QUADRO CONOSCITIVO Ambito n°31 AREA

PROVINCE : Firenze, TERRITORI APPARTENENTI AI COMUNI : Barberino Val d’,Casole d’Elsa, , , Colle Val d’Elsa,, ,, ,

CENNI DI OROGRAFIA E VEGETAZIONE L’ambito corrisponde al bacino del fiume Elsa, affluente di sinistra dell’Arno. I rilievi sono costituiti prevalentemente da depositi allu- vionali di fondovalle, da conglomerati, sabbie e argille del periodo pliocenico che morfologicamente si presentano in forme collinari del tutto simili a quelle del Chianti, da piani di travertino intorno a Colle Val d’Elsa e dalla morfologia prevalentemente montana dell’alta valle. Il mosaico paesistico è caratterizzato dalla presenza diffusa dei boschi sui rilievi in formazioni a morfologia sfrangiata nelle quali si trovano incuneate le colture agrarie. Le colture miste costituiscono la dominante per diffusione ed estensione nei rilievi collinari. La presenza delle colture specializzate è significativa nelle aree a minore acclività e in quelle di fondovalle (si vedano gli schemi carto- grafici a destra). Le formazioni forestali presenti sono per lo più boschi a dominanza di latifoglie decidue termofile, leccete, cerrete e querceti di roverella.

INSEDIAMENTI il mosaico agricolo ricompare nelle forme caratteristiche del Chianti, con ampi vigneti e oliveti in coltura specializzata, e una più densa maglia insediativa, strutturata sulla viabilità matrice di fondovalle (la Cassia e un tempo la Francigena), che collega i maggiori centri urbani e da una rete viaria minore, di crinale, i cui nodi si identificano nelle pievi, nelle fattorie, nei borghi, nelle ville e nei complessi colonici, oggi prevalentemente interessati dalla produzione vitivinicola e dalle attività agrituristiche I comuni che si propongono per questa area sono: Barberino, Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi, Montaione in provincia di Firen- ze; Casole d’Elsa, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi, S.Gimignano ,Monteriggioni in provincia di Siena. La superficie complessiva è 846,04 kmq. I residenti risultavano 94.678 al 1971; 101.687 al 2001. Ilcentro più importante – come popo- lazione e attività – è Poggibonsi, con 25.386 residenti al 1971 e 27.420 al 2001. Seguono Castelfiorentino (17.469 e 17.012), Certaldo (15614 e 15670) e Colle Val d’Elsa (14818 e 19.521). I comuni in calo alla data dell’ultimo censimento generale della popolazione (2001) sono Casole d’Elsa, Castelfiorentino, S. Gimignano; quello in più forte crescita (assoluta e percentuale) è Colle Val d’Elsa.

CENNI STORICI L’area della Val d’Elsa è stata abitata dagli etruschi e poi dai romani. Nell’antica Etruria dipendeva,secondo gli archeologi, dalla lucu- monia Felathry (Volterra). Castelfiorentino è sul luogo della romana Timignano (che era sul poggio dove si trova la Pieve). Come o- vunque in Toscana e in Italia, vi sono numerosi nomi romani (in genere derivati dai nomi dei proprietari dei fondi), come Volteggiàno, Megognano, Catignano, Nibbiano ecc. Era nel “municipium” di Volterra, e dipese da Volterra nell’alto medioevo. Certaldo ha origine etrusca, o quanto meno, è esistito un centro etrusco nelle vicinanze (vi è stata scoperta una grande tomba a camera del III° - I I° secolo a.C.). E’ etrusco anche Montaione. Invece è di fondazione medievale Barberino Val d’Elsa, costruito da Firenze in posizione strategica, presso la confluenza della strada da Firenze (attuale Cassia) nella Francigena. La Val d’Elsa fu uno dei primi obbiettivi dell’espansione fiorentina, e venne coinvolta nelle prime fasi della lotta fra Firenze e Siena. Nell’area dominavano – all’inizio del basso medioevo – alcune importanti famiglie feudali: i Guidi ( e il castello di Monterappoli nel di Empoli), e i Cadolingi, che avevano il loro centro a , ma possedevano anche l’attuale Castelfiorentino. Una battaglia decisiva per le sorti della Val d’Elsa fu quella di Colle Val d’Elsa, nel 1269: i fiorentini si presero la rivincita della disa- strosa sconfitta di Montaperti di nove anni prima. assicurandosi il passo sulla strada romea. Poggibonsi, posta in posizione strategica

