DI (Provincia di )

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO revisione 2019 (L.R. 11 marzo 2005, n. 12 e successive modifiche ed integrazioni)

adottato dal Consiglio Comunale nella seduta del con delibera n. approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del con delibera n.

B DOCUMENTO DI PIANO 1 Relazione

Il Sindaco Il Responsabile del Procedimento Cinzia LOCATELLI geom. Claudio GIUDICI

Il Segretario Comunale Il Progettista dott.sa Leandra SAIA dott. arch. Edoardo GERBELLI

Settembre 2019 Gennaio 2020 Settembre 2020

GRUPPO DI LAVORO dott. arch. Edoardo GERBELLI – Coordinatore - urbanistica e pianificazione territoriale dott. ing. Emilia RIVA – mobilità, servizi ed impianti dott. geol. Diego MARSETTI – Gruppo ECOGEO - ricerche geologiche e tecnologie d'ambiente dott. arch. Francesca GERBELLI – ricerche storiche e cartografiche dott. arch. Claudia GHISLENI – rilievi e responsabile CAD dott. Luca RIPOLDI – Pianificatore territoriale – US Urban Studio – conformizzazione PGT COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Indice generale 1. PREMESSE...... 4 2. IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO...... 5 ...... 2.1 RIFERIMENTI NORMATIVI E STRUTTURA...... 5 ...... 2.2 LA PROGRAMMAZIONE SOVRACOMUNALE...... 5 ...... 2.2.1 Il Piano Territoriale Regionale...... 5 ...... 2.2.2 Il Piano Paesaggistico Regionale...... 15 ...... 2.2.3 La Rete Ecologica Regionale...... 29 ...... 2.2.4 Il PTCP della Provincia di Bergamo...... 34 ...... 2.2.5 Documento di VAS (ottobre 2019) – Revisione del PTCP...... 42 ...... 2.3 IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO...... 69 ...... 2.3.1 Schede di raffronto delle varianti...... 70 ...... 2.3.2 Dimensionamento della Variante e raffronto con il PGT vigente...... 86 3. I TEMI AFFRONTATI CON LA VARIANTE...... 92 4. AGGIORNAMENTO DELLE LINEE STRATEGICHE DEL DOCUMENTO DI PIANO...94 ...... 4.1. LE DETERMINAZIONI DI PIANO...... 94 ...... 4.1.1 Demografia e Economia...... 95 ...... 4.2 - Le ipotesi di sviluppo della popolazione e del fabbisogno abitativo...... 110 ...... 4.2.1 il fabbisogno abitativo prevedibile...... 110 ...... 4.2.2 Verifica dei servizi e delle attrezzature...... 112 5. VERIFICA DELLA COERENZA ESTERNA TRA LA VARIANTE E LA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE...... 126 ...... 5.1. Confronto tra azioni di Variante e obiettivi di Piano Territoriale Regionale d'Area (PTRA) Valli Alpine...... 126 6. PREVISIONI DI PIANO...... 135 ...... INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE...... 135 7. CONSUMO DEL SUOLO...... 138 ...... 7.1 superficie agricola:...... 138

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...... 7.2 superficie urbanizzata e urbanizzabile:...... 138 ...... 7.3 consumo di suolo:...... 138 ...... 7.4 bilancio ecologico del suolo:...... 138 ...... 7.5 rigenerazione urbana:...... 138 ...... 7.6 rigenerazione territoriale:...... 139 8. CRITERI ATTUATIVI...... 140 ...... Regole di piano...... 140

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1. PREMESSE

- Il comune di Cerete è dotato di Piano di Governo del Territorio approvato con delibera C.C. n. 22 del 18/04/2009 pubblicato sul BURL del 10/03/201, modificato con successiva Variante n. 1 approvata con delibera di C.C. n. 6 del 31/03/2011 e Variante n.2, approvata con delibera di C.C. n. 48 del 29/12/2011; - Il comune di Cerete ha avviato il procedimento di Variante Generale agli atti del Piano di Governo del Territorio vigente e della relativa Valutazione Ambientale Strategica ai sensi della L.R. 12/2005 e s.m.i., della L.R. 31/2014 nonché della L.R. n. 16/2017 per quanto concerne eventuali modifiche riguardanti il consumo del suolo, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 75 del 09-10-2014. - a seguito dell’entrata in vigore della l.r. 31 del 28 novembre 2014 e s.m.i. che porterà alla modifica dei parametri di utilizzazione del suolo da considerare nei nuovi Piani di Governi del Territorio, l’Amministrazione Comunale intende procedere, ad una variante che riguardi unicamente aspetti puntuali del Documento di Piano e del Piano delle Regole, nonché del Piano dei Servizi e una rivisitazione della normativa dello stesso Piano delle Regole. - la presente relazione aggiorna il Documento di Piano allegato al P.G.T. approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 22 del 18/04/2009 e pubblicato sul BURL il 10/03/2010. - Nella stesura del nuovo Piano Strategico si è proceduto ad una attenta valutazione a riguardo le possibilità edificatorie ancora residue e della loro disponibilità per una trasformazione urbanistica. Si è constatato che diverse previsioni non hanno trovato compimento, sia per ragioni di ordine tecnico, che per mancanza di interesse da parte della proprietà delle aree.

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2. IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

2.1 RIFERIMENTI NORMATIVI E STRUTTURA Il Piano di Governo del Territorio è stato introdotto con la legge regionale 12/2005 e s.m.i. La Giunta regionale della Lombardia, in attuazione della citata legge, ha emanato i seguenti criteri e indirizzi generali che vanno a costituire gli elementi di riferimento nella predisposizione del PGT: • Modalità per la pianificazione comunale (DGR 29/12/2005 n. 8/1681); • Criteri ed indirizzi per la componente geologica, idrogeologica e sismica (DGR 22/12/2005 n. 8/1566); • Modalità di coordinamento ed integrazione delle informazioni per lo sviluppo del sistema informatico territoriale integrato (DGR 22/12/2005 n. 8/1562).Criteri e procedure per l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (DGR 8/2121 del 15/03/2006); • Indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi in attuazione del comma 1, articolo 4 della L.R. 12/2005, (DCR n. 8/351 del 13/03/2007); • Indirizzi generali per la programmazione urbanistica del settore commerciale (DCR n. 8/352 del 13/03/2007). L’introduzione della nuova normativa regionale comporta per i comuni la necessità di adeguare i propri strumenti urbanistici adottando nuovi dispositivi di governo del territorio conformi alle indicazioni di legge. Con l’introduzione della legge regionale 12/2005, un analogo obbligo d’adeguamento formale ha interessato le province riguardo al proprio Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. I comuni sono chiamati a riflettere sul futuro del proprio territorio avendo presente, da un lato la natura, l’ambito d’applicazione e l’efficacia del PGT, dall’altro il quadro programmatico di coordinamento d’area vasta prefigurato dal PTCP adeguato, secondo quanto previsto dalla legge regionale 12/2005. Il PGT, secondo le disposizioni della legge regionale 12/2005, è composto da tre parti distinte: 1. il Documento di Piano: descrive il territorio comunale, individua i piani e i programmi che danno indicazioni sullo sviluppo economico e sociale del comune e indica gli obiettivi di sviluppo e miglioramento del territorio comunale; 2. il Piano dei Servizi: indica i servizi di cui il comune deve dotarsi per soddisfare le esigenze attuali e previste della popolazione; 3. il Piano delle Regole: a) definisce la destinazione delle aree; b) detta prescrizioni circa gli interventi da attuarsi nelle diverse parti del territorio comunale.

2.2 LA PROGRAMMAZIONE SOVRACOMUNALE

2.2.1 Il Piano Territoriale Regionale

Il Piano Territoriale Regionale (PTR) è lo strumento di supporto all’attività di governance territoriale della Lombardia. Si propone di rendere coerente la "visione strategica" della programmazione generale e di settore con il contesto fisico, ambientale, economico e sociale; ne analizza i punti di forza e di debolezza, evidenzia potenzialità ed opportunità per le realtà locali e per i sistemi territoriali. Il PTR è aggiornato annualmente mediante il Programma Regionale di Sviluppo, ovvero con il Documento Strategico Annuale. L'aggiornamento può comportare l’introduzione di modifiche ed integrazioni, a seguito di studi e progetti, di sviluppo di procedure, del coordinamento con altri atti della programmazione regionale, nonché di quelle di altre regioni, dello Stato, dell’Unione Europea (art.

Pag. n. 5 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

22, l.r. n.12 del 2005). L'ultimo aggiornamento del PTR è stato approvato con d.c.r. n. 64 del 10 luglio 2018 (pubblicata sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, serie Ordinaria, n. 30 del 28 luglio 2018), in allegato al Programma regionale di Sviluppo (PRS) della XI legislatura. Con d.g.r. 1882 del 9 luglio 2019 è stato, inoltre, approvato un adeguamento del PTR ai sensi dell’art. 22, c. 1 bis della l.r. n.12 del 2005 e pubblicato sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia, serie Ordinaria, n. 29 del 15 luglio 2019. Il PTR costituisce il quadro di riferimento per l’assetto armonico della disciplina territoriale della Lombardia, e, più specificamente, per un’equilibrata impostazione dei Piani di Governo del Territorio (PGT) comunali e dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP). Gli strumenti di pianificazione, devono, infatti, concorrere, in maniera sinergica, a dare attuazione alle previsioni di sviluppo regionale, definendo alle diverse scale la disciplina di governo del territorio. Il Piano si compone delle seguenti sezioni: • Il PTR della Lombardia: presentazione, che illustra la natura, la struttura e gli effetti del Piano • Documento di Piano, che definisce gli obiettivi e le strategie di sviluppo per la Lombardia ed è corredato da quattro elaborati cartografici • Piano Paesaggistico Regionale (PPR), che contiene la disciplina paesaggistica della Lombardia • Strumenti Operativi, che individua strumenti, criteri e linee guida per perseguire gli obiettivi proposti • Sezioni Tematiche, che contiene l'Atlante di Lombardia e approfondimenti su temi specifici • Valutazione Ambientale, che contiene il rapporto Ambientale e altri elaborati prodotti nel percorso di Valutazione Ambientale del Piano.

Il Documento di Piano individua 3 macro-obiettivi (principi ispiratori dell'azione di Piano con diretto riferimento alle strategie individuate a livello europeo) e 24 obiettivi di Piano. Per agevolare la lettura degli obiettivi, le informazioni sono strutturate secondo due logiche: dal punto di vista tematico e dal punto di vista territoriale. La declinazione territoriale individua i sistemi territoriali considerati come chiave di lettura del sistema relazionale a geometria variabile ed integrata, che si attiva e si riconosce spazialmente nel territorio: Sistema Metropolitano, Sistema della Montagna, Sistema Pedemontano, Sistema dei Laghi, Sistema della Pianura Irrigua, Sistema del Fiume Po e Grandi Fiumi di Pianura. Il Documento di Piano determina effetti diretti e indiretti la cui efficacia, in relazione al perseguimento degli obiettivi, è valutata attraverso il sistema di monitoraggio e dall'Osservatorio permanente della programmazione territoriale previsto dalla legge regionale n. 12 del 2005. Gli elementi del Piano Territoriale Regionale (PTR) che hanno effetti diretti sono: •gli obiettivi prioritari di interesse regionale •i Piani Territoriali Regionali d'Area (PTRA). Il Documento di Piano identifica infine gli Strumenti Operativi che il PTR individua per perseguire i propri obiettivi. Sono parte integrante del Documento di Piano le tavole: 1.polarità e poli di sviluppo regionale 2.zone di preservazione e salvaguardia ambientale 3.infrastrutture prioritarie per la Lombardia (aggiornamento di ottobre 2010) 4.sistemi territoriali del PTR.

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Fonte: www.ptr.regione.lombardia.it Regione Lombardia – PIANO TERRITORIALE REGIONALE – Documento di Piano Tavola 1 - “Polarità e poli di sviluppo regionale”

Pag. n. 7 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Come emerge dalla tavola inserita, Cerete non risulta interessato da polarità di sviluppo emergenti o storiche.

Pag. n. 8 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Fonte: www.ptr.regione.lombardia.it Regione Lombardia – PIANO TERRITORIALE REGIONALE – Documento di Piano Tavola 2 - “Zone di preservazione e salvaguardia ambientale”

Pag. n. 9 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Viene evidenziato come il territorio di Cerete non ricade in Parchi regionali, Siti di importanza comunitaria o altre aree protette.

Pag. n. 10 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Fonte: www.ptr.regione.lombardia.it Regione Lombardia – PIANO TERRITORIALE REGIONALE – Documento di Piano Tavola 3 - “Infrastrutture prioritarie per la Lombardia”

Pag. n. 11 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Per quanto riguarda le infrastrutture per la mobilità, il territorio del Comune di Cerete non è interessato da nessuna infrastruttura prioritaria. Per quanto riguarda le infrastrutture per la produzione e il trasporto di energia, il territorio di Cerete non è attraversato da linee di elettrodotto ad alta tensione tra i 220 KV e i 400 KV.

Pag. n. 12 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Fonte: www.ptr.regione.lombardia.it Regione Lombardia – PIANO TERRITORIALE REGIONALE – Documento di Piano Tavola 4 - “I sistemi territoriali del PTR”

Pag. n. 13 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il PTR individua sei Sistemi territoriali atti a rappresentare le potenzialità e le opportunità della Lombardia e affrontare le criticità. Il Comune di Cerete rientra nel Sistema territoriale della Montagna, nel Sistema territoriale pedemontano e nel Sistema territoriale dei Laghi.

Pag. n. 14 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

2.2.2 Il Piano Paesaggistico Regionale

Il Piano Territoriale Regionale (PTR – approvato con deliberazione n.951 del 19 gennaio 2010 e successiva integrazione ai sensi della L.R. 31/2014) ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico ai sensi della legislazione nazionale. Il PTR in tal senso assume, consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) vigente e ne integra la sezione normativa. Il Piano Paesaggistico Regionale diviene così sezione specifica del PTR, disciplina paesaggistica dello stesso, mantenendo comunque una compiuta unitarietà ed identità. Gli aggiornamenti delle indicazioni regionali di tutela dei paesaggi di Lombardia, nel quadro del PTR, consolidano e rafforzano le scelte già operate dal PTPR vigente in merito all’attenzione paesaggistica estesa a tutto il territorio e all’integrazione delle politiche per il paesaggio negli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, ricercando però nuove correlazioni anche con altre pianificazioni di settore, in particolare con quelle di difesa del suolo, ambientali e infrastrutturali. Le nuove misure di indirizzo e prescrittività paesaggistica si sviluppano in stretta e reciproca relazione con le priorità del PTR al fine di salvaguardare e valorizzare gli ambiti e i sistemi di maggiore rilevanza regionale: laghi, fiumi, navigli, rete irrigua e di bonifica, montagna, centri e nuclei storici, geositi, siti UNESCO, percorsi e luoghi di valore panoramico e di fruizione del paesaggio. L’approccio integrato e dinamico al paesaggio si coniuga con l’attenta lettura dei processi di trasformazione dello stesso e l’individuazione di strumenti operativi e progettuali per la riqualificazione paesaggistica e il contenimento dei fenomeni di degrado, anche tramite la costruzione della rete verde.

Gli elaborati adottati sono di diversa natura: • Relazione Generale • Indirizzi di tutela • Piano del paesaggio lombardo • Osservatorio dei paesaggi lombardi • Paesaggi di Lombardia • Repertori • Normativa

La cartografia di piano è stata rivista nel suo complesso, migliorandone anche i livelli di georeferenziazione dei dati e rinnovandone la forma grafica, aggiornandola e integrandola alla luce dei nuovi temi introdotti. La nuova cartografia che accompagna il quadro di riferimento e gli indirizzi di tutela, con i correlati repertori, costituisce aggiornamento già operante del Piano territoriale paesistico regionale vigente, le tavole che fanno invece diretto riferimento alle disposizioni normative vanno a completare la proposta complessiva di Piano Paesaggistico inviata, nel quadro della proposta di PTR, al Consiglio regionale per l’adozione. Le indicazioni regionali di tutela dei paesaggi di Lombardia, nel quadro del PTR, consolidano e rafforzano le scelte già operate dal PTPR pre-vigente in merito all’attenzione paesaggistica estesa a tutto il territorio e all’integrazione delle politiche per il paesaggio negli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale, ricercando nuove correlazioni anche con altre pianificazioni di settore, in particolare con quelle di difesa del suolo, ambientali e infrastrutturali. Le misure di indirizzo e prescrittività paesaggistica si sviluppano in stretta e reciproca relazione con le priorità del PTR al fine di salvaguardare e valorizzare gli ambiti e i sistemi di maggiore rilevanza regionale : laghi, fiumi, navigli, rete irrigua e di bonifica, montagna, centri e nuclei storici, geositi, siti

Pag. n. 15 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

UNESCO, percorsi e luoghi di valore panoramico e di fruizione del paesaggio. L’approccio integrato e dinamico al paesaggio si coniuga con l’attenta lettura dei processi di trasformazione dello stesso e l’individuazione di strumenti operativi e progettuali per la riqualificazione paesaggistica e il contenimento dei fenomeni di degrado, anche tramite la costruzione della rete verde. Il PTR contiene così una serie di elaborati che vanno ad integrare ed aggiornare il Piano Territoriale Paesistico Regionale approvato nel 2001, assumendo gli aggiornamenti apportati allo stesso dalla Giunta Regionale nel corso del 2008 e tenendo conto degli atti con i quali in questi anni la Giunta ha definito compiti e contenuti paesaggistici di piani e progetti. Gli elaborati approvati sono di diversa natura: •la Relazione Generale, che esplicita contenuti, obiettivi e processo di adeguamento del Piano •il Quadro di Riferimento Paesaggistico che introduce nuovi significativi elaborati e aggiorna i Repertori esistenti •la Cartografia di Piano, che aggiorna quella pre-vigente e introduce nuove tavole •i contenuti Dispositivi e di indirizzo, che comprendono da una parte la nuova Normativa e dall’altra l’integrazione e l’aggiornamento dei documenti di indirizzo.

Pag. n. 16 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tavola A del PTR in scala 1:300.000 – Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio.

Pag. n. 17 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il comune di Cerete ricade nell’ambito delle VALLI BERGAMASCHE ed è interessato dalla unità tipologica Paesaggi delle Valli Prealpine.

Pag. n. 18 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tavola B del PTR in scala 1:300.000 – Elementi identificativi e percorsi di interesse paesaggistico.

Pag. n. 19 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il territorio di Cerete è inserito nell'AMBITO DI RILEVANZA REGIONALE DELLA MONTAGNA.

Pag. n. 20 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tavola C del PTR in scala 1:300.000 – Istituzioni per la tutela della natura.

Pag. n. 21 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il territorio di Cerete non è interessato da aree protette di interesse nazionale o regionale.

Pag. n. 22 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tavola D del PTR in scala 1:300.000 – Quadro di riferimento della disciplina paesaggistica regionale.

Pag. n. 23 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il territorio di Cerete è interessato parzialmente da Ambiti di elevata naturalità (art.17).

Pag. n. 24 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tavola E del PTR in scala 1:300.000 – Viabilità di rilevanza paesaggistica.

Pag. n. 25 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il territorio di Cerete non è interessato da tale rilevanza.

Pag. n. 26 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tavola G del PTR in scala 1:300.000 – Contenimento dei processi di degrado e qualificazione paesaggistica: ambiti ed aree di attenzione regionale.

Pag. n. 27 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il territorio comunale di Cerete non rientra in aree o ambiti di degrado paesistico.

Pag. n. 28 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

2.2.3 La Rete Ecologica Regionale

La Rete Ecologica Regionale (RER) rientra tra le modalità di raggiungimento delle finalità previste in materia di biodiversità e servizi ecosistemici in Lombardia a partire dalla strategia di sviluppo sostenibile europea (2006) dalla Convenzione internazionale di Rio de Janeiro (5 giugno 1992) sulla diversità biologica e dalla strategia nazionale per la biodiversità (2010). A livello regionale è prevista dall'articolo 3-ter della L.r 86/83. Con la deliberazione n. 8/10962 del 30 dicembre 2009, la Giunta ha approvato il disegno definitivo di Rete Ecologica Regionale, aggiungendo l’area alpina e prealpina. La Rete Ecologica Regionale è riconosciuta come infrastruttura prioritaria del Piano Territoriale Regionale e costituisce strumento orientativo per la pianificazione regionale e locale. La RER, e i criteri per la sua implementazione, forniscono al Piano Territoriale Regionale il quadro delle sensibilità prioritarie naturalistiche esistenti, ed un disegno degli elementi portanti dell’ecosistema di riferimento per la valutazione di punti di forza e debolezza, di opportunità e minacce presenti sul territorio regionale; aiuta il PTR a svolgere una funzione di indirizzo per i PTCP provinciali e i PGT/PRG comunali; aiuta il PTR a svolgere una funzione di coordinamento rispetto a piani e programmi regionali di settore, e ad individuare le sensibilità prioritarie ed a fissare i target specifici in modo che possano tener conto delle esigenze di riequilibrio ecologico; anche per quanto riguarda le Pianificazioni regionali di settore può fornire un quadro orientativo di natura naturalistica ed ecosistemica, e delle opportunità per individuare azioni di piano compatibili; fornire agli uffici deputati all’assegnazione di contributi per misure di tipo agroambientale e indicazioni di priorità spaziali per un miglioramento complessivo del sistema. Rispetto alla Rete Ecologica Regionale (RER) il territorio di Cerete ricade nel Settore 109 – Media Val Seriana con le sottoriportate caratteristiche e prescrizioni.

