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Vicenza GRANDE PALESTRA A CIELO APERTO

PROGETTO HEPNESS: BENEFICI PER

✴ Appartenenza ad una rete di città accomunate dalla sensibilizzazione per lo sport e l'attività fisica.

✴ Mappatura dei luoghi, convenzionali e non, per lo svolgimento di attività fisica gratuita da parte di cittadini e turisti.

✴ Realizzazione di un percorso integrato naturalistico/culturale segnalato con pannelli informativi, correlati allo svolgimento di attività fisica.

✴ Organizzazione di eventi ed iniziative per la promozione dell’attività fisica.

“il paesaggio rappresenta una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale dell’Europa, contribuendo così COMUNE DI VICENZA - UFFICIO SPORT al benessere e alla soddisfazione degli esseri umani e al Levà degli Angeli 11, 36100 Vicenza consolidamento dell’identità europea” 0444 222148 / 0444.222144 - [email protected] (Convenzione Europea del Paesaggio) Panorami culturali: itinerario di 8 km tra monumenti, piazze, ponti, ville e santuari

Piazza Castello Qui sorgeva il castello eretto dagli Scaligeri, divenuti signori di Vicenza (1317-1388). In questa circostanza la casa-torr e dei Maltraversi f u trasformata nel poderoso torrione attuale. Nel lato meridionale della piazza si innalzano i due intercolumni del palazzo Porto Breganze: la progettazione dell’edificio è ormai concordemente attribuita al Palladio. Alla sinistra del palazzo Porto Breganze sorge il palazzetto da Porto Sesso, probabile opera dell’acerbo Cinquecento (ca. 1507-1508) dovuta alla bottega di Tommaso da Lugano. Sul lato orientale della piazza domina palazzo Piovini (1656-1658) comunemente attribuito ad Antonio Pizzocaro, severo architetto di formazione scamozziana. Nel lato settentrionale della piazza i l monumento a Giuseppe Garibaldi Ph. Cristina Rigoni (Ettore Ferrari, 1887).

“Conoscere Palladio, la Basilica, la Loggia del Capitanio e gli altri attraverso gli studi è una conoscenza imperfetta. Bisogna vederlo a Vicenza.“ (Guido Piovene) Panorami culturali: itinerario di 8 km tra monumenti, piazze, ponti, ville e santuari

Piazza Castello Qui sorgeva il castello eretto dagli Scaligeri, divenuti signori di Vicenza (1317-1388). In questa circostanza la casa-torr e dei Maltraversi f u trasformata nel poderoso torrione attuale. Nel lato meridionale della piazza si innalzano i due intercolumni del palazzo Porto Breganze: la progettazione dell’edificio è ormai concordemente attribuita al Palladio. Alla sinistra del palazzo Porto Breganze sorge il palazzetto da Porto Sesso, probabile opera dell’acerbo Cinquecento (ca. 1507-1508) dovuta alla bottega di Tommaso da Lugano. Sul lato orientale della piazza domina palazzo Piovini (1656-1658) comunemente attribuito ad Antonio Pizzocaro, severo architetto di formazione scamozziana. Nel lato settentrionale della piazza i l monumento a Giuseppe Garibaldi Ph. Cristina Rigoni (Ettore Ferrari, 1887).

“Conoscere Palladio, la Basilica, la Loggia del Capitanio e gli altri attraverso gli studi è una conoscenza imperfetta. Bisogna vederlo a Vicenza.“ (Guido Piovene) Ph. Cristina Rigoni

A - Piazza Duomo del Duomo) (1596-1599), ragionevolmente C - Piazza dei Signori Montegallo per assolvere a quelle funzioni di La Catterale dedicata a Santa Maria attribuito a Giambattista Albanese. Il lato Fin dagli inizi della vita comunale fu il cuore credito cui erano dediti gli ebrei prima della Annunziata nelle sue attuali strutture è un orientale è occupato dal palazzo delle dell’attività cittadina. Qui politica, giustizia, cacciata del 1485. Al centro della facciata edificio essenzialmente gotico, ma risultante Opere Sociali della Diocesi; l’edificio, commercio si esercitarono nei secoli per del Monte di Pietà è innestata la loggia della da una lunga serie di costruzioni e progettato da Giacomo Fontana, risale al ininterr otta tradizione. Nel lato a chiesa di S. Vincenzo (1614-1617). Il lato integrazioni. L’attuale mole architettonica primo Ottocento e sorge sul luogo dell’antico mezzogiorno domina la Basilica (logge di breve della piazza dei Signori volto a oriente risale al XIV secolo; nel Quattrocento e nel ospedale di sant’Antonio. A sinistra , 1549-1617; nucleo interno: è delimitato, secondo il costume , da Cinquecento si svilupparono, nei fianchi dell’abside del Duomo, la torre campanaria, metà sec. XV). Nella Basilica o palazzo della due colonne, recanti l’una l’emblema di San della primitiva grandiosa aula ad una sola costruzione romanica (IX sec). Ragione si amministrava la giustizia. Marco, l’altra la statua del Redentore. navata, le irregolari serie di cappelle laterali. Collegata alla basilica ad oriente la Domus La facciata fu sovrapposta, a coordinare B - S. Lorenzo comestabilis, sede del Podestà veneziano. A D - Chiesa di Santa Corona queste strutture, alla metà del Quattrocento La chiesa fu eretta dai Frati Minori di S. sinistra della basilica svetta la torre di piazza Se ne iniziò la costruzione nel 1261, in onore (1447); l’abside fu iniziata verso la fine dello Francesco a partire dal 1280. Il complesso (h m. 82), che il comune acquistò dai Bissari. della reliquia, una spina della corona di stesso secolo, la cupola che la corona fu architettonico e scultoreo della facciata è tra Nel lato settentrionale la loggia del Cristo, che il domenicano vicentino voltata nella seconda metà del Cinquecento. i monumenti più insigni del Trecento Capitaniato, detta anche loggia Bernarda, Bartolomeo da Breganze ebbe in dono dal A meridione della Cattedrale si allarga veneziano. dal capitano veneto Giovanni Battista santo re di Francia Luigi IX. Si presume la Piazza Duomo. Al centro il Monumento a La pianta del tempio a croce latina è a tre Bernardo che la fece costruire nel 1571 su chiesa sia stata ultimata dopo la morte del Vittorio Emanuele II (Augusto Benvenuti, lunghe navate concluse da abside. progetto di Andrea Palladio. Era la residenza beato Bartolomeo (1270), che ne era stato il 1878-1880). Il lato occidentale è occupato Ripresenta i l tema grandioso della del Capitano veneto (ora è sede del fondatore. L’architettura può considerarsi dal Vescovado (progetto neoclassico di architettura veneta della seconda metà del Consiglio comunale). A destra della contra’ espressione del diffondersi in Vicenza del Giacomo Verda, 1819), il lato sud dal ‘200, nella quale i motivi gotici si innestano del Monte si stende la facciata del Monte di linguaggio veneto dell’epoca romanico- palazzetto Roma (Galeazzo Roma, 1599), timidamente su una tradizione romanica e Pietà (fine sec. XV). Il Monte fu istituito a gotica. accanto l’oratorio del Gonfalone (oratorio basilicale. Vicenza nel 1486 dal beato Marco da Ph. Cristina Rigoni

