1. Dati identificativi del GAL 1.1. Anagrafica del GAL 1.2. Composizione societaria e organo decisionale 1.3. Partenariato 1.4. Processo di coinvolgimento del partenariato 1.5. Struttura organizzativa e gestione del GAL 2. Descrizione del territorio e della popolazione interessata dalla strategia 2.1. Area di intervento del GAL e cartografia 3. Analisi delle esigenze di sviluppo e potenzialità del territorio 3.1. Analisi delle problematiche e criticità, fabbisogni e opportunità di sviluppo 3.2. Analisi swot 3.3. Definizione dei fabbisogni specifici 4. Il Piano di Sviluppo Locale 4.1. Definizione della strategia 4.2. Definizione degli ambiti tematici 4.3. Attività di animazione 4.4. Misure 4.5. Cooperazione (sottomisura 19.3 del PSR_Molise 2014/2020) 4.6. Modalità procedurali di attuazione del PSL 4.7. Cronoprogramma delle azioni del GAL 4.8. Modalità di gestione, monitoraggio e valutazione della strategia 4.9. Piano finanziario del PSL 4.10. Complementarietà, coerenza e integrazione del PSL rispetto ad altri piani e programmi e alle altre politiche comunitarie, nazionali, regionali in atto 4.11. Informazione e comunicazione Informazioni aggiuntive

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1. Dati identificativi del GAL

1.1. Anagrafica del GAL

Denominazione GAL G.A.L. Innova Plus s.r.l.

Sede legale Via Luigi Sturzo, 22 86035 – (CB)

Piazza Duomo, 44 – 86035 Larino (CB)

Pec: [email protected] Sede operativa e-mail: [email protected]

tel. 0874.824627

Legale rappresentante

Nome e Cognome Francesco Cammilleri

Telefono 338.6256488

E-mail [email protected]

Persona di contatto: nome, e-mail, Giovanna Lepore (329/9364337 – [email protected]) telefono, fax

Forma giuridica del GAL Società a responsabilità limitata

Atto costitutivo N° 226 Data 11/08/2003

Codice Fiscale 01493670705

Partita IVA 01493670705

1.2 Composizione societaria e organo decisionale 3

La composizione societaria del G.A.L. viene riassunta nella sottostante tabella Quota sociale Denominazione del socio € % sul capitale sociale

Comunità Montana “Cigno Valle Biferno” 5.000,00 9,80

Unione dei Comuni del Basso Biferno 8.000,00 15,68

Comune di 250,00 0,50

Comune di 250,00 0,50

Comune di 250,00 0,50

Consorzio per lo sviluppo industriale della Valle del Biferno 10.000,00 19,60

% pubblica sul capitale sociale 46,58%

Unioncamere 4.000,00 7,80

Netenergy Service 5.000,00 9,80

Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di 1.000,00 1,96

Confederazione italiana Agricoltori 1.000,00 1,96

ASEC – Confesercenti 250,00 0,50

Confcooperative Molise 250,00 0,50

Ecomuseo “Itinerari Frentani” 250,00 0,50

Associazione culturale “Finis Terrae” 250,00 0,50

Legambiente Molise 250,00 0,50

Banca di Credito Cooperativo Molisana di San Martino in 7.500,00 14,70 Pensilis

Banca di Credito Cooperativo della Valle del Trigno 7.500,00 14,70

% privata sul capitale sociale 53,42%

TOTALE 51.000,00 100,00

Gli organi della società previsti dallo statuto sono: l’Assemblea dei soci e il Consiglio di Amministrazione. Inoltre, a livello non statutario ma sostanziale è stato individuato l’organo del Partenariato. L’Assemblea dei soci rappresenta l’universalità dei soci e le sue deliberazioni, assunte in conformità alla legge e allo statuto, obbligano tutti i soci. Le funzione dell’Assemblea ordinaria sono le seguenti: approvare i bilanci, i programmi, le relazioni previsionali e programmatiche, i piani finanziari e i programmi di opere tecniche e/o infrastrutturali; nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione, gli altri amministratori, i sindaci e il Presidente del Collegio Sindacale se nominato; determinare il compenso del collegio sindacale se nominato, ed, eventualmente quello degli amministratori; deliberare sugli altri oggetti sottoposti al suo esame dagli amministratori e in particolare, qualora l’organo amministrativo ne abbia fatto richiesta, esprimere pareri sull’assunzione di nuova attività o di servizi connessi a quello oggetto della società, sulla partecipazione a società di capitali, sulle spese che impegnano la società per gli esercizi successivi, sugli 4 acquisti e le alienazioni immobiliari e le relative permute. Per le modalità di funzionamento dell’ Assemblea si rimanda all’allegato Statuto. L’Assemblea dei soci è costituita da diciassette soci, di cui undici privati e sei pubblici, il peso percentuale dei soci privati sui soci totali è pari al 53,42%, nel rispetto del comma 2b – art. 32 – Reg. (UE) 1303/2013, così come richiamato nell’Avviso pubblico per la selezione dei piani di sviluppo locale – art. 6 – comma 3. Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è l’organo di gestione della società con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l’attuazione dell’oggetto sociale, ad eccezione di quanto per legge e per esplicita indicazione della regione Molise riservato all’Assemblea. Per le funzioni dettagliate e le modalità di funzionamento del CdA si rimanda agli Statuto e al Regolamento Interno presenti in allegato. Il Consiglio di Amministrazione è costituto da sei componenti di cui un presidente, un vice-presidente e quattro consiglieri. La componente privata del CdA è pari al circa il 67% nel rispetto del comma 2b – art. 32 – Reg. (UE) 1303/2013, così come richiamato nell’Avviso pubblico per la selezione dei piani di sviluppo locale – art. 6 – comma 3. Dei consiglieri tre sono giovani, al di sotto dei quaranta anni e due sono donne, l’incidenza percentuale dei giovani in seno al consiglio di amministrazione è pari al 50%, mentre l’incidenza delle donne è pari al 33%.

Valutazione della rappresentanza privata dell’organo decisionale. N° Nome e cognome Soggetto In rappresentanza Gruppo di (denominazione soggetto) interesse 1 Cammilleri Francesco Pubblico U. C. Basso Biferno

2 Sbrocca Angelo Pubblico COSIB

3 Santoianni Luigi Privato CIA - Campobasso

4 Marcantonio Fausto Privato Coldiretti

5 Ciarallo Luigina Privato NetEnergy

6 Di Paola Angela Privato BCC Sangro Teatina

Applicazione del principio che guida il criterio “politiche interessate” N° Nome e cognome Sesso Età Ruolo nella governance Cammilleri Francesco 1 M 46 Presidente Santoianni Luigi 2 M 58 Vice Presidente Sbrocca Angelo 3 M 51 Consigliere Marcantonio Fausto 4 M 29 Consigliere Ciarallo Luigina 5 F 39 Consigliere Di Paola Angela 6 F 39 Consigliere

1.3 Partenariato In merito alla composizione del partenariato si evidenzia che esso comprende un’ampia varietà di soggetti di natura sia pubblico-istituzionale che privata, con un elevato grado di rappresentanza delle realtà economico- produttive, culturali, ambientali e sociali. Con riferimento alla coerenza del partenariato rispetto alla strategia di sviluppo che si intende attivare, sintetizzabile nel seguente obiettivo generale “favorire lo sviluppo turistico dell’area secondo un modello basato sulla realizzazione e promozione di una rete di itinerari (d’area/tematici), in grado di valorizzare e integrare le risorse enogastronomiche, storico-culturali-naturalistiche e paesaggistiche, connotato da requisiti di sostenibilità, innovazione e forte integrazione tra soggetti pubblici e privati”, si evidenzia come tutte le realtà locali indispensabili a garantire il successo della strategia sono rappresentate, ovvero:

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V principali associazioni delle imprese dell’agricoltura, agroalimentare, commercio, turismo, servizi, artigianato, PMI dell'industria, delle imprese biologiche; V associazioni ambientaliste; V associazione per la promozione culturale e turistica del territorio; V istituti di credito; V imprese/associazioni che operano nel sociale; V enti pubblici territoriali. Inoltre il partenariato è arricchito anche da diverse imprese/associazioni private che operano in settori coerenti con la strategia che si intende realizzare. Tabella 1 – Elenco degli enti pubblici e dei soggetti privati

N° Enti pubblici del GAL N° Soggetti privati del GAL

1 Comunità Montana “Cigno Valle Biferno” 1 Netenergy Service s.r.l.

2 Unione dei Comuni del Basso Biferno 2 Confcooperative Molise

3 Comune di 3 Ecomuseo Itinerari Frentani

4 Comune di 4 Associazione culturale “Finis Terrae”

5 Comune di 5 Legambiente Molise

6 Comune di Colletorto 6 Fed. Prov. Coltivatori Diretti di Campobasso

7 Comune di Guglionesi 7 Confed. Italiana Agricoltori - Campobasso

8 Comune di Larino 8 B.C. C. – San Martino in P./Bagnoli del Trigno

9 Comune di Lupara 9 B.C. C. della Valle del Trigno

10 Comune di 10 Unioncamere Molise

11 Comune di 11 ASEC Confesercenti Progetto Popolare Cooperativa sociale ONLUS 12 Comune di 12 Cooperativa sociale ONLUS Diversamente 13 Comune di Ripabottoni 13 Fruttagel scpa (Larino) 14 Comune di 14 AIAB - Molise 15 Comune di 15 Cantine Di Giulio (Campomarino) 16 Comune di 16 Slow food – Condotta di 17 Comune di San Giacomo degli Schiavoni 17 Oleificio Bruno Mottillo (Larino) 18 Comune di 18 Azienda Agrituristica D’Uva Angelo (Larino) 19 Comune di Termoli 19 Azienda Agricola Ramacieri (Casacalenda) 20 Comune di 20 Azienda Agricola Biello (Casacalenda) 21 Cons per lo sviluppo industriale della Valle del 21 Biferno

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Società Agricola San Vito (Bonefro) 22 Azienda agricola Iarocci (Bonefro) 23 Salumificio Mirco (artigiana) (Larino) 24 Azienda biologica Di Martino (S. Martino in P.) 25 Azienda zootecnica Di Memmo Ilaria (Bonefro) 26 Azienda agricola Di Memmo A. (Bonefro) 27 Consorzio Oasi soc. coop. (Larino) 28 Filiera molisana srl (artigiana) (Termoli) 29 Cooperativa Olearia Larinese (Larino) 30 Società Agricola Fonte Santa Maria (Montorio 31 nei F.) Azienda Agricola Altobello (Casacalenda) 32 Azienda Agrituristica Baldassare (Larino) 33 Oleificio Di Vito (Campomarino) 34 Confcommercio Campobasso 35

34 Falegnameria “Petti Dino” (Santa Croce di M)

35 Ditta “Camelo Gennaro” Artigianato artistico

36 Azienda Agricola Pucci (Miele)

37 Pro Loco 4 Torri – S. Croce di M.

38 Azienda Agricola “D’Ambrosio Vincenzo”

39 “Morsi e Sorsi” – Agroalimentare

40 Caseificio Rosati

41 Onlus Every Body

42 Frantoio Di Battista

43 Associazione Penelope

1.4 Processo di coinvolgimento del partenariato Per il processo di coinvolgimento del partenariato si è fatto ricorso ad una serie di metodologie diversificate, coerenti sia con le specifiche fasi di costruzione della strategie e del piano, che con i soggetti coinvolti. In particolare si è fatto ricorso a: interviste di profondità (n. 20); focus group (n. 2); incontro frontale (n. 1); incontri con amministratori (n. 18); workshop sul territorio (n. 1); piattaforma web; sportello “progettiamo assieme il nuovo PSL”; spazio istituzionale-operativo presso la Fiera di Ottobre 2016, riunioni Assemblea dei Soci/Partenariato n.4. Gli strumenti di comunicazioni utilizzati sono stati prevalentemente incontri, sito web e la pagina facebook del GAL, la posta elettronica, la stampa locale. 7

Nelle interviste di profondità sono stati coinvolti attori privilegiati del territorio rappresentanti sia dei soggetti privati che dei soggetti pubblici. Dalle interviste sono emerse importanti indicazioni sul modo di vivere nella zona, sulle problematiche attuali, alcune delle quali irrisolte da anni, e sulle potenzialità, su cui peraltro stanno nascendo interessanti realtà condotte da locali, in particolar modo giovani. Tali interviste sono state eseguite attraverso il metodo dell’intervista libera semi-strutturata, che ha offerto all’interlocutore la possibilità di avere uno spazio di libera espressione delle proprie opinioni su temi pre-codificati. Nel caso specifico, l’obiettivo delle interviste è stato di far emergere, dalle parole di coloro che vivono ogni giorno la realtà rurale dell’area, un quadro del loro vissuto in relazione all’ambiente che li circonda e alle dinamiche economiche e sociali in continuo cambiamento. (In allegato una sintesi dei risultati, la griglia dell’intervista, l’elenco degli intervistati). A seguito delle interviste di profondità, sono stati organizzati una serie di incontri, che coprendo un ampio spettro degli stakeholder coinvolgibili, hanno avuto l’obiettivo di diffondere le risultanze di una prima analisi del contesto condotta, di condividere gli elementi della proposta di strategia e soprattutto di procedere con la costruzione del Piano di Sviluppo. In particolare sono stati condotti due focus group il 9 giugno 2015 a Larino (mattina e pomeriggio). Il primo è stato rivolto agli imprenditori/operatori dei comparti agricolo, agro-alimentare, dell’ospitalità e culturale e il secondo ai sindaci. Entrambi i focus sono stati strutturati con la presentazione di una relazione, sul tema dei risultati di una prima analisi del contesto e delle prime linee di sviluppo individuate, e ha poi fatto seguito la discussione in termini di contenuti, attività, procedure, criticità e impatti sui punti presentati in precedenza. I temi che si sono dibattuti nei focus sono sostanzialmente riconducibili a due macro-tematiche: il turismo locale e l’agroalimentare.(In allegato è presente una sintesi dei contenuti e i fogli presenze) Di seguito alla realizzazione dei Focus Group è stato organizzato un convegno (23 giugno 2015 – Casacalenda) di presentazione dei risultati preliminari relativi alla strategia e di approfondimento sul tema della distrettualizzazione, delle dinamiche collettive, dell’innovazione e dello sviluppo locale. All’evento hanno partecipato oltre 50 persone fra imprenditori, pubblica amministrazione e istituzioni. (In allegato sono presenti programma e fogli presenze) Il 28 luglio 2015 a Larino si è tenuto un altro momento di partecipazione sul territorio, nella forma di workshop, rivolto agli operatori delle imprese, alle istituzioni e organizzazioni. L’invito è stato esteso a tutti coloro che avevano manifestato il proprio interesse tramite la proposta di iniziative e progetti utili per la definizione della strategia, a seguito dell’invito del GAL a compilare le “schede progetto”, messe a disposizione sul sito del GAL, con la possibilità di elaborarle on-line e trasmetterle agevolmente Il workshop si è aperto con una fase di presentazione degli ambiti di intervento individuati (strategia di sviluppo locale), a cui ha fatto seguito un momento di confronto per individuare proposte e commenti dei partecipanti. Al termine della sessione, si è discusso di progetti e idee, ovvero sui primi progetti pervenuti, e su come si possono concretizzare le strategie. E’ emerso dal workshop il consenso sul tema del turismo sostenibile e sullo sviluppo e l’innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali , così come le azioni da adottare relative soprattutto alla maggiore aggregazione, alla ricerca di identità del territorio, alla necessità di basarsi sulla tradizione e sul biologico. Questa prima fase di consultazione ha consentito, insieme all’analisi di contesto, di individuare i primi due ambiti di intervento (turismo e filiera agro-alimentare di qualità), successivamente grazie alla ulteriore raccolta di idee progetto è stato aggiunto un terzo ambito di interesse, ovvero l’”Inclusione sociale di soggetti svantaggiati. Definita la strategia le attività di coinvolgimento sono state volte a favorire la presentazione di idee progetto da parte di imprese, associazioni, enti. E’ stata realizzata una nuova scheda per la raccolta delle idee progetto, al fine di concentrare i contributi ai tre ambiti individuati e all’Ambito Territoriale Designato ormai definitivo, nonché all’idea forza della strategia comunicata proprio attraverso la scheda. La diffusione della strategia proposta è avvenuta attraverso la pubblicazione della sintesi sul sito del GAL , attraverso lo sportello “progettiamo assieme il PSL” attivato presso la sede del GAL per tre giorni a settimana, attraverso incontri (n. 18) con le amministrazioni di tutti i comuni coinvolti nell’ATD , incontri con soggetti privati e istituzionali che hanno fatto esplicita richiesta, nonché attraverso la trasmissione di scheda progetto e sintesi strategia per posta elettronica, alla mailing list del GAL (derivante da un data base contenente le imprese, le associazioni e gli enti del territorio interessato).(In allegato si riportano i fogli presenze). I contributi raccolti per la costruzione del Piano di Sviluppo Locale ammontano a 154 progetti prevalentemente nella forma di idea progetto, anche se sono pervenuti alcuni studi di fattibilità e alcuni progetti esecutivi.

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I promotori delle proposte sono sia soggetti pubblici come Comuni e Università, che privati, tra imprese del settore agricolo, agroalimentare e dell’ospitalità, associazioni ambientaliste e culturali, giovani che intendono avviare delle iniziative imprenditoriali. Il livello qualitativo delle idee presentate, in termini di innovazione e sostenibilità, risulta elevato, tale da ispirare fortemente l’articolazione delle misure/interventi presenti nel PSL. I criteri utilizzati per la selezione delle idee progetto, in termini di influenza sull’attivazione di specifiche misure sono stati i seguenti: V grado di coerenza con la strategia proposta; V innovazione del progetto in termini di prodotto, processo e organizzazione; V completamento di opere già parzialmente realizzate o di opere funzionali a un progetto più ampio; V progetti che valorizzano il potenziale umano, culturale, naturalistico e agro-alimentare del territorio. In allegato è presente la griglia dei progetti pervenuti con l’indicazione dell’ambito di riferimento, del soggetto promotore, del costo presunto. 1.5 Struttura organizzativa e gestionale del GAL La struttura tecnico-operativa del GAL risulta organizzata in due aree, quella “tecnica e animazione” e quella “amministrativa e finanziaria”. Responsabile del coordinamento delle due aree è il Responsabile Tecnico e dell’Animazione, che gestisce direttamente l’ “area tecnica e animazione” avvalendosi della collaborazione di esperti e degli animatori. Il RAF gestisce, in raccordo continuo con il responsabile tecnico, l’area “amministrativa e finanziaria”. Inoltre è presente una segreteria generale che coadiuva le attività svolte da tutto il personale coinvolto e dagli organi di indirizzo ed esecutivi. I criteri cui si ispira l’organizzazione gestionale del GAL sono prioritariamente: • la centralità delle esigenze del territorio; • il rispetto del principio della separazione delle funzioni e della prevenzione dell’insorgenza di conflitti di interesse; • la flessibilità organizzativa e di gestione delle risorse umane al fine di rendere più efficaci i processi gestionali; • la chiara individuazione delle responsabilità, dei poteri e dei livelli di autonomia delle posizioni di lavoro; • la garanzia di imparzialità e trasparenza dell’azione amministrativa; • l’armonizzazione degli orari di servizio e di apertura degli uffici con le esigenze dell’utenza pubblica e privata; • la valorizzazione delle risorse umane, garantendo il miglioramento delle condizioni lavorative, la crescita professionale del personale, le pari opportunità tra uomini e donne per l’accesso e il trattamento sul lavoro. Di seguito si riporta l’organigramma del GAL. Assemblea dei soci

Partenariato locale

Consiglio di Amministrazione

Presidente Vice Presidente

Area Amm. e Area tecnica e anim. finanziaria Responsabile

Esperto contabile, civilistico e fiscale Esperti istruttoria, e Animatori Esperti settore turismo e controllo filiera 9

L’area “tecnica-animazione” è dedicata alla gestione tecnico-operativa, al monitoraggio, al controllo, al coordinamento e valutazione dei servizi per l’istruttoria dei progetti, e all’animazione; in essa operano il Responsabile Tecnico e dell’Animazione, due Animatori e gli Esperti dei settori “istruttoria e controlllo”, “turismo sostenibile” e “filiera agroalimentare di qualità”, il cui compito è quello di sovraintendere alla soluzione di specifiche problematiche di natura tecnica, connesse alla selezione e alla realizzazione delle iniziative comprese nel PSL, ai quali il CDA può affidare responsabilità dei singoli progetti o realizzazioni. Le professionalità coinvolte nel team tecnico e di animazione consentiranno, tra l’altro, di rafforzare le attività di animazione volte a coinvolgere il maggior numero possibile di portatori di interesse e a favorire la realizzazione di interventi connotati da un elevato grado di innovazione e di sostenibilità. L’area “amministrativa e finanziaria” è dedicata al sistema di gestione, registrazioni e controllo amministrativo, finanziario e contabile del GAL, In questa area operano, il Responsabile Tecnico e dell’Animazione, il Responsabile Amministrativo e Finanziario, l’Esperto contabile e civilistico-fiscale. Tra le due aree gestionali sarà garantito un continuo e costante raccordo relativo al flusso delle informazioni e agli aspetti tecnico-amministrativo-finanziari di tutte le procedure attivate, grazie al ruolo di supervisione che verrà svolto dal presidente del GAL e all’attività di coordinamento svolta Responsabile tecnico dell’Animazione. Il Responsabile tecnico e dell’animazione, il Responsabile Amministrativo e Finanziario, l’addetto alla segreteria generale e i due animatori sono stati selezionati mediante procedura di evidenza pubblica, attraverso un avviso pubblicato sul sito del GAL. Ai fini della selezione sono stati valutati, da parte della Commissione appositamente costituita, i titoli culturali e professionali e l’esperienza lavorativa, coerentemente con i profili professionali individuati dal Consiglio di Amministrazione, anche sulla base delle indicazioni presenti nel Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della regione Molise. Per l’individuazione dell’esperto contabile, degli esperti di istruttoria, e controllo e degli esperti di settore si è attinto dall’elenco degli idonei presenti nella “Long List” del G.A.L., facendo ricorso ad una analisi comparativa dei curricula presentati. Per la formazione della “Long list” il GAL ha pubblicato specifico avviso sul proprio sito. Al fine di garantire il successo dell’attuazione del Piano di Sviluppo Locale il GAL ha puntato oltre che sull’adeguatezza della struttura operativa in termini di numero di collaboratori, livello di competenza e radicamento sul territorio, anche sulla chiarezza nell’assegnazione dei ruoli e dei compiti di ogni collaboratore/esperto e degli organi di indirizzo e decisionali, per i quali si rimanda al Regolamento Interno allegato. Tabella riassuntiva personale selezionato N. Nome e Cognome età sesso Mansioni Modalità acquisizione professionalità 1 Giovanna Lepore 45 F Resp. tecnico-anim. - Selezione pubblica cooperazione Selezione pubblica 2 Giuseppe Puchetti 47 M RAF Selezione pubblica 3 Tania Venditti 49 F Animatore Selezione pubblica 4 Pietro Caruso 37 M Animatore Selezione pubblica 5 Elena Cantelmi 40 F Addetto segreteria 6 Antonio Santopolo 56 M Istruttore Long List Long List 7 Paola Pittalis 49 F Istruttore Long List 8 Rossano Pazzagli 57 M Esperto turismo sostenibile Long List 9 Antonio De Cristofaro 53 M Esperto agroalimentare In allegato si riportano i curricula del personale e degli esperti selezionati