Pag. n. 29 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

RETE ECOLOGICA REGIONALE CODICE SETTORE: 109 NOME SETTORE: MEDIA VAL SERIANA Province: BG DESCRIZIONE GENERALE Area montana e alpina che interessa in gran parte del tratto medio-inferiore della Val Seriana, fra Villa d’Ogna e . L’area è compresa per oltre l’ 80% nell’Area Prioritaria per la Biodiversità “Orobie”. La superficie di aree con vegetazione naturale e con aree aperte di origine antropiche di elevato valore naturalistico è molto elevata. Le aree della parte montana sono ricoperte prevalentemente da boschi sia di latifoglie che di conifere, molti dei quali di neoformazione e derivanti dall’abbandono delle tradizionali attività agricole e pastorali. Lo stato di conservazione dei boschi è molto variabile e accanto ad esempi di formazioni disetanee e ben strutturate si incontrano vaste estensioni di cedui in cattivo stato di gestione. Sono presenti, inoltre, aree prative di rilevante interesse naturalistico. Le praterie situate a bassa quota, però, sono in fase di regresso in seguito all’abbandono delle pratiche tradizionali del pascolo e dello sfalcio. Questo comporta una perdita di habitat importanti per le specie delle aree aperte, fra le quali si annoverano specie vegetali endemiche della fascia prealpina. Sono presenti numerose specie floristiche e di invertebrati, tra le quali si annoverano numerosi endemismi. Le comunità animali sono ricche di specie di Pesci, Anfibi e Rettili, Mammiferi, fra le quali numerose sono quelle incluse negli allegati II e/o IV della Direttiva Habitat. Sono presenti estensioni rilevanti di habitat di interesse comunitario, alcuni dei quali prioritari per la conservazione (habitat asteriscati), quali: 6230* Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, susubstrato

Pag. n. 30 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell’Europa continentale); 9430 Foreste montane e subalpine di Pinus uncinata (* su substrato gessoso o calcareo); 91E0* Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae);9180* Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion. Anche gli aspetti faunistici sono di assoluta rilevanza. Si tratta d' un'area di importanza internazionale per la presenza di vaste estensioni di ambienti in ottimo stato di conservazione, che ospitano numerose specie di interesse conservazionistico e un elevato numero di endemismi, soprattutto per quanto concerne gli invertebrati e la flora. Tra i vertebrati si segnala la presenza di specie di grande interesse quali Aquila reale, Pellegrino, Re di quaglie, Gufo reale. Per gli Invertebrati risultano rilevanti dal punto di vista naturalistico le cenosi che dipendono dai seguenti habitat: Cenosi delle torbiere; Cenosi delle praterie di alta quota (sopra 1800 metri) susubstrato cristallino; Prati stabili e prati pascolati; Boschi igrofili (di fondovalle e non); Praterie di alta quota (sopra i 1800 metri) delle Prealpi calcaree; Prati magri; Ambienti peri-glaciali, nivali e sub-glaciali; Grotte e ambienti carsici sotterranei superficiali; Faggete (a Faggio e a Faggio e Abete bianco); Macereti calcarei. L'area presenta infine numerosi torrenti di montagna in buono stato di conservazione, che ospitano tra le più importanti popolazioni lombarde di Gambero di fiume. I fondovalle sono affetti da urbanizzazione diffusa, con evidente tendenza allo “sprawl”. La connettività ecologica è localmente molto compromessa a causa di alcune infrastrutture lineari e delle aree urbanizzate del fondovalle. ELEMENTI DI TUTELA SIC -Siti di Importanza Comunitaria: IT206009 Val Nossana-Cima di Grem; IT206005 Val Sedornia-Val Zurio- Pizzo della Presolana; IT2060010 Valle del Freddo; ZPS – Zone di Protezione Speciale: IT2060401 Parco Regionale Orobie Bergamasche; Parchi Regionali: PR delle Orobie Bergamasche. Riserve Naturali Regionali/Statali: RNR Valle del Freddo; Monumenti Naturali Regionali:- Aree di Rilevanza Ambientale: ARA “Corso superiore del fiume Serio” PLIS: Parco del Lago di Endine; Parco dell’Alto Sebino; Parco del Monte Varro. Altro: - ELEMENTI DELLA RETE ECOLOGICA Elementi primari Gangli primari: - Corridoi primari: Fiume Serio (Corridoio primario ad alta antropizzazione) Elementi di primo livello compresi nelle Aree prioritarie per la biodiversità (vedi D.G.R. 30 dicembre 2009 – n. 8/10962): 60 Orobie. Altri elementi di primo livello: Area tra 06 Orobie e 56 Monti di ; Area tra 06 Orobie e 55 Monte Torrezzo e Monte Bronzone; Area tra 06 Orobie e 59 Monti Misma, Pranzà e Altino. Elementi di secondo livello Aree importanti per la biodiversità esterne alle Aree prioritarie (vedi Bogliani et al., 2007. Aree prioritarie per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda. FLA e Regione Lombardia; Bogliani et al., 2009. Aree prioritarie per la biodiversità nelle Alpi e Prealpi lombarde. FLA e Regione Lombardia): - Altri elementi di secondo livello: gran parte del restante territorio non urbanizzato. INDICAZIONI PER L’ATTUAZIONE DELLA RETE ECOLOGICA REGIONALE Per le indicazioni generali vedi: - Piano Territoriale Regionale (PTR) approvato con deliberazione di Giunta regionale del 16 gennaio 2008, n. 6447, e adottato con deliberazione di Consiglio regionale del 30 luglio 2009, n. 874, ove la Rete Ecologica Regionale è identificata quale infrastruttura prioritaria di interesse regionale; • - Deliberazione di Giunta regionale del 30 dicembre 2009 – n. 8/10962 “Rete Ecologica Regionale:approvazione degli elaborati finali, comprensivi del Settore Alpi e Prealpi”;

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• - Documento “Rete Ecologica Regionale e programmazione territoriale degli enti locali”, approvato con deliberazione di Giunta regionale del 26 novembre 2008, n. 8515. Questo territorio presenta pochi elementi che agiscono come agenti di forte frammentazione, almeno rispetto alla matrice agricola e forestale, localizzati nei fondovalle. Occorre evitare le lo “sprowl” arrivi a occludere la connettività trasversale. Il reticolo idrografico dei torrenti in ambito Alpino e Prealpino contiene gli elementi fondamentali della rete ecologica, che svolgono funzioni insostituibili per il mantenimento della connettività ecologica. Pertanto, occorre evitare alterazioni degli alvei e, invece, attivare azioni di ripristino della funzionalità ecologica fluviale, fatte salve le indifferibili esigenze di protezione di centri abitati. 1) Elementi primari: 60 Orobie: conservazione della continuità territoriale; mantenimento delle zone a prato e pascolo, eventualmente facendo ricorso a incentivi del PSR; mantenimento del flusso d’acqua nel reticolo di corsi d’acqua, conservazione e consolidamento delle piccole aree palustri residue. Il mantenimento della destinazione agricola del territorio e la conservazione delle formazioni naturaliformi sarebbero misure sufficienti a garantire la permanenza di valori naturalistici rilevanti. Va vista con sfavore la tendenza a rimboschire gli spazi aperti, accelerando la perdita di habitat importanti per specie caratteristiche. La parziale canalizzazione dei corsi d’acqua, laddove non necessaria per motivi di sicurezza, dev’essere sconsigliata. Varchi Necessario intervenire attraverso opere sia di deframmentazione ecologica che di mantenimento dei varchi presenti al fine di incrementare la connettività ecologica: Varchi da mantenere: 1) a Est di ; 2) tra Clusone e . Varchi da mantenere e deframmentare: 1) a Ovest di Clusone; 2) a Nord di . • 2) Elementi di secondo livello: il mantenimento della destinazione agricola del territorio e la conservazione delle formazioni naturaliformi sono misure sufficienti a garantire la permanenza della funzionalità ecologica del territorio. Il reticolo idrografico dei torrenti in ambito Alpino e Prealpino contiene gli elementi fondamentali della rete ecologica, che svolgono funzioni insostituibili per il mantenimento della connettività ecologica. Pertanto, occorre evitare alterazioni degli alvei e, invece, attivare azioni di ripristino della funzionalità ecologica fluviale, fatte salve le indifferibili esigenze di protezione di centri abitati. Evitare le lo “sprowl” arrivi a occludere ulteriormente la connettività trasversale. L’ulteriore artificializzazione dei corsi d’acqua, laddove non necessaria per motivi di sicurezza, dev’essere sconsigliata. • 3) Aree soggette a forte pressione antropica inserite nella rete ecologica • Superfici urbanizzate: favorire interventi di deframmentazione; evitare la dispersione urbana; • Infrastrutture lineari: prevedere, per i progetti di opere che possono incrementare la frammentazione ecologica, opere di mitigazione e di inserimento ambientale. CRITICITÀ Vedi PTR 11.12.2007, per indicazioni generali.Vedi D.d.g. 7 maggio 2007 – n. 4517 “Criteri ed indirizzi tecnico progettuali per il miglioramento del rapporto fra infrastrutture stradali ed ambiente naturale” per indicazioni generali sulle infrastrutture lineari. a) Infrastrutture lineari: SP della Val Seriana;

Pag. n. 32 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione b) Urbanizzato: prevalentemente lungo il fondovalle della Val Seriana; c) Cave, discariche e altre aree degradate: nel settore sono presenti alcune cave, che dovranno essere soggette ad interventi di rinaturalizzazione a seguito delle attività di escavazione. Le ex cave possono svolgere un significativo ruolo di stepping stone qualora oggetto di oculati interventi di rinaturalizzazione.

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2.2.4 Il PTCP della Provincia di Bergamo

L’elaborazione del PGT deve riferirsi a un quadro di previsioni urbanistiche sovracomunali, tra le quali prioritario è il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Bergamo. La L.R. 12/2005, all’art. 18, impone il PTCP come riferimento per la pianificazione locale prevedendo l’obbligo del rispetto della disciplina avente efficacia prescrittiva e prevalente sugli atti del PGT. Il PTCP Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale vigente è stato approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 40 del 22.04.2004 ed è in vigore dal 28.07.2004. Con Decreto Presidente n. 45 del 17/03/2016 e con la pubblicazione sull'Albo Pretorio in data 18/03/2016 viene avviato il percorso di revisione del PTCP redatto ed approvato antecedentemente alla L.R. n. 12/2005. Il grado di potestà normativa del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è ovviamente esteso all’intero territorio provinciale; esso opera come disciplina del territorio nella misura in cui non ci siano atti e piani a specifica valenza paesistica di maggiore dettaglio. L’approvazione di un atto maggiormente definito annulla l’efficacia normativa degli atti più generali riferiti al medesimo territorio, anche se non ne cancella le motivazioni e le argomentazioni.

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Estratto della Tavola E1 del PTCP in scala 1:25.000 – Elementi di pericolosità e di criticità: compatibilità degli interventi di trasformazione del territorio.

Pag. n. 35 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Nel territorio comunale di Cerete si trovano prevalentemente

Per tutte le aree montane non interessate da perimetrazioni, all'interno di questa carta, occorre comunque fare riferimento agli art. 41 e 42 delle N.d.A. del Piano

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Estratto della Tavola E2.2 del PTCP in scala 1:25.000 – Tutela, riqualificazione e valorizzazione ambientale e paesistica del territorio.

Pag. n. 37 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il territorio di Cerete è quasi totalmente ricompreso :

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Estratto della Tavola E5.4 del PTCP in scala 1:25.000 – Ambiti ed elementi di rilevanza paesistica.

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Gli elementi prevalenti sono rappresentati da

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2.2.5 Documento di VAS (ottobre 2019) – Revisione del PTCP

A seguito dell'approvazione del PTR da parte della Regione Lombardia la Provincia di Bergamo sta revisionando il proprio PTCP. Attualmente è stata attuata completamente la procedura VAS con la produzione dei seguenti documenti:

• DOCUMENTO DI ORIENTAMENTO INIZIALE (SCOPING) ◦ Documento: Rapporto Preliminare e QCO • DOCUMENTO DI PIANO/PROGRAMMA ◦ Documento: Avviso messa a disposizione ◦ Documento: Documenti - Proposta di Piano ◦ Documento: Cartografia - Disegno Territorio Provincia ◦ Documento: Cartografia - Disegno Territorio Contesti Locali ◦ Documento: determina metodologica • RAPPORTO AMBIENTALE ◦ Documento: Rapporto Ambientale ◦ Documento: Cartografia RA ◦ Documento: Studio VIC • SINTESI NON TECNICA ◦ Documento: Sintesi non Tecnica

In particolare viene fatta la verifica di congruità delle scelte della presente Revisione al PGT Vigente con i seguenti documenti:

• Allegati al documento: Cartografia - Disegno Territorio Contesti Locali ◦ DT_CL 25. Altopiano di Clusone.

• Allegati al documento: Cartografia - Disegno Territorio Provincia ◦ DT_BG - AGGREGAZIONI TERRITORIALI ◦ DT_BG - AMBITI AGRICOLI STRATEGICI ◦ DT_BG - AREE PROTETTE ◦ DT_BG - LUOGHI SENSIBILI ◦ DT_BG - MOSAICO DELLA FATTIBILITA' GEOLOGICA E PAI ◦ DT_BG - RETE ECOLOGICA PROVINCIALE ◦ DT_BG - RETE VERDE - AMBITI, SISTEMI ED ELEMENTI DI RILEVANZA PAESISTICA ◦ DT_BG - RETI DI MOBILITA'

• Allegati al documento: Documenti - Proposta di Piano ◦ 19_10_DISEGNO DI TERRITORIO ◦ 19_10_DOCUMENTO DI PIANO ◦ 19_10_QCO ◦ 19_10_REGOLE DI PIANO

• Allegati al documento: Cartografia RA ◦ VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_AAS_10_2019 ◦ VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_REP_10_2019

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◦ VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_RER_10_2019 ◦ VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_RVP_10_2019

• Allegati al documento: Studio VIC ◦ VIC_PTCP_BG_10_2019.pdf ◦ VIC_PTCP_BG_RER_100000_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_A_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_B_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_C_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_D_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_E_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_F_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_G_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_H_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_I_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_L_10_2019 ◦ VIC_PTCP_BG_SRN2000_25000_M_10_2019 • VIC_PTCP_BG_SRN2000_100000_10_2019

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DOCUMENTO DI PIANO/PROGRAMMA

Documento: Documenti - Proposta di Piano Documento: Cartografia - Disegno Territorio Provincia Documento: Cartografia - Disegno Territorio Contesti Locali

Nella stesura della revisione del PGT del Comune di Cerete si è tenuto conto delle indicazioni e prescrizioni contenute nel Documento di Piano del PTCP e di questo in particolare sono state oggetto di “falsariga” per le scelte strategiche operate dall'Amministrazione comunale i seguenti capitoli:

….”omissis”

14. ambiti agricoli strategici 14.1. principi In merito alla definizione degli ambiti agricoli di interesse strategico (AAS), il PTCP ha valu- tato due approcci alternativi. Il primo, attraverso un metodo meramente ‘compilativo’ dei criteri regionali, avrebbe com- portato un criterio ‘azzonativo’ del territorio; questo approccio, debolmente selettivo, avrebbe prodotto una distribuzione degli AAS tale da coprire buona parte del territorio non edificato/infrastrutturato. Si sarebbe così configurato un esito puramente ‘difensivo’, tale da consolidare un punto di vista prevalentemente ‘urbanocentrico’ e al quale, così facendo, sarebbero sfuggiti gli elementi sostanziali della volontà programmatoria – e normativa – regionale in tema di aree agricole. La seconda, quella effettivamente praticata, si è orientata a considerare gli ambiti agricoli strategici come componente fondativa dell’assetto territoriale della provincia e della sua struttura agro- ambientale. In questa direzione, per la definizione degli AAS: > si è preso atto delle dinamiche intervenute e degli scenari d’azione del comparto edilizio e urbanistico, che vedono uno spostamento progressivo da logiche espansive (che erano invece ancora dominanti nel decennio scorso, al momento della introduzione della figura degli AAS nella legislazione regionale) a investimenti sulla città già urbanizzata; > si assumono i principi (e la loro traduzione dispositiva) dell’azione regionale degli ultimi anni sia in termini di contenimento dello spazio di azione espansiva in capo ai Comuni, sia nel consolidamento degli istituti di tutela degli spazi aperti, sia di rilettura delle politiche agricole; > si considera quindi come ampiamente affrontato (da ultimo, per gli effetti della LR 31/2014) il tema dei condizionamenti alle scelte espansive della pianificazione lo- cale (tema invece ‘caldo’ negli anni di focalizzazione di attenzione da parte del legislatore regionale sul tema ‘ambiti agricoli’); > si sviluppa quindi un approccio che, nel dare peso all’effettiva declinazione data al termine ‘strategico’ dai provvedimenti regionali, si preoccupa di definire e caratterizzare gli AAS in ragione del loro ruolo strutturale e multifuzionale negli scenari di qualificazione delle geografie territoriali, nei suoi elementi di estensione, continuità, produttività; > si sono formulati criteri e norme in grado non solo di difendere i suoli agricoli da una presunta ‘invasività’ insediativa degli enti locali (ormai superata nei fatti e for- temente contingentata), ma soprattutto funzionali (per quanto è nello spazio di azione del PTCP) a condizionare la progettualità delle rilevanti funzioni territoriali e infrastrutturali che vengono spesso deliberate fuori dalla pianificazione urbanistica ‘ordinaria’ dei PGT; > si è attribuita valenza ‘strategica’ alle aree agricole non come carattere ‘ontologico’ in sé, ma in quanto derivante da una intenzionalità progettuale che si esplicita in norme, da un lato, fortemente condizionanti la loro erosione e, dall’altro, incentivanti la loro qualificazione

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agronomica, funzionale e paesistico-ambientale. Attraverso questo approccio si sono caratterizzati gli AAS come un insieme di elementi strutturali distinti (a ‘negoziazione molto condizionata’) nella loro ‘compartecipazione’ al territorio agro- ambientale’, del quale garantire elevati caratteri di funzionalità, condizione per adeguati profili di stabilità per gli stessi sistemi insediativi e infrastrutturali che vi si sovrappongono. Nella complessiva formulazione che il piano sviluppa sul tema (nelle ‘regole di piano’ e nella loro articolazione nel disegno di territorio), le aree agricole sono declinate in due modalità. La prima è quella che riguarda gli AAS in senso proprio, che, attraverso l’applicazione dei criteri regionali contestualizzati ai caratteri propri del territorio e del sistema agronomico provinciale, vengono spazialmente definiti come poligoni chiusi e sono normati da una specifica disciplina, di carattere prevalente e prescrittivo. Gli AAS hanno perimetri ‘rigidi’, inerziali e tendenzialmente innegoziabili. Il PTCP introduce una seconda modalità di trattamento del sistema rurale e semirurale, relativa alla definizione degli ‘spazi aperti di transizione’ (SAT), ambiti di transizione dall’ambito agricolo – di rilevanza provinciale – all’area agricola, di rilievo comunale; tale definizione è in capo alla pianificazione comunale, che la esercita in aderenza ai criteri e agli indirizzi definiti dal PTCP nelle ‘regole di piano’. Per tali ambiti di frangia urbana o interclusi dal sistema infrastrutturale, dove più evidenti sono sia i caratteri espansivi di un’urbanità incompiuta (passata, in atto, probabile) sia i caratteri di ‘marginalità’ agricola, il PTCP indica quindi alla pianificazione comunale le modalità di trattamento di questi spazi attraverso la definizione di criteri prestazionali per la loro qualificazione. Se espansione urbana deve essere, che la stessa si faccia carico di ‘connotare’ gli spazi aperti rimanenti (aggiungendovi ‘valore’ economico e sociale). L’approccio, con riferimento ai SAT, tende quindi a operare più sulla qualità del progetto/processo che non sulla rigidità della norma. Gli spazi aperti di transizione (che, nella loro complessiva tessitura, assumono rilievo provinciale) come ‘spazi complessi’ entro cui si mettono in tensione i temi dei servizi eco-sistemici e dei nuovi paesaggi, come creazione di nuovi ‘valori’ economici e sociali di un’agricoltura che, progressivamente, dovrà cambiare i modi del suo rapporto con la terra e con le risorse fisiche-naturali. Il contesto bergamasco è sorretto da esperienze di una agricoltura che cambia, che, con uno sguardo lungimirante e attento all’anti-fragilità stessa degli investimenti economici necessari, sta operando la transizione dall’agricoltura industriale all’’agroecologia’12, attenta alla biodiversità, alla sicurezza alimentare, all’efficienza energetica, all’identità della comunità insediata ... Il PTCP, nel proprio ridotto spazio di azione rispetto a un tema così rilevante, contribuisce, attraverso agli obiettivi e alla progettualità che esprime sulla piattaforma agro-ambientale, a questa transizione. In definitiva l’obiettivo perseguito non si limita a restituire una delimitazione degli AAS, ma intende definire una metodologia e alcuni criteri di riferimento per il loro riconoscimento che, oltre a soddisfare i requisiti di legge, siano calzanti e appropriati all’agricoltura provinciale. In particolare, la rappresentazione degli AAS che scaturisce da questo processo è da considerare un prodotto coerente con i presupposti metodologici, per quanto perfettibile e adattabile attraverso la lettura di maggiore dettaglio che spetta ai comuni, anche tramite l’identificazione delle aree agricole che andranno a integrare gli AAS.

14.2. metodo La traccia metodologica per l’individuazione degli ambiti agricoli strategici è fornita in 13 modo preciso dalla Dgr 19 settembre 2008, n. 8/8059 . Pur ritenendo la Dgr sufficientemente nota, si ritiene opportuno ripercorrerne i criteri rilevanti su cui è necessario fondare la discriminazione dei territori ai fini della scelta di inclusione o no di un territorio in un AAS. Gli AAS sono riconosciuti tali quando ricorrono specifiche e peculiari caratteristiche sotto il profilo – congiunto – dell'esercizio dell'attività agricola, dell'estensione e delle caratteristi- che agronomiche del territorio. Più in particolare, gli elementi da considerare sono14:

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> il riconoscimento della particolare rilevanza dell'attività agricola > l'estensione e continuità territoriale di scala sovracomunale, anche in rapporto alla continuità e all'economia di scala produttiva e alla qualificazione di peculiari filiere e di produzioni tipiche > le condizioni di specifica produttività dei suoli

….”omissis”

14.2.7. pascoli vs boschi Una proposta del tutto particolare riguarda il problema del rapporto tra colture erbacee (seminativi, prati, prati-pascoli e pascoli) e bosco. Il bosco ha occupato, soprattutto nella fascia montana21 vasti territori – nell’arco di tempo considerato – che fino ai primi anni successivi al secondo dopoguerra erano – a seconda dell’altitudine e delle altre condizioni pedoclimatiche – coltivati con colture in avvicenda- mento o comunque gestiti come prati, prati-pascoli e pascoli. Rispetto alle particelle adia- centi – da sempre bosco –, si tratta dei terreni migliori, di quelli che, fino dal fiorire dell’agri- coltura di montagna che ha iniziato a venire meno negli anni ’60, erano oggetto di una gestione attiva. Gestione orientata per lo più alla zootecnia, stanziale dove possibile, di malga nei terreni più alti o più lontani dai fondivalle o in quelli comunque legati a rapporti di dipendenza economica e organizzativa con la pianura. Zootecnia che, nelle condizioni attuali, oltre a essere sempre più difficile da condurre – nonostante gli indubbi supporti di una crescente meccanizzazione – ha ottenuto l’indiretto riconoscimento della qualità dei prodotti attraverso le Dop Bitto, Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana e Strachitunt. Que- sti formaggi non sono solo tipici, ma anche esclusivi, in quanto possono essere prodotti o solo in quelle valli (Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana e Strachitunt) o solo anche (Bitto) nella confinante provincia di Sondrio). Ne consegue che il margine di manovra nella scelta degli AAS in area montana è estrema- mente ridotto per effetto dell’avanzata del bosco. D’altra parte, se si considera che gli AAS sono ambiti di tutela propedeutici a una più ampia tutela dell’agricoltura – intesa questa sia come settore economico, sia come presidio ambientale, sia come assetto sociale –, non si può che ritenere necessario un ampliamento delle opportunità di tutela delle superfici agricole in ambito montano per rafforzarne le potenzialità, proprio per la funzione strategica che l’agricoltura di montagna svolge. In questo quadro, ed entro una prospettiva più vasta, una proposta da valutare nelle sedi opportune è la possibilità di svincolare una parte delle superfici che sono state coperte dal bosco tra il 1954 e oggi: l’identificazione cartografica, verificata e messa in relazione al Piano di indirizzo forestale, dovrebbe delimitare aree a bosco suscettibili di essere riportate a colture erbacee – per lo meno prati, prati- pascoli e pascoli – da reinserire nel circuito produttivo zootecnico a supporto delle produzioni tipiche. Si tratta evidentemente di una proposta ardita e coraggiosa, ma che non può essere accantonata per la mera osservanza della definizione di bosco22 che – evidentemente – nasce in altri contesti e per finalità che qui non appaiono prioritarie. Del resto, esistono già gli strumenti per proporre e ottenere la trasformazione del bosco secondo una procedura agevolata per lo svincolo del bosco – ma fortemente controllata23 –, assoggettata ad al- meno due condizioni da verificarsi contemporaneamente: – la presenza di un progetto di sistemazione idraulico forestale dell’area da trasformare, assentito e valido per un ampio intervallo temporale, – la presenza di un piano di valorizzazione agronomica dei prati, prati-pascoli e pascoli ottenuti dalla trasformazione del bosco, nel contesto di un business plan seriamente concepito per lo sviluppo dell’impresa agricola (o agroforestale).

….”omissis”

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17. il tema del ‘consumo di suolo’ 17.1. elementi di sfondo Il percorso programmatorio di Regione Lombardia su questo tema, sfociato nel Progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14, è stato orientato da un approccio numerico- quantitativo e ‘interdittivo’, poi ricondotto a forme ‘tendenziali’. Significativo il passaggio del Progetto di piano (cap.2) entro il quale si afferma che ‘[...] Sulla base di tali considerazioni, le soglie indicate dal PTR integrato ai sensi della l.r.31/14, sono da considerarsi tendenziali fino ad una loro maggior definizione, che verrà raggiunta con il monitoraggio dei dati comunali sul consumo di suolo trasmessi attraverso la compilazione della “carta del consumo di suolo”.’ Visto che • le soglie di riduzione del consumo di suolo’ sono ‘tendenziali’ • il quadro normativo regionale pone in capo all’azione dei Comuni la definizione di politiche urbane e urbanistiche di riduzione del consumo di suolo e di rigenerazione (parti prescrittive della LR31/2014 e della LR12/2005)25 • in base al c.5 dell’art.13 (Approvazione degli atti costituenti il piano di governo del territorio), ‘La provincia, garantendo il confronto con il comune interessato, valuta esclusivamente la compatibilità del documento di piano con il proprio piano territoriale di coordinamento, nonché con le disposizioni prevalenti di cui all’articolo 18’, la soglia comunale, quindi, può essere oggetto di valutazione, mentre la carta del consumo di suolo, che in buona parte costituisce la necessaria premessa argomentativa e giustificativa le scelte insediative del PGT, stando nel PdR, non può essere oggetto di valutazione di compatibilità con il PTCP Se ne deduce che il ruolo esercitabile da parte di Regione e Province possa essere un ruolo ‘esortativo’ e non ‘autoritativo’ (prescrittivo).