sulla via fra Firenze e il sud della Toscana, ha origine (anche come nome) dal Podium Bonizi, centro fortificato fondato dal feudatario Guido Guerra dei conti Guidi nel 1155. Questo centro fu più volte devastato da guerre e invasioni (fra l’altro, nel 1270, da Guido di Monforte). Nel 1488 Lorenzo il Magnifico fece costruire da Giuliano da Sangallo, su un colle che domina la città, una grande fortezza bastionata. Nel Regno d’Italia Poggibonsi divenne sede di mandamento giudiziario ,di collegio elettorale uninominale. S. Gimignano è sorta nel medioevo su località già abitata al tempo degli etruschi. E’ stato notato che è “uno dei non numerosi esempi di unità ammini- strativa che, ancora ai nostri giorni, si modellano pressoché esattamente sullo stato medievale” (E. Fiumi) Nel medioevo la cittadina si formò sul percorso (collinare fino al XII secolo) della longobarda , che la attraversa longitudinalmente. A S. Gimignano confluiva anche la via che per la Val d’Era collegava Siena con . Nel secolo XII era libero comune, con propri consoli. Si delinea un contado sangimignanese dove il vescovo esercita anche l’autorità civile, coadiuvato dai “boni homines” che a poco a poco si tra- sformano in consoli e cominciano a contestare (1129) l’autorità del vescovo. I primi consoli provenivano dalla nobiltà inurbata e dalla borghesia mercantile. L’attività di trasporto delle merci era fondamentale; esisteva anche una corporazione dei vetturali. I mercanti si arricchivano col commercio dello zafferano, coltivato in loco e considerato di qualità ottima. Essi estesero la loro attività – al tempo delle crociate – fino al medio oriente e all’Egitto. Alla metà del ‘300 S. Gimignano fu inclusa nel dominio di Firenze. Vi fiorì an- che,come a Siena e Firenze, l’attività bancaria, specie col mondo ecclesiastico. La sottomissione definitiva a Firenze avvenne nel 1353, cioè intorno agli anni nei quali Firenze incorpora Prato, Arezzo, Colle Val d’Elsa, S. Miniato. La decadenza di S. Gimignano – che d’altra parte ha preservato la città medievale dalle trasformazioni – inizia alla metà del ‘300. non solo a seguito del trasferimento della via Romea dalle colline al fondovalle, ma anche per una gravissima crisi demografica, conseguenza della“peste nera” del 1348. Nel secolo XVII la ricchezza fondiaria va alle comunità religiose e agli ospedali. Colle Val d’Elsa, che era nell’alto medioevo dominio del Vescovo di Volterra, passa dopo il 1000, col nome di “Castello di Piticciano” agli Aldobrandeschi, i grandi feudatari della Toscana del sud, e ai fiorentini nel 1333. In quell’anno supera i 3000 abitanti ed ottiene il titolo di città. Nel Regno d’Italia Colle è stata sede di mandamento giudiziario (pretura) e di collegio elettorale uninominale. Oggi è sede distaccata della pretura di Poggibonsi.

CENNI DI STORIA DELL ’ECONOMIA LOCALE Il fiume Elsa ha sorgenti fra le maggiori della regione, grazie alla presenza nell’area di un’ampia massa di rocce porose (calcari). L’acqua venne fin dal medioevo immessa nelle “gore” e utilizzata per fornire forza motrice. Ciò rese possibile il precoce sviluppo di at- tività industriali: già nel XIV secolo vi si sviluppò l’ “Arte della lana”, e nel secolo successivo la produzione della carta, ciò che rese possibile anche la nascita pre- coce della stampa. Nel 1711 vi erano 14 cartiere per la “carta bianca”, e 5 per quella “nera”, di qualità inferiore.; alla fine del 1700 le cartiere erano 23, e alla metà dell’Ottocento ne sopravvivevano 10. Il prodotto veniva esportato tramite il porto di Livorno. Questa produzione è cessata totalmente nel 1978. Intorno al 1842 il boemo Schmidt introdusse a Colle la fabbricazione ed arrotatura della cristalleria, che è ancor oggi una delle attività più importanti della cittadina. Nella valle l’esportazione del vino (abbastanza pregiato: oggi il comune di Barberino Val d’Elsa rientra in parte nell’area del Chianti classico, e Poggibonsi anche, per una piccola porzione del suo territorio) richiese la nascita dell’industria vetraria, per i fiaschi, bottiglie e damigiane; e questa industria nacque a Montaione nel secolo XIII. In questo comune è stata attiva, presso Jano,l’estrazione di minerale mercurifero.Alla fine dell’Ottocento si affermava la vetreria anche a Poggibonsi, insieme alla chimica (concimi) e alla fabbricazione di reti metalliche. Nel ’900 molte industrie artigianali si evolvevano a medie ai “mobili antichi”. Anche negli altri centri nacquero nel XIX secolo attività industriali, come lo Zuccherificio di Granaiolo, e la manifattura tabacchi. A metà del secolo a Certaldo, Castelfiorentino e Poggibonsi si diffondono industrie alimentari, di tessuti, tratture di seta; a Colle nascono le ferriere Masson (che chiuderanno definitivamente nel 1906), e la fabbricazione della colla,

che sostituiscono le antiche cartiere. Naturalmente l’agricoltura mantiene sempre un ruolo importante. Nel 1842 la metà della terra era in possesso di 25 dei 453 proprieta- ri , e in particolare, a Castelfiorentino 18 su 310 avevano il 55% della superficie. Oggi il numero dei proprietari è assai maggiore, e la dimensione media delle proprietà minore. I grandi proprietari erano per lo più nobili residenti a Firenze: Pucci, Guicciardini, Ridolfi, Serristori. Garzoni-Venturi ecc. Nella proprietà del Ridolfi il suo ”agente di campagna” Agostino Testaferrata, inventò e sperimentò le “colmate di monte”, che rendevano coltivabili terreni prima inutilizzati. Nella sua fattoria venne istituita la prima scuola agraria d’Italia. Nel 1979 il Consiglio regionale fece ripristinare una delle sistemazioni collinari “a spina” da lui eseguite a Meleto. A Vico d’Elsa (Certaldo) si sviluppò fortemente la coltivazione del tabacco su concessione governativa: ve ne era una nel 1904, e 31 nel 1911, su 52 ettari. In seguito la coltivazione ha investito 1500 ettari e 36 fattorie, fra le quali Conti Frassineto, Bastogi, Raspini e Torrigiani. Oggi è molto curata la produzione di vino di alta qualità. Grande importanza ha assunto il turismo colto, particolarmente a S. Gimignano e Certaldo.

