n. 284 1 settembre 2014

NTEPRIMAA MONZA In una stagione che ha regalato finora solo bocconi amari, il popolo ferrarista che accorrerà a Monza si aspetta una riscossa ferrarista. E Raikkonen e Mattiacci spiegano che...

IL FUTURO È ROSSO Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003

Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected])

Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti

Collaborano: Carlo Baffi Antonio Caruccio Marco Cortesi Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Dario Sala Silvano Taormina Filippo Zanier

Tecnica: Paolo D’Alessio

Produzione: Marco Marelli

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2 Il graffio di Baffi FORMULA 1 IL FATTO

GP Abu Dhabi 2010: Hamilton, Vettel e Alonso arrivano a giocarsi il titolo all’ultima gara da leader indiscussi dei loro rispettivi team. QUANDO Trascorsi quattro anni tutto è cambiato... SCOPPIAN 4 I CAMPIONI... Hamilton, Vettel e Alonso sono in maniera diversa scontenti di come vanno le cose nei rispettivi team, e pensano al divorzio. Lewis poi vive da separato in casa con Rosberg, ma in F.1 non è certo una novità. Perché i matrimoni NO che contano davvero nel Circus sono quelli di convenienza 5 FORMULA 1 IL FATTO

Stefano Semeraro ranno a fare coppia, gli hanno messo e fiori. «Lewis e Nico hanno compre- gli occhi addosso, e se la prospettiva so e accettato il fatto che la squadra Quando le coppie scoppiano – in F.1 di lasciare il certo presente della Red sia la priorità numero uno», recita il come nella vita – quasi sempre c'è Bull per il seducente ma incerto futu- comunicato diramato da Stoccarda, poco da fare. E in F.1 al momento di ro della McLaren può essere un fre- ma gli attriti rimangono. Rosberg non coppie sull'orlo di una crisi di nervi e no, quella di un Newey disimpegna- aveva digerito l’eccesso di... difesa di pronte a sbattere la porta e cercare to dal Circus può rappresentare un Hamilton in Bahrain, Hamilton ave- nuovi compagni di strada ce ne sono incentivo al cambiamento. A Ron va rotto ufficialmente un’amicizia che tante, e importanti: coppie formate da Dennis, che ha brutalmente scarica- durava dai tempi del karting a Mona- due piloti, ma anche da un pilota e da to Martin Whitmarsh non dispiace- co, quando aveva accusato Rosberg di una scuderia, comunque sia da desti- rebbe neppure un ritorno chez McLa- aver sabotato il suo giro di qualifica. ni in conflitto, da strade divergenti. ren di Alonso, che se ne fuggì - a pro- L’inglese ha utilizzato un colpo basso I tre piloti più prestigiosi del Circus, posito di divorzi eccellenti - ai tempi sostenendo che Nico «non è un vero ad esempio, stanno tutti meditando di Hamilton. Un abboccamento a tedesco», Rosberg dal canto suo nel cosa fare, se restare ingoiando rospi quanto pare c'è stato, ma lo spagno- dopo-Spa aveva ammesso, in un brie- di diversa natura, o andarsene in cer- lo alla fine – sostengono i ben infor- fing bollente, di aver tenuto apposita- ca di avventura. da mati – ha deciso di rimanere alla Fer- mente la posizione a rischio inciden- tetra-campione mondiale alla Red rari almeno fino alla scadenza del te per “dimostrare qualcosa”. Bull si è ritrovato bruscamente ridi- contratto nel 2016. Ovvio che ora Hamilton si senta un mensionato a seconda guida nel cor- E poi c’è Lewis Hamilton, il campio- po’ separato in casa, straniero in casa so di pochi mesi per colpa dell'irresi- ne sicuramente più in crisi del tedesca, e anche per lui si è parlato di stibile (pare) ascesa di Daniel Ricciar- momento. Dopo essersene andato una possibile via di uscita targata do. Era il cocco di Marko e Mateschitz dalla McLaren in cerca di fortuna alla McLaren. Del resto, da Senna e Prost e ora sembra il figlio cadetto, quello Mercedes, garante , il in giù (ma anche in su, verso Villeneu- che si deve accontentare delle bricio- cambio di management e la crescita ve e Pironi), la storia della F.1 è piena le. E figuriamoci cosa succederebbe se dell’«indigeno» Rosberg lo ha spiaz- di litigi furibondi, di gelosie feroci, di Ricciardo nell'ultima parte di stagio- zato. Fra i due le scintille ci sono sta- accuse reciproche fra team e piloti. Se ne rientrasse davvero nella corsa per te sin dall’inizio, ma ultimamente si è certi matrimoni di convenienza resi- il titolo e a Seb venisse chiesto di far- arrivati all’incendio. Prima il rifiuto di stono è, appunto, per convenienza: gli da scudiero servizievole: apriti Red seguire gli ordini di squadra di Lewis economica o tecnica. Ancora più oggi Bull. a Budapest, poi lo sgarbo di Nico a che il numero dei team appetibili per Mai come in queste settimane il tede- Spa hanno portato la tensione a livel- un fuoriclasse tende a restringersi sco si sta rendendo conto di quello li incandescenti. Nei giorni seguenti il sempre di più. Se Vettel, Alonso e che al suo fianco ha provato per anni GP del Belgio Toto Wolff è stato Hamilton resteranno al loro posto Mark Webber, e siccome il feeling costretto a fare la ramanzina a sarà solo perché sono rassegnati al non è affatto di suo giusto, sta pen- Rosberg, che ha chiesto pubblica- male minore. Il matrimonio al tempo sando di cambiare dimora. La McLa- mente scusa, ma alzi la mano chi cre- della Formula 1 è sempre stato così: ren e la Honda, che dal 2015 torne- de che da ora in poi saranno tutte rose più che amore, una camera a gas.

Lo straordinario Ricciardo di inizio stagione ha ridimensionato la figura di Vettel alla Red Bull 6 Hamilton e Rosberg ormai fanno vita da separati in casa...

7 FORMULA 1 RAIKKONEN: «A MO MI ASPETTO DELLE

Il finlandese, che a Spa si è rivisto a buoni livelli, confida negli sviluppi aerodinamici che potrebbero consentire alla Ferrari una gara se non vincente almeno convincente nel GP d'Italia. Mentre James Allison conferma che l'obiettivo della Ferrari è costruire con pazienza un futuro più stabile ed efficiente, eliminando i punti deboli della struttura di Maranello

8 ONZA E SORPRESE»

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10 Stefano Semeraro cia davanti al popolo ferrarista che aspetta ormai da troppo tempo un riscatto. Tempo è in effetti la parola Monza, oh cara. Il Gp d'Italia è un appuntamento che chiave del nuovo corso Ferrari. A quanto pare nono- nessuno nel Circus può trascurare, figuriamoci la Fer- stante la clausola di svincolo che sarebbe compresa nel rari. Quest'anno, con la Mercedes dominante, la Red contratto di Alonso il pilota spagnolo ha deciso di Bull comunque in recupero e la Williams che incalza rimanere in Ferrari onorando il suo contratto – anche il gran premio di casa rischia però di trasformarsi in se annunci ufficiali a Monza non ne verranno fatti –, una via crucis annunciata per la Scuderia. Da una par- dando quindi un po' di respiro al team almeno per te una brutta gara sarebbe un livido pesante, se non quanto riguarda il line-up dei piloti, e per assicurarsi uno sfregio, su una stagione già abbastanza malcon- una “filiera” simile a quella della Red Bull Mattiacci cia; dall'altra a Maranello il lavoro ferve, ma è concen- sta lavorando per fare del team Haas, che dovrebbe trato ormai da tempo sul futuro, sulle prossime due o entrare in F.1 nel 2016, una squadra satellite della Fer- tre stagioni che come spiega Marco Mattiacci nell'in- rari. Non un vero secondo team di proprietà sullo sti- tervista che potete leggere su questo numero, saran- le della Toro Rosso, ma qualcosa di più di un sempli- no cruciali per trasformare e rilanciare il marchio Fer- ce appoggio come quello che hanno rappresentato in rari nel mondo del motorsport. questi anni Sauber e Marussia. Per tornare a vincere La buona notizia alla vigilia di Monza è l'ottimismo, insomma c'è bisogno di programmazione, anche se ai anche moderato e realistico e un po' freddo come è che a Monza riempiranno le tribune non è faci- nelle caratteristiche del personaggio, esibito da Kimi le far digerire l'idea che dopo anni di buoni piazzamen- Raikkonen. «Ovviamente speriamo di fare bene nel ti, ma di tanti schiaffi presi da Reb Bull e ora Merce- prossimo weekend, perché si tratta della nostra gara des, serva ancora del tempo per tornare ai massimi di casa e ci saranno tanti fan della Ferrari – ha detto livelli. il finlandese – noi cerchiamo sempre di dare il massi- «Il problema della Ferrari è che negli ultimi anni ha mo, ma se riusciremo a partire da una buona posizio- pensato troppo all'immediato», sostiene James Alli- ne dopo le qualifiche questa volta potremo occuparci son, il tecnico a cui Mattiacci ha affidato molta parte di fare una gara pulita senza preoccuparci troppo degli del futuro del team. «Non penso che alla Ferrari sia- altri e puntando a ottenere il miglior risultato che ci no mancate le risorse, né la qualità delle persone né consente la nostra velocità». quella dei piloti, quindi possiamo contare su molte «Questo è anche l'obiettivo per Monza – ha continua- delle componenti che fanno la forza di un team. Quel- to – e la speranza è di avere qualche bella sorpresa lo che stiamo cercando di fare io e Marco Mattiacci è proprio per quanto riguarda la velocità. Come ho det- di identificare i settori nei quali non siamo all'eccel- to già in passato, Spa e Monza sulla carta sono gare lenza e cercare di raddrizzarli. La maggior parte dei difficili per noi. A Spa non è andata poi male. Sarà così punti deboli sono di natura organizzativa, e in passa- anche a Monza? Spero di sì ma dobbiamo aspettare di to li si è affrontati con una mentalità a breve termine». vedere come reagisce la vettura. Ci manca la potenza. Neanche puntare troppo il dito sui difetti della power Credo che a Spa abbiamo corso con il carico aerodi- unit secondo Allison sarebbe giusto (ma perché allo- namico che serviva per ottenere un buon tempo sul ra cacciare Marmorini?, ndr). «Ora le regolazioni giro. In qualifica le cose non vanno poi male ma in gara aerodinamiche della vettura sono stabili, ma relativa- abbiamo sofferto parecchio la concorrenza. Loro pos- mente nuove. Credo che potremo cavarne fuori anco- sono ottenere più carico e spuntare un vantaggio mag- ra molto, nel tempo che separa l'utilizzo della attuale giore che sul giro secco, il nostro problema sta proprio vettura dal lancio di quella per il 2015. Ci sono altret- lì. Non abbiamo i cavalli di cui dispongono gli altri nel- tante cose da migliorare nell'aerodinamica di quelle la loro power unit, anche se stiamo recuperando e le che dobbiamo sviluppare a proposito della power unit. cose ora vanno meglio che a inizio stagione. Stiamo E noi ci stiamo impegnando molto su entrambi i fron- facendo piccoli passi avanti in tutto, non solo per ti». E' dall'aerodinamica, insomma, che a Monza ci si quanto riguarda il motore o l'elettronica. Non siamo attendono le “sorprese” positivi che fanno ben spera- male in tutti i settori, ma non siamo ottimi in nessu- re Raikkonen. no. E' un po' tutta la vettura che manca di quel qual- I pazientissimi fan della Rossa si accontenterebbero cosa in più: carico, potenza, grip meccanico, ma alcu- di vedere un segnale. L'appuntamento con la vittoria, ni circuiti per noi vanno meglio di altri, e stiamo con- a meno di sorprese davvero straordinarie, è invece tinuando a lavorare sui dettagli». rimandato al futuro. Al 2015? Al 2016? Si spera non Si tratterà insomma di limitare i danni, di cercare di troppo lontano. I sogni a troppo a lungo termine, come sfruttare al meglio le occasioni ed evitare una figurac- direbbe Allison, rischiano di svanire come quelli

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12 OSSESSIONE VINCENTE Il leader della è chiamato a un'impresa. Dice di avere un piano pronto, e una timeline precisa. Ma non si sbottona troppo: l'unica cosa che importa ora è tornare a vincere

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Marco Mattiacci è al bivio. Incaricato di do la F.1 meglio, posso dire che è un mon- Ferrari, stabilendo un modello differente riportare la Ferrari al vertice dopo diverse do fantastico, con talenti fantastici, perso- per costruire la Scuderia del futuro. Sicura- stagioni di difficoltà, ha affrontato il primo nalità fantastiche e tanta adrenalina. mente per essere vincenti, ma anche per approccio con un mondo entusiasmante Rispetto la competitività di questo mondo capitalizzare al meglio quella che è la squa- ma che porta in dote tantissime responsa- ed il fatto che lavoro per il brand e team più dra più potente al mondo". bilità. E soprattutto, una pressione incredi- importante al mondo. La mia missione è di bile per ottenere "tutto subito" quando, nel riportare la Ferrari al top e penso che que- E' stato "paracadutato" alla guida mondo reale, i risultati sono frutto di inve- sti 100 giorni siano stati estremamente uti- della Ferrari. A posteriori avrebbe stimenti e sforzi a lungo termine. In un'in- li per capire dove siamo eccellenti e dove comunque accettato? tervista esclusiva a Formula1.com, il qua- no. Il feeling è estremamente positivo". "Sicuramente, sono molto più motivato. rantatreenne romano racconta come è Sono sempre stato paracadutato. Nella mia andata dal GP di Cina ad oggi. Prendersi in carico un team come la corta carriera, ogni due o tre anni sono Ferrari è sempre difficile, ma dev'es- sempre stato chiamato a gestire situazioni Marco, in politica si tende ad avere serlo ancora di più in un periodo di difficili per rimetterle in piedi. Sono felice una "luna di miele" di 100 giorni pri- flessione in cui si è sempre oscurati che l'azienda mi mantenga in questo tipo di ma di essere messi sulla brace. I suoi da aspettative irrealistiche... responsabilità. Sono sempre più entusiasta 100 giorni sono finiti, può raccontar- "In Ferrari c'è l'ossessione di essere i nume- ogni volta che vengo criticato, che il team ci la prima parte dell'esperienza alla ri 1. E quale flessione? La Ferrari negli ulti- viene criticato. E' come un sistema di recu- guida della Scuderia Ferrari? mi anni è sempre stata al top, magari non pero energia. Ne tiriamo fuori nuova moti- "Posso dire che il futuro è più grande del vincente ma sicuramente nelle prime posi- vazione! Ogni giorno trovo nuove motiva- passato. Questi 100 giorni sono stati pieni zioni. Quello che mi è stato chiesto è di dare zioni e sono 100 volte più determinato di di curiosità ed entusiasmo e ora, conoscen- una leadership e una nuova visione alla quando ho iniziato in Cina". 14 Parlando semplicisticamente in ter- Lei vede la Formula 1 con occhi "fre- grandi possibilità. Questa è una delle piat- mini calcistici, lei è quello che spaz- schi" e probabilmente può notare taforme sportive più grandi al mondo, za via la palla? problemi o aree per possibili cambia- quindi non ci sarà bisogno di una rivoluzio- "No". menti magari invisibili agli addetti ai ne, si tratterà di buoni aggiustamenti". lavori più esperti. Quali sono le Storicamente, i Team Principal sen- osservazioni più ovvie? Si potrebbe dire che è ancora un za un background nelle corse hanno "Per avere successo nella vita - qualunque Team Principal apprendista. Chi è il solo raramente avuto successo. Sarà sia il tuo business - devi muoverti come un suo maestro? lei l'eccezione? imprenditore. Il mio primo obiettivo è "Chiunque. Mi guardo intorno, sono come "Sono convinto che farò un ottimo lavoro. quello di comprendere il team e capire una spugna. Ho un modello di comporta- Sono molto fiducioso". come portarlo al vertice. Se si riferisce alla mento in persone - che non sono del mon- Formula 1, in generale quando si entra in do della Formula 1 - che ho tenuto presen- Quali sono le qualità che è convinto un nuovo business bisogna identificare gli te per tutta la vita. Persone che accettano di avere e che sono cruciali per que- asset. Questo è stato il mio focus in entram- certi tipi di valori, manager o meno. Qui in sto lavoro? bi i casi. Sicuramente non parti dalle nega- Formula 1 sto assorbendo cose ogni giorno "Non posso dire quali qualità ho. Non tività. E' una positività da cui costruisci e la da tutti. Da coloro che aprono i cancelli alla voglio comprarmi dei fiori da solo. In gene- Formula 1 ha un potenziale entusiasmante. mattina ai membri del team. Io sul tavolo rale devi avere la leadership, la visione e Ci sono diversi livelli, ma da elemento chia- metto le mie capacità, e credo che la serie devi essere in grado di creare talento. Devi ve, Ferrari è sicuramente presente per esse- si stia evolvendo così tanto che è positivo incoraggiare l'innovazione. Queste sono le re di supporto. Abbiamo un ottimo rappor- guardarla anche dal punto di vista del busi- necessità di un leader nel creare un gruppo to con e con la FIA, e ness. Vedo profili simili al mio che sono sta- di successo". penso che muovendoci insieme avremo ti di successo".

