Frane in Collina: Chiuse Le Strade a Montesegale E Lirio Di Alessandro Disperati
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1 Anno 7 - N° 65 Montù Beccaria Aprile 2013 La minoranza 20.000 contesta le scelte COPIE della giunta Frane in collina: chiuse le strade a Montesegale e Lirio DI ALESSANDRO DISPERATI Tanta neve. E poi tanta, tantissima pioggia. E le col- line dell’Oltrepò pavese, così come accaduto negli anni scorsi non hanno retto a questo maltempo che non sembra concedere una tregua. Girando per l’Ol- trepo in questi giorni si possono vedere campi com- pletamente allagati: il terreno dopo così tanta acqua non è più in grado di assorbirne. E poi molti campi franati alcuni in mezzo ad altri terreni, altri invece si sono riversati in strada o nei torrenti. Come acca- duto a Broni, dove una frana ha rischiato di ostruire completamente il torrente Scuropasso rischiando di formare un effetto diga che sarebbe stato devastante. E poi a Montesegale dove un intero versante si sta muovendo verso valle rischiando anche di travolgere la piccola frazione di Casa Biotto a ridosso della bel- la chiesa di San Damiano. Qui è stata chiusa anche la La svolta per le Terme strada provinciale che porta alla frazione Zuccarello e che collega Montesegale con la Val di Nizza. Arriva Elio Rosada SERVIZI A PAGINA 23 E 41 Elio Rosada ha acquistato le Terme di Salice e si accinge a rilanciare la struttura termale, che ha ri- aperto i battenti proprio nei giorni scorsi dopo una chiusura di tre mesi. L’ufficializzazione è arrivata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale andato in scena a Godiasco quando il sindaco, Anna Corbi, ha comunicato che la società Terme di Salice passa news nelle mani di Elio Rosada, Presidente di Sapo Spa, il quale dovrà effettuare la compravendita della so- cietà entro fine aprile. “Si può essere cautamente ottimisti” ha sottolineato il sindaco di Godiasco. Grazie a questa svolta comunque ci si può attendere il Periodicoil rilancio tanto sperato delle Terme. EDITORE SERVIZIO A PAGINA 4 E 5 DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO DISPERATI [email protected] Responsabile P.R. ORNELLA REPETTI [email protected] Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto. STAMPA: San Biagio Stampa S.p.A. - Genova Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011 Distribuzione Gratuita il Periodico 2 APRILE 2013 il Periodico 3 APRILE 2013 Il fallimento della democrazia! TERZA PAGINA COMMENTO DI ANTONIO LA TRIPPA Parlare di fallimento della democrazia è scalfire un dogma. E’ evidente però che non riflettere su questo è da struzzi che nascondono la testa sotto la sabbia, per- ché se ora ci troviamo in una grave crisi economica e sociale vuol dire che il sistema che doveva gestire la società, che è quindi il nostro sistema democratico rappresentativo, ha fallito. La colpa non è solo dei po- litici, anzi a dire il vero la colpa è la nostra, o almeno di una parte di noi, quelli che sono andati a votare, perché i politici, passati e presenti li ha votati (una parte), del popolo italiano, li hanno votati il 75,1 % degli italiani aventi diritto al voto. Nel 1948 (prime elezioni post – guerra) gli italiani che andarono alle urne furono il 92,2 % (e c’era una quantità di analfa- beti superiore a quella odierna... Forse… ma non ne sono poi così sicuro... anche oggi ci sono tanti analfa- beti!!!), alle ultime elezioni politiche nel 2008 furono l’80,5% gli italiani che votarono. Il calo dei votanti è evidente, forse sono sempre di più gli italiani che non votano perché non credono più alla democrazia. Han- no torto? Hanno ragione? Sono degli incoscienti?... mah, non direi, visto come stanno andando le cose... sempre pensato di risolvere i problemi che gli si po- con buona pace dei benpensanti, che oltre a provare a forse tutti i torti non li hanno. nevano di fronte e mai hanno pensato ai problemi che pensare bene, soluzioni non ne danno. Ma perché questa democrazia ha fallito? Vogliamo potessero sorgere dopo qualche anno, questo non è Come si concluderà la nostra crisi, lo vedremo con i premettere che criticare la democrazia non vuol dire una loro colpa diretta, in quanto sarebbero comunque nostri occhi, ma sicuramente essa è la dimostrazio- riconsiderare i sistemi fascisti o comunisti o comun- impossibilitati a farlo dato che devono fare ciò che ne del fallimento di una dogma, quello democratico. que dittatoriali, vuol dire semplicemente che questo interessa al proprio elettorato qui ed ora. Spero si possa aprire un giorno una seria riflessio- nostro sistema può e deve essere modificato, dato che Questo ha comportato un fallimento economico, so- ne su come ovviare a questi difetti senza inficiare la non funziona, soprattutto nel medio lungo periodo. ciale e anche ambientale. In economia i governi occi- volontà popolare. Perché la democrazia odierna ha Risultati alla mano!! dentali si sono comportati e continuano a