Perchè in Italia C'è Ancora Tanta Paura Del Successo? C'è Ancora Tanta Perchè in Italia
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marzo numero 3 2013 5,50 € 3 "Ho avuto talento numero ma non successo. Tanta gente ha successo marzo 2013 - senza avere talento." (Victor Francen in La fin du jour, 1938, di Julien Duvivier) Poste Italiane Perchè in Italia c'è ancora S p "Il successo fa scandalo. Lo A - S scandalo fa successo." pedizione in abbonamento postale -70% - tanta paura (Marcello Marchesi) del successo? A ut. GIP A /C/ R M/04/2013 I ON I US C FO Il cinema nella Russia di Putin INNOVAZ Il fenomeno dei fan film made in Italy Perchè in ItaliA c'è ancora tanta paura del successo? c'è ancora tanta Perchè in ItaliA I ISSN 2281-5597 T 3 0 0 0 3 DI NE I HE ER I MIC 9 772281 559003 DOSS Una lettera di Aldo Moro a Giulio Andreotti su cinema e emigrazione www.8-mezzo.it POLE KulturInfarkt: esplode la discussione sui finanziamenti alla cultura SUL PROSSIMO NUMERO IN USCITA APRILE 2013 SCENARI Emergenza pirateria INNOVAZIONI Cinema italiano apolide I talenti di casa nostra che lavorano all'estero FOCUS Il cinema dell'Austria EDITORIALE di Gianni Canova 8½ MILIONI DI EURO PER IL FILM DI TORNATORE. UN EXPLOIT INATTESO CHE OBBLIGA TUTTI A UNA SERIA RIFLESSIONE. on è vero che è crollato tutto. mi capitava da tempo, con un film italiano. suo pubblico. Fa discutere e vince. Vogliamo Né che il gennaio 2013 è stato Un successo inatteso di queste dimensioni tenerne conto? Vogliamo cominciare a pen- per il cinema in Italia una sorta dovrebbe indurre a un serio ripensamento sare che il pubblico italiano è un po’ meglio di tsunami. Uno tsunami di- tutta una serie di persone. Quelli che pen- di come spesso lo immaginiamo, e che quel strugge tutto quello che trova sano che da noi funziona solo la commedia. che non sappiamo dargli, troppo spesso, Nsulla sua strada e si lascia alle spalle solo Quelli che dicono che non c’è spazio per altri sono film capaci di sorprenderlo e di emozio- macerie e rovine. Nel cinema, in Italia, non è generi. Quelli che andata così. Se non altro perché almeno un ritengono che sia im- film italiano si è salvato dalla catastrofe e ha possibile fare un film incassato molto più di quanto ipotizzassero raffinato che piaccia le più ottimistiche previsioni: La migliore anche a un grande offerta di Giuseppe Tornatore. Nel momento numero di spettatori. in cui scrivo queste righe, gli incassi del film Quelli che si ostinano viaggiano su cifre ormai molto vicine agli 8 a pensare che non è milioni e mezzo di euro (numero evidente- possibile realizzare in mente molto amato da questa testata…), ma Italia film dal respiro sono pronto a scommettere che saliranno internazionale. La ancora, visto che il tamtam positivo non ac- migliore offerta dimo- cenna ad arrestarsi. Io l’avevo intuito subito: stra in un sol colpo ho visto La migliore offerta in un multiplex, il l’infondatezza di tan- sabato sera del secondo weekend di program- te querule litanie che mazione. Sala piena, senza un solo posto a si sentono ripetere sedere. Sentivo in sala la tensione fisica, la spesso sul nostro ci- partecipazione, l’empatia. Quell’effetto unico nema. Non fa ridere, che solo la visione in sala ti può dare, e che il film di Tornatore. ti fa sentire al contempo solo col film e