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Comunicato stampa - e Slow Food dalla parte degli Earth Defenders: l’Africa, la difesa della terra, del cibo e della tradizione in 12 scatti d’autore di Steve McCurry Lavazza al Salone del Gusto e Terra Madre 2014

Calendario Lavazza 2015: gli scatti e i protagonisti

Steve McCurry: il fotografo degli Earth Defenders

I Laboratori del Caffè

I credits del progetto “The Earth Defenders” Presentato oggi il Calendario Lavazza 2015

Lavazza e Slow Food dalla parte degli Earth Defenders: l’Africa, la difesa della terra, del cibo e della tradizione in 12 scatti di Steve McCurry

Dal reportage fotografico di McCurry parte la call-to-action sul sito Calendar2015.lavazza.com: da oggi tutti possono impegnarsi in uno sviluppo sostenibile e diventare Difensori della Terra. Il Calendario Lavazza 2015 è in vendita in edizione limitata al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 a sostegno del progetto “10.000 orti in Africa”. Torino, 22 ottobre 2014 – Da Nadia, orgogliosa paladina dell’olio di argan in Marocco, a John, guardiano delle zucche di Lare in Kenya. Da Anna, che si batte per la qualità del cuscus di miglio salato sull’Isola di Fadiouth, in Senegal, fino ad Asnakech, sentinella a guardia delle piantagioni di caffè in Etiopia. Il Calendario Lavazza 2015 - realizzato con Slow Food e firmato da Steve McCurry, con direzione creativa di Armando Testa - è un viaggio fotografico nelle storie di quotidiano eroismo degli Earth Defenders: donne e uomini che ogni giorno con coraggio, orgoglio e dedizione difendono i propri progetti in Africa. Lavazza e Slow Food si schierano così dalla parte di tutti i Difensori della Terra e delle tradizioni alimentari: sono loro i simboli di speranza per le comunità locali, i portavoce di uno sviluppo possibile e di un futuro migliore. I 12 ritratti di McCurry permettono di immortalare l’anima, la forza e l’umanità degli Earth Defenders: gli scatti sono in mostra al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 (Torino, 23-27 ottobre) e per la prima volta il Calendario Lavazza 2015 è in vendita in edizione limitata a sostegno del progetto “10.000 orti in Africa” (mille copie al costo di 30 euro). Dagli Earth Defenders parte l’appello a tutti coloro che condividono i principi e i valori di sostenibilità alimentare promossi da Lavazza e da Slow Food. Da oggi, infatti, sul sito Calendar2015.lavazza.com prende il via la call-to-action per diventare Difensori della Terra attraverso una donazione a favore degli orti africani o facendosi portavoce del progetto sui canali social con l’hashtag #earthdefenders. “Difendere il prodotto, la qualità e lo sviluppo sostenibile – dichiara Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dell’Azienda – sono i valori sui quali si basa, fin dal primo Salone del Gusto del 1996, la nostra collaborazione con Slow Food. Un legame solido che quest’anno è culminato nel Calendario Lavazza 2015 a sostegno dei 10.000 orti in Africa. Insieme abbiamo scelto di celebrare gli Earth Defenders: guardiani delle tradizioni alimentari nel continente africano, testimoni di una speranza di cambiamento che crediamo essere davvero possibile. Grazie a Steve McCurry e all’agenzia Armando Testa abbiamo raccontato, attraverso la fotografia d’autore, le loro storie e i loro sogni, tutta la forza e la passione che li anima. Ora tocca a noi. Perché possiamo tutti essere Difensori della Terra e schierarci al fianco dell’Africa e di chi combatte ogni giorno per costruire un futuro migliore”. Il Calendario Lavazza “The Earth Defenders” è anche uno strumento concreto di sostegno al progetto “10.000 orti in Africa”. Infatti il ricavato della vendita del Calendario in edizione limitata e della call-to-action sul sito Calendar2015.lavazza.com sarà interamente devoluto al progetto di Slow Food, che si propone di realizzare entro il 2016 diecimila orti nelle scuole e nei villaggi africani. “Dobbiamo ritornare a dare valore al cibo: non è più ammissibile e sostenibile – spiega Carlo Petrini, Presidente e Fondatore di Slow Food – un consumo scriteriato, che non guarda a che cosa c’è dietro il prodotto. Non è più possibile tollerare che l’Africa veda negata la sovranità alimentare delle proprie comunità: siamo tutti Africani, figli di un’unica terra madre e condividiamo tutti la stessa umanità. Il progetto The Earth Defenders ci dice che dobbiamo essere al fianco dell’Africa, complici del riscatto di questo continente, coscienti e fieri del fatto che il nostro impegno non è carità, ma restituzione”. I Difensori della Terra sono immortalati in 12 scatti che il fotografo americano Steve McCurry ha realizzato durante un viaggio nel continente africano alla scoperta di storie di ordinario eroismo, aggiungendo poesia ed emozione alla rappresentazione della realtà. Un’esperienza che si conclude simbolicamente in Tanzania, nella scuola di Padre Peter Kilasara, dove vengono formati gli Earth Defenders di domani. “Sono orgoglioso – commenta Steve McCurry – di essere stato scelto da Lavazza e da Slow Food per realizzare il Calendario 2015. È stato un viaggio incredibile: ho imparato molto e ho conosciuto persone straordinarie a cui ora penso come amici. Abbiamo voluto rappresentare la dedizione di queste persone a difesa delle proprie comunità del cibo. Sarebbe un peccato lasciare scomparire queste tradizioni uniche. Proprio l’idea di proteggerle è l’ispirazione di questo calendario dedicato agli Earth Defenders e al continente africano”. Steve McCurry – sostiene Michele Mariani, Executive Creative Director di Armando Testa – è l’interprete ideale per il Calendario Lavazza 2015. Un calendario con un tema importante, che racconta una storia di persone e di un luogo speciale, l’Africa. Abbiamo scelto Steve McCurry non solo perché è un maestro della fotografia e del reportage contemporaneo, ma è soprattutto il più capace a cogliere il lato poetico ed emozionale della realtà. Steve ha tradotto il concept e le nostre idee creative in immagini potenti ed evocative, rendendo un omaggio straordinario a quell’esercito di lavoratori che ogni giorno combattono in difesa delle loro coltivazioni, dei loro presidi, del loro cibo e della loro cultura. Quest’anno sono loro i nostri eroi e le foto di Steve McCurry sono il miglior tributo a questi "difensori della terra.” I 12 scatti del Calendario “The Earth Defenders” sono esposti al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 nella galleria che collega Lingotto Fiere all’Oval, l’area che ospita il mercato di Terra Madre. Le immagini di McCurry sono inoltre protagoniste dello Spazio Lavazza (Padiglione 2) e sono la cornice ideale per degustare ¡Tierra!, caffè proveniente da coltivazioni 100% sostenibili, e Kafa, mono-origine 100% arabica originario dell’Etiopia. BENVENUTI A TUTTI I DIFENSORI DELLA TERRA Scopri il Calendario Lavazza 2015 e diventa anche tu Difensore della Terra Calendar2015.lavazza.com Commenta su Twitter: #earthdefenders @Lavazza @slow_food_italy Lavazza al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 Torino, 23-27 Ottobre 2014 - Lingotto Fiere, Padiglione 2

