Comunità Montana Valle Seriana

La più bella Una Valle Un Santo del reame da amare a cui votarsi Il massiccio della Incontri sorprendenti, Sulle orme di San Rocco, ESTATE Presolana tra e intima quiete, un percorso fra arte 2020 pionieri e leggende. i Vip si raccontano. e devozione. 25 p.10 p.21 p.39 www.valseriana.eu

BENVENUTI TRA NOI

Maurizio Forchini presidente di PromoSerio

PIÙ CONVINTI CHE MAI

Veniamo fuori dal periodo più brutto per la ValSeriana dalla fine della Seconda guerra mondiale. Alla fine, anche questa esperienza passerà; ovviamente non ho la presunzione di dire che non cambierà niente, il mio ragionamento è più articolato. Io non temo l’adesso, ma i prossimi mesi. Io sono passato attraverso gli anni di piombo, dove era terribile il senso di insicurezza; Chernobyl, dove si pensava al pericolo di tumori e leucemie; le Torri Gemelle. Di situazioni terribili ne abbiamo avute e le abbiamo superate. I nostri genitori e i nostri nonni hanno vissuto la guerra e, una volta passata, si sono ripresi e c’è stato il boom economico. Se ci pensiamo, dopo ogni momento di crisi c’è stato un momento di crescita e di rilancio. Sarà così anche adesso. La spinta che ci muove è l’orgoglio e la voglia di non soccombere e di non lasciarsi vincere.

Intanto, VAL continua il suo percorso per rendere valore ai nostri luoghi e alla nostra gente. Per questa ragione abbiamo dedicato un articolo ai volontari che in Valle hanno garantito nei due mesi terribili i servizi essenziali e il primo soccorso. Una costellazione di volontariato che ha consentito di affrontare il mostro invisibile, e di limitare i danni. A loro va il nostro ringraziamento.

In questo numero ci concentriamo poi sulla montagna “regina” della valle, la Presolana. Ne raccontiamo la storia, qualche elemento di geologia e paleontologia, ne illustriamo i sentieri, le miniere, le meraviglie, il turismo, parliamo degli uomini che l’hanno “scoperta”, a cominciare da quel Carlo Medici che fu la guida della prima salita assoluta, giusto 150 anni fa. La storia è fatta dagli uomini, sempre. Da Carlo Medici come dai volontari di questi mesi. Dalla campionessa Michela Moioli, che intervistiamo. Da quei ricercatori, il mitico Rocco Zambelli e Mario Pandolfi in testa, che nella cava di Cene nel 1973 scoprirono tante cose, ma soprattutto il fossile del più antico rettile volante conosciuto al mondo, che volò nei nostri cieli 220 milioni di anni fa. Una scoperta davvero eccezionale: venne battezzato Eudimorphodon ranzii e portò il nome di Cene in tutto il mondo. Parliamo di persone, anche dei vip, very important people, che passano le vacanze dalle nostre parti, e ci concediamo anche una passeggiata fuori valle: raccontiamo storia e bellezza di Serina, che rientra nel bacino della Val Brembana ma che per secoli, attraverso le Vie Mercatorum, rappresentò il punto di incontro dei percorsi fra le due valli.

Ancora una volta, buona lettura, ben sapendo che è la conoscenza che ci darà, come sempre, la possibilità di ripartire. i colori della valle

Seriana e Scalve, Addio a Christo, un Affitti senza affanni, le Magnifiche Valli. ricordo a per una nuova

Orgoglio e forte senso di accoglienza appartenenza ispirano il nuovo Si conclude il 13 luglio il percorso di marchio territoriale di ValSeriana e formazione online che Promoserio Val di Scalve, presentato lo scorso ha dedicato alle locazioni 16 giugno dal presidente Maurizio turistiche. Più di 30 i partecipanti Forchini nella sede di Promoserio. fra privati, amministratori e «Le nostre Magnifiche Valli - operatori, supportati da esperti spiega - sono contraddistinte da in ambito legislativo, turistico e elementi naturali, paesaggistici e di comunicazione web. Un punto architettonici unici e particolari, di partenza per creare una rete ciascuna con una forte identità, strategica che valorizzi le potenzialità ma soprattutto da un territorio delle seconde case. ricco di opportunità per lavoro, vacanze e tempo libero». I progetti, Il 31 maggio è morto a New York, ad cui Promoserio lega una presenza 84 anni, l’artista Christo (Vladimirov Esperienze su misura, centrale e consolidata, riguardano Javacheff), che nel 2016 con “The il supporto agli operatori turistici Floating Piers” consentì a tutti di basta un clic anche attraverso servizi online, camminare sul Lago d’Iseo. Christo Pensata per quanti desiderano l’ampliamento della capacità verrà ricordato da ArteStudio regalarsi un'esperienza outdoor ricettiva del territorio con un Morandi nello spazio di Ponte in ValSeriana e Val di Scalve, la progetto di ospitalità diffusa che Nossa. Per tutto luglio verranno piattaforma online disponibile su valorizzi il patrimonio delle seconde proiettati i video delle sue più note www.valseriana.eu/esperienze case, il sostegno alla creazione di installazioni e nella vetrina esterna, la offre un'ampia scelta di proposte che una rete di produttori per il lancio nuova "Galleria dell'Occhio", saranno spaziano tra sport, cultura e sapori dei “Sapori Seriani e Scalvini”, anche esposte foto, omaggi, libri dell'artista tipici. Saranno guide e professionisti tramite un sistema di e-commerce, e artwork dedicati. Visitabile anche esperti a mettere a disposizione nuovi itinerari ed esperienze per un l'esposizione del progetto "Woman competenze, passione per il territorio turismo leggero, famigliare ed eco- - Art in Progress". Aperture su e rispetto degli standard di sicurezza. compatibile. appuntamento: 339.6638515 Basta un clic! “Suoni in Estate”, Luka Modric, ad Uffici Turistici: nulla fermerà Alzano il primo trofeo accoglienza, impegno la musica ed entusiasmo Un appuntamento confermato Tutti gli Uffici del territorio e prestigioso: dopo il silenzio del garantiscono sicurezza e accoglienza. lockdown, a riprendere il filo nel Sono punto di partenza ideale per nome della musica sarà la Rassegna una vacanza: cercate l'Infopoint più “Suoni in Estate”. Un’edizione nella vicino e lasciatevi consigliare. Nel quale a esibirsi sarà il Quintetto rispetto delle disposizioni è disponibile di Fiati “Orobie”, che celebrerà il materiale informativo su ristoranti e genio musicale di cinque grandi agriturismi, strutture ricettive, attività operisti italiani del XIX secolo sportive e musei da visitare. Info e orari (Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e su: www.valseriana.eu Puccini), ma che dedicherà uno sguardo anche all’Europa con i capolavori di Ravel, Mussorgsky e Il primo trofeo non si scorda mai, Diga del Gleno, Dvorak. Una novità è riservata ai più anche se sei una stella del calcio da Vilminore piccoli: verrà presentata la favola mondiale e conservi in bacheca il musicale “Pierino e il lupo” di Sergej Pallone d’Oro del 2018. Luka Modric, c’è il bus navetta Prokofiev. I concerti di “Suoni in centrocampista del Real Madrid e Da è attivo il bus Estate” saranno dedicati alle vittime della Croazia, ha presentato a giugno navetta verso la frazione di Pianezza, dell’epidemia e in particolare a il libro autobiografico A modo mio, punto di partenza per la Diga del Giorgio Valoti, padre del direttore inserendo i ricordi e la fotografia Gleno. Partenze ogni venti minuti artistico Alessandro e sindaco di che lo legano alla ValSeriana. Nel dalle 7 alle 19.30 da Piazza Giovanni Cene, dove si terranno gli eventi di 1997, ancora ragazzino, si aggiudicò XXIII, tutti i giorni ad agosto, sabato apertura e chiusura. In cartellone infatti il titolo di miglior giocatore e domenica a luglio e settembre. varie località di ValSeriana, Val di al Torneo Esordienti dell’Oratorio Aperto in paese anche lo Spazio Scalve, Val Brembana, Val Camonica Immacolata Alzano. La società nel Espositivo dedicato al crollo del e Svizzera, con tre concerti in quota 2021 festeggerà il Centenario di 1923, con documenti d’epoca. A sulle Orobie, a Lago Campelli, fondazione: miglior augurio non Vilminore parcheggi gratuiti per gli Rifugio Curò e Rifugio Alpe Corte. poteva arrivare! escursionisti. Info: www.valdiscalve.it i colori della valle

“Alla carica!”, “Sacrae Scenae” “Le Coti”, a quest’estate ad i film il premio letterario #restiamoinsella sulle devozioni Quarta edizione a Pradalunga per Un hashtag dedicato a un fenomeno il Premio Letterario Nazionale “Le sempre più diffuso. Sabato 27 giugno Coti”, organizzato da e l’iniziativa “Restiamoinsella” ha unito Castanicoltori del Misma. È richiesto e l’intera ValSeriana grazie (entro il 13 novembre 2020) un a una staffetta che da Piazza Vecchia racconto inedito sul tema “Togliere ha raggiunto Piazza dell’Orologio a le castagne dal fuoco, ovvero e . come si è risolta una questione In sella, lungo i 50 chilometri della spinosa”. Marco Boriani, ideatore, Ciclovia, c’erano Lara Magoni, Michela presiederà la giuria. Primo premio Moioli, Martina Bellini, Paolo Savoldelli, 500 euro e premiazione sabato 19 Gianluca Valoti, Oliviero Bosatelli, dicembre 2020. Info: biblioteca@ È dedicato alle devozioni popolari Carlo Vanzini e Tiziano Incani "Il comunepradalunga.it il primo Festival “Sacrae Scenae” Bepi", Agostino Piccinali, consapevoli dal 28 al 30 agosto. Organizzato testimonial di un messaggio di da Vivi Ardesio con la direzione di speranza. Le biciclette elettriche stanno conquistando appassionati e “Cinema e Arte”, punta a valorizzare , lo spumante neofiti: Promoserio e Scame hanno tradizioni uniche attraverso il invecchia in miniera avviato per questo un’azione di cinema. Ammessi in concorso 22 comarketing, con colonnine di ricarica film su oltre 50 candidature, giunte “Spumante Costa Jels” è il nome che saranno posizionate presso gli da Europa e Stati Uniti. “Sacrae destinato a etichettare 1650 bottiglie uffici turistici di Castione, , Scenae” farà nascere ad Ardesio di vino biologico, depositate nei , e Vilminore, una cineteca nazionale al MEtA cunicoli della miniera in disuso da nella nuova area per veicoli elettrici a Museo Etnografico, supportata da cui prende il nome, grazie a un e presso il municipio di Università di Bergamo e Diocesi. accordo fra Comune di Gorno e . Se il Presolana Ebike Event è Alle proiezioni (ingresso libero) si azienda vitivinicola Nove Lune di stato rinviato al 25-26-27 giugno 2021, uniscono concerti, spettacoli con . Dopo l’affinamento resta invece attivo il progetto “E-bike la Compagnia delle Chiavi, visite in barrique e l’imbottigliamento Experience”, una rete di punti noleggio al Santuario, aperitivi in musica e in cantina, riposa ora in condizioni e-bike a prezzo condiviso ed escursioni madonnari all’opera. ideali: temperature costanti di circa 9 con guida. Info su www.valseriana.eu Info sacraescenae.it gradi, buio e umidità al 96%. “DoniAmo”, “Tra campi e sapori”, “Pèa Sbernigada”, generosità che unisce viaggia il progetto il libro di Tiziano e sostiene a pedali Brignoli Nei giorni più duri dell’emergenza, Peia ha una peculiarità urbanistica Promoserio ha lanciato una raccolta che vede il paese suddiviso in fondi da destinare a strutture ben 14 contrade, da cui deriva sanitarie e gruppi di volontariato l’appellativo vernacolo di impegnati in prima linea. Grazie “sbernigada” (dispersa). Dallo alle generosità di privati e aziende, scorso maggio è anche il titolo del la raccolta ha raggiunto una libro fotografico, fra ricordi e scorci somma vicina agli 80.000 euro. unici, realizzato da Tiziano Brignoli, Su specifiche indicazioni dei giovane scrittore locale. Il libro è destinatari, sono stati acquistati È finanziato dal GAL Valle Seriana e disponibile su Amazon. innanzitutto tre defibrillatori dei Laghi Bergamaschi il progetto con monitor, un ecografo ed “Tra Campi e Sapori”, percorso un’idropulitrice per l’Ospedale cicloturistico di valorizzazione del Mais Locatelli di . Si sono aggiunti Rostrato Rosso nei Comuni di , quattro sanificatori a ozono per e Songavazzo. L’idea unisce la Emozioni sicure scuole e asili; quattro defibrillatori valorizzazione del lavoro dei coltivatori sul Sentiero d’emergenza per gli equipaggi di alla promozione enogastronomica e ad Anello Croce Blu di Gromo, Protezione alla fruibilità dei servizi, come l’Info Civile Valgandino e Corpo Volontari Point Borghi della Presolana a Rovetta, Un percorso circolare fra sentieri Presolana; un monitor ultraportatile dedicati a un turismo leggero ed e rifugi, che disegna attorno ad parametrico per la Croce Blu di ecocompatibile lungo un percorso Ardesio un itinerario mozzafiato. Gromo, due defibrillatori per Alzano cicloturistico che tocca le aree vocate Propone “sicure emozioni in e dieci saturimetri. Una risposta all’antico cereale di montagna. Il quota” il Sentiero ad Anello delle a bisogni concreti che ha reso progetto, del costo preventivato di Orobie Orientali (con relativo visibile la grande generosità della circa 50 mila € (finanziato al 90% dal Passaporto) che da Ardesio tocca nostra gente. A chi ha donato e a GAL) prevede segnaletica direzionale, i Rifugi Alpe Corte, Laghi Gemelli, chi generosamente si è speso e si aree sosta con tavoli e panchine, Calvi, Baroni al Brunone, Merelli al spende nell’emergenza un unico, bacheche didattiche e una colonnina Coca, Curò e Albani. Info su www. immenso GRAZIE! di ricarica ebike. anellodelleorobie.it CANTONE Assessorato all’Autonomia e Cultura PROVINCIA PROVINCIA DEI GRIGIONI DI BRESCIA DI BERGAMO CANTONE Assessorato all’Autonomia e Cultura PROVINCIA PROVINCIA DEI GRIGIONI DI BRESCIA DI BERGAMO 25 ESTATE 2020

La più bella del reame 10 Il massiccio della Presolana domina ValSeriana e Val di Scalve. Fra pionieri e leggende / di Paolo Aresi

Un Donico sempre al Passo 18 Ai piedi della Presolana, le distese erbose che uniscono famiglie, stagioni e generazioni / di Martina Biffi

Una Valle da amare 21 Fra incontri sorprendenti e legami di intima quiete, i personaggi che qui ricaricano spirito e fisico si raccontano / di Martina Biffi

Qualcuno volò sul mare di Cene 34 Il Parco Paleontologico racconta, fra geologia, natura e didattica, la lunga storia dal Triassico ai giorni nostri / di Giambattista Gherardi

Un Santo a cui votarsi 39 Pellegrino e taumaturgo, San Rocco è implorato da secoli contro le epidemie. Un percorso fra arte e devozione / di Orietta Pinessi

Ovunque protetti 52 Volontari al lavoro nei giorni dell’emergenza, ma anche quotidiane certezze per le comunità e il territorio / di Serena Bonetti

Serina l'arte che non ti aspetti 58 A cavallo fra ValSeriana e Valle Brembana, l’amena località che diede i natali a Palma il Vecchio / di Giambattista Gherardi

Oro vivace, classe di cristallo 63 Michela Moioli, dal trionfo olimpico alla Coppa del Mondo: «La famiglia e la mia Valle mi aiutano a vincere» / di Federico Errante

Per l'articolo "Una Valle da amare" un particolare ringraziamento a Fabio Iannotta dell’Hotel Milano Alpen Resort Meeting and SPA di Bratto per la collaborazione.

Direttore Responsabile: Ettore Ongis - [email protected] Redazione: Paolo Aresi, Andrea Rossetti, Orietta Pinessi, Giambattista Gherardi, Serena Bonetti, Martina Biffi, Alessandra Visini, Claudia Manera e Clara Bassani. Traduttrice: Narcisa Jigau Foto di: Angelo Corna, Lino Olmo, Giambattista Gherardi, archivio oratorio Immacolata Alzano, archivio PromoSerio, famiglia Pasinetti, Pietro Guana, archivio VisitPresolana, Alex Pellegrini, Emanuele Simone, teatro.it, Giorgio Fornoni, Simona Visinoni, Massimiliano Cucchi, Luigi Chiesa, triassico.it/parcocene, Archivio Fotografico della Diocesi di Bergamo, archivio Roberto Belotti, Ettore Ruggeri, Davide Ripamonti, claudiobatta.it, raiplay.it/programmi/lamelevisione, papernew. com, artestudiomorandi.blogspot.com, Pentaphoto e boardaction.eu. In copertina: Massiccio della Presolana - foto di Lino Olmo

Primosegno Edizioni S.r.l. © COPYRIGHT VALSERIANA E SCALVE MAGAZINE: Via Teodoro Frizzoni, 22 - 24121 Bergamo TESTI ED IMMAGINI DELLA PRESENTE PUBBLICAZIONE NON POSSONO ESSERE RIPRODOTTI CON MEZZI Ente proprietario GRAFICI, MECCANICI, ELETTRONICI O DIGITALI SENZA PromoSerio - www.valseriana.eu PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE SCRITTA DELL’EDITORE. Tel. 035.704063 OGNI VIOLAZIONE SARÀ PERSEGUITA A NORMA DI LEGGE. VALSERIANA E SCALVE MAGAZINE, PERIODICO Progetto grafico e impaginazione DI INFORMAZIONE LOCALE REGISTRAZIONE: N.15 ANNO Emanuele Simone - linoolmostudio.it 2014 DEL REGISTRO STAMPA DEL TRIBUNALE DI BERGAMO Segreteria Crediti fotografici: Per le immagini senza crediti, Primosegno [email protected] Edizioni S.r.l. ha cercato di rintracciare i titolari dei diritti fotografici, senza riuscire a reperirli. Ovviamente è a disposizione Angelo Corna sulla vetta Stampa Graphicscalve SpA - Vilminore di Scalve (BG) per l’assolvimento di quanto occorre nei loro confronti. della Presolana Occidentale VAL 10 SERIANA & SCALVE MAGAZINE La più bella del reame Il massiccio della Presolana domina ValSeriana e Val di Scalve, palestra di rocciatori d’ogni epoca ed escursionisti odierni. Nel Triassico qui c’era il mare, ora restano i fossili, ma anche la storia di un Papa in vetta e quella struggente del Salto degli Sposi

di Paolo Aresi la copertina VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 11 a sua roccia chiara, a pastore o bergamino si spingeva in Nel 1870, dopo tratti argentea, le pare- alto e ammirava le guglie, le rocce che le grandi ti compatte e massicce, strapiombanti e forse avrà anche cime delle L verticali, hanno sempre impressio- pensato di spingersi fino in cima, Alpi erano già nato gli abitanti della zona, i visi- fino alla roccia più alta. Ma non state violate, tatori, gli alpinisti. Fino alla metà risultano imprese di questo genere l’attenzione dell’Ottocento, la Presolana era fino a quando, nella seconda metà si posò anche una montagna maestosa, generava dell’Ottocento, nacque anche in sulla più bella un senso di ammirazione e timore, Bergamasca un’attenzione di tipo delle montagne come una grande cattedrale. Ma naturalistico e turistico. L’alpini- bergamasche, ancora non esisteva il turismo, e smo era appena nato, si può con- la Presolana. nemmeno la pratica dell’alpinismo siderare figlio della cultura illumi- era realtà. Le montagne stavano nistica. La prima salita al Monte lì a sfidare lo sguardo delle menti Bianco avvenne alla fine del Set- più fervide e aperte. Rappresen- tecento e fu realizzata soprattutto tavano una ricchezza per la gente con l’intento di misurare pressio- del posto grazie alle miniere, ai ne atmosferica e temperatura di pascoli, ai boschi, ai frutti che si quelle quote. Era infatti un mistero potevano raccogliere, alle erbe. quali fossero le condizioni a quelle Alimentavano leggende. Qualche altitudini. VAL 12 SERIANA & SCALVE MAGAZINE Nel 1870, dopo che le gran- loro fascino misterioso, druidico, di cime delle Alpi erano già state per venire rivestite di una sugge- violate, l’attenzione si posò anche stione nuova, del tutto naturale, sulla più bella delle montagne ber- comunque potente, estetica: la bel- gamasche, la Presolana. Non la più lezza dei paesaggi, delle rocce, dei alta (il pizzo di Coca arriva a 3.050 boschi, di una natura così diversa metri), ma la più imponente e sug- da quella della pianura. E improv- gestiva. In Presolana si trovavano visamente veniva investita da una diverse miniere, soprattutto nella nuova sensibilità: quella della sfi- zona di , verso la Valle di da, dell’andare in alto, del superare Scalve, e alcuni pascoli venivano i limiti. La nuova sensibilità sporti- raggiunti in estate dai bergamini, va. La Presolana lungo i suoi ver- ma anche dai pastori. Si arrivava santi concedeva bellezze diverse in genere fino ai duemila metri, magari fino ai duemila e duecen- tocinquanta metri della Grotta dei Pagani, ma oltre non si era spinto nessuno, che si sappia. Fino a quei primi giorni di ottobre del 1870 quando Antonio Curò, fondatore della sezione di Bergamo del Club Alpino Italiano, Federico Frizzoni, suo cugino, e Carlo Medici, la pri- ma guida alpina del posto, si av- venturarono fino alla cima, fino ai 2.521 metri della vetta della Preso- lana Occidentale. Fino a quel momento, tanta gen- te delle valli credeva che il mondo delle rocce fosse popolato di stra- ne presenze, di folletti, di gnomi, di spiriti. Anche di esseri umani particolari, adattati a vivere fra le nevi. Le storie e le leggende non Carlo Medici mancavano. Riguardo alla Preso- lana esisteva, e tuttora esiste, una leggenda dalla base storica abba- stanza solida. Si riteneva cioè che in quella zona, non lontano dall’o- dierno passo e poi più su, si fosse combattuta una battaglia tra le ban- de di un popolo barbarico, gli Ala- ni, e alcune centurie dell’esercito romano. Sembrava fosse stato uno scontro molto cruento, avvenuto nel V secolo e che degli Alani non fosse rimasto vivo praticamente nessuno. Per questa ragione si di- ceva che era bene evitare i pendii della Presolana, soprattutto nelle notti di plenilunio, perché ancora tra le rocce vagavano gli spiriti dei guerrieri uccisi. Ma in quel 1870 le montagne co- minciavano a venire spogliate dal La targa posta alla Baita Cassinelli nel 2018 VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 13

