Piano Generale

di

Protezione Civile

Dott. Ing. Nicola Giorgio MORRONE Dott. Geologo Domenico FAZIOLI Data: 31/10/2004 Rev. 1 Comune di Sant’Elia a Pianisi () - Piano di Protezione Civile Pag. 1 di 1

GENERALITA’ ...... 3 INTRODUZIONE ...... 5 0.1 - Protezione Civile – Concetto Base...... 5 0.2 - Attività di Previsione e Prevenzione ...... 5 0.3 - Programmazione ...... 6 0.4 - Potere di Ordinanza ...... 6 0.5 - Stato di Emergenza...... 6 0.6 - Stato di Calamità ...... 7 0.7 - Elementi legislativi di riferimento...... 7 0.8 - Attribuzioni e compiti del Sindaco...... 9 0.9 – Numeri Telefonici utili...... 13 0.10 - Web utili: ...... 14 0.11 - Glossario...... 15 0.12 – Carta stradale per raggiungere Sant'Elia a Pianisi ...... 17 Capo I - Modello di intervento...... 19 1.1 - FASI DELL'EMERGENZA...... 20 1.2 - PRONTO INTERVENTO...... 24 Capo II - Personale e Mezzi...... 25 2.2 - COORDINAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE...... 28 2.3 - RESPONSABILE DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE...... 30 2.4 - CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE (COC) ...... 31 2.5 SALA OPERATIVA ...... 33 2.5.1 FUNZIONI DI SUPPORTO -...... 34 FUNZIONE 1 - TECNICO SCIENTIFICO – PIANIFICAZIONE...... 35 FUNZIONE 2 - SANITA', ASSISTENZA SOCIALE E VOLONTARIATO ...... 36 FUNZIONE 3 - MATERIALI E MEZZI - SERVIZI ESSENZIALI CENSIMENTO DANNI ...... 38 FUNZIONE 4 - STRUTTURE OPERATIVE, VIABILITA’, ...... 41 2.5.2 SEGRETERIA SALA OPERATIVA ...... 43 2.5.3 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO ...... 44 2.5.4 SALA STAMPA RESPONSABILE RAPPORTI CON I MASS-MEDIA ...... 46 2.6 - Schema delle ATTIVITA' IN PREALLARME ...... 48 2.7 - Schema delle ATTIVITA' IN ALLARME...... 49 2.8 - Schema delle ATTIVITA' IN GESTIONE DELL'EMERGENZA...... 50 Capo III - DESCRIZIONE del TERRITORIO e Ipotesi di Calamità...... 51 3.1 - DATI TERRITORIALI ...... 52 3.1.1 SCHEDA COMUNE...... 53 3.1.2 Mappa del territorio ...... 54 3.1.3 ASPETTO GEOMORFOLOGICO ED ANTROPICO...... 55 3.1.4 ASPETTI GEOLOGO-TECNICI ...... 56 3.2 - RISCHIO FRANE ...... 57 3.3 - RISCHIO METEO ...... 59 ALLUVIONE ED ESONDAZIONE...... 59 MONITORAGGIO...... 59 ALLAGAMENTO DA PIOGGIA ...... 60 MONITORAGGIO...... 60 RISCHIO Neve e Ghiaccio ...... 60 MONITORAGGIO...... 60 3.4 - INCENDIO BOSCHIVO...... 62 3.4.1. AVVISTAMENTO INCENDI ...... 62 3.5 - SISMA ...... 63 3.5.1 - STIMA DEGLI EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI D’IMPORTANZA STORICA e STRATEGICA COINVOLTI ...... 64 Capo IV - RISORSE E STRUTTURE ...... 65 4.1 - Risorse interne ...... 66 4.1.1 RADIO RICETRASMITTENTI IN DOTAZIONE AL COMUNE...... 66 4.1.2 - ELENCO MEZZI E APPARECCHIATURE DI PROPRIETA COMUNALE ...... 66 4.1.3 - RECAPITI DEI FUNZIONARI COMUNALI...... 67

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4.1.4 - RECAPITI DELLE PERSONE ESTERNE CITATE NEL PIANO ...... 68 4.2 - Risorse esterne...... 69 4.2.1 AREA TECNICO-SCIENTIFICA ...... 69 4.2.2 AREA SANITARIA ...... 71 4.2.3 AREA VOLONTARIATO...... 74 4.2.4 AREA MATERIALI E MEZZI...... 75 Capo V - dati sociali ...... 84 5.1 - POPOLAZIONE ...... 85 5.1.1 INVALIDI/ANZIANI ...... 85 Capo VI - VIABILITA' e Collegamenti ...... 88 6.1 - VIABILITA' PRINCIPALE ...... 89 6.2 - FERROVIA...... 90 6.3 - COLLEGAMENTO AEREO ...... 90 6.4 - COLLEGAMENTI CON L'OSPEDALE ...... 91 6.5 - ITINERARI ALTERNATIVI ...... 91 Capo VII - AREE di protezione civile ...... 92 7.1 – Elenco delle aree di attesa (v. Tav. 1)...... 94 7.2 – Elenco dei ricoveri (v. Tav. 2)...... 94 7.3 – Elenco delle aree per allestimento tendopoli (v. Tav. 2)...... 94 7.4 – Area di Allestimento tendopoli (v. Tav. 3)...... 94 7.5 - Interventi Logistici ...... 95 7.6 - Criteri per l’allestimento di campi, tendopoli, aree di attesa ...... 95 Capo VIII – Tavole e Ordinanze ...... 99

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“II piano rappresenta uno strumento dinamico, che andrà periodicamente aggiornato e revisionato, sia per tenere conto dell'esperienza acquisita nel corso di periodiche esercitazioni, sia per integrarlo con nuove informazioni circa le variazioni della realtà organizzativa e strutturale, che per adeguarlo a nuove esigenze di sicurezza ed allo sviluppo dei mezzi e della tecnica. La versione attuale, rev. 1, è aggiornata a tutto il 31/10/2004”: - ing. Nicola Giorgio MORRONE.

GENERALITA’

Redattori del Piano II presente Piano di Protezione Civile del Comune di Sant’Elia a Pianisi, é stato redatto dai Tecnici: Dott. Ing. Nicola Giorgio MORRONE e Dott. Geol. Domenico Fazioli, in collaborazione con il geom. Salvatore Garofano, Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale.

Finalità del Piano L’obiettivo primario del Piano è quello di definire le varie competenze e attività comunali nel campo della protezione civile e fornire le direttive per una gestione coordinata dei vari interventi di emergenza e di soccorso, al fine di ridurre al minimo i danni alle persone, alle cose ed all’ambiente a seguito del verificarsi, sul territorio comunale, di situazioni di emergenza.

Contenuti del Piano La Parte introduttiva è rivolta in maniera particolare al Sindaco ed agli Amministratori, affinché in poche pagine abbiano immediatezza del quadro di riferimento normativo e indicazioni di sintesi sulle attività che sono tenuti a svolgere. In questa parte sono illustrati i concetti base della Protezione Civile ed alcuni elementi legislativi di riferimento in base ai quali il Sindaco detiene il potere di Ordinanza; sono inoltre elencati, in forma di scheda sintetica, i compiti e le attribuzioni del Sindaco.

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Infine sono elencati alcuni numeri telefonici e alcuni indirizzi di siti web utili, nonché un glossario di riferimento ed una mappa stradale utile per dare indicazioni per raggiungere Sant'Elia a Pianisi.

Le Parti Successive costituiscono il Piano Generale di Protezione Civile del comune di Sant'Elia a Pianisi.

II Piano é cosí articolato: Parte prima: modello d'intervento. In caso di Allarme Chi deve fare Che cosa Parte seconda: il sistema comunale di protezione civile. Le competenze nella fase di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza. Le procedure di attivazione del Servizio Comunale di Protezione Civile in fase di emergenza. Parte terza: descrizione del territorio e ipotesi di calamitá. Parte quarta: risorse e strutture di protezione. Parte quinta: dati sociali. Parte sesta: viabilità e collegamenti. Parte settima: aree di protezione civile. Parte ottava: Tavole e modelli delle Ordinanze e di altri messaggi per la popolazione.

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INTRODUZIONE

0.1 - Protezione Civile – Concetto Base L’insieme dei servizi rivolti all’integrità fisica degli individui, alla salvaguardia dei loro beni e all’ambiente che li circonda, quando si verificano violenti ed improvvisi stravolgimenti territoriali ed ambientali, costituiscono gli interventi particolari attuati dal Servizio Nazionale della Protezione Civile.

Per lo svolgimento delle finalità di tale servizio, il Presidente del Consiglio dei Ministri o per sua delega il Ministro per il coordinamento della Protezione Civile, si avvale del Dipartimento della Protezione Civile, istituito nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi dell’art. 21 della Legge 400/88.

Tale servizio risulta costituito da un complesso funzionale-strutturale di componenti e strutture operative.

Le prime, svolgono attività di programmazione legislativa, di promozione, di indirizzo e coordinamento, sono cioè dei pubblici poteri che hanno titolarità a diversi livelli della funzione di Protezione Civile, Stato, Regioni; Province; Comuni; Comunità Montane.

Le seconde, si configurano come organizzazioni specialistiche stabili, atte professionalmente ad attuare gli interventi di Protezione Civile e partecipano collaborando con tutte le componenti di Servizio, fornendo consulenza a svolgendo interventi di supporto inerenti a tutte le attività di protezione civile, Vigili del Fuoco; Forze Armate; Forze di Polizia; Corpo Forestale dello Stato; Servizi Tecnici Nazionali; Gruppi Nazionale di Ricerca Scientifica; Croce Rossa Italiana; Strutture del Servizio Sanitario Nazionale; Organizzazioni di Volontariato; Corpo Nazionale Soccorso Alpino (CNSA-CAI).

Il Servizio Nazionale della Protezione Civile è costituito anche da: Organismi pubblici e privati (Enti pubblici, Istituti, Gruppi di ricerca scientifica, Istituzioni ed Organizzazioni private); da mezzi, strumenti, attività e risorse disponibili per l’attuazione degli interventi di Protezione Civile.

0.2 - Attività di Previsione e Prevenzione

Sono considerate attività di Protezione Civile quelle volte a prevedere e prevenire ogni ipotesi di rischio, soccorrere la popolazione colpita ed ogni altra azione necessaria ed irrimandabile volta al superamento dell’emergenza.

Infatti la Protezione Civile non è soltanto organizzazione del soccorso ma, prima di tutto, deve essere previsione e prevenzione che ne costituiscono gli elementi centrali.

L’attività di Protezione Civile, pertanto, si snoda attraverso quattro distinte direttrici: 1. la Previsione che consiste in quella serie di attività che sono dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, la conoscenza dei rischi e l’individuazione delle zone di territorio dove esse hanno incidenza.

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2. la Prevenzione che scaturisce dalle conoscenze acquisite dallo studio previsionale e da tutte le altre attività volte ad evitare o ridurre al minimo i danni.

3. il Soccorso che riguarda l’organizzazione degli interventi e la loro gestione, per assicurare alla popolazione colpita il salvataggio e la prima assistenza.

4. il Superamento dell’Emergenza che consiste nell’insieme di iniziative (coordinate con gli organi istituzionali competenti) necessarie ed irrimandabili, volte a rimuovere gli ostacoli per la ripresa delle normali condizioni di vita.

0.3 - Programmazione

Gli strumenti giuridici di intervento delle componenti, ai diversi livelli della funzione di Protezione Civile, sono: i programmi, i piani e le ordinanze:

Essi presuppongono la programmazione delle attività di previsione e prevenzione e la successiva pianificazione degli interventi di soccorso, per l’attuazione dei quali si ricorre al potere di ordinanza.

La Programmazione è afferente alla fase di previsione dell’evento, intesa come conoscenza dei rischi che gravano sul territorio, nonché alla fase della prevenzione intesa come attività destinata alla mitigazione dei rischi stessi.

A tale scopo i programmi devono essere ricognitivi delle problematiche che si riferiscono al territorio e devono, pertanto, prevedere l’individuazione delle possibili soluzioni con specifico riferimento ai tempi ed alle risorse disponibili o da reperire.

In un contesto unitario, la programmazione deve riguardare scenari connessi a rischi che per la loro natura o estensione richiedono l’intervento degli organi comunali.

0.4 - Potere di Ordinanza

Dal momento che i pubblici poteri, titolari della funzione di direzione degli interventi di soccorso, devono operare celermente superando difficoltà operative, è previsto che gli stessi possano operare in “regime eccezionale” avvalendosi dello strumento giuridico dell’Ordinanza, in deroga ad ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico.

L’Ordinanza costituisce un provvedimento di necessità ed urgenza per dare attuazione agli interventi di emergenza e per evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o cose.

Il potere di ordinanza compete al Presidente del Consiglio dei Ministri o per sua delega al Ministro per il coordinamento della Protezione Civile, al prefetto, al Sindaco, al Presidente della Giunta Regionale i quali, in via straordinaria, se ne servono per affrontare emergenze eccezionali.

0.5 - Stato di Emergenza

Al verificarsi degli eventi di cui all’art. 2, comma 1 lettera c, della L.225/92 il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero per sua delega, ai sensi dell’art.1, comma 2, del Ministro per il coordinamento della Protezione Civile, delibera lo Stato di

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Emergenza, determinandone durata ed estensione territoriale in stretto riferimento alla natura degli eventi.

Con le medesime modalità si procede all’eventuale revoca dello Stato di Emergenza al venir meno dei relativi presupposti (art. 5, comma 1, L.225/92).

Lo Stato di Emergenza è una situazione di grave o gravissima crisi in un’area determinata del territorio al seguito del verificarsi di calamità naturali, catastrofi od altri eventi che, per intensità ed estensione, devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari, attraverso l’emanazione di provvedimenti (ordinanze) anche in deroga all’ordinamento vigente.

0.6 - Stato di Calamità

Lo Stato di Calamità è una situazione conseguente al verificarsi di eventi naturali calamitosi di carattere eccezionale, ma non gravissimo, che provocano ingenti danni alle attività produttive dei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura.

La dichiarazione dello Stato di Calamità, per danni all’industria, commercio, artigianato, finalizzata al ristoro parziale dei danni in questi specifici settori, è prevista dalla Legge n. 50 del 13 Febbraio 1952, e successive modifiche ed integrazioni, ed è emanata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Industria, sulla base dell’istruttoria formulata dalla Prefettura, alla quale sono pervenute da parte del Comune e delle Associazioni di Categoria, notizie dei danni subiti.

La dichiarazione dello Stato di Calamità finalizzata al ristoro parziale dei danni al settore produttivo dell’agricoltura, è prevista dalla Legge n. 185 del 14 Febbraio 1992.

Competente ad emanare il provvedimento è il Ministro delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali previa istruttoria della Regione da completare entro 60 giorni dall’evento.

Per quanto concerne i danni alle opere pubbliche il Governo, avuto riguardo all’entità dei danni ed alle disponibilità statali in bilancio, potrà valutare l’opportunità e la possibilità di emanare un provvedimento legislativo ad hoc (decreto legge).

A questo riguardo le Regioni e le Province autonome dovrebbero prevedere sul proprio bilancio e nel proprio ordinamento, i necessari strumenti di intervento in caso di calamità.

Il Dipartimento della Protezione Civile potrà assumere l’iniziativa di una proposta sulla base di analitica descrizione dei danni, suddivisa per settori di intervento, operata dai Prefetti e dalle regioni, rispettivamente per lo opere di competenza statale e regionale.

Per quanto riguarda l’effettiva ricognizione e la quantificazione sommaria dei danni subita dai privati è effettuata dai Prefetti e trasmessa, in analogia a quanto avviene per le opere di competenza statale e regionale, al Dipartimento della Protezione Civile.

0.7 - Elementi legislativi di riferimento

L’art. 15 della Legge n.225 del 24 Febbraio 1992 (competenze del Comune ed attribuzioni del Sindaco), recita testualmente: 1. “Nell’ambito del quadro ordinamentale in materia di autonomie locali, ogni Comune può dotarsi di una struttura di Protezione Civile”.

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2. La Regione, nel rispetto delle competenze ad essa affidate in materia di organizzazione dell’esercizio delle funzioni amministrative a livello locale, favorisce, nei modi e con le forme ritenuti opportuni, l’organizzazione di Strutture Comunali di Protezione Civile.” 3. Il Sindaco è autorità comunale di Protezione Civile, al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale amministrativo, assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al Prefetto ed al Presidente della Giunta Regionale.” 4. Quando la calamità naturale o l’evento non possono essere fronteggiati con i mezzi a disposizione del Comune, il Sindaco chiede l’intervento di altre forze e strutture al Prefetto, che adotta i provvedimenti di competenza, coordinando i propri interventi con quelli dell’autorità comunale di Protezione Civile”.

Ai sensi degli art. 50 e 54 della Legge n. 142/90 il Sindaco, quale ufficiale del Governo, sovrintende: A. alla tenuta dei registri di stato civile e di popolazione ed agli altri adempimenti demandategli dalla legge in materia elettorale, di leva militare, di statistica; B. alla emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica, di sanità di igiene pubblica; C. allo svolgimento, in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, delle funzioni affidategli dalla legge; D. alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico, informandone il Prefetto.

Il Sindaco, quale ufficiale di Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti in materia di Sanità ed igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini; per l’esecuzione dei relativi ordini può richiedere al Prefetto, ove occorra, l’assistenza della forza pubblica.

Se l’ordinanza adottata ai sensi del comma 2 è rivolta a persone determinate e queste non ottemperano all’ordine impartito, il Sindaco può provvedere di ufficio a spese degli interessati, senza pregiudizio dell’azione penale per i reati in cui fossero incorsi.

Chi sostituisce il Sindaco esercita anche le funzioni di cui al presente articolo.

Nell’ambito dei servizi di cui al presente articolo, il Prefetto può disporre ispezioni per accertare il regolare funzionamento dei servizi stessi, nonché per l’acquisizione di dati e notizie interessanti altri servizi di carattere generale.

Nelle materie previste dalle lettere a), b), c) e d) del comma 1, nonché dall’articolo 10, il Sindaco, previa comunicazione al Prefetto, può delegare l’esercizio delle funzioni ivi indicate al Presidente del Consiglio di Circoscrizione; ove non siano costituiti gli organi di decentramento comunale, il Sindaco può conferire la delega ad un consigliere comunale per l’esercizio delle funzioni nei quartieri e nelle frazioni.

Ove il Sindaco o chi ne esercita le funzioni non adempia ai compiti di cui al presente articolo, il Prefetto può nominare un Commissario per l’adempimento delle funzioni stesse.

Alle spese per il Commissario provvede l’Ente interessato.

Ove il Sindaco non adotti i provvedimenti di cui al comma 2, il Prefetto provvede con propria ordinanza.

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0.8 - Attribuzioni e compiti del Sindaco

Il Sindaco è autorità comunale di Protezione Civile, in emergenza i compiti di direzione e coordinamento degli interventi sul territorio amministrato sono di sua competenza.

Al momento dell’emergenza, quando questa è fronteggiabile a livello comunale, il Sindaco, nell’ambito del proprio territorio, coadiuvato dalla struttura comunale di Protezione Civile, provvede agli interventi necessari, raccordandosi con il Prefetto e con il Presidente della giunta Regionale. Qualora. L’emergenza non può essere affrontata con i mezzi e le energie umane a disposizione, il Sindaco chiede l’intervento del prefetto e del presidente della Giunta Regionale, per avere a disposizione altre forze e strutture.

Quando l’evento calamitoso non può essere fronteggiato nemmeno a livello prefettizio, l’emergenza dovrà essere affrontata con mezzi e poteri straordinari (art. 2, lettera c, Legge 225/92 ) con la conseguente deliberazione dello Stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del consiglio dei Ministri, ovvero, per sua delega, del Ministro per il coordinamento della protezione civile che, determina durata ed estensione territoriale dell’emergenza, in stretto riferimento alla natura degli eventi ( art. 5, comma 1, Legge 225/92 ).

In conseguenza della dichiarazione dello Stato di Emergenza, il Presidente del Consiglio dei Ministri o per sua delega il Ministro per il coordinamento della protezione civile, può nominare anche un “Commissario delegato” per l’attuazione degli interventi di emergenza, quando il coordinamento e la direzione delle Strutture di protezione civile appartiene a più ambiti provinciali, in questo caso, il Sindaco resta competente per ciò che riguarda la direzione degli interventi di emergenza relativamente al suo ambito territoriale.

