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INDICE

1. PREMESSA ...... 7

2. VERIFICA E AGGIORNAMENTO DEL QUADRO AMBIENTALE - ANALISI E DEFINIZIONE DELLE COMPONENTI AMBIENTALI ...... 8

2.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...... 8

2.2 MATRICE ARIA ...... 11 2.2.1 Qualità dell’aria ...... 18 2.2.2 Emissioni comunali...... 27

2.3 MATRICE CLIMA ...... 32 2.3.1 Temperatura ...... 34 2.3.2 Precipitazioni ...... 36 2.3.3 Direzione e velocità dei venti...... 38

2.4 MATRICE ACQUA ...... 39 2.4.1 Inquadramento idrogeologico ...... 44 2.4.2 Acque superficiali ...... 47 2.4.2.1 Bacini idrografici ...... 47 2.4.2.2 Consorzio di Bonifica competente ...... 48 2.4.2.3 Corpi idrici presenti nel territorio di Sona ...... 49 2.4.2.4 Qualità delle acque superficiali ...... 50 2.4.2.5 Scarichi in corpi idrici superficiali...... 53 2.4.3 Acque sotterranee ...... 53 2.4.3.1 Pozzi ad uso pubblio e potabile ...... 54 2.4.3.2 Qualità delle acque sotterranee...... 55 2.4.3.3 Vulnerabilità da nitrati ...... 58 2.4.3.4 Vulnerabilità degli acquiferi...... 59 2.4.3.5 Rete acquedottistica e rete fognaria ...... 59 2.5 MATRICE SUOLO E SOTTOSUOLO ...... 67 2.5.1 Inquadramento litologico, geomorfologico e geopedologico ...... 69 2.5.1.1 Elementi geomorfologici principali ...... 70 2.5.1.2 Inquadramento litologico ...... 72 2.5.2 Carta dei suoli ...... 74 2.5.3 Permeabilità dei litotipi ...... 76 2.5.4 Surplus di azoto nei terreni ...... 78 2.5.5 Rischio di percolazione dell’azoto ...... 79 2.5.6 Uso del suolo ...... 80 2.5.7 Consumo di suolo ...... 83 2.5.8 Il valore ecologico ...... 85

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2.5.9 Contenuto di carbonio organico nello strato superficiale di suolo ...... 86 2.5.10 Contenuto in metalli e metalloidi nei suoli del Veneto ...... 88 2.5.11 Erosione del suolo ...... 89 2.5.12 Cave attive e dismesse ...... 90 2.5.13 Discariche ...... 90 2.5.14 Siti contaminati ...... 92 2.5.15 Significatività geologico-ambientali/geotipi ...... 92 2.5.16 Rischio sismico ...... 92 2.5.16.1 Elementi geologici e classificazione del territorio in prospettiva sismica ...... 95 2.5.17 Fattori di rischio idrogeologico ...... 96 2.5.17.1 Pericolosità idrogeologica...... 96 2.5.17.2 Pericolosità idraulica ...... 97 2.5.17.3 Aree a difficoltà di deflusso...... 99 2.5.17.4 Compatibilità geologica...... 99 2.6 MATRICE BIODIVERSITÀ ...... 101 2.6.1 Aree protette ...... 102 2.6.2 Aree a protezione speciale ...... 103 2.6.2.1 Il sistema Rete Natura 2000 ...... 103 2.6.3 Rete ecologica ...... 105 2.6.3.1 rete ecologica da strumenti sovraordinati ...... 105 2.6.3.2 rete ecologica comunale ...... 108 2.6.4 Carta della Natura e Carta del Valore Ecologico ...... 110 2.6.5 Valore ecologico...... 111 2.6.6 Aspetti forestali ...... 111 2.6.6.1 Aree umide ...... 113 2.6.6.2 Siepi, filari e alberi monumentali ...... 114 2.6.7 Piano faunistico venatorio regionale (l.r. 1/2007) 2014-2019 ...... 115

2.7 MATRICE PAESAGGIO E BENI ARCHITETTONICI E STORICO-CULTURALI ...... 116 2.7.1 Ambiti paesaggistici e vincoli sul territorio ...... 116 2.7.1.1 Vincoli paesaggistici ...... 119 2.7.1.2 Patrimonio architettonico ...... 125 2.7.2 Patrimonio archeologico ...... 131 2.7.2.1 Siti di interesse archeologico indicati dalla Soprintendenza ...... 131 2.7.2.2 Approfondimento su loc. Ara Decima ...... 133 2.7.2.3 Museo Paleontologico e dell’Origine del Territorio “Attilio Fedrigo” ...... 134 2.7.3 Evoluzione Storica ...... 134 2.7.3.1 Lugagnano ...... 135 2.7.3.2 Palazzolo di Sona ...... 139 2.7.3.3 San Giorgio in Salici ...... 139 2.7.3.4 Frammenti di memoria storica ...... 139

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2.7.3.5 Capitelli votivi e cappelle private ...... 140 2.7.3.6 Edifici storici industriali ...... 141 2.8 MATRICE AGENTI FISICI ...... 142 2.8.1 Radiazioni ionizzanti ...... 144 2.8.1.1 Radon ...... 144 2.8.2 Radiazioni non ionizzanti ...... 145 2.8.2.1 Elettrodotti...... 145 2.8.2.2 Stazioni radio base ...... 148 2.8.3 Inquinamento luminoso ...... 152 2.8.4 Inquinamento acustico ...... 153

2.9 MATRICE SOCIO-ECONOMICA ...... 158 2.9.1 Popolazione e sistema insediativo ...... 160 2.9.1.1 Dimensionamento PAT ...... 170 2.9.1.2 Numero di abitazioni occupate dai residenti ...... 171 2.9.1.3 Istruzione ...... 171 2.9.2 Sistema economico ...... 172 2.9.2.1 Attività rischio di incidente rilevante ...... 178 2.9.2.2 Agricoltura ...... 180 2.9.2.3 Utilizzazioni del territorio e numero di aziende (censimento agricoltura 2010)...... 183 2.9.2.4 Allevamenti ...... 185 2.9.2.5 Turismo ...... 188 2.9.2.6 Sistema dei percorsi di interesse storico e naturalistico – ambientale ...... 189 2.9.3 Sistema della mobilità ...... 191 2.9.3.1 Dati sul parco veicolare e traffico Stradale ...... 193 2.9.3.2 Ferrovia ...... 194 2.9.3.3 Percorsi ciclopedonali ...... 195 2.9.4 Rifiuti ...... 197 2.9.5 Energia...... 203 2.9.5.1 Consumi di energia elettrica ...... 204 2.9.5.2 Consumi Gas ...... 204

3. CONCLUSIONI SULLO STATO DELL’AMBIENTE ...... 205

3.1 ARIA ...... 205

3.2 CLIMA ...... 205

3.3 ACQUA ...... 206

3.4 SUOLO E SOTTOSUOLO ...... 207

3.5 FLORA, FAUNA, BIODIVERSITÀ...... 208

3.6 PAESAGGIO ...... 209

3.7 BENI ARCHITETTONICI, ARCHEOLOGICI E STORICO-CULTURALI...... 209

3.8 SALUTE UMANA ...... 210

3.9 ECONOMIA E SOCIETÀ ...... 210

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3.10 BENI MATERIALI E RISORSE ...... 211

4. SINTESI DELLE CRITICITÀ PRESENTI SUL TERRITORIO IN ESAME ...... 212

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1. PREMESSA

Il presente documento costituisce verifica ed aggiornamento del Quandro ambientale di riferimento. Infatti, ad integrazione e maggiore esplicitazione di quanto già precisato nel Rapporto Ambientale, si riporta di seuito una analisi aggiornata e dettagliata del quadro ambientale di riferimento utilizzato per le valutazioni del Rapporto Ambientale. In particolare si riporta quanto affermato dalle autorità di livello superiore (Arpav, Provincia, etc etc) in relazione ai vari sistemi considerati (matrice aria, acqua, suolo etc.) e ai relativi indicatori. Ciò nonostante si è provveduto ugualmente ad un’analisi aggiornata di tutte le matrici con i dati a disposizione rilevati dalla consultazione con gli enti ambientali di livello superiore e le diverse banche dati messe a disposizione sui siti istituzionali. Si sono anche meglio delineate le criticità derivanti dalla analisi condotta che troveranno poi definitiva valutazione quantitativa nel capitolo 1.11 “individuazione delle principali criticità”, sezione 3 del Rapporto Ambientale.

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2. VERIFICA E AGGIORNAMENTO DEL QUADRO AMBIENTALE - ANALISI E DEFINIZIONE DELLE COMPONENTI AMBIENTALI

Nei capitoli seguenti saranno analizzate le componenti ambientali che rappresentano gli aspetti ambientali, economici e sociali costituenti la realtà del territorio comunale e nello specifico l’area soggetta a PUA. Le componenti ambientali considerate per la valutazione sono quelle già presentate nel Rapporto Ambientale del PAT: - Componente: aria; - Componente: clima; - Componente: acqua; - Componente: suolo e sottosuolo; - Componente: biodiversità e zone protette; - Componente: paesaggio e territorio; - Componente: agenti fisici - Componente: socio economica Ciascuna componente racchiude una serie di indicatori mediante la valutazione ed analisi dei quali si può formulare un valore di sintesi per ogni componente stessa individuando i principali elementi di sensibilità, vulnerabilità e criticità ambientale. La scelta degli indicatori impiegati è avvenuta sulla base delle informazioni desunte: - dal Quadro conoscitivo della Regione Veneto al fine di evidenziare peculiarità del territorio sia per quanto riguarda il profilo ecologico ambientale che socio- economico; - Dalla consultazione dei dati aggiornati dal sito ARPAV; - Dalle analisi specialistiche del PAT e della VAS del PTCP di .

Il quadro interpretativo dello stato dell’ambiente viene di seguito rappresentato sulla base dei singoli sistemi.

2.1 Inquadramento territoriale

Il Comune di Sona (Codice ISTAT 023 083) è ubicato nella zona nord-est della Provincia di Verona, fra il Lago di Garda ed il capoluogo di Provincia. Il Comune di Sona confina con: - Comune di Castelnuovo del Garda in direzione nord-ovest; - Comune di Bussolengo in direzione nord-est; - Comune di Verona in direzione est; - Comune di Sommacampagna in direzione sud; - Comune di Valeggio sul Mincio in direzione sud-ovest.

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Il territorio comunale ha una superficie di 41,14 kmq ed ha una popolazione di 17.613 abitanti (al 31/12/2013) con una densità media abitativa di circa 428 ab/kmq. Il territorio del Comune di Sona, è classificato secondo l’ordinanza n. 3274/2003 in classe sismica 3 (sismicità media-bassa). La classificazione altimetrica del Comune va da 91 m s.l.m. (Lugagnano) a 222 m s.l.m. (Palazzolo).

I centri abitati si distinguono in quattro località principali: - Sona: il capoluogo ha circa 3.339 abitanti, ubicato al centro del territorio comunale fra l’autostrada A4 e la S.R. 11, in zona pedecollinare; - Lugagnano: con circa 8.847 abitanti è il paese più popoloso, ubicato nella zona di pianura ad est del territorio comunale; - Palazzolo: il paese conta circa 2.965 abitanti ed è ubicato a nord della S.R. 11, ormai in connessione con il centro abitato di Sona - San Giorgio in Salici: la frazione più piccola del Comune di Sona conta circa 2.465 abitanti; è ubicata nella zona ovest del Comune, immersa nelle colline moreniche.

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SONA Sede Municipale in P.zza ROMA, 1 (cap.37060) Coordinate Geografiche: Lat. 45° 25’ 27 (57?) Long. 1°37’08” Coordinate Kilometriche: 32TPR434330 Superficie Territoriale: kmq. 10.89 Popolazione (aggiornamento del 31.12.2013): 3.339 Classificazione Altimetrica: msml. 169.00

LUGAGNANO

(viene considerato come punto centrale di riferimento l’incrocio tra Stazione – Pelacane e le vie Cao Prà – 26 Aprile). Coordinate Geografiche: Lat. 45° 25’ 56” Long. 1°33’45” Coordinate Kilometriche: 32TPR479330 Superficie Territoriale: kmq. 3.16

Popolazione (aggiornamento del 31.12.2013): 8.847 Classificazione Altimetrica: msml. 96.00

PALAZZOLO

(viene considerato come punto centrale di riferimento l’incrocio tra le vie le vie Prele e 4 Novembre). Coordinate Geografiche: Lat. 45° 27’ 08” Long. 1°38’03” Coordinate Kilometriche: 32TPR422351 Superficie Territoriale: kmq. 7.98

Popolazione (aggiornamento del 31.12.2013): 2.965 Classificazione Altimetrica: msml. 200.00

S. GIORGIO IN SALICI

(viene considerato come punto centrale di riferimento il Punto Trigonometrico individuato sulla cartografia I.G.M. in scala 1:25.000). Coordinate Geografiche: Lat. 45° 25’ 35” Long. 1°39’47” Coordinate Kilometriche: 32TPR399321 Superficie Territoriale: kmq. 19.07 Popolazione (aggiornamento del 31.12.2013): 2.465 Classificazione Altimetrica: msml. 148.00

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2.2 Matrice aria

Il Decreto Legislativo 155/2010 stabilisce per ciascun inquinante i valori limite che determinano o meno una situazione di inquinamento, le date entro le quali tali livelli devono essere raggiunti.

Zonizzazione integrata ai sensi del D.Lgs. 155/2010

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Per questa matrice si sono presi a riferimento i dati ARPAV aggiornati ed inoltre il Rapporto 2010, quelli della Regione del Veneto – Direzione Tutela Ambiente – anno 2010, Progetto SIMAGE, ISPRA, APAT. Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori a livello regionale forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale: L’aggiornamento dell’indicatore con i dati del 2014 è previsto per luglio 2015.

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Qualità dell'aria

Qualità dell'aria

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d

Livelli di concentrazione di dal 1/1/2002 microgrammi/metro cubo polveri fini (PM10) 1/8/2014 al (μg/m3) Il PM10 supera i limiti di 31/12/2013 legge?

Livelli di concentrazione di dal 1/1/2007 microgrammi/metro cubo polveri fini (PM2.5) 1/8/2014 al (μg/m3) Il PM2.5 supera i limiti di 31/12/2013 legge?

Livelli di concentrazione di dal 1/1/2002 ozono (O3) microgrammi/metro cubo 1/8/2014 al Le concentrazioni di (μg/m3) 31/12/2013 ozono superano i limiti di legge?

Livelli di concentrazione di dal 1/1/2002 biossido di azoto microgrammi/metro cubo 1/8/2014 al (NO2) (μg/m3) 31/12/2013 Il biossido di azoto supera i limiti di legge?

Livelli di concentrazione di dal 1/1/2002 microgrammi/metro cubo benzene (C6H6) 1/8/2014 al (μg/m3) Il benzene supera i limiti 31/12/2013 di legge?

Livelli di dal 1/1/2002 nanogrammi/metro cubo concentrazione di 1/8/2014 al (ng/m3) benzo(a)pirene 31/12/2013

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Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d

Il benzo(a)pirene supera i limiti di legge?

Livelli di concentrazione di nanogrammi/metro cubo elementi in tracce dal 1/1/2002 (ng/m3) per Arsenico, (Arsenico, Cadmio, 1/8/2014 al Cadmio e Nichel, Nichel e Piombo) 31/12/2013 microgrammi/metro cubo Gli elementi in tracce (μg/m3) per Piombo superano i limiti di legge?

Livelli di concentrazione di monossido di dal 1/1/2002 milligrammi/metro cubo carbonio (CO) 1/8/2014 al (mg/m3) Gli elementi in tracce 31/12/2013 superano i limiti di legge?

Livelli di concentrazione di dal 1/1/2002 biossido di zolfo microgrammi/metro cubo 1/8/2014 al (SO2) (μg/m3) 31/12/2013 Il biossido di zolfo supera i limiti di legge?

Emissioni

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d

Emissioni di sostanze acidificanti (SO2, NOx, NH3) dal ... al Le emissioni regionali di 31/10/2013 tonnellate/anno (t/a) 31/12/2008 sostanze acidificanti sono in diminuzione ?

Emissioni in atmosfera di gas tonnellate/anno (t/a), ad effetto serra (CO2, CH4, dal ... al CO2 in 31/10/2013 N2O) 31/12/2008 kilotonnellate/anno Le emissioni regionali di gas ad (kt/a)

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Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d

effetto serra sono in diminuzione ?

Emissioni in atmosfera di particolato primario (PM10) dal ... al Le emissioni regionali di 31/10/2013 tonnellate/anno (t/a) 31/12/2008 particolato PM10 sono in diminuzione?

Emissioni in atmosfera di monossido di carbonio (CO) dal ... al 31/10/2013 tonnellate/anno (t/a) Le emissioni regionali di CO sono 31/12/2008 in diminuzione ?

Emissioni in atmosfera di precursori di ozono troposferico (NOx, COV) dal ... al 31/10/2013 tonnellate/anno (t/a) Le emissioni regionali di 31/12/2008 precursori di ozono troposferico sono in diminuzione ?

Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame, ed in particolare quelli che sono monitorati dalle stazioni di riferimento più vicine (Stazione VR-Cason, situata nel Comune di Verona):

▪ Livelli di concentrazione di PM10; ▪ Livelli di concentrazione di Biossido di Azoto; ▪ Livelli di concentrazione di Ozono.

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2.2.1 Qualità dell’aria Per l’area oggetto d’esame sono riportati i dati monitorati nella stazione di riferimento più vicina per il territorio di Sona, cioè la Stazione VR-Cason, situata nel Comune di Verona.

Localizzazione Stazione loc. Cason

Questa stazione di “background”, secondo la definizione del DM 20/05/91, è situata in un'area (ad es. parchi, aree verdi, rurali) non direttamente influenzata dalle sorgenti di traffico quali strade e autostrade o da sorgenti di tipo industriale e utilizzata per la misura di tutti gli inquinanti (CO, NO, benzene, PM10, SO2, NO2, O3) con particolare attenzione rivolta alla determinazione della concentrazione di ozono (O3). Tale tipo di stazione, situata in aree sufficientemente aperte e ventilate e a distanza superiore a 500 m dalle strade principali e almeno 50 m dalle vie secondarie, permette il monitoraggio di fondo ossia una indicazione di inquinamento medio dell’area.

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Nella tabella seguente vengono riportati sinteticamente i valori rilevati dalle stazioni fisse presenti nell’ambito urbano di Verona, una delle quali, in loc. Cason, valida per il territorio di Sona.

Biossido di Zolfo e Monossido di Carbonio Il biossido di zolfo e il monossido di carbonio sono analizzati solo per la stazione di Borgo Milano; si sintetizzano comunque i dati per tale stazione, essendo comunque la più vicina a Sona. Per il Biossido di Zolfo (SO2) non vi sono stati superamenti della soglia di allarme di 500 μg/m3, né superamenti del valore limite orario (350 μg/m3) e del valore limite giornaliero (125 μg/m3). Il Biossido di Zolfo si conferma, come già evidenziato dall’analisi svolta nel Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, un inquinante primario non critico. Analogamente non destano preoccupazione le concentrazioni di Monossido di Carbonio (CO) rilevate a livello regionale: in tutti i punti di campionamento non ci sono stati superamenti del limite di 10 mg/m3, calcolato come valore massimo giornaliero su medie mobili di 8 ore. Le concentrazioni sul territorio sono state inferiori alle soglie di valutazione inferiore (rispettivamente di 5 mg/m3 per CO e di 8 μg/m3 per SO2, considerando per quest’ultimo il calcolo della soglia a partire dal valore limite per la protezione degli ecosistemi) nell’ultimo quinquennio. Biossido di Azoto I dati in seguito inseriti, nel complesso dimostrano che i livelli medi annui di fondo per il biossido di azoto sono sempre inferiori alla soglia di valutazione. L’analisi del trend evidenzia un andamento incerto, ma in miglioramento. Dall’analisi dei dati rilevati presso la stazione di Cason, si osserva che il livello più critico è rappresentato dall’anno 2008. Il trend presenta una diminuzione a partire dagli anni successivi al 2008. Infatti l’andamento di emissioni risulta diminuire a partire dal 2009 per poi rimanere pressoché costante per gli anni 2012 e 2013.

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Fonte ARPAV 2013

Giorno tipo di concentrazioni di No2 rilevate nell’anno 2013 presso la stazione di Cason

Settimana tipo delle concentrazioni di No2 misurate per l’anno 2013 presso la stazione di Cason. Fonte Arpav

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Ozono La valutazione dello stato attuale dell’indicatore si è basata sui superamenti delle seguenti soglie di concentrazione in aria dell’ozono stabilite dal D.Lgs. 155/2010: Soglia di Informazione (SI) oraria di 180 μg/m3e Obiettivo a Lungo Termine (OLT) per la protezione della salute umana di 120 μg/m3,calcolato come massimo giornaliero della media mobile su 8 ore. Nel 2013 nessuna delle 28 stazioni attive nel 2013 è esente da superamenti dell’Obiettivo a Lungo Termine, mentre solo 2 di esse non eccedono mai la Soglia di Informazione. La frequenza maggiore di superamenti della SI e dell’OLT presso le stazioni di Background rurale (BR) sub-urbano (BS) ed urbano (BU) si registra nelle province di Padova , Vicenza e Verona.

Mappa regionale del numero di superamenti della Soglia di Informazione oraria di 180 μg/m3 per O3 nel 2013 in Veneto. Sono rappresentate le 28 stazioni di monitoraggio attive nel 2013 (percentuale di dati validi 90%), distinte per tipologia e per entità numerica del superamento della SI (sono stati utilizzati colori differenti per intervalli di superamento crescenti

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In generale dall’analisi dei dati successivi per quanto riguarda la stazione di rilevamento più vicina individuata in Verona Cason, si osservano trend alternati dei superamenti dei livelli di ozono a seconda dell’anno di rilevamento. In particolare l’anno più critico risulta essere il 2009, mentre è possibile notare una riduzione dei superamenti già nel 2010 . Nel 2011 e 2012 il numero di superamenti annui è aumentato per poi diminuire nuovamente nel 2013. I giorni con le concentrazioni medie più elevate si sono avute a giugno, luglio ed agosto. Infatti, il verificarsi di intensa radiazione solare, temperatura mite o alta e venti moderati favorisce la formazione di smog fotochimico e l’aumento delle concentrazioni troposferiche di ozono.

Dall’analisi si evidenzia inoltre che tutte le stazioni considerate hanno fatto registrare superamenti dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana e che la stazione VR-Boscochiesanuova ne ha registrati 83 nel 2013, quella di Legnago 60, quella di San Bonifacio 66, quella di VR-Cason 66.

Giorno tipo delle emissioni delle concentrazioni di ozono rilevate nell’anno 2013 per le postazioni di Cason. Fonte Arpav

Il grafico rappresenta l'andamento della concentrazione di ozono in atmosfera rilevato nelle ultime 48 ore nelle centraline indicate.

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Nel grafico (in ordinata) si trova la scala dei valori di concentrazione dell'ozono, mentre in basso (in ascissa) si trova il periodo di tempo considerato (ultime 48 ore). I valori riportati sono in µg/m3 ed i dati vengono aggiornati ogni ora non appena si rende disponibile il valore non validato rilevato dalla centralina.

Aggiornamento dati al 13 gennaio 2015. Fonte Arpav. LEGENDA

Particolato PM10 Il PRTRA approvato con Delibera del Consiglio Regionale n.57 dell’11 novembre 2004, secondo la zonizzazione aggiornata nel 2006, classifica i Comuni del Veneto in base alla densità emissiva totale di particolato atmosferico PM10 e dei suoi precursori; in base alla tipologia di zona vanno applicate misure differenti per ridurre l’inquinamento dell’aria e riportarlo entro i valori limite di non pericolosità per la salute umana attraverso piani di risanamento o di azione. Secondo la classificazione INEMAR 2007-2008 le emissioni totali di polveri sottili del Comune di Sona di PM10 si attestano tra le 100 e le 200 t/a.

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Nella tabella sottostante sono riportati i dati registrati relativi al numero di superamenti di PM10 per stazione dell’anno 2013 del Valore Limite (VL) giornaliero 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte/anno pari a 0,10, normalizzato per anno di riferimento. La stazione di Verona Cason per l’anno 2013 registra un numero di superamenti giornaliero pari a 62 (valori superiori al numero di superamenti annui ammesso dalla legislazione e pari a 35). Tali valori non sono tanto diversi da quelli rilevati in stazioni di rilevamento di tipologia “traffico” e “industriale”. Dunque dalla valutazione dei dati rilevati presso le 33 stazioni attive nel 2013 si desume come il superamento del Valore Limite giornaliero si sia presentato in 27 stazioni, con una maggiore frequenza nei principali centri urbani (comuni capoluogo). In sintesi si ha una valutazione complessiva negativa dello stato attuale dell’indicatore, anche se il superamento del VL annuale non è stato registrato in alcuna delle 33 stazioni attive.

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2008 - PM10 2009 - PM10 2010 - PM10 2011 - PM10 2012 - PM10 2013 - PM10

N. N. N. N. N. N. supera supera supera supera supera media media media superam media media media Stazione di menti menti menti menti menti anno anno anno enti limite anno anno anno monitoraggio limite 3 limite 3 limite 3 3 limite 3 limite 3 (μg/m ) (μg/m ) (μg/m ) giornalier (μg/m ) (μg/m ) (μg/m ) giornali giornali giornali giornali giornali o ero ero ero ero ero

VR_Borgo Milano 89 42 92 40 69 36 129 48 104 41 79 36

San Bonifacio - - - - 80 37 108 50 94 41 73 36

Bovolone - - - - 82 40 121 47 - - - -

VR_Cason 83 40 80 38 52 31 68 35 50 31 62 32 Boscochiesanu ova 19 20 10 20 16 20 13 20 16 22 7 19

Fumane - - 55 34 54 32 57 34 30 31 64 35

Mappa regionale del Veneto del superamento del Valore Limite (VL) annuale di 40 μg/m3 di PM10 nel 2013. Valore Limite annuale registrato presso 33 stazioni attive nel 2013 e con una percentuale di dati validi attorno al 90%. Le stazioni sono distinte per tipologia e per superamento o meno del VL (in rosso le stazioni con superamento). Fonte Arpav

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I valori del PM10 presenti nell'aria sono rilevati con frequenza giornaliera da stazioni automatiche, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 155/2010. Il grafico riporta per la stazione di rilevamento dei dati di riferimento di Verona Cason, il valore giornaliero del PM10 relativamente agli ultimi 10 giorni e ad una singola stazione di rilevamento. Il grafico riporta in ascissa il periodo temporale di rilevazione e in ordinata la scala di misurazione dell'inquinante espressa in µg/m3; sempre sull'asse delle ordinate è stata evidenziata, attraverso aree graduate di colorazione, la valutazione sulla qualità dell'aria associata agli intervalli di concentrazione dell'inquinante.

Aggiornamento dati al 13 gennaio 2015. Fonte Arpav. LEGENDA

Particolato PM2.5 Il valore limite con margine di tolleranza non è stato superato a Verona Cason, mentre, in generale, è stato superato nei capoluoghi di provincia. Il valore medio annuo del PM 2.5 misurato a Cason è risultato infatti pari a 21 µg/m3 , inferiore al valore obiettivo medio annuo di 25 µg/m3.

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Benzene Le concentrazioni medie annuali di benzene sono sempre inferiori al valore limite di 5.0 μg/m3, in tutti i punti di campionamento. Nel periodo 2008-2012 in tutte le stazioni è stato rispettato il valore limite di 5.0 μg/m3. Questo dato è particolarmente importante poiché in una prospettiva di medio periodo il benzene non risulta essere tra gli inquinanti con marcate criticità per la Regione Veneto. Benzo(a)pirene Le concentrazioni non superano il valore obiettivo di 1.0 ng/m3 in corrispondenza della stazione VR-Cason. Complessivamente si può osservare che il valore obiettivo è stato superato in 10 stazioni su 14, confermando la significativa criticità di questo inquinante per la qualità dell’aria in generale in tutto il Veneto ma non a Verona.

2.2.2 Emissioni comunali I grafici seguenti riportano i valori di emissioni riferiti ai dati INEMAR 20078-2008, pubblicati da ARPAV nel 2013, delle principali sostanze inquinanti per il comune di Sona. Da questa si evince che il comune di Sona risulta interessato soprattutto da valori significativi di NOx generati dal traffico veicolare e di N2O e NH3.

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Sona

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Sona

Sona

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Sona

Sona

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Sona

La tabella seguente riporta i valori di emissioni totali (dati INEMAR 2007-2008) delle principali sostanze inquinanti nel Comune di Sona. Si evidenzia un livello superiore alla media provinciale per quasi tutti gli inquinanti analizzati, con particolare attenzione per N2O e di NH3 legati all’attività agricola e soprattutto le emissioni totali di NOX legate alla presenza di autostrade.

CH4 CO CO2 COV N2O NH3 NOx PM10 PM2.5 PTS SO2 Combustione non industriale 12.50 180.70 53.10 41.10 3.50 0.20 39.30 7.00 6.50 7.00 1.80 Combustione nell'industria 0.40 3.50 9.70 0.40 0.50 0.00 10.90 0.00 0.00 0.00 0.10 Processi produttivi 0 0 0 5.8 0 0 0 0 0 0.1 0 Estrazione e distribuzione combustibili 225 0 0 23.7 0 0 0 0 0 0 0 Uso di solventi 0 0 0 151.2 0 0 0 0 0 0 0 Trsporto su strada 5.3 530.5 75.1 106.6 1.8 6.4 435 23.5 21.7 23.5 1.2 Altre sorgenti mobili e macchinari 0.1 14 3.3 4.4 0.1 0 36.3 1.9 1.9 1.9 0.1 Trattamento e smaltimento rifiuti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Agricoltura 472.8 0 0 78 39.1 306.4 1.9 5.3 2.5 8.5 0 Altre sorgenti e assorbimenti 0 1.3 -0.7 7.6 0 0 0 0.9 0.9 0.9 0 TOTALE 716.10 730.00 140.50 418.80 45.00 313.00 523.40 38.60 33.50 41.90 3.20 TOTALE PER KMQ 17.41 17.74 3.42 10.18 1.09 7.61 12.72 0.94 0.81 1.02 0.08 TOTALE PROVINCIALE PER KMQ 9.80 11.56 1.76 9.87 0.80 5.53 6.07 0.63 0.51 0.71 0.29

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Si riporta la tabella specifica per le emmisioni legate al trasporto su strada di Sona, dove è possibile evidenziare la centralità del settore “trasporti” nel determinare situazioni di attenzione legate alle emissioni in atmosfera.

Emissioni legate al trasporto su strada

Descrizione Descrizion settore e attivita CH4 CO CO2 COV N2O NH3 NOx PM10 PM2.5 PTS SO2 Automobili Autostrade 0.6 135.1 28.5 8 0.6 5 107.6 6.3 5.8 6.3 0.4 Strade Automobili extraurbane 0.1 12.2 3.5 1.6 0.1 0.7 11.3 1 0.8 1 0.1 Automobili Strade urbane 1.4 141.6 6.4 19.6 0.4 0.5 16.7 1.4 1.1 1.4 0.1 Veicoli leggeri < 3.5 t Autostrade 0.1 26.8 8.7 2.3 0.1 0.1 36.5 4.3 4.2 4.3 0.2 Strade Veicoli leggeri < 3.5 t extraurbane 0 3.2 1.3 0.6 0 0 6.1 0.6 0.6 0.6 0 Veicoli leggeri < 3.5 t Strade urbane 0.1 11.2 1.7 1.5 0.1 0 7.5 0.9 0.8 0.9 0 Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus Autostrade 0.8 49.4 20.9 9.4 0.5 0.1 218.4 6.7 6.2 6.7 0.4 Veicoli pesanti > 3.5 t Strade e autobus extraurbane 0.1 3.5 1.5 0.9 0 0 15.5 0.6 0.5 0.6 0 Veicoli pesanti > 3.5 t e autobus Strade urbane 0.1 3.8 1.3 1.1 0 0 13.1 0.5 0.5 0.5 0 Ciclomotori (< 50 Strade cm3) extraurbane 0.1 5.9 0 5.7 0 0 0 0.1 0.1 0.1 0 Ciclomotori (< 50 cm3) Strade urbane 0.6 36.6 0.3 35 0 0 0.2 0.6 0.6 0.6 0 Motocicli (> 50 cm3) Autostrade 0.3 35 0.3 5.1 0 0 0.9 0.1 0.1 0.1 0 Strade Motocicli (> 50 cm3) extraurbane 0.2 12.4 0.1 2 0 0 0.3 0.1 0.1 0.1 0 Motocicli (> 50 cm3) Strade urbane 0.8 53.8 0.6 13.8 0 0 0.9 0.3 0.3 0.3 0 TOTALE 5.30 530.50 75.10 106.60 1.80 6.40 435.00 23.50 21.70 23.50 1.20

2.3 Matrice clima

Per questa matrice si sono presi a riferimento i dati ARPAV aggiornati ed inoltre il Rapporto 2010, quelli della Regione del Veneto – Direzione Tutela Ambiente – anno 2010, Progetto SIMAGE, ISPRA, APAT. Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale:

Clima

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Precipitazione annua dal 1/1/1992 al Qual è stata la piovosità 25/3/2013 millimetri 31/12/2012 nelle varie aree?

