BARBARA STROZZI NEL NOVECENTO: LA SCOPERTA DI UNA NUOVA COMPOSIZIONE PER IL CATALOGO DI LUIGI DALLAPICCOLA Mario Ruffini 216
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APPENDICE ! BARBARA STROZZI NEL NOVECENTO: LA SCOPERTA DI UNA NUOVA COMPOSIZIONE PER IL CATALOGO DI LUIGI DALLAPICCOLA Mario Ruffini 216 Barbara Strozzi nel Novecento: la scoperta di una nuova composizione per il catalogo di Luigi Dallapiccola Mario Ruffini oche emozioni possono Duetti op. 2, Gardano, Venetia Pessere più grandi per 1651 – scritte originariamen- uno studioso che, immerso te per voci e accompagna- nelle carte d’archivio, si rende mento strumentale, è stato d’un tratto conto di essere di oggetto nel 1940 di una tra- fronte a una nuova opera: scrizione di Luigi Dallapic- sono momenti incantati in cui cola per voce e orchestra da l’attimo si fa eterno e si perde camera realizzata per il VI per qualche istante la nozione Maggio Musicale Fiorentino del tempo, e anni di lavoro ed eseguita nel Cortile di trovano tutti insieme la loro palazzo Strozzi nel corso del più ampia ricompensa. Nel concerto pomeridiano delle caso di Luigi Dallapiccola 16,15 di sabato 4 maggio siamo di fronte a uno dei 1940. L’esecuzione del brano compositori più studiati del rientrava nelle manifestazioni Novecento, a cui sono stati che l’Ente Autonomo del dedicati due Fondi archivisti- Teatro Comunale Vittorio ci e sulla cui opera musicale è Emanuele II aveva program- fiorita una saggistica ricchis- mato nell’ambito del suo sima alla quale io stesso ho Festival giunto alla sesta edi- dato un apporto con il volu- zione, e portava il titolo di me L’opera di Luigi Dallapic- Concerto di musiche medicee. cola. Catalogo Ragionato del Anche Palazzo Strozzi marca visita!, in “Il Brivido”, XIV, 7, L’evento celebrativo verso il 2002, che riassumeva sessan- 13 febbraio 1938. lontano passato ma anche ta anni di studi e ricerche e in Nella pagina precedente: Silvio Loffredo, Ritratto di Luigi verso il più attuale presente cui l’intera produzione dalla- Dallapiccola, (s.d.), olio su tela, collezione privata. era riflesso nella recensione piccoliana sembrava aver tro- Ritratto ritrovato da Mario Ruffini nel corso delle ricerche per che il giorno dopo comparve vato la definitiva e sistemati- il volume in preparazione Luigi Dallapiccola e le arti figurative, sul quotidiano «La Nazio- ca catalogazione. Si com- promosso dal Kunsthistorisches Institut in Florenz / Max-Planck- ne». Lascia quasi stupefatti prende allora come la sorpre- Institut nell’ambito del progetto Musica e Arti figurative. che in sessantacinque anni sa di una nuova opera che nessuno si sia mai accorto di all’improvviso compare, fra carte tante volte sfogliate, possa questa trascrizione di Luigi Dallapiccola, pubblicamente ese- produrre nell’autore di quello stesso Catalogo Ragionato una guita in uno dei festival musicali più prestigiosi. sensazione difficilmente traducibile in parole1. Gli esecutori del concerto erano il direttore Luigi Colonna, Il brano che presento, Canzonetta ‘Amor dormiglione’, il cui le cantanti Gabriella Gatti e Ebe Stignani, rispettivamente testo inizia con le parole «Amor, non dormir più!», tratto dalle soprano e mezzosoprano, l’Orchestra del Maggio Musicale e composizioni dell’opera 2 di Barbara Strozzi – Cantate, Ariette, il Coro istruito dal maestro Andrea Morosini. Il programma Palazzo Strozzi 217 prevedeva: Anonimo, Canto de’ valenziani o profumieri (1480 dotto nell’alta società delle Corti, per il diletto di un ristretto ca.), trascrizione di Federico Ghisi per coro a tre voci miste; numero di nobili personaggi. Le sottili sfumature scherzose del Anonimo, Canto delle Palle, Stemma Mediceo (1513), trascrizio- testo e la piacevolezza melodica della musica trassero probabi- ne di Federico Ghisi per coro a quattro voci miste; Pierluigi da li origini dalla villanella popolaresca. Al movimento iniziale in Palestrina, Tre Ricercari, trascrizione di Fernando Previtali per tempo ternario di carattere fresco ed elegante, fa seguito un archi, flauti e fagotto; Jacopo Peri, L’Euridice – Aria d’Orfeo breve Recitativo con fioriture vocali; con il Moderato si ritor- ‘Gioite al canto mio’ (mezzosoprano); Barbara Strozzi, Canzo- na al ritmo della canzonetta che conclude con la ripresa inizia- netta ‘Amor dormiglione’, trascrizione strumentale per soprano e le. Composizione leggera e di effetto brillante, probabilmente orchestra di Luigi Dallapiccola; Marco da Gagliano, Duetto per ricercata e cantata con grande grazia dai virtuosi del tempo». la gloriosissima Vergine (soprano e mezzosoprano); Giuseppe Grazie al ritrovamento del programma di sala, ho conti- Valentini, Concerto grosso n. 2 (Op. VII), revisione di Alceo Toni. nuato la ricerca nell’Archivio musicale della Fondazione Teatro La composizione di Barbara Strozzi fu eseguita nella tra- del Maggio Musicale Fiorentino, dove ho