e profonde: verso Castione, verso e arrivarono in vetta. Antonio Curò Quel Carlo Medici Colere e la Valle di Scalve, dalla lasciò una memoria: «L’immensa era un tagliapietre, parte del Moschel e della Valzurio. pianura stava tutta sepolta sotto un uomo pratico, Torniamo a quella prima ascesa. una densa nebbia biancastra che la intelligente, che Quel Carlo Medici era un taglia- ricopriva come un vasto lenzuolo. conosceva molto pietre, un uomo pratico, intelli- Solo qua e là qualche punta più alta bene boschi, rocce, gente, che conosceva molto bene dei monti vicini sorgevano come sentieri. Aveva boschi, rocce, sentieri. Aveva fatto isole, producendo l’illusione di un fatto esperienza in esperienza in montagna anche in vasto mare appoggiato ai fianchi montagna anche in altri luoghi. Un medico, Giovan- meridionali della Presolana». Ar- altri luoghi. ni Comotti, lo segnalò ad Antonio rivarono in vetta alle 11 precise di Curò, i due si conobbero, poi si quel 3 ottobre. aggregò anche il cugino Frizzoni, Lo stesso Carlo Medici, anni della nota famiglia di origini sviz- dopo, nell’ottobre del 1888, ac- zere (a Bergamo Palazzo Frizzoni compagnò in vetta monsignor è poi diventato sede del Comune). Achille Ratti, futuro Papa Pio XI. Medici consigliò di partire poco Medici morì il 3 febbraio del 1896, dopo l’alba dalla Cantoniera, vici- a 75 anni di età. Si dice che negli no al Passo della Presolana. Erano ultimi giorni chiese di spostare il vestiti in maniera pratica, con giac- suo letto davanti alla finestre in ca e pantaloni di lana, gli scarpo- modo da potere ammirare ancora ni di cuoio con la suola chiodata. la Presolana. Carlo Medici aveva con sé una Montagna di grande bellezza, corda di canapa lunga sedici metri. possente, armonica, la Presolana Abbastanza rapidamente salirono è formata da roccia calcarea, mol- fino alla Grotta dei Pagani (forse to simile a quella delle Dolomi- anche questo nome è ispirato alla ti, rocce che si ritiene risalgano a vicenda degli Alani). Per gli ultimi 200-220 milioni di anni fa mentre trecento metri di dislivello, fu ne- attorno si trovano zone più antiche, cessario, per precauzione, legarsi. che si collocano a circa 250 milioni Superarono i brevi canali di roccia di anni fa. Le rocce della Presola- VAL 14 SERIANA & SCALVE MAGAZINE

na risalgono al periodo Triassico, tanto per intenderci. Si svilupparo- chiamato “Salto degli Sposi”. Due sono ricche di carbonato di calcio, no quindi in queste zone organismi giovani polacchi, Massimiliano in particolare calcite, e di silicio. viventi marini: molluschi, spugne, Prihoda e Anna Stareat erano an- Un tempo qui si trovava un mare gasteropodi, cefalopodi, bivalvi… dati a Milano per assistere a un’o- tropicale che ha lasciato i suoi se- Nelle varie zone della Presolana pera, alla Scala. Poi erano arrivati gni, i suoi ricordi. E una parte di sono stati rinvenuti a oggi circa a Dorga, forse perché in visita a dei questi li si trova nel chiosco bar di 250 tipi di fossili di differenti cre- parenti. Nel 1871, i due giovani de- Giancarlo Bendotti, al Passo: con- ature. Questo mare tropicale era cisero di stabilirsi definitivamente chiglie, fossili, minerali particolari brulicante di vita. all’ombra della Presolana. Erano che Bendotti ha raccolto per pas- artisti, lei dipingeva, lui compo- sione in mezzo secolo di ricerche. Come brulicante di storia e di neva musica. La gente del posto suggestioni culturali, naturali, sto- li conosceva bene, li chiamavano La Presolana presenta una for- riche è questa montagna. Uno dei “gli sposi”, per sottolineare la bel- mazione importante del Calcare di luoghi che colpisce di più si trova lezza della loro unione. Spesso sa- Esino, che costituisce parte dei ri- al Passo, a 1300 metri di quota. È livano al Passo, andavano in quel lievi dolomitici della Lombardia: è un balcone naturale, che si affac- belvedere dove si ammiravano il rimanente di una scogliera mari- cia sulla Valle di Scalve, un luogo Val di Scalve e Val Camonica, una na che si costituì durante il Triassi- mozzafiato. Ma ancora più sugge- grande bellezza. La storia narra di co medio, ben prima dei dinosauri, stiva è la storia di questo luogo, un pomeriggio trascorso in quel VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 15

luogo dai giovani coniugi; Anna The fairest of them all in Bergamo the interest in nature dipinse il ritratto di Massimiliano The Presolana, the most be- and tourism started to grow. The e, sullo sfondo, il Pizzo Camino. autiful, impressive and evocative first days of October of the 1870, Dopo di che, la caduta vertiginosa, place between all the Bergamo’s Antonio Curò, Federico Frizzoni, dal belvedere. Che cosa accadde? mountains, dominates the ValSe- his cousin, and Carlo Medici, the Qualcuno disse che i due giovani riana and the Val di Scalve. Its first alpine guide, went on a trip si fossero tolti la vita, si fossero calcareous rock, very similar to reaching the 2521 metres in hei- gettati nel vuoto abbracciati, per the Dolomites’ one, and its ver- ght. And suddenly the Presolana paura che il tempo potesse intacca- tical, compact and massive walls was hit by a new sensibility: for re, rovinare il loro amore. have always impressed the locals, the challenge, for reaching the Morendo, avevano cercato l’e- the visitors and the alpinists. Sin- top, for overcoming the limit. One ternità del loro sentimento. ce the mid-nineteenth century, the of the most spectacular places is Vennero trovati ancora abbrac- Presolana gave a sense of admi- at the Presolana pass, at 1300 ciati, giorni dopo, da Bortolo Do- ration and fear, like a big cathe- metres in height. It’s a natural vina, un uomo di Angolo Terme, dral. But there was no tourism balcony, it overlooks the Val di e nel cimitero di Angolo vennero yet, and the alpinism neither was Scalve, and it’s a stunning place sepolti. Da quel giorno, il belvede- a real experience. The mountains called the «lovers leap». re al Passo della Presolana, venne were full of legends. During the chiamato “Il Salto degli sposi”. second mid-eighteenth century, VAL 16 SERIANA & SCALVE MAGAZINE

SCALATE ED ESCURSIONI Una meta inconfondibile, un periplo da scoprire di Angelo Corna

Per un bergamasco, la Presolana è “la dei Pagani. Inizia qui la parte più impegna- montagna” per eccellenza. Impossibile tiva del percorso, che richiede la massima non notarla e non restarne attratti, in- attenzione e l’utilizzo dei dispositivi di si- confondibile per forma e morfologia da curezza. Si sale lungo le roccette a destra qualunque versante la si osservi. Sono della grotta, seguendo fedelmente i bolli numerose le vie, alcune anche di eleva- rossi che identificano l’itinerario più facile. ta difficoltà, che si snodano su tutti i suoi Superato un secondo anfratto si imbocca versanti. Le cime principali formano una una rampa, per continuare su tracce di catena che, da ovest a est, comprende sentiero fino a una parete rocciosa. Tra la Presolana di Castione (2.474 m.), la guglie e torrioni, in un ambiente sempre Presolana Occidentale (cima più elevata più severo e affascinate, la via continua del massiccio, 2.521 m.), la Presolana alternando tratti di arrampicata (I° e II° del Prato (2.447 m.), la Presolana Cen- trale (2.517 m.), la Presolana Orientale (2.490 m.) e il Monte Visolo (2.369 m.). Il versante meridionale è relativamente dol- ce, mentre quello settentrionale è alquanto verticale e sovrasta, imponente, l'abitato di Colere.

Dal punto di vista alpinistico, la Presolana è probabilmente la più importante monta- gna della provincia di Bergamo: il motivo è legato al gran numero di vie di arram- picata, spesso estremamente difficoltose, che ne percorrono le pareti, ma anche alla quota relativamente bassa, che ne facilita l'accesso in qualsiasi stagione. La via normale di salita, percorsa dai pionie- ri dell’alpinismo esattamente 150 anni fa, è un percorso destinato agli esperti, che va affrontato con giusta preparazione ed equipaggiamento idoneo. Un vero “itine- rario storico” ci guiderà fino alla vetta di una montagna che, negli anni, è diventata leggenda.

Il percorso trova la sua partenza dal Pas- so della Presolana e risale nel bosco per toccare, dopo circa un’ora di cammino, il rifugio Baita Cassinelli, dal alcuni anni inti- tolato a Carlo Medici. Mentre la Presolana si mostra in tutta la sua bellezza, il sentiero continua con ampi zig-zag nella suggesti- va “Valle dell’Ombra” fino a raggiungere la Cappella Savina e il Bivacco Città di Clusone. Siamo al cospetto della parete sud della Regina. Seguendo il profilo della montagna superiamo alcuni ripidi ghiaioni, e in salita, dopo circa due ore dalla nostra partenza, fa capolino la suggestiva Grotta VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 17

grado alpinistico) a pianori ghiaiosi e pa- è piuttosto breve e in leggera discesa. norami mozzafiato. Un ultimo ripido canale Decisamente più impegnativo il tratto di A unique destination ci porterà alla cresta sommitale, dove a percorso che porta dall'Albani all’Olmo; For a person from Bergamo, 2521 metri di quota ci attende la croce di con l’ausilio di una via ferrata, che giunge the Presolana is the mountain par vetta. Difficile descrivere la bellezza e le prima al Passo della Porta e poi al Monte excellence. There are many tracks, emozioni di chi ne raggiunge la cima. Uno Visolo, si raggiunge il versante sud della also with a high difficulty level, skyline a 360° permette di ammirare la ca- Valle dell'Ombra, per poi fare ritorno al ri- that meander the mountain slopes. tena alpina bergamasca in tutta la sua bel- fugio, chiudendo cosi l’anello. Il tracciato lezza, spaziando nelle giornate serene fino è riservato agli escursionisti esperti e va Some of them are extremely diffi- al gruppo del Monte Rosa e del Monviso. affrontato con casco e kit da ferrata. cult, others are accessible in every Dal Passo della Presolana alla vetta della season. The common climbing montagna servono circa 3 ore e mezza di Comunque non dobbiamo disperare. An- path, crossed by the alpinists, is cammino. La discesa segue lo stesso itine- che se non siamo alpinisti provetti, pos- set for experts. Though, there are rario percorso in salita. siamo godere della bellezza della Preso- several tracks that meander the Sono comunque tantissimi i sentieri che si lana toccando una delle sue cime minori. snodano alle pendici della Regina. Uno dei Il Monte Visolo è raggiungibile dalla Baita Regina slopes and one of the most più importanti è sicuramente il periplo della Cassinelli in circa due ore di cammino, important is the one which unite montagna, completato alcuni anni fa dalla lungo un itinerario che durante la stagio- the Olmo Refuge with the Albani sezione del CAI di Clusone. Un sentiero ne estiva non presenta difficoltà di tipo Refuge. Nevertheless, even if we piuttosto impegnativo ma molto suggesti- alpinistico. Premio per questa escursione are not experts, we can still enjoy vo, che unisce il Rifugio Olmo, posto sul sarà trovarsi al cospetto della parete sud the beauty of the Presolana, just by versante sud, con il Rifugio Albani, posto della Presolana Orientale, posta sopra di sul versante nord. Partendo dall'Olmo si noi. Con pochi passi possiamo scendere reaching one of the lowest peaks. scende in Valzurio, per poi giungere in Val in direzione delle sue pareti di calcare, e The Visolo mountain, for example, di Scalve attraverso il Passo di Scagnello. toccare con mano le linee di una montagna is reachable from the Cassinelli Dal passo, il tragitto che porta all'Albani che nei secoli è diventata leggenda. cabin in, more or less, two hours.

Scopri con poca fatica e tanta carica i sentieri delle valli: con la ebike la soddisfazione è assicurata. Noleggia la bicicletta in uno Ebike dei punti presenti sul territorio, PUNTI PREZZI UGUALI MAPPATURA a dati alla passione delle guide Experience NOLEGGIO IN TUTTI I PUNTI esperte, sali in sella e goditi la in ValSeriana DIFFUSI NOLEGGI RICARICA pedalata in leggerezza. Per tutti i dettagli: www.valseriana.eu e Val di Scalve INFOPOINT ValSeriana e Val di Scalve • tel. +39 035.704063 • [email protected] VAL 18 SERIANA & SCALVE MAGAZINE Un Donico sempre al Passo Ai piedi della Presolana le distese erbose che uniscono famiglie, stagioni e generazioni. Da bob estivo a tiro con family l’arco ed e-bike: di contagioso c’è solo l’entusiasmo.

di Martina Biffi

ambiano le generazioni e le foto- potrà provare i tappeti elastici, da sempre grafie, ieri e oggi custodi di ricor- una delle attività più divertenti e richieste. Cdi indelebili, si arricchiscono di E i ragazzi? Via gli smartphone e avanti dettagli. In quelle dei nonni ci sono sempli- i sorrisi. Chi l’ha detto che per il bob serve ci coperte e pic-nic, in quelle dei genitori la neve? Il bob estivo è un’esperienza uni- si intravedono gli impianti di risalita sullo ca che non lascia mai delusi. Quest’anno i sfondo, in quelle dei giovani compaiono il bob saranno sanificati dopo ogni uso e sarà bob estivo e il tiro con l’arco. In quelle dei dunque possibile godersi tante emozioni in- nostri ragazzi vediamo le e-bike e i tubbies. sieme agli amici in tutta sicurezza. E i bimbi di domani? Staremo a vedere, ma sicuramente nelle loro istantanee non man- Giriamo un’altra pagina del nostro album cheranno le sorprese. fotografico ed ecco un bersaglio. Ebbene sì, La famiglia Pasinetti, da oltre sessant’an- non manca proprio nulla: da metà giugno a ni, gestisce il Donico nella sua versione in- fine agosto possiamo cimentarci come mo- vernale e in quella estiva, senza mai fermar- derni Robin Hood anche nel tiro con l’arco si, continuando a offrire nuove attività per che aspetta i grandi, ma anche tutti i bam- grandi e piccini. Anche le fotografie della bini dai quattro anni in su. Si garantisce il famiglia stessa raccontano una storia che mantenimento della distanza di un metro tra sta al Passo (la maiuscola geografica si im- le persone, ma non si garantisce di conte- pone nel gioco di parole) con i tempi. Sono nere l’entusiasmo: quello sì che al Donico arrivate a quattro le generazioni che hanno è contagioso. accolto turisti e residenti per un pomerig- Così contagioso che viene voglia di salire gio di divertimento, per un buon piatto di in sella ed esplorare anche i dintorni: perché tagliatelle ai funghi o per un salto sui tap- non noleggiare un’e-bike e farsi accompa- peti elastici. gnare da guide esperte alla scoperta del ter- ritorio? È possibile anche partecipare a tour Anche il 2020 non sarà da meno, anzi. organizzati, con un indimenticabile pranzo Tutto si svolgerà secondo la normativa vi- in quota. gente e le tante attività aspettano tutte le fa- Sfogliando l’album ci assale un certo miglie per divertirsi in sicurezza e allegria. languorino: quest’anno sarà possibile sce- Sfogliando l’album delle proposte, scopria- gliere se godersi il pranzo nell’area esterna mo che ce n’è davvero per tutti i gusti. I con grigliate, taglieri, polenta e panini op- bambini potranno divertirsi in sicurezza sui pure ritirare il proprio kit pic-nic e gustarsi tubbies, le ciambelle giganti che permettono le prelibatezze della cucina direttamente su di scivolare sui pendii con i capelli al vento, una morbida coperta distesa nei prati anti- per rinfrescarsi con una brezza leggera nelle stanti il bar. Lo stesso servizio sarà offer- giornate di caldo estivo. Chi invece prefe- to anche alla Baita Termen e al Bar Vareno risce vedere il mondo “saltando su e giù” nel contesto incantevole del Monte Pora. Il VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 19

nostro album prosegue con tante pagine bianche che lasciamo ai nostri lettori, da riempire con nuovi ricordi e con le istantanee di giornate felici in ValSeria- na e in Val di Scalve, vivendo esperien- ze ed emozioni autentiche, nel rispetto della sicurezza.

Per tutte le informazioni: www.presolanamontepora.it Tel. 0346.31009 [email protected] Facebook: Presolana Donico Winter&Summer

Between a click and a picnic At the Presolana pass, the great gras- slands connect entire families, seasons and generations. For over sixty years, the Pasinetti family has managed the restaurant-bar and the facilities of Do- nico, a village near Castione, during both the winter and the summer even- ts, always offering new activities for all ages, children and adults: from the sleigh lift to the archery; from the e-bike to the tubbies, the giant donuts which allow to slide on the slopes; from the trampolines to a delicious plate of ta- gliatelle: the only contagious thing here is the excitement. Comune di Comune Comune Comune Comune Cazzano di di Le e di di Peia Sant’Andrea Casnigo - Ss Trinità - “La Sistina della Bergamasca” - © Valerio Rota Nodari Rota - © Valerio Sistina della Bergamasca” - “La Casnigo - Ss Trinità Val Gandino emozioni fra cielo e terra

www.lecinqueterredellavalgandino.it

INIZIATIVA NELL’AMBITO DEL BANDO DEL COMMERCIO 2020 DI REGIONE LOMBARDIA VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 21 Una Valle da amare Fra incontri sorprendenti e legami di intima quiete, la ValSeriana e la Val di Scalve accolgono personaggi che qui ricaricano spirito e fisico. E si raccontano.

di Martina Biffi a tu per

egli anni ’80, sulla cresta dell’on- ne, pronte a raccontarci emozioni e sensa- da c’era la “Milano da bere”; da zioni che le legano, spesso sin dall’infanzia Nsempre invece, per ricaricare spi- e in modo sorprendente, ai nostri paesaggi e rito e fisico, c’è una “Valle da amare”. La alla nostra gente. È un coro a più voci che ValSeriana e la Val di Scalve sono i luoghi si unisce in un vero e proprio inno, pronto a del cuore di tante “very important people”, rinnovarsi negli abbracci e nelle ideali ca- che fra i nostri monti trovano una meta ide- rezze reciproche, ricche di gratitudine, del ale e familiare. Ne abbiamo incontrate alcu- post pandemia. VAL 22 SERIANA & SCALVE MAGAZINE «Un colpo di fulmine» Luciano Fontana - direttore del Corriere della Sera

e nella vita esiste il colpo «Sdi fulmine quello per le montagne dell’alta ValSeriana lo è stato per me senza alcuno dubbio. Non ho una lunga storia da raccon- tare, vacanze da bambino da ricor- dare, perché tutto è accaduto poco più di tre anni fa. Anche un po’ per caso. Mio figlio che andava spesso a scalare sulla Presolana e in Val di Scalve che butta lì una frase: “Pro- prio belle quelle montagneˮ. E la curiosità immediata di andare a ve- dere, di verificare se poteva essere il posto giusto, non troppo lonta- no da Milano, per passare qualche weekend e le vacanze tra cime, bo- schi e sentieri. Una passione que- sta sì che risale all’infanzia. C’è voluto poco, il tempo di percorrere la strada che da Castio- ne porta verso Dorga e Lantana, sotto il monte Scanapà, e con la vista sulla Presolana e sul Pora, per restare affascinato della bellez- za di una valle che non ha niente da invidiare a quelle dolomitiche. Erano le vacanze di Natale di tre re un articolo e un capitolo di un anni fa, due mesi dopo Dorga è di- libro, con la cima della Presolana «È stata una prova ventata la nostra seconda casa. qualche volta libera dalle nuvole dura ma la gente Della montagna mi piace la li- (mi hanno insegnato che quando è della ValSeriana e i bertà di esplorare, di scegliere ogni coperta c’è pioggia in arrivo). Ho turisti che l’hanno giorno un sentiero nuovo, seguirlo incontrato nuovi amici e scoperto scelta come luogo sulla cartina, darsi una meta: una che a due passi dalla mia nuova d’elezione sanno vetta, una valle chiusa, una fonte, casa abitava il collega Beppe Se- che si può ripartire, un panorama. È la fatica e la so- vergnini, lui sì frequentatore anti- che la bellezza, litudine dei pensieri, la gentilezza co della ValSeriana. l’accoglienza, il degli incontri (molto diversi dal Ho imparato ad apprezzare la coraggio sono chiasso delle spiagge) e lo stupore gente del paese e tutti quelli che ho più forti di ogni di un luogo nuovo o di un rifugio incontrato in bar, ristoranti, nego- emergenza.» mai frequentato. Ho conosciuto zi. O gli artigiani che sono venuti i sentieri aperti della Presolana e a casa per i lavori. C’è un mito, o quelli nascosti della Val di Tede un pregiudizio, che va subito sfa- che ti portano in un luogo fuori tato: non ho mai incontrato per- dal tempo. La salita da Rusio e i sone chiuse e brusche, anzi. Tutte paesaggi verso il lago d’Iseo. La disponibili, gentili e di una serietà neve che copre le piante e il giardi- assoluta: a ogni richiesta la rispo- no e il silenzio delle serate del fine sta era invariabilmente “non c’è settimana, molte passate a scrive- problemaˮ. Confondere la serietà VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 23 con la freddezza è un difetto di mia dilagasse ancora di più. È stata Bratto a condurre un incontro pub- questa nostra Italia. E lo abbiamo una prova dura ma la gente della blico in cui parlavamo di un mio visto tutti in questi mesi tremendi ValSeriana e i turisti che l’han- libro. Qualche giorno prima del ri- che abbiamo passato a combattere no scelta come luogo d’elezione covero mi aveva scritto “ti aspetto un virus sconosciuto e che qui, in sanno che si può ripartire, che la in montagnaˮ. Era innamorato di questa valle, è stato particolarmen- bellezza, l’accoglienza, il coraggio questi paesaggi e di queste cime, te violento. Facevano stringere il sono più forti di ogni emergenza. come tutti quelli che hanno la for- cuore le immagini delle corsie dei Credo che così l’avrebbe pensata tuna di conoscerli. E non c’è niente piccoli e grandi ospedali. Il lungo Gianni Fossati, un mio caro amico, di meglio che essere qui in questa elenco dei morti e i controlli casa morto di coronavirus. Lo ricordo estate italiana». per casa per impedire che l’epide- nel giardino dell’Hotel Milano di