L’impegno per l’Africa, la difesa della sostenibilità e l’attenzione alla qualità sono i tre pilastri su cui poggia la presenza di Lavazza al Salone del Gusto e Terra Madre 2014. La partnership con Slow Food si ripete fin dal primo Salone del Gusto nel 1996 e culmina proprio in questa decima edizione della manifestazione enogastronomica internazionale, in cui Lavazza recita un ruolo da protagonista. Il Calendario 2015. Realizzato in collaborazione con Slow Food e firmato dal fotografo americano Steve McCurry, il Calendario Lavazza 2015 celebra i Difensori della Terra: donne e uomini che ogni giorno con coraggio, orgoglio e dedizione difendono i propri progetti in Africa. La centralità del continente africano e l’impegno in un consumo responsabile hanno portato Lavazza a scegliere il Salone del Gusto come il palcoscenico naturale per svelare al pubblico l’intero progetto “The Earth Defenders”. I 12 scatti del Calendario sono in mostra nella galleria che collega Lingotto Fiere all’Oval. Il progetto del Calendario Lavazza è raccontato al pubblico del Salone del Gusto da Steve McCurry e Giuseppe Lavazza, Vice Presidente del Gruppo, durante il convegno “Diecimila orti per il futuro dell'Africa” (23 ottobre, ore 15, Sala Gialla) e, inoltre, in occasione dell’incontro tra il direttore de la Stampa Mario Calabresi con il fotografo e con Francesca Lavazza, Direttore Corporate Image dell’Azienda (24 ottobre, ore 18, Spazio “la Stampa”). Nei giorni del Salone del Gusto e Terra Madre 2014 l’autore Steve McCurry sarà anche disponibile, all’interno dello Spazio Lavazza, per firmare le copie del Calendario in vendita in edizione limitata a sostegno del progetto “10.000 orti in Africa” (mille copie al costo di 30 euro). Lo Spazio Lavazza. Le immagini del Calendario Lavazza 2015 sono la cornice ideale per degustare ¡Tierra! e Kafa: nello Spazio Lavazza (Padiglione 2) tutto parla del progetto “The Earth Defenders” e dell’impegno costante dell’azienda verso la qualità e la sostenibilità. Grazie al concept creativo dell’architetto Fabio Novembre e del suo Studio, tutti i visitatori possono immergersi in un mondo di aromi e di immagini, in cui si sottolinea il momento di rito e di socialità rappresentato dalla pausa caffè, prototipo del social network contemporaneo. Si tratta di un’anticipazione del concetto di socialità e aroma che sarà esploso durante EXPO 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, dove Lavazza sarà il caffè ufficiale di Padiglione Italia. Il Salone del Gusto e Terra Madre 2014 rappresenta così per Lavazza un punto di partenza verso il grande appuntamento dell’Esposizione Universale di Milano. Il caffè al Salone. Anche bere un caffè al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 permette di diventare un Earth Defender. Infatti, è possibile contribuire al progetto “10.000 orti in Africa” degustando un o una delle creazioni Lavazza preparate con ¡Tierra!, caffè proveniente da coltivazioni 100% sostenibili, e con Kafa, mono-origine 100% arabica originario dell’Etiopia. Tutto il ricavato sarà devoluto in favore del progetto di Slow Food. La miscela ¡Tierra! è il risultato del principale progetto di sostenibilità interamente realizzato da Lavazza che, dal 2002 a oggi, ha coinvolto oltre 3000 coltivatori in 8 Paesi: Honduras, Perù, Colombia, India, Brasile, Tanzania, Etiopia e Vietnam. La novità dell’autunno 2014, presentata in esclusiva proprio al Salone del Gusto, è la miscela ¡Tierra! Exclusive Blend: un caffè intenso e vellutato, che combina accuratamente i più aromatici arabica del Brasile e i più pregiati robusta del Sud Est Asiatico. La tostatura più accentuata ne esalta l’intenso aroma di frutta secca, con note avvolgenti