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E' questo il futuro modello di leader- Alcuni sostengono che Fernando ship del paddock? Più acume Alonso stia agendo da Team Manager imprenditoriale e meno benzina nel- occulto. E' così? le vene? "E' vero, tutti sono leader in Ferrari. Tutti "Facciamo attenzione... io ho molta benzi- gestiscono il team, includendo Fernando, e na nelle vene! Ho lavorato in Ferrari negli tutti devono portare idee. Sì, abbiamo una ultimi 15 anni e ho respirato Formula 1 sin struttura organizzativa chiara e al momen- da quando sono stato abbastanza grande da to io sono al vertice di questa struttura". accendere la TV. Alla fine, è tutta una que- stione di capacità personali. Puoi avere suc- La forma di Kimi Raikkonen que- cesso in ogni tipo di sfida nella vita, e non st'anno suggerisce che ha bisogno di necessariamente nello stesso settore. E' la un po' di tempo per riacclimatarsi qualità delle persone la cosa più importan- con il team... te". "Adoro Kimi. E' uno dei piloti più forti. Abbiamo avuto difficoltà nel fornirgli una Il Presidente della Ferrari Luca di macchina eccezionale, ma il team lo sup- Montezemolo ha detto che sono sta- porta e, vedendo le gare in Belgio e Unghe- te gettate le basi del prossimo ciclo di ria, lui c'è". successi. Quali sono queste basi? "Stiamo lavorando duramente per fare in Rimarrete con i due piloti che avete modo che la Ferrari rimanga in futuro l'au- per il 2015? torità che è ora nel mondo delle corse. Che "Sicuramente". sia un team vincente in ogni aspetto del motorsport, e che riesca ad eccellere in For- La Power Unit è il problema... mula 1". "Non voglio parlare di componenti indivi- duali della vettura. Non abbiamo una mac- C'è un orizzonte temporale per tor- china competitiva". nare ad essere un team vincente? "Abbiamo una strategia chiara con un'al- Dopo il Belgio, la Williams è solo a 10 trettanto chiara timeline. Come tutti i punti dalla Ferrari in campionato. Vi manager seri, bisogna fare tutto il possibi- ruberanno il terzo posto? le per accorciare i tempi. Ma la Formula 1 "Questo dovete chiederlo a loro. Osservia- non è il calcio. Non si tratta di cambiare due mo tutti i contendenti e non sono partico- giocatori e l'allenatore per vincere l'anno larmente ossessionato da quello che sta dopo. Questo è un un ambiente altamente facendo la Williams. Faremo tutto quello competitivo con l'ingegneria più sofisticata che possiamo per tirare fuori il meglio dal- al mondo e con grandi talenti che contri- la macchina e per lottare in pista". buiscono. Sappiamo di avere un enorme lavoro davanti, ma partiamo da una piatta- Ma come potrete tornare a Maranel- forma solida. Ho trovato degli asset straor- lo dopo il gran finale di Abu Dhabi se dinari. Abbiamo i piloti più di talento, una finirete quarti in campionato? tradizione di 60 anni, e l'ossessione di tor- "Io posso sempre tornare a Maranello". nare a vincere". Quali sono gli obiettivi personali per Una domanda semplice: quando tor- la stagione? nerete a vincere? "Se si parla di obiettivi personali, il primo "Dobbiamo lavorare duro ed incontreremo è la mia famiglia - numero uno - il secondo tante giornate difficili lungo la strada. Ma è Marco. Sono una persona curiosa e voglio torneremo al top. Preferisco ottenere risul- imparare da tutto quello che faccio. Poi, tati piuttosto che promettere troppo". ovviamente, riportare il team al top".

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LA STORIA IN Nelle 80 edizioni monzesi si sono scritte pagine memorabili del motorsport, che hanno alimentato il mito di una pista, nota in tutto il mondo come il “Tempio della Velocità”. Ripercorriamo questa storia, seguendo un curioso ordine alfabetico

18 L’anello della sopraelevata uno dei simboli ormai in disuso della pista lombarda

NFINITA Carlo Baffi

Monza e Gran Premio d’Italia. Un binomio pres- soché inscindibile che nasce nel secolo scorso, per la precisione nel 1922, anno della 2^ edizio- ne del Gran Premio tricolore per monoposto da Grand Prix. L’anno prima, la manifestazione aveva fatto il suo esordio sul circuito di Monti- chiari nei pressi di Brescia. In futuro, solo in altre quattro occasioni, il Gran Premio non si correrà a Monza. A Livorno (1937), a Milano (1947), Torino (1948) e Imola (1980).

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A, COME ALTA VELOCITÀ La pista sopraelevata è senza dubbio un È datato 2006 l’ultimo successo simbolo di Monza, così come la Tribuna di a Monza Centrale, le due Torri poste alle estremità del rettilineo d’arrivo ed il nuovo podio cir- colare sospeso sulla pista. Per la precisio- ne, una prima pista sopraelevata nacque nel 1922, anno di costruzione dell’impian- to. Il progetto si sviluppava infatti su due piste, una stradale ed una di alta velocità che si intersecavano tra loro, per una distanza complessiva di 10 km. Scomparsa nel 1938 a seguito di un rinnovamento, l’anello di alta velocità tornò alla ribalta nel marzo 1955, quando l’ingegner Giuseppe Bacciagaluppi, direttore dell’Autodromo, manifestò la necessità di effettuare prove tecniche e tentativi di record. Realizzato in soli sei mesi, l’anello di alta velocità fu tea- tro delle edizioni del ’57 e ’58 della “500 Miglia di Monza” e di quattro G.P. d’Italia, fino al 1961. Bandita alle monoposto di F.1, la sopraelevata ospitò negli anni a seguire le competizioni tra i prototipi fino al totale abbandono, per motivi di sicurezza.

20 gia, accade l’incredibile. Dalla rossa guida- ta dal francese , si stacca la mini- telecamera montata sul profilo laterale del- l’ala posteriore, che come un proiettile cen- tra in pieno la sospensione anteriore della L’ultima vittoria di un pilota italiano sulla pista monzese risale al 1966 con Ferrari del compagno . Per l’austriaco gara finita e tanta paura. Per Alesi invece continua la cavalcata in solita- rio verso il traguardo. Troppo bello per B, COME BRIVIDI D, COME DELUSIONE essere vero. A 7 tornate dal termine, un Numerosi incidenti, fortunatamente senza E’ l’11 settembre 1983, quando in pole posi- cuscinetto della ruota posteriore andato in conseguenze per i piloti, sono rimasti nella tion parte il nostro al fiamme costringe il transalpino ad un ama- memoria degli appassionati. Nel 1981, volante della BT52 spinta dal ro ritiro. Vincerà l’inglese Johnny Herbert John Watson si schianta all’uscita della potente turbo BMW. Prima della gara, il su Benetton, al suo secondo trionfo in F.1. seconda curva di Lesmo dividendo in due team chiede al padovano di dare una mano la scocca della sua McLaren. Il nord irlan- a , suo compagno e prima dese ne esce illeso, grazie anche all’abilità guida in lotta per il mondiale, che parte solo K, COME KAISER degli avversari che riescono ad evitare i in 4^ posizione. Patrese si rifiuta, volendo Ovviamente il titolo imperiale teutonico, si detriti in pista. Nove anni dopo sarà un ben figurare nella gara di casa. Morale: la riferisce al sette volte iridato Michael Schu- altro pilota di Sua Maestà, Dereck Warwick corsa dell’italiano durerà solo due passag- macher. Il tedesco è infatti il pilota che con- a vivere attimi terribili. Al termine del pri- gi causa rottura del motore, mentre Piquet ta più vittorie nel Gran Premio d’Italia: ben mo giro, esce alla Parabolica. La sua Lotus- vincerà la gara. Decisamente amaro il Gran cinque. Il primo trionfo è datato 1996, al Lamborghini si distrugge contro le barrie- Premio del 1999 per il finlandese Mika primo anno con la rossa. Seguono poi le re e ritorna in pista capovolta. Nemmeno il Hakkinen, che scatta dalla pole forte di una affermazioni targate 1998, 2000, 2003 e tempo di arrestare la folle corsa che il pilo- McLaren-Mercedes che fa il vuoto sin dal- 2006. Nella corsa del 2003 a bordo della ta sgancia le cinture, esce dall’abitacolo e si le prime battute. Ma la marcia trionfale del F2003 GA, Schumi fece registrare il record precipita ai box, rincorso ed intervistato al battistrada, a caccia del secondo titolo della media in gara, 247,585 km/h. volo da Ezio Zermiani, per salire sul mulet- mondiale si arresta improvvisamente al to e ripartire al secondo start. Altro brivido 30° passaggio, quando nell’affrontare la M, COME MONDIALI è targato Minardi nel 1993, quando all’ul- prima variante, Hakkinen inserisce la mar- Sono ricordi indelebili i mondiali vinti dal timo giro Christian Fittipaldi, nipote del cia sbagliata, s’intraversa e finisce fuori Cavallino a Monza. Su tutti citiamo quelli di grande Emerson, tampona il compagno pista. Una volta uscito dalla vettura, il fin- Lauda e Scheckter. E’ il 7 settembre 1975 Pier Luigi Martini in piena velocità sul ret- nico getta a terra i guanti e corre verso il quando su , grazie al tilineo di fronte ai box. La monoposto del bosco, dove gli occhi indiscreti della TV e 3° posto dietro a Fittipaldi e al compagno brasiliano decolla e dopo aver compiuto un l’obiettivo del fotografo Ercole Colombo, lo Regazzoni, riporta il titolo iridato a Maranel- looping atterra sulle quattro ruote sfioran- scovano in preda ad una crisi di pianto. lo, 11 anni dopo quello di Surtees. Quattro do la vettura gemella. Sono attimi di terro- stagioni dopo, il 9 settembre 1979, il sudafri- re, ma il pilota è incolume. I, COME ITALIA cano trionfa davanti all’altra Il 4 settembre 1966, è rimasta una data sto- Ferrati 312T4 del canadese . C, COME CHAMPAGNE rica per i colori italiani a Monza. Il torine- Il Cavallino è di nuovo mondiale. E’ un aneddoto curioso quello che Clay se Ludovico Scarfiotti firma il successo al Regazzoni racconta in merito al G.P. d’Ita- volante della F1, grazie anche P, COME POLE POSITION lia del 1971. Malgrado parta in quarta fila ad un ottimo gioco di squadra messo in atto Il 1982 è uno degli anni più neri per la Ferra- con l’8° tempo, il ticinese scommette con dal compagno , l’inglese Mike Parkes. A 14 ri. Alla tragica scomparsa di Gilles Villeneu- un amico ticinese, che alle curve di Lesmo anni dal trionfo di su Ferra- ve a Zolder, si aggiunge il grave incidente che transiterà in prima posizione al primo giro: ri, un altro italiano torna sul gradino più ad Hockenheim pone fine alla carriera del in premio, una bottiglia di champagne. La alto del podio nel G.P. d’Italia. Da allora, francese . Viene così ingaggiato partenza viene ancora data manualmente nessuno pilota tricolore riuscirà più ad un altro francese, , purtrop- con la bandiera a scacchi e Regazzoni sa che affermarsi nel G.P. di casa. L’ultima pole po alle prese con problemi cervicali e per il il direttore di gara Gianni Restelli è solito position firmata da un italiano, risale inve- G.P. d’Italia, Ferrari decide di affiancargli un calare il drappo dopo che le sole monopo- ce al 1986, quando il milanese Teo Fabi valido compagno. La scelta ricade su Mario sto della prima fila si siano fermate nelle sigla il miglior tempo in qualifica con la Andretti, italo-americano già pilota della ros- loro piazzole sulla griglia. Così, rallentando Benetton B186, spinta dal motore BMW. sa nel biennio ’71-’72, con la quale vinse nel giro di ricognizione, Clay si presenta al all’esordio in Sud Africa. Andretti varca i can- via ancora in movimento e quando la cor- J, COME JELLA. celli di Monza a bordo di una Rolls-Royce, sa parte, guadagna parecchie posizioni pre- Solitamente si tende a nominarla il meno accolto calorosamente dai tifosi del Cavalli- sentandosi sulla sua Ferrari alla curva possibile, onde farla comparire, ma è diffi- no e una volta salito sull’ottima 126C2 Tur- Grande, in seconda posizione dietro alla cile sintetizzare con un'altra parola quanto bo, mantiene fede al soprannome di “Piedo- BRM del connazionale Siffert. Ricordando- accaduto alla Ferrari nel Gran Premio del ne”. Nelle qualifiche del sabato, compie un si della scommessa, il ferrarista tira una 1995. Al 32° giro, mentre le 412T2 sono al giro da manuale, stampando il tempo di staccata al limite sopravanzando il batti- comando ed i ferraristi sognano la doppiet- 1’28”473 che gli garantisce la pole position. strada e vincendo la bottiglia in palio. ta, in prossimità della variante della Rog- L’ultima della sua gloriosa carriera. 21 FORMULA 1 ANTEPRIMA MONZA

rari, di cedere la monoposto all’argentino alquanto provato dalla vecchia, il Drake, R, COME RIMONTA per consentirgli di restare in gioco nel mon- rimaneva una figura carismatica all’inter- Nonostante la vittoria dell’inglese John diale; ma il romano dice no. Quando ormai no della scuderia di Maranello. La prima Surtees, che sigla l’unica affermazione sta- Fangio pare rassegnato a dover gettare la fila è ovviamente occupata dalle monopo- gionale della Honda, il protagonista del spugna, Collins rientra ai box e gli cede il sto bianco-rosse di Ayrton Senna e Alain G.P. d’Italia del 1967, è lo scozzese Jim volante della sua 555. Il sudamericano tor- Prost, subito dietro le Ferrari di Gerhard Clark. Il due volte iridato, parte dalla pole na così in pista, piazzandosi 2° alle spalle Berger e . Pare una gara al volante della Lotus 43, ma al 13° giro di Moss e conquistando la sua 4^ corona dall’esito scontato, ma qualcosa cambia, deve riparare ai box per sostituire una gom- iridata. Collins, 25 enne, confida nella pos- quando Prost viene tradito dal motore al ma. Malgrado rientri in pista staccato di un sibilità poter ancora togliersi grandi soddi- 34° giro. Senna prende il comando con un giro dal leader Graham Hill, da vita ad una sfazioni. Purtroppo perderà la vita solo due buon margine sulle Ferrari, ma inizia a ral- forsennata rimonta che al 62° passaggio gli anni dopo, in un tragico incidente al Nur- lentare il ritmo, quasi temesse lo stesso permette di riprendere il comando della burgring, nel G.P. di Germania. problema accaduto a Prost. Si arriva così al gara. Il destino però è ancora in agguato e penultimo passaggio; nel tentativo di dop- mentre affronta l’ultimo giro, Clark resta T, COME TRIONFI... piare la Williams di Jean-Louis Schlesser, senza benzina e termina al 3° posto, supe- chiamato all’ultimo per sostituire Mansell, Tra i tantissimi trionfi andati in scena nel- rato da Surtees e Brabham. Ma una volta le monoposto si urtano in prima variante e le edizioni del G.P. d’Italia a Monza, ce n’è sceso dalla monoposto, viene portato in quella del brasiliano finisce ko. La doppiet- uno che con molte probabilità ha un sapo- trionfo dai tifosi come fosse il vero trionfa- ta firmata da Berger e Alboreto fa esplode- re particolare per i tifosi della Ferrari. Fac- tore. re una festa che mancava dal ’79. Senna ciamo qualche passo indietro fino al 11 set- commenterà così l’accaduto:” Forse dall’al- tembre del 1988. In una stagione che vede to, qualcuno ha voluto che vincessero le S, COME SPORTIVITÀ la McLaren Honda dominare in lungo e in Ferrari.”. 2 settembre 1956. La gara di Monza è fon- largo il campionato, la Ferrari si presenta a damentale per l’assegnazione del titolo iri- Monza, ancora colpita dalla scomparsa del dato, che vede in lizza Jean Behra, Juan suo fondatore, , avvenuta il 14 ...MA ANCHE TRAGEDIE Manuel Fangio e Peter Collins. Il primo è agosto. Sebbene negli ultimi anni fosse Purtroppo nelle tante edizioni del Gran francese e corre sulla , l’argentino Premio d’Italia, non sono mancate le trage- e l’inglese sono invece piloti del Cavallino. die. La prima vittima della pista monzese è Partito dalla pole, Fangio torna ai box dopo Ugo Sivocci, che al volante dell’Alfa Romeo 20 giri tradito dal motore. Ai box della ros- P1 perde la vita il 7 settembre 1923 nel cor- sa viene chiesto a Musso, altro pilota Fer-