CENNI SULLE INFRASTRUTTURE Il sistema delle comunicazioni è ovviamente imperniato sul percorso longitudinale della valle. Già in epoca etrusca è esistita una via che seguiva la Val d’Elsa (probabilmente una via collinare) fra Siena, città etrusca minore, e il Valdarno. In epoca romana venne rea- lizzata una consolare, la Clodia. Nell’alto Medioevo l’impaludamento della valle spinse a riattare la viabilità etrusca di crinale. La “rivo- luzione stradale” del ‘200 – conseguente a bonifiche e regolamentazione dei corsi d’acqua – portò alla ricostruzione della via di fon- dovalle (attuale SS 429), la “Romea Nuova”(1156), che seguiva il percorso dell’Elsa fino a Poggibonsi, sulla sinistra del fiume, e toc- cava Castelfranco, Certaldo (basso) e Poggibonsi. Nel Granducato questa fu una strada “postale”, (cioè con cambio di cavalli nelle stazioni di posta), chiamata – da Osteria Bianca a Poggibonsi – “Traversa Romana”, con cambio a Certaldo,oggi è la statale 429. La ferrovia da Empoli a Siena – una delle prime in Toscana e in Italia – venne inaugurata nel 1849 fino a Siena, e proseguita negli anni successivi per Chiusi. Essa costituì un elemento decisivo di modernizzazione per Siena e per la Val d’Elsa. Il piccolo tronco (7,4 km) da Poggibonsi a Colle venne inaugurato nel 1885.A Poggibonsi passa la superstrada Firenze-Siena.

L’ IDENTITÀ Elementi forti di una identità di zona certamente esistono, magari un po’ eterogenei: l’esistenza della città medievale italiana meglio conservata, e di un altro centro medievale, Certaldo, Luogo di origine di Boccaccio) dove si svolgono notevoli attività culturali, da un lato; e dall’altro un forte sviluppo industriale e terziario, nei 3 centri più importanti: Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, (che ha un’antica tradizione industriale) e Ca- stelfiorentino, che però è anche il luogo di nascita di uno dei massimi architetti italiani del medioevo, Arnolfo di Cambio, ed anche una tradizione agricola illustre. Un carattere “paesistico” importante è che a Montaione – all’altezza del suggestivo eremo di S.Vivaldo, un “sacro monte” toscano – i- niziano le distese di terreni argillosi che caratterizzano il Volterrano.

Riconoscimento dei caratteri strutturali

CARATTERI STRUTTURALI IDENTIFICATIVI Elementi costitutivi naturali

Geomorfologia I rilievi sono costituiti prevalentemente da depositi alluvionali di fon- dovalle, da conglomerati, sabbie e argille del periodo pliocenico che morfologicamente si presentano in forme collinari del tutto simili a quelle del Chianti, da piani di travertino intorno a Colle Val d’Elsa e dalla morfologia prevalentemente montana dell’alta valle. Una morfologia ondulata domina il paesaggio e le forme più aspre si limitano a qualche scarpata di erosione ed a qualche solco vallivo più incassato nelle parti più alte. Le pendenze non sono forti e le dorsali sono larghe e pianeggianti.

Tra Colle e Casole d’Elsa si estende un ripiano coltivato con ampi seminativi, caratterizzati dal colore rosso della terra, e abbondante vegetazione sia lungo i corsi d’acqua sia in formazioni isolate.

Certaldo

Poggibonsi

Idrografia Il fiume Elsa, con i suoi 74 km di lunghezza è il principale affluente naturale di sinistra dell’Arno, presenta caratteri seminaturali, scorre general- mente in un’ampia fascia di vegetazione ripariale. Le pianure di fondovalle presentano problemi di ristagno delle ac- que e di inondazioni.

Barberino Val d’Elsa Vegetazione Nel paesaggio collinare più distante dai centri abitati si intensifica la vegetazione boschiva intervallata da aree a pascolo.

Casole d’Elsa

Assetti agricoli e forestali

Paesaggio I paesaggi storici sono caratterizzati dal susseguirsi di sistemi eco- agrario e nomico-agrari che fondono le proprie origini nel periodo etrusco ro- forestale storico mano e si sviluppano in epoca feudale con pievi ,castelli e fattorie e borghi fortificati legati ai vari domini e signorie di città e casati. Il mosaico agrario è articolato e composto da tessere di oliveto e vi- gneto intervallate da seminativi e qualche macchia boscata, gene- ralmente localizzata sulla sommità delle alture . I soprassuoli mostrano tra Colle e Casole una prevalenza di colture a seminativo, con filari arborati e con una maglia insediativa piutto- sto rada, delimitata da pendici boscate con associazioni vegetali ca- ratterizzate dal cerro e dalla roverella. La bassa Valdelsa (Castelfiorentino, Montespertoli ) è caratterizzata da un paesaggio aperto,nel quale il seminativo arborato e il bosco si distribuiscono a macchie,sfruttando le diverse condizioni pedologi- che e morfologiche con una percentuale di spazi non coltivati molto bassa. Le colture erbacee e praterie occupano le colline argillose e i fondovalle.