«Aria di casa mia» Alma Grandin - caposervizio del TG1 Rai

lma Maria Grandin, capo- raccontoiltg1.it questa volta chie- Tg1. Ma casa è casa, si sa. Si può Aservizio del Tg1, ci regala do invece di raccontare la sua Val- essere lontani chilometri, si può un punto di osservazione tutto par- Seriana: nella sua voce c’è sempre essere distanti da tanto tempo, ma ticolare. Non è una turista, non si una costante, l’entusiasmo. Anche un pezzetto di cuore rimane sem- rifugia qui nella seconda casa, non nei momenti in cui il discorso vira pre nel posto che ti ha cresciuto. frequenta la valle per lavoro. Dalla su temi più dolorosi, rimane una Alma Grandin non fa eccezione. ValSeriana è partita e per lei que- nota di ottimismo e di forza, con «Quando penso alla ValSeriana sta è casa in tutti i sensi e qui ha la determinazione che l'ha con- penso alle mie montagne, all’aria ancora gli affetti più forti. Ci sen- traddistinta anche nel suo percorso di casa, al fiume tranquillo, al mio tiamo telefonicamente più volte, a professionale. Da Albino ha infat- paese, Albino, dove sono cresciuta lei che ha scritto il libro www.vi- ti “preso il volo” verso Roma e il e che ho abbandonato troppo pre- sto. Penso alla mia casa, piccola ma accogliente, perché in quella casa c’è gran parte della mia vita e dei miei amori: mamma e papà. Penso anche che mi piacerebbe ritornare a vivere in ValSeriana. Ritornare a casa è un sogno e un desiderio che vorrei si avverasse tanto». Un amore, quello per il territorio che l’ha cresciuta, che accompagna la giornalista vivo come non mai, anche dopo 30 anni di lontananza. «In ValSeriana ci si può immergere nella natura facen- do un vero e proprio viaggio verso se stessi. È un luogo magico dove, lungo le rive del Serio si contem- plano tutti i colori della vita. Passo dopo passo, lungo la pista ciclabile si parte dal cuore della Valle per arrivare in vetta, fino a Clusone. Una passeggiata “lunga una vita” alla scoperta di sé e del mondo. VAL 24 SERIANA & SCALVE MAGAZINE Ogni volta che torno a casa mi pia- raccontoiltg1.it lo volli presentare din sono stati tra i tanti che hanno ce percorrere tutta la pista cicla- ai miei concittadini proprio nella avuto la febbre. «Quando ti trovi bile pensando a come è trascorsa chiesetta di San Bartolomeo. Fu costretta a 600 km di distanza, il la mia vita in questi trent’anni di la prima vera occasione, una de- senso di impotenza diventa quasi esodo romano. Mi manca tanto la cina di anni fa, di essere di nuovo insostenibile. Sono stati momenti mia Valle, mi mancano tanto i bo- accolta nella comunità albinese. difficili, la lontananza è una prova schi, il profumo dei funghi e delle Altra tappa imperdibile il “Ponte dura e affrontarla è stata una sfi- castagne, le nostre tradizioni, la Romano” sul Serio che in realtà è da molto faticosa. Insieme ad al- polenta e il formaggio. Odori, sa- un ponte medievale. Da qui parte tri 100 giornalisti, abbiamo unito pori, profumi che, indelebili dentro sempre il mio viaggio, in biciclet- le nostre testimonianze di questo di me, mi tengono legata per sem- ta o a piedi, ogni volta che torno periodo durissimo, raccolte in un pre alla mia terra, alle mie radici. ad Albino per arrivare in vetta». libro dal titolo “Ai tempi del virus. Ma se non avessi avuto il coraggio Ma gli amori a volte devono af- Quando la nostra vita non fu più di andarmene forse oggi non sarei frontare prove dure, impegnati- quella”. Per ogni copia vendu- così contenta di ritornare a casa». ve. Questi mesi difficili hanno ta devolveremo un euro a Medici costretto la giornalista lontana da Senza Frontiere». Gli amori si sa, Come ogni storia d’amore che casa e dai suoi affetti. «Ho chia- sono così, ci fanno battere il cuo- si rispetti, anche l’amore tra Alma mato a casa due, anche tre volte al re, ci fanno ridere, ci fanno stupire, Maria Grandin e la ValSeriana giorno. Ero bloccata a Roma, con meravigliare, ci fanno sorridere e conserva dei luoghi speciali. «Uno mamma e papà ottantenni soli ad a volte ci fanno anche soffrire, ma di essi è la chiesetta di San Barto- Albino, reclusi in casa, come tutti. quando sono forti come quello che lomeo, al centro di Albino. È stato Potete immaginare la sofferenza e lega Alma Maria Grandin alla sua il luogo che mi ha accolto nel mio la preoccupazione, io figlia unica ValSeriana di una cosa si può esse- ritorno a casa tanti anni fa. Quan- impossibilitata a correre da loro». re certi: è vero amore. do pubblicai il mio libro www.vi- Anche i genitori di Alma Gran-

«Uno dei luoghi più belli del mondo» Vincenzo Mollica - scrittore e giornalista Rai

acanze, itinerari, paesag- conta il suo rapporto con la ValSe- to crescere nostra figlia Caterina. È Vgi, arte e cultura: parlare riana con un’emozione e un affetto un luogo che possiede una bellezza di ValSeriana, per chi come me che ti ricordano che fai un lavoro artistica, ogni angolo, ogni paesag- lavora in un Infopoint, non è sem- bellissimo in un posto bellissimo, gio sembra un dipinto, una scultu- plice in questi giorni. Il turismo è in una Valle che ha affrontato un ra, un qualcosa che ha a che fare un mix di esperienze, relax e gioia, momento duro ma che, con corag- con l’arte più che con la geogra- ma facciamo fatica a concentrarci gio e determinazione, continua a fia. E poi mi piacciono le persone sul divertimento in mesi diffici- regalare emozioni, sensazioni, pa- della ValSeriana, sono laboriose, li, fatti di prove impegnative che esaggi che nessun virus potrà mai riservate, accoglienti, hanno sem- ci hanno lasciati profondamente intaccare. pre un sorriso, sono dei protettori cambiati, con una cicatrice sul «Il mio rapporto con la Val- delle antiche tradizioni che hanno cuore che difficilmente dimenti- Seriana ormai dura da oltre qua- però saputo guardare alla moder- cheremo. Ma come spesso accade rant’anni, lo definirei un doppio nità con grande passione. Mi tro- nei periodi difficili della vita, a innamoramento: mi sono innamo- vo bene qui, mi piace fermarmi a volte basta spostare il punto di vi- rato di Rosa Maria, mia moglie, chiacchierare con le persone che sta, ascoltare qualcuno che ci aiuti e insieme mi sono innamorato di con il tempo sono diventate mie a cambiare leggermente la prospet- questa valle, che ho conosciuto amiche; potrei citare un elenco tiva per vedere con occhi nuovi le grazie a lei. È una valle meravi- infinito di amicizie che ho stretto cose belle. E questa è proprio la gliosa, uno dei posti più belli del in questi anni ma ne citerò una per magia di Vincenzo Mollica: rac- mondo, tanto che qui abbiamo fat- tutte, una persona che purtroppo se VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 25

Vincenzo Mollica sulla seggiovia dello Scanapà in occasione del riprese del video "Inno alla ValSeriana" nel 2016 ne è andata nei mesi scorsi, mon- Seriana? E Mollica, con una risa- cuore di Vicenzo Mollica, ma un signor Tarcisio Ferrari. È stato un ta, ci racconta della “sua” giostra. luogo in particolare: Bratto. «Sono mio grande amico, una persona «La seggiovia dello Scanapà. Io la un autentico abitante della valle, profonda, che mi ha donato molto chiamo giostra perché ho sempre so bene che quando si cita Bratto e a cui ho chiesto di risposarmi per amato sedermi sulla seggiovia e non si può non citare Dorga e Ca- i miei 40 anni di matrimonio. Una fare due o tre giri di fila, non scen- stione, ma in particolare Bratto, e piccola cerimonia bellissima, nel- devo nemmeno quando arrivavo in Dorga e Castione, lo so, lo so - ag- la chiesa di Lantana, uno dei luo- cima! L’addetto mi chiedeva: “Ma giunge ridendo - per me è un luogo ghi che amo di più, un angolo di adesso scende o continuiamo?”, che considero casa, la ValSeriana pacificazione, di grande intensità e mi godevo ancora un giretto o la considero la mia terra e gli ami- spirituale. La chiesetta di Lantana due. Questa è la seconda cosa che ci della ValSeriana li considero la è proprio la prima immagine che mi appare quando penso a questo mia famiglia. Ho un grandissimo mi viene in mente quando penso territorio: la vista che si ammira affetto per questa terra. Quello alla ValSeriana; è un po’ come la dall’alto, un paesaggio che sembra che è accaduto è stato una vera valle, splendida, piccola, ti acco- un dipinto. Sono luoghi che dav- sofferenza per me, ci tengo a dirvi glie a qualsiasi ora ed è sempre lì vero accarezzano il cuore e danno che sono stato davvero solidale e ad aspettarti con una permanente grande serenità. Io ora vedo molto partecipe nel dolore di Bergamo e voglia di ascoltare quello che hai poco, ma in questi anni mi sono della valle, ma felice di vedere il da dire. È una cosa meravigliosa». nutrito non solo della gastronomia sentimento di affetto che ha rac- E meraviglioso è l’affetto che straordinaria che avete - sono un colto il territorio, l’ho apprezzato traspare dalle parole di Mollica, vero appassionato di casonsei in molto». Mollica conclude con un dopo 40 anni ancora innamorato di tutte le forme - ma dei colori del- abbraccio, l’abbraccio del vento. questa terra. Mentre il giornalista la ValSeriana, che sono estrema- «Quando si arriva in alto, lassù in emiliano racconta, è come se una mente pittorici. Avete dei cambi di ValSeriana, come dire, c’è un bel serie di immagini della valle scor- stagione unici, un fiorire di colori vento, un vento che ti accarezza, ressero in modo sempre più nitido, che è una cosa che trovo sempre un vento che non ti soffia mai con- facendo aprire gli occhi e facendo straordinaria. Ci sono dei verdi che tro, un vento che ti indica spiri- vedere tutto per quello che davve- non si vedono più, dei gialli, dei tualmente dove andare e questo mi ro la valle è: una bellissima fucina cieli così tersi che si vedono solo piace molto. Poi insomma, ognuno di emozioni. lì. E andando in ValSeriana uno si sceglie la strada che vuole, ma ti «E poi in Valseriana voi avete riconcilia proprio con la tavolozza accompagna come una carezza». una cosa splendida, la giostra». di colori, di quelli che ti colorano Giostra? Ci sono giostre in Val- l’anima». Tutta la valle ha rapito il VAL 26 SERIANA & SCALVE MAGAZINE «Sempre gli stessi posti, mai la stessa immagine» Beppe Severgnini - scrittore ed editorialista del Corriere della Sera

a ValSeriana e la Val di stata molto dura. Avevamo l’eser- LScalve, piccole, discre- cito e i medici cubani nell’ospe- te, ricche di colori e di paesaggi, dale da campo. hanno fatto e continuano a fare da sfondo silenzioso e nascosto alla I bergamaschi sono noti per genesi di libri ed editoriali. Tan- essere persone chiuse, concen- ti sono gli scrittori e i giornalisti trate sul lavoro e poco espan- che qui hanno trovato l’ispirazio- sive. I valligiani ancora di più. ne o semplicemente il silenzio e Concorda con questa definizio- la quiete giusti. Beppe Severgnini ne? Si è sentito accolto in Val- in ValSeriana quasi ci è nato, per Seriana? lui questo è uno dei «luoghi della Un tempo forse era così: la vita vita». in valle spingeva a chiudersi. Non più. La nuove generazioni sono Come è nato il suo rapporto attente e informate, spesso espan- con la ValSeriana e cosa rappre- sive. Il web, le strade, il turismo: senta per lei? nessun luogo è lontano, ormai. L’Alta ValSeriana è casa. Ho Resta la voglia di lavorare e l’affi- ancora le foto scattate a Dorga dabilità, davvero speciali. E dove- nell’estate del 1958, avevo di- te fidarvi di uno che ha viaggiato ciotto mesi. Ci torno ancora, ogni tanto come me! volta che posso. È, insieme a Cre- ma e alla Gallura, uno dei luoghi della mia vita, pieno di ricordi, di emozioni e di possibilità.

Quando pensa alla ValSeria- na quale è la prima immagine che le viene in mente? La vista da casa mia a Lanta- na (Dorga, Castione). La valle scende verso ovest, la Presolana a nord, il monte Pora a sud. Sempre gli stessi posti, mai la stessa im- magine.

Il territorio non è fatto solo di paesaggi, ma è fatto anche e so- prattutto di persone. Conoscen- do la situazione difficile della ValSeriana in questo periodo di emergenza, ha vissuto momenti di preoccupazione per amici e conoscenti delle nostre valli? Certo, molta preoccupazione. A distanza, purtroppo, non potevo spostarmi da Crema - anche qui è VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 27 «Aléxandros è nato ad Ardesio» Valerio Massimo Manfredi - scrittore

Abbiamo chiesto a Valerio Mas- ros (oltre cinque milioni di copie bergamasco e ho raccolto gli ap- simo Manfredi di raccontarci il suo vendute, ndr) dovevo realizzare tre plausi dei presenti per l’impegno. rapporto con la ValSeriana. Nella volumi in tempi molto brevi. Dato Devo molto alla ValSeriana, dove nostra chiacchierata, abbiamo sco- che a casa mia c’era un notevole sono nati molti miei romanzi, e perto un’amicizia forte e un lega- via vai, chiesi a Giorgio se potevo devo molto a Giorgio, carissimo me che si esteso a tutto il territorio. andare alla “Masù” con lui e lavo- amico a cui ho anche dedicato un «Ho scoperto la ValSeriana gra- rare là. Non solo Aléxandros, ma mio libro». zie a un mio grandissimo amico, anche altri miei romanzi sono stati Giorgio Fornoni, che tutti voi co- costruiti proprio ad Ardesio. E tan- noscete, giornalista che ha lavora- te volte, terminata la mia giornata to a lungo anche per Report. Anni di lavoro, Giorgio veniva a pren- fa venne a trovarmi insieme a un dermi con la sua jeep e andavamo fotografo della Mondadori per un a cena o ci fermavamo a bere un articolo e poco dopo scalammo in- caffè. È stata per me un’esperienza sieme la montagna Nemrut Dağı in meravigliosa, davvero straordina- Turchia, dove si trova la tomba del ria. Ho ricevuto anche la cittadi- re Antioco I di Commagene. Da nanza onoraria di Ardesio e anche allora siamo diventati amicissimi e questo per me è stata una grande spesso mi invitava alla sua Masù, soddisfazione. Ancora oggi tutte un maso in origine, che Giorgio le volte che posso vado a trovare ha trasformato rendendolo un vero Giorgio ad Ardesio. Direi proprio paradiso». che in ValSeriana mi considero di «La “Masù” di Fornoni è diven- casa. Qui mi sono trovato benissi- tato luogo d’ispirazione. Quando mo, al punto che quando mi hanno cominciai a scrivere il mio roman- dato la cittadinanza onoraria mi zo di massimo successo, Aléxand- ero preparato delle frasi in dialetto VAL 28 SERIANA & SCALVE MAGAZINE

a quante persone vogliono bene Siamo rimasti Malla ValSeriana e alla Val di Scal- sorpresi ve, quanti amici anche nel mondo dello dall’affetto spettacolo hanno un pensiero da dedicare che turisti, al nostro territorio! Per questo numero un visitatori, po’ speciale di VAL, abbiamo chiesto un collaboratori aiuto ai frequentatori noti della ValSeria- e persone na e della Val di Scalve per darci la carica conosciute giusta in vista di una stagione estiva parti- hanno colare. Non lo facciamo spesso, in fondo dimostrato siamo per natura un po’ orgogliosi, un po’ nei nostri schivi, ma siamo rimasti sorpresi dall’af- confronti. fetto che turisti, visitatori, collaboratori e persone conosciute hanno dimostrato nei nostri confronti. Fra loro c’è chi è ormai diventato un habitué e chi invece le ha sco- perte, magari per caso, e non le ha mai più Queste valli, dimenticate. che spettacolo! VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 29 «Abbiamo stretto amicizie vere» Claudio Batta - l’Enigmista di Zelig Circus

laudio Batta, noto comico bella che spero gli abitanti della per tutti, eh». «La prima immagine Cmilanese, nome d’arte di valle mantengano negli anni». che vedo - conclude Batta - se pen- Claudio Battagello, è arrivato in Non sono aspetti su cui ci sof- so alla ValSeriana? La Presolana. Alta Valle per amore. «Ho cono- fermiamo spesso, anzi, il nostro È questa la fotografia che subito sciuto la ValSeriana 15 anni fa gra- spirito critico non lascia facilmen- mi arriva agli occhi, questa splen- zie a mia moglie, che qui aveva la te spazio a queste considerazioni. dida montagna che ricorda un po’ seconda casa. Pensate che proprio «Voi non ci pensate, non ci fate le Dolomiti e che vedo ogni giorno uno dei primi weekend romanti- troppo caso perché ce l’avete spon- appena sveglio dalla finestra». ci l’abbiamo trascorso a Fino del taneo, nell’animo, ma non è così Monte. Da allora non abbiamo mai smesso di tornarci, per goderci la tranquillità e il relax, fare lunghe camminate e sciare. Ma quello che ci piace di più è indubbiamente la gente, qui abbiamo incontrato per- sone splendide e stretto amicizie vere. Adoriamo cercare ristoranti- ni dove mangiare bene e ci siamo fatti tanti amici anche tra i ristora- tori. La gente della ValSeriana è gente aperta, disponibile e davvero splendida». Tanti sono gli amici di Claudio Batta in valle, come ha vissuto questo periodo? «Ho vissuto momenti di viva preoccu- pazione, ma sono rimasto in con- tatto con tanti di loro, soprattutto con Valeria, nostra grande amica che ci ha tenuto aggiornati. Siamo rimasti molto turbati perché siamo davvero tanto legati al vostro terri- torio e alle persone che ci vivono». Ci siamo chiesti cosa spinga Claudio Batta a tornare in Valle dopo tutti questi anni. «Mia moglie e io quando viaggiamo cerchiamo la pulizia, l’ordine, la precisione. Ormai sono cose davvero diffici- li da trovare in giro per il mondo, soprattutto nelle zone turistiche; quello che notiamo ogni volta che veniamo in ValSeriana è proprio questa pulizia, questo ordine e so- prattutto un amore per i beni co- muni, una cosa molto rara, diffici- le da trovare. Questo significa che c’è un amore vero per il proprio territorio, un attaccamento a quel- lo che si ha, saperlo valorizzare e averne rispetto. È una cosa molto VAL 30 SERIANA & SCALVE MAGAZINE «Sorrisi semplici e pensieri profondi» Omar Fantini - conduttore televisivo e comico