A - Piazza Duomo del Duomo) (1596-1599), ragionevolmente C - Piazza dei Signori Montegallo per assolvere a quelle funzioni di La Catterale dedicata a Santa Maria attribuito a Giambattista Albanese. Il lato Fin dagli inizi della vita comunale fu il cuore credito cui erano dediti gli ebrei prima della Annunziata nelle sue attuali strutture è un orientale è occupato dal palazzo delle dell’attività cittadina. Qui politica, giustizia, cacciata del 1485. Al centro della facciata edificio essenzialmente gotico, ma risultante Opere Sociali della Diocesi; l’edificio, commercio si esercitarono nei secoli per del Monte di Pietà è innestata la loggia della da una lunga serie di costruzioni e progettato da Giacomo Fontana, risale al ininterr otta tradizione. Nel lato a chiesa di S. Vincenzo (1614-1617). Il lato integrazioni. L’attuale mole architettonica primo Ottocento e sorge sul luogo dell’antico mezzogiorno domina la Basilica (logge di breve della piazza dei Signori volto a oriente risale al XIV secolo; nel Quattrocento e nel ospedale di sant’Antonio. A sinistra Andrea Palladio, 1549-1617; nucleo interno: è delimitato, secondo il costume veneto, da Cinquecento si svilupparono, nei fianchi dell’abside del Duomo, la torre campanaria, metà sec. XV). Nella Basilica o palazzo della due colonne, recanti l’una l’emblema di San della primitiva grandiosa aula ad una sola costruzione romanica (IX sec). Ragione si amministrava la giustizia. Marco, l’altra la statua del Redentore. navata, le irregolari serie di cappelle laterali. Collegata alla basilica ad oriente la Domus La facciata fu sovrapposta, a coordinare B - S. Lorenzo comestabilis, sede del Podestà veneziano. A D - Chiesa di Santa Corona queste strutture, alla metà del Quattrocento La chiesa fu eretta dai Frati Minori di S. sinistra della basilica svetta la torre di piazza Se ne iniziò la costruzione nel 1261, in onore (1447); l’abside fu iniziata verso la fine dello Francesco a partire dal 1280. Il complesso (h m. 82), che il comune acquistò dai Bissari. della reliquia, una spina della corona di stesso secolo, la cupola che la corona fu architettonico e scultoreo della facciata è tra Nel lato settentrionale la loggia del Cristo, che il domenicano vicentino voltata nella seconda metà del Cinquecento. i monumenti più insigni del Trecento Capitaniato, detta anche loggia Bernarda, Bartolomeo da Breganze ebbe in dono dal A meridione della Cattedrale si allarga veneziano. dal capitano veneto Giovanni Battista santo re di Francia Luigi IX. Si presume la Piazza Duomo. Al centro il Monumento a La pianta del tempio a croce latina è a tre Bernardo che la fece costruire nel 1571 su chiesa sia stata ultimata dopo la morte del Vittorio Emanuele II (Augusto Benvenuti, lunghe navate concluse da abside. progetto di Andrea Palladio. Era la residenza beato Bartolomeo (1270), che ne era stato il 1878-1880). Il lato occidentale è occupato Ripresenta i l tema grandioso della del Capitano veneto (ora è sede del fondatore. L’architettura può considerarsi dal Vescovado (progetto neoclassico di architettura veneta della seconda metà del Consiglio comunale). A destra della contra’ espressione del diffondersi in Vicenza del Giacomo Verda, 1819), il lato sud dal ‘200, nella quale i motivi gotici si innestano del Monte si stende la facciata del Monte di linguaggio veneto dell’epoca romanico- palazzetto Roma (Galeazzo Roma, 1599), timidamente su una tradizione romanica e Pietà (fine sec. XV). Il Monte fu istituito a gotica. accanto l’oratorio del Gonfalone (oratorio basilicale. Vicenza nel 1486 dal beato Marco da Ph. Philip Brown@flickr

