IL DIRETTIVO DEL GRUPPO ALPINI DI CAMPEDELLO DIALOGA CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI

Si è aperto un dialogo tra il Consiglio Direttivo del Gruppo Alpini di Campedello e l’Amministrazione Comunale di Vicenza.

Dopo l’incontro avvenuto il 30 giugno scorso con l’Assessore alla famiglia Giovanni Giuliari, su richiesta espressa dall’Assessore alla Sicurezza, Ambiente, Patrimonio, Affari Legali ed Istituzionali Antonio Marco Dalla Pozza, il 6 ottobre prossimo ci sarà un secondo incontro con i due Assessori.

Per tale occasione il Direttivo ha predisposto un documento che illustra tematiche relative l’ambiente e l’architettura della Riviera Berica con proposte migliorative nonché segnalazione di problematiche e bisogni segnalati dai residenti.

Infine il Direttivo del Gruppo Alpini di Campedello chiede una sinergica collaborazione all’Amministrazione Comunale di Vicenza per organizzare una serie di eventi che favoriscano la conoscenza sociale su particolari tematiche nonché supporto per iniziative innovative giovanili.

Campedello, 15 settembre 2008

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GRUPPO DI CAMPEDELLO SEZIONE DI VICENZA

Egregi Assessori Del Comune di Vicenza: - Giovanni Giuliari e - Antonio Dalla Pozza

Rimanendo in attesa dell’incontro programmato per lunedì 6 ottobre prossimo – ore 19.30 presso la nostra Sede di Campedello - come pure richiesto con propria lettera dall’Assessore Dalla Pozza, si trasmette il documento in calce, già predisposto dal Direttivo del Gruppo Alpini di Campedello che evidenzia tematiche riguardanti la gestione degli spazi ambientali territoriali locali e la loro riqualificazione, nonché particolari esigenze che provengono dal tessuto sociale del nostro territorio. Questo per facilitare, in maniera dinamica produttiva e propositiva, la serata collaborativa.

Tenendo come base di partenza la nostra relazione del 30 giugno scorso, affrontando il tema ambientale territoriale, rammentiamo l’attività svolta negli anni scorsi dall’Unione delle Associazioni di Campedello (di cui fa parte integrante il Gruppo Alpini di Campedello) in convenzione ed in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Vicenza nella cura manutentiva delle aree a verdi site in Campedello (parco pubblico e parco giochi, arboreto e area sportiva di Str.lla della Rotonda, attualmente dati in gestione ad entità terza).

Andando ad affrontare la tematica riguardante l’ambiente in cui è inserito Campedello, facciamo presente che la giusta tutela del patrimonio ambientale-architettonico portata avanti in questi decenni dall’Amministrazione Comunale ha fortemente limitato, su vari settori, la popolazione che s’è andata via via insediando in questi ultimi decenni, di provenienza popolare-profuga-piccolo borghese. Piccoli insediamenti abitativi molto vincolati da varie normative impositive ambientali- paesaggistiche ma con infrastrutture e servizi rimasti limitati.

Elementi questi che dovrebbero essere attentamente valutati non solo in ambito di assetto del territorio, ma pure in ambito di progettazione di servizi al territorio che non devono servire solo il centro storico e le aree fortemente urbanizzate.

Nello stesso tempo, vivendo i nostri giorni una realtà socio-economica che si sta rapidamente modificando, occorre sviluppare una nuova visione progettuale di città per migliorarne la qualità di vita offrendo spazi e luoghi di valore locali, ora limitati nella loro divulgazione anche per mancanza di una giusta equilibrata valorizzazione. E’ il caso, per esempio, della Valletta del Silenzio.

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Cartoline dalla Valletta del Silenzio

La Valletta del Silenzio

L’interesse prevalente offerto dalla Valletta del Silenzio appare senza dubbio legato ai suoi aspetti paesaggistici con i diversi elementi di carattere storico-architettonico che le fanno da corona e che rendono singolare ed unico il sito. La Rotonda del Palladio, Villa Valmarana di Gian Maria Bertolo e dei Conti Valmarana con i magnifici affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo ed il complesso monumentale di Monte Berico basterebbero, da soli, a giustificare le attenzioni riservate all’area. Un’area particolarmente cara al Fogazzaro e sottolineata nei suoi scritti di viaggio dal Goethe.