Il personale selezionato sarà assunto secondo le seguenti tipologie contrattuali: Ruolo Tipologia contrattuale Impegno Responsabile tecnico e Contratto libero Minimo 116 giornate/uomo l’anno. In dell’animazione professionale ragione delle esigenze di flessibilità 10

proprie dell’attività del GAL il CdA potrà determinare un diverso impegno in termini di giornate/uomo. Responsabile amministrativo e Contratto libero Minimo 170 giornate/uomo l’anno. In finanziario professionale ragione delle esigenze di flessibilità proprie dell’attività del GAL il CdA potrà determinare un diverso impegno in termini di giornate/uomo. Addetto segreteria generale Contratto di lavoro Tempo pieno (1.400,00 mensili) subordinato a tempo determinato - CCNL Settore Commercio e Servizi V livello retributivo Animatori Prestazione d’opera Minimo 240 giornate/uomo l’anno (120 intellettuale giornate per ogni animatore) In ragione delle esigenze di flessibilità proprie dell’attività del GAL il CdA potrà determinare un diverso impegno in termini di giornate/uomo. Consulente contabile e del lavoro Contratto libero 40 giornate/uomo nei quattro anni di professionale attività. In ragione delle esigenze di flessibilità proprie dell’attività del GAL il CdA potrà determinare un diverso impegno in termini di giornate/uomo. Esperti istruttoria e controllo Contratto libero 80 giornate/uomo nei quattro anni di professionale attività. In ragione delle esigenze di flessibilità proprie dell’attività del GAL il CdA potrà determinare un diverso impegno in termini di giornate/uomo. Esperto turismo sostenibile Prestazione d’opera 40 giornate/uomo nei quattro anni di intellettuale attività. In ragione delle esigenze di flessibilità proprie dell’attività del GAL il CdA potrà determinare un diverso impegno in termini di giornate/uomo. Esperto filiera agroalimentare Prestazione d’opera 40 giornate/uomo nei quattro anni di intellettuale attività. In ragione delle esigenze di flessibilità proprie dell’attività del GAL il CdA potrà determinare un diverso impegno in termini di giornate/uomo. Il quadro previsionale dei costi relativi alle attività di gestione e di animazione (sottomisura 19.4) è riportato di seguito. COSTI 2017 2018 2019 2020 TOTALE

Costi operativi 31.700,00 22.600,00 23.500,00 22.100,00 99.900,00

Costi finanziari 5.300,00 400,00 400,00 400,00 6.500,00

Costi di formazione personale 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00 12.000,00

Costi comunicazione 16.000,00 4.500,00 1.500,00 1.000,00 23.000,00

Costi personale 78.400,00 78.400,00 78.400,00 78.400,00 313.600,00 Responsabile tecnico e animazione 17.400,00 17.400,00 17.400,00 17.400,00 69.600,00

RAF 34.000,00 34.000,00 34.000,00 34.000,00 136.000,00 11

Addetto Segreteria 16.800,00 16.800,00 16.800,00 16.800,00 67.200,00

esperto istruttoria e controllo 1 3.600,00 3.600,00 3.600,00 3.600,00 14.400,00

esperto istruttoria e controllo 2 3.600,00 3.600,00 3.600,00 3.600,00 14.400,00

esperto contabile e civilistico 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00 12.000,00

TOTALE COSTI DI ESERCIZIO 134.400,00 108.900,00 106.800,00 104.900,00 455.000,00 costi animazione escluso personale 16.400,00 11.000,00 9.000,00 10.500,00 46.900,00

costi personale 61.400,00 61.400,00 61.400,00 61.400,00 245.600,00

Responsabile tecnico animazione 17.400,00 17.400,00 17.400,00 17.400,00 69.600,00

Animatore 1 18.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 72.000,00

Animatore 2 18.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 72.000,00

Esperto turismo 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 16.000,00

Esperto agroalimentare 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 16.000,00

TOTALE COSTI DI ANIMAZIONE 77.800,00 72.400,00 70.400,00 71.900,00 292.500,00

TOTALE COMPLESSIVO 212.200,00 181.300,00 177.200,00 176.800,00 747.500,00

I costi di gestione previsti incidono per il 23% sulla spesa pubblica relativa alla strategia, con un peso del 14% dei costi di esercizio e del 9% dei costi di animazione.

I costi di esercizio si riferiscono alle attività di gestione per l’attuazione della strategia di sviluppo locale e in particolare alla progettazione di interventi legati alla strategia di sviluppo; al regolare funzionamento del partenariato e della società, al regolare funzionamento della struttura tecnico-operativa ed amministrativa, agli adempimenti di natura contabile, amministrativa, fiscale e previdenziale previsti dalla normativa vigente; alla gestione finanziaria connessa all’attuazione dell’approccio Leader; alla selezione di fornitori e beneficiari, nonché alla esecuzione delle attività di controllo, monitoraggio e valutazione di competenza del GAL; agli obblighi di informazione, pubblicità e trasparenza; partecipazione del personale del GAL ad eventi connessi alla strategia di sviluppo locale; all’organizzazione di attività di informazione e pubblicità sviluppate a livello locale. Le voci di costo di esercizio inseriti nel piano finanziario previsionale fanno riferimento a: V costi operativi: o acquisto e noleggio di arredi, attrezzature e dotazioni da ufficio, hardware e software, per parziale sostituzione di arredi e strumentazioni esistenti e per arredo nuovi sportelli da realizzare sul territorio; o spese correnti: affitto, utenze energetiche, idriche, telefoniche, collegamenti telematici, materiale di consumo, valori bollati, spese postali, cancelleria e stampati, … o missioni e rimborsi spese per trasferte del personale del GAL (dipendenti, collaboratori, consulenti, rappresentanti dell’Organo decisionale) finalizzate alla partecipazione a riunioni e incontri tecnici connessi alla corretta gestione tecnica, amministrativa e finanziaria del GAL; o Quote associative per AssoGAL o Spese societari (diritti camerali, registri…) o Imposte e tasse

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V costi finanziari: o spese bancarie ed assicurative (fidejussioni, gestione conto corrente dedicato, spese per prestiti) V costi di formazione del personale: o missioni e rimborsi spese al personale del GAL (dipendenti, collaboratori, consulenti, rappresentanti dell’Organo decisionale) finalizzate alla partecipazione ad eventi come seminari, convegni, work shop, gruppi tematici, corsi formativi…connessi alla strategia di sviluppo locale; V costi di comunicazione: o acquisizione servizi specialistici (ristrutturazione sito web, servizi di grafica e redazionali per materiale di comunicazione come brochure, locandine, libri...…); o acquisto e/o noleggio di hardware e software; o spese correnti (spese per pubblicazione bandi, per targhe obbligatorie art. 13 Reg.(UE) n. 808/2014, per stampa materiale di comunicazione come locandine, relative ai bandi pubblicati, alle riunioni di partenariato,… , ) o missioni e rimborsi spese per trasferte del personale del GAL (dipendenti, collaboratori, consulenti, rappresentanti dell’Organo decisionale) per la partecipazione ad eventi organizzati dal GAL e connessi alla comunicazione della strategia di sviluppo locale V Costi personale: o Compensi per personale dipendente a tempo determinato, per consulenze specialistiche e professionali, per collaborazioni; o Oneri previdenziali, fiscali e sociali

I costi di animazione si riferiscono alle attività per agevolare gli scambi tra le parti interessate intesi a fornire informazioni e promuovere la strategia e per aiutare i potenziali beneficiari a sviluppare le operazioni e a preparare le domande e in particolare alle attività di realizzazione di studi, ricerche e materiali informativi sulla zona e sugli ambiti tematici della strategia di sviluppo candidata; di informazione sulla zona, sulla strategia e relativi avvisi e bandi; di formazione del personale dal GAL, di organizzazione e realizzazione di eventi promozionali e di assistenza promossi a livello locale; di partecipazione del personale del GAL ad eventi formativi, seminari, convegni, gruppi tematici; all’aggiornamento del sito internet. Le voci di costo di animazione inseriti nel piano finanziario previsionale fanno riferimento a: V Costi personale: o Compensi per personale dipendente a tempo determinato, per consulenze specialistiche e professionali, per collaborazioni finalizzati alle attività di: ° Animazione, informazione e promozione della strategia di sviluppo locale; ° Facilitare gli scambi di informazione tra gli stakeholderslocali; ° Supportate i potenziali beneficiari per le attività di sviluppo di progetti innovativi e sostenibili e la predisposizione delle domande di adesione o Oneri previdenziali, fiscali e sociali V Costi animazione escluso personale:

o missioni e rimborsi spese per trasferte del personale del GAL (dipendenti, collaboratori, consulenti, rappresentanti dell’Organo decisionale) finalizzate alla partecipazione alla partecipazione agli eventi organizzati sul territorio per informazione e assistenza ai potenziali beneficiari e ad eventi formativi come seminari, convegni, gruppi temmatici….. o spese correnti (materiale di consumo, stampa documenti, collegamenti telematici, affitti locali e/o attrezzature per eventi, convegni, incontri….)

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o acquisizione servizi specialistici (servizi di grafica e redazionali per materiale relativi all’informazione sui bandi e gli avvisi pubblicati, servizi di grafica relative alle “linee guida” – “manuale” realizzati dalle consulenze specialistiche del personale del GAL, servizi organizzazione eventi), compresi compensi esperti per seminari, convegni, documenti specialistici; o acquisto e/o noleggio di hardware e software per le attività di animazione, informazione e assistenza sul territorio.

Nell’allegato “Misura 19.4 – Quadro finanziario previsionale – Dettaglio costi” è riportato il dettaglio dei costi per ogni anno di attuazione della strategia e per tipologia di operazione. Ai fini della quantificazione del costo giornate/uomo relativa al personale, si fa riferimento, salvo diverse indicazioni da parte della regione, alla Circolare 2 febbraio 2009 n. 2 del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali relativa ai massimali previsti per esperti e consulenti impiegati nell’ambito di progetti finanziati dal FSE 2007-2013. In particolare per tutti i consulenti/esperti selezionati, tenendo conto degli anni di esperienza di ognuno e del profilo professionale, il costo giornata/uomo stabilito è al di sotto dei massimali di cui alla circolare citata. Di seguito si riporta una tabella riassuntiva relativa ai costi applicati.

Ruolo Costo giornata/uomo Note (€) Responsabile tecnico e animazione 300 RAF 200 Il costo è da intendersi al lordo di esperto istruttoria e controllo 1 300 tutti gli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali, sia a carico esperto istruttoria e controllo 2 300 dell’affidatario che della società Animatore 1 150 Animatore 2 150 Esperto turismo 400 Esperto agroalimentare 400 La definizione dei costi deriva da una analisi dei prezzi di mercato praticati nell’area Leader di riferimento e da informazioni legate alla precedenti gestioni Leader.

La sede operativa del GAL è sita presso il Comune di Larino ed è costituita da n. tre locali che si trovano al primo piano del municipio cittadino (Piazza Duomo n. 44).

2. Descrizione del territorio e della popolazione interessata dalla strategia

2.1. Area di intervento del GAL e cartografia

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2.1.1. Il contesto socio-economico dell’area

2.1.1.1. Popolazione, territorio e contesto ambientale

L’area Leader “Molise Frentano” interessata dalla strategia di sviluppo locale 2014-2020 presenta una popolazione di 78.975 abitanti, pari al 35% della popolazione provinciale e al 25% di quella regionale, distribuita su 18 comuni tutti ricadenti nella provincia di Campobasso. La superficie complessiva è di 876,91 Kmq, di cui 124,59 ricadenti in territorio montano (comuni di Casacalenda, Lupara e Ripabottoni), e 230 Kmq interessati da Aree Natura 2000 e Aree protette (comprese quelle tratturali), superire al 25% del territorio Leader. La densità media di popolazione è pari a 90,79 abitanti/kmq, e presenta un elevato grado di varianza passando dai 612 abitanti /kmq di Termoli ai 13,79 abitanti/kmq di Montorio nei Frentani. Tutto il territorio di riferimento è stato classificato, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, come area D, ovvero aree rurali con problemi complessivi di sviluppo, mentre, con riferimento alla classificazione di zona svantaggiata ai sensi della Direttiva CEE 75/268 i comuni interessati, seppur con diverso grado di svantaggio sono Bonefro, Casacalenda, Colletorto, Lupara, Montelongo, Montorio nei Frentani, Ripabottoni e San Giuliano di Puglia. (tabella n. 2) Inoltre, tutti i comuni dell’area sono classificati come “aree interne” ai sensi della “Strategia nazionale per le Aree Interne”, come si può evincere dalla tabella n. 3

Tabella n. 1 – Popolazione, superficie, comuni montani e aree Natura 2000 2 1 Natura 1 1 Comuni Pop. residente Superficie Densità 2000 e aree Comuni Prov. montani al 01/01/2016 (kmq) (ab/kmq) protette (sup. kmq) (ettari) 15

Bonefro CB 1.384 31,13 44,46 - 1880,46 Campomarino CB 7.712 76,26 101,13 - 1861,39 Casacalenda CB 2.135 67,06 31,84 67,06 5.890 Colletorto CB 1.938 35,90 53,98 - 2.196,50 Guglionesi CB 5.321 100,73 52,82 - 1000,69 Larino CB 6.793 88,27 76,96 - 2.832,07 Lupara CB 505 25,66 19,68 25,66 1.790,36 Montelongo CB 365 12,70 28,74 - 300,79 Montorio nei Frentani CB 437 31,70 13,79 - 988,25 Portocannone CB 2.551 12,93 197,29 - 200,00 Ripabottoni CB 514 31,87 16,13 31,87 900,70 Rotello CB 1.212 70,15 17,28 - 1300,15 San Giacomo degli S. CB 1.406 10,98 128,05 - - San Giuliano di Puglia CB 1.042 41,92 24,86 - 400,23 San Martino in Pensilis CB 4.793 100,26 47,81 - 657,00 Santa Croce di Magliano CB 4.435 52,64 84,25 - 324,41 Termoli CB 33.739 55,10 612,32 - 254,44 Ururi CB 2.693 31,65 85,09 - 29,94 AREA GAL INNOVA PLUS 78.975 876,91 90,79 124,59 23.012 PROVINCIA CAMPOBASSO 225.622 2.888,89 78,10 1.879,70 REGIONE MOLISE 312.027 4.376,26 71,30 3.298,51

Tabella n. 2 – Comuni in zona svantaggiata ai sensi della Direttiva 75/268/CEE comuni comuni svantaggiati comuni montani svantaggiati Comuni totalmente totalmente parzialmente delimitati delimitati delimitati Bonefro Campomarino Casacalenda Colletorto Guglionesi Larino Lupara Montelongo Montorio nei Frentani Portocannone Ripabottoni Rotello San Giacomo degli S. San Giuliano di Puglia San Martino in Pensilis Santa Croce di Magliano Termoli Ururi

Tabella n. 3 – “Superficie in area SNAI” Superficie 3Classificazione SNAI 4Classificazione SNAI Comuni (kmq) Macroclasse Comuni Classe Comuni e superficie

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Aree Superficie Ultra Intermedio Periferico interne (kmq) periferico Bonefro 31,13 si 31,13 - 31,13 - Campomarino 76,26 si 76,26 76,26 - - Casacalenda 67,06 si 67,06 - 67,06 - Colletorto 35,90 si 35,90 - 35,90 - Guglionesi 100,73 si 100,73 - 100,73 - Larino 88,27 si 88,27 - 88,27 - Lupara 25,66 si 25,66 - - 25,66 Montelongo 12,70 si 12,70 - 12,70 - Montorio nei Frentani 31,70 si 31,70 - 31,70 - Portocannone 12,93 si 12,93 12,93 - - Ripabottoni 31,87 si 31,87 - 31,87 - Rotello 70,15 si 70,15 - 70,15 - San Giacomo degli S. 10,98 si 10,98 - 10,98 - San Giuliano di Puglia 41,92 si 41,92 - 41,92 - San Martino in Pensilis 100,26 si 100,26 - 100,26 - Santa Croce di Magliano 52,64 si 52,64 - 52,64 - Termoli 55,10 si 55,10 55,10 - - Ururi 31,65 si 31,65 - 31,65 - AREA GAL INNOVA PLUS 876,91 876,91 144,29 706,96 25,66 PROVINCIA CAMPOBASSO 2.888,89 2.611,45 582,15 1.796,08 233,22 REGIONE MOLISE 4.376,26 3.718,90 1.217,75 2.223,82 253,53

Fonte dati: 1 ISTAT (http://dati.istat.it/ ) 2 Regione Molise – Dati Refresch Agea 3 Direttiva 75/268/CEE 4Definizione DPS (http://www.agenziacoesione.gov.it/)

L’ambito territoriale dell’area Leader “Molise Frentano” comprende i territori del basso e medio Molise, costituito dai comuni costieri di Termoli e Campomarino bagnati dal mare Adriatico e dall’entroterra vallivo e collinare, che confina con il limite occidentale della Provincia di Foggia (Regione Puglia) dal lato orientale, e con altri comuni della provincia di Campobasso nel lato occidentale, di cui due comuni costieri ( e ) e dieci comuni dell’entroterra, tutti della provincia di Campobasso. La zona presenta le caratteristiche orografiche ricorrenti nella fascia Appenninica centro meridionale dell’Italia. La morfologia ondulare dei rilievi non presenta asperità sostanziali, mentre è possibile apprezzare elementi paesaggistici pianeggianti soprattutto nella zona costiera e nei comuni più prossimi alla costa, compreso Larino e Guglionesi. Il paesaggio collinare raggiunge rilievi altimetrici non superiori agli 889 m. s.l.m. (massima altezza raggiunta nel territorio del comune di Casacalenda), e naturalmente pari a 0 m. s.l.m. nei due comuni costieri. La presenza di numerosi corsi d’acqua caratterizza l’idrografia superficiale: oltre ai principali fiumi Biferno e Fortore, attraversano l’area i torrenti Saccione, Pisciarello, Tona, Cigno. Significativa, per l’assetto idrogeologico dell’area, è la presenza del lago artificiale del Liscione ricadente nei comuni di Casacalenda e Larino. Purtroppo si registrano condizioni di criticità per il fenomeno crescente di eutrofizzazione del Liscione e della foce del Biferno; e relativamente alla vulnerabilità da nitrati di origine agricola e da fitofarmaci risultano “vulnerata” la foce del Biferno e “potenzialmente vulnerabile” la zona litoranea di Campomarino-Termoli. L’ambiente naturale presenta caratteristiche fitoclimatiche in cui prevalgono le coltivazioni agricole, prevalentemente seminativi, lungo le dorsali collinari e nelle pianure. L’area Leader di riferimento, secondo la classificazione fitoclimatica Rivas-Martinez, rientra nella regione Mediterranea (subcontinentale adriatica). La temperatura media annua è di 14-16° C, e anche durante i mesi invernali difficilmente si scende sotto lo zero. Le piogge non sono molto abbondanti con un massimo principale nel mese di novembre e un massimo secondario in quello di marzo. Si registrano tre mesi estivi con presenza di aridità. Il termotipo è quello mesomediterraneo con ombrotipo subumido. Si riscontrano diversi areali di vegetazioni arboree soprattutto nei territori ad altitudini più elevate (Ripabottoni, Montorio nei Frentani, Bonefro, Lupara, Casacalenda) dove è possibile apprezzare la presenza 17 di boschi, sia di proprietà privata che pubblica. Altre coperture arboree riguardano le zone maggiormente vocate alla produzione olivicola come Rotello, Colletorto, Larino, Guglionesi, San Martino in Pensilis, interessate dalla presenza di oliveti. Consistenti superfici agricole dedicate alla produzione ortofrutticola e ai vigneti si possono inoltre riscontrare nelle aree pianeggianti a valle e nelle aree costiere, in particolare nel comune di Campomarino. Il paesaggio naturale dell’area, modellato anche dalla presenza delle attività agricole, conserva una ricca varietà di habitat specifici di elevato valore per la biodiversità e la conservazione delle specie. La presenza di diversi ecosistemi naturali di pregio è confermata dall’elevato numero di siti SIC e ZPS (Figura 1), oltre che dalla presenza di alcune area naturali protette o sottoposte a vincoli conservativi. La superficie interessata da tali aree incide per il 23% sulla superficie totale dell’area, ed è distribuita in tutto i comuni con l’esclusione di San Giacomo degli Schiavoni.

Figura n. 1 – In giallo delimitazioni SIC e ZPS ricadenti nell’area LEADER “Molise Frentano” (rielaborazione cartografia regione Molise)

Nel territorio è presente un’area naturale protetta, quella del “Bosco Casale” di Casacalenda, gestita dalla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) ed inserita nell’elenco ufficiale delle aree protette del Ministero dell’Ambiente e un sito sottoposto a vincolo di protezione faunistica, l’area di protezione del Lago Liscione sempre in agro di Casacalenda. Inoltre, il paesaggio naturalistico dell’area si contraddistingue per la consistente presenza di siti di valenza naturalistica con ecosistemi e biotopi unici e di elevato valore ambientale, a titolo di esempio si citano i SIC “Foce Saccione-Bonifica Ramitelli” e “Vallone Santa Maria”. Il primo, localizzato nel territorio del Comune di Campomarino presenta, sulla linea di costa e sulle dune numerosi habitat di interesse comunitario, come la macchia a ginepri dunali (habitat 2250*), estremamente rara lungo il litorale adriatico italiano. Il “Vallone Santa Maria”, invece, caratterizza l’agro di Colletorto e ospita specie come la Stipa austroitalica che si presenta in praterie continue di norma in stazioni ad esposizione meridionale su substrati con accentuata pietrosità e Euphorbia cuneifolia Guss., specie nuova per la flora del Molise presente con un’unica stazione in questo SIC. Bisogna comunque sottolineare che nelle aree del Basso Molise, caratterizzate da estese coltivazioni cerealicole, si registra una preoccupante perdita di biodiversità con circa 150 spp/quadrante e che i paesaggi costieri caratterizzati da un elevato valore naturalistico per l’elevata diversificazione di habitat sono fortemente vulnerabili per la notevole pressione antropica cui sono sottoposti. Da non dimenticare la rete tratturale che caratterizza il territorio, grazie alla presenza del tratturo Celano- Foggia che interessa i comuni di Ripabottoni, Bonefro e San Giuliano di Puglia e del tratturo L‟Aquila – Foggia” che interessa i comuni Termoli, San Giacomo degli Schiavoni, Guglionesi, Portocannone, Campomarino e San Martino in Pensilis, che contribuisce ad aumentare le caratteristiche di biodiversità dell’area in termini di fauna e di flora e di attrattore turistico

Con riferimento all’uso del suolo , dai dati Refresch (fotointerpretazione massiva di ortofoto 2014) – AGEA forniti dalla regione Molise (tabella n. 4), emerge la rilevanza dell’uso agricolo dei suoli, e soprattutto la destinazione colturale dei terreni a seminativi e colture arboree, che contraddistinguono dunque il paesaggio locale. L’espansione di aree antropizzate per usi industriali a scapito dei suoli agrari è un fenomeno che riguarda le zone PIP per i nuovi insediamenti imprenditoriali e l’area del Nucleo Industriale di Termoli. I “manufatti”, che comprendono edificati residenziali, fabbricati isolati, stalle e fabbricati ad uso zootecnico, ecc…, incidono per il 6,7% sull’intera area, valore non trascurabile al quale contribuisce in maniera sostanziale l’area di 1629 ha di Termoli.

