GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2010 L’ECO DI 35 PROVINCIA Precipita in un dirupo sotto gli occhi degli amici Escursionista sessantenne di muore a . Finito in un nevaio dopo un volo di 200 metri Per vent’anni consigliere comunale, era il responsabile della festa di Negrone. I compaesani: una grave perdita

VALGOGLIO Si è trasformata in tragedia, ieri, l’e- IIE LE REAZIONIM scursione in quota di un sessantenne di Scanzoro- sciate, precipitato in un dirupo sui monti dell’al- ta Valle Seriana, in territorio di Valgoglio, sotto gli IL SINDACO: LO RICORDEREMO occhi degli amici che nulla hanno potuto fare. IN CONSIGLIO COMUNALE Alberto Cortinovis – 61 anni da compiere il 17 di agosto, sposato e padre di due figli, operaio del- «In paese c’è sgomento e incredulità per la Mega di Scanzorosciate da poco in pensione la morte di Alberto Cortinovis – commen- –, complice la bella giornata di sole, in mattinata ta il sindaco di Scanzorosciate Massimi- era partito da Valgoglio con una comitiva di ami- liano Alborghetti –. Alberto non faceva ci: dodici persone che condividevano con lui la più parte dell’amministrazione comuna- passione per la montagna e che ieri avevano deci- le dal 2004, ma è stato una colonna del no- so di raggiungere il panoramico crinale della cre- stro paese. E soprattutto un punto di rife- sta del vallone centrale, sul pizzo Salina, a quasi rimento per Negrone, la frazione dove era 2.500 metri di altitudine. Un luogo di grande fasci- nato e cresciuto. Per tutti noi è una gra- no, immerso nella natura più selvaggia e con sen- ve perdita. Mi piace ricordare la sua as- tieri ricoperti dalla neve anche nei mesi estivi. soluta dedizione alla gente di Negrone – Secondo quanto ricostruito dai soccorritori del- prosegue il primo cittadino –. È sempre la Croce Blu, poco dopo mezzogiorno Cortinovis stato il portavoce delle istanze di quella stava percorrendo un tratto di sentiero molto stret- frazione, lì tutto ruotava attorno a lui. Era to: da un lato il costone di rocce, dall’altro il di- una grande appassionato di montagna, rupo. In quel punto è indispensabile la massima che rappresentava una parte importan- attenzione anche per gli escursionisti più prepara- te della sua vita. Lo sapevamo esperto. So- ti. Improvvisamente si sarebbe fermato, staccan- no rimasto incredulo quando ho sentito dosi dalla comitiva: forse per allacciarsi le strin- come era morto, non mi sembra possibi- ghe di uno scarpone; forse, sopraffatto dal caldo, le quello che è accaduto. Forse un malo- per alleggerirsi; o forse perché colto da un improv- re e certo una buona dose di sfortuna». Al- viso malore. Quello che si sa con certezza è che borghetti annuncia che Cortinovis sarà ri- il sessantenne ha perso l’equilibrio e, non trovan- cordato nel prossimo Consiglio comuna- do appigli cui aggrapparsi, è scivolato nel burrone le «e nella sua frazione si farà certo qual- a fianco del sentiero, facendo un volo di circa due- cosa. Ha dedicato una vita alla sua comu- cento metri tra le rocce, per poi finire su un nevaio. nità, troveremo sicuramente la forma e il L’uomo non avrebbe nemmeno avuto il tempo di modo per dargli il giusto riconoscimen- gridare. Immediato l’intervento dell’elisoccorso to». Cortinovis era il responsabile della del 118 di Bergamo. Cortinovis è stato recupera- festa parrocchiale di Negrone che si svol- to con il verricello, ma il suo corpo era ormai pri- ge in luglio. Ricorda il parroco don Anto- vo di vita e ogni tentativo nio Vitali: «Coordinava tutti i settori del- di salvarlo è stato vano. la festa e tutti facevano capo a lui. E per Nella caduta l’escursioni- questo suo ruolo faceva parte del Consi- sta ha sbattuto più volte Recuperata nel dirupo a Valgoglio, la salma del glio pastorale. Il figlio Andrea mi ha chia- contro la parete rocciosa, ri- pensionato è stata portata a . Su quanto mato per i funerali, li celebreremo nella portando lesioni gravissi- accaduto indagini dei carabinieri (foto Fronzi) chiesa di San Pantaleone». me alla testa e al torace. La salma è stata compo- sta nella