Buscetta: Non Sono Un Pentito
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STRUTTURE Cosa Nostra E 'Ndrangheta a Confronto
STRUTTURE Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto Francesco Gaetano Moiraghi Andrea Zolea WikiMafia – Libera Enciclopedia sulle Mafie www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea La mafia dura da decenni: un motivo ci deve essere. Non si può andare contro i missili con arco e frecce: in queste vicende certe intemperanze si pagano duramente. Con il terrorismo, con il consenso sociale, potevi permettertele: con la mafia non è così. Nella società c’è un consenso distorto. Altro che bubbone in un tessuto sociale sano. Il tessuto non è affatto sano. Noi estirperemo Michele Greco, poi arriverà il secondo, poi il terzo, poi il quarto. Giovanni Falcone 1 www.wikimafia.it Strutture: Cosa Nostra e ‘ndrangheta a confronto, di Francesco Gaetano Moiraghi e Andrea Zolea PREMESSA Questo lavoro ha lo scopo di offrire uno sguardo d’insieme sulle articolazioni strutturali delle organizzazioni mafiose denominate Cosa nostra e ‘ndrangheta . La prima sezione, curata da Francesco Gaetano Moiraghi, si concentra sull’analisi di Cosa nostra. La seconda sezione, che sposta il focus sulla ‘ndrangheta, è curata da Andrea Zolea. Come si potrà notare, le due sezioni non sono state realizzate secondo uno stesso modello, ma analizzano le due organizzazioni con un approccio differente. Ad esempio, la parte su Cosa nostra avrà un orientamento maggiormente diacronico, diversamente da quella sulla ‘ndrangheta, basata su un approccio sincronico. Il presente testo ha infatti l’obiettivo di offrire due proposte di analisi differenti che riescano a mettere in luce le analogie e le differenze delle strutture delle due organizzazioni mafiose. -
“FINE PENA: ORA” DI ELVIO FASSONE Di Davide Galliani
Rivista di Studi e Ricerche sulla Criminalità Organizzata Cross Vol.2 N°1 (2016) ISSN 2421-5635 Rivista di Studi e Ricerche sulla criminalità organizzata INDICE Presentazione QUESTO NUMERO di N.d.C ....................................................................................................................................................................... 1 Recensione/dibattito 1 RIFLESSIONI SPARSE SUL DELITTO DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA. A PARTIRE DALLA TERZA EDIZIONE DEL LIBRO DI GIULIANO TURONE di Fabio Basile ......................................................................................................................................................... 3 Recensione/dibattito 2 UNA QUESTIONE DI LIMITI. A PROPOSITO DI “FINE PENA: ORA” DI ELVIO FASSONE di Davide Galliani ................................................................................................................................................ 13 Dibattito LA MOBILITASION ANTIMAFIA DE 1992 di Charlotte Moge ................................................................................................................................................ 32 La ricerca 1 TRA NARCOS E STATO. LE FORME DELLA RESISTENZA CIVILE IN MESSICO di Thomas Aureliani ........................................................................................................................................... 61 La ricerca 2 A PROPOSITO DI MAFIA CAPITALE. SPUNTI PER TIPIZZARE IL FENOMENO MAFIOSO NEI SISTEMI DI COMMON LAW di Anna Sergi ........................................................................................................................................................ -
La Inocencia De Giulio. Andreotti No Fue Absuelto