Più specificatamente l’attività del Sindaco dovrebbe articolarsi attraverso le seguenti fasi:

1) Attività preparatoria 2) Attività nel periodo di intervento 3) Attività da sviluppare in caso di evento senza preannuncio 4) Attività per il superamento dell’emergenza

ATTIVITA’ TEMPI

1. Attività preparatoria (Periodo ordinario)

Il Sindaco provvede a:

Informare i cittadini sulle aree a rischio e sui provvedimenti Periodicamente ed i comportamenti da adottare in caso di emergenza

Rendere reperibile alla Prefettura se stesso o un proprio sostituto responsabile Costantemente

Dotare il comune di una propria struttura di protezione civile (costituita da organi comunali , Polizia Municipale, Non appena Associazioni di Volontariato, ecc.) per espletare il servizio di possibile vigilanza, di salvaguardia e per concorrere alle altre azioni di protezione civile

Individuare aree per esigenze di protezione civile e punti strategici sugli itinerari di afflusso/deflusso per dirigere colonne di aiuto o evacuazione dei cittadini durante la fase di Non appena

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allarme possibile

Organizzare un sistema di comando e controllo che preveda una sala operativa ed un sistema alternativo costituito da radioamatori per mantenersi in collegamento con i Non appena responsabili delle attività essenziali (polizia, carabinieri, possibile ospedale, vigili del fuoco, luce, gas, acquedotto, telefoni, ecc.)

Individuare i provvedimenti fondamentali da attivare in caso di emergenza

Mantenere aggiornato un semplice piano di protezione civile Non appena nel quale sintetizzare gli elementi essenziali di cui sopra possibile

Effettuare periodicamente esercitazioni di attivazione del In occasione di piano di protezione civile, in particolare del sistema di esercitazioni comando e controllo e della struttura comunale di protezione civile, adottando preferibilmente il criterio di effettuarle “su allarme” e non predisposte Ogni sei mesi

Sviluppare tutte le altre iniziative idonee all’attuazione del modello di intervento

Sviluppare tutte le altre iniziative idonee a favorire il successo dell’intervento di protezione civile nei casi di emergenza Non appena possibile

Non appena possibile

2. Attività nel periodo di intervento 2.1 Fase di Attenzione

Il Sindaco (o suo sostituto)

Comunica alla Prefettura di aver ricevuto l’allarme con sollecitudine

a seguito di Invia presso il CCS (se attivato) il responsabile comunale che richiesta del si pone a disposizione per la gestione dell’emergenza Prefetto

Attiva il servizio di vigilanza comunale con sollecitudine

2.2. Fase di Pre-allarme

Il Sindaco dispone

La delega del proprio rappresentante nel COM Con sollecitudine

Attiva la Sala operativa del Comune convocando i A ragion veduta rappresentanti delle principali funzioni di supporto.

2.3 Fase di Allarme

Il Sindaco:

Attiva, d’intesa con il Prefetto, la struttura comunale di A ragion veduta

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protezione civile, le forze dell’ordine, le strutture sanitarie comunali, i Vigili del Fuoco per sviluppare le azioni di salvaguardia e di soccorso.

Mette in atto i provvedimenti di salvaguardia delle persone e A ragion veduta cose previste nel piano comunale di Protezione civile.

Disloca personale delle forze dell’ordine o dei volontari sugli itinerari di afflusso/deflusso per dirigere il traffico. A ragion veduta

Comunica ai cittadini le azioni intraprese secondo le A ragion veduta procedure previste nel Piano Comunale di Protezione civile.

Collabora con le strutture disponibili alle attività di soccorso alla popolazione. Con sollecitudine

Comunica l’eventuale cessato allarme. Con sollecitudine

Assegna i primi compiti di intervento sulla base della A ragion veduta rilevazione della situazione (alle Forze dell’Ordine, ai Vigili del Fuoco, agli organi sanitari, alle Associazioni di Volontariato, ecc.).

Dispone per una sistematica rilevazione della situazione Non appena (danni alle persone o cose), impiegando la struttura comunale possibile di protezione civile.

3. Attività da sviluppare in caso di evento senza preannuncio

Il Sindaco:

Si collega con la Prefettura per segnalare l’evento. Con sollecitudine

Attiva la Sala Operativa del Comune convocando i A ragion veduta rappresentanti delle principali funzioni di supporto.

Attiva, d’intesa con il Prefetto, la struttura comunale di A ragion veduta protezione civile, le Forze dell’Ordine, le strutture sanitarie comunali, i Vigili del Fuoco, Associazioni di Volontariato etc.

Dispone per una sistematica rilevazione della situazione (danni a persone o cose), impiegando la struttura comunale di Non appena Protezione Civile. possibile

Assegna i primi compiti di intervento sulla base della A ragion veduta rilevazione della situazione (alle forze dell’ordine, ai Vigili del Fuoco, agli organi sanitari, alle Associazioni di Volontariato).

4. Attività per il superamento dell’emergenza

Il Sindaco:

Dispone per l’accertamento dei danni e la conseguente comunicazione al Prefetto, al Presidente della Giunta

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Regionale ed al Presidente del Consiglio dei Ministri per l’istruttoria ai fini della richiesta dello stato di calamità.

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0.9 – Numeri Telefonici utili

COMUNE DI SANT'ELIA A PIANISI (CAMPOBASSO) – CAP 86048 Corso Umberto I, 78

Telefoni 0874 / 81205 - 816262 Fax 0874 816400

ENTI Prefettura di Campobasso (Uff. Protezione Civile) 0874/4061

Regione – Campobasso 0874/4291

Sala Operativa Assessorato alla Protezione Civile - 0874/429871

Provincia dí Campobasso - Settore protezione civile 0874 4011

Responsabile delle strade:

SS 212 Stazione FS Sant’Elia a Pianisi - Benevento

Capo Cantoniere Sig. Mazzocco Alberico - reperibile orario ufficio 0874 772566

SP 40 Sant’Elia – Collotorto - SP 149 Sant’Elia –

Si gg. CACCAVALE – RUSCITTO e TUCCI - reperibile orario ufficio 0874 4011

Autoritá di Bacino "FORTORE" – ing. MOFFA Raffaele 0874 429269 – fax 429293

COMUNI VICINI

Pietracatella 0874/817131-817691 0874/810131 Monacilioni 0874/520000 Ripabottoni 0874/847132 Morrone 0874/848139

SERVIZI SANITARI

Ospedale "A.Cardarelli" di Campobasso (centralino) 0874/4091

(pronto soccorso) 0874/409347

Pronto soccorso “118” 118

Ospedale "F. Veneziale" di Isernia (centralino) 0865/4421

(pronto soccorso) 0865/442222

(guardia medica) 0865/414117

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Istituto "Neuromed" di Pozzilli (centralino) 0865/9291

(telefax) 0865/925351

Croce Rossa Italiana – Campobasso 0874/418500-418542

AVIS Campobasso 0874/97440

VOLONTARIATO Associazione Volontariato S.Gerardo - 0874/438379 Servizio ambulanza e assistenza 0874/438379

STRUTTURE OPERATIVE Stazione Carabinieri di Sant’Elia a Pianisi 0874/81201

Comando – Campobasso 112

Polizia municipale di Sant’Elia a Pianisi 0874/81205

Polizia Stradale di Campobasso 0874/83390

Vigili del Fuoco di Campobasso 0874/698241 –69642

Corpo Forestale dello Stato – Sant’Elia a Pianisi - Comando Stazione 0874/81277

Coordinamento prov.le Emergenza incendio 1515

Comunitá Montana del Fortore Molisano – Riccia 0874/715073-71421

SERVIZI ESSENZIALI ENEL (segnalazione guasti) Campobasso 800 900 800

Uffici 0874/6081 Molise gestioni srl (Uffici) 0874 311412 Telecom (segnalazione guasti) 182 Filiale Campobasso-Campobasso 0874/4281 Servizio assistenza 800-181181 Acquedotto "ERIM" – via A. De Pretis, 15 - Campobasso 0874/4201 Centrale di riferimento di Sant’Elia a Pianisi: Responsabile tecnico di zona: si g. Ullo Mario rito industriale

0.10 - Web utili: Per accedere rapidamente a dati riguardanti eventi sismici, inondazioni, frane e incendi, nonché informazioni su Associazione Volontari Protezione Civile si possono consultare alcuni siti Internet. Nella gestione dell'emergenza puó essere molto utile disporre in tempo reale di una documentazione completa su un evento in corso.

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1 www.protezionecivile.it è il sito del Dipartimento della Protezione Civile; fornisce indicazioni sulle normative, direttive, attivitá di previsione prevenzione, sulle norme di comportamento in emergenza e indica alcuni numeri utili. 2 www.regione.molise.it è il sito ufficiale della Regione Molise in cui sono disponibili molte informazioni sullo stato dell'ambiente n Molise. 3 www.avilwelcomeit.html questo sito censisce circa 5000 frane e 4000 inondazioni in Italia, comprende centinaia di cartine geografiche delle zone colpite. 4 www.gndci.pq.cnr.it sito gestito dal CNR in cui viene presentato il "Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche". 5 www.corpoforestale.it nel sito del Corpo Forestale dello Stato viene spigato come comportarsi nel caso di incendio in un bosco. 6 www.associvile.it l'Associazione Volontari Protezione Civile fornisce nel proprio sito numerose informazioni sulla propria attivitá e sul nuovo progetto "Cristoforo Colombo". 7 www.dstn.pcm.it/ssn/index/html il sito del Servizio Sismico Nazionale fornisce moltissime informazioni su tutto ció che riguarda i terremoti in Italia 8 www.ogs.trieste.it il sito dell'Osservatorio geofisico sperimentale di Trieste fornisce informazioni sugli eventi geofisici della Terra e ospita una mappa sismica d'Italia. 9 www.ampa.it il sito dell'Agenzia per l'Ambiente fornisce dati sul monitoraggio dell'ambiente sul territorio nazionale. 10 www.sanitá.it/atlante/regioni il sito del Ministero della Sanitá fornisce dati sulle strutture sul territorio nazionale, suddivise per categorie e/o per regioni.

0.11 - Glossario AREE DI PROTEZIONE CIVILE Aree destinate ad esigenze di Protezione Civile per la realizzazione di tendopoli o campi containers in cui ospitare la civile popolazione in caso di calamitá che renda inagibili le abitazioni.

AREE DI ATTESA PER LA POPOLAZIONE (tav.1)Sono luoghi di prima accoglienza dove la popolazione può essere temporaneamente assistita in attesa del suo trasferimento presso le aree di ricovero e riceve le prime informazioni sull’evento.

AREE DI RICOVERO PER LA POPOLAZIONE (tav.2) Sono strutture (scuole, palestre, etc.) o luoghi (campi sportivi) posti in aree non soggette a rischio che devono assicurare un ricovero per coloro che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Tali aree saranno utilizzate per un periodo di tempo compreso tra pochi giorni e qualche mese.

AREE DI ALLESTIMENTO TENDOPOLI SOCCORRITORI (tav.3) Sono finalizzate ad accogliere in modo adeguato i soccorritori provenienti sia dal territorio comunale che da fuori. Sono strutture o luoghi non soggette a rischio che potranno essere utilizzate per un periodo di tempo compreso tra pochi giorni e qualche mese.

CANCELLI (Tav.1) Sono punti strategici della rete dei collegamenti (strade, ferrovie etc.) presidiati dalle forze dell’ordine per una corretta gestione di flussi di traffico da e per l’area interessata dall’evento.

CAPI: CENTRO ASSISTENZIALE DI PRONTO INTERVENTO "Consiste in un deposito di materiale vario da utilizzarsi in caso di calamitá. Ve ne sono 14 in tutta Italia e fanno capo alle

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seguenti Prefetture: Alessandria, Ancona, Bologna, Cagliari, Caserta, Catania, Catanzaro, Firenze, Palermo, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Terni, e Trieste".

CCS: CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI "Viene costituito presso tutte le Prefetture una volta accertata la sussistenza di una situazione di pubblica calamitá; insediato in una sala attrezzata con apparecchi telefonici, telematici e radio ricetramittenti sintonizzabili su frequenze utili, provvede alla direzione e al coordinamento degli interventi di Protezione Civile in sede provinciale".

COC: CENTRO OPERATIVO COMUNALE. E' l'ente locale territoriale di Protezione Civile, in situazione ordinaria é la sede di lavoro dell'Unitá Operativa Ambiente e Protezione Civile, in emergenza si compone di una Sala Operativa, un Ufficio di Relazione con il Pubblico e una Sala Stampa.

COM: CENTRO OPERATIVO MISTO "Puó essere istituito presso i comuni a cura del Prefetto competente per la gestione ed il coordinamento degli interventi esecutivi di Protezione Civile in sede locale, intercomunale o comunale: i COM fanno capo al CCS".

FUNZIONI DI SUPPORTO: Sono quattro, ed ognuna si occupa di specifiche attivitá sia in situazione ordinaria che in emergenza.

PERICOLOSITÀ Come tale viene definita la potenzialità di danno di un possibile evento, in un’area definita.

PIANIFICAZIONE I piani di emergenza devono recepire i programmi di previsione e prevenzione, le informazioni relative ai processi fisici che causano le condizioni di rischio, i precursori, gli eventi e gli scenari. Di conseguenza occorre rappresentare su cartografia le indicazioni utili alla caratterizzazione dei possibili scenari di rischio, per l’attuazione delle strategie di intervento per il soccorso ed il superamento dell’emergenza, razionalizzando e mirando, conseguentemente, l’impiego di uomini e mezzi. In definitiva, la pianificazione consiste nell’insieme delle procedure operative da attuarsi nel caso in cui si verifichi l’evento atteso, contemplato in un apposito scenario.

RISCHIO Il rischio è definito dalla probabilità che un determinato evento si verifichi, incidendo sull’ambiente fisico in un modo tale da recare danno, tenuto conto delle condizioni di vulnerabilità, all’uomo ed alle sue cose ed attività.

SCENARIO DI EVENTO Lo scenario di un evento consiste in una descrizione degli effetti causati da un qualsiasi evento massimo atteso alle persone ed alle cose, in una porzione di territorio ed in un determinato periodo di tempo.

VULNERABILITÀ E’ la misura della porzione di valore che può vedersi perduta o danneggiata a causa di un evento.

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0.12 – Carta stradale per raggiungere Sant'Elia a Pianisi

DA ROMA: - Autostrada A1 - uscita S. Vittore direzione Campobasso - S.S. 6 direzione Venafro quindi S.S 85 "Venafrana" direzione ISERNIA - SS 17 per Campobasso - Lungo la tangenziale di Campobasso prendere per Foggia (SS645) - All’incrocio del km 13 proseguire per Monacilioni lungo la SP 72 - Raggiunto Monacilioni prendere SP149 per Sant’Elia a Pianisi DA NAPOLI: - Autostrada Al uscita Vairano – Caianello direzione Campobasso - S.S. n. 85 "Venafrana" direzione Venafro - Raggiunto Venafro Continuare lungo S.S 85 "Venafrana" direzione ISERNIA - SS 17 per Campobasso - Lungo la tangenziale di Campobasso prendere per Foggia (SS645) - All’incrocio del km 13 proseguire per Monacilioni lungo la SP 72 - Raggiunto Monacilioni prendere SP149 per Sant’Elia a Pianisi

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Da PESCARA: - Autostrada A14 uscita direzione Campobasso - S.S. n.87 attraversando e fino a raggiungere l’incrocio in prossimità dello scalo ferroviario Ripabottoni-Sant’Elia. - S.S. n. 212 fino a raggiungere SantìElia a Pianisi.

Da FOGGIA: - SS n. 17 direzione Lucera x 19 Km. - Dopo Lucera ancora SS. N.17 direzione Campobasso per 45 Km - All’incrocio Pietracatella Sant’Elia, SS 212 direzione Sant’Elia a Pianisi x 13 km.

Si segnala che l'aeroporto internazionale piú vicino é quello di Capodichino (Napoli) a circa 200 Km mentre l’Aeroporto Militare più vicino è a Foggia a circa 90 Km.

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Capo I - Modello di intervento

Questo modello si applica in caso di emergenza da:

RISCHIO IDROGEOLOGICO (FRANE, ESONDAZIONI, …);

RISCHIO Meteorologico (Piogge intense, Neve, Ghiaccio)

RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO;

RISCHIO SISMICO;

OGNI ALTRO EVENTO CHE PER INTENSITÁ ED ESTENSIONE PUÓ

ARRECARE GRAVI DANNI ALLA POPOLAZIONE ED AL TERRITORIO.

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1.1 - FASI DELL'EMERGENZA

AVVISO L'elemento che mette in moto le attività d'intervento della struttura di Protezione Civile é l'avviso che perviene alla Polizia Municipale ed in seguito smistato all'Ufficio Tecnico, contenente informazioni su una particolare fenomenologia in corso potenzialmente pericolosa per la salute pubblica, per l'ambiente ed i beni.

Gli avvisi possono essere di 2 tipi: 1) avvisi che servono a prendere la decisione di entrare in preallarme: condizioni meteorologiche avverse, condizioni di pericolosità per gli incendi boschivi, questi avvisi servono a mettere in allerta la struttura di protezione civile in quanto indicano che ci sono delle probabilità perché un certo tipo di evento si verifichi;

2) avvisi contenenti segnalazioni sul fatto che un dato evento s i é verificato o si sta verificando; tali segnalazioni possono provenire dalla Polizia Municipale, dalle squadre di operai, o da un qualsiasi cittadino.

La Polizia Municipale Verifica l’attendibilità della notizia se essa non proviene da fonti ufficiali e ne registra la segnalazione. Quindi provvede a valutare la portata dell’evento e le dimensioni dell’area colpita.

Se l’evento non è fronteggiabile in via ordinaria la polizia Municipale Avvisa il Responsabile della Protezione Civile.

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PREALLARME Lo stato di preallarme riguarda i rischi prevedibili (rischio idrogeologico, rischio neve, rischio incendi) e scatta quando particolari condizioni atmosferiche inducono a ipotizzare che l'evento potrebbe accadere. La decisione di entrare in questa fase é affidata al Responsabile di Protezione Civile che consultandosi con il Coordinamento Comunale di Protezione Civile valuta la granitá dell'informazione contenuta nell'avviso e la possibilità che l'evento possa volgere al peggio anche sulla base di precedenti storici o esperienze recenti.

Sia in caso di Avviso proveniente dalla Polizia Municipale per evento non fronteggiabile, sia in caso di preallarme il Responsabile di Protezione Civile, nella fase di segnalazione dell’evento, della sua verifica e quantificazione, provvederà: - a contattare gli Enti competenti; - allo scambio delle relative informazioni; - alla consultazione sui provvedimenti da adottare; - a stabilire il collegamento tra gli Enti interessati, i Responsabili e gli operatori; - all’ invio delle squadre nella zona segnalata; - ad informare il Sindaco; - ad interessare la Prefettura.

Qualora l’ evento sia di grandi proporzioni, con notevoli rischi per la popolazione, il Dirigente del Servizio Protezione Civile procedono come di seguito: - alla diramazione dell’ allertamento a tutto il personale dell’ Ente, agli organismi ed associazioni deputate agli interventi; - all’ attivazione del Centro Comunale di Protezione Civile con le relative iniziative per far fronte all’emergenza; - all’intensificazione della vigilanza; - all’informazione al Prefetto.

ALLARME L'allarme dovrebbe sempre essere preceduto dalla fase di preallarme, quindi tutto l'apparato della Protezione Civile dovrebbe essere giá allertato. Ma non sono da escludere casi in cui, o per tipologia del fenomeno (come ad esempio il sismico) o per cause varie ipotizzabili sia possibile prevedere una fase che consenta di predisporre preventivamente gli interventi adeguati. Tenendo presente che non esistono parametri fissi per proseguire con esattezza nella procedura, in caso di peggioramento o persistenza della situazione che ha portato alla dichiarazione dello stato di preallarme, basandosi sulla conoscenza storica del territorio il Responsabile di Protezione Civile decide di passare nella fase di allarme.