Certaldo Paesaggio Si segnalano recenti introduzioni di coltivazioni diffuse in periodo agrario e medievale. forestale L’attività agrituristica può introdurre elementi dissonanti nel moderno paesaggio agrario con il proliferare di strutture di servizio come le piscine o l’introduzione di specie vegetali ornamentali.

San Gimignano

Insediamenti e infrastrutture

Insediamenti I centri maggiori non sono propriamente di fondovalle ,ma piuttosto storici di contatto fra il fondovalle e la fascia collinare:così Certaldo, Pog- gibonsi,Colle,lungo il versante sinistro invece San Gimignano e Montaione occupano posizioni più elevate. La Collegiata di San Gimignano con le Torri e il Castello,la Fortezza di Poggio Imperiale di Poggibonsi ,il Centro Antico e le Torri di Col- le Val d ‘Elsa sono tra gli elementi identitari su rilievi,di questo pae- saggio. Tumuli etruschi isolati (Mucellena,Casole) o complessi di necropoli (Parco Archeologico di Dometaia, Le Ville, Colle), insediamento sto- rico (Fortezza di Poggibonsi), insediamento e necropoli etrusco- ellenistico di Cellole (San Gimignano).

San Gimignano Il sistema insediativo costituito dai centri urbani di origine etrusca e medioevale si dispone lungo la viabilità di crinale e sulle alture che si affacciano sulla valle. La Via Francigena collega i maggiori centri urbani e una rete via- ria minore, di crinale, i cui nodi si identificano nelle pievi, nelle fatto- rie, nei borghi, nelle ville e nei complessi colonici. Tracciato delle vie storiche Cassia ( SS.2), Volterrana (SS.68), e via d’altura Colle-Casole.

Casole d’Elsa

Viabilità e L’insediamento recente si distribuisce attorno ai nuclei antichi, infrastrutture compatti, di chiara matrice medievale, collocati nella maggior parte storiche dei casi su poggi e alture con evidenti funzioni di controllo del terri- torio, come Certaldo, Colle e, in particolare, San Gimignano, il cui centro storico con le sue torri emerge dalla morfologia collinare do- minando la Val d’Elsa.

Nel fondovalle si concentrano gli interventi recenti di edilizia indu- striale e artigianale privi di qualunque opera di inserimento paesag- gistico, accentuando così il divario tra il paesaggio di pianura e i versanti collinari dove si notano, in un paesaggio agrario diversifica- to, edifici di pregio.

Il fiume Elsa in corrispondenza dei maggior centri abitati è caratte- rizzato da insediamenti artigianali, produttive industriali e protoindu- striali per la lavorazione della carta, del vetro dei metalli e del ta- bacco.

Casole d’Elsa

Certaldo

CARATTERI STRUTTURALI ORDINARI Elementi costitutivi naturali

Geomorfologia Gli affioramenti rupestri di crinale interrompono il mosaico agrario di seminativi e prati-pascolo .

Certaldo Vegetazione Il mosaico paesistico è caratterizzato dalla presenza diffusa dei bo- schi sui rilievi in formazioni a morfologia sfrangiata nelle quali si tro- vano incuneate le colture agrarie. Le formazioni forestali presenti sono per lo più boschi a dominanza di latifoglie decidue termofile, leccete, cerrete e querceti di roverella.

Nel paesaggio collinare più distante dai centri abitati si intensifica la vegetazione boschiva intervallata da aree a pascolo

Casole d’Elsa

Assetti agricoli e forestali

Paesaggio Le colture miste costituiscono la dominante per diffusione ed agrario e estensione nei rilievi collinari. La presenza delle colture forestale storico specializzate è significativa nelle aree a minore acclività e in quelle di fondovalle.

L’ampliamento delle grandi estensioni vitivinicole anche in questo ambito costituisce uno dei principali caratteri delpaesaggio agrario moderno.

San Gimignano Paesaggio L’impianto di nuovi vigneti in coltura specializzata richiede agrario e sbancamenti ed opere di modellamento dei versanti forestale moderno

Poggibonsi

Insediamenti e infrastrutture

Insediamenti Architetture di pregio a carattere religioso, con relative sistema- storici zioni paesaggistiche, sono generalmente disposte sulla sommità dei rilievi.

Certaldo Insediamenti Il sistema insediativo risulta basato sulla struttura territoriale profon- moderni e da, ma con una perdita di ruolo nella parte alta a favore dell’asse in- contemporanei frastrutturale di fondovalle. Le trasformazioni della struttura insediativa, hanno emarginato i piccoli centri collinari. I maggiori centri urbani vedono l’espandersi delle proprie frange co- struite all’interno del paesaggio agrario generalmente senza inter- venti di inserimento paesaggistico al fine di garantire una idonea mediazione tra l’ambiente urbano e quello rurale.

Lucardo-Montespertoli

Viabilità e Il sistema insediativo risulta basato sulla struttura territoriale infrastrutture profonda, ma con una perdita di ruolo nella parte alta a favore moderne e dell’asse infrastrutturale di fondovalle. contemporanee Le trasformazioni della struttura insediativa, hanno emarginato i piccoli centri collinari.

I maggiori centri urbani vedono l’espandersi delle proprie frange costruite all’interno del paesaggio agrario generalmente senza interventi di inserimento paesaggistico al fine di garantire una idonea mediazione tra l’ambiente urbano e quello rurale.