im- Neanche per sbaglio. Si misura con un ge- narlo? Vogliamo ricominciare a interrogarci, merso in un corpo collettivo che sente il film nere rischioso come il thriller psicologico e lo una buona volta, su che tipo di film e di storie come lo stai sentendo tu. Alla fine, ricordo domina con una sicurezza magistrale. Non e di mondi e di visioni servono oggi al nostro che è partito perfino un timido applauso. In cerca star di facile popolarità, ma punta su cinema, e a tutti noi in quanto spettatori? un multiplex! Ricordo che la gente si fermava attori internazionali di grande levatura. Non all’uscita a discutere e a commentare. Non chiude in modo rassicurante, ma interroga il 1 SOMMARIO 06 LA RIMOZIONE DEL 14 QUEL TRIONFO 32 ICONE 43 FINANZIAMENTI “COMMERCIALE” NON PREVISTO MADE IN ITALY ALLA CULTURA, di Alberto Pezzotta DA CRITICI E di Andrea Guglielmino FUORI DALLA DISTRIBUTORI e Lucio Laugelli POLITICA DEL 08 PER CHI SI di Alberto Pezzotta SANTUARIO SCRIVONO 38 DARK di Andrea Cancellato I LIBRI? 16 ISTRUZIONI RESURRECTION: EDITORIALE PER CHI SI PER FARE COSA MI PIACE TRULY AMAZING! FANNO I FILM? UN FILM ITALIANO DEL CINEMA intervista ad Angelo 01 8½ MILIONI DI di G.C. CHE PIACE ALLA ITALIANO Licata EURO PER IL FILM CRITICA. di Andrea Guglielmino DI TORNATORE. 09 I FILM NON di Angelo Pannofino 26 HANS HURCH UN EXPLOIT SI FANNO PER intervista di 40 Intervista ad Fabrizio INATTESO CHE IL PUBBLICO 17 I TRE MIGLIORI Micaela Taroni Rizzolo OBBLIGA TUTTI di Fausto Brizzi INCASSI ITALIANI di Nicole Bianchi INEDITI A UNA SERIA DEGLI ULTIMI RIFLESSIONE. 10 SE AMI IL CINEMA, 13 ANNI 44 QUANDO di Gianni Canova VUOI GLI INCASSI IL SOTTOSEGRETARIO ALLE STELLE 18 EXPLOIT E FLOP, MORO SCRIVEVA AL di Roberta Torre 10 DOMANDE SOTTOSEGRETARIO A REGISTI ANDREOTTI 12 TUTTI GLI ALIBI E PRODUTTORI di Andrea Corrado DI VINCITORI di Stefano INNOVAZIONI (E VINTI) Stefanutto Rosa POLEMICHE di Maurizio Nichetti 28 FAN POWER di Andrea Guglielmino 41 KULTURINFARKT SCENARI 30 FENOMENOLOGIA 42 L’ANNO ZERO 04 PERCHÈ QUALITÀ DEL FAN FILMAKER DEI BUROCRATI E QUANTITÀ DA di Serafino Murri di Salvatore Carrubba NOI NON VANNO D'ACCORDO? di Gianni Canova 8½ NUMERI, VISIONI E PROSPETTIVE DEL CINEMA ITALIANO Mensile d’informazione e cultura cinematografica Iniziativa editoriale realizzata da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con ANICA e Direzione Generale Cinema Direttore Responsabile In Redazione Hanno collaborato Angelo Pannofino, Alberto Pasquale, Giancarlo Di Gregorio Carmen Diotaiuti Fausto Brizzi, Giulio Bursi, Alberto Pezzotta, Andrea Guglielmino Andrea Cancellato, Giovanni Marco Piemontese, Direttore Editoriale Salvatore Carrubba, Rossella Rinaldi, Roberta Ronconi, Gianni Canova Coordinamento redazionale Federica D'Urso, Fabio Ferrazza, Micaela Taroni, Roberta Torre, Vice Direttore Responsabile DGCinema Iole Maria Giannattasio, Michail Trofimenkov Cristiana Paternò Andrea Corrado Lucio Laugelli, Cristiana Mainardi, Umberto Marino, Capo Redattore Coordinamento editoriale Francesca Medolago Albani, Stefano Stefanutto Rosa Nicole Bianchi Serafino Murri, Maurizio Nichetti, 2 SOMMARIO NUMERI NEL MONDO FOCUS GEOGRAFIE IL MARKETING DEL PUNTI DI VISTA CINEMA ITALIANO 49 ITALIA E FRANCIA: 52 "UN GIORNO DEVI 60 IL CASO RUSSIA 66 I LUOGHI DEL 76 RICOMINCIAMO APPUNTAMENTO ANDARE": DIARIO CINEMA. 