Tabella n. 4 – “Uso del suolo – dati Agea – nostra rielaborazione” 18

(area CLASSI HA classe/area totale) % Acque 1.899,45 2,17 Arboreto consociabile con coltivazioni erbacee 705,42 0,81 Aree di servizio al vigneto 0,32 Arboricoltura da legno 95,38 0,11 Aree non coltivabili 332,14 0,38 Aree seminabili 56.243,88 64,20 Boschi 6.375,05 7,28 Coltivazioni arboree promiscue 41,72 0,05 Coltivazioni arboree specializzate 1.705,68 1,95 Mandorlo 5,57 0,01 Manufatti 5.877,6 6,71 Noce 105,48 0,12 Olivi 5.654,06 6,45 Pascolo magro – Tara 20% 1.563,41 1,78 Pascolo magro – Tara 50% 1.463,54 1,67 Pascolo polifita tipo alpeggi 1.194,75 1,36 Serre 6,89 0,01 Siepi 807,42 0,92 Tare 252,37 0,29 Vite 3.276,5 3,74 TOTALE 87.606,63 100

Con riferimento alla rete stradale e di viabilità interna, l’area presenta diverse criticità che derivano dal complessivo stato strutturale della viabilità regionale, soprattutto per l’entroterra. L’arteria principale che collega il capoluogo regionale alla costa e alla dorsale autostradale A14 Bologna- , è la SS 647 fondovalle del Biferno, che attraversa anche l’area LEADER. Tutti i comuni prospicienti il lato del fiume Biferno sono serviti da tale arteria con collegamenti alla fondovalle. Per gli altri comuni orientati a sud-ovest verso il Fortore (Bonefro, Santa Croce di Magliano, San Giuliano di Puglia, Colletorto), la viabilità verso il capoluogo è consentita dalla vecchia SS 87 che attraversa il territorio sempre in direzione Est-Ovest ma su livelli altimetrici elevati, che raggiungono anche i 900 m. del pianoro di prima di arrivare a Campobasso. L’arteria, che è in fase di ristrutturazione con un lotto in rifacimento proprio nella zona di Campolieto, durante il periodo invernale presenta notevoli criticità per la presenza di neve e nebbia, nei tratti più alti. Diverse altre Strade Provinciali (SP 40, SP 73, SP 80, SP137) assicurano le connessioni interne tra i comuni, anche se la viabilità complessiva dell’area esibisce tutti i limiti derivati dalle carenze di una rete stradale che, attraversando territori collinari e montani, presenta tracciati non lineari, valichi d’altura, e sconnessioni e/o interruzioni dovute a smottamenti e frane che spesso interessano i tracciati. In generale per l’area LEADER si può constatare che la viabilità è accettabile e presenta minori criticità per i comuni che sono più vicini alla costa Adriatica, compresi Termoli e Campomarino nei collegamenti per Termoli e per Campobasso, lo stesso vale per i comuni che hanno un diretto accesso alla Fondovalle del Biferno. Per gli altri comuni del medio Fortore la viabilità è più problematica, soprattutto verso il Capoluogo. Bisogna inoltre sottolineare che una certa importanza per il territorio agricolo ha anche il dedalo di vie e percorsi rurali interni (le cosiddette strade interpoderali), utilizzate soprattutto per la viabilità locale e al servizio delle aziende agricole. Sull’intero territorio dell’area se ne contano a decine. La fitta rete di strade interne di cui hanno competenza amministrativa e gestionale i singoli comuni, è spesso in abbandono e soffre delle carenze manutentive dovute alla permanente carenza di fondi in cui versano le casse dei comuni. Considerando tuttavia che la totalità dei traffici e degli spostamenti di merci e persone nell’area avviene su gomma, si può ben intendere l’importanza strategica che assume la rete viaria ai fini dello sviluppo socioeconomico.

2.1.1.2. Struttura e dinamica demografica

Sul territorio dell’area LEADER “Molise Frentano”, al 01/01/2016 risiedevano 78.975 abitanti concentrati prevalentemente nei comuni di Termoli (42,72%), Campomarino (9,77%), Larino (8,6%), Guglionesi (6,74%) e Santa Croce di Magliano (5,62%). La popolazione è equamente suddivisa tra maschi e femmine: 49% maschi e 51% femmine. La densità abitativa media è di 90,79 ab/kmq, superiore sia alla densità media provinciale (78,10 ab/kmq) che a quella regionale (71,30 ab/kmq). Tale dato è fortemente influenzato dalle densità dei comuni di Termoli (612,32 ab/kmq), Portocannone(197,29 ab/kmq), San Giacomo degli Schiavoni (128,05 ab/kmq) e Campomarino 19

(101,13 ab/kmq). Infatti, al netto dei dati dei comuni sopra citati, la densità media dell’area è di 42, 69 ab./kmq, ben al di sotto della media provinciale e regionale. Possiamo quindi parlare di una bassa pressione antropica nella maggior parte dell’area Leader. La densità demografica dell’area nell’ultimo ventennio è sostanzialmente rimasta stabile passando dai 90,87 ab./kmq del 1991 ai 90,79 ab/kmq del 2016, con il comune di Campomarino che ha fatto registrate il più alto valore positivo (+24%) e il comune di Montelongo che ha fatto registrare il più alto valore negativo (-68%). Oltre a Campomarino i comuni che hanno fatto registrare un aumento della densità abitativa sono Termoli e San Giacomo degli Schiavoni; sostanzialmente stabile è la densità per i comuni di San Martino in Pensilis e Portocannone, per tutti gli altri si registra un consistente e costante calo. Nel periodo intercensuario 2001-2011 la popolazione dell’area è aumentata del 2,35%, in controtendenza con l’andamento regionale che ha fatto registrare una diminuzione della popolazione di circa il 2,2%. Ad una lettura più approfondita dei dati emerge che l’andamento positivo della popolazione è legato a soli quattro comuni dell’area (Campomarino, San Giacomo degli Schiavoni, Guglionesi e Termoli), nel resto dell’area si registra una diminuzione della popolazione la cui consistenza percentuale è spesso molto al di sopra del dato regionale. La dinamica demografica dell’area riferita al periodo 2012-2015 ha fatto registrare un lieve aumento della popolazione pari allo 0,79%, di poco superiore al dato provinciale (+0,16%) e a quello regionale che si attesta su una situazione stabilità della popolazione.

Tabella n. 5 – “Dinamica demografica dell’area – Dati ISTAT su base anagrafica Comuni” % % Pop. al Pop. al Comune spopolamento spopolamento 01/01/2015 01/01/2012 (2012-2015) (2001-2011) Bonefro 1.419 1.524 -6,89 -18,42 Campomarino 7.701 7.056 9,14 12,01 Casacalenda 2.127 2.212 -3,84 -9,55 Colletorto 1.982 2.085 -4,94 -15,64 Guglionesi 5.460 5.380 1,49 5,68 Larino 6.861 7.140 -3,91 0,90 Lupara 515 538 -4,28 -17,36 Montelongo 374 384 -2,60 -21,63 Montorio nei Frentani 439 465 -5,59 -17,08 Portocannone 2.569 2.543 1,02 0,20 Ripabottoni 517 542 -4,61 -19,17 Rotello 1.192 1.217 -2,05 -6,88 San Giacomo degli S. 1.427 1.413 0,99 26,91 San Giuliano di Puglia 1.060 1.050 0,95 -9,11 San Martino in Pensilis 4.803 4.802 0,02 -0,56 Santa Croce di Magliano 4.498 4.681 -3,91 -4,92 Termoli 33.576 32.814 2,32 8,39 Ururi 2.726 2.782 -2,01 -9,02 Area GAL Innova Plus 79.246 78.628 0,79 2,35 Provincia di Campobasso 226.520 226.156 0,16 -1,88 Molise 313.348 313.145 0,06 -2,16 Italia 60.795.612 59.394.207 2,36 4,28

Alla base della dinamica demografica del periodo 2012-2015 c’è un saldo naturale sostanzialmente negativo e un saldo migratorio positivo per i comuni di Campomarino, Termoli, Portocannone e San Martino in Pensilis. In particolare il saldo naturale della popolazione nel periodo 2012-2015 è sempre stato negativo per tutti i comuni, con l’eccezione del comune di Campomarino che ha fatto registrare un valore positivo per tutti gli anni presi in considerazione. Il comune di Termoli, invece, presenta un dato positivo (+14) solo per l’anno

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2012 e valori negativi per il resto del periodo. Il saldo naturale totale dell’area è di -1.076, con una perdita naturale media di circa 60 unità all’anno. Di contro il saldo migratorio totale (differenza tra il numero degli iscritti e il numero dei cancellati da registri anagrafici dei residenti per trasferimento di residenza) risulta essere positivo facendo registrare un valore di 321 unità, corrispondente a circa il 42% del saldo migratorio regionale.

Una analisi più approfondita dei flussi migratori ci consente di dire che l’andamento positivo del tasso migratorio è sostanzialmente da attribuire al saldo migratorio estero (+821), ovvero alla differenza tra il numero degli iscritti dall'estero e il numero dei cancellati da registri anagrafici dei residenti per espatrio, e quindi al fenomeno dell’immigrazione, che va a compensare l’andamento negativo del saldo migratorio interno (differenza tra il numero degli iscritti per trasferimento di residenza da altro Comune e il numero dei cancellati da registri anagrafici per trasferimento di residenza in altro Comune). In sostanza la stabilità della popolazione dell’area è da attribuire unicamente all’arrivo degli immigrati, che riguarda principalmente i comuni di Termoli, Campomarino, Casacalenda, Portocannone, San Martino in Pensilis e Ururi. È, pertanto, possibile valutare la condizione di stabilità demografica considerando congiuntamente gli andamenti degli indicatori come il tasso di crescita totale, il tasso di crescita naturale ed il tasso di crescita migratorio, come indicato nella Figura n. 2

Figura n. 2 – Tassi di crescita della popolazione nell’area LEADER “Molise Frentano” (Elab. Innova Plus su dati ISTAT)) 4 3 2 1 0 Tasso di crescita naturale -1 2012 2013 2014 2015 Tasso migratorio totale -2 Tasso di crescita totale -3 -4 -5 -6

Nell’area il tasso di crescita totale della popolazione nel 2015 è stato del – 1,9 ‰ con una perdita netta di - 275 residenti sul totale della popolazione 2014.

Dal punto di vista della distribuzione per età, il gruppo sociale nell’area presenta tutti i caratteri di una popolazione “matura” con una presenza consistente di anziani (over 65) e con un aumento delle classi di età media, superiore alla media nazionale e anche del Sud Italia.

Tuttavia, rispetto al dato regionale, la popolazione dell’area è più giovane, infatti l’incidenza degli over 65 (Istat 2016) sulla popolazione del GAL è pari al 21,9%, contro il 26,30% della regione; parimenti l’incidenza dei giovani sotto i 14 anni nell’area GAL è del 12,62% contro l’11,70% della regione.

Figura n. 3 – Incidenza degli over 65 sulla popolazione 2016 nell’area LEADER “Molise Frentano” (Elab. Innova Plus su dati ISTAT)

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24,0 23,0 22,0 21,0 20,0 over 65/pop. Totale % 19,0 18,0

Gli indici di struttura ci confermano la caratteristica di una popolazione matura, infatti l’indice di vecchiaia (IV) ovvero il rapporto tra la popolazione con più di 65 anni e la popolazione di età inferiore a 14 anni è pari a IV(2016) = 174 %, valore comunque di molto inferiore all’equivalente indice della Regione Molise (IV(2016) = 202%) e superiore a quello nazionale (Italia IV=149). Bisogna inoltre considerare che nel corso degli ultimi cinque anni l’indice di vecchiaia è andato aumentando infatti è passato da 149% nel 2011 a 174% nel 2016, a testimonianza che il processo di invecchiamento della popolazione è in corso, anche se rallentato da alcune realtà dell’area interessate dall’immigrazione.

Di rilevanza economica e sociale sul grado di invecchiamento della popolazione dell’area è l’indice di dipendenza (ID) che mette a confronto la popolazione inattiva dal punto di vista lavorativo con quella attiva. In proposito è stato rilevato un indice di dipendenza per l’area, ID(2016) = 53%. Tale valore indica il carico sociale che grava sulla fetta di popolazione attiva che provvede al sostentamento sia proprio che delle classi sociali non in età lavorativa, nel 2011 è stato pari a al 51%. Per questo indice si riscontra un allineamento con il dato nazionale e una situazione maggiormente vitale rispetto al dato regionale. Infatti nel periodo di riferimento (2016) il dato regionale è uguale al 55%, contro il 53% dell’area. Quindi si può dire che nell’area il contesto sociale presenta, in misura maggiore alla situazione regionale, generazioni in grado di produrre valore aggiunto.

La popolazione straniera residente nell’area LEADER “Molise Frentano” al 1 gennaio 2016 è di 3.948 unità, pari a circa il 48% degli stranieri residenti in provincia di Campobasso e al 33% degli stranieri presenti nella Regione Molise. Sul totale della popolazione residente nell’area LEADER gli stranieri rappresentano il 5%, tuttavia nei comuni di Campomarino (9,3%) e Portocannone (8,9%) la presenza è molto più marcata. Risulta evidente come la presenza degli stranieri nell’area è significativa, di molto superiore, come incidenza percentuale sulla popolazione totale, rispetto al dato regionale (5% area GAL contro 3,8% regione) e per alcuni comuni in linea con il dato nazionale. Tale aspetto ha portato all’attivazione nell’area di riferimento di diversi progetti finalizzati all’integrazione degli immigrati, con regia del Ministero competente e la partecipazione dei comuni. . 2.1.1.3. Il mercato del lavoro La forza lavoro che rappresenta la parte di popolazione che partecipa attivamente al mondo produttivo, secondo i dati dell’ultimo censimento ISTAT 2011, ammonta nell’area LEADER “Molise Frentano” a circa 32.417 unità di cui circa il 60% è costituita da uomini, e il restante 40% da donne. L’intero aggregato è costituito per l’85,4% da occupati (circa 27.690 unità), mentre il restante 14,58% è composto dalle persone in cerca di occupazione (circa 4727 unità). La partecipazione al mercato del lavoro espressa dal tasso di attività che misura l’offerta di lavoro nel breve periodo è data dal rapporto tra la popolazione attiva (forza lavoro) sulla popolazione, nell’area è pari al 47,6%.

Tra gli occupati prevale, come per la forza lavoro, la percentuale di maschi rispetto alle femmine, il 62% di maschi contra il 38% delle donne, ad indicare che nell’area è ancora molto bassa la quota di impieghi per le donne, infatti il tasso di femminilizzazione nell’area (il rapporto tra occupate di sesso femminile sul totale degli occupati dei due sessi) è inferiore alla media nazionale che è di circa il 42%.

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Nell’area il tasso di disoccupazione è pari al 14,6% a fronte del tasso di disoccupazione nazionale che è dell’11,4%. Elevato è anche il tasso di disoccupazione giovanile che nell’area è stato del 42,2%, rispetto a circa il 40% regionale e al 34,7% italiano. In sintesi il mercato del lavoro fa registrare andamenti negativi, legati sia alla struttura produttiva locale e regionale, che alla situazione congiunturale nazionale.

Nella regione Molise, nel 2013, il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 15,7% interessando soprattutto la componente maschile e giovanile col 41,8% della popolazione tra i 15-24 anni (valore molto distante da quello registrato nei territori rurali nazionale – 32,7% - e europei – 22,1%). E’ evidente quindi che il problema della disoccupazione, e in particolare della disoccupazione giovanile rappresenta per l’area una priorità da affrontare. Secondo i dati ISTAT del 2011 gli addetti occupati dell’area del “Molise Frentano” nei diversi settori economici rappresentavano il 35% degli occupati in tutta la Provincia di Campobasso. La maggior parte di essi è impiegata nel campo dei servizi, infatti in termini percentuali gli occupati si dividono rispettivamente per un 10,32% nel settore agricolo, un 29,38% nell’industria e il restante 60,30% nel settore dei servizi che comprende tra l’altro il commercio, i trasporti, la pubblica amministrazione e l’istruzione.

La distribuzione degli addetti per settori produttivi dell’area è diversa rispetto a quella della Provincia di Campobasso in quanto si riscontra in termini percentuali un maggiore numero di occupati nel settore agricolo (il 10,32% dell’area target contra il 9,18% della Provincia) ed un consistente numero di occupati nell’industria 29,38% % dell’area target contra il 25,92% della Provincia.

Relativamente al numero di addetti nel settore terziario c’è da sottolineare al contrario della Provincia che nell’area LEADER si verifica una differenza non trascurabile, con il numero di occupati che diminuisce di circa 4,6 punti percentuali rispetto al dato provinciale (60,30% dell’area LEADER contra il 64,90% della Provincia), elemento statistico che denota una minore incidenza del fenomeno della terziarizzazione dei settori primario e secondario. Nella Figura n. 4 è riportato il confronto tra l’area LEADER+ e la Provincia di Campobasso rispetto agli occupati nei diversi settori produttivi. Figura n. 4 – Occupati settori produttivi – Confronto area Leader/Provincia CB”” (Elab. Innova Plus su dati ISTAT)

70,00 60,00 50,00 40,00 area GAL % 30,00 Provincia Campobasso % 20,00 10,00 0,00 agricoltura industria servizi

I processi di terziarizzazione dell’economia sono tuttavia in atto anche nell’area target, anche se con modalità lenta per la maggior parte dei comuni, il fenomeno è messo in evidenza dal fatto che si riscontra una prevalenza dell’occupazione femminile proprio nel settore terziario (80,44% occupazione femminile contra 47,95% occupazione maschile). In genere il fenomeno di terziarizzazione è fortemente correlato alla dinamiche occupazionali di genere femminile come avviene in tutti i paesi occidentali: nella Figura n. 5 è indicata la composizione degli occupati divisi per genere nell’area LEADER, il numero di donne occupate è nettamente più elevato nel terziario. Tale circostanza induce a ritenere che anche in ambito locale

23 esistano ostacoli per le donne nel trovare lavoro soprattutto nel settore secondario, in cui persistono viscosità strutturali legate sia ai cicli produttivi ed ai tempi di lavoro, oltre che una minore adattabilità ad accettare forme di contrattazione flessibili. L’elevata percentuale di impieghi femminili riscontrati nel settore agricolo (9,96% occupazione femminile contra 10,55% occupazione maschile) inoltre è indice anche di un certo ricambio generazionale avvenuto soprattutto a seguito delle pregresse politiche incentivanti di nuovo insediamento in agricoltura e dello sviluppo di una certa multifunzionalità nelle aziende agricole, che comunque si attesta ancora su livelli inferiori a quelli nazionali. Figura n. 5 – Occupati settori produttivi distinti per genere– (Elab. Innova Plus su dati ISTAT)

100% 90% 80% 70% 60% femmine 50% maschi 40% 30% 20% 10% 0% agricoltura industria servizi

Relativamente al livello di istruzione della popolazione, facendo riferimento ai dati ISTAT 2011, l’area fa registrare risultati positivi, infatti per i titoli di studio quali licenza elementare e licenza media i dati sono superiori a quelli provinciale e regionale, seppur inferiori ai dati nazionali, mentre per i titoli di studio universitari il dato (11,28%) è in linea con la situazione regionale e superiore al dato nazionale, a dimostrazione del fatto che i giovani dell’area hanno un elevato grado di istruzione. Pertanto, se il lavoro è tanto più qualificato e remunerato quanto più elevato è il livello di competenze professionali e il grado formativo del lavoratore, di rilievo è stata l’attività formativa svolta nell’area del GAL proprio nei settori della ricettività turistica e del comparto agro-alimentare, oltre che le misure attivate a valere sul Fondo Sociale Europeo 2000-2006 e 2007-2013.

Interessante, ai fini della pianificazione di azioni di sviluppo, è anche l’analisi delle “forze non di lavoro”, che in base ai dati del Censimento 2011, relativamente ai soggetti con età maggiore ai 14 anni, ammontano a 35.635 unità (52,36% della popolazione dell’area sotto i quattordici anni), di cui il 46,97% sono pensionati, poco più del 17% sono studenti, il 23,86% sono casalinghe e circa il 12% rientrano nella categoria “altre condizioni”. Rispetto agli analoghi dati provinciali si registra per l’area un maggior numero di studenti e un minor numero di pensionati, confermando la caratteristica di un’area più giovane e quindi maggiormente orientabile ad uno sviluppo basato sull’innovazione e l’integrazione.

Con riferimento alle unità locali attive per macrosettore di attività è interessante notare come per i macrosettori “agricoltura e manifatturiero” e “alberghi e ristorazioni” l’area GAL faccia registrare dati più elevati di quelli provinciali, rispettivamente di 1,83% contra 1,26% e 8,93% contra 7,93%.

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Figura n. 6 – Unità locali attive per macrosettore confronto area GAL/Provincia CB– (Elab. Innova Plus su dati ISTAT – Censimento 2011)

altri servizi % trasporti % attività artistiche, sportive % alberghi e ristorazione % Provincia di Campobasso commercio % Area GAL Innova Plus costruzioni % manifatturiero % attività agricole e man. %

0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00

La variazione in termini di unità attive locali per macrosettore di attività, nel periodo intercensuario 2001- 2011, fa registrare un andamento critico dei settori “Commercio” (-6,93%) e “Trasporti” (-11,73%) e di contro un andamento fortemente positivo, superiore ai dati provinciali e regionali, del macrosettore “Alberghi e ristoranti” (+44,16%). Anche il macrosettore “Agricoltura e manufatturiero” presenta un aumento del 18,60% delle unità attive locali. “Alberghi e ristoranti” presenta un andamento positivo in tutto l’area, con la sola eccezione dei comuni di Casacalenda e Montorio nei Frentani. “Agricoltura e manifatturiero” presenta aumenti delle unità locali attive in tutti i comuni dell’area con l’eccezione di Campomarino, San Giacomo degli Schiavoni, Colletorto, e Ururi.