In questi anni si è andata configurarsi pure una ragionata consapevolezza dell’interesse ecologico che riveste l’area in ambito agrario, laddove ben conservato.

La Valletta del silenzio ospita infatti un’oasi naturalistica che si estende su un’area di 33.400 metri quadri, con 6.000 piante di 50 specie diverse e siepi per oltre 1.600 metri lineari. Un progetto, questo, di riforestazione urbana iniziato nel 1992 dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il servizio forestale regionale e con il provveditorato agli studi. Il progetto aveva lo scopo di portare i giovanissimi a diretto contatto con gli elementi naturali, in un’oasi protetta e ben curata,

3 per formare una coscienza ambientale non legata solo alle parole, ma all’esperienza diretta, che coinvolgesse tutti e cinque i sensi.

Sono passati otto anni dall’inaugurazione dell’oasi naturalistica, alla cui manutenzione e sorveglianza s’è attivata, per un periodo del passato, l’Unione delle Associazioni di Campedello. E’ da chiedersi se le aspettative sono state supportate da una reale usufruizione da parte della società vicentina.

L’ambiente naturale può essere considerato come il contesto privilegiato dove promuovere un processo dinamico e non conflittuale tra le attività di conservazione e tutela del patrimonio naturale e la sua valorizzazione, intesa come conoscenza del patrimonio stesso e realizzazione delle migliori condizioni per la sua utilizzazione e fruizione pubblica. In particolare le aree protette possono costituire sia uno strumento di difesa della natura che una fonte di sviluppo sostenibile . In esse infatti la prerogativa ambientale può essere associata in maniera strategica alle esigenze di fruizione delle attività ricreative e di tempo libero.

In una realtà sociale in dinamico fermento in cui la qualità della vita sta assumendo un valore esponenziale nei comportamenti della gente ed elemento qualificante di scelta residenziale e di vita da parte di settori evoluti di popolazione, è interesse pure della città di Vicenza di mettere in moto, sin da ora, quelle opportunità turistico-economiche-storico-culturali atte a migliorare la qualità di vita cittadina e nello stesso tempo, mantenere la posizione economica che Vicenza è riuscita a raggiungere in questi ultimi 40 anni.

Ecco che la valorizzazione ambientale-culturale della Valletta del Silenzio potrebbe diventare un elemento qualitativo ed aggregante della collettività cittadina aperto verso il turista ed il mondo universitario, se fosse messa in condizione di offrire un servizio adeguato di qualità, pur nel rispetto assoluto dell’ambiente e della forestazione urbana .

Oggettivamente, guardando al quotidiano, l’oasi naturalistica sembra abbandonata a se stessa: non ci sono indicazioni esterne, la cartellonistica interna è scarsa e mal curata oltre ad una mancanza di un minimo di sorveglianza in un’area fittamente boschiva né di servizi alle persone.

L’oasi naturalistica come si presenta oggi

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Sporcizia….. degrado

Filari di viti non curati…. Erba alta ed incolta

5 In questi anni di rassetti ambientali comunali s’è parlato, in maniera documentale più volte (Progetto Speciale sulla Valletta del Silenzio da parte del coordinatore prof. Architetto Bruno Dolcetta, oppure nel documento preliminare del piano di assetto del territorio del consulente Giovanni Crocioni in cui si parla della tutela del paesaggio agrario dei Colli Berici nonché del parco fluviale del Bacchiglione), però sarebbe pure il caso di iniziare a concretizzare, partendo da iniziative semplici, non costose, che possano dare un inizio di offerta ai cittadini, in attesa magari della costituzione di un Ecomuseo Berico del Paesaggio andando a recuperare finanziamenti in ambito europeo, tramite un progetto unitario con le realtà istituzionali beriche.

La valorizzazione dell’arboreto può essere incentivato se si crea una struttura che possa offrire tutta una serie di informazioni sull’oasi medesima. Un Centro documentale ambientale che possa fornire notizie sull’oasi naturalistica e Valletta del Silenzio dal punto di vista naturalistico, storico, geologico, architettonico tramite il multimediale, con allegato un centro didattico espositivo e relativa saletta riunioni con adeguati servizi logistici.