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Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Temperatura Si sono registrate delle dal 1/1/1994 al 15/7/2013 C° significative variazioni delle 31/12/2012 temperature? SPI (Standardized Precipitation Index ) dal 1/1/1994 al 31/7/2013 classi di piovosità Qual è lo stato di siccità del 31/12/2012 territorio veneto? Indice di anomalia termica standardizzato (SAI) dal 1/1/1994 al C° (indice 30/7/2013 Si sono registrate delle 31/12/2012 standardizzato) significative variazioni del SAI? Bilancio Idroclimatico dal 1/1/1994 al Verificare la disponibilità 30/7/2013 millimetri (mm) 31/12/2012 idrica annua Condizioni di centimetri; giorni innevamento dal ... al 31/10/2013 (indici Qual è la disponibilità della 30/9/2013 standardizzati) risorsa neve? Estensione areale dei ghiacciai dal ... al Qualè l’impatto dei 1/4/2011 ettari (ha) 31/12/2009 cambiamenti climatici sull’estensione dei ghiacciai?

Rischi naturali

Data ultimo Copertura Unità di Stato Tren Indicatore aggiornamento temporale misura attuale d Pericolo di valanghe dal Quale è la frequenza di situazioni grado di 31/10/2013 10/10/1993 al valanghive pericolosa per le pericolo 30/9/2013 infrastrutture? Incidenti da valanghe dal 1/10/1993 Qual è la frequenza di eventi valanghivi 31/10/2013 Numero al 30/9/2013 con travolgimento di persone? Wind Chill classi dal 1/1/2008 Per quanti giorni si è registrato rischio 1/4/2011 definite in al 31/12/2010 di congelamento in montagna? base ai °C

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Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame: ▪ Precipitazione annua; ▪ Temperatura.

2.3.1 Temperatura Dagli studi effettuati da ARPAV emerge una tendenza nella Regione alla diminuzione delle precipitazioni invernali, associata ad un aumento delle temperature in tutte le stagioni, specie nei periodi estivo e invernale. L’aggiornamento dell’indicatore risale ai dati ARPAV disponibili ad oggi gennaio 2015.

Scarto di temperatura media nel 2012 rispetto al periodo 1994-2011

Fonte Arpav2013

Gli indici termometrici di maggior interesse ai fini della classificazione del tipo climatico sono la temperatura media annua e l’escursione termica annua; nella stazione di Castelnuovo del Garda si è rilevata una temperatura media annua di 13 ° C; il mese con temperatura media più bassa è Gennaio, con 2.5 °C, mentre Luglio presenta la

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temperatura media più elevata, con 23.7 °C. L’escursione media annua risulta quindi di 21.2 °C. Sulla base della classificazione di Koppen, l’area risulta classificabile come caratterizzata da clima temperato, caratteristico delle medie latitudini, con estate da calda a molto calda.

Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Medio annuale 1994 4.3 3.7 10.8 11.2 17.3 20.8 24.7 24 17.9 11.6 9.1 4 13.3 1995 1.4 4.9 7.3 11.7 16.1 18.6 24.8 21.2 16.1 12.5 6.6 3.4 12.1 1996 3.6 2.6 6.4 12.5 17 21.3 21.5 21.3 15.3 12.3 8.2 3.3 12.1 1997 3.1 4.8 9.8 11.2 17.4 19.9 22 22.3 18.9 12.5 7.5 4.2 12.8 1998 3.4 5.4 7.9 11.5 17.2 21.6 23.5 23.4 17.4 11.9 5 1.1 12.4 1999 2.6 2.6 8.3 12.5 18.7 20.8 23.5 22.5 19.5 13 5.7 1.8 12.6 2000 0.3 4.7 8.8 13.8 19.2 22.3 21.4 22.9 18.1 13.6 8.2 4.8 13.2 2001 3.6 5.1 9.5 11.6 18.9 20.8 23.4 24.1 15.6 14.7 6 0.8 12.8 2002 0.5 5.5 10.2 12.5 17.8 22.9 23 22 17.4 13 10.2 4.9 13.3 2003 2.5 2.3 9.1 12.1 19.9 25.4 25.3 26.8 17.8 11.3 8.7 4.5 13.8 2004 2.1 3.4 7.6 12.8 16.2 21.3 23.2 23.1 18.6 14.9 7.8 4.6 13 2005 0.9 2.4 7.7 12 18.3 22.5 23.6 20.9 18.8 13 6.6 2 12.4 2006 1.2 3.3 7.3 13.1 17.3 21.8 25.4 20.3 19.6 14.3 8.1 5 13.1 2007 4.9 6.4 9.9 16.2 19 21.4 23.8 22.1 17.6 12.4 6.6 2.9 13.6 2008 4.8 4.7 8.9 12.4 18.1 21.5 23.6 23.7 17.5 13.7 8.2 3.9 13.4 2009 2 4.9 9.1 14.1 19.8 21.5 23.9 25 19.9 13 9.2 2.8 13.8 2010 1.6 4.6 7.8 13.5 17.1 22.2 25 22.3 17.9 11.5 8.9 1.7 12.8 2011 2.2 4.6 8.8 15.6 19.1 21.3 22.4 24.7 20.9 12.4 6.8 4.2 13.6 2012 1.7 1.2 11.5 12.5 17.6 23 24.7 25.5 18.9 13.8 9.4 2.3 13.5 2013 3.4 3.3 7.3 13.3 15.9 21.2 24.7 23 19.1 14.7 9.1 4 13.2 Medio mensile 2.5 4 8.7 12.8 17.9 21.6 23.7 23.1 18.1 13 7.8 3.3 13

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2.3.2 Precipitazioni

L’aggiornamento dell’indicatore risale ai dati ARPAV disponibili ad oggi gennaio 2015. Il Comune di Sona si colloca all’interno del compartimento climatico padano, caratterizzato sostanzialmente da un clima temperato sub-continentale con inverni rigidi, estati calde e notevole umidità atmosferica.

Precipitazioni in mm nel 2012 in Veneto

Fonte Arpav Confronto tra l’andamento delle precipitazioni mensili del 2012 e le precipitazioni medie mensili del periodo 1992-2011

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Fonte: Arpav

Il Comune di Sona non ha sul suo territorio alcuna stazione di rilevamento climatico; la stazione meteorologica dell’ARPA Veneto più prossima a Sona (1,8 km) è in Comune di Castelnuovo del Garda, installata nel 1991 alla quota di 120 m.s.l.m. (coordinate Gauss Boaga X=1638607, Y=5035006). Come si osserva la precipitazione media annua per Sona è pari a circa 885 mm; è variata da un minimo di 612.6 mm ad un massimo di 1299.8 mm nel corso del periodo di osservazione; il mese più piovoso è mediamente Novembre e, secondariamente ottobre e settembre (anche se si osserva un valore particolarmente elevato dovuto ad intense precipitazioni nell’Agosto del 2006 e del 2002); il mese meno piovoso è Febbraio e, a seguire, marzo.

Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Somma annuale 1994 52.6 23 4.2 58.2 70.2 33.8 70.6 100 128 59.2 93.8 41.6 735.2 1995 42.8 81 36.6 67 91.2 128.2 20.4 138 51.6 19.6 50.8 137.6 864.8 1996 135.4 67.8 20.6 69.8 96.6 58.6 119.4 65.6 41.8 114.4 137 138 1065 1997 97.4 6.2 1.8 39 28.2 155.6 60 84 7.4 8.2 95.6 127.4 710.8 1998 49.6 6.4 1 115.8 97.2 48.6 50.4 12.4 112.2 85 27.2 6.8 612.6 1999 19.4 2.6 72 78.6 43.2 98 46.6 81 150.6 144.6 84 45.2 865.8 2000 2.2 3 69.4 66 49.6 42 28.2 125.8 107.4 138.6 165 70.6 867.8 2001 111.4 11 188 68.2 126.4 18.2 59.8 46 133.2 48.8 66.8 1.6 879.4 2002 27 68.8 12.2 106.2 140.2 98.6 87.8 175.8 86.8 72.6 121.6 60.8 1058.4 2003 43.4 0 5.8 68.8 29.2 88.6 52.4 10.8 33.6 107 120.2 75.2 635 2004 29.4 84.4 77 97.8 85.4 70 106.8 121 58.6 115 131.2 66 1042.6 2005 2.4 8.6 50.2 111.4 79 48.8 142.4 130.2 62.2 200.6 81 50.2 967 2006 16.4 48.4 25.6 78.8 52.6 46.4 15.8 230.6 105.2 20.6 27.2 50.8 718.4

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2007 28 47.6 36.4 8.6 83.8 134.8 25.6 97 101.6 51.6 119.2 11.2 745.4 2008 53 22.4 19.2 155.8 52.2 133.4 75.8 15.4 125.6 44.4 187 158.8 1043 2009 105.2 41.8 109 108.2 8.2 90.6 95.4 42.4 55.2 82.8 106.4 95 940.2 2010 50 108 42 34 90.2 136.2 95.2 98 127.8 134.6 234.4 149.4 1299.8 2011 46 67.4 82.4 6.6 24.4 137.8 119.2 2.4 66.6 78.4 56.8 32.4 720.4 2012 17.2 13.6 2 86 98.6 30.2 44 35.8 144.2 131.8 157.8 73 834.2 2013 74.2 62 218.6 132.4 231.4 46.6 14 68.6 30.2 75 114.2 37.4 1104.6 Medio mensile 50.2 38.7 53.7 77.9 78.9 82.2 66.5 84 86.5 86.6 108.9 71.5 885.5

2.3.3 Direzione e velocità dei venti

Per quanto riguarda l’area in questione si segnala una circolazione dei venti principalmente verso Ovest. La direzione prevalente nei mesi primaverili e estivi è verso Est ed Est/Nordest, mentre in tardo autunno e inverno la direzione è verso Ovest. I venti sono di debole intensità (velocità di 0.6 m al secondo) ed è anche per questo motivo che gli inquinanti atmosferici non si disperdono facilmente.

Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Medio annuale 1994 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1995 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1996 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1997 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1998 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1999 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 2000 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 2001 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> O ONO O 2002 ONO E ONO E E E E ONO ENE E E ONO E 2003 O E E E ENE ONO ENE ONO ENE E O ONO E 2004 E E E E E E ENE ENE ENE ENE O ONO E 2005 ONO ONO ONO E E ENE ENE ENE ENE E O O E 2006 ONO ONO E ONO E ENE ENE ENE ENE E O ONO ONO 2007 O O ONO ENE ENE ENE ENE ENE ENE E E O ONO 2008 O E E E E NE ENE ENE ENE E E O E 2009 O O O O O O NO ENE NO ONO O O O 2010 O O O O OSO ENE ENE NO ONO ONO O O O 2011 O O ONO ONO ONO ONO ENE ENE NO ONO O O O 2012 O O ONO ENE O ENE O ENE ENE O ONO O O 2013 O O ONO ONO O ONO ONO NO ENE O O O O Medio mensile O O ONO E E ENE ENE ENE ENE E O O O

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Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC Medio annuale 1994 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1995 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1996 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1997 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1998 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 1999 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 2000 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 2001 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> 0.6 0.7 0.6 2002 0.7 0.8 0.9 0.8 0.8 0.7 0.7 0.7 0.6 0.5 0.6 0.6 0.7 2003 0.7 0.7 0.7 0.8 0.7 0.7 0.7 0.6 0.6 0.6 0.6 0.8 0.7 2004 0.7 0.8 0.8 0.8 0.7 0.6 0.5 0.5 0.5 0.3 0.4 0.6 0.6 2005 0.7 0.7 0.6 0.7 0.8 0.8 0.7 0.7 0.6 0.5 0.4 0.6 0.6 2006 0.6 0.7 0.8 0.8 0.7 0.6 0.5 0.5 0.4 0.3 0.2 0.3 0.5 2007 0.6 0.7 0.9 0.8 0.8 0.8 0.8 0.7 0.7 0.5 0.6 0.6 0.7 2008 0.6 0.6 0.8 0.8 0.8 0.6 0.7 0.6 0.5 0.5 0.6 0.6 0.6 2009 0.6 0.8 0.8 0.8 0.7 0.8 0.7 0.7 0.6 0.5 0.4 0.6 0.7 2010 0.5 0.6 0.7 0.8 0.7 0.7 0.7 0.6 0.6 0.5 0.5 0.6 0.6 2011 0.5 0.6 0.7 0.7 0.7 0.6 0.6 0.5 0.5 0.5 0.4 0.4 0.6 2012 0.4 0.5 0.4 0.4 0.4 0.5 0.5 0.5 0.4 0.3 0.3 0.5 0.4 2013 0.4 0.5 0.6 0.5 0.6 0.6 0.5 0.6 0.4 0.2 0.5 0.5 0.5 Medio mensile 0.6 0.7 0.7 0.7 0.7 0.7 0.6 0.6 0.5 0.4 0.5 0.6 0.6

2.4 Matrice acqua

Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori a livello regionale forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale:

Qualità dei corpi idrici

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Qualità delle acque destinate alla vita dei pesci (salmonidi e dal 1/1/2002 ciprinidi) 30/6/2014 al numero

Le acque destinate alla vita 31/12/2013 dei pesci rispondono ai requisiti di conformità? Qualità delle acque dal 1/1/2002 destinate alla vita dei 4/3/2014 al giudizio di conformità molluschi 31/12/2013

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Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Le acque destinate ai molluschi rispondono ai requisiti di conformità? Qualità delle acque destinate alla dal 1/1/2009 potabilizzazione 30/6/2014 al numero Le acque destinate alla 31/12/2013 potabilizzazione rispondono ai requisiti di conformità? Qualità delle acque Dal 2010: classe di destinate alla qualità (eccellente, balneazione dal 1/5/2010 31/12/2013 buona, sufficiente e Le acque costiere e interne al 30/9/2013 scarsa).Fino al 2009: sono idonee alla idoneo o non idoneo balneazione? Indice trofico TRIX per le acque marino costiere dal 1/1/1997 Le acque marine costiere 24/5/2014 al numero hanno un livello trofico 31/12/2013 accettabile? LAGHI: Concentrazione di dal 1/1/2009 metalli 30/4/2014 al numero Ci sono evidenze di metalli 31/12/2013 nei laghi? LAGHI: Concentrazione di dal 1/1/2009 pesticidi 30/4/2014 al numero Ci sono evidenze di pesticidi 31/12/2013 nei laghi? LAGHI: Stato Ecologico dal 1/1/2001 (SEL) classi numeriche (da 1 a 30/4/2014 al Quale stato ecologico 5) 31/12/2013 presentano i laghi? LAGHI: Concentrazione di altri microinquinanti dal 1/1/2009 organici 30/4/2014 al numero Ci sono evidenze di altri 31/12/2013 microinquinanti organici nei laghi? FIUMI: Livello di Inquinamento espresso Livello 1=elevato; dai Macro descrittori dal 1/1/2002 Livello 2=buono; Livello (LIM) ai sensi del DLgs 30/5/2014 al 3=sufficiente; Livello 152/1999 31/12/2013 4=scadente; Livello Quale livello di inquinamento 5=pessimo presentano i corsi d'acqua superficiali? FIUMI: Concentrazione di dal 1/1/2009 metalli 30/4/2014 al numero Ci sono evidenze di metalli 31/12/2013 nei corsi d’acqua? FIUMI: Concentrazione di dal 1/1/2009 pesticidi 30/4/2014 al numero Ci sono evidenze di pesticidi 31/12/2013 nei corsi d’acqua? FIUMI: Concentrazione di dal 1/1/2009 30/4/2014 numero altri microinquinanti al

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Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Ci sono evidenze di altri 31/12/2013 microinquinanti organici nei corsi d'acqua? FIUMI: Concentrazione di dal 1/1/2002 nitrati 30/6/2014 al mg/l (NO3) Quali sono le concentrazioni 31/12/2013 di nitrati nei corsi d’acqua? ACQUE SOTTERRANEE: Stato chimico puntuale dal 1/1/2009 Ci sono punti di 23/6/2014 al Testo: buono, scadente monitoraggio con 31/12/2013 concentrazione superiore ai valori limite? ACQUE SOTTERRANEE: Concentrazione di nitrati dal 1/1/2003 La concentrazione di nitrati 23/6/2014 al mg/l NO3

nelle acque sotterranee è in 31/12/2013 diminuzione?

Valutazione dello stato ai sensi d.lgs. 152/2006

Data ultimo Copertura Unità di Stato Tren Indicatore aggiornamento temporale misura attuale d LAGHI: Stato Chimico nel triennio dal 1/1/2010 al Quali sostanze dell’elenco di priorità 30/6/2013 numero 31/12/2012 sono presenti nei laghi? LAGHI: Livello Trofico per lo stato dal 1/1/2010 al ecologico (LTLeco) 30/6/2013 numero 31/12/2012 Quale livello trofico presentano i laghi? LAGHI: Stato Ecologico nel Triennio dal 1/1/2010 al 30/6/2013 numero Qual è lo Stato Ecologico nei laghi? 31/12/2012 LAGHI: EQB Elementi di Qualità Biologica nel triennio dal 1/1/2010 al 30/6/2013 numero Quali sono le classi di qualità biologica 31/12/2012 nei laghi? LAGHI: Elementi chimici a sostegno dello Stato Ecologico nel triennio dal 1/1/2010 al Quali sostanze non appartenenti 30/6/2013 numero 31/12/2012 all’elenco di priorità sono presenti nei laghi... FIUMI: Stato Chimico nel triennio Quali sostanze dell’elenco di priorità dal 1/1/2010 al 30/8/2013 numero sono presenti nei corsi d'acqua 31/12/2012 superficiali. FIUMI: Livello di Inquinamento espresso dai Macro descrittori per lo stato ecologico nel triennio dal 1/1/2010 al 30/8/2013 numero (LIMeco) 31/12/2012 Quale livello di inquinamento presentano i corsi d'acqua superficiali? FIUMI: Stato Ecologico nel triennio dal 1/1/2010 al Quale è lo Stato Ecologico nei corsi 30/6/2013 numero 31/12/2012 d'acqua superficiali? FIUMI: EQB Elementi di Qualità 30/6/2013 dal 1/1/2010 al numero

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Data ultimo Copertura Unità di Stato Tren Indicatore aggiornamento temporale misura attuale d Biologica nel triennio 31/12/2012 Quali sono le classi di qualità biologica nei corsi d'acqua superficiali? FIUMI: Elementi chimici a sostegno dello Stato Ecologico nel triennio dal 1/1/2010 al Quali sostanze non appartenenti 30/8/2013 numero 31/12/2012 all’elenco di priorità sono presenti nei corsi... ACQUE DI TRANSIZIONE: EQB Elementi di Qualità Biologica nel dal 1/1/2010 al triennio 23/12/2013 numero 31/12/2012 Quali sono le classi di qualità biologica nei corsi d'acqua superficiali? ACQUE MARINO COSTIERE: EQB Elementi di Qualità Biologica nel dal 1/1/2010 al triennio 27/9/2013 numero 31/12/2012 Quali sono le classi di qualità biologica nelle acque marino costiere?

Inquinamento delle risorse idriche

Data ultimo Copertura Unità di Stato Tren Indicatore aggiornamento temporale misura attuale d Conformità dei sistemi di depurazione delle acque Abitanti reflue urbane dal 1/1/2005 al 31/3/2014 Equivalenti I depuratori di acque reflue 31/12/2012 (AE) urbane sono conformi alla Direttiva 91/271/CEE? Conformità degli agglomerati ai requisiti di collettamento Abitanti dal 1/1/2005 al Gli agglomerati sono conformi ai 6/12/2011 Equivalenti 31/12/2009 requisiti dettati dalla Direttiva (AE) 91/271/CEE?

Risorse idriche e usi sostenibili

Data ultimo Copertura Unità di Stato Tren Indicatore aggiornamento temporale misura attuale d

Concentrazione di nitrati nelle acque potabili dal 1/1/2007 al 28/8/2014 mg/l NO3 Com'è la qualità delle acque potabili in 31/12/2013 base alla concentrazione dei nitrati?

Valutazione dello stato ai sensi del D.Lgs.152/2006

Data ultimo Copertura Unità di Stato Indicatore Trend aggiornamento temporale misura attuale

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Data ultimo Copertura Unità di Stato Indicatore Trend aggiornamento temporale misura attuale

FIUMI: Stato Chimico nel triennio dal 1/1/2010 al Quali sostanze dell’elenco di priorità sono presenti 30/8/2013 numero 31/12/2012 nei corsi d'acqua superf...

FIUMI: Livello di Inquinamento espresso dai Macro descrittori per lo stato ecologico nel dal 1/1/2010 al triennio (LIMeco) 30/8/2013 numero 31/12/2012 Quale livello di inquinamento presentano i corsi d'acqua superficiali?

FIUMI: Stato Ecologico nel triennio dal 1/1/2010 al Quale è lo Stato Ecologico nei corsi d'acqua 30/6/2013 numero 31/12/2012 superficiali?

FIUMI: EQB Elementi di Qualità Biologica nel triennio dal 1/1/2010 al 30/6/2013 numero Quali sono le classi di qualità biologica nei corsi 31/12/2012 d'acqua superficiali?

FIUMI: Elementi chimici a sostegno dello Stato Ecologico nel triennio dal 1/1/2010 al 30/8/2013 numero Quali sostanze non appartenenti all’elenco di 31/12/2012 priorità sono presenti nei corsi...

Inquinamento delle risorse idriche Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale

Conformità degli agglomerati ai requisiti di collettamento dal 1/1/2005 al Abitanti Gli agglomerati sono conformi ai 6/12/2011 31/12/2009 Equivalenti (AE) requisiti dettati dalla Direttiva 91/271/CEE?

Conformità dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane dal 1/1/2005 al Abitanti 6/12/2011 I depuratori di acque reflue urbane 31/12/2010 Equivalenti (AE) sono conformi alla Direttiva 91/271/CEE?

Risorse idriche e usi sostenibili Data ultimo Copertura Unità di Stato Indicatore Trend aggiornamento temporale misura attuale

Concentrazione di nitrati nelle acque potabili dal 1/1/2007 al 31/1/2013 mg/l NO3 Com'è la qualità delle acque potabili in 31/12/2012 base alla concentrazione dei nitrati?

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Ciclo integrato dell'acqua

Data ultimo Unità di Stato Indicatore Copertura temporale Trend aggiornamento misura attuale Quantità erogata di acqua potabile pro capite dal 1/1/2006 al 15/9/2012 m3/abitante Qual è il consumo di acqua potabile 31/12/2011 nei centri urbani? Perdite rete acquedottistica dal 1/1/2006 al La distribuzione dell’acqua potabile è 15/10/2012 Percentuale 31/12/2011 efficiente?

Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame: ▪ Qualità dei corsi d’acqua LIM; ▪ Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per la valutazione dello Stato Ecologico (LIMeco); ▪ Carichi organici e trofici potenziali; ▪ Concentrazioni di Nitrati (NO3), nei corsi d’acqua dei bacini idrografici veneti; ▪ Concentrazione media annua dei nitrati nelle acquee sotterranee (2010); ▪ Stato chimico puntuale delle acque sotterranee (2010).

2.4.1 Inquadramento idrogeologico Da un punto di vista idrogeologico la Pianura Veneta è caratterizzata dalla presenza, da nord verso sud, di 3 principali aree con caratteristiche idrogeologiche differenti:  Zona dell’Alta Pianura, formata da una serie di conoidi alluvionali prevalentemente ghiaiosi, con presenza di materiali anche più grossolani, con spessore a partire da circa 300 m; nella porzione occidentale della Pianura Veneto, in corrispondenza del Comune di Villafranca, lo spessore di tali strati ghiaiosi raggiunge i 900 m; per i primi 400 m è presente una falda freatica, al di sotto della quale si sviluppa un sistema multi falda, caratterizzato anche da presenza di acque salmastre;  Zona della Media Pianura, caratterizzata da materiali progressivamente più fini, costituiti da Ghiaie e Sabbia con digitazioni limose ed argillose; tale zona è caratterizzata dalla presenza di un sistema di falde sovrapposte generalmente confinate, con presenza locale di una limitata falda freatica;  Zona della Bassa Pianura, che si estende fino al Po (o fino al Mar Adriatico nella porzione orientale della Pianura, caratterizzata dalla presenza di alternanze di

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materiali a granulometria fine (limi, argille e frazioni intermedie) con sabbie a variabile percentuale di materiali più fini (sabbie limose, sabbie debolmente limose, limi sabbiosi, ecc.). Il Comune di Sona si colloca nella fascia dell’Alta Pianura. In particolare il territorio è caratterizzato dalla presenza di 2 principali aree geologiche: la porzione ad ovest del territorio caratterizzata dalla presenza di depositi morenici alternati a depositi infra morenici; la porzione est del comune caratterizzata invece dalla presenza dei depositi alluvionali recenti, caratteristici dell’Alta Pianura Veronese, caratterizzati dalla presenza di acque sotterranee di buona qualità e di acquiferi molto trasmissivi ed intercomunicanti. Sulla base della classificazione del territorio regionale effettuata ai sensi dell’Allegato 3 alla Parte Terza del D. Lgs. 152/2006, la Pianura Veronese è stata suddivisa in 19 bacini idrogeologici; il Comune di Sona è all’interno del bacino dell’Alta Pianura Veronese. La fascia delle risorgive, che caratterizza il passaggio dall’Alta Pianura alla Media Pianura Veronese, è infatti posto a sud del Comune di Sona. Si segnala la presenza di alcuni fontanili nella porzione meridionale del territorio Comunale a sud dell’Autostrada A4. In tale zona il sistema idrogeologico è alimentato principalmente dalla infiltrazione dai corsi d’acqua, dalle precipitazioni e dalle infiltrazioni dovute alle pratiche di irrigazione agricola. La direzione principale di deflusso, determinata sulla base di misurazioni effettuate a livello regionale, è NO – SE; la seguente Carta idrogeologica indica la presenza di un asse di drenaggio principale all’interno del Comune di Sona, posto fra il centro abitato di Sona e quello di Lugagnano. La profondità della falda varia indicativamente fra 54 e 58 metri sul livello del mare, corrispondente ad una soggiacenza compresa fra i 30 ed i 40 m dal piano campagna.

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Carta idrogeologica

Fonte: Analisi geologica a supporto del PAT

L’area morenica, posta sula lato ovest del Comune di Sona, è caratterizzata probabilmente dalla presenza di modesti acquiferi superficiali a carattere freatici;

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tale presenza non è documentata nella cartografia idrogeologica raccolta, ma è testimoniata dalla presenza di aree caratterizzate da affioramento di acque di falde. Si sottolinea comunque che tali acquiferi risultano di scarsa importanza idrogeologica per la loro ridotta produttività ed il loro scarso utilizzo.

2.4.2 Acque superficiali

2.4.2.1 BACINI IDROGRAFICI La maggior parte del territorio del Comune di Sona, a parte una piccola zona appartenente al Bacino Adige Garda, appartiene al Bacino Idrografico del Fissero Tartaro Canalbianco (abbreviato in FTC), riferibile al sistema Tartaro Tione, ed è suddiviso in 2 bacini idrografici di primo livello:  Bacino dell’Adige: una porzione limitata nella parte nord del Comune di Sona ricade nel Bacino del Fiume Adige;  Bacino scolante nella Laguna di Caleri: la rimanente parte del territorio ricade nel Bacino della Laguna di Caleri; in particolare la maggior parte di tale bacino è classificato nel Bacino di secondo livello del Fissero-Tartaro-Canalbianco; una porzione limitata è ricompresa nel bacino di secondo livello dell’Alta Pianura Veronese.

Bacini e sottobacini

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2.4.2.2 CONSORZIO DI BONIFICA COMPETENTE

Il Comune di Sona ricade all’interno dell’area di competenza del Consorzio di Bonifica Veronese, derivante dalla fusione degli Enti: Consorzio di Bonifica Adige Garda (di cui faceva parte Sona)- Consorzio di Bonifica Agro Veronese Tartaro Tione - Consorzio di Bonifica Valli Grandi e Medio Veronese. Il Consorzio gestisce sia le reti di scolo che quelle irrigue. Risulta evidente un’assoluta predominanza delle reti dedicate all’irrigazione rispetto a quelle che fungono anche da scolo. Il motivo di questo sbilanciamento è strettamente correlato all’elevata permeabilità de suoli e alla relativa profondità della falda. I corsi d’acqua di sgrondo sono in prevalenza a carattere torrentizio e di modeste dimensioni. Le piene maggiori del Tione dei Monti si verificano quasi sempre nei mesi estivi, in quanto i deflussi sono maggiormente influenzati dalle piogge brevi ed intense e dallo scarico di alcuni canali di bonifica.

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2.4.2.3 CORPI IDRICI PRESENTI NEL TERRITORIO DI SONA

Sul territorio del Comune di Sona sono presenti i seguenti corsi idrici superficiali naturali od artificiali, di cui si riporta l’indicazione del n° d’ordine e della classificazione come corpi idrici significativi:  Fiume Tione dei Monti: classificato come corpo idrico non significativo di 2° ordine; il Fiume segna il confine ovest del Comune di Sona; il Tione rappresenta un elemento naturalistico di estrema importanza per il territorio del Comune di Sona, sia da un punto di vista ecologico, che paesaggistico e ricreativo;  Canale Consortile: corso idrico non significativo di 2° ordine che confluisce nel Canale medio Adige posto a nord in Comune di Pescantina, è gestito del Consorzio di Bonifica Adige-Garda ed assolve alla funzione basilare di corpo idrico deputato al trasporto delle acque irrigure;  Progno la Fossa o Cappellino: corso idrico di 2° ordine, non significativo; tale corso confluisce nel Torrente Tione;

Si indicano di seguito i corsi idrici di 3° o 4° ordine presenti sul territorio comunale, deputati principalmente alla distribuzione delle acque superficiali ai fini irrigui: - Progno Giacomona; - Progno dei Cappelloni; - Progno del Casottone; - Progno Valmarone; - Progno Mancalacqua; - Progno dei Gentili; - Progno delle Caselle; - Fosso Palude; - Fosso Quaiare; - Fosso di Staffalo; - Vaio Bindel; - Vaio Corbola. Nessuno di questi corpi idrici è stato classificato come “designato per la vita dei pesci “ in base alle D.G.R. n. 3062 del 5/07/1994 (prima designazione), n. 1270 del 8/04/1997 e n. 2894 del 5/08/1997. Nel territorio comunale di Sona sono inoltre presenti alcuni laghetti o stagni privati:laghetti in loc. S. Rocco e Fortunello e gli stagni in loc. Colombara, Ioni, Tognetta, Corte Pietà e Guastalla Nuova: trattasi per lo più di zone che in passato erano utilizzate per

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l’estrazione della torba, oggi non più utilizzate, e che si sono trasformate in aree ricche di acqua con presenza di elementi tipici della vegetazione e della fauna.

2.4.2.4 QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI

Nel Comune di Sona non sono presenti corpi idrici significativi ai sensi del D. Lgs. 152/2006. Non sono disponibili alcuni dati inerenti i monitoraggi effettuati per il Fiume Tione dei Monti. Le stazioni di monitoraggio della rete ARPAV si trovano molto più a valle, sul Tione e per tale motivo risultano poco significative al fine della valutazione dello stato dell’ambiente a livello locale del Comune di Sona.

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Stazioni di monitoraggio ARPAV

Il LIM ed il LIMeco Come precedentemente esposto non si hanno a disposizione dati specifici per i corsi d’acqua nel territorio di Sona. Le stazioni lungo il Tione poste più a valle (stazione n. 155 e 446) segnalano un livello 2 (buono) per la stazione 155, e di livello 3 (sufficiente) nel 2012 e livello 2 nel 2013 per la stazione 446.

NOME_FIUME C_STAZIONE NOME_COMUNE ANNO SOMME_LIM TIONE 155 Villafranca di Verona 2012 250 TIONE 155 Trevenzuolo 2012 250 TIONE 155 Mozzecane 2012 250 TIONE 155 Erbe' 2012 250 TIONE 155 Nogarole Rocca 2012 250 TIONE 446 Sorga' 2012 230 TIONE 446 Erbe' 2012 230 TIONE 446 Erbe' 2013 250 TIONE 446 Sorga' 2013 250

Il LIMeco risulta rispettivamente da scarso a sufficiente per gli anni 2010-2012. CORSO PUNTEGGIO D'ACQUA CORPO IDRICO DA CORPO IDRICO A LIMeco STATO PERIODO AFFLUENZA DEL AFFLUENZA DI FOSSA FIUME FOSSO TIONCELLO GAMBISA (MULINO DI TIONE 100_20 DI TREVENZUOLO PONTEPOSSERO) 0,42 SUFFICIENTE 2010-2012 AFFLUENZA DI FOSSA GAMBISA CAMBIO TIPO FIUME (MULINO DI (DIRAMAZIONE DELLO TIONE 100_25 PONTEPOSSERO) SCOLO BELGIOIOSO) 0,44 SUFFICIENTE 2010-2012 FIUME CAMBIO TIPO TIONE DEI (AFFLUENZA DEL RIO MONTI 110_10 RISORGIVA TIONELLO) 0,22 SCARSO 2010-2012 FIUME CAMBIO TIPO CONFLUENZA NEL FIUME TIONE DEI 110_20 (AFFLUENZA DEL RIO TARTARO 0,44 SUFFICIENTE 2010-2012

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MONTI TIONELLO)

La figura sottostante sintetizza lo stato chimico e ecologico del corsi d’acqua: è possibile ricavare lo stato chimico per il Fiume Tione dei Monti, risultato Buono, e lo stato ecologico, risultato sufficiente; il fiume Tione a valle, all’affluenza del fosso Tioncello di Trevenzuolo (100-20), denota uno stato chimico Buono e uno stato ecologico Sufficiente.