Interessante è anche l’analisi della variazione del numero di addetti per macrosettori nel periodo intercensuario 2001-2011, che ci restituisce una situazione di crisi nei settori “Manifatturiero (-28,75% dell’area contra il -25,54% della provincia), “Costruzioni” (-22,94% dell’area in linea con il -22,55% della provincia), “Commercio” (-4,65% dell’area contra -0,09% della provincia) e “Trasporti (-5% dell’are in controtendenza col +17% della provincia). Viceversa nei settori “Agricoltura e manifatturiero” e “Ristoranti e alberghi” si conferma l’andamento positivo dell’area, con +1,44% di addetti nel primo macrosettore (valore provinciale -3,76%) e +53,67% di addetti nel secondo macrosettore (valore provinciale +38,89%); ciò a dimostrazione che l’agricoltura e l’ospitalità rappresentano elementi strategici per lo sviluppo del territorio Leader. Aspetto questo confermato da più recenti dati della CCIAA del Molise, non totalmente confrontabili con quelli dei Censimenti ma comunque indicativi, secondo i quali oltre il 39% delle imprese del settore “Agricoltura, silvicoltura e pesca” e oltre il 37% delle imprese del settore “Turismo” della provincia di Campobasso sono concentrate nell’area “Molise Frentano”.

2.1.1.4. Economia dell’area La situazione economica regionale (PSR – Regione Molise 2014-2020) è caratterizzata da un PIL pro- capite pari a € 20.300,00, inferiore al PIL pro-capite nazionale che ammonta a € 25.700,00. Nel periodo 2010-2012 l’andamento del PIL regionale è stato negativo (-6%): il peggiore di tutte le regioni italiane. Il contributo dei settori al Valore Aggiunto mostra un maggior peso dell’agricoltura rispetto al resto d’Italia (3,8% contro il 2%) e un minor peso dei servizi, che comunque resta il settore principale con circa il 71% contro il 73,3%. Il Valore Aggiunto pro-capite che fa registrare la regione Molise resta al di sotto della media nazionale, così come la produttività del lavoro, fortemente ridotta nel periodo 2010-2012, che colloca la regione Molise in coda a tutte le altre regioni italiane. La distribuzione settoriale del PIL riflette la composizione dell’occupazione, pertanto si registra una incidenza del 9,2% nel settore primario (contro il 3,8% nazionale e il 5,2% europeo), il 28,8% nel settore secondario, superiore alla media nazionale ed europea . Il Valore Aggiunto per occupato dell’industria risultainferiore di quasi 10.000 euro alla media nazionale e 14.000 € rispetto a quella europea. La produttività del settore agricolo (20.287 € per occupato) riesce a superare la media europea di quasi 3000 €, pur rimanendo molto distante (10.000 €) della media nazionale. L’andamento della situazione economica regionale è sicuramente trasferibile anche all’area Leader.

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Da una analisi approfondita dei redditi dichiarati nel 2014 (Dati Ministero Economia e Finanze) da coloro che operano nell’area Leader e nel territorio regionale risulta che per i redditi più bassi (fino a 10.000 e da 10.001-15.000) l’area Leader, come evidenziato nella figura n. 7, è in linea con l’andamento regionale e presenta valori superiori a quelli nazionali; per i redditi che vanno da 15.001-26.000 € la percentuale dell’area (26,8%) è di poco superiore al valore regionale (24,9%) e inferiore di 4 punti percentuali al valore nazionale (30,8%); per la fascia di reddito medio-alto (26.001-55.000) l’area è allineata con il valore regionale (14,4%) e inferiore di ben 6 punti percentuali al dato nazionale(20%), analogo è l’andamento per i redditi più elevati. Ci troviamo quindi di fronte ad un territorio che dal punto di vista economico non si discosta dagli indicatori regionali, che risultano peggiori rispetto alla situazione italiana, anche se in diversi casi sono migliori degli indicatori del Sud.

Figura n. 7 – Reddito medio e pro-capite– (Elab. Innova Plus su dati Ministero Economia e finanze 2014)

oltre 120.001

75.001-120.000

55.001-75.000 ITALIA 26.001-55.000 MOLISE 15.001-26.000 AREA GAL INNOVA PLUS

10.001-15.000

fino a 10.000

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0

2.1.2.2. Il settore agricolo, pastorale e forestale Per l’economia dell’area, come si evince anche dall’analisi condotta nei precedenti paragrafi, il settore agricolo riveste un ruolo strategico. Aziende agricole: consistenza e dinamiche Le aziende agricole presenti sul territorio di riferimento del GAL, secondo i dati dell’ultimo censimento ISTAT (2010), sono 6.747 corrispondenti al 32,43% del numero di aziende agricole dell’intera Provincia di Campobasso. Dal confronto con i dati del censimento precedente (2000) il settore agricolo ha fatto registrare una consistente riduzione del numero di aziende, pari ad una contrazione di 1121 unità (Tab. 25b) per tutta l’area, corrispondente a -16%. Nello stesso periodo la riduzione percentuale delle aziende a livello provinciale è stato del -23% e a livello regionale del -29%. Ciò a testimonianza che l’agricoltura dell’area è relativamente la più vitale della regione anche se presenta elementi di sofferenza (piccole dimensione aziende, scarso orientamento al mercato, multifunzionalità scarsamente sviluppata,…). La riduzione delle aziende si è tradotta in aumento delle dimensioni aziendali, seppure nella misura che non ci consente di supere le problematiche legate alla dimensione ridotta delle stesse. Informazioni aggiuntive e molto più recenti circa la grandezza del settore agricolo nell’area di competenza del GAL provengono dalla consultazione dei dati forniti dalla CCIAA del Molise aggiornati al 31 /12/2015. Si tratta di informazioni chiaramente non totalmente confrontabili con i dati ISTAT 2010, ma comunque utili ad una analisi approfondita del contesto. Secondo i dati della Camera di Commercio le imprese attive nel settore agricolo e nella pesca sono 3353 e rappresentano il 36% delle circa 9266 imprese attive sul territorio LEADER, con un peso relativo più marcato rispetto ad dato medio provinciale che è del 32,8%. In percentuale rappresentano circa il 13% delle aziende agricole della Provincia di Campobasso. Si evidenzia che nel 70% dei Comuni dell’area tale percentuale supera il 50%, con punte del 70% (Montorio nei Frentani) e con un valore minimo del 13% che caratterizza il comune di Termoli.

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Figura n. 8 – Imprese attive nel settore agricolo e della pesca– (Elab. Innova Plus su dati CCIAA al 31/12/2015) imprese agricole %

38,00

36,00 imprese agricole % 34,00

32,00

30,00 area GAL provincia CB

Uso agricolo del suolo: composizione e dinamiche La Superficie Agricola Totale (SAT) di cui dispongono le aziende è di 70.469,43 ha di cui 64.225,13 ha di Superficie Agricola Utilizzata (SAU) pari al 91%. Rispetto al periodo precedente (2000 – Tab. 20b) si è registrato una riduzione della SAU del 2,23% (1436,86 ettari) e un calo del numero di aziende agricole operanti (-16%). Dalla Figura n. 8 si evince che la superficie agricola dedicata ai seminativi incide per oltre l’83% sulla SAU, mentre le coltivazioni legnose agrarie incidono per il 15,4% (a fronte di una media regionale del 10,9%). Per le coltivazioni arboree e legnose nell’area sono prevalenti la coltivazione dell’olivo che rappresenta il 58% della SAU destinata a coltivazioni legnose agrarie e della vite che invece incide sulla stessa SAU per il 34%. I comuni a maggiore vocazione olivicola sono Larino, San Martino in Pensilis, Guglionesi, Colletorto, Rotello. Mentre i comuni a maggiore vocazione viticola sono Campomarino, San Martino in Pensilis, Guglionesi e Larino.

Figura n. 8 – Uso agricolo del suolo: ripartizione SAU– (Elab. Innova Plus su dati i ISTAT Censimento Agricoltura 2010) 100,0 80,0 60,0 40,0 area gal 20,0 regione 0,0 seminativi vite olivo fruttiferi altre colt. orti familiari prati legnose permanenti

Nel periodo intercorso tra le due ultime rilevazioni statistiche (2000-2010) si è registrata un aumento, seppur lieve, delle superfici dedicate alla vite (+5,6%) a fronte della riduzione consistente a livello provinciale e regionale (politiche espianti), dimostrando una maggiore vitalità e orientamento al mercato delle imprese viti- vinicole dell’area, la cui dimensione media è aumentata a fronte di una riduzione del 33% delle aziende.(Tab. n. 23). Analoga andamento fa registrare il settore olivicolo, presentando nel periodo intercensuario 2000-2010 un aumento delle superfici del 4,5% e una riduzione delle imprese del 12%. (tab. n. 22) Importante è anche la presenza di produzioni biologiche che hanno avuto sviluppi altalenanti negli ultimi anni. Attraverso i dati forniti dal SINAB (Sistema d’informazione nazionale dell’agricoltura biologica) si osserva che la crescita degli ettari complessivi a biologico nella regione Molise è stata superiore alla media della nazione e delle regioni del Sud Italia, anche se si nota una flessione tra il 2011 e il 2012. I dati comprendono anche le superfici in conversione.

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Dall’analisi del trend degli ettari a biologico dal 2010 al 2013 si evince che in Molise l’aumento è imputabile alle categorie “prati permanenti e foraggere avvicendate” e “cereali”; gli ettari a biologico di olivo e delle colture ortive sono stabili, l’uva da vino è in lieve calo, mentre la categoria “fruttiferi”, dopo una forte crescita nel 2011 che l’ha portata a raddoppiare i suoi ettari, ha subito un calo rilevante. Come si può evincere dalla Figura 9 l’incidenza percentuale degli ettari a biologico sul totale degli ettari in Molise, è complessivamente molto più bassa rispetto al dato italiano e del Sud, anche se in costante aumento (periodo 2010-2013). Per l’uva da vino e i fruttiferi si rileva un calo progressivo, mentre per gli altri gruppi di colture l’incidenza percentuale è stabile o in lieve aumento.

Figura n. 9 – Incidenza degli ettari a biologico sul totale degli ettari anno 2013(– (Elab. Innova Plus su dati SINAB) ettari biologico (%)

15

10 ettari biologico (%) 5

0 Molise Italia Sud e isole

I dati del Censimento Agricoltura 2010 sul biologico delle colture legnose nell’area ci mostrano come l’agricoltura dell’area è maggiormente orientata al biologico rispetto alla tendenza provinciale e regionale, infatti l’incidenza della SAU biologica per la vite nell’area è pari a 7,4% a fronte del 7% e del 6,4% rispettivamente della provincia di Campobasso e della regione. L’olivicoltura biologica dell’area in termini di incidenza sulla SAU olivicola è pari al 5.6% a fronte del 3,8% e del 3.2% rispettivamente della provincia di Campobasso e della regione.

Le superfici biologiche per il comparto viticolo ammontano a poco più di 250 ha con Campomarino che risulta il comune maggiormente specializzato (163 ha), mentre per il comparto olivicolo la superficie biologica complessiva è di 323 ha con Colletorto che risulta il comune maggiormente specializzato (circa 21 ha).

Si tratta tuttavia di pratiche che godono ancora di particolari regimi di aiuto e che stentano a decollare in modo massivo sul totale delle coltivazioni, per questo si teme che, se non supportate da benefici di mercato diretti, possano subire un tracollo non appena venissero a mancare i regimi di aiuto. Tale tracollo potrebbe essere scongiurato favorendo l’acquisizione da parte degli imprenditori agricoli di competenze tecnico-agronomiche e di marketing che garantirebbero la vitalità delle imprese anche in assenza di aiuti. Una conferma per l’interesse verso il biologico si può avere anche dall’analisi dei dati relativi all’adesione al recente bando regionale per l’assegnazione degli aiuti alle imprese che intendono convertirsi a tale pratica, che ha fatto registrare circa 350 nuove notifiche sull’intero territorio regionale, con una concentrazione importanti in alcuni comuni dell’area Leader (San Martino in Pensilis, Ururi, Larino). I dati della tabella n.6 che segue ci mostrano come l’incidenza percentuale della superficie destinata a biologico, compresa la superficie in conversione, nell’area GAL rispetto alla situazione regionale supera il 40% (2016) e l’incidenza della superficie in conversione supera il 45%. Ciò a conferma che il territorio è orientato ad investire verso pratiche sostenibile, ma che affinché tale modello di sviluppo diventi strutturale e non congiunturale è necessario investire nella formazione e nell’assistenza tecnica agli operatori, sia per gli aspetti tecnico-agronomici, che per gli aspetti inerenti la collocazione del prodotto sul mercato. Tabella n. 6 – “Ettari a biologico e in conversione dell’area e della Regione 2015-2016(– (Elab. Innova Plus su dati Regione Molise)”

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var. sat tot. var. sat conv. SAT TOT. SAT BIO SAT CONV. SAT TOT. SAT BIO SAT CONV. var. sat bio. Comuni 2015- 2015-2016 2015 2015 2015 2016 2016 2016 2015-2016 (%) 2016 (%) (%)

BONEFRO 521,33 327,48 193,85 713 399,75 313,25 36,77 22,07 61,59 CAMPOMARINO 147,98 105,71 42,27 158,86 129,47 29,39 7,35 22,48 -30,47 CASACALENDA 164,2 163,70 0,5 385,33 135,79 249,54 134,67 -17,05 49808,00 COLLETORTO 82,68 71,77 10,91 306,43 75,26 231,17 270,62 4,86 2018,88 GUGLIONESI 290,54 222,47 68,07 537,47 225,1 312,37 84,99 1,18 358,90 LARINO 150,27 131,59 18,68 639,2 58,24 580,96 325,37 -55,74 3010,06 LUPARA 17,92 16,33 1,59 50,77 16,33 34,44 183,31 0,00 2066,04 MONTELONGO 0 0 0 51,09 2,81 53,9 MONTORIO NEI FRENTANI 172,72 172,21 0,51 211,87 84,5 127,37 22,67 -50,93 24874,51 PORTOCANNONE 41,27 39,57 1,7 64,55 39,57 24,98 56,41 0,00 1369,41 RIPABOTTONI 32,66 0 32,66 95,34 0 95,34 191,92 191,92 ROTELLO 0 0 0 176,64 0 176,64 SAN GIACOMO DEGLI S. 29,01 8,47 20,54 114,33 26,47 87,86 294,11 212,51 327,75 SAN GIULIANO DI PUGLIA 49,9 49,59 0,31 117,56 47,3 70,26 135,59 -4,62 22564,52 SAN MARTINO IN PENSILIS 157,45 71,72 85,73 378,82 71,72 307,1 140,60 0,00 258,22 SANTA CROCE DI MAGLIANO 78,62 77,58 1,04 209,9 26,7 183,2 166,98 -65,58 17515,38 TERMOLI 249,5 230,51 18,99 256,84 181,54 75,3 2,94 -21,24 296,52 URURI 40,02 31,87 8,15 392,54 31,87 360,67 880,86 0,00 4325,40 AREA GAL INNOVA PLUS 2.226,07 1720,57 505,5 4860,54 1552,42 3313,74 118,35 -9,77 555,54 TOTALI REGIONE MOLISE 6.474,33 4890,27 1584,06 12072,84 4784,08 7288,76 86,47 -2,17 360,13 area leader/regione % 34,38 35,18 31,91 40,26 32,45 45,46 Nella Tabella n. 7 sono indicate le coltivazioni arboree praticate nei comuni dell’area LEADER in base alle superfici utilizzate e alle pratiche di conduzione (tradizionali o biologiche) applicate. Nella Tabella n. 8 è invece riportato il patrimonio zootecnico dell’area con indicazione sul numero di aziende che praticano l’allevamento e il numero di capi allevati.

Zootecnica: consistenza e dinamiche

Per quanto riguarda l’allevamento solo l’11% delle aziende zootecniche della Provincia di Campobasso ricadono nel territorio LEADER, di queste il 32% riguardano l’allevamento bovino, il 19,4% l’allevamento ovino, il 17,3% l’allevamento equino, il 10,2% l’allevamento caprino, il 9,1% l’allevamento degli avicoli e l’8,6% l’allevamento suino. Da sottolineare l’alta percentuale delle aziende che allevano equini, rispetto al dato provinciale e regionale, dovuta sia alla tradizione delle carresi ed altre feste religiose che prevedono l’impiego dei cavalli, sia alla presenza di diverse associazioni equestri che organizzano eventi sportivi e ricreativi, nonché la presenza di iniziative imprenditoriali (equiturismo) che offrono servizi turistici legati a tale animale. Un patrimonio materiale (circa il 24% del patrimonio equino della provincia di Campobasso) e di conoscenze/competenze che potrebbe essere utilmente impiegato per potenziare l’offerta turistica del territorio in chiave esperenziale/escursionistica.

Nell’area sono presenti pochi allevamenti intensivi, comunque di notevole interesse economico, che riguardano le produzioni avicole (Larino) e cunicole (Colletorto). Molto al di sotto della media provinciale in termini di numero di aziende sul totale sono gli allevamenti bovini, anche se il numero medio di capi per azienda è leggermente superiore al dato regionale (22 capi/azienda nell’area Leader a fronte dei 19 capi/azienda nella regione). Per gli altri tipi di allevamento l’incidenza delle aziende sul totale dell’area è in linea con i dati provinciali e regionali.

Resta il basso peso del comparto zootecnico sull’agricoltura dell’area, ma non si può negare l’importanza dello stesso per le filiere locali dell’agro-alimentare: produzione di formaggi, salumi,

29 ricette tipiche. Del resto la limitata presenza di coltivazioni foraggiere per l’allevamento e la preponderanza dei seminativi sul totale SAU conferma quanto sin qui descritto.

Pertanto, gli allevamenti bovini, suini e ovini sono in grado di soddisfare l’approvvigionamento di materia prima per le trasformazioni di qualità e la produzione di prodotti tipici (Treccia di Santa Croce di Magliano, fiordilatte e “cacio in asse”, salumi, pampanella). Questo dato trova conferma nella circostanza che diversi prodotti lattiero-caseari e della filiera della carne locali possono rientrare nelle certificazioni volontarie di qualità (Caciocavallo Silano DOP Reg. 1263/1993/CE – IGP Vitellone bianco dell’Appennino Centrale Reg. n. 134/1998/CE) o sono inserite nell’elenco dei prodotti tradizionali.

Dimensione delle aziende e forme di conduzione Dal punto di vista della dimensione delle aziende va specificato che i dati del Censimento 2010 evidenziano che il settore agricolo è costituito principalmente da aziende di piccole dimensioni di tipo familiare, anche se la dimensione media delle stesse è leggermente superiore alle medie provinciali e regionali. In particolare oltre il 55% delle aziende (circa 3753 aziende) ha una superficie totale non superiore ai 5 ettari (dato che diventa 61% per la provincia e 64% per la regione); il 31% delle aziende ha una dimensione compresa tra i 5 e i 20 ettari (dato che diventa 30% per la provincia e 37% per la regione); l’11% delle aziende ha una dimensione compresa tra i 20 e i 50 ha (dato che diventa 7% sia a livello provinciale che regionale). Nella classe inferiore ai 5 ha i comuni di Colletorto e San Giacomo degli Schiavoni toccano punte del 73%, mentre il comune di Ripabottoni si attesta sul valore minimo del 23%, dato che se incrociato con la percentuale delle aziende comprese tra 20 e 50 ettari (28%) ci consente di dire che in tale comune non c’è stata una eccessiva polverizzazione della proprietà fondiaria. Nella classe compresa tra i 20 e 50 ha il valore più alto (40%) lo fa registrare il comune di Campomarino, mentre quello più basso il comune di San Giuliano di Puglia. Infine il valore assoluto delle aziende con superficie totale superiore ai 100 ettari è di 27 unità, di cui ben 7 sono localizzate nel comune di San Martino in Pensilis.

Figura n. 10– Aziende per classi di superficie in area Leader, Regione e Italia (Elab. Innova Plus su dati ISTAT Cens. Agricoltura 2010)

35,00 30,00 25,00 20,00 area Gal 15,00 regione 10,00 Italia 5,00 0,00 < 1ha 1-2 ha 2-3 ha 3-5 ha 5-10 ha 10-20 20-30 30-50 50-100 >100 ha ha ha ha ha

Oltre il 71% delle aziende è di “solo proprietà” mentre, la quota di aziende condotte in affitto (“solo affitto”) è del 4,8% sul totale e la quota di quelle condotte a titolo di uso gratuito è del 4,97%. Le conduzioni ibride (proprietà e affitto, proprietà e uso gratuito….) ammontano a poco più del 19%, con la prevalenza della forma “proprietà e affitto”. Da segnalare il comune di Ripabottoni i cui valori sul possesso si discostano dalla media dell’area e della provincia, infatti la conduzione in proprietà riguarda solo il 46% delle aziende, mentre la forma “proprietà e affitto”, pari al 41%, è significativamente più elevata della media.

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Le dimensioni medio-piccole delle aziende determinano anche le modalità gestionali e di conduzione dei fondi agricoli. La forma di conduzione prevalente nell’area è quella diretta, che caratterizza infatti quasi il 96% delle aziende. Trattandosi di aziende a prevalente conduzione diretta, il conduttore ed i suoi familiari rappresentano la maggior parte della manodopera in uso. Le aziende agricole che si avvalgono di manodopera salariata rappresentano solo il 3,7% del totale, anche se in termini di superficie utilizzata il rapporto delle aziende con salariati aumenta fino al 7,64%, segno questo che gli impieghi salariati sono ricorrenti soprattutto nella aziende di dimensioni maggiori per superficie utilizzata. Infatti la dimensione media delle aziende a conduzione diretta è pari a poco meno di 10 ettari, mentre la dimensione media di quelle condotte in affitto è di circa 21 ettari. La dimensione economica delle aziende dell’area Leader, espressa in termini di Produzione Standard (PS), secondo i dati del Censimento Agricoltura 2010, è superiore per le classi più alte alle media provinciale e regionale. Infatti come si può evincere dalla tabella n. 7 per le classi superiori agli 8.000,00 euro di PS il dato dell’area è sempre superiore al dato regionale e provinciale, viceversa per la classi inferiori agli 8.000,00 euro si verifica il contrario. Tabella n. 7 – “Incidenza percentuale delle aziende agricole in base alla dimensione economica espressa in termini di Produzione Standard – 2010 (Elab. Innova Plus su dati ISTAT Censimento Agricoltura 2010))”

fino a 2.000 – 4.000- 8.000- 15.000- 25.000- 50.000 - 100.000- 250.000- 500.000 2000 € 4.000€ 8.000 € 15.000 € 25.000 € 50.000 € 100.000 250.000 500.000 € e oltre € € €

Area 39,3 13,9 13,6 10,3 7,5 7,8 4,6 2,2 0,6 0,2 GAL

Prov. 41,4 17,4 14,8 9,7 6,2 5,5 2,7 1,2 0,5 0,5 CB

Molise 43,7 17,4 14,0 9,0 5,8 5,3 2,6 1,1 0,5 0,5

Italia 32,0 16,3 14,6 10,9 7,4 7,9 5,5 3,7 1,1 0,7

Carattere socio-economico dell’agricoltura

L’analisi socio-economica del settore agricolo conferma l’importanza di questo settore per l’economia e l’occupazione nell’area Leader “Molise Frentano”. Nel 2011 il 10,32% (ISTAT: Censimento popolazione 2011) degli occupati lavorava nel comparto “agricoltura, silvicoltura e pesca), contro il 5,5% della media nazionale e l’8,14% della media regionale. Il valore maggiore è raggiunto dal comune di Ripabottoni (29,63%) e quelli minori da Termoli (4,98%) e San Giacomo degli Schiavoni (6,8%). (Rif. Tab. n. 12)

Nell’area Leader, secondo il Censimento Agricoltura 2010, il numero di lavoratori nel settore agricolo compresi i conduttori dell’azienda, è di 20.393 unità. La maggioranza dei lavoratori oltre al conduttore è costituita dai familiari dello stesso, caratteristica peculiare delle aziende agricole a conduzione diretta che, come visto, rappresentano il 96% del totale nell’area considerata. (Rif. Tab. n. 20a-20b conduttori-lavoratori)

Per quanto riguarda l’età degli imprenditori agricoli, nell’area del GAL la classe più consistente è quella 50-64, con un valore del 37%, da sottolineare comunque che la classe 35-49 dell’area, rispetto all’Italia, è leggermente più consistente (25,66% contro 22,52%), fenomeno che indica un passaggio generazionale avvenuto nei decenni precedenti e che è stato nuovamente avviato, grazie all’attuale programma di Sviluppo Rurale, per evitare l’invecchiamento del settore.

