGulfi, c.de Roccazzo-Sperlinga, c.de Piano Dell’Acqua-Donnagona, nonché l’area circostante il nuovo aeroporto di Comiso, supportato dallo studio geologico redatto in precedenza per la stesura del piano regolatore generale, è stato condotto, in questa prima fase, mediante ricognizioni di campagna estese in un intorno significativo per definire l’inquadramento geologico e geomorfologico, lungo gli affioramenti propri delle aree interessate dalla variante in oggetto. Tutto al fine di verificare la compatibilità geologica e geomorfologica delle suddette aree con le scelte urbanistiche in progetto. 3 2 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO Il territorio comunale di Chiaramonte Gulfi é ubicato nel settore nord occidentale della provincia di Ragusa ed ha un'estensione di circa 126 km2, esso confina con i comuni di Monterosso Almo, Ragusa, Comiso, Vittoria, Acate, Mazzarrone e Licodia Eubea. Le aree in esame, oggetto di variante, con riferimento alla carta d’Italia edita dall’Istituto Geografico Militare a scala 1:25000 ricadono nel foglio 273, III quadrante, tavoletta SE denominata “Chiaramonte Gulfi”. 3 INQUADRAMENTO GEOLOGICO La Sicilia per la sua posizione geografica costituisce la naturale connessione tra la Catena Appenninica e quella Nord-Africana, con le quali presenta notevoli analogie. 4 Nella Catena Appenninica-Maghrebide la tettogenesi investe vari domini paleogeografici, già delineatisi durante il Mesozoico, e li trasforma, attraverso una complessa storia deformativa, in un edificio a falde. L’evoluzione geodinamica procede senza apparenti soluzioni di continuità dall’Eocene fino al Quaternario, interessando prima i più interni domini Calabridi poi via le aree più esterne raggiunte solo nel Plio-Pleistocene dal fronte di compressione. Nell’edificio così strutturato si riconoscono due elementi principali: uno scarsamente deformato, facente parte dell’Avampaese Africano e l’altro riconducibile ad un complicato sistema di falde e di scaglie tettoniche generalmente sud-vergenti, appartenenti alla Catena Appenninica-Maghrebide. Solitamente viene distinto un ulteriore elemento strutturale, l’Avanfossa, originatasi dal collasso del margine dell’Avampaese, che tende ad incunearsi al di sotto delle falde della Catena (Lentini F., Grasso M. & Carbone S., 1987). In questo contesto geologico-regionale, il territorio di Chiaramonte Gulfi si trova ubicato nel settore nord-occidentale dell’Avampaese Ibleo. 3.1 AVAMPAESE IBLEO L’Avampaese Ibleo costituisce parte del “Blocco Pelagiano” (Burollet et ali, 1978), una zona stabile a crosta continentale, estesa dalla Scarpata Ibleo-Maltese attraverso gran parte del Canale di Sicilia fino alle coste africane. Si tratta di una potentissima sequenza meso-cenozoica prevalentemente carbonatica, interessata da ripetute intercalazioni di vulcaniti basiche, ed affiorante nella parte Sud- Orientale dell’isola a sud-est della congiungente Gela-Catania (Carbone et ali, 1982). I dati di sottosuolo Triassici, Giurassici ed in parte Cretacei dell’Avampaese Ibleo sono noti 5 soltanto dai sondaggi: Chiaramonte 1, Melilli 1, Vizzini 1. Patacca et ali (1979) hanno riesaminato le facies mesozoiche fornendone una interpretazione paleotettonica e paleoambientale e proponendo una nuova terminologia stratigrafica. Limitatamente all’intervallo Trias sup.-Lias medio, tali autori distinguono un dominio siracusano ed uno ragusano. Nel Norico-Retico entrambi i paleodomini presentano depositi di ambiente tidale, le differenze sono sfumate mentre diventano molto marcate al passaggio Trias-Lias, quando una energica fase tettonica, controllata da direttrici prevalentemente NW-SE, spezza la piattaforma triassica originando un’area di bacino euxinico nel dominio ragusano caratterizzato da forti tassi di sedimentazione con deposizioni di torbiditi calcaree (Formazione Streppenosa). Lateralmente su una piattaforma leggermente subsidente si depositano serie condensate di mare aperto. A questo periodo risalgono le più antiche manifestazioni di vulcaniti basiche finora riconosciute nel sottosuolo Ibleo. Alla fine del Domeriano, con lo sprofondamento della piattaforma siracusana, i due paleodomini vengono omogeneamente ricoperti da una sedimentazione pelagica. Nel Dogger superiore, riprende l’attività vulcanica con formazione di isolati seamount. Dal Titonico al Turoniano una sedimentazione dapprima carbonatica e poi marnosa-argillosa, interrotta da sporadiche e limitate effusioni basaltiche, caratterizza tutta l’area Iblea. Nel Cretaceo superiore un’ulteriore fase tettonica con direttrici NW-SE ed ENE-WSW interessa tutta l’area con immissioni di grossi volumi di vulcaniti basiche maggiormente concentrate lungo la regione ionica degli Iblei. Limitatamente alle facies affioranti dal Cretaceo al Miocene superiore (Grasso et alii, 1979) (Grasso et Lentini, 1982) si ribadisce la suddivisione, sempre nell’ambito dell’Avampaese 6 Ibleo, in un settore orientale ed uno occidentale separati da una fascia di transizione che si estende da Pedagaggi a Sortino. Il settore orientale (dominio Siracusano) è caratterizzato da facies marine di acque basse spesso lacunose alle quali si intercalano due orizzonti di vulcaniti basiche. Nel settore occidentale (dominio Ragusano) dove si trova l’area oggetto del nostro studio, la successione stratigrafica in affioramento è conosciuta a partire dal Cretaceo con un’alternanza di calcari marnosi e marne grigio-verdastre ad ammoniti aptici e belemniti nota come Formazione Hybla (Stramondo, 1958; Montanari et ali, 1984); lo spessore affiorante non è inferiore ai 60 metri. Sovrapposta alla precedente e in successione stratigrafica troviamo la Formazione Amerillo (Cretaceo superiore-Eocene medio), costituita da calcilutiti biancastre con lenti decimetriche di selce nera alla quale seguono, a causa dell’instabilità tettonica del bacino di sedimentazione, fenomeni di splumping e brecce intraformazionali. Lo spessore affiorante non è inferiore a 100 metri. La Formazione stratigraficamente sovrapposta all’Amerillo, è nota in letteratura come Formazione Ragusa dell’Oligocene superiore-Miocene inferiore (Rigo e Barbieri, 1959). La Formazione Ragusa è un’estesa successione carbonatica deposta in un ambiente marino che si può considerare da neritico a pelagico. Essa, potente complessivamente 600 m, di cui 400 ascrivibili al Membro Leonardo ed i restanti 200 al Membro Irminio, in continuità di sedimentazione e pertanto ambedue riferibili ad un unico ciclo sedimentario – è una sequenza nella quale è possibile definire suddivisioni basate su criteri