Secondo la portata dell'evento, del numero di persone coinvolte e dell'estensione del territorio colpito, devono essere immediatamente informati: Prefettura Dipartimento di Protezione Civile Provincia e Regione Vigili del Fuoco Carabinieri e Polizia di Stato Guardia di Finanza Corpo Forestale dello Stato Comunitá Montana U.S.L. ENEL Telecom ERIM Italmetano Comuni vicini

A seguito dell’inizio della fase di Allarme: - il C.O.C. viene integrato con tutti i responsabili delle funzioni di supporto; - vengono attivate, d’intesa con il Prefetto, le forze dell’ordine, le strutture sanitarie, i vigili del fuoco;

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- vengono disposte le misure per una sistematica rilevazione dei danni alle persone ed alla cose; - vengono assegnati i primi compiti di intervento sulla base della rilevazione effettuata alla Polizia Municipale, ai Vigili del Fuoco, alle Associazioni di Volontariato, ecc. - si provvede alla dislocazione del personale delle forze dell’ordine, del personale della Polizia Municipale e delle Associazioni di Volontariato, sugli itinerari di afflusso e deflusso (cancelli) per la direzione del traffico; - si dispone l’accertamento dei danni e la comunicazione al prefetto ed alla Regione per l’istruttoria relativa alla richiesta dello stato di calamità.

Durante la fase di gestione dell’emergenza occorre tenere in considerazione gli effetti che l’evento ha prodotto.

Pertanto, dovranno essere attivate particolari azioni rivolte: - all’informazione della popolazione; - al controllo dei servizi essenziali; - al controllo dell’igiene e sanità pubblica; - all’evacuazione ed al ricovero dei sinistrati, dei feriti,degli ammalati; - agli itinerari da seguire per raggiungere le aree di attesa e ricovero; - all’individuazione delle strutture ricettive ( già previste nel piano ); - all’invio delle idonee unità di soccorso.

Attivazioni in Emergenza

Rappresentano le simultanee predisposizioni che dovranno essere attivate dal Sindaco e si articolano: - nella reperibilità dei Funzionari del C.O.C.; - nella delimitazione delle aree a rischio; - nella predisposizione dell’area di ammassamento dei soccorritori; - nell’allestimento delle aree di ricovero della popolazione.

Reperibilità dei Funzionari del C.O.C.

Il Centro Operativo Comunale è composto dalle quattro funzioni di supporto, che saranno convocate e prenderanno posizione nei locali predisposti in zone sicure e di facile accesso.

Delimitazione delle aree a rischio.

La delimitazione di tali aree avviene tramite l’istituzione di posti di blocco denominati cancelli, sulle reti di viabilità, per meglio regolamentare la circolazione in entrata ed in uscita dalla zona a rischio. La predisposizione dei cancelli dovrà essere fatta in corrispondenza di nodi stradali per meglio favorire manovre e deviazioni (Tav. 1).

Aree allestimento tendopoli soccorritori.

L’area Allestimento tendopoli soccorritori, individuata in contrada Sant’Antonio (Tav. 3), garantisce un impiego razionale dei soccorritori nelle zone di operazione. Gli elementi basilari della scelta sono stati: l’ubicazione in una zona non a rischio già servita da acqua, energia elettrica e metano; la vicinanza alla strada a scorrimento veloce ScaloFFSS/S.Elia, in fase di ultimazione, la lontananza dal centro abitato.

Aree ricovero popolazione.

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Si tratta di ampi spazi nei quali potrà trovare rifugio la popolazione colpita dall’evento. Sono state esattamente individuate nella Tav. 2

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1.2 - PRONTO INTERVENTO

AI fine di fronteggiare emergenze che accadessero al di fuori del normale orario di ufficio é istituito il Sevizio di Pronto Intervento che si articola in squadre di 2 persone, funzionante 24 ore su 24.

Squadra n. 1 Sig. MOFFA Luigi Sig. LIMONCELLI Giuseppe

Dalle ore 00 alle ore 12 Cell.: 335 7567604 Cell.: 3357567558

Squadra n. 2 Sig.COLAVITA Donato Sig.IAMARTINO Franco

Dalle ore 12 alle ore 24 Cell.: Cell.:3357567557

Tipologia degli eventi e competenze del Pronto Intervento

Ai fini dell'attivitá del Pronto Intervento gli eventi si distinguono in: 1) eventi fronteggiabili con le forze ed i mezzi propri del Pronto Intervento o che questo ha la facoltá di attivare 2) eventi non fronteggiabili autonomamente da parte del Pronto Intervento per i quali é necessario mobilitare l'intera struttura comunale di Protezione Civile.

Il tecnico di turno organizza una squadra di operai e adotta una serie di provvedimenti per contenere o eliminare il danno, anche chiamando, se necessario, ditte esterne al Comune. Se la situazione richiede competenze particolari o si tratta di un evento di grande intensità ed estensione, il Pronto Intervento informa il Responsabile di Protezione Civile.

Potenziamento del Pronto Intervento

Per rendere efficace l'azione del Pronto Intervento é necessario potenziare quantitativamente e qualitativamente questa struttura, aumentando il numero di tecnici ed operai reperibili, ed inserendo personale con maggiori poteri decisionali. Attualmente il pronto intervento, attivabile 24 ore su 24, é di fatto composto da un geometra e da tre operai che vengono allertati dalla segnalazione dei Vigili Urbani inviata al tecnico di turno.

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Capo II - Personale e Mezzi

Questa parte individua con esattezza le persone che devono operare e le attivitá che devono svolgere, e si prefigge tre obiettivi principali: proteggere la popolazione e l'ambiente organizzare i soccorsi definire le attivitá di previsione e prevenzione

COC SINDACO Autorità di Protezione Civile Vice SINDACO Centro Operativo in Sostituzione Coordinamento Comunale Comunale di Protezione Civile

Sindaco Vice Sindaco Assessore Responsabile di Protezione Civile

Ufficio Relazioni SALA STAMPA SALA OPERATIVA con il Pubblico di Protezione Civile Responsabile di Protezione Civile

Segreteria

Funzione 1 Funzione 2 Funzione 3 Funzione 4 Tecnico Scientifica Sanità Materiali Strutture Operative Pianificazione Assistenza Sociale Mezzi Viabilità Volontariato Censimento Danni Comunicazione

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2.1 - SINDACO E VICE SINDACO

Sindaco

Nominativo Prof. FALCONE Raffaele

Tel. Ufficio 0874/81205 - 816262 FAX 0874/816400 Cell: 335 7567873 Residenza c.so Laudo n. 65

Tel. Abitazione 0874 81441

Altro recapito Via Marconi 22 0874 81283 e-mail

Nell'ambito del Comune, il Sindaco, quale autorità di Protezione Civile, al verificarsi dell'emergenza, assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite, e ne dá comunicazione al Prefetto ed al Presidente della Giunta Regionale. Puó inoltre chiedere al Prefetto l'intervento di forze e strutture eventualmente necessarie a fronteggiare la calamitá naturale o l'evento. Il ruolo e le funzioni del Sindaco in materia di Protezione Civile sono disciplinate dalle leggi 142/90 art.38, DPR 66/81 art. 16, L. 225/92 art. 15, L.112/98 art. 108. Il Sindaco, per l'espletamento delle proprie funzioni, si avvale di un Centro Operativo Comunale (COC). Si tratta una struttura operativa finalizzata all'organizzazione locale dei servizi di Protezione Civile. Uno dei compiti prioritari del Sindaco, é quello di mantenere la continuitá amministrativa del proprio Comune (anagrafe, ufficio tecnico, ecc..), provvedendo ad assicurare i collegamenti con la Regione, Prefettura, la Provincia e la Comunitá Montana. In assenza del Sindaco Vice Sindaco

Nominativo Dott.ssa MASTROVITA Maria

Tel. Ufficio 0874 81205

Residenza c.da Stradella

Tel. Abitazione 0874 816219

Cellulare 335 7567603

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In emergenza

• convoca nella sede comunale i responsabili del settore "Protezione Civile"

• mantiene i contatti con la Prefettura per seguire l'evolvere della situazione- dispone,

• presso la sede comunale, la presenza continua di almeno un incaricato in grado di ricevere le comunicazioni dall'esterno, notificarle a chi di competenza e fornire le notizie richieste;

• fornisce una prima informazione alla popolazione residente nelle zone piú a rischio, appena possibile, secondo quanto riportato negli Allegati 2 - 5.

• congiuntamente al responsabile generale del Piano dá il via a tutte le attivitá d'intervento previste nella fase di preallarme (allertamenti) inoltrando alla Prefettura le richieste per adeguare l'apparato di Protezione Civile alle esigenze dell'emergenza;

• invia un delegato della Protezione Civile Comunale presso i centri di smistamento per informare la popolazione su cosa é accaduto, cosa potrebbe accadere, il comportamento da adottare, il programma di intervento che si sta effettuando e l'area di ricovero in cui recarsi;

• invia alla Prefettura una relazione contenente la sintesi delle attivitá giornaliere; dovrá anche riassumere i dati dei giorni precedenti, tutte le disposizioni che sono state dettate alla popolazione dai mass-media locali e dalle strutture operative e le ordinanze emanate.

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2.2 - COORDINAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

E' un organo consultivo del Sindaco, convocato dal Sindaco stesso; é composto da:

- lo stesso Sindaco - il vice Sindaco; - gli assessori; - il Responsabile del Piano di Protezione Civile;

Alle riunioni del Coordinamento Comunale di Protezione Civile, se é necessario, possono partecipare anche i rappresentanti delle singole funzioni di supporto.

ATTIVITÁ

VICE SINDACO Supporta il Sindaco nei programmi di previsione, prevenzione e pianificazione.

In emergenza supporta le decisioni del Sindaco. Nominativo Dott.ssa MASTROVITA Maria

Tel. Ufficio 0874 81205

Residenza c.da Stradella

Tel. Abitazione 0874 816219 cell: 335 7567603

ASSESSORI

Nominativo PUCACCO TESTA Donato STANZIALE Michele Filomena Tel. Ufficio

Residenza c.so Umbero I Via Regina Vico I Convento Margherita Tel. Abitazione 0874 816223 0874 816198 0874 81262

Altro recapito 338 6772133 347 1558095 328 5497770

Professione insegnante Bancario insegnante

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RESP. DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

Nominativo GAROFANO SALVATORE

Tel. Ufficio 0874/81205 - fax 0874/816400

Qualifica Geometra – Responsabile ufficio tecnico

Residenza Via G.Caracciolo,87

Tel. Abitazione 0874/81268

Cellulare 335/7567605

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 30 di 30 2.3 - RESPONSABILE DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE

E' il referente principale del Sindaco.

Nominativo GAROFANO SALVATORE

Tel. Ufficio 0874 81205 – 0874 811930 - fax 0874/816400

Qualifica Geometra – responsabile ufficio tecnico

Residenza Via G.Caracciolo,87

Tel. Abitazione 0874/81268

Cellulare 335/7567605

In assenza del geom. Garofano,

Nominativo BERARDINELLI STEFANIA

Tel. Ufficio 0874/81205- fax 0874/816400

Qualifica Impiegato (Laureata – Responsabile Anagrafe)

Residenza C/so Laudo – Sant’Elia a Pianisi

Tel. Abitazione 0874/816312

Cellulare 320 2661833

Attività propedeutiche

• Assicura l'aggiornamento del Piano di Protezione Civile con cadenza semestrale

• Custodisce le chiavi della sede del C.O.C. e dei locali di Protezione Civile. In emergenza • Congiuntamente al Coordinamento Comunale di Protezione Civile, valuta la gravità della situazione e decide se avviare la procedura d'intervento. • Informa la Prefettura, la Provincia e la Regione sull'evento e sulla procedura d'intervento da attuare. • Attiva il COC convocando i responsabili delle funzioni di supporto, il responsabile della sala stampa e il responsabile della Segreteria. • Coordina l'attivitá dei responsabili delle singole funzioni in fase di preallarme, allarme e gestione dell'emergenza. • Attiva l'ufficio di relazioni con il pubblico.

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 31 di 31 2.4 - CENTRO OPERATIVO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE (COC) Il CENTRO OPERATIVO COMUNALE si compone di tre uffici:

SALA OPERATIVA

Funzioni di supporto

Segreteria

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Addetti alle informazioni

SALA STAMPA

Addetti stampa

Il centro di Coordinamento Operativo Comunale al momento è insediato presso il Palazzo municipale.

Tuttavia, considerato che il palazzo municipale è un palazzo storico, non ancora adeguato alla normativa sismica, ubicato in centro storico, raggiungibile solo attraverso strade fiancheggiate da vecchi edifici, si ritiene questa situazione rischiosa specie in fase sismica; pertanto è assolutamente necessario costruire e rendere attivo attivare il Centro di Coordinamento Comunale in c.da Sant’Antonio all’interno dell’area di allestimento tendopoli. Fino a quando questo fabbricato non verrà ultimato, in situazione di allarme sismico si suggerisce di attivare il COC presso l’edificio della Scuola Materna.

COC IN SITUAZIONE ORDINARIA

Sede: Palazzo del Municipio

- c.so Umberto I - Sant’Elia a Pianisi – tel. 0874 81205 presso l’Ufficio Tecnico STRUMENTAZONE della sede comunale: 6 PC in rete + 1 server; 1 stampante laser; vari lettori CD; + 4 stampanti ad aghi; 1 macchine da scrivere; 1 fotocopiatrice; 9 telefoni; 2 linee telefoniche + in allestimento; solo al piano terra 2 attacchi telefoni; 6 radio ricetrasmittenti (n. 4 CTE VHF 1600 - n. 2 CTE Alan 38).

SOFTWARE presenti: centro informativo rep. O.A. per visure catastali; programma specifico per contabilitá, - programma specifico per servizio anagrafe; programma per il rilascio di certificati di destinazione urbanistica

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 32 di 32

Microsoft office

COC IN SITUAZIONE DI EMERGENZA SISMICA

Sede: Scuola Materna - Sant’Elia a Pianisi, via Martiri D’Ungheria, - Tel. 0874/816464

Caratteristiche: é in un sito territorialmente sicuro si trova vicino ad importanti vie collegamento dispone di parcheggi sufficienti non lontano é presente il campo sportivo per l'eventuale atterraggio di elicotteri

Per chi viene da fuori Sant’Elia a Pianisi é raggiungibile attraverso strada Provinciale n 40 “Adriatica” che porta a Collotorto.

All’occasione sarà suddiviso in: SALA OPERATIVA, UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO e SALA STAMPA

La sala destinata ad essere operativa é dotata di n.8 prese di corrente,

- n.1 presa telefonica, n.2 Prese antenna TV.

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 33 di 33 2.5 SALA OPERATIVA

(oggi attiva presso il Municipio, da attivare al più presto in c.da Sant’Antonio)

Qui vengono prese le decisioni sulla strategia d'intervento. Vi lavorano: - le funzioni di supporto; - le persone la cui attività é di sostegno alle funzioni

Le funzioni di supporto sono 4, ognuna con a capo un responsabile, e rappresentano i settori di attività tecnico-amministrativo-operativa necessarie a coadiuvare il Sindaco quale Autoritá Comunale di Protezione Civile.

Tutte le funzioni sono coordinate e presiedute dal Responsabile del Piano di Protezione Civile.

Strumentazione necessaria:

n. 4 telefoni, n. 1 fax, n. 4 PC, n.2 stampanti, n. 1 fotocopiatrici, n. 1 collegamenti Internet, n. 1 televisioni con televideo e videoregistratore, n. 4 radio ricetrasmittenti, spazio per i collegamenti in HF dell'ARI, la FIR eiCB, n. 2 ricarica batterie e collegamenti per auto i PC saranno collegati in rete tra loro e con gli altri uffici comunali, in particolare con l'ufficio anagrafe, e con il programma catasto terreni ed urbano.

L'accesso a tale sala é interdetto a persone che non rientrano fra gli operatori.

ATTIVAZIONE DEL COC IN CASO DI EMERGENZA Non appena scatta l'emergenza si avviano tutte le attività necessarie a garantire il buon funzionamento del Centro: si attiva il responsabile della funzione Telecomunicazioni per l'allestimento delle apparecchiature, si costituisce un servizio di segreteria, si raccoglie tutta la cartografia e il materiale necessario.

ATTENZIONE! E' importante tenere presente che la struttura comunale di protezione civile che si attiva in emergenza, descritta nel presente Piano, rappresenta un'organizzazione straordinaria che non coincide con la struttura organica ordinaria del Comune. Pertanto i responsabili indicati per le funzioni di supporto non sempre svolgeranno in emergenza le stesse attività che svolgono in via ordinaria.

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2.5.1 FUNZIONI DI SUPPORTO - Il piano é stato redatto seguendo le linee guida del "Metodo Augustus" che prevede la divisione delle responsabilitá e delle attivitá in piú funzioni, ciascuna con un proprio responsabile, coordinate dal responsabile generale del piano cui fa capo il Sindaco.

Attraverso le funzioni di supporto si raggiungono due obiettivi: - A) s'individuano i responsabili esperti in "tempo di pace" ed in emergenza; - B) si garantisce il continuo aggiornamento del piano. Le Funzioni di Supporto sono le seguenti:

1. Tecnico - Scientifica – Pianificazione

2. Sanità, Assistenza Sociale – Volontariato

3. Materiali – Mezzi – Servizi Essenziali – Censimento Danni

4. Strutture operative viabilità e telecomunicazioni - Coordinamento Borgate

Per ogni funzione il Piano

- individua due Responsabili che sovrintendono ad una serie di attività sia in situazione ordinaria che in emergenza,

- individua il personale che i responsabili hanno a disposizione per svolgere le attività suddette.

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FUNZIONE 1 - TECNICO SCIENTIFICO – PIANIFICAZIONE

Nominativo TOTARO Pio Nominativo SANTOPOLO Domenico Qualifica Geometra Qualifica Geometra Tel. Ufficio 0874 81816258 Tel. Ufficio 0874 81402 Residenza c.so Umberto I,44 Residenza vico II Caracciolo,4 Tel. Abitazione 0874 816258 Tel. Abitazione 0874 81397 Altro recapito 333 4113840 Altro recapito 333 3949978

Attività propedeutiche 1. Individua i rischi presenti nel territorio e produce la relativa cartografia. 2. Crea gli scenari per ogni tipo di rischio. 3. Individua le aree di protezione civile e ne cura la progettazione (aree ammassamento soccorsi, aree di smistamento, aree di ricovero per tendopoli, aree di ricovero modulopoli, magazzini di raccolta). 4. Inoltra la procedura per l'acquisto di 2 altoparlanti montabili sulle auto. In emergenza 5. Propone gli interventi tecnici utili per mitigare o annullare i rischi (es. sistemazione argini fluviali, predisposizione di viali tagliafuoco, ... ) anche attuando i "Piani di interventi urgenti" giá esistenti; - 6. individua i centri e i nuclei di particolare interesse maggiormente colpiti nei quali adottare piani di recupero; 7. adotta le misure necessarie per la salvaguardia del patrimonio artistico, chiedendo se necessario l'intervento della Prefettura; 8. raccoglie e fornisce la cartografia necessaria; 9. provvede a dotare le vetture della Protezione Civile di altoparlanti per fornire comunicazioni alla popolazione_ PERSONALE DISPONIBILE

NOMINATIVO QUALIFICA Tel. Ufficio cellulare

D’ADDARIO Felice Artigiano 0874 816341 349 4237675

Nicola PETTIGROSSO Architetto 0874 81525 339 7424776

Giovanni D’ADDARIO Geometra 0874 81384 3397766862

Michele Falcone Geometra 0874 816240 338 1477966

Il personale disponibile per l'espletamento delle attivitá specifiche della funzione sará integrato in relazione alle necessità evidenziate nella fase dell’emergenza

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FUNZIONE 2 - SANITA', ASSISTENZA SOCIALE E VOLONTARIATO

Nominativo BERARDINELLI Stefania Nominativo MANCINELLI Giovanna Qualifica Resp. ANAGRAFE Qualifica Resp. ASSISTENZA Tel. Ufficio 0874 81205 Tel. Ufficio 0874 81205 Residenza c.so Laudo, 63 Residenza via Trento 18 – Campobasso Tel. Abitazione 0874 816312 Tel. Abitazione 0874 98981

Altro recapito 320 2661833 Altro recapito 333 6793087

SANITA’

Attività propedeutiche 1. Censisce gli inabili residenti nel Comune. 2. Censisce le strutture sanitarie e ospedaliere. 3. Si raccorda con gli ospedali e con la Pianificazione sanitaria dell'ASL per pianificare le attivitá coordinate in emergenza. 4. Il responsabile si impegna a mantenere aggiornati semestralmente i dati acquisiti. In emergenza 5. Coordina l'attivitá d'intervento delle strutture sanitarie e delle associazioni di volontariato. 6. Invia un radioamatore presso gli ospedali per avere la situazione delle disponibilitá di posti letto. 7. Verifica la presenza di inabili tra la popolazione colpita e provvede al loro aiuto, con particolare riferimento alla presenza di persone con patologie a rischio (cardiopatici, asmatici, psichiatrici, diabetici,... ). 8. Cura la gestione dei posti letto nei campi. 9. Si raccorda con l'ASL per: a. l'istituzione, se necessario, di un Posto Medico Avanzato (PMA). b. l'apertura h 24 di una farmacia e la presenza di un medico autorizzato a prescrivere farmaci. 10. l'assistenza veterinaria e l'eventuale infossamento delle carcasse di animali. 11. controlla le possibilitàá di ricovero della popolazione eventualmente da evacuare, comunicando le eventuali carenze alla Prefettura e specificando anche le esigenze di trasporto, con particolare riguardo ai disabili paragrafo 5,2 12. Informa il direttore del distretto sanitario degli Ospedali e la CRI sull'accaduto, sia per rendere tempestivi i soccorsi, sia per mantenere attivo il posto medico anche fuori dall'orario di servizio 13. Organizza le attivitá necessarie al riconoscimento delle vittime e all'infossamento dei cadaveri. SETTORE VOLONTARIATO

Attivitá propedeutiche 14. Promuove la formazione e lo sviluppo del gruppo comunale di Protezione Civile. 15. Organizza corsi ed esercitazioni per la formazione di volontari. 16. Individua le associazioni di volontariato, le relative risorse ed i tempi d'intervento. 17. Il responsabile si impegna a mantenere aggiornati semestralmente i dati acquisiti.

