Nicoletta Varani

Dubai: uno spunto per una nuova lettura dello sviluppo del territorio

Dubai: uno spunto per una nuova lettura dello sviluppo del territorio. Dubai, segnata dal contrasto tra la cultura araba e le caratteristiche contraddizioni delle metropoli moderne, è ricca di fascino per la sua posizione tra deserto e mare, e ambita meta del turismo internazionale per lo shopping, il lusso e l’albergo più elegante del mondo. Anche se alcuni studiosi sostengono che non ha e non potrà mai avere una propria identità, attualmente Dubai, capitale dell’omonimo emirato, viene considerata una città medio-orientale con una cultura, una religione, una lingua una “mentalità” decisamente diverse da quelle occidentali. Negli ultimi anni Dubai è divenuta famosa nel mondo sia per lo sviluppo di progetti architettonici avveniristici, inconcepibili altrove, sia per la riuscita del processo di diversificazione economica, tanto che la tangibile ricchezza di Dubai non proviene più dal petrolio, ma da una fiorente economia che poggia su quattro settori: lo sviluppo del commercio tradizionale, il ruolo di “rappresentante commerciale”, lo sviluppo turistico e gli ingenti investimenti nella tecnologia digitale.

Dubai: a starting-point for a new territory development interpretation Dubai, identified by contrast between Arab culture and typical modern metropolis’ contradictions, is full of glamour, due to its sea and desert sighting position, besides being an international tourism very sought after destination, for shopping, luxury and ’s most sumptuous hotel. Though some scientists maintain that it has no identity and that never will have one, for the moment being Dubai, capital of the homonymous emirate, is being looked upon as a Middle East city with culture, religion, language and mentality decidedly unlike the occidental ones. In the last years, Dubai has become world wide renowned both for daring architectonic projects, inconceivable elsewhere and for the success of economical diversification process, so much so that Dubai’s tangible wealth does not originate in oil, but in a flourishing four sectors based economy: the traditional commerce development, the role as “commercial representative”, the tourist development and the terrific digital technology investment.

1. Premessa Dubai da tipico territorio desertico, arido e polveroso si sia trasformata in una dinami- Fig. 1. Ingresso al Burj Al Questo lavoro è parte di una ricerca più am- ca città globale, capace di attirare sette mi- Arab simbolo di Dubai pia finalizzata ad evidenziare come l’uomo, lioni di turisti all’anno senza contare lo svi- (foto N. Varani). grazie alla tecnologia, possa trasformare ra- luppo del business d’affari. dicalmente il territorio, mantenendo la pro- pria cultura tradizionale senza chiusure nei 2. Il contesto socio- confronti delle altre; si tratta di una sinte- economico-politico si per capire le dinamiche che regolano lo sviluppo, rapido e radicale, che caratteriz- Ispettorato britannico fino al 1970 za gli Emirati Arabi Uniti (EAU) ed in par- ed indipendente dal 1983, Dubai, ticolare Dubai. insieme ad Abu Dhabi, Sharjah, Come sostiene J. Wilson, chief executive del- Ajman, Umm Al Quwain, Fujairah la Dubai’s Nakheel 1, «Dubai è senza ombra e Ras Al Khaimah, è parte dello di dubbio il faro e il modello dello sviluppo Stato federale degli Emirati Ara- del turismo internazionale». Tale concetto bi Uniti (Al-Imārāt al-‘Arabiyyah al- è confermato anche dal più distratto osser- Muttahidah) costituito nel 1971; vatore che abbia la possibilità di accedere al un tempo piccolo villaggio di pe- ristorante panoramico, posto all’ultimo pia- scatori, è oggi il secondo emirato no del Burj Al-Arab (fig.1), l’hotel più lussuo- per grandezza, con una superficie so del mondo, da cui si può avere una visua- di 3.900 kmq e una popolazione le ad ampio raggio del paesaggio costiero: di oltre 1.400.000 ab. La lingua qui l’occhio viene attratto dal complesso di ufficiale è l’arabo e molto diffuso Palm , un insieme di isole artificiali è l’inglese, seguito da Hindi, Ur- disposte a forma di palma, e dal progredire du, Malayalarm e Farsi, mentre la dell’avveniristico progetto denominato The religione prevalente è quella mu- World, un arcipelago di circa 300 isole artifi- sulmana ma sono tollerate anche ciali che disegnano un mappamondo (fig.2). altre religioni. Questi e altri progetti testimoniano come In base alla costituzione, ogni  1 Società di proprietà della