di cacao amaro e nocciola. ¡Tierra! è un caffè proveniente da aziende agricole certificate Rainforest Alliance, la ONG internazionale che da oltre 25 anni opera nel campo della sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Il mono-origine Kafa è uno dei caffè più pregiati al mondo. È un prodotto 100% arabica che racchiude la fragranza della rigogliosa foresta etiope del Kafa: la regione omonima, nel cuore dell’Etiopia, dove il caffè ebbe origine e dal cui nome deriva la stessa parola caffè. È una bevanda di carattere, dalla struttura marcata e dall’inteso aroma floreale, da assaporare con grande cura per coglierne il peculiare retrogusto di miele e datteri, con preziose note di ciliegia matura. Scelte di gusto. I visitatori scelgono tra ¡Tierra! e Kafa, possono optare per un espresso o per un cappuccino e in più, in questa edizione della manifestazione enogastronomica, hanno l’opportunità di sperimentare due innovativi metodi di preparazione del caffè. Il Pourover coffee è un caffè filtro preparato in una tazza singola, utilizzando un portafiltro in porcellana o in legno in cui si versa l’acqua calda. Ha un concetto di preparazione simile all’espresso: viene preparato fresco, al momento, su richiesta del cliente in circa 1-2 minuti. Prende il nome dal “pour”, cioè l’atto di versare l’acqua calda nel filtro, dove è posto il caffè, ed è un gesto che deve essere compiuto in modo lento e attento da parte del . Il Pourover coffee viene utilizzato soprattutto per singole origini o miscele pregiate, prevalentemente arabica. Il Cold Brew Coffee è un metodo di preparazione che si ottiene per macerazione del caffè, macinato in acqua, a temperatura ambiente, per 8-16 ore e poi filtrato. Il caffè che ne deriva è caratterizzato dall’assenza di note amare e da un basso tenore di acidità (-67%). Il Cold Brew Coffee è nato in Indonesia nel 1600 ed è stato poi diffuso dai mercanti olandesi in Giappone, dove è ancora oggi largamente consumato. È noto anche come “Dutch Coffee” o “Kyoto Coffee”. Per ognuno di questi due metodi di preparazione, il Training Center Lavazza ha studiato una variante capace di esaltare il caffè, nel rispetto dell’unicità di ¡Tierra! e Kafa. Il Caffè Libanese, variante pensata per la preparazione in Pourover, dona alla bevanda una morbida nota di cardamomo, che richiama i sapori tipici del Paese mediorientale. Il Caffè “Tunisino” è invece la proposta di Lavazza per la preparazione in Cold Brew, in grado di dare a questo caffè, pensato per la consumazione a freddo, un delicato aroma di arancia. Laboratori del Caffè. Dalle declinazioni del caffè nel mondo alle ricette regionali italiane, dalla storia della caffettiera ai segreti del perfetto espresso: Lavazza permette al pubblico del Salone del Gusto di scoprire il mondo che si nasconde in ogni tazzina di caffè, oltre alle sue caratteristiche organolettiche e di sapore. I Laboratori Lavazza sono proposti all’interno del programma ufficiale dei Laboratori del Gusto e il costo d’iscrizione (16 euro a corso) è devoluto a beneficio della Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Infine, tutti i visitatori del Salone del Gusto possono vedere da vicino come si fa un “espresso spaziale”. All’interno del corner di (Padiglione 2) è infatti esposto il prototipo di ISSpresso: la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello spazio. Realizzata da Argotec e Lavazza, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), permetterà di portare l’espresso autentico, quello italiano, sulla Stazione Spaziale Internazionale durante la Missione Futura, in cui sarà impegnata l’astronauta italiana dell’Agenzia Spaziale Europea . Calendario Lavazza 2015: gli scatti e i protagonisti