70 QUANDO di Umberto Marino A CANNES SEMI-SERIO DAL 61 IL CINEMA RUSSO? di Nicole Bianchi IL PASSAPAROLA CON IL FONDO PER SUNDANCE 2013 È UNA MATRIOSKA. FA LA DIFFERENZA LE SCENEGGIATURE di Cristiana Mainardi di Roberta Ronconi di Alberto Pasquale di Iole Maria Giannattasio 55 AMO GLI 64 MA LA VERA RUSSIA ITALIANI E RACCONTATA 51 L’ANNO PEGGIORE CHE SANNO DAI SUOI DOC NELLE SALE STUPIRE di Ro. Ro. CINEMATOGRAFICHE di Rossella Rinaldi 80 BIOGRAFIE ITALIANE 65 IL NOSTRO di Fabio Ferrazza 57 DI COSA SI È UN CINEMA PARLA QUANDO SENZA REALTÀ CINEMA ESPANSO INTERNET E NUOVI SI PARLA DI di Michail Trofimenkov CONSUMI (IN)SUCCESSO 68 FINE DELLA SPECIE: AL BOX OFFICE SUCCESSIONE 72 TORMENTONI di Federica D’Urso DI ATTI SUL FILM O NUOVI EROI? e Francesca Medolago QUE VIVA MEXICO! di Carmen Diotaiuti Albani per Ufficio di Giulio Bursi Studi ANICA Progetto Creativo Stampa ed allestimento Direzione, Redazione, Registrazione 19novanta communication partners Arti Grafiche La Moderna Amministrazione presso il Tribunale Via di Tor Cervara, 171 Istituto Luce-Cinecittà Srl di Roma n° 339/2012 Creative Director 00155 Roma Via Tuscolana, 1055 - 00173 Roma del 7/12/2012 Bruno Capezzuoli Tel. 06722861 fax: 067221883 Designer Distribuzione in libreria [email protected] Giulia Arimattei, Matteo Cianfarani, Joo Distribuzione Lorenzo Mauro Di Rese, Via F.Argelati,35 Simona Merlini, Cristina Nardelli Milano Videoimpaginazione Valeria Ciardulli 3 SCENARI Chi ha paura del successo? Perchè qualità e quantità da noi non vanno d’accordo? di Gianni Canova ualche tempo fa ho ospitato culturale, soprattutto da quello che maschera nella mia università i giovani con una patina di ostentato progressismo il “creatori” di una delle web serie proprio intimo, atavico, profondo e ontologi- di maggior successo (Freaks!) co aristocraticismo. Qper un incontro con gli studenti. Da noi, qualità e quantità continuano a es- Durante il dibattito, per spiegare la decisione sere considerate inconciliabili. Nel cinema di diffondere la nuova stagione della serie come nella letteratura. Se un prodotto è di non solo sul web ma anche attraverso un ca- qualità – pensano in tanti – non può am- nale televisivo, uno degli autori ripeteva con bire anche alla quantità. Per converso, per fermezza rivolto ai ragazzi: “Tranquilli, non ci arrivare alla quantità (ai grandi numeri…) è siamo venduti. Non siamo diventati commer- indispensabile abbassare la qualità. Quando ciali…!”. Tralascio qui ogni considerazione su uno dei più autorevoli quotidiani nazionali sul luogo comune secondo cui il web sarebbe un autorevole e influente “critico letterario” il regno della purezza incontaminata e della arriva a scrivere che è meglio non leggere libertà espressiva mentre la tv (e il cinema…) nulla, e non prendere neanche in mano un sarebbero invece il luogo del compromesso libro, piuttosto che leggere i bestseller di au- e della mercificazione. In questa sede voglio tori come Faletti o Coelho (lo ha scritto Pietro interrogarmi piuttosto sul perché l’epiteto Citati sul “Corriere” del 9 marzo 2012) a me “commerciale” in tanta parte del pubblico prende lo sconforto. Poi, se ci ripenso, mi italiano (e tra i giovani in modo particolare) sale la rabbia. Per lo snobismo elitario con continui a essere percepito come un insulto.