Una struttura che dovrebbe recepire, nella sua costruzione, le innovazioni tecnologiche applicative in ambito del risparmio energetico e casa passiva tipo, per esempio, Casa Sofie (un prototipo, in abete rosso della Val di Fiemme), divenendo essa stessa espressione di sperimentazione e di informazione visiva verso la cittadinanza. Come struttura base sarebbe da riutilizzare l’attuale ex sede del vivaio cooperativistico (ora abbandonato al degrado) confinante con l’arboreto, rimodulando l’attuale destinazione urbanistica dell’area.

L’ex struttura degradata della cooperativa agricola

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Leggendo i giornali si rileva che i cittadini di Vicenza chiedono nuovi spazi e nuove strutture per il tempo libero. Creando questa struttura polifunzionale, si potrebbe migliorare l’offerta con un “percorso ginnico salute-natura ”; creando un percorso “da passeggiata” che colleghi la Valletta del Silenzio a Villa Guiccioli (migliorando il sentiero lungo le pendici del colle); inserendovi una quindicina di statue, in pietra di Vicenza ; provenienti dai vari concorsi di “ Nantopietra ” (convenzione in uso con le ditte Grassi di Nanto e la Pro Loco di Nanto). Un’ottima occasione potrebbe essere già l’anno prossimo, in occasione dell’organizzazione della 15^ edizione internazionale di Nantopietra , cui partecipano scultori provenienti da tutto il mondo.

Nantopietra

Quando ci sarà La struttura polifunzionale, essa potrebbe divenire punto d’incontro e d’informazione per gli operatori (Ufficio Turistico, Consorzio Vicenza è…) e turistici, punto di partenza di escursioni in mountain bike lungo le pendici dei Colli Berici (sentieri selezionati e tracciati con la collaborazione della Provincia di Vicenza e Comuni limitrofi). L’attuale campo sportivo attiguo all’arboreto potrebbe essere utilizzato pure per la pratica del “tiro con l’arco”, che ben s’addice all’ambiente circostante.

Riqualificare le vie d’accesso alla Valletta del Silenzio (sistemazione e manutenzione periodica di Str.lla Valmarana attualmente disastrata e pericolosa, divieto di transito veicolare lungo Str.lla della Rotonda, riqualificazione spartitraffico d’entrata di Str.lla della Rotonda, migliorare l’offerta di parcheggi). Piantumazione di piante lungo la pista ciclabile (da farsi con le scuole in occasione della festa degli alberi) per migliorare le visioni prospettiche ed ambientali.

Le sconnessioni di Stradella Valmarana

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L’alpino sentiero di Villa Guiccioli

Spartitraffico di Via Rotonda Pista ciclabile Parcheggio selvaggio…. alla Rotonda

La “catalogazione” delle piante a Villa Guiccioli

Creare pertanto un percorso pedonale che partendo dal Cristo di Via X Giugno e percorrendo le vie D’Azeglio, S. Bastian, Dei Nani, Valmarana, della Rotonda, parco Villa Guiccioli, P.le della Vittoria, ritornando al punto di partenza, possa offrire ai vicentini ed ai turisti un percorso romantico, culturale potendo visitare le ville e conoscere la pietra di Vicenza con una rappresentazione di opere moderne inserite in uno spazio di verde, sportivo e del tempo libero.

Percorso turistico fotografico lungo le pendici della Valletta del Silenzio

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Su questa progettualità l’Unione delle Associazioni di Campedello potrebbe offrire la propria collaborazione, come nel passato, nel rispetto delle proprie potenzialità e competenze.

Attività di recupero di Monte Berico ed

Con la posa della prima pietra della chiesetta gotica a Monte Berico avvenuta il 25 agosto del 1428 come civica devozione alla Madonna per la cessazione della peste, s’è creato nei secoli successivi con il Santuario un costante punto di riferimento morale e spiritualità da parte dei vicentini.

Il turismo religioso, in questi ultimi anni, ha in parte abbandonato Monte Berico divenendo la Basilica ed il piazzale prospiciente punti marginali rispetto la città. Lo stesso storico ristorante Al Pellegrino ha pure chiuso i battenti seppur in occasione del Giubileo sia stato sottoposto ad un ampliamento, pesante dal punto di vista architettonico-ambientale.