17.2. fasi storiche e temi di prospettiva Senza in questa sede voler ripercorrere tematiche che esulano lo specifico del PTCP, si possono richiamare, in estrema sintesi, alcune questioni dirimenti: una volta finita la fase espansiva 1975-2005 (a strumentazione urbanistica comunale approvata da Regione), la quota parte prevalente di effettivo consumo di suolo è stata legittimata da deliberazioni di scala regionale (poli della grande distribuzione, cave, infrastrutture per la mobilità, grandi attrezzature territoriali ...); è evidente quindi come non possa essere addebitato unicamente ai Comuni lo ‘spreco’ di suolo avvenuto. Tanto meno alle Province, visto il ruolo marginale a loro attribuito dal quadro normativo regionale lombardo, che, anzi, hanno lavorato già dalla prima generazione di piani territoriali provinciali (anni ’90) nella direzione di contenere l’’effervescenza’ delle op- zioni espansive degli strumenti urbanistici comunali. Impegno peraltro profuso, nel contesto lombardo, senza il supporto di una legge regionale che gli permettesse la necessaria solidità giuridico-amministrativa per questa operazione, e quindi spesso soccombenti nei confronti dei Comuni in prospettiva, a regime la LR 31/2014 e sic stantibus il contesto socio-economico (con una bassa domanda - e offerta - del mercato residenziale e di immobili a uso produttivo) il consumo di suolo sarà determinato per la quasi totalità da procedimenti sostanzialmente derogatori la strumentazione urbanistico-territoriale utilizzando gli spazi della programmazione negoziata Ne deriva che il tema centrale su cui l’azione legislativa e la pianificazione devono puntare l’attenzione è quello della rigenerazione urbana e territoriale e del recupero del patrimonio edilizio esistente. Tema solo in parte e superficialmente intercettato dai provvedimenti regionali, in attesa di una formulazione di legge regionale oggi in discussione, e in buona parte ancora eluso dall’azione legislativa nazionale, la cui inerzia su pertinenti provvedimenti fiscal-tributari che rendano economicamente conveniente

Pag. n. 47 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione investimenti sul patrimonio disponibile già infrastrutturato rischia di vanificare qualsivoglia sforzo delle Regioni e lasciare senza sbocchi credibili sia la latente domanda di ‘residenzialità urbana’ sia gli investimenti in ricerca e sviluppo degli operatori del settore delle costruzioni.

17.3. l’approccio del piano Tema antico ,quello del contenimento del consumo di suolo, è probabilmente tra quelli più delicati che la pianificazione territoriale, alle diverse scale, si sta trovando ad affrontare. Tema forse ormai superato, vista la storia socio-economica e territoriale contemporanea ? Ed è tema cui al PTCP è demandato uno spazio di azione interessante, ancorché, come richiamato (anche nella sezione 12.1), ancora ‘fluido’ e incerto. La Provincia di Bergamo, attraverso il piano provinciale previgente, ha da tempo assunto l’obiettivo del contenimento del consumo di suolo e, in questi anni di gestione del rapporto tra pianificazione provinciale e scelte urbanistiche comunali, ha progressivamente costruito una consapevolezza, condivisa con i Comuni, circa la necessità di misurare e valutare le 27 scelte insediative locali rispetto a tale obiettivo . Il PTCP ha inteso lavorare, per quanto gli è consentito dal quadro dispositivo, nel consolidamento di un impegno diffuso circa la necessità di effettuare scelte urbanistiche e infrastrutturali argomentate, consapevoli e responsabili entro le quali inscrivere il delicato tema del consumo di suolo. Scelte argomentate: si pensi ad esempio al tema del ‘dimensionamento’ dei piani comunali. Il dimensionamento, come ampiamente dimostrato da decenni di pianificazione comunale, non può discendere automaticamente e unicamente dal rapporto tra domanda pregressa e offerta. Se così fosse, non servirebbe un progetto di territorio e sarebbe del tutto frustrata la responsabilità della scelta locale, dei Comuni come presidio di autonomia e progettualità. Certo, scelta argomentata, che deve essere cioè compatibile con un quadro di coerenze d’area vasta (dai contesti locali agli obiettivi territoriali regionali) e quindi preferibilmente ‘aggregata’ e ‘cooperativa’. In questa direzione, le ‘regole di piano’ introducono disposizioni e indirizzi che sollecitano a una progressiva concertazione delle scelte comunali. Scelte consapevoli: la responsabilità della scelta (a scala regionale così come a quella locale) implica la consapevolezza di quali siano i fattori che inducono consumo (spreco) di suolo, le leve per contenerlo / indirizzarlo, gli effetti indesiderati indotti dagli strumenti utilizzati. Ad esempio, è ormai palesato dall’evidenza di esperienze nazionali e internazionali la scarsa efficacia (a volte, l’effetto contrario al desiderato) degli approcci tecnocratici e contabili per ‘soglie e limiti’. Scelte responsabili: l’autonomia decisionale rispetto ai fattori che intervengono nel consumo di suolo non può eludere aspetti di bilancio complessivo, a scala vasta, riferiti a tematiche socioeconomiche, infrastrutturali e ambientali. Dunque, un progetto che interviene nella gerarchia delle polarità locali deve responsabilmente caricarsi delle necessità di infrastrutturazione, di attrezzature urbane e di servizi ecosistemici da valutarsi nel quadro di area vasta estesa all’intera provincia. È evidente che il contesto ancora fluido delle iniziative regionali non permette di ancorarsi a boe rassicuranti e in grado di reggere iniziative provinciali ‘conformative’; e, d’altro canto, nulla di conformativo sembra essere legittimato, per l’azione provinciale, né dalla lur (per come integrata dalla LR31/2014, che attribuisce ai Comuni la facoltà di definire una ‘soglia di riduzione del consumo di suolo’) né dalla revisione del PTR integrato dalla LR31/2014, che non sostituisce la norma e che definisce come ‘tendenziali’ le soglie attribuite alle Pro- vince). Su questo fronte, i compiti del PTCP sono definiti, nella legge urbanistica regionale, come aspetti di carattere programmatico (art.15 c.2) e, in base all’art.18, il tema del consumo di suolo (e del ‘rispetto della soglia regionale’) non è tra quelli cui la lur attribuisce ai PTCP delle Province carattere prevalente / prescrittivo sugli strumenti urbanistici comunali. Come già segnalato, il piano provinciale assume pienamente l’obiettivo comunitario di riduzione del consumo di suolo, e lo assume sia direttamente, fissando quanto gli è consentito, sia indirettamente

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(ma in modo sostanziale), nella manovra di piano relativa alla piattaforma agro-ambientale e alle regole della sua tutela e trasformazione condizionata, cosi come nella individuazione degli epicentri provinciali e dei luoghi sensibili, ambiti urbanizzati entro i quali operare politiche di consolidamento, densificazione, infilling e rigenerazione, tutte tese a concentrare lì la risposta all’eventuale nuova domanda insediativa ed evitare quindi improprie addizioni insediative su spazi aperti non urbanizzati. Analogamente vale per gli spazi della produzione, per i quali il piano opera una decisa scelta di campo nella direzione del consolidamento e dello sviluppo di quelle polarità produttive agganciate ai nodi delle principali dorsali infrastrutturali.

Estratto Documento di Piano – Capitolo 23.11. la Valle Seriana

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Sistema urbanistico-territoriale

I Comuni che costituiscono il sistema urbanistico-territoriale della Valle Seriana sono: ALBINO, , , BERGAMO, BOSSICO, , CASTIONE DELLA PRESOLANA, CAZZANO SANT`ANDREA, CENE, CERETE, CLUSONE, COLZATE, , , , , GAZZANIGA, , LEFFE, , , , , , , , , , , , , , , , TORRE DE` ROVERI, , , , , VILLA D`OGNA.

Nel più vasto sistema della ‘montagna bergamasca’, la Val Seriana presenta diversi gradienti di infrastrutturazione e di densità insediativa in relazione alla distanza dalla dorsale metropolitana, di cui è in parte componente. Area di prima industrializzazione, vede sperimentazioni di rigenerazione urbana non ancora diventate progettualità di sistema. La parte più montana di questa geografia è caratterizzata, oltre che da patrimoni paesistico- ambientali di assoluto rilievo, dalla incidenza di un sistema turistico connotato per anni da un turismo di seconda casa, oggi in via di ripensamento. La Val Seriana si caratterizza come valle dai forti contrasti: la parte medio-bassa della valle, dal Ponte del Costone sino al contatto con la città di Bergamo presenta un fondovalle densamente urbanizzato e infrastrutturato, esito di un secolare processo di sviluppo che dal periodo del dominio veneziano sino allo sviluppo industriale di fine Ottocento e agli impulsi urbanistici del secondo dopoguerra ha determinato un affastellarsi di fatti edilizi eterogenei per tipologia ed epoca che definiscono una sorta di ‘città lineare’, corposo tentacolo del capoluogo provinciale. Oggi questo contesto rende manifesta la crisi delle principali attività produttive e vive un momento di ripensamento degli antichi valori su cui la popolazione della valle si è per anni ancorata. Dalla greenway lungo il fiume Serio, che ha permesso la riqualificazione di un consistente tratto del fiume e delle sue sponde, alla creazione di alcuni PLIS lungo il fondovalle e i versanti; dalla tramvia T1 che connette Albino al capoluogo provinciale, passando per i distretti industriali e giungendo fino alla riqualificazione (avviata o in procinto di esserlo) di numerosi complessi produttivi dismessi, sono molteplici le iniziative che lasciano intendere il fermento ‘rigenerativo’ in atto in questo contesto territoriale. Differente è la condizione dell’alta valle, a nord del Ponte del Costone, anch’essa in un recente passato valorizzata economicamente dall’industria tessile ma che oggi manifesta un minore dinamismo rispetto al tratto vallivo centro-meridionale. Qui la maggiore vocazionalità turistico- ambientale ha spinto verso un rafforzamento delle iniziative intese a potenziare tale settore economico (sport invernali a Spiazzi di Gromo, Lizzola; turismo estivo nei centri di fondovalle e di versante...). L’altopiano di Clusone, entro un contesto paesaggistico di assoluto rilievo, presenta una doppia anima data da una spinta all’industrializzazione di origine più antica (Clusone città) in parte sovrapposta a una nascente volontà, supportata dal pregevole contesto, a rafforzare una vocazione turistica per troppo tempo ignorata. Diverso ancora è il contesto dell’altopiano della Presolana dove, invece, il turismo ha rappresentato il volano dell’economia locale seppure con effetti sugli elementi paesaggistici non sempre equilibrati (seconde case a Castione della Presolana, Onore...). Ancora oggi vengono affidate molte aspettative al rinnovo dell’offerta turistica con il potenziamento dei comprensori sportivi invernali ed estivi in quota (Monte Pora). indirizzi e politiche - porre freno al modello dissipativo di sviluppo e ricucire le antiche organizzazioni territoriali (Altopiano di Clusone, Val Gandino, medio-bassa Val Seriana...) - salvaguardare i residui varchi tra i filamenti urbanizzativi e le relazioni tra spazi urbani e

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versanti - potenziare le trame ecologiche lungo i corsi d’acqua affluenti del Serio al fine di connettere ecologicamente i versanti con l’ambito fluviale principale - potenziare i raccordi delle attuali piste ciclo-pedonali con i centri abitati di prossimità - definire una strategia condivisa e ambientalmente integrata per la rigenerazione urbanistica dei grandi complessi industriali abbandonati - valorizzare i collegamenti intervallivi intervenendo sulla sicurezza della rete infrastrutturale - valorizzare la rete sentieristica anche definendo le opportune interconnessioni con la rete del trasporto pubblico - potenziare l’offerta turistica per la stagione estiva mediante iniziative atte a promuovere la conoscenza e la fruizione del territorio anche attraverso la valorizza- zione dei saperi e dei sapori - definire modalità per il recupero del vasto patrimonio edilizio sparso, attualmente sottoutilizzato (seconde case, baite rurali isolate...) o abbandonato

Cura e manutenzione’ del territorio Si segnala la presenza di deformazioni gravitative profonde di versante attive che necessi- tano di costante monitoraggio anche con i dati dell’interferometria radar. La presenza di tombinature di tratti del reticolo o la riduzione delle sezioni d’alveo sono spesso causa di dannose fuoriuscite soprattutto in concomitanza di piogge brevi e intense. indirizzi e politiche - salvaguardare la funzionalità delle reti idriche naturali soprattutto in corrispondenza degli attraversamenti con la viabilità e agli sbocchi nel Serio - utilizzare in modo estensivo la normativa sull’invarianza idraulica - promozione dell’efficientamento energetico del patrimonio edilizio attraverso pompe di calore e sonde geotermiche. sistema infrastrutturale La Val Seriana rappresenta un sistema più articolato e complesso della Val Brembana. Innanzi tutto, la sua porzione più meridionale rappresenta uno dei principali gangli del sistema metropolitano bergamasco; in secondo luogo la sezione mediana presenta un peso insediativo maggiore e maggiori segni di integrazione con il contesto urbano sottostante. Tutto ciò spiega il buon successo di utenti riscontrato dalla tramvia T1, che rappresenta, a tutti gli effetti, l’elemento infrastrutturale cui fare affidamento per rispondere alle necessità di spostamento espresse dagli insediamenti vallivi. In tal senso, il piano colloca tra i suoi interventi il proseguimento della tramvia sino a Vertova, da sottoporre comunque ad analisi di dettaglio in ordine alla domanda potenzialmente servibile, mentre non contempla importanti potenziamenti del sistema stradale, se non la verifica di fattibilità per l’itinerario di scenario di by pass a Ponte Nossa (già presente nel PTCP 2004). Per quanto riguarda invece l’Alta Valle, le caratteristiche insediative molto più rade consigliano, come in Val Brembana, di valutare fra le possibili opzioni anche lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico a chiamata, o comunque specificamente adattati per aree a domanda debole. indirizzi e politiche - prolungamento della linea T1 sino a Vertova - sperimentazione di sistemi innovativi a chiamata in Alta Valle - verifica di fattibilità per l’itinerario di scenario di by pass a Ponte Nossa

Relativamente a quanto trattato al Capitolo 25. ambiti e azioni di progettualità strategica (APS) il Comune di Cerete risulta non essere coinvolto in nessuno dei nove ambiti previsti dal Documento di Piano.

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Estratto Disegno di Territorio Dalla Relazione del Disegno di Territorio risulta che il Comune di Cerete è incluso nel Contesto Locale (CL 25 pagina 169 della Relazione) con la seguente scheda di contesto:

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tav. DT_BG – Aggregazioni Territoriali (non in scala)

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Estratto tav. DT_CL25 - Contesti locali

Estratto tav. DT_BG – Ambiti Agricoli Strategici

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Estratto tav. DT_BG – Aree Protette

Estratto tav. DT_BG – Luoghi Sensibili

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Estratto tav. DT_BG – Mosaico della fattibilità Geologica e PAI

Estratto tav. DT_BG – Rete Ecologica Provinciale

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Estratto tav. DT_BG – Rete Verde – Ambiti, Sistemi ed elementi di rilevanza paesistica

Estratto tav. DT_BG – Reti di Mobilità

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Estratto Valutazione Ambientale Strategica – RAPPORTO AMBIENTALE Il Comune di Cerete nella revisione del PGT vigente ha tenuto conto le prescrizioni e le indicazioni contenute nel RA del PTCP ed in particolare fa propria la sintesi degli obiettivi, delle finalità e dei contenuti del Piano stesso. Per una migliore comprensione e completezza viene riportato per estratto quanto contenuto nel RA nella sua ultima stesura dell'ottobre 2019.

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Estratto tav. VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_AAS

Estratto tav. VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_REP

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Estratto tav. VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_RER

Estratto tav. VAS_PTCP_BG_RA_CARTOGRAFIA_RVP

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2.3 IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Il territorio comunale di Cerete è regolamentato dal Piano di Governo del Territorio (PGT) approvato definitivamente con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 in data 18/04/2009 e successive Varianti puntuali: n.1 approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 31/03/2011; n.2 approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 29/08/2011;

Il sistema insediativo residenziale e gli Ambiti di trasformazione Nella stesura del Piano Strategico si è proceduto ad una attenta valutazione a riguardo le possibilità edificatorie residue del PGT vigente, che portano a circa 420 abitanti ancora insediabili. Si è constatato che diverse previsioni non hanno trovato compimento, sia per ragioni di ordine tecnico, che per mancanza di interesse da parte della proprietà delle aree. Il quadro strategico di piano, prevede n. 8 ambiti di trasformazione residenziali, per complessivi 240 abitanti insediabili. PII1 – Novezio – La previsione di Programma Integrato d'Intervento viene stralciata in quanto a tutt'oggi non è stata manifestata nessuna volontà da parte di chiunque di procedere alla sua attuazione. (Scheda 01) PII2 – Cerete Alto – Viene modificata la zonizzazione in quanto il PII è stato completamente realizzato come pure le opere di urbanizzazione e di standard previste. (Scheda 02) PII3 – Cerete Alto – La previsione di Programma Integrato d'Intervento viene stralciata in quanto a tutt'oggi non è stata manifestata nessuna volontà da parte di chiunque di procedere alla sua attuazione. Inoltre, già nelle precedenti varianti alcuni proprietari hanno espresso con lettera la volontà di stralcio delle loro proprietà. (Scheda 03) PII4 – Cerete Basso - Viene confermata la previsione di PGT a riguardo del comparto residenziale soggetto a piano attuativo. (Scheda 04) PII5 - Cerete Basso - Viene confermata la previsione di PGT a riguardo del comparto residenziale soggetto a piano attuativo. (Scheda 05) PII7 – Cerete Alto - Cerete Basso - Viene confermata la previsione di PGT a riguardo del comparto residenziale soggetto a piano attuativo. (Scheda 06) PII8 – Novezio - Viene modificata la zonizzazione in quanto il PII in quanto l'area risulta ora completamente urbanizzata e lo standard della zona è rispettato ampiamente. (Scheda 07) PII9 – Cerete Basso - Viene confermata la previsione di PGT a riguardo del comparto residenziale soggetto a piano attuativo. (Scheda 08)

Il sistema insediativo residenziale negli Ambiti consolidati In relazione agli obiettivi fissati dall’Amministrazione la presente variante ha reso edificabile alcuni lotti di frangia al tessuto edificato per lo più già in zona urbanizzata Variante 2 – Cerete Basso – E' un piccolo appezzamento di frangia a ridosso di un ambito residenziale consolidato a sud che si intende trasformare in area edificabile con gli stessi parametri previsti dell'ambito adiacente. (Scheda 09) Variante 3 – Cerete Basso – Si tratta di una enclave agricola adiacente ad un attività produttiva esistente che intende ampliare la sua unità. (Scheda 10) Variante 4 – Cerete Basso – La variante si propone di recuperare e valorizzare la Cascina Ronchi quale esempio di architettura agricola-montana attraverso l'uso del Piano di Recupero. (Scheda 14)

Il sistema dei servizi in ambito sociale Per quanto concerne le modifiche di variante relative al Piano dei Servizi esso è marginalmente

Pag. n. 69 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione interessato. Variante 1 – Novezio – L'area destinata a Servizi Collettivi con specifica destinazione di Convitto-Colonia estiva, avendo perso la sua peculiarità urbanistica da diverso tempo a seguito della dismissione dell'attività dell'Ente Religioso, ed essendo all'interno del Tessuto Urbanizzato con una dotazione di servizi più che sufficienti, viene conglobata nell'ambito residenziale consolidato. (Scheda 11)

Le scelte per il sistema produttivo A riguardo del sistema produttivo viene fatta una analisi di opportunità e fattibilità della previsione di localizzare un area a campeggio con le relative strutture in zona tra Cerete Basso in prossimità degli impianti sportivi. PII6 – Cerete Basso - La previsione di Programma Integrato d'Intervento viene stralciata in quanto i presupposti di sviluppo turistico risultano attualmente improponibili. (Scheda 12)

Le scelte per il sistema dei servizi e della mobilità A riguardo viene modificato il traccio della variante alla Strada provinciale n. secondo il progetto esecutivo fornito dalla Provincia di Bergamo. (Scheda 13)

2.3.1 Schede di raffronto delle varianti

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Scheda di raffronto delle varianti n. 01

PGT Vigente PII 1 – Località Novezio (SU Ambito4 – Res con PA) ID 006 Superficie mq 3.828,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.152,75 pavimento Volume mc 3.458,26 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 15,28 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 668,60 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante Località Novezio (AG_generico – art. 16 NT del PdR)) ID 006v1 Superficie mq 3.828,00 Territoriale Superficie lorda di mq 0,00 pavimento Volume mc 0,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,00 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,00 fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 71 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 02

PGT Vigente PII 2 – Località Cerete Alto (SU Ambito4 – Res con PA) ID 035 Superficie mq 2.315,00 Territoriale Superficie lorda di mq 697,13 pavimento Volume mc 2.091,40 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 69,71 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 404,34 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante Località Cerete Alto (PR_res_consolidato – art. 13 NT del PdR) ID 035v1 Superficie mq 2.315,00 Territoriale Superficie lorda di mq 697,13 pavimento Volume mc 2.091,40 Indice di utilizzo mq/mq 0,00 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,30 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 69,71 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 404,34 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 72 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 03

PGT Vigente PII 3 – Località Cerete Alto (SU Ambito 4 – Res con PA) ID 038 Superficie mq 8.761,00 Territoriale Superficie lorda di mq 2.628,30 pavimento Volume mc 7.884,90 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 268,08 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 1.519,15 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante Località Cerete Alto (AG_generico – art. 16 NT del PdR) ID 038v1 Superficie mq 8.761,00 Territoriale Superficie lorda di mq 0,00 pavimento Volume mc 0,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,00 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,00 fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 73 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 04

PGT Vigente PII 4 – Località Cerete Basso (SU Ambito 4 – Res con PA) ID 210 Superficie mq 7.261,00 Territoriale Superficie lorda di mq 2.186,56 pavimento Volume mc 6.559,67 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 218,66 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 1.268,20 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante ATR 3 – Località Cerete Basso (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 210 Superficie mq 7.261,00 Territoriale Superficie lorda di mq 2.186,56 pavimento Volume mc 6.559,67 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 218,66 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 1.268,20 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 74 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 05

PGT Vigente PII 5 – Località Cerete Basso ID 202 Superficie mq 6.187,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.856,10 pavimento Volume mc 5.568,30 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 189,32 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 1.082,83 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante ATR 4 – Località Cerete Basso (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 202 Superficie mq 6.187,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.856,10 pavimento Volume mc 5.568,30 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 189,32 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 1.082,83 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 75 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 06

PGT Vigente PII 7 – Località Cerete Alto (SU Ambito 4 – Res con PA) ID 081 Superficie mq 2.447,00 Territoriale Superficie lorda di mq 736,88 pavimento Volume mc 2.210,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq.73,69 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 427,39 2 mq ogni mq di Slp = 1.473,76 Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante ATR 1 – Località Cerete Alto (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 081 Superficie mq 2.447,00 Territoriale Superficie lorda di mq 736,88 pavimento Volume mc 2.210,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq.73,69 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 427,39 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 76 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 07

PGT Vigente PII 8 – Località Novezio (SU Ambito 4 – Res. con PA) ID 262 Superficie mq 2.300,00 Territoriale Superficie lorda di mq 692,61 pavimento Volume mc 2.077,84 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 69,27 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 401,72 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante Località Novezio (PR_res_consolidato – art. 13 NT del PdR) ID 262v1 Superficie mq 2.300,00 Fondiaria Superficie lorda di mq 690,00 pavimento Volume mc 2.070,00 Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,30 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 69,27 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 401,72 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 77 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 08