In emergenza 18. Si coordina con le altre funzioni di supporto per l'impiego dei volontari. 19. Provvede all'equipaggiamento dei volontari coordinandosi con la funzione materiali e mezzi. 20. Accoglie i volontari giunti da fuori e ne registra le generalitá. 21. Fornisce a tutti i volontari registrati i tessermi di riconoscimento. 22. Provvede al ricovero dei volontari.

SETTORE ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE

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In emergenza 23. Provvede in accordo con la funzione 3 a vettovagliare subito dopo l'evento la popolazione. 24. Censisce le persone senza tetto. 25. Raccoglie le domande di posti letto, vestiario e altro materiale utile. 26. Elegge un capo campo per ogni area di ricovero ed un capo magazzino degli aiuti. 27. Consegna ai capi campo che ne fanno richiesta i materiali e i viveri necessari. 28. Rivolge al Prefetto le richieste che non é in grado di soddisfare. 29. Gestisce i posti letto dei campi e degli alberghi. 30. Assicura una mensa da campo. 31. Richiede al responsabile dei magazzini i materiali necessari. 32. Gestisce la distribuzione degli aiuti nei campi. 33. Tiene l'archivio delle richieste firmate dai cittadini. 34. Tiene l'archivio delle consegne di tende e altri materiali dati ai cittadini. PERSONALE DISPONIBILE

NOMINATIVO QUALIFICA Tel. Ufficio Cellulare

TARTAGLIA Anna Maria Assistente Sociale 0874 816460

FALCONE Daniele Medico 0874 816219 339 3235279

DI MAIO Franco Medico 0874 81393

Coopas Centro 0874 81279 infermieristico

Il personale disponibile per l'espletamento delle attività specifiche della funzione sará integrato in relazione alle necessità evidenziate

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FUNZIONE 3 - MATERIALI E MEZZI - SERVIZI ESSENZIALI CENSIMENTO DANNI

Nominativo STELLA Gian Mario Nominativo PETRUCCELLI Felice Qualifica Istruttore Qualifica Istruttore Tel. Ufficio 0874 81205 Tel. Ufficio 0874 81205 Residenza via caracciolo, 128 Residenza c.so Laudo 75

Tel. Abitazione 0874 816156 Tel. Abitazione 0874 81533 Altro recapito 338 2803615 Altro recapito 333 5677912

SETTORE MATERIALI E MEZZI

Attivitá propedeutiche 1. Censisce gli operai comunali. 2. Censisce i mezzi di proprietà del Comune. 3. Censisce i mezzi di ditte private stabilendone i tempi d'intervento. 4. Aggiorna l'elenco prezzi delle ditte private. 5. Censisce le ditte detentrici di prodotti utili (Catering, ingrossi alimentari , sale per le strade, ..) 6. per ogni risorsa deve prevedere il tipo di trasporto, il tempo di arrivo, l'area d'intervento e l'area di stoccaggio, anche con la realizzazione di prove per individuare i tempi di risposta, l'affidabilità ed il funzionamento dei mezzi. 7. Stabilisce un "Regolamento Auto" che descriva le modalità e le priorità nell'uso delle automobili comunali durante l'emergenza. 8. Si occupa dei problemi legati alla radiofonia. 9. Il responsabile si impegna a mantenere aggiornati semestralmente i dati acquisiti.

In emergenza 10. Tiene í rapporti con la Regione e con la Prefettura per le richieste di materiali in accordo con la Funzione l. 11. Verifica lo stato del magazzino comunale. 12. Esegue i lavori di allestimento delle aree individuate per la sistemazione di roulottes, containers e tende. 13. Cura gli interventi di manutenzione all'interno dei campi. 14. Aggiorna un elenco dei mezzi in attività e di quelli in deposito ancora disponibili. 15. Allerta le ditte che dispongono di materiali e mezzi utili. 16. Organizza squadre di operai comunali per la realizzazione di interventi di somma urgenza e di ripristino. 17. Attua le predisposizioni per la distribuzione dei mezzi manuali in dotazione quali picconi, badili, carriole, ramazze, sacchetti a terra (che, in caso di rischio idrologico vanno giá riempiti con sabbia o terra in modo da poterne consentire l'utilizzo immediato qualora dovesse scattare l'allarme), sacchi pieni di segatura (da distribuire in caso di allarme idrologico, alle abitazioni piú esposte in prossimitá degli argini). 18. Se non si dispone di gruppi elettrici o fotoelettrici in dotazione cerca di reperirli nel proprio territorio prima di segnalarne l'esigenza. alla Prefettura. 19. Registra l'importo e il tipo di spese sostenute dal Comune per incarichi a ditte private e acquisto di materiali utili.

SETTORE SERVIZI ESSENZIALI

Attività propedeutiche 20. Mantiene i rapporti con i responsabili delle ditte erogatrici di servizi (ENEL, Italmetano, Erim, Ecotop, Telecom, ditte di distribuzione di carburante). 21. Tiene sotto monitoraggio lo stato manutentivo dei servizi a rete. 22. Effettua studi e ricerche su ogni frazione per il miglioramento dell'efficienza dei servizi. 23. Organizza periodiche esercitazioni con le aziende interessate nelle quali, i singoli enti preposti all'erogazione dei servizi, ottimizzeranno il concorso di uomini e mezzi nelle varie

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ipotesi di emergenza, secondo i criteri di garanzia, messa in sicurezza degli impianti e ripristino dell'erogazione. 24. Il responsabile si impegna a mantenere aggiornati semestralmente i dati acquisiti.

In emergenza 25. Assicura la continuità dell'erogazione dei servizi. 26. Si occupa dell'installazione dei collegamenti con le reti principali - luce, acqua, metano, e pubblica fognatura - nelle aree di accoglienza. 27. Assicura i rifornimenti alimentari ai negozi in grado di svolgere la normale attivitá. 28. Assicura il rifornimento idrico in casi di emergenza da inquinamento delle falde. 29. Si adopera affinché sia garantisce i servizi P.T. e bancario. 30. In caso di evento prevedibile, per garantire la salvaguardia del sistema produttivo locale, il responsabile provvederà ad informare le principali ditte di produzione locali della possibilità che l'evento si verifichi perché possano mettere in sicurezza i materiali deteriorabili.

SETTORE CENSIMENTO DANNI

Attivitá propedeutiche 31. Censisce gli edifici pubblici, gli edifici di interesse storico-artistico e le scuole. 32. Censisce i professionisti disponibili ad intervenire in caso di emergenza. per la rilevazione dei danni. 33. Provvede alla creazione di un'adeguata modulistica semplice, immediata e modificabile per il rilevamento dei danni sulle diverse casistiche (sisma, dissesto idrogeologico, incidente industriale, incendio). 34. Effettua una zonizzazione delle aree e relativa organizzazione teorica. preventiva di squadre di rilevamento danni, composte da due o tre persone comprese tra tecnici dell'Ufficio Tecnico Comunale, dell'ex Genio Civile, VVF, professionisti. 35. II responsabile si impegna a mantenere aggiornati semestralmente i dati acquisiti.

In emergenza 36. Effettua un controllo immediato su scuole e edifici pubblici per verificarne l'agibilitá. 37. Accoglie le richieste di sopralluoghi provenienti dai cittadini. 38. Organizza le squadre per effettuare i sopralluoghi.

N.B. I SOPRALLUOGHI, SARANNO FINALIZZATI ALLA COMPILAZIONE DI SCHEDE DI RILEVAMENTO, CHE DOVRANNO CONTENERE INFORMAZIONI RIGUARDANTI LA PROPRIETA DELL'IMMOBILE, L'UBICAZIONE (RIF. CATASTALE) ED IL TIPO DI DANNO RIPORTATO. SULLA BASE DELLE SCHEDE PRODOTTE SARANNO PROGRAMMATI GLI INTERVENTI PER IL SUPERAMENTO DELL'EMERGENZA

39. Predispone delle schede riepilogative dei risultati, con riferimento a: persone, edifici pubblici e privati, impianti industriali, servizi essenziali, attivitá produttive, beni architettonici, infrastrutture pubbliche, agricoltura e zootecnia anche avvalendosi di esperti nel settore sanitario, industriale, commerciale e professionisti volontari. 40. Mantiene i contatti con gli organi scientifici (Universitá, Ordini professionali) per un lorc eventuale intervento in emergenza. 41. Giornalmente rende noti i dati sui danni accertati relativamente agli edifici pubblici, privati attivitá produttive e commerciali, agricoltura, zootecnia ed edifici di rilevanza storico - artistica Si coordina con la funzione 2 Sanitá, Assistenza Sociale e volontariato per stimare il numero delle persone evacuate, ferite, disperse e decedute. 42. Predispone i provvedimenti amministrativi per garantire la pubblica e privata incolumità. Fornisce un supporto tecnico per esecuzione lavori di somma urgenza.

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PERSONALE DISPONIBILE

NOMINATIVO QUALIFICA Tel. Ufficio Tel casa

DEL ZINGARO Giovanni Agente Polizia 333 7154712 0874 98491

DI IORIO Giuseppe Architetto 0874 81248 328 6928366

RUSSO Antonio Geometra 0874 816520 338 4030948

COLAVITA Antonio Lucio Geometra 0874 816126 339 8826065

Il personale disponibile per l'espletamento delle attività specifiche della funzione sarà integrato in relazione alle necessità evidenziate

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FUNZIONE 4 - STRUTTURE OPERATIVE, VIABILITA’, TELECOMUNICAZIONI - COORDINAMENTO centri rurali

Nominativo IAMARTINO Franco Nominativo LIMONCELLI Giuseppe Qualifica Polizia Municipale Qualifica Polizia Municipale Tel. Ufficio 0874 81205 Tel. Ufficio 0874 81205

Residenza Vico Umberto s.n. Residenza case sparse Tel. Abitazione 0874 816163 Tel. Abitazione 0874 816410

Altro recapito 335 7567558 Altro recapito 335 7567557

SETTORE STRUTTURE OPERATIVE E VIABILITA'

Attività propedeutiche 1. Individua le caratteristiche delle strade principali indicando la presenza di sottopassi e ponti con le relative misure. 2. Individua preventivamente la posizione dei posti di blocco (cancelli) per i vari tipi di rischio ed ipotizza gli itinerari alternativi producendo la relativa cartografia. 3. Predispone una pianificazione della viabilità d'emergenza a seconda delle diverse casistiche. In emergenza 4. Allerta e gestisce l'intervento e l'arrivo delle strutture operative (VVF, Polizia Municipale, Carabinieri, Forze Armate, Comunità Montana, Volontariato). 5. Effettua una prima ricognizione subito dopo l'evento con l'aiuto del personale delle frazioni. per verificare la tipologia, l'entità ed il luogo dell'evento. Qualora occorresse una ricognizione aerea si può richiedere alla Prefettura l'invio dell'esercito. 6. Impartisce le disposizioni per delimitare le aree a rischio tramite l'istituzione di posti di blocco (cancelli) sulle reti di viabilità, allo scopo di regolamentare la circolazione in entrata ed in uscita dall'area a rischio; la predisposizione dei posti di blocco dovrà essere attuata in corrispondenza. dei nodi viari, per favorire manovre e deviazioni come predisposto nel paragrafo "5.4.5 Itinerari alternativi". 7. Giornalmente aggiorna la situazione sulle forze che stanno lavorando e sugli interventi realizzati durante la giornata. 8. Assicura il servizio di antisciacallaggio. 9. Cura la logistica delle strutture operative, assicurando vitto e alloggio in accordo con le altre funzioni interessate. 10. Garantisce un costante collegamento e contatto con la Prefettura e gli altri Organi di Polizia. 11. Si raccorda con la funzione 2 per l'addestramento dei volontari.

SETTORE TELECOMUNICAZIONI

Attivitá propedeutiche 12. Accerta la totale copertura del segnale radio nel territorio comunale e segnala le zone non raggiunte dal servizio. 13. Organizza esercitazioni per verificare l'efficienza dei collegamenti radio ed effettua prove di collegamento fra i Comuni. 14. Il responsabile si impegna a mantenere aggiornati semestralmente i dati acquisiti.

In emergenza 15. Il coordinatore di questa funzione deve, di concerto con il responsabile territoriale della Telecom, il responsabile provinciale P.T., con il rappresentante dell'Associazione Radioamatori presenti sul territorio, organizzare una rete di telecomunicazioni efficiente anche in caso di notevole gravitá.

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16. Provvede all'allestimento del C.O.C. dal punto di vista tecnico-operativo e dei collegamenti: prende contatti con gli operai comunali per il trasporto e la messa in opera dei materiali individuati per l'allestimento del C.O.C.; contatta la Telecom per richiedere l'installazione delle linee telefoniche necessarie[vedi Sala Operativa pag. 8]; 17. Provvede a far collegare i PC dei componenti del C.O.C. tramite una rete "client-server". 18. Garantisce i contatti radio tra il C.O.C. e le squadre esterne. 19. Mantiene efficiente la strumentazione della Sala Operativa.

SETTORE COORDINAMENTO BORGATE

20. II responsabile, dalla Sala Operativa, coordina l'attivitá delle frazioni. In ogni frazione lavorano: 21. un Tecnico, che riceve le indicazioni dalla sala operativa per eseguire gli interventi tecnici e agevolare le operazioni di soccorso; 22. un Addetto alle informazioni ai cittadini. Per ogni circoscrizione si costituisce un punto d'informazione alla cittadinanza in linea con l'attivitá dell'Ufficio Relazioni con il pubblico. ATTIVITA' DEL RESPONSABILE

In fase di allarme e gestione dell'emergenza:

PERSONALE DISPONIBILE

NOMINATIVO QUALIFICA Tel. Ufficio Tel casa

COLAVITA Salvatore Agricoltore 333 9080315 0874 816304

DI MAIO Francesco Geometra 0874 816270 339 7462014

FALCONE Giuseppe Geometra 0874 816171

PERSONALE per COORDINAMENTO BORGATE

Borgata Nominativo Tel. Casa cellulare

Colle del Monte DI IULIO Salvatore 0874 816149 San Nicola

Colle Lungo FALCONE Michele 0874 816291 320 0104787

Fontana Lunga FALCONE Michelangelo 0874 816240 339 3451996

Castelluccio DI IULIO Giovanni 0874 816211 347 1483966

Il personale disponibile per l'espletamento delle attivitá specifiche della funzione sará integrato in relazione alle necessitá evidenziate

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2.5.2 SEGRETERIA SALA OPERATIVA

Nominativo D’ADDARIO Giuseppe Qualifica RESPONSABILE Ufficio Ragioneria Tel. Ufficio 0874 81205 Residenza Via Campobasso,24 Tel. Abitazione 0874 81350 Altro recapito 338 6230912 La Segreteria é adiacente ma indipendente dalla Sala Operativa.

Vi lavorano gli addetti a: protocollo, fax, fotocopiatrice, Internet, Data base.

Essi garantiscono il collegamento di tutti gli operatori della Sala Operativa con l'esterno, ne snelliscono il lavoro e assicurano lo smistamento alle persone competenti di tutte le segnalazioni pervenute via filo o su carta.

Strumentazione: n. 2 telefoni, n. 1 fax, n. 1 PC, n. 1 fotocopiatrice, n. 1 stampanti, n. 1 collegamento internet. ATTIVITA'

In emergenza 1. Organizza le turnazioni del personale. 2. Registra e protocolla le comunicazioni (telefonate, fax, lettere) in entrata e in uscita e le smista a chi di competenza 3. Provvede al rifornimento di materiale di cancelleria per il C.O.C..

PERSONALE DISPONIBILE

NOMINATIVO QUALIFICA Cellulare Tel casa

DI FINO Leonardo Agente Penitenziario 339 6055143 0874 816247

BORRELLI Luisa Segretariato Sociale 333 4452359 0874 81304

Il personale disponibile per l'espletamento delle attività specifiche della funzione sarà integrato in relazione alle necessità evidenziate

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2.5.3 UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Nominativo BORRELLI Michelina Qualifica Istruttore Tel. Ufficio 0874 81205 Residenza Via Caracciolo, 112 Tel. Abitazione 0874 816476 Altro recapito 328 4148745

Strumentazione: n. 2 telefoni, n. 1 radio collegata costantemente con il C.O.C. n. 1 fax, n. 1 PC, n. 1 fotocopiatrice, n. 1 stampanti, n. 1 collegamento internet.

Linea diretta con il cittadino

A supporto dell'attivitá d'informazione alla popolazione sará attivato all'interno del C.O.C. un numero telefonico, al quale i cittadini possono rivolgersi per avere qualsiasi notizia riguardante l'evento. Gli addetti a ricevere le chiamate, devono essere al corrente degli interventi attuati, dei provvedimenti da attuare e devono essere in grado di comunicarli alla popolazione, nonché di consigliare i cittadini sui comportamenti da tenere.

Attività propedeutiche

Informazione preventiva a tutta la cittadinanza sulle: 1. caratteristiche scientifiche di base del rischio che insiste sul proprio territorio; 2. predisposizioni del piano d'emergenza nell'area in cui risiede; 3. come comportarsi prima, durante e dopo l'evento; 4. con quale mezzo ed in quale modo saranno diffuse informazioni ed allarmi; In "tempo di pace" possono essere inviati ai cittadini, residenti nelle zone soggette a qualche tipo di rischio, OPUSCOLI INFORMATIVI, possono essere realizzati SPOT informativi su reti locali, ARTICOLI su riviste locali, apertura SITO WEB, PROGRAMMI FORMATIVI SCOLASTICI, nonché esercitazioni di emergenza.

In emergenza 5. Ad evento accaduto il Responsabile, sotto indicazioni del Sindaco, deve aggiornare la popolazione circa l'evolversi della situazione attraverso volantini, manifesti, comunicazioni attraverso altoparlanti, dibattiti o tavole rotonde comunicando chiaramente COSA È ACCADUTO, COSA STA ACCADENDO, COSA POTRÁ ACCADERE, il programma d'intervento, cosa deve fare la popolazione ed i risultati ottenuti con gli interventi già attuati. 6. si coordina con il Responsabile di Protezione Civile per conoscere l'evolversi della situazione e le informazioni da dare alla popolazione 7. Istituisce uno sportello per le relazioni con il pubblico in cui raccoglie le richieste e le trasmette ai responsabili delle specifiche funzioni 8. Mantiene i contatti con i responsabili delle UCC per aggiornarli sulle in85 9. formazioni da dare alla popolazione locale

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Si segnala inoltre che alcune informazioni sul luogo in cui é accaduto l'evento, sull'entità dei fenomeno, sulla popolazione e le infrastrutture coinvolte possono essere reperite alla pagina 500 del televideo regionale (Telemolise) e televideo RAI pagina 400.

PERSONALE DISPONIBILE

NOMINATIVO QUALIFICA Tel. casa cell.