22 so delle prove di quello che venne ufficial- zie al pronto intervento dell’antincendio, il operai. Altro primato si registra il 5 set- mente denominato 1° G.P. d’Europa. Cin- pilota viene estratto dai rottami cosciente, tembre del 1971, quando all’ultimo giro si que anni dopo è la volta di Emilio Materas- ma con alcune fratture alle gambe. Resta presentano appaiati sul rettilineo d’arrivo si su Maserati, la cui uscita di pista causa coinvolto nel botto anche l’idolo di casa Vit- cinque concorrenti in lotta per la vittoria: 27 morti e 21 feriti. Nel ’33 perdono la vita torio Brambilla, che perde conoscenza sono gli inglesi Peter Gethin e Mike Hail- ben tre piloti, Giuseppe Campari, Baconin dopo esser stato colpito al capo da una wood, il francese François Cevert, il neo- Borzacchini ed il nobile polacco Stanislas gomma. Se il monzese si rimetterà al più zelandese Howden Ganley e lo svedese Czaykowski. Nel 1955, per la precisione il presto, lo svedese si aggraverà durante il Ronnie Peterson. La spunta Gethin su 26 maggio, una tragica e misteriosa uscita ricovero a Milano e gli sarà fatale un’embo- BRM alla media di record di 242,620 di pista sarà fatale ad Alberto Ascari, men- lia grassosa. E arriviamo al 10 settembre km/h. La cinquina taglia il traguardo rac- tre compie alcuni giri sulla Ferrari 750 2000, quando dopo la partenza le vetture chiusa in un solo secondo. A tempo di Sport dell’amico Castellotti. Drammatico il giungono lanciate alla Roggia ed entrano in record, è da considerarsi anche il recupe- G.P. del 1961. Al termine del secondo pas- contatto. Nella mischia volano parti di ro del campione austriaco Niki Lauda, che saggio, in prossimità della staccata della monoposto come proiettili. Dalla Jordan nel 1976 torna in pista a Monza a soli 40 curva Parabolica, la Lotus di Clark urta la del tedesco Heinz Harald Frentzen si stac- giorni dal terribile incidente occorsogli al Ferrari di Wolgang Von Trips facendola ca una ruota, comprensiva del gruppo pin- Nurburgring, in cui rimane gravemente decollare tra il pubblico assiepato a bordo za-freno e si abbatte su Paolo Gislimberti, ustionato. I giri più veloci sono invece pista. Perdono la vita 14 spettatori ed il un volontario della CEA in servizio dietro detenuti da al volante campione tedesco. Nove anni più tardi, le barriere. Vani risulteranno i soccorsi della Ferrari. Sua infatti la pole record del mentre si svolgono le qualifiche del sabato, portati dai medici rianimatori. 2003, con 1’20”089 ed il giro più veloce la Lotus-Ford di Jochen Rindt, vola fuori siglato nel G.P. del 2004, con 1’21”046. pista all’imbocco della Parabolica, causa un V, COME VELOCITÀ Per quanto concerne la velocità di punta, cedimento meccanico. Uno schianto fatale E’ sempre stata una peculiarità della pista il colombiano Juan Pablo Montoya ha toc- che non lascerà scampo all’austriaco, a cui brianzola. Il disegno del tracciato con i lun- cato i 372,2 km/h con la McLaren Merce- verrà assegnato il titolo iridato postumo. ghi rettilinei ha permesso alle vetture di des MP4/20 nel corso dei test privati del Nuova tragedia nel 1978, durante le fasi di raggiungere medie elevatissime. Logico 24 agosto 2005; record però non ufficia- partenza, quando all’imbuto della prima quindi l’appellativo di “Tempio della Velo- le. Sempre dello stesso anno e con la stes- variante si presentano troppe vetture. cita’”. Il primo record viene addirittura sa monoposto, è invece la punta massima Alcune di esse entrano in collisione e ne stabilito nell’anno di nascita, il 1922. raggiunta dal finlandese Kimi Raikkonen, scaturisce una paurosa carambola. La L’impianto viene infatti costruito in soli che in gara ha fatto registrare i 370,1 Lotus di Ronnie Peterson s’incendia e gra- 110 giorni, grazie al lavoro di oltre 3.500 km/h.

Juan Pablo Montoya detiene il record di velocità ottenuto nel 2005 a 372,2 km/h con la McLaren

23 FORMULA 1 ANTEPRIMA MONZA TUTTI GLI ORARI DEL GPD’ITALIA

24 VENERDI’ 5 SETTEMBRE 2014 10.00 – 11.30 F.1 – PROVE LIBERE – 1^ SESSIONE 12.00 – 12.45 GP2 - PROVE LIBERE 14.00 – 15.30 F.1 – PROVE LIBERE - 2^ SESSIONE 15.55 - 16.25 GP2 – QUALIFICA 16.45 – 17.30 PORSCHE MOBIL 1 SUPERCUP – PROVE LIBERE 17.50 – 18.35 GP3 - PROVE LIBERE

SABATO 6 SETTEMBRE 2014 09.45 – 10.15 GP3 – QUALIFICA 11.00 – 12.00 F.1 – PROVE LIBERE – 3^ SESSIONE 12.25 – 12.55 PORSCHE MOBIL 1 SUPERCUP – QUALIFICHE 14.00 – 15.00 F.1 – QUALIFICA 15.40 – 16.45 GP2 – GARA 1 (30 giri, o 60 minuti) 17.20 – 17.55 GP3 – GARA 1 (17 giri, o 30 minuti)

DOMENICA 7 SETTEMBRE 2014 09.25 – 10.00 GP3 – GARA 2 (17 giri, o 30 minuti) 10.35 – 11.25 GP2 – GARA 2 (21 giri, o 45 minuti) 11.45 – 12.20 PORSCHE MOBIL 1 SUPERCUP – GARA (14 giri, o 30 minuti) 14.00 F.1 – GRAN PREMIO D’ITALIA (53 giri, o 120 minuti)

25 IL GIALLO

26 Domenica 16 settembre 2001 si corre uno stranissimo GP d’Italia, con il mondo intero ancora sotto choc per i drammatici attentati che hanno colpito gli Stati Uniti cinque girni prima, e con il paddock in apprensione per lo stato di salute di Alex Zanardi vittima del tremendo incoidente del Lausitzring.

Carlo Baffi do pomeriggio si diffonde una drammati- mortalmente Paolo Gislimberti, un addet- ca notizia. Sul circuito tedesco del Lausitz, to all’antincendio che stazionava a bordo Quando la F.1 sbarca a Monza per dispu- nel corso di una gara della Formula Cart pista. Per cui con gli animi poco sereni, tare il Gran Premio d’Italia 2001 è ancora americana, Alessandro Zanardi è rimasto affrontare le due curve in piena bagarre sotto choc, come del resto tutto il mondo, vittima di gravissimo incidente. Durante il rappresenterebbe un rischio possibilmen- per i drammatici attentati dell’11 settem- 143° dei 154 giri previsti, l’italiano (leader te da evitare. Una soluzione che dovrebbe bre che hanno colpito gli Stati Uniti provvisorio della corsa) rientra per il pit- essere ufficializzata intorno a mezzogior- d’America. Il Circus è pervaso da non poca stop; purtroppo i meccanici hanno proble- no, in un documento firmato da quasi tut- tensione, al di là dell’aspetto morale e psi- mi col rifornimento, Zanardi riparte in ti i piloti. Già, quasi, perché uno di loro è cologico, incombono gli obblighi profes- fretta quando ancora fuoriesce benzina dal contrario. “E’ una persona molto bassa” sionali, che per certi versi ti aiutano a tor- bocchettone. Percorre lentamente la pit- dice ai cronisti un polemico Schumi. I dub- nare velocemente alla normalità. Dunque, lane, ma improvvisamente perde il con- bi riguardo a Montoya vengono presso lo show deve continuare e l’imminente trollo della sua Honda-Reynard al cancellati, perché l’indiziato esce allo sco- G.P. americano in programma a fine mese momento di accelerare per rientrare in perto, è Jacques Villenueve. A detta del nel catino di Indianapolis è divenuto un pista. La vettura finisce in testa coda, arri- canadese, è ormai troppo tardi per pren- problema delicato. Team, Ecclestone e Fia vando lentamente in pista mentre soprag- dere una simile decisione e che occorreva s’interrogano se sia il caso di affrontare giunge a circa 320 km/h la Ford-Cosworth pensarci il giovedì precedente la gara. Nel ugualmente la trasferta con tutti i possibi- del canadese Alex Tagliani. Lo schianto è frattempo anche il patron del Circus Ber- li problemi logistici del caso, visto che negli inevitabile e l’auto di Zanardi di spezza nie Ecclestone è impegnato febbrilmente a USA l’allarme terrorismo è ai massimi all’altezza delle ruote anteriori. La corsa parlare con tutte le parti in causa, soste- livelli. Una decisione politica da prendere viene immediatamente sospesa, il bolo- nendo che non vi è alcun nesso tra i sor- in fretta, non trascurando anche il lato eco- gnese viene estratto vivo dalle lamiere, ma passi in pista e gli attentati americani. Alla nomico. Per quanto concerne invece la in condizioni critiche. Trasportato in un giornalista Rai Federica Balestrieri, che gli gara monzese, gli organizzatori hanno ospedale vicino a Berlino, gli vengono chiede un parere sull’iniziativa di Schumi, annullato tutte le manifestazioni collatera- amputate entrambe le gambe e viene man- risponde telegrafico:” Dice solo spazzatu- li e sul podio non ci sarà alcun festeggia- tenuto in coma farmacologico. ra (rubbish - ndr.)” A fare fronte comune mento, in segno di partecipazione al dolo- con “Mister E”, si aggiungono anche alcu- re della comunità internazionale. E’ stato PILOTI DECISI ni team principal, primi fra tutti Craig Pol- rivolto perfino un invito ai tifosi che si lock della BAR, scuderia di Villeneuve che recheranno in autodromo, a mantenere un A FERMARSI dichiara alla TV: “Non vogliamo fare una atteggiamento di sobrietà consono al deli- processione al via. La 1. chicane non è peri- cato momento. Un episodio tremendo che scuote ulterior- colosa visto che è stata omologata (bene- mente il paddock di Monza. L’atmosfera stare dato dal sindacato piloti – ndr.) e poi SOBRIETÀ che si respira la domenica mattina è deci- una partenza con vetture lente e veloci samente pesante e una volta terminato il sarebbe ancora più pericoloso. “Sulla stes- IN AUTODROMO warm-up, l’alta tensione mista alla paura sa linea sono altri direttori sportivi come esplode. Sono circa le 11, quando inizia a Walkinshaw della Arrows, Stoddart della Dal canto loro, anche le scuderie danno un diffondersi la voce che i piloti stiano viven- European Minardi e Flavio Briatore. Il segno tangibile; la Ferrari schiera le sue do un forte momento di disagio e che boss della Benetton-Renault ribadisce due monoposto senza alcuno sponsor sul- intendano prendere un’iniziativa in meri- infatti: “Se c’era un problema, dovevamo la livrea rossa e con il musetto colorato di to alla regolare disputa del Gran Premio. parlarne giovedì. Ora non si possono cam- nero in segno di lutto. Sull’airscope delle Ma che sta succedendo? Emerge che biare le regole del gioco e i piloti non devo- Jordan spicca la bandiera a stella e strisce, Michael Schumacher, Trulli e Coulthard no decidere da soli senza sentire prima i mentre quello delle Jaguar è colorato di (rappresentanti del sindacato piloti) inten- loro datori di lavoro”. nero. Nonostante il venerdì faccia notizia dano proporre di compiere 3 giri e poi di l’annuncio del ritiro dalle competizioni a fermarsi. Una proposta che però viene fine stagione del due volte iridato della bocciata nel briefing allargato agli altri ALESI ATTACCA McLaren Mercedes, il finnico Mika Hakki- concorrenti e che viene sostituita dalla BRIATORE nen, continuano a tenere banco nel pad- richiesta di non darsi battaglia in parten- dock le questioni legate al G.P. americano. za, fino alle prime due chicane; dopodiché In effetti però emerge che in settimana Le qualifiche del sabato vedono prevalere il G.P. si svolgerà regolarmente. La memo- alcuni piloti come i fratelli Schumacher e il colombiano Juan Pablo Montoya che al ria dei piloti torna indietro di un anno, lo stesso Villeneuve non avrebbero volu- volante della Williams-Bmw, sigla la pole quando alla seconda variante si verificò to correre; il canadese sarebbe arrivato position precedendo le Ferrari di Barri- una terrificante carambola in cui una ruo- addirittura con l’ultimo aereo, ma a fron- chello e Michael Schumacher. Ma nel tar- ta decollata dalla Jordan di Frentzen colpì te di nessuna iniziativa si sarebbe poi

27 convinto a disputare la gara. Da qui la sua Premio si svolgerà normalmente. Eccle- Un week-end decisamente da dimentica- irremovibilità che ora mina l’unità del stone ispeziona comunque la truppa sul re per Schumi, visto anche il fallimento fronte dei piloti, che con le possibili ritor- rettilineo, assicurandosi che non ci siano politico, che forse mette un po’ in dubbio sioni minacciate dai manager di cui ripensamenti dell’ultim’ora. il suo carisma nel paddock. Comunque, sopra, è andato spaccandosi definitiva- quando si spengono i semafori, i piloti mente. E proprio su questo argomento, ALLA FINE delle prime file pare tengano fede a quan- Jean Alesi pilota in forza alla Jordan, to chiesto dal tedesco, adottando un cer- attacca direttamente Briatore: “Voleva- VITTORIA PER MONTOYA to fair-play. Ma dalle retrovie c’è invece mo essere corretti in partenza, senza chi parte a razzo, come Button, il quale aggravare una situazione carica di tensio- Pare che una volta di fronte a Montoya, piomba alla staccata della prima varian- ne. Purtroppo delle persone come Briato- l’abbia incitato dicendogli: “Ragazzo vai. te frenando al limite e centrando in pie- re, si permettono di minacciare i propri Questa è una gara!” Per contro, Schuma- no l’incolpevole Trulli. Forse le minacce piloti che se non partono normalmente, cher non si da ancora per vinto, facendo di Briatore, devono esser rimaste ben non correranno il resto della stagione. il giro dei piloti e chiedendo loro di par- impresse nel cervello del giovane inglese Tutto è partito dalla Benetton e i minac- come se “fossimo tutti quanti compa- della Benetton. Il Gran Premio non vivrà ciati sono Fisichella e Button”. Secca la gni di squadra”. E’ un “Kaiser” visibil- di particolari emozioni, Montoya conqui- replica del team principal piemontese: mente turbato quello di Monza e forse sterà la sua prima vittoria in F.1, Barri- “Sappiamo tutti come è fatto Jean. Per anche un po’ scarico visto la recente con- chello sarà 2° davanti a Ralf Schumacher, fortuna il prossimo anno non sarà più in quista del suo 4° mondiale in Ungheria. mentre Michael chiuderà 4°, consolan- F.1”. L’aspra dichiarazione del pilota di , ammetterà in seguito, di aver- dosi che in fondo nessuno s’è fatto male. Avignone sancisce però il fallimento del- gli chiesto se se la fosse sentita o meno di E per quanto riguarda Indianapolis? l’iniziativa, tant’è che il famoso documen- gareggiare, chiudendo con una stoccata a Lasciata Monza, il Circus volerà oltre to alla fine non verrà mai pubblicato e Briatore: “Ho stima per un pilota che dis- oceano ed il catino dell’Indiana saluterà quando le vetture si schierano sulla gri- sente, non per chi pretende di decidere l’ultima vittoria in carriera di Mika Hak- glia, tutti sono consapevoli che il Gran senza aver mai guidato una monoposto”. kinen.