Casole d’Elsa

Poggibonsi

La presenza delle reti tecnologiche introduce elementi di contrasto nel paesaggio in particolare se non sono effettuate adeguate scelte di tipo localizzativi.

Gambassi

Riconoscimento dei valori

Valori naturalistici Valori storico-culturali Valori estetico- percettivi ELEMENTI L’alto corso del fiume Elsa, presenta delle Lo sperone roccioso sede delle suggestive Le biancane e i calanchi definiti e racchiu- COSTITUTIVI marcata incisione fluviale racchiude gli ampi rovine di Castelvecchio, (importante borgo si dalle ordinate semine collinari delle argil- NATURALI terrazzi travertinosi dell’altopiano delle Gra- fortificato del XII ) difese naturalmente dai le meridionali nei territori di Gambassi e zie e del Belvedere,presenta caratteri natu- profondi e incassati solchi vallivi del Botro di Montatone e i calanchi nei territori di Cer- Geomorfologia ralistici e paesaggistici di grande rilievo. Castelvecchio e del Botro della Libaia ( tor- taldo e di Castelfiorentino rappresentano Questi terrazzamenti sui versanti a valle renti subaffluenti del fiume Elsa), si erge tra paesaggi di alto valore scenico. Idrografia sono conclusi da scarpate o ondulazioni una fitta macchia mediterranea caratterizza- naturale collinari e sui versanti interni si riconnet- ta da rare emergenze vegetazionali Lungo la fascia fluviale e l’area pianeg- tono quasi senza soluzione di continuità alle giante (libera da urbanizzazioni) che af- Vegetazione pianure eluviali. Le aree tartufigene sono caratterizzate da fianca l’Elsa prevale l’attività agricola e la Le acque che si infiltrano nel sottosuolo di suoli costantemente ombreggiati con bo- vegetazione arborea e arbustiva che a trat- natura calcarea alimentano numerose sor- schi ad alta naturalità. ti accompagna il fiume ed a tratti equipag- genti carsiche poste ai piedi del rilievo (sor- Nella piana pedecollinare di Gracciano , le gia la campagna sotto forma di filari ,siepi genti dell’Elsa “viva”). proprietà terapeutiche delle acque ipoter- e macchie di campo, costituisce un carat- mali presso i bagni e le vasche de le Cal- tere paesistico fondamentale dell’ambito. La fascia fluviale dell’Elsa del medio e bas- dane, erano conosciute fin da epoca etru- so corso è caratterizzata da un fondovalle sco-romana. Per il rilevante valore paesaggistico e am- alluvionale attraversato da una fitta rete i- bientale si rilevano i seguenti corpi rocciosi drografica formata da una trama di corsi Nella piana pedecollinare di Gracciano , le ove è possibile leggere con una certa chia- d’acqua a carattere torrentizio. Nell’area proprietà terapeutiche delle acque ipoter- rezza la geologia dei luoghi (geositi). pianeggiante che affianca l’Elsa libera dalle mali presso i bagni e le vasche de le Cal- - Botro ai Buchi a S. Gimignano; urbanizzazioni, prevale l’attività agricola e dane, erano conosciute fin da epoca etru- - le aree rappresentative di morfologia ca- tratti di vegetazione riparia. sco-romana. lanchiva di Casale a Certaldo; - le Balze a Certaldo; L’area di Castelvecchio e di Poggio del Le aree tartufigene sono caratterizzate da - i geotopi presenti nei comuni di Montaio- Comune è costituita da calcare cavernoso suoli costantemente ombreggiati con boschi ne e Gambassi. che origina singolari fenomeni carsici su- ad alta naturalità. perficiali (doline), i versanti posti a sud so- no ricoperti da una fitta macchia mediter- Lo sperone roccioso sede delle suggestive ranea mentre a nord presentano una vege- rovine di Castelvecchio, (importante borgo tazione di caducifoglie ed un livello di na- fortificato del XII ) difese naturalmente dai turalità diffusa. profondi e incassati solchi vallivi del Botro di Castelvecchio e del Botro della Libaia ( tor- Doline (ovvero depressioni di forma circola- renti subaffluenti del fiume Elsa), si erge tra re) anche di notevole diametro sono presenti una fitta macchia mediterranea caratterizza- sul Poggio del Comune (la più grande delle ta da rare emergenze vegetazionali . quali proprio sulla sommità del poggio lo fa apparire come un cratere )costituiscono a- ree caratteristiche dei luoghi di indubbio valore paesaggistico e naturalistico.

Di grande rilievo sono la dolina che ospitava un lago naturale nei pressi di Badia a Iso- la,bonificato con un canale sotterraneo e la

dolina del Lago scuro. Le alterazioni a cui sono soggetti i terreni cretacei e sabbiosi determinano emergenze geomorfologiche, naturalistiche ed estetico percettive di elevato valore qua- li,calanchi,biancane e balze ,sono diffuse nel versante di sinistra dell’Elsa nei territori di Gambassi,Montatone. Fenomeni diffusi ma non di grande estensione si segnalano nei territori di Castelfiorentino , di particolare rilievo sono le valli ad est di Certaldo e a Piangrande.