camera mortuaria del cimitero di Gromo, vi- cino alla parrocchia di San Giacomo. Alcuni amici che La costruzione era in località Casera. Apparteneva all’istituzione della frazione Qualino erano con lui hanno rag- Alberto Cortinovis giunto a piedi la camera mortuaria. Verso le 17 so- no arrivate tre auto con i parenti della vittima, tra cui la moglie e i figli. In Bruciata la cascina dell’asilo, c’è l’ombra del dolo silenzio e a turno si sono introdotti nella camera mortuaria per la straziante identificazione. IIE CALCINATEM COSTA VOLPINO Rammarico, quanto accaduto: non sono Alberto Cortinovis, che viveva con la famiglia rabbia e tanta amarezza. So- state ritrovare taniche con li- a Negrone di Scanzorosciate in via Piave, era mol- no i sentimenti che in questi quido infiammabile o altri ti- to noto in paese per il suo impegno in politica, che FURTO DI CAVI IN CANTIERE giorni prova la comunità di pi di inneschi, ma è quanto- lo aveva portato a sedere in Consiglio comunale L’ARRESTATO: «MI ERO PERSO» Qualino perché qualcuno ha meno singolare che il prato per vent’anni. «Lo ricordo consigliere sin dagli an- dato fuoco a una cascina che attorno alla stalla e il vicino ni Settanta e assessore ai Servizi negli anni Ottan- È stato arrestato ieri notte a con apparteneva all’asilo «An- capanno da caccia non siano ta – dice Arrigo Casati, vicesindaco dall’85 al ’90 l’accusa di aver rubato 250 metri di cavi nunciata Baiguini», da sem- stati toccati dal fuoco: le fiam- e poi primo cittadino nei cinque anni successivi –. elettrici tagliati in pezzi con un tronche- pre punto di riferimento per me sono rimaste circoscritte Militava come me nella Dc, e ne aveva seguito il sino e una tenaglia d’acciaio, ritrovati poi i cittadini di questa frazione alla stalla. destino, passando prima nel Partito popolare, poi a 30 metri da un cantiere. A finire nei di Costa Volpino. La cascina appartiene all’a- nella Margherita e da ultimo nel Pd. Da due man- guai è stato P. M., 51 anni di Ghedi (Bre- La notizia è trapelata ieri silo di Qualino da molti anni dati non era più consigliere comunale ma era ri- scia) che risiede a Vidalengo, frazione di dal comando provinciale dei grazie ad un lascito dei pre- masto nella lista civica "Proposta per Scanzoro- Caravaggio. Tutto è cominciato alle 2,45 carabinieri di Bergamo, ma cedenti proprietari: il consi- sciate-Impegno ", la lista che regge l’am- quando le luci di emergenza di un can- l’incendio risale molto proba- glio di gestione dell’asilo in- ministrazione comunale. Era molto impegnato an- tiere a Calcinate si sono accese e uno dei bilmente alla notte tra ve- fantile, che è un ente priva- che nel sociale – continua l’ex sindaco – e innamo- residenti della zona si è insospettito. Sul nerdì e sabato. to con responsabilità giuridi- rato di Negrone, la sua frazione, cui dedicava gran- posto sono arrivati i carabinieri della sta- Le fiamme hanno avvolto e ca e ha come presidente di di- di energie. Per questo lo chiamavamo il sindaco di zione di Calcinate che hanno trovato l’uo- distrutto una vecchia cascina ritto il parroco pro tempore di Negrone. Negli anni Ottanta insieme al parroco di mo in una strada a fondo chiuso e lo han- situata in località Casera, nei Qualino, l’ha data in affitto ad allora, don Alfredo Cenati, costituì la Cooperativa no arrestato. monti sopra Ceratello. L’edi- L’incendio si è verificato in una una famiglia di Costa Volpi- di edilizia economica popolare per poter avere in- Davanti al giudice Luisa Mazzona il cin- ficio, costituito come vuole la zona montana di Costa Volpino no. sediamenti residenziali popolari nella sua frazio- quantunenne ha raccontato la sua ver- tradizione contadina di mon- Per don Piero Zanardini ciò ne. E da sempre era l’anima della festa parrocchia- sione dei fatti. «Mi trovavo con il furgo- tagna da una stalla, un fieni- che è successo non ha ancora le di San Pantaleone. L’altra sua grande passione ne in quella strada a fondo chiuso perché le e un locale usato come cu- toccato il cuore di chi venerdì silo – domenica dopo pranzo una