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Reumatismo, 2009; 61(1):10-14 RASSEGNA Il modello nutrizionale mediterraneo nelle malattie reumatiche infiammatorie The mediterranean diet model in inflammatory rheumatic diseases C. Sales1, F. Oliviero2, P. Spinella1 1Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica; 2UOC di Reumatologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università degli Studi di Padova SUMMARY The Mediterranean diet is based on a pattern of eating that’s closely tied to the Mediterranean region, which includes Greece and southern Italy. Essentially, the traditional diet emphasizes foods from plant sources, limited meat con- sumption, small amounts of wine and olive oil as the main fat source. The beneficial effects of the Mediterranean diet has been proven not only to cardiovascular diseases but also for dia- betes, obesity, arthritis and cancer. Its anti-inflammatory and protective properties are linked to the large presence of ω-3 polyunsaturated fatty acids, vi- tamins, but especially to the constituents of extra virgin olive oil: oleic acid, phenolic compounds olecanthal, a new recently discovered molecule, with natural anti-inflammatory properties. It has been shown that the Mediterranean diet can reduce disease activity, pain and stiffness in patients with inflam- matory arthritis and may thus constitute a valuable support for patients suffering from these diseases. Reumatismo, 2009; 61(1):10-14 INTRODUZIONE dizioni alimentari di vari paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo i quali, oltre a condividere con- l termine dieta mediterranea è stato coniato agli dizioni climatiche e geografiche, presentano una Iinizi degli anni ’60 quando, alla fine della se- cultura alimentare simile. I benefici non si limita- conda guerra mondiale, il medico americano An- no però solo all’apparato cardiovascolare. Una re- cel Keys osservò che le popolazioni meno abbien- visione di studi clinici riporta gli effetti benefici ti di alcune zone dell’Italia meridionale presenta- della dieta mediterranea in diverse altre patologie vano un tasso di mortalità per malattie cardiova- quali dislipidemie, diabete, obesità, artrite e cancro scolari molto inferiore rispetto alla popolazione (2). L’interesse della medicina in questo ambito si americana. L’ipotesi che questo fenomeno fosse è esteso recentemente anche nell’ambito della di- correlato alle abitudini alimentari di questa area sciplina reumatologica. geografica venne confermata da uno studio epide- Le malattie reumatiche infiammatorie croniche miologico su vasta scala che elesse la dieta medi- complessivamente colpiscono circa il 1% della po- terranea come la più adatta a prevenire le malattie polazione. Sebbene la loro eziopatogenesi non sia cardiovascolari (1). stata del tutto chiarita è stato osservato che, in pre- Oggi questo modello nutrizionale si ispira alle tra- senza di una precisa predisposizione genetica, al- cuni fattori ambientali possono innescare una rea- zione flogistica anomala di tipo autoimmune con Indirizzo per la corrispondenza: la caratteristica dell’autoperpetuazione e amplifi- Prof. Paolo Spinella Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica cazione. Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Ciò si traduce in una condizione infiammatoria cro- Università di Padova nica e sistemica. Nelle poliartriti croniche (artrite Via Giustiniani, 2 35128 Padova reumatoide, artrite psoriasica e spondiliti) si deter- E-mail: [email protected] mina una progressiva alterazione distruttiva della Dieta mediterranea e malattie reumatiche 11 struttura anatomica articolare che induce, nel cor- Tabella I - Frequenza del consumo degli alimenti presenti nella die- so degli anni, la perdita della normale capacità di ta mediterranea. movimento portando il paziente ad una vera e pro- pria invalidità che ne compromette fortemente la Quotidianamente: - cereali integrali e tuberi: pane e pasta di frumento integrale, qualità di vita. riso, mais, farro, avena, segale, orzo, grano saraceno, patate, Negli ultimi anni sono emersi dati scientifici sui be- ecc. nefici che la dieta mediterranea può apportare a chi - legumi secchi e verdi: fagioli, piselli, ceci, lenticchie, fave, è affetto da malattie reumatiche infiammatorie cro- ecc. niche (3). - frutta (a polpa e a guscio): mele, pere, arance, mandarini, al- bicocche, pesche, uva, fichi, angurie, meloni, lamponi, fra- gole, castagne, noci, nocciole, mandorle, pinoli, pistacchi, PERCHÉ LA DIETA MEDITERRANEA ecc. “FA BENE” AI PAZIENTI CON ARTRITI - verdure e ortaggi: rape, ravanelli, carote, insalate, spinaci, ci- INFIAMMATORIE corie, crescione, porri, asparagi, finocchi, bietole, carciofi, broccoli, cavoli, pomodori, melanzane, peperoni, zucchine, Il modello nutrizionale mediterraneo non è uno cipolle, ecc. specifico