Le aree boscate si alternano in maniera o- mogenea nel mosaico agricolo prevalendo le zone vallive. Il sistema boschivo del versante di sinistra presenta una maggiore estensione (da Poggio del Comune sino al vasto complesso boschivo nel bacino idrografico dell’Egola e dell’Era) e trova, nella bassa valle, una netta definizione nel margine superiore. L’area tra S. Vivaldo e Poggio dell’Aglione (massiccio emergente tra i territori di Gam- bassi e Montatone) conserva numerosi e- lementi di eccellenza naturalistica e storica .L’alta valle del Torrente Carfalo presenta residui di faggeta relitta e boschi ad alta na- turalità e valore ambientale e lo Spacco del Poggio di Montatone” è costituita da una forra caratterizzata da bosco caducifoglie ad alta naturalità .

Gli impluvi e vegetazione riparia del retico- lo minore delle acque, oltre a svolgere un importante ruolo ecologico- ambientale , costituiscono un fondamentale segno pae- saggistico.

Le sorgenti ipotermali dell’Elsa a Gracciano in località Le Caldane conosciute e sfruttate sin da epoche romana. Le numerose sorgenti idrotermali che scatu- riscono in varie località (Bagni sulfurei, Poz- zaie, Bollori, Sorgenti di Luiano, ecc.) nei territori di Montaione e Gambassi, costitui-

scono una peculiare caratterizzazione na- turalistica a valenza paesaggistica.

ELEMENTI La tessitura agraria a impianto tradizionale La possibilità di sfruttare l’energia dell’Elsa L’ambito è articolabile in ampi sistemi pae- COSTITUTIVI e le opere di costruzione materiale del suolo e delle numerose sorgenti presenti nell’alto saggistici . ANTROPICI finalizzate alla sua stabilità rappresentano corso, rappresenta un elemento strutturale Il sistema della Montagnola e dei vasti anche un valore naturalistico (ecologico e e comune a tutto l’ambito, che ha dato campi aperti dei ripiani travertinosi e dei Idrografia biologico). l’impulso alla realizzazione di insediamenti depositi eluviali caratterizzati dalle sugge- artificiale produttivi legati alla costruzione di canali ed stive terre rosse, ( tra Colle, Casole, Mon- opifici idraulici. teriggioni e Poggibosi) per i caratteri mor- Paesaggi agrari Nel tratto tra le Caldane e le sorgenti delle fologici e qualitativi, sono da considerarsi e forestali storici Vene sono presenti gli edifici storici di Calci- ambiti di rilevante interesse paesaggistico. naia che utilizzavano l’energia dell’acqua. A Questi terrazzamenti sui versanti a valle Paesaggi agrari Gracciano, dove l’Elsa incontra il Ponte di sono conclusi da scarpate o ondulazioni e forestali San Marziale e forma il salto del Diborrato si collinari e sui versanti interni si riconnetto- moderni trova un antico sistema di gore che forniva no quasi senza soluzione di continuità alle energia motrice a varie industrie manifattu- pianure alluvionali. Il Pian Senese ed il riere. La valle dell’Elsa nel tratto urbano di Piano di Badia a Isola, per l’altopiano del Colle scorre in tratti molto incassati, ai piedi Belvedere,il Pian di Casole per l’altopiano del centro storico si sono sovrapposti sistemi delle Grazie. produttivi storicizzati legati a varie infrastrut- ture quali gore, opere di regimentazione del- Il sistema delle colline trova una apparente le acque e il tracciato della ferrovia Colle- omogeneità nella morfologia arrotondata Poggibonsi che qui inizia il suo percorso. dei bassi rilievi e nella qualità del mosaico A Poggibonsi il sistema irriguo è molto ric- agrario dove è ancora forte ,nella ricono- co e complesso trovando condizioni favore- scibilità delle opere delle for- voli lungo i corsi dello Staggia e dell’Elsa. me,dell’impianto mezzadrile. Lungo i corso sono presenti numerose opi- Se questo paesaggio agrario di grande fici idraulici storici. pregio prosegue con continuità oltre la Pe- sa,nella fascia meridionale dei territori di Il sistema poderale mezzadrile ha fortemen- Gambassi e Montatone attraversato dalla te segnato sia le pianure che le colline della volterrana, il paesaggio diventa più aperto, Val d’Elsa,con il conseguente decentramen- caratterizzato da seminativi estensivi e da to abitativo dai nuclei e castelli alle fattorie e coltivi abbandonati destinati a pascolo, con poderi. La tessitura agraria a maglia di im- frequenti fenomeni erosivi e da estesi fe- pianto tradizionale con prevalenza dell’olivo, nomeni di instabilità, preludendo ai pae- ha mantenuto parte dei suoi caratteri nella saggi della limitrofa area volterrana. parcellizzazione fondiaria prevalentemente Il fondovalle estremamente visibile dalla attorno ai nuclei periurbani, tendendo gene- viabilità che lo percorre, è caratterizzato ralmente ad accorparsi e specializzarsi, dal forte contrasto tra il sistema del verde conservando tuttavia un rilevante e diffuso (naturale e antropizzato) e il sistema inse- valore testimoniale e paesaggistico . diativo moderno.