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Per quanto riguarda la multifunzionalità dell’agricoltura, nell’area del GAL risulta complessivamente meno sviluppata rispetto alla situazione nazionale: solo il 3,57% possiede un’attività connessa all’azienda agricola, a fronte del 4,7% a livello nazionale. Approfondendo l’analisi, la multifunzionalità di tipo deepening (attività integrate a monte e a valle dell’agricoltura) risulta diffusa per l’elevata percentuale delle aziende agricole che svolgono conto-terzismo, che è del 2,5% rispetto all’1,2% nazionale. Tale caratteristica è dovuta all’elevata diffusione delle colture seminative che, essendo estensive, spesso richiedono l’aiuto dei contoterzisti.

Delle attività connesse l’agriturismo è meno diffuso rispetto al dato nazionale, anche se gli agriturismi dell’area rappresentano circa il 35% del totale agriturismi della provincia di Campobasso. Un dato che consente di lavorare sul miglioramento della qualità nell’attività di ospitalità e ricezione. I comuni con maggior numero di agriturismo sono Larino (9), Guglionesi (5) e Campomarino (4).

Discreta è la diffusione delle attività di trasformazione di prodotti vegetali e la trasformazione dei prodotti animali (n. 50 imprese), grazie alla tradizione locale dei formaggi e degli insaccati. Sono presenti anche imprese che producono sott’olii, sott’aceti, passate, marmellate e confetture.

Infine si rileva una scarsa diffusione dell’attività di produzioni di energia rinnovabile. Il livello di informatizzazione delle imprese agricole è molto basso anche se lievemente superiore al dato provinciale e regionale. In base ai dati del Censimento Agricoltura 2010 le aziende che utilizzano per la gestione dei servizi amministrativi e/o di coltivazione e allevamento sistemi informatizzati rappresentano l’1,9% del totale dell’area (1,47% dato provinciale e regionale, 3,76% dato italiano). Solo lo 0,58% delle imprese utilizza la rete internet (0,47% dato provinciale, 0,64 dato regionale, 1,20% dato italiano) e solo lo 0,9% possiede un sito web (0,79% dato provinciale, 1% dato regionale, 1,79% dato italiano). Infine utilizzano il commercio elettronico per la vendita dei prodotti e dei servizi aziendali 18 aziende su un totale di 6.747.

Risulta evidente come il grado di informatizzazione delle imprese dell’area è assolutamente inadeguato rispetto ad una gestione innovativa e orientata al mercato delle stesse e che diventa strategico l’attivazione di iniziative che favoriscono l’introduzione diffusa delle TIC.

Le principali filiere agro-alimentari Complessivamente nell’intera area target le aziende agroalimentari sono 187 per 913 addetti, rispettivamente il 23% delle aziende e il 31% degli della addetti della provincia di Campobasso (Dati Camera Commercio del Molise – Luglio 2016). I numeri più alti li fa registrare la filiera “pasticceria, panetteria” con 65 aziende per 222 addetti, segue la filiera della “lavorazione e conservazione frutta e ortaggi” con 19 aziende e 230 addetti, per la gran parte relativi alla Fruttagel insediata nel comune di Larino. Le altre imprese del settore sono di piccole dimensione e producono prodotti biologici e/o della tradizione locale. Le altre filiere di importanza per il territorio, in ordine di numero di addetti e aziende sono: “produzione formaggi e lavorazione del latte” con 10 aziende e 164 addetti, di cui 145 relativi alle quattro imprese localizzate a Termoli; “produzione di olio” con 46 aziende, di cui 16 agricole e 30 artigianali e 89 addetti; “produzione di vino” con 9 aziende per 26 addetti e “lavorazione e conservazione carni” con 16 aziende e 41 addetti. Al netto dell’incidenza delle imprese agroalimentari di medie dimensioni presenti nei settori “lavorazione e conservazione frutta e ortaggi” e “produzione formaggi e lavorazione del latte” le filiere agro-alimentari più importanti dell’area sono quella olivicolo-oleicola, viti-vinicola e cerealicola. La filiera olivicolo-olearia

Come si può evincere dalla tabella n. 8 nel 2010 nell’area erano coltivati circa 5.800,00 ettari di olivo: il 38,55% sul totale della regione Molise. Si registra una diminuzione di circa l’11% delle aziende olivicole rispetto al 2000, ma nel contempo un aumento, sempre nel periodo 2000-2010, delle superfici del 4,5%, a testimonianza che la dimensione media delle aziende olivicole è in aumento, anche se per questo settore si deve purtroppo parlare di eccessiva polverizzazione, essendo la dimensione media aziendale pari a 1,11

32 ettari nel 2010 (nel 2000 la dimensione media era di 0,94 ettari). Condizione strutturale questa che caratterizza l’intera olivicoltura molisana. Ciò suggerisce l’assoluta necessità di aggregazione in questo settore, che in parte è avvenuto attraverso la nascita di cooperative già a partire dagli anni ’70 e più recentemente con le Organizzazioni di Produttori.

Tabella n. 8 – “Utilizzazione del terreno ad olivo e aziende olivicole” 2000– 2010” (Elab. Innova Plus su dati ISTAT Censimento Agricoltura 2000-2010) Incidenza % su N° di N° di ettari Ettari anno Ettari anno Var. % Var. % Territorio aziende aziende Regione 2010 2000 aziende ettari anno 2010 anno 2000 Molise anno 2010 BONEFRO 184 250 110,17 115,16 -26,4 -4,33 0,73 CAMPOMARINO 444 403 487,89 266,65 10,2 82,97 3,24 CASACALENDA 183 189 156,33 150,27 -3,2 4,03 1,04 COLLETORTO 377 758 527,20 657,32 -50,3 -19,80 3,50 GUGLIONESI 624 642 626,99 668,63 -2,8 -6,23 4,17 LARINO 673 711 996,90 1017,54 -5,3 -2,03 6,63 LUPARA 180 186 205,39 173,76 -3,2 18,20 1,37 MONTELONGO 107 123 90,77 104,09 -13,0 -12,80 0,60 MONTORIO NEI FRENTANI 88 111 98,27 112,47 -20,7 -12,63 0,65 PORTOCANNONE 148 162 181,23 138,21 -8,6 31,13 1,20 RIPABOTTONI 69 61 47,09 37,88 13,1 24,31 0,31 ROTELLO 313 362 390,34 473,69 -13,5 -17,60 2,59 SAN GIACOMO DEGLI S. 116 151 97,95 127,59 -23,2 -23,23 0,65 SAN GIULIANO DI PUGLIA 323 340 382,66 269,11 -5,0 42,19 2,54 SAN MARTINO IN PENSILIS 618 612 712,72 683,20 1,0 4,32 4,74 SANTA CROCE DI M. 332 386 229,48 231,70 -14,0 -0,96 1,53 TERMOLI 287 272 272,47 173,94 5,5 56,65 1,81

URURI 166 172 185,67 146,14 -3,5 27,05 1,23

Area GAL Innova Plus 5.232 5.891 5.799,52 5.547,35 -11,2 4,55 38,55

Provincia di Campobasso 15.128 15.552 12.075,56 10.856,68 -2,7 11,23 80,27

Molise 19.262 20.388 15.043,61 13.373,98 -5,5 12,48 100,00

Sud 533.889 596.899 717.851,79 655.304,64 -10,6 9,54

Italia 902.075 1.111.122 1.123.329,69 1.066.395,56 -18,8 5,34

La produzione regionale di olio di oliva pesa per poco più del 1% sul totale nazionale. Nel corso degli anni a partire dal 2001 tale produzione è rimasta sostanzialmente invariata con un numero di piante che nel Molise è di circa 1.800.000. L’area LEADER “Molise Frentano” contribuisce alla produzione di filiera regionale per circa il 50%, infatti in termini di piante in produzione l’area conta il 45% dell’intera Regione, in termini di olive prodotte più del 56% e in termini di olio prodotto quasi il 54% Il numero di piante messe a dimora ed in produzione è di 804.581 in tutta l’area con una produzione in olio che si aggira intorno a un valore medio di circa 2.400.000 Kg.

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Nella tabella n. 9 è riportato in termini relativi la diversa vocazione olivicola-olearia dei comuni dell’area. I comuni con maggiore specializzazione di filiera sono Colletorto, Larino, San Martino in Pensilis, Guglionesi e Rotello, sia per quantità prodotte che per la dotazione tecnica e organizzativa di trasformazione del prodotto.

Tabella n. 9 “Specializzazione di filiera olivicolo-olearia in area LEADER” (Fonte: Arsarp – Regione Molise)

produzione piante in produzione totale olive produzione totale COMUNI olive per rese in olio (%) produzione n. (Kg) olio (KG) pianta (Kg)

BONEFRO 18.049 11,00 198.539,00 18,28 36.293,00 CAMPOMARINO 37.239 26,99 1.005.081,00 15,49 155.687,00 CASACALENDA 14.545 10,00 145.450,00 15,32 22.283,00 COLLETORTO 101.777 29,38 2.990.208,00 16,07 480.526,00 GUGLIONESI 91.349 14,89 1.360.187,00 15,92 216.542,00 LARINO 115.938 21,43 2.484.551,00 15,86 394.050,00 LUPARA 35.033 20,00 700.660,00 17,18 124.577,00 MONTELONGO 15.167 MONTORIO NEI FRENTANI 20.916 20,73 433.589,00 17,80 77.179,00 PORTOCANNONE 22.272 26,09 581.076,00 14,53 84.430,00 RIPABOTTONI 3.625 12,00 43.500,00 14,00 6.090,00 ROTELLO 79.878 11,14 889.841,00 19,16 170.494,00 SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI 17.397 35,83 623.335,00 16,31 101.666,00 SAN GIULIANO DI PUGLIA 51.414 11,47 589.719,00 16,64 98.129,00 SAN MARTINO IN PENSILIS 90.540 17,50 1.592.599,00 15,16 241.438,00 SANTA CROCE DI MAGLIANO 38.908 8,74 340.056,00 17,94 61.006,00 TERMOLI 27.852 29,65 825.812,00 16,02 132.295,00 URURI 22.682 16,22 367.902,00 16,75 61.624,00 AREA GAL INNOVA PLUS 804.581 19,00 15.172.105,00 16,38 2.464.309,00 Provincia di Campobasso 1.733.988,00 13,56 26.727.162,00 13,76 4.507.517,00 Provincia di Isernia 29.850,00 10,50 308.300,00 18,45 57.029,00 Regione Molise 1.763.838,00 12,03 27.035.462,00 16,11 4.564.546,00 % area leader/provincia 46,40 56,77 54,67 % area leader/regione 45,62 56,12 53,99 La filiera è organizzata intorno al cospicuo numero di olivicoltori (circa 5000) ed un gruppo di circa 46 imprese di trasformazione e commercializzazione (frantoi e opifici oleari – dati camera commercio 2016) presenti nell’area con un elevato grado di specializzazione. Non si contano in area LEADER industrie olearie di grandi dimensioni. Il grado di elevata specializzazione di questa filiera è suffragato dal fatto che nel corso degli ultimi 15-20 anni sono state sviluppate una serie di azioni qualificanti in tal senso. Intanto si è proceduto a definire la tipizzazione del germoplasma di alcune cultivar autoctone: le cultivar autoctone maggiormente coltivate sono state così identificate nella Gentile di Larino, la Cellina e la Rosciola di Rotello, l’oliva nera di Colletorto. Sono state inoltre ammodernate le tecniche di conduzione degli oliveti con innovativi sistemi di potatura, le tecniche di raccolte delle olive con sistemi meccanici di abbacchiatura, i sistemi di estrazione dell’olio (la quasi totalità degli obsoleti frantoi tradizionali sono stati sostituiti da moderni impianti di estrazione con ciclo continuo). Infine è stata riconosciuta la DOP “Molise” che identifica la tipicità di prodotto per l’olio proveniente anche dal territorio LEADER e, su un altro piano, è stato notevolmente incrementato lo standard qualitativo di prodotto e di processo della trasformazione delle olive in olio, attraverso l’adesione al metodo di coltivazione biologico e alla produzione della DOP Moise. 34

Strategica è la produzione dell’olio DOP Molise, anche se i quantitativi prodotti sono ancora molto bassi rispetto ad altre realtà regionali italiane. I frantoi regionali che hanno aderito per l’anno 2015-2016 al sistema di controllo DOP sono 13, di cui 10, pari al 77%, localizzati nell’area LEADER “Molise Frentano”; parimenti degli 86 produttori aderenti ben 71 (82,5%) hanno la propria sede nell’area di riferimento (Dati Arsarp – Regione Molise). L’interesse verso il prodotto DOP “Molise” è ancora principalmente destinato ai soli consumatori e commercianti italiani, mentre all’estero “soffre” la competizione degli olii provenienti dalle più importanti regioni italiane a vocazione agroalimentare, come ad esempio la Toscana. Questo significa che una adeguata organizzazione e l’introduzione di modelli innovativi di vendita e promozione basati sulla rete, come per esempio la filiera corta, potrebbero favorire un maggior apprezzamento del prodotto DOP a livello di consumatori e visitatori/turisti. Quindi la filiera soffre dello stato di crisi che investe tutta l’olivicoltura nazionale e attualmente, pur avendo effettuato ingenti investimenti, non riesce ad elevare i margini di contribuzione soprattutto nella fase di vendita del prodotto al consumatore finale. Infatti a causa anche della mancanza di un politica di marketing unitaria soltanto una quota marginale della produzione di olio viene venduta direttamente al consumatore finale. Il valore aggiunto creato non remunera così i fattori produttivi primari (olivicoltori e primi trasformatori) alimentando prevalentemente le catene distributive (commercio all’ingrosso) che risiedono non certo nell’area target. Sarebbe per questo opportuno in questo caso specifico attivare politiche di “accorciamento” della filiera collegando il piccoli produttori di olio e le micro-imprese artigiane che operano nel confezionamento e commercializzazione direttamente con il consumatore finale. La filiera olearia è senza dubbio per ordine di grandezza, qualità e tradizione una delle più importante per l’area LEADER e e contribuisce in maniera rilevante alla filiera regionale..

La filiera vitivinicola La filiera vitivinicola molisana è concentrata in gran parte nei comuni dell’area Leader “Molise Frentano”, infatti, in base ai dati del Censimento Agricoltura 2010, dei circa 5000 ha di vigneti molisani più del 65% (circa 3.400 ha) sono localizzati nell’area di riferimento e in particolare nel comune di Campomarino, la cui superficie vitata incide per quasi il 38% sulla superficie vitata totale regionale. Diversa è l’incidenza delle aziende viticole dell’area su quelle regionali, infatti esse rappresentano solo il 14,4%, ciò a dimostrazione di una dimensione della superficie significativamente più elevata. Altri comuni interessati in maniera significativa dalla vitivinicoltura sono San Martino in Pensilis, Portocannone, Guglionesi, Larino e Termoli. Nel periodo intercensuario 2000-2010 gli ettari vitati nell’area hanno subito un aumento di oltre 5 punti percentuali, a frante di una drastica riduzione avutasi a livello provinciale e regionale, come si può evincere dalla Tabella n. 10. Nell’area, oltre alle produzioni di vino da tavola mercantili, si producono i seguenti vini a denominazione d’origine: DOC Molise, DOC Biferno e DOC Tintilia. Tali produzioni di elevata qualità sono state incrementate nel corso dell’ultimo decennio a seguito anche della riqualificazione agronomica e colturale di alcuni vigneti locali. In particolare sono aumentati i vitigni di elevato pregio (Montepulciano, Tintilia, Aglianico), che hanno consentito la vinificazione di importanti vini riconosciuti per le caratteristiche organolettiche nel panorama nazionale e internazionale dell’enologia. Significativa è pertanto la ristrutturazione del comparto vitivinicolo in Molise e in particolare nell’area Leader. Al forte ridimensionamento della viticoltura, soprattutto in riferimento al numero delle aziende coinvolte (- 33% per l’area Leader), si contrappone un aumento della produzione di vini certificati, a conferma della tendenza a puntare sulla qualità delle proprie produzioni. Tabella n. 10 – “Utilizzazione del terreno a vite e aziende viticole” 2000– 2010” (Elab. Innova Plus su dati ISTAT Censimento Agricoltura 2000-2010)

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N° di aziende N° di aziende Ettari anno Ettari anno Territorio Var. % aziende Var. % ettari anno 2010 anno 2000 2010 2000

BONEFRO 1 2 0,20 0,25 -50,0 -20,00 CAMPOMARINO 303 340 1.954,34 1.607,17 -10,9 21,60 CASACALENDA 22 47 7,66 12,48 -53,2 -38,62 COLLETORTO 4 13 7,48 6,55 -69,2 14,20 GUGLIONESI 91 185 149,73 253,55 -50,8 -40,95 LARINO 91 136 194,69 278,93 -33,1 -30,20 LUPARA 36 27 13,61 6,17 33,3 120,58 MONTELONGO 8 7 6,33 13,80 14,3 -54,13 MONTORIO NEI FRENTANI 8 9 9,18 5,59 -11,1 64,22 PORTOCANNONE 45 58 137,58 134,53 -22,4 2,27 RIPABOTTONI 7 13 2,22 2,68 -46,2 -17,16 ROTELLO 16 22 27,52 29,58 -27,3 -6,96 SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI 9 35 2,39 12,24 -74,3 -80,47 SAN GIULIANO DI PUGLIA 2 8 1,43 2,22 -75,0 -35,59 SAN MARTINO IN PENSILIS 157 226 625,51 582,68 -30,5 7,35 SANTA CROCE DI MAGLIANO 7 8 7,77 5,64 -12,5 37,77 TERMOLI 66 160 156,87 167,04 -58,8 -6,09 URURI 20 39 79,32 80,42 -48,7 -1,37 Area GAL Innova Plus 893 1.335 3.383,83 3.201,52 -33,1 5,69 Provincia di Campobasso 4.419 8.453 4.737,51 10.856,68 -47,7 -56,36 M olise 6.186 12.417 5.177,06 13.373,98 -50,2 -61,29 Nell’area Leader sono presenti 9 cantine, che corrispondono a circa il 50% del totale regionale; molte delle quali aderiscono o organizzano direttamente iniziative di turismo enogastronomico (es. Cantine Aperte). Nel 2002 è nato un Consorzio per la valorizzazione dei vini DOC del Molise che nell’ambito della Misura 1.3.3 - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 ha realizzato il progetto "...in Vino veritas et benignitas..." orientato ad una forte azione di marketing consistente in azioni di informazione nei confronti dei consumatori e degli operatori economici sulle caratteristiche organolettiche del prodotto; azioni di informazione di una vasta platea, anche locale, circa l'esistenza, il significato e i vantaggi dei sistemi di qualità applicati alle produzioni alimentari, azioni di informazione verso i consumatori in termini di qualità, caratteristiche nutrizionali e metodi di produzione dei singoli prodotti, azioni per incentivare iniziative di promozione sul mercato interno e comunitario. Inoltre è stato promosso il progetto Strada del Vino del Molise (www.stradadelvinodelmolise.it), finalizzato alla costituzione di un sistema integrato di offerta turistica rurale che abbraccia l'intero territorio molisano (unico percorso che comprende sia la provincia di Campobasso che di Isernia). La filiera vitivinicola dell’area, a differenza di quella olivicola olearia, è maggiormente orientata al mercato grazie alla presenza di aziende mediamente più grandi di quelle olivicole e delle maggiori competenze degli imprenditori del settore in termini di commercializzazione e marketing. La filiera viti-vinicola è senza dubbio per ordine di grandezza, qualità e tradizione una delle più importante per l’area LEADER e contribuisce in maniera rilevante alla filiera regionale.

La filiera cerealicola Il settore cerealicolo, riveste un ruolo di grande importanza per l’economia agricola dell’area Leader , è stato fortemente condizionato nell’arco intercensuario dalla variabilità del mercato e dai mutamenti della politica agricola comunitaria (riforme avviate nel 2013), che hanno determinato profonde trasformazioni condizionando le scelte aziendali in materia di ordinamenti colturali. In termini strutturali, in base ai dati del Censimento Agricoltura 2010, nell’area “Molise Frentano” ben il 3742 aziende sono coinvolte nella produzione di cereali da granella, su una superficie di oltre 32.000 ettari, pari a circa il 60% della superficie complessiva coltivata a seminativi . Tale quota risulta più elevata rispetto al dato regionale dove le superfici agricole investite sono intorno al 55%.

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La superficie destinata ai cereali da granella è destinata per oltre l’82% alla coltivazione del frumento duro, pertanto la cerealicoltura molisano coincide con la coltivazione di frumento duro. Dal confronto con il passato censimento (Tabella n. 11), le aziende dell’area coinvolte nella produzione di frumento fanno registrare una variazione negativa del -26,1%, inferiore sia al dato provinciale, che al dato regionale e nazionale; una contrazione più contenuta delle superfici, pari a -18,55%, inferiore ai dati provinciali, regionale e nazionali. Tabella n. 11 – “Utilizzazione del terreno a frumento e relative aziende 2000– 2010” (Elab. Innova Plus su dati ISTAT Censimento Agricoltura 2000-2010)

N° di aziende N° di aziende Var. % Var. % Territorio Ettari anno 2010 Ettari anno 2000 anno 2010 anno 2000 aziende sup.