Note: Lo Stato Ecologico viene affiancato dallo Stato Chimico per una valutazione distinta che subentra allo Stato ambientale. Lo Stato Ecologico dei corpi idrici ai sensi del D.Lgs. 152/2006, è un descrittore che considera la qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici. Gli organismi che vivono nei corsi d’acqua sono considerati l’elemento dominante per comprendere lo stato del corpo idrico.

La normativa prevede una selezione degli Elementi di Qualità Biologica (EQB) da monitorare nei corsi d’acqua sulla base degli obiettivi e della valutazione delle pressioni e degli impatti. Gli EQB monitorati nel triennio 2010-2012 nei

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corsi d’acqua sono: macroinvertebrati, macrofite e diatomee.Allo scopo di permettere una maggiore comprensione dello stato e della gestione dei corpi idrici, oltre agli EQB sono monitorati altri elementi “a sostegno”: Livello di Inquinamento da macrodescrittori (LIMeco) e inquinanti specifici non compresi nell’elenco di priorità (rispetto degli SQA-MA Tab. 1/B, allegato 1, del DM 260/10).La procedura di calcolo dello Stato Ecologico prevede, per ogni stazione, il calcolo delle metriche previste per gli elementi di qualità monitorati, l’integrazione dei risultati triennali delle stazioni a livello di corpo idrico, il risultato peggiore degli indici per corpo idrico nel triennio. La classe dello Stato Ecologico del corpo idrico deriverà dal giudizio peggiore attribuito ai diversi elementi di qualità. La qualità, espressa in cinque classi, può variare da Elevato a Cattivo. I giudizi peggiori (Scadente e Cattivo) sono determinati solo dagli indici EQB.

Concentrazione di Metalli, Pesticidi, Nitrati e altri microinquinanti nelle acque superficiali In relazione alla qualità delle acque superficiali, per quanto riguarda il monitoraggio dei principali inquinanti non appartenenti all’elenco di priorità, nel 2013, tutti i bacini idrografici veneti monitorati non presentano diffuse criticità ambientali per quanto riguarda metalli, pesticidi e microinquinanti; riguardo ai nitrati, uno dei bacino idrografico che nel 2013 presenta concentrazioni maggiori di nitrati è proprio quello del Fissero-Tartaro-Canal Bianco.

2.4.2.5 SCARICHI IN CORPI IDRICI SUPERFICIALI Sono due gli scarichi in corpo idrico superficiale nel Rio “ferriadon” in loc. valle di Sona; trattasi di scarichi di acque di raffreddamento delle ditte Nord Bitumi SPA e Prialpas Spa.

2.4.3 Acque sotterranee Il sistema delle acque sotterranee del territorio è costituito da un’unica grande falda freatica che confina a sud con la fascia delle risorgive. Il materiale ghiaioso che edifica il materasso all’interno del quale si localizza la falda presenta uno spessore variabile che decresce fino ad annullarsi in corrispondenza delle risorgive; nel territorio del Comune di Sona presenta uno spessore di circa 100 m. La falda viene alimentata dalla falda di subalveo della valle dell’Adige (per infiltrazione), dalle precipitazioni (infiltrazione diretta) nonché dalle falde di subalveo dei torrenti della Lessinia o della zona del lago di Garda e dalle acque di irrigazione e meteoriche.

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2.4.3.1 POZZI AD USO PUBBLIO E POTABILE Nel territorio comunale di Sona sono presenti alcuni pozzi che alimentano l’acquedotto comunale; si rileva la presenza dei seguenti n. 8 pozzi ad uso pubblico e potabile.

Localizzazione pozzi prelievo uso potabile dalla Tavola di PAT del Comune di Sona

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Nel Comune di Sona sono presenti un buon numero di pozzi. Trattasi per la maggior parte di vecchi pozzi in muratura (a grande diametro) utilizzati per lo più nel recente passato per l’approvvigionamento delle famiglie residenti in edifici singoli o nelle corti rurali dislocate qua e là nel territorio. Molti dei suddetti pozzi distribuiti in maniera abbastanza uniforme sul territorio comunale, di profondità variabile, sono attualmente chiusi o non utilizzati mentre quelli ancora attivi, sono utilizzati per gli usi civile, irriguo, agricolo, produttivo, antibrina di soccorso, ecc. Sulla base dei rilievi effettuati nell’ambito dello Studio Geologico allegato sul territorio comunale sono presenti ulteriori 55 pozzi privati attivi con l’uso indicato nella seguente tabella:

Pozzi privati nel comune di Sona- aggiornamento Relazione Geologica di adeguamento PRG al PAQUE

2.4.3.2 QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE Per quanto riguarda l’inquinamento delle acque sotterranee, per la qualità dello Stato Chimico Puntuale, i punti di campionamento più prossimi all’ambito d’intervento sono il n.671 – falda libera - Comune di Verona – e il n. 192-Comune di Castelnuvo del Garda - che registrano uno Stato chimico puntuale buono.

stato Comune Cod. punto tipo punto prof. [m] anno chimico Castelnuovo del falda Garda 192 libera 80 2013 buono falda Verona 671 libera 11,82 2013 buono

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ARPAV 2013

Concentrazione di Nitrati nelle acque sotterranee La concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee riflette l’intensità delle attività agricole sui corpi idrici sotterranei. La “direttiva nitrati” (91/676/CEE) fissa a 50 mg/l la concentrazione oltre la quale le acque sotterranee sono da considerarsi inquinate da nitrati, definendo vulnerabili le zone di territorio che scaricano direttamente o indirettamente su tali acque. Sona presenta valori inferiori ai limiti consentiti. Anche per le direttive “acque sotterranee” (2006/118/CE) e “acque potabili” (98/83/CE) il valore limite di nitrati è pari a 50 mg/l.

trend 2003- comune cod tipo prof m anno no3 mg/l 2013 Castelnuovo del Garda 192 falda libera 80 2013 23.5 crescente non Verona 671 falda libera 11,82 2013 36 valutabile Concentrazione nitrati nelle acque sotterranee-ARPAV

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ARPAV 2013

Concentrazione di Nitrati nelle acque potabili In relazione alla qualità delle acque potabili, è possibile fare riferimento al parametro della concertazione di nitrati. Fra i parametri chimici, i nitrati sono naturalmente presenti a concentrazioni molto basse nelle acque; si può affermare (fonte WHO 2003) che concentrazioni al di sopra dei 9 mg/l per le acque sotterranee e 18 mg/l per le acque superficiali di solito indichino la presenza di apporti antropici, quali le attività zootecniche o il massiccio uso di fertilizzanti. La normativa di riferimento (D.lgs. 31/01) prevede che la concentrazione di nitrati nelle acque che fuoriescono dai rubinetti, utilizzati per il consumo umano, non debba superare i 50 mg/l. Come visibile dalla mappa seguente per Sona la concentrazione è compresa tra i 6 e i 25 mg/l.

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ARPAV 2013

2.4.3.3 VULNERABILITÀ DA NITRATI Il Comune di Sona sono indicati carichi superiori a 200 kg di azoto per ettaro di SAU (superficie agricola utilizzata), valore molto elevato ma presente in molti altri Comuni dell Veronese. A riguardo parte del territorio del Comune di Sona rientra nell’Elenco dei comuni dell’alta pianura, della Lessinia, dei rilievi in destra Adige afferenti al bacino del Po in provincia di Verona, il cui territorio è designato vulnerabile da nitrati (Allegato D del PTA 2009) e tra i Comuni compresi nelle aree di primaria tutela quantitativa degli acquiferi (Allegato E del PTA 2009).

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2.4.3.4 VULNERABILITÀ DEGLI ACQUIFERI

La Carta della Vulnerabilità Intrinseca definisce il grado di vulnerabilità degli acquiferi in relazione al valore ambientale della risorsa valutato sulla base del suo uso reale o potenziale. Si riporta un estratto della Carta della Vulnerabilità Intrinseca della Provincia di Verona in Figura seguente, realizzata nell’ambito dell’elaborazione del Piano Territoriale Provinciale.

I gradi di vulnerabilità sono 5 e vanno da un grado definito “basso” a quello più alto definito “elevatissimo”. Il territorio di Sona rientra per la quasi totalità della superficie nelle classi di vulnerabilità “media” ed “alta”; la fascia di territorio su cui sorgono i centri di Sona e Palazzolo rientranti nella fascia delle colline, sono classificati con grado di vulnerabilità “basso”.

2.4.3.5 RETE ACQUEDOTTISTICA E RETE FOGNARIA Il Servizio Idrico Integrato del Comune di Sona è affidato alla Società Acque Veronesi S.c.a r.l., sulla base della Convenzione stipulata in data 3 febbraio 2006 tra l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Verona (AATO Verona) e la società sopra citata, di durata di 25 anni a decorrere dalla data di stipula della convenzione stessa. Come indicato nella L. n° 36/1994

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il Servizio Idrico Integrato è costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione di acque reflue, nonché della riutilizzazione delle acque reflue e del controllo sugli scarichi in pubbliche fognature.

2.4.3.5.1 Acquedotto Il territorio di Sona è servito capillarmente da una rete acquedottistica indipendente realizzata in più fasi e che è cresciuta in modo proporzionale alla sviluppo urbanistico. Il campo pozzi è posizionato a Est del Centro urbano di Sona, in un’area di pianura posta nei pressi del “Canale Principale” gestito da Consorzio di Bonifica Veronese per finalità irrigue. Il sistema è inoltre dotato di adeguati sistemi per la gestione delle richieste di punta e per garantire delle pressioni alla consegna adeguate anche nelle aree della rete più sfavorite. Queste opere dono costituite fondamentalmente da due serbatoi, uno pensile, a Lugagnano, ed uno posto in area collinare, a San Giorgio in Salici. Questi due accumuli, che vengono continuamente alimentati dalla rete acquedottistica, fungono da riserva nei momenti di massima richiesta, sostenendo la piezometrica, grazie alla loro posizione soprelevata. Per quanto attiene alla gestione dell’acquedotto, l’A.A.T.O. ha inserito il Comune di Sona nella Macroarea Veronese Centrale (VR-2). La percentuale media di popolazione servita dalla rete acquedottistica nel comprensorio VR-2 è pari al 94%, con percentuali di 97% nei centri e nuclei. Per il Comune di Sona nel 2009 il volume immesso è pari a 2.442 migliaia di mc con perdite stimabili al 29%. Dai dati in possesso del Settore Lavori Pubblici - Servizio Ecologia, l’estensione della rete acquedottistica è stata stimata pari a 121.113 m alla fine del 2002, mentre il dato stimato fino al 22.04.2008 è di circa 124.000 m. Al 31.12.2002 le utenze complessive sono pari a 6.008 di cui: • 5.220 utenze domestiche • 539 utenze artigianali-commerciali-industriali • 105 utenze antincendio • 85 utenze agricole • 60 usi pubblici

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2.4.3.5.1.1 Acque destinate al consumo umano - provenienza e qualità Le acque potabili a Sona provengono da diversi campi pozzi dislocati sul territorio Comunale. Nel territorio comunale di Sona sono presenti pozzi che alimentano l’acquedotto comunale: si rileva la presenza dei seguenti n. 8 pozzi ad uso pubblico e potabile. Presso i centri abitati di Lugagnano, Sona e Palazzolo sono anche presenti alcuni serbatoi di stoccaggio e di rilancio delle acque potabili. Gli impianti di depurazione delle acque sono impianti di filtrazione associati ad impianti a biossido di cloro o impianti a ipoclorito.

Localizzazione pozzi per uso potabile dalla tavola di PAT del Comune di Sona

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Oltre ai pozzi che alimentano l’acquedotto comunale, sono presenti ulteriori pozzi privati, ad uso irriguo, industriale o anti-incendio. Non si rileva la presenza di pozzi privati ad uso umano.

Rapporti di prova sulla qualità delle acque potabili Si riporta un estratto del rapporto di prova sulle acque potabili eseguito a Bosco di Sona in data 14 gennaio 2014; le analisi hanno dimostrato il rispetto dei limiti di legge per tutti i valori dei parametri sia biologici che chimici.

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2.4.3.5.2 Rete fognaria

Per quanto riguarda la rete fognaria, la percentuale di allacciamento, in centro urbano, è del 100% (rete nera), mentre la popolazione totale servita è del 74%. Di recente (2011) sono stati approvati il seguente intervento sulla rete fognaria nel territorio di Sona: det. n. 257/2012 Progetto Esecutivo: "Estensione rete fognaria in Via Lazzaretto”.

Acque veronesi- Piano Operativo Triennale Degli Investimenti di Acque Veronesi relativo al triennio 2014-2016.

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2.4.3.5.3 Depurazione

Il sistema di raccolta della fognatura nera a servizio del Comune di Sona ha un andamento Nord–Sud ed è schematizzabile in due sottoreti, la prima comprende gli abitati di Sona e San Giorgio in Salici mentre la seconda quello di Lugagnano. Entrambe le sottoreti recapitano i reflui nella fognatura di Sommacampagna. Nello specifico la rete che colletta la fognatura di Sona e San Giorgio in Salici è collegata alla rete del centro urbano di Sommacampagna, mentre il sistema a servizio di Lugagnano è connesso alla Frazione di Caselle. Il Depuratore Consortile a servizio dei Comuni di Sona e Sommacampagna (VR) tratta i reflui civili e industriali, nonché le acque meteoriche e di dilavamento, confluenti nella rete fognaria dei suddetti Comuni. Il liquame giunge all’impianto attraverso un unico collettore. Il depuratore, anche grazie a interventi strutturali recenti, ha raggiunto una potenzialità teorica stimata in 36.000 A.E. Sono presenti nell’area del depuratore due sfioratori per le portate eccedenti in tempo di pioggia: uno è posto nel pozzetto di sollevamento (a valle della grigliatura) mentre l’altro è collocato in corrispondenza del sistema di rilancio della portata dalla vasca di equalizzazione al comparto biologico. Si segnala inoltre la presenza, sulla base delle informazioni cartografiche fornite dalla Regione Veneto, del punto di scarico del Depuratore Consortile di Castelnuovo del Garda nello Scolo Fossà, affluente nel Fiume Tione dei Monti in corrispondenza del confine comunale.

2.4.3.5.4 Impatto antropico sulle acque

Gli indicatori quantitativi utili a stimare dell’impatto antropico potenziale del Comune di Sona (popolazione residente ed attività presenti) sulle risorse idriche superficiali sono rappresentati da: - Carico Organico Potenziale: tale indicatore fornisce la stima, espressa in abitanti equivalenti (AE), dei carichi organici (biodegradabili) totali presenti in una certa area derivanti da attività di origine civile, zootecnica o industriale. - Carichi Potenziali Trofici: l’indicatore fornisce la stima, calcolata per azoto e fosforo, delle quantità potenzialmente immesse nell’ambiente appunto di azoto e fosforo, elementi derivanti da attività di origine civile, agricola. Sulla base dei dati forniti dalla Regione Veneto si forniscono le seguenti stime dei parametri sopra descritti, sulla base dei dati anagrafici relativi al Censimento ISTAT del 2001:

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• Carico Organico Potenziale: o Civile: 14'275 Abitanti Equivalenti; o Industriale: 61'438 Abitanti Equivalenti; • Carico Potenziale Trofico Azoto: o Civile: 64,2 t/a; o Zootecnico: 726,5 t/a; o Industriale: 293,5 t/a; • Carico Potenziale Trofico Fosforo: o Civile: 8,6 t/a; o Zootecnico: 420,1 t/a; o Industriale: 27,1 t/a.

Stime del carico inquinante delle acque reflue urbane

L'Istat diffonde le stime del carico inquinante delle acque reflue urbane dovuto alle sostanze biodegradabili prodotte dalle attività domestiche ed economiche relativamente all'anno 2009.Tali stime sono basate sul calcolo degli Abitanti equivalenti totali urbani (Aetu) e degli Abitanti equivalenti totali (Aet). L'abitante equivalente è convenzionalmente definito come la quantità di carico inquinante prodotto ed immesso nelle acque di scarico da un abitante stabilmente residente nell'arco della giornata; tale carico corrisponde a 60 grammi di Bod5 al giorno (Domanda biochimica di ossigeno a 5 giorni). Secondo la definizione data dalla vigente normativa in materia di protezione e depurazione delle acque dall'inquinamento (Direttiva 91/271/Cee) vale l'equivalenza: 1 abitante equivalente =60 grammi al giorno di Bod5. La necessità di quantificare i carichi inquinanti delle acque reflue urbane risponde anche alle esigenze espresse dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione del Ministero dello Sviluppo Economico finalizzate alla determinazione del fabbisogno di depurazione delle acque reflue prodotte dalle diverse fonti generatrici dell'inquinamento.

Popola- Abitanti Abitanti Popola- zione equivalenti equivalenti Popola- zione potenziale relativi alle Abitanti relativi alla Abitanti zione Popola- potenziale presente attività di equivalenti piccola, equivalenti Abitanti Popola- presente zione in Lavoratori presente in in servizio di relativi alla media e totali equivalenti zione non case e studenti strutture abitazioni ristorazione micro grande urbani totali residente residente sparse pendolari alberghiere private e bar industria industria (Aetu) (Aet)

16924 223 -1334 -572 212 586 4004 2270 11271 22313 33584

Fonte: ISTAT 2009

Come si osserva il settore zootecnico contribuisce in maniera sostanziale al Carico Trofico Potenziale di fosforo e di Azoto.

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2.5 Matrice suolo e sottosuolo

Per questa matrice si sono presi a riferimento i dati ARPAV aggiornati ed inoltre la banca dati dei suoli del Veneto 2010-2011. Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale:

Qualità dei suoli

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale

Contenuto di carbonio organico nello strato superficiale di suolo dal ... al percentuale di 17/6/2010 Qual è la disponibilità di sostanza 31/12/2010 carbonio organico organica nei suoli?

Stock di carbonio organico nello strato superficiale di suolo dal ... al t/ha di carbonio 17/6/2010 Qual è lo stock di carbonio organico nel 31/12/2010 organico suolo?

Contenuto in metalli e metalloidi nei suoli del Veneto dal 1/1/2001 al 15/11/2012 mg/kg In quali quantità sono presenti i metalli 31/12/2010 nei suoli ?

Evoluzione fisica dei suoli

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale

Erosione del suolo ton suolo Qual è il rischio erosione dei dal ... al 1/9/2011 asportate/ettaro/anno; classe suoli e il degrado della loro 30/6/2011 di erosione qualità?

Contaminazione del suolo

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale

Allevamenti ed effluenti zootecnici dal 1/1/1996 al numero di capi, t 15/12/2012 Qual è il carico di nutrienti da 31/12/2010 azoto(N)/anno deiezioni zootecniche?

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Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale

Carico unitario di fanghi di depurazione dal 1/1/2001 al ettari (ha), ton. sost. Qual è la superficie delle aree 15/12/2012 31/12/2011 secca/ettaro (t s.s./ha) soggette a rischio accumulo metalli pesanti?

Uso del territorio

Data ultimo Unità di Stato Indicatore Copertura temporale Trend aggiornamento misura attuale

Uso del suolo dal 1/1/1999 al 15/12/2012 ettari (ha) Com'è cambiato l'uso del suolo? 31/12/2010

Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame: ▪ Contenuto di carbonio organico nello strato superficiale di suolo; ▪ Stock di carbonio organico nello strato superficiale di suolo; ▪ Contenuto in metalli e metalloidi nei suoli del Veneto; ▪ Erosione del suolo; ▪ Uso del suolo.

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2.5.1 Inquadramento litologico, geomorfologico e geopedologico l territorio di Sona va da una quota minima posta a 84 m s.l.m., nella porzione ricadente nella pianura alluvionale fluvioglaciale posta ad est della cerchia morenica, ad una quota massima di circa 228 m s.l.m., sulle colline moreniche che ospitano il centro abitato di Palazzolo. Da un punto di vista geomorfologico il Comune è caratterizzato dalla presenza degli elementi geomorfologici tipici dei depositi fluvio-glaciali ed alluvionali; possono essere identificate due sub-aree principali con caratteristiche geomorfologiche differenti:  Area collinare presente nella porzione ovest del territorio comunale, con presenza di depositi fluviali o fluvioglaciali; all’interno di tale area sono individuabili ulteriori 2 elementi geomorfologici di passaggio costituiti dall’area pedecollinare e dalle piane alluvionali intramoreniche.  Area sub-pianeggiante presente nella porzione est del territorio comunale, caratterizzata dal vasto terrazzo di materiali di origine fluviale o ad opera degli scaricatori fluvio-glaciali. Lungo il confine ovest del Comune sono presenti i depositi mobili attuali del Fiume Tione. A tale suddivisione corrispondono 4 diverse unità geo-morfologiche principali ben distinte:  Unità Geomorfologica della Pianura fluvioglaciale ed alluvionale facente parte del conoide dell’Adige: tale area è tendenzialmente pianeggiante e si sviluppa nella porzione orientale del territorio comunale, a quote comprese fra 85 e 122 m s.l.m., degradando dolcemente verso sud-est, con pendenze inferiori al 2 %; tale area è geneticamente da ascrivere all’azione combinata della deposizione di conoide dell’Adige e del trasporto dei torrenti glaciali;  L’area pedecollinare, che costituisce la fascia di raccordo tra i rilievi collinari morenici e la Pianura fluvioglaciale ed alluvionale, con quote comprese fra 105 e 160 m s.l.m, degradante verso est con pendenze indicative comprese fra il 2 ed il 10 % e verso sud con pendenze inferiori al 2 %;  L’unità geomorfologica dell’anfiteatro morenico del Garda, caratterizzato dalle forme tipiche dei depositi morenici ed in particolare dalla grande cerchia morenica del Garda e dalle piccole valli inframoreniche; le colline moreniche, lunghe edarcuate, con forme tendenzialmente arrotondate, incise localmente dagli

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antichi scaricatori fluvioglaciali, hanno direzione prevalente da nord a sud o da nord-ovest a sud est;  La Pianura alluvionale che costituisce il piano di divagazione attuale dei Fiumi Tione e del Tionello, di dimensioni molto ridotte rispetto al passato, caratterizzata dalla possibilità di inondazione per fenomeni di piena.

Si riporta di seguito estratto della Carta Geomorfologica della Regione Veneto.

2.5.1.1 ELEMENTI GEOMORFOLOGICI PRINCIPALI Il principale elemento geo-morfologico è rappresentato dai cordoni morenici, presenti nella porzione ovest del territorio comunale. In generale le pendenze dei cordoni sono comprese fra il 10 % ed il 20 %; in alcuni punti, ed in particolare nella porzione settentrionale ed orientale del centro abitato di Sona, nelle frazioni di Palazzolo e di San Giorgio in Salici, o nei pressi del fiume Tione, l’acclività delle colline moreniche può superare il 20 %, fino a picchi del 50 %. Data la natura litologica dei cordoni, caratterizzata da ghiaia e ciottoli in matrice sabbioso-limosa, sono favoriti i processi di denudazione, di accumulo e ristagno di acque meteoriche, in particolare

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sui versanti presentanti vegetazione rada e fenomeni di ruscellamento; in tali ambiti, nonostante non si riscontrino fenomeni franosi, si sottolinea la tendenza a forte erosione dei versanti, a processi di denudazione ed al ruscellamento superficiale. Le piane inframoreniche del territorio sono solcate dalle tracce degli antichi scaricatori fluvioglaciali, di cui i principali disposti in direzione nord-sud ed i secondari in direzione ovest-est. Nelle piane si osservano anche fenomeni di accumulo e di ristagno di acque meteoriche, in particolare in presenza degli accumuli di sedimenti fini limosi ed argillosi derivanti dai fenomeni erosivi passati od in atto sui cordoni morenici. Alcuni elementi di viabilità stradale o ferroviaria hanno contribuito alla modifica della morfologia naturale del territorio; in particolare sia l’Autostrada A4, che la Ferrovia Milano - Venezia sono presenti sul territorio comunale con tratti in rilevato e tratti in trincea. Si sottolinea che il territorio è interessato dal progetto di ulteriori elementi infrastrutturali, costituiti dalla linea TAV Verona - Milano e dal tracciato delle Tangenziali Venete. Si segnala inoltre la presenza di terrazzamenti lungo i versanti delle colline moreniche ospitanti i centri abitati di Palazzolo e di Sona.

Carta geomorfologica del Comune di Sona

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2.5.1.2 INQUADRAMENTO LITOLOGICO l Comune di Sona è caratterizzato da un punto di vista dei processi di origine (e delle conseguenti forme geomorfologiche) dalla presenza di due differenti zone:  Area ovest del Comune: caratterizzata dalla presenza di depositi morenici risalenti al Quaternario, alternati a depositi alluvionali, fluvioglaciali, lacustri e palustri, risalenti anch’essi al medesimo periodo; tali depositi hanno prevalente componente granulometrica ghiaiosa con ciottoli frequenti, immersi in matrice limosa; i depositi hanno aspetto caotico, privi cioè di stratificazione e caratterizzati da forte eterogeneità granulometrica;  Area Est del Comune: caratterizzata dalla presenza dei materiali tipici dell’alta pianura veronese, cioè dal potente materasso alluvionale indifferenziato appartenente al fluvioglaciale Riss, con raro rinvenimento di conglomerato o di depositi limosi-argillosi locali; i depositi sono sciolti e ben addensati, formati prevalentemente da ciottoli e ghiaie (60-80 %) e sabbie (10-20 %), con rare lenti limo-argillose (5-10 %).

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Carta litologica del Comune di Sona

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Le principali litologie affioranti nel territorio del Comune di Sona sono le seguenti: • Depositi morenici (risalenti al Riss): sono composti da ghiaia e ciottoli immersi in abbondante matrice limoso argillosa, con il tipico aspetto caotico dei depositi morenici, senza stratificazione evidente e con presenza di ciottoli anche di grosse dimensioni; • Depositi fluvioglaciali (Riss II): depositi fluvioglaciali extra morenici, affioranti nella porzione est del territorio comunale, a partire dal limite est della cerchia morenica fino al confine est del Comune; • Depositi inframorenici fluvioglaciali (Riss II): le aree inframoreniche presentano caratteristiche litologiche del tutto analoghe a quelle individuate per i depositi relativi al punto precedente; • Depositi alluvioni fluvioglaciali e fluviali Wurmiane, rappresentate da alluvioni da ghiaiose a limose che si sviluppano prevalentemente lungo il Fiume Tione; superficialmente sono caratterizzati dalla presenza di uno strato di alterazione brunastro; • Alluvioni antiche del Fiume Tione, prevalentemente sabbiose – limose, con lenti di ghiaia, talora coperti da uno strato di alterazione argillosa, di colore bruno – nocciola; • Depositi argillosi recenti, di colore nero paludosi e sartumosi, talora torbosi.

2.5.2 Carta dei suoli

La Carta Geopedologica della Regione Veneto indica per il Comune di Sona la presenza di 3 tipologie principali di suoli:  Unità Cartografica AA1.1 (Regione di suoli 18.8 – Provincia di suoli AA – Sistema di suoli AA1) caratteristici delle zone di accumulo infra moreniche, costituiti principalmente da sabbie e ghiaie molto calcaree; sono presenti 2 tipologie prevalenti di suoli caratteristici: -BSL1: suoli profondi, con profilo A-B-C, ad alto contenuto di sostanza organica superficiale, con tessitura moderatamente grossolana e scheletro abbondante, caratterizzati da buon drenaggio; -QLA1: suoli moderatamente profondi, con profilo A-C, ad alto contenuto di sostanza organica superficiale, con tessitura moderatamente grossolana e scheletro frequente, caratterizzati da buon drenaggio;

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 Unità Cartografica AR1.1 (Regione di suoli 18.8 – Provincia di suoli AR – Sistema di suoli AR1): tale unità è caratteristica dei terrazzi recenti e di alveo attuale fluviali relativi alle divagazioni limitate del Fiume Tione. Sono presenti 3 tipologie di suolo prevalenti: -ALR1: suoli con profilo A-B-C, profondità elevata, a tessitura moderatamente grossolana e scheletro scarso, caratterizzati da drenaggio mediocre; -PRB1: suoli con profilo A-B-C, profondità moderata, a tessitura fine e scheletro frequente, caratterizzati da drenaggio buono; - BUR1: suoli con profilo A-C, profondità moderata, a tessitura media con scheletro frequente, caratterizzati da buon drenaggio; • Unità Cartografica GG1.1 (Regione di suoli 18.8 – Provincia di suoli GG – Sistema di suoli GG1): tale unità è caratteristica dei cordoni morenici appartenenti alle cerchie medie ed esterne, quindi più distanti dal Lago di Garda. Sono presenti 4 tipologie di suolo prevalenti:

- BUL1: suoli sottili con profilo A-C, con moderato contenuto di sostanza organica, tessitura media, scheletro frequente, estremamente calcarei caratterizzati da buon drenaggio; -SOM1: suoli moderatamente profondi a profilo A-B-C, con tessitura media, scheletro frequente, estremamente calcarei e caratterizzati da buon drenaggio; -COT1: suoli da sottili a moderatamente profondi con profilo A-B-C-, con tessitura media e scheletro abbondante caratterizzati da buon drenaggio; -BRE1: suoli moderatamente profondi, con profilo A-B-C, con tessitura media e scheletro scarso, caratterizzato da drenaggio mediocre.

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2.5.3 Permeabilità dei litotipi

Ai litotipi di Sona sono associate classi di permeabilità generalmente elevata, cioè ascrivibili alle classi 1A, 2A; la tipologia 4A è invece caratteristica di permeabilità minore:  Classe 1A: permeabilità elevata, associata ai depositi ascrivibili a litotipi a granulometria grossolana (ghiaie e ciottoli),  Classe 2A: permeabilità media; tale classe di permeabilità è associata ai depositi morenici, caratterizzati da granulometria grossolana (ghiaia e ciottoli);  Classe 4A: permeabilità bassa; tale classe è stata assegnata ai depositi caratteristici delle zone inframoreniche, caratterizzati dall’intercalazione di strati di origine fluviale di alluvioni recenti, con strati provenienti dalla degradazione dei materiali morenici; in tal caso la granulometria dei depositi è prevalentemente fine (sabbie e limi). Carta della Permeabilità dei Suoli (c0504011_PermeabLitotipi)

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2.5.4 Surplus di azoto nei terreni

Le pratiche di fertilizzazione e gli allevamenti zootecnici, costituiscono una fonte di generazione di inquinamento da nutrienti sia per le acque superficiali che per quelle sotterranee. La frazione di azoto non assimilata dalle piante è in gran parte ossidata a nitrato e trasportata dalle acque di pioggia per ruscellamento o percolazione. Nel Bacino Scolante molti corpi idrici di risorgiva presentano alte concentrazioni di nitrati già alle sorgenti. Il fosforo viene trasferito dal suolo alle acque principalmente per fenomeni di erosione dei terreni agricoli o in quanto presente nei liquami di origine zootecnica. In figura è riportata la distribuzione su base comunale del surplus di azoto di origine agricola e zootecnica (kg di N per ettaro) come individuato nell’ALLEGATO A Dgr n. 398 del 24 febbario 2009. Si può notare che per Sona abbiamo condizioni di surplus basso, inferiori a da 100 a 250 t di N.

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2.5.5 Rischio di percolazione dell’azoto

Il rischio di percolazione dell’azoto è generalmente da alto a molto alto (Fonte: Quadro conoscitivo del Veneto).

Carta del rischio di percolazione dell’Azoto

Fonte: QC Veneto 2013, File c0507061_RischioPerclAzoto – elaborazione interna

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2.5.6 Uso del suolo

La copertura del Suolo, ottenuta dalle elaborazioni effettuate con foto aeree, per Sona ha evidenziato:  la netta prevalenza delle colture agricole che coprono circa il 78% del territorio comunale  la prevalenza di SAU investita a vigneti (29.9%), frutteti (11.4%) e colture intensive (10.6%);  una certa presenza di aree boschive (3.2%);  una presenza di aree urbanizzate (18.3 %). L’utilizzazione del territorio vede prevalere le coltivazioni a vigneto, diffuse su buona parte del territorio comunale. Tra le altre colture si notano i frutteti e i seminativi intensivi, quali mais, soia e foraggiere in generale. L’urbanizzazione (oltre 18% circa) è consistente; il tessuto residenziale si concentra principalmente presso il capoluogo, a Sona, e presso la frazione di Lugagnano e Palazzolo. Le superficie naturali e seminaturali rivestono circa il 3% del Comune. Per maggiori dettagli è opportuna la consultazione delle elaborazioni e Carta della Copertura del Suolo Agricolo.