spiegazione: «Quella stal- era la montagna. Ci andava da quando aveva 10 an- mi ero perso – ha dichiarato l’uomo, già cina e sala da pranzo, è collo- notte si è dato da fare per ap- verso le 13. Sono quindi sali- la era un patrimonio del no- ni e tutti i mercoledì saliva in quota. L’ultima vol- condannato nel 2006 per ricettazione –. cato per la precisione nei pra- piccare il fuoco: della casci- to subito in Casera, ma ormai stro asilo: un giorno avremmo ta che l’ho visto è stato settimana scorsa. Siamo an- Volevo raggiungere l’autostrada e stavo ti conosciuti dagli abitanti di na sono rimasti in piedi sol- non c’era più niente da fare. potuto venderla ricavando co- dati a cena insieme. Certo la frequentazione era cercando solo di fare inversione. Gli at- Costa Volpino con l’appella- tanto i muri perimetrali men- Dobbiamo ancora verificare, sì nuove risorse per la scuola meno assidua rispetto al passato, quando ci ve- trezzi che sono stati trovati a terra non tivo di «belvedere». Da qui tre l’interno e il tetto sono an- ma pare che un giovane di Ce- dell’infanzia. Evidentemente devamo in Comune ogni giorno, ma eravamo co- sono miei». Il difensore ha chiesto un rin- infatti si gode di una vista dati completamente distrutti. ratello rientrando a casa nel- adesso questa ipotesi non è munque legati. Per la nostra comunità si tratta di vio del processo solo per un rito alterna- mozzafiato su tutto l’Alto Se- «Mi hanno detto quel che la notte tra venerdì e sabato più percorribile. Se davvero una grave perdita». tivo: si torna in aula il 19 luglio 2010. bino e sulla corna dei Trenta era successo – spiega Mario abbia visto levarsi le fiamme si rivelasse un incendio dolo- Camilla Bianchi passi. Cretti di Qualino, uno dei ca- nel buio della notte». so, sarebbe un fatto orribile». Laura Vallari Tanta bellezza però non ha pifamiglia che lavora per l’a- Difficile per ora ricostruire Giuseppe Arrighetti

Zogno Un’automobilista di passaggio ha dato l’allarme. In fumo 40 metri quadri di una casa Rogo nella notte, tetto in fiamme a Somendenna

ZOGNO Sono piuttosto ingenti, anche go la strada che sale da Zogno verso se non ancora quantificati, i danni di Miragolo. un incendio divampato nella notte tra Ad accorgersi dell’incendio è sta- martedì e ieri in una abitazione del- ta un’automobilista di ritorno dal la- la frazione Somendenna di Zogno. voro, verso mezzanotte, diretta a Mi- Le fiamme hanno distrutto una qua- ragolo. Ha notato il fumo e le fiamme rantina di metri quadri di tetto e dan- che si alzavano dal tetto ha dato l’al- neggiato gli ambienti sottostanti. Il ra- larme ai proprietari che a loro volta pido intervento dei vigili del fuoco, hanno allertato i vigili del fuoco. Il arrivati in pochi minuti dal distac- primo intervento è stato eseguito dai camento locale di Zogno, hanno im- vigili del fuoco del distaccamento di pedito alle fiamme di estendersi a tut- Zogno, ai quali si sono poi aggiunte to il tetto e ai sottostanti locali – una altre due squadre provenienti da Ber- mansarda utilizzata come deposito di gamo con una autoscala e una auto- masserizie – con conseguenze che cer- botte, e con loro anche una pattuglia tamente sarebbero state molto pesan- dei carabinieri del comando di Zogno. ti. Non è stata neppure necessaria l’e- L’operazione di spegnimento si è pro- vacuazione delle due abitazioni com- tratta per oltre due ore. Le cause del- prese nella costruzione – articolata in l’incendio non sono state ancora ben una taverna, il piano di abitazione e definite e si presume che la causa del la mansarda, di proprietà di due fami- rogo sia il surriscaldamento di una glie di Monza che ne fanno uso per canna fumaria. Come già detto i due periodi di vacanza come in questi appartamenti sono rimasti agibili, e giorni – che sono state considerate già in prima mattinata sono iniziati i pienamente agibili. L’edificio danneg- lavori di ripristino della parte danneg- Il tetto dell’edificio danneggiato dal rogo (foto Andreato) giato dal rogo è in località La Torre, al- giata. l’ingresso di valle della frazione, lun- S. T.