BONEFRO 154 221 1.379,12 1.772,82 -30,3 -22,21 CAMPOMARINO 327 316 2.100,91 1.950,96 3,5 7,69 CASACALENDA 105 152 1.235,64 1.592,82 -30,9 -22,42 COLLETORTO 127 453 838,36 3.023,30 -72,0 -72,27 GUGLIONESI 511 538 4.177,25 4.078,92 -5,0 2,41 LARINO 355 476 2.572,76 2.953,28 -25,4 -12,88 LUPARA 55 89 163,79 371,59 -38,2 -55,92 MONTELONGO 76 112 782,01 1.056,81 -32,1 -26,00 MONTORIO NEI FRENTANI 60 96 578,23 1.150,82 -37,5 -49,75 PORTOCANNONE 49 85 318,68 382,69 -42,4 -16,73 RIPABOTTONI 52 89 364,63 930,26 -41,6 -60,80 ROTELLO 267 331 2.858,49 3.334,51 -19,3 -14,28 SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI 49 72 296,66 439,31 -31,9 -32,47 SAN GIULIANO DI PUGLIA 160 224 1.310,65 1.365,57 -28,6 -4,02 SAN MARTINO IN PENSILIS 449 535 3.151,85 3.665,90 -16,1 -14,02 SANTA CROCE DI M. 288 437 2.560,36 3.121,97 -34,1 -17,99 TERMOLI 230 261 1.331,78 1.155,70 -11,9 15,24

URURI 150 199 1.647,64 1.623,38 -24,6 1,49

Area GAL Innova Plus 3.464 4.686 27.668,81 33.970,61 -26,1 -18,55

Provincia di Campobasso 11.008 15.410 55.652,34 71.183,45 -28,6 -21,82

Molise 12.173 17.627 57.516,39 74.450,22 -30,9 -22,75

Sud 136.293 215.361 723.870,00 936.134,29 -36,7 -22,67

Italia 326.289 475.104 1.961.980,03 2.235.713,10 -31,3 -12,24 I dati della tabella 11 ci mostrano una maggiore concentrazione della coltivazione di frumento nell’area Leader, sia in termini di aziende (circa il 30% delle aziende regionali), che soprattutto di superfici (circa il 50% degli ettari regionali). Per quanto riguarda la filiera del grano duro, circa l’85-90% della produzione viene conferita a stoccatori locali siti nei comuni del GAL Innova Plus (i più rilevanti sono a Larino, Santa Croce di Magliano, San Martino in Pensilis), mentre la restante parte è destinata direttamente ai più grandi mulini del Molise (in particolare Semoliere Ferro a Campobasso, il più grande della regione) e della Puglia. Semoliere Ferro è un attore importante della filiera poiché ha acquistato il pastificio La Molisana e quindi potrebbe creare una filiera del grano duro locale, permettendo l’integrazione tra i soggetti della filiera e stipulare contratti di conferimento annuali con i cerealicoltori, in cui si stabiliscono la qualità e il prezzo del prodotto conferito (attualmente la maggioranza dei cerealicoltori non ha contratti di conferimento stipulati ad inizio campagna, ma collocano il prodotto sul mercato dopo la raccolta.

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Nell’area del GAL non ci sono né mulini né grossi pastifici industriali, ma piccole aziende per la produzione di pasta fresca. L’orzo è interamente destinato alla produzione della birra e tutto il raccolto è conferito agli stoccatori locali dell’area del GAL, che lo vendono alle industrie in Puglia e Abruzzo. Sia per l’orzo che per il frumento duro non si rilevano cultivar autoctone, ma ultimamente c’è stata la riscoperta e l’introduzione, ancora limitata, del grano duro di qualità Senatore Cappelli. Una piccola parte del grano prodotto nell’area è della qualità Aurea, in seguito ad accordi di filiera con Barilla. Il prezzo ai produttori per i conferimenti è basato sulle quotazioni della borsa merci di Foggia a cui sono aggiunti premi qualitativi riguardanti il contenuto di proteine. Una piccola parte del frumento duro viene trasformato dalla stesse aziende produttrici, soprattutto biologiche, che attraverso il canale della filiera corta lo collocano sul mercato. Coinvolgere un maggior numero di imprese nella chiusura della filiera cerealicola (produzione-trasformazione e vendita) contribuirebbe a ridurre gli effetti negativi della variabilità di mercato sui risultati economici delle aziende. Anche la filiera cerealicola, quindi, rappresenta per grandezza e tradizione una delle più importanti per l’area LEADER e contribuisce in maniera rilevante alla filiera regionale.

Le altre filiere agro-alimentari

Nell’area del GAL operano dieci aziende di trasformazione del latte e produzione di formaggi (Dati della CCIAA del Molise-Luglio 2016) sia agricole che artigianali, localizzate nei comuni di Termoli (3 aziende per 145 addetti), Santa Croce di Magliano (1 azienda per 1 addetto), Rotello (1 azienda per 2 addetti), Larino (1 azienda per 3 addetti), Guglionesi (1 azienda per 4 addetti), Casacalenda (1 azienda per 7 addetti) e Bonefro (1 azienda per 2 addetti). La lavorazione del latte riguarda prevalentemente il latte vaccino, poche aziende trasformano anche il latte di pecora. A parte lo stabilimento della “Del Giudice” sito nel comune di Termoli, che produce latte fresco pastorizzato e formaggi freschi e stagionati, di dimensioni considerevoli tale da coprire con la distribuzione anche le regioni confinanti, le altre realtà sono rappresentate da piccole aziende agricole o artigianali che producono formaggi e altri derivati del latte prevalentemente di tipo tradizionale e/o di origine protetta. In particolare i formaggi prodotti in loco sono prevalentemente: cacio-ricotta, caciocavallo, caprino, mozzarella di vacca, Treccia di S. Croce di Magliano tutti inclusi nell’elenco dei Prodotti tradizionali ai sensi del D.Lgs.vo 173/98 e la DOP Caciocavallo silano. In realtà l’adesione a tale certificazione volontaria ha avuto negli anni un andamento altalenante e attualmente non risultano produttori locali che certificano i loro prodotti in base a tale DOP. Alcuni piccoli produttori usano il canale di vendita dei piccoli esercizi commerciali della zona, altri vendono attraverso il metodo della filiera corta (soprattutto le aziende agricole) e altri ancora in forma mista. La produzione di latte vaccino in Regione Molise si attesta a circa 860.000 hl, molto più modesta è la quantità di latte di provenienza ovi-caprino (17.000 hl). Il comparto lattiero caseario concorre per più del 9% alla formazione del reddito dell’agricoltura molisana, la parte maggiore del latte prodotto in regione è utilizzato nella trasformazione in formaggi mentre è modesta la quota che viene venduta al consumatore finale per usi alimentari. In particolare è proprio il settore ovi-caprino del latte che presenta le maggiori criticità (scarsa disponibilità di pascoli, difficoltà di reperimento della manodopera specializzata, problemi di conduzione zootecnica degli allevamenti, volatilità del prezzo del latte) anche se è doveroso sottolineare che le produzioni locali presentano un forte legame con il territorio favorito proprio dalla qualificazione delle tipologie di formaggi tipici prodotti. Un’altra filiera agro-alimentare presente nell’area è quella della lavorazione e conservazione della frutta e degli ortaggi, alla quale si dedicano 19 aziende, di cui 6 agricole e 13 artigianali per un totale di addetti pari a 230. Al significativo numero di addetti contribuisce l’azienda agro-industriale dedita alla trasformazione e confezionamento con la catena del freddo delle produzioni ortofrutticole della zona, localizzata nel Comune di Larino. Le colture orticole principali lavorate sono il pomodoro, gli spinaci e la patata, anche se trovano spazio di anno in anno altre coltivazioni come cipolla, zucchine, cavolfiori, carciofi, finocchi. 38

Per quanto riguarda la trasformazione di altri prodotti orticoli si segnalano diversi opifici artigianali per la preparazione di conserve e prodotti sott’olio presenti nell’area e in particolare nei comuni di Casacalenda, Santa Croce di Magliano, Larino, Ururi, San Martino in Pensilis, San Giuliano di Puglia, Termoli, Bonefro, Portocannone, Rotello, San Giacomo degli Schiavoni.

Le colture frutticole incidono in modo limitato sulla produzione lorda vendibile del comparto ortofrutticolo anche se nel corso degli ultimi anni sono emerse alcune aziende agricole che hanno operato la commercializzazione diretta di frutta prodotta (nei comuni di Bonefro, Santa Croce di Magliano, Colletorto).

La filiera degli insaccati e dei salumi è un’altra realtà locale che alimenta l’economia di alcuni opifici di trasformazione delle carni in area LEADER. Le azienda di trasformazione delle carni, prevalentemente suine, sono 16 di cui 4 agricole e 12 artigianali per un numero totale di addetti pari a 41. Le aziende sono localizzate nei comuni di Bonefro (1 azienda per 3 addetti), Campomarino (1 azienda per 9 addetti), Casacalenda (2 aziende per 4 addetti), Lupara (1 azienda per 1 addetto), Montorio nei Frentani (1 azienda per 1 addetto), San Giacomo degli Schiavoni (1 azienda per 1 addetto), San Martino in Pensilis (1 azienda per 2 addetti), Santa Croce di Magliano (2 aziende per 6 addetti) e Ururi (2 aziende per 4 addetti).

Alcuni prodotti tipici della zona sono stati riconosciuti come salumi “tradizionali”, ai sensi del Decreto Legislativo n. 173/98: il capocollo, il filetto, il guanciale, il lardo, il prosciutto, la salsiccia di fegato di maiale e la salsiccia di maiale, la soppressata, la ventresca, che vengono prodotti nei laboratori dell’area. Non risulta la produzione della DOP “Salamini italiani alla Cacciatora”, nella quale rientrerebbe anche la regione Molise. Infine è presente anche la micro-filiera della pasta basata sull’attività di laboratori artigianali che producono pasta fresca. Nell’area sono presenti 9 aziende per un totale di 10 addetti, localizzate nei comuni di Termoli, Bonefro, Campomarino, Casacalenda, San Martino in Pensilis e santa Croce di Magliano. Alcuni degli opifici sta investendo sulla qualità attraverso l’uso di farine prodotte con cereali selezionate e locali.

La varietà e qualità dei prodotti agro-alimentare derivanti da tali filiere rappresenta la possibilità di valorizzazione gli stessi secondo un percorso che va oltre la semplice commercializzazione di beni materiali, interessando piuttosto l’offerta di esperienze complesse, fondate sulle risorse enogastronomiche arricchite da elementi intangibili legate al territorio. In concreto sono indispensabili per promuovere un turismo sostenibile nell’area di riferimento.

Il turismo nell’area Leader

Le imprese turistiche presenti nell’area sulla base dei dati della CCIAA al 31/12/2015 sono 688, pari al 37% delle imprese turistiche regionali, concentrate nei comuni balneari di Termoli (363) e Campomarino (103).

La ricettività turistica nell’area è organizzata intorno a strutture di tipo alberghiero e extralberghiero, per un totale di 127 esercizi pari al 41% degli esercizi presenti in provincia di Campobasso e 4427 posti letto, pari al 46,5% dei posti letto della provincia (Dati EPT aggiornati al 2014). Dei posti letto disponibili circa il 45% riguarda la ricettività alberghiera (alberghi e residenze turistico-alberghiere), mentre la parte residua è distribuita come segue: circa il 30% case e villaggi vacanza, 15% camping, circa 6% agriturismi e 3,7% B&B.

Figura n. 11– Numero esercizi alberghieri e extra-alberghieri nell’area Leader (Elab. Innova Plus su dati EPT 2014) tipologia esercizi 60 40 20 0 tipologia esercizi

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La ristorazione è garantita in tutti i comuni dell’area e fa leva sull’offerta di specialità gastronomiche locali, che in base a vari studi condotti sul grado di soddisfazione dei turisti sembra rappresentare uno degli elementi di competitività sul quale puntare. (turismo enogastronomico) Per quanto riguarda i flussi turistici della provincia di Campobasso, (si suppone per l’area un flusso similare a quello provinciale in quanto lo stesso è determinato in maniera preponderante dai flussi di Termoli e Campomarino), nel periodo 2009-2015 si registra una diminuzione sia degli arrivi che delle presenze, con un lieve aumento del numero di notti trascorse in media da ogni cliente. Se approfondiamo l’analisi (Dati Elaborazione Ufficio Studi e ricerche Unioncamera Molise su dati ISTAT) emerge che, nello stesso periodo, gli arrivi diminuiscono in maniera consistente solo per gli esercizi alberghieri, mentre aumentano per gli esercizi extra-alberghieri, passando da 19.906 del 2009 a 24.756 del 2015. Chiaramente i comuni della costa detengono la leadership in termini di arrivi e presenze, tuttavia la perdita di competitività del prodotto balneare in generale, avutosi a partire dal 2002, determina andamenti in diminuzione, mentre sempre maggiore interesse viene registrato per altre forme di turismo (turismo verde, turismo del benessere, turismo enogastronomico….). Il settore turistico nell’area esprime una forte stagionalità (le presenze si concentrano nel mese di agosto), sia con riferimento al turismo balneare che al turismo verde (agriturismi), e la domanda è sbilanciata verso turisti italiani, che diventano turisti delle regioni limitrofe (turismo interno o di prossimità) quando la destinazione è un agriturismo. Nel periodo 2010-2011 (Fonte PSR 2014-2020) il settore turistico della regione ha fatto registrare una diminuzione del Valore Aggiunto, trend negativo tutt’ora presente. Gli elementi di criticità sopra evidenziati sono in parte imputabili a carenze di tipo gestionale degli operatori, alla presenza di infrastrutture inadeguate e a prodotti turistici offerti non sempre connotati dai requisiti di qualità attesi dal turista/visitatore. A fronte di tali criticità le potenzialità dell’area Leader sono enormi, anche per la presenza contestuale di un’area balneare (destinazione turistica spontanea seppure in fase critica), e di un territorio ricco di risorse naturalistico-culturali-enogastronomico e risorse immateriali, che possono contribuire alla costruzione di un prodotto turistico in grado di soddisfare la sempre più diffusa domanda di turismo “esperenziale”.

L’area di riferimento pertanto presenta il valore aggiunto di poter garantire un’unica regia nella costruzione di un prodotto che si avvantaggia delle presenze dei turisti balneari per valorizzare il territorio, anche attraverso la modalità escursionistica. L’area è caratterizzata da importanti risorse materiali e immateriali che possono essere trasformate in attrattori turistici, come per esempio i siti archeologici presenti nei comuni di Larino e Casacalenda, la rete tratturale che interessa sia alcuni comuni della collina interna che i comuni costieri, la presenza di monumenti di epoca romana e sannita, aree naturalisitiche di elevato valore per la rarità degli habitat presenti, percorsi naturalistici già fruibili a piedi o a cavallo, borghi di origine medioevale, tradizioni locali per le quali la popolazione esprime un forte legame identitario (carresi di Larino, San Martino, Ururi e Portocannone; festa dell’Incoronata a Santa Croce di Magliano, San Basso a Termoli…), tradizione enogastronomica locale che si basa su prodotti come l’olio extra-vergine d’oliva, i vini DOC, formaggi e salumi tradizionali, nonché sulla preparazione di ricette della tradizione; ospitalità diffusa (intesa sia come alberghi diffusi, che come ospitalità e ricezione presso strutture agrituristiche, B&B e di turismo rurale)… La filiera turistica, quindi, rappresenta per grandezza e tradizione una delle più importanti per l’area LEADER e contribuisce in maniera rilevante alla filiera regionale. Tale contributo naturalmente ad oggi è da attribuire al turismo balneare, ma esistono tutte le condizione, interne ed esterne, per inventare e realizzare un nuovo modello di sviluppo turistico che possa risultare vantaggiose per lo sviluppo dell’area e della regione nel suo complesso.

Centri urbani, ambiente edificato e servizi 40

Nell’area Leader “Molise Frentano” si evidenzia una differenziazione fra il sistema insediativo costiero e quello dei comuni che via via si localizzano nell’entroterra e che, tuttavia, costituiscono con la loro complementarietà un unico ed interessante sistema. I comuni dell’entroterra hanno generalmente tutti origini medioevali, e sono insediati sul crinale orografico del territorio di riferimento. I nuclei abitativi hanno subito nel corso dei secoli una evoluzione urbanistica soprattutto concentrata intorno e a ridosso dei vecchi nuclei medioevali. Le caratteristiche importanti di tale modello insediativo sono la concentrazione residenziale nei comuni, la ridotta dimensione demografica e la polarizzazione delle attività economiche e residenziali nei centri abitati di maggiore e prossimi alle direttrici viarie più importanti della rete regionale. L’origine medioevale e l’isolamento relativo dell’area ha fatto si che nel corso dei secoli in ciascun comune e nelle comunità di riferimento si delineassero le specificità storiche ed etnografiche che tipizzano e diversificano le popolazioni. Tali specificità fondate sulle culture contadine, tradizioni ed usi locali si riscontrano ora nell’uso dei dialetti (ancora fortemente impiegati), nella produzione alimentare e manifatturiera di prodotti tipici, nella presenza di diversi monumenti storici e di un vasto patrimonio culturale solo parzialmente valorizzato. Fanno parte del patrimonio storico ed architettonico dell’area ca. 70 chiese antiche di origine romanica e medioevale, oltre che un corposo numero di altri monumenti architettonici antichi (palazzi, castelli, torri) di circa 40 unità e sparso in tutti i nuclei storici dei diversi paesi. La zona di Larino è da questo punto di vista molto ricca, forte anche di una secolare presenza di monumenti di epoca romana e sannitica (anfiteatro, cattedrale, ville rustiche). Inoltre nell’area si contano ben 19 siti archeologici di elevato valore, tra questi quelli di Larino, Casacalenda (Gerione), Ripabottoni, Campomarino, Guglionesi. I territori propriamente costieri coincidenti con i Comuni di Termoli e di Campomarino, ambedue localizzati in prossimità della foce del Biferno, rispondono ad altri modelli insediativi con molta probabilità influenzati dalla loro posizione rispetto a queste vie d'acqua. A dare valore a questa ipotesi sono sicuramente , i rinvenimenti archeologici di tipo protostorico a Campomarino ed una necropoli del sec. VII - VI a.C. a Termoli. Non sono state invece trovate tracce di città romane nell'area anche se si presume che l'antica città di "Buca" doveva trovarsi nella posizione dell'attuale Termoli; "Usconium" nei pressi di San Giacomo degli Schiavoni e "Cliternia" nei pressi di Torre Ramitelli. Con la decadenza dell'impero romano, si ha anche un notevole degrado del paesaggio agrario e di quello urbano; solo con la dominazione longobarda e con la colonizzazione benedettina si riesce ad avere una notevole ripresa delle attività economiche e sociali. Questo portò alla rivitalizzazione degli antichi insediamenti ed alla localizzazione in territorio agricolo di alcuni centri ecclesiastici costituiti essenzialmente da pievi, monasteri e chiese. In questo caso si può rintracciare, nella localizzazione di questi interventi, la logica insediativa che ritrovava nelle vie della transumanza gli elementi primari della organizzazione territoriale. Successivamente con la costruzione delle ferrovie, delle strade statali e non ultime delle superstrade lungo le fondovalli, si va conformando una dislocazione delle strutture primarie di organizzazione territoriale ortogonale alle antiche vie della transumanza. Le caratteristiche urbanistiche degli insediamenti urbani risentono essenzialmente delle condizioni particolari dei siti e del periodo storico in cui i nuclei più antichi vennero realizzati. Nel nostro caso, la maggior parte dei nuclei urbani sorge su colli o poggi e quindi risentono, nella morfologia, di questa condizione. Come detto l'impianto dei nuclei urbani è, per la maggior parte di essi, di origine medioevale. Altra caratteristica, rilevabile, è che ci sono, nei singoli comuni, alcune parti fortemente caratterizzate nell'impianto tipo-morfologico ed altre, parimenti caratterizzate, ma completamente diverse come relazioni tra edificio, tessuto e strada. Infatti è rilevabile in numerosi comuni un impianto urbanistico a schema preordinato, successivo all'impianto medioevale, ma contiguo e ben collegato con quest'ultimo. Un'altra costante rilevabile in quasi tutti i comuni è che il rapporto tra elementi primari di organizzazione di un tessuto (monumenti) e morfologia dell'insediamento è di difficile verifica e comprensione in quanto non emerge quasi mai, tranne casi particolarissimi, una relazione diretta e facilmente leggibile tra elementi architettonici primari e conformazione urbanistica degli abitati. In molti casi si ha infatti una immedesimazione dei monumenti nel tessuto edilizio circostante con scarsa influenza dei primi sull'organizzazione dei secondi. Vi sono poi insediamenti monofunzionali extraurbani con due diverse valenze: industriale e turistica. L'insediamento industriale in via di consolidamento è presente fra le località di Termoli e Campomarino, l'area fisicamente interessata è individuata dal Fiume Biferno e dalla strada statale. Quelli turistici individuati: dal nucleo di Campomarino Lido, dalla edificazione lungo la costa a nord di Termoli nel territorio di questo comune fino al confine col territorio di Petacciato, di complessi e villaggi marini con insediamenti a carattere consolidato. Sono presenti sulla fascia del primissimo entroterra costiero un cospicuo numero di insediamenti rurali accentrati, presenti in località Ramitelli, Nuova Cliternia, Strada statale Campomarino-Portocannone, e insediamenti rurali sparsi lungo strade statali, provinciali e vicinali con caratteristiche in alcuni casi di propria autonomia; inoltre pure cospicua è la presenza sul territorio di casolari e residenze signorili rurali.