E - Piazza Matteotti narrate le principali imprese. Attraverso le Clarisse dell’Osservanza. “Molte giovani benedettine di Barbarano fu completamente Tradizionalmente detta piazza dell’Isola, era porte si intravedono le prospettive, create da vergini et altre vedove” decisero infatti di rimaneggiato dal Monticulo nel 1698. effettivamente in origine una piccola isola, la Vincenzo Scamozzi, che figurano le vie di costituirsi in comunità obbedendo alla regola Il convento apparteneva alla distrutta chiesa circondavano a nord e a est l’Astico, Tebe (in realtà ideali rifacimenti di certe vie di san Francesco in seguito alla predicazione di Ognissanti, costruita dallo stesso sostituito poi (sec. XI ca.) dal Bacchiglione, a vicentine). Al proscenio, tramite le versure, si in Vicenza nel 1423 di san Bernardino da Monticulo e demolita in seguito alle ovest la fossa della roza de collo che finiva collega la cavea ellittica formata dai tredici Siena. La chiesa rappresenta un unicum nel soppressioni napoleoniche. nell’alveo dei citati corsi d’acqua pressoché gradini e dai ventinove intercolumni della Veneto per la singolarità della pianta Sul lato opposto della strada l’Oratorio delle all’inizio dell’odierno viale Antonio Giuriolo, soprastante loggia corinzia. ottagonale. Zitelle, costruzione ottagonale compiuta nel e venne colmata dopo il 1266. La piazza è A seguire la chiesa di S. Tommaso fondata 1647; era la chiesa dell’istituto delle giovani dominata dal Palazzo Chiericati iniziato dal F - Piazzola Gualdi nel 1222 dai canonici agostiniani di San povere fondato in quell’anno dal cappuccino Palladio nel 1550. Il palazzo ospita la Il lato occidentale della piazzola è occupato Marco di Mantova, costituiva una delle più Michelangelo da Venezia. pinacoteca civica di recente riorganizzata in dai palazzi Gualdo (nobile famiglia vicentina), cospicue realizzazioni dell’architettura modo esemplare. due diverse entità architettoniche unificate religiosa a Vicenza nella prima metà del I - Dietro il monumento a Fedele Lampertico dal basamento e dalla trabeazione. secolo XIII. Sul lato sud di piazzale Fraccon sorge l’Arco sta il portale del Teatro Olimpico, costruito Nel quadrivio costituito da contra’ Mure San delle Scalette innalzato per iniziativa di tra il 1580 e il 1585 dall’Accademia Olimpica, Michele, contra’ del Pozzetto e piazzola H - Chiesa di Santa Caterina Giacomo Bragadino nel 1595 su progetto di costituita nel 1555 su progetto di Andrea Gualdi sorgeva la porta di Berga, una delle La chiesa venne eretta nel 1672 sull’area di Palladio; la realizzazione è tradizionalmente Palladio. Il proscenio del teatro è un porte principali della prima cinta fortificata. un’altra più antica e più piccola fondata nel attribuita agli Albanese. grandioso paramento ispirato allo schema di 1292; fu commissionata dalle monache Nelle nicchie dell’intradosso l’Angelo quegli archi trionfali che venivano eretti nel G - Chiesa di S. Chiara e S. Tommaso benedettine all’architetto Antonio Pizzocaro, annunciante e la Vergine annunciata, statue Cinquecento in occasione delle feste e delle Del gennaio 1451 è la fondazione della esponente dello stile così detto “severo” di firmate da Orazio Marinali. entrate solenni di nobili personaggi. Qui si chiesa di S.Chiara in borgo Berga; la totale ascendenza scamozziana. L’Arco inquadra le Scalette, la via più antica tratta di un vero e proprio arco trionfo in esecuzione ne andrà ritardata al 1470-1477. A seguire il Convento di Ognissanti, eretto che collegava la città al santuario di Monte onore di Ercole, di cui nell’attico sono La chiesa e il convento ospitarono le nel 1292 dagli Umiliati; passato alle Berico. Ph. Philip Brown@flickr

E - Piazza Matteotti narrate le principali imprese. Attraverso le Clarisse dell’Osservanza. “Molte giovani benedettine di Barbarano fu completamente Tradizionalmente detta piazza dell’Isola, era porte si intravedono le prospettive, create da vergini et altre vedove” decisero infatti di rimaneggiato dal Monticulo nel 1698. effettivamente in origine una piccola isola, la Vincenzo Scamozzi, che figurano le vie di costituirsi in comunità obbedendo alla regola Il convento apparteneva alla distrutta chiesa circondavano a nord e a est l’Astico, Tebe (in realtà ideali rifacimenti di certe vie di san Francesco in seguito alla predicazione di Ognissanti, costruita dallo stesso sostituito poi (sec. XI ca.) dal Bacchiglione, a vicentine). Al proscenio, tramite le versure, si in Vicenza nel 1423 di san Bernardino da Monticulo e demolita in seguito alle ovest la fossa della roza de collo che finiva collega la cavea ellittica formata dai tredici Siena. La chiesa rappresenta un unicum nel soppressioni napoleoniche. nell’alveo dei citati corsi d’acqua pressoché gradini e dai ventinove intercolumni della Veneto per la singolarità della pianta Sul lato opposto della strada l’Oratorio delle all’inizio dell’odierno viale Antonio Giuriolo, soprastante loggia corinzia. ottagonale. Zitelle, costruzione ottagonale compiuta nel e venne colmata dopo il 1266. La piazza è A seguire la chiesa di S. Tommaso fondata 1647; era la chiesa dell’istituto delle giovani dominata dal Palazzo Chiericati iniziato dal F - Piazzola Gualdi nel 1222 dai canonici agostiniani di San povere fondato in quell’anno dal cappuccino Palladio nel 1550. Il palazzo ospita la Il lato occidentale della piazzola è occupato Marco di Mantova, costituiva una delle più Michelangelo da Venezia. pinacoteca civica di recente riorganizzata in dai palazzi Gualdo (nobile famiglia vicentina), cospicue realizzazioni dell’architettura modo esemplare. due diverse entità architettoniche unificate religiosa a Vicenza nella prima metà del I - Arco delle Scalette Dietro il monumento a Fedele Lampertico dal basamento e dalla trabeazione. secolo XIII. Sul lato sud di piazzale Fraccon sorge l’Arco sta il portale del Teatro Olimpico, costruito Nel quadrivio costituito da contra’ Mure San delle Scalette innalzato per iniziativa di tra il 1580 e il 1585 dall’Accademia Olimpica, Michele, contra’ del Pozzetto e piazzola H - Chiesa di Santa Caterina Giacomo Bragadino nel 1595 su progetto di costituita nel 1555 su progetto di Andrea Gualdi sorgeva la porta di Berga, una delle La chiesa venne eretta nel 1672 sull’area di Palladio; la realizzazione è tradizionalmente Palladio. Il proscenio del teatro è un porte principali della prima cinta fortificata. un’altra più antica e più piccola fondata nel attribuita agli Albanese. grandioso paramento ispirato allo schema di 1292; fu commissionata dalle monache Nelle nicchie dell’intradosso l’Angelo quegli archi trionfali che venivano eretti nel G - Chiesa di S. Chiara e S. Tommaso benedettine all’architetto Antonio Pizzocaro, annunciante e la Vergine annunciata, statue Cinquecento in occasione delle feste e delle Del gennaio 1451 è la fondazione della esponente dello stile così detto “severo” di firmate da Orazio Marinali. entrate solenni di nobili personaggi. Qui si chiesa di S.Chiara in borgo Berga; la totale ascendenza scamozziana. L’Arco inquadra le Scalette, la via più antica tratta di un vero e proprio arco trionfo in esecuzione ne andrà ritardata al 1470-1477. A seguire il Convento di Ognissanti, eretto che collegava la città al santuario di Monte onore di Ercole, di cui nell’attico sono La chiesa e il convento ospitarono le nel 1292 dagli Umiliati; passato alle Berico. Ph. Giovanna Lodi