ZBD # 7 La inocencia de Giulio. Andreotti no fue absuelto Giulio Cavalli Actor y dramaturgo. Italia [email protected] Texto recibido el 20/10/2015, aceptado el 20/10/2015 y publicado el 30/01/2016 Reconocimiento-No comercial-Sin obras derivadas 3.0 License 89] RESUMEN: desde su espectáculo solista Kabum!... come un paio di impossibilità (2006), estrenado bajo la dirección artística de Paolo Rossi, la dramaturgia de Giulio Cavalli (Milán, 1977) se ha caracterizado por tener una fuerte orientación cívica. Dos de sus obras de ese mismo año, 2006, pueden dar cuenta de ello: (Re) Carlo (non) torna dalla battaglia di Poitiers, sobre los trágicos hechos ocurridos durante la reunión del G8 en Génova en 2001, y Linate 8 ottobre 2001: la strage, sobre el acccidente aéreo que costó la vida a 118 pesonas. Aunque posteriormente ha ampliado su teatro a otros temas, como en Bambini a dondolo (2007), un drama sobre el turismo sexual infantil, han sido sus intensos espectáculos sobre la mafia los que han acabado por darle no solo una mayor repercusión, sino también la obligación de vivir desde entonces bajo escolta policial antes las continuas amenazas y planes de asesinato por parte de la 'Ndrangheta. Entre las obras de esta temática destacan Do ut Des (2009) o la que aquí presentamos, L'innocenza di Giulio (2011), más tarde convertida en libro con el título L'innocenza di Giulio: Andreotti e la mafia (Milán: Chiarelettere, 2012). Para su último proyecto, L'amico degli eroi, sobre las conexiones con la mafia de Marcello dell'Utri, ha contado, al igual que en los anteriores, con el acompañamiento musical de Cisco Bellotti. -
LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, Risorse, Violenza (1943-1993)
EDIZIONI LA MAFIA PALERMITANA Fazioni, risorse, violenza (1943-1993) di Vittorio Coco Coco, Vittorio <1980-> La mafia palermitana / Vittorio Coco – Palermo : Centro di studi ed iniziative culturali Pio La Torre, 2010. (Collana studio e ricerca) 1. Mafia - Palermo - 1943-1993. 364.10609458231 CDD-21 SBN Pal0224465 CIP – Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace” Comitato Scientifico: Prof. Guido Corso, Prof. Alessandra Dino e Prof. Salvatore Lupo. 5 Nota editoriale di Vito Lo Monaco, Presidente Centro Pio La Torre 7 Prefazione di Salvatore Lupo, storico 9 Introduzione 11 Il contesto La Piana dei Colli e lo sviluppo urbano di Palermo dal secondo dopoguerra Parte Prima Tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Al centro della ripresa postbellica 23 Mafia ed edilizia: il costruttore Francesco Vassallo 31 L’ascesa di Angelo La Barbera 39 Da una guerra all’altra Parte Seconda Tra gli anni Settanta e Ottanta. Ai margini dopo l’antimafia 45 La perdita della centralità 51 Al fianco dei corleonesi 55 Dal maxi-processo alla riconquista dell’autonomia 61 Indice dei nomi 65 Indice dei luoghi di Vito Lo Monaco La ricerca di Vittorio Coco, a seguito di un bando pubblico del Centro Studi Pio La Torre che ha impegnato parte del contributo finanziario della Regione Sicilia, fa parte di un insieme di studi in via di pubblicazione. Per un anno tra il 2008 e il 2009 sei giovani ricercatori, guidati volontariamente da rispettivi comitati scientifici e tutor di alto profilo, hanno lavorato con tanto profitto da convincere il Centro a proseguire la ricerca nel 2010. L’idea generale della ricerca riguarda l’esplorazione della complessità del fenomeno ma- fioso tramite l’osservazione della storia e del rapporto col territorio di “famiglie” le cui relazioni interne ed esterne circoscrivono la natura specifica dell’organizzazione mafiosa e il suo rapporto organico con le classi dirigenti. -
29 August 2021 Aperto