Luoghi che debbono essere rivalutati, a beneficio della città. La balconata sulla città, appena restaurata, ha pure un valore storico relativo il primo conflitto mondiale e deve essere salvaguardata

9 dai balordi , magari con l’installazione di una telecamera, così i portici riportarli ad un maggiore utilizzo con un’esposizione (la prima domenica del mese) di oggettistica artigianale e di cose antiche, riprendendo l’usanza concettuale commerciale del passato che posizionava sotto i portici i famosi carrettini rossi, che esistono ancora davanti la Basilica del Santo di Padova .

Il valore della Bandiera , l’Inno nazionale sono stati molto rivalutati in questi ultimi anni, grazie pure all’impegno profuso dal Presidente Ciampi.

In occasione dell’adunata nazionale ANA di , molti ospiti transitati a Vicenza hanno osservato la mancanza del tricolore sul pennone di Monte Berico. Vicenza città d’Italia decorata con due medaglie d’oro al valore militare, dovrebbe dare importanza al P.le della Vittoria issando sul pennone, durante i giorni festivi, il tricolore, come fanno molte altre città, Venezia in testa che per la manutenzione dei tre pennoni di P.zza S. Marco ha speso la bellezza di €. 85.493,87.

Rispettiamo inoltre i segni della nostra storia: pubblicità e servizi igienici posti al lato della lapide a Massimo D’Azelio è simbolo di mancanza d’attenzione di atti storici che hanno assegnato alla Città di Vicenza la prima medaglia d’oro al valor militare.

I portici di Monte Berico Più che la storia vicentina …. l’affare commerciale e i s-chei

P.le della Vittoria: il pennone e la balaustra

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Puliamo l’ingresso…. …e la bandiera? Il Risorgimento vicentino

Il tricolore dovrebbe essere esposto tutti i giorni all’ingresso del Museo del Risorgimento di Villa Guiccioli. Come i turisti che si recano a Washington vanno in visita allo Smithsonian (il complesso museale più grande del mondo dove l’America ricorda i propri caduti), non si vede il motivo che il Museo di Villa Guiccioli non venga adeguatamente rivalutato dal punto di vista turistico, raccogliendo la storia risorgimentale e delle guerre successive che hanno portato sul territorio vicentino, tragica frontiera di guerre passate, vari popoli con i quali oggi portiamo avanti, noi vicentini, messaggi di pace e fratellanza. Gemellando Vicenza con realtà austriache, slovene, magiare, ceche (loro musei …), si potrebbe costituire un pacchetto storico culturale vicentino d’intreccio passato storico con queste popolazioni.

Museo di Villa Guiccioli Monumento funebre ai 1848: il Feldmaresciallo Josef Radetzky rende caduti austroungarici del 1848 gli onori militari ai difensori di Vicenza

Nella documentazione ufficiale del Comune di Vicenza è stampata la dicitura Città Patrimonio Mondiale Unesco . Un riconoscimento mondiale che fa onore e dà prestigio alla nostra Città Bellissima del Palladio. Tutti noi dobbiamo essere coscienti per tutelare il nostro patrimonio architettonico conosciuto nel mondo, valorizzando in maniera corretta i vari monumenti. Questo non si può certamente affermare per quanto riguarda l’ Arco delle Scalette di Monte Berico , non curato nella parte adiacente il monumento, con una rotatoria che svilisce il monumento, che potrebbe essere trasformata in una fontana d’abbellimento. Rivalutiamo l’immagine prospettica su V.le Margherita (su cui s’affaccerà la nuova sede universitaria) attualmente deludente.

Pur coi limiti viabilistici esistenti, sarebbe opportuno che l’area fosse riqualificata in maniera appropriata. La scalinata, specialmente nella parte alta, ha raggiunto un degrado inqualificabile, con scritte che sviliscono l’opera architettonica imbrattata da graffiti indecorosi, che danno ai turisti un’immagine vicentina certamente non da Unesco . La pulitura dalle scritte e l’installazione di telecamere dovrebbero essere sollecite decisioni amministrative per riqualificate l’immagine cittadina.

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La rotatoria dell’Arco palladiano …… e relativo degrado ambientale

Il degrado attuale delle Scalette di Monte Berico

La qualità di vita della Riviera Berica

Il mondo giovanile, specialmente al giorno d’oggi, deve essere aiutato a ricercare quei valori rispettosi della vita umana, della società e tutori della propria storia, aprendosi ad integrare le nuove forze forestiere, per forgiare una nuova società coerente con il proprio passato storico.