mar Fantini, comico e con- dalle urgenze che non riuscivano vecchi cliché che ci hanno accom- Oduttore televisivo, ci ha nemmeno a rispondere ai dubbi di pagnato da secoli. Non siamo più raccontato il suo legame forte con noi parenti; l’unico momento in cui così. Oggi i bergamaschi girano il la Valle, così forte che questi mesi potevo avere notizie di mio padre mondo, conoscono persone, fanno drammatici lo hanno toccato in pri- era direttamente da lui un paio di feste, invadono i luoghi di diver- ma persona: «Il mio rapporto con minuti ogni mattina in cui riusciva timento di tutto il mondo, sono la ValSeriana è piuttosto stretto in a togliersi la mascherina, parlarmi chiassosi e simpatici. Spendiamo quanto io in ValSeriana ci sono cre- e rimettersela di corsa per riportare per divertirci, impariamo lingue e sciuto. Sono arrivato ad Alzano che l’ossigenazione a un livello accetta- intratteniamo rapporti con perso- avevo dieci anni e ci sono rimasto bile. Mio padre è stato fortunato - ne provenienti da tutto il mondo. fino ai trenta, quando mi sono tra- prosegue - e mi racconta di rapporti Spero che tutto quello che sta suc- sferito prima a Milano per lavoro e di cameratismo tra pazienti che no- cedendo e che è successo, incluso poi definitivamente a Bergamo con nostante non riuscissero né a parla- il provare per la prima volta cosa la mia famiglia. I miei genitori abi- re né a sentire (e spesso neanche a significhi essere emarginati dagli tano tuttora ad e muoversi) cercavano in ogni modo altri senza avere colpe, ci porti a mio padre fa parte di quella catego- di aiutarsi l’un l’altro perché spesso emanciparci ancor di più rispetto ria di quegli sfortunati-fortunati che infermieri e medici erano alla rin- ai grandi passi che già abbiamo hanno contratto e vinto il virus: è corsa di tempo per aiutare chi era in fatto finora. Bergamo è una città stato ricoverato per più di tre mesi, condizioni ancora peggiori. Potrei ospitale che ha dato lavoro e modo ma ora è a casa guarito e fortuna- raccontarvi tutta la storia dal primo di integrarsi a tante persone di pro- tamente può raccontarlo. Che cosa giorno di ricovero a oggi e sarebbe venienze diverse. Questa è Ber- è per me la ValSeriana? Per me la la storia di migliaia di altri uomini, gamo, e la ValSeriana: un sorriso valle è casa». «La prima immagine identica ma purtroppo con finali semplice, un pensiero profondo e che mi viene in mente - prosegue spesso diversi». la voglia di affermarsi e dimostrare - è quella lunga strada provinciale «Noi bergamaschi - aggiun- che il cliché di muratori con poco che in mezzo a quella gola risale ge Fantini - non siamo persone sale in zucca ormai ci sta davve- la valle trafiggendo gli splendidi chiuse! Forse un tempo, ma ora ro stretto. Muratori sì, ma con un paesini che si rassomigliano un po’ non più. È arrivato il momento gran cervello e la capacità di usar- tutti, ma che generano un senso di che noi per primi lasciamo questi lo tutto». appartenenza che le metropoli del mondo si sognano. Qui le persone Gianluca Fubelli "Scintilla" e Omar Fantini ancora si conoscono, si conoscono anche i genitori dei propri amici, le generazioni si mischiano e forse an- che questo è uno dei motivi per cui il maledetto virus ha trovato un ter- reno più fertile, perché qui vecchi e giovani hanno ancora tante cose da dirsi». La preoccupazione in questi mesi per Omar è stata ancora più forte. «Esatto, mio padre è stato ricoverato nel periodo più brutto, verso la fine di febbraio. È entrato all’ospedale di Piario (a cui va tutta la mia gratitudine per gli sforzi fat- ti) e ne è uscito un mese e mezzo dopo per andare in una struttura a per la quarantena. Medici e infermieri erano talmente oberati VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 31 «Ogni volta mi sento a casa» Melita Toniolo - showgirl, attrice e conduttrice televisiva

elita Toniolo, showgirl, vostro cibo, davvero eccezionale». ma non solo, mi sono preoccupata Mattrice, conduttrice televi- «In questi mesi ho pensato molto proprio per tutta la situazione in ge- siva e radiofonica, ha scoperto la alle valli e a Bergamo - prosegue nerale, ho tanti amici che abitano a ValSeriana grazie a Simona Visino- Melita -. Chiedevo spesso proprio a Bergamo e dintorni, e quindi il mio ni, titolare dell’Agenzia Archimede Simona informazioni su come stes- pensiero era spesso lì con voi». organizzazione eventi e manage- sero le persone che ho conosciuto, ment artisti, «con cui ho lavorato moltissimo e che tuttora è una mia cara amica. Quando penso alla Val- Seriana penso a Simona, è grazie a lei che l’ho conosciuta e grazie a lei ho incontrato tante persone sor- ridenti e sempre pronte a scambiare due chiacchiere». Veneta, Melita non concorda con la nomea che contraddistingue i bergamaschi come gente chiusa e poco espansiva: «In realtà non sono proprio d'accordo! La ValSeriana mi ricorda molto il Veneto, famoso per essere accogliente e simpatico, mi sembra di essere sempre a casa quando vengo a trovarvi. Ho sem- pre avuto un debole anche per il

«Paesaggio, cibo e soprattutto persone» Scintilla - attore comico

n altro comico che ben co- sapendo di avere amici che vivono dire la verità... forse perché leg- Unosce il nostro territorio è qui? «Era inevitabile preoccuparsi, germente noto, forse perché sono Scintilla, nome d’arte di Gianluca è stato l'epicentro del sisma (scusa- uno dei più simpatici del mondo, Fubelli, che ha scoperto la Val- te l'associazione), tutta la zona per ma l'accoglienza è stata sempre Seriana grazie a due amici, Omar mesi è stata il termometro dell'Ita- eccezionale. Ovunque. Concordo Fantini e Simona Visinoni, che lo lia. In base ai numeri, si capiva se sul fatto che le persone non sia- hanno accompagnato per la prima tutti stavamo peggiorando o meno. no molto espansive, ma direi che volta a Clusone, “sotto il magnifi- Ma la cosa più strana di tutte era non lo sono soprattutto tra di loro. co Orologioˮ. Possiamo dire che che avesse colpito così tanto la Con l'ospite no, anzi! Io mi sono la ValSeriana per lei rappresenta bergamasca. Voglio dire, se cerchi sempre sentito benissimo tra di un po’ l’amicizia? «Quando penso un’immagine forte di un uomo o di voi, quindi viva Bergamo e viva i alla ValSeriana penso subito a me una donna, pensi ai bergamaschi. Bergamaschi! Un ultimo appunto: che seguo il mio amico Omar Fan- E questo è un gran complimento, è vero che la ValSeriana non è solo tini in una gita di famiglia... tutti lo penso veramente perché cono- paesaggi, montagne, cucina tipi- rigorosamente in moto!». Il territo- sco di persona grandi uomini e ca... ma cavolo che montagne, che rio non è solo paesaggio e cibo, ma grandi donne bergamasche». Un paesaggi, e che cucina meraviglio- è fatto dalle persone; come ha vis- territorio che l’ha accolta a brac- sa avete!» suto Scintilla i mesi di lockdown cia aperte, potremmo dire. «Devo VAL 32 SERIANA & SCALVE MAGAZINE «Un’icona? Piazza dell’Orologio» Lorenzo Branchetti - Il Milo Cotogno della Melevisione Rai

l primo incontro di Lorenzo Valle? Come le definirebbe? «Ho questa pandemia e che adesso vor- IBranchetti, noto a tutti i bam- conosciuto persone di cuore, che mi rei aiutare per vederli di nuovo in bini come Milo Cotogno della Me- hanno sempre dimostrato gentilez- piedi e in piena attività nella loro levisione, con la ValSeriana è av- za e disponibilità, amici che hanno splendida valle». venuto qualche anno fa, quando ha vissuto momenti terribili a causa di tenuto uno spettacolo per bambini e famiglie nella splendida piazza Orologio di Clusone. «La piazza era gremita di gente - ci racconta - e poi sono tornato per uno spettacolo teatrale insieme a Melita Toniolo al Teatro monsignor Tomasini». Ma siamo curiosi di sapere anche quale è la sua prima immagine pensando al nostro territorio: «Forse è proprio quella magnifica piazza dell’Orolo- gio; ricordo che ho visitato il suo interno e il suo incredibile mecca- nismo e ho ascoltato con molta at- tenzione la sua antichissima storia, raccontata dal Sindaco. A fine vi- sita mi sono anche fatto una scor- pacciata di alcuni pasticcini locali, eccezionali!». E le persone della

«Un’accoglienza speciale» Andrea Viganò “Pistillo” - attore e fantasista a Colorado Café

Anche Andrea Viganò, in arte Pistillo, è cono- sciuto da tutti i piccini. Nel 2016 ha avuto modo di lavorare a Clusone in occasione dell’inaugura- zione della Scuola Materna Clara Maffei e così ha conosciuto la ValSeriana: «Ricordo con molto pia- cere quella giornata, c’erano tantissime famiglie; centinaia di bambini accompagnati dai genitori hanno applaudito al mio spettacolo con un calore e un’accoglienza speciale. Alla fine dell’esibizione abbiamo festeggiato nel giardino, abbiamo ballato e cantato tutti insieme, è stata una festa meraviglio- sa, piena di energia e voglia di divertirsi. Oggi sono anche io un papà, ho tanti cari amici che vivono in ValSeriana e spesso vado a trovarli con la mia fa- miglia per trascorrere momenti piacevoli, in un pa- esaggio meraviglioso e soprattutto in compagnia di persone solari e generose». VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 33

A Valley to be loved surprising way, to our landscapes with several voices, belonging to The ValSeriana and the Val di and to our people. Starting with journalists, men and women of Scalve are the favourite places of the Director of the Corriere della the cultural environment and the very important people, who find Sera, Luciano Fontana, persua- entertainment world, which join in our mountains an ideal and a ded by the love at first sight to buy a real hymn to the Valley, ready familiar destination. We have met his second house at Dorga, or the to be renewed through the hugs some of them and they are willing writer Valerio Massimo Manfre- and through the mutual kindness to tell us the emotions and the di, who wrote the last part of his and love, full of gratitude, after feelings that bonds them, often great work «Alexandros» during the pandemic. since their childhood and in a the visit to the valley. A choir

Tel.034620222 E-mail: [email protected] Le nestre di casa tua Detrazione scale del 50% sui tuoi nuovi serramenti. Visita il nostro showroom in Via San Lucio 37/8 Clusone (BG) VAL 34 SERIANA & SCALVE MAGAZINE Qualcuno volò sul mare di Cene Nel 1973, dopo una frana, fu scoperto in ValSeriana il fossile di uno fra i più antichi rettili volanti mai scoperti al mondo. Oggi il Parco Paleontologico racconta, fra geologia, natura e didattica, la lunga storia dal Triassico ai giorni nostri.

di Giambattista Gherardi

uecentoventi milioni di alla zona di Bergamo corrispondeva una

da visitare anni fa, in un'epoca del vasta distesa d'acqua. Il mare era caldo e «DTriassico chiamata Norico, poco profondo con piccole isole ricoperte VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 35 di vegetazione. I bassi fondali era- Il primo e più famoso al mondo la fauna triassica bergamasca. La no interrotti da zone più profon- fra loro è senza dubbio l’Eudimor- sua robusta dentatura, costituita de, in cui periodicamente l'acqua phodon ranzii ritrovato a Cene nel da 114 denti a una o più cuspidi, ristagnava e l'ossigeno veniva a 1973 e destinato ad avviare il per- è indizio di una dieta carnivora. mancare rendendo impossibile la corso che ha visto nascere un’area La deduzione è stata confermata vita. I resti degli organismi che naturalistica che unisce geologia, anche grazie al ritrovamento dei finivano sul fondo di questi baci- flora e didattica: il Parco Paleonto- resti dell'ultimo pasto dell'animale ni non si decomponevano subito, logico, fondato nel 2002. in corrispondenza dello stomaco: venivano ricoperti dai sedimenti e Tutto ebbe origine, come detto, squame di pesce. Da un attento potevano fossilizzarsi. I fossili del nel mare di duecentoventi milio- studio si è potuto ipotizzare che Norico delle Prealpi bergamasche ni di anni fa, ma a far ripartire le questi rettili volanti, vissuti circa rappresentano un tesoro di grande lancette del tempo fu, alle quattro 220 milioni di anni fa, avessero in valore scientifico e l'eccezionalità del mattino del 5 febbraio 1965, età adulta un'apertura alare di circa dei reperti ha reso famosi questi un vasto movimento franoso (circa un metro per un peso di circa due giacimenti in tutto il mondo». Con 25.000 metri cubi) verificatosi in chili. Le loro ali erano costituite da queste parole gli esperti del Mu- località “Cava Ratta”, alle pendici una robusta membrana sostenuta seo Civico di Scienze Naturali “E. del Monte Bue. Don Antonio Ca- dal quarto dito lunghissimo della Caffi” di Bergamo descrivono la nova, un insegnante appassionato zampa anteriore. Erano ottimi vo- ValSeriana del primo periodo del di scienze naturali, trovò il primo latori delle dimensioni simili agli Mesozoico, quando i primi verte- fossile: il frammento di un picco- attuali gabbiani». Oltre al prezio- brati conquistarono il cielo grazie lo pesce. L’anno successivo l’area so reperto fossile, il Museo Caffi alla capacità di volare. Erano gli venne posta sotto tutela e iniziaro- propone anche una ricostruzione Pterosauri. no le campagne di scavo del Mu- artistica dell’Edudimorphodon, seo Civico di Scienze Naturali di rappresentato con il becco giallo Bergamo. Nel 1973, grazie a Ma- e rosso in onore dei colori della rio Pandolfi e Rocco Zambelli, la città di Bergamo. Dagli anni ’90 le clamorosa scoperta destinata a stu- campagne di ricerca hanno seguito pire il mondo intero: lo scheletro metodologie scientifiche d’avan- perfettamente conservato di Eu- guardia, ma parallelamente, grazie dimorphodon ranzii, il più antico alla Comunità Montana Valle Se- Pterosauro del mondo. riana (ente gestore), nacque l’idea di promuovere l’area del ritrova- «Un fossile - scrivono ancora mento a Cene attraverso un pro- gli esperti del Museo Caffi - che getto che non prevedesse il puro e per importanza scientifica e per necessario vincolo, ma un sistema valore estetico può essere consi- “vivibile” ed esperienziale che va- derato il simbolo indiscusso del- lorizzasse il contesto e l’opportu- VAL 36 SERIANA & SCALVE MAGAZINE nità di proporre “on site” attività didattiche. Fra i principali fautori anche il compianto sindaco Gior- gio Valoti, scomparso lo scorso marzo nei giorni della pandemia.

Dal 2002, anno di inaugurazio- ne, il Parco permette ai visitatori di apprezzare non solo gli aspetti geo- logici e paleontologici del sito, ma anche quelli naturalistici. Dal 2004 è Raccolta Museale riconosciuta da Regione Lombardia. Compren- de un centro visitatori con pannelli che descrivono la storia geologica e paleontologica dell’area, ma an- che un sentiero naturalistico, con pannelli descrittivi della flora e del- la fauna locali e un’area attrezzata sei. È attraverso questo scenario alta una ruota girevole illustra una per la simulazione di uno scavo emotivo che è possibile conoscere selezione di organismi, ambienti ed paleontologico. Il centro visitatori il contesto e i metodi della ricerca, eventi nelle diverse ere geologiche. è stato progettato come un'integra- le rocce, la natura e il paesaggio in Nella sezione centrale, una colorata zione del Museo Civico di Scien- modo diverso e per tanti aspetti an- linea del tempo ci mette alla prova ze Naturali "E. Caffi" di Bergamo, che nuovo. Negli ultimi due anni, nel collocare i più rappresentativi nelle cui collezioni paleontologiche grazie al sostegno della Regione, il organismi del passato nei differenti hanno trovato collocazione i reper- Parco Paleontologico si è arricchito periodi. Infine, nella sezione infe- ti estratti nel giacimento fossilifero. anche di una postazione interattiva riore, i più piccoli possono mettere Il sentiero naturalistico consente di dedicata al “tempo geologico”. Lo a confronto gli animali del presen- avere un contatto diretto con quel- scopo è illustrare le principali tap- te e del passato remoto. Quando a la "natura rocciosa" abitualmente pe della storia del nostro pianeta, Cene gli Pterosauri volavano sul vista attraverso le vetrine dei mu- attraverso tre sezioni: nella parte mare.

Visite gratuite e laboratori

Nel periodo invernale, su prenotazione, ven- gono proposti itinerari per gruppi e scolare- sche, mentre in estate (da giugno a settembre) il Parco Paleontologico è aperto gratuitamente ogni sabato e domenica dalle 14 alle 19. Il programma di ciascun pomeriggio prevede alle 15 e alle 17 le visite guidate, con attività di laboratorio alle ore 16. L’accesso è consentito solo previa prenotazione entro il venerdì pre- cedente all’indirizzo mail [email protected] oppure tramite messaggio alla pagina Facebo- ok “Parco Paleontologico di Cene”. I bambini dovranno essere accompagnati da adulti. Si consiglia l’uso di calzature idonee per le at- tività all’aperto. Info al numero 0346.22400 (orari d’ufficio Comunità Montana) oppure allo 035.729318 negli orari di apertura. Sito di rife- rimento www.triassico.it/parcocene. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 37 Someone flew over the incredible history from the Trias- September) the parc is free entry Cene sea sic period to our days, through every Saturday and Sunday from Two hundred and twenty mil- geology, nature and education. 14 pm to 19 pm. lion years ago, during a period During the summer (from June to called Norico, the territory of Bergamo was a wide stretch of water. The sea was warm and not very deep, with small islands co- vered by vegetation. The shallow water was interrupted by some deepest areas, in which the water regularly stagnated and the lack of oxygen didn’t allow any form of life. The remains of the organisms which ended up on the bottom of the sea have been gradually co- vered by deposits and they could fossilize. In 1973, after a land- slide, a fossil was discovered in ValSeriana, in Cene. It belonged to one of the most ancient flying reptile ever discovered on earth, the Eudimorphodon ranzii, a Pte- rosaus. Nowadays, in the centre of the valley, the Paleontological Parc, founded in 2002, shows the

de e Orobie Orientali Pa aporto del Sentiero ad ane o SICURE EMOZIONI IN QUOTA un’iniziativa di:

CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI BERGAMO

ra iungi i rifugi CLUB ALPINO ITALIANO SOTTOSEZIONE e co eziona i timbri ALTA VALLE SERIANA convalida il pa aporto Alpe Corte 1.410 m Congratulazioni! a Vivi Ardesio Laghi Gemelli 1.968 m Hai chiuso l’ane o, Calvi 2.015 m ritira l’a estato Baroni al Brunone 2.295 m pre o Vivi Ardesio Merelli al Coca 1.892 m Scopri i punti abilitati Curò 1.915 m Albani 1.939 m e ritira il tuo pa aporto

SCOPRI LE INIZIATIVE SOCIAL DELL’#ANELLODELLEOROBIE SU www.anellodelleorobie.it - www.valseriana.eu VAL 38 SERIANA & SCALVE MAGAZINE calendarioeventi ESTATE

GLI EVENTI IN PROGRAMMA NELLA STAGIONE ESTIVA 2020 NON HANNO POTUTO ESSERE CONFERMATI IN ANTICIPO. TUTTI GLI EVENTI AGGIORNATI QUOTIDIANAMENTE SONO CONSULTABILI NELLA SEZIONE DEDICATA DEL PORTALE WWW.VALSERIANA.EU. VISITA SUBITO LA PAGINA PER SCOPRIRE COSA LA VALSERIANA E LA VAL DI SCALVE HANNO ORGANIZZATO PER TE!