AperTO - Archivio Istituzionale Open Access dell'Università di Torino The Trickle-Down of Corruption: Italy, Mafia, and the Crisis of Legality This is the author's manuscript Original Citation: Availability: This version is available http://hdl.handle.net/2318/1659402 since 2018-01-31T10:20:53Z Publisher: Routledge Terms of use: Open Access Anyone can freely access the full text of works made available as "Open Access". Works made available under a Creative Commons license can be used according to the terms and conditions of said license. Use of all other works requires consent of the right holder (author or publisher) if not exempted from copyright protection by the applicable law. (Article begins on next page) 27 September 2021 Armao, Fabio. 2018. The Trickle-Down of Corruption: Italy, Mafia, and the Crisis of Legality, in Italy From Crisis to Crisis. Political Economy, Security, and Society in the 21st Century, Matthew Evangelista, ed. London: Routledge, 83-102. Introduction: The Italian Anomaly Italy is a borderline country, teetering permanently on the brink of disaster in conditions of stable instability, battered by continuous crises that mostly originate in the political system to infiltrate the now dysfunctional economic and social environments. The unification of Italy occurred more than 150 years ago, yet the country never developed a coherent and fully- integrated sense of its own identity. On the contrary, the country is composed of contradictory – and sometimes totally incompatible – models of politics and economic development, as well as controversial life-styles. Undoubtedly, this is not a genetic shortcoming specific to Italians, but a product of a convoluted political past. -
1. Prendo La Parola, Anzitutto, Per Ringraziare Vivamente I Professori E Gli Studenti Del Liceo Scientifico-Linguistico-Coreutico-Scienze Applicate “L
INCONTRO DEL 21 APRILE 2015 (Aula Magna della Scuola delle Scienze giuridiche ed economico sociali dell’Università degli Studi di Palermo) Prof. Antonio Scaglione 1. Prendo la parola, anzitutto, per ringraziare vivamente i professori e gli studenti del Liceo Scientifico-Linguistico-Coreutico-Scienze applicate “L. da Vinci” di Bisceglie per avere voluto, nell’ambito della loro lodevole attività di ricerca su memoria e impegno antimafia, visitare la nostra struttura di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo per ricordare le vittime della mafia e, in particolare, il Procuratore della Repubblica Pietro Scaglione e l’agente Antonio Lorusso. La stele e le lapidi che avete visto, prima di accedere a quest’aula magna, ricordano tutti i caduti nella lotta alla mafia ed elencano, in particolare, i nomi degli ex studenti della nostra Facoltà che, dopo il brillante conseguimento della laurea e dopo avere svolto egregiamente i propri compiti istituzionali in diversi uffici e professioni sono caduti nell’adempimento del dovere e nella difesa della legalità nel corso di vili ed efferati agguati mafiosi realizzati nell’arco temporale che va dal 1971 al 1992; ad essi si aggiunge il dramma immenso degli altri numerosi siciliani morti a causa della mafia, dalla costituzione dell’Unità d’Italia agli anni 70 del secolo scorso. Si tratta di una linea rossa di sangue che non trova riscontro in nessun Stato del mondo occidentale. 1 In un saggio dal titolo <<La Repubblica del dolore. Le memorie dell'Italia divisa>>, l’autore, lo storico Giovanni De Luna, scrive che il nostro paese avrebbe smarrito la memoria pubblica sostituendola con la memoria delle vittime di ogni tipo: della mafia, del terrorismo e così via, con la conseguenza che si farebbero rivivere e si riaccenderebbero soltanto le emozioni con il loro carico di sofferenza e la loro ansia di riparazione, senza però dare vita ad un divenire storico in cui potersi riconoscere. -
CONSTRUCTING a COLLECTIVE MEMORY of ALDO MORO in ITALIAN CINEMA Katherine Greenburg Gilliom a Dissertation