PGT Vigente PII 9 – Località Cerete Basso (SU Ambito 4 – Res. con PA) ID 116 Superficie mq 2.705,00 Territoriale Superficie lorda di mq 811,50 pavimento Volume mc 2.434,50 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 81,77 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 469,04 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante Località Cerete Basso (AP_valorizzazione paesaggio/AG_generico – art. 16 NT del PdR) ID 116v1 Superficie mq 2.555,00 Territoriale Superficie lorda di mq 0,00 pavimento Volume mc 0,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,00 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,00 fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 78 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 09

PGT Vigente Località Cerete Basso (ST Ambito Risp. Infrastrutture – ST Ambito Agricolo) ID 215 (parte) – 220 (parte) Superficie 1.594,00 mq Territoriale 2.050,00 Superficie lorda di mq 0,00 pavimento Volume mc 0,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,00 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,00 fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

PGT in Variante Località Cerete Basso (PR_res_consolidato – art. 13 NT del PdR) ID 215v6 - 220v2 Superficie mq 3.644,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.093,00 pavimento Volume mc 3.279,60 Indice di utilizzo mq/mq 0,00 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,30 fondiario Dotazione di servizi Localizzati per parcheggio pubblico: (PdS: 34 mq ogni mq. 0 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 743,24

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 79 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 10

PGT Vigente Località Cerete Basso (ST Ambito Agricolo e ST Ambito Risp. Infrastrutture) ID 208 e 213 Superficie 3.839,00 mq Territoriale 1.346,00 e 645,00 Superficie lorda di mq 0,00 pavimento Volume mc 0,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,00 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,00 fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

PGT in Variante Località Cerete Basso (PR_prod_consolidato – art. 14 NT del PdR) ID 208v1 – 213v3 - 213v2 Superficie mq 5.830,00 Territoriale Superficie lorda di mq pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq 2,00 fondiario Localizzazione per parcheggi pubblici: 1 Dotazione di servizi mq/3,3 mq Slp

Dotazione qualità aggiuntiva per Per parcheggi: 10% della Slp obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 80 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 11

PGT Vigente PdS – Località Novezio (SS Ambito Servizi Coll-Istr) ID 23 Superficie mq 3.019,00 Territoriale Superficie lorda di mq pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

PGT in Variante PdS – Località Novezio (PR_res_consolidato – art. 13 NT del PdR) ID 23v1 Superficie mq 3.019,00 Territoriale Superficie lorda di mq 905,70 pavimento Volume mc 2.717,10 Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,30 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq.92,38 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 523,49 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 81 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 12

PGT Vigente PII6 – Località Cerete Basso – Area a campeggio (SU Ambito – Produttivo con PA) ID 049 Superficie mq 77.251,55 Territoriale Superficie lorda di mq 1.400,00 pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 700,00 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 2 mq ogni mq di Slp = mq. 2.800,00 Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante PII6 – Località Cerete Basso – (AG_generico art. 16 NT del PdR) ID 049v1 Superficie mq 0,00 Territoriale Superficie lorda di mq 0,00 pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 82 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 13

PGT Vigente Strada Provinciale n. 53 – Località Cerete Basso (variante all'abitato di Cerete Basso) ID 104 (in parte – 234 - 236 Superficie 4.207 + 25,31 + mq Territoriale 314,60 Superficie lorda di mq pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

PGT in Variante Strada Provinciale n. 53 – Località Cerete Basso (AP_valorizzazione paesaggio – art. 16 NT del PdR) ID Superficie 4.207 + 25,31 + mq Territoriale 314,60 Superficie lorda di mq pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 83 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 14

PGT Vigente Cascina Ronchi – Località Cerete Basso (ST Ambito Salvaguardia paesaggistica) ID 001 (in parte) Superficie mq 3.487,10 Territoriale Superficie lorda di mq pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

PGT in Variante Cascina Ronchi – Località Cerete Basso (PR_naf) ID 001v2 Superficie mq 3.487,10 Territoriale Superficie lorda di mq pavimento Volume mc Indice di utilizzo mq/mq territoriale Indice di utilizzo mq/mq fondiario Dotazione di servizi (PdS: 34 mq ogni 50 mq di Slp)

Dotazione qualità aggiuntiva per obiettivi A.C.

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 84 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Scheda di raffronto delle varianti n. 15

PGT Vigente PII 10 – Località Cerete Basso (SU Ambito4 – Res con PA) ID 180 Superficie mq 1.436,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.432,43 pavimento Volume mc 1.297,30 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 43,24 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 250,81 2 mq ogni mq di Slp Dotazione qualità L'ambito non concorre alla realizzazione aggiuntiva per di aree obiettivo specifiche, ma obiettivi A.C. concorre alla attuazione del complesso delle aree obiettivo

PGT in Variante ATR 2 – Località Cerete Basso (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 180 Superficie mq 1.436,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.432,43 pavimento Volume mc 1.297,30 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 43,24 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 250,81 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ID = numero identificativo dell'area per il calcolo delle superfici Gli ID del PGT Vigente sono riportati nell'allegato A034 Gli ID del PGT in Variante sono riportati nell'allegato

Pag. n. 85 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

2.3.2 Dimensionamento della Variante e raffronto con il PGT vigente Di seguito vengono proposte le risultanze relative al dimensionamento di piano negli Ambiti Residenziale e Produttivo

PGT VIGENTE

Superficie Superficie Indice di Indice di N. Territoriale/Fo lorda di Volume utilizzo utlizzo Ambito residenziale Scheda ndiaria pavimeto territoriale fondiario mq mq mc mq/mq mq/mq 01 SU Ambito 4-Res con PA 3.828,00 1.152,75 3.458,26 0,30 0,39 02 SU Ambito 4-Res con PA 2.315,00 697,13 2.091,40 0,30 0,39 03 SU Ambito 4-Res con PA 8.761,00 2.629,30 7.884,90 0,30 0,39 04 SU Ambito 4-Res con PA 7.261,00 2.186,56 6.559,67 0,30 0,39 05 SU Ambito 4-Res con PA 6.187,00 1.856,30 5.568,30 0,30 0,39 06 SU Ambito 4-Res con PA 2.447,00 736,88 2.210,65 0,30 0,39 07 SU Ambito 4-Res con PA 2.300,00 692,61 2.077,84 0,30 0,39 08 SU Ambito 4-Res con PA 2.705,00 811,50 2.434,50 0,30 0,39 15 SU Ambito 4-Res con PA 1.436,00 432,43 1.297,30 0,30 0,39

Totale Ambito residenziale 37.240,00 11.195,46 33.582,82

Ambito produttivo

12 SU Ambito 4 Pro con PA 77.251,55 1.400,00

PGT IN VARIANTE

Superficie Indice di Indice di Superficie N. lorda di Volume utilizzo utlizzo Ambito residenziale Territoriale Scheda pavimeto territoriale fondiario mq mq mc mq/mq mq/mq 04 ATR3 (AT_res) 7.261,00 2.186,56 6.559,67 0,30 0,39 05 ATR4 (AT_res) 6.187,00 1.856,30 5.568,30 0,30 0,39 06 ATR1 (AT_res) 2.447,00 736,88 2.210,65 0,30 0,39 15 ATR2 (AT_res) 1.436,00 432,43 1.297,30 0,30 0,39 07 PR_res_consolidato 2.300,00 600,00 2.070,00 0,30 09 PR_res_consolidato 3.644,00 1.093,00 3.279,60 0,30 11 PR_res_consolidato 3.019,00 905,70 2.717,10 0,30 14 PR_naf 3.487,00

Pag. n. 86 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Superficie Indice di Indice di Superficie N. lorda di Volume utilizzo utlizzo Ambito residenziale Territoriale Scheda pavimeto territoriale fondiario mq mq mc mq/mq mq/mq Totale Ambito residenziale 29.781,00 7.810,87 23.702,62

Ambito produttivo 10 PR_prod_consolidato 5.830,00 2,00

Pag. n. 87 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

DOTAZIONE DI SERVIZI INDOTTA DALL'INTERVENTO dal PdS vigente risulta che il PGT ha una dotazione di 34 mq. Di area per servizi ogni 50 mq. Di Slp.

Servizio mq/ab % 1 Istruzione 6 17,65 2 Assistenza e Sanità 1 2,94 3 Interesse comune 6 17,65 4 Tempo libero 2 5,88 5 Infrastrutture e Parcheggi 5 14,71 6 Verde ed impianti Sportivi 14 41,18 TOTALE 34 100,00

PGT VIGENTE

Superficie SERVIZI N. Superficie Ambito residenziale lorda di Scheda Territoriale pavimeto localizzati nel non somma PA localizzati mq mq mq mq mq 01 SU Ambito 4-Res con PA 3.828,00 1.152,75 15,28 668,60 683,88 02 SU Ambito 4-Res con PA 2.315,00 697,13 69,71 404,34 474,05 03 SU Ambito 4-Res con PA 8.761,00 2.629,30 268,08 1.519,15 1.787,23 04 SU Ambito 4-Res con PA 7.261,00 2.186,56 218,66 1.268,20 1.486,86 05 SU Ambito 4-Res con PA 6.187,00 1.856,30 189,32 1.082,83 1.272,15 06 SU Ambito 4-Res con PA 2.447,00 736,88 73,69 427,39 501,08 07 SU Ambito 4-Res con PA 2.300,00 692,61 69,27 401,72 470,99 08 SU Ambito 4-Res con PA 2.705,00 811,50 81,77 469,04 550,81 15 SU Ambito 4-Res con PA 1.436,00 432,43 43,24 250,81 294,05

Totale Ambito residenziale 37.240,00 11.195,46 7.521,10 15.042,20 22.563,30

Pag. n. 88 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

PGT IN VARIANTE

Superficie SERVIZI N. Ambito di trasformazione Superficie lorda di Scheda residenziale Territoriale pavimento localizzati nel non somma PA localizzati mq mq mq mq mq 04 ATR3 (AT_res) 7.261,00 2.186,56 218,66 1.268,20 1.486,86 05 ATR4 (AT_res) 6.187,00 1.856,30 189,32 1.082,83 1.272,15 06 ATR1 (AT_res) 2.447,00 736,88 73,69 427,39 501,08 15 ATR2 (AT_res) 1.436,00 432,43 43,24 250,81 294,05 07 PR_res_consolidato 2.300,00 600,00 69,27 401,72 470,99 09 PR_res_consolidato 3.644,00 1.093,00 0,00 743,24 743,24 11 PR_res_consolidato 3.019,00 905,70 92,38 523,49 615,87 14 PR_naf 3.487,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale Ambito residenziale 29.781,00 7.810,87 5.384,24 10.768,48 16.152,72

DOTAZIONE STANDARD DI QUALITA' AGGIUNTIVA PER OBIETTIVI PROPOSTI DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER IL PGT VIGENTE

N. Superficie Superficie lorda Superficie Ambito di trasformazione residenziale Scheda Territoriale di pavimento qualitativa

mq mq mq 01 SU Ambito 4-Res con PA 3.828,00 1.152,75 2.305,50 02 SU Ambito 4-Res con PA 2.315,00 697,13 1.394,26 03 SU Ambito 4-Res con PA 8.761,00 2.629,30 5.258,60 04 SU Ambito 4-Res con PA 7.261,00 2.186,56 4.373,12 05 SU Ambito 4-Res con PA 6.187,00 1.856,30 3.712,60 06 SU Ambito 4-Res con PA 2.447,00 736,88 1.473,76 07 SU Ambito 4-Res con PA 2.300,00 692,61 1.385,23 08 SU Ambito 4-Res con PA 2.705,00 811,50 1.623,00 15 SU Ambito 4-Res con PA 1.436,00 432,43 0,00 Totale Ambito residenziale 37.240,00 11.195,46 21.526,07

DOTAZIONE STANDARD DI QUALITA' AGGIUNTIVA PER OBIETTIVI PROPOSTI DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER IL PGT IN VARIANTE

L'Amministrazione comunale, visto il perdurare della crisi edilizia e nella volontà di supportare lo

Pag. n. 89 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione sviluppo del paese recuperando altrove risorse per la realizzazione dei suoi obiettivi, ha deciso di rinunciare alla richiesta di uno standard suppletivo oltre a quello previsto dalla legislazione vigente

TABELLA RIASSUNTIVA DELLE VARIAZIONI

N. PGT Vigente PGT Variante Sche Ambito Superficie Ambito Superficie da Territoriale Territoriale 01 SU Ambito 4-Res con PA 3.828,00 AG_generico 3.828,00 02 SU Ambito 4-Res con PA 2.315,00 PR_res_consolidato 2.315,00 03 SU Ambito 4-Res con PA 8.761,00 AG_generico 8.761,00 04 SU Ambito 4-Res con PA 7.261,00 ATR3 (AT_res) 7.261,00 05 SU Ambito 4-Res con PA 6.187,00 ATR4 (AT_res) 6.187,00 06 SU Ambito 4-Res con PA 2.447,00 ATR1 (AT_res) 2.447,00 07 SU Ambito 4-Res con PA 2.300,00 PR_res_consolidato 2.300,00 08 SU Ambito 4-Res con PA 2.705,00 AP_valorizzazione paesaggio 2.555,00 09 ST Ambito Risp. Infrastrutture 1.594,00 PR_res_consolidato ST Ambito Agricolo 2.050,00 3.644,00 10 ST Ambito Agricolo 3.839,00 PR_prod_consolidato ST Ambito Risp. Infrastrutture 1.346,00 645,00 5.830,00 11 SS Ambito Servizi Coll-Istr 3.019,00 PR_res_consolidato 3.019,00 12 SU Ambito 4 Pro con PA 77.251,55 AG_generico 77.251,00 13 Nuova provinciale 4.546,91 AP_valorizzazione paesaggio 4.546,91 14 ST Ambito Salvaguardia PR_naf paesaggistica 3.487,00 3.487,00 15 SU Ambito 4-Res con PA 1.436,00 ATR2 (AT_res) 1.436,00

Legenda destinazione urbanistica Residenza Produttivo/economico Agricolo - Salvaguardia Servizi/Infrastrutture

Pag. n. 90 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SCHEMA RIASSUNTIVO DEL PGT

SUPERFICIE IN MQ. DESCRIZIONE PGT IN DIFFERENZA PGT VIGENTE VARIANTE SISTEMA DELLA MOBILITÀ 22.042 20.142 -1.900 SISTEMA DEI SERVIZI 154.218 156.801 2.583 SISTEMA AGRICOLO E DELLE TUTELE AMBIENTALI 12.884.685 13.043.475 158.790 SISTEMA URBANO 689.081 618.933 -70.148 Altre 189.974 100.650 -89.324 Totale 13.940.000 13.940.000 0

DESCRIZIONE PGT IN VARIANTE % territoriale SISTEMA DELLA MOBILITÀ 20.142 0,14% SISTEMA DEI SERVIZI 156.801 1,12% SISTEMA AGRICOLO E DELLE TUTELE AMBIENTALI 13.043.475 93,57% SISTEMA URBANO 618.933 4,44% Altre 100.650 0,72% Totale 13.940.000 100,00%

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3. I TEMI AFFRONTATI CON LA VARIANTE

Linee guida della presente variante sono i disposti della legge Regionale n.31 del 2014 e le conseguente Legge Regionale n.16 del 26.05.2017, che fissano i criteri a riguardo delle possibili varianti ai Piani di Governo, evidenziando la specifica necessità di salvaguardare il territorio, con particolare riguardo al non incremento del «Consumo del Suolo». A seguito dei disposti dell’art. 1 della citata Legge n.16/2017 in assenza delle modifiche al PTCP della provincia, in caso di variante al PGT deve essere dimostrato che non vi è alcun incremento di previsioni di consumo del suolo rispetto al PGT vigente (Revisione generale variante). Così come evidenziato nelle deliberazioni di Giunta Municipale per l’avvio della procedura della variante al PGT l’Amministrazione Comunale intende revisionare alcuni aspetti del PGT vigente che in questi anni hanno manifestato particolari criticità.

Per quanto concerne il Documento di Piano non si intende definire nuovi Ambiti di Trasformazione rispetto a quelli previsti da PGT vigente. È necessario procedere altresì ad una verifica dei parametri urbanistici e/o delle destinazioni d’uso di alcuni ambiti di trasformazione, in quanto si è dimostrata la difficoltà da parte dei soggetti attuatori a dare compimento alle indicazioni previste nelle schede d’ambito, anche in considerazione delle mutate situazioni economiche rispetto all’epoca di redazione del PGT. Inoltre si è proceduto alla cancellazione di quegli ambiti che nel tempo i proprietari non hanno manifestato nessuna volontà attuativa. In relazione alle linee di azione fissate dall’Amministrazione Comunale la presente variante al Documento di Piano interessa una rivisitazione delle previsioni inerenti alcuni Ambiti di Trasformazione in particolare: PII 1 – Novezio Stralcio. L'ambito viene stralciato e ricondotto a zona agricola perché dalla approvazione del PGT i proprietari non hanno mai manifestato nessuna volontà attuativa. PII 8 – Novezio Modifica. Viene eliminato dall’ambito di trasformazione e ricondotto nel Piano delle Regole in quanto area già urbanizzata all'interno del perimetro edificato. PII 3 – Cerete Alto Stralcio. L'ambito viene stralciato e ricondotto a zona agricola perché dalla approvazione del PGT i proprietari non hanno mai manifestato nessuna volontà attuativa. PII 2 – Cerete Alto Modifica. Viene eliminato dall’ambito di trasformazione e ricondotto nel Piano delle Regole in quanto l'intervento attuativo previsto si è concluso e pertanto l'area è da considerarsi compresa nel Piano delle Regole. PII 9 – Cerete Basso Stralcio. L'ambito viene stralciato e ricondotto a zona agricola perché dalla approvazione del PGT i proprietari hanno manifestato una volontà attuativa incerta e a volte contraria alle indicazioni di sviluppo dell'abitato. PII 6 – Cerete Basso Stralcio. L'intera area viene stralciata in quanto i presupposti di sviluppo risultano attualmente improponibili.

Vengono riconfermati i seguenti ambiti:

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ATR 1 – Cerete Alto (ex PII 7) ATR 2 – Cerete Basso (ex PII 10) ATR 3 – Cerete Basso (ex PII 4) ATR 4 – Cerete Basso (ex PII 5)

Particolare importanza nella redazione della variante, è stata data ad una revisione della normativa del PdR, sia per uniformarla al quadro legislativo statale e regionale formatosi successivamente all’approvazione del PGT, sia per coordinarla e adeguarla alle Norme Tecniche dei PGT dei Comuni dell'Unione della Presolana. Per quanto concerne eventuali nuove previsioni, anche in considerazione delle richieste pervenute dai cittadini in questa fase di avvio della procedura di variante, l’Amministrazione Comunale intende adottare criteri selettivi nelle proprie scelte, indirizzati principalmente alla tutela e salvaguardia del territorio nel rispetto, sia delle valenze ambientali presenti, che delle problematiche di tipo idrogeologico in essere. Attenta valutazione sarà fatta nell’eventuale scelta di concedere modeste possibilità edificatoria in aree all’interno del Tessuto Urbano Edificato, o quanto meno di frangia, e dotate comunque dei principali servizi di urbanizzazione. Il bilancio in materia di consumo del suolo, dovrà comunque essere pari. In sede di variante si procederà inoltre alla verifica relativa all’adeguamento degli elaborati di Piano agli atti di Valenza Sovracomunale intervenuti successivamente all’approvazione del PGT. In relazione agli obiettivi fissati dall’Amministrazione in sede di avvio del procedimento con deliberazione n. 75 del 09/10/2014 la presente variante ha reso edificabile alcuni lotti di frangia al tessuto edificato per lo più serviti da urbanizzazioni Variante 2 – Cerete Basso – E' un piccolo appezzamento di frangia a ridosso di un ambito residenziale consolidato a sud che si intende trasformare in area edificabile con gli stessi parametri previsti dell'ambito adiacente. Variante 3 – Cerete Basso – Si tratta di una enclave agricola adiacente ad un attività produttiva esistente che intende ampliare la sua unità. Variante 4 – Cerete Basso – La variante si propone di recuperare e valorizzare la Cascina Ronchi quale esempio di architettura agricola-montana attraverso l'uso del Piano di Recupero.

Per quanto concerne le modifiche di variante relative al Piano dei Servizi esso è marginalmente interessato. Variante 1 – Novezio – L'area destinata a Servizi Collettivi con specifica destinazione di Convitto-Colonia estiva, avendo perso la sua peculiarità urbanistica da diverso tempo a seguito della dismissione dell'attività dell'Ente Religioso, ed essendo all'interno del Tessuto Urbanizzato con una dotazione di servizi più che sufficienti, viene conglobata nell'ambito residenziale consolidato.

La viabilità interna e quella storica vengono riconfermate; mentre la previsione di variante alla SP 53 viene rettificata e resa conforme al progetto esecutivo della Provincia di Bergamo.

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4. AGGIORNAMENTO DELLE LINEE STRATEGICHE DEL DOCUMENTO DI PIANO (ALLEGATO AL P.G.T. APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO9 COMUNALE N. 22 del 18/04/2009 pubblicato sul BURL del 10/03/201, modificato con successiva Variante n. 1 approvata con delibera di C.C. n. 6 del 31/03/2011 e Variante n.2, approvata con delibera di C.C. n. 48 del 29/12/2011)

4.1. LE DETERMINAZIONI DI PIANO

Determinazione degli obiettivi di sviluppo del piano

Al fine di fissare in via preliminare gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del P.G.T., il Documento di Piano si basa su una ipotesi di dimensionamento calcolato tradizionalmente in base ad uno scenario di sviluppo della popolazione e conseguente fabbisogno abitativo (con proiezione temporale pari convenzionalmente ad un decennio) derivante dall’analisi dei seguenti fattori: -andamento della crescita demografica basata su saldi naturali (nati/morti); -andamento della crescita demografica basata su saldi sociali (immigrati/emigrati); -andamento dei principali caratteri della popolazione e dei fenomeni di sviluppo socio economico (struttura e trasformazione delle famiglie, aggregazione e disaggregazione familiare, nuzialità, classi d’età della popolazione, ecc.). Il risultato fornisce un dato (teorico) di circa 140 nuovi alloggi ( 420 nuovi vani d’abitazione), pari ad un fabbisogno complessivo di circa 21.000 mq. di superficie lorda di pavimento (63.000 mc.) di nuova edificazione residenziale da prevedere nelle ipotesi di sviluppo urbanistico del Piano di Governo del Territorio. Occorre tuttavia precisare che si tratta di proiezioni del tutto teoriche, che potrebbero facilmente essere contraddette dall’evolversi delle situazioni reali anche per il crearsi di fenomeni e condizioni sociali ed economiche non prevedibili. Tale ipotesi viene ridotta in considerazione del fatto che il Comune intende contenere il suo sviluppo in modo da avere una espansione armonica e realistica dell'attuale situazione socio-economica. Con riferimento particolare alla legge regionale n.12/2005, occorre specificare che, avendo la medesima abrogato, fra le altre, la legge regionale n.1/2001 che al titolo terzo stabiliva in 150 mc../abitante (o 50 mq. di s.l.p./abitante) il valore medio in base al quale determinare la capacità insediativa residenziale dei piani ed interventi urbanistici, senza provvedere ad individuare alcun parametro confermativo o sostitutivo del precedente, il presente Documento di Piano conferma a tal fine il valore già previsto, pari a 150 mc./abitante. Inoltre, per quanto concerne la tipologia dei servizi e delle attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale, per effetto della abrogazione, fra le altre, delle leggi regionali n. 51/1975 e n.1/2001 da parte della legge regionale n.12/2005, non avendo provveduto peraltro la medesima ad effettuare una definizione confermativa o sostitutiva delle precedenti in ordine alla tipologia e qualità di detti servizi ed attrezzature, deve essere considerata a tal fine la norma di riferimento nazionale, rappresentata dal Decreto Interministeriale 2 aprile 1968 n.1444, il quale all’art. 3 stabilisce che sono da considerare spazi pubblici da assicurare a servizio degli abitanti (i cosiddetti “standards urbanistici” e con esclusione degli spazi destinati a sedi viarie) i seguenti: • aree per l’istruzione, dagli asili nido alla scuola dell’obbligo ( pubbliche e private) • aree da destinare ad attrezzature di interesse comune: religiose, assistenziali, culturali, sociali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi, ecc. ( pubbliche e private)

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• aree attrezzate a parco, per il gioco e lo sport, con esclusione delle fasce verdi lungo le strade; • aree per parcheggi. Le definizioni di cui sopra valgono anche per gli insediamenti produttivi (ai sensi dell’art. 5 del D.I. 2 aprile 1968 n.1444), mentre per le attività commerciali restano vigenti le normative regionali e nazionali di settore, con particolare riferimento alla legge regionale 23 luglio 1999 n. 14 e al regolamento regionale 21 luglio 2000 n. 3. Le tabelle che seguono illustrano i dati di riferimento utilizzati per la costruzione delle ipotesi di sviluppo e conseguenti fabbisogni abitativi, in base ai quali sono derivati i dati teorici riferiti al dimensionamento del Documento di Piano.