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La superficie agricola utile è diminuita nel territorio provinciale, come in tutto il Veneto, passando da 184.256 ha nel 1999 a 169.573 ha nel 2010. Il trend è decisamente inferiore rispetto a quello registrato a livello regionale. Si evidenzia la sensibile diminuzione della SAU fra il 2004 e il 2007, in cui vengono sottratti oltre 16.700 ettari all’uso agricolo, in parte recuperati nel triennio successivo (circa 6.800 ha).

1999 2004 2007 2010

Belluno 53255,00 47798,00 47173,88 50924,63

Padova 141280,00 142985,00 132336,00 131791,53

Rovigo 121691,00 135864,00 114001,00 116607,39

Treviso 147152,00 139447,00 125266,00 123223,65

Venezia 121760,00 120372,00 118801,00 114070,66

Verona 184256,00 181711,00 164958,00 169572,67

Vicenza 130183,00 113129,00 104936,00 94550,25

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2.5.7 Consumo di suolo

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Il P.A.T. determina, per il Comune, il limite quantitativo massimo della zona agricola trasformabile in zone con destinazione diversa quella agricola:

1) Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) comunale esistente*: 31,45185 kmq.

2) Superficie Territoriale Comunale (S.T.C.): 41,126 kmq.

3) Rapporto S.A.U. / S.T.C.= 76.47% > 45,4%

4) Superficie boscata comunale da Carta Forestale Regionale versione 2006 – DGR n.3956 del 11.12.2007= 53,46 ha

5) S.A.U. massima = S.A.U. comunale esistente + 9,5% della superficie boscata comunale S.A.U. massima = 31.451.854 mq + 50.787 mq = 31.502.641 mq

6) Superficie massima S.A.U. trasformabile nel decennio = 31,5026 kmq x 1,30% = 409.534 mq.

Disposizioni generali La quantità di Zona agricola massima trasformabile fissata (409.534 mq) subirà un incremento massimo del 10% pari a 409.534 mq + 40.953 mq = 450.487 mq

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2.5.8 Il valore ecologico

Nella Regione del Veneto si possono individuare due fasce di territorio, costiero e montano- pedemontano ancora caratterizzate da un’elevata naturalità, separate dalla zona di pianura estremamente antropizzata. Le aree a valore ecologico “molto alto” sono la Laguna di Venezia, i Colli Euganei, il Grappa e l’altopiano dei Sette Comuni, il Monte Baldo, il Parco delle Dolomiti Bellunesi, il Cadore e il Comelico. Le restanti zone montane e collinari presentano valore ecologico “alto”. Nel settore planiziale, come a Sona, il valore ecologico è “molto basso” dove sono presenti le grandi superfici a seminativo intensivo e continuo, intervallate dai centri abitati e capoluoghi di provincia e le grandi infrastrutture. Sono tuttavia presenti alcuni elementi di pregio, rappresentati dai residui minimali dei boschi collinari e dei boschi igrofili lungo i corsi d’acqua stessi, che fungono da collegamenti ecologici tra la parte montana e collinare della regione. Sona appartiene al sistema che complessivamente nella Regione del Veneto occupa il 50% del territorio e ha valore ecologico “basso-molto basso” (pianura). (il 34% “alto-molto alto” (montagne, lagune e fiumi di pianura), 4% del territorio presenta valore “medio”, il restante (12%) non è stato valutato per la presenza di centri urbani, le zone industriali, le cave).

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2.5.9 Contenuto di carbonio organico nello strato superficiale di suolo Il suolo costituisce un’importante riserva di carbonio organico, gioca un ruolo fondamentale nel ciclo globale del carbonio e quindi nella riduzione dell’effetto serra responsabile dei cambiamenti climatici. Le zone che presentano le concentrazioni minori sono in aree di pianura, a causa dell’accelerazione dei processi di mineralizzazione della sostanza organica indotti da tecniche agricole intensive; oltre a ciò vi è la crescente pressione dovuta all’urbanizzazione. Il territorio veronese sembra diviso quasi esattamente in tre fasce con altrettante situazioni omogenee in termini di concentrazioni di carbonio organico nei suoli. La fascia settentrionale della Lessinia e della valle dell’Adige si qualifica con un’ottima situazione (da 2% a oltre il 5%), quella mediana, in cui ritroviamo il capoluogo presenta livelli medio bassi (1-2%), mentre la fascia meridionale è decisamente critica (<1%). Sona appartiene perlopiù alla fascia mediana. (1-2%), alcune aree hanno però pari a <1%.

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Il trend futuro dell’indicatore è principalmente legato al consumo di suolo, che attualmente è la principale minaccia per la sua diminuzione, e, secondariamente, ai cambiamenti d’uso. L’indicatore stock di carbonio organico, infatti, nel calcolo prende in considerazione le superfici di non suolo (urbano, roccia e detriti), dando un valore medio per l’intera superficie di suolo e di non suolo; per questo risente del consumo di suolo, a differenza dell’indicatore “contenuto di carbonio organico”. A Sona il carbonio organico è in quasi tutto il territorio minore di 40 t/ha.

Fonte: ARPAV 2010

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2.5.10 Contenuto in metalli e metalloidi nei suoli del Veneto Per l’Unità dell’Adige, a cui appartiene Sona, il territorio risulta essere interessato da valori superiori alle concentrazioni soglia di contaminazione per i seguenti elementi: As, Co, Ni, Sn, Zn. Contenuto in metalli e metalloidi nel suolo

Fonte: ARPAV 2010

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2.5.11 Erosione del suolo

Ad esclusione della fascia collinare della Lessinia e della valle dell’Adige, dove si supera il 20% di territorio soggetto a rischio erosione, quasi tutto il territorio provinciale non risulta interessato da particolari fenomeni di erosione. L’area di interesse risulta inserita tra le aree non soggette a rischio, tranne nei territori collinari dove l’erosione è invece elevata. Mappa erosione del suolo

Fonte: ARPAV 2011

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2.5.12 Cave attive e dismesse

Nel Comune di Sona non sono presenti cave attive; è presente tuttavia una cava esaurita in località Ca’ di Capri. La cava in oggetto è stata in seguito recuperata a discarica per rifiuti non pericolosi dalla ditta Rotamfer S.p.a., non ancora esaurita.

2.5.13 Discariche

Come già esposto nel precedente capitolo, nell’ex cava in località Ca’ di Capri, è stata autorizzata nel 1987 ai sensi del D.P.R. 915/1982 una discarica per rifiuti speciali non tossico-nocivi (2° categoria, tipo B) in gestione alla ditta Rotamfer s.r.l.. Nel 2005 la ditta gestrice della discarica ha presentato istanza per l’ampliamento della discarica stessa, sia con il conferimento di rifiuti in rilevato, sia attraverso l’escavazione di due ulteriori lotti. Tale istanza è stata autorizzata nel 2006. Con Determina Dirigenziale n° 6868/07 la Provincia di Verona ha sospeso l’autorizzazione alla discarica a seguito di sequestro preventivo dell’Autorità Giudiziaria per gestione illecita di rifiuti. I monitoraggi delle acque sotterranee effettuati nei pressi della discarica hanno mostrato la presenza di solventi clorurati (ed in particolare di tetracloroetilene, tricloroetilene e triclorometano) in concentrazioni superiori alle CSC previste dal D. Lgs. 152/2006, nei piezometri sia di monte che di valle idrogeologico. Secondo quanto indicato nella relazione semestrale del I semestre 2008, si sono osservati fenomeni di combustione dei rifiuti presenti in discarica, dovuti alla mancata compattazione dei rifiuti; a seguito di tale fenomeno la ditta ha provveduto all’iniezione di azoto liquido nel corpo rifiuti, al fine di controllare il fenomeno e di eliminare l’ossigeno presente nel corpo rifiuti.

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Localizzazione discarica dalla Tavola di PAT del Comune di Sona

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2.5.14 Siti contaminati

ARPAV segnala n. 2 siti potenzialmente contaminati nei comuni limitrofi di Bussolengo e a Sommacampagna.

2.5.15 Significatività geologico-ambientali/geotipi

Non sono segnalati siti con significatività geologiche come grotte carsiche, geositi, ect all’interno del territorio comunale.

2.5.16 Rischio sismico

La normativa di riferimento per le zone sismiche:  O.P.C.M. del 20 marzo 2003 n. 3274, modificata con successive ordinanze n. 3316/03, 3379/04 e 3341/05;  Dcrv 67/CR/2003;  O.P.C.M. 3519/2006;  DGRV 71/2008, DGRV 2498/2008, DGRV 3308/2008;  DM 14.01.2008 “Norme tecniche per le costruzioni” Il comune di Sona in base alla Ordinanza del Presidente Consiglio Ministri n. 3274/93 e Delibera Consiglio Regionale Veneto n. 67/CR/2003 è classificato in zona sismica 3 (medio-

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bassa sismicità), come da sottostante classificazione amministrativa in vigore (Regione Veneto). La carta di pericolosità sismica, riportata nella seguente Figura 8.1, introdotta dall’OPCM 3519 del 28 aprile 2006 riporta i valori di accelerazione orizzontale max per i suoli di categoria A presenti nel territorio comunale.

Il valore di accelerazione orizzontale massima per i suoli di categoria A per il territorio comunale di Sona è compreso fra 0,150 e 0,175 g.

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2.5.16.1 ELEMENTI GEOLOGICI E CLASSIFICAZIONE DEL TERRITORIO IN

PROSPETTIVA SISMICA Per il Comune di Sona è stata eseguita una ricognizione degli elementi geologici in prospettiva sismica sul territorio comunale. Sulla base di tali risultati, il territorio comunale è stato interamente classificato come ricadente nella categoria di suoli diversa dalla categoria A. Quindi tutti i suoli del territorio comunale sono stati inclusi nella Categoria generale dei suoli amplificabili, cioè in grado di ingenerare effetti di amplificazione sismica. Sulla base delle caratteristiche geolitologiche e dei risultati delle prove sopra citate, il territorio è stato suddiviso nelle seguenti tipologie di zone caratterizzate da amplificazione stratigrafica: - SA1: suoli ricadenti nella “Categoria B” indicata dal D.M. 14 gennaio 2008, definita come “Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti” con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V s, 30 compresi fra 360 m/s e 800 m/s (ovvero N SPT, 30 > 50 nei terreni a grana grossa e c u, 30 > 250 kPa nei terreni a grana fina): i suoli sono stati inseriti in tale categoria in quanto sono disponibili alcune indagini specifiche; - SA2: suoli ricadenti nella “Categoria C” indicata dal D.M. 14 gennaio 2008, definita come “Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti” con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di V s, 30 compresi fra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < N SPT, 30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < c u, 30 <250 kPa nei terreni a grana fina): i suoli sono stati inseriti in tale categoria in quanto sono disponibili alcune indagini specifiche; - SA3: in tale categoria sono stati inseriti i depositi alluvionali recenti, costituite da sabbie e silt non consolidate e da depositi fluvioglaciali a granulometria fine. Per tali aree non sono disponibili dati di indagini specifiche. Sono inoltre inseriti in tale categoria i terreni poco addensati saturi d’acqua. Non sono state individuate aree caratterizzate da amplificazione topografica, in quanto non sono presenti creste, cigli di scarpate e cime isolate. La Carta degli elementi geologici in prospettiva sismica seguente contiene la suddivisione del territorio nelle classi sopra citate. Sulla base delle osservazioni precedenti il territorio comunale è stato inserito nella categoria delle Aree stabili suscettibili di amplificazione sismica.

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2.5.17 Fattori di rischio idrogeologico La fragilità e la compatibilità geologica del territorio di Sona condizionano la diversa attitudine del territorio a sostenere interventi di trasformazione urbanistica.

2.5.17.1 PERICOLOSITÀ IDROGEOLOGICA Il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del Fiume Adige, che riguarda una limitata parte del territorio comunale, non indica fenomeni di potenziale rischio Idrogeologico, così come il Progetto di Piano stralcio di Assetto Idrogeologico del fiume Fissero Tartaro Canalbianco. Questo dato è confermato anche dal Database dell’Istituto Superiore

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Protezione e la Ricerca Ambientale Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI), consultabile all’indirizzo: http://www.mais.sinanet.apat.it/cartanetiffi/metodologia.asp. Secondo tale fonte infatti, nel territorio del Comune di Sona non sono stati registrati fenomeni franosi né aree potenzialmente interessate da fenomeni franosi. Sulla base del “Piano straordinario delle aree a rischio idraulico, idrogeologico e valanghivo della Regione del Veneto”, che individua, ai sensi della L. 267 del 3 Agosto 1998, le aree a rischio idrogeologico su cui prioritariamente la Regione Veneto intende intervenire, non sono indicate all’interno del Comune di Sona aree prioritarie di intervento. Si segnala comunque la presenza di aree caratterizzate da forte acclività e forte tendenza all’erosione.

2.5.17.2 PERICOLOSITÀ IDRAULICA Parte del territorio del Comune di Sona ricade sotto la tutela del Piano Stralcio di Tutela Idrogeologica del bacino del fiume Adige – Regione Veneto - adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Nazionale dell’Adige con deliberazione n.01/2005 del 15 febbraio 2005 e approvato con D.P.C.M. del 27 aprile 2006. Dall’analisi del Piano di assetto idrogeologico si evince che nel Comune Sona non è presente alcuna zona a rischio o pericolo idraulico individuata nelle rispettive classi di rischio del P.A.I. del fiume Adige. La restante superficie del Comune di Sona ricade nel Piano Stralcio di Tutela Idrogeologica dell’Autorità di Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco. Il Piano Stralcio dell’Assetto del Territorio del Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco indica alcune aree caratterizzate da pericolosità idraulica che rientrano nel territorio comunale di Sona. Queste aree sono ubicate lungo il confine sud-ovest del Comune nei pressi del fiume Tione; la zona in questione è prevalentemente ad uso agricolo e non è densamente abitata. Come illustrato in Figura sottostante nel Comune di Sona sono state individuate 3 diverse aree a pericolosità idraulica: • P3: Aree a pericolosità elevata: tempo di ritorno della piena di 50 anni con h > 1 m; • P2: Aree a pericolosità media: tempo di ritorno della piena di 50 anni con h < 1 m; • P1: Aree a pericolosità moderata: tempo di ritorno della piena di 100 anni con h > 0 m.

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l rischio idraulico valuta il rischio in relazione alla pericolosità di inondazione rilevata; tale classificazione definisce per il territorio in oggetto le aree seguenti: • R1: Aree a rischio moderato: circa 20,5 ha. • R2: Aree a rischio medio: circa 3,5 ha; Si riporta un estratto della Carta del Rischio Idraulico Tione dei Monti nella seguente Figura. Tali aree, secondo quanto indicato dalle Linee Guida Regionali, sono state inserite nella Carta delle Fragilità.

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2.5.17.3 AREE A DIFFICOLTÀ DI DEFLUSSO Sono presenti sul territorio di Sona aree caratterizzate da depressioni topografiche sul cui fondo si è sedimentato materiale fine di natura argillo-limosa o torbosa, con conseguente difficoltà di deflusso e di smaltimento delle acque meteoriche. Le aree in questione sono riportate nella Carta della Compatibilità riportata nel capitolo seguente.

2.5.17.4 COMPATIBILITÀ GEOLOGICA Come si può notare la gran parte del territorio è “idoneo a condizione” (rientrano in questa classe le aree caratterizzate da terreni mediocri o scadenti, su cui sussistono particolari problematiche che rendono necessaria l’esecuzione di verifiche specifiche; nelle aree idonee a condizione sussistono problematiche in ordine alle condizioni geologiche, geomorfologiche e idrogeologiche. La porzione a est del comune è invece idonea (area caratterizzate da terreni ottimi e buoni ai fini edificatori).

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Carta della compatibilità del PAT di Sona

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2.6 Matrice biodiversità

Per questa matrice si sono presi a riferimento i dati ARPAV aggiornati ed inoltre quelli dell’ISPRA e il Progetto Carta della Natura ARPAV – anno 2010, quelli della Regione del Veneto – Cartografie dei siti della rete Natura 2000 del Veneto. Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale. Dalla consultazione effettuata in data 24 ottobre 2014 risultano ancora dati aggiornati al 2010/2012 ad eccetto delle aree protette terrestri con dato aggiornato al 2013.

Biodiversità

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale

Tipologia del patrimonio floristico dal ... al numero, regionale 1/8/2010 31/12/2005 percentuale Qual è la ricchezza floristica regionale?

Carta della Natura dal 1/1/2004 al superficie (ha), Qual è lo stato di avanzamento del 1/8/2010 31/12/2007 numero progetto Carta della Natura nel Veneto

Distribuzione del Valore Ecologico secondo Carta della Natura dal 1/1/2004 al Superficie (in 30/6/2011 Com’è il valore ecologico nel territorio 31/12/2008 ettari e %) veneto?

Zone protette

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale

Stato di Rete Natura 2000 Quanto territorio è coperto dal dal 1/1/2000 al superficie (ha), 1/8/2010 sistema delle aree di Rete Natura 31/12/2009 numero, percentuale 2000?

Aree protette terrestri dal ... al Qual è l'estensione delle aree 13/2/2013 superficie (ha) 27/4/2010 protette del Veneto?

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Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame: ▪ Carta della Natura; ▪ Distribuzione del valore ecologico secondo Carta della Natura; ▪ Rete Natura 2000.

2.6.1 Aree protette Nel territorio comunale di Sona non sono presenti parchi, riserve naturali. Non sono altresì presenti aree umide ai sensi dell’art.30 NdA del PTRC. Tuttavia nel P.A.Q.E. (Piano di Area Quadrante Europa - Verona) viene citato il Piano di Valorizzazione Ambientale e Ambito del Tione, area interessante il territorio a sud dell’autostrada A4. Il Parco del Tione riguarda 5 Comuni compresi tra Villafranca e Nogara. I Comuni a nord di detto territorio, tra cui quello di Sona, sono interessati ad un analogo progetto di tutela. In particolare, parte del territorio del Comune di Sona viene identificato come “pianura alluvionale: piano di divulgazione del Tione e del Tionello” e inserito nell’ “Ambito di tutela del Tione” e conseguentemente normato. Inoltre viene segnala la presenza di un’area naturale minore. Nel 2004 l’Area Ricerca e Informazione - Servizio Comunicazione ed Educazione Ambientale di Arpav ha pubblicato un Censimento delle aree naturali "minori" della Regione Veneto, realizzato in collaborazione con il WWF – ONLU – Sezione Veneto. Sono aree che, pur non rientrando nell’elenco delle aree naturali protette in base alla legge 394/91, conservano ugualmente al loro interno componenti della flora e della fauna, aspetti geomorfologici e paesaggistici di particolare pregio o sono testimonianza di scelte ed attività più o meno consapevoli operate dall’uomo nel corso dei secoli. Nel territorio a cavallo dei Comuni di Sommacampagna, Sona e Valeggio sul Mincio viene segnalata l’area denominata “Bosco di Santa Lucia e Ansa del Tione”, un ambiente tipico dell'anfiteatro morenico del Garda, racchiuso in un’ansa che il fiume Tione forma girando attorno al Monte Cornone, (riferimento CTR 1:5.000 144024); ha una superficie di 149 Ha, con altitudine che varia da 78 m a 139 m.s.l.m. In questa zona collinare le coltivazioni convivono con boschetti e siepi. Sono presenti piccole zone umide come uno stagno e alcune piccole sorgenti. Questo territorio rientra, dal punto di vista climatico, in

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quello di transizione compreso tra il lago di Garda, a clima sub mediterraneo, e la Pianura Padana, a clima continentale.

2.6.2 Aree a protezione speciale

2.6.2.1 IL SISTEMA RETE NATURA 2000 Il territorio del Comune di Sona non è interessato da siti inclusi nel sistema NATURA 2000. Tali ambiti tutelati si localizzano ad una distanza di oltre 1 Km e precisamente: - distanza di 1.800 m rispetto al sito IT3210043- Fiume Adige tra Brentino vse e Verona ovest. Per una descrizione delle caratteristiche generali del sito in esame si rimanda a quanto riportato nella Formulario Standard Natura 2000 dove delle schede descrittive contengono le principali informazioni relative ai Siti della Rete Natura 2000. Per la pianificazione in atto, è stata effettuata una valutazione specifica. In riferimento alla DGR 10/10/2006 2299/2014, l’attuazione del Piano non comporta ripercussioni negative sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nei siti della rete Natura 2000 circostanti. Non sono stati riscontrati effetti negativi significativi su questo sito naturale conseguenti all’attuazione del Piano.

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Rete Natura 2000-Regione Veneto

Fonte: QC Veneto 2011 – elaborazione interna

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2.6.3 Rete ecologica

2.6.3.1 RETE ECOLOGICA DA STRUMENTI SOVRAORDINATI Il PTRC evidenzia per Sona la presenza di estesi corridoi ecologici; tra le caraterizzazione del territorio rurale si segnalano inoltre aree ad elevata utilizzazione agricola. In questo territorio è evidente il ruolo primario che riveste l’attività agricola all’interno dell’area oggetto della ricognizione; il territorio, tuttavia conserva, una buona naturalità seppur le aree naturali risultino isolate all’interno del territorio e provviste di attività agricole di pregio dei vigneti. PTRC Regione Veneto 2009-var 2013

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Il PTCP di Verona per il comune di Sona riporta la presenza di: area nucleo in corrispondenza del Bosco di Santa Lucia-Ansa del Tione, corridoio ecologico lungo il Tione, aree di connessione naturalistica. Sistema ambientale PTCP Verona(2009, adottato)

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2.6.3.2 RETE ECOLOGICA COMUNALE

La rete ecologica del comune di Sona è incentrata sulla presenza di alcuni lembi marginali a vegetazione boschiva, nella parte occidentale e meridionale del territorio comunale. Tali ambiti sono caratterizzati da una agricoltura a ridotto impatto antropico con presenza di alcune formazioni seminaturali a carattere arboreo-arbustivo, seppure marginali e sporadiche, tali da poter essere strutturate come aree di connessione naturalistica. Formazioni forestali di consistenza maggiore, seppure isolate all’interno del contesto comunale, costituiscono isole ad elevata naturalità (stepping stone), nella parte centrale del territorio di Sona. La rete ecologica per Sona trova elementi concordanti con la rete ecologica regionale: quest’ultima tutela le superfici a maggior naturalità, caratterizzate da un ridotto impatto antropico, per la minor presenza dell’urbanizzazione: si tratta di corridoi ecologici diffusi, che si sviluppano lungo i principali corsi d’acqua del territorio (Ambito fluviale del Tione), in corrispondenza di ambiti agricoli di pianura e ambienti collinari caratterizzati da elementi di naturalità. La spiccata frammentazione di “aree source” ecologiche, dovuta alle infrastrutture della viabilità e a cui si sommano quelle insediative e produttive esistenti, è fortemente indotta anche dall’utilizzo agricolo di gran parte del territorio non urbanizzato. Le aree naturali e di interesse biologico-conservazionistico, sono frammentate con limitata possibilità di scambi o di interazioni assumendo in modo sempre più accentuato le caratteristiche di “isole” immerse in un contesto fortemente antropizzato e modificato. Dai dati forniti dal Servizio Forestale Regionale di Verona risulta che le superficiadibite a bosco, negli ultimi anni, siano aumentate poco, pur restando isolate le une dalle altre a causa dell’assenza di corridoi ecologi, costituendo pertanto vere e proprie “isole” di biodiversità immerse in un contesto agricolo molto ampio e sviluppato.

LA PRESENZA DI BARRIERE TERRITORIALI DI ORIGINE NATURALE OPPURE ANTROPICA, CHE INTERROMPONO LA

CONTINUITÀ BIOTICA, RAPPRESENTA UNO DEI FATTORI DI DEGRADO DELLE RISORSE NATURALI PIÙ

RILEVANTI. LA PRESENZA DI INTERRUZIONI ALLA CIRCUITAZIONE BIOTICA IMPEDISCE L’INTERSCAMBIO

RIPRODUTTIVO E LA VARIABILITÀ DEI PATRIMONI GENETICI DELLE SPECIE FAUNISTICHE SELVATICHE

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Tavola della rete ecologica

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2.6.4 Carta della Natura e Carta del Valore Ecologico

Dalla Carta della Natura del Veneto inserita successivamente emerge che nel territorio di Sona sono presenti le tipologie di habitat di seguito elencate.

Carta della Natura del Veneto 2007

Fonte: banca data shape Quadro conoscitivo Veneto

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2.6.5 Valore ecologico

Nella carta del valore ecologico si evidenzia che a Sona, il valore ecologico è “molto basso” ; sono presenti le grandi superfici a seminativo intensivo e continuo, intervallate dai centri abitati e capoluoghi di provincia e le grandi infrastrutture. Sono tuttavia presenti alcuni elementi di pregio, rappresentati dai residui minimali dei boschi collinari (rappresentate perlopiù da aree marginali alle coltivazioni dei vigneti) e dei boschi igrofili lungo i corsi d’acqua stessi.

Fonte: ARPAV 2008

2.6.6 Aspetti forestali Come già precedentemente esposto, buona parte del territorio è destinata a uso agricolo. Il valore naturalistico-ambientale dell’ambito è espresso, quasi esclusivamente, dal sistema agricolo con area boscata. Ad evidenziare comunque le buone potenzialità dell’area vi sono la presenza di diversi corsi fluviali, fossati e scoline che rappresentano elementi ecologici di vitale importanza e di grande valore. L’ambito fluviale del Bacchiglione è infatti individuato tra gli “Ambiti naturalistici di livello regionale” art. 19 PTRC vigente. Secondo il Servizio Forestale Regionale di Verona le formazioni forestali presenti sul territorio di Sona, con le relative superfici occupate, sono:

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Formazione Superficie (ha) Querco-carpineto collinare 25,84 Ostrio-querceto a scotano 20,95 Robinieto 20,33 Saliceti e altre formazioni riparie 6,30 Formazioni antropogene di latifoglie 3,04 TOTALE 76,47

Le formazioni più diffuse che presentano anche un maggiore pregio dal punto di vista floristico sono il Querco-carpineto collinare e l’Ostrio-querceto a scotano. La formazione a Robinieto è molto presente sul territorio; essa non presentaparticolare pregio dal punto di vista floristico in quanto composto in prevalenza da Robinia, specie alloctona e fortemente invasiva l territorio collinare presenta aspetti interessanti dal punto di vista botanico per la presenza, specialmente sui fianchi dei rilievi, di vegetazione originaria costituita da bosco ceduo, residuo delle antiche foreste che coprivano la Pianura Padana, sono rilevabili le seguenti specie: Cerro (Quercus cerris), Rovere (Quercus petraea), Roverella (Quercus pubescens), Farnia (Quercus robur), Carpino bianco (Carpinus betulus), Orniello (Fraxinus ornus), Acero oppio (Acer campestre), Bagolaro comune (Celtis australis), Olmo comune (Ulmus minor). Si trovano anche: Albero di Giuda (Cercis siliquastrum), Tiglio selvatico (Tilia cordata), Tasso comune (Taxus baccata), Ontano comune (Alnus glutinosa), Ciliegio selvatico (Prunus avium), Ciliegio canino (Prunus mahaleb), Betulla verrucosa (Betula pendula) Nelle zone più umide crescono anche Ontano comune (Alnus glutinosa) e Salice comune (Salix alba). Il bosco più esteso dell'area è il bosco di Santa Lucia. Si tratta di un bosco ceduo di Cerri (Quercus cerris) che, per il tipo di sfruttamento può essere diviso in settori di età diversa e quindi caratterizzati da soprassuoli con un differente grado di maturità. Anche la composizione floristica varia notevolmente con l'età del ceduo; l'essenza dominante rimane comunque il Cerro (Quercus cerris), ma tra le Querce compaiono anche la Roverella (Quercus pubescens) ed il Rovere (Quercus petraea). Prosperano anche Frassino maggiore (Fraxinus excelsior), Olmo comune (Ulmus minor) e Aceri (Acer sp. pl.). Ovviamente una maggiore variabilità distingue i popolamenti più maturi, mentre i più recenti, oltre che una notevole omogeneità nello strato arboreo, rivelano una eccezionale monotonia e povertà nello strato arbustivo. In questi boschi si evidenzia la caratteristica principale della vegetazione collinare, ossia la presenza e coesistenza di specie tipicamente alpine con altre mediterranee.

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2.6.6.1 AREE UMIDE Nel territorio del Comune di Sona sono presenti numerose aree umide spesso molto limitate in estensione e localizzate per lo più in depressioni di tipo palustre.

Fonte: Settore ecologia Comune di Sona

Questi ambienti di transizione rivestono un ruolo di rilevante importanza ecologica. Essi costituiscono la struttura essenziale ed i nodi nevralgici delle reti ecologiche capaci di garantire la sopravvivenza di un grande numero di specie vegetali e animali e sostenere un’elevata produttività interna. In questi habitat possiamo infatti trovare specie vegetali quali: cannuccia di palude (Phragmites australis); carice (Carex elata); tifa (Typha latifolia); pungitopo (Ruscus aculeatus); equiseto (Equisetum arvense); sambuco (Sambucus nigra); menta acquatica (Mentha acquatica); biancospino (Crataegus monogyna); e piante galleggianti come: salvinia (Salvinia natans), lemna (Lemna minor), ranuncolo acquatico (Ranunculus eradicatus). Le zone umide sono ambienti dinamici soggetti ad un’evoluzione naturale che determina la loro graduale transizione verso la formazione di ecosistemi terrestri dovuta all’accumulo di

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sostanza organica apportata dalla vegetazione che viene degradata lentamente a causa della saturazione dei suoli e l’anossia del substrato. Una corretta gestione attiva di queste aree mirata alla conservazione ed eventualmente al ripristino di tali ecosistemi, rappresenta un punto chiave per la conservazione della biodiversità e di quelle specie maggiormente vulnerabili e sensibili ai disturbi antropici.

2.6.6.2 SIEPI, FILARI E ALBERI MONUMENTALI Sono molte le siepi e i filari che caratterizzano il territorio collinare di Sona; tra i più importanti ci sono quelli di cipresso sui cordoni morenici di Sona e Palazzolo e in loc. Guastalla. Degna di nota è la presenza di alberi monumentali, considerati patrimonio di inestimabile valore da conoscere e da tutelare. A Sona ne sono stati individuati due:  Loc. Corte Pietà esiste ancora l’albero considerato il più vecchio esemplare della sua specie della Provincia di Verona ed annoverato fra gli alberi monumentali della Regione Veneto; si tratta di un Bagolaro (Celtis australis) avente un’altezza di circa 13,0 metri ed un diametro di 6,40 metri; viene stimata un’età compresa tra i 350 ed i 450 anni;  Loc. S.Rocco, esiste un esemplare della stessa specie (Celtis australis) posto in prossimità della chiesetta di S.Rocco che risale al 1600 (la chiesa raccoglie alcune tombe dei nobili “Cavazzocca” ed è dedicata al S. protettore degli appestati); l’albero ha un’altezza di circa 19,0 metri ed una circonferenza di 2,85 metri; un’età compresa tra i 150 ed i 200 anni.

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2.6.7 Piano faunistico venatorio regionale (l.r. 1/2007) 2014-2019

Nel territorio di Sona sono presenti due aree di ripopolamento e cattura: (Fonte:Proposta Piano faunistico Venatorio Regionale 2014/2019).

La pressione esercitata dal prelievo venatorio a livello territoriale è notevole; essa è pari a 0,14 cacciatori/ha e l’assenza di zone rifugio o aree sottoposte a tutela aumenta la vulnerabilità delle specie animali verso questo tipo di disturbo.

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2.7 Matrice paesaggio e Beni architettonici e storico-culturali

2.7.1 Ambiti paesaggistici e vincoli sul territorio

Il territorio di Sona è a cavallo tra il territorio dell’alta pianura veronese e l’entroterra morenico della riviera del Garda. L’abitato di Lugagnano appartiene all’area metropolitana afferente la città di Verona, da essa ormai legata da un continuum edificato senza soluzione di continuità. L’espansione urbana ha fortemente compromesso il paesaggio rurale – ormai poco distinguibile dall’ambiente urbano e soggetto a fenomeni di dispersione e di inserimento di destinazioni d’uso improprie che ne snaturano l’identità. La crescita dei centri urbani in questa parte di territorio ha seguito le singole vocazioni produttive, anche in relazione alla posizione rispetto agli importanti corridoi o a direttici di livello provinciale. Ciò ha creato diversi conflitti correlati tra loro, quali scarsa accessibilità al polo cittadino di Verona, conseguente necessità di nuove infrastrutture, appesantimento del traffico in zone urbane, fuoruscita dalla città di diverse attività, creazione di zone commerciali intorno alla città, perdita delle caratteristiche agrarie e fenomeni di dispersione urbana. I panorami e gli scenari cittadini ed agricoli, non sono quasi più leggibili dalle strade principali come la Statale 11. La presenza di corridoi multimodali di importanza internazionale, nonché di direttrici di rilevante interesse regionale e locale, comportano la continua ricerca di interventi infrastrutturali le cui soluzioni comportano un’ulteriore diffusione urbana, la depauperazione del territorio, la defunzionalizzazione dei centri urbani e dei centri storici. La parte occidentale del territorio comunale invece appartiene all’entroterra morenico compreso tra Sona, Sommacampagna ed Affi. L’area è caratterizzata da superfici modali e terrazzi della piana proglaciale, prospiciente l’apparato gardesano e delle piane intermoreniche. Alternati a questi si trovano cordoni morenici da moderatamente a ben rilevati, costituiti da depositi glaciali, di contatto e fluvioglaciali. L’alveo attuale del Tione è formati da suoli sabbiosi e ghiaiosi, ribassati rispetto alle superfici più antiche, con tracce di canali intrecciati e meandri, subpianeggianti. L’ambito mostra buone potenzialità e possibilità di valorizzazione paesistico- ambientale: ad esempio il Bosco di S. Lucia e l’ansa Tione, dove le colture si alternano a boschetti, siepi e piccolezone umide. A livello storico ambientale in questa parte di entroterra gardesana si nota una vocazione più agricola degli insediamenti (corti rurali). Anche i paesaggio mantiene alcuni segni del lavoro agricolo dell’uomo (ad esempio nei terrazzamenti).