Gennaio Febbraio Dreaming of a better Africa Argan oil paladine

Marzo Aprile Seed saver The sentinel guarding the plantations

Maggio Giugno Soul ingredients The salt of the Presidium Luglio Agosto Our roots Saffron and Freedom

Settembre Ottobre The chieftain Women of Fadiouth

Novembre Dicembre Kirua calls Tierra Future in our hands I ritratti degli Earth Defenders

Edward Mukiibi Nadia Fatmi John Kariuki Mwangi

Asnakech Thomas Mayè Ndour

Andrew Wanyonyi Sikanga Mhamd Id Taleb Roba Bulga Jilo

Anna Ndiaye Padre Peter Kilasara Dreaming of a Better Africa

Earth Defender: Edward Mukiibi

Vice presidente di Slow Food International e agronomo tropicale, è il fiero difensore di un’agricoltura sostenibile e della biodiversità.

Nello scatto di Steve McCurry: Edward è immortalato davanti a una barricata molto resistente formata da sacchi di caffè, sulla quale troneggiano altri Difensori della Terra. Frase simbolo: “Non possiamo produrre cibo di qualità se non siamo felici”. Edward è convinto che l’Africa di oggi debba lavorare duramente per difendere la propria biodiversità, la propria terra e la propria cultura. Il sogno di Edward è che sempre più persone scelgano un’agricoltura sostenibile, rispettosa dell’ambiente e delle comunità locali. Per produrre cibo di qualità bisogna essere felici. Ogni piccolo agricoltore deve essere felice, deve avere la libertà di scegliere le proprie coltivazioni e il modo in cui vuole coltivare il proprio cibo. Argan oil paladine

Earth Defender: Nadia Fatmi

Presidente della cooperativa di donne di Tighanimine (Presidio Slow Food), è la custode dell’argan: una pianta simile all’ulivo che cresce solo sulla costa meridionale del Marocco, dalla quale si ottiene un olio raro, dalle grandi proprietà curative e ottimo condimento.

Nello scatto di Steve McCurry: Nadia è l’orgogliosa paladina dell’olio di argan, immortalata davanti a quello che lei e le altre donne della cooperativa chiamano “albero della vita”. Frase simbolo: “Senza cibo sano, non si può parlare di libertà” Nadia e le altre paladine dell’olio di argan coltivano l’idea semplice di vivere per sempre nella propria terra grazie ai suoi prodotti. Da tempo hanno sposato i principi di Slow Food: mangiare cibi sani, sostenibili, naturali e biologici ed è proprio con questo spirito che hanno fondato il presidio di Tighanimine. Il sogno di Nadia è di tornare alla terra, lavorare grazie alla terra, essere in simbiosi con essa e non abbandonarla. Produrre l’olio di Argan può migliorare la situazione socio economica della popolazione rurale, aiutando in particolare le donne e le giovani ad accrescere la propria autonomia, contribuendo così alla scolarizzazione dei loro figli e a migliorare la loro vita quotidiana. Seed saver

Earth Defender: John Kariuki Mwangi Vice presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità e coordinatore di tutte le attività in Kenya. Ha 27 anni ed è il guardiano delle zucche di Lare, che da secoli crescono rigogliose nella zona, nonostante la forte irregolarità delle piogge.

Nello scatto di Steve McCurry: John è ritratto in una piantagione di zucche come un impavido comandante che, mentre la pioggia gli cade copiosa sulla fronte, resta lì fiero a difendere la terra che ama. Frase simbolo: “I coltivatori devono essere orgogliosi di quello che fanno e la mia soddisfazione personale è vederli soddisfatti”. John ha un grande obiettivo nella vita: difendere la sua terra e i suoi prodotti. È convinto che sia importante sostenere la comunità di Lare e tutte le comunità keniote non solo nel lavoro quotidiano, ma anche a livello psicologico, per far capire a tutti i coltivatori africani l’importanza del cibo che producono e renderli così orgogliosi del proprio lavoro. Il sogno di John è di valorizzare, insieme a tutti i Difensori della Terra, la gastronomia africana. Per questo motivo ha scelto, dopo aver terminato l’Università di Scienze Gastronomiche in Italia, di tornare in Kenya e di dedicarsi a un prodotto speciale della terra come la zucca della comunità di Lare. The Sentinel Guarding the Plantations

Earth Defender: Asnakech Thomas Coltivatrice di caffè in Etiopia, patria del caffè. È una guardiana determinata e appassionata, custode di quell’arabica etiope che chiama “oro verde” e che considera la “spina dorsale del Paese”.