4.1.1 Demografia e Economia

TENDENZA 2011 – 2021 SU BASE CENSUARIA

Provincia di Anno censuario Cerete LOMBARDIA Bergamo 1861 776 357220 3160481 1871 786 373727 3528732 1881 928 395766 3729927 1901 1053 458120 4313893 1911 1225 528442 4889178 1921 1369 567842 5186288 1931 1338 599536 5595915 1941 1224 592975 5836342 1951 1269 681417 6566154 1961 1136 727758 7406152 1971 1064 807914 8543387 1981 1166 874035 8891652 1991 1174 909692 8856074 2001 1378 973129 9032554 2011 1358 2021 1388

Tendenza 2011 - 2021 su base censuaria 1600

1400

1200

1000

800

600

400

200

0 1861 1901 1951 2001 2011 2021

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TENDENZA 2021 – 2031 SU BASE CENSUARIA

Provincia di Anno censuario Cerete LOMBARDIA Bergamo 1861 776 357220 3160481 1871 786 373727 3528732 1881 928 395766 3729927 1901 1053 458120 4313893 1911 1225 528442 4889178 1921 1369 567842 5186288 1931 1338 599536 5595915 1941 1224 592975 5836342 1951 1269 681417 6566154 1961 1136 727758 7406152 1971 1064 807914 8543387 1981 1166 874035 8891652 1991 1174 909692 8856074 2001 1378 973129 9032554 2011 1646 1086277 9704151 2021 1460 2031 1495

Tendenza 2021-2031 su base censuaria

1800 1600 1400 1200 1000 800 600 400 200 0 1861 1901 1951 2001 2011 2021 2031

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TENDENZA 2011 – 2016 SU BASE ANNUA

Provincia di Anno Cerete LOMBARDIA Bergamo 1991 1172 909951 8853461 1992 1181 916467 8874301 1993 1175 921294 8875392 1994 1180 925775 8876001 1995 1209 931782 8881351 1996 1260 938186 8901561 1997 1282 944526 8922371 1998 1295 951302 8944602 1999 1333 958958 8971154 2000 1353 966642 9004084 2001 1386 973129 9032554 2002 1436 986924 9108645 2003 1498 1003808 9246796 2004 1531 1022428 9393092 2005 1563 1033848 9475202 2006 1590 1044820 9545441 2011 1716 2016 1867

Tendenza 2011-2016 su base annuale 2000

1800

1600

1400

1200

1000

800

600

400

200

0 1991 1995 2000anno 2006 2011 2016

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TENDENZA 2021-2026 SU BASE ANNUA

Provincia di Anno Cerete LOMBARDIA Bergamo 1991 1172 909951 8853461 1992 1181 916467 8874301 1993 1175 921294 8875392 1994 1180 925775 8876001 1995 1209 931782 8881351 1996 1260 938186 8901561 1997 1282 944526 8922371 1998 1295 951302 8944602 1999 1333 958958 8971154 2000 1353 966642 9004084 2001 1386 973129 9032554 2002 1436 986924 9108645 2003 1498 1003808 9246796 2004 1531 1022428 9393092 2005 1563 1033848 9475202 2006 1590 1044820 9545441 2007 1592 1059593 9642406 2008 1632 1075592 9742676 2009 1642 1087204 9826141 2010 1669 1098740 9917714 2011 1642 1086890 9700881 2012 1643 1094062 9794525 2013 1639 1107441 9973397 2014 1639 1108853 10002615 2015 1610 1108298 10008349 2016 1597 1109933 10019166 2021 1851 2026 1965

Tendenza 2021-2026 su base annuale

2500 2000 1500 1000 500 0 1991 1995 2000 2006 2011 2016 2021 2026 anno

Pag. n. 98 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

21 – Movimenti anagrafici della popolazione residente. Totale. Unità di misura: Valori assoluti.

Popolazione Movimenti naturali Trasferimenti di residenza Popolazione Famiglie al 1° gennaio Nati Morti Iscritti Cancellati al 31 dic anno vivi Saldo naturale Totale TotaleSaldo migra 1996 1239 13 9 4 42 25 17 1260 492 1997 1260 12 12 0 49 27 22 1282 505 1998 1282 14 16 -2 48 33 15 1295 510 1999 1295 12 12 0 56 18 38 1333 531 2000 1333 13 13 0 46 26 20 1353 547 2001 1353 13 9 4 52 23 29 1386 566 2002 1386 15 17 -2 72 20 52 1436 590 2003 1436 19 16 3 87 28 59 1498 613 2004 1498 21 13 8 65 40 25 1531 622 2005 1531 22 8 14 80 62 18 1563 633 2006 1563 13 10 3 76 52 24 1590 653 2011 1714 22 11 10 100 60 40 1765 738 2016 1882 25 11 14 120 74 45 1942 822

Tendenza 2011-2016 su base bilancio demografico 70

60

50

40

30

20

10

0

-10 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2011 2016

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21 – Movimenti anagrafici della popolazione residente. Totale. Unità di misura: Valori assoluti.

Popolazione Movimenti naturali Trasferimenti di residenza Popolazione Famiglie al 1° gennaio Nati Morti Iscritti Cancellati al 31 dic anno vivi Saldo naturale Totale TotaleSaldo migra 1996 1239 13 9 4 42 25 17 1260 492 1997 1260 12 12 0 49 27 22 1282 505 1998 1282 14 16 -2 48 33 15 1295 510 1999 1295 12 12 0 56 18 38 1333 531 2000 1333 13 13 0 46 26 20 1353 547 2001 1353 13 9 4 52 23 29 1386 566 2002 1386 15 17 -2 72 20 52 1436 590 2003 1436 19 16 3 87 28 59 1498 613 2004 1498 21 13 8 65 40 25 1531 622 2005 1531 22 8 14 80 62 18 1563 633 2006 1563 13 10 3 76 52 24 1590 653 2007 1580 19 10 9 67 64 3 1592 663 2008 1592 20 14 6 78 44 34 1632 688 2009 1632 14 14 0 49 39 10 1642 697 2010 1642 18 14 4 57 34 23 1669 719 2011 1669 11 15 -4 36 52 -16 1642 708 2012 1642 15 21 -6 56 49 7 1643 716 2013 1643 17 14 3 51 58 -7 1639 716 2014 1639 13 14 -1 52 51 1 1639 719 2015 1639 16 17 -1 32 60 -28 1610 715 2016 1610 16 20 -4 38 47 -9 1597 717 2021 1843 17 17 -1 49 66 -18 1824 824 2026 1957 17 19 -2 46 74 -29 1927 887

Tendenza 2021-2026 su base bilancio demografico

80

60

40

20

0

-20

-40 19961997199819992000200120022003200420052006200720082009201020112012201320142015201620212026

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22 – Popolazione residente totale per classe di età e stato civile. Totali al 1.1.

CLASSI DI ETA' anno 0-5 6-10 11-14 15-19 20-24 25-29 30-59 60-64 65 e + Totale 1999 74 39 55 81 91 117 563 61 214 1295 2000 76 40 51 74 103 119 586 64 220 1333 2001 82 41 44 71 100 121 608 65 221 1353 2003 85 55 36 74 94 119 667 83 217 1430 2004 95 68 32 68 96 112 706 95 216 1488 2005 99 78 35 59 83 119 724 103 221 1521 2006 108 85 39 55 78 109 743 107 229 1553 2007 100 80 49 50 82 108 751 119 241 1580 2012 125 118 29 35 69 104 893 154 241 1772 2017 146 150 21 18 57 98 1020 191 252 1957

Tendenza 2012-2017 su base classi di età 1200

1000

800 1999 2004 2007 600 2012 2017

400

200

0 0-5 6-10 11-14 15-19classi 20-24 di età 25-29 30-59 60-64 65 e +

Pag. n. 101 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

22 – Popolazione residente totale per classe di età e stato civile. Totali al 1.1.

CLASSI DI ETA' anno 0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-59 60-64 65 e + Totale 1999 74 39 55 81 91 117 563 61 214 1295 2000 76 40 51 74 103 119 586 64 220 1333 2001 82 41 44 71 100 121 608 65 221 1353 2003 85 55 36 74 94 119 667 83 217 1430 2004 95 68 32 68 96 112 706 95 216 1488 2005 99 78 35 59 83 119 724 103 221 1521 2006 108 85 39 55 78 109 743 107 229 1553 2007 100 80 49 50 82 108 751 119 241 1580 2008 83 80 76 42 79 95 755 123 259 1592 2009 86 82 84 45 76 98 758 126 277 1632 2010 82 84 87 51 66 100 750 128 294 1642 2011 83 88 87 56 64 92 755 134 310 1669 2012 82 85 82 62 49 98 723 129 332 1642 2013 80 86 80 72 39 94 729 119 344 1643 2014 77 86 79 82 42 80 712 116 365 1639 2015 75 88 77 83 50 68 725 110 363 1639 2016 74 83 84 75 62 58 687 109 378 1610 2011 83 82 72 64 62 90 726 116 310 1610 2026 76 126 118 64 10 43 840 169 472 1921

Tendenza 2021-2026 su base classi di età 1999 2000 2001 2003 1000 2004 2005 2006 2007 800 2008 2009 2010 2011 600 2012 2013 2014 2015 400 2016 2021 2026 200

0 0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-59 60-64 65 e + classi di età

Pag. n. 102 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

TENDENZA 2011 – 2016 SU BASE FAMIGLIE

Provincia di Anno Famiglie LOMBARDIA Bergamo 1993 455 335598 3435514 1994 464 342574 3499597 1995 479 347100 3527243 1996 492 352389 3569606 1997 505 357548 3601678 1998 510 362693 3653514 1999 531 369344 3702324 2000 547 374852 3743168 2001 566 375779 3652954 2002 590 0 n.d. 2003 613 398819 3858736 2004 622 408263 3955656 2005 633 415496 4016233 2006 653 422964 4072207 2011 728 2016 807

Tendenza 2011-2016 su base famiglie 900

800

700

600

500

400

300

200

100

0 1993 1996 2000anno 2006 2011 2016

Pag. n. 103 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

TENDENZA 2021 – 2026 SU BASE FAMIGLIE

Provincia di Anno Famiglie LOMBARDIA Bergamo 1993 455 335598 3435514 1994 464 342574 3499597 1995 479 347100 3527243 1996 492 352389 3569606 1997 505 357548 3601678 1998 510 362693 3653514 1999 531 369344 3702324 2000 547 374852 3743168 2001 566 375779 3652954 2002 590 0 n.d. 2003 613 398819 3858736 2004 622 408263 3955656 2005 633 415496 4016233 2006 653 422964 4072207 2007 663 431840 4132818 2008 688 439744 4203176 2009 697 446051 4249155 2010 719 451970 4306626 2011 708 456076 4364713 2012 716 459100 4409655 2013 716 458207 4396094 2014 719 460100 4400798 2015 715 461565 4416351 2016 717 463732 4439434 2021 829 2026 895

Tendenza 2021-2026 su base famiglie

1000

800

600

400

200

0 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016 2026 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015 2021 anno

Pag. n. 104 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

24 – Popolazione straniera residente per classe di età al 1.1. Totale.

CLASSI DI ETA' anno 0-5 6-10 11-14 15-19 20-24 25-29 30-59 60-64 65 e + Totale 2005 4 3 0 2 3 5 25 0 1 43 2006 8 4 2 2 4 6 31 0 1 58 2007 8 3 5 2 6 8 38 0 1 71 2012 18 3 17 2 13 15 70 0 1 141 2017 28 3 29 2 20 22 102 0 1 211

Tendenza 2012-2017 su base Residenti stranieri per classe di età 120

100

2005 80 2006 2007 2012 60 2017

40

20

0 0-5 6-10 11-14 15-19 20-24 25-29 30-59 60-64 65 e +

Tendenza 2012-2017 su base Residenti stranieri 250

200

150

100

50

0 2005 2006 2007 2012 2017

Pag. n. 105 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

24 – Popolazione straniera residente per classe di età al 1.1. Totale.

CLASSI DI ETA' anno 0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-59 60-64 65 e + Totale 2005 4 3 0 2 3 5 25 0 1 43 2006 8 4 2 2 4 6 31 0 1 58 2007 8 3 5 2 6 8 38 0 1 71 2008 6 4 4 2 8 5 36 1 1 67 2009 6 4 4 7 8 8 34 3 1 75 2010 5 6 4 5 8 11 31 3 2 75 2011 6 6 6 1 8 11 32 4 2 76 2012 5 6 6 2 4 10 33 2 4 72 2013 6 5 8 2 3 10 40 2 4 80 2014 6 7 6 4 1 8 41 2 3 78 2015 7 7 7 2 2 6 41 2 2 76 2016 6 5 7 2 1 4 37 2 2 66 2017 5 5 5 1 2 2 36 2 2 60 2021 5 7 9 1 0 5 42 3 3 80 2026 5 8 11 1 -2 5 46 4 4 85

Tendenza 2021-2026 su base residenti stranieri per classe di età

50 2005 2006 40 2007 2008 2009 2010 30 2011 2012 2013 2014 20 2015 2016 2017 2021 10 2026

0

-10 0-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-59 60-64 65 e +

Tendenza 2021-2026 su base Residenti stranieri

100

80

60

40

20

0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2021 2026

Pag. n. 106 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

25 – Cittadini stranieri. Bilancio demografico. Totale.

Residenti al Movimenti naturali Movimenti migratori Residenti al 31 dicembre Saldo di cui anno 1° gennaio Nati vivi Morti Saldo naturale Iscritti Cancellatimigratorio Totali minorenni 1999 17 0 0 0 2 3 -1 16 3 2000 16 1 0 1 1 1 0 17 4 2003 25 1 1 0 16 3 13 38 8 2004 38 2 0 2 13 8 5 43 7 2005 43 2 0 2 25 10 15 58 15 2006 58 2 0 2 20 10 10 70 17 2011 78 3 0 3 39 16 22 102 24 2016 105 4 0 4 55 22 32 140 33

Tendenza 2011-2016 su base Bilancio demografico

Nati vivi

1999 2000 Morti 2003 2004 2005 2006 2011 Iscritti 2016

Cancellati

0 10 20 30 40 50 60

Pag. n. 107 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

25 – Cittadini stranieri. Bilancio demografico. Totale.

Residenti al Movimenti naturali Movimenti migratori Residenti al 31 dicembre Saldo di cui anno 1° gennaio Nati vivi Morti Saldo naturale Iscritti Cancellati migratorio Totali minorenni 1999 17 0 0 0 2 3 -1 16 3 2000 16 1 0 1 1 1 0 17 4 2003 25 1 1 0 16 3 13 38 8 2004 38 2 0 2 13 8 5 43 7 2005 43 2 0 2 25 10 15 58 15 2006 58 2 0 2 20 10 10 70 17 2007 70 0 0 0 11 14 -3 67 15 2008 67 1 0 1 16 9 7 75 17 2009 75 1 0 1 8 9 -1 75 16 2010 75 2 0 2 10 11 -1 76 18 2011 76 0 0 0 8 3 5 72 19 2012 72 0 0 0 15 7 8 80 18 2013 80 1 0 1 11 14 -3 78 20 2014 78 1 0 1 13 16 -3 76 21 2015 76 2 0 2 3 15 -12 66 22 2016 66 0 0 0 9 15 -6 60 19 2021 107 0 -1 0 11 17 -7 101 28 2026 127 0 -1 0 11 21 -10 117 33

Tendenza 2021-2026 su base Bilancio demografico

Cancellati

Iscritti 2016 2021 2026 Morti

Nati vivi

-5 0 5 10 15 20 25

Le modalità di applicazione delle proposte metodologiche inerenti la determinazione “in via ordinaria” delle quantità insediative del PGT e la metodologia di calcolo che si propone nelle successive sintesi esplicative si costituiscono quali componenti delle Linee Guida, elementi aventi carattere di “direttiva” ai sensi dell'art. 4 punto 3 delle NdA del PTCP e l'esplicitazione dei calcoli, dei dati e delle motivazioni indicate costituiscono contenuti minimi per il

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Documento di Piano. Utilizzando, pertanto, la stessa metodologia utilizzata per la previsione di espansione del PTCP, si può giungere ad una stima realistica di espansione per il comune di Cerete. A tal proposito è da sottolineare che la stima previsionale del PTCP per il decennio 2001- 2011 denunciava un eccedenza di alloggi rispetto a quelli rilevati. Tale eccedenza è di 355 alloggi. Essa è determinata quasi esclusivamente dal fatto che il comune di Cerete, fa parte di quei sette comuni che costituiscono l'Ambito n. 7 – Altipiani, dove la vocazione turistica dell'area è preminente. Si forma così un quantitativo di alloggi destinati all'attività turistica (seconde case) che portano ad una non corretta interpretazione del dato sul saldo degli alloggi. Il Comune di Cerete, comunque, nella sua ipotesi di sviluppo intende recuperare parte di questo divario a favore dei residenti stabilendo norme stringenti sull'uso di alloggi sfitti o sottoutilizzati.

STIMA DEL FABBISOGNO ABITATIVO SULL'ARCO DECENNALE 2001/2011

Famiglie Superficie Superficie di Superficie Superficie urbanizzata espansione residenziale Alloggi totali Saldo alloggi % di Alloggi 2001 SUR/All necessaria Previste al residenziale residenziale totale da da PRG al 2011 1991 2001 Crescita al 2011 2011 da PRG da PRG PRG 91/01 abcdefghilmn

437 566 29,52 733 411600 957 430 56700 468300 1088 355 0

Dati rilevati da “Linee guida del PTC” delibera della Giunta Provinciale n. 372 del 24/07/2008” - tab. 3

STIMA DEL FABBISOGNO ABITATIVO SULL'ARCO DECENNALE 2007/2017

Famiglie Superficie Superficie di Superficie Superficie urbanizzata espansione residenziale Alloggi totali Saldo alloggi % di Alloggi 2007 SUR/All necessaria al Previste al residenziale residenziale totale da da PRG al 2017 2001 2007 Crescita 2017 2017 da PRG da PRG PRG 01/07 abcdefghilmn

566 663 17,14 776 442612 1082 409 26816 469428 1147 371 0

Dati comunali interpolati secondo il metodo della tabella tab. 3

La stima del fabbisogno abitativo, così calcolata, comporta ancora un'eccedenza di alloggi pari a 371, ma che rispetto al tasso di incremento del numero di famiglie riscontrato nel periodo 2001-2007 è inferiore al trend evolutivo ipotizzato dal PTCP.

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4.2 - Le ipotesi di sviluppo della popolazione e del fabbisogno abitativo

La media storica di crescita registrata è la seguente: tasso medio annuo su base censuaria: +4,52% tassi medio annuo su base 1991 – 2007: +1,92%

Per una corretta visione del futuro occorre ipotizzare da un lato la doverosa tutela del territorio di Cerete e la conservazione e valorizzazione dei suoi specifici caratteri di qualità urbana, dall’altro un mantenimento, sia pur contenuto e controllato, della tendenza costante alla crescita degli ultimi anni. Il Comune di Cerete ha ottenuto recentemente un significativo riconoscimento per la qualità di vita e per i servizi offerti al cittadino. Tale attestato è la testimonianza di un impegno costante di attenzione e di soddisfacimento dei bisogni primari delle famiglie. E' certamente anche un implicito riconoscimento dello sviluppo controllato ed integrato del paese.

La tendenza ipotizzata dal Documento di Piano:

Saldo totale annuo positivo pari a +1,727% abitanti nel 2007: 1592 abitanti nel 2016: 1867 (+275) L’incremento di 275 abitanti potrebbe dare luogo ad un fabbisogno teorico di circa 92 alloggi (3 abitanti/alloggio), però questo dato deve tener conto anche del saldo eccedente di alloggi non occupati.

Il fabbisogno abitativo prevedibile è calcolato in circa 140 nuovi alloggi, derivanti da: - 92 alloggi da destinare ai nuovi nuclei per crescita demografica che viene rettificato tenendo conto dell'eccedenza, a 55 alloggi - 48 alloggi da destinare a nuovi nuclei che si formeranno per nuzialità e convivenze (tasso medio 3/1.000 ab./anno = 1592*0,003*10)

Assumendo il rapporto di tre vani/alloggio e 50 mq. di slp/vano avremo: - n. alloggi (55+42) = 103 che corrispondono a 309 vani - vani 309 * 50 mq = 15.450,00 mq. slp ( pari a 15.450,00 mq * 3,00 m = mc. 46.350,00)

4.2.1 il fabbisogno abitativo prevedibile

Al fabbisogno teorico complessivo (mq. 15.450,00 di slp.), il Documento di Piano intende rispondere con previsioni pari a:

- mq. Slp 5.200,00 all’interno delle operazioni di trasformazione urbana soggette a ATR.

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- mq. slp .025,00 all’interno delle operazioni di saturazione dei lotti liberi ( mq. 23.425,00 x 0,3 mq. slp/s.f.)

- mq. slp 3.215,00 all’interno delle operazioni di recupero e/o ampliamento degli edifici esistenti ( 5,6% di 56.837,00 mq. di slp negli ambiti storici e urbani consolidati) per un totale di mq. 15.450,00 di slp, pari a mc. 46.350,00.

Il peso insediativo residenziale nel Documento di Piano

Mq. slp 15.450 : 50 mq./abit. = n. 309 nuovi abitanti teorici + 1.592 abitanti attuali: 1.901 abitanti teorici.

All’interno delle superfici teoriche sono comprese anche attività e funzioni non residenziali (commerciali, direzionali, di servizio, spazi connettivi, ecc.). L’effettivo peso insediativo prevedibile è dunque misurabile nel 70% del totale:

- mq. Slp 15.450 x 70% = mq. Slp 10.815, pari a 216 abitanti che, sommati agli attuali 1.592, danno luogo a 1.808 abitanti.

Raffronto: Peso insediativo teorico complessivo del PGT: 1.901 abitanti Peso insediativo teorico prevedibile del PGT: 1.808 abitanti

Tabella di raffronto

Descrizione PGT Vigente PGT in Variante Fabbisogno abitativo - vani 140 103 Superficie lorda di pavimento: mq 21.000 15.450 Di cui per: ATR (Ambiti di Trasformazione Residenziale): mq 12.000 5.200 TUC (Tessuto Urbano Consolidato): mq 5.785 7.025 NAF (Nuclei di Antica Formazione): mq 3.215 3.215 Volume: mc 63.000 46.350 Peso Insediativo Teorico: abitanti 2.012 1.901 Peso Insediativo Previsto: abitanti 1.886 1.808

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4.2.2 Verifica dei servizi e delle attrezzature

Dimensionamento attrezzature a servizio delle zone residenziali (sintesi dal Piano dei Servizi)

Attrezzature di Parcheggi Verde pubblico Attr. Scolastiche Totale interesse Comune PGT Var. PGT Vig. PGT Var. PGT Vig. PGT Var. PGT Vig. PGT Var. PGT Vig. PGT Var. PGT Vig. 17.352 13.295 59.105 40.644 4.038 5.186 46.829 60.075 127.324 119.200

Situazione previsione del PGT vigente: servizi ed attrezzature esistenti mq. 119.200 / 2012 ab. = mq. 59,24/ab.