SEARCHING FOR TRUTH: CONSTRUCTING A COLLECTIVE MEMORY OF ALDO MORO IN ITALIAN CINEMA Katherine Greenburg Gilliom A dissertation submitted to the faculty of the University of North Carolina at Chapel Hill in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Department of Romance Studies Chapel Hill 2016 Approved by: Marisa Escolar Federico Luisetti Samuel Amago Ennio Rao Amy Chambless © 2016 Katherine Greenburg Gilliom ALL RIGHTS RESERVED ii ABSTRACT Katherine Greenburg Gilliom: Searching for Truth: Constructing a Collective Memory of Aldo Moro in Italian Cinema (Under the Direction of Marisa Escolar) This dissertation will address Aldo Moro’s presence in film and the changing manifestations of the politician in film throughout the years. I will argue that through film a comprehensive collective memory can be formed from examining what is known of the statesman, before and after his death, helping to ease the continuing sense of guilt felt by the Italian people in regards to his tragic end. In the first chapter of my dissertation I will discuss the concept of martyrdom in two films that depict Aldo Moro before his death; Elio Petri’s Todo Modo (1976) and Marco Tulio Giordana’s Romanzo di una strage (2012). Although two totally different films, historically and stylistically, both films portray a devoutly Catholic Moro and a rhetoric dealing with political martyrdom. In the second chapter of my dissertation I will address the conspiracy theories surrounding Aldo Moro’s death depicted in the films Il caso Moro (Ferrara 1986) and Piazza delle cinque lune (Martinelli 2003). Both films present their retellings of the Moro affair as revelations of the truth, focusing on the possible involvement of the Italian government, as well as the United States, in Moro’s death. -
Profili Evolutivi Della Legislazione Antimafia”
CONVEGNO Criminalità organizzata, impiego delle Forze Armate e ruolo della Magistratura Militare Relatore: Prof. Antonio Scaglione, Vice Presidente del Consiglio della Magistratura Militare “Profili evolutivi della legislazione antimafia” Circolo Ufficiali EI PIO IX Viale Castro Pretorio, 95 Roma, 6 marzo 2019 Profili evolutivi della legislazione antimafia Desidero, anzitutto, salutare e ringraziare tutte le autorità civili e militari, i magistrati militari, e i gentili ospiti. L’odierna iniziativa costituisce un ulteriore momento sia di diffusione e di consolidamento per la formazione di una comune coscienza civile contro le mafie e contro ogni forma di violenza, di illegalità e di corruzione, sia per non dimenticare il sacrificio di tutte le vittime del dovere e innocenti delle mafie. Tutti questi caduti (almeno mille): magistrati, appartenenti ai corpi di polizia e alle forze armate, altri rappresentanti delle istituzioni, sindacalisti, religiosi, giornalisti, inermi cittadini, bambini e adolescenti costituiscono una scia rossa di sangue che non ha trovato e non trova paragoni in nessun Stato europeo o, comunque, del mondo occidentale. In particolare, un numero così alto di ventisette magistrati, caduti complessivamente vittime del dovere in Italia, non lo si riscontra neppure <<in paesi devastati per decenni dalla guerra civile, in Irlanda del Nord, in Libano, in Colombia>>1. L’educazione alla legalità, l’impegno civile contro le mafie, il ricordo e la memoria delle vittime innocenti delle mafie - come il Presidente della Repubblica, prof. Sergio Mattarella ha affermato, nel suo intervento a Locri il 19 marzo 2016 - rappresentano <<la base sulla quale costruiamo, giorno dopo giorno, una società più giusta, solidale, integra, e pacifica>>2. -
Quando Liggio Disse a Sindona 'Bravo Guaglione'