Nello scatto di Steve McCurry: Asnakech è fotografata nel mezzo delle piantagioni di caffè, con orgoglio e dignità nel suo ruolo di sentinella dell’arabica in Etiopia. Frase simbolo: “Ogni tazzina di arabica etiope deve regalare a chi l’assaggia lo stesso sorriso di chi la produce”. Asnakech è orgogliosa di essere una coltivatrice di caffè e di essere nata in Etiopia: la terra madre del caffè, da cui si è diffuso in tutto il mondo, Africa compresa. Ogni giorno lavora con passione per far sì che qualsiasi persona, in ogni angolo del pianeta, sappia da dove proviene il caffè che sta bevendo. Cerca così di aiutare e istruire gli agricoltori locali, trasmettendo il grande amore che prova per il proprio lavoro. Il desiderio di Asnakech è che ogni tazzina di arabica riesca a raccontare la storia del popolo etiope e la sua cultura. A regalare a chi assaggia il caffè lo stesso sorriso di chi lo produce. Ad annullare le distanze sorso dopo sorso. Ad avere il sapore dell’amore che Asnakech e gli altri Difensori della Terra ci hanno messo nel coltivarlo. Soul Ingredients

Earth Defender: Mayé Ndour

Chef e ristoratrice in Senegal, è la paladina dei cereali e di tutti i prodotti locali, che sceglie con cura per aiutare chi le sta vicino e per valorizzare il suo lavoro.

Nello scatto di Steve McCurry: Mayé è immersa nei colori delle spezie di un mercato senegalese. L’aroma del caffè si amalgama con i profumi delle sue spezie e degli ingredienti dell’anima.

Frase simbolo: “Il cibo è conoscenza, molto prima di mettersi a tavola”. Mayé ha 50 anni e per tutta la vita ha coltivato la passione per la lavorazione dei prodotti locali. Il cibo è convivialità, ma la condivisione inizia prima di sedersi a tavola, nella ricerca delle materie prime e nella conoscenza di chi le produce. Ecco perché chi siede ai tavoli del ristorante di Mayé sa da dove viene la spezia che ha nel piatto, chi ha raccolto quell’ortaggio e persino il nome del macellaio da cui è presa la carne. Il sogno di Mayé è arrivare all’autosufficienza alimentare del Senegal, perché è convinta che niente possa dare più libertà dell’alimentazione. Per questo motivo si è fatta portatrice di una filosofia di vita a chilometro zero: in Senegal la vita è dura ed essere slow significa aiutare i vicini, prestare attenzione a ciò che hanno nel profondo e valorizzarlo. The Salt of the Presidium

Earth Defender: Andrew Wanyonyi Sikanga Produttore di sale a Nabuyole, nel Kenya occidentale. Fa parte della “Nabuyole Self Help Group”, un’associazione che si occupa della produzione del sale che si ottiene da erbe acquatiche.

Nello scatto di Steve McCurry: le canne stanno bruciando e Andrew è immortalato all’imbrunire durante il processo tradizionale di estrazione del sale.

Frase simbolo: “Slow Food ci ha preso con sé e crede nel nostro progetto”. Storicamente il Kenya occidentale è sempre stato escluso dalle principali rotte del sale, così le comunità hanno dovuto affinare nei secoli un metodo di estrazione da una canna molto sottile, che cresce sulle rive del fiume Nzoia. Andrew e coloro che lavorano con lui nell’associazione “Nabuyole Self Help Group” hanno sviluppato un metodo unico di estrazione del sale da una pianta acquatica non coltivata, che cresce in modo naturale. Il processo è complesso: si inizia con il taglio delle canne che poi vengono messe a essiccare al sole per ore, prima di essere bruciate. A questo punto la cenere che si forma viene mescolata con acqua calda e si fa bollire in ampie padelle sulla fiamma viva. Una volta che tutta l’acqua è evaporata si ottiene finalmente il sale. Dal 2009 Slow Food affianca la produzione dell’associazione di cui fa parte Andrew. Il suo supporto è fondamentale sia per quanto riguarda il miglioramento delle condizioni dell’intera nostra filiera, sia per la commercializzazione del sale. Our roots

Earth Defender: un gruppo di donne etiopi.

In Etiopia, nella regione di Kafa, sono le donne a difendere e a preservare la ricchezza di questa terra rappresentata dal caffè: qui è nato spontaneamente e da qui si è diffuso in tutto il mondo.

Nello scatto di Steve McCurry: un gruppo di donne etiopi è disposto, in segno di protezione, intorno alla pianta di caffè, vera protagonista dell’immagine. Frase simbolo: “Siamo in Etiopia. La casa del caffè, la nostra casa”. In Etiopia c’è una regione che si chiama “Kafa”, l’unica regione al mondo dove c’è una foresta pluviale in cui il caffè nasce spontaneo. È qui che, secondo la leggenda, nel 400 avanti Cristo, il pastore Kaldi si incuriosì per il sapore di una bacca rossa che, da allora, non ha smesso di conquistare con il proprio aroma tutto il mondo. Kafa è l’inizio e la madre di tutti i caffè. Proteggere il simbolo di questa ricchezza, rappresentato da una giovane pianta di caffè da cui tutte le altre piante hanno avuto origine, significa proprio questo: essere consci dell’importanza del passato, salvaguardare il presente e guardare con fiducia, energia e rispetto al futuro. Saffron and Freedom

Earth Defender: Mhamd Id Taleb Presidente della cooperativa agricola e Presidio Slow Food dello zafferano di Taliouine, un villaggio nel sud est del Marocco. Insegue una vita libera grazie alla coltivazione dello Zafferano.