Totale servizi ed attrezzature esistenti e di previsione (su 1.901 abitanti teorici )

abitanti teorici previsti ab 1.901 Parcheggi mq 17.352 mq/ab 9,13 Verde Pubblico mq 59.105 mq/ab 31,09 Attrezzature scolastiche (*) mq 4.038 mq/ab 2,12 Attrezzature collettive mq 46.829 mq/ab 24,63 Totale mq 127324 mq/ab 66,98

(*) Con il raggruppamento delle unità didattiche la scuola media di Cerete è stata accorpata con il distretto scolastico di Rovetta e pertanto si evidenzia una riduzione della superficie per l'istruzione a favore di un incremento delle superfici a favore dei servizi collettivi. Occorre considerare inoltre la popolazione gravitante sul territorio di Cerete e proveniente dall’esterno per flusso turistico, stimata in circa 450 persone. A fronte di ciò, calcolata in n. 2.351 la popolazione complessiva da servire, il rapporto servizi ed attrezzature/abitante risulta pari a mq. 54,15.

Dimensionamento destinazioni produttive e compatibili

Impianto esistente Saturazione lotti Totale edificati o ampliamento edifici slp mq. slp mq. slp mq. 133.347 2.000 135.347

Pag. n. 112 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Attrezzature a servizio delle zone produttive

Parcheggi Verde Pubblico Attrezzature Totale Collettive di di di di esistenti esistenti esistenti esistenti progetto progetto progetto progetto

10.252 10.252 9.795 9.795 0 9.430 20.047 29.477

Dotazione di previsione: mq. 29.477 (pari allo 21,77% della S.l.p. destinata agli insediamenti produttivi)

Pag. n. 113 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tabella calcolo delle superfici (riferimento cartografico: Tavola delle Superfici sc. 1/5000)

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito AG_boschi 12 784.589 AG_boschi 154 1.679.080 AG_boschi 224 791.535 AG_boschi 196v1 5.619 sommano 3.260.822 AG_generico 7 342.609 AG_generico 16 499.228 AG_generico 31 36.262 AG_generico 152 39.972 AG_generico 220v1 38.267 AG_generico 238 40.521 AG_generico 240v1 11.664 AG_generico 32v1 12.580 AG_generico 33v1 10.054 AG_generico 90v1 6.442 AG_generico 117v2 7.834 AG_generico 120v1 8.202 AG_generico 187v1 2.263 AG_generico 215v1 2.724 AG_generico 215v3 25.197 AG_generico 87v1 5.953 AG_generico 88v6 4.737 AG_generico 111v1 5.796 AG_generico 136v1 54 AG_generico 186v1 1.284 AG_generico 6v1 3.829 AG_generico 38v1 13.004 AG_generico 49v1 77.252 sommano 1.195.726 AP_elevata naturalità 79v2 879.102 AP_elevata naturalità 79v3 161.471

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SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito AP_elevata naturalità 259v2 1.665.529 sommano 2.706.102 AP_recupero ambientale 15 84.000 84.000

AP_valorizzazione paesaggio 104v2 4.207 AP_valorizzazione paesaggio 234v1 25 AP_valorizzazione paesaggio 236v1 315 AP_valorizzazione paesaggio 216v1 3.788 AP_valorizzazione paesaggio 8v1 5.026 AP_valorizzazione paesaggio 47v1 35.563 AP_valorizzazione paesaggio 76v1 31.234 AP_valorizzazione paesaggio 77v1 16.285 AP_valorizzazione paesaggio 85v1 8.626 AP_valorizzazione paesaggio 101v1 29.987 AP_valorizzazione paesaggio 109v1 21.972 AP_valorizzazione paesaggio 117v1 3.962 AP_valorizzazione paesaggio 196v2 4.119 AP_valorizzazione paesaggio 213v1 10.864 AP_valorizzazione paesaggio 213v4 9.455 AP_valorizzazione paesaggio 215v2 7.467 AP_valorizzazione paesaggio 215v4 13.079 AP_valorizzazione paesaggio 215v5 43.479 AP_valorizzazione paesaggio 227v1 2.030 AP_valorizzazione paesaggio 251v1 10.240 AP_valorizzazione paesaggio 257v1 1.092 AP_valorizzazione paesaggio 263v1 1.513 AP_valorizzazione paesaggio 1v1 562.340 AP_valorizzazione paesaggio 2 149 AP_valorizzazione paesaggio 14 163.574 AP_valorizzazione paesaggio 50 5.969 AP_valorizzazione paesaggio 78 6.385 AP_valorizzazione paesaggio 79v1 3.184.984

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SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito AP_valorizzazione paesaggio 84 32.266 AP_valorizzazione paesaggio 98 469.449 AP_valorizzazione paesaggio 99 15.228 AP_valorizzazione paesaggio 103 23.055 AP_valorizzazione paesaggio 110 14.389 AP_valorizzazione paesaggio 119 48.855 AP_valorizzazione paesaggio 130 3.002 AP_valorizzazione paesaggio 161 4.280 AP_valorizzazione paesaggio 162 8.019 AP_valorizzazione paesaggio 178 517 AP_valorizzazione paesaggio 189 1.834 AP_valorizzazione paesaggio 221 289.673 AP_valorizzazione paesaggio 226 80.319 AP_valorizzazione paesaggio 259v1 608.375 AP_valorizzazione paesaggio 121v3 46 AP_valorizzazione paesaggio 116v1 2.555 AP_valorizzazione paesaggio 272v1 973 AP_valorizzazione paesaggio 273v1 1.387 AP_valorizzazione paesaggio 274v1 2.561 AP_valorizzazione paesaggio 275v1 541 AP_valorizzazione paesaggio 276v1 1.774 sommano 5.796.825 AT_nuova Provinciale 104v1 13.589 AT_nuova Provinciale 105 30 AT_nuova Provinciale 106 314 AT_nuova Provinciale 107 39 AT_nuova Provinciale 108 23 AT_nuova Provinciale 148 102 AT_nuova Provinciale 203 55 AT_nuova Provinciale 204 314 AT_nuova Provinciale 205 5 AT_nuova Provinciale 206 3

Pag. n. 116 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito AT_nuova Provinciale 207 17 AT_nuova Provinciale 271v1 5.260 AT_nuova Provinciale 271v2 380 AT_nuova Provinciale 271v3 6 AT_nuova Provinciale 271v4 5 sommano 20.142 AT_res (ora ATR 1) 81 2.449 AT_res (ora ATR 2) 180 1.436 AT_res (ora ATR 3) 210 7.261 AT_res (ora ATR 4) 202 6.187 sommano 17.334 PR_naf 1v2 3.487 PR_naf 88v4 374 PR_naf 261v1 482 PR_naf 34 4.243 PR_naf 57 5.320 PR_naf 58 3.496 PR_naf 62 2.339 PR_naf 67 458 PR_naf 69 3.296 PR_naf 71 8.485 PR_naf 82 1.891 PR_naf 93 4.378 PR_naf 132 6.417 PR_naf 137 2.253 PR_naf 140 1.931 PR_naf 145 3.096 PR_naf 150 648 PR_naf 151 438 PR_naf 156 2.274 PR_naf 159 669 PR_naf 170 1.138

Pag. n. 117 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito PR_naf 174 943 PR_naf 184 3.113 PR_naf 185 3.116 PR_naf 200 627 PR_naf 201 606 sommano 65.520 PR_prod_consolidato 208v1 3.836 PR_prod_consolidato 109v2 5.260 PR_prod_consolidato 213v2 645 PR_prod_consolidato 213v3 1.346 PR_prod_consolidato 182 7.249 PR_prod_consolidato 192 3.905 PR_prod_consolidato 209 2.943 PR_prod_consolidato 239 26.941 PR_prod_consolidato 242 1.998 PR_prod_consolidato 243 7.562 PR_prod_consolidato 244 13.041 PR_prod_consolidato 249 24.862 PR_prod_consolidato 250 7.368 PR_prod_consolidato 252 15.417 PR_prod_consolidato 255 9.483 sommano 131.857 PR_res_consolidato 23v1 3.019 PR_res_consolidato 220v2 2.051 PR_res_consolidato 33v2 2.505 PR_res_consolidato 120v2 326 PR_res_consolidato 176v1 1.227 PR_res_consolidato 215v6 1.594 PR_res_consolidato 269v1 1.033 PR_res_consolidato 88v3 551 PR_res_consolidato 88v5 463 PR_res_consolidato 121v1 1.171

Pag. n. 118 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito PR_res_consolidato 186v2 764 PR_res_consolidato 260v1 368 PR_res_consolidato 3 2.778 PR_res_consolidato 4 8.548 PR_res_consolidato 9 15.973 PR_res_consolidato 17 3.085 PR_res_consolidato 21 8.808 PR_res_consolidato 24 673 PR_res_consolidato 27 20.870 PR_res_consolidato 28 3.525 PR_res_consolidato 29 4.165 PR_res_consolidato 36 3.168 PR_res_consolidato 37 2.271 PR_res_consolidato 40 15.173 PR_res_consolidato 43 966 PR_res_consolidato 44 28.882 PR_res_consolidato 45 3.773 PR_res_consolidato 46 4.072 PR_res_consolidato 48 13.971 PR_res_consolidato 51 1.143 PR_res_consolidato 55 1.851 PR_res_consolidato 70 6.935 PR_res_consolidato 74 3.977 PR_res_consolidato 80 4.112 PR_res_consolidato 86 9.737 PR_res_consolidato 91 9.260 PR_res_consolidato 92 1.350 PR_res_consolidato 94 1.418 PR_res_consolidato 96 2.823 PR_res_consolidato 112 4.944 PR_res_consolidato 127 5.784 PR_res_consolidato 131 6.319

Pag. n. 119 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito PR_res_consolidato 135 3.734 PR_res_consolidato 138 185 PR_res_consolidato 141 13.149 PR_res_consolidato 157 12.961 PR_res_consolidato 163 2.108 PR_res_consolidato 165v1 10.147 PR_res_consolidato 168 10.637 PR_res_consolidato 169 8.495 PR_res_consolidato 173 3.861 PR_res_consolidato 175 17.927 PR_res_consolidato 181 3.359 PR_res_consolidato 183 6.334 PR_res_consolidato 188 5.733 PR_res_consolidato 190 16.293 PR_res_consolidato 195 9.522 PR_res_consolidato 198 3.286 PR_res_consolidato 199 7.325 PR_res_consolidato 212 3.298 PR_res_consolidato 217 2.822 PR_res_consolidato 219 7.612 PR_res_consolidato 228 7.505 PR_res_consolidato 229 3.548 PR_res_consolidato 233 868 PR_res_consolidato 245 17.333 PR_res_consolidato 264 5.614 PR_res_consolidato 270 521 PR_res_consolidato 35v1 2.315 PR_res_consolidato 262v1 2.300 sommano 404.222 PS_Impianti 11 349 PS_impianti 83 533 PS_impianti 102 521

Pag. n. 120 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito PS_impianti 115 1.936 PS_impianti 118 616 PS_impianti 122 1.795 PS_impianti 153 379 PS_impianti 155 1.263 PS_impianti 179 351 PS_impianti 225 6.257 PS_impianti 241 446 PS_impianti 246 393 PS_impianti 247 312 PS_impianti 258 557 PS_impianti 121v2 99 sommano 15.807 PS_instruzione 54 1.936 PS_instruzione 147 2.101 sommano 4.038 PS_interesse comune 30 1.425 PS_interesse comune 61 3.686 PS_interesse comune 63 455 PS_interesse comune 66 133 PS_interesse comune 72 353 PS_interesse comune 73 7.979 PS_interesse comune 89 1.130 PS_interesse comune 114 2.474 PS_interesse comune 128 624 PS_interesse comune 144 2.971 PS_interesse comune 146 972 PS_interesse comune 149 261 PS_interesse comune 171 760 PS_interesse comune 194 154 PS_interesse comune 248v1 16.581 PS_interesse comune 88v2 495

Pag. n. 121 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito sommano 40.452 PS_parcheggi 248v2 1.628 PS_parcheggi 5 2.604 PS_parcheggi 10 407 PS_parcheggi 13 1.066 PS_parcheggi 18 248 PS_parcheggi 19 143 PS_parcheggi 25 194 PS_parcheggi 26 923 PS_parcheggi 39 95 PS_parcheggi 41 161 PS_parcheggi 42 600 PS_parcheggi 53 162 PS_parcheggi 56 137 PS_parcheggi 64 784 PS_parcheggi 65 374 PS_parcheggi 68 113 PS_parcheggi 75 1.651 PS_parcheggi 97 317 PS_parcheggi 113 734 PS_parcheggi 125 486 PS_parcheggi 126 194 PS_parcheggi 134 230 PS_parcheggi 139 919 PS_parcheggi 158 282 PS_parcheggi 160 388 PS_parcheggi 164 847 PS_parcheggi 166 204 PS_parcheggi 167 188 PS_parcheggi 172 130 PS_parcheggi 177 175 PS_parcheggi 191 277

Pag. n. 122 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito PS_parcheggi 197 218 PS_parcheggi 218 246 PS_parcheggi 222 149 PS_parcheggi 230 7.457 PS_parcheggi 253 115 PS_parcheggi 254 166 PS_parcheggi 256 123 PS_parcheggi 265 126 PS_parcheggi 266 238 PS_parcheggi 267 121 PS_parcheggi 268 423 PS_parcheggi 240v2 1.267 PS_parcheggi 260v2 117 PS_parcheggi 165v2 175 sommano 27.604 PS_sport 100 16.693 16.693

PS_verde 20 452 PS_verde 22 317 PS_verde 52 593 PS_verde 59 118 PS_verde 60 6.439 PS_verde 95 1.478 PS_verde 129 2.153 PS_verde 133 2.141 PS_verde 142 2.368 PS_verde 143 23.665 PS_verde 193 891 PS_verde 211 513 PS_verde 217 2.965 PS_verde 223 64 PS_verde 231 259

Pag. n. 123 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

SUPERFICIE mq. LUCIDO ID per destinazione d'uso per tipo di ambito PS_verde 232 5.159 PS_verde 271 1.262 PS_verde 88v1 1.369 sommano 52.208 Fiume Borlezza-Strade-Incolto 100.650 100.650

TOTALE 13.940.000 13.940.000

Pag. n. 124 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Tabella riassuntiva del calcolo delle superfici di PGT in variante

SUPERFICIE mq. LUCIDO per destinazione d'uso per tipo di ambito AG_boschi 3.260.822 AG_generico 1.195.726 AP_elevata naturalità 2.706.102 AP_recupero ambientale 84.000 AP_valorizzazione paesaggio 5.796.825 13.043.475 AT_res (ATR) 17.334 PR_naf 65.520 PR_prod_consolidato 131.857 PR_res_consolidato 404.222 618.933 PS_impianti 15.807 PS_instruzione 4.038 PS_interesse comune 40.452 PS_parcheggi 27.604 PS_sport 16.693 PS_verde 52.208 156.801 AT_nuova Provinciale 20.142 20.142 Fiume Borlezza-Strade-Incolto 100.650 100.650 Totale 13.940.000 13.940.000

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5. VERIFICA DELLA COERENZA ESTERNA TRA LA VARIANTE E LA PIANIFICAZIONE SOVRACOMUNALE

L'insieme dei piani sovracomunali che governano la pianificazione territoriale del Comune di Cerete, il cui Piano di Governo del Territorio è sottoposto a Variante, costituiscono il quadro pianificatorio di riferimento. L'esame della natura della variante e della sua collocazione in tale quadro è finalizzata a stabilire la rilevanza della Variante stessa e la sua relazione con gli altri Piani. La collocazione della variante di Piano nel contesto pianificatorio vigente consente, in particolare, di raggiungere tre importanti risultati: • la costruzione di un quadro d'insieme strutturato contenente gli obiettivi ambientali fissati dalle politiche e dagli altri Piani territoriali o settoriali, le decisioni già assunte e gli effetti ambientali attesi; • il riconoscimento delle questioni già valutate in Piani di diverso ordine, che nella Valutazione Ambientale della variante al Piano considerato dovrebbero essere assunte come risultato al fine di evitare duplicazioni; • l’individuazione di quegli elementi che permetteranno poi di effettuare una valutazione del grado di coerenza esterna della Variante al PGT nei confronti degli strumenti urbanistici sovralocali. È evidente come, nell’ottica di evitare inutili duplicazioni e sovrapposizioni di documenti, si considerino come acquisite tutte le informazioni fornite dal PGT vigente e della relativa Valutazione Ambientale. È per questo motivo che, di seguito, si fa esplicito riferimento agli elaborati che ne costiutiscono il quadro conoscitivo di riferimento. Trattandosi della Valutazione Ambientale Strategica della variante del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cerete si ritiene opportuno e adeguato prendere in considerazione, quali riferimenti per la pianificazione territoriale sovracomunale, i seguenti: • il Piano Territoriale Regionale della Lombardia; • il Piano Paesaggistico Regionale; • il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Bergamo; • i Piani di settore provinciali. Avendo già ampiamente trattato tali rapporti al capitolo 3.2 e dove si è evidenziato che la Variante è totalmente compatibile sia con il PTR, il Piano PPR e il PTCP in questa parte del Rapporto Ambientale verranno prese in esame le problematiche di coerenza con i Piani di Settore ed in particolare con il Piano Territoriale Regionale d'Area (PTRA)

5.1. Confronto tra azioni di Variante e obiettivi di Piano Territoriale Regionale d'Area (PTRA) Valli Alpine L'unica sostanziale novità, intercorsa dall'approvazione del PGT previgente, nella pianificazione e programmazione regionale che interessa direttamente il territorio del Comune di Cerete è certamente il Piano Territoriale Regionale d'Area delle Valli Alpine. Il Consiglio Regionale ha approvato il 10 marzo 2015, con la Delibera di Consiglio regionale n. 654, il Piano Territoriale Regionale d'Area (PTRA) Valli Alpine: le Orobie bergamasche e l’Altopiano Valsassina, che promuove uno sviluppo economico sostenibile e compatibile con le particolari caratteristiche montane del territorio dei 45 Comuni interessati.

Pag. n. 126 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

Il Comune di Cerete, così come alcuni dei Comuni confinanti come Songavazzo, Castione della Presolana, Rovetta Fino del Monte e Onore, è tra i 45 Comuni interessati da questa pianificazione d'area vasta. Il PTRA Valli Alpine è il quarto piano d'area regionale approvato in Lombardia e ha acquisito piena efficacia dal 29 aprile 2015 con la pubblicazione dell'avviso di approvazione del piano sul BURL, serie Avvisi e Concorsi, n. 18. Il Piano, che si configura come strumento di governance e di programmazione dello sviluppo del territorio, attuativo del Piano Territoriale Regionale, fornisce prescrizioni e indirizzi per la pianificazione provinciale, comunale e per le attività delle Comunità Montane della Valle Seriana, Valle Brembana e Valsassina. Per effetto della pubblicazione i Piani Territoriali di Coordinamento delle Province di Bergamo e di Lecco (PTCP) ed i Piani di Governo del Territorio (PGT) dei 45 Comuni compresi nell'ambito del Piano d'Area, sono soggetti ad una verifica regionale di coerenza rispetto ai contenuti del Piano stesso, come previsto dall'art. 20, comma 6, della l.r. n. 12 del 2005. Si evidenzia che con la pubblicazione dell’avviso di approvazione del PTRA sul BURL sono immediatamente efficaci sino all’adeguamento dei PGT le disposizioni prescrittive riguardanti rispettivamente la fascia di protezione dei borghi storici (azione 1.1.2) ed i percorsi intervallivi da valorizzare (azione 1.3.3), fatte salve le normative specifiche di maggior dettaglio contenute in altri strumenti di pianificazione territoriale (PTCP, PTC dei Parchi Regionali), nonché fatte salve le previsioni urbanistiche ed edilizie già approvate e/o convenzionate dagli Enti Locali.

Gli stessi Comuni sono tenuti a considerare ed eventualmente a declinare, rispetto alle caratteristiche del proprio territorio, le disposizioni sia prescrittive che di indirizzo del PTRA, in occasione della prima

Pag. n. 127 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione variante generale ovvero della redazione/rinnovo del Documento di Piano, apportando, nell’occasione e se del caso, anche le opportune integrazioni al Piano dei Servizi, per le disposizioni di indirizzo indicate nel PTRA e direttamente afferenti quest’ultimo atto comunale. Si riportano di seguito le azioni, che discendono dal relativo obiettivo operativo il quale a sua volta è declinazione attuativa dell'obiettivo specifico, con contenuti prescrittivi immediatamente efficaci. Azione 1.1.2: RICONOSCIMENTO E CONSERVAZIONE DEI BORGHI STORICI EMBLEMATICI DELLA IDENTITA’ LOCALE Obiettivo operativo 1.1: RIQUALIFICAZIONE, RIUSO E RECUPERO DEI NUCLEI STORICI E DEGLI EDIFICI RURALI ESISTENTI NELL’OTTICA DELLA SEMPLIFICAZIONE OBIETTIVO SPECIFICO 1: VALORIZZARE L’IDENTITÀ LOCALE Il PTRA, in coordinamento con le indicazioni provinciali e comunali, individua esemplificativamente la categoria dei “borghi storici rappresentativi dell’identità locale e della memoria storica delle forme insediative”, per i quali sollecita interventi di valorizzazione nella logica della conservazione identitaria e del restauro scientifico, quali elementi fondamentali di connotazione del paesaggio e del virtuoso connubio tra uomo e territorio montano, innestandoli nella più complessiva strategia di fruizione turistica e di messa in relazione con il sistema sentieristico (obiettivo operativo 1.2) e con le presenze naturalistiche (obiettivo operativo 1.3). BORGHI STORICI RAPPRESENTATIVI DELL’IDENTITÀ LOCALE E DELLA MEMORIA STORICA DELLE FORME INSEDIATIVE Il PTRA riconosce i borghi storici di seguito elencati ed individuati nella Tav. 2s “Patrimonio edilizio storico” quali insediamenti simbolo della memoria storico-architettonica dei luoghi e dell’identità locale, da valorizzare e connettere con la rete sentieristica regionale di mobilità lenta (obiettivo operativo 1.2) e in sinergia con la valorizzazione dei beni ambientali e paesaggistici (obiettivo operativo 1.3). Il PTRA attribuisce ai Borghi storici di seguito elencati valore di “assoluta espressione dell’identità locale”, cui corrispondono indicazioni di tutela e conservazione “integrale”: 1. Fraz. Mezzacca, in Comune di Cassina Valsassina 2. Fraggio, in Comune di Taleggio 3. Cantiglio, in Comune di Taleggio 4. Fraz. Soliva, in Comune di 5. Fraz. Sparavera, in Comune di Mezzoldo 6. Frazione Foppa, in Comune di 7. Borgo Pusdosso, in Comune di Isola di Fondra 8. Fraz. Tegge, in Comune di 9. Borgo Pagliari, in Comune di Carona 10. Borgo Maslana, in Comune di Valbondione 11. Centro Storico, in Comune di Gromo 12. Fraz. Cacciamali, in Comune di Ardesio 13. Fraz. , in Comune di Ardesio 14. Fraz. Ave, in Comune di Ardesio 15. Dosso, in Comune di Oltressenda Alta 16. Fraz. Rusio, in Comune di Castione della Presolana Disposizioni prescrittive Al fine di valorizzare la percezione paesaggistica dei borghi storici di cui alla Tav. 2s “Patrimonio edilizio storico” tutelandone l’immagine storico-architettonica nel suo insieme, il PTRA stabilisce una fascia di protezione di 50 mt. cui deve essere obbligatoriamente attribuita classificazione 5 (molto alta) di sensibilità paesistica, al fine di evitare, all’interno della stessa, qualsiasi trasformazione del territorio che possa deturpare la percezione dei borghi nel loro complesso; sono comunque fatte salve le previsioni urbanistiche già approvate e convenzionate dagli enti locali o i permessi di costruzione già rilasciati. Tale fascia mantiene questa estensione prescrittiva fino al suo recepimento nei singoli PGT,

Pag. n. 128 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione per l’adattamento alle realtà dei luoghi, dopo di che varrà la delimitazione approvata dal singolo ente locale. Ai fini dell’applicazione della suddetta fascia di protezione, le Amministrazioni Comunali assumono, quale riferimento fisico, il perimetro esterno derivante dallo stato attuale dell’edificazione ricompresa nel borgo storico al momento dell’entrata in vigore del PTRA. In considerazione della evidente particolarità del Centro Storico di Gromo la fascia di protezione si attesterà sul sedime della SP 49 in corrispondenza del lato dove la Provinciale stessa lambisce il centro storico. I Comuni, nell’ambito del Piano di Governo del Territorio: • individuano i borghi storici sopra riportati e/o ulteriori borghi storici che, per caratteri ed elementi connotativi, risultano meritevoli di tutela integrale degli organismi nel loro complesso. Sono da considerare parte integrante del borgo storico le aree inedificate (interne, perimetrali o circostanti l’agglomerato storico) in diretto rapporto visivo con esso; • recepiscono nei propri PGT la perimetrazione della fascia di protezione di cui sopra, adattandole alla realtà dei luoghi ed eventualmente ampliandone il perimetro in relazione alla valenza visivo-percettiva del borgo storico nel contesto paesaggistico- ambientale di riferimento; • salvaguardano le visuali paesaggistiche dei borghi storici in relazione alla rete fondamentale di comunicazione, ai tracciati viari storici (quali matrici sulle quali si è formato nei secoli il sistema insediativo regionale) e alla viabilità di fruizione panoramica e di rilevanza paesaggistica. Le Province recepiscono all’interno dei propri strumenti di pianificazione territoriale la perimetrazione delle fasce di protezione di cui sopra. Il Comune di Cerete non è nell'elenco sopra citato, ciò non toglie che in fase di revisione del PGT non possano essere individuati nuclei edificati di particolare rilevanza e meritevoli di tutela.