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MOTOGP GARA A SILVERSTONE

IL RITORNO DEL RE Uscendo vincitore da un duro corpo a corpo con Lorenzo a Silverstone Marquez ricorda a tutti che il sovrano assoluto della Moto GP è ancora lui, e che il mancato podio di due settimane fa a Brno non è stato altro che un calo provvisorio. Un altro terzo posto per Rossi e buone notizie anche per la Ducati

30 31 MOTOGP GARA A SILVERSTONE

Filippo Zanier

Ci sono piloti, anche ad altissimi livelli, che hanno punti deboli: alcuni sono velocissimi sul passo gara ma faticano sul giro secco, come il Valentino Rossi delle ultime stagio- ni. Altri sono inarrestabili quando vanno in fuga ma si perdono se devono affrontare la bagarre, limite che molti imputano a Daniel Pedrosa. Marc Marquez, per il momento, debolezze pare invece non averne, nemme- no quando deve fare a spallate (e non in sen- so figurato!) per prendersi la posizione. Il campione del mondo in carica lo ha mes- so in chiaro una volta di più a Silverstone, dove con un fine settimana di carattere ha fatto subito dimenticare la "crisetta" di due settimane fa a Brno. Primo in tutte le sessio- ni cronometrate, Marc ha chiuso primo anche sotto la bandiera a scacchi, piegando un Jorge Lorenzo che nulla ha potuto, nono- stante sia sembrato finalmente al massimo della forma. Un duello duro ma corretto quello tra i due, che a Marquez è servito per ribadire che non ci sono crepe nella sua scintillante armatu- ra: velocissimo in qualifica, instancabile quando si tratta di spingere al massimo in gara, il campioncino di Cervera ha messo era preso la bellezza di 1"4 dal campione del traguardo staccato di oltre 8" dal duo di una spunta anche alla voce "inarrestabile in mondo in carica. Il maiorchino ha però lavo- testa. Il bilancio del "Dottore" è complessi- fase di sorpasso". A tre giri dalla fine, dopo rato benissimo con Ramon Forcada e la sua vamente positivo, dato che anche per lui vale che lui e Jorge si erano già scambiati una vol- equipe di tecnici, e sessione dopo sessione la quanto detto per Lorenzo: con un distacco ta la posizione, Marc ha infatti piazzato l'at- sua M1 è migliorata, un trend che non si è sul giro da Marquez che al venerdì era di qua- tacco finale con una cattiveria forse inaspet- mai arrestato fino al Warm-up di domenica si due secondi quello compiuto da Valentino tata: alla curva Village, una destra stretta mattina. Con a disposizione un mezzo tecni- e dallo staff tecnico guidato da Silvano Gal- parte del complesso aggiunto nel 2011, si è camente a posto, Jorge ha potuto dimostra- busera è un mezzo miracolo, ma la gara di infilato all'interno e in uscita ha spinto il re di avere ormai capito alla perfezione come Silverstone lascia comunque un po ' di ama- rivale della Yamaha verso il margine della sfruttare le Bridgestone 2014 che lo avevano ro in bocca. Certo, Rossi è ancora terzo nel pista, arrivando al contatto. Lorenzo ha resi- messo in difficoltà nella fase iniziale della mondiale, si è avvicinato a Pedrosa e finora stito in un primo momento, ma come un stagione ed è tornato quello dell'anno scor- è riuscito a infilarsi tra i primi tre con una torero spietato Marquez lo ha infilato anco- so, cioè l'unico che può seriamente dare costanza che l'anno scorso non aveva, ma ra una volta al tornantino successivo, infi- fastidio a Marquez. L'unica nota stonata mai come a Silverstone Marquez e Lorenzo lando la sua Honda in uno spazio minusco- sono state le sue dichiarazioni dopo il podio, sono sembrati di un'altra categoria. Rossi lo e costringendo Jorge a rialzarsi dalla pie- in cui ha dato la colpa della sconfitta all'in- sostiene di avere "bruciato" la gomma poste- ga per evitare di essere travolto. Una forza feriorità tecnica della Yamaha e ha invitato riore per cercare di recuperare sui due riva- della natura, insomma, che da lì in poi ha fat- la Direzione Gara a seguire con più attenzio- li, dopo aver perso terreno nei primi giri lot- to passerella verso la bandiera a scacchi che ne le manovre di Marquez, ma anche questi tando con Andrea Dovizioso ed Aleix Espar- ha sancito il suo undicesimo successo stagio- sono segnali di come Jorge si stia rendendo garo, ma è il solito cane che si morde la coda: nale. conto che la prima vittoria del 2014 non è se questo accade, è perché in qualifica non più un'utopia. riesce mai ad andare oltre la seconda fila (sesto in Inghilterra), e il ritmo sul giro sec- LORENZO E YAMAHA co sembra un problema irrisolvibile. DI NUOVO AL TOP Non sta meglio Daniel Pedrosa che, dopo la ROSSI ANCORA giornata di gloria di Brno, è tornato alla nor- Lorenzo, da parte sua, non ha nulla da rim- A PODIO malità. Sull'asfalto sconnesso di Silverstone, proverarsi e a ben guardare ha più di un rovinato dalle sollecitazioni che accelerazio- motivo per essere soddisfatto della propria Se i due davanti hanno fatto il vuoto, sull'ul- ni e frenate della F.1 impongono al bitume, gara. Un secondo posto, per di più ottenuto timo gradino del podio è andato ancora una lo spagnolo non ha trovato il ritmo per tutto facendo sudare Marquez fino alla fine, era volta Valentino Rossi, felice di aver fatto il weekend, come prova il quinto posto delle un risultato semplicemente impensabile risultato su una pista che fino ad oggi non qualifiche. In gara era sembrato in grado di dopo il venerdì di prove libere, in cui le aveva mai digerito. Terzo, come a Brno e a prendersi almeno il podio, ma al dodicesimo Yamaha erano praticamente disperse e lui si Indianapolis, il pesarese ha però tagliato il giro è incappato in un "lungo" che ha per- 32 messo a Rossi di passarlo, e da lì in poi non è L'ORDINE DI ARRIVO più stato in grado di muoversi dalla quarta piazza. Una gara tutto sommato accettabile, se DOMENICA 31 AGOSTO 2014 il suo compagno di squadra non gli avesse rifi- 1 - Marc Marquez (Honda) - Honda Team - 20 giri in 40'51"835 lato 9" a parità di moto. 2 - Jorge Lorenzo (Yamaha) - Yamaha Factory - 0"732 3 - Valentino Rossi (Yamaha) - Yamaha Factory - 8"519 4 - Dani Pedrosa (Honda) - Repsol Honda - 8"694 CON DOVIZIOSO 5 - Andrea Dovizioso (Ducati) - Ducati Team - 9"238 6 - Pol Espargaro (Yamaha) - Tech 3 - 24"746 LA DUCATI CRESCE 7 - Stefan Bradl (Honda) - LCR - 26"717 8 - Andrea Iannone (Ducati) - Pramac - 26"910 Quinto posto per Andrea Dovizioso, ma a fine 9 - Aleix Espargaro (FTR Yamaha) - Forward - 33"455 gara il forlivese sorrideva come se avesse vin- 10 - Scott Redding (Honda) - Gresini - 39"094 to. La sue qualifiche straordinarie ormai non 11 - Yonny Hernandez (Ducati) - Pramac - 40"255 12 - Cal Crutchlow (Ducati) - Ducati Team - 43"207 sono più una notizia (sempre secondo in Q2 13 - Karel Abraham (Honda) - Cardion AB - 52"245 negli ultimi due GP), ma è la tenuta in gara 14 - Hiroshi Aoyama (Honda) - Aspar - 58"981 della Desmosedici GP14 che migliora sempre 15 - Alex De Angelis (FTR Yamaha) - Forward - 59"164 più, segno che il merito delle performance si 16 - Leon Camier (Honda) - Aspar - 1'05"680 sta spostando dalle gomme morbide "Open" 17 - Michael Laverty (PBM) - Bird - 1'10"939 18 - Danilo Petrucci (ART) - Ioda Racing - 1'16"834 al complesso motore telaio. Abbastanza per 19 - Hector Barbera (Avintia) - Avintia - 1'16"904 sperare in un cambio di passo definitivo, 20 - Mike di Meglio (Avintia) - Avintia - 1'34"939 anche perché ad Alcaniz (cioè fra due GP) 21 - Broc Parkes (PBM) - Bird Motorsport - 1'38"442 debutterà la GP14.5, un modello intermedio 22 - Bradley Smith (Yamaha) - Tech 3 - 1 giro tra la moto di quest'anno e la GP15 che Duca- Ritirati ti porterà in pista la prossima stagione. 2° giro - Alvaro Bautista Ad averla a disposizione dovrebbero essere Dovizioso e Andrea Iannone, quest'ultimo Il campionato piloti protagonista di un weekend reso complicato 1.Marquez 288; 2.Pedrosa 199; 3.Rossi 189; 4.Lorenzo 157; 5.Dovizioso 129; 6.A.Espargaro 92; 7.P.Espargaro 88; 8.Iannone 81; 9. Bradl 74; 10. Smith 65. da una caduta in qualifica. Difficile che inve- ce la nuova moto venga messa a disposizione di Cal Crutchlow, in partenza verso la LCR di Lucio Cecchinello nel 2015 e autore di una pre- stazione opaca anche sulla pista di casa.

Un ritrovato Lorenzo ha tentato fino all’ultimo di contrastare la rimonta vincente di Marquez

33 INDYCAR IL CAMPIONE

IL BATTERISTA VOLANTE Il pilota australiano arrivato tardi all’automobilismo, e con il sogno di diventare musicista in un gruppo rock, è riuscito ad imporsi dopo anni di cocenti delusioni

34 35 INDYCAR IL CAMPIONE Così Will Power in IndyCar Stagioni 7 Gare 110 Pole Position 38 Vittorie 22 Punti 3285 Titoli 1

Power con la moglie Liz

36 Marco Cortesi ce e un popolare comico che gira l'Austra- cente della scuderia del Capitano. Anche se lia in tour e che alla bandiera a scacchi sì è il titolo dovuto aspettare il 2014 tra diffi- Liz Power non ha visto un solo giro della lanciato urlando per le strade di Toowoom- coltà sugli ovali e l'innata capacità di gara che ha regalato a suo marito Will il pri- ba. A ben vedere, neanche Will all'inizio Power nel complicarsi la vita da solo. Da mo titolo IndyCar in carriera. Dopo averlo pensava di fare il pilota sul serio. Il suo sempre folle ed estroverso, ha sempre visto già tre volte perdere l'occasione all'ul- sogno è sempre stato quello di diventare pagato una scarsa solidità caratteriale, timo appuntamento della stagione, non ne batterista in una rock band. Ma mentre sicuramente spettacolare per chi guarda, ha voluto sapere. Con una cuffia in testa, si lavorava per l'azienda di famiglia, le prime ma foriera di grandi delusione. Lo step è limitata a stritolare per oltre due ore e esperienze a quattro ruote l'hanno portato decisivo è stato l'acquisire la competenza e mezza una povera bottiglietta d'acqua su un'altra strada. Iniziando piuttosto tar- la necessità necessarie per restare al verti- ascoltando le conversazioni col muretto. di rispetto agli standard attuali, e anche a ce su ogni tipo di pista. E l'anno "di pausa" Marg Power è invece restata in hospitality quelli di allora, Will ha debuttato con le nel 2013, senza essere tra i candidati al per quasi tutto il tempo, spostandosi in pit- ruote scoperte a 20 anni, conquistando vit- titolo, gli ha permesso di concentrarsi su lane solo quando il figlio era ormai pratica- torie in , Formula Holden e sé stesso. Pur se oscurati coperti dai tanti mente sicuro del risultato. E, sicuramente, Formula 3 a dispetto dei budget risicati. errori, i risultati su sono visti. I piazzamen- dev'essere stata una soddisfazione straor- Arrivato in Europa, dopo una deludente ti e le vittorie sugli anelli sono state le com- dinaria tanto per lei quanto per il marito esperienza in Formula 3 si è messo in ponenti decisive della sua rincorsa. Condi- Bob. Lui però non era presente: pilota dilet- mostra nella World Series Renault con due ti dall'affermazione al Milwaukee Mile, la tante da sempre, era impegnato nel Queen- vittorie ed il settimo posto finale nel 2005, sua bestia nera. Il 2014 ha messo Will sland Formula Ford Championship. Dopo- nonostante quattro gare in meno disputa- Power nella condizione di entrare, a 33 tutto al cuore non si comanda, tanto che i te. Abbastanza da impressionare Derrick anni, nella vera maturità. Buttandosi sem- quattro fratelli Power, tenendo fede al Walker, che l'ha voluto per la ChampCar pre a capofitto nelle situazioni, anche trop- nome, sono tutti stati tirati su a pane e su una vettura tutta a tema australiano. Ma po, ma riuscendo ad avere quel pizzico di motori sin da piccoli ma, ciononostante, più che le vittorie in ChampCar, sono sta- continuità che nel confronto con Dario solo Will è riuscito a sfondare nel mondo te le sensazioni di Roger Penske il vero Franchitti e Ryan Hunter-Reay era dram- delle corse professionistiche. Gli altri sono artefice del Will Power che vediamo. Poche maticamente mancata. Chissà se, sfondata rispettivamente un commercialista (fin qui possibilità concesse, tutte colte al volo, una porta, si tratterà dell'inizio di una nuo- nulla di strano), un ballerino di break dan- l'hanno portato ad essere il pilota più vin- va era.

37 INDYCAR GARA A FONTANA

38 Dopo aver mancato per tre volte il titolo della serie americana il pilota più vincente del team Penske a 33 anni non ha fallito l’appuntamento con la storia POWER FINALMENTE

39 INDYCAR GARA A FONTANA

Marco Cortesi una prima annata molto difficile al team Ganassi, si è imposto davanti al compagno Scott Dixon. Pecca- E' durata anni la corsa al titolo IndyCar di Will to per come era iniziata la stagione degli "uomini in Power, e finalmente l'australiano del team Penske è rosso", tagliati fuori dalla lotta decisiva. Terzo sul tra- riuscito nell'impresa a Fontana, ridando al Capitano guardo ha terminato Ed Carpenter che, arrivato a la gioia di un campionato che mancava dal 2006. condurre la corsa, ha recuperato dopo una penalità Power ha recuperato con costanza dalle retrovie in per eccesso di velocità ai box dovuta alla rottura del cui si era qualificando, entrando comodamente nel- limitatore. Penalità e problemi ai box anche per la top-10 nelle fasi centrali della corsa. Proprio men- James Hinchcliffe, quinto alle spalle di Juan Pablo tre davanti a tutti Juan Pablo Montoya capitanava Montoya. Il colombiano, che aveva condotto buona una lotta che includeva anche il rivale principale di parte della prima metà corsa, è stato tolto dalla con- Power, Helio Castroneves. A quel punto però, il tren- tesa da un problema col weight jacker, il comando tatreenne di Toowoomba ha calato una mossa impre- che dall'interno dell'abitacolo consente di spostare il vedibile. Dopo essere uscito dai box quarto, nell'uni- peso da una parte all'altra della vettura. Ha comun- co re-start della gara ha prima "spostato" il compa- que conquistato il Trofeo AJ Foyt, premio riservato gno con enorme grinta e poi sverniciato Scott Dixon al miglior pilota su ovali dell'anno, mentre Power ha e che si erano ritrovati davanti con le portato a casa anche il premio intitolato a Mario soste. Così facendo, Power ha sicuramente consuma- Andretti per gli stradali. Solo una situazione di cau- to troppo le gomme, cosa che l'ha costretto subito a tion è da segnalare, dovuta ad un testacoda di Ryan tornare quarto, ma ha anche mostrato a Castroneves Hunter-Reay, già fuori dalla lotta al titolo sin dalle che l'unica speranza per lui era il tutto per tutto. E il libere. Gara di passione invece per Simon Pagenaud, gioco ha pagato perché ha costretto il rivale a rischia- mai a suo agio in tutta la serata dopo un botto nei re. Risultato, una penalità per aver attraversato due test collettivi e ventesimo (ultimo) al traguardo. Tra volte la linea di bordo pista in ingresso ai box, e la i più delusi anche Sebastien Bourdais e Graham perdita di un giro. A quel punto, con Castroneves fuo- Rahal, rispettivamente diciottesiomo e diciannove- ri dai giochi, Power ha potuto diligentemente torna- simo. Notevole il fatto che nonostante entrambi re nono, con una vettura che diventava sempre più abbiano dovuto saltare una gara a punteggio doppio, scorbutica con il procedere dei 250 giri in program- sia Jack Hawksworth che Mikhail Aleshin siano riu- ma. La 500 miglia dell'Auto Club Speedway è così sciti a chiudere davanti al giovane rampollo di Gra- andata a Tony Kanaan che finalmente, al termine di ham Rahal in classifica.