Nello scatto di Steve McCurry: Mhamd è circondato da molte ceste piene di fiori di zafferano. Tra le braccia protegge una cesta e dimostra così la sua grande dedizione a questa preziosa spezia. Frase simbolo: “Siamo una piccola realtà, ma con un cuore grande e il nostro lavoro coincide con la nostra vita”. Mhamd sostiene che sempre più persone al giorno d’oggi vogliono mangiare in maniera sana, che si affidano a ciò che conoscono e che preferiscono prodotti di sicura provenienza. Per questo nella cooperativa di Taliouine si presta molta attenzione alla produzione in modo naturale. Grazie a questa attenzione la cooperativa è diventata punto di riferimento mondiale. L’obiettivo di Mhamd è di procurarsi ciò che è necessario per vivere, attraverso una vita libera e grazie alla coltivazione dello zafferano. Le undici famiglie che fanno parte della cooperativa di Taliouine hanno trovato in Slow Food un alleato speciale, sceso in campo al loro fianco per far conoscere lo zafferano a importanti eventi mondiali e trovare sempre nuovi acquirenti. The chieftain

Earth Defender: Roba Bulga Jilo Attivista alimentare etiope, appartiene ai Karrayyu, una tribù nomade di pastori con la quale ha creato il Presidio Slow Food del latte di cammello: un prodotto simbolo dell’Etiopia.

Nello scatto di Steve McCurry: Roba è ritratto accanto al suo cammello, mentre tiene in mano la ciotola del latte. Sullo sfondo una cammella sta allattando il suo cucciolo. Frase simbolo: “Il mio sogno per l’Africa è che possano essere gli stessi africani a deciderne il destino”. Per la tribù dei Karrayyu i cammelli sono tutto. I bambini crescono con il loro latte. Gli uomini li seguono per mesi e dormono accanto a loro su giacigli improvvisati. Li mungono due volte al giorno, raccogliendo il latte in recipienti fatti con erbe intrecciate. Il sogno di Roba è di contribuire ad arrivare, grazie al suo impegno, al giorno in cui saranno gli africani a decidere le politiche alimentari dell’Africa e quindi a determinare il destino dell’intero continente. Infatti, dopo aver studiato in Italia all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha scelto di tornare in Etiopia per stare con la sua gente ed esserne in qualche modo un portavoce. Si occupa della promozione del latte di cammello e difende così la fonte principale di sostentamento della sua tribù. Women of Fadiouth

Earth Defender: Anna Ndiaye Presidente della Federazione Gie Mbel Saac sull’Isola di Fadiouth in Senegal, che si batte per la qualità del cuscus di miglio salato (Presidio Slow Food), per la produzione di cibi sani.

Nello scatto di Steve McCurry: Anna è immortalata insieme ad altre donne, con grandi fasci di miglio sulla testa, come un piccolo battaglione in marcia verso la cima di una collina. Frase simbolo: “Lavoriamo per il futuro di chi verrà dopo di noi, i nostri bambini”. Il villaggio di Fadiouth sorge su un'isola fatta interamente di conchiglie, si trova a 150 chilometri a sud di Dakar ed è collegato al continente grazie a un ponte di legno. Anna e le altre donne della comunità dedicano la loro vita al cuscus salato la cui preparazione è molto laboriosa. Tutte le mattine lavano i chicchi minuscoli di miglio in mare (per questo motivo è salato) e poi li macinano. La cosa che Anna e le altre donne di Fadiouth amano di più è incontrarsi e lavorare insieme. Il cuscus salato, prodotto unico al mondo, non è solo motivo di orgoglio, ma ha anche un forte valore sociale. Le donne dell’isola lanciano al mondo intero un messaggio forte e chiaro: l’emancipazione femminile in Africa può passare anche dal cibo. Kirua calls Tierra

Earth Defender: Padre Peter Kilasara

Missionario tanzaniano della Congregazione dello Spirito Santo, ha operato in diversi Paesi. Attualmente in Tanzania guida con determinazione l’associazione “Kirua Children”.