Creare pertanto un maggiore dialogo tra la società territoriale ed il mondo della scuola cui il Comune dovrebbe essere elemento di raccordo, su alcuni campi che potrebbero essere, per esempio il mondo del lavoro e lo sport.

Incontrare i giovani della prima e seconda media per spiegare loro, come amici, nonni, il mondo lavorativo e le prospettive future, per portare gradualmente i ragazzi a programmare, con maggiore responsabilità, il proprio futuro scolastico.

Altro elemento formativo è l’attività fisica sportiva, specialmente nel periodo estivo. Con la scomparsa, di fatto, delle singole parrocchie in un’area scarsamente popolata come la Riviera Berica, aggregare i giovani ragazzi in stages di conoscenza sportiva e della sana alimentazione, potrebbe essere un fatto importante, come storicamente fu importante in passato, per una ventina d’anni, tramite la Circoscrizione che organizzò i Giochi del fuin impegnando i ragazzi su varie

12 attività sportive durante le intere vacanze estive, cui derivò successivamente, da parte del Comune, l’attivazione cittadina di Vacanze sport.

Medaglie premio per le manifestazioni dei Premiazioni di Vacanze Sport Giochi del fuin organizzate per i ragazzi della Riviera Berica, durante un periodo storico durato oltre 20 anni

Essendo attualmente assessore allo sport il prof. Umberto Nicolai, Presidente del CONI provinciale, un percorso di conoscenza formativa per i giovani delle scuole elementari e medie della Riviera Berica nei mesi giugno/luglio su alcuni settori (scherma, judo, tiro con l’arco, dama) con l’apporto (in convenzione) di tecnici CONI, utilizzando palestra e spazi all’aperto di Campedello, si offrirebbe alla gioventù locale l’opportunità di praticare sport in un ambiente aggregante e positivo. L’Unione delle Associazioni potrebbe, anche in questo caso, supportare l’iniziativa con il proprio volontariato.

Intercettare le aspirazioni ed i bisogni del mondo giovanile, privo di punti di riferimento locali rimodulando il loro il concetto forgiato negli anni ’60 della “nuova frontiera”, che può essere intesa, al giorno d’oggi la comunicazione on line. Istituire nel quartiere, per esempio, una piazza telematica , fornendo accesso ad Internet, centro documentazione di supporto, divulgazione ed approfondimento sulle nuove tecnologie…(com’è sviluppato attualmente dal Comune di Schio), sarebbe un mezzo per valorizzare le nuove attività di comunicazione, coinvolgendo con corsi formativi sia i giovani, sia i pensionati.

Su questo campo si sta da tempo attivando un gruppo di giovani di Campedello che ha già allestito il primo Campedello Festival Web un concorso che ha messo in palio il titolo di miglior sito personale (vedi allegato). Il loro Sito è www.campedello.it e questi giorni stanno cercando supporti e spazi per portare avanti iniziative aggreganti tra giovani. Questa iniziativa che la consideriamo interessante ed innovativa, potrebbe già ora essere sponsorizzata dal Comune di Vicenza in ambito cittadino.

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La sfida vincente con i giovani e la terza età diviene fattibile dando loro infrastrutture e spazi, tralasciando i contributi a pioggia. Ecco che il discorso fatto dal Sindaco ai parroci per l’uso in convenzione di spazi parrocchiali potrebbe andare nella giusta direzione.

Altre osservazioni, per il miglioramento della qualità della vita zonale, riguardano:

1) la riqualificazione della piazzola ecologica di via Bertolo, che attualmente è sistemata, in maniera indecorosa, sotto le finestre dell’ex villaggio giuliano;

Piazzola ecologica di Via Bertolo

2) cassonetti del verde: a Campedello non sono stati ancora collocati; 3) sicurezza dei pedoni per l’attraversamento della Riviera Berica attivando maggiori piazzole di sicurezza (p. esempio c/o la Chiesa di Campedello), ripittura delle strisce pedonali con vernice rossa, installazione di punti illuminazione adeguati e collocazione di indicatori di velocità; 4) creazione di un servizio di assistenza agli anziani e persone disagiate residenti dell’ex villaggio giuliano utilizzando l’ex spazio destinato in passato a salumeria di servizio;