40 L'ORDINE DI ARRIVO SABATO 30 AGOSTO 2014 1 - Tony Kanaan ( DW12-Chevy) – Ganassi - 250 giri 2 - Scott Dixon (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 3"675 3 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) Carpenter - 7"3053 4 - Juan Pablo Montoya (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 7"9238 5 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 11"8858 6 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) – Foyt - 12"6887 7 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 16"5113 8 - Carlos Munoz (Dallara DW12-Honda) Andretti - 23"2807 9 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 28"3456 10 - Josef Newgarden (Dallara DW12-Honda) – Fisher - 32"1856 11 - Marco Andretti (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 1 giri 12 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Chevy) – Ganassi - 1 giri 13 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) – Coyne - 1 giri 14 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) – Penske - 1 giri 15 - Jack Hawksworth (Dallara DW12-Chevy) – Herta - 1 giri 16 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) – Andretti - 2 giri 17 - Sebastian Saavedra (Dallara DW12-Chevy) – KV - 2 giri 18 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Chevy) – KV - 6 giri 19 - Graham Rahal (Dallara DW12-Honda) – Rahal - 6 giri 20 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) – Schmidt - 7 giri

Ritirato 22° giro - Carlos Huertas

Il campionato 1.Power 626, 2.Castroneves 575, 3.Pagenaud 545, 4.Hunter-Reay 534, 5.Dixon 523, 6.Montoya 519, 7.Kanaan 443, 8.Bourdais 437, 9.Munoz 435, 10.Andretti 424.  HIGHLIGHTS

Tony Kanaan vincitore dell’ultima gara della stagione

MIKHAIL ALESHIN ANCORA IN OSPEDALE DOPO IL BOTTO NELLE PROVE LIBERE

Mikhail Aleshin dovrà restare ancora un po' in Indiana. Almeno una settimana in ospedale, e quindici giorni in città sotto osservazione. In un incidente nelle libere, il russo ha riportato la frattura di diverse costole, della clavicola destra, oltre che un trauma cranico e delle ferite serie al tora- ce, che hanno richiesto un intervento. Non troppo male comunque se si considerano la violenza dell'impatto e i metri di rete divelti dalla sua vettura.

41 GP2 ANTEPRIMA MONZA ATTENTI A QU Nel terzultimo appuntamento della stagione 2014 tutta l’attenzione è rivolta nella lotta di testa tra Palmer e Nasr con Vandoorne, Cecotto e il nsotro Marciello possibili outsider

La stagione entra nel vivo e la lotta tra Palmer e Nasr è sempre più accesa

42 UESTI DUE

43 GP2 ANTEPRIMA MONZA

Antonio Caruccio

Monza sarà il teatro del terzultimo appun- tamento della stagione GP2 2014, che vede la lotta tra Jolyon Palmer e Felipe Nasr per la conquista del titolo. Proprio come per la Formula 1, la GP2 gode di un pubblico brianzolo estremamente competente che apprezza anche i duelli nelle serie minori. Palmer arriverà in Italia con 210 punti con- tro i 178 di Nasr, ma è altrettanto aperta la battaglia anche per il terzo posto in cam- pionato. La medaglia di bronzo è per ora nelle mani di Stoffel Vandoorne, parte del programma Junior McLaren, accreditato della possibilità di sostituire Jenson But- ton al fianco di Kevin Magnussen, che deve guardarsi dal recupero di Johnny Cecotto. Entrambi hanno con l’Italia un forte lega- me, col belga della ART che è venuto anche questa estate a passare le sue vacanze nel Bel Paese, mentre Cecotto è in forze alla Trident di Maurizio Salvadori, autore di una delle sue più belle stagioni in GP2 che tra podi e vittorie lo ha visto imporsi tra i maggiori protagonisti della serie. La squa- dra lombarda si è affidata per la seconda vettura, dopo la prima gara in Bahrain con Axcil Jefferies, all’esperto Sergio Canama- sas, che ha come miglior week-end dell’an- no quello di Monaco, in cui ha conquistato i 22 punti che lo mantengono al sedicesi- mo posto in campionato. Tutta italiana anche la squadra dei fratelli Sovernigo, sul podio con Simon Trummer in Bahrain e con Adrian Quaife-Hobbs in Ungheria. Qualche difficoltà in più invece per il team Lazarus, che ha visto il francese Nathana- el Berthon entrare nel programma giovani della Caterham, e conquistare punti nelle ultime gara di Hockenheim e Budapest. Più travagliata l’annata di Conor Daly, sulla seconda vettura della compagine veneta, che è entrato in zona punti solo a Budapest in gara 2. Non ci si può ovviamente scor- dare di Raffaele Marciello. Il pilota e parte del Ferrari Driver Aca- demy, dopo qualche errore di troppo nella prima parte di stagione è arrivato a con- quistare la sua prima vittoria a Spa-Fran- corchamps ed è intenzionato a ripetersi nella gara di casa. Vive in Italia invece, alla coorte di Vincenzo Sospiri, Kimiya Sato. Il giapponese del team Campos, che con la Euronova ha corso negli ultimi due anni in Auto GP conquistando il titolo qualche set- timana fa al Nurburgring, ha infatti Forlì come sua base europea e cercherà di entra- re per la prima volta in stagione in zona punti.

44 Kimiya Sato

Raffaele Marciello atteso ad un’altra bella gara

Sergio Canamasas

Nathanael Berthon

Johnny Cecotto 45 GP3 ANTEPRIMA MONZA LA GP3 PARLA Ormai del tutto sconosciuta in Formula 1, la nostra lingua si fa ancora valere nelle serie minori come la GP3 dove sono numerosi i piloti cresciuto all’ombra del tricolore a cominciare da Ghiotto e Agostini

46 ITALIANO

Luca Ghiotto avrà un’altra occasione per mettersi in mostra dopo la bella impressione lasciata a Spa

47 GP3 ANTEPRIMA MONZA

Antonio Caruccio Riccardo La GP3 avrà a Monza un altro pilota italiano. Luca Agoastini Ghiotto e Trident hanno infatti rinnovato l’accor- do che li aveva legati a Spa, ed in questo modo la squadra di Maurizio Salvadori ed il vicentino si divideranno gli onori del pubblico di casa del cir- cuito brianzolo. Luca, arrivato quasi per caso all’accordo con Trident per la gara del Belgio, ha deciso di continuare visti i buoni risultati ottenu- ti. La Formula Renault 3500, dove è impegnato a tempo pieno con il team Draco, ha infatti avuto oltre un mese e mezzo di pausa, e Luca ha ben pen- sato di tenersi in allenamento, ma forse nemme- no lui immaginava di poter ottenere subito la pole position al termine della prima sessione in asso- luto nella sua carriera in GP3. Certo le condizioni meteo hanno aiutato, ma proprio l’incertezza del tempo a Spa rende maggior valore al coraggio di Ghiotto e del muretto della Trident che ha conqui- stato questo importante risultato. Al suo fianco tornerà Mitchell Gilbert, che aveva dovuto salta- re Spa per una concomitanza in Malesia, oltre che John Bryant-Meisner, rimasto fedele ai colori del- la vettura lombarda. Ghiotto però, nonostante il risultato eclatante, non è stato il primo italiano a prendere parte a questa stagione. AGOSTINI CERCA IL RISCATTO John Bryant-Meisner Il primato va infatti a Riccardo Agostini, autore di un difficile inizio nella Formula 3 Europea con Eurointernational, arrivando poi alla separazione. Da qui l’ingaggio, dalla gara di Zeltweg con Hil- mer, con cui in Germania e Gran Bretagna sono arrivate ottime performance. In Ungheria invece una battuta di arresto, con Monza che sarà il tea- tro ideale per il veneto di riscatto. L’Italia sarà anche parzialmente la gara di casa per Zam- parelli. L’italoinglese della ART infatti porta con orgoglio due bandiere sul casco, quella inglese, ma anche quella del tricolore italico, e spera di poter artigliare la prima vittoria della stagione proprio a Monza, una pista che gli è sempre piaciuta. A pochi chilometri da casa, un centinaio, anche Alex

Santiago Urrutia

Dino Zamparelli

48 Fontana. Lo svizzero gode infatti sempre di una nutrita compagine di tifosi che regolarmente scendono dal Tici- no per incitarlo, non solo ora che corre in GP3 sotto lo stendardo del Lotus Formula 1 Junior Team. È lunga tra- dizione infatti quella che vede i supporters luganese arri- vare con la bandiera svizzera ed il grifone di Tom Pryce, divenuto il simbolo di Alex, a supportarlo dal 2009 in Formula Azzurra, passando per gli anni della Formula 3, prima italiana poi Open, e della Formula 2. URRUTIA, NIEDERHAUSER E VISIOU E LA SCUOLA ITALIANA

Risiede invece in Italia, anzi ha addirittura il doppio pas- saporto, Santiago Urrutia. L’uruguagio del team Koira- nen vive infatti a Forlì, dove si allena presso il centro Dri- ver Program, sin dal suo primo arrivo in Europa alla fine del 2010 in Formula Abarth. Molto tempo in Italia lo hanno passato anche l’elvetico Patric Niederhauser, campione della Formula Abarth e poi protagonista in Formula 3, come anche il rumeno Robert Visoiu, che oltre ai campionati sopracitati, ha aggiunto anche una stagione in Auto GP col team Ghinzani.

Alez Fontana

49 LE GRIGLIE INVERTITE IL CASO

GP2 e GP3 sono gli unici contesti di alto livello in cui resta in uso l’inversione della griglia per la seconda gara del weekend, format ormai abbandonato da tutti gli altri campionati. Anacronismo anti-sportivo o misura necessaria per attirare un mercato piloti più vasto? Ecco cosa ne pensano i protagonisti LOGICA IN 50 Il via della gara 2 a Spa NVERTITA 51 LE GRIGLIE INVERTITE IL CASO

Filippo Zanier utilizzato ma anche universalmente accet- del fine settimana. Anche per questo, pro- tato dal paddock e dagli appassionati: nel babilmente, la passione dei paddock per In principio fu l'ETCC, il Campionato Euro- 2008 Patrick Head rivelò alla BBC che la griglia invertita è andata via via spe- peo Turismo. Ben prima di trasformarsi in avrebbe visto bene il sistema come un gnendosi. La prima ad abbandonare il un Mondiale (passaggio che avvenne nel modo per ravvivare le gare in Formula 1 e sistema, dopo che lo aveva già modificato 2005) la serie organizzata da Eurosport e l'anno successivo l'ormai defunta FOTA per tutelare almeno i primi otto piloti del- dalla KSO di Marcello Lotti fu la prima a rivelò che in un sondaggio effettuato su un la qualifica, fu la World Series by Renault, introdurre, nel lontano 2002, il concetto di campione di 8500 fan, l'adozione della gri- che dalla stagione 2010 passò al formato griglia invertita. A Magny-Cours, gara di glia invertita aveva incontrato il favore di attuale, con una qualifica per ognuna del- apertura del campionato, i primi sei classi- circa un terzo dei votanti. le due gare. La F.3 ci ha messo un po' di ficati di gara 1 si schierarono in ordine più, ma alla fine l'ha seguita: già nel 2012, inverso al via di gara 2, col resto del grup- RISULTATI DECISI l'anno in cui FIA F.3 European Champion- po alle spalle secondo l'ordine d'arrivo del- ship e F.3 Euroseries si trovarono a con- la corsa precedente. La nuova norma non DALLA FORTUNA vivere, ai fini della sua speciale classifica riuscì a fermare il dominio delle Alfa 156 la FIA decise di ignorare gara 2, proprio GTA, che con Fabrizio Giovanardi e Nicola Insomma, a sette stagioni di distanza dalla quella in cui si utilizzava l'inversione del- Larini spadroneggiarono praticamente per prima esperienza, ad appena quattro dal- la griglia. Un segnale significativo cui nel l'intera stagione, ma senza saperlo i prota- l'entrata nel mondo delle monoposto, vede- 2013, una volta in totale controllo, la gonisti di quel campionato furono i pionie- re l'ottavo classificato di gara 1 partire dal- Federazione Internazionale ha fatto ri di un format che negli anni successivi ha la pole nella corsa successiva era diventato seguire un netto cambio di rotta con gli cambiato faccia al motorsport. perfettamente normale. schieramenti decisi dal giro più veloce Si potrebbe obiettare che c'è poco di nor- della Q1 (gara 1) e rispettivamente dal pri- male in un sistema che ignora la regola logi- mo e secondo miglior giro della Q2 (gara LA PRIMA VOLTA IN GP2 ca secondo cui chi è più veloce deve stare A IMOLA NEL 2005 davanti ma, a ben guardare, non è lo stra- volgimento dei valori sportivi più basilari il Non ci volle molto, infatti, perché l'idea solo difetto della griglia di invertita. Quel- facesse proseliti: la volta delle ruote scoper- lo che davvero rende il sistema particolar- te arrivò nel 2005, quando Bruno Michel mente ingiusto (e ormai indigesto ai più) è decise di sposare con entusiasmo il format il modo in cui lega indissolubilmente il della griglia invertita per la neonata GP2, risultato di gara 1 a quello di gara 2, una individuandola come metodo ideale per vera condanna se la dea bendata decide di attirare piloti dai grandi budget ma dal voltarti le spalle nella prima corsa del wee- talento meno cristallino, calamitati dalla kend. Lo sanno bene sia Luca Ghiotto che possibilità di cogliere qualche bel risultato. Stefano Coletti, che proprio a Spa lo hanno Abbinata a una gara 2 più corta e a un pun- provato sulla propria pelle: sul circuito bel- teggio ridotto, la "reverse grid" raccolse ga il pilota vicentino ha debuttato in GP3 consensi nel paddock, dove i team di secon- con il team Trident e lo ha fatto alla gran- da fascia apprezzarono la possibilità di dare dissima, staccando la pole in qualifica. In risalto ai propri sponsor con podi e vittorie gara 1, però, una scelta sbagliata di gomme che difficilmente avrebbero colto altrimen- e una foratura lo hanno relegato al diciot- ti. tesimo posto. Risultato? Partenza dalla Un anno soltanto, e nella scia della GP2 nona fila in gara 2, e weekend rovinato. A seguì la F.3 Euroseries: nel 2006, passan- Coletti è andata poco meglio: un'uscita di do alla qualifica singola in luogo delle due pista per evitare una manovra assurda di che si tenevano fino all'anno precedente, la Canamasas lo ha costretto al ritiro in gara serie organizzata dal DMSB si decise ad 1, e di conseguenza a partire dalla decima adottare la griglia invertita per gara 2. La fila per la Sprint Race. Il monegasco è sta- F.Renault 3.5 seguì nel 2007 con l'inversio- to bravissimo a recuperare fino alla settima ne dei primi 10, e ovviamente non poté esi- piazza ma con quel ritmo, fosse partito dal- mersi la GP3, fin dal debutto nel 2010. Con la posizione che meritava, avrebbe avuto il tempi diversi, nel frattempo, la stessa cosa podio alla tranquillamente alla propria si verificò in svariati campionati nazionali: portata. in Italia, tanto per restare a casa nostra, la Quelli di Ghiotto e Coletti sono solo due adottarono sia il Tricolore di F.3 che la tra gli esempi più recenti, ma negli anni Adam Carroll F.Abarth. da un campionato all'altro sono stati deci- vincitore della prima gara Un'invasione in piena regola, insomma, ne e decine i piloti che hanno buttato via “reverse” della GP2 che in cinque anni vide la griglia invertita interi weekend (e quindi preziose risorse) diventare un format non solo ampiamente per via di un cattivo esito della prima gara

52 Frederik Ekblom davanti a Dirk e Joerg Muller a Magny-Cours nel 2002, la prima griglia invertita nella storia del motorsport

2 e gara 3). Anche la categoria che per pri- ma aveva adottato la griglia invertita, il Turismo, alla fine l'ha abbandonata: nel WTCC infatti, in un format più complica- to, dal 2011 sono i primi dieci della quali- fica a essere invertiti sullo schieramento di gara 2, mentre tutti gli altri partono secondo l'ordine ottenuto nelle prove cro- nometrate. In ogni evenienza, quindi, una buona performance sul giro secco garan- tisce una buona posizione di partenza in entrambe le corse. Alla fine, quindi, a rimanere ostinatamen- te sulle proprie posizioni sono rimaste solo GP2 e GP3. Voci di paddock parlano di team sempre più ostili alla soluzione, spe- cialmente nella categoria superiore dove piloti e sponsor sono stanchi di vedere inte- ri weekend andare in fumo per un nulla a fronte di budget che superano il milione di euro, ma nulla si sa su quelle che potrebbe- ro essere le decisioni di Bruno Michel. In attesa di capire cosa deciderà di fare il deus ex machina della GP2 abbiamo deciso di chiedere ad alcuni protagonisti di espri- mersi sul tema: team manager rispettiva- mente in GP2 e F.Renault 3.5, Giacomo Ricci e Simone Giglio si trovano a gestire in pista le due soluzioni opposte, griglia inver- tita contro doppia qualifica. René Rosin ha invece vissuto entrambe le situazioni nella F.3 europea, così come Luca Ghiotto le conosce entrambe da pilota, avendo gareg- giato sia in WSR che in GP3. Ecco come la pensano.