STANZIALE Filomena Insegnante 0874 81262 328 5497770

Il personale disponibile per l'espletamento delle attività specifiche della funzione sarà integrato in relazione alle necessità evidenziate

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2.5.4 SALA STAMPA RESPONSABILE RAPPORTI CON I MASS-MEDIA

Nominativo Qualifica FALCONE Raffaele, Sindaco Tel. Ufficio 0874 816262 Residenza c.so Laudo, 65 Tel. Abitazione 0874 81571 (Altro recapito 335 7567873 E' situata in prossimitá della Sala Operativa

Strumentazione: n. 1 telefoni, n. 1 fax, n. 1 fotocopiatrici, n. 1 PC, n. 1 televisore con televideo.

Le notizie possono essere diffuse tramite i giornali, le radio e le TV locali, riassunti nelle tabelle seguenti. Si segnala inoltre che a Campobasso é presente l'ANSA (Agenzia Nazionale Stampa Associata) che trasmette informazioni a tutte le testate giornalistiche ed emittenti radio, fungendo quindi da centro di raccolta e diffusione notizie; pertanto rappresenta un mezzo di estrema utilitá in situazioni di crisi, potendo diramare immediatamente le notizie.

il referente del servizio per il Molise é il Giornalista Amoroso Nino - via G.B. Vico, 31-Campobasso; tel. 0874 413357.

FONTI D'INFORMAZIONE A LIVELLO LOCALE

TESTATA

EXTRA

Settimanale Molisano

NUOVO MOLISE

IL TEMPO (Pagina Reg.le)

IL QUOTIDIANO DEL MOLISE

PERSONALE DISPONIBILE

NOMINATIVO QUALIFICA Tel. Casa cell.

PUCACCO Michele Insegnante 0874 816223 338 6772133

Il personale disponibile per l'espletamento delle attività specifiche della funzione sarà integrato in relazione alle necessità evidenziate

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EMITTENTE TV INDIRIZZO TELEFONO e FAX TELEMOLISE via San Giovanni in Golfo 0874 60109 Campobasso 0874 65895

TELEREGIONE c.da San Giovanni in Golfo 0874 484624 Campobasso 0874 484525 fax

RAI Campobasso via Conte Verde 0874 416247 Redazione regionale 0874 97076

0874 4021

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2.6 - Schema delle ATTIVITA' IN PREALLARME

SOGGETTI IN ALLERTAMENTO SOGGETTI DA INFORMARE

Il Sindaco

- Convoca nella sede comunale i responsabili del settore Protezione Civile - Mantiene i contatti con la Prefetture e la Provincia per conoscere l'evolversi della situazione - dispone, presso la sede comunale, la presenza continua di almeno un incaricato in grado di ricevere le comunicazioni dall'esterno, notificarle a chi di competenza e fornire le notizie richieste

Il Responsabile di Protezione Civile

- si consulta con il Coordinamento Comunale di Protezione Civile - attiva la funzione 4 Prefettura - allerta le funzione 1, 2 e 3 Provincia - verifica la funzionalitá dei piano apportando gli aggiornamenti necessari Regione - dá disposizioni per una prima informazione alla popolazione

Funzione 1: - Individua gli interventi per mitigare i rischi Funzione 2: - Controlla le forze e i mezzi disponibile per verificarne i tempi d'intervento e l'efficienza

Funzione 3:

- Attiva il personale delle frazioni per il monitoraggio della situazione - allerta i responsabili dei magazzini comunali affinché raggiungano Tempestivamente, in caso di nuova comunicazione, le sedi dove sono depositati i materiali - contatta le ditte convenzionate per prestazioni con mezzi meccanici (ruspe, escavatori, pale meccaniche, autocarri a cassone ribaltabile) in modo da assicurare la tempestivitá d'intervento, qualora necessario

Funzione 4: - organizza squadre per controllare la viabilitá Pronto Intervento: - si reca sul posto per monítorare l'evolversi dell'evento e per attuare i primi interventi

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2.7 - Schema delle ATTIVITA' IN ALLARME

SOGGETTI IN AZIONE SOGGETTI

DA ALLERTARE

Prefettura Resp. Protezione Civile, sentito il Sindaco: Dip. Di Prot. Civile - attiva il COC Provincia Regione Comuni vicini Funzione 1: - raccoglie la cartografia necessaria - adotta le misure necessarie per la salvaguardia del patrimonio artistico, chiedendo, se necessario, l'intervento della Prefettura Funzione 2: - dá un primo soccorso sanitario - verifica le esigenze di trasporto per i disabili - assicura alla popolazione i beni di prima necessitá A.S.L. - invia un radioamatore presso gli ospedali per conoscere la C.R.I. disponibilitá di posti letto - informa il direttore del distretto sanitario e la C.R.I. sull'accaduto per rendere tempestivi i soccorsi e per mantenere attivo il posto medico anche fuori dall'orario di servizio - controlla la alla popolazione per quanto concerne i generi di prima necessitá (pane, latte, ecc.) e ne Segnala le eventuali carenze alla Prefettura Funzione 3: - organizza squadre per la ricognizione ENEL - verifica lo stato del magazzino comunale Telecom - attiva gli operai e i mezzi comunali per i primi interventi Italmetano - allerta le ditte che dispongono di materiali utili Erim - delimita le aree a rischio - mantiene i contatti con ENEL, Telecom, Italmetano, Erim e Ecotop Funzione 4: - organizza squadre di tecnici per identificare i luoghi piú a rischio. V.V.F. - predispone la cartografia stradale necessaria Carabinieri - costituisce i posti di blocco Polizia - indica le vie di fuga .di F - attiva le radio ricetrasmittenti C.F.S. - allestisce il COC - garantisce il contatto radio tra il COC e le squadre esterne Ufficio relazioni con il Pubblico - in base alle disposizioni date dal Responsabile di Protezione Civile fornisce informazioni ai cittadini

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2.8 - Schema delle ATTIVITA' IN GESTIONE DELL'EMERGENZA

SOGGETTI IN AZIONE SI TENGONO AGGIORNATI

Prefettura Dip. di Protezione Resp. Protezione Civile: - coordina l'attivitá delle funzioni Provincia Regione Comuni vicini Funzione 1: individua gli interventi a protezione delle opere (argini o altre opere idrauliche, scarpate, strade, opere d'arte, ecc.) Funzione 2: - provvede all'aiuto degli inabili - si raccorda con pianificazione sanitaria ASL - si occupa delle urgenze mediche - organizza, nei pressi delle aree di ricovero, centri di distribuzione acqua potabile qualora la calamitá abbia reso inutilizzabile l'acquedotto A.S.L. - assicura l'assistenza veterinaria - gestisce l'arrivo e l'impiego dei volontari C.R.I. - raccogli le domande di posti letto, vestiario - gestisce i posti letto negli alberghi - provvede all'acquisto di beni e servizi per le popolazioni - gestisce l'afflusso di aiuti e la loro razionale ripartizione - gestisce il magazzino degli aiuti - gestisce le mense - elegge i capi campo Funzione 3: - dirige gli interventi degli operai ENEL - completa l'urbanizzazione delle aree di P.C., gestisce il Telecom montaggio di tende e il posizionamento dei containers Mmetano - garantisce i servizi essenziali di tipo amministrativo Erim - costituisce un punto d'informazione in ogni Frazione Funzione 4:- rilievo danni e redazione di schede - accoglie le richieste di sopralluoghi Vigili del Fuoco - organizza un servizio di antisciacallaggio Carabinieri - ripristina la viabilitá predisponendo itinerari alternativi Polizia - mantiene efficiente il sistema di comunicazioni Guardia di Finanza - assicura i rifornimenti alimentari ai negozi C.F.S. - prevede l'alimentazione di eventuali capi di bestiame rimasti isolati e ne segnala i casi alla Prefettura Ufficio di Relazione con il Pubblico : - - attiva uno sportello per l’informazione alla popolazione - Aggioma gli addetti all'informazione alla popolazione delle UCC Segreteria - riceve, smista e protocolla le comunicazioni in entrata e in uscita dal COC Sala Stampa: - assicura i rapporti con i mass media

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Capo III - DESCRIZIONE del TERRITORIO e Ipotesi di Calamità

ASSOCIATO ALLE SEGUENTI TIPOLOGIE DI RISCHIO:

DISSESTO IDROGEOLOGICO

SISMA

INCENDIO

RISCHIO NEVE

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3.1 - DATI TERRITORIALI Il territorio del comune di Sant’Elia a Pianisi é costituito da un’estesa zona collinare nella quale, a tratti, si presentano delle aree pianeggianti. Dalla zona “mulino a vento”, 922 m. s.l.m., a qualche chilometro ad Ovest dall’abitato, l’occhio sfocia oltre l’ampia vallata del Fortore, oltre I rilievi dell’Appennino Dauno fino al Tavoliere delle Puglie. La vegetazione e’ rappresentata da querce, pini, faggi, abeti, ginestre, eriche. Nella campagna sparsi tra i campio di frumento si estendono oliveti e qualche vigna.

Il territorio è attraversato da un solo corso d’acqua importante, il torrente Cigno, che raccoglie le acque meteoriche del bacino imbrifero coincidente con la maggior parte del territorio santeliano; il torrente Cigno sfocia nel lago Occhito.

La rete viaria principale é costituita dalla strada Statale n. 212 che collega lo Scalo Ferroviario al centro abitato e, proseguendo, Pietracatella Riccia, fino a Benevento.

Partono inoltre da Sant'Elia a Pianisi sia la Sp 40 “Adriatica” che conduce a Collotorto sia la SP 149, che conduce a Monacilioni.

Campobasso è raggiungibile sia mediante la SS 212 in direzione dello scalo FFSS, sia passando per Pietracatella e percorrendo la SS645 Fondovalle del Tappino.

Il capoluogo è altresì raggiungibile servendosi della provinciale 149 che attraversa Monacilioni e si ricollega con la SS645.

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3.1.1 SCHEDA COMUNE

INTESTAZIONE Comune di Sant’Elia a Pianisi

Sede c.so Umberto I, 25

CAP 86048

Provincia Campobasso

Indice Catastale I 320

Estensione Km2 67.84

Popolazione: Residente: 2245

Nuclei familiari: 946

n°Frazioni 0

n° borgate 0

Latitudine Gr - mm - ss 41° 37’ 16” Nord, riferita in cartografia alla Chiesa

Longitudine rispetto Grrenwich 14° 52’ 30” Est, riferita alla Chiesa

Coordinate utm 1:25 000 Foglio 162 -Tavoletta I Nord Est

Altitudine m s.l.m. : 666 riferita in cartografia alla Chiesa

Direz. prevalente del vento: N/E (inverno) - S/O (estate)

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3.1.2 Mappa del territorio

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3.1.3 ASPETTO GEOMORFOLOGICO ED ANTROPICO DEL TERRITORIO URBANO E DELLE AREE LIMITROFE

L’elemento morfologico caratterizzante l’area in oggetto è rappresentato da uno sperone arenaceo orientato SW-NE, sul quale, in epoca medievale, iniziò la costruzione di case attorno alla chiesa madre. Ai lati dello sperone affiorano litologie argillose. Dal punto di vista geologico-strutturale, il territorio comunale di Sant’Elia a Pianisi appartiene al bacino di sedimentazione denominato “Bacino di Lagonegro”. I termini lagonegresi affioranti nell’area in studio sono rappresentati dalle Argille Varicolori che passano in alto, per alternanze, al Flysch Numidico. Le Argille Varicolori sono correlabili con il Flysch Rosso (Scandone 1967) e con il Flysch della Serra Funaro di Crostella & Vezzani (1964) e sono costituite da argilliti e marne di colore rossastro subordinatamente verde e grigio, cui si intercalano diaspri, calcareniti e calciruditi. Lo spessore totale si aggira sui 200-300 metri e l’età è oligocenizo-aquitaniana. Alle Argille varicolori segue in alto il Flysch numidico formato da strati e più raramente da banchi di quarzareniti con sottili intercalazioni pelitiche e calcari pulverulenti. Lo spessore non supera i 50 metri e l’età è burdigaliano-langhiana.

Il primo nucleo abitatitivo di Sant’Elia Pianisi sorgeva sulle arenarie quarzose del Flysch numidico, ed occupava la parte mediana dello sperone arenaceo, per poi andare ad interessare anche la parte inferiore. L’urbanizzazione è stata cosi intensa da non consentire la visione di affioramenti naturali della litologia, ad eccezione della parte sommitale dello sperone morfologico, coincidente con la località “cava della rena” (zona del serbatoio), dove è possibile osservare l’affioramento delle arenarie quarzose del Flysch numidico. Altri affioramenti del Flysch numidico sono osservabili all’estremità inferiore dello sperone, nell’area prossima al cimitero comunale. Proseguendo più a valle, affiora nuovamente la formazione delle Argille Varicolori che, in prossimità della zona pianeggiante, denominata “Piana di Sant’Antonio”, è caratterizzata da una maggiore presenza della componente lapidea (calcari, calcareniti calcari selciosi) rispetto a quella argillosa. Le condizioni morfologiche pianeggianti e l’elevata componente lapidea dell’affioramento litologico, rendono tale zona stabile, dal punto di vista geologico, anche se il sottosuolo è caratterizzato da un discreto acquifero, come è del resto testimoniato dalla presenza di numerosi pozzi, tra cui il più significativo, sia dal punto di vista della portata sia come testimonianza storica, è quello denominato “Pozzo Cupone”. Ai lati dello sperone arenaceo, invece, affiorano terreni argillosi riferibili alle Argille Varicolori, ricoperte, quasi sempre, da uno spessore di terreno di alterazione, dello spessore variabile da1,50 metri a 4,00 metri, derivante dall’alterazione e dal disfacimento delle argille stesse (terreni eluviali) e dal trascinamento e successivo accumulo da parte delle acque meteoriche non incanalate (dette anche “dilavanti” o “selvagge”) dei materiali limoso-sabbioso-detritici, provenienti dalle quote più alte del territorio in oggetto. Tali materiali trascinati (terreni colluviali) si sono andati a depositare ai piedi del pendio o sul fondo di depressioni morfologiche. Il processo di dilavamento del suolo non urbanizzato, a monte del centro abitato di Sant’Elia a Pianisi, risulta essere ancora molto attivo, come vedremo in seguito, causando non pochi disagi alla circolazione degli autoveicoli e dei pedoni lungo le strade comunali, in occasione di forti precipitazioni meteoriche. Analogamente a quanto verificatosi in altri centri abitati del Molise, al progressivo incremento della popolazione a partire dagli anni ’30, e fino agli anni ’60-’70, si è accompagnata una fase di espanasione dell’abitato che, a partire dall’antico nucleo arroccato sullo sperone arenaceo, si è allargato sia verso nord-ovest che verso sud-est, occupando porzioni di territorio geomorfologicamente diverese da quelle dello sperone.

Per dare una continutià urbanistica e topografica con il nucleo storico, vennero colmati anche due incisioni torrentizie; a nord-ovest quella del torrente Varrata e a sud-est quella del torrente Convento. Ed è proprio al riempimento degli alvei di questi due torrenti, non seguita da una corretta e completa regimazione delle acque, si devono i dissesti idrogeologici di alcune aree del centro urbano

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di Sant’Elia a Pianisi, riportate anche nell’ultimo studio commissionato dalla Regione Molise, relativo al dissesto idrogeologico nei centri abitati (P.R.S. N.1 Difesa e salvaguardie del territorio- Subprogetto).

3.1.4 ASPETTI GEOLOGO-TECNICI Le problematiche tecniche relative ai dissesti idrogeologici di cui si faceva cenno nel paragrafo precedente, interessano in particolare due porzioni del centro urbano di Sant’Elia a Pianisi. Tali problematiche sono correlate alle caratteristiche geotecniche scadenti dei terreni sui quali sono stati realizzati dei fabbricati subito al di fuori del perimetro del centro storico. La natura di questi terreni è di tipo argilloso, ma spesso sono presenti anche coperture di origine colluviale e/o eluviale o, addirittura, di riporto. Quest’ultimo, è stato imprudentemente utilizzato per colmare gli alvei torrentizi che impedivano la continuazione plano-altimetrica delle zone di nuova espansione edilizia con il nucleo storico. Tali terreni, già di per sé caratterizzati da scadenti caratteristiche geomeccaniche, hanno subito anche l’effetto deleterio delle acque di infiltrazione, originariamente canalizzate negli alvei naturali, e successivamente disperse nel sottosuolo a causa di una mancata o insufficiente sistemazione idraulica dei torrenti stessi.

Su tali aree, negli anni, sono stati eseguiti diversi interventi di sistemazione idrogeologica che in parte hanno rallentato il dissesto, ma senza averlo risolto completamente.

Tale situazione è messa in risalto in questo studio poiché queste aree, oltre a costituire zone idrogeologicamente ancora instabili, forniscono importanti indicazioni circa le amplificazioni sismiche che il territorio urbano di Sant’Elia potrebbe subire in caso di sisma. Infatti, è ormai scientificamente risaputo che i terreni rimaneggiati, dalle scadenti caratteristiche geomeccaniche e saturi d’acqua, rientrano tra quelli che provocano notevoli effetti di amplificazione dell’energia sismica, compromettendo la stabilità dei manufatti su di essi realizzati.

Anche altre aree, di estensione inferiore rispetto alle prime due, risultano essere interessate da forme di dissesto idrogeologico, provocato, soprattutto, dalla totale assenza di un efficace sistema di canalizzazione delle acque superficiali e di infiltrazione.

Inoltre, l’intensa erosione superficiale da parte delle acque meteoriche sull’area a monte del centro abitato, caratterizzata da notevoli pendenze che non permettono alle acque meteoriche di infiltrarsi nel sottosuolo, provoca l’asportazione della porzione alterata del Flysch numidico. Il materiale cosi dilavato, viene trascinato con elevata velocità lungo le strade del borgo vecchio, completamente impermeabilizzato, che si trasformano in veri e propri torrenti d’acqua che portano in sospensioni notevoli quantità di materiale detritico e limoso. Questi torrenti d’acqua terminano la loro corsa nelle aree pianeggianti del centro abitato, dove danno luogo all’accumulo di grandi quantità di detrito e limo, provocando non pochi disagi alla circolazione dei veicoli e dei pedoni. Esperienze eseguite negli Stati Uniti per periodi decennali hanno dimostrato che l’erosione è in grado di asportare durante un anno più di 37 tonnellate di terra per ogni ettaro di terreno non coltivato. Ciò significa che occorrono 27 anni per erodere uno spessore di 20 cm incolto.

A risentire in modo particolare degli effetti dell’accumulo di materiale detritico è via Corso Umberto, cioè la strada principale che attraversa il centro abitato, prosecuzione delle strade provinciali N° 39, 149 e 154.

Pertanto, sarebbe opportuno eliminare le cause del fenomeno che sono riconducibili alla presenza, subito a monte dell’area urbanizzata, di terreni ad elevata pendenza che non fanno in tempo ad assorbire l’acqua che su di essi si riversa; questa invade, così, le strade del centro abitato, che completamente impermeabilizzate, non consente alle acque di infiltrarsi nel sottosuolo, ma anzi fa in modo che le stesse acquistano notevole velocità di scorrimento e, quindi, notevole energia cinetica.

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3.2 - RISCHIO FRANE In base allo studio geomorfologico del territorio di Sant’Elia a Pianisi all’interno del centro abitato si evidenziano tre aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico:

1. zona “varrata”: nel 2001 sono stati completati alcuni lavori di consolidamento finanziati dal Provveditorato OO.PP. di Campobasso. Sarebbe tuttavia opportuno intervenire ulteriormente per salvaguardare la strada che dal Calvario conduce alla parte più alta del paese, nonché le abitazioni a valle della strada.

2. zona “convento”: è l’area più densamente edificata e, conseguentemente, quella che desta maggiori preoccupazioni. Lo scivolamento sembra in fase di quiete: allo stato attuale si notano movimenti solo nella parte terminale a valle, in corrispondenza del “poliambulatorio”

3. zona “caserma forestali”: nel 2000 è stata eseguita una palificazione che ha salvaguardato il fabbricato; tuttavia si notano movimenti a valle della Statale in corrispondenza del tombino in prossimità della Caserma.

STIMA DELLE INFRASTRUTTURE COINVOLTE

La terza area non contiene fabbricati. In caso di accelerazione del movimento non v’è pericolo per la popolazione; tuttavia diventa forte il rischio della interruzione del strada Statale e, conseguentemente, del collegamento con Macchia Valfortore e Pietracatella. Non esistendo percorsi alternativi di facile percorrenza (il più immediato è: strada provinciale per Monacilioni, strada a servizio delle centrali eoliche, Pietracatella), si suggerisce di avviare nei tempi più rapidi possibili la costruzione del secondo lotto di lavori della strada 159 oggi in costruzione dall’impresa “venafrana Appaltri”, così da completare il collegamento tra la SP 40 Adriatica con la SS 212._

Maggiore attenzione deve essere posta alla prima e alla seconda area individuate nella carta geologica, perché un eventuale dissesto coinvolgerebbe un grande numero di fabbricati per civile abitazione, l’albergo Sant’Elia, il Convento dei Cappuccini, l’edificio scolastico, la stazione di distribuzione del carburante, la casa di riposo per anziani, il poliambulatorio (già oggi non agibile perché danneggiato dagli eventi sismici).