L - Villa Capra, detta ‘La Rotonda’ giureconsulto Giovanni Maria Bertolo. La Cessata la peste del 1630, fu incaricato Lupia. La prima pietra fu posta il 7 marzo palazzina e la foresteria sono decorate dagli l'impresario Carlo Borella del rifacimento del 1746. La morte dell’architetto nel 1747 non Committente della villa fu il canonico Paolo affreschi di Giambattista e Giandomenico santuario che realizzò seguendo il primo interruppe l’impresa, anche se ci vorrà un Almerico, appartenente a una nobile famiglia Tiepolo (1757). Il muro di cinta è coronato progetto di A. Palladio del 1562. quarantennio per perfezionare del tutto la vicentina. L’incarico a Andrea Palladio fu dalle statue dei Nani, presumibile opera di sequenza dei 150 archi dei portici conferito intorno al 1566. La villa fu ceduta Giacomo Cassetti, allievo dei Marinali (circa O - Portici di intervallati, di dieci in dieci, da più ampie nel 1591 ai fratelli Odorico e Mario Capra. metà XVIII sec). Dovendo collegare la città, attraverso una “cappelle”. La sequenza vien saldata, allo L’edificio è a pianta centrale, impostato su comoda strada coperta ad uso dei pellegrini, snodo, dalla maggiore cappella del Cristo, un quadrato i cui vertici sono rivolti ai N - Santuario di Monte Berico con l’ampliato santuario di Monte Berico, proprio là dove si supera il punto critico quattro punti cardinali, con un salone Narrano le antiche cronache che per Francesco Muttoni, forte di una ponderata determinato dall’improvviso necessario circolare centrale la cui cupola, a profilo ottemperare ad un preciso ordine della riflessione condotta dal 1717 al 1741 - mutato orientamento dei due bracci. ribassato e conclusa da una lanterna, Madonna apparsa ben due volte sul colle contro il parere di Enea Arnaldi che avrebbe La via coperta adegua gli elementi emerge all’esterno. Su ciascuno dei quattro Berico (7 marzo 1426 e 2 agosto 1428) ad preferito valorizzare il vecchio, lungo architettonici alla recita completa delle Ave fronti, in posizione assiale, si protende verso una umile popolana, Vincenza Pasini, la percorso da porta Monte attraverso le Maria e alla meditazione dei Misteri di il paesaggio un pronao ionico esastilo con cittadinanza decise di erigere nel luogo delle scalette – presentò un progetto che un’intera corona del Rosario. Il progetto del voltatesta aperti da arcate e frontone apparizioni una chiesa, fiduciosa di ottenere, prevedeva lo sviluppo di un porticato Muttoni favorì lo sviluppo urbanistico di coronato da statue. Attribuito allo Scamozzi, secondo la promessa di Maria, la fine delle ininterrotto dal santuario fino alla porta Vicenza verso ovest. e datato prima dell’acquisto dei Capra, il pestilenze. Il 25 agosto 1428 fu posta la lungo rustico che affianca l’attuale viale prima pietra della chiesetta gotica; edificata d’accesso. la chiesa in soli tre mesi la peste cessò. Informazioni storiche tratte da: Andrea Palladio disegnò, verso il 1562 il BARBIERI - R. CEVESE - L. MAGAGNATO, Guida di Vicenza, Vicenza 1956 M - Villa Valmarana “Ai Nani” progetto per un moderno tempio a pianta BARBIERI - R. CEVESE, Vicenza. Ritratto di una città. Guida storico-artistica, La villa consta di più edifici: l’edificio centrale, che però venne accantonato. Negli Costabissara (Vicenza) 2004 principale è la residenza padronale, anni 1578-79 l'architetto operò una aggiunta Guida al sito UNESCO edito da Ufficio Unesco Vicenza innalzata nel 1699, p r oprietà del classica, a pianta quadrata di 12 m. di lato. http://www.visitpalladio.com/ Ph. Giovanna Lodi

L - Villa Capra, detta ‘La Rotonda’ giureconsulto Giovanni Maria Bertolo. La Cessata la peste del 1630, fu incaricato Lupia. La prima pietra fu posta il 7 marzo palazzina e la foresteria sono decorate dagli l'impresario Carlo Borella del rifacimento del 1746. La morte dell’architetto nel 1747 non Committente della villa fu il canonico Paolo affreschi di Giambattista e Giandomenico santuario che realizzò seguendo il primo interruppe l’impresa, anche se ci vorrà un Almerico, appartenente a una nobile famiglia Tiepolo (1757). Il muro di cinta è coronato progetto di A. Palladio del 1562. quarantennio per perfezionare del tutto la vicentina. L’incarico a Andrea Palladio fu dalle statue dei Nani, presumibile opera di sequenza dei 150 archi dei portici conferito intorno al 1566. La villa fu ceduta Giacomo Cassetti, allievo dei Marinali (circa O - Portici di Monte Berico intervallati, di dieci in dieci, da più ampie nel 1591 ai fratelli Odorico e Mario Capra. metà XVIII sec). Dovendo collegare la città, attraverso una “cappelle”. La sequenza vien saldata, allo L’edificio è a pianta centrale, impostato su comoda strada coperta ad uso dei pellegrini, snodo, dalla maggiore cappella del Cristo, un quadrato i cui vertici sono rivolti ai N - Santuario di Monte Berico con l’ampliato santuario di Monte Berico, proprio là dove si supera il punto critico quattro punti cardinali, con un salone Narrano le antiche cronache che per Francesco Muttoni, forte di una ponderata determinato dall’improvviso necessario circolare centrale la cui cupola, a profilo ottemperare ad un preciso ordine della riflessione condotta dal 1717 al 1741 - mutato orientamento dei due bracci. ribassato e conclusa da una lanterna, Madonna apparsa ben due volte sul colle contro il parere di Enea Arnaldi che avrebbe La via coperta adegua gli elementi emerge all’esterno. Su ciascuno dei quattro Berico (7 marzo 1426 e 2 agosto 1428) ad preferito valorizzare il vecchio, lungo architettonici alla recita completa delle Ave fronti, in posizione assiale, si protende verso una umile popolana, Vincenza Pasini, la percorso da porta Monte attraverso le Maria e alla meditazione dei Misteri di il paesaggio un pronao ionico esastilo con cittadinanza decise di erigere nel luogo delle scalette – presentò un progetto che un’intera corona del Rosario. Il progetto del voltatesta aperti da arcate e frontone apparizioni una chiesa, fiduciosa di ottenere, prevedeva lo sviluppo di un porticato Muttoni favorì lo sviluppo urbanistico di coronato da statue. Attribuito allo Scamozzi, secondo la promessa di Maria, la fine delle ininterrotto dal santuario fino alla porta Vicenza verso ovest. e datato prima dell’acquisto dei Capra, il pestilenze. Il 25 agosto 1428 fu posta la lungo rustico che affianca l’attuale viale prima pietra della chiesetta gotica; edificata d’accesso. la chiesa in soli tre mesi la peste cessò. Informazioni storiche tratte da: Andrea Palladio disegnò, verso il 1562 il BARBIERI - R. CEVESE - L. MAGAGNATO, Guida di Vicenza, Vicenza 1956 M - Villa Valmarana “Ai Nani” progetto per un moderno tempio a pianta BARBIERI - R. CEVESE, Vicenza. Ritratto di una città. Guida storico-artistica, La villa consta di più edifici: l’edificio centrale, che però venne accantonato. Negli Costabissara (Vicenza) 2004 principale è la residenza padronale, anni 1578-79 l'architetto operò una aggiunta Guida al sito UNESCO edito da Ufficio Unesco Vicenza innalzata nel 1699, p r oprietà del classica, a pianta quadrata di 12 m. di lato. http://www.visitpalladio.com/ Grafica preliminare del pannello informativo ‘panorami culturali’ a Piazza Castello