famiglia reale Al Maktoum impegnata nei faraonici proget- ti di sviluppo immobiliare e non. Tab. I - EAU: Quadro geografico di sintesi e divisione amministrativa. EAU : IN SINTESI Denoninazione Emirati Arabi Uniti, Al-Imārāt al- Speranza vita – 78,7 ‘Arabiyyah al-Muttahidah alla nascita (anni) Forma di Governo Federazione di 7 Emirati con Monarchia Densità (ab/kmq) orientale. Impor- 49,5 Costituzionale tanti fattori so- Presidente Lo sceicco di Abu Dhabi è anche presidente Popolazione urbana no stati e sono: il 76,7% dell’unione. continuo rientro Indipendenza Religione Musulmana:80,1% di capitali e di 1871 sunnita; 15,9% sciita popolazione ara- Lingua PIL ($ milioni) 185,949 (stima 2007); ba dal mondo oc- Arabo, inglese (molto diffuso) 29.218,182 PIL cidentale (soprat- procapite tutto dopo l’11 Capitale Abu Dhabi 1.850.230 ab. ( 2006) Crescita annua PIL 8,2 % (stima 2007) Settembre 2001), Superficie 82.880 kmq Moneta Dirham degli EAU il ruolo che il set- Popolazione 3.769.080 ab Indice di Sviluppo 0,868 (39°) (2006) tore pubblico ha 4.104.695 ab nel complesso Umano (ISU) 0,839 (49º ) (2005) saputo assumere Crescita annuale 2,8% facendosi promo- (2005-2010) tore in modo illu- minato di colos- EAU: DIVISIONE AMMINISTRATIVA sali investimenti, Popolazione EMIRATO Superficie (kmq) Densità (ab/Kmq) che il settore pri- (cens 2005) vato non avreb- Abu Dhabi 73.060 1.292.119 17.7 be mai intrapre- Ajman 260 189.849 730.2 so. Questo mo- Dubai 3.900 1.200.309 307.8 dello sta ispiran- Fujayrah 1.300 118.617 91.2 do gli altri Pae- Ras al Khaimah 1.700 197.571 116.2 si del Golfo, che, Sharjah 2.600 724.859 278.8 seppure in ritar- Umn al Qaiwain 780 45.756 58.7 do, hanno com- Emirati (EAU) 82.880 4.104.695 ab 49.5 preso l’impor- tanza di agevola- Fonte: elaborazione dell’A. su dati statistici dell’UNDP 2008, Calendario De Agostani, 2008, State of the World 2008. re gli investimenti e il trasferimento di capitali, come emirato mantiene una forte autonomia po- mezzo per favorire una stabilità interna po- litica, giuridica ed economica; il Consiglio litico-economica e sociale a lungo termine. Federale Nazionale è un organo esclusiva- Il Ministero dell’Economia, ha recentemen- mente consultivo, avendo il governo di ogni te introdotto importanti innovazioni, per mi- emirato potere legislativo sulla maggior par- gliorare ulteriormente il mercato, tra cui la nuova legge di disciplina delle imprese che te delle questioni (tab.1). consentirà alle società straniere di detenere, Il sistema economico, negli ultimi trent’an- almeno in alcuni settori, la quota di maggio- Fig. 2. Pianta relativa ni, ha prodotto uno sviluppo costante e spet- ranza (superando quindi l’attuale schema alle principali opere tacolare con performance finanziarie di pri- del 49/51%), al fine di incentivare la cre- realizzate e in via mario livello, nonostante le diverse crisi e i scita degli investimenti dall’estero. Un’altra d’esecuzione a Dubai. conflitti che hanno interessato l’area medio- novità è la possibilità per gli espatriati di ac- quistare il diritto di superficie (non la terra) in alcune aree; tale diritto rea- le ha una durata di 99 oppure di 50 anni rinnovabili con il consenso del- le parti; il diritto di possedere com- pletamente la proprietà rimane inve- ce solo ai cittadini degli EAU e degli altri Paesi del Golfo. Il forte sviluppo dell’economia loca- le è stato attestato da vari elementi, tra cui: il rialzo del prezzo internazio- nale del greggio; lo sviluppo del set- tore non oil, che nel 2007 ha contri- buito per il 63% alla formazione del PIL; il forte sviluppo delle infrastrut- ture in settori strategici quali gas na- turale, trasporti, costruzioni; il posi-  tivo andamento della bilancia com- Contributi merciale con esportazioni in continuo au- di “rappresentante commerciale”, lo svilup- mento; il PIL procapite in incremento fino po turistico e gli ingenti investimenti nella 2 I principali contri- a 50,000 USD (FMI, 2008). Le possibilità di tecnologia digitale. buti al PIL vengo- no da commercio crisi o di un rallentamento appaiono, inve- Dubai è una delle città che crescono più ve- (20%), manifattura ce, improbabili. Per quanto riguarda il set- locemente al mondo. Il suo successo è co- (14,6%), trasporti, tore oil, il rally dei prezzi del petrolio sem- struito: sull’ottima posizione geografica che depositi e comuni- bra essersi fermato, ma è presto per parla- ne fa un ponte di collegamento tra i merca- cazioni (13,7%), co- re di un’inversione