Il versante di sinistra della bassa Val Dal sistema vallivo emergono "l’isola bo- d’Elsa (territori tra Gambassi e Montatone) scata" della massa calcarea di Poggio del è caratterizzato da un mosaico agrario Comune e le colline sabbiose dominio di

ancora fortemente articolato e di pregio vigneti di San Gimignano . (struttura tipica dell’appoderamento su maglia relativamente piccola) composto da Valori estetico percettivi riferiti sia al siste- tessere di oliveto e vigneto intervallate da ma insediativo storico sia agli ambiti colli- piccole aree a seminativo, che trova una nari, sono espressi in particolare dai se- netta definizione nel suo margine superiore guenti beni paesistici soggetti a tutela; nella superficie boscata ove il suolo è co- - la zona del versante ovest della Monta- stituito da formazioni geologiche compatte. gnola senese in comune di Casole d’Elsa. Mentre nella fascia meridionale a contatto Il verde dei boschi appare sostanzialmente con l’area volterrana, ove la scarsa pre- incontaminato nei profili armoniosi dei gio- senza di formazioni lineari e di interruzioni chi collinari che nelle alture e nei fondo naturali della continuità dei seminativi ren- valle includono complessi monumentali de uniformi e spoglie ampie porzioni di ter- anche medioevali e architetture spontanee ritorio, la struttura poderale mezzadrile si di altissimo valore ambientale. Anche la estende in forme paesaggistiche simili al cospicua rete viaria, dalle dimensioni tradi- latifondo di grande interesse testimoniale e zionali, costituisce di per sé opera d’arte paesaggistico. della natura per l’armonico snodarsi dei tracciati e, spesso per i caratteristici muri a Nei versanti collinari dei territori di Monte- secco che delimitano le carreggiate. spertoli, Castelfiorentino e Certaldo, il mo- - le colline a nord-est della città di Certaldo saico agrario è sempre articolato, ma su caratterizzata da piccole alture argillose, una maglia agraria più larga (alternanza di che si saldano alle pendici del sistema o- oliveto, vigneto e seminativo esteso anche rografico del Chianti, da valli e declivi colti- negli ambiti più elevati) strettamente corre- vati principalmente ad olivo e vite, ampi lata alla struttura insediativa delle ville, fat- spazi liberi con colture di cereali che im- torie e borghi, in un insieme di grande valo- primono alla località nella stagione estiva re storico e testimoniale. una caratteristica asprezza,godibile da chi provenga da Firenze percorrendo o la anti- La qualità del mosaico agricolo di San Gi- ca Cassia o la via Volterrana mignano, fortemente rarefatto in estesi vi- - la zona circostante la superstrada Siena - gneti e oliveti in coltura specializzata, è so- Firenze nel territorio del comune di Poggi- stenuto da una più densa maglia insediativa bonsi é ricca di vegetazione tipica delle col- di eccezionale valore storico strutturata line toscane, con uliveti, vigneti e cipressi sull’antica viabilità (Francigena e Pisana). che incorniciano complessi monumentali di Strozzavolpe, di Luco e di Linari, e qualifica- Il residuo sistema agricolo di fondovalle ti insediamenti come Megognano. dell’Elsa e dei principali torrenti affluenti, densamente coltivato costituisce una pre- ziosa risorsa agricola e paesaggistica. Tra i fondovalle alluvionali la Conca di con- serva i caratteri agrari storici. Originati da processi di antropizzazione alto medievali e favoriti dalla presenza di una importante sorgente è caratterizzata da numerose ope- re idrauliche e dall’intenso uso agricolo or- ganizzato in maglia fitta.

Gli ambiti rurali, connotati dalla presenza di tracciati viari di crinale, da nuclei, fatto- rie,ville e edifici sparsi di carattere storico, rappresentano un valore culturale e testi- moniale diffuso.

La matrice storica della fitta rete di viabilità minore e poderale è ancora perfettamente riconoscibile, specialmente nell’ambito colli- nare, sia nelle dimensioni delle carreggiate, (delle quali alcune lastricate come nella Montagnola), che per la presenza di muri a secco che le delimitano. I cipressi compaio- no agli incroci della viabilità o associati alle abitazioni. INSEDIAMENTI Aree di elevato valore storico databili al Rappresentano elemento di eccellenza i E periodo etrusco ed ellenistico, ben conser- centri, i nuclei e gli aggregati storici e le re- INFRASTRUT- vate e integrate nel paesaggio attuale, lative aree di pertinenza paesistica, oltre TURE quali il parco archeologico di Dometaia e che per i valori storici e culturali, anche in l’insediamento storico continuativo nel quanto consentono la percezione di visuali Insediamenti tempo rinvenuto all’interno della Fortezza panoramiche o ne sono oggetto. storici di Poggibonsi. Il profilo del centro storico di San Gimigna- Insediamenti L’asse ordinatore che ha guidato la com- no con le Torri e il Castello, la Fortezza di moderni plessificazione del sistema insediativo ed Poggio Imperiale di Poggibonsi, il Centro ha rappresentato l’elemento vitale per lo Antico e le Torri di Colle Val d'Elsa, Certal- Viabilità e sviluppo economico e sociale della valle è do alto, Montaione sono tra gli elementi i- infrastrutture la via Francigena, lungo la quale sono sorti dentitari su rilievi,di questo paesaggio. storiche buona parte dei centri storici maggiori. Buona parte del patrimonio edilizio collinare San Gimignano racchiuso nelle mura due- Viabilità e è ancora ben conservato, le trasformazioni centesche per lo più intatto nell'aspetto e infrastrutture si sono concentrate lungo le principali diret- nel rapporti figurativi tra centro storico e pa- moderne trici viarie soprattutto di fondovalle, determi- esaggio agrario, rappresenta uno dei miglio- nandole nuove polarità urbane. ri esempi di organizzazione urbana dell'età comunale,emerge visivamente come un iso- Rappresentano elemento di eccellenza i la in mezzo a rilievi collinari più bassi su centri, i nuclei e gli aggregati storici e le re- gran parte della valle. lative aree di pertinenza paesistica. I centri abitati,anche per porsi al sicuro dal- Valori estetico percettivi riferiti sia al siste- le esondazioni dell’Elsa, vi si collocavano ma insediativo storico sia agli ambiti collina- immediatamente al di sopra ,sulle testate ri, sono espressi in particolare dai seguenti basse dei crinali secondari (Certaldo,Colle, beni paesistici soggetti a tutela; Poggibonsi). Dai centri collocati sul crinale - la zona circostante il centro monumentale principale del versante di destra (Lucardo, del comune di San Gimignano con la sua Fiano, Marcialla, Barberino), si dirama sui varia e caratteristica vegetazione circostan-