reperito le parti scrizione per soprano e orchestra di Luigi Dallapiccola, con un d’orchestra originali, e grazie a quel materiale ho potuto rico- organico cameristico che comprende 2 Flauti, 1 Oboe, 1 Cla- struire la partitura della trascrizione musicale – purtroppo per- rinetto Sib, 1 Fagotto, 1 Corno Fa, 1 Tromba Do, Cembalo, duta – realizzata da Dallapiccola in quella occasione. La parti- Violini I, Violini II, Viole, Violoncelli, Contrabbassi. La tra- tura da me desunta è in via di deposito presso il Fondo Dalla- scrizione dallapiccoliana è incredibilmente sfuggita fino a oggi piccola dell’Archivio Contemporaneo ‘Alessandro Bonsanti’ del non solo a tutta la saggistica ma anche alla catalogazione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux. Fondo Dallapiccola compiuto da Mila De Santis2 per l’Archi- Il concerto fu organizzato nello storico palazzo fiorentino vio Contemporaneo ‘Alessandro Bonsanti’ del Gabinetto Scien- quasi certamente per inaugurare «La più bella casa di Firenze: tifico Letterario G.P. Vieusseux3, dove pure ho trovato il docu- Palazzo Strozzi restaurato»8, come la definì Ugo Ojetti dalle mento alla base della scoperta. La composizione si pone come colonne del «Corriere della Sera». Infatti dopo l’acquisto del numero d’opera «22 bis» dell’ordine dei brani di Luigi Dalla- palazzo di proprietà del conte Paolo Paolozzi da parte dell’Isti- piccola secondo la catalogazione da me realizzata e pubblicata tuto Nazionale delle Assicurazioni (Ina), avvenuto il 22 marzo nel 2002, di cui questo intervento rappresenta una sorta di 1937, lunghi e difficili restauri furono avviati, e proprio per ‘Scheda aggiuntiva’4. Il riferimento numerico ‘bis’ attiene al festeggiare il prestigioso immobile riportato a pieno splendore fatto che nel mio volume ho catalogato 71 opere di Luigi Dal- fu organizzata la Mostra del Cinquecento, inaugurata il 28 apri- lapiccola: solo recentemente mi sono reso conto che il numero le 1940 (in quello stesso giorno s’inaugurava il VI Maggio d’opera corrisponde anche agli anni vissuti dal compositore: Musicale Fiorentino con Semiramide di Gioacchino Rossini), ecco perché – come accade al numero delle sinfonie, che dopo cioè sei giorni prima del Concerto di musiche medicee, che segna- Beethoven è bene che non superi le nove unità – ho preferito va da parte sua il primo evento musicale dentro le mura del dare un numero d’opera ‘bis’ a questo nuovo lavoro, che si pone palazzo restaurato9. esattamente fra il Piccolo concerto per Muriel Couvreux (n. 22) e Dell’evento concertistico rimane una nota apparsa il giorno l’edizione critica dei Quadri di una esposizione di Modest P. seguente in forma redazionale sul quotidiano fiorentino «La Musorgskij (n. 23)5. Nazione» con il titolo Il Maggio Musicale. Concerto di musiche I documenti rintracciati sono tre: il programma di sala ori- medicee a Palazzo Strozzi, che riporto nella sua forma integrale ginale del concerto; le parti d’orchestra tratte dalla partitura anche perché il pezzo, pur nella sua stringatezza, fa trasparire realizzata da Dallapiccola 6; una recensione giornalistica appar- con evidenza l’atmosfera di allora, nonché una qualche sottesa sa il giorno seguente al concerto. Proprio nelle carte non cen- critica all’operare dallapiccoliano: «Un successo vivissimo e site del Fondo Dallapiccola ho trovato agli inizi del 2004 il Pro- caloroso ha ottenuto ieri il Concerto di musiche medicee, svol- gramma di Sala originale del concerto: «Ente Autonomo del tosi a Palazzo Strozzi, alla presenza di un pubblico eccezional- Teatro Comunale V.E.II, VI Maggio Musicale Fiorentino, mente numeroso. L’iniziativa di fare eseguire le opere più note- Concerto di musiche medicee, 1940-XVIII, Sabato 4 Maggio, ore voli (e così poco conosciute) della nostra splendida civiltà musi- 16,15, Palazzo Strozzi. Programma di sala»7, che così descrive cale del Cinque e Seicento, contrappuntistica, strumentale, la compositrice: «Barbara Strozzi, nobildonna veneziana, fece vocale, ha ottenuto pertanto il più lusinghiero risultato, e ci parte di quella eletta schiera di musicisti che nella prima metà auguriamo anzi che, a partire dal prossimo ‘Maggio’, ad ese- del Seicento coltivarono in ogni parte d’Italia la monodia cuzioni di questo genere venga dato sempre maggiore svilup- accompagnata, con un ricco repertorio di ariette, canzonette e po. Anima del concerto fu il maestro Luigi Colonna, musicista duetti da cantarsi sul chitarrone. In omaggio al casato di que- tanto sensibile quanto intelligente e dotato. Ogni esecuzione sta gentile compositrice che ci ricorda il nome dello storico ebbe per suo merito vita e rilievo efficacissimi. Il programma palazzo che oggi ci ospita, è stata prescelta una sua canzonetta, comprendeva il Canto de’ valenziani o profumieri di un Anoni- quale testimonianza viva di un gusto musicale più facile, intro- mo del Cinquecento,