L’ex salumeria del Villaggio Giuliano La scuola materna “Negri”

5) creazione di un marciapiede di sicurezza davanti la scuola materna “Negri” di Campedello, segnaletica stradale indicante scuola e limiti di velocità; 6) recupero area abitativa/commerciale e di servizio retrostante la banca/panetteria di Campedello, per creare un’area commerciale e di sosta veicolare; 7) dare soluzione alla grande viabilità Sud di Vicenza sollecitando la Serenissima al completamento del segmento autostradale Vicenza-Costozza creando un accordo affinché i mezzi pesanti poi utilizzino esclusivamente i tratti di complanare ed autostrada baipassando il tratto locale S. Croce Bigolina – Longare nonché provvedendo, in tempi rapidi ad attivare un passaggio provvisorio con Debba per gli abitanti di S. Pietro Intrigogna;

14 8) sicurezza e controllo del territorio: pure questo territorio è soggetto ad atti di microcriminalità, occupazione serale di parchi gioco… per cui necessita una maggiore sorveglianza da parte delle forze d’ordine preposte; 9) pista ciclabile Casarotto : molto frequentata da cittadini e turisti, necessita di un’adeguata manutenzione d’asfaltatura nel tratto tra Via Cà Tosate e Via Sardegna, a Campedello, al Gallo, dopo lavori sistemazione di sottoservizi, il cui ripristino del manto stradale ha creato dei dislivelli, pericolosi specialmente per i bambini che percorrono in bicicletta la pista ciclabile. Si fa presente inoltre che lungo la pista continuano periodicamente ad essere dipinti da giovani dei graffiti che, oltre a coprire il sottopasso autostradale, imbrattano pure le barriere poste lungo l’autostrada, forzando, in questo caso, la recinzione; 10) La pista ciclabile Casarotto

Criticità del manto bituminoso Graffiti lungo le barriere autostradali

Graffiti lungo il sottopasso recinzione divelta degrado lungo la pista ciclabile

11) campetto sportivo di Str.lla della Rotonda: una struttura realizzata una trentina d’anni fa dal Comitato di Quartiere di Campedello-Unione delle Associazioni di Campedello su terreno di proprietà del Comune. Doveva essere principalmente un semplice campetto di servizio e svago per i ragazzi del quartiere (senza pertanto servizi aggiuntivi, dati i vincoli ambientali collegati alla Valletta del Silenzio) . Il Comune affidò la gestione manutentiva all’Unione delle Associazioni di Campedello fino ad un anno fa. Attualmente la gestione è stata affidata all’U.S. Riviera Berica, la quale desidera modificarne la destinazione originaria, con relativa recinzione e chiusura dell’uso a gente terza. Ricordando la destinazione originaria che deve salvaguardare pure oggi i ragazzi del quartiere , si fa presente che l’area sportiva fa parte di quel piano di salvaguardia della Valletta del Silenzio , così pure è preziosa, dal punto di vista ambientale e paesaggistico la vecchia siepe d’acero campestre sita a confine tra lo spazio sportivo e Str.lla della Rotonda, la quale effettivamente necessita di una potatura che

15 l’Unione delle Associazioni di Campedello aveva fatto in passato e che è disponibile ancora per il futuro.

L’area sportiva L’acero campestre

Decentramento e lavoro in rete

La proposta avanzata dal Sindaco di Vicenza nella riunione circoscrizionale N. 2 di lunedì 25 agosto scorso trova la nostra condivisione. In un momento che i cittadini chiedono alle Istituzioni di ridurre le spese superflue si considera inopportuno riattivare istituzioni circoscrizionali, dopo lo storico fallimento delle Circoscrizioni passate, molto lontane dalla partecipazione di base dei cittadini. Riteniamo pertanto corretto parlare di aggregazione di base e di rete.

Riteniamo comunque fondamentale che la Giunta Comunale si confronti periodicamente con la rappresentanza di base dei cittadini, presso le attuali sedi circoscrizionali (almeno tre volte l’anno), in particolare prima dell’approvazione del bilancio di previsione comunale, onde creare quel senso partecipativo di base, più volte sottolineato dallo stesso Sindaco.