Grafica preliminare pannello informativo ‘panorami naturali’ a Parco Querini Grafica preliminare del pannello informativo ‘panorami culturali’ a Piazza Castello

Grafica preliminare pannello informativo ‘panorami naturali’ a Parco Querini Panorami naturali: itinerario di 25 km tra parchi storici, argini, valli e Colli Berici

Parco Querini

Il Parco Querini è il principale parco storico di Vicenza, un monumento verde, che raccoglie un inestimabile patrimonio di natura e d'arte nel cuore della città di Vicenza, Patrimonio Unesco. La sua storia, come parco, ha origine agli inizi dell'800, quando il giovane proprietario conte Antonio Capra vuole trasformarlo in luogo non solo di utilità, ma anche di bellezza e di accoglienza. Un imponente e vario complesso di statue, vasi di pietra e obelischi, acquistati dal Capra intorno al 1815, ornano il viale che da palazzo Capra guida al tempietto, punto focale dell’area: un “museo all’aperto” della scultura settecentesca. Alterne le sue vicende nel tempo. Dal 1969 è proprietà del Comune di Vicenza, tranne una parte al di là dell'Astichello Ph. Giovanna Lodi rimasta privata.

“Il fascino [dei giardini]...é nella capacità che hanno di restituirci, nel cuore del presente, e senza modificare il presente, tutto il loro passato, la successione intensa del loro passato". (R. Assunto) Panorami naturali: itinerario di 25 km tra parchi storici, argini, valli e Colli Berici

Parco Querini

Il Parco Querini è il principale parco storico di Vicenza, un monumento verde, che raccoglie un inestimabile patrimonio di natura e d'arte nel cuore della città di Vicenza, Patrimonio Unesco. La sua storia, come parco, ha origine agli inizi dell'800, quando il giovane proprietario conte Antonio Capra vuole trasformarlo in luogo non solo di utilità, ma anche di bellezza e di accoglienza. Un imponente e vario complesso di statue, vasi di pietra e obelischi, acquistati dal Capra intorno al 1815, ornano il viale che da palazzo Capra guida al tempietto, punto focale dell’area: un “museo all’aperto” della scultura settecentesca. Alterne le sue vicende nel tempo. Dal 1969 è proprietà del Comune di Vicenza, tranne una parte al di là dell'Astichello Ph. Giovanna Lodi rimasta privata.

“Il fascino [dei giardini]...é nella capacità che hanno di restituirci, nel cuore del presente, e senza modificare il presente, tutto il loro passato, la successione intensa del loro passato". (R. Assunto) Ph.Giovanna Lodi

A - Mura di Viale Mazzini da alberi e arbusti, recintato a difesa dai per l’inversione di marcia delle carrozze. Andrea Palladio disegnò, verso il 1562 il Mura scaligere del XIV con torri di lupi, riservato al pascolo pubblico di cavalli Ancora nel 1800 si inserivano un teatrino progetto per un moderno tempio a pianta avvistamento tra porta Nova e Santa Croce e mucche. Un’area agreste e incolta al di diurno in legno nella zona boschiva vicino centrale, che però venne accantonato. Negli fuori delle mura della città, importante per le alla Cavallerizza, un anfiteatro ligneo per anni 1578-79 l'architetto operò una aggiunta B - Giardino Salvi funzioni che poteva assolvere: luogo di fiera corse e spettacoli, un esotico Caffè classica, a pianta quadrata di 12 m. di lato. Voluto nel 1592 dal nobile Leonardo del bestiame, di parate militari, di sosta di Moresco, i l Teatro Ve rdi. Furono i Cessata la peste del 1630, fu incaricato Valmarana come luogo in cui dilettarsi per la eserciti, di esecuzioni capitali, di lazzaretto, bombardamenti dell’ultima guerra mondiale l'impresario Carlo Borella del rifacimento del bellezza e l’armonia creata da piante di feste popolari. E’ verso la metà del 1600 a ridurre Campo Marzo in un ammasso di santuario che realizzò seguendo il primo ornamentali aiuole, alberi da frutto, che iniziarono i progetti di riorganizzazione macerie. Nel dopoguerra iniziò la famosa progetto di A. Palladio del 1562. Durante i ingentilito dal leggero scorrere della Seriola dell’area. “Festa dei Oto” con la fiera e l’insediamento lavori (1688-1703) egli si discostò in parte che forma due peschiere su cui si Nel 1700, con F. Muttoni, Campo Marzo di divertimenti vari tra cui le giostre. dal progetto originario. specchiano le eleganti logge: Loggia venne incluso nel tessuto urbano e Longhena e Loggia Valmarana. Un giardino riqualificato come area di passeggio, una E - Chiesa di S. Giorgio progettato secondo gli ideali umanistici , “piazza d’erba” per le funzioni collettive. D - Santuario di Monte Berico E’ uno degli edifici di culto più antichi della luogo ideale per passeggiare tra piante Ospitò in questo secolo un anfiteatro ligneo Narrano le antiche cronache che per città di Vicenza. La Chiesa medioevale, fiorite ed ombrose, lungo vialetti ornati di per palii ippici e corse, tra cui la “Giostra ottemperare ad un preciso ordine della eretta dai Benedittini con un piccolo statue e giochi d’acqua, aperto al pubblico dell’Anello” e la “Cavallerizza dei nobili”. Nel Madonna apparsa ben due volte sul colle monastero e un ospizio, è a unica navata godimento. Agli inizi dell’’800 con la famiglia 1800 B. Malacarne portò a compimento Berico (7 marzo 1426 e 2 agosto 1428) ad con facciata lapidea e interno con soffitto a Salvi venne trasformato in giardino l’idea del Muttoni con la progettazione del una umile popolana, Vincenza Pasini, la travi a vista e abside semicircolare; nella romantico, attraversato diagonalmente da ponte sul Retrone, l’apertura in asse del cittadinanza decise di erigere nel luogo delle parete interna della contro facciata si può sentieri e da un sinuoso corso d’acqua. grande “Viale dei Platani” (viale Dalmazia) e apparizioni una chiesa, fiduciosa di ottenere, ammirare la pala di Alessandro Maganza la trasformazione di Campo Marzo in un secondo la promessa di Maria, la fine delle (1556-1630) raffigurante l ’Apparizione della C - Campo Marzo Parco Pubblico, con grandi prati, alture, pestilenze. Il 25 agosto 1428 fu posta la Vergine a Vincenza Pasini. Come tutte le Fino al 1200 era una vasta area di terreno gruppi di piante pregiate, secondo gli prima pietra della chiesetta gotica; edificata chiese del tempo, la facciata è di stile basso, paludoso (Wisega), ricoperto in parte schemi del giardino paesistico, l’Ippodromo la chiesa in soli tre mesi la peste cessò. romanico con abside poligonale. Ph.Giovanna Lodi

