Comunità Montana Agordina Agordo – Belluno
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Comunità Montana Agordina Agordo – Belluno Intesa Programmatica d’Area Dolomiti Venete VERBALE DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE DELL’IPA DELLE DOLOMITI VENETE Il giorno 19 agosto 2009 alle ore 17,00 presso la sala consiliare della Comunità Montana Agordina, si è riunito il Tavolo di concertazione dell’IPA delle Dolomiti Venete per discutere e approvare il seguente ordine del giorno: 1. Ammissione di nuovi membri all’IPA delle Dolomiti Venete , in particolare dei componenti dell’IPA del Cadore Centrale e dell’IPA del Comelico e Sappada; 2. Modifiche del Regolamento del Tavolo di concertazione , conseguenti all’ammissione di nuovi membri; Sono presenti: Enti pubblici: 1. Sergio De Riva Vice Presidente della Comunità Montana Agordina 2. Eusebio Zandanel Presidente della Comunità Montana della Valle del Boite 3. Celeste Levis Presidente della Comunità Montana Cadore-Longaronese-Zoldo 4. Gabriella Faoro Delegato dall’Amm.ne Provinciale di Belluno 5. Romina Brancaleone Delegato del Comune di Alleghe 6. Luigi Rossi Vice Sindaco del Comune di Canale d’Agordo 7. Mauro Soppelsa Sindaco del Comune di Cencenighe Agordino 8. Sisto Agostini Vice Sindaco del Comune di Colle S.Lucia 9. Stefano Murer Sindaco del Comune di Falcade; 10. Giorgio Serafini Sindaco del Comune di Gosaldo; 11. Natale Da Ronch Sindaco del Comune di Rivamonte Agordino; 12. Costante Rossi Sindaco del Comune di Rocca Pietore; 13. Moreno De Val Sindaco del Comune di San Tomaso Agordino; 14. Ivano Dall’Acqua Sindaco del Comune di Selva di Cadore; 15. Loretta Ben Sindaco del Comune di Taibon Agordino 16. Eusebio Zandanel Vice Sindaco del Comune di Cibiana di Cadore 17. Franco Roccon Sindaco del Comune di Castellavazzo 18. Fausta De Feo Sindaco del Comune di Forno di Zoldo 19. Roberto Padrin Sindaco del Comune di Longarone; 20. Giulio Mattiuzzi Vice Sindaco del Comune di Zoppè di Cadore Parti sociali: 1. Claudio Capelli delegato dal presidente dell’A.S.C.O.M. di Belluno; 2. Maurizio Ranon delegato dal presidente dell’A.P.P.I.A. di Belluno 3. Daniele Olivotto Responsabile Lega Coop Veneto Assenti : 1) Regione del Veneto: 1 2) Comune di Agordo 3) Comune di La Valle Agordina; 4) Comune di Livinallongo del Col di Lana; 5) Comune di Vallada Agordina 6) Comune di Borca di Cadore; 7) Comune di Cortina d’Ampezzo; 8) Comune di San Vito di Cadore 9) Comune di Vodo di Cadore 10) Comune di Ospitale di Cadore; 11) Comune di Soverzene; 12) Comune di Zoldo Alto 13) C.C.I.A.A di Belluno; 14) Assindustria di Belluno 15) Unione artigiani di Belluno 16) Unione provinciale Confcooperative di Belluno; 17) C.I.S.L. di Belluno; 18) C.G.I.L. di Belluno; 19) U.I.L. di Belluno; 20) Impresa Verde Belluno (ex Coldiretti); 21) Confagricoltura Belluno; 22) ENAIP Veneto Funge da Segretario verbalizzante la dott.ssa Licia Fornasier. Presiede il Tavolo di concertazione il Presidente pro-tempore , Sergio De Riva, che, verificata la regolarità della convocazione e la validità della seduta, essendo presente il numero minimo di partecipanti previsto dal Regolamento del Tavolo di concertazione, passa ad illustrare il primo punto all’ordine del giorno. Con riferimento al primo punto all’ordine del giorno (Ammissione di nuovi membri all’IPA delle Dolomiti Venete), il Presidente pro-tempore del Tavolo di concertazione ricorda nel 2000 è avvenuto il trasferimento dallo Stato alle Regioni della competenza in materia patti territoriali, sulla base degli articoli 18 e 19 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e che la Regione del Veneto è stata la prima Regione italiana ad avere esercitato per tempo le competenze conferite in materia di patti territoriali, approvando un’organica legge - la legge regionale 6 aprile 1999, n. 13 “Interventi regionali per i patti territoriali” - che ha definito il ruolo della Regione stessa in tale ambito, ha disciplinato il raccordo tra i patti territoriali e la programmazione regionale e, infine, ha promosso e cofinanziato interventi specifici a loro favore. Il disegno regionale di progressivo coordinamento dei patti territoriali con la programmazione, anche finanziaria, regionale, è stato portato a compimento nel 2003: in particolare, l’articolo 29 della legge regionale 14 gennaio 2003, n. 3 ha introdotto alcune rilevanti modifiche alla legge regionale n. 13/1999, volte a favorire l’adeguamento delle forme di organizzazione dei patti territoriali, già costituiti o da costituire, alle modalità della programmazione decentrata regionale, attraverso l’attuazione in tali aree di “Intese programmatiche d’area”, previste dall’articolo 25, comma 5 della legge regionale 29 novembre 2001, n. 35 “Nuove norme sulla programmazione”. L’Intesa programmatica d’area (IPA) costituisce, quindi, un nuovo istituto della programmazione regionale e, nel contempo, un nuovo modello di definizione dei programmi di sviluppo locale - caratterizzati da un approccio “bottom up” e fondati sui partenariati locali - da sviluppare nelle aree interessate da patti territoriali a cura dei Soggetti promotori dei patti stessi e in partenariato con la Regione. 