di tendenza e la crescita ti di Europa, Africa e Asia, su un’economia struzioni (12,2%), della domanda internazionale connessa allo liberale e stabile, su una serie di zone fran- immobiliare (10,6%) sviluppo dei Paesi emergenti è un dato che che che offrono vantaggi rari in altri Pae- e finanza (9,5%). non può essere dimenticato. Anche a fronte si e sul suo aeroporto, il più frequentato di di un forte calo del prezzo del petrolio l’eco- tutto il Medio Oriente. Tutto ciò, associato nomia non oil rimane robusta e il suo contri- ad un governo lungimirante e progressista, buto al PIL in continua crescita: il tasso di che ne ha fatto una destinazione con forte aumento delle esportazioni non petrolifere attrattiva per gli investimenti stranieri, tan- negli ultimi 4 anni è stato pari al 26%. to che circa il 90% delle compagnie censi- Ovviamente, il preminente sviluppo di Dubai te nella “TOP 100” della rivista Fortune sono deve essere inquadrato nel contesto del più già operanti a Dubai. La crescita del PIL2 è ampio successo economico del Paese incen- fenomenale: dal 2000 ha fatto registrare un trato nel promuovere l’economia facendo incremento annuo del 13%, superiore an- leva sui vantaggi comparati di ciascun Emi- che a quello delle grandi economie emer- rato: Abu Dhabi sull’industria petrolifera e genti di India e Cina. Tale crescita va attri- più recentemente sul settore culturale; Du- buita al successo nel processo di diversifica- bai su commercio, telecomunicazioni, turi- zione dell’economia dal settore petrolifero, smo e servizi finanziari di alto livello; Sharjah che ha portato il settore terziario e dei servi- sull’industria manifatturiera leggera; gli Emi- zi, in cui è compreso il turismo e tutta la sua rati del Nord su agricoltura, cave, cemento, filiera produttiva, ad essere il settore portan- trasporto marittimo e investimenti industria- te con un contributo del 74% del PIL. li. L’economia degli EAU in generale e quel- In questa città tutto è in evoluzione, come la di Dubai in particolare sono sempre me- in un immenso cantiere dove si costruiscono no dipendenti dal settore petrolifero soprat- grattacieli, isole artificiali, alberghi e gran- tutto se paragonate agli altri Paesi del Gol- diosi centri commerciali (Mall) che straripa- fo (nel 2005 il settore petrolifero ha rappre- no di ogni genere di merce e beni di lusso. sentato il 33% del PIL degli EAU mentre nel Migliaia di lussuosi appartamenti, ville e uf- 1980 era pari al 74%). fici sono presentati su magnifici plastici -al Gli EAU hanno registrato un surplus com- l’interno dei Mall, dove ne viene proposto merciale per oltre 25 anni e il consistente l’acquisto a tutti gli stranieri che mostrano volume delle correnti di riesportazione deri- un minimo interesse: tutto è concepito per va dall’aver assunto una posizione predomi- i turisti, a cui, insieme alla dimora, sarà con- nante nello smistamento di merci; Dubai ha segnato un certificato di residenza a Dubai sviluppato tale funzione negli ultimi 15 anni, illimitato nel tempo. facendo fiorire anche tutte le attività collate- Dubai è considerata ormai il primo polo te- rali (banche, assicurazioni, trasporti, manife- lematico del Medio Oriente, con la creazio- stazioni fieristiche, campagne promozionali ne di una Internet City, una “Silicon Valley e pubblicitarie, ecc.), totalizzando quasi i ¾ del Golfo Persico” dove hanno investito i co- del totale delle importazioni del Paese. lossi dell’High Tech mondiale grazie al siste- ma di tassazione agevolata. 3. Il diversificato sviluppo Per comprendere meglio la filosofia che economico modello per il mondo muove tutto questo, è interessante richia- arabo mare due note frasi dello sceicco di Dubai, Mohammed Bin Rashid, «Tutto ciò che è busi- Il processo di diversificazione economica ha ness fa bene a Dubai» e «Fino ad oggi solo il trasformato Dubai in un’ambita meta del tu- 10% della mia visione è stato realizzato». rismo di lusso e dell’economia internaziona- le, inventandosi la formula vincente delle tre 3.1 Lo sviluppo urbanistico “S”: Sea, Sun & Shopping: mare, sole e acquisti. La tangibile ricchezza di Dubai non provie- A Dubai le idee architettoniche non hanno ne più dal petrolio, ma da una fiorente eco- limiti. Ogni giorno nella città prendono vi- nomia che poggia su quattro settori: lo svi- ta nuovi progetti, inconcepibili altrove tan- luppo del commercio tradizionale, il ruolo to che Dubai è famosa per lo sviluppo di  Contributi