A - Mura di Viale Mazzini da alberi e arbusti, recintato a difesa dai per l’inversione di marcia delle carrozze. Andrea Palladio disegnò, verso il 1562 il Mura scaligere del XIV con torri di lupi, riservato al pascolo pubblico di cavalli Ancora nel 1800 si inserivano un teatrino progetto per un moderno tempio a pianta avvistamento tra porta Nova e Santa Croce e mucche. Un’area agreste e incolta al di diurno in legno nella zona boschiva vicino centrale, che però venne accantonato. Negli fuori delle mura della città, importante per le alla Cavallerizza, un anfiteatro ligneo per anni 1578-79 l'architetto operò una aggiunta B - Giardino Salvi funzioni che poteva assolvere: luogo di fiera corse e spettacoli, un esotico Caffè classica, a pianta quadrata di 12 m. di lato. Voluto nel 1592 dal nobile Leonardo del bestiame, di parate militari, di sosta di Moresco, i l Teatro Ve rdi. Furono i Cessata la peste del 1630, fu incaricato Valmarana come luogo in cui dilettarsi per la eserciti, di esecuzioni capitali, di lazzaretto, bombardamenti dell’ultima guerra mondiale l'impresario Carlo Borella del rifacimento del bellezza e l’armonia creata da piante di feste popolari. E’ verso la metà del 1600 a ridurre Campo Marzo in un ammasso di santuario che realizzò seguendo il primo ornamentali aiuole, alberi da frutto, che iniziarono i progetti di riorganizzazione macerie. Nel dopoguerra iniziò la famosa progetto di A. Palladio del 1562. Durante i ingentilito dal leggero scorrere della Seriola dell’area. “Festa dei Oto” con la fiera e l’insediamento lavori (1688-1703) egli si discostò in parte che forma due peschiere su cui si Nel 1700, con F. Muttoni, Campo Marzo di divertimenti vari tra cui le giostre. dal progetto originario. specchiano le eleganti logge: Loggia venne incluso nel tessuto urbano e Longhena e Loggia Valmarana. Un giardino riqualificato come area di passeggio, una E - Chiesa di S. Giorgio progettato secondo gli ideali umanistici , “piazza d’erba” per le funzioni collettive. D - Santuario di Monte Berico E’ uno degli edifici di culto più antichi della luogo ideale per passeggiare tra piante Ospitò in questo secolo un anfiteatro ligneo Narrano le antiche cronache che per città di Vicenza. La Chiesa medioevale, fiorite ed ombrose, lungo vialetti ornati di per palii ippici e corse, tra cui la “Giostra ottemperare ad un preciso ordine della eretta dai Benedittini con un piccolo statue e giochi d’acqua, aperto al pubblico dell’Anello” e la “Cavallerizza dei nobili”. Nel Madonna apparsa ben due volte sul colle monastero e un ospizio, è a unica navata godimento. Agli inizi dell’’800 con la famiglia 1800 B. Malacarne portò a compimento Berico (7 marzo 1426 e 2 agosto 1428) ad con facciata lapidea e interno con soffitto a Salvi venne trasformato in giardino l’idea del Muttoni con la progettazione del una umile popolana, Vincenza Pasini, la travi a vista e abside semicircolare; nella romantico, attraversato diagonalmente da ponte sul Retrone, l’apertura in asse del cittadinanza decise di erigere nel luogo delle parete interna della contro facciata si può sentieri e da un sinuoso corso d’acqua. grande “Viale dei Platani” (viale Dalmazia) e apparizioni una chiesa, fiduciosa di ottenere, ammirare la pala di Alessandro Maganza la trasformazione di Campo Marzo in un secondo la promessa di Maria, la fine delle (1556-1630) raffigurante l ’Apparizione della C - Campo Marzo Parco Pubblico, con grandi prati, alture, pestilenze. Il 25 agosto 1428 fu posta la Vergine a Vincenza Pasini. Come tutte le Fino al 1200 era una vasta area di terreno gruppi di piante pregiate, secondo gli prima pietra della chiesetta gotica; edificata chiese del tempo, la facciata è di stile basso, paludoso (Wisega), ricoperto in parte schemi del giardino paesistico, l’Ippodromo la chiesa in soli tre mesi la peste cessò. romanico con abside poligonale. “Forse mai l'arte architettonica ha raggiunto un tal grado di magnificenza" (J. W. Goethe, scrivendo della visita a La Rotonda)