DOMENICA l'Unità OGGI 23 MARZO 1986 La salma di Michele Sindona trasferita all'obitorio per l'autopsia «Sciacalli», grida la vedova Inchiesta a tappeto dentro il carcere L'annuncio del decesso alle 14,10 da parte del direttore sanitario dell'ospedale - «Arresto cardiocircolatorio conseguente ad anossia da avvelenamento» - Le indagini del giudice Simoni, di Nicolò Amato e di 4 ispettori -11 banchiere sarà sepolto a Milano Dal nostro inviato Michele Sindona è decedu gramma sul monitor colle VOGHERA — Sindona è to». Il certificato di morte re gato al cuore cominciava ad morto. Il suo corpo, su una cita: «Arresto cardlo-clrcola- abbassarsi. Alle 14 era ormai barella, coperto da un len torlo conseguente ad anossia ridotta ad una linea ferma zuolo che lascia Ubero il vol da avvelenamento». continua. Il cuore non tra Quando Liggio to, viene fatto uscire da una Fochi minuti prima il di smetteva più stimoli. porta secondaria. La moglie rettore del reparto di riani Ora la salma di Sindona è di «don Michele», Caterina, mazione, Luigi Paleari, ave In una cella frigorifera della guarda I giornalisti e grida va preannunclato: «Siamo palazzina mortuaria. Da •Slete degli sciacalli». alla fase terminale». E già vanti al reparto di rianima L'ultimo terribile capitolo dalle 12 i familiari presenti zione sono spariti I piantoni di questa terribile storia si è in ospedale In queste ultime con mitra e glubotto anti disse a Sindona consumato in 54 ore, tra 11 ore — la moglie Caterina, 11 proiettile che si erano avvi ricovero, alle 8,30 di giovedì fratello Eugenio, 11 figlio cendati per tre giorni; la fi mattina, in stato di coma per Marco con la fidanzata — nestra velata corrispondente quella tazza di caffè con 150 erano stati avvertiti che la fi alla «sala di sicurezza» è ora milligrammi di cianuro, e ne era Imminente. -
IN DIFESA DELLA CONVIVENZA CIVILE a Cura Di FRANCA DA RE
IN DIFESA DELLA CONVIVENZA CIVILE a cura di FRANCA DA RE «Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l'essenza della dignità umana. » (J.F. Kennedy citato da Giovanni Falcone) Vittime della mafia (1970‐) Sono nomi dietro i quali si identificano magistrati, agenti di polizia, sindacalisti, cittadini comuni, mafiosi, politici, uomini e donne. Li mettiamo insieme, non certo per appiattire le differenze tra di loro, ma per dare la percezione di perdita collettiva di tutti noi laddove le mafie prendono il sopravvento sulla vita quotidiana. a cura di Enrico Natoli e Giorgio Frasca N.B. La lista che presentiamo è incompleta e in aggiornamento Un elenco più completo si può vedere anche in: http://it.wikipedia.org/wiki/Vittime_di_Cosa_nostra, oppure: http://progettolegalita.it/it/prodotti_sociali/elenco_vittime_della_mafia.php Pietro Scaglione Procuratore della Repubblica Palermo, 5-5-71 Antonino Lo Russo Autista di Scaglione Palermo, 5-5-71 Gaetano Cappiello Agente di PS Palermo, 2-7-75 Giuseppe Russo Tenente Colonnello dei Carabinieri, comandante del Gruppo Investigativo di Palermo Palermo, 20-8-77 Filippo Costa insegnante Palermo, 20-8-77 Giuseppe Impastato Denunciò le attività della mafia di Cinisi Cinisi, 9-5-78 Filadelfio Aparo Vice Brigadiere della Squadra Mobile Palermo, 11-1-79 Mario Francese Giornalista del "Giornale di Sicilia" Palermo, 26-1-79 Michele Reina Segretario provinciale della DC Palermo, 9-3-79 Boris Giuliano Capo della Squadra Mobile di Palermo 21-x-79 Cesare Terranova Consigliere di Corte d'Appello Palermo, 25-9-79 Lenin Mancuso Maresciallo di Polizia Palermo, 25-9-79 Piersanti Mattarella Presidente della Regione Sicilia Palermo, 6-1-80 Emanuele Basile Capitano dei Carabinieri di Monreale 3-5-80 Gaetano Costa Procuratore della Repubblica di Palermo Palermo, 6-8-80 Stefano Bontade Boss mafioso Palermo, 23-4-81 L'omicidio di Bontade coincide con l'inizio di una guerra tra famiglie mafiose che nei due anni successivi conterà un migliaio di morti. -