Seguici su www.valseriana.eu/eventi VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 39 calendarioeventi Un Santo ESTATE a cui votarsi

arte Pellegrino e taumaturgo, San Rocco è implorato da secoli contro il flagello delle epidemie. Amato in ValSeriana e Val di Scalve, a lui sono dedicate chiese, affreschi e opere d’arte.

di Orietta Pinessi, foto: Archivio Fotografico della Diocesi di Bergamo

i sono, nella storia della Chiesa, Secondo queste fonti, la sua nascita era diversi santi invocati nei momenti seguita a un voto fatto dai genitori avanti Cdelle calamità epidemiche, ma il negli anni. La madre fu sua catechista e lo primo in assoluto è San Rocco, il santo più indirizzò verso una profonda devozione alla implorato, dal Medioevo in poi, come pro- Madonna, spingendolo, fin dalla nascita, a tettore dal flagello della peste. La sua popo- diventare “servo di Cristoˮ. Di viva intelli- larità continua a essere ampiamente diffusa genza, studiò fino a vent’anni all’Università e, con il propagarsi del Coronavirus, molti si di Montpellier, per poi sposare la spiritualità stanno a lui affidando in Italia e nelle comu- francescana, tanto che, come sostengono al- nità cattoliche dell’Estremo Oriente, come cune fonti, decise di entrare a far parte del nelle Filippine, a Hong Kong e Macao. Così Terz’ordine di San Francesco. recita il Messale Romano al 16 agosto, festa liturgica: «In Lombardia, San Rocco, che, L’informazione è tuttavia molto contro- originario di Montpellier in Francia, acqui- versa. Qualora Rocco fosse stato un terziario stò fama di santità con il suo pio peregrinare francescano non avrebbe infatti potuto in- per l’Italia curando gli appestati». Rocco di Montpellier fu pellegrino e taumaturgo. Il suo patronato si è progres- sivamente esteso alle catastrofi dovute alle epidemie, alle malattie molto gravi, ai ter- remoti. Nella sola Italia è il patrono di oltre cento comuni ed è il compatrono di molti altri fra cui Napoli. Con il trascorrere dei se- coli è divenuto uno dei santi più conosciuti in Europa, nelle Americhe e in Asia. Le prime fonti agiografiche concordano sulle origini di Rocco, nato da una famiglia benestante di Montpellier, in Francia, pro- babilmente i De La Croix, notabili e consoli della città. Questo secondo il più antico e affidabile testo anonimo medievale, gliActa Breviora redatti nel primo quarto del Quat- trocento, provenienti da un testo italiano primitivo oggi perduto e, a loro volta, fon- te di ispirazione per la Vita Sancti Rochi di Francesco Diedo, composta attorno all’anno 1478, considerevolmente romanzata e dun- que traboccante di flagranti anacronismi. Chiesa dei Santi Defendente e Rocco, Clusone. VAL 40 SERIANA & SCALVE MAGAZINE

Chiesa di San Rocco, Piario.

dossare gli indumenti caratteristi- provincia di Viterbo, fu la prima, ta o capanna lungo il fiume Treb- ci dei pellegrini, ma sarebbe stato fondamentale tappa del suo pelle- bia, sulla via Francigena. Sarebbe rappresentato come un Penitente. grinaggio. Vi giunse fra il 25 e il morto di fame se, come racconta L’iconografia rocchiana, invece, ce 26 luglio del 1367, e qui incontrò la tradizione, un cane non avesse lo presenta, come vedremo, come Vincenzo, molto probabilmente di- provveduto a portargli il pane sot- un giovane di bell’aspetto con in- rettore dell’Hospitale di San Gre- tratto alla mensa del suo padrone, dosso il cappello, il sanrocchino, la gorio, che gli permise di accedere a signore del luogo. borraccia e la conchiglia. Proprio quel luogo. Su invito di un angelo, Il Santo fece ritorno nei lazza- questi ultimi ornamenti fanno di San Rocco benediva gli ammalati retti di Piacenza e quando la città San Rocco un pellegrino; la con- con il segno della croce e all’istan- fu libera dalla peste si ritirò nella chiglia parrebbe identificarlo come te li guariva, toccandoli con la sua selva per occuparsi di coloro che pellegrino di Santiago di Compo- mano taumaturgica. L’epidemia erano ancora appestati insieme a stela, ma essa era un semplice ar- venne domata e spenta. I miracoli molti altri piacentini divenuti suoi redo di viaggio piuttosto comune a contro malattie ed epidemie, per discepoli. L’antica tradizione vuole tutti i santi, per così dire, viaggia- sua intercessione, si moltiplicarono che Rocco sia tornato a Montpel- tori o protettori dei viandanti. anche in altre città. lier, mentre le scoperte successive L’arrivo di Rocco a Roma è concordano sul fatto che egli si Quello che è certo è che, dopo databile fra il 1367 e l’inizio del fermò a Voghera. Sfigurato dal- la morte dei genitori, Rocco lasciò 1368, quando Papa Urbano V era le prove e dalla peste, avvolto da ogni ricchezza, distribuendo tutti i da poco ritornato da Avignone. Ri- poveri e polverosi panni, giunse beni ereditati ai poveri e, per assol- mase a Roma tre anni, curando gli al confine della città non passando vere a un suo voto, s’incamminò in ammalati dell’Hospitale di Santo inosservato, neppure alla vigilanza pellegrinaggio verso Roma. Arri- Spirito, poi il viaggio di ritorno a delle guardie. Quando gli chiesero vato in Italia durante l’epidemia di Montpellier venne interrotto anco- chi fosse, lui rispose: «Un umile peste, fra il 1367 e il 1368, Rocco ra dalla peste in corso a Piacenza. servitore di Gesù Cristo». Fu allora andò a soccorrere i contagiati. Il Rocco si fermò per prestare accusato di essere una spia, perciò pellegrino francese, tra l’altro, ave- soccorso ma, nell’assistere gli venne legato e condotto di fronte al va già conosciuto l’epidemia nella ammalati, probabilmente quelli governatore. Rocco non si ribellò e sua giovinezza e nella sua città (tra dell’Hospitale di Santa Maria di dopo cinque anni morì in carcere il 1358 e il 1361) e, in quel perio- Betlemme, contrasse il morbo. Al nella notte fra il 15 e il 16 agosto do, aveva scoperto la sua voca- fine di non contagiare altri a sua di un anno imprecisato, fra il 1376 zione di carità. Acquapendente, in volta, si nascose dentro una grot- e il 1379. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 41 Al fianco della salma venne ri- trovata una tavoletta, sulla quale erano incisi il nome di Rocco e le seguenti parole: «Chiunque mi invocherà contro la peste sarà li- berato da questo flagello». Il pen- timento per aver provocato quella morte a un innocente investì molti cittadini. Fu così che Voghera, con le zone circonvicine del piacenti- no, divenne il luogo del primitivo culto al santo. Nel 1590, papa Si- sto V (1521-1590) chiese al legato veneziano a Roma, Alberto Ba- doer, di procurargli informazioni sulla vita e sui miracoli del santo, in modo da poterlo canonizzare. Gregorio XIV (1535-1591) fece iscrivere il suo nome nel Martiro- logio romano, il giorno seguente l’Assunzione di Maria Vergine. Il Chiesa di San Rocco, Leffe. 16 luglio 1629 Urbano VIII (1568- 1644) invocò «per sé e per tutto il popolo romano» la protezione di datazione. Infatti il Messale è data- scita e tra il 1376 e il 1379 quella San Rocco contro le epidemie, per to con tre anni di anticipo rispetto della morte. poi approvare definitivamente il alla agiografia rocchiana di Fran- suo culto con un breve apostolico cesco Diedo utilizzata come arche- Le sue sembianze il 26 ottobre dello stesso anno. tipo fino a oggi. Ritrovare il nome Veniamo all’iconografia: San di San Rocco in un documento di Rocco viene sempre rappresen- Le origini del culto uso quotidiano della Chiesa cre- tato come un uomo nel pieno del L’epidemia trecentesca di peste monese, quindi un documento uf- vigore, alto di statura, quasi sem- che coinvolse San Rocco in Italia, ficiale, un secolo e mezzo prima pre con la barba, segno distintivo fu la più grande di tutto il Medioe- della bolla di Urbano VIII, in cui del viandante. Impugna il bordone, vo. Subito i suoi contemporanei gli il pontefice invocava la protezione ossia il bastone dei pellegrini, pos- attribuirono molteplici guarigio- di San Rocco contro le epidemie, siede una borraccia e il tascapane, ni miracolose. San Rocco, come fa comprendere quanto forte fu il accessori che lo avvicinano a San quella di altri santi, è considera- legame tra i cittadini. E questo non Giacomo e a San Pellegrino. Ha la ta da una parte della storiografia solo a Cremona: dato che il testo è mano, o meglio l’indice, portato nient’altro che una pia invenzione, stato composto in ambito milane- sulla gamba colpita dal bubbone anche perché gli stessi resoconti se, bisogna far riferimento all’in- della piaga pestifera, cosa che ha agiografici forniscono sì una se- tera Lombardia, in un periodo par- una duplice valenza. Da una parte, rie di notizie attendibili, ma che si ticolarmente difficile per la storia con quel dito il Santo sembrereb- intrecciano con altre verosimili o delle città di questa regione. be dire agli appestati «guardatemi, palesemente false che descrivono Per quanto riguarda gli estre- sono uno di voi». È fin troppo risa- in modo e tempi differenti questa mi cronologici della vita terrena puto come la peste sia stata sempre straordinaria figura di pellegrino di Rocco, proprio le informazioni vista come malattia dei peccatori, medievale. Tuttavia, nella Biblio- riportate dalla Vita del Diedo, che una sorta di castigo divino. D’altra teca Statale di Cremona, è stato datano al 1295 la nascita e al 1327 parte quell’indice rimanda al digi- ritrovato un Messale romano del la morte del Santo, comunemen- tus Dei, il dito con cui Dio Padre 1476 che, nella parte relativa al te accettate in passato, sono state infonde la vita ad Adamo: è il dito Martirologio ovvero “l’elenco dei messe in discussione dagli studi della salvezza dal peccato e, attra- Santi protettori del Capitolo della apparsi negli ultimi anni che ne verso l’intercessione di San Rocco cattedrale”, riporta il nome di Roc- hanno fornite di nuove, postici- della salvezza dalla peste. co. La straordinarietà del ritrova- pando al quinquennio compreso Nell’arte italiana è spesso pre- mento consiste proprio nella sua tra il 1345 e il 1350 la data di na- sentato anche con un giustacuore VAL 42 SERIANA & SCALVE MAGAZINE rosso e un mantello di ruvida stof- statue, singole o parti di polittico, nelle pestilenze. Mentre il culto fa, in conformità alle indicazioni che hanno San Rocco come prota- del primo sembra aver esaurito la fornite dal suo biografo, Francesco gonista. sua fase più vitale dopo il 1630, il Diedo. A volte, accanto al Santo, È inevitabile il collegamento tra secondo, venerato a Bergamo già nei dipinti si nota la presenza di un il Santo di Montpellier e le epide- nel ‘400, appare come il Santo più angelo e di un cane. L’angelo in- mie che colpirono appunto l’Italia invocato già dal 1575 per numero terviene talora come annunciatore e le nostre Valli. Anzitutto la citata di chiese e oratori, sorti anche per della peste, che lo stesso Rocco peste nera del 1348 importata per iniziativa della stessa autorità ec- contrasse, talaltra come consolato- vie commerciali dal Medioriente o clesiastica. Come risulta dagli Atti re del malato o anche in atto di me- dalla Crimea, non si sa bene, sotto della visita pastorale di San Carlo dicare il bubbone infetto della sua forma di ratto asiatico viaggiatore Borromeo e dei suoi collaborato- gamba. Questo ruolo di infermiere clandestino di una nave mercantile. ri nel 1575, il culto di San Rocco è conforme alla tradizione che vuo- Si sostenne, all’epoca, si trattasse appare ampiamente radicato, so- le che il Santo sia stato visitato e di una nave pisana, ma non è certo. prattutto per il consistente numero guarito da un angelo. Il cane a vol- È certo, piuttosto, che la Penisola di edifici, altari e rappresentazioni te lecca le piaghe dell’appestato, fu la porta del contagio che poi di- iconografiche a lui dedicate. ma quasi sempre è accanto al San- lagò nel Continente. È la grande Tuttavia è nelle valli bergama- to e reca in bocca o fra le zampe peste del 1348-51 che Giovanni sche, più che nel territorio urba- una pagnotta. Ecco il racconto: non Boccaccio mise sullo sfondo del no, che la devozione a san Rocco lontano dal riparo del Santo vive- Decameron, descrivendo anche gli si diffuse in modo capillare, tanto va Gottardo Pallastrelli, che aveva sconvolgimenti sociali da essa pro- da superare quella del ben più po- lasciato la città per sfuggire alla vocati. polare patrono Sant’Alessandro. peste. Nella sua villa della foresta La “religiosità della paura” nel La citata visita pastorale del 1575 di Sarmato, aveva notato che uno Quattro-Cinquecento suscitò in testimonia infatti la diffusione dei suoi cani era scomparso, ma lo Bergamasca un intenso richiamo del culto prevalentemente in area vide tornare e prendere una pagnot- alla protezione dei santi caratteri- extraurbana, soprattutto in ValSe- ta e portarsela via. Incuriosito, lo stici dell’epoca, tra cui Sebastia- riana, in modo più specifico nelle seguì e scoprì Rocco appestato. A no e Rocco, entrambi soccorritori pievi di Clusone e di . partire dal XVI secolo compaiono in tutta Europa veri e propri cicli di dipinti e di vetrate che rappresenta- no i principali episodi della vita del santo di Montpellier, come quello del Tintoretto nella celebre Scuola di San Rocco di Venezia.

Il legame con la ValSeriana e la Val di Scalve C’è un profondo legame tra San Rocco la ValSeriana e la Val di Scalve: sono oltre venti le chiese o chiesette a lui dedicate da fino a Vilminore attraverso quasi tutti i paesi delle due valli, ma alle chiese ancora esistenti si aggiungo- no le “chiesine” un tempo intitolate al Santo dove sovente, nei sotterra- nei o nelle cripte, venivano sepolti i morti. Sono le chiese e chiesette dette appunto “dei mortini”. Oggi molte sono state demolite per far posto a chiese più grandi o accor- pate a edifici sorti successivamente Ancora: nelle nostre Valli troviamo centinaia di dipinti, di affreschi e Chiesa di S.M. Maddalena e S. Rocco, Fiorine - Clusone. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 43 La peste manzoniana mia. A Nembro morì addirittura at Montpellier, son of the gover- Ulteriore momento cruciale del- metà della popolazione, compreso nor of that city. Even his birth was la nostra storia è il periodo della l’intero clero, non risparmiato da accounted as a miracle; his noble cosiddetta “peste manzoniana”. quello che la mentalità dell’epoca mother had been barren until she «Scoppiata poi la peste nel milane- viveva come un castigo di Dio, prayed to the Virgin Mary. At the se, e appunto, come abbiam detto, «il cui giusto furore, mosso dal- death of his parents he distributed sul confine del bergamasco, non la pertinacia de’ peccati nostri, ci all his worldly goods among the tardò molto a passarlo; e ...non vi percuote con horrendo flagello». poor and set out as a mendicant sgomentate, ch'io non vi voglio Le parole di Lorenzo Ghirardelli, pilgrim to Rome. Coming into raccontar la storia anche di questa: responsabile dell’ufficio di sanità e during plague, he was very diligent chi lo volesse, la c'è scritta per or- autore di un trattato su «Il memo- in taking care of sick people in the dine pubblico da un certo Lorenzo rando contagio seguito in Bergamo public hospitals at Acquapenden- Ghirardelli: libro raro però e scono- l’anno 1630» (pubblicato, molto te, Cesena, Rimini, Novara, and sciuto, quantunque contenga forse dopo la morte dell'autore, a Ber- Rome. Ministering at Piacenza he più roba che tutte insieme le de- gamo nel 1681), fotografano una ultimately fell ill. He was expelled scrizioni più celebri di pestilenze: reazione devota di cui resta trac- from the town and withdrew into da tante cose dipende la celebrità cia nelle tante cappelle di città e di the forest. He would have perished de' libri!» (A.Manzoni, I Promessi paese sorte, come dicevamo, per if a dog, belonging to a nobleman Sposi, cap. XXXII). Nel settem- onorare i morti o per ringraziare il named Gothard Palastrelli, hadn’t bre del 1629 i soldati dell'Impe- soccorso divino. supplied him with bread and licked ratore di Germania Ferdinando II Affidarsi ai santi e alle loro doti his wounds, healing them. Count calarono dai Grigioni nella Val- miracolose era inevitabile, vista Gothard, following his hunting tellina, entrando nel territorio del l’eterna penuria di medici, col- dog that carried the bread, disco- Ducato di Milano per assediare la mata allora non da specializzandi vered Saint Roch and became his città di Mantova. Oltre ai disagi e o pensionandi, ma da barbieri im- acolyte. During his return incogni- alle azioni di guerriglia, le milizie provvisati chirurghi e contadini to to Montpellier he was arrested portarono in Italia la peste bubbo- guariti, e visti soprattutto i rimedi as a spy (by orders of his own un- nica. Il focolaio d'infezione e am- improbabili, quali aromi da cucina, cle) and jailed, where he struggled morbamento venne incrementato spugne impregnate di acquaragia e for five years and died on 16 Au- dalle condizioni igieniche e dalla aceto con maggiorana o rose, si ar- gust 1327. During the 14th century mancanza di quarantena dei mala- rivava persino all’applicazioni sui there was a plague in Italy, and St. ti e di un adeguato seppellimento. bubboni di carni di rospi, anguille, Roch came upon one of the towns Inoltre, le popolazioni colpite dal anatre, e ancora pietre come topa- most affected by it. Time and time contagio erano estenuate da anni zio e diamante, toccasana solo se again he was invoked during va- di carestia e decimate dal continuo collocate sulla mano sinistra. rious medieval plagues and this insorgere di febbri. Il Ghirardelli Nelle nostre Valli, praticamente is why he is considered a patron descrive il decorso della malattia ovunque, si riscontra la tradiziona- against plagues. con queste parole: «le persone s'in- le iconografia rocchiana, costruita fermavano et in breve giro di tre o su quei tratti fondamentali che ren- There is a deep link between quattro giorni terminavano la vita dono il santo immediatamente ri- San Rocco, the Seriana Valley and con accidenti antecedenti di delirii, conoscibile, quali il pellegrino con the Scalve Valley: there are over di letarghi, et vomiti, et susseguen- il bubbone della peste sulla gamba, twenty churches dedicated to him ti di veder tumori, e nigredini di oltre al cane che fa la sua comparsa from Ranica to Vilminore through cadaveri». alla fine del Quattrocento. Le im- almost all the villages of the two magini del Santo, venerato da solo valleys. C’è un dettaglio inquietante o associato alla Vergine o a San Again: in our Valleys we find nel bilancio dell’epidemia più de- Sebastiano, abbelliscono gli altari hundreds of paintings, frescoes vastante che abbia mai colpito la e le cappelle delle chiese parroc- and statues, singles or parts of Bergamasca: la peste del 1630, che chiali, ma soprattutto di oratori e polyptych, which have San Rocco falcidiò 9.533 abitanti della città di piccole chiese periferiche. as protagonist. e più di 47mila della provincia, si The connection between the accanì con impressionante violen- Saint of Montpellier and the epide- za su Alzano e Nembro, i due co- Saint Roch or Rocco mics that hit Italy and our Valleys muni ancora oggi, a quattro secoli According to Acta Breviora and is immediate. di distanza, più provati dall’epide- the Vita Sancti Rochi he was born VAL 44 SERIANA & SCALVE MAGAZINE Gli affreschi che, nelle nostre chiese, vedono San Rocco protagonista coprono un arco di tempo che va dal XV secolo al Gli affreschi XIX secolo. Ne abbiamo scelti alcuni tra i più significativi.

San Rocco e San Sebastiano, Chiesa dei Santi Defendente e San Rocco. Chiesa dei Santi Defendente e Rocco, Rocco, Clusone; ambito bergamasco, 1495 Clusone; ambito bergamasco primo quarto XVI secolo La Chiesa fu eretta durante la pestilenza degli anni Settanta del Quat- Fa parte del complesso decorativo della Chiesa questo splendido trocento a Clusone. La dedicazione ai santi Defendente e Rocco è fatta San Rocco: è una delle ventisei composizioni in cui compare come risalire o all'anno della sua costruzione (1471) o alla citata epidemia di protagonista. peste che colpì la ValSeriana nel 1477. I due santi sono i patroni protettori dalle epidemie; a loro si rivolsero costantemente i cittadini clusonesi per scampare al pericolo del morbo. Per ringraziarli della protezione ottenuta, fecero costruire questa chiesa come ex voto e fin da subito le sue pare- ti cominciarono ad accogliere immagini dei santi più venerati e invocati. L’interno della chiesa mostra solo una parte degli affreschi che un tempo dovevano ricoprire buona parte delle pareti della navata. Sotto l'intonaco sono infatti presenti almeno tre strati affrescati, risalenti agli anni Trenta e Quaranta del Cinquecento. Un elemento che colpisce il visitatore all’in- terno della chiesa è la ripetitività delle immagini dei santi, soprattutto San Rocco (26 volte) e San Defendente (25 volte).

Madonna con Gesù Bambino, San Sebastiano e San Rocco, Santuario della Madonna delle Grazie, Rovetta. Anonimo, ambito lombardo veneto seconda metà XV secolo Detto anche Santuario di Sommaprada o della Madonna dei Viandanti, si trova sulla strada che collega Clusone a Rovetta, in località Conca Verde. Il Santuario fu eretto nel 1544 in memoria del miracolo avvenuto il 2 luglio 1533, quando la cappelletta che esiste- va in quel luogo con l’effige della Madonna si illuminò improvvisamente in soccorso a un gruppo di carbonai e di boscaioli assaliti dai briganti, mettendoli in fuga. Un’ancona in marmo nero fiancheggiata da due cariatidi d'angelo che reggono il timpa- no conclusivo accoglie dietro vetro l'affresco quattrocentesco raffigurante la Madonna in trono; a sinistra, legato a un albero, sta San Sebastiano, trafitto da frecce e, a destra, si vede San Rocco, col tradizionale abbigliamento, che mostra la ferita su una gamba. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 45 San Rocco. Chiesa di San Rocco . Ciclo di affreschi del presbiterio con santi, Marinoni Giovanni (bottega) secolo XVI L’Oratorio di San Rocco al Lago in Gazzaniga si trova su uno dei tre colli che sovrastano l’abitato, a 480 metri. La denominazione è dovuta a un vicino laghetto ormai estinto ma sempre citato negli antichi scritti. La costruzione figura presente all’inizio del ‘500, nel periodo del no- tevole sviluppo economico e dell’espansione edilizia rinascimentale, avvenuta fuori del chiuso borgo medioevale, sotto il dominio della Re- pubblica Serenissima di Venezia. Nella parete di fondo del presbiterio troviamo un grande finto polittico posto su due registri, esattamente come fossero pannelli dipinti, con una teoria di sette santi realizzato a fresco dai Marinoni entro classici archetti fra colonnine e lesene finemente decorate. Al centro il titolare dell’Oratorio, il pellegrino S. Rocco, con a destra S. Defendente, S. Antonio Abate, S. Bernardo da Mentone e a sinistra S. Sebastiano, S. Cristoforo, S. Giuseppe.

Trinità, San Rocco e San Sebastiano Chiesa della Santissima Trinità, Casnigo. Giovanni Marinoni e bottega.

Il santuario della Santissima Trinità di Casnigo si trova in posizione elevata (700 mt.), presso Ronco Trinità, località di Casnigo. È uno scrigno che cela tesori artistici di grande suggestione. Da queste parti ricordano con orgoglio l’appellativo di “Sistina della Bergamasca” affibbiato negli anni alla chiesa romano-gotica. La SS. Trinità è raffigurata qui (come pure nel polittico dell'altare) con l'icono- grafia cosiddetta “Trono di Grazia” con il Padre che avvolge la croce con il Figlio, sormontata dalla colomba dello Spirito Santo, a sinistra San Rocco a destra San Sebastiano. In alto troviamo questa importante iscri- zione: «QVESTI FIGVRI ZOE LA SANTI- SIMA TRINITADE FETO ZOHO SAN SE- BASTIANO LA VERGINE MARIA CU EL FIOLO I BEAZO E FCTO ZOVANE (...) QVEL DE LA FRANCHIDE / CANZELI DA CACEMICO PER VOTO FATO PLO MORBO MIRACVLO / FAM (...) FATO LO VOTO NOLI APARSE PIV' NIENTE QVE- STA DE LA SANTISIMA TRINITADE». VAL 46 SERIANA & SCALVE MAGAZINE Anche per quanto concerne le pale d’altare e i dipinti, abbiamo centinaia di opere disseminate lungo la ValSeriana e la Val di Scalve; le raffigurazioni vanno da quelle più semplici e popolari a quelle di artisti pregevoli come Ceresa Pale d'altare o Cavagna.