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Per quanto riguarda il patrimonio edilizio esistente e la sua utilizzazione residenziale una recente ricerca pone l’intera Regione Molise al terzo posto al livello nazionale per case disabitate ed in particolare più di un terzo del patrimonio edilizio residenziale regionale il 36,9 % corrispondente a 73.524 case risulta ad oggi disabitato (studio di “Solo Affitti” settembre 2016). L’Area Leader non si discosta significativamente da questa percentuale, si riscontra però che nei Comuni dell’entroterra gli immobili risultano disabitati per lo spopolamento verificatosi negli ultimi decenni, mentre nei comuni costieri (abbastanza dnsamente popolati) è molto diffusa la proprietà di seconde case per vacanza. Nell’area sono presenti inoltre una serie di servizi socio-assistenziali gestiti in prevalenza dalle istituzioni: il presidio ospedaliero di Termoli e l’ospedale di Comunità di Larino, 7 ambulatori di igiene e sanità pubblica e cinque poliambulatori sanitari, 16 case famiglia per l’assistenza agli anziani. Quasi tutti i centri abitati godono del presidio di guardia medica e del soccorso 118 (ambulanze pronto intervento). Completano il quadro dei servizi offerti dal territorio la presenza di 18 sportelli postali e 25 sportelli bancari. Il territorio è coperto dai servizi di collegamento on line attraverso diversi gestori che permettono l’accesso in rete, l’area è anche parzialmente coperta dalla banda larga grazie agli interventi realizzati nell’ambito della programmazione 2007-2013, tuttavia l’uso della rete internet è ancora limitato e frammentario, in maniera particolare nel settore agricolo. Per l’intero territorio regionale, inoltre, è prevista la realizzazione della banda ultralarga, grazie alla sottoscrizione di un Accordo di programma tra la Regione e il Ministero dello sviluppo economico per un valore complessivo di 27 milioni di euro (10 milioni dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 e 17 dal nuovo Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). Completano il quadro dei servizi pubblici sul territorio le infrastrutture scolastiche: per i comuni più piccoli dove la popolazione scolastica è esigua nel corso degli ultimi anni sono stati effettuati dei dimensionamenti, tuttavia in ciascun comune è presente il servizio della scuola primaria di primo grado. Nei centri di Termoli, Campomarino, Guglionesi, Larino, Santa Croce di Magliano e Casacalenda sono invece localizzati gli istituti scolastici superiori (Licei, Istituti Tecnici, Istituti professionali). Termoli è inoltre sede della facoltà di Scienze turistiche dell’Università degli Studi del Molise e Larino è sede della Procura circondariale e di un carcere. Assetto istituzionale L’organizzazione amministrativa dell’area è strutturata intorno alle competenze amministrative dei 18 comuni appartenenti all’area LEADER “Molise Frentano”. Oltre ai comuni sono presenti altri soggetti amministrativi sovracomunali: 2 Consorzi di Bonifica; 1 Unione di Comuni; 1 Azienda Sanitaria Regionale, 1 Consorzio per lo Sviluppo Industriale; 1 Autorità Urbana. Nella tabella che segue sono indicati i raggruppamenti di appartenenza dei comuni alle rispettive entità amministrative sovracomunali.

Unione di Consorzi di Bonifica Azienda sanitaria Consorzio per lo Autorità Urbana di Comuni Regionale del Molise sviluppo Termoli comuni Industriale della valle del Biferno “Basso Larinese Destra Distretto Distretto Biferno” Trigno sanitario di sanitario di /Basso Larino Termoli Molise BONEFRO CAMPOMARINO CASACALENDA COLLETORTO GUGLIONESI LARINO LUPARA MONTELONGO MONTORIO NEI FRENTANI PORTOCANNONE RIPABOTTONI ROTELLO SAN GIACOMO DEGLI SCHIAVONI SAN GIULIANO DI PUGLIA SAN MARTINO IN PENSILIS SANTA CROCE DI 42

MAGLIANO TERMOLI URURI 3. Analisi delle esigenze di sviluppo e potenzialità del territorio 3.1 Analisi delle problematiche e criticità, fabbisogni e opportunità di sviluppo

L’analisi dei bisogni del territorio è stata condotta attraverso una diagnosi economica quali-quantitativa delle dinamiche territoriali, economiche, sociali e delle trasformazioni in atto, rispetto alle quali sono stati valutati il territorio e l’ambiente naturale, l’assetto istituzionale, l’utilizzazione del suolo e l’assetto della proprietà del settore agricolo, zootecnico e forestale, la dimensione media e le caratteristiche delle aziende agricole, l’evoluzione della situazione socio-economica, la struttura produttiva dei settori economici trainanti, i servizi presenti nel territorio, lo stato delle infrastrutture, l’evoluzione demografica e la struttura della popolazione, il mercato del lavoro; una diagnosi di percezione dei bisogni (coinvolgendo i portatori di interesse degli ambiti sociale, economico, istituzionale, e in particolare i componenti del partenariato del GAL) e un’analisi di contesto. Queste tipologie di indagini hanno restituito, in termini di fabbisogni, problematiche, criticità e opportunità di sviluppo, un quadro delle priorità espresse dai soggetti coinvolti, la cui analisi e elaborazione ha consentito di individuare e definire le questioni chiave, o meglio le priorità strategiche del Piano di Sviluppo Locale.

Un primo elemento da evidenziare è la caratteristica polare dell’area, ovvero la presenza contestuale di una zona (preponderante) che fa registrare indicatori generali di contesto peggiori rispetto alla media regionale e nazionale, e di un’area (costa e entroterra costiero) più vitale, sia dal punto di vista demografico che produttivo che riequilibra i valori degli indicatori verso la media regionale, ma comunque inferiori alla media nazionale. Tale aspetto va inquadrato quale opportunità per favorire una crescita equilibrata e armoniosa dell’area, minimizzando i possibili effetti negativi di una eccessiva pressione antropica nella zona costiera e rivitalizzando l’area più depressa. L’intera area comunque è omogenea rispetto ad indicatori quali la disoccupazione e in particolare quella giovanile, il saldo naturale della popolazione (negativo anche per il comune di Termoli), il mantenimento di pratiche sostenibili all’interno delle imprese agricole, che mostra andamenti altalenanti legati all’eventuale sostegno comunitario, l’utilizzo limitato delle TIC da parte delle imprese sia del settore agricolo, che turistico, il grado di istruzione della popolazione; le sinergie e complementarietà fra soggetti e programmi attivi sul territorio, che risultano inadeguate. Pertanto, il fabbisogno di limitare l’esodo delle popolazioni rurali e in particolare dei giovani nella zona più depressa emerge in maniera oggettiva dai dati della diagnosi, che fanno registrare valori negativi per diversi parametri descrittivi dei fenomeni socio-demografici. (per i dettagli si rimanda al paragrafo precedente). La necessità di creare nuove opportunità di reddito attraverso la diversificazione dell’economia rurale emerge dai dati che ci rimanda l’analisi del sistema produttivo locale e in particolare del sistema agricolo e del settore turistico. La crisi nel settore agricolo, anche in termini di evoluzione di valore aggiunto e di produttività del lavoro, fa intravedere una via d’uscita proprio nella diversificazione del reddito agricolo e nella nascita di servizi innovativi, che consentono sia di far aumentare il reddito aziendale sia di favorire la permanenza dei giovani, potendo contare questi su risultati economico-finanziari più solidi. Anche il contesto normativo comunitario, nazionale e regionale indirizza verso la multifunzionalità delle imprese, avvalorando e creando opportunità di sviluppo intorno a tale approccio. La necessità di migliorare il grado di attrattività dei territori rurali per le attività imprenditoriali e per le popolazioni emerge dalla diagnosi economico quali- quantitativa del territorio, che rimanda una fotografia del sistema produttivo locale in crisi, caratterizzato da imprese poco aperte alle innovazioni, poco propense a ragionare in termini di rete e poco inclini ai nuovi investimenti; da aspetti insediativi deficitari, anche se in maniera diversificata nell’aria di riferimento, per le attività imprenditoriali e da servizi rivolti alle imprese carenti. Tale aspetti critici vanno affrontati attivando misure che vanno a migliorare il territorio rurale nella sua totalità, agendo sulle infrastrutture (materiali e immateriali), sugli aspetti sociali, sugli aspetti istituzionali. La necessità di migliorare le condizioni di governance locale deriva dalla consapevolezza che in un territorio come quello del GAL, diventa indispensabile consolidare delle forme di governo in cui i confini fra il settore pubblico e il settore privato non sono così netti. Tale forma di organizzazione (partenariato pubblico-privato) introdotta proprio con le precedenti esperienze Leader in parte dell’attuale ATD ha determinato la creazione di reti di relazioni fra gli attori pubblici e privati che sono stati in grado di veicolare innovazioni economiche, sociali e culturali . Partendo da queste considerazioni il miglioramento della governance deve puntare, attraverso il metodo Leader, alla messa a sistema delle risorse territoriali, ai fini della valorizzazione integrata delle stesse. Se da un lato numerosi sono gli elementi di criticità che caratterizzano il territorio, cosi come emerge dalle considerazioni sopra riportate, è pur vero che nell’area del GAL esiste una reale possibilità di miglioramento della governance, e a cascata di tutti gli altri aspetti legati allo sviluppo economico e sociale, in quanto l’esperienza Leader ha determinato una situazione di maturità rispetto all’adozione del metodo, sia in merito alle componenti istituzionali che alle componenti del sistema economico e sociale, anche se nell’attuale 43 programmazione si pone una nuova sfida determinata dall’integrazione nell’area Leader di nuovi territori, alcuni dei quali non hanno mai sperimentato il metodo Leader. In sostanza la fotografia che deriva dall’analisi effettuata, e dettagliata nel paragrafo 2 ci racconta un territorio che presenta ritardi di sviluppo complessivo e al contempo si caratterizza per una elevata potenzialità di sviluppo del settore turistico e delle filiere agro-alimentari di qualità, in misura superiore ad altre aree regionali.

3.2 Analisi SWOT Di seguito si riassume quanto emerso attraverso l’analisi SWOT in termini di punti di forza e punti di debolezza interni , e opportunità e minacce esterne

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

ASPETTI SOCIO- DEMOGRAFICI Elevato grado di ruralità di una parte dell’area con Elevata densità abitativa del comune di Termoli scarsa pressione urbanistica (bassa densità abitativa, (612,32 ab./kmq) che nel lungo periodo potrebbe problemi di inquinamento di entità limitata). La densità creare problemi di sostenibilità. I comuni di media del 78% dei comuni è di 42,96 ab/kmq, ben al di Campomarino, Portocannone e San Giacomo degli sotto della media provinciale e regionale Schiavoni fanno registrare densità superiori alla media regionale (fra 100 e 190 ab/Kmq), comunque non Elevato grado di istruzione della popolazione giovanile preoccupanti ai fini della sostenibilità della pressione urbanistica. Indice di dipendenza (ID gal(2011) = 53%, ID regione(2011) = 55%) inferiore al dato regionale, con conseguente Elevata pressione urbanistica nel Comune di contesto sociale caratterizzato, in misura maggiore alla Campomarino nel periodo estivo, la cui popolazione situazione regionale, da generazioni in grado di passa dai 8.000 a 80.000 persone, per la presenza dei produrre valore aggiunto. turisti balneari

Declassamento del presidio ospedaliero di Larino a Assenza di criminalità organizzata, bassa frequenza di ospedale di Comunità, con riduzione dei servizi per la fenomeni criminosi. popolazione dei comuni che gravitano intorno al centro frentano Riordino delle strutture assistenziali e sociali, con garanzia della copertura dei servizi sull’intero territorio. Forte spopolamento in oltre il 60% dei comuni dell’area Importanza del presidio Ospedaliero di Termoli. GAL

Stabilità complessiva della popolazione dell’area Saldo naturale della popolazione negativo, anche per i comuni che fanno registrare un aumento della Saldo migratorio totale positivo, dovuto principalmente popolazione, come Termoli. Eccezione per il solo ai valori positivi del saldo migratorio estero (immigrati) comune di Campomarino dove il saldo naturale è positivo Elevata presenza di immigrati in alcuni comuni dell’area Leader (Campomarino fa registrare presenze Rischio di problematiche sociale e istituzionali legate in linea con la media nazionale), occasione di nascita alla cattiva gestione degli immigrati di nuovi posti di lavoro, freno all’invecchiamento della popolazione, e di integrazione/arricchimento culturale Degrado del sistema edilizio abitativo nei centri storici a causa dell’elevata incidenza di case disabitate, Popolazione dell’area più giovane rispetto a quella principalmente nei comuni del cosiddetto cratere regionale Popolazione dell’area “matura”, caratterizzata da un

indice di vecchiaia più elevato di quello italiano

(IV = 174 %; IV =149), e in progressivo Regia unica per lo sviluppo dell’area costiera a gal(2016) Italia(2016) aumento maggiore vocazione turistica della regione e la collina interna a maggiore potenzialità di qualificazione delle Elevata disoccupazione strutturale soprattutto giovanile principali filiere agro-alimentari a livello regionale, con importanti ricadute in termini di complementarietà, e femminile (62% di maschi e 38% donne tra il totale sinergie e integrazione occupati; tasso di femminilizzazione 38% contro il 42%

della media nazionale, disoccupazione giovanile

42,2%, rispetto a circa il 40% regionale e al 34,7% italiano)

ASPETTI ECONOMICO-PRODUTTIVI E TERRITORIALI Importanza strategica del settore agricolo e agro- Assenza di economie di scala nella erogazione dei alimentare per l’area del GAL servizi pubblici locali (bassa propensione 44

all’erogazione di servizi pubblici integrati) Importanza strategica del settore turistico per l’area del GAL Grandezza media ridotta delle imprese dei settori primario e secondario, anche se leggermente superiori Significativo peso sull’economia regionale del settore alla media regionale agricolo e agro-alimentare dell’area Scarso contenuto innovativo e tecnologico delle Significativo peso sull’economia regionale del settore imprese, anche con riferimento all’uso delle TIC turistico dell’area (ridottissimo utilizzo dell’informatizzazione per la gestione amministrativa o le fasi della produzione, dei Crescita in termini di addetti e numero di unità locali siti web e di internet per la vendita dei prodotti o per i settori “Agricoltura e Manifatturiero” e “Alberghi e l’acquisto delle materie prime nelle imprese agricole) Ristorazione” Scarsa propensione alla diffusione della Importanza strategica della filiera olivicola-oleicola per multifunzionalità nelle imprese agricole, con l’area GAL e significativo contributo alla relativa filiera l’eccezione del “contoterzismo” legato alla presenza di regionale una importante filiera cerealicola

Importanza strategica della filiera viti-vinicola per Sostanziale debolezza strutturale delle aziende l’area GAL e significativo contributo alla relativa filiera agricole e della trasformazione alimentare (ordinamenti regionale estensivi, scarsa competitività) con una scarsa integrazione tra gli operatori delle filiere (compresa Maggiore orientamento della filiera olivicolo-oleicola quella turistica) e scarso orientamento al mercato alla produzione di qualità rispetto alla situazione regionale (DOP e biologico) Scarsa adesione ai sistemi di certificazione della qualità produttiva Orientamento della filiera viti-vinicola alla produzione di qualità (DOC e biologico) Inadeguata preparazione tecnico-professionale degli operatori che aderiscono al biologico, testimoniata Paniere diversificato di prodotti agro-alimentari soprattutto dalla coincidenza delle adesione al metodo tradizionali e di qualità, grazie all’attività di piccole e di coltivazione sostenibile con l’assegnazione di aiuti, e microimprese (agricole e artigianali) impegnate nella la relativa fuoriuscita del sistema in assenza del produzione di formaggi, salumi, sott’olii, sott’aceti e sostegno confetture

Prevalenza (in termini di posti di letto) delle strutture Presenza di iniziative volte alla integrazione fra gli alberghiere (alberghi e residenze alberghiere) ai fini operatori delle varie filiere agro-alimentari (reti di della ricettività a scapito della microricettività imprese, organizzazioni di produttori nel settore (agriturismi e B&B) olivicolo, l’Associazione ortofrutticola molisana,

Consorzio per la tutela dei vini DOC del Molise) Standard qualitativi delle strutture ricettive medio-bassi

Riqualificazione di alcune coltivazioni cerealicole Significativo andamento negativo di arrivi e presenze (Senatore Cappelli) per la produzione di prodotti di sul territorio nicchia

Scarsa tutela del patrimonio storico-culturale Presenza del Distretto Turistico Molise Orientale (con riconoscimento ministeriale), rete fra operatori pubblici Tendenza a sottovalutare i propri potenziali di sviluppo e privati finalizzata allo sviluppo turistico dell’area legati al patrimonio storico-culturale locale medio e basso Molise. Il distretto turistico costituisce zona a “burocrazia zero”. Assenza (o quasi) delle professionalità specifiche per

la valorizzazione delle risorse del territorio Andamento positivo di arrivi e presenze nelle strutture della microricettività, in controtendenza con arrivi e Patrimonio naturalistico, storico-culturale ed presenze che interessano la ricettività alberghiera architettonico non integrato con l’offerta turistica

Presenza della sede della Facoltà di Scienze Insufficiente raccordo tra tutti gli attori del territorio Turistiche dell’Università degli Studi del Molise a nella programmazione, pianificazione e attuazione di Termoli. interventi di sviluppo

Presenza del turismo balneare, con arrivi e presenze che seppure in diminuzione potrebbero rappresentare un importantissimo bacino di gravitazione per un turismo slow, verde, “esperenziale”….

Significativa capacità ricettiva dell’area (numero di strutture e posti letto), anche in relazione alla capacità regionale

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Presenza di una sede distaccata del Parco Scientifico e Tecnologico di Unimol Management (San Giuliano di Puglia)

Disponibilità di spazi e strutture per l’insediamento di nuove attività produttive, compresa l’importante area di insediamento produttivo della Valle del Biferno, gestita dal COSIB

Presenza di giovani con elevati livelli di istruzione e capacità professionali.

Presenza di prodotti agro-alimentari tipici e di qualità (DOP, IGP, DOC, prodotti tradizionali)

Ampia presenza di siti di interesse archeologico, artistico e culturali da valorizzare

Presenza di risorse naturali, ambientali e paesaggistiche di importanza nazionale, suscettibili di valorizzazione turistica

Presenza di centri storici di origine medievale caratterizzati da una propria storia e da una tradizione contadina ricca di produzioni tipiche

Presenza di usi e tradizioni locali, feste padronali fiere di paese, tradizioni religiose ed etnologiche (carresi …..), per le quali la popolazione manifesta ancora un forte attaccamento

Presenza di itinerari turistici costruiti con gli strumenti della precedente programmazione (Itinerari Medeat e Itinerari Medpaths, itinerari naturalistici comunali realizzati con la misura 4.1.2 Leader), e relativo materiale promozionale (App “Birota” per la fruibilità di percorsi ciclo turistici nell’area del Basso Molise)

Presenza di eventi culturali di importanza nazionale (Festival del cinema Molise Cinema Casacalenda, Concorso ExtraSkape ….)

Progettualità di tipo infrastrutturale dei comuni costieri per favorire un miglior collegamento costa/interno (Vianova del mare) ASPETTI INFRASTRUTTURALI Presenza di istituti scolastici medio superiori e di sedi Presidi sanitari ed ospedalieri ridimensionati dell’Università del Molise (declassati)

Localizzazione di farmacie in ogni comune dell’area Dimensionamento del sistema scolastico

Presenze di residenze sanitarie per anziani Connessione interna e sistema dell’intermodalità in corso di completamento Sufficiente infrastrutturazione dei collegamenti viari interni Carenza dei collegamenti interni tra le aree del GAL

Presenza della rete ferroviaria e di aree portuali (Termoli e Campomarino)

Buona situazione relativa alla presenza della banda larga

Previsione di un progetto, nell’ambito del Patto per il Molise di un progetto per la valorizzazione del sistema diffuso del mare attraverso la mobilità turistica sostenibile (€ 5.000.000,00) ASPETTI INSEDIATIVI Presenza di sistemi con tecnologie ICT e connessioni Livelli di utilizzo delle tecnologie ICT ancora 46 ad internet con banda larga su tutto il territorio insufficienti

Presenza di edifici pubblici e strutture abitative libere, Scarsa valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico anche di tipo rurale, da adibire a finalità turistico- ricreative Carenza nell’infrastrutturazione locale (materiale e immateriale) e inadeguata accessibilità ai servizi (alle Presenza di edilizia pubblica da riconvertire per usi imprese e alle popolazioni) produttivi e/o sociali (villaggio temporaneo di San Giuliano di Puglia, di Colletorto, di Bonefro)

ASPETTI AMBIENTALI Presenza di aree protette (Oasi LIPU Casacalenda) e Presenza di numerosi dissesti idrogeologici aree ZPS e SIC (presenti nella quasi totalità dei comuni dell’area GAL) di elevato valore naturalistico Elevato rischio sismico dell’intera area.

Presenza dei Piani di Gestione per le aree natura 2000 Raccolta differenziata dei rifiuti modesta e sistema di raccolta incompleto. Tutela, conservazione e valorizzazione di alcuni siti Natura 2000 (prevalentemente costieri) attraverso Tutela ancora debole del patrimonio naturale e risorse di progetti di cooperazione europea (Life natura paesaggistico in particolare) Rischio di diminuzione della biodiversità nei siti Natura Presenza di importanti impianti per la produzione di 2000 maggiormente sottoposti ad una agricoltura energia elettrica da fonti rinnovabili (fotovoltaico, intensiva (area costiera e collina costiera) eolico, idroelettrico) Presenza di emergenze idriche e forti perdite del Presenza di due importanti invasi artificiali (Occhito e sistema di adduzione Liscione) Inefficace sistema di monitoraggio delle acque Presenza della costa, caratterizzata dalla presenza di superficiali ambienti dunali di importanza nazionale Scarsa efficienza energetica dell’edilizia pubblica e Progettualità infrastrutturale in fase di esecuzione nel privata. settore del collettamento idrico e degli acquedotti Progressivo arretramento della presenza antropica con Elevata propensione all’esecuzione di interventi di effetto di mancata tutela e del paesaggio ristrutturazione per il risparmio energetico degli edifici e la produzione di elettricità fotovoltaica. Relativa marginalità delle aree protette

OPPORTUNITA’ MINACCE

Crescita della domanda dei prodotti agro-alimentari di Progressivo abbandono da parte delle popolazioni qualità, in particolare biologici rurali

Trend di crescita del turismo enogastronomico, slow e Perdita dei fattori della crescita economica e sociale attivo, rurale, nature oriented Mancato arresto della tendenza allo spopolamento Diffusione di applicazioni su dispositivi mobili, destinato a supportare il processo di fruizione turistica Impatti della riforma PAC sul sistema agricolo locale

Normativa regionale relativa alla modalità ricettiva dell’ Assenza di normativa regionale in merito alla “Albergo diffuso” costituzione dei Distretti rurali

Atti di indirizzo regionale relativi a modelli di sviluppo Effetto della globalizzazione sul sistema delle piccole e turistico basati su itinerari (Cammini d’Europa Delibera microimprese 149/2016) Insufficiente cultura eno-gastronomica da parte della Presenza dell’Autorità Urbana (Termoli, Campomarino, popolazione, nonostante gli enormi passi in avanti Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni), orientata avutisi negli ultimi anni. allo sviluppo turistico sostenibile dell’area

Patto per il Molise (significative risorse indirizzate allo

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sviluppo turistico della Regione)

Riconoscimento del Distretto turistico Molise Orientale

POR FESR-FSE 2014-2020 (prevede, tra l’altro, un significativo sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche, attraverso interventi di qualificazione dell’offerta e innovazione di prodotto/servizio, strategica e organizzativa)

Normativa e orientamenti nazionali sulla mobilità lenta e sulla ospitalità diffusa.