Ph. Mark Beston

F- Parco del Retrone aperto ai bambini nel 1922. Rimase innalzata nel 1699, p r oprietà del all’esterno. Su ciascuno dei quattro fronti, in Area verde attrezzata, realizzata nel attivo fino al 1984. giureconsulto Giovanni Maria Bertolo. La posizione assiale, si protende verso il 1997, caratterizzata dalla presenza del fiume palazzina e la foresteria sono decorate dagli paesaggio un pronao ionico esastilo con Retrone, da un eco-sistema fluviale ricco di I - Parco di Villa Guiccioli affreschi di Giambattista e Giandomenico voltatesta aperti da arcate e frontone pregiata flora e fauna, da molti percorsi e Di questo giardino storico l’aspetto più Tiepolo (1757). Il muro di cinta è coronato coronato da statue. Attribuito allo Scamozzi, sentieri naturalistici da percorrere a piedi e in rilevante è il suo valore botanico e dalle statue dei Nani (opera di Giacomo e datato prima dell’acquisto dei Capra, il bicicletta, dal collegamento tramite una naturalistico, merito quasi di certo del Cassetti, allievo dei Marinali). lungo rustico che affianca l’attuale viale passerella con l’attiguo parco di Villa Bedin marchese Ignazio Guiccioli che verso la metà d’accesso. Aldighieri, da spazi attrezzati per sport di dell’’800 acquistò la villa Ambellicopoli, M- Villa Capra, detta ‘La Rotonda’ squadra, da un punto di rimessa e di posta sul colle omonimo. Committente della villa fu il canonico Paolo N - Oasi Valletta del Silenzio attracco per le canoe, da spazi dove si Nel giugno del 1848 il parco e la villa furono Almerico, appartenente a una nobile famiglia Oasi didattico-naturalistica di 4200 mq di svolgono importanti manifestazioni di teatro di violenti scontri nell’eroica difesa di vicentina. L’incarico a Andrea Palladio fu proprietà del Comune e attualmente gestita carattere aggregativo ed ambientale. Vicenza dall’avanzata austriaca. Nel 1935 il conferito intorno al 1566. La villa fu ceduta dal WWF. Si tratta di un’area protetta con Comune di Vicenza, a perenne memoria di nel 1591 ai fratelli Odorico e Mario Capra. ampie zone prative alternate ad alberate con G- Falesia di arrampicata della Gogna questo evento, acquistò la proprietà che fu L’edificio è a pianta centrale, impostato su specie tipiche dei nostri paesaggi, alcuni Falesia con 6 vie di arrampicata gestite dichiarata bene di interesse storico nazionale un quadrato i cui vertici sono rivolti ai quattro angoli con ristagno d'acqua, zone attrezzate dal CAI - Sezione di Vicenza. e la villa divenne sede del Museo Storico del punti cardinali, con un salone circolare e orti sociali.paesaggi, alcuni angoli con Risorgimento Nazionale e della Guerra con centrale la cui cupola, a profilo ribassato e ristagno d'acqua, zone attrezzati e orti H- Parco ex Colonia Villa Bedin Aldighieri una importante esposizione di testimonianze conclu s a d a u n a lanter na, e m e rg e sociali. Parco di circa 150.000 metri quadri e cimeli della guerra e del Risorgimento acquistato dal notaio Giacomo Bedin nel italiano. 1911 per farne la sede di un istituto climatico Informazioni tratte principalmente da: per bambini gracili, e onorare così la L - Villa Valmarana “Ai Nani” • Donata Battilotti, AA.VV. Giardini di Vicenza, 1994 memoria della figlia Tiziana e della moglie. La villa consta di più edifici: l’edificio • Sito del Comune di Vicenza Donato alla Congregazione di Carità, venne principale è la residenza padronale, • Sito Vicenza Today “Forse mai l'arte architettonica ha raggiunto un tal grado di magnificenza" (J. W. Goethe, scrivendo della visita a La Rotonda)

Ph. Mark Beston

F- Parco del Retrone aperto ai bambini nel 1922. Rimase innalzata nel 1699, p r oprietà del all’esterno. Su ciascuno dei quattro fronti, in Area verde attrezzata, realizzata nel attivo fino al 1984. giureconsulto Giovanni Maria Bertolo. La posizione assiale, si protende verso il 1997, caratterizzata dalla presenza del fiume palazzina e la foresteria sono decorate dagli paesaggio un pronao ionico esastilo con Retrone, da un eco-sistema fluviale ricco di I - Parco di Villa Guiccioli affreschi di Giambattista e Giandomenico voltatesta aperti da arcate e frontone pregiata flora e fauna, da molti percorsi e Di questo giardino storico l’aspetto più Tiepolo (1757). Il muro di cinta è coronato coronato da statue. Attribuito allo Scamozzi, sentieri naturalistici da percorrere a piedi e in rilevante è il suo valore botanico e dalle statue dei Nani (opera di Giacomo e datato prima dell’acquisto dei Capra, il bicicletta, dal collegamento tramite una naturalistico, merito quasi di certo del Cassetti, allievo dei Marinali). lungo rustico che affianca l’attuale viale passerella con l’attiguo parco di Villa Bedin marchese Ignazio Guiccioli che verso la metà d’accesso. Aldighieri, da spazi attrezzati per sport di dell’’800 acquistò la villa Ambellicopoli, M- Villa Capra, detta ‘La Rotonda’ squadra, da un punto di rimessa e di posta sul colle omonimo. Committente della villa fu il canonico Paolo N - Oasi Valletta del Silenzio attracco per le canoe, da spazi dove si Nel giugno del 1848 il parco e la villa furono Almerico, appartenente a una nobile famiglia Oasi didattico-naturalistica di 4200 mq di svolgono importanti manifestazioni di teatro di violenti scontri nell’eroica difesa di vicentina. L’incarico a Andrea Palladio fu proprietà del Comune e attualmente gestita carattere aggregativo ed ambientale. Vicenza dall’avanzata austriaca. Nel 1935 il conferito intorno al 1566. La villa fu ceduta dal WWF. Si tratta di un’area protetta con Comune di Vicenza, a perenne memoria di nel 1591 ai fratelli Odorico e Mario Capra. ampie zone prative alternate ad alberate con G- Falesia di arrampicata della Gogna questo evento, acquistò la proprietà che fu L’edificio è a pianta centrale, impostato su specie tipiche dei nostri paesaggi, alcuni Falesia con 6 vie di arrampicata gestite dichiarata bene di interesse storico nazionale un quadrato i cui vertici sono rivolti ai quattro angoli con ristagno d'acqua, zone attrezzate dal CAI - Sezione di Vicenza. e la villa divenne sede del Museo Storico del punti cardinali, con un salone circolare e orti sociali.paesaggi, alcuni angoli con Risorgimento Nazionale e della Guerra con centrale la cui cupola, a profilo ribassato e ristagno d'acqua, zone attrezzati e orti H- Parco ex Colonia Villa Bedin Aldighieri una importante esposizione di testimonianze conclu s a d a u n a lanter na, e m e rg e sociali. Parco di circa 150.000 metri quadri e cimeli della guerra e del Risorgimento acquistato dal notaio Giacomo Bedin nel italiano. 1911 per farne la sede di un istituto climatico Informazioni tratte principalmente da: per bambini gracili, e onorare così la L - Villa Valmarana “Ai Nani” • Donata Battilotti, AA.VV. Giardini di Vicenza, 1994 memoria della figlia Tiziana e della moglie. La villa consta di più edifici: l’edificio • Sito del Comune di Vicenza Donato alla Congregazione di Carità, venne principale è la residenza padronale, • Sito Vicenza Today PROSSIMI STEP AZIONE PILOTA LOCALE PROGETTO PARTNER

