Una «Latitanza» Che Faceva Comodo Alla Industria Del Potere

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Una «Latitanza» Che Faceva Comodo Alla Industria Del Potere l'Unità / domenica 19 maggio 1974 PAG. 5/cronache Come la Guardia di Finanza è arrivata ad individuare e catturare il pericoloso boss Liggio era runico riverito con il «vossìa» nella bottiglieria frequentata dai mafiosi La grande deferenza usata nei suoi riguardi ha messo in sospetto - Dalle indagini per i sequestri a quelle per la criminalità organizzata in genere - L'attico acquistato due mesi dopo il riscatto Torielli, uno dei primi grossi rapimenti al Nord - Le frequenti puntate in Svizzera - Il carcere di Lodi trasformato in fortezza Dalla nostra redazione MILANO IB Liggio deve rimanere nel carcere di Lodi. I due magistrati milanesi, Turone e Caizji ritengono inutile e pericoloso qualche spostamento del pericoloso boss mafioso. Nel carcere Nuova conferma al processo di Genova contro « L'Ora » di Lodi sono state prese misure eccezionali che dovrebbero tutelare sia da tentativi di fuga di Liggio, sia dalla eventualità che qualcuno intenda sopprimerlo temendo che il numero uno : della mafia, vistosi ormai condannato a trascorrere il resto dei suoi giorni in carcere, { .... vuoti il sacco coinvolgendo nella sua sconfitta altri personaggi, forse più in alto di lui nelle gerarchie mafiose e fino ad oggi insospettati. Durante il frequentavano la bottiglieria Dall' ufficio di Scaglione primo interrogatorio a cui Lu­ e non ci volle molto ad accor­ ciano Liggio è stato sottopo­ gersi che parecchie di queste sto ieri nel carcere di Lodi erano mafiosi più o meno no­ da Turone e Caizzi, il boss ti. Tra i frequentatori della sparirono le registrazioni mafioso si è comportato se­ bottiglieria vi era anche An­ Una «latitanza» che detto a verbale il testimone storia del fascicolo che ha la donazione dell'appartamen- condo le regole ormai arcino- tonio Ferruggia, alias Lucia­ Dalla nostra redazione — come gli altri colleghi che tolto 1 Rimi dall'ergastolo e • to alla figlia del condanna­ te dell'omertà: ha negato tut­ no Liggio. Vi era, però, un GENOVA, 18 il commendatore Scaglione li ha fatti trasferire, per ora. to. Il fascicolo contenente to, perfino di essere mai sta­ particolare che distingueva « Sa il teste se, poco pri­ aveva fatto istallare nella scri­ dalla casa di pena al sog­ questi particolari venne In­ to un mafioso. Eppure que­ Antonio da tutti gli altri fre­ ma o dopo la uccisione del vania del suo ufficio un regi­ giorno obbligato sull'isola del­ viato dallo stesso Scaglione st'uomo è depositario di segre­ quentatori della bottiglieria: faceva comodo alla procuratore della Repubblica stratore con un filo che arri­ l'Asinara. alla Corte di cassazione. ti che potrebbero letteralmen­ mentre tutti gli altri si trat­ di Palermo Pietro Scaglione, vava al paralume dentro il Il 24 marzo del 1971 il P.M.: Le conseguenze di il segretario della procura dr. quale era nascosto il micro­ commendator Scaglione — te sconvolgere taluni ambien­ tavano fra di loro con il tu quell'atto? ti: la purtroppo lunga storia fellone sia entrato nel suo fono. Mi dissero che egli ave­ ha narrato il teste — rice­ TESTK: La Cassazione rin­ ed un atteggiamento estre­ ufficio a togliere il nastro e va fatto ciò per tutelarsi, do­ vette una lettera dell'ex vice viò ogni decisione. Scadettero della mafia ha insegnato che mamente familiare, ad Anto­ a ritirare il registratore ivi po l'amara esperienza che la sua potenza risiede soprat­ industria del potere pretore onorario di Palermo I termini di carcerazione pre­ nio veniva riservato il « vos- istallato? ». A laie la doman­ aveva avuto con il questore dott. Avallone. Mi chiamò nel tutto nelle protezioni politiche. sia » e tutti coloro che ave­ ventiva e tutti gli imputati Il vero nodo politico del caso Liggio è costituito dalle sue da, che ha suscitato emozio­ Zapparelli in relazione alla fu­ suo ufficio e mi mostrò lo vennero scarcerati. Ora il vano a che fare con lui as­ ne nell'aula del tribunale di ga di Liggio ». scritto nel quale l'Avallone Frattanto appare sempre più «• latitanze ». Sedici anni prima; poi una breve, quasi acci­ Genova, è stato questa mat­ processo e pendente presso evidente — anche se nessuna sumevano un atteggiamento dentale parentesi di prigionia; infine per altri cinque anni Oltre al giallo del microfo­ affermava di aver ricevuto la la corte d'Assise d'Appello di di sottomissione che si tra­ tina, il pubblico ministero dr. no segreto usato da Sca­ visita di Serafina Battaglia, conferma in questo senso è uccel di bosco, sino a giovedì scorso. Ma Liggio non è la Nicola Marvulli nel corso di Roma per uh nuovo dibatti­ sformava in vera e propria Primula settecentesca né l'Italia è una Francia da « feuille­ glione stamattina è emerso moglie e madre di due vitti­ mento. ancora venuta dalla magistra­ una delle saltuarie udienze un altro particolare sconcer­ me della cosca dei Rimi. tura — il ruolo svolto da Lu­ paura ogni qual volta Anto­ ton P. Insomma, se per Liggio la latitanza era preziosa, essa in cui si sta svolgendo il tante sull'attività del defunto La donna avrebbe scagiona­ PRESIDENTE: L'invio di ciano Liggio non solo nella nio alzava la voce per qual­ era soprattutto funzionale a qualcuno e a qualcosa. Quali processo ai giornalisti del­ procuratore. Fu Scaglione a to Rocco Seviglia, che era quel fascicolo precedette di che cosa che non era stata forze e quali interessi hanno costruito e reso possibile la l'Ora di Palermo accusati di una settimana l'uccisione di * anonima sequestri » di cui certe/za di una così prolungata, pressoché ininterrotta lati­ ordinare un supplemento di stato condannato come il di­ con ogni probabilità era il di suo gradimento. Furono diffamazione dagli eredi di indagine su un processo, con Scaglione, vero? tanza? Ci sono alcuni momenti della sua inarrestata carriera retto esecutore del du­ principale personaggio, ma presi in considerazione quat­ che oggi debbono tornare d'attualità, anche per la folla di Scaglione, dal ministro ori. condanna all'ergastolo pen­ plice omicidio e per riparare TESTE: Proprio cosi. tro o cinque nomi di boss Gioia e da altri notabili sici­ dente in cassazione, a carico alle conseguenze della dura La prossima udienza a Ge­ anche nel controllo di buona giudici che si stanno mettendo in nota per ottenere d'interro­ liani. parte della delinquenza orga­ mafiosi ad alto livello e fra garlo. Sono momenti importanti perché possono fornire una di Vincenzo e Filippo Rimi, condanna Serafina Battaglia nova è stata fissata per il questi anche il nome di Lu­ Il testimone, interrogato era rispettivamente padre e fra­ s'era detta disposta a fare la 6 giugno. In quella data i nizzata nel Nord Italia. Bi­ chiave risolutiva per cogliere — al di là dello stesso Liggio — il sostituto procuratore di tello di quel Natale Rimi che donazione di un appartamen­ giudici decideranno se do­ sognerà ricostruire giorno ciano Liggio. Intere giornate la profonda compenetrazione tra mafia, sistt ma di potere de Palermo Vittorio Aliquò. Co­ venne scoperto come funzio­ tino alla figlia di quello che vranno sentire anche la testi­ dopo giorno i cinque anni di furono spese dagli inquirenti e settori dell'apparato statale. Inutile però chieder lumi diret­ nario della Regione Lazio. monianza di Luciano Liggio. per documentarsi consultando tamente a lui: il suo silenzio gli garantisce la vita. «Se ora me gli altri suoi colleshi ha era ritenuto l'assassino di suo latitanza che Luciano Liggio parlasse o minacciasse di farlo — dice Cesare Terranova, cominciato affermando che I due Rimi erano stati con­ figlio e di suo marito. II 30 e il 31 maggio essi si ha trascorso in massima par­ libri, articoli di giornali e accusatore implacabile di Liggio, prima come magistrato e egli aveva saputo dell'esisten­ dannati come mandanti di Si viene poi a sapere che recheranno a Palermo per In­ te fra Milano e la Svizze­ quanto altro desse un quadro poi come membro dell'Antimafia — firmerebbe la sua con­ za del registratore soltanto diversi omicidi. Il sostituto Serafina Battaglia smentì di terrogare due testi ritenuti preciso dei personaggi pre­ importanti. ra e sarà un lavoro lungo e danna a morte: magari non subito, ma certamente a distanza dopo il delitto. di Scaglione, Vittorio Aliquò, aver scagionato l'uomo accu­ difficile che porterà, però. si in considerazione. Furono di tempo ». Come Giuliano, come Pisciotta. « Venni informato dal pro­ disperdendosi in minuziosi sato di averle ucciso il mari­ eseguiti dei pedinamenti nel curatore aggiunto. Seppi — ha particolari, ha raccontato la to e 11 figlio, ma confermò Giuseppe Marzolla a scoperte certamente clamo­ rose. Le più svariate ipote­ corso dei quali vennero usa­ si continuano ad essere avan­ te tutte le norme possibili e zate su come la guardia immaginabili di prudenza e LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL '52 fu così possibile arrivare al di Finanza ed in particolare TL PRIMO momento-chiave della « lati- della polizia, a sollecitare discretamente Scatta la trappola in un quartiere residenziale di Los Angeles gli stessi uomini che non condominio di via Ripamon­ -"- tanza » di Luciano Liggio risale al '52. nei più grossi comuni una fitta serie di molto tempo fa avevano strap­ ti 1G6: anche l'aver accerta­ Si è già rivelato per quel che vale, e riunioni e assemblee dalle quali nascono pato dalle mani dei suoi ra­ to che Antonio abitava in un serve, con l'eliminazione del segretario le liste « civiche » costruite a misura dei pitori Luigi Rossi di Monte- appartamento di gran lusso della Federterra di Corleone. compagno più urgenti e vitali interessi de. lera. siano arrivati ad arre­ lo confermava come un capo Rizzotto, mentre più forti erano le lotte Tra le riunioni più produttive c'è quella di notevole importanza. di Corleone. Li è capomafia il medico e stare l'uomo che da cinque per la terra.
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