progetti avveniristici quali: The sce al ritmo di 4/5 piani al giorno (fine la- (complesso di tre arcipelaghi artificiali a for- vori prevista per giugno 2009) ma l’altezza ma di palma), The World Dubai International finale non viene resa nota con esattezza per City, i lussuosi quartieri turistico-residenzia- mantenere il primato con altri grattacieli in li , , Madinat Ju- realizzazione nel mondo3. Esiste poi un al- meirah, nonché (una volta ultimato tro progetto destinato a superare il record sarà il più grande parco di divertimenti del del Burj Dubai: si tratta di Al Burj, per il qua- mondo) e numerosi centri commerciali, il le si parla di un’altezza superiore a 1.000 m più grande e famoso dei quali è The Mall of e che dovrebbe sorgere al centro di Madi- the Emirates, che ha al suo interno una vera nat Al Arab, il nuovo centro cittadino e affa- e propria pista da sci indoor (fig. 3). ristico nell’ambito del mega progetto Dubai Negli ultimi dieci anni sono stati realizzati al- Waterfront, articolato in 10 aree principali e cuni degli edifici più straordinari del mon- che, a detta degli esperti, sarà la più grande do, dal Burj Al-Arab, divenuto ormai l’icona costruzione architettonica di questo tipo al della città con la sua inconfondibile sagoma mondo: occuperà tutte le coste ancora libe- a vela (fig.1), al Burj Dubai, destinato a di- re con una serie di isole a forma di arco (au- ventare il grattacielo più alto del mondo, e mentando le coste di Dubai di 820 km) e in- al Hotel, un albergo sottomarino, cluderà residenze, zone commerciali, attra- il primo del genere al mondo, ancora in fa- zioni e divertimenti con un’estensione pari 3 Alcune fonti dan- se di realizzazione. L’ideazione e la costru- a 7 volte la superficie di Manhattan (fig.7). Il no per certa una al- zione di strutture uniche al mondo è parte progetto comprende anche un grande porto tezza complessiva integrante del processo di diversificazione commerciale ed un canale di 75 km (Arabic di 808 metri ma al- dell’economia, mirato allo sviluppo paralle- Channel) che, partendo dalla costa, entrerà tre, e ben accredi- lo dei servizi e del turismo e ha contribuito fin dentro il deserto passando ad oriente del tate fonti, raccon- ad aumentare il valore della proprietà immo- tano di una altez- nuovo aeroporto internazionale. biliare. Il settore delle costruzioni tra il 2004 Dubai ospiterà un altro grattacielo archi- za finale che, com- e il 2007 ha vissuto un vero e proprio boom su presa l’antenna, do- tettonicamente all’avanguardia in grado di vrebbe raggiungere larga scala (basti pensare che nel 2006/2007 cambiare continuamente forma e di gene- quasi i 1.000 m erano presenti a Dubai circa il 23% di tutte rare energia: la Rotating Tower, progettata le gru da costruzione del mondo) e Dubai è dell’architetto fiorentino D. Fisher, ha su- diventata una delle città a maggiore svilup- scitato grande interesse al punto da essere po urbanistico del mondo, al pari delle me- considerata un generatore di tendenze nel- tropoli cinesi, interessando praticamente tut- l’architettura contemporanea. La torre sarà ti i quartieri che formano la città e che soli- anche un edificio capace di generare ener- tamente vengono accorpati in cinque zone: gia elettrica per sé e per altri cinque edifici Deira, , Jumerah, Sheikh Zayed Rd, equivalenti grazie alle 78 celle fotovoltaiche New Dubai. I primi due formano il centro che troveranno posto sui tetti dei singoli ap- storico. Jumerah, la più nota al turismo bal- partamenti: mai un edificio era stato conce- neare, è quella dove si trovano le strutture pito per essere in grado di produrre ener- alberghiere più esclusive, compreso il Burj gia elettrica in misura significativamente su- Al-Arab. Sheikh Zayed Rd è invece nota per il periore al proprio fabbisogno. A conclusio- famoso viale dei grattacieli, uno degli skyline Fig. 3. Veduta della ne dei lavori sarà di 80 piani con un’altezza più spettacolari del mondo (fig.4). New Du- pista da sci dalle di oltre 300 m. La forma e il profilo esterni bai, che va da Sheikh Zayed Rd fino al porto vetrate del famoso della torre potranno mutare continuamen- turistico di Dubai Marina. centro commerciale te, dando vita a un nuovo modo di concepi- The Mall of Emirates. Il Governo ha annunciato che entro il 2010/2012 re l’architettura: non più fissa e immutabi- è prevista la le, ma dinamica. costruzione Infine, ilDubai World Central, enorme proget- di altri edi- to organizzato attorno al nuovo aeroporto