Madonna con Gesù Bambino in gloria con San Pietro, San Rocco e San Sebastiano; Parrocchia di S. Pietro Apostolo, . Carlo Ridolfi (1635), (in basso al centro: D. VINCENZO MVTI SINDICO,/ ET COMPAGNI, FECERO FARE,/ L'AN(N)O MDCXXXV). Olio su tela cm 215.0x138.5 Carlo Ridolfi era nato a Vicenza nel 1594 e molte delle informazioni sul suo con- to derivano dall’autobiografia posta a suggello delle Maraviglie dell’arte (1648, 1924, II, pp. 306-323), l’opera letteraria per cui è maggiormente conosciuto. Istruito all’arte a Venezia dal pittore Antonio Vassilacchi, detto l’Aliense nella città lagunare lavorò negli anni successivi con discreto successo. Durante la pestilenza del 1630 riparò nelle vicine campagne trevigiane, presso un «amico di casa Stefani» a Spinea. Qui si fermò fino alla fine del 1631. Cessata l’epide- mia fece ritorno a Venezia, fissando la propria abitazione nella contrada di S. Samuele. Privo di molti dei suoi primi e più generosi mecenati, scomparsi per la peste, in un quadro artistico ormai orientato alle novità caravaggesche riuscì a trovare impiego in circuiti di committenza periferici, dove la sua pittura neocin- quecentesca trovava ancora estimatori. Tra queste appunto la Madonna con il Bambino e i ss. Pietro, Rocco e Sebastiano nella chiesa di Parre.

Gesù Cristo crocifisso con Santa Maria Maddalena, San Rocco e anime purganti. Chiesa di Santa Maria Maddalena e San Rocco Fiorine, Clusone. Lattanzio Querena, sec. XVIII, ultimo quarto (1795), olio su tela cm 155 x105. La chiesa dei Morti nuovi o chiesa di Santa Maria Madda- lena e San Rocco si trova nella frazione Fiorine di Clusone e venne edificata nel 1795 durante la costruzione di una strada in sostituzione della cappella dei Morti vecchi, edi- ficata dopo la peste del 1630. L’autore dell’opera, Lattan- zio Querena, era nato a Clusone il primo novembre 1768 (morirà a Venezia il 10 luglio 1853). Figlio di Giuseppe e Maria Carpinoni, apprese i primi insegnamenti artistici dal nonno materno, e grazie a una borsa di studio istituita dalla famiglia Fanzago poté recarsi a Verona alla scuola di Save- rio Dalla Rosa e successivamente a Venezia, dove studiò all'accademia delle arti da Domenico Maggiotto. La pala in questione è interessante in quanto dimostra reminiscenze legate sia a Giovan Battista Moroni sia a Carlo Ceresa ri- presi rispettivamente nella Maddalena e nelle anime pur- ganti. San Rocco presentato, forse insolitamente, accanto alla Maddalena (tuttavia i due santi sono i dedicatari della chiesa) presenta la tradizionale iconografia: il cane al suo fianco, la conchiglia e gli abiti del pellegrino e ben evidente sulla gamba sinistra il segno della peste. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 47 Madonna in gloria con San Cristoforo, San Rocco e San Sebastiano Parrocchia di S. Giuliano Altare dei SS. Rocco, Sebastiano e Cristoforo, Albino. Gian Paolo Cavagna (prima metà del 1600) Olio su tela, cm 225.0x130.0 La tela proviene dalla chiesa di S. Rocco nell'Oltre Se- rio di Albino (all’altare maggiore era collocato appunto il dipinto di Gian Paolo Cavagna raffigurante la Madonna con i santi Cristoforo, Rocco e Sebastiano), da dove fu trasportata nella parrocchiale di S. Giuliano all'inizio del secolo scorso. Molti lavori del Cavagna di argomento religioso sono oggi presenti in numerose chiese di Bergamo e pro- vincia, e tra questi alcune tele in cui compare la figura di San Rocco. San Rocco viene, come in questo caso, ritratto sempre con accanto un cagnolino che gli porta del pane, presenta su una gamba la piaga dovuta alla peste bubbonica ed è vestito da pellegrino col classico cappello a larga tesa.

Madonna con Gesù Bambino, San Sebastiano e San Rocco; Chiesa della Visitazione di Maria Santissima, Ardesio. Anonimo, ambito lombardo (?) (1634) Olio su tela cm. 152 x 130 L’opera riproduce lo schema classico della pala d'altare veneta dell'inizio del Cinquecento. Abbiamo una composi- zione abbastanza canonica con la Madonna e il Bambino in gloria fra le nuvole nel livello superiore e alcuni santi in basso in atteggiamento di adorazione. Forse si trattava di una sorta di dipinto ex-voto per la peste scampata, cosa che si confermerebbe considerando al di sotto della Vergine i santi protettori contro il morbo Sebastiano e Rocco. La Ma- donna su un trono di nubi sovrasta un piacevole paesaggio fluviale ove in primo piano troviamo i due santi che seguono l'iconografia tradizionale. San Rocco regge qui nella mano sinistra un libro, il Vangelo, che San Rocco aveva con sé nel suo peregrinare. VAL 48 SERIANA & SCALVE MAGAZINE i dipinti

San Sebastiano, San Rocco, San Carlo Borromeo e Sant'Antonio abate. Gorno, Chiesa di San Martino di Tours. Francesco Cappella. Olio su tela cm 240x130, terzo quarto XVIII secolo (1767 circa). L’opera è collocata presso l’altare dei Quattro Santi che si trova all'inizio della navata di destra. Al centro dell’ancona troviamo appunto la tela dei Quattro Santi di Francesco Cappella (conosciuto anche come Francesco Daggiù, Venezia, 5 luglio 1711 - Bergamo, 1784), opera che dà il nome all'al- tare. Realizzata intorno al 1760, venne acquistato dalla parrocchia nel 1780 da un distrutto convento ad Albino. La tela ha una conformazione molto par- ticolare, innovativa, che la rende unica nel suo genere. I quattro santi sono uniti in un gruppo coeso nella preghiera e illuminati dalla luce bianca della Trinità, a forma di triangolo, che dal cielo si irradia su di loro rischiarandoli. I santi sono disposti in una posa non convenzionale dalla intensa espressi- vità: San Carlo Borromeo ha un volto carico d'espressione, come fosse una maschera; Sant’Antonio pensoso regge con il fuoco con la destra mentre la sinistra impugna il bastone con il campanello, accanto a lui il maialino; San Sebastiano dal fisico atletico; mentre San Rocco, prostrato in preghiera ha ben visibile il bubbone della peste; al suo fianco, il cane.

San Rocco. Rizzoli, frazione di Ardesio, Chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo. Anonimo ambito lombardo prima metà XVIII secolo, olio su tela cm 96X56 L’opera sottolinea gli attributi inconfondibili che connotano la vita di aposto- lato del santo tra i malati: il cane, il pane, il bordone (il bastone del pellegri- no), la piaga sulla gamba sinistra e l’abito del pellegrino consistente in un tabarro (mantello) con relativo tabarrino (mantellina di dimensioni ridotte, posta sopra il lungo tabarro vero e proprio, con funzione protettiva del tronco e delle spalle, specie quando si trasportava bagaglio; ha poi preso il nome di sanrocchino). Non possiamo dimenticare che, sempre ad Ardesio, presso la Parrocchiale dedicata a San Giorgio troviamo il prezioso Sacello di S. Rocco o cappelletta di S. Rocco ove si possono ammirare affreschi quattrocente- schi raffiguranti da sinistra S. Rocco, S. Antonio Abate, S. Rocco, la Pietà, S. Sebastiano, S. Pietro e S.Paolo. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 49 Madonna con Gesù Bambino, San Rocco e San Giovanni Battista. Pezzolo, frazione di Vilminore di Scalve, Chiesa di San Rocco. Anonimo, ambito lombardo-veneto, olio su tela cm 120.0x115, sec. XVII, terzo quarto Il dipinto si divide in due registri simbolica- mente sovrapposti, dove compaiono: nel registro inferiore San Giovanni Battista, con la croce con il cartiglio, e San Rocco con il cagnolino e la piaga sulla coscia; nel re- gistro superiore la Madonna, circondata da cherubini, che pare affacciarsi da una coro- na di nubi su cui poggia il Bambin Gesù tra le braccia della Madre. È illuminata da una sfolgorante emissione di luce divina alle sue spalle.

Madonna del suffragio con San Rocco, anime purganti e Sant'Antonio da Padova. Gavarno, frazione di Nembro. Chiesa di Sant'Antonio da Padova. Carlo Ceresa olio su tela cm 185x150, sec. XVII, metà. Si trova nell’abside della Chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova, che troviamo raffigurato a destra, e San Rocco, che ri- mandano probabilmente a una committenza locale dopo la peste del 1600. Rocco infatti è il protettore durante le epidemie e la sua posizione è proprio studiata per mostrare la piaga che tradizionalmente ha nella gamba. Più composta è la figura di Antonio, che ha il tradizionale attributo del giglio bianco. Tra i due santi, al centro sotto il trono di nubi che regge la Vergine col Bambino, le anime pur- ganti. Interessante è proprio come la com- posizione sia articolata attorno alla visione del Purgatorio con un angelo che si tuffa a salvare un’anima. Il tema del dipinto, salute dell’anima e del corpo, è sdoppiato tra zona cielo e zona terra, unite tuttavia dagli sguardi di Maria e del Bambino. VAL 50 SERIANA & SCALVE MAGAZINE

Molteplici sono anche le sculture, che coprono un arco Sculture temporale lunghissimo dal XIV secolo al XX secolo.

San Rocco. Clusone. Basilica di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista, Altare dei Disciplini, marmo bianco scolpito. Andrea Fantoni, cm 30 X 16. 1725- 1730 La cappella di sinistra della Basilica di Clusone è dedicata alla De- posizione di Gesù ed era, un tempo, sede dei Disciplini. Il paliotto dell'altare è decorato con le statue di San Cristoforo, San Rocco e del Redentore tra la Preghiera e la Penitenza, realizzate tra il 1725 e il 1730. La statua venne eseguita da Andrea, presumibilmente nel 1732, due anni prima della sua morte. Il santo è presentato con tutti gli attributi iconografici. Indossa i calzari da viaggio e poggia sul piedi- stallo con accanto il cane.

San Rocco parte d’insieme. Museo della Basilica di Gandino. Ostensorio architettonico, a guglia sec. XVI, secondo quarto (1527) ambito tedesco, argento fuso, dorato cm 9.0 (H) È parte dell’imponente ostensorio architettonico in ar- gento che poggia su un alto piedistallo formato da un piede lobato e dal fusto a sezione poligonale suddiviso da tre nodi schiacciati, anch'essi poligonali. Superior- mente, su una base mistilinea, poggia un'alta guglia traforata a motivi vegetali ospitante la teca in cristallo per l'eucarestia con lunetta sorretta da due piccoli angeli e due sculture in argento dorato, una della "Madonna assunta" e l'altra più piccola dell' "Ecce homo" (Schmer- zensmann). Ai lati, entro due guglie minori, sono collo- cate le statuette in argento dorato di "San Pietro" e "San Paolo" nella parte bassa e quelle di "San Sebastiano" e "San Rocco" in alto. Coronano le guglie tre alti pinnacoli traforati e decorati a piccoli motivi. Il grande ostensorio, del peso eccezionale di 11 chilogrammi, è un importante esempio di oreficeria tedesca tardogotica, come indica- no il trionfo di guglie ospitanti piccole sculture e la ric- chezze delle minute decorazioni fitomorfe a traforo. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 51

San Rocco. Pezzolo, frazione di Vilminore di Scalve, Chiesa di San Rocco. Giovanni Giuseppe Piccini, sec. XVII-XVIII legno scolpito dipinto cm 100X50 Giovanni Giuseppe Piccini, (Vilminore di Scalve, 12 settembre 1661 - Bergamo, 1723) figlio di Viviano e Maria Semperboni originaria di Lizzola, nacque a Nona, piccola frazione di Vilminore di Scalve. Fin da piccolo fu mandato a studiare nella bottega di intagliatori della famiglia Capitanio, probabilmente grazie al parroco di Nona, che era parente degli artisti. Ci furono più punti di contatto tra Andrea Fantoni e il Piccini, che aveva stimato alcuni lavori del rovettese come il tabernacolo della chiesa parrocchiale di Rovetta; inoltre il Piccini aveva collaborato attivamente alla bottega dei Fantoni, ma probabilmente si creò anche un clima d'invidia e di rivalità tra i due artisti coetanei. Tradizionale nell’iconografia questo San Rocco nei classici attributi, ma va sottolineato che il modellato della barba e dei capelli è trattato in modo ineccepibile, altrettanto dicasi per l’espressione declamante, sottolineata dalla bocca semiaperta; si evince in tal modo la persistenza del gusto della teatralità barocca sottolineata anche dal gesto di mostrare, alzando l’abito i segni del morbo sulla gamba sinistra.

ALBERT, LA PIATTAFORMA ONLINE PER CONSULENZE IN CAMPO ASSICURATIVO E DI RISK- MANAGEMENT

Stocchi Assicurazioni

www.stocchiassicurazioni.it VAL 52 SERIANA & SCALVE MAGAZINE volontariato

Ovunque protetti Volontari al lavoro nei giorni dell’emergenza, ma anche quotidiane certezze per le comunità e il territorio. Unità d’intenti e condivisione operativa. E una grande fiducia nei giovani.

di Serena Bonetti

fine febbraio abbiamo tutti detto, servizi essenziali che sono alla base della letto e scritto che la ValSeriana e rete sociale di una comunità. I molti grup- A la Val di Scalve non si sarebbero pi territoriali di Protezione Civile, le asso- fermate. Sappiamo tutti che risvolti tremen- ciazioni di volontariato, il Corpo Volontari di hanno avuto, nel giro di pochi giorni quei Presolana, la Croce Blu di Gromo, la Croce giustificati slanci ottimistici. Eppure, per- Verde di : sono loro che hanno per- correndo a ritroso questi mesi surreali, non messo alle nostre Valli di non fermarsi. possiamo che confermare quel messaggio, rileggendolo in chiave diversa. Tutti abbia- Sino a pochi giorni prima della tremen- mo sofferto, la maggior parte di noi bloccata da irruzione del Covid 19 fra gli impegni in casa dal lockdown. istituzionali c’erano (e ci sono) pasti da di- Qualcuno invece ha avuto l’onere di sof- stribuire agli anziani, persone da accompa- frire correndo, macinando chilometri dentro gnare per cure in ospedale, sentieri in quota e fuori la Lombardia, mantenendo vivi quei da manutenere, manifestazioni cui prestare VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 53

assistenza o piste da sci sulle quali durante le più grandi calamità na- Alpino e Speleologico e della assicurare soccorso. Da un giorno turali europee e operato in situa- sezione locale della Croce Rossa con l’altro centinaia di volonta- zioni di guerra - spiega Francesco Italiana. «Non mi ricordo - ag- ri sono diventati, loro malgrado, Rossoni, nella Protezione Civile giunge - quante chiamate abbiamo protagonisti di un’emergenza sa- di Alzano Lombardo dal 2003 e fatto in quelle notti: era diventa- nitaria mai sperimentata prima. presidente dal gennaio 2020 -, ma ta come una caccia all’oro». Alla eravamo pronti. Sapevamo già fine, grazie a tenacia e spirito di «È l’arte di reinventarsi ogni prima di partire come ci sarem- adattamento, sono riusciti ad as- giorno che rende questo lavoro mo dovuti muovere sul campo. secondare (nel limite delle loro così appassionante - esordisce Nei giorni a cavallo tra febbraio capacità e anche oltre) la maggior Valerio Zucchelli, coordinatore e marzo, invece, nessuno aveva parte delle urgenze sanitarie. Dai della Croce Blu di Gromo in cui idea di cosa stessimo andando ad loro racconti si percepisce l’in- opera da 37 anni. Non ci si stanca affrontare». La difficoltà iniziale tenso rapporto con il dolore della mai perché c’è sempre qualcosa di di dare risposte alle innumere- gente e la sensibile attenzione alla nuovo da imparare». È con questo voli richieste di aiuto è il tratto fragilità psicologica che si stava entusiasmo, con questa voglia di comune e distintivo: l’urgenza di diffondendo. «Uno dei momenti mettere al servizio delle Comunità reperire dispositivi di protezione più significativi - sottolinea Zuc- Montane, dei Comuni e della po- individuale, saturimetri e, soprat- chelli - è stato quando, insieme polazione le proprie competenze tutto, ossigeno. «Le telefonate all’Unità Centrale di Emergenza, che è iniziata l’avventura degli delle persone che chiedevano os- abbiamo compreso come il suono operatori di primo soccorso e dei sigeno erano infinite, ma non sa- continuo delle sirene delle ambu- volontari durante l’emergenza. pevamo dove andare a cercarlo» lanze non facesse che alimentare Parlando con loro, si percepi- dice Ivan Bianchi, volontario in il panico e l’apprensione nelle sce tuttora una frenesia di fondo e Val di Scalve di Protezione Civile persone. Nonostante gli obblighi l’impossibilità di capire cosa stes- ANA Bergamo gruppo di Vilmi- di legge abbiamo condiviso la de- se succedendo nelle Valli: «Ab- nore-Azzone- V.A.S., cisione di muoverci senza far ru- biamo estratto corpi da macerie del Corpo Nazionale Soccorso more». Tutti, qui in ValSeriana e VAL 54 SERIANA & SCALVE MAGAZINE

Val di Scalve, non possiamo che è rappresentata dall’unione, dalla Nulla di tutto questo è pensabile leggere questa scelta come una ca- condivisione e dallo scambio di senza conoscere perfettamente il rezza all’intera comunità. idee tra gli enti coinvolti per or- territorio in cui si opera. Credo nei ganizzare un nuovo sistema di la- giovani: hanno dimostrato di ave- Da questa emergenza è emerso voro». re tenacia, consapevolezza delle ancora più forte come questi Corpi situazioni difficili e sensibilità siano il punto di riferimento della E non azzardiamoci a dire a tut- verso l’altro». gente e il mezzo attraverso cui le te queste persone che sono stati persone riescono anche ad aiutare eroi. Sono stati fondamentali, cer- A parlare di legame con il ter- gli altri. «Nei giorni di emergenza to, ma lo sono costantemente per ritorio interviene anche Fulvio la cosa sicuramente più toccante le Valli, rappresentano bene quei Canova, presidente del Corpo e inedita - riferisce Giudy, consi- valori di orgoglio e senso d’ap- Volontari Presolana dal 2011. gliere e volontaria del Corpo Vo- partenenza che uniscono l’intero Anziché ricordare le giornate di lontari Presolana - è stato veder territorio. E lo fanno senza troppo emergenza, preferisce valorizzare riconosciuto il valore del soccor- clamore. Esserci per loro è parte i progetti che l’associazione porta ritore. Siamo stati sommersi dalla di una mission che hanno abbrac- avanti da anni sui sentieri ai pie- generosità dei cittadini: chi con ciato prima ancora di indossare di della Presolana. «Importante aiuti economici, chi con masche- la divisa catarifrangente. «Prote- - dice - è il servizio di baite in af- rine, chi ha donato tempo prezioso zione Civile significa proteggere fitto: abbiamo in gestione la Baita per supportarci nella gestione ope- una comunità - afferma convinto Malga Campo, la Baita Pozzetto rativa». È l’aspetto che deve esse- Rossoni che già guarda al futuro - e la Malga Cornetto Bassa. Sono re ricordato, come rimarca anche e per proteggerla è indispensabile a disposizione di compagnie che Bianchi dalla Val di Scalve: «La conoscerla, incontrare le persone, vogliono trascorrere vacanze nel chiave per uscire da questa situa- rispettare e collaborare con le altre relax dell’Altopiano». Prosegue zione, che deve diventare testimo- realtà impegnate nell’assistenza e sottolineando come per il C.V. ne per le future azioni - spiega -, nella salvaguardia dell’ambiente. Presolana promuovere un terri- VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 55

CVP - CORPO VOLONTARI PRESOLANA www.cvpcastione.it - [email protected] via Piave 1/A - Castione della Presolana (BG) Nasce per volontà del Gruppo Alpini Presolana e sotto la spinta del sig. Gianni Novelli nel 1981. Conta circa 200 soci e si occu- pa di servizi sociali rivolti alla persona, opera in convenzione con AREU con due ambulanze per il servizio di 118 con due postazioni: Clusone e Vilminore di Scalve. Fornisce assistenza sanitaria per gare e manifestazioni, soccorso piste, aderisce al servizio civile nazionale, gestisce baite in affitto; recentemente al suo interno è stato ricostruito un gruppo di protezione civile e antincendio boschivo. Il presidente dal 2011 è Fulvio Canova.