2 Nel mese di giugno 2003, pertanto, il Tavolo di concertazione del patto territoriale Dolomiti Venete ha deciso di partecipare al bando indetto con delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 1070 dell’11 aprile 2003, in attuazione delle nuove disposizioni della legge regionale n. 13/1999, proponendo un programma di animazione istituzionale volto ad adeguare l’organizzazione del patto territoriale alle forme della programmazione decentrata regionale e l’elaborazione di un documento complessivo di programmazione d’area, secondo le indicazioni dell’articolo 25 della legge regionale n. 35/2001. Il Tavolo di concertazione del patto aveva così avviato un nuovo percorso - organizzativo e programmatico - finalizzato a creare le condizioni necessarie per l’attuazione della “Intesa Programmatica d’Area delle Dolomiti Venete”, da proporre nell’ambito del primo “piano di attuazione e spesa (PAS)”, di cui all’articolo 18 della legge regionale n. 35/1001 sulla programmazione. Su tale base è stato portato a compimento il disegno regionale di coordinamento dei patti territoriali con la programmazione, anche finanziaria, regionale: la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 2796 del 12.09.2006 ha dettato le disposizioni quadro di organizzazione delle IPA e, in base a tali disposizioni, l’IPA delle Dolomiti Venete è stata formalmente riconosciuta dalla Regione del Veneto con la deliberazione n. 3517 del 6/11/2007. La DGR Veneto n. 2796 del 12 settembre 2006 prevedeva che le IPA fossero attivate, nel rispetto dell'autonomia associativa degli enti locali e delle parti sociali, in aree subprovinciali, provinciali o sovraprovinciali, che presentino un elevato grado di omogeneità dal punto di vista socio-economico e della necessità di intervento, anche tenendo conto delle altre delimitazioni territoriali individuate dalla programmazione regionale. In base alla medesima DGR, l’area dell’IPA avrebbe dovuto essere caratterizzata da una dimensione “vasta” anche al fine di poter essere soggetti sufficientemente autorevoli e di peso rispetto al processo di programmazione regionale. La Giunta Regionale prefigurava che, a regime, le IPA ammontassero a un numero complessivamente pari a 3 − 4 volte il numero delle attuali Province del Veneto. La dimensione territoriale dell’IPA delle Dolomiti Venete è risultata, quindi, abbastanza lontana da quanto previsto dalla DGR Veneto n. 2796 del 12/09/2006: se, da un lato, la DGR permetteva, in sede di prima costituzione delle IPA, che le stesse potessero essere attivate anche con una dimensione ridotta, derivante dalla storia della loro formazione (derivazione dai Patti territoriali che originariamente riguardavano le sole aree ammissibili ai Fondi strutturali comunitari), tuttavia, dall’altro, sottolineava come ciò si giustificasse solo se tali nuclei iniziali fossero stati gli elementi di avvio e di propulsione di un processo aggregativo in evoluzione. Alla luce di tali disposizioni regionali l’IPA delle Dolomiti Venete ha provveduto a elaborare una nuova Proposta di documento programmatico 2008-2010, approvato dal Tavolo di concertazione del 15 luglio 2008, mediante il quale ha intrapreso un processo di coordinamento e di convergenza programmatica e politica con le due IPA della parte alta della provincia di Belluno, l’IPA del Cadore Centrale e l’IPA del Comelico e Sappada. L’area delle tre IPA dell’Alto Bellunese raggruppa 43 comuni della Provincia di Belluno, si estende su una superficie di 2.328 kmq (pari al 63% del territorio provinciale e al 12,66% del territorio regionale), con una popolazione complessiva di 70.679 abitanti (pari a circa il 34% della popolazione provinciale) e una densità pari a 30,36 abitanti per kmq. Essa presenta altresì le dimensioni ottimali alla luce dei criteri di selezione e di finanziamento delle opere e infrastrutture pubbliche previste dal bando indetto dalla Giunta Regionale del Veneto con deliberazione n. 1598 del 26.5.2009 recante “Programmazione decentrata – cofinanziamento di interventi infrastrutturali (L.R. n. 13/1999 e art. 25 L.R. n. 35/2001). Anno 2009. 3 Infatti, tale DGR istituisce un meccanismo incentivante per le IPA che intendono aggregarsi, offrendo la possibilità di presentare un numero massimo di 5 progetti alle IPA con aree la cui popolazione residente è superiore a 200.000 abitanti o il cui territorio sia superiore a 2.000 kmq. In caso di mancata aggregazione, solo l’IPA delle Dolomiti Venete potrebbe partecipare al bando regionale, presentando un solo progetto. Il Presidente pro