MAFIA Def.Pdf
MAFIA TV SHOWS TRANSATLANTIC TIES BORIS GIULIANO. UN POLIZIOTTO A PALERMO DIRECTOR: Ricki Tognazzi Starring: Nicole Grimaudo, Ettore Bassi, Antonio Gerardi Palermo, the ‘70s. Boris Giuliano, an exceptional police chief revolutionizes the investigative procedures of Palermo’s Police Squad. His thorough investigations reconstruct the secret criminal activity of Cosa Nostra, providing the foundation for the 1986 Maxi Trial led by magistrates Falcone and Borsellino. He sets up and is appointed chief of what becomes known as the Justice Squad. His fluent English helps him establish a collaboration with US Federal law enforcement and pursue transatlantic Sicilian heroin trafficking investigations. MINISERIES - 2X100’ - HD - 2016 not contractual Credits 1 PALERMO POLICE SQUAD LA CATTURANDI DIRECTOR: Fabrizio Costa Starring: Anita Caprioli, Alessio Boni, Massimo Ghini The days when the Mafia ruled Sicily could soon be just a memory. The Catturandi are an elite police force with the sole objective of rounding up members of the mob, many of whom have been on the run for years. The officers are all local to Sicily and their dedication to the job, which is so dangerous that it requires them to conceal their identities, has won the hearts of residents and gained their support in hunting down Mafia criminals. TV SERIES - DRAMA - 6X100’ OR 12X50’ - HD - 2015 THE SYSTEM IL SISTEMA DIRECTOR: Carmine Elia Starring: Claudio Gioè, Gabriella Pession Modern day Rome, everything begins with a high turn over at restaurant that changes ownership and is renovated multiple times in a year. Workers without benefits, little flaws here and there, but Chief Bonfanti is certain there is a lot more to it.. -
Una «Latitanza» Che Faceva Comodo Alla Industria Del Potere
l'Unità / domenica 19 maggio 1974 PAG. 5/cronache Come la Guardia di Finanza è arrivata ad individuare e catturare il pericoloso boss Liggio era runico riverito con il «vossìa» nella bottiglieria frequentata dai mafiosi La grande deferenza usata nei suoi riguardi ha messo in sospetto - Dalle indagini per i sequestri a quelle per la criminalità organizzata in genere - L'attico acquistato due mesi dopo il riscatto Torielli, uno dei primi grossi rapimenti al Nord - Le frequenti puntate in Svizzera - Il carcere di Lodi trasformato in fortezza Dalla nostra redazione MILANO IB Liggio deve rimanere nel carcere di Lodi. I due magistrati milanesi, Turone e Caizji ritengono inutile e pericoloso qualche spostamento del pericoloso boss mafioso. Nel carcere Nuova conferma al processo di Genova contro « L'Ora » di Lodi sono state prese misure eccezionali che dovrebbero tutelare sia da tentativi di fuga di Liggio, sia dalla eventualità che qualcuno intenda sopprimerlo temendo che il numero uno : della mafia, vistosi ormai condannato a trascorrere il resto dei suoi giorni in carcere, { .... vuoti il sacco coinvolgendo nella sua sconfitta altri personaggi, forse più in alto di lui nelle gerarchie mafiose e fino ad oggi insospettati. Durante il frequentavano la bottiglieria Dall' ufficio di Scaglione primo interrogatorio a cui Lu e non ci volle molto ad accor ciano Liggio è stato sottopo gersi che parecchie di queste sto ieri nel carcere di Lodi erano mafiosi più o meno no da Turone e Caizzi, il boss ti. Tra i frequentatori della sparirono le registrazioni mafioso si è comportato se bottiglieria vi era anche An Una «latitanza» che detto a verbale il testimone storia del fascicolo che ha la donazione dell'appartamen- condo le regole ormai arcino- tonio Ferruggia, alias Lucia Dalla nostra redazione — come gli altri colleghi che tolto 1 Rimi dall'ergastolo e • to alla figlia del condanna te dell'omertà: ha negato tut no Liggio.