CROCE BLU DI GROMO www.croceblugromo.it - tel. h24: 0346.41530 Piazza Pertini 1 - Gromo (BG) Un gruppo di amici, uno di loro proveniente da un’esperienza nella P.A. Croce Blu di Parma, per rispondere ai bisogni dell’Alta ValSeriana fonda l’associazione nel 1979. È composta da circa 150 volontari, 8 dipendenti e 6 ragazzi del Servizio Civile. L’at- tività di soccorso sanitario è prioritaria e storica: la Croce Blu è convenzionata con AREU, per la quale gestisce la postazione di Gromo e Piario (questa insieme alla Croce Verde Colzate); aderisce al servizio civile nazionale, garantisce soccorso piste, opera come protezione e ha attivo il servizio di telesoccorso. Il presidente è Battista Santus, uno dei soci fondatori.

PROTEZIONE VOLONTARIA CIVILE BERGAMO www.pvcbergamo.it - [email protected] via Pesenti, 26 - Alzano Lombardo (BG) Nata in occasione del terremoto in Friuli nel 1976, per volontà del dott. Daniele Pesenti Pigna a capo della Cartiera Paolo Pigna. Il gruppo di soccorso di primo intervento è composto da 15 soci af- fiancati da un gruppo con forza operativa di 30 persone. Oltre alle attività di emergenza per calamità naturali, dedica molto tempo alla formazione dei giovani volontari, organizza corsi di formazioni con lezioni teoriche e pratiche negli Istituti scolastici della Provin- cia di Bergamo, collabora con Amministrazioni Comunali ed Enti Locali per elaborare Piani Comunali di protezione civile. Da gennaio 2020 il presidente è Francesco Rossoni.

PROTEZIONE CIVILE VILMINORE AZZONE SCHILPARIO https://www.facebook.com/protezionecivilevas/ Fondata nel 1997. Oltre ai compiti istituzionali (previsione, pre- venzione, soccorso e superamento nell’emergenza), durante tutto l'anno è attiva sul territorio con giornate e interventi per la sicurezza idraulica e di riqualificazione dei corsi d’acqua. In par- ticolare il gruppo AIB (antincendio boschivo) nei periodi di alto rischio è attivo con una vigilanza del territorio.

CROCE ROSSA ITALIANA VALLE DI SCALVE http://www.scalve.it/cri/ - tel. 0346.51681 via Polini, 7 - Vilminore di Scalve (BG) Fondata nel 1995, è composta da 60 volontari che il sabato e la domenica svolgono il servizio di 112. Durante tutto l'anno si oc- cupano dei servizi secondari (trasporti per visite, esami, terapie, trasporto dializzati), assistenza alle manifestazioni sportive. Pe- riodicamente, vengono organizzati eventi informativi e formativi di primo soccorso rivolti alla popolazione. VAL 56 SERIANA & SCALVE MAGAZINE torio equivale a metterlo in sicu- Il vero spettacolo sono co- rezza: «In prossimità delle baite munque loro, i volontari, pronti «Protezione sono state posizionate colonnine a vigilare sul nostro territorio. A Civile significa di ricarica e-bike, dotate di defi- guidarli, in ogni frangente, sono proteggere brillatori: uno fra i primi progetti l’amore, la passione e la volontà una comunità di “sentieri cardioprotetti” in Eu- di proteggere l’ambiente e le co- e per ropa, al quale abbiamo dedicato munità in cui vivono. Con loro proteggerla è molte energie, in sinergia con il siamo in buone mani. indispensabile Comune di Castione della Preso- conoscerla, lana e con Promoserio. Abbiamo Potrete leggere le interviste incontrare tantissimi sentieri con un’alta ca- complete sul blog di www.valse- le persone, pacità attrattiva, ma stiamo lavo- riana.eu rispettare e rando per renderli percorribili da collaborare tutti gli sportivi». con le altre Protected everywhere realtà» Ivan Bianchi pone l’accento From the end of February, this sull’importanza della salvaguar- year, the ValSeriana and the Val di dia ambientale: «È bello vedere Scalve have been overwhelmed by - sottolinea - come negli ultimi the Coronavirus outbreak, which anni sia cresciuta la consapevo- lezza da parte di turisti e cittadini nei confronti dell’ambiente mon- tano. Dobbiamo fare ancora tan- ta strada, ma credo che grazie al lavoro di squadra a tutti sia per- messo di vivere le Valli nella loro naturale essenza». Zucchelli sor- ride quando pensa che nonostante le enormi difficoltà degli scorsi mesi siano già arrivate richieste di assistenza per eventi. Più che altro gli amministratori gli hanno chiesto consiglio. «L’assistenza e il primo soccorso rimangono i ca- pisaldi del nostro agire ma colla- borare alle grandi manifestazioni è sempre una bella soddisfazio- ne». Lo sguardo finisce su una foto d’archivio di Gromo Medie- vale: «Questa è una festa di gran- de risonanza, permette al pubbli- co di conoscere identità e storia del paese: ci teniamo a far sì che tutto sia perfetto». Quest’anno si dovrà abbandonare il classico for- mat e c’è un po’ di rammarico, ma il pensiero orgoglioso va anche al gran lavoro svolto con molti altri volontari, che grazie alla strumen- tazione avanzata a disposizione hanno illuminato la Presolana, il Pizzo Camino, ma anche e soprat- tutto lo spettacolo notturno delle Cascate del Serio. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 57 has sowed death everywhere. Yet, going back through these unreal months, the most impressive thing was the great solidarity which walked the streets, occupied by the Civil Protection, voluntary asso- ciations, the Presolana voluntary group, the Gromo Blue Cross, the Colzate Green Cross: they are the people who allowed our Valleys to keep going. Just a few days before the tremendous outbreaking of the Covid 19, local people were enga- ging in activities such as the food distribution to elderly, support to local people who needed hospital care, mountains track to take care of, events to assist or ski-slopes which needed assistance service. Suddenly, hundreds of volunteers became, against their will, the protagonists of a medical emer- gency never experienced before. We will tell you the touching race of this strangers, in the midst of pain and suffering, which kept ali- ve the hope (and the life) of many people.

Impianti Idro-termo sanitari e gas

Impianti solari Via F.lli Crespi n 9 - 24020 GROMO (Bg) Tel. +39 0346 41055 - [email protected]

Aria condizionata Sempre dalla vostra parte, per rendere i vostri sogni realtà

Manutenzione caldaie

visita il nostro sito: www.idrosantus.it @idrosantusimpianti @idrosantusgreen 58 SERIANA &SCALVE MAGAZINE VAL

ValSeriana e dintorni natura si uniscono inunbinomio inatteso, tuttodascoprire l'arte che non tiaspetti A cavallo fra ValSeriana e Valle Brembana, c’èl’amena località che diedeinataliaPalma il Vecchio. Culturae Serina di Giambattista Gherardi

VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 59 una delle capitali del realtà due unificati) sino ad allora tre i due Santi finirono, a inizio turismo bergamasco, collocato nella sacrestia-pinacote- ‘900, a improprio completamento È luogo di villeggiatura ca della parrocchiale. Il Polittico del polittico della Presentazione per eccellenza ma anche borgo della Resurrezione fu dipinto da della Vergine in sacrestia. «Chi artistico tutto da scoprire. Serina, Palma il Vecchio fra il 1520 e il è venuto a Serina diversi anni fa poco più di 800 metri sul livello 1522 e venne smembrato verso - spiega Roberto Belotti, insigne de mare, duemila abitanti e capi- la metà del ‘700, quando il gusto studioso di storia locale - deve tale dell’omonima Valle, è l’ide- dell’epoca impose la velature dei necessariamente ritornare. Dopo ale trait d’union fra la ValSeriana colori e la trasformazione barocca quasi tre secoli le opere del Palma e la Valle Brembana. Risalendo la della chiesa. Il Cristo fu collocato hanno riacquistato i colori origi- Valle del Riso da Ponte Nossa, è in una cornice settecentesca, men- nari e soprattutto la collocazione facilmente raggiungibile scenden- negli altari e nel contesto per cui do dal Passo di Zambla e superan- sono stati ideati e dipinti». Serina do . Fu capoluogo L’abitato di Serina è anche patria di Antonio Palma della Valle Brembana superiore propone itinerari (autore di uno stendardo proces- sino al 1797, ma il suo toponimo affascinanti e tuttora sionale del 1561 conservato in sa- potrebbe ricollegarsi a quello del poco conosciuti, crestia) nipote di Palma il Vecchio fiume Serio. L'economia agricola che confermano e padre di Palma il Giovane, di cui e commerciale di Serina fu sorret- quanto il territorio Serina conserva un Cristo Croci- ta nei secoli anche dalla lavora- bergamasco possa fisso nella chiesetta del Convento zione della lana (pascoli e greggi confermarsi ricco (altro luogo del cuore) voluto da tuttora non mancano) e dalla fab- di spunti, storie e Giovanni Pietro Tiraboschi Bom- bricazione artigianale dei chiodi bellezze bello nel Seicento. L’abitato di con il ferro delle vicine miniere. Serina propone a ogni piè sospin- Con l’avvento del “secolo breve”, il ʼ900, a dominare la scena sono arrivati fenomeni per certi versi opposti, ma per altri sinergici: il turismo e la villeggiatura da una parte, l’emigrazione dall’altra.

Occasioni di apertura, con- fronto e dialogo che hanno inciso sulla vita sociale e sul contesto urbanistico, senza però intacca- re un’identità forte che, in modo forse inaspettato per chi si limita a uno sguardo superficiale, vanta da secoli eccellenze artistiche di assoluto rilievo. A cominciare da Jacopo Palma il Vecchio, che qui nacque nel 1480. Fu un grande maestro della scuola veneta cin- quecentesca, al punto che il Vasa- ri arrivò ad affermare che senza le sue opere «l’arte di Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti non sarebbe stata possibile». Nel 2015, nell’anno di Expo, il mon- do ha riscoperto Palma il Vecchio grazie alla grande mostra allestita all’. Fu quel- la l’occasione per il recupero di uno dei capolavori lasciati a Se- Palma il Vecchio (Serina, 1480 ca - Venezia, 1528) Politico della Presentazione della rina dall’artista: un polittico (in Vergine (1515 ca); Serina, Chiesa prepositurale di S. Maria Annunciata. VAL 60 SERIANA & SCALVE MAGAZINE to scorci e opere che raccontano storie infinite. Basti pensare alla monumentale Fontana del Vica- rio, «così denominata - spiega Belotti - perché nell’architrave è scolpita la dedica al Vicario ve- neto Francesco Gozio che da qui amministrò la Valle Brembana Superiore nel 1581. Se osservia- mo bene, ci accorgiamo che l’ar- chitettura della fontana nasconde un simpatico inghippo, al pun- to che non dovremmo parlare di “fontana del Vicario”, ma piutto- sto di “camino del Vicario”. Pare certo, infatti, che la bella archi- tettura che sovrasta la vasca della fontana apparteneva a un camino funzionante nelle sale del palazzo vicariale che si trovava dall’altra parte della strada. Una volta de- molito il camino, a seguito di la- vori di ristrutturazione del palaz- zo stesso in epoca non conosciuta, Palma il Vecchio, Polittico del Redentore (1520ca); Serina, Chiesa prepositurale di S. Maria si pensò a un diverso utilizzo del- Annunciata. le sue parti più appariscenti».

Altri legami del tutto particola- ri legano Serina e le sue frazioni alla storia dell’arte. A Lepreno, nella parrocchiale, fu collocato nel 1506 un polittico di Francesco di Simone da Santacroce. Oggi è visibile una copia ottocentesca (l’originale è all’Accademia Car- rara) dipinta da Giuseppe Rillosi, “scambiata” quando gli origina- li furono portati a Bergamo per il restauro. A Valpiana, salendo verso Oltre il Colle, c’era invece il “buen ritiro” del pittore Trento Longaretti, la cui famiglia saliva in villeggiatura a Valpiana sin dai primi del ‘900. Proprio a Valpia- na, nel 1928, il maestro, ad ap- pena dodici anni, dipinse ad olio su tavola il ritratto di “Bambina in rosa di Valpiana”. Il primo di una serie di capolavori che negli anni a venire hanno caratterizzato la chiesa parrocchiale ma anche, per esempio, l’intera facciata del- la Casa delle Suore Marcelline, dove domina il graffito del Buon Pastore, realizzato nel 1953. Iti- Fontana del Vicario veneto (1581) nell'antica contrada Piazza. VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 61 nerari indubbiamente affascinanti e tuttora poco conosciuti, che confermano quanto il territorio bergamasco possa confermarsi ricco di spunti, storie e bellezze. Per non parlare dei sentieri (e dei fiori) che conducono verso la vetta dell’Al- ben o che ruotano attorno al Monte Zucchin, una piramide naturale poco battuta ma assolutamente affascinante. Perché se “Parigi val bene una mes- sa”, Serina merita senza dubbio una gita.

Serina, the art you would not expect Between the ValSeriana and the Val Brembana, there is one of the Bergamo’s tourism capitals, Serina, a holiday resort par excellence and also a unique artistic village. In fact, the great Palma il Vecchio was born here, the famous master of the sixteenth century Venetian School. An art cri- tic of Palma il Vecchio once said, regarding one of his self - portraits, that it was «such a great work, that no one could do it, not even Leonardo da Vinci or Michelangelo Buonarroti». The entire village offers many works and views which tell infinite stories. In this place, culture and nature get together in a unique combination, waiting to be discovered.

Casa delle Suore Marcelline - Buon Pastore (1953)

Bambina in rosa di Valpiana - olio su tavola (1928) Fa’ parlare di te.

Incuriosire con foto e video, raccontare la tua ospitalità con i social, soddisfare i turisti con esperienze uniche da prenotare online. Valorizzare le ricchezze del territorio con il blog. Raggiungere il tuo target con campagne su Facebook.

Cerchi la giusta ispirazione? Seguici sui social Parliamo di copy, advertising, social e tante case history per la tua comunicazione. Accendi gli strumenti, premi i tasti giusti e fa’ parlare di te!

www.linoolmostudio.it

AGENZIA DI COMUNICAZIONE www.linoolmostudio.it VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 63 sport

Oro vivace classe di cristallo Michela Moioli, dal trionfo olimpico alla Coppa del Mondo: «La famiglia e la mia Valle mi aiutano a vincere»

di Federico Errante

amore per la terra dà solo buoni podio, ossia la medaglia di bronzo, sembrava frutti. Riprendendo un celebre ormai a un passo. L’ spot televisivo, Michela Mo- ioli ne sembra la perfetta trasposizione. Il In quel frangente, la fuoriclasse della Busa 17 luglio compirà venticinque anni e ha già di Nese si è piegata e non spezzata, ha risalito imboccato la strada giusta per diventare una la china passo dopo passo, aggrappandosi alla delle atlete più vincenti di sempre. Lo snow- fame di riscatto così come a tutto l’amore per board cross da passione si è trasformato ben la sua famiglia, rinsaldando ulteriormente la presto in professione, capace di far esplo- simbiosi con la sua valle. Il trionfo a cinque dere il suo talento innato. Da Colere e dalle cerchi vale una carriera. Avrebbe potuto far- prime discese nello Scalve Boarder Team è la schizzare in un mondo parallelo facendo- giunta alla vetta del mondo nel 2018, con il le perdere il contatto più genuino con le sue titolo olimpico conquistato a Pyeongchang, radici e con la sua gente, contaminando una in Corea. Un oro strepitoso, storico, non di semplicità e un’umiltà tanto contagiose quan- certo irripetibile, che l’ha ripagata del crac al to impossibili da scalfire. Più forti anche del ginocchio subito quattro anni prima a rischio vertigine che non l’ha intaccata. (Russia) proprio mentre il terzo gradino del La differenza? Il dna cento per cento se- VAL 64 SERIANA & SCALVE MAGAZINE riano. I valori sani trasmessi da le (il “pom Milìˮ, ndr) fa sempre cui le mie mete sono diventate, tra papà Giancarlo e mamma Fiorella parte del mio bagaglio. Che mi le tante, Selvino, Monte di Nese, sono un filo conduttore robusto e trovi allo Stelvio in allenamento Colle di Zambla, Val Rossa, Val- imprescindibile, al pari di due fi- o in Coppa del Mondo. E ne ho canale o il Colle Gallo». gure che - insieme alla sorella Se- portate un bel po’ anche all’Olim- rena - rappresentano il suo piccolo piade, temendo oltretutto che non Dell’annata che l’ha portata a grande mondo. Una conferma? La passassero i controlli. Tornata da mettere le mani sulla sua terza sera prima dell’apoteosi olimpica Pyeongchang con la medaglia al Coppa del Mondo - sei gare, tre in Corea, mentre l’ansia e la pau- collo, inoltre, sulla mia tavola non primi e tre secondi posti - restano, ra di non farcela iniziavano a fare è mancato nemmeno un bel piat- in particolare, due spaccati che la capolino, ci ha pensato una cena to di brofadei». Alimentazione da dicono lunga sulla spiccata sen- con “le sue donne” e con il presi- campionessa, spirito di sacrificio sibilità dell’alzanese, colpita al dente dello Scalve Boarder Team e abnegazione altrettanto. Tradotta cuore dalla pandemia. Dapprima Andrea Bettoni a cancellare ogni anche in una parte fondamentale la commozione a Sierra Nevada, ansia caricandola a dovere verso della marcia d’avvicinamento agli pensando alla sofferenza della sua il sogno che si sarebbe materia- impegni agonistici ossia la prepa- gente e al ricovero di nonno Anto- lizzato poche ore più tardi. «Pos- razione a secco: «Non mi faccio nio (uscito finalmente dall’incubo so essere in Italia, in Europa o nel mai mancare qualche camminata il 22 maggio, ndr); a Veysonnaz, mondo - racconta Michela -, ma sulle nostre montagne - rileva -, invece, una doppia dedica: il tro- ho sempre bisogno di sentire un con doverosa puntata nei rifugi. feo di cristallo a tutti i nonni d’Ita- contatto costante con i miei affetti. Adoro la bici e fino a qualche tem- lia e alla sua Alzano, con una scrit- A volte uno sguardo, un abbrac- po fa macinavo chilometri lungo la ta sul casco. «Adesso - confessa cio o una semplice parola fanno ciclabile del Serio con la mountain - vorrei avere lo stemma del mio la differenza. In questo periodo bike, visto che non è asfaltata. Poi paese sulla tavola. È stata dura vi- sta prendendo forma la casa in cui sono passata alla bici da strada, per vere una tragedia simile sulla pro- andrò a convivere con Michele, la mia dolce metà. E mi sposto solo di qualche chilometro, ad Alzano Sopra. Non ho alcuna intenzione di lasciare il mio territorio, dove sono nata e sono cresciuta. Mi mancherebbero troppo i suoi colo- ri, i suoi profumi e le sue bellez- ze».

Lei, che la bellezza la esprime all’ennesima potenza con la sinuo- sità e la potenza del movimento sulla tavola mixata a una compe- titività che si può paragonare al suo ossigeno, talvolta annulla in un modo particolare la distanza: «Mio papà è agronomo - continua Michela -, i prodotti che ha sempre coltivato, cercato e migliorato mi hanno accompagnato fin da picco- la. Mi piace dilettarmi nell’agri- coltura: è un modo per condividere tempo con lui e riscoprire mestieri che rischiamo di perdere. Quando ho bisogno di sfogarmi uso la van- ga, mentre la potatura delle piante è un’attività leggera che mi rilassa. Quanto al cibo, adoro i formaggi e le uova, mentre la mela specia- VAL SERIANA & SCALVE MAGAZINE 65 pria pelle e ogni giorno contattare amici o conoscenti e capire che tutti, in un modo o nell’altro sono stati colpiti. Certe cose s’immagi- nano sempre molto lontane da noi. Però porterò sempre con me tutta la solidarietà che noi bergamaschi abbiamo saputo mettere orgoglio- samente in campo, mostrandoci di una compattezza unica nel mo- mento più buio». Un buio che alla campionessa alzanese ha strappato l’adorata nonna Camilla. Ora rivi- vrà nella bimba che darà alla luce Serena, la sorella di Michela, già mamma di Aurora. Una “piccola peste” messa sullo skateboard dal- la zia, che già sogna di farne la sua erede. Del resto, buon sangue non mente.