53 LE GRIGLIE INVERTITE IL CASO

cerebbe vedere piloti che possono spingere GIACOMO RICCI dall'inizio alla fine senza doversi preoccu- (TEAM MANAGER TRIDENT pare troppo dei consumi o della gestione delle gomme: in fondo anche Bolt non RACING, GP2 E GP3) sarebbe più Bolt se dovesse preoccuparsi di non scaricare a terra tutta la propria poten- "Nelle voci del paddock sento anche io un za per paura di distruggere gli scarpini". certo malcontento riguardo alla griglia invertita per gara 2, ma sinceramente non me la sento di unirmi al coro di critica per- RENÉ ROSIN ché credo che come tutte le soluzioni anche (TEAM PRINCIPAL PREMA questa abbia pro e contro. Capisco le ragio- ni di chi è contrario, ma non posso fare a POWERTEAM, F3 EUROPEAN meno di vederne anche gli effetti positivi. I CHAMPIONSHIP) piloti di centro gruppo, per esempio, grazie alla griglia invertita possono lottare per un "Ricordo bene quando nella F.3 Euroseries obiettivo, visto che l'ottavo posto è la porta si iniziò a pensare di abolire la griglia inver- per partire in pole il giorno seguente. Han- tita. Era il 2011, e gli unici che spingevano no anche loro una ragione per spingere, e per mantenerla erano i team da metà schie- questo li porta a dare comunque il massi- ramento in giù. Li capisco, perché per loro mo anche in una gara in cui non sono pro- rappresentava un'occasione, ma in realtà tagonisti. Inoltre c'è da considerare anche era un concetto decisamente sbagliato per il fattore spettacolo: se prendiamo que- la F.3. In GP2, con quelle potenze e la st'anno, senza la griglia invertita Palmer gestione delle gomme, un qualche recupe- probabilmente avrebbe già chiuso i conti ro è ancora possibile, ma in F.3 il differen- per il titolo. Sportivamente forse sarebbe ziale di prestazione tra una vettura e l'altro stato più giusto, ma avrebbe fatto bene al è così basso che rimontare partendo così campionato? Credo, inoltre, che anche la indietro è praticamente impossibile. Ricor- funzione propedeutica del sistema non do che nel 2008, con Renger Van der Zan- debba essere sottovalutata: partire dietro de, riuscimmo a restare in lizza per il secon- costringe a inventarsi dei sorpassi, quindi do posto in campionato piazzandoci intor- la griglia invertita permette di mettere evi- no alla sesta posizione in gara 1 e poi sfrut- denza punti di forza o punti deboli che magari non sarebbero così ovvii". SIMONE GIGLIO (TEAM MANAGER DRACO RACING, F.RENAULT 3.5)

"Capisco che la griglia invertita aiuti a por- tare spettacolo e interesse, ma sotto l'aspet- to sportivo non posso considerarlo un siste- ma accettabile. Tra l'altro, trovo che sia anche di poca soddisfazione per chi si por- ta a casa il risultato: parlando della Sprint Race della GP2, non è un segreto che nel paddock venga considerata una gara di rile- vanza secondaria, e che le vittorie e i podi conquistati in quel contesto vengano con- siderati di serie B, per cui chi si impegna in pista lo fa per ottenere qualcosa che ha poco valore, e non ne vedo il senso. Credo che l'obiettivo di un campionato dovrebbe esse- re valorizzare i ragazzi più dotati di talento e veloci, e da questo punto trovo ideale il sistema che abbiamo in F.Renault 3.5, con Giacomo Ricci due qualifiche e due gare. In generale, comunque, vorrei un motorsport meno artificioso, che desse più risalto ai valori sportivi. Parlo anche della F.1, dove mi pia-

54 Simone Giglio

tando la griglia invertita per partire nelle prime file in gara 2. Per noi in quel caso fu un vantaggio, ma sportivamente non fu affatto giusto. In realtà credo che se voglia- mo creare piloti che poi siano pronti per la F.1 la 'reverse grid' non serva a nulla. Devo- no dimostrare di saper andare forte in qua- lifica, e partire in gara nella posizione che si meritano in base al tempo realizzato. Non Luca Ghiotto è un caso che oggi nel campionato europeo la griglia invertita sia solo un ricordo, e che lo schieramento di gara 3 venga fatto sulla base del secondo giro più veloce della Q2". LUCA GHIOTTO (PILOTA F.RENAULT 3.5 E GP3)

"Credo che prima di ogni altra considera- zione si debba tenere conto del programma compresso con cui hanno a che fare GP2 e GP3 nel contesto degli weekend F.1. Credo che sarebbero felici di offrire una sessione di qualifica per ognuna delle due gare, ma semplicemente non c'è il tempo per farlo, quindi alla fine hanno dovuto trovare un compromesso. Certo, che il risultato di gara 1 decida lo schieramento di gara 2 può esse- re un grosso svantaggio in caso di imprevi- sti: l'ho provato sulla mia pelle a Spa, e for- se è questo il difetto più grosso del sistema. Una soluzione potrebbe essere prendere piuttosto i secondi migliori tempi della qualifica, oppure fare due mini-sessioni di 15' ciascuna in sequenza, come si fa nella F.Renault 2.0. In quel caso il programma del weekend rimarrebbe praticamente lo stesso, il talento sarebbe valorizzato da qualifiche tiratissime, con al massimo due crono a disposizione, e un cattivo risultato nella corsa del sabato non pregiudichereb- be quella di domenica". Renè Rosin 55 ENDURANCE LA NOVITÀ LA CARICA DEL

Con la fine delle trattative sulla convergenza regolamentare GTE-GT3, le due filosofie si preparano a continuare per la loro strada. E in GT3 sta arrivando una valanga di nuove contendenti

La Viper GT3, apripista insieme alla Bentley Continental di una nuova generazione

56 LE NUOVE GT

57 ENDURANCE LA NOVITÀ

MArco Cortesi tsCar Championship. Sul versante GT3, la categoria sta vivendo una nuova rivoluzio- Il mondo delle competizioni GT è ad un ne, con tante proposte pronte ad entrare bivio. Un bivio che, almeno al momento, nel mercato alzando l'asticella della compe- sembra portare verso la prosecuzione sulla titivita. Forse, rendendo ancora più scomo- strada attuale con continui affinamenti e do il confronto con le GTE. In più si sta qualche incertezza. Dopo il fallimento del- discutendo la possibilità di dare più libertà le trattative per armonizzare le regole FIA nella definizione degli attacchi delle GT3 e ACO GTE, dovuto principalmente ai sospensioni. In quel caso, oltre che intro- dissapori emersi con i costruttori e gli orga- durre un nuovo elemento di sofisticazione, nizzatori d'oltreoceano, ciascuno sembra le "piccole" gran turismo potrebbero tran- voler evolvere la situazione corrente in par- quillamente raggiungere, o sorpassare, le ticolare per quanto riguarda BoP e restrit- prestazioni delle vetture ACO, con costi tori. Nella categoria di vertice del panora- non molto dissimili. Il tutto, con l'unica dif- ma endurance si pensa di mantenere inva- ferenza di avere una fiche molto più detta- riata la situazione attuale, fatta di vetture gliata. Una situazione che obbliga ad acqui- con specifiche molto aperte anche se stare un gran numero di componenti diret- pesantemente penalizzate dal punto di tamente dal fornitore originale della vettu- vista prestazionale per garantire la massi- ra. Per quanto riguarda i "volti nuovi", se ma equità. Problema principale restano i per la GTE non si vedono per ora all'oriz- numeri, perché nonostante l'ampia presen- zonte nuovi ingressi, a parte i rumor sulla za di costruttori ufficiali, si fa fatica a veder futura (e al momento solo presunta) Ford schierate più di sei, sette macchine "Pro" GT, per quanto riguarda la GT3 le parteci- nel WEC e dieci GTLM nello United Spor- pazioni sono pronte a "fiorire". Dopo l'arri-

Lexus RC F GT3 Concept

58 Mercedes-AMG GT

vo della Viper GT3-R e della Bentley Con- tinental, prime rappresentanti di un nuovo ciclo, da Germania, Giappone, e Stati Uni- ti si accalcano nuove pretendenti. Sicura- mente, anche se se ne parla poco, in Por- sche stanno preparando la 991, necessaria vista la direzione che sta prendendo la GT Daytona, mentre tutte e tre i costruttori "premium" stanno già lavorando sulle loro armi future. In BMW, ci si attende l'arrivo della M4, in Mercedes già si da per certo uno sviluppo della AMG GT, mentre l'Audi R8 GT3 2015 è già in fase di test. Dagli USA arriverà anche la Cadillac ATS Coupé col BMW M4 suo motore sovralimentato: in General Motors si è scelto di continuare a puntare su Cadillac, lasciando all'europea Callaway lo sviluppo di una Corvette C7 (molto) semi-ufficiale. Il sol levante risponderà con la Lexus RC-F, la versione aggiornata della Nissan GT-R e, nel medio termine, con la prospettiva della nuova Honda NSX. E l'Italia? Da Lamborghini è in arrivo la Huracan GT3, sviluppata con la Dallara, mentre in Ferrari si aspetta l'annuncio di nuovi piani. Mentre i rumor sul progetto LMP1 sembrano sempre più... rumor, non è ancora chiaro se ci saranno sorprese tra le Gran Turismo: dopo le immagini "ruba- Cadillac ATS te" dei muletti con motore turbo, il futuro sarà la 458M?

59 DALLA STRADA ALLE CORSE CHEVROLET CORVETTE NEL NOME DI Marco Cortesi Pratt&Miller si sono occupati negli ultimi tre conformarsi agli standard europei. Se già lustri della realizzazione e della gestione del- con la C6 si era infatti intrapresa una strada Senza Zora Arkus-Duntov, la Corvette C7-R le Corvette e di tutte le altre vetture ufficia- votata meno alla creazione di una "locomo- non ci sarebbe forse nemmeno mai stata. li del gruppo General Motors. Una struttura tiva" e più all'handling, la C7 ha portato un Nato in Belgio, cresciuto in Russia prima e di prim'ordine, entrata in gioco negli anni in nuovo affinamento nell'ottica della centra- in giro per l'Europa poi, fu l'ingegnere che cui le Viper dominavano in lungo e in largo, lizzazione delle masse e della ricerca aerodi- diede, più di chiunque altro, risalto all'ani- tanto da vincere la classifica assoluta della namica ed elettronica, pur inglobando mol- ma sportiva della prima Corvette, convin- 24 Ore di Daytona e tre edizioni consecuti- te soluzioni della precedente versione. Dopo cendo la dirigenza GM a puntare sulle corse ve della 24 Ore di Le Mans. Ciononostante, un apprendistato che l'ha vista cedere il pas- e realizzando la prima versione SS, spetta- in poco tempo la C5.R, primo "animale da so a Daytona e Sebring, a Le Mans è arriva- colare interpretazione del 1957. Fu anche corsa" realizzato da Pratt&Miller, si è impo- to il podio all'esordio, ma una serie di quat- grazie alla mano di Arkus-Duntov che la sto in tutte le grandi classiche. Memorabili i tro successi consecutivi nel Tudor United Corvette, presentata nel 1951 senza partico- successi conquistati dal 2001 al 2004 a Le SportsCar Championship ha messo in chia- lari connotazioni prestazionali (carrozzeria Mans con un'unica sconfitta, ad opera della ro un potenziale enorme e in parte ancora in compositi a parte) iniziò a percorrere la Ferrari 550 Prodrive, proprio nel cinquan- inesplorato. Contro BMW, Dodge e Porsche sua strada da icona del mondo racing. La tennale dal lancio della prima C1. Ma le vit- ufficiali sarà dura, ma Antonio Garcia è al prima vittoria di classe alla 24 Ore di Le torie sono continuate con la generazione comando della classifica, solitario dopo l'in- Mans arrivò già nel 1960 con un ottavo posto successiva: la C6.R in versione GT1 è stata cidente di Jan Magnussen in Virginia. assoluto, ma nonostante i tentativi in parte autrice di altre tre affermazioni alla Sarthe Intanto, per tenere alto l'onore della C7, è riusciti dell'era d'oro, va considerato che mai prima di una serie di battute d'arresto con la atteso per il 2015 anche un rinnovato pac- come negli ultimi 15 anni la casa del cravat- nuova GT2, poi GTE, non tanto per demeri- chetto aerodinamico per i Daytona Prototy- tino è riuscita a restare con costanza al ver- ti tecnici e sportivi, quanto per la concorren- pe, mentre i primi amanti delle sensazioni tice del motorsport mondiale. Alla base, za sempre più feroce nella categoria. E que- forti appena hanno potuto mettere le mani un'altro incrocio fondamentale, quello con sto il quadro sportivo in cui nasce la C7.R, sulla Z06, versione stradale d'ispirazione Gary Pratt e Jim Miller, che tramite la loro figlia di un prodotto andato sempre di più a "racing"...

60 ZORA Le Corvette sono state come poche altre vetture tra le protagoniste dell'era moderna di Le Mans. Andiamo a scoprire da dove nasce e come si è sviluppata l'attuale presenza delle "Vette" nel mondo dell'endurance

La prima Corvette "da corsa" con il papa Zora Arkus-Duntov

61 DALLA STRADA ALLE CORSE CHEVROLET CORVETTE

La Z06 insieme alla C7.R CAVALLI IN SALDO Chevrolet ha fissato a meno di 80.000 dollari il prezzo base della nuova Corvette Z06, che con 650 cavalli di potenza vuole sfidare supersportive più blasonate e ben più costose. Con tanta tecnologia ma soprattutto un raffinato motore sovralimentato

A partire da 78.995 dollari di listino, la Cor- una nuovissima trasmissione ad 8 rappor- insomma, che ambisce a mettere ancor più vette C7 Stingray Z06 infrange molti record ti con paddle shifter che vuole far dimenti- il "sale sulla coda" alle sportive europee. quanto a disponibilità di cavalli con prezzi care i precedenti recalcitranti modelli. Disponibile in versione coupé (ma col tra- "popolari". L'annuncio da parte della Gene- L'elettronica prevede controlli di ultima dizionale tettuccio asportabile) e cabrio, la ral Motors dei listini relativi alla nuova generazione con cinque modalità diverse C7 Z06 ha l'ambizione di riuscire a preva- supersportiva ha lasciato molti di stucco, preselezionabili e un innovativo sistema di lere non solo quanto a numeri, ma anche considerando i 650 cavalli e i 650 newton- telemetria. Una macchina da divertimento alla prova dei fatti. metri di coppia a disposizione. Presentata insieme alla C7.R, l'ultima Z06 non ha trop- po a che vedere con la versione "racing". Ha infatti sotto il cofano un 6.2 litri sovrali- mentato in alluminio, l'LT4, solo relativa- mente imparentato con l'LS7 di C6.R e C7.R ridotto a 5.5 litri di cubatura. In ogni caso, la potenza della contendente di Le Mans, ridotta da regole e Balance of Performan- ce, non può essere all'altezza dei quella del- la controparte stradale. Oltre ad un affina- mento dell'aerodinamica impensato fino alla scorsa generazione (con addirittura tre diverse configurazioni), la Z06 2015 ha portato al debutto, insieme al cambio manuale a 7 marce con rev matching, anche 62 JORDAN TAYLOR RADAR E HANDLING PIÙ PREVEDIBILE La C7R è stato un massiccio La foto ricordo della prima vittoria miglioramento, dato che quando partono con un pro- getto, Chevrolet e Pratt&Miller Engineering prendono in considerazione ogni aspetto della vettura per apportare miglioramen- ti. Per quanto riguarda la guida, la vettura è migliora- ta molto. La C6.R era diffi- cile da guidare, specie nel L'era moderna delle Corvette ufficiali a Le Mans trovare il limite. Aveva una Anno Vettura Miglior piazzamento JordanTaylor "finestra operativa" molto piccola per cercare il giro 2000 C5.R 2° veloce. La C7.R è molto più prevedibile e riesce a dare al 2001 C5.R 1° pilota più confidenza. Si comporta più come una macchi- na GT tradizionale, che puoi far scivolare un po' senza per- 2002 C5.R 1° dere troppo tempo. Invece uno dei vantaggi che abbiamo 2003 C5.R 2° sempre avuto è la frenata, e anche con la nuova è lo stes- 2004 C5.R 1° so. Semplicemente, ha una range di utilizzo più ampio e, anche se il set-up non è perfetto, si può mantenere un rit- 2005 C6.R GT1 1° mo ragionevolmente vicino a quello dei rivali. Per il resto, 2006 C6.R GT1 1° tantissime componenti, dai pulsanti sul volante al moto- re e alla carrozzeria, sono stati modificati. Dal punto di 2007 C6.R GT1 2° vista del pilota, l'ergonomia d'uso è migliorata tantissimo 2008 C6.R GT1 2° rendendo la macchina più comoda e accessibile. Ad esem- 2009 C6.R GT1 1° pio, per dare spazio a tutti i piloti, hanno progettato un nuovo volante regolabile. E anche il nuovo sistema radar 2010 C6.R GT2 Rit. introdotto nella telecamera posteriore rende correre a Le 2011 C6.R GT2 4° Mans molto meno stressante. Può tracciare una connes- 2012 C6.R GTE 3° sione con le macchine più veloci e dirti quanto sono lon- tane, quanto velocemente arrivano, e da che parte dovreb- 2013 C6.R GTE 4° bero andare. E' un aiuto straordinario a Le Mans, dove la 2014 C7.R GTE 2° notte è molto buia ed è difficilissimo valutare le distanze.