programma dietetico, rappresenta piut- - condimenti: principalmente olio extravergine di oliva. In dosi minori burro, lardo e strutto tosto un insieme di abitudini alimentari che si di- - erbe aromatiche: basilico, timo, maggiorana, origano, aglio, stinguono per il consumo di cibi naturali e freschi ecc. quali frutta e verdura di stagione, cereali, limita- - latte intero di vacca o capra e formaggi to consumo di grassi animali contro un elevato - vino consumo di pesce, olio extravergine d’oliva come condimento e legumi come fonte di proteine ve- Una/tre volte a settimana: getali (Tab. I). Ciò che rende nobile questo tipo di - carne: prevalentemente bianca come pollo e tacchino. Inol- dieta è non solo la qualità dei nutrienti che la com- tre coniglio, maiale e vitello; pongono, come gli acidi grassi monoinsaturi e po- - pesce: in prevalenza azzurro come acciughe, sardine, arin- linsaturi, le vitamine, gli elementi antiossidanti e ghe, aguglie, sgombri, spatole, ecc.; i minerali, ma anche la loro giusta proporzione - uova (Tab. II). Gli effetti benefici della dieta mediterranea sull’ap- Una volta a settimana: - dolci in quantità moderate parato cardiovascolare sono i più noti e ampia- mente riconosciuti e continuano tuttora ad essere oggetto di studio (4). tie cardiovascolari raggiungono il 30% della tota- I soggetti affetti da malattie reumatiche infiamma- lità dei casi (9); nei pazienti con lupus eritemato- torie presentano un rischio cardiovascolare au- so sistemico la mortalità per coronaropatia risulta mentato rispetto alla popolazione generale. Questo maggiore con un 30% di soggetti che presentano è dovuto principalmente al processo infiammatorio un’aterosclerosi subclinica (10). cronico e alla terapia farmacologica e secondaria- La dieta mediterranea può costituire una terapia mente alla ridotta attività fisica (5). Le alterazioni adiuvante in tutti questi pazienti per le sue pro- metaboliche (iperglicemia, riduzione del coleste- prietà antinfiammatorie, antiossidanti, regolatrici rolo HDL; aumento delle LDL, riduzione del rap- di alcuni fattori metabolici e protettive del sistema porto colesterolo tot/HDL, aumento dei trigliceri- cardiovascolare. di) riscontrate nei pazienti affetti da malattie reu- matiche infiammatorie contribuiscono in maniera Tabella II - Proporzioni tra i nutrienti nell’alimentazione di tipo me- rilevante all’aumento del rischio di morbilità e mor- diterraneo talità cardiovascolare (6). Nell’artrite reumatoide l’incidenza di eventi pato- - 55-60% di carboidrati dei quali 80% complessi (pane inte- logici cardiovascolari è circa 3 volte superiore ri- grale, pasta, riso, mais, ecc.) e 20% semplici spetto alla popolazione sana (7). Nell’artrite pso- - 10-15% di proteine delle quali 60% di origine animale (car- riasica il tasso d’incidenza di malattie cardiova- ni soprattutto bianche, pesce azzurro, ecc.) e 40% di origine scolari è maggiore di 1,3 volte rappresentando la vegetale (fagioli, ceci, lenticchie e legumi in genere) causa maggiore di mortalità (8); nella spondilite - 25-30% di grassi (olio di oliva in prevalenza, burro, strutto, ecc.) anchilosante le cause di morte imputabili a malat- 12 C. Sales et al. Le proprietà antinfiammatorie sono riconducibili La presenza di frutta e verdura nella dieta medi- all’abbondante presenza di alcuni nutrienti quali terranea assicura un introito adeguato di vitamine gli acidi grassi polinsaturi, in particolare gli ω-3, e antiossidanti come la vitamina C e la vitamina E la gli acidi grassi monoinsaturi. I primi sono conte- cui carenza è stata associata ad un aumentato ri- nuti in abbondanza negli oli di origine vegetale, schio di sviluppare artriti infiammatorie (17). È nel pesce azzurro e nell’olio di pesce. La terapia stato osservato che una adeguata assunzione ed nutrizionale attuata mediante introduzione nella eventualmente supplementazione di queste vitami- dieta di alimenti ad alto contenuto di acidi grassi ne porta ad un miglioramento della sintomatologia ω-3 è risultata essere di valido supporto al tratta- clinica nella spondilite anchilosante e nell’artrite mento farmacologico delle malattie reumatiche in- reumatoide (18, 19). fiammatorie croniche ed è stata oggetto di una no- stra precedente rassegna (11). Questa classe di li- pidi è in grado di influenzare, riducendolo, il pro- EVIDENZE CLINICHE cesso di flogosi attraverso diversi meccanismi che agiscono sulla produzione di mediatori dell’in- Gli studi che conferiscono un ruolo “protettivo” al fiammazione e sulla risposta del sistema immuni- consumo indipendente di pesce, vegetali e olio di tario (12). Proprietà simili sono state riconosciute oliva nei confronti delle malattie reumatiche sono anche agli AGM in particolare all’acido oleico (se- numerosi, ma oltre alle indagini sui singoli nu- rie ω-9) contenuto nell’alimento