HEPNESS istituisce una cooperazione Comune di Vicenza. Italia (partner transnazionale al cui interno le città, le coordinatore) associazioni sportive, gli istituti di ricerca promuovono nuove sinergie per lo sviluppo sul territorio dello sport e della salute, Città Federale di Bonn. Germania valorizzando il patrimonio culturale e naturale, i servizi eco-sistemici e promuovendo uno stile di vita attivo. Armagh City, Banbridge & Craigavon Borough Council. Regno Unito Le città giocano un ruolo chiave nel motivare la popolazione ad essere più attiva, proponendo nuove forme di lettura degli spazi cittadini, che puntano alla Centro di Ricerca dell’Accademia riscoperta della città stessa con il suo Slovena di Scienze e Arti, Anton Melik patrimonio storico e naturale, intesi come Istituto Geografico (ZRC SAZU). spazi dove svolgere attività fisica all'aperto. Lubiana, Slovenia

HEPNESS genera una nuova leadership per la promozione delle città, dello sport e della Unione per lo sviluppo dello sport e della salute, fornendo strumenti metodologici e cultura sportiva (FOOTURA). Sofia, pratici (mappe interattive), rafforzando la Bulgaria capacità dei decisori di definire politiche incentrate sulle persone e sviluppando interventi per la promozione dell’attività Università Ca’ Foscari di Venezia, fisica. Dipartimento di Economia (UNIVE). Italia

Il progetto sviluppa la Prospettiva HEPNESS e il Quadro delle pratiche allo scopo di Unione Sportiva Maria Ausiliatrice 1. CARTOGRAFIA DETTAGLIATA ispirar e l e città nella stesura e (USMA). Selvazzano Dentro - PD, Italia nell’attuazione di programmi e piani di 2. APPLICAZIONE SMARTPHONE sviluppo centrati sui temi della salute e dello sport. 3. MONITORAGGIO SALUTE

PROGRAMMA ERAMUS + SPORT - PROGETTO HEPNESS - AZIONE PILOTA LOCALE Coordinamento: Comune di Vicenza - Ufficio Sport e Ufficio Politiche Comunitarie Collaborazione: FIDAL - Comitato Regionale Veneto Realizzazione Azione Pilota Locale: Giovanna Lodi Grafica cartografia: Elisa Longato PROSSIMI STEP AZIONE PILOTA LOCALE PROGETTO PARTNER

HEPNESS istituisce una cooperazione Comune di Vicenza. Italia (partner transnazionale al cui interno le città, le coordinatore) associazioni sportive, gli istituti di ricerca promuovono nuove sinergie per lo sviluppo sul territorio dello sport e della salute, Città Federale di Bonn. Germania valorizzando il patrimonio culturale e naturale, i servizi eco-sistemici e promuovendo uno stile di vita attivo. Armagh City, Banbridge & Craigavon Borough Council. Regno Unito Le città giocano un ruolo chiave nel motivare la popolazione ad essere più attiva, proponendo nuove forme di lettura degli spazi cittadini, che puntano alla Centro di Ricerca dell’Accademia riscoperta della città stessa con il suo Slovena di Scienze e Arti, Anton Melik patrimonio storico e naturale, intesi come Istituto Geografico (ZRC SAZU). spazi dove svolgere attività fisica all'aperto. Lubiana, Slovenia

HEPNESS genera una nuova leadership per la promozione delle città, dello sport e della Unione per lo sviluppo dello sport e della salute, fornendo strumenti metodologici e cultura sportiva (FOOTURA). Sofia, pratici (mappe interattive), rafforzando la Bulgaria capacità dei decisori di definire politiche incentrate sulle persone e sviluppando interventi per la promozione dell’attività Università Ca’ Foscari di Venezia, fisica. Dipartimento di Economia (UNIVE). Italia

Il progetto sviluppa la Prospettiva HEPNESS e il Quadro delle pratiche allo scopo di Unione Sportiva Maria Ausiliatrice 1. CARTOGRAFIA DETTAGLIATA ispirar e l e città nella stesura e (USMA). Selvazzano Dentro - PD, Italia nell’attuazione di programmi e piani di 2. APPLICAZIONE SMARTPHONE sviluppo centrati sui temi della salute e dello sport. 3. MONITORAGGIO SALUTE

PROGRAMMA ERAMUS + SPORT - PROGETTO HEPNESS - AZIONE PILOTA LOCALE Coordinamento: Comune di Vicenza - Ufficio Sport e Ufficio Politiche Comunitarie Collaborazione: FIDAL - Comitato Regionale Veneto Realizzazione Azione Pilota Locale: Giovanna Lodi Grafica cartografia: Elisa Longato la tua città il tuo ambiente le tue attività BE HEPNESS ispira la tua salute

Vicenza GRANDE PALESTRA A CIELO APERTO

PROGETTO HEPNESS: BENEFICI PER VICENZA

✴ Appartenenza ad una rete di città accomunate dalla sensibilizzazione per lo sport e l'attività fisica.

✴ Mappatura dei luoghi, convenzionali e non, per lo svolgimento di attività fisica gratuita da parte di cittadini e turisti.

✴ Realizzazione di un percorso integrato naturalistico/culturale segnalato con pannelli informativi, correlati allo svolgimento di attività fisica.

✴ Organizzazione di eventi ed iniziative per la promozione dell’attività fisica.

“il paesaggio rappresenta una componente fondamentale del patrimonio culturale e naturale dell’Europa, contribuendo così COMUNE DI VICENZA - UFFICIO SPORT al benessere e alla soddisfazione degli esseri umani e al Levà degli Angeli 11, 36100 Vicenza consolidamento dell’identità europea” 0444 222148 / 0444.222144 - [email protected] (Convenzione Europea del Paesaggio)