Si evidenzia che movimenti franosi possono innescarsi per effetto di violente e persistenti piogge, prolungati perio di di siccità, o eventi sismici.

Stante lo scenario di rischio sopra delineato, cui corrisponde una stima del danno atteso particolarmente grave, si raccomanda di installare strumenti di misura telecontrollati per il monitoraggio e l’allertamento automatico

La apparecchiature dovrebbero essere installate all’interno di pozzi da realizzare nei seguenti punti:

1) in prossimità del monumento dedicato a Padre Pio;

2) all’interno della villetta comunale vicina al distributore carburanti;

3) all’inizio di Vico Caracciolo;

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4) in prossimità del Poliambulatorio;

5) in prossimità della casa di riposo.

In relazione al tipo di strumento di misura, il Responsabile del Piano definirà dei livelli di soglia differenziati, ai quali corrisponderà l’avvio rispettivamente delle fasi di allertamento, di pre allarme o di allarme.

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3.3 - RISCHIO METEO

ALLUVIONE ED ESONDAZIONE Il territorio è attraversato da un solo corso d’acqua importante, il torrente Cigno, che raccoglie le acque meteoriche dell’intero bacino imbrifero coincidente con la maggior parte del territorio santeliano e le scarica nel lago Occhito.

In particolare dal versante destro, quello ove è posto il centro abitato, confluiscono al torrente Cigno:

• il vallone Codemanno, che in origine raccoglieva le acque provenienti dalla zona “cava della rena” e dalla zona convento;

• il vallone Sorienza che raccoglie le acque reflue dal depuratore comunale (fonte la Zita), nonché le acque dei valloni Pincera, Pianisi e Cannavine.

Gli unici rischi derivanti da fenomeni di piena del torrente, rapida e violenta, causati da eventi meteorici eccezionali, sono rappresentati da erosioni delle acque alle spallette ed ai piloni dei ponti indicati nella tabella seguente:

Denominazione Strada Longitudine Est Latitudine Nord

Ponte Cardillo SS 212 Km 6 14 52 02 41 38 32

Ponte della Pila SP 40 14 54 26 41 39 13

Ponte del Cigno SP 40 14 54 40 41 39 41

Si segnala che lungo il tratto del torrente Cigno che attraversa il territorio comunale non esistono strumenti di monitoraggio per la misura della portata. Sarebbe utile installare strumenti di misura telecontrollati per il monitoraggio e l’allertamento automatico.

Non vi è alcun rischio che strade e piazze del centro abitato possano essere soggette ad allagamenti da esondazioni

Allo stesso modo lungo le sponde del torrente Cigno ad oggi non esiste alcun tipo di insediamento umano che possa essere soggetto a rischi da esondazione

Al contrario v’è il rischio di allagamento da piogge abbondanti (v. successivo cap. 3.4) MONITORAGGIO Il repentino aumento del livello di acqua nel torrente Cigno e nei suoi affluenti, associato ad intensa pioggia con bollettino meteo che segnala il persistere delle condizioni di maltempo o un peggioramento, fa scattare un'operazione di monitoraggio.

I punti piú significativi da cui controllare il livello dell'acqua sono senz'altro i ponti indicati nella tabella precedente. I soggetti chiamati a svolgere la funzione di monitoraggio sono generalmente la squadra di i Vigili Urbani o i tecnici del Comune che, su segnalazione del responsabile del settore viabilitá e/o lavori pubblici, si recheranno nei punti preventivamente individuati dal piano e

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comunicheranno loro i risultati del sopralluogo. L'esito del monitoraggio farà scattare presso il COC l’avvio delle fasi di attenzione, allertamento, pre allarme e allarme.

Conseguentemente il Responsabile del Piano darà disposizioni circa le strade in cui posizionare posti di blocco per deviare la circolazione su itinerari piú sicuri.

Punti da monitorare

Ponte Cardillo, Ponte della Pila, Ponte Cigno.

ALLAGAMENTO DA PIOGGIA In occasione di abbondanti piogge, a volte concomitanti con la presenza di neve in fase di scioglimento, si crea un forte flusso d’acqua proveniente dalle aree a monte del centro abitato; la strada provinciale vs. Monacilioni diventa una specie di canale captatore di acque meteoriche e adduttore delle stesse vs. corso Umberto I e verso piazza Municipio. Allo stesso modo si comportano corso regina Margherita e corso Laudo che rispettivamente riversano le acque verso zona “madonnina” e, attraverso il Carminale, vs. Piazza Municipio

Queste acque diventano tanto impetuose da trasportare tutto quello che incontrano lungo il percorso, nonché il limo ed i detriti raccolti nei campi; quando poi raggiungono i tratti pianeggianti di corso Umberto e di Piazza Municipio, rallentano la corsa e depositano la maggior parte di quello che trasportano, causando pericolo di intralcio al traffico di automezzi. MONITORAGGIO L’accadimento di piogge intense associato a bollettino meteo che segnala il persistere delle condizioni di maltempo o un peggioramento, fa scattare un'operazione di monitoraggio.

I punti piú significativi da cui controllare la portata delle acque sulle strade sono l’incrocio tra corso Laudo e la Sp per Monacilioni e la sommità di c.so Regina Margherita.

I soggetti chiamati a svolgere la funzione di monitoraggio sono generalmente i Vigili Urbani o i tecnici del Comune che, su segnalazione del responsabile del settore viabilitá e/o lavori pubblici, si recheranno sul posto e comunicheranno loro i risultati del sopralluogo. L'esito del monitoraggio farà scattare presso il COC l’avvio delle fasi di attenzione, allertamento, pre allarme e allarme.

Conseguentemente il Responsabile del Piano darà disposizioni circa le strade in cui posizionare posti di blocco per deviare la circolazione su itinerari alternativi piú sicuri.

RISCHIO Neve e Ghiaccio Tutte le strade che portano a Sant'Elia a Pianisi sono soggette, durante il periodo invernale, a ghiacciate mattutine e notturne.

Allo stesso modo, a seguito di nevicate anche poco importanti, all’interno del centro abitato quasi tutti i vicoli ed i marciapiedi si ricoprono di uno strato di ghiaccio pericoloso per l’incolumità delle persone che li percorrono. MONITORAGGIO

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L’accadimento di nevicate intense associato a pre allarmi della Protezione Civile o della Prefettura, oppure a bollettini meteo che segnalano il persistere delle condizioni di maltempo o un peggioramento, fa scattare un'operazione di monitoraggio.

I punti piú significativi da cui controllare lo spessore della coltre di neve e la temperatura esterna sono Piazza Municipio (all’interno del monumento dei caduti) ed il piazzale antistante l’autorimessa comunale in via Pilone.

I soggetti chiamati a svolgere la funzione di monitoraggio sono generalmente i Vigili Urbani o i tecnici del Comune che, su segnalazione del responsabile del settore viabilitá e/o lavori pubblici, si recheranno sul posto e comunicheranno loro i risultati del sopralluogo. L'esito del monitoraggio farà scattare presso il COC l’avvio delle fasi di attenzione, allertamento, pre allarme e allarme.

Contemporaneamente il responsabile viabilità darà disposizioni circa l’avvio delle operazioni di sgombero neve e/o l’avvio delle operazioni di spandimento del sale e pulizia strade dal ghiaccio.

Poiché il rischio associato a presenza di neve e/o ghiaccio è molto elevato (infatti si presenta quasi tutti gli inverni per la durata di alcuni giornate), è opportuno predisporre un addendum specifico al piano di Protezione Civile, nel quale saranno definite:

chi è il coordinatore del piano neve

quali sono le strutture, le attrezzature ed i mezzi disponibili per far fronte all’emergenza neve

chi è il responsabile della manutenzione dei mezzi e dell’approvvigionamento di sale

chi è il responsabile del movimento dei mezzi spartineve

chi è il responsabile aree rurali (mantiene il collegamento con i centri rurali e organizza lo sgombero delle strade per raggiungere i centri rurali)

responsabile dell’edilizia scolastica e del poliambulatorio

responsabile del servizio area urbana (rimozione neve dalle vie e dai vicoli del centro abitato con particolare attenzione agli anziani ed ai portatori di handicap (vedi elenco allegato al piano generale)

chi è il responsabile di Polizia municipale da contattare per azioni di Pronto intervento.

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3.4 - INCENDIO BOSCHIVO All’interno del territorio comunale sono presenti alcune aree coperte da bosco ad alto fusto misto, costituito prevalentemente da cerri e querce.

I boschi si estendono su tre diverse aree.

Denominazione

l. Bosco Cerreto

2. Bosco Ficarolo

3. Bosco Cese

Sul territorio é presente la Caserma del comando Forestale, con sede alla fine di c.so Umberto I in prossimità dell’incrocio Macchia /Pietracatella, tel. 087481277.

CENTRI ABITATI CHE SI TROVANO ALL'INTERNO DI AREE BOSCATE

Non esistono fabbricati rurali abitati, inclusi all’interno delle aree boschive;

COLLEGAMENTI STRADALI COINVOLTI

Il rischio di incendio potrebbe coinvolgere solo un tratto della Strada Prov. Le 40 “Adriatica” e quindi potrebbe interrompere il COLLEGAMENTO STRADALE Sant’Elia a Pianisi /

PISTE FORESTALI

Si segnala che nei boschi sono presenti piste forestali che assolvono anche alla funzione di viali tagliafuoco: l’esatta ubicazione di tali pista è conosciuta dal comando forestale.

RIFORNIMENTI DI ACQUA

A confine col territorio di Sant'Elia a Pianisi si trova l'invaso di Occhito da cui é possibile attingere acqua. 3.4.1. AVVISTAMENTO INCENDI Nel caso in cui arrivi al comune la comunicazione di un incendio, che minaccia strade o centri abitati, verrà data immediata segnalazione al locale comando forestale o al centro nazionale avvistamenti incendi tel. 1515

I Vigili Urbani, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e i Carabinieri, istituiranno dei posti di blocco per consentire un deflusso ordinato della popolazione eventualmente da evacuare, e per impedire l'accesso nelle zone invase dal fuoco.

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3.5 - SISMA Il territorio comunale di Sant'Elia a Pianisi, ai sensi della Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20/03/2003, é stato individuato all'interno della zona sismica n. 2 per la quale l’accelerazione orizzontale di ancoraggio dello spettro di risposta elastico è pari a 0,25 volte l’accelerazione di gravità (ag/g=0,25).

In base alla mappa della massima intensità macrosismica risentita in Italia prodotta dal S.S.N. il Comune di Sant’Elia a Pianisi si trova in un'area in cui l'intensità massima delle onde sismiche é >10° grado della scala Mercalli.

Il rischio sismico di ciascun agglomerato urbano é dato da due fattori:

1. livello base di pericolosità: determinato dalle caratteristiche del patrimonio edilizio esistente.

2. livello locale di vulnerabilità: determinato dalle caratteristiche del patrimonio edilizio esistente, dall'esposizione urbanistica e dalle caratteristiche dei terreni.

Per i dati sulla vulnerabilità dei terreni si fa riferimento alla relazione geologico-tecnica elaborata dal Geol. Domenico FAZIOLI riportata ai precedenti paragrafi 3.1.3 e 3.1.4, in cui é stata riconosciuta la presenza di terreni alluvionali potenzialmente soggetti ad accelerazioni in fase sismica.

A tutt'oggi non é stata ancora elaborata una carta della microzonazione sismica.

Per i dati sulla vulnerabilità degli edifici si evidenzia che la massima parte dei fabbricati è stata costruita senza il rispetto delle Normative sismiche in quanto il territorio comunale è stato dichiarato sismico solo a partire dal marzo dell’anno in corso.

Solo a titolo informativo si chiarisce che, per effetto del sisma accaduto il 31 ottobre dello scorso anno 2002, non sono stati registrati crolli di fabbricati. Tuttavia l’Autorità di protezione civile, a seguito delle segnalazioni dei Tecnici del COM di Larino, ha emesse circa 200 ordinanze di inagibilità.

Pertanto, pur in assenza di una carta di microzonazione, con riferimento al massimo evento sismico avente probabilità di ricorrenza di 50 anni, si stima la seguente tipologia dei massimi danni attesi:

limitati casi di crollo di edifici pubblici e privati non costruiti secondo le norme sismiche;

limitati casi di danneggiamento grave ad edifici che necessiteranno di essere ricostruiti;

limitati casi di danneggiamento strutturale con conseguente inagibilitá;

numerosi casi da danneggiamento non strutturale diffuso;

evacuazione limitata;

crisi temporanea dalla funzionalitá del sistema urbano.

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3.5.1 - STIMA DEGLI EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI D’IMPORTANZA STORICA e STRATEGICA COINVOLTI

Un eventuale sisma coinvolgerebbe l'intero territorio comunale; tuttavia si individuano nel seguito gli edifici piú a rischio, posti all'interno dell’abitato, che hanno maggiore importanza dal punto di vista strategico: Palazzo Municipale Edificio Scolastico Scuola Materna Caserma Carabinieri Caserma Corpo Forestali Palazzetto dello Sport Poliambulatorio.

Inoltre vi sono una serie di fabbricati che hanno rilevanza storica e/o culturale: Convento Cappuccini Chiesa Parrocchiale Chiesa S.Anna Chiesa San Rocco Palazzo Massa Casa del Popolo

INFRASTRUTTURE (Ponti) Ponte Cardillo Ponte della Pila Ponte Cigno Viadotti sul torrente Cardillo lungo la SP di recente apertura

Si segnala infine che oggi è in corso di costruzione la strada di collegamento tra lo Scalo ferroviario ed il centro abitato di Sant'Elia a Pianisi (indicata nella mappa del territorio col n. 154); tale strada presenta vari viadotti che dovrebbero essere monitorati con la stessa attenzione.

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Capo IV - RISORSE E STRUTTURE DI PROTEZIONE

Mezzi, materiali, servizi, interni o esterni all’Amministrazione, che possono essere messi a disposizione di chi deve fronteggiare le emergenze di protezione civile

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4.1 - Risorse interne

4.1.1 RADIO RICETRASMITTENTI IN DOTAZIONE AL COMUNE

L’amministrazione non possiede apparati ricetrasmittenti conformi alle vigenti disposizione di legge. Si segnala l’esigenza di avviare le procedure per l’acquisto di n. 6 radio ricetrasmittenti, omologate, da assegnare in dotazione al Responsabile di Protezione civile. Si consiglia di acquistare una scorta di batteria di sostituzione.

4.1.2 - ELENCO MEZZI E APPARECCHIATURE DI PROPRIETA COMUNALE DETENTORE RISORSA: Ragione sociale COMUNE DI SANT’ELIA A PIANISI Indirizzo P.zza Municipio, Recapito telefonico 0874 81205 RESPONSABILE RISORSA Nominativo Falcone Raffaele Qualifica Sindaco Pro-tempore

ELENCO RISORSE

DESCRIZIONE RISORSA QUANTITA'

Pala Gommata con braccio escavatore (TERNA) 1 Autovettura Fiat Uno 1 Fiat Iveco 4X4 camioncino cassonato 1 Fiat Iveco 6512 trasporto N.U. 1 Fiat Ducato 26 posti per bambibi scuolabus 1 Fiat Ducato 9 posti 1 Badili 5 Picconi 4 Carriole 2

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4.1.3 - RECAPITI DEI FUNZIONARI COMUNALI

Funzione NOMINATIVO indirizzo (ove non tel. CASA CELLULARE altro recapito indicato si intende a S.elia a telefonico Pianisi) Sindaco FALCONE Raffaele c.so Laudo 65 0874 81441 335 7567873 0874 81283

Vice Sindaco MASTROVITA Maria c.da Stradella 0874 816219 335 7567603

Assessore PUCACCO Michele c.so Umbero I 0874 816223 338 6772133

Assessore TESTA Donato Via Regina Margherita 0874 816198 347 1558095

Assessore STANZIALE Filomena Vico I Convento 0874 81262 328 5497770

Segretario CARLONE Antonello Campobasso -via Mazzini,101 ----- 328 0070845

Ufficio Tecnico GAROFANO Salvatore via Caracciolo, 87 0874 81268 335 7567605

Ufficio D’ADDARIO Elia via Campobasso, 24 0874 81350 338 6230912 Ragioneria Polizia IAMARTINO Franco vico corso Umberto 0874 816163 335 7567558 Municipale Polizia LIMONCELLI Giuseppe case sparse s.n. 0874 816410 335 7567557 Municipale Anagrafe BERARDINELLI Stefania c.so Laudo 63 0874 816312 320 2661833

Assistenza MANCINELLI Giovanna Campobasso - via Trento 18 0874 98981 333 6793087

Istruttore STELLA Gian Mario via Caracciolo ,128 0874 816156 338 2803615

Istruttore PETRUCCELLI Felice c.so Laudo 75 0874 81533 333 5677912

Istruttore BORRELLI Michelina via Caracciolo, 112 0874 816476 328 4148745

Autista MOFFA Luigi via Caracciolo ----- 335 7567604 338 1204457

Autista IAMARTINO Domenico via Caracciolo, 60 0874 816347 335 7567602

Operaio COLAVITA Donato via Carminale 0874 816423

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4.1.4 - RECAPITI DELLE PERSONE ESTERNE CITATE NEL PIANO

Funzione NOMINATIVO indirizzo (ove non indicato si tel. CASA CELLULARE altro recapito intende a S.elia a Pianisi) Tecnici di fiducia dell'Amministrazione Architetto PETTIGROSSO Nicola via Larino, 22 0874 81525 339 7424776 Architetto DI IORIO Giuseppe via Giulia, 1 0874 81248 328 6928366 Geometra TOTARO Pio c.so Umberto I, 44 0874 816258 333 4113840 Geometra SANTOPOLO Domenico vico II caracciolo, 4 0874 81402 333 3949978 0874 81397 Geometra D’ADDARIO Giovanni vico II Convento, 6 0874 81384 339 7766862 Geometra FALCONE Michele via Venezia, 1 0874 816240 338 1477966 Geometra RUSSO Antonio via Fonatana nuova, 58 0874 816520 338 4030948 Geometra COLAVITA Antonio Lucio via Ponte, 4 0874 816126 339 8826065 Geometra DI MAIO Francesco via Piave, 13 0874 816270 339 7462014 Geometra FALCONE Giuseppe c.so V. Emanuele, 68 0874 816171 Persone di fiducia dell'Amministrazione Funzione 1 D'ADDARIO Felice c.da Stradella s.n. 0874 816341 349 4237675 Funzione 2 TARTAGLIA Anna Maria via Michelangelo Colavita, s.n. 0874 816460 Funzione 3 DEL ZINGARO Giovanni Campobasso - via Duca 0874 98491 333 7154712 d'aosta,4 Funzione 4 COLAVITA Salvatore c.da Cantagalli 0874 816304 333 9080315 Sala DI FINO Leonardo via Pozzo Leone,1 0874 816247 339 6055143 Operativa Sala BORRELLI Luisa via Caracciolo, 110 0874 81304 333 4452359 Operativa Colle del DI IULIO Salvatore c.da Piano San Lorenzo 0874 816149 Monte Colle lungo FALCONE Michele c.da Colle lungo 0874 816291 320 0104787 Fontana FALCONE Michelangelo c.da Fontana Lunga 0874 816240 339 3451996 lunga Castelluccio DI IULIO Giovanni di Palm. c.da Castelluccio 0874 816211 347 1483966

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4.2 - Risorse esterne

4.2.1 AREA TECNICO-SCIENTIFICA Istituzioni scíentifíche e tecníche

o PROVVEDITORATO AGLI STUDI o Via Garibaldi, 25 - Campobasso tel. 0874 49751 o PROVVEDITORATO OPERE PUBBLICHE o viale Elena 1 Campobasso tel. 0874 96945 o UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL MOLISE o Via A. De Sanctis Campobasso tel. 0874 4041 o ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI o via Roma – Campobasso tel. 0874 4291

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Ordini Professionali ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI REGIONE MOLISE Via Mazzini, 81 Campobasso (CB) tel. 0874 484879 ORDINE DEGLI ARCHITETTI Via Pascoli, 4 - Campobasso tel. 0874 98887 ORDINE DEGLI INGEGNERI Via Garibaldi, 48 Campobasso tel. 0874 62220 ORDINE DEGLI PSICOLOGI REGIONE MOLISE c.so Bucci, 37 - Campobasso (CB) tel. 0874 412546 ORDINE DEI FARMACISTI E BIOLOGI Via Duca Abruzzi,1, Campobasso tel. 0874 311532 ORDINE DEI GEOLOGI REGIONE MOLISE Via Alfieri, 105 Campobasso (CB) tel. 0874 418633 ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E FORESTALI Via Duca degli Abruzzi, 1 Campobasso (CB) tel. 0874 98898 ORDINE PROVINCIALE DEI MEDICI Via Mazzini, 129 – Campobasso tel. 0874 69177 ORDINE REGIONALE DEI GIORNALISTI REGIONE LAZIO E MOLISE P.zza della Torretta, 36 Roma tel. 06/6871214-06/6871352 0616892947 fax

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4.2.2 AREA SANITARIA Vengono di seguito riportate le strutture sanitarie presenti nel territorio.