ed fici di oltre entrato nella storia dell’urbanistica quando 100 piani e nel 2006 è stato presentato il master plan che Dubai po- prevede la costruzione di una città di 140 trà vantare kmq, pari a quasi il doppio di Hong Kong. il maggior Questo nuovo insediamento sarà costruito numero di nell’area di , circa 40 Km a sud di Du- “supergrat- bai city, e sarà comprensivo del nuovo aero- tacieli” al porto Central International Airport mondo. Il (JXB) destinato a diventare il più grande del Burj Dubai mondo. Sarà l’insediamento infrastruttura- 10 (fig.5), cre- le strategicamente più importante e mai pia- nificato, ideato per sostenere adeguatamen- te lo sviluppo del turismo, del commercio e della logistica fino al 2050. I costi di base so- no ingenti (circa 33 miliardi USD) ma i van- taggi a lungo termine saranno fondamenta- li e collocheranno Dubai in posizione privi- legiata nella logistica a sostegno di una ul- teriore crescita economica. Emblematico il commento dello Sceicco Mohammed: «Dob- biamo costruire la storia e avvicinarci al fu- turo con passi decisi, non aspettare che il fu- turo venga a noi». 2005 il ha ospitato Fig. 4. Sheikh Zayed Rd Non è questo il contesto appropriato per oltre 100 eventi, la maggior parte dei quali, il viale dei grattacieli ragionare di pianificazione e geografia -ur eccetto il Dubai Summer Surprise, si svolge nei (foto N. Varani). bana, ma poiché finalità di questo lavoro è mesi col clima più mite. quella di descrivere i continui e veloci cam- Il Dubai Shopping Festival, che si svolge solita- biamenti che hanno re-inventato la città di mente tra dicembre e febbraio, è stato idea- Dubai, era necessario fare un rapido cenno to con l’obiettivo di attrarre numerosi visita- ai progetti più famosi, a quelli in via di rea- tori stranieri e dar loro la possibilità di spen- lizzazione e a quelli i cui lavori, appena ini- dere nello shopping low cost; prevede nume- ziati, contribuiscono a modificarne l’aspetto rosi shopping tour in cui qualificati assistenti e il territorio che fanno di Dubai un “esperi- sono a disposizione per aiutare negli acqui- mento urbanistico” in continua evoluzione. sti. Questo evento è ormai consolidato e of- È la geografia del luogo a rendere possibile fre ai visitatori la possibilità di vivere anche questo, con l’enorme disponibilità di spazi una grande varietà di esperienze diverse, dal- in aree desertiche e costiere. le manifestazioni culturali ai momenti di in- trattenimento e spettacolo. 3.2 Lo sviluppo turistico: primo passo di una diversificazione degli 3.3 Polo di attrazione della finanza investimenti internazionale Fig. 5. Panoramica del L’Emirato è anche sede del Dubai Internatio- Poco più di dieci anni fa, a Dubai esisteva- Burj Dubai (in arabo no solo 44 alberghi, oggi sono oltre 400. Lo nal Financial Centre, zona franca on shore per “torre di Dubai”) sviluppo turistico è strettamente collegato lo sviluppo della finanza internazionale, as- la fine dei lavori è all’avveniristico sviluppo urbanistico che ha sieme ad altri progetti come Dubai Interna- prevista per giugno interessato l’Emirato. Secondo dati ufficia- tional Financial Exchange, Dubai Multi Com- 2009 e sarà la più li forniti, il numero di visitatori è passato da modities Centre, , Business alta struttura umana Bay. Le prime zone franche sono state co- mai creata. Si dice 3,6 milioni nel 2001 a 7,9 milioni nel 2006, riporterà nel Medio con una crescita annuale del 15%; sempre stituite con l’intento di sviluppare il setto- re industriale e di permettere la crescita del Oriente l’onore di nel 2006 gli hotel e i residence ubicati sulle ospitare la più alta spiagge hanno fatto registrare il 95% di oc- settore non oil; si è così assistito ad un in- cremento della presenza straniera (soltanto struttura del mondo, cupazione, mentre 29 milioni di passeggeri titolo perso circa nella sono presenti più di hanno utilizzato l’aeroporto internazionale; nel 1300, quando la l’obiettivo è quello di raggiungere, nel 2010, 5.000 aziende da 120 Paesi diversi) con atti- cattedrale di Lincoln il target di 15 milioni di turisti, anche se alcu- vità di stoccaggio/distribuzione, assemblag- (Inghilterra) superò ni ritardi potrebbero limitare la cifra. gio e produzione. Sebbene ancora piutto- la grande piramide Le prospettive sono veramente solide per sto cara negli affitti, Jebel Ali, oltre ai classici di Giza in Egitto quanto riguarda il turismo internazionale, vantaggi di una zona franca (esenzione dal- (foto