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Secondo quanto indicato nel PTRC vigente (1992) il territorio di Sona è definito come Ambito con buona integrità del territorio agricolo (art. 23 N.d.A.), per il quale gli strumenti subordinati devono provvedere, sulla scorta di studi predisposti a tal fine, ad evitare gli interventi che comportino unaalterazione irreversibile dei suoli agricoli, essendo considerate zone ad alta sensibilità ambientale. Solo la porzione di territorio di Lugagnano è identificata con caratteristiche rispondenti ad Ambiti ad eterogenea identità (art.23 N. di A.) per i quali gli strumenti subordinati debbono essere particolarmente attenti ai sistemi ambientali, mirati rispetto ai fenomeni in atto, al fine di “governarli”, preservando per il futuro risorse ed organizzazione territoriale delle zone agricole. Nel territorio comunale di Sona sono inoltre presenti alcuni canali irrigui consortili e laghetti o stagni privati: i laghetti in loc. S. Rocco e Fortunello e gli stagni in loc. Colombara, Ioni, Tognetta, Corte Pietà e Guastalla Nuova: trattasi per lo più di zone che in passato erano utilizzate per l’estrazione della torba, oggi non più utilizzate, e che si sono trasformate in aree ricche di acqua con presenza di elementi tipici della vegetazione e della fauna. Estratto Tavola del paesaggio del PTCP di Verona

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Sono molti i filari di cipresso che caratterizzano il territorio collinare di Sona. Tra i più conosciuti quelli sui cordoni morenici di Sona e Palazzolo e in loc. Guastalla, dove un maestoso viale alberato lungo oltre un chilometro (800 mt asfaltati in territorio di Sommacampagna e circa 200 di strada sterrata nel comune di Sona, dall'incrocio di San Vincenzo a villa Guastalla, ex villa Giusti) ha fatto da scenario ad alcune scene del film «Senso» di Visconti. Il suggestivo viale fu voluto nel 1957 dal conte Justo Giusti del Giardino, ambasciatore italiano in oriente, con la messa a dimora di oltre 400 pioppe cipressine. Una volta scomparsi il conte e il suo fattore, la cura delle alberature fu poi divisa tra i comuni di Sommacampagna e Sona. Gli ultimi alberi rimasti (pioppi cipressina) a dicembre del 2011 sono stati abbattuti , ormai ammalorati e pericolanti e si sta provvedendo al loro ripristino.

2.7.1.1 VINCOLI PAESAGGISTICI Nella relazione alla variante di adeguamento (lettera c comma 9 Art. 50 – L.R. 61/85) alle norme del P.A.Q.E. viene dato risalto ad un’area di particolare interesse al fine della salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse: si parla in particolare del Parco delle colline moreniche (art.62) che comprende ambiti di rilevante interesse storico, naturalistico e ambientale nei Comuni di Sona, Bussolengo, Pastrengo, Sommacampagna. Inoltre, il Piano d'Area del Quadrante Europa considera il Canale Alto Agro Veronese parte della rete storica dei canali veronesi, e per questo prescrive che debba essere soggetto a norme di tutela specifiche. Sono pertanto vietati tutti gli interventi che possano alterare lo stato dei luoghi e delcorso d’acqua. Non è consentita, fino ad una distanza di m. 10 dalle rive, l’istallazione di insegne ecartelloni pubblicitari: ammessa esclusivamente l’istallazione di insegne e cartelli indicatori di pubblici servizi o attrezzature pubbliche e private di assistenza stradale, di attrezzature ricettive ed esercizi pubblici esistenti nelle immediate adiacenze, nonché di quelli per la descrizione delle caratteristiche dei siti attraversati (art. 72 N.T. del P.A.Q.E.). Sul territorio di Sona è presente un vincolo paesaggistico che interessa quasi metà del territorio. La commissione provinciale di Verona per la protezione delle bellezze naturali ha incluso, nel 1972, nell'elenco delle località da sottoporre alla tutela paesistica (secondo l’art. 2 della Legge 29giugno 1939, n. 1497, sulla protezione delle bellezze naturali e del regolamento applicativo approvato con Regio Decreto 3 giugno 1940, n.1357) parte del territorio di Sona, ad estensione di un precedente vincolo.

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RIFERIMENTI FONTE DEI DATI DENOMINAZIONE LOCALIZZAZIONE NORMATIVI

Tale zona è delimitata nel modo seguente: - a nord con il comune di Bussolengo; - a est con strada S. Giustina - strada Palazzolo – Strada Statale n.11 - indi quota 121 -strada per Sona fino a R gola e con linea retta fino a località D.M. 30 luglio 1974 Dichiarazione di “Cà la Fusara” proseguendo sulla Comune di Sona notevole interesse Bussolengo-Sommacampagna fino G.U. n° 236 del 10.09.1974 Legge 29 giugno pubblico di una zona in confine con detto comune, prosegue 1939, n. 1497 comune di Sona. quindi fino a raggiungere la linea ferroviaria; - a sud con la strada Sommacampagna-Montreson- Calvisana-Segradi-Bettola fino al confine deI comune di Castelnuovo; - a ovest con il confine di Castelnuovo e parte di Bussolengo .

Il vincolo comporta, in particolare, l’obbligo da parte del proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo dell'immobile ricadente nella località vincolata, di presentare alla competente Soprintendenza, per la preventiva approvazione, qualunque progetto di opere che possano modificare l'aspetto esteriore della località stessa. Alla zona vincolata sul territorio di Sona, infatti, è stato riconosciuto un notevole interesse pubblico perché è caratterizzata da colline lussureggianti di vegetazione ad alto fusto, con essenze pregiate secondo le particolari caratteristiche delle colline moreniche del ghiacciaio del Garda di particolare bellezza. Il territorio comunale è situato in posizione predominante rispetto all’anfiteatro morenico del Garda; ha un andamento orografico molto mosso e vi si nota un succedersi di piccole alture, che hanno sulla sommità gruppi di antichi cipressi che spesso indicano il punto nel quale si svolsero le fasi più salienti delle campagne per l'indipendenza d'Italia. La presenza nella zona di manufatti particolarmente interessanti dal punto di vista architettonico e storico forma un insieme di valori espressivi naturali e dovuti all'intervento dell'uomo, particolarmente fusi insieme a costituire complessi di cose immobili aventi valore estetico e tradizionale ove è nota essenziale la spontanea fusione e concordanza fra l'espressione della natura e quella lavoro umano.

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Vincoli paesaggistici dalla Tavola di PAT del Comune di Sona

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I corsi d’acqua vincolati (DLgs 42/2004) sul territorio sono:

 23064 TIONE DEI MONTI  23075 RIO ACQUALARGA O TIONCELLO  23080 LA FOSSA O FOSSA DELLE ERZE  23125 PROGNO DEI CAPPELLONI

Fonte: Quadro conoscitivo Veneto-elaborazione interna

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P.T.R.C. – estratto tavole 1992

Estratto Tavola 10 valenze storico-culturali e paesaggistico-ambientali

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Estratto dal PTRC – variante parziale 2013

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2.7.1.2 PATRIMONIO ARCHITETTONICO Sul territorio di Sona sono presenti alcuni oggetti storico-architettonici da salvaguardare.

FONTE DEI DATI DENOMINAZIONE LOCALIZZAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI

L. 1089/1939 art.1/71 D.M. 25/10/1950 Piazza IV Novembre 1 (che (via Piave) – Palazzolo di rinnova il vincolo Sona L.364/1909 art.5 Soprintendenza NOTAD.M.02/08/1927 (da documentazione Esiste) vincolo L. 1497/1939 comunale e scheda scaricata Casa D.M. 07/05/1952 trascritto dal sito ufficiale) 15/07/1952 n.5654 rp Fg. Foglio 4 Sona 6 (invece di 5) sez.E Mappale 117 mapp.56-55-58-59-62 Trascrizione conservatoria il 28/11/1950 vol. 969 n. 9583 rg Soprintendenza Via Guastalla Nuova vol.2313 n. 8068 L. 1089/1939 (da documentazione Loc. Guastalla Nuova rp art.1 D.M. comunale e scheda scaricata - San Giorgio in Salici 18/07/1960 dal sito ufficiale www.sbap- vr.beniculturali.it ) Villa Giusti Trascrizione Elenco dei Giardini Storici Sez.E Foglio 5 Sona ora 37 conservatoria il - Allegato D Variante n. 2 Mappali 56-57 14/09/1960 del P.A.Q.E. n. 11949 vol.3186 n. 9446 rp

Via Ca’ Ferrari L. 1089/1939 Loc. Ca’ Ferrari Soprintendenza art.1 D.M. San Giorgio in Salici (da documentazione 30/01/1981 Villa detta Ca’ Ferrari comunale e scheda scaricata e oratorio S.Agostino dal sito ufficiale www.sbap- Trascrizione vr.beniculturali.it ) conservatoria il Sez.C Foglio 1 Sona ora 11/04/1981 9 Mappali A-52 n. 8519 rg n.6566 rp n.8520 rg n. Soprintendenza Villa Calderara Trevisani Via San Quirico NOTA6567 rp (da documentazione comunale) e parco (Scuola Materna (via Roma) - Sona Esiste vincolo L. 1497/1939

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Villa Romani) Sez.A Foglio 2 Sona ora 13 D.M. 07/05/1952 Elenco dei Giardini Storici all.A Mappali 201-202- trascritto 12/08/1952 - Allegato D Variante n. 2 203-204-205-206 e n.7685 rg vol.2427 n.6369 del P.A.Q.E. Modifiche mappali 204- rp e 15/07/1952 n.6830 rg 206-1401 parte - 1402 vol.2423 n.5642 rp

NOTA Via Fusara - Sona Soprintendenza Esiste vincolo L. 1497/1939 (da documentazione comunale) Sez.A Foglio 8 Sona ora 28 D.M. 07/05/1952 Villa Previtali e Mappale 75 trascritto 02/09/1952 Elenco dei Giardini Storici parco (Villa EIRE) Modifiche mappali 649 n.8189 rg vol.2429 n.6788 - Allegato D Variante n. 2 parte-648-647-652- rp, erroneamente è stato del P.A.Q.E. 358- 425 scritto Foglio 7 invece di Foglio 8

Soprintendenza NOTA (da documentazione comunale) Via Montecorno - Sona Esiste vincolo L. 1497/1939 Villa Angheben e D.M. 07/05/1952 Elenco dei Giardini Storici parco (Villa Sparici Sez.A Foglio 2 Sona ora 13 trascritto 15/07/1952 - Allegato D Variante n. 2 Landini) Mappali 114-113-115 n.6841 rg vol.2423 n.5653 del P.A.Q.E. rp

Soprintendenza Via Belvedere – NOTA (da documentazione comunale) Palazzolo di Sona Esiste vincolo L. 1497/1939 Villa Berzacola Sez.B Foglio 3 Sona ora 3 D.M. 07/05/1952 Elenco dei Giardini Storici Scattolini detta Mappali 50-51-156 trascritto 15/07/1952 - Allegato D Variante n. 2 Belvedere e parco Modifiche mappali 794- n.6831 rg vol.2423 n.5641 del P.A.Q.E. 800 parte rp, ma manca il decreto originale

Via Rosolotti, Loc.San Rocco - San Giorgio in Salici Soprintendenza Sez.E Foglio 7 Sona ora 40 (da documentazione comunale) Mappali 67-68-69-70-66- NOTA Villa Cavazzocca e 71-72-54-52-53 Esiste vincolo L. Elenco dei Giardini Storici parco (Villa Bressan) Modifiche mappali 67-68- 1497/1939 D.M. - Allegato D Variante n. 2 69-70-71-53-233-235- 07/05/1952 del P.A.Q.E. 234-236-238-222-217- 218-219-237-220-221- 249-248-247

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L. 1089/1939 art.1 D.M. 12/03/1982 (che rettifica il vincolo L.1089/1939 art.1 Soprintendenza D.M. (da documentazione Piazza IV novembre 1 12/03/1960 trascritto comunale e scheda scaricata (via Piave) – Palazzolo di 07/05/1960 n. 6315 dal sito ufficiale www.sbap- Sona rg vr.beniculturali.it ) Villa Schizzi Fiorini e parco vol.3146 n.4893 rp;

Esiste vincolo ai sensi Elenco dei Giardini Storici della L.1497/1939 D.M. - Allegato D Variante n. 2 07/05/1952 TRASCRITTO del P.A.Q.E. 15/07/1952 N.6829 rg VOL.2423 N.5641 Sez.B Foglio 4 Sona ora 4 rp. Mappale 148-149-235- Trascrizione 150-196 conservatoria 17/11/1983 Modifiche mappali 148- n.23936 rg 1588-1590 n. 17746 rp

Soprintendenza Via Molino, Loc.Molino L. 1089/1939 (da documentazione – San Giorgio in Salici art.1 D.M. comunale e scheda scaricata Corte Bajetta 22/12/1994 dal sito ufficiale www.sbap- vr.beniculturali.it ) Foglio 29 Sona Trascrizione Modifiche mappali 20-32- conservatoria 11/12/1995 33-171-34 parte n.34633 rg Soprintendenza D.L.n.25741 490/1999 rp Via Montespada - Sona (da documentazione art.2 D.M. Chiesa di San Salvatore comunale e scheda scaricata Trascrizione03/06/2000 e area cimiteriale Foglio 20 dal sito ufficiale www.sbap- conservatoria 07/12/2001 Sona vr.beniculturali.it ) n.46657 rg Particella A n.32364 rp

Via Celà – via Santini snc Soprintendenza D.M. 31/10/2008 - San Giorgio in Salici (scheda scaricata dal Chiesa e campanile di sito ufficiale www.sbap- Trascrizione San Giorgio Martire Foglio 10 vr.beniculturali.it ) conservatoria 23/02/2009 Sona n.6907 rg Particella A Soprintendenza piazza Don Enrico n.4353 rp D.M. 14/10/2010 (scheda scaricata dal Chiesa parrocchiale Brunelli snc - Lugagnano sito ufficiale www.sbap- di Cristo Re Foglio 46 Sona / vr.beniculturali.it ) Particella A sub Via1 Santini 21 – Istituto Regionale Ville San Giorgio in Art. 40, comma 4, Villa Bajetta Gaspari Venete www.irvv.net FoglioSalici 10 Sona L.R. 11/04 Particella 198

Via Bellona 353 - Sona Istituto Regionale Ville Art. 40, comma 4, Villa Silvestri (La Sellara) Venete www.irvv.net Foglio 44 Sona L.R. 11/04 Particella 14

Via Vallecchia, 5 – Sona Istituto Regionale Ville Art. 40, comma 4, Villa Consolaro Venete www.irvv.net Foglio 13 Sona L.R. 11/04 Particella 52-276-377

Via Mangano, 3 - Sona

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Istituto Regionale Ville Villa Menegazzi, Art. 40, comma 4, Foglio 2 Sezione A/1972 Venete www.irvv.net Sparvieri, Macola, Dalla L.R. 11/04 Istituto Regionale Ville Rosa Art. 40, comma 4, Villa Il Castello Via Castello - Palazzolo Venete www.irvv.net L.R. 11/04

Via Olmo, 10 – Palazzolo Istituto Regionale Ville Art. 40, comma 4, Palazzo Palazzoli Venete www.irvv.net Foglio 4 Sona L.R. 11/04 Particella 1626 Istituto Regionale Ville Via degli Alpini, 35 Art. 40, comma 4, Casa del Longo Venete www.irvv.net - Palazzolo L.R. 11/04 Schede tecniche, Gradi di Villa Loc. Montebello – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Montebonello San Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Cavallari Guarienti Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Ca’ Vecchia Via della Valle - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Strada vicinale dei Piani L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Villa Merighi – San Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Loc. Molino – San L.R. 31/05/1980 n. 80 Villa al Molino Schede tecniche, Gradi di Giorgio in Salici L.R. 80/80 protezione degli Edifici delle

Corti Rurali – PRG

Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Palazzo Via Palazzo - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Montresora – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Montresora San Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Guastalla Vecchia L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Guastalla Vecchia – San Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Turco- San Giorgio L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte del Turco in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Sgrifona Via Sgrifona - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Colombarone Via Colombaron - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Valmarone Via Valmarron - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte la Merla Via Merla - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Casotto Via Casotto - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Messedaglia L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Messedaglie - Lugagnano L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG

Schede tecniche, Gradi di Via XVVI Aprile L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Beccarie – Lugagnano L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG

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Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Ara Decima Via Giacomona – Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Casetta di Sopra L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Casetta Poli – Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Rosolotti – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Tion San Giorgio in L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Salici Schede tecniche, Gradi di Via Ragaiol – San L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Ragaiolo Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Cascina – San L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Cascina Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Corte Colombara L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Via San Martino – Sona San Martino L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via San Vittore L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte San Vittore – Palazzolo L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Bandezza Via Bandezza – Palazzolo L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG

Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Albarello di Sopra Via Albarello – Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Chiavica Via Chiavica - Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Palazzina Via Giacomona – Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Fontone Via Fontone – Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Caliari – San Giorgio L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Caliari in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Bettola – San L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte la Bettola Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Centurara Via Centurara – Sona L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Fornelletto – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Fornello San Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Turco – San Giorgio L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte di Sotto in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via le Borghe – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Borghe San Giorgio in L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Salici Schede tecniche, Gradi di Via Palazzina – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Palazzina di San Rocco San Giorgio in L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Salici

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Schede tecniche, Gradi di Via San Rocco – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte San Rocco San Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Schede tecniche, Gradi di Via Rosolotti – L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte Cappellino San Giorgio in L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG Salici Schede tecniche, Gradi di Via Guastalla Vecchia L.R. 31/05/1980 n. 80 protezione degli Edifici Corte la Pietà – San Giorgio in Salici L.R. 80/80 delle Corti Rurali – PRG

Edifici di valore storico-architettonico, culturale e testimoniale e i relativi spazi inedificati di carattere pertinenziale

Complesso delle antiche P.A.Q.E. corti di San Francesco ed i relativi spazi

P.A.Q.E. la Presa ed i relativi spazi

Colombarone ed i P.A.Q.E. relativi spazi

Ca’ di Capri ed i P.A.Q.E. relativi spazi circostanti Corti rurali in P.T.R.C. 2009 zona morenica (Sona)

COMUNE Filari e siepi

COMUNE Filari di cipressi

Alcuni degli edifici religiosi presenti a Sona presentano una certa valenza storica:  Pieve di S. Giustina e S. Giacomo a Palazzolo, probabilmente risalente al XI secolo;  Chiesa dei SS. Quirico e Giulitta a Sona, risalente al XII secolo;  Chiesa di S.Rocco a S. Rocco di S. Giorgio in Salici, del XVI secolo;  Chiesa S. Salvatore e area cimiteriale di Sona.

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2.7.2 Patrimonio archeologico Il territorio è stato fin dall’antichità oggetto di insediamenti umani. In epoca Preistorica le alture di Sona vennero insediate da alcune popolazioni come è testimoniato dai reperti risalenti al periodo Neolitico rinvenuti a S. Giorgio in Salici.

2.7.2.1 SITI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO INDICATI DALLA

SOPRINTENDENZA A seguito della consultazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto – Nucleo Operativo di Verona sui contenuti del Rapporto Ambientale Preliminare, lastessa, con nota del 23 settembre 2010 prot. 13635, ha inviato le informazioni relative ai siti di interesse archeologico e a rischio archeologico presenti nel territorio comunale di Sona: 1.Torbiera intramorenica Cascina (a nord nord-ovest di San Giorgio in Salici): sito palafitticolo che va dal neolitico all’età del bronzo, rinvenuto durante lavori di escavazione della torba dal 1874. E’ possibile che si conservino ancora resti dell’insediamento, nonostante le radicali escavazioni avvenute nell’800 (C.A.V. Carta Archeologica del Veneto Foglio 48 Sito 228); 2.San Giorgio in Salici: rinvenimento casuale minore (C.A.V. 48.229); 3.Monte Corno (altura sopra Sona): sito dell’età del bronzo individuato tramite ricognizioni di superficie avvenute nell’800 (C.A.V. 48.230); 4.Santa Giustina di Palazzolo e aree vicine: la chiesa, e il territorio immediatamente circostante, riveste grande potenzialità archeologica per la possibilità di rinvenimenti altomedioevali e medioevali connessi al luogo di culto. Nel 2002, a seguito dell’ampliamento dell’adiacente cimitero, vennero messe in luce strutture medioevali/postmedievali (con intervento seguito dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto). Nelle vicinanze della chiesa è assai probabile l’esistenza di un sito di epoca romana, documentato dalla presenza di materiale edile riutilizzato nella chiesa di Santa Giustina (C.A.V. 48.231); 5.Strada regionale 11 e Loc. Ara di Decima (loc. Giacomona): il tracciato della strada regionale 11, secondo la tradizione degli studi, sarebbe corrispondente all’antica via Gallica. Il rischio archeologico va esteso anche alle fasce immediatamente contermini alla strada, per la possibilità di intercettare necropoli o strutture produttive originariamente posti lungo le strade. In particolare, va segnalato che presso la località Ara di Decima viene localizzata la Mutatio Beneventum dell’Itinerarium Burdigalense.

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6.

L'Itinerarium a Burdigala Jerusalem usque et ab Heraclea per Aulonam et per urbem Romam Mediolanum usque, usualmente noto come Itinerarium Burdigalense o Itinerarium Hierosolymitanus, è il più antico racconto conosciuto di un itinerario cristiano. Fu scritto nel 333-334 da un anonimo pellegrino durante il viaggio da Burdigala, l'attuale Bordeaux, fino a Gerusalemme, dov'era diretto per venerare il Santo Sepolcro.

da http://198.62.75.1/www1/ofm/pilgr/bord/10Bord01MapEur.html

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Il percorso di andata si snodava dapprima in Gallia lungo la via Domizia; successivamente, valicate le Alpi al Moncenisio, veniva attraversata l'Italia settentrionale lungo la da Torino ad Aquileia, per poi imboccare la valle del Danubio e piegare a sud verso Costantinopoli. Su suolo asiatico, passando attraverso la penisola anatolica e la Siria, si giungeva infine a Gerusalemme. Il ritorno seguiva un percorso diverso che passava lungo la attraverso la Macedonia fino ad Aulona (Valona); quindi, dopo l'attraversamento del mare e lo sbarco a Hydruntum (Otranto), proseguiva lungo la Calabra e la via Appia fino a Roma, per continuare lungo la e la via Emilia fino a Mediolanum (Milano). Il documento offre una breve descrizione del buono stato in cui versava nel IV secolo la viabilità consolare romana, e nell'aver tramandato i toponimi adottati in quel periodo per definire città e località minori lungo il percorso e le mansiones (centri più piccoli muniti di locanda) e le mutationes (luoghi intermedi deputati al solo cambio dei cavalli).

2.7.2.2 APPROFONDIMENTO SU LOC. ARA DECIMA Lungo Via Giacomona, strada che da Bosco di Sona conduce a San Giorgio in Salici, esiste una corte rurale denominata “Ara Decima”, toponimo che riporta a un’origine romana. Al tempo degli antichi romani, lungo la via Gallica, che seguiva all’incirca lo stesso percorso dell’attuale Regionale 11, erano dislocate delle aree di sosta, dette “mansio”. Dopo ce n’era una a Sirmione, poi un’altra a Peschiera (l’antica Arilica); in questo paese è stata addirittura trovata la pietra miliare, ossia il cippo marmoreo di forma cilindrica che indicava quante miglia restavano per arrivare alla città più vicina, cioè Verona. Il nome di questo antico segnale stradale deriva dal fatto che ne veniva posto uno sul bordo della via ad ogni mille passi romani (14,8 Km); serviva non solo per facilitare i viaggiatori, ma anche per delineare le zone di manutenzione della strada (da “stratum”, ossia il lastricato di lastroni di pietra su cui si camminava, sotto il quale c’era un fossato di 45-60 cm ripieno di strati di sassi, sabbia, terra, calcina). La “mansio” poteva essere piccola e modesta (quale si crede sia stata Ara Decima), o con complessi edilizi, muniti di bagni pubblici, magazzini, negozi, servizio medico, stalle e addirittura stabilimenti termali.Secondo alcune ipotesi, la via Gallica forse passava presso le colline vicino S. Giorgio in Salici, già sede di siti umani nel neolitico. Le colline potrebbero essere state utili per il controllo della via Gallica. Anche la tradizione orale riporta la presenza di un antico tracciato romano ai piedi dei rilievi nella zona di San Girogio, ma non sono stati fatti ritrovamenti che possano confermare tale ipotesi.

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2.7.2.3 MUSEO PALEONTOLOGICO E DELL’ORIGINE DEL TERRITORIO

“ATTILIO FEDRIGO” A Sona è inoltre presente il Museo Paleontologico e dell’Origine del Territorio “Attilio Fedrigo”. Il museo presenta una raccolta di materiali fossili di grande bellezza ed importanza che propone, attraverso alcune centinaia di reperti di provenienza italiana ed estera, un'ampia visione del succedersi delle forme viventi sulla terra, partendo dal Paleozoico fino al periodo Oleocenico. Molto importanti all'interno della collezione sono reperti quali: trilobiti, graptoliti, ortocerattidi dell'Era Primaria; grandi ammoniti dell'Era Secondaria; alcuni grandi gasteropodi del Terziario, resti di elefanti ed altri mammiferi dell'Era Quaternaria. Gli esemplari, sicuramente significativi da un punto di vista estetico e quindi espositivo, hanno notevole rilevanza scientifica sia per la rarità sia per l'interesse paleontologico.

2.7.3 Evoluzione Storica Nel XIV secolo il territorio passò sotto la protezione della signoria scaligera, che provvide a fortificarla, data la sua importanza come via d'accesso per il Ducato di Milano. Nel XV secolo Sona, insieme a Verona, divenne parte della Repubblica di Venezia. In questo periodo la proprietà della terra venne riorganizzata, passando per lo più sotto la proprietà di ricchi mercanti veneziani, che fecero recintare e canalizzare vaste zone (e che furono quindi messe a coltivazione). Il fulcro della proprietà erano le ville signorili, che ad oggi costituiscono il patrimonio monumentale del comune stesso: Frazione Giorgio in Salici Villa Giusti de Giardino detta “La Guastalla Nuova” (sec. XVII), Villa Bajetta-Gaspari (sec. XVII) Villa “Cà Ferrari – Colombo” (sec. XVI), Villa “Merighi”, Villa “Al Molino” Villa “Montebonello Cavallari Guarienti”, Sona Villa Consolaro (sec. XVIII), Villa Giarola, Previtali (sec. XVIII) Villa Menegazzi, Sparvieri, Macola, Dalla Rosa (sec. XVII) Villa Silvestri detta “La Sellara” (sec. XIX), Villa Sparici detta “Dei Cipressi” (sec. XIX) Villa Trevisani-Calderoni o Asilo Romani (sec. XIX) Palazzolo Villa “Il Castello”, Palazzo “Palazzoni”, Villa “Berzacola-Scattolini” detta “Belvedere” (sec. XVIII), Villa Maggi poi Tacconi-Fiorini (sec. XVIII).

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Le ville erano spesso servite da corti, localizzate in territorio agreste, le quali assicuravano le risorse necessarie al mantenimento dell’aristocrazia dominante. Tra le corti esistenti, quelle meritevoli di maggiore attenzione sono: S. Giorgio in Salici Corte Montresora, Corte Guastalla Vecchia, Corte del Turco, Corte di Villa Meriggi, Corte Di Sotto, Corte Belvedere, Sona Corte Cà Vecia, Corte Sgrifona, Corte Colombaron, Corte Val Maron, Corte la Merla, Corte Casotto, Corte Centurara, Corte Messedaglie, Corte Beccarie, Corte Busti Nel XIX secolo il territorio divenne teatro più volte delle guerre d'indipendenza, in particolare con le sanguinose battaglie di Custoza, poco lontana da Sona. Il territorio, grazie all'estensione ed alla razionalizzazione dell'irrigazione all'inizio del XX secolo, è diventata un importante zona agricola: la zona collinare è stata coltivata a vite ed olivo, mentre la zona pianeggiante (Lugagnano) è stata coltivata a pesco. Negli anni sessanta ha cominciato a svilupparsi il settore industriale e terziario, con un vero boom negli ultimi anni, che hanno visto la costruzione di un grande centro commerciale, e lo sviluppo nei terreni vicini di una zona artigianale/industriale.

2.7.3.1 LUGAGNANO Nel Comune di Sona sono presenti tre principali frazioni: Lugagnano, Palazzolo e San Giorgio in Salici. Lugagnano è la più popolosa frazione del Comune di Sona con 8.604 abitanti (la metà della popolazione residente nel comune); è un borgo sorto autonomamente e dalle origini incerte. Data l'aridità del terreno lugagnanese, per lungo tempo la zona fu quasi disabitata ed utilizzata per lo più per il pascolo, fino a quando nel Cinquecento venne introdotto il gelso, che portò l'attività della bachicoltura. Più tardi compare la coltivazione anche di mais, frumento, avena, miglio, grano, orzo, segala, ortaggi, e vino, anche se in bassa qualità e quantità, sempre per la mancanza d'acqua . Il paese cominciò lentamente ad ingrandirsi, tanto che nel 1712 venne concesso al borgo la costruzione di una propria chiesa, dedicata ai santi Anna e Bernardo, ampliata dal Trezza nel 1797 (foto).Solo nel 1928 sono stati iniziati i lavori di canalizzazione per portare l'irrigazione nella piana di Lugagnano, che videro per prima la messa a coltura dei peschi.Dopo le vicissitudini delle guerre mondiali, che hanno toccato marginalmente il paese, inizia la costruzione della nuova chiesa di Lugagnano (foto). La scelta dell'ubicazione avviene nel febbraio 1948, in un luogo allora considerato "fuori paese". La vecchia chiesa abbandonata venne demolita nel 1968.

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La frazione di Lugagnano è stata a lungo divisa fra i comuni di Verona, Bussolengo, Sommacampagna e Sona stessa e solo nel 1974, in seguito a un referendum è stata interamente aggregata a Sona; un caso unico in Italia in quanto al massimo vi sono borghi divisi tra tre comuni. Nel referendum venne appunto chiesto ai lugagnanesi se volevano essere passare al comune di Sona, l'unico dei quattro interessato all'aggregazione. La divisione amministrativa del paese fra i quattro Comuni passava proprio al centro del suo abitato, per buona parte del suo percorso il confine si trovava lungo le due arterie principali (la Sona-Verona e la Bussolengo-Caselle), che sono anche le direttrici principali lungo cui è cresciuto il paese, e che vanno a intersecarsi in quello che si può considerare il centro del paese. Solamente nel 1975 venne scelto come confine con Verona l'autostrada A22, con Sommacampagna si scelse la ferrovia Milano-Venezia, mentre con Bussolengo si diede soddisfazione all’ANAS che chiedeva che entrambe le carreggiate della Strada Statale 11 fossero sotto un unico Comune; così si optò per un confine poco a sud della strada. Da quando è diventato parte del comune di Sona, la crescita demografica del paese è sempre stata superiore rispetto alle altre frazioni ed a Sona stessa, per via della maggiore vicinanza a Verona e per il territorio su cui si sviluppa la frazione, completamente pianeggiante (adatto dunque all'urbanizzazione). Alla crescita demografica si è affiancata negli ultimi anni, in particolare dopo la costruzione del centro commerciale La Grande Mela, una notevole crescita di aziende e industrie, che hanno tolto ampi spazi all'agricoltura, in particolare alla peschicoltura, soprattutto nella zona a nord del paese, attorno al centro commerciale.