Nello scatto di Steve McCurry: Padre Peter è ritratto in mezzo a distese di caffè, come un difensore e protettore della sua tradizione in Tanzania. Frase simbolo: “Permettere ai più piccoli di studiare e formarsi significa dare loro un’opportunità di vita, oltre che di crescita”. Qualche anno fa Padre Peter si è presentato a Lavazza come portavoce di una comunità di piccoli produttori di caffè, che da quel momento è entrata a far parte di ¡Tierra!: il progetto di sostenibilità di Lavazza che valorizza sia la qualità del caffè, sia la sua produzione. Sono stati realizzati impianti per migliorarne e semplificarne la lavorazione e parallelamente sono state costruite abitazioni e una scuola. Adesso gli agricoltori, oltre che poter lavorare in autonomia e creare un caffè di qualità superiore, ricevono un aiuto concreto per l’istruzione dei figli. Il sogno di Padre Peter è che la Kirua Children Association diventi sempre più grande, in modo da affermarsi e da condividere con altre comunità i propri progetti. Intanto, la Fondazione Lavazza e l’associazione cooperano in Tanzania per aiutare i piccoli produttori locali. Future in Our Hands

Earth Defender: i bambini della scuola di Padre Peter,simbolo di tutti i Difensori della Terra che verranno. In Tanzania, a Kirua nella scuola di Padre Peter, i bambini diventano il simbolo e i portavoce di un futuro possibile. Qui crescono i Difensori della Terra di domani.

Nello scatto di Steve McCurry: i bambini sono ritratti in primissimo piano mentre, gioiosi, gettano al vento colorati semi di caffè. Frase simbolo: “Un seme lanciato in aria e fatto ricadere a terra per far sì che il futuro sia davvero nelle nostre mani”. La Fondazione Lavazza è portavoce e ambasciatrice sul campo della salvaguardia dell’infanzia come voce di un futuro che bisogna migliorare costantemente. Questo obiettivo è realizzato attraverso il supporto alle comunità produttrici di caffè e l’impegno in favore dei diritti dei bambini. La Kirua Children Association, nata nel 2004, ha portato all’asilo MaseRing Nursery School dove oggi i piccoli Difensori della Terra crescono. I bambini, infatti, studiano, giocano e trovano un luogo pensato a misura per costruire il loro domani. Mentre i più grandi si riuniscono, discutono e si formano sulle tecniche agricole più idonee per la comunità, consapevoli di esserne un tassello fondamentale. Steve McCurry: il fotografo degli Earth Defenders

“Ho la fortuna,da sempre,di lavorare con persone vere che mi restituiscono nei loro sguardi storie che arrivano dritto ora alla testa, ora al cuore”.

Steve McCurry, con numerose copertine di riviste e libri, oltre una dozzina di pubblicazioni e innumerevoli mostre in giro per il mondo, è da oltre trent’anni una delle voci più autorevoli della fotografia internazionale. Nato in un sobborgo di Philadelphia, ha studiato cinema alla Pennsylvania State University ed ha in seguito lavorato per un giornale locale. Dopo due anni come freelance, la sua vita è cambiata quando ha compiuto il primo di moltissimi viaggi in India. Con una macchina fotografica al collo, uno zaino e soprattutto una grande curiosità ha viaggiato per molti mesi fino a quando è arrivata la svolta della sua carriera. Dopo aver attraversato, in abiti tradizionali e con la barba lunga, il confine tra Pakistan e Afghanistan arrivando nelle aree controllate dai ribelli appena prima dell’invasione russa, McCurry ha vissuto un periodo con i Mujahideen. Tornato con decine di rullini cuciti tra i vestiti, ha mostrato al mondo intero le prime immagini del conflitto in Afghanistan. Da allora McCurry, grazie al suo occhio attento e allo straordinario impegno, ha continuato a raccontare conflitti bellici, culture che stanno scomparendo, tradizioni antiche e moderne, sempre ponendo attenzione all’elemento umano. McCurry ha ricevuto alcuni tra i più prestigiosi premi di fotografia, tra cui la Robert Capa Gold Medal, il National Press Photographers Award e la Centenary Medal della Royal Photographic Society. Inoltre il Ministro della Cultura francese lo ha nominato Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere. La sua collaborazione con Lavazza è iniziata oltre 10 anni fa nell'ambito del progetto ¡Tierra!, con servizi fotografici in Honduras, Perù, Colombia, India, Brasile e Tanzania. Ne è risultato un reportage fotografico unico, che documenta il primo progetto di sviluppo sostenibile realizzato interamente da Lavazza. Il forte legame che unisce l’azienda e il celebre fotografo statunitense si è arricchito quest’anno con il Calendario Lavazza 2015, realizzato in collaborazione con Slow Food e dedicato ai Difensori della Terra: uomini e donne che ogni giorno con coraggio e dedizione difendono i propri progetti in Africa, come moderni “eroi” della terra. “Sono stato contattato da Francesca Lavazza per fare il Calendario 2015 ed ero onorato ed eccitato di partecipare a questo progetto. Lo considero un modo per rendere onore all’Africa e spiegare che cosa fa Slow Food. Penso sia stato un viaggio incredibile e in Marocco, Senegal, Tanzania, Kenya, Etiopia ho imparato molte cose, ho conosciuto persone a cui ora penso come amici. Spero che le mie immagini possano rappresentare, attraverso il linguaggio universale della fotografia, un importante amplificatore del progetto Earth Defenders”, ha commentato Steve McCurry. I laboratori del caffè