N. Varani). sia quello tradizionale sia quello del business, ma anche il turismo regionale è in costante incremento e quindi in grado di controbi- lanciare eventuali cali che si dovessero regi- strare negli arrivi esteri. Elementi di forza dello sviluppo turistico so- no: la ricettività, il lusso, il mare, il deserto, lo shopping e gli eventi. Questi ultimi han- no avuto grande importanza tanto che Du- bai è la capitale MICE (Meetings, Incentive, Conference, and Exhibition - riunioni, incentivi, conferenze e fiere) dell’intera regione: nel 11 stiani, quasi tutti stranieri, costi- tuiscono una presenza discre- ta del 38% e godono di libertà di culto con divieto di proseli- tismo. Dubai è l’unico emirato in cui si trovano templi indui- sti e un gurdwara sikh. Tra le moschee, particolare at- tenzione merita quella di Jumei- rah, prezioso esempio di mo- derna architettura islamica del- la seconda metà degli anni Set- tanta: è tra le poche moschee Fig. 6. L’arcipelago le tasse e dai dazi, libera circolazione di capi- degli EAU che può essere visitata anche dai artificiale diPalm tali, ecc.), offre il vantaggio, che la proprie- non fedeli anche se l’accesso è limitato attra- Jumeirah progetto tà dell’azienda può essere al 100% in mano verso dei tour, organizzati allo scopo di pro- ormai concluso straniera, al contrario di quanto avviene nel muove il dialogo tra i musulmani e i fedeli (foto aerea N. Varani). resto del Paese dove il 51% del capitale de- di altre religioni. ve essere locale. In quest’ultimo ventennio si è assistito ad un Grazie all’assenza d’imposte sul reddito ed processo di sviluppo radicale, accompagna- alle zone franche, Dubai è diventata uno dei to da una profonda consapevolezza del fat- centri più importanti al mondo per il com- to che le tradizioni ataviche potrebbero per- mercio di transito e la compravendita delle dersi con l’avvento della modernità: di con- materie prime, nonché uno dei più impor- seguenza, componente fondamentale della tanti mercati per l’abbigliamento, per l’elet- strategia governativa, è la tutela del patrimo- tronica di consumo, per le auto e per mol- nio culturale e la trasmissione ai giovani de- te altre merceologie. Inoltre è un centro fi- gli usi e costumi dei predecessori, adottando nanziario che ospita sedi di multinazionali, misure atte a tutelare il ricco patrimonio sto- con una vasta area franca riservata alle im- rico. A scuola si studiano letteratura e usanze prese informatiche e a quelle del mondo del passato mentre i reperti esposti nei mu- dei media. sei, i villaggi tradizionali e la ricostruzione di monumenti scomparsi contribuiscono a 4 Gli aspetti sociali: tradizione mantenere vivo questo importante retaggio e modernità culturale. Così, accanto ai simboli della mo- dernità, convivono aspetti tradizionali tute- Gli EAU sono da sempre un punto di con- lati e altri ricostruiti quali, ad esempio, il Ma- nessione tra l’Europa, il sub-continente In- dinat Jumeirah (fig. 8): antica città araba rico- diano, il Sud Est Asiatico e l’Africa, con fun- struita nella zona di . zione intermediaria tra queste articolate e Dubai nella sua modernizzazione è riuscita differenti culture. Dubai e gli altri Emirati a fondere le antiche tradizioni con l’estrema sono una società multietnica, multicultura- modernità, come nel caso dell’uso del carat- le e multireligiosa, dove la coesistenza è pa- teristico abbigliamento (gli uomini indossa- cifica. Con la presenza di oltre 150 naziona- no il Dishdasha e le donne l’Obaya). La cultu- Fig. 7. Zonizzazione lità, e quasi altrettante espressioni culturali, ra araba è presente nella poesia, nella danza, del grandioso progetto Dubai è una delle città più diversificate del nella musica, nell’arte in genere ed anche in Medio Oriente. I cittadini sud-asiatici la chia- tipiche attività sportive, come la caccia con i comprensivo della mano “la città indiana meglio governata”, falchi e le corse dei cammelli, che continua- . gli arabi la celebrano come proprio model- no ad essere praticate. Il museo che si trova lo di realizzazione e all’interno del forte Al-Fahaidi, l’edificio più Golfo Persico per molti occidenta- antico della città (1778), conserva una colle- li è divenuta una me- zione di reperti antichi e illustra la storia di Dubai Waterfront ta perfetta tutto l’an- Dubai, la vita dei Beduini, i viaggi per mare, The Palm, Jebel Ali no. La società di Du- la flora e la fauna, le armi, le danze, gli stru- bai è unica in quanto menti musicali e l’archeologia locale. ad apertura mentale e Un aspetto sociale molto importante riguar- varietà etnica, non c’è da la crescita della popolazione. L’area del quasi traccia di fonda- Golfo presenta il più alto tasso di crescita al mentalismo anche se mondo, con proiezioni che prevedono di ar- la religione praticata rivare a 170 milioni di persone nel 2010: si 12 al 95% è l’islam. I cri- tratta di un mercato allineabile per numeri