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Azione 1.3.3: INFRASTRUTTURAZIONE VERDE DEL TERRITORIO Obiettivo operativo 1.3: VALORIZZAZIONE DEGLI ELEMENTI PAESAGGISTICI, ESEMPLARI DI UN ECOSISTEMA INTEGRATO, COSTITUITO DA ASPETTI NATURALI E CULTURALI, CHE RAPPRESENTANO L’IDENTITÀ DEL TERRITORIO DEL PTRA OBIETTIVO SPECIFICO 1: VALORIZZARE L’IDENTITÀ LOCALE Nella Tav. 4s “Strategie per l’attrattività paesaggistica” sono sintetizzati gli elementi naturalistico- ambientali e paesaggistici funzionali alla costruzione della Rete Verde regionale (art. 24 PPR), nel tentativo di promuovere un sistema territoriale di connessione sia nell’ottica di riqualificazione paesaggistica che per il miglioramento della biodiversità e dell’integrità eco- sistemica. Disposizioni prescrittive I Comuni, nell’ambito della propria pianificazione, dovranno recepire i “percorsi intervallivi da valorizzare” di cui alla Tav. 4s “Strategie per l’attrattività paesaggistica”, specificandoli e adattandoli alla scala locale, tenendo conto che il disegno di tali percorsi non dovrà presentare interruzioni, in particolare nelle connessioni tra Comuni adiacenti. Tali percorsi individuati dal PTRA all’interno della strategia di attrattività, appoggiandosi prioritariamente a tracciati di valorizzazione paesaggistica per la promozione di una mobilità lenta, vanno intesi come corridoi lineari intervallivi, aventi ruolo di connessione e di messa a sistema degli elementi della rete verde sopra evidenziati. Essi s’inquadrano inoltre nel più ampio disegno strategico di mobilità dolce esterno al PTRA, individuato nella Tav. 1s “Disegno strategico spaziale del PTRA Valli Alpine”, quali collegamenti con il corridoio lento del Bernina e con la rete ciclabile regionale e nazionale, nonché quali collegamenti verso la Valtellina, il lago di Lecco, il Lago di Idro, la val di Scalve, la bassa Val Brembana. Da una prima lettura delle suddette tavole di inquadramento si rileva che il Comune di Cerete è interessato direttamente da “Elementi strategici da valorizzare e tutelare”, in particolare da uno dei “Percorsi intervallivi da valorizzare”, quello che da Sovere sale verso nord lungo la SP 57, attraversando il centro abitato di Cerete prima e di Songavazzo e Rovetta poi.

Azione 2.3.1: VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI Obiettivo operativo 2.3: VALORIZZAZIONE DELLE FILIERE PRODUTTIVE TRADIZIONALI LOCALI OBIETTIVO SPECIFICO 2: PROMUOVERE UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO BASATO SUL TURISMO DI QUALITÀ Il PTRA incentiva la diffusione delle attività agro-silvo-pastorali sia nell’ambito dello sviluppo locale sia nella conservazione degli ecosistemi e dei biotopi, facendo in modo che le zone montane possano tornare ad essere uno spazio per vivere e non solo una spazio da fruire. Il Piano si propone altresì di attivare azioni per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari e delle risorse agro-forestali quali patrimoni del territorio e fonte di redditività locale. Pertanto intende favorire il mantenimento e il consolidamento delle realtà rurali attive nel territorio e offrire occasioni di potenziamento complessivo della multifunzionalità del sistema agroforestale. L’attività agricola è infatti un valore che si traduce in capacità di generare funzioni che vanno oltre a quella produttiva, tesa a costruire ambiente, paesaggio, equilibrio idrogeologico e in generale fruizione e presidio del territorio. Disposizioni prescrittive Il PTRA al fine di valorizzare tutta la filiera dell’agricoltura di montagna, migliorare la sua efficienza ed evitare di disperdere le risorse economiche ad essa destinata riconosce l’utilità del Progetto integrato di gestione e valorizzazione degli alpeggi quale atto di pianificazione territoriale per valorizzare gli alpeggi stessi, che sono per le loro caratteristiche dimensionali e di qualità agricola un elemento di forza di questo territorio, e, più in generale, le filiere produttive tradizionali, indubbio elemento di forza del territorio e ne promuove la sperimentazione. In particolare individua nella Tav. 6s “Filiere produttive locali” i seguenti comprensori in ordine di priorità quali ambiti su cui effettuare la sperimentazione:

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• comprensorio Pizzo Arera • comprensorio di Mezzoldo • comprensorio alta val Borlezza In questo senso le Amministrazioni Locali e Territoriali dovranno fornire tutte le informazioni utili alla sperimentazione del Progetto integrato di gestione e valorizzazione degli alpeggi. La Regione Lombardia ha affidato ad ERSAF, attraverso una Convenzione quadro firmata nel 2011, l'incarico di redigere il suddetto progetto. Nel maggio 2015 ERSAF ha indetto un bando per la predisposizione del progetto. Il Comune di Cerete rientra nel comprensorio dell'Alta Val Borlezza.

Azione 3.3.2: ORIENTAMENTI ED INDIRIZZI PER LA NUOVA EDIFICAZIONE IN AMBITI CARATTERIZZATI DA SIGNIFICATIVO VALORE IDENTITARIO Obiettivo operativo 3.3: PROMOZIONE DI STRUMENTI PER UN USO RAZIONALE DELLA RISORSA SUOLO OBIETTIVO SPECIFICO 3: PROMUOVERE NUOVI MODELLI INSEDIATIVI PER ECONOMIZZARE L’USO DEL SUOLO Riconoscendo come caratteristica identitaria del territorio vallivo del Piano d’Area alcuni nuclei storici costituenti autentico patrimonio di memoria e senso di appartenenza delle popolazioni (vedi azione 1.1.2), il Piano d’Area formula specifici indirizzi di tutela e salvaguardia in modo che gli strumenti urbanistici comunali perseguano un corretto rapporto spaziale tra tali preesistenze ed eventuali nuovi interventi trasformativi. L’ATTENZIONE AL DISEGNO DELLE TRASFORMAZIONI IN ARMONIA CON IL TESSUTO ESISTENTE E FINALIZZATO AD EVITARE LA FRAMMENTAZIONE TERRITORIALE Disposizioni prescrittive La riqualificazione degli elementi che connotano l’identità dei territori, quali centri storici e beni singoli di rilevanza architettonica o paesaggistica, attraverso un’attenzione particolare al tessuto connettivo diffuso costituito da viabilità minore, vicoli, piazzette, aree verdi e spazi pubblici in genere e ai paesaggi rurali, costituisce aspetto importante per un uso razionale del suolo “responsabile e di qualità”. Nel caso i Piani di Governo del Territorio individuino aree di trasformazione su suolo libero (in quanto ritenute strategiche) sarà necessario creare meccanismi di contestuale previsione di interventi di riqualificazione (legame in “solido”) tra la nuova trasformazione ed il recupero dell’esistente precedentemente individuato (oneri di qualità), anche attraverso l’utilizzo di strumenti perequativi e compensativi. LA CORRETTA VERIFICA DELLE DINAMICHE TERRITORIALI NELLA DEFINIZIONE DELLE ESIGENZE DI TRASFORMAZIONE Disposizioni prescrittive Con l’individuazione di 10 quadri insediativi, il PTRA traccia una possibile trama progettuale all’interno della quale incardinare una visione coesa di territorio e di società insediata, dei suoi elementi di sofferenza e fragilità, dei suoi patrimoni e potenzialità; in questo modo i 10 quadri insediativi costituiscono uno strumento programmaticamente orientato a leggere le dinamiche di previsioni territoriali più ampie, spazialmente descrivibili e governabili nelle loro forme auto-organizzative e di concertazione intercomunale, che il PTRA ritiene importante sviluppare anche in ragione di un prossimo e inevitabile scenario di complessiva razionalizzazione territoriale. A tal fine il PTRA promuove, attraverso l’attiva partecipazione delle Comunità Montane, quali enti territoriali cui viene demandato il compito di delineare scenari di sviluppo strategici a livello di quadro insediativo, il coordinamento e la progressiva concertazione dei singoli PGT comunali in relazione: • alle previsioni delle dinamiche insediative;

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• alle politiche di promozione ricettiva; • alla qualificazione e dotazione dei servizi urbani locali, in particolare quelli scolastici e di mobilità pubblica di accesso agli stessi; • al miglioramento dell’accessibilità; • alle politiche di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale; all’introduzione di modalità omogenee di perequazione urbanistica e territoriale. In questo senso le Comunità Montane dovranno da subito procedere alla raccolta di tutte le informazioni utili all’elaborazione degli scenari di sviluppo sopra citati e, successivamente, e comunque entro due anni dalla data di approvazione del PTRA, approvare gli scenari di sviluppo strategico a livello di quadri insediativi. In caso di mancata approvazione in tempo utile, la Provincia territorialmente competente provvederà ad elaborare e approvare tali scenari. I Comuni, pertanto, sono tenuti all’adeguamento dei propri strumenti urbanistici alla suddetta disposizione prescrittiva di PTRA dal momento in cui si verificano le condizioni sopra richiamate. Dalla lettura dell'Allegato V, a cui si rimanda per le specifiche indicazioni, il Comune di Cerete fa parte del quadro insediativo “Conca della Presolana” il cui “Polo di addensamento dei servizi d'area” è rappresentato da Clusone.

La struttura delle disposizioni del PTRA è orientata su due livelli: • le “disposizioni di indirizzo” sono da intendersi come direttive non vincolanti da considerare quali contributi del PTRA per supportare e migliorare qualitativamente la formazione degli strumenti territoriali e urbanistici di Provincia di Bergamo e di Lecco, delle Comunità Montane Valle Seriana, Valle Brembana e Valsassina e dei 45 Comuni interessati;

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• le “disposizioni prescrittive” sono cogenti sugli strumenti di pianificazione e programmazione della Provincia di Bergamo, Provincia di Lecco, delle Comunità Montane Valle Seriana, Valle Brembana e Valsassina, dei 45 Comuni interessati. In particolare, sono immediatamente efficaci a partire dalla pubblicazione dell’avviso di approvazione del PTRA sul BURL e sino all’adeguamento dei PGT, le “disposizioni prescrittive” relative agli obiettivi operativi 1.1 e 1.3, riguardanti rispettivamente la fascia di protezione dei borghi storici (azione 1.1.2) ed i percorsi intervallivi da valorizzare (azione 1.3.3), fatte salve le normative specifiche di maggior dettaglio contenute in altri strumenti di pianificazione territoriale (PTCP, PTC dei Parchi Regionali), nonché fatte salve le previsioni urbanistiche ed edilizie già approvate e/o convenzionate dagli Enti Locali. I Comuni all’interno dell’ambito del PTRA sono tenuti a conformare i propri strumenti urbanistici alle disposizioni prescrittive del Piano in occasione della prima variante generale ovvero della redazione/rinnovo del Documento di Piano. Gli stessi Comuni sono tenuti a considerare e eventualmente a declinare, rispetto alle caratteristiche del proprio territorio, le disposizioni di indirizzo del PTRA, in occasione della prima variante generale ovvero della redazione/rinnovo del Documento di Piano, apportando, nell’occasione e se del caso, anche le opportune integrazioni al Piano dei Servizi, per le disposizioni di indirizzo indicate nel PTRA e direttamente afferenti quest’ultimo atto comunale. Pertanto a seguito dell’entrata in vigore del PTRA Valli Alpine: a) nell’iter di formazione dei PTCP si innesterà una verifica regionale di compatibilità di tali strumenti con il PTRA (art. 17, comma 7, l.r. 12/2005); b) nell’iter di formazione dei PGT si innesterà una verifica regionale di compatibilità di tali strumenti (art. 20, comma 6 e art.13, comma 8, l.r. 12/2005). In via sperimentale, ai fini della semplificazione amministrativa e della riduzione dei soggetti preposti alle valutazioni, il PTRA, anche su sollecitazione degli Enti Locali, prospetta che, in sede di revisione delle disposizioni della l.r. 12/2005, la verifica di compatibilità regionale di cui all’art. 13 della legge regionale 12/2005, venga delegata alla Provincia competente territorialmente. Il PTRA è lo strumento che propone un progetto territoriale strategico condiviso con il territorio, funzionale al reperimento delle risorse finanziarie per l’attuazione di quanto progettato all’interno del Piano. Per l’attuazione del PTRA è pertanto necessario attingere a risorse esterne, per tale scopo si prevede di reperire le risorse economiche nell’ambito della programmazione regionale ed europea, al fine di realizzare i progetti (tendenzialmente uno per ogni quadro insediativo) che saranno individuati di concerto con gli stessi Enti Locali. Verrà data priorità nell’assegnazione delle eventuali future risorse a quei comuni che avranno già adeguato il proprio PGT alle disposizioni del PTRA. A titolo esemplificativo e non esaustivo, nell’ambito della programmazione regionale e in particolare nei bandi per lo sviluppo turistico, si lavorerà affinché eventuali forme di incentivazione per le strutture turistico-ricettive vengano destinate prioritariamente alle strutture comprese nel PTRA Valli Alpine che si pongano a servizio della rete di sentieristica proposta dal PTRA nella Tav. 3s “Rete dei percorsi per la valorizzazione del territorio”, di cui di seguito si riporta un estratto. Si indicheranno inoltre le possibili modalità di reperimento di eventuali finanziamenti europei da assegnare prioritariamente ai Comuni che incentivano interventi di recupero e/o riqualificazione di edifici, o di interventi che rendano più attrattivi ed ospitali i loro territori e le loro attività turistico- ricettive, nonché per interventi di promozione, sensibilizzazione e formazione dei soggetti coinvolti. A tal proposito si intende evidenziare che la Variante ha considerato le indicazioni contenute nel PTRA e le ha fatte proprie laddove incidessero con gli obiettivi e le azioni oggetto di variante.

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6. PREVISIONI DI PIANO INDIVIDUAZIONE DEGLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE

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ATR 1 – Località Cerete Alto (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 081 Superficie mq 2.447,00 Territoriale Superficie lorda di mq 736,88 pavimento Volume mc 2.210,00 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Abitanti teorici n. 0,00 Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq.73,69 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 427,39 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ATR 2 – Località Cerete Basso (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 180 Superficie mq 1.436,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.432,43 pavimento Volume mc 1.297,30 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Abitanti teorici n. 14,00 Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 43,24 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 250,81 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

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ATR 3 – Località Cerete Basso (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 210 Superficie mq 7.261,00 Territoriale Superficie lorda di mq 2.186,56 pavimento Volume mc 6.559,67 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Abitanti teorici n. 0,00 Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 218,66 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 1.268,20 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

ATR 4 – Località Cerete Basso (AT_res – art. 15 NT del PdR) ID 202 Superficie mq 6.187,00 Territoriale Superficie lorda di mq 1.856,10 pavimento Volume mc 5.568,30 Indice di utilizzo mq/mq 0,30 territoriale Indice di utilizzo mq/mq 0,39 fondiario Abitanti teorici n. 37,00 Dotazione di servizi Localizzazione per parcheggi pubblici: (PdS: 34 mq ogni mq. 189,32 50 mq di Slp) Non localizzati: mq. 1.082,83 L'ambito non concorre alla realizzazione Dotazione qualità di aree obiettivo specifiche, ma aggiuntiva per concorre alla attuazione del complesso obiettivi A.C. delle aree obiettivo

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7. CONSUMO DEL SUOLO (riferimento Tabella calcolo delle superfici a pag. 125 e Tabella riassuntiva delle variazioni a pag. 90) 7.1 superficie agricola: i terreni qualificati dagli strumenti di governo del territorio come agro-silvo-pastorali

mq. 13.043.475

7.2 superficie urbanizzata e urbanizzabile: i terreni urbanizzati o in via di urbanizzazione calcolati sommando le parti del territorio su cui è già avvenuta la trasformazione edilizia, urbanistica o territoriale per funzioni antropiche e le parti interessate da previsioni pubbliche o private della stessa natura non ancora attuate;

mq. (618.933 +156.801 + 20.142) = mq. 654.676

7.3 consumo di suolo: la trasformazione, per la prima volta, di una superficie agricola da parte di uno strumento di governo del territorio, non connessa con l'attività agro-silvo-pastorale, esclusa la realizzazione di parchi urbani territoriali e inclusa la realizzazione di infrastrutture sovra comunali; il consumo di suolo è calcolato come rapporto percentuale tra le superfici dei nuovi ambiti di trasformazione che determinano riduzione delle superfici agricole del vigente strumento urbanistico e la superficie urbanizzata e urbanizzabile;

mq. (2.050 + 3.839 + 3.487) = mq. 9.376

7.4 bilancio ecologico del suolo: la differenza tra la superficie agricola che viene trasformata per la prima volta dagli strumenti di governo del territorio e la superficie urbanizzata e urbanizzabile che viene contestualmente ridestinata nel medesimo strumento urbanistico a superficie agricola. Se il bilancio ecologico del suolo è pari a zero, il consumo di suolo è pari a zero;

mq. [9.376 – (3.828 + 8.761 + 2.555 + 77.251 + 4.547)] = mq. - 87.566

7.5 rigenerazione urbana: l’insieme coordinato di interventi urbanistico-edilizi e di iniziative sociali che possono includere la sostituzione, il riuso, la riqualificazione dell’ambiente costruito e la riorganizzazione dell’assetto urbano attraverso il recupero delle aree degradate, sottoutilizzate o anche dismesse, nonché attraverso la realizzazione e gestione di attrezzature, infrastrutture, spazi verdi e servizi e il recupero o il potenziamento di quelli esistenti, in un’ottica di sostenibilità e di resilienza ambientale e sociale, di innovazione tecnologica e di incremento della biodiversità dell’ambiente urbano; (lettera così sostituita dall'art. 2, comma 1, lettera a), legge reg. n. 18 del 2019)

Pag. n. 138 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione

non sono previsti interventi di rigenerazione urbana

7.6 rigenerazione territoriale: l’insieme coordinato di azioni, generalmente con ricadute sovralocali, finalizzate alla risoluzione di situazioni di degrado urbanistico, infrastrutturale, ambientale, paesaggistico o sociale che mira in particolare a salvaguardare e ripristinare il suolo e le sue funzioni ecosistemiche e a migliorare la qualità paesaggistica ed ecologica del territorio, nonché dei manufatti agrari rurali tradizionali, per prevenire conseguenze negative per la salute umana, gli ecosistemi e le risorse naturali;

non sono previsti interventi di rigenerazione territoriale

Complessivamente la presente variante prevede una riduzione di consumo del suolo così localizzato:

Previsione Variazione Descrizione PGT Vigente PGT in Variante Val. ass. % ATR 37.240 17.331 -19.909,00 -53,46 Consolidato 0 8.963 8.963,00 100,00 ATP 77.251 5.830 -71.421,00 -92,45 Nuova SP53 22.038 20.142 -1.896,00 -8,60 Recupero Cascina Ronchi 0 3.487 3.487,00 100,00 Totali 136529 55.753 -80.776,00 -59,16

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8. CRITERI ATTUATIVI

Regole di piano

8.1 Efficacia del Documento di Piano La LR 12/05 stabilisce che "Il Documento di Piano non contiene previsioni che producono effetti diretti sul regime giuridico dei suoli" (art. 8.3) e, pertanto, i contenuti del Documento di Piano non costituiscono prescrizioni immediatamente operanti sulle tutele e sulle trasformazioni del territorio. I presenti Criteri attuativi devono essere assunti come disposizioni rivolte a fissare i criteri per l’elaborazione dei piani e degli atti di programmazione negoziata in attuazione del Documento di Piano sulla base degli obiettivi generali del PGT richiamati dal successivo articolo 1.2 e degli obiettivi specifici individuati per ogni ambito di trasformazione. Tali obiettivi specifici sono richiamati nelle schede di indirizzi attuativi che definiscono le modalità di attuazione, i limiti quantitativi di massima e gli elementi di flessibilità entro cui la fase attuativa può agire in relazione alle singole realtà dei luoghi.

8.2 Strategie e obiettivi Il Documento di Piano, i presenti criteri attuativi e le schede degli indirizzi attuativi, che formano parte integrante dei presenti criteri, determinano gli indirizzi strategici per il governo del territorio del Comune di Cerete nel rispetto dei principi fondamentali dell’ordinamento regionale, statale e comunitario. Gli obiettivi del PGT di Cerete, definiti in coerenza con le strategie dei comuni dell’Unione e in continuità con il PGT previgente, sono articolati per quadri e tematici e così sinteticamente descritti: • 8.2.1 Quadro delle politiche territoriali ◦ svilupparel’intercomunalitànellepolitichedigestioneesviluppodelterritorioattraversol’elaborazi onediunapianificazione coordinata e uniforme; ◦ formareilsupportodigovernodelterritorioasostegnoall’azionesvoltadall’UnionediComunidella Presolana; ◦ consolidare gli obiettivi del PGT vigente riferiti all'urbanizzato e al paesaggio riportati ad un quadro di coerenza con le strategie di intercomunalità e alla luce degli scenari progressivi di riduzione di consumo di suolo avviato da Regione Lombardia con la L.r. 31/2014. • 8.2.3 Quadro delle politiche insediative, demografiche e abitative ◦ Confermare le previsioni insediative in essere: valutare le previsioni di sviluppo in rapporto al livello qualitativo ottimale atteso dalle comunità; ◦ limitare i velli di crescita coerentemente con le potenzialità offerte dal territorio e le effettive esigenze emerse nell'avvio del procedimento; ◦ ridurre il consumo di suolo previsto, mediante l’attivazione di strategie volte a dare efficacia alle previsioni di trasformazione vigenti, attivando un modello urbano articolato, promuovendo interventi volti al recupero, alla riqualificazione, alla reinterpretazione e al riordino del patrimonio edilizio e dei tessuti edificati esistenti; ◦ rafforzare la costruzione di una rete integrata fra natura e centri abitati: potenziando i rapporti, facilitando le connessioni e la continuità tra i bacini di naturalità, i parchi urbani e i nuclei storico-testimoniali; garantire l’attenzione alla qualità insediativa e ai rapporti edificato-contesto. • 8.2.4 Quadro delle politiche ambientali di tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio ◦ Promozione del centro storico, dei beni isolati e delle strutture rurali in quota: ◦ sostenendo le azioni di recupero del patrimonio edilizio degradato, sottoutilizzato o

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inutilizzato; semplificando e uniformando la normativa di riferimento specifica; ◦ confermando e migliorando l'efficacia delle norme speciali finalizzate alla riqualificazione del centro storico; facilitando la flessibilità gli usi; ◦ riqualificazione e revisione della rete di accessibilità ai beni edilizi isolati; ◦ integrare, semplificare e uniformare la normativa ordinaria di riferimento; • 8.2.5 Quadro delle politiche per il sistema dei servizi ◦ Sviluppo dell’intercomunalità nella realizzazione di nuovi servizi e nella gestione del territorio, dando la priorità alla qualità dei servizi, promuovendo nuovi modelli gestionali con sinergie pubblico-privato, valorizzando le parti sociali attive sul territorio e del mondo del volontariato; • 8.2.6 Quadro delle politiche per il sistema turistico ricettivo ◦ Tematizzare, differenziare e coordinare l’offertaturistica, valorizzando l’identità e la vocazione dei singoli comuni; ◦ valorizzare la rete intercomunale dei sentieri e dei bacini di naturalità, in una prospettiva integrata di accessibilità sostenibile e connessione dei sistemi ecologici; ◦ operare per un modello turistico sostenibile, incentivando forme di turismo diffuso come presidio territoriale; • 8.2.7 Quadro delle politiche infrastrutturali ◦ Operare una migliore gerarchizzazione delle reti veicolari; ◦ sistematizzare e ampliare le reti ciclopedonali; ◦ valorizzazione delle reti intercomunali dei sentieri; • 8.2.8 Quadro delle politiche di promozione della sostenibilità ◦ Definire una regolamentazione energetica e di contenimento dei consumi idrici; ◦ sostenere la qualificazione energetica delle azioni strategiche del territorio; ◦ favorire la diffusione delle energie rinnovabili; ◦ promuovere incentivi per la sostenibilità diffusa. • 8.2.9 Quadro delle politiche per il sistema economico ◦ Promuovere e incentivare il commercio di vicinato, le attività economiche compatibili, l’artigianato locale ◦ promuovere il rafforzamento delle eccellenze produttive radicate nel territorio; ◦ agevolare il potenziamento della nuova imprenditoria locale e di quella insediata; ◦ sostenere il settore agricolo.