Al Salone del Gusto e Terra Madre 2014 l’appuntamento per tutti gli appassionati del caffè è con i Laboratori Lavazza. Proposti all’interno del programma ufficiale dei Laboratori del Gusto, raccontano a tutti i partecipanti il mondo che si nasconde in ogni tazzina di caffè, oltre alle sue caratteristiche organolettiche e di sapore. Un viaggio che inizia con Kafa Forest Coffee e ¡Tierra!, per proseguire con le declinazioni del caffè nel mondo e in Italia con i caffè regionali, la storia della caffettiera e i segreti del perfetto espresso. Il costo d’iscrizione di ciascun Laboratorio (16 euro a corso) andrà a beneficio della Fondazione Slow Food per la Biodiversità. Programma Laboratori Lavazza Salone del Gusto e Terra Madre 2014 - 23-27 ottobre 2014 Giovedì 23 ottobre •Ore 14.30 - Ethiopian Kafa Coffee, il primo caffè della storia. Un viaggio sensoriale attraverso la via del caffè. Partendo dal cuore dell’Etiopia, nella regione di Kafa, dove tutto ebbe origine, ripercorreremo in un viaggio sensoriale le tappe storiche della diffusione della coltivazione del caffè. (Sala 30) Venerdì 24 ottobre •Ore 14.30 - Progetto Lavazza ¡Tierra!: racconti di un viaggio nella sostenibilità attraverso l’aroma delle sue miscele. La storia di ¡Tierra! si sta arricchendo di nuove storie e miscele raccontate attraverso la degustazione delle origini e delle diverse miscele di ¡Tierra! preparate sia con la tradizionale caffettiera italiana che con metodo espresso. (Sala 30) •Ore 17.00 - L’espresso italiano diventa dessert. Ricette semplici e creative per scoprire come divertirsi e gustare in modo insolito il caffè. (Sala 30) Sabato 25 ottobre •Ore 14.30 - I caffè in tutte le lingue del mondo. La storia del caffè viene ripercorsa attraverso la preparazione e degustazione secondo le tradizioni dei diversi Paesi: dalla turca a quella con la calza brasiliana o ancora al tipico caffè touba senegalese. (Sala 30) •Ore 17.00 - I primi passi nell’assaggio del caffè come un esperto assaggiatore. Insieme agli assaggiatori Lavazza scopriamo, attraverso una serie di esercizi sensoriali, quali sono i primi passi per valutare il caffè come un vero esperto. (Sala 30) Domenica 26 ottobre •Ore 14.30 - I Caffe Regionali d’Italia: ricette classiche da assaggiare per non perderne la memoria ed il piacere. Lavazza propone un viaggio sensoriale tra le specialità che nelle diverse regioni hanno dato vita a prodotti legati alla storia italiana e alle abitudini del caffè nel Belpaese. (Sala 30) •Ore 17.00 - Coffee Makers, la storia della caffettiera raccontata e gustata da Lavazza ed E. Maltoni. Insieme ad Enrico Maltoni, studioso e collezionista di macchine da caffè d’epoca, si ripercorrono quattrocento anni di storia del caffè. (Sala 30) Lunedì 27 ottobre •Ore 12.00 - L’autentico espresso italiano: i segreti della tostatura, della miscela e dell’estrazione. Assaggio di origini in purezza e miscele per espresso create “in diretta” durante il laboratorio. (Sala 30) I credits del progetto “The Earth Defenders” Calendario Lavazza 2015

Supervision & Coordination Lavazza Corporate Image (Advertising & Digital Department) Photographer Steve McCurry Creative Project Armando Testa Executive Creative Director: Michele Mariani Creative Director: Andrea Lantelme Copywriter: Federico Bonenti Graphic Designer: Lara Eandi Illustrator Alessandra Scandella Production The Box Films Photographer Agency Sudest57 Photographer Assistants Stefano Corcella, Nicola Bernardi Digital Tech Eolo Perfido Post Production Salvatore M. Fabbri With the support of Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza; Lavazza Marketing – Top Gastronomy Management; Lavazza Green Coffee and Corporate Relations. Special thanks to HRNS - Hanns R. Neumann Stiftung, Sama Service, BiraBiro Films, Blue Sky Films, the children of MaseRing Nursery School. Attività di comunicazione

Strategia e Contenuti Editoriali a cura di Edelman Italia

Global Social Strategy And Content a cura di We Are Social Italia Digital Marketing & Branded Video a cura di Zodiak Active Entertainment

Ufficio Stampa Italia a cura di Studio Suitner

Spazio Lavazza: concept creativo a cura di Studio Novembre e allestimento

Per maggiori informazioni: STUDIO SUITNER 011.8196450 [email protected] LAVAZZA Marilù Brancato +39 345 3972860 [email protected] Simona Busso +39 335 5492296 [email protected] Edoardo Fulio Bragoni +39 340 3872907 [email protected]