Emirati Arabi 5 km Contributi a quello dell’Europa, degli Stati Uniti o del 5. Considerazioni conclusive Giappone. La popolazione dell’emirato di Dubai, che Non è facile fare considerazioni su Dubai, se- supera i 2 milioni di abitanti, ha avuto un in- gnata dal contrasto tra la cultura araba e le cremento accelerato, negli ultimi dieci anni caratteristiche contraddizioni delle metro- è addirittura raddoppiata (fig.9) ed è costi- poli moderne. Dubai è ricca di fascino per tuita al 20% da locali e per l’80% da stranieri; la sua posizione tra deserto e mare, e ambita è inoltre una popolazione molto giovane poi- meta internazionale per lo shopping, il lus- ché l’età media è intorno ai 27/28 anni. so e l’albergo più elegante del mondo. Al- I primi immigrati, negli anni Trenta, furo- cuni studiosi sostengono che non ha e non no soprattutto sunniti e sciiti conservatori potrà mai avere una propria identità, non provenienti dall’Iran meridionale, mentre essendo altro che un luogo di passaggio do- negli anni Ottanta (periodo della rivoluzio- ve le persone si incrociano senza conoscer- ne islamica) giunsero classi più benestanti; si. Anche se i nativi del luogo continuano ad attualmente vivono e lavorano in loco poco amministrare la città ad ogni livello, come più di 400.000 iraniani. Gli arabi espatriati spiega un diplomatico occidentale, «potreb- costituiscono circa il 15% della popolazione bero finire per diventare reliquie polverose (molti arrivati agli inizi degli anni Settanta della propria cultura»: si ripetono le azioni provengono da Egitto, Giordania, Iraq, Li- per preservare i particolarismi autoctoni co- bano e Siria). Gli occidentali costituiscono me, ad esempio, limitando i matrimoni mi- solo il 5% della popolazione: in passato era- sti, ma gli imperativi del business rendono no soprattutto inglesi, mentre attualmente vani o prevalgono su questi tentativi. «Qual- ci sono molti europei, americani, australia- siasi cosa facciamo - afferma un accademi- ni, canadesi e sudafricani. La maggioranza co anonimo - siamo comunque in trappola. degli espatriati che risiedono a Dubai (pari Limitare la manodopera vuol dire bloccare a circa il 60% dei suoi abitanti) sono indiani la crescita; proseguire sulla strada intrapre- che svolgono sia lavori umili sia professioni sa vuol dire far aumentare i flussi immigra- manageriali; numerosi sono anche pakista- tori. I dati sono (…) inquietanti. Il tasso di ni, filippini, indonesiani, malaysiani, impie- nascita degli indiani (…) è già tre volte più gati nel settore dei servizi. alto del nostro». Gli immigrati provenienti da Bangladesh, Cosa spinge l’uomo a queste imprese che Afghanistan e Cina lavorano nel settore del- sembrano folli? Dimostrare la potenza di un l’edilizia e vivono in strutture fornite dai da- Paese? Ostentare la ricchezza? Un inconscio tori di lavoro, spesso in condizioni precarie e desiderio di sfida? Forse una delle tante frasi di disagio. Il governo ha di recente imposto dello sceicco Mohammed bin Rahashid al Mak- il rispetto di regole, ma non sempre avvie- toum, già promotore della maggior parte dei ne: i datori di lavoro, infatti, ritirano il pas- progetti più straordinari della città quando saporto ai dipendenti per evitare che cambi- ancora regnava il padre (morto nel 2006), Fig. 8. Madinat no lavoro; è una pratica illegale, ma rimane potrebbe dare un’indicazione: «Dubai, gli Jumeirah: antica una consuetudine generalizzata, anche ne- Emirati arabi ed altri Stati del mondo ara- città ricostruita gli organismi statali. Al termine del contrat- bo devono diventare leader mondiali in tut- rispettando to di lavoro, la maggior parte delle categorie to ciò che intraprenderanno». i caratteri degli immigrati non può ottenere il rinnovo Dubai sarà anche un attore importante nella dell’architettura del visto; un prolungamento del soggiorno futura scena geopolitica del Golfo: è il luogo tradizionale diventa dunque una violazione che compor- dove sia le portaerei della flotta americana (foto N. Varani). ta il carcere e l’espulsione. Questa situazione si traduce in un’enorme disparità di salari e stipendi. La distribuzione delle nazionalità presenti è oggi una delle più anoma- le al mondo, fatta forse eccezione per il Principato di Monaco: in ba- se a stime ufficiose, solo l’11% del- la popolazione ha la cittadinanza, il 21% è cittadino di altri Paesi ara- bi, il 57% dell’Asia meridionale (In- dia, Pakistan, Sri Lanka ecc) men- tre il rimanente 11% è composto da occidentali e da cittadini di altri Paesi asiatici. 