Il sistema partecipativo dei cittadini deve essere migliorato con la trasparenza degli atti amministrativi in quanto non si deve solo parlare di rete aggregativa verso il potere centrale locale, ma pure rete informativa centrale verso il territorio.

Gli atti amministrativi dovrebbero pertanto essere immediatamente inseriti nel Sito del Comune di Vicenza , affinché tutti i cittadini ne possano sollecitamente prendere nota.

I verbali degli incontri tecnici settoriali tra i rappresentanti e l’Amministrazione che saranno prossimamente attivati, dovrebbero immediatamente essere disponibili tramite l’informatica (trasmettendoli immediatamente alla Associazioni che dispongono di una propria e-mail), per veicolare le decisioni prese e permettere di creare tra i singoli soggetti operanti nel territorio sinergico e leale confronto di idee e di rappresentanza.

Come è nostra abitudine, con la presente abbiamo cercato di offrire una sintesi di problematiche che ci stanno a cuore, aperti ad un sinergico e dialettico confronto, per esaminare possibili e concrete opportunità collaborative che possano favorire la crescita della città di Vicenza, nel suo insieme, e dei suoi cittadini.

16 Proposte operative

Da Alpini operativi, quali siamo, riteniamo debbano essere condivise e definite pure delle iniziative operative che favoriscano il crescere sociale della nostra gente, per cui tutti noi tutti operiamo.

All’Assessore Dalla Pozza chiediamo un Suo approfondimento di quanto sopra esposto sulla gestione complessiva della Valletta del Silenzio , così pure per una ripresa collaborativa manutentiva, in convenzione, tra Comune ed l’Unione delle Associazioni di Campedello.

Come Gruppo Alpini di Campedello collaboriamo già da anni con le insegnanti della scuola materna-elementare di Campedello tenendo periodicamente pulita l’area esterna destinata al gioco dei ragazzi. Per mantenere elevato il decoro della Valletta del Silenzio il Gruppo Alpini di Campedello è disponibile ad offrire delle mattinate di lavoro manutentivo (pulizia vie d’accesso – bordura fiori…), nel rispetto alle disponibilità dei propri Soci e previo accordi programmatici con i referenti del Comune – AIM.

All’Assessore Giuliari chiediamo una collaborazione compartecipata da parte del Suo Assessorato Alla Famiglia , per organizzare a Campedello, presso l’ex cinema parrocchiale, una serie di incontri da farsi nel prossimo periodo Novembre – Maggio, che affrontino temi attuali quali:

- conoscere il nuovo codice della strada (alcuni incontri con il Comandante del vigili urbani); - il codice del consumo: tutela dei diritti dei consumatori (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206), in collaborazione con la CCIAA di Vicenza che potrebbe parlare pure del servizio di Conciliazione per il cittadino ; - il risparmio energetico nelle nostre case tra obblighi di legge, qualità della vita, risparmi economici famigliari (certificazioni energetiche di classe B per le costruzioni, edilizia ecosostenibile con l’utilizzo d’impianti di tri-generazione a gas, installazione di pannelli fotovoltaici, accorgimenti tecnici per il risparmio idrico ed elettrico…); - come conoscere ed utilizzare la struttura comunale per sopperire ai bisogni primari dei cittadini (salute, marginalità, assistenza agli anziani, degrado famigliare); - l’innovazione nell’Amministrazione Comunale di Vicenza: metodi e strumenti di @government con l’obiettivo di comunicare maggior informazione diretta ai cittadini riducendo i costi e tempi inutili presso gli sportelli, coinvolgendo le famiglie nella conoscenza di questo “ nuovo sapere”, portandola verso quei livelli culturali d’eccellenza europei; - prevenzione e qualità della vita per star bene: incontri sulla salute (la prevenzione dall’osteoporosi…), in collaborazione con i medici di base zonale; - sponsorizzare e supportare l’iniziativa portata avanti dai giovani di Campedello “Campedello Festival Web”

Il Capogruppo del Gruppo Alpini di Campedello Roberto Alberton

Vicenza, 11 Settembre 2008

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - Sezione di Vicenza Gruppo Alpini di Campedello Via Ischia 12 - 36100 Vicenza VI Sito internet: www.anacampedello.altervista.org – email: [email protected]

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