Corvette C7 Stingray Z06 Corvette C7.R Motore: LT4 V8 LS7.R V8 Cilindrata: 6.2 litri, iniezione diretta 5.5 litri, iniezione diretta Il motore sovralimentato della Z06 Alimentazione: compressore volumetrico atmosferica Potenza: 650 cv 460 cv Coppia: 650 Nm 465 Nm 63 NASCAR GARA AD ATLANTA

La NASCAR Sprint Cup si avvia verso l'ultima tappa della regular season con un nuovo vincitore, Kasey Kahne e con una gran battaglia per la Chase For The Cup. Ma a tener banco sono anche Danica Patrick e Tony Stewart CROCEVIA FINALE

64 L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 31 AGOSTO 2014 1 - Kasey Kahne (Chevy) – Hendrick - 335 giri 2 - Matt Kenseth (Toyota) – Gibbs - 335 3 - Denny Hamlin (Toyota) – Gibbs - 335 4 - Jimmie Johnson (Chevy) – Hendrick - 335 5 - Carl Edwards (Ford) – Roush/Fenway - 335 6 - Danica Patrick (Chevy) – Stewart/Haas - 335 7 - Ryan Newman (Chevy) – Childress - 335 8 - Kyle Larson (Chevy) – Ganassi - 335 9 - Aric Almirola (Ford) – Petty - 335 10 - Greg Biffle (Ford) – Roush/Fenway - 335 11 - Dale Earnhardt Jr (Chevy) – Hendrick - 335 12 - Jamie McMurray (Chevy) – Ganassi - 335 13 - Kurt Busch (Chevy) – Stewart/Haas - 335 14 - Joey Logano (Ford) – Penske - 335 15 - Brian Vickers (Toyota) – Waltrip - 335 16 - Kyle Busch (Toyota) – Gibbs - 335 17 - Jeff Gordon (Chevy) – Hendrick - 335 18 - Paul Menard (Chevy) – Childress - 335 19 - Kevin Harvick (Chevy) – Stewart/Haas - 335 20 - Ricky Stenhouse (Ford) – Roush/Fenway - 334 21 - Michael Annett (Chevy) – Baldwin - 334 22 - Casey Mears (Chevy) – Germain - 334 23 - Martin Truex Jr (Chevy) – Furniture Row - 334 Marco Cortesi 24 - Austin Dillon (Chevy) – Childress - 334 25 - Ty Dillon (Chevy) – Childress - 332 Sono quattro i grandi temi della tappa NASCAR ad 26 - Justin Allgaier (Chevy) – Hscott - 332 27 - David Ragan (Ford) – Front Row - 331 Atlanta, penultimo round della regular season 28 - David Gilliland (Ford) – Front Row - 330 2014. Sul classico tracciato della Georgia è tornato 29 - Reed Sorenson (Chevy) – Baldwin - 330 alla vittoria il "bello" Kasey Kahne, che si è conqui- 30 - Cole Whitt (Toyota) – BK Racing - 329 stato l'accesso alla Chase For The Cup e ha dato a 31 - Landon Cassill (Chevy) – Hillman - 329 Rick Hendrick la gioia di avere tutte e quattro le sue 32 - Alex Bowman (Toyota) – BK Racing - 328 33 - Josh Wise (Chevy) – Parsons - 328 vetture nella contesa finale. Kahne è stato veloce 34 - Brett Moffitt (Toyota) – Robinson - 327 per tutta la corsa, in particolare nella fase finale, 35 - Alex Bowman (Toyota) – BK Racing - 326 riuscendo a prendersi la vittoria al secondo tenta- 36 - Ryan Truex (Toyota) – BK Racing - 326 tivo di "green-white-checkered". Dopo aver visto il 37 - Joe Nemechek (Toyota) – Nemco - 324 38 - Clint Bowyer (Toyota) – Waltrip - 314 suo principale rivale, Kevin Harvick, messo fuori in 39 - Brad Keselowski (Ford) – Penske - 296 un incidente, Kahne, che all'ultima sosta aveva 40 - AJ Allmendinger (Ford) – JTG - 258 optato per il cambio di quattro gomme, si è assicu- 41 - Tony Stewart (Chevy) – Stewart/Haas - 258 rato un vantaggio decisivo nella rincorsa alla ban- 42 - Marcos Ambrose (Ford) – Petty - 170 diera a scacchi. Quasi più attenzione che la gara 43 - Mike Bliss (Chevy) – Phoenix - 122 stessa ha riscosso il ritorno in pista di Tony Stewart. Qualificati per la Chase For The Cup Poco più di due settimane dopo il tragico investi- mento che era costato la vita a Kevin Ward Jr in una 3 vittorie: Keselowski, Johnson, Earnhardt, Gordon, Logano gara Sprint Car, "Smoke" si è ripresentato ai bloc- 2 vittorie: Harvick, Edwards 1 vittoria: Kyle Busch, Hamlin, Kurt Busch, Almirola, Allmendinger, Kahne chi di partenza esprimendo con un comunicato let- Classifica (provvisoria): Kenseth, Newman, Biffle to davanti alle telecamere (e con un'espressione stravolta) tutto il dolore patito per la vicenda. Una volta in pista, Stewart si è mostrato particolarmen- te a suo agio, restando agevolmente nella top-10. Un contatto subìto da Kyle Busch al giro 172 e una foratura l'hanno messo fuori dai giochi. Con un'in- dagine ancora da chiudere e con molti che ancora lo accusano di aver colpito volontariamente Ward, Stewart ha comunque dato prova delle sue inalte- rate qualità. Di qualità ne ha portata al via tanta anche Danica Patrick che, approfittando degli inci- denti finali, ha centrato il sesto posto, il suo miglior risultato a ruote coperte. Infine, è entrato in un momento caldissimo il confronto per gli ultimi accessi disponibili per i playoff. Con la vittoria di Kahne, i posti per i "non vincitori" si sono ridotti a tre, con Matt Kenseth ormai certo di poter concor- rere per il titolo. A giocarsi le due "piazze" rimanen- ti Ryan Newman, Greg Biffle, Kyle Larson e Clint Bowyer. Sperando in buone performance a Richmond, e che in Virginia non arrivi un nuovo vincitore a privarli di un'ulteriore chance.

65 STOCK CAR GARE A CURITIBA LA PROVA DEL NOVE

I primi successi stagionali di e Ricardo Mauricio, bravi a districarsi sotto la pioggia di Curitiba, portano a nove il numero di vincitori in questo 2014. Una stagione che, oltre ad avere ancora molto da raccontare, sta premiando la costanza e la maturità del leader Atila Abreu

66 Daniel Serra

67 STOCK CAR BRAZIL GARE A CURITIBA

Silvano Taormina

Un weekend anomalo, come anomala è questa stagione 2014 della Stock Car Bra- sil. Una categoria che ancora fatica ad indi- viduare un protagonista assoluto in grado di fungere da punto di riferimento per il resto del plotone. Nove i piloti fino a que- sto momento in grado di calcare il gradino più alto del podio, ultimi nell'ordine Daniel Serra (Red Bull Brasil) e Ricardo Mauricio (Eurofarma RC). A fare da cornice alla loro prima affermazione stagionale il tracciato di Curitiba, reso ancora più insidioso dalla pioggia abbattutasi copiosa nella giornata di domenica. Fattore non poco rilevante che ha caratterizzato in maniera non indif- ferente l'esito delle due gare in programma. Khodair, Abreu, Serra

SERRA campione in carica, forte della pole agguan- IN SCIOLTEZZA tata grazie al decimo posto di gara 1, ha con- dotto gran parte della gara. Nel finale, però, La prima delle due prove altro non è stata Barrichello si è fatto sotto dopo essere risa- che un passerella alle spalle della safety- lito dalla seconda fila. L'ex ferrarista ha car, rimasta in pista per ben dieci dei dodi- agguantato la leadership quando mancava- ci giri che hanno sancito l'ordine arrivo pri- no sei tornate ma, nell'arco di poche curve, ma dell'esposizione della bandiera rossa ha subito il ritorno di Mauricio, bravo a per impraticabilità della pista. Nei due giri sfruttare alla perfezione i powerboost. Per disputati in regime di bandiera verde il portacolori del team Eurofarma RC una Daniel Serra si è ritrovato ad amministra- vera e propria boccata d'ossigeno dopo un re la prima posizione, conquistata sin dal inizio di stagione decisamente al di sotto giorno prima grazie alla pole nelle qualifi- delle aspettative. Sul podio è salito anche che del sabato. Alle sue spalle ha provato a Galid Osman (Iparanga RCM), terzo, dopo farsi avanti Thiago Camilo (Iparanga una bella lotta con Bueno e Sergio Jimenez RCM), dapprima bravo a superare Allam (Voxx). Soltanto sesto il vincitore di gara 1 Khodair (Full Sport) per la piazza d'onore Serra. prima di ritrovarsi a fondo gruppo per un fuoripista. L'impresa è riuscita a Valdeno ABREU FA Brito (Shell), risalito dalla seconda fila alla piazza d'onore prima dell'interruzione defi- IL RAGIONIERE nitiva. Sul podio si è accomodato anche Khodair, per nulla intimidito da un Atila In un’annata in cui regna l'equilibrio e l'ete- Abreu (Mobil) in versione ragioniere che ha rogeneità, Atila Abreu sta dimostrando una pensato bene di portare a casa punti impor- maturità che a fine stagione potrebbe pre- Sergio Jimenez tanti in ottica campionato. A chiudere la miarlo. A Curitiba, così come nelle due pre- top-five un consistente Caca Bueno (Red cedenti prove di Cascavel, ha pensato a por- Bull Brasil) davanti ai cauti Julio Campos tare a casa punti importanti in ottica cam- (Prati Donaduzzi) e Rubens Barrichello pionato. Al momento il principale conten- (Full Time). La Main Race, essendosi dente è Barrichello, fermo a sei lunghezze, disputata su una lunghezza inferiore al 75 che sta dimostrando di andare forte su percento, ha assegnato la metà dei punti. qualsiasi tipologia di tracciato e in ogni condizione. Ci si attende un salto di quali- tà da Jimenez, terzo in graduatoria ma LA GRINTA ancora a secco di vittorie. Più altalenante la DI MAURICIO condotta di Bueno, Brito, Campos e Cami- lo, i quali nutrono ancora delle buone chan- La pioggia non ha risparmiato nemmeno la ce per la conquista del titolo. Dopo uno Sprint Race che, a differenza della prece- strabiliante inizio di stagione, dente, ha offerto una vera lotta per il verti- (Vogel) si è perso per strada. Anche a Curi- ce. I protagonisti rispondono al nome di tiba a pagato caro una qualifica non proprio Ricardo Mauricio e Rubens Barrichello. Il esaltante.

68 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 1 DOMENICA 31 AGOSTO 2014 1 - Daniel Serra (Chevrolet) - Red Bull Brasil - 12 giri in 23'14''131 2 - Valdeno Brito (Chevrolet) - Shell - 1''378 3 - Allam Khodair (Chevrolet) - Full Time Sports - 4''741 4 - Atila Abreu (Chevrolet) - Mobil Super - 4''844 5 - Caca Bueno (Chevrolet) - Red Bull Brasil - 5''797 6 - Julio Campos (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 7''988 7 - Rubens Barrichello (Chevrolet) - Full Time Sports - 8''953 8 - Galid Osman (Chevrolet) - Ipiranga RCM - 10''034 9 - Sergio Jimenez (Peugeot) - Voxx - 10''112 10 - Ricardo Maurício (Chevrolet) - Eurofarma RC - 14''343 11 - (Chevrolet) - Eurofarma RC - 14''849 12 - Antonio Pizzonia (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 15''329 13 - Diego Nunes (Chevrolet) - C2 Team - 16''159 14 - Thiago Camilo (Chevrolet) - Ipiranga RCM - 17''400 15 - Felipe Fraga (Chevrolet) - Vogel - 18''568 16 - Lucas Foresti (Peugeot) - RC3 Bassani - 19''630 17 - Popo Bueno (Chevrolet) - Shell - 21''798 18 - Nono Figueiredo (Chevrolet) - Mobil Super - 23''242 19 - Gabriel Casagrande (Chevrolet) - C2 Team - 23''992 20 - Rafael Suzuki (Chevrolet) - ProGP - 25''507 21 - Felipe Lapenna (Chevrolet) - Hot Car - 26''920 22 - Raphael Matos (Chevrolet) - Hot Car - 28''585 23 - Denis Navarro (Peugeot) - Voxx - 28''722 24 - Vitor Genz (Peugeot) - Boettger - 30''708 25 - Tuka Rocha (Chevrolet) - BMC - 31''026 Ricardo Maurício 26 - Luciano Burti (Chevrolet) - Vogel - 31''566 27 - Fabio Fogaça (Peugeot) - Nova Schin - 32''459 28 - Lico Kaesemodel (Peugeot) – Boettger - 1 giro 29 - Wellington Justino (Peugeot) – Boettger - 1 giro 30 - Bia Figueiredo (Chevrolet) - ProGP - 1 giro 31 - Ricardo Zonta (Chevrolet) - BMC - 1 giro 32 - Felipe Tozzo (Peugeot) - Boettger - 1 giro 33 - (Peugeot) - Nova Schin - 5 giri 34 - Alceu Feldmann (Peugeot) - Hanier - 5 giri Giro più veloce: Julio Campos 1'34''738 L'ORDINE DI ARRIVO DI GARA 2 DOMENICA 31 AGOSTO 2014 1 - Ricardo Maurício (Chevrolet) - Eurofarma RC - 13 giri in 22'26''502 2 - Rubens Barrichello (Chevrolet) - Full Time Sports - 2.866 3 - Galid Osman (Chevrolet) - Ipiranga RCM - 3.380 4 - Caca Bueno (Chevrolet) - Red Bull Brasil - 4.181 5 - Sergio Jimenez (Peugeot) - Voxx - 5.107 6 - Daniel Serra (Chevrolet) - Red Bull Brasil - 5.268 7 - Thiago Camilo (Chevrolet) - Ipiranga RCM - 6.282 8 - Atila Abreu (Chevrolet) - Mobil Super - 11.619 9 - Max Wilson (Chevrolet) - Eurofarma RC - 12.732 10 - Gabriel Casagrande (Chevrlet) - C2 Team - 15.445 11 - Diego Nunes (Chevrolet) - C2 Team - 16.501 12 - Raphael Matos (Chevrolet) - Hot Car - 16.865 13 - Lucas Foresti (Peugeot) - RC3 Bassani - 17.203 14 - Nono Figueiredo (Chevrolet) - Mobil Super - 17.792 Rubens Barrichello 15 - Marcos Gomes (Peugeot) - Nova Schin 21.425 16 - Felipe Fraga (Chevrolet) - Vogel - 22.657 17 - Luciano Burti (Chevrolet) - Vogel - 27.185 18 - Vitor Genz (Peugeot) - Boettger - 27.902 19 - Popo Bueno (Chevrolet) - Shell - 59.682 20 - Allam Khodair (Chevrolet) - Full Time Sports - 1'15''234 21 - Antonio Pizzonia (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 1 giro 22 - Julio Campos (Peugeot) - Prati Donaduzzi - 1 giro 23 - Felipe Lapenna (Chevrolet) - Hot Car - 2 giri 24 - Tuka Rocha (Chevrolet) - BMC - 2 giri 25 - Valdeno Brito (Chevrolet) - Shell - 3 giri Ritirati 9° giro – Denis Navarro 9° giro – Rafael Suzuku 4° giro – Fabio Fogaca 3° giro – Felipe Tozzo Giro più veloce: Thiago Camilo 1'29''481 Non partiti Lico Kaesemodel Wellington Justino Bia Figueiredo Ricardo Zonta Alceu Feldmann La classifica piloti 1. Abreu 119; 2. Barrichello 113; 3. Jimenez 109; 4. C. Bueno 100; 5. Brito e Cam- pos 98; 7. Camilo 94; 8. Gomes 91; 9. Pizzonia 79; 10. Mauricio 75.