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2.7.3.2 PALAZZOLO DI SONA Le colline tra Sona e Sommacampagna, Palazzolo è un piccolo borgo di circa 2.900 abitanti, posto in cima ad una collina tra Sona e Bussolengo. Sul suo belvedere, in cima alla collina, il 30 aprile 1848 era presente il re d'Italia Carlo Alberto, che da lì osservò la battaglia di Pastrengo. Ancora oggi, a ricordo della sua presenza, su una casa in cima alla collina è presente un'iscrizione: «Carlo Alberto re di Sardegna, Vittorio Emanuele duca di Savoia, Ferdinando Maria duca di Genova, strenui campioni della libertà indipendenza ed unità di Italia, di qui vigilarono e ressero lesorti della fazione di Pastrengo, combattuta gloriosamente contro gli Austriaci, nel 30 aprile 1848». Ma Palazzolo è nota anche per la sua vecchia pieve di Santa Giustina, circondata da un rustico cimitero, un importante monumento dell'architettura romanica veronese, studiato tra gli altri da Luigi Simeoni, Edoardo Arslan, Angela Maria Romanini e da Francesca D'Arcais. La pieve ha la particolarità di avere due absidi quasi uguali e decorate da lesene, nonostante la chiesetta sia ad una sola navata. Il goffo campanile risale probabolmente al XI secolo. L'interno della chiesa era stato affrescato nel XIII secolo, infatti dall'intonaco traspaiono le figure di alcuni santi con vesti di bizantine. La chiesa potrebbe essere stata costruita addirittura durante la dominazione longobarda, considerando la presenza di un frammento di ciborio dell'VIII secolo. Lo testimonierebbe il nome stesso del borgo che deriva da palatiolum, che indicherebbe un centro dell’autorità amministrativa veronese.

2.7.3.3 SAN GIORGIO IN SALICI San Giorgio in Salici è, con 2.400 abitanti circa, la più piccola frazione del comune. Si tratta di unpaese tra le colline e immerso nei vigneti e nella tranquillità della campagna veneta. Nel borgo (anticamente chiamato San Giorgio in Salcis) il monumento più importante è la chiesa opera dell'architetto Luigi Trezza, costruita tra il 1795 e il 1800. La facciata è invece dell'ingegnere Iseppo Loredan ed è stata completata nel 1933. Lo stemma del comune è stato assegnato il 9 dicembre 1941 tramite un regio decreto: esso è incappato (cioè diviso in tre da due diagonali che partono dalla metà della parte superiore), e nei due campi superiori sono poste due trombe antiche di colore oro su sfondo rosso. Nel campo maggiore è presente invece una torre bianca su campo argento.

2.7.3.4 FRAMMENTI DI MEMORIA STORICA Alcuni altri frammenti di notizie storiche:  in loc. Montebonello, all’interno della villa (epoca medievale che risale al VIII – XIV secolo) residenza della fam. Cavallari De Caballaria Federico si trova un laghetto in prossimità del quale è installata una croce per ricordare le guerre di indipendenza;

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 in Loc. “Paoletta” – Loc. Gaburri in S.Giorgio in Salici, si hanno alcune informazioni circa la presenza di residui (cocci, pietre, ecc.) di epoca romana;  In loc. Belvedere nella frazione di Palazzolo, vi è una lapide che testimonia il passaggio di re Carlo Alberto attorno agli anni 1860-1870;  In Loc. Finiletto è presente un monumento storico dedicato a 5 caduti (4 soldati austriaci ed un italiano) morti durante i combattimenti della IIIa guerra di indipendenza (1867);  In Loc. Bandezzà, si trova un cippo riportante la dicitura “Città di Palazzolo” e la data 1672 (92);  In Loc. Staffalo, è presente una pietra sulla quale sono riportate delle scritture che descrivono il luogo in tempi antichi (ora la pietra è provvisoriamente conservata presso gli alpini di S.Giorgio in Salici);  In Loc. Guastalla Nuova, a fianco della villa “Giusti del Giardino”, è presente la cosiddetta “giazzera”, che un tempo serviva per la produzione di ghiaccio che veniva trasportato attraverso l’uso di paglia che ne manteneva intatte lo stato solido;  Nel territorio comunale sono presenti anche gallerie sotterranee probabilmente realizzate ed utilizzate nel periodo di guerra (2° guerra mondiale?) e si trovano in Loc. La merla, in via Trentino (c/o Grande Mela) e in via Monzambana;  In Loc. Cascina nella frazione di S.Giorgio in Salici, ci imbattiamo in una zona in passato sfruttata per la sua particolare tipologia del terreno costituito da torba tant’è che anche nei periodi recenti, in occasione di lavori agricoli, sono state rinvenuti oggetti risalenti ad epoca antica (romana?).  Sono presenti alcuni cippi storici in Loc. Monte Rionda e in Loc. Staffalo a San Giorgio in Salici.  queste zone sono stati teatro di sanguinosi scontri tra Piemontesi e Austriaci nelle due guerre di indipendenza del 1848 e del 1866. Dalla cima di un vicino colle, l'Ossario di Custoza domina la zona e conserva i resti dei caduti nelle antiche battaglie.

2.7.3.5 CAPITELLI VOTIVI E CAPPELLE PRIVATE I capitelli votivi e le edicole religiose sono espressione di una profonda devozione popolare e costituiscono una testimonianza storica ed artistica importante. Si trovano solitamente ai lati delle strade e testimoniano così la presenza di antiche vie. La loro costruzione è spesso legata alla devozione religiosa dei privati, motivata dallo scioglimento di un voto o dall'ottenimento di una grazia. Davanti ad essi si accende una candela, ci si sofferma per una preghiera o si radunano gli abitanti della via e della contrada per la recita

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del rosario nel mese di maggio. Sul territorio sono presenti anche poco meno di una decina di cappelle private di piccole dimensioni.

Capitello in loc. Tion e cappella votiva in loc. Ferrari, via Finco

2.7.3.6 EDIFICI STORICI INDUSTRIALI Tra i documenti della civiltà industriale (Art. 29 PTRC), si ricorda l’opificio per la lavorazione della pergamena di via Val di Stava.

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2.8 Matrice agenti fisici

Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale: Ad oggi 24 ottobre 2014 risultano aggiornati i seguenti dati:

Radiazioni ionizzanti

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Radioattività nei fanghi e nei reflui dei depuratori urbani dal 1/1/2006 al 13/5/2014 Bq/kg Quale livello di radioattività 31/12/2013 (Iodio-131) si rileva nei depuratori urbani? Livelli di radon nelle scuole e operazioni di bonifica dal 1/1/2003 al numero di Negli edifici scolastici vengono 16/6/2014 16/6/2014 superamenti rispettati i limiti indicati dalla normativa?

Radiazioni non ionizzanti

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Numero e localizzazione delle Stazioni Radio Base dal 1/1/2000 (SRB) 14/2/2014 al Numero

Qual è la concentrazione di SRB 31/12/2013 sul territorio? Numero di risanamenti in impianti radio televisivi e Numero stazioni radio base dal 1/1/2007 23/3/2014 (superamenti e Si è provveduto al risanamento al 28/2/2014 risanamenti) dei siti con superamento dei limiti normativi? Superamenti e risanamenti dei valori di riferimento normativo per campi Numero elettromagnetici generati da dal 1/1/2006 24/3/2014 (superamenti e elettrodotti al 28/2/2014 risanamenti) Si è provveduto al risanamento dei siti con superamento dei limiti normativi? Popolazione esposta al dal 1/1/2009 numero abitanti; % campo elettrico prodotto 30/6/2010 al di abitanti per classi

dalle stazioni radio base 31/12/2009 di esposizione;

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Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d A che livelli di campo elettrico Volt/metro sono esposti i residenti in area urbana?

Radiazioni luminose

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Brillanza relativa del cielo notturno dal 1/1/1998 % (rapporto_tra_la_luminosità Quale stato 1/6/2008 al artificiale_del_cielo_ e quella

ambientale 31/12/1998 naturale media allo zenith) presenta il cielo notturno?

Rumore

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Stato di attuazione dei piani Numero di di classificazione acustica dal 1/1/2001 al comuni e comunale 23/1/2014 23/1/2014 numero (%) di I comuni stanno attuando le comuni disposizioni di legge? Criticità acustica determinata dalle infrastrutture stradali dal 1/1/2000 al % Comuni ; 1/8/2010 A quali livelli di rumore sono 31/12/2000 LAeq; dBA esposti i Comuni in prossimità delle strade? Estensione della rete ferroviaria con prefissati livelli di rumorosità dal 1/1/2005 al Km; %; LAeq; 1/8/2010 Quali province hanno più 31/12/2005 dBA infrastrutture ferroviarie ad elevata rumorosità?

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Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame: ▪ Radon; ▪ SRB; ▪ Brillanza relativa del cielo notturno; ▪ Stato di attuazione dei piani di classificazione acustica comunale.

2.8.1 Radiazioni ionizzanti

2.8.1.1 RADON Sono considerati comuni a rischio radon i territori con percentuali di abitazioni che supera i 200 Bq/m3 nel 10% dei casi. Nel caso del Comune di Sona il dato si aggira intorno allo 0.3%. Nella figura sono rappresentate, raggruppate in classi, le percentuali di abitazioni con concentrazioni di radon superiori a tale livello di riferimento: sono aree a rischio quelle caratterizzate dai colori rosso scuro e marrone.

RADON (% 200 Bq/m3)

Percentuale di abitazioni in cui è stato rilevato un livello di riferimento di 200 Bq/m3 (fonte: ARPAV - Rapporto sugli Indicatori Ambientali del Veneto 2011

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% abitazioni stimate Comune Provincia superare il livello di riferimento di 200 Bq/m3

Sona VR 0.3

Nell’ambito dell’attività di supporto alla Regione Veneto per le iniziative in tema di radon (DGRV n. 79 del 18/01/02), ARPAV ha avuto mandato di intraprendere una serie di progetti in materia di prevenzione da rischi sanitari procurati dall’esposizione al gas radon negli ambienti confinati. In particolare, dal 2003 si sono susseguite iniziative di controllo nelle scuole (pubbliche e private, dai nidi fino alle medie incluse), a partire dai Comuni caratterizzati da livelli di radon maggiori. In provincia di Belluno per accordi locali dell’ARPAV e delle Aziende ULSS competenti per territorio il monitoraggio è stato esteso a tutti i Comuni. Le campagne di misura sono state suddivise in tre indagini: la prima, svoltasi tra il 2003 e il 2006, ha riguardato 135 comuni e 773 edifici scolastici; la seconda, tra il 2009 ed il 2012, ha interessato 36 Comuni e 307 edifici scolastici; l’ultima , iniziata nel 2010, si concluderà nel 2014 e riguarda i tre Comuni capoluogo di provincia Padova, Treviso e Verona per un totale di 260 scuole. Complessivamente sono stati monitorati 1340 edifici scolastici ubicati in 174 Comuni del territorio veneto (uno stesso edificio scolastico può ospitare più scuole di diverso grado). In ognuna di queste scuole sono state condotte misure della durata di un anno (in genere, sono state adottate due misure semestrali consecutive); il numero degli ambienti monitorati varia in funzione della dimensione e della tipologia edilizia dell’edificio. Gli ultimi dosimetri, relativi alla campagna 2010-2014, sono stati ritirati nel mese di maggio 2014. Sona non è incluso nell’indagine in quanto non è territorio a rischio radon.

2.8.2 Radiazioni non ionizzanti

2.8.2.1 ELETTRODOTTI Il comune di Sona è interessato dal passaggio di linee elettriche ad alta tensione (220 kV e 132 kV), per un totale pari a 62 km. I chilometri di linee elettriche per abitante risulta pari a 0,004 km/abitante (4,4 m/abitante). Nella Figura sottostante sono riportate le linee degli elettrodotti presenti nel Comune di Sona. All’interno dell’area di rispetto di queste non è consentita alcuna destinazione urbanistica residenziale. Si sottolinea che il Rapporto conclusivo sul censimento degli spazi dedicati all’infanzia situati in prossimità di linee elettriche ad alta tensione nel Veneto, a cure

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dell’ARPA Veneto e risalente al 2001, non indica in Comune di Sona siti sensibili in relazione alla presenza di linee ad alta tensione. Per quanto attiene alle misurazioni del campo elettromagnetico dovuto agli elettrodotti, sul sito web dell’ARPA Veneto sono riportati i valori di monitoraggi a livello provinciale, che non indicano alcun supero per Sona. In sintesi, l’Arpav non ha riscontrato superamenti dei valori di riferimento nei campi di elettromagnetici generati da tali elettrodotti per il territorio di Sona.

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Localizzazione elettrodotti dalla tavola di PAT del Comune di Sona

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2.8.2.2 STAZIONI RADIO BASE Le seconda fonte principale di onde elettromagnetiche è costituita dalle antenne radio- televisive e dalle antenne per la telefonia mobile; in tal caso le onde generate sono onde ad alta frequenza. A Sona sono presenti 20 impianti di antenna per la telefonia mobile; si riporta nella seguente Tabella l’indicazione dell’ubicazione approssimativa e del codice Provinciale delle antenne presenti sul territorio.

Mappa stazioni radio base Veneto aggiornata al 2013. Fonte Arpav (L’aggiornamento dell’indicatore al 2104 sarà pubblicato entro febbraio 2015).

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Carta localizzazione stazione radiobase del PAT del Comune di Sona

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2.8.2.2.1 Misurazioni ARPAV del campo elettromagnetico ARPAV effettua il monitoraggio in continuo del campo elettromagnetico emesso dagli impianti di telecomunicazione con particolare riferimento alle Stazioni Radio Base. I dati sono rilevati attraverso centraline mobili che vengono posizionate nei punti di interesse per durate variabili. I dati si riferiscono al valore medio orario e al valore massimo orario registrati per ogni ora nell’arco delle giornate precedenti e validati.Alla fine di ciascuna campagna vengono emessi dei bollettini riassuntivi, contenenti i dati validati del campo elettrico relativi all’intero periodo, la media e il massimo della campagna. Il monitoraggio più recente effettuato da ARPAV – Dipartimento Provinciale di Verona a Sona ha interessato il seguente sito: Dipartimento Provinciale di VERONA Punto di misura: Sona San Giorgio in Salici Campagna dal 29 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010 Localizzazione: Terrazzo 1° Piano

Campo elettrico: Indicatori Complessivi della Campagna (V/m)

Media: < 0.5 Massimo: 1.1

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Legenda:

Il grafico mostra, in ascissa, il periodo di rilevamento e, in ordinata, la media ed il massimo orari del campo elettrico in V/m; s ull'asse delle ordinate è evidenziato anche il valore di attenzione/obiettivo di qualità di 6 V/m previsto dalla normativa vigente.

Valore massimo orario

Valore medio orario

Valore attenzione/obiettivo di

qualità

 Media mobile su 6 minuti La media mobile su 6 minuti è la media dei valori misurati negli ultimi 6 minuti, aggiornata ogni minuto con l'ultimo dato rilevato.

 Media oraria La media oraria è la media di tutte le medie mobili su 6 minuti calcolate nell'ora di riferimento.

 Massimo orario È la media mobile su 6 minuti che, nell'arco dell'ora di riferimento, ha assunto il valore più elevato.

 Media della campagna di monitoraggio La media della campagna è la media di tutte le medie orarie calcolate nell'intero periodo di monitoraggio.

 Massimo della campagna di monitoraggio E' la media mobile su 6 minuti che, nell'arco della campagna di monitoraggio, ha assunto il valore più elevato.

 Valore attenzione/obiettivo di qualità Valore che non deve essere superato negli ambienti adibiti a permanenze prolungate per la protezione da possibili effetti a lungo termine e obiettivo d a conseguire per la minimizzazione delle esposizioni, con riferimento a possibili effetti a lungo termine.

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2.8.3 Inquinamento luminoso L’inquinamento luminoso è causato soprattutto da una eccessiva dispersione dell’illuminazione artificiale che altera la visione notturna del cielo, arrivando anche ad impedirne l’osservazione e a causare una modificazione degli equilibri ecosistemici. La figura rappresenta il rapporto tra la luminosità artificiale del cielo e quella naturale media allo zenith per ampi settori con una risoluzione di circa 1 km2 (rapporto dei rispettivi valori di luminanza, o brillanza, per unità di angolo solido di cielo per unità di area di rivelatore, espressa come flusso luminoso in candele). L’intero territorio della Regione Veneto risulta avere livelli di brillanza artificiale superiori al 33% di quella naturale ed è pertanto da considerarsi inquinato. Il valore limite di riferimento (secondo UAI – Unione Astronomica Internazionale) è il 10%.

Fonte: Grado di brillanza (inquinamento luminoso) – QC Regione Veneto 2007 file c0901013_BrillanzaCieloNot

Il territorio di Sona ha livelli di brillanza compresi tra 300% e 900%. Il comune è inoltre catalogato tra le zone di protezione definite dalla Regione Veneto per la protezione di osservatori astronomici esistenti (pubblici o privati). La normativa emanata (la Regione Veneto ha pubblicato sul BUR n. 85 del 11/08/2009 la Legge del 07 agosto 2009) prevede “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici”. Secondo quanto disposto dalla suddetta

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Legge, ciascun comune deve, entro tre anni, redigere il Piano dell’illuminazione per il contenimento luminoso (PICIL).

Fonte: Regione Veneto

2.8.4 Inquinamento acustico Le principali fonti di rumore sono da ricercare all’interno delle seguenti categorie di attività: a) il rumore da traffico (veicolare, ferroviario e aeroportuale); b) rumore originato da impianti industriali e artigianali; c) rumore originato da discoteche, spettacoli e pubblici esercizi; d) rumore originato da attività e fonti in ambiente abitativo. Si elencano di seguito le sorgenti presenti nel Comune di Sona, con riferimento alle tipologie di sorgenti sopra elencate. Fonti esistenti: Autostrada A4, segnalata dal Piano Regionale dei trasporti come infrastruttura con livelli sonori superiori a 73 dBA diurni e 64 dBA notturni; Autostrada A22, segnalata dal Piano Regionale dei trasporti come infrastruttura con livelli sonori compresi fra 70 e 73 dBA diurni e fra i 62 ed i 64 dBA notturni;

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Strada Regionale “Padana Superiore” n°11, segnalata dal Piano Regionale dei trasporti come infrastruttura con livelli sonori compresi fra 65 e 67 dBA diurni e superiori ai 61 dBA notturni; Strada Provinciale “Morenica” n°26, segnalata dal Piano Regionale dei trasporti come infrastruttura con livelli sonori diurni inferiori a 65 dBA e notturni inferiori a 58 dBA; Ferrovia Milano Venezia con livelli sonori diurni maggiori di 67 dBA e notturni maggiori di 63 dBA.

Livelli sonori diurni strade provinciali Livelli sonori notturni strade provinciali

Livelli sonori diurni Autostrade Livelli sonori notturni Autostrade

Livelli sonori diurni Ferrovie Livelli sonori notturni Ferrovie

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Fonte: QC Veneto 2011–elaborazione interna

LEGENDE

La criticità acustica dei comuni individuata nella mappa seguente è stata assegnata sulla base della presenza di infrastrutture stradali provinciali e statali con emissioni sonore appartenenti alle tre categorie secondo lo schema della tabella sottostante.

Presenza di strade con emissioni sonore Criticità acustica > 67 dBA ; > 61 dBA 6567 dBA ; 5861 dBA < 65 dBA ; < 58 dBA Livello 1 - alta X X Livello 2 - medio alta X Livello 3 – medio bassa X Livello 4 - bassa X

Fonte: ARPAV - Rapporto sugli Indicatori Ambientali del Veneto 2008

Tutti i comuni del Veneto sono stati classificati in base ai quattro livelli di criticità. Considerando dunque i risultati precedentemente rilevati e la figura sottostante, il Comune

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si presenta una criticità acustica diurna MEDIO BASSA e criticità notturna MEDIO ALTA (relativamente alla rete stradale di tipo statale e provinciale).

Fonte: ARPAV - Rapporto sugli Indicatori Ambientali del Veneto 2008, copertura dati 2000

Le Fonti di rumore in progetto sono rappresentate dal Progetto della TAV.

Si precisa che il comune di Sona è dotato del Piano di Classificazione Acustica, adottato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 111 del 29.11.2004. La situazione rilavata durante la redazione del Piano di Classificazione acustica è di seguito sintetizzata. ll clima acustico è stato realizzato tramite la simulazione del: - traffico stradale, principale fonte di rumore cui è soggetta la maggior parte della popolazione. La valutazione del rumore avviene sulla base della quantità di traffico giornaliero media accertato dai dati raccolti in campo e dallo stralcio della relazione realizzata dall’ULSS relativa all’analisi del traffico a Sona in via XXVI Aprile, fraz. Lugagnano, suddiviso in percentuale per tipologia di veicolo (autoveicolo, veicolo pesante e motoveicolo), dalla velocità media dei veicoli e dal tipo di asfalto presente. - traffico ferroviario valutato in base al numero di treni passeggeri, treni merci diurni e notturni, velocità media e lunghezza.

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- rumore da sorgenti industriali. In mancanza di altre informazioni ci si è avvalsi dei valori ottenuti con le rilevazioni fonometriche effettuate dallo studio scrivente e/o da valori bibliografici - effetto barriera dovuto alla presenza di edifici.

CONFRONTO TRA CLIMA ACUSTICO E ZONIZZAZIONE ACUSTICA Alla luce dell’analisi a disposizione si rileva il superamento dei limiti di zona nelle seguenti situazioni: - aree limitrofe alla S.S. 11, all’Autostrada Serenissima A4, all’Autostrada del Brennero A22. Si ritiene pertanto necessario estendere le fasce di transizione a 150 m al di fuori dei centri abitati; in analogia con quanto predisposto dal D.P.R. n. 459 del 18.11.99 per il traffico ferroviario. Per tali aree sussistono, contrariamente, condizioni critiche in prossimità di insediamenti abitati esistenti non sanabili con l’apposizione delle fasce di transizione; - aree limitrofe alla ferrovia MI-VE per le quali ai sensi del D.M. 459 del 18/11/98 è prevista una fascia di transizione di 250 m. Tale situazione risulterebbe pertanto formalmente conforme, ma di fatto sussistono condizioni critiche riferite agli insediamenti abitati esistenti; - zona di vincolo ambientale tutelata dalla Legge 431/85, da inserire in classe I e adiacente all’autostrada A4. Il superamento di zona si verifica sia nel periodo diurno che notturno nonostante l’apposizione di fasce di transizione.

A seguito dei dati a disposizione si sono evidenziate alcune situazioni prioritarie di disturbo da rumore, ovvero: - strada di collegamento tra Verona e Sommacampagna via XXVI Aprile passante per l’abitato di Lugagnano; - viabilità autostradale dovrebbe essere dotata di asfalto fonoassorbente e di barriere acustiche nei tratti in vicinanza dei centri abitati e delle zone inserite in classe I al fine di dare la tutela necessaria.

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2.9 Matrice socio-economica

Per questa matrice si sono presi a riferimento i dati ARPAV aggiornati. Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale. Ad oggi 24 ottobre 2014 risultano aggiornati i seguenti dati:

Fruibilità dello spazio urbano

Data ultimo Copertura Unità di Stato Indicatore Trend aggiornamento temporale misura attuale Disponibilità di isole pedonali e ZTL dal 1/1/2006 al m2/100 1/8/2010 I cittadini dispongono di 31/12/2008 abitanti sufficienti aree pedonali e ZTL? Disponibilità di piste ciclabili dal 1/1/2006 al m/abitante, 25/3/2013 Quanti percorsi ciclabili ha a 31/12/2011 Km disposizione il cittadino?

Mobilità sostenibile

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale Consistenza del parco veicoli dal 1/1/2002 E' variata la consistenza del parco 1/6/2012 numero al 31/12/2010 veicoli? Servizi di trasporto collettivo Nei principali centri urbani sono dal 1/1/2010 presenza/assenz 31/10/2012 presenti servizi di trasporto al 31/12/2011 a collettivo? Interventi di moderazione del traffico dal 1/1/2010 assenza/presenz 31/10/2012 Sono stati previsti interventi di al 31/12/2011 a moderazione del traffico? Utilizzo del trasporto pubblico Le amministrazioni comunali dal 1/1/2010 assenza/presenz 31/10/2012 incentivano l'utilizzo del trasporto al 31/12/2011 a pubblico? Piani adottati dai Comuni Quali piani sono stati adottati dai dal 1/1/2010 presenza/assenz 31/10/2012 principali centri urbani del al 31/12/2012 a Veneto? Diffusione di veicoli a basso impatto per il trasporto dal 1/1/2010 1/12/2012 numero pubblico comunale al 31/12/2011 Quanti veicoli a basso impatto

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Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale ambientale vengono utilizzati per il trasporto pubblico.

Rischio industriale

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale Numero di aziende a Rischio Incidente Rilevante (RIR) dal ... al 5/3/2013 numero di aziende Qual è la distribuzione nel 31/12/2012 Veneto delle aziende a rischio di incidente rilevante. Tipologia delle aziende a Rischio Incidente Rilevante dal ... al 5/3/2013 numero di aziende Quale tipi di attività svolgono 31/12/2012 le aziende a Rischio di Incidente Rilevante? Numero di impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale dal ... al (IPPC) 6/3/2013 numero di aziende 31/10/2012 Qual è la distribuzione e la tipologia nel Veneto delle aziende IPPC? Rischio di Incidente Rilevante (RIR) in base alle quantità e alle numero (quantità dal tipologie di sostanze normalizzata di 1/5/2011 31/12/2007 al pericolose tutte le sostanze 30/4/2011 A quale rischio da incidente pericolose detenute) sono soggetti popolazione e ambiente?

Popolazione e turismo

Data ultimo Copertura Stato Indicatore Unità di misura Trend aggiornamento temporale attuale Frequenza Variazione dei residenti nei dal (residenti), Densità centri urbani 15/2/2013 1/1/2001 al di popolazione E' variato il numero di residenti 1/1/2011 (residenti/superfici nei centri urbani? e in mq) Indice di pressione turistica dal Quanta pressione esercita il 4/4/2013 1/1/2010 al percentuale

turismo sull'ambiente urbano? 31/12/2011

Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame: ▪ Numero delle aziende RIR; ▪ Numero di impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale; ▪ Variazione dei residenti nei centri urbani.

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2.9.1 Popolazione e sistema insediativo I dati riepilogati ed analizzati nel presente Paragrafo derivano dai censimenti eseguiti dall’ISTAT che permettono di delineare e descrivere le variazioni demografiche avvenute nel Comune di Sona e nelle sue frazioni. Il Comune di Sona risulta suddiviso in 4 frazioni principali: Capoluogo di Sona, San Giorgio in Salice, Palazzolo, Lugagnano. Il Comune di Sona nel 2013 (31 dicembre, dati ISTAT) ha registrato 17680 abitanti (17.613 iscritti in anagrafe) e una densità abitativa pari a circa 430 ab/km2 per una superficie territoriale pari a 41,15 km2; le famiglie sono pari a 7.166 e gli stranieri 1.644. La tabella di sintesi del bilancio demografico 2013 evidenzia un saldo naturale positivo così come risulta positivo il saldo migratorio. Bilancio demografico anno 2013 e popolazione residente al 31 dicembre Comune di Verona. Fonte Istat

Maschi Femmine Totale

Popolazione al 1° gennaio 8475 8599 17074

Nati 84 87 171

Morti 44 42 86

Saldo Naturale 40 45 85

Iscritti da altri comuni 331 301 632

Iscritti dall'estero 50 59 109

Altri iscritti 331 211 542

Cancellati per altri comuni 303 294 597

Cancellati per l'estero 23 11 34

Altri cancellati 76 55 131

Saldo Migratorio e per altri motivi 310 211 521

Popolazione residente in famiglia 8815 8831 17646

Popolazione residente in convivenza 10 24 34

Unità in più/meno dovute a variazioni territoriali 0 0 0

Popolazione al 31 dicembre 8825 8855 17680

Numero di Famiglie 7166

Numero di Convivenze 4

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Numero medio di componenti per famiglia 2.46

La popolazione, così come i nuclei familiari, è concentrata nella frazione di Lugagnano;il resto della popolazione si distribuisce in modo abbastanza uniforme fra il capoluogo e le altre frazioni, come si vede di seguito:

Distribuzione della popolazione residente suddivisa per capoluogo e frazione al 31.12.2013 Comune di Sona. Fonte Sito web comunale su dati Anagrafe

Lungo gli assi viari è distribuito un sistema di case sparse legate prevalentemente all’attività agricola. La popolazione residente straniera è pari a 1.728 abitanti al 31 dicembre 2013 con una percentuale pari al 9,8% sulla popolazione totale. Risulta superiore alle tendenze dei comuni della provincia; gli stranieri provengono per la maggior parte da Romania, Marocco e Albania. Riguardo l’andamento demografico, la popolazione residente totale è passata da 14.288 abitanti dal 2001 a 17.680 al 31 dicembre del 2013. La popolazione residente ha mostrato complessivamente un andamento positivo costante, con una flessione negativa tra il 2010 e il 2011, anno del Censimento della popolazione, per poi tornare a livelli di crescita positivi negli anni successivi.

Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Sona dal 2001 al 2013. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

La tabella seguente riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno. Vengono riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente. Si noti come la popolazione residente a Sona al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 17.030 individui, mentre all’Anagrafe ne risultavano

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registrati 17.428. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 398 unità (-2,28%). Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001- 2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.

Anno Data rilevamento Popolazione Variazione Variazione Numero Media residente assoluta percentuale Famiglie componenti per famiglia

2001 31 dicembre 14.288 - - - -

2002 31 dicembre 14.506 +218 +1,53% - -

2003 31 dicembre 14.683 +177 +1,22% 5.434 2,70

2004 31 dicembre 15.020 +337 +2,30% 5.661 2,65

2005 31 dicembre 15.405 +385 +2,56% 5.840 2,63

2006 31 dicembre 15.895 +490 +3,18% 6.103 2,60

2007 31 dicembre 16.440 +545 +3,43% 6.406 2,56

2008 31 dicembre 16.856 +416 +2,53% 6.719 2,50

2009 31 dicembre 16.992 +136 +0,81% 6.801 2,49

2010 31 dicembre 17.156 +164 +0,97% 6.909 2,48

2011 (¹) 8 ottobre 17.428 +272 +1,59% 7.038 2,47

2011 (²) 9 ottobre 17.030 -398 -2,28% - -

2011 31 dicembre 17.022 -8 -0,05% 7.076 2,40

2012 31 dicembre 17.074 +52 +0,31% 7.109 2,40

2013 31 dicembre 17.680 +606 +3,55% 7.166 2,46 (¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011. (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011.

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I grafici e le tabelle seguenti riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

Variazione percentuale della popolazione

Le variazioni annuali della popolazione di Sona espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Verona e della regione Veneto.

Flusso migratorio della popolazione

Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Sona negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune.Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative). Si può notare che il flusso migratorio negli ultimi anni è costantemente aumentato; il contributo maggiore sull’andamento demografico è dato dalla presenza di stranieri fra la popolazione che sembra essere in continua crescita, mentre la crescita naturale della popolazione si attesta su valori medi senza rilevanti variazioni nel tempo.

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La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2013. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Iscritti Cancellati Saldo Saldo 1 gen-31 dic Migratori Migratori DA DA per altri PER PER per altri o con o totale altri comuni estero motivi altri comuni estero motivi l'estero (*) (*)

2002 418 76 45 359 6 1 +70 +173

2003 436 175 33 453 8 44 +167 +139

2004 635 121 12 467 15 12 +106 +274

2005 749 144 19 501 13 63 +131 +335

2006 861 151 30 548 15 84 +136 +395

2007 776 253 26 526 32 48 +221 +449

2008 702 241 28 531 26 57 +215 +357

2009 592 134 18 568 44 51 +90 +81

2010 593 127 27 537 25 84 +102 +101

2011 (¹) 509 106 8 364 12 31 +94 +216

2011 (²) 129 24 11 135 4 35 +20 -10

2011 (³) 638 130 19 499 16 66 +114 +206

2012 639 82 29 566 47 142 +35 -5

2013 632 109 542 597 34 131 +75 +521 (*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative. (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

Movimento naturale della popolazione

Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee e per il comune di Sona risulta positivo.

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La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2013. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale

2002 1 gennaio-31 dicembre 158 113 +45

2003 1 gennaio-31 dicembre 148 110 +38

2004 1 gennaio-31 dicembre 158 95 +63

2005 1 gennaio-31 dicembre 184 134 +50

2006 1 gennaio-31 dicembre 195 100 +95

2007 1 gennaio-31 dicembre 209 113 +96

2008 1 gennaio-31 dicembre 170 111 +59

2009 1 gennaio-31 dicembre 165 110 +55

2010 1 gennaio-31 dicembre 179 116 +63

2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 138 82 +56

2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 37 35 +2

2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 175 117 +58

2012 1 gennaio-31 dicembre 171 114 +57

2013 1 gennaio-31 dicembre 171 86 +85 (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

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Distribuzione della popolazione Il grafico in basso delle Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Sona per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2014. Si evidenzia come la popolazione è numerosa all’interno della fascia d’età tra i 40 e i 44 anni e che quasi la metà della popolazione residente sia coniugata (8597). Una grossa frazione è costituita da celibi e nubili (7759), mentre ammontano a 413 i divorziati e 911 i vedovi.