8.3 Ambito di applicazione Il governo del territorio comunale è regolato dagli strumenti sovraordinati di livello regionale e provinciale e dalla strumentazione urbanistica comunale costituita dal Piano di Governo del Territorio, dai piani attuativi e dagli atti di programmazione negoziata con valenza territoriale, nonché dai piani di settore vigenti. Il PGT definisce e disciplina l‘assetto dell‘intero territorio comunale ed è articolato nei seguenti atti: il Documento di Piano, il Piano dei Servizi e il Piano delle Regole. Tutte le opere edilizie nonché tutte le trasformazioni urbanistiche per le quali, in base alla vigente legislazione statale e regionale, risulti necessario il rilascio di un titolo abilitativo edilizio nonché tutti i mutamenti di destinazione d‘uso senza opere edilizie o con opere strutturali di adeguamento al nuovo uso, debbono risultare conformi alle prescrizioni del presente PGT. Le prescrizioni contenute nei presenti criteri ed in altri elaborati del PGT dovranno intendersi modificate a seguito dell'entrata in vigore di norme statali e regionali contrastanti e prevalenti, secondo le modalità e le forme stabilite dalle sopravvenute fonti normative statali e regionali.

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Eventuali contrasti tra i diversi atti del PGT saranno risolti dando prevalenza alle previsioni ed alle disposizioni idonee a produrre effetti diretti sul regime giuridico dei suoli.

8.4 Elaborati costitutivi il Documento di Piano Il presente Documento di Piano è redatto in variante al Documento di Piano allegato al PGT approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 22 del 18/04/2009 e successivamente modificato con le varianti n. 1 e n. 2. I contenuti e gli elaborati, di tali documenti, sono quelli previsti dall'art. 8 della L.R. 11 marzo 2005, n. 12 e s.m. e i. Non sono da considerarsi varianti ma mere rettifiche le correzioni degli elaborati che incidano, in termini limitati, sui perimetri degli Ambiti di Trasformazione esclusivamente per effetto della rilevazione puntuale di carattere topografico o catastale; dette rettifiche non incidono sulla consistenza degli insediamenti previsti.

8.5 Obiettivi quantitativi di sviluppo attivati dal Documento di Piano Gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo del comune di Cerete con riferimento ad un arco temporale decennale, da conseguire mediante operazioni di nuova urbanizzazione e/o di nuova costruzione e/o di recupero del patrimonio edilizio esistente, sono espressi, in relazione agli elementi di conoscenza acquisiti ed alle conseguenti valutazioni, in un numero massimo di 110 nuovi abitanti teorici, riferiti al fabbisogno primario e secondario, da insediare in due Ambiti di Trasformazione afferenti al sistema residenziale. Tale previsione risulta inferiore rispetto alla previsione del PGT vigente.

Superficie lorda di pavimento all'interno degli Ambiti di Trasformazione Residenziale PGT VIGENTE PGT IN VARIANTE Differenza mq. 12.000,00 mq. 5.241,00 mq. 6.759

Le previsioni del presente PGT confermano, con modificazioni, Ambiti di Trasformazione già presenti PGT previgente anche per gli effetti dell’articolo 5.4 della l.r. 31/2014

8.6 Indirizzi per il Piano dei Servizi Il Piano dei Servizi persegue gli obiettivi del PGT individuati all'articolo 7.2 dei presenti criteri con valore di indirizzi prescrittivi. Il Piano dei Servizi individua un insieme di aree necessario a dotare il comune di aree per servizi pubblici e di interesse pubblico o generale a livello comunale e recepisce gli indirizzi e le prescrizioni degli elaborati grafici del Documento di Piano. In coerenza alle finalità e ai contenuti fissati all'art. 9 della LR 12/05 il Piano dei Servizi definisce: a) la individuazione delle aree per le diverse tipologie di servizi ed attrezzature e le relative destinazioni specifiche, ivi comprese le aree per l'edilizia residenziale pubblica; b) la distinzione tra servizi ed attrezzature esistenti o previsti su aree già di proprietà pubblica e quelli su aree da acquisire; c) le modalità per il reperimento delle aree da acquisire, ivi compresa l'acquisizione diretta con i proventi delle monetizzazioni; d) i parametri e le modalità di intervento per le diverse tipologie. e) le aree strategiche per i servizi soggette a compensazione urbanistica. Il Piano dei Servizi stabilisce inoltre per quali aree e per quali servizi ed attrezzature è ammessa la realizzazione da parte dei proprietari subordinatamente alla stipula di apposita convenzione intesa a disciplinare le modalità attuative e gestionali.

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8.7 Indirizzi per il Piano delle Regole Il Piano delle Regole, persegue gli obiettivi del PGT individuati all'articolo 7.2 dei presenti criteri con valore di indirizzi prescrittivi. Il Piano delle regole recepisce gli indirizzi e le prescrizioni degli elaborati grafici del Documento di Piano. In coerenza alle finalità e ai contenuti fissati all'art. 10 della LR 12/05 il Piano delle Regole stabilisce: • all'interno della delimitazione del centro storico e per il patrimonio storico diffuso, le tipologie di intervento per ogni edificio, eventuali interventi di nuova edificazione, gli allineamenti e le disposizioni per gli ambiti edificati, gli spazi aperti e gli spazi di relazione aventi come finalità la valorizzazione dell'impianto storico; • all'interno degli ambiti urbani consolidati, esterni al centro storico, l'articolazione dei parametri e dei criteri di configurazione delle aree del sistema residenziale in rapporto alla morfologia, alla tipologia e alle densità prevalenti esistenti; • la specificazione degli usi ammissibili all'interno dei sistemi funzionali fondamentali individuati dal PGT: residenziale, commerciale, della produzione, delle aree ambientali-agricole, degli ambiti di valore paesistico ambientale; • l'assunzione del sistema dei vincoli e delle limitazioni individuato dal Documento di Piano e la loro puntuale disciplina in conformità alle disposizioni sovraordinate e alle caratteristiche fisiche e paesaggistico-ambientali individuate negli elaborati del Documento di Piano (art.1.4); • all'interno delle aree agricole, la definizione degli interventi ammissibili e dei relativi indici e parametri di configurazione in rapporto ai diversi livelli di tutela determinati dalla disposizioni sovraordinate e dalle caratteristiche paesaggistico- ambientali; l'organizzazione degli interventi diffusi di trasformazione ammissibili tenendo conto: • della esigenza di garantire la continuità della rete ecologica con particolare attenzione ai corridoi individuati dal Piano dei Servizi; • della opportunità del recupero degli edifici non più adibiti, o non più funzionali agli usi agricoli, per usi compatibili con il territorio e coerenti con la fruizione del territorio rurale.

8.8 I Piani di settore Gli strumenti della pianificazione comunale, per l'attuazione degli interventi previsti, si avvalgono e fanno riferimento anche ai seguenti piani di settore, qualora vigenti: • Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo (P.U.G.S.S.), di cui all’articolo 38 della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26; • Piano di zonizzazione acustica del territorio comunale, redatta ai sensi della L n. 447/95 e della l. 13/2001; Il rapporto e gli eventuali conflitti tra detti atti e piani e gli atti del PGT sono regolati dalla legge.

8.9 Permesso di costruire in deroga Ai sensi dell‘art.40 della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12, Il permesso di costruire in deroga al PGT è rilasciato esclusivamente per edifici ed impianti pubblici o di interesse pubblico, previa deliberazione del Consiglio comunale e senza necessità di preventivo nulla-osta regionale. La deroga, nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza, può riguardare esclusivamente i limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza tra i fabbricati stabiliti dal PGT La deroga può essere assentita ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative, nei casi ed entro i limiti indicati dall’articolo 19 della legge regionale 20 febbraio 1989, n. 6 (Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione). La deroga è comunque ammessa ove prevista da normative vigenti.

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8.10 Perequazione urbanistica, compensazione ed incentivazione. I piani attuativi e gli atti di programmazione negoziata con valenza territoriale attivati in attuazione delle previsioni dei singoli Ambiti di Trasformazione ripartiscono in modo uniforme tra tutti i proprietari degli immobili rientranti nel perimetro dell'ambito di intervento i diritti edificatori, gli oneri derivanti dalla dotazione di aree per opere di urbanizzazione nonché il contributo addizionale di cui all’articolo 3.3 dei presenti criteri, mediante la ripartizione in base alla superficie territoriale interessata, fatta salva l’eventuale articolazione in unità di intervento previste dalle schede normative. Le quantità edificabili sono da intendersi comprensive del volume degli edifici esistenti laddove mantenuto o non adibito a servizi. Ai fini della realizzazione della disponibilità edificatoria indicata, i piani attuativi e gli atti di programmazione individuano gli eventuali edifici esistenti, le aree ove è concentrata l'edificazione e le aree da cedersi gratuitamente al comune o da asservirsi, per la realizzazione di servizi ed infrastrutture.

8.11 Individuazione degli ambiti di trasformazione Il Documento di Piano individua, con rappresentazioni grafiche in scala adeguata, gli ambiti di trasformazione, definendone le quantità edificabili in linea di massima, le vocazioni funzionali e i criteri di negoziazione, nonché i criteri di intervento, preordinati alla tutela ambientale, paesaggistica, ecologica e storico–monumentale. Le quantità edificabili e le perimetrazioni degli ambiti, indicate nelle schede di indirizzo, si intendono definite in linea di massima; le stesse possono subire rettifiche, in sede di pianificazione attuativa o di programmazione negoziata, fermo restando il complessivo rispetto delle condizioni attuative di base e il complessivo rispetto degli obiettivi quantitativi di PGT fissati dal precedente art.7.13. L'attuazione degli Ambiti di Trasformazione può avvenire per fasi purché inserite in un progetto unitario esteso all'intero Ambito; la fase deve avere carattere di funzionalità in termini di assetto planivolumetrico e di dotazione di servizi. La determinazione della attuazione per fasi avviene in sede di negoziazione ed è di autonoma competenza della Amministrazione Comunale sulla base della proposta dell'operatore, da assumere tramite delibera di Giunta Comunale. Con l’attuazione delle previsioni del Documento di Piano riferite agli Ambiti di Trasformazione le aree che generano i diritti volumetrici assegnati, con esclusione delle aree cedute per servizi, vengono asservite come aree pertinenziali dei fabbricati e svuotate, in perpetuo, di ulteriori potenzialità edificatorie; la convenzione urbanistica dovrà riportare tale asservimento con riferimento ai sottoscrittori e agli aventi causa ad ogni titolo. In assenza di approvazione di specifico piano attuativo od atto di programmazione negoziata le aree interessate dagli ambiti di trasformazione vengono consolidate allo stato di fatto e di diritto esistente al momento della adozione del Documento di Piano. Sugli immobili ricadenti in tale aree sono ammessi esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e non è ammesso il cambiamento di destinazione d’uso rispetto a quella in atto al momento della adozione del Documento di Piano. Sono fatte salve le previsioni di eventuali piani attuativi vigenti interessanti, eventualmente anche parzialmente, le aree inserite nel perimetro degli Ambiti di Trasformazione.

8.12 Criteri generali per l’attivazione degli ambiti di trasformazione Gli Ambiti di Trasformazione si attuano tramite Piano Attuativo, ivi compresi i programmi integrati di intervento di cui al Capo I del Titolo VI della LR 12/2005, od atto di programmazione negoziata. Le proposte di Piano Attuativo negli ambiti di trasformazione devono essere coerenti con gli obiettivi generali del Documento di Piano rispetto alle trasformazioni attese. I Piani Attuativi dovranno essere coerenti con i principi fondativi e gli obiettivi generali del Documento di Piano, del Piano delle Regole e

Pag. n. 144 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione del Piano dei Servizi. Le aree reperite per attrezzature pubbliche o di uso pubblico afferenti ad ogni proposta di Piano Attuativo, dovranno corrispondere a quelle individuate nelle schede di indirizzo ed avere la caratteristica di compiutezza e completezza sia in termini spaziali che funzionali, garantendo una risposta unitaria ed integrata; è peraltro ammessa la realizzazione di stralci funzionali di progetti più ampi ed articolati di servizi o urbanizzazioni di utilità comunale, anche esterni all'Ambito di Trasformazione. Per quanto riguarda i parametri edilizi, quali distanze dai confini, distanze tra gli edifici, ecc... da rispettare nella formulazione delle proposte di attivazione degli ambiti di trasformazione vale quanto previsto nel Piano delle Regole fatto salvo il rispetto di eventuali criteri specifici per l’attivazione degli ambiti di trasformazione riportati nelle singole schede di indirizzo. Le schede di indirizzo per gli Ambiti di Trasformazione riportano gli indirizzi funzionali principali e complementari cui devono necessariamente aderire i piani attuativi o gli atti di programmazione negoziata. La definizione delle diverse categorie funzionali e delle relative funzioni incompatibili è stabilita nel Piano del Regole. L'attuazione degli Ambiti è subordinata alla cessione alla Amministrazione comunale delle aree per servizi stabilite per legge e indicata nel Piano dei Servizi fatta salva la possibilità di sostituire tali superfici con standard qualitativi. La convenzione urbanistica dovrà stabilire un congruo periodo durante il quale la manutenzione ordinaria delle aree per servizi rimarrà a carico dei privati. In alternativa alla cessione le aree potranno rimanere private di uso pubblico. Gli interventi, in sede di attuazione e nella definizione dei propri contenuti di progetto, dovranno tenere in considerazione quanto previsto dal PTRA “Valli Alpine” Azione 3.3.2 “ORIENTAMENTI ED INDIRIZZI PER LA NUOVA EDIFICAZIONE IN AMBITI CARATTERIZZATI DA SIGNIFICATIVO VALORE IDENTITARIO”; in particolare le disposizioni di indirizzo e prescrittive riferite all’”attenzione al disegno delle trasformazioni in armonio con il tessuto esistente e finalizzato ad evitare la frammentazione territoriale”. I requisiti delle proposte progettuali sulla cui base l’Amministrazione Comunale formulerà la propria valutazione in merito alla proposta avanzata dai privati sono così riassumibili: • Potenzialità della proposta nel perseguire gli obiettivi individuati nel presente Documento, con particolare attenzione alla rigenerazione dell’assetto urbano e al rafforzamento dei servizi; • Aderenza ai requisiti delineati nelle schede articolate per ambiti; • Individuazione di soluzioni insediative e architettoniche rispondenti ai criteri di particolare qualità e significatività per il territorio di Songavazzo in grado di coniugare interventi ad elevata sostenibilità con le “misure” tradizionali dei luoghi; Adozione di soluzioni progettuali e tecnologiche per il contenimento dei consumi energetici e la produzione di energia da fonti rinnovabili particolarmente avanzate; • Attivazione di servizi per la collettività eventualmente anche gestiti da privati sulla base di specifiche convenzioni di gestione pluriennali.

8.13 Connessione tra attuazione delle previsioni del Documento di Piano e Piano dei Servizi – contributo addizionale L’attuazione degli interventi negli Ambiti di Trasformazione previsti nel Documento di Piano è subordinata alla realizzazione di servizi, infrastrutture e attrezzature per la collettività di Cerete diretti e indotti dagli interventi. L’attuazione degli interventi codificati negli ambiti di trasformazione è preceduta da una fase negoziale di individuazione delle opere e alla realizzazione di servizi, infrastrutture, e attrezzature di interesse

Pag. n. 145 COMUNE DI CERETE Variante al Piano di Governo del Territorio DOCUMENTO DI PIANO - Relazione generale per la collettività connessi agli effetti territoriali indotti dai nuovi carichi insediativi e aventi come riferimento gli obiettivi del PGT; tali opere e servizi si riferiscono all’intero territorio comunale e, di conseguenza, possono risultare non esclusivamente a servizio dell’ambito di trasformazione. Tale fase è determinata dalla stesura di un documento convenzionale fra le parti, deputato ad individuare le opere pubbliche da realizzarsi a carico degli operatori, opere da individuare nel Piano dei Servizi o nel POP vigente al momento dell’intervento; tali opere potranno eventualmente essere monetizzate e il loro importo, da sommarsi alla corresponsione degli oneri di urbanizzazione, è commisurato ad una quota marginale del plusvalore dell’area conseguente alla applicazione dei diritti volumetrici di massima attribuiti con il Documento di Piano, determinabile con atto di indirizzo della Giunta Comunale.

8.14 Criteri specifici per l’attivazione degli ambiti di trasformazione Gli elaborati di PGT riportano le condizioni necessarie per l’attivazione degli ambiti di trasformazione. Sono inoltre condizioni necessarie nella formulazione del Piano Attuativo il rispetto delle previsioni sulle attrezzature, le connessioni stradali e la rete della ciclabilità oltre alla verifica delle dotazioni per servizi secondo quanto disposto dal Piano dei Servizi. In fase di definizione della proposta di attuazione dovrà essere verificata con il Soggetto Gestore del servizio la possibilità di fornitura idrica, sulla base di una corretta valutazione delle fonti di approvvigionamento in essere e/o previste nonché della idoneità della rete distributiva, eventualmente assumendo a carico dell’intervento le necessarie opere indicate dal Soggetto Gestore. Analoga verifica dovrà essere effettuata con i soggetti gestori dei sistemi finali di collettamento e depurazione circa l’idoneità e capacità residua degli stessi a far fronte ai nuovi carichi inquinanti idraulici e organici. Gli interventi in attuazione degli ambiti di trasformazione in aree già insediate sono subordinati alla esecuzione di indagini volte alla verifica preventiva della eventuale contaminazione dei suoli. Ad avvenuto completamento delle indagini sarà possibile definire la necessità o meno di interventi di bonifica. All’accertata assenza di contaminazione, ovvero all’esecuzione dell’eventuale bonifica, dovrà essere subordinata la realizzazione dei nuovi interventi edilizi. Dovrà inoltre essere verificata la presenza di manufatti contenenti amianto (tetti in eternit, eventuali strutture coibentate con amianto friabile ecc.), per la cui la demolizione dovranno essere espletate le procedure previste dalle vigenti normative in materia di amianto (D.Lgs 257/2006). Si richiama infine l’obbligo di redigere relazione previsionale di clima acustico ai sensi dell'art.8 comma 3 della L447/95 e della LR. 13/01.

8.15 Ambiti di trasformazione in area agricola Ai sensi del comma 10 dell’articolo 5 della L.R. 31 del 28/11/2014 gli ambiti di trasformazione che con la realizzazione degli interventi previsti sottraggono superfici allo stato di fatto agricole, pur essendo conferma di previsioni del PGT previgente, sono assoggettati ad una maggiorazione percentuale del contributo di costruzione da destinare agli interventi forestali a rilevanza ecologica di incremento della naturalità e di compensazione paesaggistica.

8.16 Fattibilità geologica, qualità del suolo e tutela ambientale. Gli interventi di nuova costruzione e d’ampliamento devono essere assoggettati a preventiva verifica di fattibilità in relazione alle risultanze della carta di sintesi della fattibilità geologica. Per ogni ambito di intervento, indipendentemente dalla classe di fattibilità assegnata a ciascuna area e dagli studi di approfondimento indicati nelle specifiche classi di fattibilità geologica, devono essere applicate le disposizioni previste dal D.M. 11 marzo 1988 e circolare ministeriale n° 30483 del 24 settembre 1988 o dal D.M. 14 gennaio 2008 “Norme tecniche per le costruzioni” e rispettate le norme regionali vigenti.

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In generale le indagini e gli approfondimenti prescritti per le classi 2, 3 e 4 (limitatamente ai casi in cui sono consentiti interventi) devono essere realizzati prima della progettazione degli interventi in quanto propedeutici alla pianificazione dell’intervento e alla progettazione stessa. Copia delle indagini effettuate e della relazione geologica di supporto deve essere consegnata, congiuntamente alla restante documentazione, in sede di presentazione dei Piani attuativi (L.R. 12/05, art. 14) o in sede di richiesta del permesso di costruire (L.R. 12/05 art. 38).

8.17 Assunzione principi di sostenibilità ambientale Gli interventi previsti negli Ambiti di Trasformazione devono perseguire lo sviluppo sostenibile, a tale fine devono presentare caratteri di innovazione e emblematicità con riferimento alla sostenibilità complessiva, alla riduzione dei consumi energetici, all'utilizzo di energie rinnovabili, al riciclo delle acque meteoriche, alla compensazione delle emissioni climalteranti, all'inserimento nel paesaggio. Dovranno quindi essere verificati gli effetti dell’intervento rispetto a suolo, acqua, aria, impatto acustico, clima acustico e relativamente alla mobilità pubblica e privata; a tale fine dovrà essere predisposta una relazione relativa al quadro energetico complessivo evidenziando gli elementi tecnologici adottati per un uso razionale dell’energia attraverso il contenimento e la riduzione dei consumi e l’utilizzazione di fonti rinnovabili. Gli interventi in attuazione delle previsioni del Documento di Piano dovranno operare a favore della sostenibilità ambientale con lo scopo di ottimizzare l’efficienza dei servizi ecosistemici presenti nel territorio. Gli interventi all’interno degli ambiti di trasformazione, potranno essere realizzati solo prevedendo idonei interventi di compensazione naturalistica.

8.18 Tutela dei valori paesaggistici Gli interventi previsti nel Documento di Piano devono rispettare le prescrizioni del Piano Paesaggistico Regionale vigente.

8.19 Valutazione Ambientale dei Piani - Monitoraggio II Documento di Piano e le sue varianti, ai sensi della direttiva 2001/42/CEE e della Legge Regionale 11 marzo 2005 n° 12 sono soggetti alla valutazione ambientale degli effetti derivanti dalla loro attuazione, ai fini della salvaguardia delle risorse ambientali e del paesaggio. Il monitoraggio rappresenta un elemento fondamentale del processo di VAS e consente di comprendere gli effetti della attuazione del PGT rispetto agli obiettivi generali e alle soglie di compatibilità ambientale e di modificare, se necessario, i contenuti del Documento di Piano in base a quanto previsto dalla l.r. 12/2005 e ai sensi della l.r. 31/2014. Al processo VAS è affidato il monitoraggio sul consumo di suolo e sulla riduzione del consumo di aree ad uso agricolo di cui al precedente articolo 3.5 e ai sensi della L.r. 31/2014. Gli indicatori per il monitoraggio del Documento di Piano sono stabiliti nel Rapporto ambientale della Valutazione ambientale strategica.

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