13 Davidson C., “The hidden costs of Dubai’s post- oil diversification strategies”, Bitterlemons Internation- al del 27/12/2007. Department of Tourism & Commerce Mar- keting, Annual Statistical Yearbook, annate varie (2003,2004, 2005, 2006, 2007). Farkas A., “In Dubai la torre girevole di 313 metri: lussuosa, ecologica e italiana”, Corriere della sera, del 21/06/2008. HIRST D., “Ritratto di Dubai, città globale”, Le Monde fanno base, sia gli iraniani depositano i pro- Diplomatique, marzo 2001, pp.21-29. Fig. 9 Incremento pri soldi e vengono a spendere ed a compra- The Economist, Il Mondo in cifre, annate 2005, della popolazione: più re casa, al punto che il Governo dell’emirato 2006, 2007,2008. che raddoppiata tra il ha limitato al 30% la quota degli immobili Statistic FMI, annate varie. 1975 e il 1995. che possono essere loro venduti. Nell’even- UAE, Property Investment Guide UAE, UAE, Cross Bor- tualità di uno scontro tra americani ed ira- der, 2008. niani, Dubai, che sembrerebbe essere nel- UNDP, Human Development Report, New York, annate l’occhio del ciclone, è in realtà un luogo re- varie. lativamente sicuro: non si bombarda là dove World Bank, World Development Indicators, Wash- c’è la propria flotta e nemmeno dove si ten- ington D.C., annate varie. gono i propri soldi e la propria casa! Sitografia Bibliografia AA.VV., discover Dubai, monthly tourist guide to Dubay, January, February, 2008. AA.VV., Dubai. Abu Dhabi &the UAE, London, Time- Out Guide, 2007. AA.VV., , Condé Nast Dubai. L’Oriente tra lusso e futuro Traveller, aprile, 2006. AUTIERI D., L’Oasi del Web, in Pagina 64, giugno, 2002. Calendario Atlante De agostini 2008, No- Genova, Dipartimento di Studi Umanistici vara, Istituto Geografico De Agostini, 2007. dell’Università; Sezione Liguria

Il tempo nella descrizione e nella progettazione della città Milano, 5 dicembre 2008

l centro del 3° Conve- sizione di una serie di ricerche della città. Sul versante del- ne della vita”, per confrontar- gno organizzato dal Di- e progetti sul tempo nella cit- la descrizione, occorre cerca- si con le esperienze dell’abita- Apartimento di Architet- tà. Molti i contributi esterni al re quegli elementi strutturanti re che si intersecano nella cit- tura e Pianificazione del Poli- Dipartimento, a testimoniare di lunga durata (“margini soli- tà contemporanea e ne deter- tecnico di Milano, il ruolo del- il successo dell’iniziativa al di di”) che permangono anche se minano la molteplicità spiaz- la dimensione temporale nel- là dei confini accademici. la città è un’entità sempre più zante. la comprensione della città e La relazione di apertura del fluida; sul versante dell’azio- La Geografia può dare un con- ne, occorre che i piani urba- tributo rilevante, soprattutto nell’azione al suo interno: un prof. Nuno Portas ha evi- nistici abbandonino la rigidi- nei metodi per leggere il tem- tema tanto affascinante quan- denziato come, di fronte al- tà del passato, incorporino il po nella città, come mostrato to complesso, affrontato con la “nuova urbanità” domina- tempo e si confrontino con gli tanto dalla relazione del prof. un fitto calendario di sessioni ta dalla mobilità e da repenti- imprevisti, rappresentati da Mario Fumagalli sull’utilità e parallele focalizzate su sei te- ni cambiamenti della struttu- grandi eventi o finanziamenti i limiti dell’analisi diacronica mi-chiave (paradigmi, metodi, ra economica e sociale, il tem- per infrastrutture strategiche, della cartografia, quanto dal scenari, piani, politiche, pro- po diventi una dimensione es- capaci di decidere il destino Poster di Maria Luisa Faravel- getti) ed affiancate dall’espo- senziale nella comprensione delle città nello scenario glo- li e Maria Antonietta Clerici, bale. Forte il ri- sull’importanza dell’osserva- chiamo del prof. zione sul campo rispetto a mi- Piercarlo Paler- croeventi temporanei come i mo alla necessi- mercati ambulanti. tà di recupera- Maria Antonietta Clerici, 14 re la “dimensio- Sezione Lombardia