69 EUROPEO RALLY BARUM

70 PECH È GRANDE CON LA MINI Il pilota ceco centra il secondo successo nella gara di casa con la berlinetta che il gruppo BMW aveva scelto per sfondare nei rally. Ancora problemi per le Peugeot di Abbring e Breen, mentre il leader di campionato Lappi ha pagato caro la troppa irruenza

71 EUROPEO RALLY BARUM

Guido Rancati

Qualche chilo in più, qualche capello in meno. Gli anni hanno lasciato qualche segno sull'aspetto di Vaclav Pech, ma il sorriso che gli illumina il volte mentre osserva la piaz- za dalla postazione più esclusiva è lo stesso che aveva nel duemila e tre. E pure il talento è quello di allora, di quan- do con una Focus aveva messo dietro Miguel Campos e Jan Kopecky. Guardare di nuovo tutti dall'alto non gli procu- ra nessuna vertigine, non gli impedisce di commentare con molta lucidità un risultato che ricorderà sempre con immenso piacere, pur se non cambierà il corso della sua storia agonistica. “Alla vigilia, francamente, non pensavo proprio di poter vincere”, osserva dopo aver ammesso che senza i proble- mi e gli errori che hanno punteggiato il fine settimana dei favoriti non ce l'avrebbe mai fatta a scrivere per la secon- da volta il suo nome nell'albo d'oro del Barum Rally. Già, la defaillance del motore della Peugeot 208 di Kevin Abbring e la rottura del collettore di scarico della Skoda Fabia di Roman Kresta gli hanno dato una mano. Come gli eccessi di Esapekka Lappi e di Craig Breen. Però il trentot- tenne ceco ci ha anche messo molto di suo. Prima nel non concedere troppo ai protagonisti più attesi di un rally che tradizionalmente non fa sconti a nessuno, poi nel tenere un ritmo ampiamente sufficiente a tenere a distanza di sicurezza gli inseguitori. Dando qui è là una zampata tan- to per chiarire che aveva nel piede il necessario per far loro ancora più male. Nel caso fosse servito. Precauzione giu- sta quanto inutile: Sepp Wiegand e Tomas Kostka aveva- no capito ancor prima di trovarsi a duellare per la secon- da moneta di non avere nessuna possibilità di agguantar- lo. E hanno continuato a vedere solo il portellone poste- riore della Mini in versione Regional che nelle sue mani continua a essere quello David Richards e i suoi sognava- no fosse. Quello che forse sarebbe diventata se il manage- ment della BMW non avesse chiuso i rubinetti...

L'ORDINE DI ARRIVO DOMENICA 31 AGOSTO 2014 1. Pech-Uhel (Mini Cooper JCW S2000) in 2.16’28″7 2. Wiegand-Christian (Skoda Fabia S2000) a 51″5 3. Kostka-Houst (Ford Fiesta R5) a 51”7 4. Orsak-Smeidler (Skoda Fabia S2000) a 1'12″8 5. Tarabus/Trunkat (Skoda Fabia S2000) a 1’13″6 6. Kajetanowicz-Baran (Ford Fiesta R5) a 1’14″4 7. Tanak-Molder (Ford Fiesta R5) a 2’41″5 8. Vicek-Lasevic (Skoda Fabia S2000) a 5’30″2 9. Tlustak-Kucera (Skoda Fabia S2000) a 6’05″8 10. Magalhaes-Magalhaes (Peugeot 207 S2000) a 7’07″3

Il campionato Piloti: 1.Lappi 123; 2.Wiegand 104; 3.Breen 70; 4.Pech 63; 5.Kajetanowicz 63; 6.Gryazin 53; 7.Tanak 44; 8.Kubica 39; 9.Consani 39; 10 Abbring 38. Juniors: 1.Lefebvre 113; 2.Cerny 89; 3.Bux 70; 4. Crugnola 65.

72 LO SPETTACOLO VIEN DI NOTTE...

Assai più di un semplice aperitivo. Quella che come da tradizione apre le dan- ze al Barum è una prova speciale vera, diversa da quelle che affronteranno i protagonisti della manche céca del campionato europeo e tuttavia vera. Meno veloce di quelle disegnate fra i boschi, ma non esasperatamente lenta. I nove chilometri e mezzo fra le case e i giardini di Zlin (nella foto) ricordano non tanto vagamente i circuiti cittadini sui quali si correva fino a cinquantanni fa: muri e marciapiedi a delimitare la carreggiata e intorno tanta gente. Ventimi- la persone secondo i calcoli meno ottimisti, probabilmente di più. “Sorprendente”, sintetizza Kevin Abbring a cose fatte. Dopo essere stato il più veloce a quasi ottanta di media, dopo aver dato due secondi e otto a Esapek- ka Lappi ed essersi lasciato a poco meno di cinque secondi un terzetto com- posto, nell'ordine, da Craig Breen, Tomas Kosta e Vaclav Pech. L'olandese, in cerca di rivincite soprattutto contro il destino che con lui in questa stagione è stato davvero cinico e baro, ha gradito. Non è stato il solo: il finlandese della Skoda dice che è sempre bello gareggiare davanti a tanti appassionati e lo stes- so fa sapere l'irlandese della Peugeot. WIEGAND PROVA LA RINCORSA Secondo, come al Circuito d'Irlanda. Sepp Wie- stupido a rischiare più del dovuto per vincere il gand mette fieno in cascina anche al Barum, ridu- teta a testa con il ceco. Ventiquattro anni da qui a ce di ventun punti il suo ritardo da Esapekka Lap- qualche mese, il tedesco che la Volkswagen ha pi e fa sapere si essere più che soddisfatto: “Lo girato alla Skoda per permettergli di farsi le ossa sarei stato anche se fossi finito terzo, ma così lo è uno che sbaglia poco: nelle sue sei presenze sta- sono ovviamente di più”, dice a bocce ferme. Dopo gionali nella serie continentale ha ottenuto anche aver riconquistato il secondo gradino del podio un terzo, un quinto e un settimo posto. E l'unica soprattutto grazie ai capricci del moto- volta che non s'è classificato, all'Acropoli, ha tro- re della fiesta di Tomas vato comunque il modo di mettersi in saccoccia Kostka. Dopo aver tre punti. A Mlada Boleslav non sembrano scon- osservato che tenti di lui, però è piuttosto chiaro che si aspetta- sarebbe no che alzi l'asticella e cominci a dare qualche stato zampata. Prima di essere considerato solo un uno eterno piazzato.

73 EUROPEO RALLY BARUM

LAPPI RINGRAZIA I MECCANICI

“Ieri ho commesso un errore, capita. Ma visto che i mec- canici hanno lavorato duramente per rimettere in sesto la mia Fabia, non mi resta che darmi da fare per ripagarli almeno in parte della loro dedizione”. Esapekka Lappi si presenta alla partenza dell'ultima frazione del Barum con una gran voglia di farsi perdonare. E con l'idea di raccat- tare qualche punticino per muovere la classifica. Anche se A TARABUS IL TROFEO gli è ben chiaro che ripartire dietro ai meglio piazzati non lo aiuterà affatto. Il finlandese cerca e trova il passo giusto per evitare altri guai: vince tre delle sei prove speciali che MCRAE FLAT OUT restano e rastrella cinque punti che a fine stagione, proba- bilmente, finiranno nel cestino degli scarti. Ma che per Non ha (più) l'età per frequentare il cortile degli Junior. Ma a tren- adesso gli servono a conservare la leadership europea con tanove anni Elwis Chentre non ha perso l'abitudine di andare for- diciannove lunghezze di vantaggio su Sepp Wiegand. te. Molto forte. Al Barum l'ha confermato: costantemente nel grup- petto dei migliori interpreti in R2, dopo cinque speciali era quar- to di classe incollato a Marijan Gribel. Poi il motore della sua Sko- da ha detto basta e la sua gara è finita. Mestamente come quella del rientrate Marco Caviglioli, fuori strada con la Mitsu Lancer Evo IX quando il traguardo era ormai dietro l'angolo.

Esapekka Lappi

74 Andrea Crugnola

PER CRUGNOLA NIENTE COLPACCIO SFIORATO FORTUNA

Una nota non perfetta, un dritto da brividi. “Poteva andare assai peggio...”, dice Andrea Crugnola. Ripensando all'errore compiuto nella prima prova domeni- PER CHENTRE cale. Spiega: “Siamo arrivati decisamente troppo forte, per fortuna in quel pun- to c'era una via di fuga e, tempo perso a parte, ce la siamo cavata senza danni. E CAVIGIOLI Anche se poi ci ho messo un po' a ritrovare la fiducia necessaria per andare for- te”. Primo fra gli Junior dopo il tappone del sabato, il varesino s'è trovato quar- Non ha (più) l'età per frequentare il cortile to dietro a Stéphane Lefebvre, Marijan Gribel con una sorprendente Opel Adam degli Junior. Ma a trentanove anni Elwis e ad Aex Zawada. E quarto è rimasto fino alla fine, malgrado il tempone realiz- Chentre non ha perso l'abitudine di andare zato nell'ultimo tratto. “Le corse sono fatte anche di queste cose, purtroppo”, forte. Molto forte. Al Barum l'ha conferma- filosofeggia a bocce ferme. Mentre il francesino festeggia il terzo successo sta- to: costantemente nel gruppetto dei miglio- gionale nell'europeo. Con un tono di voce che non riesce a nascondere la delu- ri interpreti in R2, dopo cinque speciali era sione per il colpaccio solo sfiorato. Eppure chi riesce a vedere oltre i numeri sa quarto di classe incollato a Marijan Gribel. che il suo bicchiere alla fine della trasferta ceca è mezzo pieno e non mezzo vuo- Poi il motore della sua Skoda ha detto basta to. Come già aveva fatto a Ypres, anche a Zlin ha mostrato di poter andare for- e la sua gara è finita. Mestamente come te anche fuori dal Belpaese dove i rally, ormai, sono una cosa diversa rispetto al quella del rientrate Marco Caviglioli, fuori resto del mondo. E non è mica poco. Meno brillante, invece, il bilancio di Fabio strada con la Mitsu Lancer Evo IX quando Andolfi: frenato da problemi e problemini vari, il ragazzino savonese solo di tan- il traguardo era ormai dietro l'angolo. to in tanto è riuscito ad esprimersi come sa ed ha chiuso settimo fra gli “Under”.

75 I CALENDARI 2014 DOMENICA PER DOMENICA

Test FIA F.3 14 settembre 7-8 ottobre a Imola Mondiale Rally in Australia Moto GP a Misano Test World Series Renault World Series Renault 3.5 a Budapest 21-22 ottobre a Jerez Eurocup Renault 2.0 a Budapest 3-4-5 novembre ad Alcaniz Super Formula ad Autopolis ...... ELMS a Le Castellet DTM al Lausitzring Formel 3 al Lausitzring 7 settembre WTCC a Sonoma F.1 a Monza Formula E a Pechino GP2 a Monza British F.3 a Donington GP3 a Monza Nascar a Chicago Blancpain GT Sprint a Portimao V8 Supercars a Victoria GT Open a Spa Stock Car Brazil a Nova Santa Rita F.3 Open a Spa F.4 Italia a Vallelunga EuroGTSprint a Magny-Cours GT Italia a Vallelunga F.Renault ALPS al Mugello CITE a Vallelunga Clio Cup al Mugello Italiano WRC San Martino di Castrozza Coppa Italia al Mugello Targa Tricolore Porsche al Mugello 21 settembre 28 settembre RS Cup al Mugello F.1 a Marina Bay Moto GP ad Alcaniz F.Renault 1.6 Nordic a Solvalla Formel 3 al Sachsenring World Series Renault 3.5 a Le Castellet CIP a Varano Adac GT al Sachsenring Eurocup Renault 2.0 a Le Castellet F.Junior a Varano Euro V8 Series al Sachsenring Super Formula a Sugo Nascar a Richmond Blancpain Endurance al Nurburgring DTM a Zandvoort Trofeo Rally Terra Costa Smeralda (1000 Km) GT Open a Monza CIVM Coppa Carotti Trofeo Lamborghini al Nurburgring F.3 Open a Monza F.Renault NEC al Nurburgring F.4 Italia a Monza WEC ad Austin F.Renault 1.6 Nordic a Mantorp Park USCC ad Austin CITE a Pergusa Nascar a Loudon Nascar a Dover Europeo Rally a Cipro Stock Car Brazil a Salvador Italiano Rally Adriatico CIVM Pedavena Croce

76 2 novembre F.1 ad Austin WEC a Shanghai Blancpain GT Sprint a Baku Nascar a Fort Worth Stock Car Brazil a Taruma GT Open a Montmelò F.3 Open a Montmelò 9 novembre F.1 a San Paolo Super Formula a Suzuka Moto GP a Valencia Nascar a Phoenix F.Junior a Varano Europeo Rally in Corsica 16 novembre Mondiale Rally in Gran Bretagna WEC ad Al Sakhir Super GT a Motegi WTCC a Macao F.3 a Macao Nascar a Miami 5 ottobre 19 ottobre V8 Supercars a Phillip Island F.1 a Suzuka Moto GP a Phillip Island Stock Car Brazil a Brasilia Mondiale Rally in Francia World Series Renault 3.5 a Jerez USCC a Braselton Eurocup Renault 2.0 a Jerez 23 novembre Super GT a Buriram FIA F.3 European a Hockenheim F.1 a Yas Marina Formel 3 a Hockenheim DTM a Hockenheim GP2 a Yas Marina Adac GT a Hockenheim Blancpain GT Sprint a Zolder GP3 a Yas Marina Euro V8 Series a Hockenheim Auto GP a Estoril Finali Mondiali Trofeo Lambo a Sepang F.Renault ALPS a Jerez ELMS a Estoril F.Renault NEC Junior a Spa F.Renault NEC Junior a Zandvoort 30 novembre Nascar a Kansas City Formula E a Putrajava WEC a San Paolo Coppa Italia a Imola Nascar a Talladega Targa Tricolore Porsche a Imola Italiano WRC Como 7 dicembre V8 Supercars a Sidney 12 ottobre 26 ottobre F.1 a Sochi Mondiale Rally in Spagna 13 dicembre GP2 a Sochi Moto GP a Sepang Formula E a Punta del Este GP3 a Sochi WTCC a Suzuka Moto GP a Motegi Nascar a Martinsville 10 gennaio 2015 WEC al Fuji V8 Supercars a Surfers Paradise Formula E a Buenos Aires FIA F.3 European a Imola GT Italia a Monza F.4 Italia a Imola CITE a Monza GT Italia a Imola Clio Cup a Vallelunga CIP a Imola Coppa Italia a Vallelunga EuroGTSprint a Imola RS Cup a Vallelunga WTCC a Shanghai F.Junior a Franciacorta Nascar a Charlotte Europeo Rally in Svizzera Nascar Euro Series a Le Mans V8 Supercars a Bathurst Stock Car Brazil a Curitiba Europeo Rally in Romania Italiano Rally Due Valli

77 Una nuova avventura ci aspetta!

Per tutto lo scorso anno Cuore nelle Corse, la nostra rubrica di cultura e passione sportiva curata in collaborazione da Italiaracing e dall’ing Andrea Toso della Dallara, ci ha tenuto compagnia esplorando l’articolatissimo e affascinante mondo del motorsport in tutti i suoi aspetti. Da questo numero Cuore nelle Corse torna sotto forma di appuntamento per tutti coloro che hanno una curiosità, un dubbio, un ricordo, una proposta da sottoporre e condividere all’ingegner Toso e alla comunità dei lettori di Italiaracing. Con questo nuovo formato ci proponiamo di essere multimediali e interattivi, sterzando con agilità fra le pagine del nostro Magazine e la rete di internet e dei social network, e vi invitiamo quindi a visitare i nostri account Twitter e Facebook CUORE NELLE CORSE e ad inviare le vostre domande e le vostre proposte all’indirizzo mail [email protected]