Distribuzione della popolazione 2014 - Sona Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati Maschi Femmine Totale /Nubili /e /e /e % % % 0-4 858 0 0 0 421 49,1% 437 50,9% 858 4,9% 5-9 1.006 0 0 0 509 50,6% 497 49,4% 1.006 5,7% 10-14 962 0 0 0 469 48,8% 493 51,2% 962 5,4% 15-19 875 2 0 0 464 52,9% 413 47,1% 877 5,0% 20-24 828 34 0 0 460 53,4% 402 46,6% 862 4,9% 25-29 811 144 0 0 483 50,6% 472 49,4% 955 5,4% 30-34 605 523 0 6 550 48,5% 584 51,5% 1.134 6,4% 35-39 543 913 4 28 737 49,5% 751 50,5% 1.488 8,4% 40-44 465 1.184 5 61 895 52,2% 820 47,8% 1.715 9,7% 45-49 268 1.121 10 94 756 50,6% 737 49,4% 1.493 8,4% 50-54 175 961 18 81 678 54,9% 557 45,1% 1.235 7,0% 55-59 128 960 39 61 548 46,1% 640 53,9% 1.188 6,7% 60-64 57 878 46 42 523 51,1% 500 48,9% 1.023 5,8% 65-69 48 702 88 22 419 48,7% 441 51,3% 860 4,9% 70-74 36 562 138 8 386 51,9% 358 48,1% 744 4,2% 75-79 29 351 153 9 240 44,3% 302 55,7% 542 3,1% 80-84 34 191 165 1 175 44,8% 216 55,2% 391 2,2% 85-89 25 58 142 0 80 35,6% 145 64,4% 225 1,3%

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90-94 5 12 92 0 29 26,6% 80 73,4% 109 0,6% 95-99 1 1 11 0 3 23,1% 10 76,9% 13 0,1% 100+ 0 0 0 0 0 0,0% 0 0,0% 0 0,0% Totale 7.759 8.597 911 413 8.825 49,9% 8.855 50,1% 17.680

Struttura della popolazione dal 2002 al 2014

L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario. L’eà media della popolazione a gennaio 2014 è di 45,2 anni e la popolazione si distribuisce per il 65.9% nella fascia compresa tra i 15 e i 64 anni.

Anno 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale Età media 1° gennaio residenti 2002 420 2.028 491 2.939 41,1 2003 405 2.011 492 2.908 41,4 2004 390 2.055 512 2.957 41,8 2005 390 2.045 518 2.953 42,0 2006 383 2.001 528 2.912 42,3 2007 391 2.018 525 2.934 42,4 2008 390 2.027 516 2.933 42,4 2009 398 2.017 542 2.957 42,7 2010 403 2.014 543 2.960 42,8 2011 395 2.007 555 2.957 43,3 2012 391 1.975 565 2.931 43,8 2013 374 1.922 584 2.880 44,3 2014 342 1.856 617 2.815 45,2

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Indicatori demografici

È possibile osservare che l’indice di vecchiaia nel 2014 evidenzia la presenza nel comune di una popolazione generalmente vecchia con 180 anziani ogni 100 bambini. L’indice di vecchiaia della popolazione ha un notevole incremento rispetto al 1991, quando il valore era pari a 65,8. L’indice di dipendenza mostra una tendenza crescente con una serie di valori oltre il 51%.Tali valori indicano, socialmente una dipendenza della classe non economicamente autonoma dalla classe autonoma. Anche questo indice evidenzia un progressivo invecchiamento della popolazione. L’indice di struttura della popolazione attiva conferma il generale innalzamento dell’età media. Questo rileva una struttura della popolazione tendenzialmente anziana; infatti, tanto più basso è l’indice, tanto più giovane è la struttura della popolazione in età lavorativa. La presenza maggiore della popolazione si distribuisce nelle classi con età superiore ai 40 anni rispetto a quelle più giovani. Una situazione di incremento delle possibilità di occupazione per i giovani è confermata dall’indice di ricambio, evidenziando, un maggior numero di persone che escono dal mercato del lavoro rispetto a quelli che vi entrano.

Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente Anno Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di vecchiaia dipendenza ricambio struttura carico natalità mortalit strutturale della della di figli (x 1.000 à popolazione popolazione per ab.) (x 1.000 attiva attiva donna ab.) feconda 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic 2002 116,9 44,9 115,4 101,6 19,8 8,9 12,0 2003 121,5 44,6 110,6 104,6 21,3 8,2 11,6 2004 131,3 43,9 110,8 106,3 21,6 8,1 10,5 2005 132,8 44,4 112,7 110,0 21,0 8,2 9,5 2006 137,9 45,5 110,8 112,4 21,4 9,9 9,2 2007 134,3 45,4 125,2 116,1 20,5 7,5 10,6 2008 132,3 44,7 135,0 118,4 20,6 8,1 7,5 2009 136,2 46,6 159,7 119,0 18,9 10,8 11,8 2010 134,7 47,0 170,2 121,6 19,8 9,1 7,1 2011 140,5 47,3 182,5 127,6 19,2 3,7 7,5 2012 144,5 48,4 200,8 132,4 18,5 9,6 10,0 2013 156,1 49,8 190,4 137,0 18,5 4,2 8,8 2014 180,4 51,7 173,6 146,5 20,9 0,0 0,0

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2.9.1.1 DIMENSIONAMENTO PAT

Dal dimensionamento del PAT del comune di Sona emerge che gli abitanti residenti nel territorio comunale sono pari a 17.750 ab e che l’ATO con un numero maggiore di abitanti residenti risulta essere l’ATO 1 di Lugagnano con 8.761 ab. e con 1.486 abitanti aggiuntivi del PAT. Gli abitanti totali aggiuntivi sono 3.175.

RIEPILOGO DIMENSIONAMENTO GENERALE PER A.T.O. RIEPILOGO CARICO AGGIUNTIVO RESIDENZA

Volume complessivo Abitanti Volume Volume Res.le aggiuntivo PAT Abitanti aggiuntivi PAT Res.le residuo aggiuntivo (compreso volume Residenti (abitanti da volume PRG PAT ATO AMBITO residuo PRG) 1+2) 2) 1) 1+2

ab. ab. mc. mc. mc.

1 Lugagnano 8.761 1.486 95.740 112.260 208.000

1A Palazzolo / Sona 4.804 1.046 16.270 130.230 146.500

1B San Giorgio In Salici 1.490 500 39.100 30.900 70.000

2 Produttivo Lugagnano 57 0 0 0 0

2A Giacomona 62 0 0 0 0

2B Presa 2 0 0 0 0

3 Agricolo di pianura 640 36 0 5.000 5.000

3A Agricolo morenico 1.934 107 0 15.000 15.000

TOTALE 17.750 3.175 151.110 293.390 444.500

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2.9.1.2 NUMERO DI ABITAZIONI OCCUPATE DAI RESIDENTI Presso il comune di Sona, durante il Censimento della popolazione 2011, si sono registrate n. 6.621 abitazioni occupate dalla popolazione residente; circa il 26% di tali abitazioni ha un numero stanze pari a 4.

NUMERO DI STANZE

1 2 3 4 5 6 e più totale 88 601 1.145 1.706 1.697 1.384 6.621

2.9.1.3 ISTRUZIONE In tutte le quattro frazioni del Comune di Sona sono presenti strutture ed edifici scolastici che garantiscono l’istruzione di base:

ASILO NIDO COMUNALE “SULL’ARCOBALENO”

SCUOLE DELL’INFANZIA Nel territorio del Comune di Sona sono presenti due scuole dell’infanzia statali e tre scuole dell’infanzia paritarie. Scuole Infanzia Statali Scuola dell’Infanzia Statale di Sona Scuola dell’Infanzia Statale di Lugagnano di Sona

Scuole Infanzia Paritarie Scuola Infanzia “Cav. Girelli” di Palazzolo tel. Scuola Infanzia “Don E.Panardo” di S.Giorgio in Salici Scuola Infanzia “Don Fracasso” di Lugagnano

SCUOLE PRIMARIE Scuola Primaria statale “A.Aleardi” di Sona Scuola Primaria statale “Don G.Bosco” di Palazzolo Scuola Primaria statale “C.Collodi” di S.Giorgio in Salici Scuola Primaria statale “S.Pellico” di Lugagnano

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Scuola Secondaria Primo Grado “Virgilio” di Sona Scuola Secondaria Primo Grado “Anna Frank” di Lugagnano

È inoltre attiva l’Università popolare in cui vengono organizzati corsi di interesse generale rivolti alla cittadinanza che riguardano varie materie: lingua, informatica, enologia, storia dell’arte, religione, etc. Il numero degli iscritti ogni anno ed il numero dei corsi proposti è in continua crescita.

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La tabella seguente suddivide la popolazione a seconda del grado di istruzione ricevuta; il 34% della popolazione a Sona possiede un diploma di scuola secondaria superiore, dato in linea con la media provinciale.

Grado di istruzione della popolazione di Sona

Anno di 2011 Censimento Tipo dato popolazione residente (valori assoluti) analfabeta alfabeta privo di licenza di licenza di diploma di diploma titoli totale titolo di studio scuola scuola media scuola terziario non universitari elementare inferiore o di secondaria universitario Grado di istruzione avviamento superiore del vecchio professionale ordinamento e diplomi A.F.A.M. 65 6 anni 65 anni 6 anni e più Età anni e e più e più più Territorio Sona 21 49 170 1 092 3 205 4 821 5 402 51 1 293 15 913 Verona 1 204 3 417 11 311 56 129 179 493 252 705 267 061 2 740 85 059 846 604

2.9.2 Sistema economico Sotto il profilo economico nel comune di Sona il settore del commercio riveste un’importanza strategica: le imprese in questo comparto rappresentano circa il 21% delle imprese attive totali. Il secondo comparto come numero di imprese sono le costruzioni e per terzo l’agricoltura. Sono molto numerose anche le imprese nel settore dei servizi e delle attività manifatturiere.

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Fonte: Camera di Commercio Industria Artigianato Verona

Il numero di imprese registrate è in costante aumento dal 2000, tranne che per gli anni dal 2010 al 2013, dove si sono registrate flessioni negative.

Analizzando l’andamento per singolo settore, tra il 2011 e il 2013 sono aumentate le imprese nel commercio all’ingrosso e servizi; hanno invece subito una flessione negativa Trasporto/magazzinaggio, attività immobiliari, costruzioni e agricoltura.

Imprese registrate per settore economico-variazione 2011-2012-2013.

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Fonte: sito web comunale Il settore industriale riveste, nel Comune di Sona, un’importanza notevole.

La distribuzione delle attività industriali sul territorio è caratterizzata da una generale eterogeneità. Le zone classificate come produttive vedono al loro interno sia attività industriali manifatturiere che attività artigianali e commerciali. Il settore dell’industria manifatturiera comprende principalmente i seguenti settori principali: ▪ Prodotti metallici; ▪ Fabbriche di calzature; ▪ Industrie alimentari e delle bevande; ▪ Industrie tessili e dell’abbigliamento; ▪ Fabbriche di macchine elettriche e di apparecchi meccanici; ▪ Industria del legno.

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La tabella sottostante è stata ricavata dal Censimento dell’industria e dei servizi 2011 dove vengono riportati il numero di unità attive e il numero di addetti alle unità. La maggior parte delle unità attive si concentra nel commercio, nelle costruzioni e nelle attività manifatturiere; il numero di addetti alle unità è superiore nel commercio e nelle attività manifatturiere.

numero unità attive Numero addetti 2001 2011 2001 2011 Ateco 2007 totale 1 243 1 515 4 538 5 465 agricoltura, silvicoltura e pesca 27 8 59 22 estrazione di minerali da cave e miniere 1 1 13 3 attività manifatturiere 182 176 1 512 1 226 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata .. 2 .. 2 fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e 2 1 12 10 risanamento costruzioni 251 298 651 730 commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e 358 422 1 312 1 700 motocicli trasporto e magazzinaggio 64 66 173 427 attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 59 75 179 303 servizi di informazione e comunicazione 21 28 58 57 attività finanziarie e assicurative 20 31 70 76 attività immobiliari 49 90 84 113 attività professionali, scientifiche e tecniche 101 159 147 281 noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 18 45 71 266 istruzione 2 3 5 2 sanità e assistenza sociale 29 43 53 96 attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 12 16 58 29 altre attività di servizi 47 51 81 122

Il reddito complessivo è aumentato negli ultimi anni, aumentando la popolazione, si mantiene abbastanza costante il reddito procapite, pari a circa 13.000 euro.

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I dati dell’ISTAT relativi all’occupazione raccolti per l’anno 2011 in occasione dell’ultimo censimento, mostrano un numero di occupati pari a 8137 per Sona. Il tasso di occupazione è del 57,11%, maggiore rispetto al tasso medio della provincia di Verona che è del 52.16%. Il tasso di attività per Sona è pari a 59,82%, dato maggiore della media veronese pari al 55.4%; riguardo invece alla disoccupazione, il 4,52% della popolazione attiva risulta disoccupata, il tasso di disoccupazione giovanile è invece pari al 15,18%, registrando dunque una situazione migliore rispetto alla media provinciale.

tasso di tasso di attività tasso di tasso di occupazione (valori disoccupazione disoccupazione (valori percentuali) (valori percentuali) giovanile (valori percentuali) percentuali) Verona 52.16 55.4 5.85 18.74 Sona 57.11 59.82 4.52 15.18 Fonte: ISTAT 2011

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2.9.2.1 ATTIVITÀ RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE

Dai dati a disposizione sul sito di ARPA Veneto (aggiornamento dati sito web del novembre 2013, nel Comune di Sona non sono presenti attività industriali a rischio di incidente rilevante (Direttiva Comunitaria 96/82/CE- Seveso II-recepita con D. Lgs. 334/99). Sono tuttavia presenti sul territorio alcune attività produttive che potrebbero essere fonte. sia di potenziali disturbi ai cittadini residenti nelle vicinanze degli stabilimenti, legati principalmente all’emissione di odori o di rumori, sia di potenziale impatto ambientale dovuto all’utilizzo di sostanze pericolose per l’ambiente nel corso del processo produttivo. Dall’elenco delle attività industriali presenti sono state selezionate alcune aziende sulla base della tipologia di lavorazione. Le tipologie di attività individuate sono le seguenti, sulla base dei criteri sopra indicati: Produzione prodotti chimici destinati all’industria della conceria; Produzione di gomma e lavorazioni di materiali plastici; Attività di zincature, cromature ecc. di metalli, Gestione rifiuti. Si ritiene che tali tipologie produttive possano rivestire un ruolo diretto nei confronti della pressione esercitata sul territorio comunale. In Tabella sono riportate le aziende che rientrano nelle categorie sopracitate con una breve descrizione dell’attività svolta. Si sottolinea che l’inserimento nel seguente elenco non comporta un automatico impatto sull’ambiente delle ditte indicate; l’utilizzo di tecnologie avanzate, quali i sistemi di gestione ambientale, le certificazioni ambientali dei prodotti, sistemi autorizzativi IPPC, LifeCycle Assessment, consente una gestione ambientale anche delle produzioni potenzialmente più impattanti.

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Aziende potenzialmente impattanti situate nel Comune di Sona Fonte dei dati: Comune di Sona, elenco delle attività industriali presenti sul territorio comunale

Alcune attività hanno creato episodi di molestia olfattiva (Nord Bitumi S.p.A. e Prialpas S.p.A., ubicate nella zona sud del Comune ai confini con Sommacampagna), poi risolti. Si evidenzia inoltre che è in corso una indagine della magistratura sulla ditta Sun Oil Italiana srl, Autorizzata dalla Regione Veneto all’inizio degli anni ’90 al trattamento chimico- fisico-biologico per rifiuti speciali. Il settore terziario è un comparto che ha mostrato uno sviluppo notevole negli ultimi anni. Da una decina di anni si è registrata una forte sviluppo dei servizi che ha portato il numero delle imprese per abitante presenti nel Comune di Sona a toccare le 25.4 imprese per 1000 abitanti. Le attività riguardanti il commercio arrivano nel 2013 a comprendere 376 imprese. Più di 130 attività commerciali fanno parte del grosso centro commerciale “La grande mela” a Lugagnano, che copre una superficie pari a 78.000 m2, più 45.000 m2 adibiti a parcheggio.

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2.9.2.2 AGRICOLTURA Più del 70% del territorio comunale rappresenta Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e le colture più diffuse sono seminativi irrigui, frutteti e vigneti. La superficie agricola utilizzata ha un valore superiore a quello medio registrato per la Provincia di Verona, il quale è a sua volta maggiore sia del valore regionale che di quello nazionale. Le coltivazioni legnose agrarie rivestono maggior importanza, soprattutto per quel che riguarda la coltivazione della vite che rappresenta la maggioranza della SAU e che denota produzioni di vini D.O.C. e D.O.C.G. Minore è la presenza di coltivazioni di pesche e olivi. Questi frutti della terra trovano nel territorio produzioni di pregio quali il vino DOCG Bardolino Superiore, il vino DOC Bianco di Custoza e la IGP Pesca di Verona.

Localizzazione delle varie coltivazioni di alberi da frutto

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Fonte: Regione Veneto 2007

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2.9.2.3 UTILIZZAZIONI DEL TERRITORIO E NUMERO DI AZIENDE

(CENSIMENTO AGRICOLTURA 2010) I grafici di seguito proposti forniscono un quadro generale della superficie agricola utilizzata, dando indicazioni su quali tipologie di coltivazioni interessano il territorio di Sona. Come si nota dai grafici e dalle tabelle sono le coltivazioni legnose le tipologie più estese come percentuale di SAU (60,4% della SAU) e come numero di aziende agricole. Tra le coltivazioni a seminativo, che rappresentano il 28.,5% della S.A.U., sono maggiormente estese le superfici investite a frumento e mais. Tra i parti prevale la coltivazione di erbai di mais ceroso ed erba medica. UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO superficie superficie totale (sat) totale (sat) superficie superficie agricola utilizzata (sau) arborico arborico boschi superfici altra agricola ltura da ltura da annessi e superfici utilizzata legno legno ad agricola e (sau) annessa annessa aziende non ad ad agricole utilizzat aziende aziende a agricole agricole

seminati coltivazi orti prati pioppeti vi oni familiari perman annessi legnose enti e ad agrarie pascoli aziende agricole

3166.66 2807.33 799.44 1694.61 3.48 309.8 6 6 59.74 128.83 164.76

S.A.U. Sona

11.0% 0.1% 28.5%

60.4% seminativi coltivazioni legnose agrarie orti familiari prati permanenti e pascoli

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NUMERO DI AZIENDE superficie agricola utilizzata (sau) arboricol arboricol boschi superfici altra tura da tura da annessi e superfici legno legno ad agricola e annessa annessa aziende non ad ad agricole utilizzata aziende aziende agricole agricole seminati coltivazioni orti prati pioppeti vi legnose familiari permane annessi agrarie nti e ad pascoli aziende agricole

126 282 61 76 1 1 25 92 214 Le coltivazioni legnose vedono il maggior numero di aziende agricole occuparsi della coltivazione di vigneti (216 su 282 aziende nel settore coltivazioni legnose) e frutteti (160 su 282); la superficie occupata da vigneti rappresenta più del 71% della superficie totale a coltivazioni legnose; la maggior parte dei frutteti sono pesco e actinidia.

coltivazioni vite olivo per olive da olive per agrumi fruttiferi legnose la tavola olio agrarie produzione di olive da tavola e da olio

1694.61 1208.35 70.76 0.39 70.37 0.99 414.51

Coltivazioni legnose agricole ha- Comune Sona 24.5%

0.1%

4.2%

vite 71.3% olivo per la produzione di olive da tavola e da olio agrumi

fruttiferi

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2.9.2.4 ALLEVAMENTI Negli studi agronomici effettuati per il PAT sono stati rilevati tutti gli allevamenti zootecnici presenti, compresi quelli limitrofi, e successivamente questi sono stati classificati ai sensi della L.R. 11/04. Ad ogni allevamento intensivo è stato attribuito, ai sensi della citata L.R. 11/04, la classe di appartenenza (1°, 2°, 3°) e il relativo punteggio. Ciò ai fini di determinare la “fascia di rispetto” degli allevamenti stessi. Alla data della ricognizione effettuata nel 2015, le aziende che si occupano di allevamento intensivo nel Comune di Sona sono 35. Come si osserva dalla tavola riportata di seguito la localizzazione degli allevamenti intensivi del territorio comunale risulta interferire con alcuni centri abitati creando in tal modo reciproci condizionamenti.

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Di seguito gli allevamenti sopra descritti vengono localizzati nella seguente cartografia dell’intero territorio.Si evidenzia già su questa base che le aree di trasformazione previste non sono interessate dalle fasce di rispetto.

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Localizzazione degli allevamenti intensivi nel Comune di Sona

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2.9.2.5 TURISMO Il comune conta 78 imprese (2013) nel settore “Alberghi e ristorazione”, pari a circa il 4,4% delle imprese totali; il numero di addetti al settore “Alberghi e ristorazione”, nel Censimento del 2011, era pari a 303. Le strutture ricettive consistono in hotel, agriturismi e bed & breakfast. Il territorio di Sona, trovandosi nei pressi della sponda sud orientale del lago di Garda e nelle vicinanze dei numerosi parchi divertimento presenti in zona, ha una localizzazione che ha permesso di sviluppare una certa attività turistica. Riguardo le presenze i turisti sono principalmente stranieri con provenienti con 24.078 presenze nel 2013 da Germania, Austria e Francia e italiani con 21.026 presenze essenzialmente da Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Lazio; gli arrivi di turisti italiani per lo stesso anno sono stati 11.166 e 10.392 stranieri.

Totale Luogo di Provenienza Arrivi Presenze Piemonte 1236 2078 Valle d'Aosta 30 67 Lombardia 2281 3926 Trentino-Alto Adige 264 472 Veneto 1149 2249 Friuli-Venezia Giulia 498 833 Liguria 474 783 Emilia-Romagna 1249 2263 Toscana 838 1476 Umbria 133 232 Marche 339 630 Lazio 1093 2227 Abruzzo 131 244 Molise 30 121 Campania 502 1401 Puglia 322 634 Basilicata 57 94 Calabria 107 315 Sicilia 307 662 Sardegna 126 319 Totale italiani 11166 21026 Austria 998 2025 Belgio - Lussemburgo 228 676 Danimarca 96 297 Francia 693 1885 Germania 3448 7906 Grecia 33 99 Irlanda 81 125 Paesi bassi 428 1297 Paesi Scandinavi 177 542 Portogallo 29 68

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Totale Luogo di Provenienza Arrivi Presenze Regno Unito 1114 1637 Spagna 111 250 Russia 213 546 Svizzera-Liecht. 468 1179 Altri paesi europei 855 2120 Canada 76 120 U.S.A. 279 523 Altri America 161 283 Giappone 5 7 Sud Africa 24 55 Australia 57 172 Cina 148 167 Altri extra-europei 670 2099 Totale Stranieri 10392 24078 TOTALE 21558 45104 Fonte : Elaborazioni Regione Veneto - Sezione Sistema Statistico Regionale su dati Istat - Regione Veneto

2.9.2.6 SISTEMA DEI PERCORSI DI INTERESSE STORICO E NATURALISTICO –

AMBIENTALE Di seguito si riporta l’elenco dei percorsi e itinerari ciclabili e pedonali per il comune di Sona. Per la localizzazione delle piste ciclabili si veda cap 1.9.3.3.

ITINERARI CICLOTURISTICI PER BICICLETTE NORMALI •-> Verso il lago Castelnuovo, Colà, Pacengo, Pacengo Lago, Pigno di Pacengo, Staffalo, Ronchi, Lago, Palù, Cavalcaselle, Madonna degli Angeli, Zuccotti, Albara, Campagna di Sopra, Castelnuovo. Km. 24 circa di cui tre su strada da asfaltare. •-> Da Sandrà ad Oliosi Castelnuovo, Mariannina, Sandrà, Ferrari, San Giorgio in Salici, Corte, Oliosi, Mongabia, Castelnuovo. Km. 18 circa •-> La Val di Sona Sona, Val di Sona, San Giorgio, Palazzolo, Ventretti, Palazzolo, Sona. •-> Da Sommacampagna a Santa Lucia ai Monti Sommacampagna, Madonna del Monte, Montresora, Guastalla Nuova, San Rocco, Rosolotti, S.Lucia ai Monti, Coronini, Custoza, Villa Vento, Montegodi, Guastalla

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Nuova, Sommacampagna. Km. 21 circa. •-> Da Sommacampagna a Villafranca Sommacampagna, Terruia, Caselle, Pantina, Vallesana, Villafrnaca, Pista ciclabile di Via Portogallo, Cappello, La Fredda, Sommacampagna. Km. 22. •-> Da Villafranca a Dossobuono Villafranca, Dossobuono per strada Grezzanella. Km. 8 circa di cui 4 su strada da asfaltare. •-> Grezzano Canossa e Quaderni Villafranca, Grezzano, San Zeno di Mozzecane, Quaderni, Rosegaferro, Dossi Prabiano, Villafranca. Km. 17 circa. •-> Le colline di Valeggio Valeggio, Bertagni, Santa Lucia ai Monti, Valpesson, Campagnagrossa, Salionze, Prandina, Valeggio. Km. 18 circa.

•-> La Pianura di Valeggio Valeggio, Le Bocche, Pozzolo, S. Francesco, Sei Vie, Remelli, Mazzi, Valeggio. Km. 17 circa.

ITINERARI CICLOTURISTICI PER MOUNTAIN - BIKE •-> La Valle del Tione - Nord Castelnuovo, Valle del Tione, Valcera, Zenatti, Camalavicina, Madonna degli Angeli, Cavalcaselle, Bagolina, Palù della Pesenata, Sandrà, Valle del Tione, Bubian, Colombarola, Castelnuovo. Km. 22 circa di cui 5,5 su strada asfaltata. •-> La Valle del Tione - Sud Sommacampagna, Cappello, Monumento Brigata Sardegna (Tamburino Sardo), Custoza, i Mulini, valle del Tione, Serraglio, Corte Pietà, Oliosi, Corte S. Rocco, Guastalla Nuova, Casazze, Valle del Feriadon, Sommacampagna. Km. 26 circa di cui 7,5 su strada asfaltata. •-> Monte Mamaor Villafranca, Via Postumia, C.Zaghina, Cà Baldassarre, Pozzi, Venturelli, Caselle, Monte Mamaor, Caselle, C.Burroni, Castello della Gherla, Villafranca. Km. 23 circa di cui 4 su strada asfaltata. •-> La valle del Mincio

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Borghetto, il Mincio, Prandina, Fontanello, Maiella Monti, Pratovecchio, Monte Salionze, argine destro, Borghetto, argine destro, Pozzolo, argine sinistro, Borghetto. Km. 32 circa di cui 5,5 su strada asfaltata. ITINERARI A PIEDI •-> Sentiero "CaminaCustoza" Si snoda per 8 km. Circa nella zona collinare a nord- ovest di Custoza. •-> Sentiero "Tamburino Sardo" Di facile percorribiltà si estende per circa 3 km. In parte in piano e in parte sul pendio lungo il crinale del Monte Croce a 152 m. di quota, ove è visibile un vasto panorama sulla pianura. Fonte: Itinerari ideati da AMICI della BICICLETTA - Verona

2.9.3 Sistema della mobilità Lo sviluppo delle attività economiche ha comportato una crescita notevole della circolazione dei mezzi di trasporto di persone e merci. Se da un lato questa crescita è stata necessaria per rispondere alla crescente domanda di mobilità, dall’altro lato ha comportato un peggioramento delle condizioni ambientali della zona, a causa dell’immissione in aria dei gas di scarico, del rumore provocato dal traffico, e dall’aumento dell’incidentalità. Sul territorio del Comune di Sona sono presenti numerose infrastrutture viarie di portata nazionale e regionale:  L’autostrada A4 attraversa il Comune di Sona in direzione ovest-est per una lunghezza di 12,3 chilometri interessando principalmente la frazione di San Giorgio in Salici. Sul territorio del Comune di Sona non vi sono caselli autostradali; per accedere alla A4 il casello più vicino è quello di Sommacampagna;  L’autostrada A22 invece segna parte del confine nord-orientale del comune per una lunghezza di 2,4 chilometri. Il casello di Verona Nord è quello più vicino per accedere alla A22;  La S.S. n.11 si sviluppa da est ad ovest del territorio comunale lasciando a sud il centro di Sona, la frazione di San Giorgio e di Lugagnano ed a nord la frazione di Palazzolo;  la S.P. n.26 che si sviluppa da sud a nord del territorio comunale unendo il centro di Sommacampagna (ed il relativo casello autostradale) con la statale 11, e da una fitta rete secondaria e terziaria che si dirama su tutto il territorio.

La rete stradale del Comune si divide in un sistema atto ad assicurare la viabilità primaria, costituita da due assi principali di collegamento, la S.S. n°11 e la S.P. n° 26, e

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da una fitta rete di infrastrutture secondarie, costituita dalle strade comunali e dalla S.P. n° 54/A della Bissona. La strada statale percorre il territorio comunale per 4,7 km in direzione est-ovest. Essa rappresenta un importante via di comunicazione sia con i paesi limitrofi sia con la città di Verona. La statale rappresenta anche un importante nodo economico; ne sono testimonianza infatti gli stabilimenti e le attività commerciali presenti lungo questa arteria. La strada provinciale n.26 attraversa il Comune in direzione Nord-Sud, prendendo il nome di via Molinara, intersecandosi pertanto con la statale, alla quale è collegata mediante uno svicolo. Via Molinara, lunga 1,7 chilometri, rappresenta un importante via di comunicazione: essa, oltre ad unire il Comune di Sommacampagna con Bussolengo, permette di raggiungere il casello autostradale di Sommacampagna e il Centro Commerciale la Grande Mela. La provinciale della Bissona percorre il territorio comunale per una lunghezza di 2,8 km, passando per le vie Fusara, Giarola, Marconi e Molinara. Un altro punto nevralgico per quel che riguarda il carico del traffico è rappresentato dall’incrocio localizzato nella frazione di Lugagnago,dove la forte espansione industriale e commerciale degli ultimi anni ha determinato un consistente aumento dei veicoli circolanti. Nella tabella seguente si mostrano le distanze chilometriche tra le principali località raggiungibili con strade percorribili da autovetture.

SONA LUGAGNANO PALAZZOLO S. GIORGIO IN casello STAZIONE F.S. di km 2.00 km 4.50 km 5.00 kmSALICI 5.50 SONA – SOMMACAMPAGNA casello autostradale VERONA NORD Km 7.00 km 2.00 km 5.00 km 10.00 (autostrada del Brennero) accesso SS.11

casello autostradale di Km 5.00 km 6.00 km 13.00 km 10.00 SOMMACAMPAGNA (autostrada di Brescia-Verona-Vicenza- Padova)

Ospedale più vicino: km 7.00 km 6.00 Km 4.00 km 10.00 ORLANDI di BUSSOLENGO

Aeroporto più vicino: Km 10.00 km 8.00 Km 13.00 Km 11.00 “Catullo” VILLAFRANCA porto più vicino: Km 125.00 km 120.00 km 128.00 km 130.00 Porto di VENEZIA Lugagnano Km 5.00

Palazzolo Km 3.00

San Giorgio in Salici Km 5.00

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Fonte: Viamichelin

Il territorio comunale è interessato dal passaggio dei tracciati della TAV, secondo il progetto approvato, il cui tracciato lambisce il centro abitato di San Giorgio in Salici; il sistema delle Tangenziali Venete in progetto interessano principalmente il territorio di Sommacampagna, ma il tracciato corre lungo il confine comunale.

2.9.3.1 DATI SUL PARCO VEICOLARE E TRAFFICO STRADALE Il presente paragrafo presenta i dati relativi ai volumi di traffico presenti sul territorio di Sona o nelle immediate vicinanze dello stesso, dovuti sia alle infrastrutture autostradali, che dovute alle altre vie di comunicazione.

Veicoli immatricolati

Si riportano in forma sintetica i dati relativi al flusso di traffico totale nel Comune di Sona per gli anni dal 2004 al 2011.

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Fonte: Dati ACI parco veicolare nel comune al 31 dicembre per ciascun anno in base alle registrazioni nel PRA: numero automobili, moto, autobus, autocarri, rimorchi, trattori, veicoli commerciali e speciali. Numero auto per mille abitanti

2.9.3.2 FERROVIA Il Comune di Sona è posto lungo un’importante arteria ferroviaria, la Milano – Venezia i cui binari percorrono il territorio comunale per una lunghezza di 11,3 chilometri. La stazione F.S. di Sona – Sommacampagna., esistente e presidiata 24 ore su 24 per la regolazione del traffico in ingresso a Verona, non effettua però alcun servizio passeggeri da circa una decina d’anni, a causa della soppressione della fermata. Il territorio comunale risulta pertanto solo interessato dall’attraversamento di convogli. La linea Milano – Venezia è interessata alla modernizzazione e al potenziamento della rete, con il raddoppio dei binari, che passeranno da due a quattro. Su questa linea si attesta l’attività di Corbaz sul territorio di Sona che costituisce un polo di scambio intermodale di cui va valutato lo sviluppo. Il territorio è inoltre interessato dal passaggio della linea Alta Velocità ed Alta Capacità.

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2.9.3.3 PERCORSI CICLOPEDONALI Il Comune è interessato dal passaggio di numerosi percorsi ciclo - pedonali, sia su strade asfaltate che bianche.