crinali minori un diffuso sistema insediativo ( te il singolarissimo ambiente della “città tur- in cui nodi si identificano nei borghi, fattorie rita” forma una serie di quadri naturali di e complessi religiosi) che lo unisce al si- singolare bellezza godibili da numerosi pun- stema insediativo di fondovalle. Questa ti di vista accessibili al pubblico. struttura gerarchica del territorio mantiene - le colline a ovest del centro abitato del una riconoscibilità storica ed un valore pae- comune di Poggibonsi, offrono numerosi saggistico diffuso. Sul versante sinistro si ri- punti di vista accessibili al pubblico dai quali levano piccoli centri di Castelfalfi, Sughera, sono godibili tali bellezze nonché le visioni San Vivaldo e Santo Stefano con precisa fi- panoramiche dei nuclei monumentali circo- sionomia. stanti l’abitato del comune di Poggibonsi. Valori storici riferiti sia al sistema insediati- - le aree circostanti il centro storico di Caso- vo, sono espressi in particolare dai seguenti le d’Elsa presentano elementi di non comu- beni paesaggistici soggetti a tutela: ne bellezza per la varia ed interessante - il Centro monumentale di Casole d’Elsa e conformazione del terreno, per le bellissime le tradizionali case coloniche hanno notevo- macchie di alberature che animano il dolce le interesse pubblico, per esempio insieme alternarsi delle colline punteggiate di carat- al complesso di santa Mustiola; teristiche e tradizionali case coloniche, co- - i Complessi monumentali di Strozzavolpe, stituisce, inoltre, un bellissimo belvedere dal di Luco e di Linari, ex fortezza di San Luc- quale lo sguardo spazia sull'ampia distesa chese, il castello di Montelonti e insedia- delle colline sottostanti ed è visibile dai nu- mento di Megognano, nel comune di Poggi- merosi percorsi stradali circostanti. bonsi; - l’abitato di Certaldo Alto e terreni circostan- - la zona del colle di Lucardo sita nel territo- ti, nonché la zona del Poggio del Boccaccio, rio di Montespertoli”; costituiscono con la caratteristica posizione - l’abitato di Certaldo Alto posto su una del- del paese, posto su una delle alture che for- le alture che formano la Val d’Elsa, con le mano la Val d’Elsa, con le sue antiche mura, sue antiche mura, e i terreni circostanti, con i suoi edifici patinati dal tempo formanti nonché la zona del Poggio del Boccaccio. un cromatico contrasto con la vegetazione di olivi e cipressi, un quadro naturale di non Il centro storico di San Gimignano è stato comune bellezza ed avente altresì valore e- dichiarato “Patrimonio dell’Umanità” stetico e tradizionale, godibile da vari punti di dall’UNESCO nel 1990 quale luogo di ele- vista accessibili al pubblico. vato valore universale in quanto testimo- nianza unica di una civiltà del passato e La viabilità come luogo della percezione dei per l’eccezionale valore paesaggistico. paesaggi,in particolare dei tracciati (in tutte Lungo l’insieme di deviazioni costituenti la le declinazioni possibili) caratterizzati da Francigena,si possono distinguere due per- una particolare armonia delle relazioni tra corsi distinti.La francigena collinare che "tracciato" e contesto paesaggistico attra- passava da nord a sud per S. Genesio, San versato. Si segnalano: Gimignano,San Martino le Foci,Badia a Iso- - la via Cassia; la, Siena. E la Francigena di fondovalle che - la Volterrana: si snoda come una linea fles- attraversava da nord a sud la valle Borgo suosa sui crinali dei rilievi assecondandone Marturi, la Magione, Spedaletto, la Gruccia, la morfologia, offrendo un’altissima perce- San Fabiano, Paranza, Galiano, Rencine, zione di panorami di eccezionale valore; , e Siena. - il raccordo autostradale Firenze-Siena; Numerose sono le tracce che accompagna- - il tratto ferroviario Empoli-Siena.

no il percorso: sistemi di edifici specialistici religiosi, di accoglienza e di posta, che han- Si confermano, per corenza di finalità, i no punteggiato il territorio di pie- tracciati classificati di interesse paesistico vi,conventi,spedali, rocche, castelli e di edi- europeo individuati dal PtC di Siena. fici adibiti alla accoglienza dei pellegrini.

Oltre all’articolato asse portante costituito dalla via Francigena,si sviluppavano altri importanti tracciati viari, strade traverse (spesso di matrice etrusca) che raccorda- vano la valle alle città di Pisa, Volterra e alla Maremma.