All'interno del comune la struttura sanitaria di riferimento è costituita dal Poliambulatorio Sanitario dipendente dalla ASL n. 3 Centro MOLISE. La sede attuale a Sant'Elia a Pianisi è in via Padre Pio n. 8 tel. 0874 - 811214

Per quanto concerne gli ospedali, sono presi in considerazione il Cardarelli di Campobasso (a circa 30 Km da Sant’Elia a Pianisi) e l'ospedale Vietri di Larino" (a circa 42 Km da Sant’Elia a Pianisi), per ognuno sono stati riportati i reparti presenti ed il numero e tipo di ambulanze disponibili.

Si segnala che i piú vicini "Centri Grandi Ustionati» si trovano a: 1. Azienda Ospedaliera A. Cardarelli -via Cardarelli, 9 - 80131 Napoli - tel. 081/747111 Disponibilitá: 15 posti letto, di cui 6 per terapia intensiva. 2. Ospedale S. Eugenio -piazzale Umanesimo, 10 - 00144 Roma- tel. centralino 06/51001 Disponibilitá: 26 posti letto, di cui 8 pediatrici e 14 per terapia intensiva. Si segnala, inoltre, che i piú vicini "Centri Antiveleni", attivabili h 24, si trovano a: 1. Azienda Ospedaliera A. Cardarelli - via Cardarelli, 9 - 80131 Napoli - tel. 081/747111; 2. Policlinico A. Gemelli - largo Agostino Gemelli, 8 - Roma - tel. 06/30151; 3. Policlinico Umberto I - viale Regina Elena, 324 - Roma - tel. 06/49971

UNITA SANITARIA LOCALE Ragione Sociale A.S.L. n. 3 CENTRO MOLISE Indirizzo Via Petrella 1 – Campobasso Recapiti telefonici: centralino 0874 4091

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1 - ELENCO STRUTTURE SANITARIE

N° DENOMINAZIONE UBICAZIONE REFERENTI

1 POLIAMBULATORIO Via Padre Pio 4 Dott. Falcone Franco Sant'Elia a Pianisi

3 Ospedale Cardarelli c.da Tappino – Campobasso Centralino 0874 4091

4 Ospedale "Vietri" Via Lualdi - LARINO Centralino 0874 8271

5 Istituto Neuromed Pozzilli - via Atinense, 18 ab. 0865150854 uff.

08651915230

2 - Ambulatori medici

Ambulatorio medico SANT’ELIA A PIANISI

Indirizzo c.so Laudo 3

Telefono fax 0874 81393

N° personale medico n. 1

N° personale paramedico nessuno

Responsabili dr. DI MAIO Franco

Ambulatorio medico SANT’ELIA A PIANISI

Indirizzo c.da Stradella

Telefono fax 0874 816219

N° personale medico n. 1

N° personale paramedico Nessuno

Responsabili dr. FALCONE Daniele

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3 - Servizi veterinari Indirizzo Via Petrella 1 – Campobasso Recapiti telefonici: centralino 0874 4091

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4.2.3 AREA VOLONTARIATO 1 Associazioni Viene di seguito presentato un elenco delle Associazioni di volontariato di tipo socio- assistenziale presenti nel Comune di Sant’Elia a Pianisi e di Campobasso; esse costituiscono una risorsa umana da attivare in caso di necessitá, per assistenza ai disabili e/o nella diffusione delle comunicazioni. In genere i compiti delegati a queste persone non richiedono particolari competenze tecniche, sono necessari invece: buona struttura fisica, predisposizione al lavoro di gruppo e forte senso di appartenenza sociale.

NOME Referente ATTIVITA' SEDE E TEL. CROCE ROSSA Servizio 0874 418500 ITALIANA CRI ambulanza e assistenza Croce San Maselli Leonardo Servizio 0874 438379 Gerardo 338 6261642 ambulanza e assistenza

CARITAS Don Giorgio Distribuzione 0874 482672 vestiario e assistenza AGESCI Montaggio tende 0874 67142

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4.2.4 AREA MATERIALI E MEZZI

Elenco ditte detentrici di mezzi utili:

Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax ACQUA 1 ERIM Via A.De Pretis,15 0874/4201

ALIMENTARI 1 CAMARCHIOLI Maria Largo Chiesa 0874/81284

2 D'AMICO Donatina via Villa 0874/816147

3 FUSARO Michele c/so Laudo 0874/816285

4 GRAZIANO Giuseppina via S.Rocco

5 TESTA M.Pia via E.Pilone,2 0874/816385

AZIENDA SANITARIA LOCALE 1 ASL 3 via Petrella 1 Campobasso 0874 4091

AMBULANZA 1 " 1 1 8 " Via P.Pio, 8 118 - 0874 811214

2 Coop.Ass. C.so Umberto I°, 1 0874/81279

AUTOBETONIERA 1 Calcestruzzi Morrone snc C.so Umberto I°, 143 0874/816484

AUTOCARRO 1 Comune c/so Umberto 1° 0874/81205

2 Ciocca Giuseppe c/so Laudo 0874181582

3 Garzone Giuseppe c/da Ponte di Tavola 0874/816420

4 Abiuso Donato c/da Piana S.Antonio 0874/816319

5 Coloccia Fernando c/so Laudo,17 0874/816547

6 F.lli Zarrelli c/so Umbrto 1°,137 0874/81389

7 Colavita Domenico c/so Umberto 1° 0874/816173

8 Tagliaferri Antonio Via Vico 1°Chiesa,14 874181339

9 Colella Nicola c/da Masseria Zalolla 0874/81496

10 Santopolo Mario via Vico II Convento,20 0874/81542

11 Ciccaghone Francesco via M:D'Azeglio,30 0874/816190

12 Colavita s.r.l. c/da Ponte di tavola 0874/816445

13 Calcestruzzi Morrone snc c/so Umberto 1°,143 8741816484

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Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax

14 Falcone Teodoro c/da Fontana Lunga 0874/816228

15 Falcone Luigi c/da Masseria Zalolla 8741816167

16 Martino Antonio c/so RMargherita, 0874/816195

17 Spinelli Francesco c/da Pigna 0874/816115

18 Az.agricola Falcone c/da Colle lungo 8741816171

19 Colucci Giovanni c/da Masseria Zalolla 8741816480

AUTOC. FURGONATO 1 CERVIERO Raffaele Pozzo Cupone 0874/816398

2 CAMARCHIOLI Vincenzo Masseria Zalolla 0874/81284

3 DITTA"PRATI VERDI DEL molise." Masseria Zalolla 08741816570

4 DI GERONIMO Donato via E.Pilone 0874/81364

5 DEL ZINGARO Domenico Case sparse 0874/816267

6 D'ADDARIO Francesco via E.Pilone 0874/816478

7 Pan. "F.LLI DI GERONIMO" c/so Umberto I°,222 0874/81383

8 FUSARO Michele via Genova,2 0874/816285

9 GRAZIANO Salvatore via F.Petti

10 Pan. IAMARTINO Antonio c/so V.Emanuele, 0874/81230

11 MASELLI Rosa via E.Pilone 0874/816127

12 TARTAGLIA Giovanni via Caracciolo 0874/81546

13 TARTAGLIA Raffaele vico c/so Umberto_ I°,2 0874/816468

14 TOTARO MICHELE via Roma 0874/816258

AUTOCARRI CON GRU 1 Camarchioli Vincenzo c/da Masseria Zalolla 0874/81284

2 Elli Zarrelli c/so Umberto 1°,137 0874/81389

3 Garzone Giuseppe c/da Ponte di Tavola 0874/816420

BETONIERA 1 COLAVITA Domenico c/so Umbrto I° 0874/816173

2 ABIUSO Donato c/da"Piana S.Antonio 0874/816319

3 COLAVITA s.r.l. c/da Ponte di tavola 9874/816445

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Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax

4 COLOCCIA Fernando c/so Laudo,17 0874/816547

5 TESTA Antonio via F.Cristinziani,9 0874/816391

6 CALCESTRUZZI Morrone s.n.c. c/so Umberto I°,143 0874/816484

7 MARTINO Salvatore c/so Laudo , . 0874/815931

BOB-CAT 1 Coloccia Fernando C.so Laudo,17 0874/816574

2 Colavita s.r.l. C.da Ponte di Tavole 0874/816445

3 Calcestruzzi MORRONE S.n.c. C.so Umberto I° 0874/816484

CARABINIERI 1 Com.Di Brigida A. Via M.D'Ungheria 0874/81201

COMBUSTIBILI 1 F.lli Cicinelli C.so Umberto I°,228 0874/81431

COMUNITA' ANZIANI ecc. 1 Coop.Ass. C.so umberto I° 0874/81279

COMUNITA' MONTANA 1 Comune di Riccia Via V.Emanuele, 1 0874/714201

CORPO FORESTALE STATO 1 Com.Ferro Nicola C.so Umberto I° 0874/81277

DECESPUGLIATORE 1 Coop.per i servizi Via G.Marconi 339/1608363

ENEL CAMPOBASSO

ESCAVATORE 1 1) Ciocca Giuseppe c/so Laudo 0874/81582

2 2) Maglieri Antonio via E.Pilone 0874/816231

ESCAV. CON MARTELLO 1 Comune C.so Umberto I°,39 0874/81205

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Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax FALEGNAMI 1 Euro Giad Pic. S.c.a.r.l. Zona Industriale 0874/816548

2 Colucci Leonardo Via Roma,28 0874/81417

FARMACIE 1 Colavita Teresa C.so Umberto I°,54 0874/81380

FERROVIE DELLO STATO 1 TRENITALIA INFORMA 0874/892021

FERRAMENTA 1 COLAVITA Giacomo c/so Umberto I° 0874/816153

2 DI IORIO Nicola c/da Stradella 0874/81250

3 TAGLIAFERRI Antonio via G.Marconi, 55 0874/816268

4 DI IULIO Nunziatina c/so Umberto I°,134 0874/81228

5 F.lli TARTAGLIA VIA CARACCIOLO 0874/81546

GAS TECNICI (ossig- acetilene) 1 Camarchioli Vincenzo C.da M.Zalolla 0874/81284

2 Di Geronimo Donato Via E.Pilone 0874/81364

GENIO CIVILE

GRUPPI ELETTROGENI 1 F.LLI DI MAIO Largo Chiesa, 17 0874/81217

2 F.LLI DI GERONIMO c/so Umberto I°,222 0874/81383

3 IAMARTINO Antonio c/so V.Emanuele 0874/81230

IDRAULICI 1 Di Geronimo Donato Via E.Pilone 0874/81364

2 Cerviero Raffaele C.da Pozzo Cupone

IMPRESE EDILI 1 COLAVITA Domenico c/so Umbrto I° 0874/816173

2 ABIUSO Donato c/da"Piana S.Antonio 0874/816319

3 COLAVITA s.r.l. c/da Ponte di tavola 9874/816445

4 COLOCCIA Fernando c/so Laudo,17 0874/816547

Dott. Ing. Nicola Giorgio MORRONE Dott. Geologo Domenico FAZIOLI

Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 79 di 79

Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax

5 TESTA Antonio via F.Cristinziani,9 0874/816391

6 CALCESTRUZZI Morrone s.n.c. c/so Umberto I°,143 0874/816484

7 MARTINO Salvatore c/so Laudo , . 0874/815931

INSTALLATORI ELETTRICI 1 Totaro Michele C.so Umberto I°,44 0874/816258

MANUTENZIONE STRADE 1 Comune C.so Umberto I°,39 0874/81205

MACELLERIE 1 FALCONE Luigi Masseria Zalolla 0874/816167

2 SPINELLI Francesco c/so R.Margherita 0874/816115

3 TESTA Angela c/*so Umberto,!`

MATERIALI EDILI 1 GARZONE Giuseppe c/da Ponte di tavola 0874/816420

2 F.LLI ZARRELLI c/so Umberto I°,137 0874/81389

OSPEDALE "Cardarelli" 1 Campobasso C.da Tappino 0874/4091

PALA MECCANICA 1 COMUNE c/so Umberto I°,39 0874/81205

2 COLABELLA Pietro c.da Piana dei morti 0874/816330

3 COLAVITA Mario c.da Cantagalli 339/8183387

4 CICCAGLIONE Salvatore Parco Mulino a vento 0874/816353

5 DI IULIO Salvatore Piano S.Lorenzo 0874/816149

6 DI IULIO Michele c.da Castelluccio 0874/816512

7 FAIELLA Biagio via Caracciolo,47 0874/81340

8 FALCONE Luigi Masseria Zalolla 0874/816187

9 FALCONE Michelangelo Colle del Monte 8741816406

10 FALCONE Michelangelo Fontana Lunga 0874/816240

11 IAMARTINO Antonio c.da Castello 0874/816263

12 IAMARTINO Giovanni c/so RMargherita,61 874181315

Dott. Ing. Nicola Giorgio MORRONE Dott. Geologo Domenico FAZIOLI

Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 80 di 80

Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax

13 SPINELLI Francesco c. da Pigna 0874/816115

14 VENA Salvatore c.da Castelluccio

PASTI 1 Coop.Ass. C.so Umberto I°, 0874/81279

POLIZIA 1 Campobasso Via Tiberio,95 0874/4061

PREFETTURA 1 " Piazza G.Pepe,1 0874/4061

PROVINCIA 1 " Via Roma,47 0874/4011

QUESTURA 1 " vedere polizia 0874/4061

REGIONE MOLISE 1 " Via XXIV Maggio,130 0874/4291

RUSPA 1 COMUNE C/so Umberto I°, 39 0874/81205

2 CIOCCA Giuseppe c/so Laudo 0874/81582

3 COLAVITA Mario c.da Cantagalli 339/8183387

4 FAIELLA Biagio via Caracciolo,47 0874/81340

5 FALCONE Elia cala Colle lungo

SACCHI (Sabbia) 1 Garzone Giuseppe C.da Ponte di Tavola 0874/816420

2 F.lli Zarrelli C.so Umberto I°,137 0874/81389

TELECOM 1 191

TRASPORTI 1 Trasporti MOLISE Via S.Giovanni in G.,208 0874/493080

2 " 0874/413675

3 CERELLA Via Giambattista Vico 0874/65050

Dott. Ing. Nicola Giorgio MORRONE Dott. Geologo Domenico FAZIOLI

Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 81 di 81

Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax TRATTORI 1 CIOCCA Antonio Contrada Tufariello 0874/816314

2 CIOCCA Pasquale Contrada Varrata 8741814281

3 CICCAGLIONE Salvatore p.Mulino a vento 0874/816353

4 COLAIANNI Salvatore via Caracciolo,27 0874/81344

5 COLAVITA Felice via P.Raffaele,9 0874/81331

6 COLAVITA Giuseppe via ponte,4 0874/816126

7 COLAVITA Eugenio c/da Fondarina 0874/816160

8 COLAVITA Antonio c/da Airino 0874/816158

9 COLAVITAFilippo via P.Leone,10 0874/816487

10 COLAVITA Giovanni c.da Cantagalli 0874/816304

11 COLAVITA Mattia cada S.Benedetto 0874/81577

12 COLELLA Nicola Masseria Zalolla 0874/81496

13 CIOCCA Giuseppe c/so Laudo 0874/81582

14 Corvina Giuseppe c.da Taverna vecchia 8741816203

15 D'ADDARIO Antonio Piana S.Antonio 8741816350

16 D'ADDARIO Ferdinando P.zza. D.Tartaglia,8 0874/81281

17 D'ADDARIO L.Raimondo c.da Saudoni 0874/816482

18 D'ADDARIO Matteo c.da Pianelle 874181488

19 DE PAOLA Antonio c/so V-Emanuele,23 874181553

20 D'ERRICO Raffaele via A-Peluso 0874/81470

21 DI GERONIMO E.Anton. c.da Ponte Cardillo 0874/816440

22 DI GERONIMO Michele c/so UmbertoI°,83 0874/816182

23 DI IORIO Ferdinando via P. raffaele,70 0874/81570

24 DI IULIO Antonio c/da Castelluccio 8741816280

25 Giovanni 8741816402

26 Luigi 0874/816489

27 Michele 8741816512

28 Palmachio 8741816211

29 Luigi via F. Gristinziani,16 0874/816311

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 82 di 82

Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax

30 DI MAIO Mattia c/so R. margherita,76 874181484

31 DI MAIO Stanislao Masseria Laudo 0874/816304

32 DI VITO Giuseppe via Marconi,22 0874/81283

33 FAIELLA Alfredo c.da Castelluccio 0874/816189

34 FALCONE Giuseppe Colle lungo 0874/816171

35 FALCONE Michele 0874/816291

36 FALCONE Leonardo via Roma 0874/81557

37 GRAZIANO Giuseppe via Tiburzio 874181517

38 IAMARTINO Antonio via F. Petti,42 0874/81231

39 IAMARTINO GIUSEPPE via B.Colavita,14 8741816294

40 IAMARTINO Francesco e/da S.Benedetto 0874/816174

41 IAMARTINO Michelina 8741816175

42 LARICCIA E.Antonio via Bari, 13 0874/816100

43 MAGLIERI Antonio via E. Pilone 8741816231

44 MAGLIERI Matteo via Carminale,19 0874/81303

45 MANCINELLI Mario via Gradoni,34 874181343

46 MARTINO Alessio Cava della rena 874181430

47 PANIERA Leonardo c/so Laudo

48 PASQUALE Antonietta c/da Ponte cardillo 8741816474

49 PETTI Antonio c/da Pozzo Cupone 0874/816436

50 PETTIGROSSO Giuseppe Piano S.Antonio 0874/81538

51 PINCIERI Umberto Parco mulino al vento 0874/816352

52 SANTOPOLO Antonio via Milano,14 0874/81466

53 SPINELLI Donato c/da Pigna 0874/816459

54 SPINELLI Matteo Piani S.Antonio 0874/816169

55 STELLA Abramo via F.Cristinziani,28 0874/816216

56 TARTAGLIA Arcangelo Piano S.Antonio 0874/816232

57 TARTAGLIA Arcangelo Piana dei Morti 0874/816204

58 TARTAGLIA Leonardo via Roma,

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 83 di 83

Risorsa Detentore Indirizzo tel/fax

59 TEUTONICO Antonio c/so Umberto I°,13 0874/81227

60 TOTARO Ferdinando c/da Codemanno 0874/816432

61 VALENTE Giovanni via E.Pilone 0874/816446

62 VALENTE Salvatore Morgia Longa 0874/816313

VETERINARIA 1 ASL N° 3 Campobasso 0874/4091

VIGILI DEL FUOCO 1 Campobasso Via S.Antonio dei Lazzari 115

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Capo V - dati sociali

L'ambiente in cui si muovono le attivitá di Protezione Civile deve essere conosciuto a fondo, pertanto si riportano le piú importanti informazioni territoriali e sociali.