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Localizzazione percorsi ciclo-pedonali dalla tavola di PAT del Comune di Sona

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2.9.4 Rifiuti Per questa matrice si sono presi a riferimento i dati ARPAV aggiornati ed inoltre i dati del Rapporto ARPAV 2010, Regione del Veneto – Direzione Tutela Ambiente – Anno 2010, Regione del Veneto – Direzione Urbanistica e Paesaggio – Anno 2012. Di seguito si riporta l’elenco degli indicatori forniti dall’ARPAV e oggetto di approfondimento, con indicazione della copertura temporale. Al gennaio 2015 risultano aggiornati i seguenti dati:

Produzione di rifiuti

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Produzione di rifiuti speciali dal 1/1/2002 al La produzione di rifiuti 31/10/2013 tonnellate/anno 31/12/2011 speciali è variata negli anni? Produzione di rifiuti urbani tonnellate/anno, dal 1/1/1997 al La produzione di rifiuti 31/7/2014 kg/ab*anno, 31/12/2013 urbani è variata negli kg/ab*giorno anni?

Gestione dei rifiuti

Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Quantità di rifiuti urbani raccolti in modo differenziato dal 1/1/1997 al tonnellate, percentuale 31/7/2014 Sono stati raggiunti gli 31/12/2013 (%) obiettivi sulla raccolta differenziata? Sistemi di raccolta dei rifiuti urbani numero, percentuale dal 1/1/1999 al Quanto incidono i sistemi 31/7/2014 (%), pro capite 31/12/2013 di raccolta sulla gestione (kg/ab*anno) dei rifiuti urbani? La gestione dei rifiuti urbani dal 1/1/2001 al tonnellate, percentuale Come vengono recuperati 31/7/2014 31/12/2013 (%) e smaltiti i rifiuti urbani nel Veneto? Gestione dei rifiuti dal 1/1/2002 al 31/10/2013 tonnellate/anno speciali 31/12/2011

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Data ultimo Copertura Stato Tren Indicatore Unità di misura aggiornamento temporale attuale d Come vengono recuperati e smaltiti i rifiuti speciali ?

Tra gli indicatori sopra elencati si sono scelti quelli più significativi per l’area oggetto d’esame: ▪ Produzione di rifiuti urbani; ▪ Raccolta differenziata; ▪ Monitoraggio consumi per l’illuminazione pubblica.

La produzione totale di rifiuti urbani nel 2013 nel Veneto è rimasta pressoché costante rispetto al 2012 (-0,04%) corrispondendo a 2.212.686 tonnellate, mentre il pro-capite di 449 kg/ab (1,23 kg/ab*giorno) è aumentato dello 0,5%. Dal confronto del dato di produzione pro-capite del Veneto con quello medio nazionale, emerge una situazione nel complesso positiva poiché il Veneto si colloca ampiamente al di sotto del valore nazionale.

Produzione di rifiuto urbano pro-capite (kg/ab*anno) suddiviso in differenziato e residuo nelle province del Veneto. Anno 2013

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A livello provinciale la produzione pro-capite oscilla tra il valore minimo della provincia di Treviso (355 kg/ ab) e quello massimo della provincia di Venezia (562 kg/ab). Come si può notare nel grafico seguente la raccolta differenziata nella Provincia di Verona nel 2013 risulta pari al 65,2%.

Dati Arpav 2013

Secondo i dati Arpav la quantità totale di rifiuto prodotto in Provincia di Verona nel 2013 è stata di 435,133 tonnellate in totale mentre il valore pro capire risulta essere pari a 472 kg/ab*a.

Produzione di rifiuto urbano pro-capite (kg/ab*anno) suddiviso in differenziato e residuo nelle province del Veneto. Anno 2013. Fonte Arpav 2013

Il Comune di Sona ha una percentuale di raccolta differenziata molto elevata e pari al 67.5% % e una produzione procapite di circa 448 Kg/ab/anno secondo i dati ARPAV 2013.

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Pertanto la raccolta differenziata è maggiore rispetto al dato medio provinciale ed inoltre la produzione procapite è inferiore rispetto alla provincia.

Distribuzione dei comuni in base agli obiettivi di raccolta differenziata raggiunti. Anno 2013. Fonte Arpav. Osservatori Regionale rifiuti

Rifiuti anno 2013 Comune di Sona

IMBALLAGGI Popolazione CARTA E FORSU (kg) VERDE (kg) VETRO (kg) PLASTIC METALLICI MULTIMATERI (n°) CARTONE (kg) A (kg) (kg) ALE (kg)

17.613 1.175.120 1.270.800 606.410 1.284.570 26.380 --- 425.230

ALTRO RIFIUTI RACCOLTA RIFIUTO RIFIUTO UTENZE RAEE RECUPERABILE PARTICOLARI DIFFERENZIATA RESIDUO TOTALE % RD COMP. (kg) (kg) (kg) (kg) (kg) (kg) DOM. (n°)

59.179 455.810 25.586 5.329.085 2.567.585 7.896.670 67,5 1.056

Inerti e rifiuti da costruz/demoliz Qta Procapite Frazione Metodo Categoria CER annua (Kg/ab.anno merceologica raccolta (Kg) )

Inerti e rifiuti da Inerti e rifiuti da 170107 Ecocentro 471.500 26,77 costruz/demoliz costruz/demoliz

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Raccolte differenziate Qta Procapite Frazione Metodo Categoria CER annua (Kg/ab.anno merceologica raccolta (Kg) )

ALTRO Legno 200138 Ecocentro 388.470 22,06 RECUPERABILE

ALTRO Pneumatici fuori uso 160103 Ecocentro 1.780 0,10 RECUPERABILE

ALTRO Metalli 200140 Ecocentro 56.480 3,21 RECUPERABILE

ALTRO Stracci e indumenti smessi 200110 Ecocentro 9.080 0,52 RECUPERABILE

Domiciliare CARTA E CARTONE Carta e cartone 200101 990.990 56,26 Ecocentro

CARTA E CARTONE Carta e cartone 150101 Ecocentro 293.580 16,67

FORSU Organico 200108 Domiciliare 1.175.120 66,72

Domiciliare MULTIMATERIALE Raccolta multimateriale 150106 425.230 24,14 Ecocentro

PLASTICA Plastica 200139 Ecocentro 26.380 1,50

RAEE Raee 200136 Ecocentro 26.860 1,53

RAEE Raee 200121 Ecocentro 739 0,04

RAEE Raee 200123 Ecocentro 12.970 0,74

RAEE Raee 200135 Ecocentro 18.610 1,06

RESIDUO Ingombranti 200307 Ecocentro 125.460 7,12

RIFIUTI PARTICOLARI Accumulatori per auto 200133 Ecocentro 2.505 0,14

RIFIUTI PARTICOLARI Pile e batterie 200133 Ecocentro 2.532 0,14

RIFIUTI PARTICOLARI Farmaci e medicinali 200132 Ecocentro 1.379 0,08

RIFIUTI PARTICOLARI Rifiuti particolari 200128 Ecocentro 3.303 0,19

RIFIUTI PARTICOLARI Rifiuti particolari 200127 Ecocentro 3.875 0,22

RIFIUTI PARTICOLARI Oli e grassi vegetali 200125 Ecocentro 5.310 0,30

RIFIUTI PARTICOLARI Rifiuti particolari 160504 Altro 80 0,00

RIFIUTI PARTICOLARI Cartucce e toner per stampa 160216 Ecocentro 615 0,03

Prodotti e relativi contenitori etichettati "t" e/o RIFIUTI PARTICOLARI 150110 Ecocentro 2.427 0,14 "f"

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RIFIUTI PARTICOLARI Oli, filtri e grassi minerali 200126 Ecocentro 3.560 0,20

VERDE Verde 200201 Ecocentro 1.270.800 72,15

VETRO Vetro 150107 Stradale Ecocentro 606.410 34,43

Rifiuti non differenziati Frazione Metodo Qta annua Procapite Categoria CER merceologica raccolta (Kg) (Kg/ab.anno)

RESIDUO Cimiteriali 200203 Altro 2.825 0,16

RESIDUO Rifiuti urbani non differenziati 200301 Domiciliare 2.113.550 120,00

RESIDUO Spazzamento strade 200303 325.750 18,49

Abitanti 17.613 n°

Utenze domestiche 6.660 n°

Utenze non domestiche 1.028 n°

FORSU 1.175.120 Kg

Verde 1.270.800 Kg

Vetro 606.410 Kg

Carta e cartone 1.284.570 Kg

Plastica 26.380 Kg

Imballaggi metallici Kg

Multimateriale 425.230 Kg

RAEE 59.179 Kg

Altro recuperabile 455.810 Kg

Rifiuti particolari 25.586 Kg

Raccolta differenziata 5.329.085 Kg

Residuo 2.567.585 Kg

Rifiuto totale 7.896.670 Kg

%RD 67,49 %

Inerti e rifiuti da costruz/demoliz 471.500 Kg

Utenze comp 1.056 n°

Fonte: Dati ARPAV 2013

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Nel territorio di Sona sono presenti 3 piazzole ecologiche: a Sona, in via San Quirico, a Lugagnano in via della Concordia e a Palazzolo in via Cavecchie. Ad esclusione di quella di Lugagnano, gli altri due ecocentri sono piuttosto piccoli, tanto che a Palazzolo non è possibile conferire rifiuti ingombranti, beni durevoli e gli inerti. Sarebbe necessario realizzare un nuovo e più ampio Centro di Raccolta, baricentrico rispetto a Sona, Palazzolo di Sona e San Giorgio in Salici, per un totale di circa 8-9000 abitanti, dimensionato per servire circa la metà dei residenti nel Comune. Gli impianti di gestione dei rifiuti sono invece i seguenti elencati in tabella.

Impianti di gestione dei rifiuti Comune: SONA

Indirizzo Impianto Tipologia Regime

Selezione e recupero - Autorizzazione - Procedura Via Veneto 19 BRAZZAROLA MARIO Stoccaggio ordinaria

Autorizzazione - Procedura Via Morsara CO.BIT SRL Selezione e recupero ordinaria

Localita'' Ca'' Di Discarica per rifiuti non Autorizzazione Integrata ROTAMFER SPA Capri pericolosi Ambientale

Via Dell''artigianato UNI TECH SOCIETA'' A Iscrizione - Procedura Recupero materia 17 RESPONSABILITA'' LIMITATA semplificata

Iscrizione - Procedura Via Molinara 7 VENETA RECUPERI AMBIENTE S.R.L Recupero materia semplificata

Autorizzazione Integrata Via Molinara VENETA RECUPERI AMBIENTE S.R.L Trattamenti chimico fisici Ambientale

2.9.5 Energia La Regione del Veneto con l.r.n.25/2000 ha disciplinato il Piano Energetico Regionale che non è ancora stato adottato. In assenza di linee di indirizzo statale, la pianificazione energetica regionale ha assunto come riferimento le indicazioni operative elaborate dalla U.E. Il bilancio energetico regionale dimostra la pesante dipendenza del sistema energetico da fonti fossili di importazione. A partire dal 2002 la produzione di energia elettrica non è stata più in grado di soddisfare la richiesta e già nel 2007 il Veneto ha manifestato un deficit di produzione del 45,6% rispetto al consumo elettrico regionale. Per quanto riguarda le fonti di energia rinnovabile in Veneto esistono cinque impianti eolici e circa 70 impianti a biomasse, mentre si è manifestato un vero e proprio boom degli impianti fotovoltaici a seguito degli incentivi statali promossi. Nel 2010 si è registrato un incremento della potenza installata di oltre il 300% rispetto all’anno precedente; ciò significa che nel 2009 gli impianti fotovoltaici erano 6.860 con una potenza media di 11,4 KW, mentre nel 2010 erano già 20.332 con una potenza media di 16,2 KW.

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2.9.5.1 CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA Il consumo di energia elettrica è valutato attraverso i dati fornit dal distributore locale. Il Comune di Sona nell’anno 2004 ha fatto fronte ad un consumo di energia elettrica pari a circa 80 GWh, richiesta che è aumentata di anno in anno e che si attestava per l’anno 1998 attorno ai 67 GWh. I dati forniti da ARPA Veneto mostrano un consumo pro capite annuo comunale di 5108,2 kWh ed un consumo a livello provinciale di 6330,4 kWh. Lo scostamento del -24% rispetto alla media provinciale è dovuto alla scarsa presenza di grosse industrie che richiedono grossi apporti energetici. Considerando questo, il dato risulta abbastanza elevato.

2.9.5.2 CONSUMI GAS Si allegano di seguito i dati relativi ai Mc di Gas distribuito per i clienti del Comune relativamente all’anno 2012 e all’anno 2013. Localizzazione gasdotti dalla tavola di PAT del Comune di Sona

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3. CONCLUSIONI SULLO STATO DELL’AMBIENTE

In sintesi si riporta qui di seguito la valutazione sullo stato dell’ambiente:

3.1 Aria

Il territorio del Comune di Sona rientra tra i Comuni con Densità emissiva di PM10 tra le 100 e le 200 tonn/anno. La particolare posizione geografica del territorio comunale, la presenza di due arterie autostradali (A4 MI-VE e A22 Modena-Brennero), della S.R. 11, la vicinanza al centro urbano di Verona, la presenza di alcune attività locali di notevoli dimensioni e i carichi di traffico attratti dai parchi del Garda e dai centri commerciali ubicati a nord di Lugagnano, fanno sì che il territorio sia sottoposto a continue pressioni che incidono sulla qualità dell’aria. Nella stazione più vicina, Verona-Cason, i monitoraggi sulla qualità dell’aria segnalano per le polveri sottili, PM10, livelli di concentrazione al di sopra dei limiti normativi, dovuti principalmente alla rete stradale molto sviluppata sia all’interno dell’area comunale che nelle immediate vicinanze ad essa; si sono infatti riscontrati 62 superamenti del valore limite giornaliero di PM10 di 50 μg/m3. Anche per l’ozono i valori sono superiori ai limite di legge. Ulteriore elemento di attenzione ambientale è rappresentato dalla presenza di alcune aziende sul territorio che hanno provocato fenomeni di molestie olfattive. Riguardo alle emissioni totali comunali, i maggiori impatti nel Comune di Sona sono da ricondurre al trasporto su strada e alle attività agricole. Si evidenzia infatti un livello significativo superiore alla media provinciale per quasi tutti gli inquinanti analizzati, con particolare attenzione per N2O e di NH3 legati all’attività agricola e soprattutto le emissioni totali di NOX legate alla presenza di viabilità di livello superiore.

3.2 Clima

Dagli studi effettuati da ARPAV emerge in Veneto una tendenza alla diminuzione delle precipitazioni invernali, associata ad un aumento delle temperature in tutte le stagioni, specie nei periodi estivo e invernale. Per quanto riguarda l’area in questione si segnala una circolazione dei venti principalmente verso Ovest; la direzione prevalente nei mesi primaverili e estivi è però verso Est ed Est/Nordest, mentre in tardo autunno e inverno la direzione è verso Ovest. I venti sono di debole intensità (velocità di 0.6

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m al secondo) ed è anche per questo motivo che gli inquinanti atmosferici non si disperdono facilmente. Una delle principali forze per uno sviluppo sostenibile è rivolta a constatare l’esistenza di problemi globali e regionali causati dalle emissioni nell’atmosfera. Le connessioni tra emissioni derivanti dalla combustione, piogge acide e acidificazione dei suoli e delle acque, come pure tra clorofluorocarburi (Cfc), distruzione dello strato di ozono ed effetti sulla salute umana sono stati individuati negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta. Successivamente è stato individuato il nesso tra anidride carbonica e altri gas di serra e cambiamenti climatici. Si tratta di impatti a lungo termine e pervasivi, che costituiscono una minaccia per le generazioni future. Come per la componente ARIA, si ritiene che queste problematiche non possano essere monitorate o risolte da un singolo comune, ma debbano essere guidate da azioni politiche di carattere regionale, se non nazionale, nel caso soprattutto di comuni come Sona che in parte “subiscono” la viabilità di livello superiore.

3.3 Acqua

Il Comune di Sona è inserito nell’ambito di competenza dei Consorzio di Bonifica Veronese. Dal punto di vista idrogeologico, Sona si colloca nella fascia dell’Alta Pianura con presenza di 2 principali aree geologiche: la porzione ad ovest del territorio, caratterizzata da depositi morenici alternati a depositi infra morenici e la porzione est caratterizzata invece dalla presenza dei depositi alluvionali recenti, caratteristici dell’Alta Pianura Veronese. Il sistema delle acque sotterranee del territorio è costituito da un’unica grande falda freatica che confina a sud con la fascia delle risorgive. La vulnerabilità degli acquiferi è generalmente alta per il territorio di Sona. Non sono disponibili alcuni dati inerenti i monitoraggi effettuati per il Fiume Tione dei Monti. Le stazioni di monitoraggio della rete ARPAV si trovano molto più a valle, sul Tione e per tale motivo risultano poco significative al fine della valutazione dello stato dell’ambiente a livello locale di Sona. Tuttavia è possibile ricavare lo stato chimico per il Fiume Tione dei Monti, risultato Buono, e lo stato ecologico, risultato sufficiente; il fiume Tione a valle, all’affluenza del fosso Tioncello di Trevenzuolo (100-20), denota uno stato chimico Buono e uno stato ecologico Sufficiente. Si segnala inoltre la presenza, sulla base delle informazioni cartografiche fornite dalla Regione Veneto, del punto di scarico del Depuratore Consortile di Castelnuovo del Garda nello Scolo Fossà, affluente nel Fiume Tione dei Monti in corrispondenza del confine comunale.

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Le acque sotterranee nell’ambito di riferimento presentano uno Stato chimico Buono; le acque sotterranee e le acque destinate al consumo umano hanno una concentrazione di nitrati inferiore ai limiti di legge (50 mg/l). Il servizio idrico integrato è gestito da Acque Veronesi e comprende la gestione dell’acquedotto e della fognatura. La percentuale di popolazione allacciata alla rete acquedottistica è del 100%, mentre la rete fognaria copre tutte le frazioni principali (74% in totale). Il sistema di raccolta della fognatura nera a servizio del Comune di Sona ha un andamento Nord–Sud ed è schematizzabile in due sottoreti, la prima comprende gli abitati di Sona e San Giorgio in Salici mentre la seconda quello di Lugagnano. Entrambe le sottoreti recapitano i reflui nella fognatura di Sommacampagna. Il depuratore, anche grazie a interventi strutturali recenti, ha raggiunto una potenzialità teorica stimata in 36.000 A.E. I rapporti di prova sulle acque potabili dimostrano il rispetto dei limiti di legge per tutti i valori dei parametri sia biologici che chimici. I consumi di acqua potabile sono superiori al dato di riferimento medio regionale. Sona rientra tra le Zone vulnerabili da nitrati di origine agricola. Inoltre, si segnala la presenza di alcune attività (discarica, allevamenti, industrie) che rappresentano fonte di potenziale impatto per la risorsa acqua.

3.4 Suolo e Sottosuolo

Dal punto di vista geomorfologico quello che caratterizza il territorio di Sona sono i cordoni morenici, presenti nella porzione ovest del territorio comunale. La permeabilità dei litotipi risulta elevata per la presenza di depositi ascrivibili a litotipi a granulometria grossolana (ghiaie e ciottoli); in corrispondenza di questi il rischio di percolazione dell’azoto è da alto a molto alto. Il dato va riferito all’elevato surplus di azoto nei terreni. Il territorio di Sona è caratterizzato da un elevato tasso di urbanizzazione (oltre 18% circa della superficie comunale); il tessuto residenziale si concentra principalmente presso il capoluogo, a Sona, e presso la frazione di Lugagnano e Palazzolo; inoltre, la situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che le aree produttive si distribuiscono in modo frammentato sul territorio. A Sona il carbonio organico è in quasi tutto il territorio minore di 40 t/ha. L’indicatore stock di carbonio organico, infatti, nel calcolo prende in considerazione le superfici di non suolo (urbano, roccia e detriti), dando un valore medio per l’intera superficie di suolo e di non suolo. Il trend futuro dell’indicatore è principalmente legato al consumo di suolo, che attualmente è la principale minaccia per la sua diminuzione.

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Nel Comune di Sona è presente una cava esaurita che è stata in seguito destinata a discarica per rifiuti non pericolosi. Riguardo le fragilità a carattere idrogeologico, a Sona non sono indicati fenomeni di potenziale rischio Idrogeologico e non sono stati registrati fenomeni franosi né aree potenzialmente interessate da fenomeni franosi. Il Piano Stralcio dell’Assetto del Territorio del Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco indica alcune aree caratterizzate da pericolosità idraulica che rientrano nel territorio comunale di Sona. Sono presenti sul territorio di Sona aree caratterizzate da depressioni topografiche sul cui fondo si è sedimentato materiale fine di natura argillo- limosa o torbosa, con conseguente difficoltà di deflusso e di smaltimento delle acque meteoriche.

3.5 Flora, Fauna, Biodiversità

Nel Comune di Sona non sono presenti riserve naturali, parchi, aree umide ai sensi dell’art.30 NdA del PTRC. Nel P.A.Q.E. per parte del territorio del Comune di Sona viene inserito nell’ “Ambito di tutela del Tione” e conseguentemente normato. Inoltre, viene segnala la presenza di un’area naturale minore denominata “Bosco di Santa Lucia e Ansa del Tione”, un ambiente tipico dell'anfiteatro morenico del Garda, racchiuso in un’ansa che il fiume Tione forma girando attorno al Monte Cornone. Nel territorio del sono presenti numerose aree umide spesso molto limitate in estensione e localizzate per lo più in depressioni di tipo palustre. Sono molte le siepi e i filari che caratterizzano il territorio collinare di Sona. Il territorio di Sona non è interessato da siti inclusi nel sistema NATURA 2000. Tali ambiti si localizzano ad una distanza di oltre 1 Km e precisamente: distanza di 1.800 m rispetto al sito IT3210043- Fiume Adige tra Brentino vse e Verona ovest. Nella carta del valore ecologico si evidenzia che a Sona, il valore ecologico è “molto basso”; sono presenti le grandi superfici a seminativo intensivo e continuo, intervallate dai centri abitati e capoluoghi di provincia e le grandi infrastrutture. La spiccata frammentazione di “aree source” ecologiche, dovuta alle infrastrutture della viabilità e a cui si sommano quelle insediative e produttive esistenti, è fortemente indotta anche dall’utilizzo agricolo di gran parte del territorio non urbanizzato. Le aree naturali e di interesse biologico- conservazionistico, sono frammentate con limitata possibilità di scambi o di interazioni assumendo in modo sempre più accentuato le caratteristiche di “isole” immerse in un contesto fortemente antropizzato e modificato. La rete ecologica del comune di Sona è incentrata sulla presenza di alcuni lembi marginali a vegetazione boschiva, nella parte occidentale e meridionale del territorio comunale. Tali

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ambiti sono caratterizzati da una agricoltura a ridotto impatto antropico con presenza di alcune formazioni seminaturali a carattere arboreo-arbustivo, seppure marginali e sporadiche, tali da poter essere strutturate come aree di connessione naturalistica. Formazioni forestali di consistenza maggiore, seppure isolate all’interno del contesto comunale, sono identificate come isole ad elevata naturalità (stepping stone), nella parte centrale del territorio di Sona.

3.6 Paesaggio

Il territorio di Sona è a cavallo tra il territorio dell’alta pianura veronese e l’entroterra morenico della riviera del Garda. L’abitato di Lugagnano appartiene all’area metropolitana afferente la città di Verona, da essa ormai legata da un continuum edificato senza soluzione di continuità. L’espansione urbana ha fortemente compromesso il paesaggio rurale – ormai poco distinguibile dall’ambiente urbano e soggetto a fenomeni di dispersione e di inserimento di destinazioni d’uso improprie che ne snaturano l’identità. La parte occidentale del territorio comunale invece appartiene all’entroterra morenico compreso tra Sona, Sommacampagna ed Affi. L’area è caratterizzata da superfici modali e terrazzi della piana proglaciale, prospiciente l’apparato gardesano e delle piane intermoreniche. Alternati a questi si trovano cordoni morenici da moderatamente a ben rilevati, costituiti da depositi glaciali, di contatto e fluvioglaciali. L’alveo attuale del Tione è formati da suoli sabbiosi e ghiaiosi, ribassati rispetto alle superfici più antiche, con tracce di canali intrecciati e meandri, subpianeggianti. L’ambito mostra buone potenzialità e possibilità di valorizzazione paesistico- ambientale: ad esempio il Bosco di S. Lucia e l’ansa Tione, dove le colture si alternano a boschetti, siepi e piccolezone umide. A livello storico ambientale in questa parte di entroterra gardesana si nota una vocazione più agricola degli insediamenti (corti rurali). Anche i paesaggio mantiene alcuni segni del lavoro agricolo dell’uomo (ad esempio nei terrazzamenti). Sul territorio di Sona è presente un vincolo paesaggistico che interessa quasi metà del territorio.

3.7 Beni Architettonici, Archeologici e Storico-culturali

La presenza nella zona di manufatti particolarmente interessanti dal punto di vista architettonico e storico forma un insieme di valori espressivi fusi insieme a costituire complessi di cose immobili aventi valore estetico e tradizionale. Non mancano edifici religiosi con una certa valenza storica e testimonianze di antichi insediamenti umani di

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epoca Preistorica, né resti della civiltà industriale. Nella tavola del PTCP del Sistema Insediativo e Infrastrutturale vengono individuate le Ville Venete e gli edifici di pregio architettonico, i loro contesti figurativi e le pertinenze scoperte da tutelare.

3.8 Salute Umana

Il territorio di Sona ha livelli di brillanza compresi tra il 300 e il 900% ed è catalogato tra le zone di protezione definite dalla Regione Veneto per la protezione di osservatori astronomici esistenti (pubblici o privati). Il territorio del Comune di Sona non è a rischio Radon. Sono presenti numerose linee di elettrodotti da 132 e 220KV e n. 20 stazioni radio base. L’intero territorio del PAT è classificato “Zona sismica 3” cioè ha un grado di sismicità medio-bassa. Sona è dotato dl Piano di Classificazione Acustica, adottato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 111 del 29.11.2004. Il territorio è caratterizzato emissioni rumore elevate e derivanti soprattutto dall’intenso traffico veicolare sulle infrastrutture di livello sovra comunale rappresentate da Autostrada A4, Autostrada A22, Ferrovia Milano Venezia e dalla Strada Regionale “Padana Superiore” n°11. La Strada Provinciale “Morenica” n°26, non presenta particolari criticità. Dall’elevato traffico veicolare derivano anche le consistenti emissioni di inquinanti in atmosfera che caratterizzano fortemente il territorio del Comune. La situazione di criticità appena descritta potrebbe subire ulteriori peggioramenti in luce della realizzazione del Progetto della TAV che coinvolge appunto anche il territorio di Sona.

3.9 Economia e Società

Il Comune di Sona nel 2013 ha registrato 17.680 abitanti (17.613 iscritti in anagrafe) e una densità abitativa pari a circa 430 ab/km2; le famiglie sono pari a 7.166 e gli stranieri 1.644. Il saldo naturale è positivo così come risulta positivo il saldo migratorio. La popolazione, così come i nuclei familiari, è concentrata nella frazione di Lugagnano; il resto della popolazione si distribuisce in modo abbastanza uniforme fra il capoluogo e le altre frazioni. L’andamento demografico è caratterizzato da una crescita costante della popolazione.

L’indice di dipendenza mostra una dipendenza della classe non economicamente autonoma dalla classe autonoma. L’indice di struttura della popolazione attiva rileva una struttura della popolazione tendenzialmente anziana. La presenza maggiore della popolazione si distribuisce nelle classi con età superiore ai 40 anni rispetto a quelle più giovani. Sotto il profilo economico: una situazione di incremento delle possibilità di occupazione per i giovani è confermata dall’indice di ricambio, evidenziando, un

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maggior numero di persone che escono dal mercato del lavoro rispetto a quelli che vi entrano. Sotto il profilo economico nel comune di Sona il settore del commercio riveste un’importanza strategica: le imprese in questo comparto rappresentano circa il 21% delle imprese attive totali. Il secondo comparto come numero di imprese sono le costruzioni e per terzo l’agricoltura. Sono molto numerose anche le imprese nel settore dei servizi e delle attività manifatturiere. Dai dati a disposizione non sono presenti attività industriali a rischio di incidente rilevante (Direttiva Comunitaria 96/82/CE- Seveso II-recepita con D. Lgs. 334/99). Sono tuttavia presenti sul territorio alcune attività produttive che potrebbero essere fonte i potenziali disturbi ai cittadini residenti nelle vicinanze degli stabilimenti, legati principalmente all’emissione di odori o di rumori. L’agricoltura riveste ancora un ruolo importante nell’economia locale. Più del 70% del territorio comunale rappresenta Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e le colture più diffuse sono seminativi irrigui, frutteti e vigneti. Le coltivazioni legnose agrarie rivestono maggior importanza, soprattutto per quel che riguarda la coltivazione della vite che rappresenta la maggioranza della SAU e che denota produzioni di vini D.O.C. e D.O.C.G. Minore è la presenza di coltivazioni di pesche e olivi. Questi frutti della terra trovano nel territorio produzioni di pregio quali il vino DOCG Bardolino Superiore, il vino DOC Bianco di Custoza e la IGP Pesca di Verona. Negli studi agronomici effettuati sono stati rilevate nel 2013 n. 35 aziende con allevamento intensivo. Il comune conta 78 imprese (2013) nel settore “Alberghi e ristorazione”, pari a circa il 4,4% delle imprese totali; il numero di addetti al settore “Alberghi e ristorazione”, nel Censimento del 2011, era pari a 303. Le strutture ricettive consistono in hotel, agriturismi e bed & breakfast. Il territorio di Sona, trovandosi nei pressi della sponda sud orientale del lago di Garda e nelle vicinanze dei numerosi parchi divertimento presenti in zona, ha una localizzazione che ha permesso di sviluppare una certa attività turistica. Il Comune è interessato inoltre dal passaggio di numerosi percorsi ciclo - pedonali, sia su strade asfaltate che bianche.

3.10 Beni Materiali e risorse

Il Comune di Sona ha una percentuale di raccolta differenziata del 67,5%. I rifiuti procapite ammontano a 448Kg/anno/abitante, dato inferiore alla media provinciale. Presso Sona non sono presenti impianti significativi di produzione di energia rinnovabile.

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4. SINTESI DELLE CRITICITÀ PRESENTI SUL TERRITORIO IN ESAME

Le presenti criticità derivanti dalla analisi condotta aggiornano le analisi condotte in sede di primo rapporto Ambientale. Le stesse troveranno poi ulteriore approfondimento nella valutazione quantitativa nel capitolo 1.11 “individuazione delle principali criticità”, sezione 3 del Rapporto Ambientale, in seguito ad approfondimenti con specifici indicatori quantitativi

Criticità rilevate/approfondite in sede di Rapporto n. Componenti ambientali Ambientale Superamento dei valori limite di legge di polveri sottili e di ozono; la qualità dell’aria è influenzata dalla presenza di Qualità dell’aria 1 infrastrutture di livello sovracomunale che causano ARIA concentrazioni elevate di inquinanti atmosferici. Densità emissive significative di N2O e di NH3 legati Emissioni all’attività agricola e emissioni totali di NOX legate alla 2 presenza di infrastrutture di livello sovracomunale. Qualità delle acque Vulnerabilità degli acquiferi medio/alta. 3 ACQUA sotterranee Rete idrica e Discreto sviluppo della fognatura e significativi consumi idrici 4 fognaria procapite. Elevato tasso di urbanizzazione. Uso del suolo 5 Frammentazione delle aree produttive. Sul territorio è presente una cava esaurita presso Cà Capri e Cave/Discariche 6 trasformata in discarica. SUOLO E

SOTTOSUOLO Fattori di rischio Presenza di aree a pericolosità idraulica lungo il Tione geologico e 7 Presenza di ambiti a deflusso difficoltoso. idrogeologico

Frammentazione delle aree “naturali e seminaturali” FLORA, FAUMA, Presenza di aree all’interno di un contesto spiccatamente antropizzato con 8 BIODIVERSITA’ naturali presenza di colture di pregio. Radiazioni Numerose linee di elettrodotti da 132 e 220 kV che 9 ionizzanti e non comportano rischi di esposizioni alla popolazione residente ionizzanti Presenza di 20 stazioni radiobase, anche a ridosso 10 dell’edificato SALUTE UMANA Elevate emissioni rumorose legate alle infrastrutture, Rumore 11 soprattutto quelle a scala sovracomunale Inquinamento Il territorio di Sona ha livelli di brillanza compresi tra il 300 e 12 luminoso il 900%. Popolazione in costante crescita con relative problematiche POPOLAZIONE Demografia 13 sul consumo delle risorse Elevato traffico veicolare, anche di attraversamento dei SISTEMA centro urbani SOCIO Viabilità 14 Presenza di infrastrutture estese di portata nazionale e ECONOMICO regionale esistenti e di progetto (in progetto la TAV). BENI Mancanza di iniziative strutturate per la produzione di energia Energia 15 MATERIALI rinnovabile

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