comportarsi dimostrato il suo fallimento? Perché la stessa volontà Essenzialmente il problema della democrazia sono i al contrario del “buon padre di famiglia”: essi nei popolare è diventata secondaria rispetto alla volontà politici: essi hanno il ruolo fondamentale di gestire lo periodi di crescita economica hanno continuato a fare dei mercati e dei creditori, quindi rimane la parvenza stato e di decidere per tutta la comunità, il problema debito, che è una cosa diversa che fare investimenti, di democrazia, ma in realtà da quando è iniziata la è che la classe politica è l’unica categoria... “lavorati- ed a dare tutto a tutte le categorie sociali, nei periodi crisi, essa non esiste più: in Italia l’ultimo premier, va”... che esercita il proprio... “lavoro”… senza aver di recessione, come questo, vogliono rimediare con Monti, non è stato democraticamente eletto, tanto per studiato, senza essere formata alla politica, che è una tagli e tasse, ecco un buon esempio di come le classi fare un esempio. E’ necessaria una presa di coscien- professione come un’altra, e come tutte le professio- politiche elette democraticamente pensino esclusiva- za sul tema “democrazia”, un cambio di paradigma ni per svolgerle bene, bisogna essere preparati. Oggi mente al qui ed ora. Invece una politica economica perché ci sono dei problemi serissimi che a breve abbiamo moltissimi, professori, dottori, tecnocrati, equilibrata, avrebbe dovuto nei periodi di crescita dovranno essere valutati: 1) il superamento economi- giureconsulti, imprenditori e politicanti, non abbiamo economica diminuire il debito pubblico, tagliare i co da parte di nazioni extra-occidentali (Cina - India però delle persone istruite nell’arte della politica, costi dell’apparato statale e investire in fattori di sta- – Brasile etc). 2) il grave peggioramento delle con- nell’arte di valutare e prendere decisioni per la collet- bilità e importanza per il futuro come la ricerca, le dizioni ambientali del pianeta. 3) la lotta per risorse tività. Anche i cosiddetti politici professionisti, non infrastrutture, gli investimenti militari (non per essere sempre più esigue rispetto all’aumento della popola- sono professionisti della politica, magari lo fossero, militaristi o guerrafondai, ma la stragrande maggio- zione. 4) l’avvento della robotizzazione e della nano- potrebbero essere definiti dei professionisti dell’esse- ranza dell’innovazione tecnologica e dei brevetti è tecnologia, le sempre più moderne tecnologie ci co- re politicante, pertanto data la mancanza di una for- frutto della ricerca militare - piaccia o non piaccia… stringeranno a valutare un cambio radicale del nostro mazione politica, siamo governati da dei dilettanti. così è!), la manutenzione delle infrastrutture esistenti, sistema, perché la disoccupazione creata da queste Ragionamento questo suffragato dai fatti, basta ve- quindi investire sulla fortificazione e sull’identità del- macchine non sarà sostenibile dall’odierno sistema dere in che stato pietoso è l’Italia. Il nostro sistema lo stato; durante i periodi di stagnazione e recessione, economico. Concludendo: problemi epocali stanno democratico ha pensato bene che il settore più impor- tagliare le tasse, liberare risorse per gli ammortiz- emergendo e sarà necessaria una classe politica che tante per la sopravvivenza della società venisse dato zatori sociali, fare debito (dato che il debito sarebbe possa pensare a lungo periodo, diversamente ci trove- in mano a dei dilettanti. Questa, sia chiaro, non è una stato basso), investire in grandi opere che creino oc- remo o schiavi dei cinesi o con un ambiente distrut- critica ai nostri singoli politici, ma ad un sistema che cupazione. to o con una crisi sociale senza precedenti. Questa non ha pensato a questa serissima problematica. Questa sarebbe stata la politica da “buon padre di fa- situazione è palese alla maggior parte delle persone Ora questo non vuol dire, ma è una casualità, che non miglia”. Ora invece è impossibile invertire la rotta, che vogliono vedere... Questa è la situazione in Italia ci siano stati alcuni, pochissimi a dire il vero, grandi perché il debito è troppo alto per poter dar vita ad una ed in Europa, dove ogni paese membro è governato politici, ma in linea di massima, la stragrande mag- politica economica di rilancio, quindi siamo come “democraticamente”... se non è fallimento questo!!! gioranza degli “eletti”, in qualsiasi caso non sono in un malato di cancro in fase terminale con cui ci si Questa situazione sta portando ad un gran numero di grado di poter fare una politica con la P maiuscola. continua ad accanire con la chemioterapia. L’unica persone che non hanno più nulla da perdere a causa Questo perché essi devono pensare, oltre che ad ar- soluzione per l’economia europea è un reset, non c’è della crescente crisi economica, troppi si trovano tra- ricchirsi prima che finisca il loro mandato, anche alle altra scelta.