Bright gold, crystal class Michela Moioli is a championess, winner of the Pyeong Chang Olympics, in Korea in 2018, and three times winner of the World Championship. On the 17 of July she will be twenty-five years old and she’s already fol- lowing a path which will bring her to be one of the most brilliant athletes of all times. Michela was born and she still lives in Alzano, she belongs a hundred percent to the ValSeriana culture and she li- ves in perfect symbiosis with her valley. Simplicity and humbleness are her characteristic traits. «I can be in Italy, in Europe or in the wor- ld, - she says - but I always feel the need to be in contact with my loved ones. I have no intention to leave my territory, I would miss its co- lours, its perfume and its beauties too much». Regarding the terrible months in which the coronavirus has destroyed the life of her peo- ple, she says: «It has been very hard, but I will always bring with me the solidarity which we, people from Bergamo, have put in place, proving a unique and great unity during the darkest times». www.orioaeroporto.it www.lamifl ex.it www.scame.com www.radicigroup.com www.bluemeta.it www.persico.com

AGENZIA DI COMUNICAZIONE www.linoolmostudio.it www.bccbergamoevalli.it www.linoolmostudio.it Tel. 0346.23700 www.ivsitalia.com www.bergamo.confcooperative.it www.fabiofornoni.com

www.dieff ea.com www.aquiloneverde.it www.tipografi aradici.it www.ilsolcodelserio.it www.ascombg.it www.sereall.it

www.elleerre.it www.biokirei.it www.sinergia-it.com www.abitarebaleri.it www.italianoptic.it www.impresabaronchellimatteo.it

www.studiointegrato.com www.albaelettronic.it Tel. 0346-27223 www.idrosantus.it www.saluteigienesicurezza.it www.neartec.it

www.tipolitopalmigraf.it www.photodesign.it www.whitehub.it www.autorota.net www.graphicscalve.it

MEDIA PARTNERS

www.valseriananews.it www.myvalley.it

www.fontipineta.it www.cadelbotto.it www.latteriasocialediscalve.it www.caseifi ciopalenigromo.it Ricettività Elenco degli operatori associati a PromoSerio

Le attività commerciali evidenziate in rosso fanno parte del progetto Sapori Seriani e Scalvini

Alberghi Rifugi Albino Ardesio LA RIPA BOUTIQUE HOTEL...... 347.0867043 RIFUGIO ALPE CORTE...... 0346.35090 Ardesio DA GIORGIO (Astra) ***...... 0346.33073 MONTE POIETO...... 339.7235249 Bergamo GRAND HOTEL DEL PARCO ...... 035.591710 Castione della Presolana Castione della Presolana BAITA TERMEN...... 0346.65136 / 335.5636646 GRAND HOTEL PRESOLANA (Pres. Holidays) ****...... 0346.32911 Colere MILANO - ALPEN SPA ****...... 0346.36236 / 348.6626501 ALBANI...... 349.3901953 EUROHOTEL (Pres. Holidays) ****...... 0346.31513 DES ALPES (Pres. Holidays) ***...... 0346.31682 Gandino LA ROSA (Pres. Holidays) ***...... 0346.31640 RIFUGIO PARAFULMINE...... 329.9634386 SCANAPÀ (Pres. Holidays) ***...... 0346.31386 PINETA (Pres. Holidays) ***...... 0346.31121 Gromo MIGLIORATI (Pres. Holidays) ***...... 0346.31133 VODALA...... 0346.47079 PREALPI (Pres. Holidays) ***...... 0346.31180 FERRARI (Pres. Holidays) ***...... 0346.31034 Schilpario Clusone CAMPIONE...... 347.2571167 AMBRA (Astra) ***...... 0346.21314 Valbondione ANTICA LOCANDA ***...... 0346.21413 BRUNONE...... 345.4608973 / 0346.41235 COMMERCIO (Astra) ***...... 0346.21267 LA BUSSOLA (Astra) ***...... 0346.24635 COCA...... 347.0867062 / 0346.44035 CURÒ...... 0346.44076 / 333.1013878 Colere ALPINO (Pres. Holidays) ***...... 0346.31103 GOI DEL CÀ...... 338.4314761 MIRTILLO...... 0346.467084 / 327.7756688 LIBIA (Astra) ***...... 0346.73809 Val Brembana GARDEN (Pres. Holidays) ***...... 0346.72369 LAGHI GEMELLI...... 0345.71212 / 347.0411638 Gromo CAPANNA 2000...... 0345.95096 / 339.6986367 GROMO (Astra) ***...... 0346.41119 LOCANDA DEL CACCIATORE ***...... 0346.41112 VITTORIA ***...... 0346.47180 GIANPACE...... 347.2191628 Nembro TENUTA COLLE PIAJO ****...... 035.521100 Onore BETULLA (Astra) **...... 0346.72174 Campeggi SAN ROCCO ***...... 035.657085 Castione della Presolana CAMPING PATRICE...... 338.1254575 Schilpario PINETA ***...... 0346.55026 Clusone Selvino CAMPEGGIO PINETA ***...... 0346.22144 / 035.611262 AQUILA **...... 035.763900 Onore Valbondione DON BOSCO...... 0346.73442 MORANDI *...... 0346.44001 INVILLADISERIO ***...... 035.661850 CAMPING LA TARTUFAIA...... 035.819259 Vilminore di Scalve Valbondione BRESCIA ***...... 0346.51019 VALBONDIONE...... 0346.44088 Ristoranti e pizzerie Bar, gelaterie Albino MORO DA GIGI Ristorante Trattoria...... 035.751296 e pub MAZZINI 200 Ristorante...... 035.752258 LA SPINATA Pizzeria...... 035.752404 Albino Castione della Presolana LABORATORIO GELATERIA FRANCA...... 035760291 AL RUSTICO Pizzeria...... 0346.36589 Alzano Lombardo IL CASOLARE Ristorante Pizzeria...... 0346.36510 BARCICLETTA...... 339.7171570 Cene VECCHI RICORDI DA GIMBO Ristorante Pizzeria...... 035.719121 Clusone Clusone SELZ CAFÈ Bar Gelateria...... 0346.22557 ISACCO BISTROT Ristorante Enoteca...... 0346.24208 BAR SPORT (Astra) Bar Bocciodromo...... 345.5960851 TRATTORIA DEI PORTICI Ristorante...... 0346.20869 PINETA Ristorante Pizzeria...... 0346.21587 ORIENT EXPRESS (Astra) Pub...... 0346.21122 BRACERIA LA SPESSA (Astra) Ristorante Pizzeria...... 0346.22372 LEROI Bar...... 345.5913729 Colere MANTEGAZZA Bar...... 0346.21351 LA BAITA Ristorante Bar...... 0346.31663 NON SOLO PIADINA Piadineria artigianale...... 342.9228890 CESIRA Ristorante...... 0346.30049 Gandino Gromo CENTRALE Ristorante Affittacamere...... 035.727371 BAR DEL CENTRO...... 0346.41623 MONTE FARNO Ristorante...... 035.745286 Nembro Gromo CHALET FERNANDA Ristorante Pizzeria Pub...... 0346.47179 DOLCI SOGNI Bar Pasticceria Panetteria...... 035.220035 Nembro Piario ALBA Pizzeria...... 035.515019 CENTRO SPORTIVO PIARIO...... 0346.20375 ALLE PIANTE Trattoria...... 035.510080 DEGUSTANDO Ristorante Pizzeria...... 035.521338 Ponte Nossa VILLA S. ANTONIO Ristorante Pizzeria...... 035.514880 BAR BONAZZI Bar Gelateria Edicola Ricevitoria...... 035.701095 MINUSCOLI...... 035.703177 BAITA VALLE AZZURRA Ristorante...... 335.6793515 Onore Rovetta CENTRO SPORTIVO Ristorante Pizzeria...... 0346.73110 SOTTOZERO Gelateria artigianale e cioccolateria...... 340.9751413 Parre FANTONI Bar Pasticceria...... 0346.71925 IL MORO Ristorante Pizzeria...... 035.701103 COSTA D’ORO...... 348.5903282 MIRAVALLE Ristorante Pizzeria Tennis...... 035.701118 Ponte Nossa MASTER Centro Sportivo Pizzeria Ristorante...... 035.701555 Rovetta CAVALLINO ROSSO Pizzeria...... 0346.72002 Aziende agricole Scanzorosciate COLLINETTA Ristorante Pizzeria...... 035.661296 Ardesio AZ. AGRICOLA PRAT DI BUS...... 349.7555451 Schilpario ALPI Ristorante Pizzeria...... 0346.55185 Clusone Selvino AZ. AGRICOLA TARANGOLO...... 348.3100584 LA RUOTA Ristorante Pizzeria...... 035.765192 IL GIARDINO Ristorante Pizzeria...... 035.763967 SORRISO Ristorante...... 035.763104 AZ. AGRICOLA RONCHELLO...... 389.1919765 Songavazzo LA BAITELLA Ristorante Pizzeria...... 0346. 73167 Valbondione AZ. AGRICOLA TALLARINI (Astra) MORANDI Ristorante...... 0346.44001 Produzione e vendita Vini e grappe...... 035. 834003

Valgoglio Scanzorosciate RISTORO 5 LAGHI Ristorante...... 0346.47972 / 348.7335485 APICOLTURA MARTELLINI...... 035.655356 DA LEONE Ristorante Pizzeria Grill...... 035.711592 Valbondione VAL VERTOVA ROSET - Ristorante...... 344.1310091 AZ. AGRICOLA RODIGARI...... 0346.44559 Villa d’Ogna HILTONN Ristorante Trattoria...... 0346.23736 Villa di Serio Villa di Serio AZ. AGRICOLA CAVALLI FALETTI LA SOSTA Ristorante Pizzeria...... 035.655719 Produzione e vendita Valcalepio D.O.C...... 329.2228674 Ostelli e case per ferie B&B Alzano Lombardo OSTELLO DI OLERA...... 351.6134140 e Affittacamere Bergamo LA MOIA...... 347.5887248 OSTELLO DI BERGAMO...... 035.235622 Clusone Castione della Presolana ANGELA...... 338.5928764 NEVE...... 0346.36553 BEL DURMÌ...... 0346.21835 - 328.9072152 CASA BERNI anche camp estivi...... 347.7652644 BONAVENTURA (Astra) Affittacamere...... 328.2153024 Clusone DEL CENTRO...... 348.4137640 CASA DELL’ORFANO...... 334.7579992 Ranica DERBY Affittacamere Bar...... 035.514518 OSTELLO DEL PORTO...... 035.983758 Rovetta BLUM IN Affittacamere...... 335.5887246 GREM BIKE HOSTEL...... 035.0392584 / 338.6274085 Valbondione Schilpario LULLABY...... 339.4989565 OLIMPIC HOSTEL...... 348.2650651 Valbondione CASCATE...... 339.4989565 OSTELLO CASA CORTI...... 0346.1931120 Locazioni turistiche Clusone LA CASINA...... 338.8860462 Colere Parco divertimenti CASA GIOIELLI...... 320.4625590 Clusone Gazzaniga CENTRO SPORTIVO RUGGERI AL PAESELLO...... 333.7407664 Sport, relax, divertimento...... 035.701043 Gorno Selvino ALBEN...... 366.6353426 SELVINO ADVENTURE PARK Parco avventura...... 392.9527730 Schilpario Spiazzi di Gromo LIVINGSCALVE...... 340.1487711 PARCO SOSPESO NEL BOSCO Parco avventura...... 375.5571222 BETTONI IQ...... 0346.53503 Selvino ALBA...... 339.1825964 Agriturismi e Fattorie Didattiche Scuole sci Casnigo Castione della Presolana AI FONTANÌ...... 349.0503575 PRESOLANA (sci alpino e snowboard)...... 0346.31431 MONTE PORA (sci alpino e snowboard)...... 0346.65049 Castione della Presolana AGRITURISMO MALGA BASSA...... 329.1529687 Gromo PRATO ALTO (Pres. Holidays)...... 0346.61122 / 348.9005118 SPIAZZI (sci alpino)...... 0346.47013 AZIENDA AGRITURISTICA ROCCOLO...... 0346.65290 Clusone IL LARICE...... 340.5233469 / 340.1990787 Gandino LE RONDINI...... 035.745760 Impianti di sci Castione della Presolana Leffe (Presolana e Monte Pora) VITTORIA’S FARM - Fattoria didattica e guida AIGAE....348.1690497 www.presolanamontepora.it...... 0346.65000 Onore Colere FATTORIA DELLA FELICITÀ Fattoria didattica...... 328.6851751 www.colereskiarea.it...... 0346 1903825 Ranica Gromo LA SOGLIA DEL PARCO...... 349.6624715 Spiazzi di Gromo - www.spiazzidigromo.it...... 0346.47079 Valbondione Schilpario LA STALA DI MUSTACC...... 0346.44113 Centro del Fondo...... 348.3000546 Valgoglio Valbondione CA’ DI RACC Fattoria didattica...... 380.7995369 Lizzola - www.nuovalizzola.it...... 0346.44665 Cene Attività commerciali MOTOCICLI BAZZANA Articoli sportivi...... 035.718016 Alzano Lombardo Clusone PANIFICIO TRIONFINI...... 035.512300 CICLI PELLEGRINI Articoli sportivi...... 0346.21017 NOLEGGIO C800 Noleggio MTB e EBIKE...... 375.5986186 Casnigo PANIFICIO ZUCCA & C...... 035.740007 Colere BETTINESCHI SPORT Castione della Presolana Articoli sportivi e noleggio EBIKE e MTB...... 0346.31100 3T di Trovati G. Paolo - Premiazioni...... 0346.60476 LA BOTTEGA VERZEROLI - PRESOLANA SKI E BIKE Lovere (Pres. Holidays) Abbigliamento...... 0346.31480 ROGER ADVENTURE Guide alpine...... 338.3098284 PASTICCERIA PRESOLANA...... 0346.31000 Onore BOTTEGA DELLE CARNI di Ferro Luigi...... 0346.31340 TIRO CON L’ARCO...... 0346.73442 AUTOSERVIZI PRESOLANA Noleggio con conducente...... 392.1422864 Parre Cazzano S. Andrea PENGUIN BIKE Articoli sportivi...... 035.702309 IVANA PASTA FRESCA...... 035.741387 RADICI NUOTO...... 392.0902099 MTB PARRE Associazione sportiva MTB...... 320.8416753 Clusone BRICCONBACCO Enobirroteca...... 0346.21321 Rovetta PANIFICIO BALDUZZI (Astra)...... 0346.21570 VOLO LIBERO ALPIFLY...... 328.018441 PASTICCERIA TRUSSARDI...... 0346.23835 Selvino PETROGALLI PUBBLICITÀ...... 0346.20086 SELVINO SPORT Impianti sportivi ed eventi...... 392.9527730 FRANCO OLMO Cancelleria...... 0346.23833 CINEMA GARDEN...... 0346.22275 PAOLO CATTANEO - Accompagnatore di Media Montagna - Gandellino preparatore atletico...... 339.8668739 AUTONOLEGGIO SALVOLDI...... 338.2565950 Valbondione Gorno PASSOROBICO AUTOSERVIZI FURIA OMERO...... 035.707067 Accompagnatore di media montagna ...... 333.6393707 Gromo CENTRO SPORTIVO RODIGARI...... 0346.44222 ELETTA - Unguenti Naturali MOUNTAIN TEAM ITALY guida alpina...... 335.7593364 dall’Alta Valle Seriana...... 349.5257846 ASD TRE LAGHI TRE RIFUGI...... 035.464280 IDROSANTUS - Impianti idro-termo-sanitari...... 0346.41055 Villa D’Ogna Onore MATTEO ZANGA TRADIZIONI E DELIZIE (Astra)...... 347.0870343 Accompagnatore di media montagna e fotografo...... 347.1489771 Parre ALIMENTARI SCAINELLI...... 035.701145 Ponte Nossa LEO ORAFO - Orafo gioielleria...... 035.701510 NON SOLO FRUTTA...... 035.702460 Rovetta Associazioni, consorzi LA CANTINA DI BACCO Enoteca...... 0346.74783 Seriate e cooperative ALPS STORE & FISHING SERVICE - Negozio di pesca... 338.7224173 Ardesio PRO LOCO...... 0346.33289 Songavazzo VIVI ARDESIO...... 0346.466265 AUTONOLEGGIO PAGANESSI (Astra)...... 0346.74745 Bergamo Valbondione LA.MA FOOD SPECIALIST Comunicazione enogastronomica ALIMENTARI GADALDI...... 0346.44141 ...... 347.8255612 ALIMENTARI TRIBON...... 0346.44039 BELLINI VITTORIO & C SNC Falegnameria...... 0346.44070 ASSOCIAZIONE STRADA DEL VINO VALCALEPIO E DEI SAPORI DELLA BERGAMASCA...... 035.953957 Villa di Serio PASTICCERIA FELICIANI...... 035.663330 Castione della Presolana PRESOLANA HOLIDAYS www.presolanaholidays.com Consorzio turistico alberghiero ...... 0346.31146 VISIT PRESOLANA Promozione turistica www.visitpresolana.it...... 0346.60039 Cene Attività sportive COOP. SOCIALE CANTIERE VERDE Albino Gestione del verde...... 035.729322 EBIKE TOUR visite guidate con MTB elettriche ...... 392.1010769 NC RIDETECH Noleggio ebike e assistenza tecnica...... 333.8349542 Clusone A.S.T.R.A www.astraseriana.com Bergamo Consorzio turistico alberghiero...... 0346.21314 TRUEMOUNTAIN Guide alpine...... 333.1352435 CORO IDICA...... 334.3010382 E-BIKE ITALY Noleggio E-Bike...... 349 3519498 TURISMO PRO CLUSONE...... 0346.21113 FUTURE TECHNOLOGY colonnine di ricarica per E-Bike...... 333 3218824 Colere BERGAMO EBIKE Tour guidati in ebike...... 339.3270717 PRO LOCO...... 0346.54051 Gandino Clusone MAIS SPINATO DI GANDINO...... www.mais-spinato.com FRANCA PEZZOLI ARTE CONTEMPORANEA...... 0346.24666 PRO GANDINO...... 035.746042 MAT - Museo Arte Tempo...... 0346.25915 MUSEO DELLA BASILICA...... 339.1755554 Gazzaniga ASSOCIAZIONE CULTURALE “AL CHIARO DI LUNA”.. 342.9136509 Colere ECOMUSEO DELLE MINIERE ZANALBERT...... 0346.54061 Parre MUSEO ALPINO...... 338.5927395 PRO LOCO...... 331.7740890 Gandino Rovetta MUSEO DELLA BASILICA...... 035.745425 ROSSO MAIS...... 0346.72220 Gorno Schilpario ECOMUSEO DELLE MINIERE DI GORNO...... 320.1662040 ATIESSE Promozione Turistica...... 331.2421989 Gromo Scanzorosciate ECOMUSEO NATURALISTICO DI GROMO...... 0346.41345 STRADA DEL MOSCATO DI SCANZO MAP - MUSEO DELLA ARMI BIANCHE ...... www.stradamoscatodiscanzo.it E DELLE PERGAMENE...... 0346.41345 Songavazzo Leffe ASSOCIAZIONE GIOVANI SONGAVAZZO...... 340.7545897 BACS ARTISTS.SOCIOLOGISTS...... 340.7995789 Valbondione MUSEO DEL TESSILE MARTINELLI GINETTO...... 035.733981 UFFICIO TURISTICO VALBONDIONE...... 0346.44665 Nembro OSSERVATORIO FLORO-FAUNISTICO MASLANA...... 338.9999974 MUPIC - Museo delle Pietre Coti Valle Seriana...... 035.471362 CONSORZIO PRO MASLANA...... 035.464280 Oneta Villa d’Ogna MUSEO ETNOGRAFICO MINERARIO SCIENTIFICO...... 035.707117 ASSOC. MICOLOGICA BRESADOLA...... 0346.24490 / 338.4277839 Parre Villa di Serio PARCO ARCHEOLOGICO E ANTIQUARIUM ASSOC. TRAIETTORIE INSTABILI...... 339.5319554 “Parra Oppidum degli Orobi”...... 035.701002 Vilminore di Scalve CASA DELLA PIERINA...... 331.7740890 PRO LOCO...... 0346.51002 Ponte Nossa VISIT SCALVE...... 391.7745296 ARTESTUDIO MORANDI...... 035.701162 MUSEO DEI MAGLI...... 035.701054 Schilpario ECOMUSEO ETNOGRAFICO DI SCHILPARIO...... 0346.55393 MUSEO DEI MINERALI E DEI CRISTALLI...... 0346.55024 Circuito MUS.E.O. PARCO MINERARIO ING. ANDREA BONICELLI...... 347.8163286 Albino MUSEO DELL’ILLUMINAZIONE MINERARIA...... 347.8163286 MUSEO ETNOGRAFICO DELLA TORRE DI COMENDUNO..035.752138 Valbondione Alzano Lombardo MUSEO DELL’IDENTITÀ E CULTURA LOCALE...... 0346.44665 MUSEO D’ARTE SACRA “SAN MARTINO”...... 035.516579 Vertova Ardesio PINACOTECA COMUNALE...... 035.711562 META - Museo Etnografico Alta ValSeriana...... 0346.33035 MUSEO DELLA PARROCCHIA...... 035.711220 COLLEZIONE PRIVATA MARIA FA TÖT...... 338.4005660 Cene PARCO PALEONTOLOGICO...... 035.751686 Vilminore di Scalve ARBORETO ALPINO GLENO...... 329.6207960 Cerete SPAZIO ESPOSITIVO GLENO...... 0346.51002 ECOMUSEO DELLA VAL BORLEZZA...... 0346.63300 NAB...... 342.3897672 MACER - MUSEO DEI MULINI, DELLA MACINAZIONE E DEI CEREALI...... 338.8883167

RICHIEDI LA TESSERA VALSERIANA NEL CUORE E SCOPRI GLI SCONTI E LE OFFERTE DA UTILIZZARE IN TUTTE LE STRUTTURE CONVENZIONATE. PER INFO: WWW.VALSERIANA.EU

INFOPOINT ValSeriana e Val di Scalve - PromoSerio via Europa 111/c, 24028 Ponte Nossa (BG), Italy Tel. 035 704063 - [email protected] www.valseriana.eu aautorotautorota oorobie.epsrobie.eps 1 225/10/20195/10/2019 112:30:152:30:15

LEI È GREEN LUI È AUDACE

SUZUKI È HYBRID

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

RISVEGLIA IL TUO ISTINTO

da14.500*€ AUTORICARICA ACCESSO TECNOLOGIAIN CITTÀ BASSI CONSUMI SUZUKI 4X4 Consumo ciclo combinato gamma Suzuki Hybrid: da 3,9 a 4,9 l/100km (NEDC correlato), da 5,0 a 6,4 l/100km (WLTP). Emissioni CO₂: da 89 a 112 g/km (NEDC correlato), da 113 a 145 g/km (WLTP). *Prezzo promo chiavi in mano riferito a IGNIS HYBRID 1.2 COOL 2WD MT (IPT, PFU e vernice met. escluse),Seguici per immatricolazioni sui social e su entro suzuki.it il 30/09/2020. Gamma ALLGRIP: consumi minimi e massimi. (valori NEDC correlato): 4,4-7,5 l/100km. (valori WLTP): 5,7-8,8 l/100km.

Emissioni CO2 minime e massime (valori NEDC correlato):Seguici sui social 101-170 g/km. (valori WLTP): 128-198 g/km. e su suzuki.it

Concessionaria STORICA per Bergamo e provincia ®

BERGAMO - Via Campagnola, 40 • Tel. 035.5098042 - www.autorota.net