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 85 di 85

5.1 - POPOLAZIONE Residente in Sant'Elia a Pianisi nell’anno 2002

Popolazione 2246 Nuclei familiari 946 Massima Popolazione residente stimata durante il periodo estivo 3000

5.1.1 INVALIDI/ANZIANI Persone non autosuffícíentí

Persone non autosufficienti

COLAVITA Ferdinando via Marconi Tel 0874/816108 (09/11/13)

COLAVITA Giuseppina via Palermo,14 Tel. 0874/81554 (20/06/92)

COLAVITA Leonardo (28/07/60) c.so Regina Margherita,42

D'ADDARIO Filomena (26/02/28) via E.Pilone,1

D'ELIA Michele (22/02/20) via Neviera,6

DI GERONIMO Mariantonietta Tel. 0874/816379 (27/10/90)

DI IULIO Luigi (19/09/53) via Caracciolo, 49

DI IUSTO Antonio (01/02/30) via Torino,11

DI VITO Vincenzo (24/6/59) via Torino,11

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 86 di 86

LIMONCELLI Giovanna via Neviera,6 (07/04/21)

PETRUCCELLI Maria (21/10/20) via Centemolo,71

Anziani Soli

COLAVITA Maddalena Via Milano, 7 (17.12.26) Vedova

COLAVITA Maria Luigia Via B.Colavita N. 36 Tel. 0874/81275 (15.01.1927) Vedova

COLIA Luigina (07.08.1922) Corso Regina Margherita 59 Tel. 0874/816145 Vedova

COLOCCIA Maria Saveria Via Carminale n. 54 Tel. 0874/81519 (14.09.1918) Vedova

DI IORIO Pietro (01.05.1920) Via Pozzo Leone Tel. 0874/81507 Vedovo

FALCONE Stefanina Luigina Corso Laudo n. 36 Tel. 0874/81341 (29.12.1925) Vedova

GIULIANO Maria (04.03.1923) Nubile Via Carminale n. 26 Tel. 0874/81572

IAMARTINO Maria Giuseppa Via B. Colavita n. 8 Tel. 0874/81558 Vedova

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Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 87 di 87

LARICCIA Filomena (22.04.25) Via Milano,5 Tel. 0874 81443 Vedova

MASTROVITA Angiolina Via Francesco Petti N. 30 Tel. 0874/81505 (17.12.1931) Vedova

SPINELLI Teresa (23.12.1921) Via Larino N. 14 Tel. 0874/816133 Vedova

TARTAGLIA Maria (23.02.1929) Via Tiburzio N. 97 Tel. 0874/816453 Nubile

ANZIANI CONIUGATI

DI GERONIMO PASQUALE Maria Donata Corso Umberto I° N. Tel. 0874/81353 DomenicoAntonio (05.03.1926) (20.05.1930) 154

DI GERONIMO Teodoro LEPORE Antonietta (26.12.1933) Via Vico S.Anna 16 Tel. 0874/816288 (17.03.1932)

DI IORIO Domenico (27.09.1923) BOFFA Michelina (08.03.1928) Vico Primo Inforzi n. Tel. 0874/81483 16

MANCINI Donato (12.08.1916) COLAVITA Antonietta Via Neviera n. 57 Tel. 0874/81367 (15.01.1921)

MARTINO Salvatore MARTINO Matteo (17.02.46) Via F.Petti N. 18 (03.10.1909) PADRE FIGLIO portatore di Handicap

TESTA Filippo (14.01.1916) TESTA Angela Via Carminale n. 60 Tel. 0874/816355

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Capo VI - VIABILITA' e Collegamenti

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6.1 - VIABILITA' PRINCIPALE

Nome Strada Pendenza RISCHI

S.S 212 "Sannitica" A tratti elevata tra Scalo Neve, Ghiaccio F.S. e centro abitato Lieve Frana Da S.Elia vs. Pietracatella S.P. 149 Sant’Elia a Pianisi- A tratti elevata con Neve, Ghiaccio Monacilioni tornanti S.P. 40 Sant’Elia a Pianisi - Lieve, alcuni tornanti Frane Colletorto S.C. Sant’Elia a Pianisi - Lieve Frane Codemanno S.C. Sant’Elia a Pianisi – Colle Lieve Frane San Nicola

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6.2 - FERROVIA Lo scalo ferroviario piú vicino e quello di Sant'Elia a Pianisi/Ripabottoni (9 Km ca. da Sant’Elia a Pianisi). I collegamenti con Sant’Elia a Pianisi sono assicurati da autobus di linea.

6.3 - COLLEGAMENTO AEREO Aeroporto di Caaodichino Comune NAPOLI Provincia NA Recapito telefonico 081/7896111 SANT’ELIA A PIANISI Distanza (Km) 190

Elisuperfici All'interno del territorio di Sant’Elia a Pianisi esistono le seguenti zone idonee all'atterraggio di elicotteri: 1. Campo sportivo di Sant’Elia a Pianisi.

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6.4 - COLLEGAMENTI CON L'OSPEDALE L'ospedale piú vicino é il “Cardarelli” di Campobasso posto a 35 Km dal Comune di Sant’Elia a Pianisi. Itinerari possibili: La strada principale di accesso è la SS 212 passando per Pietracatella e, raggiunto l’incrocio con la SS 645 “fondovalle Tappino”, percorrendo la stessa Fondovalle del Tappino fino alla bretella di collegamento da Campobasso all’Ospedale.

6.5 - ITINERARI ALTERNATIVI Un primo percorso alternativo si ottiene percorrendo la Strada provinciale 149, attraversando Monacilioni e ricollegandosi sempre alla SS 645 “Fondovalle del Tappino”.

Un ulteriore percorso alternativo si ottiene percorrendo la SS 212 in direzione Scalo Ferroviario, quindi la SS 87 fino a Campobasso; da qui seguire le indicazioni per l’Ospedale.

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Capo VII - AREE di protezione civile

Le aree di protezione civile si trovano in siti territorialmente sicuri ed hanno lo scopo di accogliere la popolazione nei tempi che immediatamente seguono l'evento calamitoso. Si distinguono: - aree di allestimento tendopoli per residenti e per soccorritori; - aree di ricovero destinate ad ospitare i campi containers o le tendopoli; - punti di raccolta; - magazzini di raccolta materiali.

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Nel presente piano vengono individuati due tipi di aree:

Aree di attesa, sono aree all'aperto in zone sicure in cui la popolazione si raduna subito dopo l'evento per avere informazioni e direttive sul comportamento da adottare per superare l'emergenza. Sul posto saranno presenti Vigili Urbani o Carabinieri e volontari che, in costante collegamento con il C.O.C., potranno indirizzare la popolazione nelle previste aree di ricovero e fornirle di acqua e coperte. Aree di ricovero e di allestimento tendopoli, sono aree dove ospitare la popolazione colpita o in cui creare tendopoli, roulottopoli ed ospitare i containers, dovranno quindi essere dotate dei servizi essenziali (Enel, acquedotto, pubblica fognatura). Nella maggior parte dei casi la cabina elettrica si trova a poche centinaia di metri di distanza quindi, giá in tempo di pace occorre predisporre dei pozzetti per l'allaccio alla rete.

Quando ciascuna di queste aree, ad emergenza avvenuta, verrà attivata, dovrò essere individuato un responsabile, con la funzione di capo campo, per ogni area in grado di coordinare e di gestire le attivitá di assistenza alla popolazione, come distribuzione pasti e censimento persone con particolare riguardo ai disabili.

Le aree di ricovero sono utilizzabili anche come magazzini di raccolta materiali: vestiario, derrate alimentari, ed altro genere di aiuti, nonché prodotti o macchinari delle attivitá produttive e commerciali a rischio che necessitano di essere messi in sicurezza. Le chiavi di tali aree di ricovero e dei magazzini comunali sono custodite dal responsabile generale del Piano

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7.1 – Elenco delle aree di attesa (v. Tav. 1)

La popolazione deve essere formata a recarsi presso le aree d’attesa di seguito elencate, dove dovrà trovare chiare indicazioni su cosa fare, riferimenti per contattare i responsabili di protezione civile ed attendere i funzionari della protezione civile che daranno le opportune disposizioni.

E’ assolutamente indispensabile effettuare delle esercitazioni per verificare il grado di conoscenza del Piano da parte dei cittadini.

Area d’attesa n.1 Via Martiri d’Ungheria Parcheggio in prossimità del Campo di calcio Area d’attesa n.2 C.so Laudo in prossimità del monumento a Padre Pio Area d’attesa n.3 Via villa All’interno della villa comunale, distante dal palazzo Mass

7.2 – Elenco dei ricoveri (v. Tav. 2) I ricoveri possono essere utilizzati in caso di emergenza non sismica:

Ricovero n.1 Via Padre Pio Palazzetto dello Sport Ricovero n.2 C.so Umberto I Edificio scolastico Ricovero n.3 Via Martiri d’Ungheria Scuola Materna

7.3 – Elenco delle aree per allestimento tendopoli (v. Tav. 2) I ricoveri possono essere utilizzati in caso di emergenza non sismica:

Area n.1 Via Martiri d’Ungheria Campo di calcio NOTA BENE: lasciare lo spazio utile all’atterraggio di elicotteri Area n.2 c.da Sant’Antonio (dove potrà essere attivato anche il COC)

7.4 – Area di Allestimento tendopoli (v. Tavv. 3 – 4 - 5)

L’amministrazione comunale ha individuato l’area di allestimento tendopoli lungo la strada comunale “strabella”, in contrada Sant’Antonio. Le motivazioni a base della scelta sono: è un’aree di proprietà del comune di Sant'Elia a Pianisi secondo quando indicato nella relazione geologica, è un’area pianeggiante molto stabile; in prossimità vi sono elettricità, acqua potabile e metano è facilmente realizzabile una rete fognaria per le necessità tecniche ed igieniche del campo.

L’amministrazione intende inoltre realizzare nell’area un fabbricato che assumerà le funzioni di Centro Operativo Comunale e, sarà dotato di tutta una serie di servizi a disposizione dell’allestimento tendopoli.

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7.5 - Interventi Logistici

Nell’ambito della pianificazione comunale, la logistica riveste un’importanza notevole poiché in emergenza contribuisce ad appianare i problemi di chi, senza abitazione, non riesce a gestire nemmeno le proprie cose più semplici ed i bisogni primari.

Aspetto importante della programmazione logistica sono le Aree di Attesa, Allestimento tendopoli e di Ricovero.

I requisiti che tali superfici devono avere per le specifiche finalità d’uso, sono menzionati nella Circolare n. 2404/065 del 12 Giugno 1996 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento di Protezione Civile, nonché della Circolare n. 2551.02/OR/86 (28) del 22 Agosto 1995, diramata dalla Direzione Generale della Protezione Civile e dei Servizi Antincendio del Ministero degli Interni.

7.6 - Criteri per l’allestimento di campi, tendopoli, aree di attesa

Realizzazione di una tendopoli

E’ doveroso sottolineare che la tendopoli per i senza tetto non si colloca al primo posto nella gerarchia delle soluzioni confortevoli, ma sua scelta viene imposta dalla realtà dell’emergenza con la migliore e più veloce risposta possibile.

Ovviamente sulla realizzazione di una tendopoli influiscono numerosi fattori che possono infine ricondursi essenzialmente alla scelta di un’are attrezzata con servizi essenziali e ad una perfetta tecnica di montaggio.

La scelta dell’area di una tendopoli è estremamente importante e quindi le indicazioni, successivamente esposte, devono poi essere confrontate, adattate e modellate alla realtà poiché costituiscono, nelle emergenze, dei suggerimenti che vanno poi commisurati alle effettive esigenze.

In particolare i criteri in argomento, dettati anche dalle esperienze precedenti, si riferiscono alle caratteristiche di un’area tipo ed alla organizzazione della stessa, ed hanno l’obiettivo di favorire l’allestimento di una tendopoli attraverso successive articolazioni modulari rispondenti alle risorse del Ministero dell’Interno (tende, servizi, etc.).

E’ da tenere presente che i dati relativi all’ubicazione delle aree, di regola previste nel Piano Comunale di Protezione Civile, devono essere tenuti aggiornati.

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Individuata l’area è estremamente importante realizzare un progetto per la dislocazione delle tende e dei servizi nel modo più funzionale possibile. A tale scopo appare molto utili una organizzazione fondata su moduli precostituiti, suddividendo accuratamente gli spazi e prevedendo vari percorsi all’interno del campo (v. TAV. 4).

L’organizzazione modulare dovrà utilizzare spazi ben precisi che permettano un uso omogeneo di tutta l’area a disposizione per adattare la tendopoli alle esigenze delle persone che si vogliono ricevere. Non è necessario un teorico rapporto tra metri quadri e persone ma è sufficiente riferirsi al collocamento fisico dei singoli moduli, conoscendo a priori il numero degli ospiti.

E’ da aggiungere che detta organizzazione facilita anche la distribuzione generale dei percorsi all’interno della tendopoli, che deve prevedere itinerari di afflusso delle merci oltre la normale viabilità per le esigenze dei ricoverati e dei soccorritori.

Rete Viabile

Essa dovrà essere caratterizzata da: - Pochi percorsi carrabili di attraversamento dell’area protetti , se possibile, con materiali che impediscano lo sprofondamento delle ruote dei mezzi; - Spazi di accumulo o magazzini-tenda dei materiali da posizionare ai bordi della tendopoli per ridurre al minimo il transito dei mezzi pesanti; - Spazi esterni alla tendopoli per il parcheggio dei mezzi evitandone l’accesso direttamente all’interno del campo.

Per quanto riguarda il modulo delle tende è da precisare che esso può essere composto da sei tende, disposte in due file da tre, lungo un percorso sufficiente al transito di un mezzo medio (ambulanza, furgone etc.). Ciascuna tenda ha bisogno, per il suo montaggio, di una piazzola delle dimensioni di 5x 6.

Separando di un metro le piazzole tra loro, onde permettere sia il passaggio di un uomo, che la pulizia ed il passaggio di eventuali tubazioni, l’intero modulo avrà la forma di un rettangolo per una superficie totale di m. 20 x 14 = mq. 280.

Poiché una tenda contiene un massimo di sei posti letto, si potrà ottenere una capacità ricettiva di piena occupazione, per ciascun modulo, di 36 persone.

Potrebbe inoltre essere opportuno considerare una possibilità ricettiva limitata ai nuclei familiari: si calcola, in questi caso, una media di 4 – 5 membri per

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ciascuna tenda, ottenendo una possibilità di ricovero per 24 – 30 persone, sempre per ciascun modulo. Un organizzazione del campo per nuclei familiari, pur abbassando notevolmente la capacità totale, è la più vicina alle esigenze della popolazione colpita. In tal modo l’area necessaria al solo attendamento di 500 persone dovrà avere un estensione di almeno mq. 4500.

Per quanto concerne poi i moduli di servizio, si sottolinea il fatto che essi sono realizzati con padiglioni (box) mobili per servizi igienici. Ogni unità è suddivisa in due parti (uomini e donne), ciascuna fornita di 3 WC, 3 lavabi ed 1 doccia. Le dimensioni dei box sono: lunghezza mt. 6,50, larghezza mt. 2,50. Per una tendopoli che debba ospitare 500 persone saranno necessari almeno dieci delle unità di servizio sopra indicati.

L’intero modulo copre una superficie di mt. 24 x 24 = mt. 576 ed è sufficiente all’installazione di otto unità su due file da quattro separate da un percorso di servizio per manutenzione.

Organizzazione dei servizi

L’organizzazione dei servizi accentrati per moduli e non distribuiti tra le tende consente:

una pianificazione ed una realizzazione molto più rapida;

un coinvolgimento minore dell’area attendamenti da parte dei mezzi pesanti;

una maggiore facilità di organizzazione e raccolta degli scarichi dei liquami;

un controllo ed una manutenzione più efficace;

la possibilità di sostituire rapidamente i box malfunzionanti;

minore difficoltà di distribuzione e di attestamento delle linee elettriche e delle condotte dell’acque.

E’ necessario calibrare anche le distanze tra i moduli tenda e quelli destinati ai servizi. Il percorso massimo non dovrebbe infatti, mai andare oltre i 50 metri.

Sarebbe anche preferibile che i servizi siano raggiungibili da tutti i lati da parte degli automezzi e che sia prevista una fascia di rispetto di almeno due metri ad uso esclusivamente personale.

Circa gli impianti per il servizio mensa, è da notare che essi esulano in parte dalla standardizzazione ricercata per la varietà di possibili soluzioni adottabili.

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Due tende di grossi dimensioni, in posizione centrale, affiancate da una cucina da campo, rispondono alle esigenze di una tendopoli di agile realizzazione.

Tali strutture (mt. 12 x 15) potrebbero essere utilizzate per qualsiasi tipo di attività a carattere sociale, mentre le principali attività a carattere amministrativo legate alla gestione della tendopoli, andrebbero svolte in uno dei moduli-tenda da adibire ad uffici di accoglienza, di polizia, di anagrafe, di smistamento merci, di radio-comunicazioni, di assistenza al cittadino.

Appare superfluo ricordare, che il CAPI può fornire tende, effetti letterecci, stufe, padiglioni igienici e gruppi elettrogeni, mentre non sono attrezzati per quanto riguarda tavolate e panche, tavoli e sedie necessari, soprattutto per l’arredo e la fruibilità delle tende a carattere sociale.

E’ infine da aggiungere che molte funzioni all’interno della tendopoli non sono standardizzabili, essendo in diretto rapporto con gli spazi esterni a disposizione, come le zone per il parcheggio e lo stazionamento nonché le aree destinabili a depositi o transito merci.

Con spazi relativamente ristretti, quali quelli utilizzabili su terreni sportivi, tali attività, attestate ai bordi della tendopoli e lungo le direttrici principali di viabilità del campo, sfruttano certamente nel modo migliore le zone libere circostanti i terreni di gioco.

E’ evidente che la disponibilità di aree specificatamente dedicate rende una progettazione di tale tipo senz’altro più semplice, sempre che l’amministrazione comunale assuma l’onere di attrezzare l’area individuata, procedendo ai necessari lavori di urbanizzazione primaria.

Si tenga conto, ai fini dell’individuazione, che per un’area da adibire a tendopoli che possa accogliere 500 persone secondo le indicazioni del Dipartimento della Protezione Civile, lo spazio utile, deve essere pari ad almeno mq.6000, senza contare l’area necessaria per l’afflusso ed il posizionamento delle colonne di soccorso, che si ritiene debba essere attigua o quanto meno sufficientemente vicina e ben collegata alla tendopoli.

Dott. Ing. Nicola Giorgio MORRONE Dott. Geologo Domenico FAZIOLI

Comune di Sant’Elia a Pianisi (Campobasso) - Piano di Protezione Civile Pag. 99 di 99

Capo VIII – Tavole e Ordinanze

Tav. 1 Planimetria del centro abitato con indicazione delle Aree d’attesa e dei Cancelli Tav. 2 Planimetria del centro abitato con indicazione delle Aree di ricovero e Eliporto Tav. 3 Planimetria generale dell’area di Allestimento tendopoli Soccorsi Tav. 4 Planimetria dettagliata dell’area di Allestimento tendopoli Soccorsi Tav. 5 Planimetria del Centro Operativo Comunale (COC) Tav. 6 Mappa Geologica comprendente centro abitato e area d’allestimento tendopoli

Ordinanze

01 - Aspetti igienico-sanitari dell'emergenza 02 - PROCEDURE DI SOMMA URGENZA 03 - Delibera di approvazione del verbale di somma urgenza e impegno di spesa di massima 04 - Delibera approvazione perizia ed elenco prezzi per gli interventi urgenti 05 - Assunzione di impegno da parte dell'Impresa 06 - Ordinanza acquisizione proprietà-uso di materiale 07 - Ordinanza acquisizione propr. Allegato A 08 - Contratto di locazione provvisorio 09 - Ordinanza per il ripristino delle condizioni di stabilità dei locali 10 - Ordinanza per l'evacuazione delle abitazioni 11 - Ordinanza per lo sgombero immediato dei locali 12 - Ordinanza apertura esercizi attività orario continuato 13 - Ordinanza cautelare di sospensione della produzione o vendita di alimenti o bevande 14 - Ordinanza contingibile ed urgente ricorso a speciali forme di smatimento rifiuti 15 - Ordinanza di demolizione 16 - Ordinanza di occupazione temporanea d'urgenza 17 - Ordinanza di requisizione 18 - Ordinanza di sgombero e messa in sicurezza di strada pubblica (ANAS) 19 - Ordinanza di sgombero e messa in sicurezza di strada pubblica (PROVINCIA) 20 - Ordinanza di trasferimento forzoso di famiglie 21 - Ordinanza per la regolamentazione della circolazione stradale 22 - Ordinanza per l'occupazione d'urgenza di terreno per insediarvi tendopoli o modulopoli 23 - Ordinanza per occupazione temporanea di una porzione di terreno da adibire a piazzola di stoccaggio di detriti e rifiuti 24 - Ordinanza per transennatura strade

Dott. Ing. Nicola Giorgio MORRONE Dott. Geologo Domenico FAZIOLI