Presenza di iniziative dalla forte valenza metodologica nella costruzione e promozione di itinerari turistici di livello europeo

PSR 2014-2020 (forte orientamento verso interventi volti alla introduzione di innovazioni nelle aziende rurali e alla realizzazione di progetti sostenibili)

Sfruttamento della risorsa paesaggistica

Valorizzazione delle risorse naturalistiche a scopi turistico/ambientale

Nuove tendenze nei consumi e nuove sensibilità sociali, che conferiscono un ruolo più attivo alle aree rurali

Ruolo centrale delle politiche di sviluppo delle aree rurali in molti documenti di programmazione attivi a livello comunitario, nazionale e regionale

Presenza della normativa nazionale relativa alla costituzione dei “Distretti Rurali”

Valore strategico attribuito dalla Regione Molise al settore turistico nell’ambito del Patto per il Molise

Elevate potenzialità di valorizzazione dei prodotti eno- gastronomici locali

3.3 Definizione dei fabbisogni specifici Dall’analisi SWOT emerge che, nonostante l’area di riferimento possa contare su un’economia più vitale rispetto al resto della regione, nel confronto con la realtà italiana risulta comunque in difficoltà di sviluppo. Tale difficoltà è riconducibile alla ridotta dimensione delle imprese che fanno tra l’altro fatica ad aggregarsi, alla scarsa introduzione di innovazione di prodotto, di processo e di organizzazione non solo nel sistema imprenditoriale, ma anche in quello amministrativo, ad un conseguente scarso orientamento al mercato. Inoltre, la presenza di insediamenti industriali importanti e di una agricoltura mediamente più intensiva di quella regionale potrebbero rappresentare una criticità per la qualità ambientale, anche in termini di sola percezione. Altri sono i fattori di criticità, come si può evincere dall’analisi condotta, certo è che se riuscissimo a favorire l’aggregazione delle imprese e l’introduzione delle innovazione nel sistema imprenditoriale e nel sistema pubblico la strada per lo sviluppo del territorio sarebbe più semplice. L’analisi condotta, inoltre, ci consente di concludere che i due settori strategicamente più importanti per l’area sono quello turistico e quello agricolo-agro-alimentare. Pertanto i fabbisogni specifici individuati sono:

1. Favorire la formazione di reti fra il sistema delle imprese rurali, in particolare quelle del turismo e quelle agricole;

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2. Favorire l’introduzione di innovazioni nel sistema delle imprese rurali, in particolare quelle del turismo e quelle agricole; 3. Favorire imprenditorialità e competitività del sistema delle imprese rurali, in particolare quelle del turismo e dell’agricoltura 4. Favorire il mantenimento di pratiche sostenibili all’interno delle imprese agricole 5. Favorire la multifunzionalità delle imprese agricole e lo sviluppo della filiera corta 6. Rafforzare gli strumenti di governance del territorio, in un’ottica di sostenibilità 7. Favorire la gestione integrata e sostenibile delle risorse enogastronomiche, culturali, storiche, naturalistiche con finalità turistiche, anche attraverso il rafforzamento dell’immagine dell’area in termini di sostenibilità ambientale

I fabbisogni specifici individuati si caratterizzano per una stretta coerenza con alcune delle priorità e obiettivi tematici e trasversali delle politiche di sviluppo rurale, anche se non mancano punti di contatto con le altre politiche dell’attuale programmazione europea, nazione e regionale. Nella tabella che segue viene schematizzata la coerenza tra i fabbisogni specifici e alcune delle priorità e obiettivi tematici (art. 3 – Regolamento (UE) 1305/2013) della politica di sviluppo rurale 2014-2020 che rappresentano anche parte degli obiettivi perseguiti nel PSR Regione Molise. In particolare le priorità e gli obiettivi tematici e trasversali cui si fa riferimento sono: V Priorità 1 – Promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale nelle zone rurali o Obiettivo tematico 1A – Stimolare l’innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali V Priorità 3 – Promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, comprese la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli o Obiettivo tematico 3A – Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali V Priorità 6 – Adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali o Obiettivo tematico 6A – Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese, nonché l’occupazione o Obiettivo tematico 6B – Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali o Obiettivo tematico 6C – Promuovere l’accessibilità, l’uso e la qualità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) nelle zone rurali

P1 P3 P4 P6 Amb. Innov. 1A 3A 4B 6A 6B 6C Fab. 1 – Formazione reti x x x Fab. 2 – Introduzione innovazioni x x x x Fab. 3 – Imprenditorialità e competitività x x x x x x imprese Fab. 4 – Pratiche sostenibili x x x x x Fab. 5 – Multifunzionalità e filiera corta x x x x x Fab. 6 – Rafforzare governance x x x Fab. 7 – Gestione integrata patrimonio e x x x x x x sostenibilità ambientale

La giustificazione dei fabbisogni selezionati è descritta nel paragrafo precedente. 4.1 Definizione della strategia La strategia che si intende sviluppare nell’area rurale di riferimento si basa principalmente sulle seguenti motivazioni, scaturite dall’analisi effettuata nei paragrafi precedenti: V nell’area è presente un sistema turistico significativo che ha un peso rilevante per l’economia turistica regionale, concentrato nei comuni della costa (Termoli e Campomarino), che tuttavia negli ultimi anni ha fatto registrare un andamento negativo (arrivi e presenze in forte calo) imputabile certamente alla qualità dell’offerta, ma dovuto anche alla naturale diminuzione dell’appeal del turismo balneare e al contestuale maggiore interesse per turismi alternativi (enogastronomico, slow e attivo, nature oriented); V nonostante le criticità del turismo balneare lo stesso garantisce annualmente un numero importante di presenze e arrivi nell’area, che potrebbero rappresentare un bacino di gravitazione prezioso per coinvolgere i turisti balneari in escursioni verso l’interno del territorio, favorendo la 49

soddisfazione di un bisogno emergente, il riequilibrio di flussi spaziali(valorizzazione di alcune aree scarsamente frequentate e l’allungamento del periodo di soggiorno, con positive ripercussioni sull’economia locale; V la capacità ricettiva dell’area è significativa, rappresentando il 46,5% dei posti letto della provincia di Campobasso, elemento questo fondamentale per lo sviluppo turistico dell’area, anche in considerazione del fatto che più del 50% della ricettività presente è di tipo extra-alberghiero, basata sulla presenza di alberghi diffusi, agriturismi e B&B in tutti i comuni dell’area. Come emerge dall’analisi a fronte dell’andamento negativo di presenze e arrivi in provincia di Campobasso si registra un aumento della permanenza per le sole strutture di micro-ricettività; V nell’area è presente un sistema agro-alimentare significativo che ha un peso rilevante per l’economia agro-alimentare regionale, orientato in maggior misura rispetto alla situazione regionale alla produzione di prodotti di qualità, in particolare biologici e certificati (DOP, DOC). Le filiere strategiche dell’area (in termini quantitativi e qualitativi) sono quella olivicola-oleicola e viti-vinicola, ma non mancano microfiliere per la produzione di formaggi, salumi, sott’olii, che concorrono a formare un ampio paniere di prodotti agroalimentari tipici dell’area. In base ad uno studio condotto dall’Università del Molise il grado di soddisfazione del turista rispetto ai prodotti eno- gastronomici del territorio (analisi condotta sui comuni di Campomarino e Termoli) è molto elevato, inferiore solo al grado di soddisfazione per “tranquillità” e “ospitalità della gente”. V nell’area sono presenti numerosi elementi attrattivi tangibili e intangibili: edifici storici, siti produttivi, paesaggi tradizionali, ecosistemi, eventi, pratiche popolari e stili di vita; V l’area è caratterizzata da una popolazione più “giovane” rispetto al resto della regione, e pertanto maggiormente orientata, se adeguatamente assistita, allo sviluppo di attività e servizi innovativi; V la presenza di elementi di criticità dei settori strategici dell’area e del territorio in generale (scarsa competitività delle imprese, “incertezza” nell’orientamento alla qualità delle imprese, forte stagionalizzazione della domanda turistica, scarsa integrazione fra tutti gli attori delle filiere compresi quelli istituzionali, scarsa valorizzazione degli elementi attrattivi, uso a volte dissipativo e non sostenibile delle risorse del territorio, …) impone una riflessione su quale modello di sviluppo privilegiare; V valenza fortemente strategica attribuita dalla regione Molise all’ambito del turismo sostenibile per lo sviluppo e la crescita del territorio regionale, testimoniata anche dalla produzione di normativa in materia ( la più recente su Albergo diffuso e Itinerari Cammini d’Europa) e dal ruolo in termini di misure e risorse finanziarie previste in tutti gli strumenti di programmazione 2014-2020; V presenza del Distretto Turistico Molise Orientale e iniziative già avviate con la precedente programmazione Leader e della Cooperazione territoriale Europa, che potrebbero essere utilmente capitalizzate.

Tali considerazioni hanno condotto verso la condivisione della valenza strategica del turismo sostenibile per lo sviluppo dell’area. In particolare si intende privilegiare un turismo che eviti il consumo irreversibile delle risorse e favorisca l’incontro con l’ambiente e la vita locale, l’integrazione settoriale con particolare riferimento ai due sistemi strategici per l’area (turismo e agro-alimentare), l’allungamento della stagione, un mercato del lavoro più qualificato e meno precario e l’accoglienza del turista in un ambiente di qualità, sperimentando il modello basato sugli itinerari d’area/tematici.

Dal processo partecipativo e dalla diagnosi del contesto sono scaturiti i seguenti fattori critici di successo legati allo sviluppo turistico attraverso itinerari: 1. necessità di una strategia chiara per l’area rurale che individui: a. ruolo dell’area nello sviluppo turistico al fine di calibrare l’impegno di risorse e identificare i partner; b. i temi da sviluppare per gli itinerari (enogastronomia, cultura, storia, natura,…..); c. l’articolazione dei percorsi; 2. un modello organizzativo di rete e un soggetto di riferimento che guidi il processo. La gestione di uno sviluppo qualitativo e sostenibile richiede una struttura efficace di leadership e coordinamento. In particolare: a. la definizione dell’area territoriale di sviluppo del progetto deve favorire il riconoscimento reciproco e l’aggregazione operativa delle imprese e delle competenze, che devono sentirsi parte di uno stesso territorio e di uno stesso progetto; b. l’organizzazione del progetto non può che essere basata su una “rete” di imprese di servizio e produttive che vanno sollecitate e convinte a partecipare. Occorre però al contempo individuare la struttura organizzativa che guiderà la rete, che deve avere il supporto delle autorità locali e del settore privato, oltre che buoni legami con i livelli regionali e nazionali.

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Senza questa funzione di leadership-coordinamento, la rete di piccole imprese, da sola, difficilmente potrà funzionare; c. la struttura organizzativa dovrà anche lavorare in stretta connessione con le diverse organizzazioni e associazioni attive nell’ambito rurale (agricoltura, artigianato, ambiente, ecc…), nonché con la comunità locale, che va costantemente informata e coinvolta attivamente nel processo; 3. una rete con garanzie di qualità. Per la rete di imprese è fondamentale garantire la qualità dell’esperienza, sia attraverso miglioramenti qualitativi degli elementi fisici (strutture, infrastrutture, criteri di sostenibilità ambientale) che dei servizi;

4. promo-commercializzazione. La promozione di una rete di imprese di questo tipo non si fa solo con strumenti tradizionali (brochure, materiali cartacei, fiere), ma soprattutto attraverso le TIC e altri modelli innovativi quali Educational tour, .

L’approfondimento dei punti critici di successo ha condotto all’individuazione di una serie di linee strategiche di intervento, che tengono, altresì, conto di iniziative pianificate e/o in corso di realizzazione, dell’orientamento della normativa regionale e nazionale, degli obiettivi della programmazione 2014-2020, del potenziale umano e delle peculiarità del metodo LEADER. Di seguito si riporta uno schema di sintesi declinato per singolo fattore critico di successo. Fattore 1 - Strategia per l’area Assegnare un ruolo pilota all’area nella valorizzazione e promozione del sistema turistico locale del Molise orientale, basato sulla forte integrazione turismo balneare-turismo area interna, in grado di generare buone pratiche, caratterizzate da innovazione, sostenibilità e trasferibilità.

Migliorare l’attrattività del territorio attraverso l’inserimento dei beni (enogastronomici, archeologici, culturali, naturalistici….) all’interno di Itinerari, agendo su tutto il contesto territoriale e i suoi attori. Gli itinerari proposti dovranno consentire di presentare un’offerta con caratteri DISTINTIVI rispetto ad altre aree territoriali e dovranno collegare la costa con l’area interna.

Articolazione dettagliata dei percorsi (a livello di prodotto turistico commercializzabile) Fattore 2 - Modello organizzativo di rete e un soggetto di riferimento Intensa attività di animazione e di coinvolgimento di tutti gli attori al fine di favorire il riconoscimento reciproco e l’aggregazione operativa delle imprese e delle competenze, che devono sentirsi parte di uno stesso territorio e di uno stesso progetto e costituire una RETE.

Attività di guida della RETE da parte del GAL (personale interno e esperti) con funzione di leadership- coordinamento nel periodo di programmazione 2014-2020. Successivamente tale ruolo potrà essere svolto dal Distretto Turistico Molise Orientale istituito con Decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo n. 311 del 30.06.2016, nell’ambito del quale rientra tutta l’area Leader di riferimento.

Piano di comunicazione interno per l’informazione costante e il coinvolgimento attivo della comunità locale e delle associazioni dell’agricoltura, dell’artigianato, della cultura, dell’ambiente…nel percorso di aggregazione avviato

Fattore 3 - Rete con garanzie di qualità Realizzazione di un marchio territoriale e definizione di standard di qualità (sia per il marchio che per gli standard di qualità si prevede di istituire un tavolo di coordinamento con gli attori istituzionali che stanno pianificando interventi simili, con l’obiettivo di condividere gli indirizzi e le strategie, ed eventualmente un marchio unico, evitando prodotti plurimi che possono indebolire l’azione di comunicazione.

Sostegno progetti/interventi volti al miglioramento degli attrattori fisici (strutture e infrastrutture) da parte dei soggetti pubblici e al miglioramento o creazione di servizi innovativi, sia attraverso la creazione di nuove imprese, che attraverso lo sviluppo della multifunzionalità. Il carattere imprenditoriale dei servizi per il turismo dovrà rappresentare un punto di forza della strategia.

Interventi per la qualificazione del capitale umano della rete Fattore 4- Promo-commercializzazione Elaborazione di un Piano di promozione e comunicazione degli Itinerari. Attività di prima promozione del prodotto turistico (Itinerari) attraverso: V realizzazione di un sito web 51

V realizzazione di materiale tradizionale (brochure degli Itinerari) V realizzazione di un’App V realizzazione di un punto informativo presso uno dei comuni balneari dell’area, gestito dal personale GAL V realizzazione di educational tour V partecipazione ai più importanti eventi locali V organizzazione evento tematico (enogastronomico) a valenza nazionale

Per la completa attuazione del Piano di promozione e comunicazione il GAL farà riferimento a risorse integrative e complementari.

Le linee di intervento individuate mirano quindi alla realizzazione di una rete di Itinerari, che denomineremo “I Cammini del Molise Frentano” in relazione alla connotazione storico-culturale dell’area, attraverso i quali collegare la costa con l’interno, con l’intento di intervenire e rafforzare i seguenti aspetti del sistema turistico locale: competitività, attrattività, fruibilità e innovazione.

Pertanto, l’obiettivo principale della strategia proposta è quello di “favorire lo sviluppo turistico dell’area secondo un modello basato sulla realizzazione e promozione di una rete di itinerari (d’area/tematici), in grado di valorizzare e integrare le risorse enogastronomiche, storico-culturali-naturalistiche e paesaggistiche, connotato da requisiti di sostenibilità, innovazione e forte integrazione tra soggetti pubblici e privati”.

La strategia si sviluppa su due ambiti tematici (AdP Italia) di intervento, di cui uno portante “Turismo sostenibile” e l’altro complementare “Sviluppo delle filiere produttive di qualità”. I due ambiti sono strettamente connessi fra di loro, in quanto il secondo è di supporto al primo nel raggiungimento dell’obiettivo principale, agendo sulla valorizzazione dei prodotti agro-alimetari di qualità, che rivestono un ruolo importante per lo sviluppo del sistema turistico locale. E’ possibile individuare obiettivi specifici per ognuno degli ambiti tematici selezionati come di seguito indicati. Obiettivi specifici “Turismo sostenibile”

1. OS1 - favorire la nascita e lo sviluppo di piccole o microimprese operanti nel settore dei servizi innovativi per il turismo sostenibile, accrescendo le opportunità reddituali e occupazionali del sistema; 2. OS2 - recuperare, valorizzare e promuovere dentro e fuori l’area Leader, il patrimonio storico- culturale-architettonico-naturalistico-archeologico locale, compreso spazi e/o strutture pubbliche da destinare ad attività culturali e alla vendita dei prodotti agro-alimentari di qualità, con finalità turistica; 3. OS3 - migliorare l’attrattività del territorio rurale attraverso l’inserimento dei beni (enogastronomici, archeologici, culturali, naturalistici….) all’interno di Itinerari, agendo su tutto il contesto territoriale e i suoi attori e favorendo una forte integrazione tra la costa e l’area interna, favorendo la costituzione di una rete tra soggetti pubblici e privati per la gestione del prodotto turistico “itinerari” 4. OS4 - accrescere le opportunità reddituali e occupazionali delle piccole o microimprese che operano nell’ambito del turismo sostenibile, attraverso il rafforzamento delle reti e delle capacità di relazione tra gli operatori; 5. OS5 - sviluppare la base di conoscenze degli imprenditori delle piccole o microimprese del turismo sostenibile e dei loro familiari; 6. OS6 – rafforzare l’immagine di sostenibilità ambientale dell’area, per creare le condizioni ottimali di comunicazione del prodotto turistico e di sviluppo di un biodistretto

Obiettivi specifici “Filiera produttiva di qualità” 1. OS1 - accrescere le opportunità reddituali e occupazionali delle piccole o microimprese che operano nell’ambito dell’agro-alimentare di qualità, attraverso il rafforzamento della cooperazione tra operatori privati e operatori della ricerca per trovare soluzioni innovative per la commercializzazione attraverso il canale della filiera corta, perseguendo principalmente finalità turistiche; 2. OS2 - sviluppare la base di conoscenze degli imprenditori delle piccole o microimprese che producono o intendono produrre prodotti di qualità, in particolare biologici e DOP; al fine di favorire una maggiore competitività delle stesse e garantire la produzione di prodotti di qualità che presentano un forte legame con il territorio.

Gli obiettivi selezionati sono il frutto di una attività di approfondimento e confronto con il partenariato locale, successiva alla fase di pre-candidatura.

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Nel paragrafo successivo verranno approfonditi i risultati attesi e gli impatti in relazione agli obiettivi specifici individuati.

4.2 Definizione degli ambiti tematici Come anticipato la strategia si svilupperà attraverso la realizzazione di interventi che andranno ad incidere nell’ambito del turismo sostenibile e delle filiere produttive di qualità. La strategia è stata costruita, in particolare, intorno alla seguente concezione di Turismo sostenibile: “Lo sviluppo turistico sostenibile soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle regioni di accoglienza, tutelando nel contempo e migliorando le prospettive per il futuro. Esso deve integrare la gestione di tutte le risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte, mantenendo allo stesso tempo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e i sistemi viventi”. Pertanto, la strategia e gli interventi proposti, mirano ad un modello di turismo: V durevole, che non si basa sulla crescita a breve termine della domanda, ma sugli effetti a medio- lungo termine del modello turistico adottato, cercando di mettere in armonia la crescita economica e la conservazione dell’ambiente e dell’identità locale, fattori che costituiscono il principio attivo dello sviluppo turistico nel tempo; V dimensionato e rispettoso dell’ambiente, dimensionato nel tempo per ridurre gli effetti legati alla stagionalità, e nello spazio, individuando la capacità di accoglienza del territorio e orientando l’affluenza dei turisti in funzione delle caratteristiche fisiche dei luoghi. Si definisce così una soglia di visitatori atta a garantire la conservazione degli spazi e la qualità dell’esperienza turistica V integrato e diversificato, l’offerta turistica deve essere il risultato naturale dell’integrazione delle risorse locali (eno-gastronomiche, balneari, naturalistiche, culturali, storiche). Il turismo non può essere un elemento estraneo all’identità del luogo, ma un elemento integrato alla ricchezza culturale ed economica dello stesso. In questo senso la “monocultura turistica” deve essere sostituita con dei modelli diversificati, in cui il turismo occupi una parte importante della struttura economica. Inoltre il modello turistico sostenibile è aperto al territorio circostante in modo che gli spazi circostanti delle località vicine facciano parte della medesima offerta turistica. La diversità urbana, paesaggistica e naturale dell’insieme rafforza, infatti, l’attrattiva dell’offerta; V pianificato, basato sull’analisi attenta delle condizioni presenti e delle prospettive future, unite alla valutazione al momento delle decisioni delle diverse variabili che intervengono nel processo turistico V economicamente vitale, si propone quale modello alternativo che non rinuncia alla vitalità economica e alla ricerca del benessere delle comunità locali. Non si pone come priorità la crescita rapida dei redditi turistici, ma la natura e la vitalità nel tempo degli investimenti; V partecipato, in quanto tutti i soggetti portatori di interesse devono essere coinvolti nei processi decisionali riguardanti lo sviluppo del territorio.

Il PSL del GAL Innova Plus si propone quindi Parimenti la “filiera produttiva di qualità” cui si fa riferimento è una filiera di prodotti biologici e certificati, che si caratterizza per la sostenibilità ambientale, sociale e economica. Le motivazione che hanno condotto alla selezione dei due ambiti tematici è stata ampiamente giustificata nel paragrafi precedenti, di seguito approfondiremo la logica di intervento degli stessi in termini di contributo all’obiettivo principale della strategia, alla definizione degli obiettivi specifici, dei fabbisogni da soddisfare, delle azioni, dei risultati attesi e degli impatti. L’obiettivo principale della strategia sarà perseguito attraverso il raggiungimento degli obiettivi specifici ai quali sono associabili dei risultati attesi e i relativi indicatori target, necessari per misurare i risultati e consentire un’adeguata azione di monitoraggio e di verifica di realizzazione. Nella tabella che segue sono schematizzati i parametri citati.

Turismo sostenibile Obiettivo Risultati attesi Indicatori target specifico OS 1 Investimenti per nascita di nuove imprese (o nuovi n. imprese create: 11 rami di impresa) erogatrici di servizi innovativi n. nuovi rami di impresa agricola avviati: 10 posti di lavoro creati: 11

OS2 Investimenti per interventi sul patrimonio pubblico n. interventi realizzati: 12 con valenza turistica OS3 Interventi per la definizione degli Itinerari e n. itinerari tracciati: 5 costituzione di una rete 53

OS4 Attività per la costituzione di una rete n. reti operatori pubblici e private: 1 OS5 Attività per favorire l’adesione alla rete n. aderenti rete: 70 OS6 Interventi di formazione per piccole e microimprese n. corsi attivati:1 nel settore del turismo sostenibile n. partecipanti: 25 OS7 Intervento di biomonitoraggio ambientale n. rete biomonitoraggio: 1 Filiera produttiva OS1 Investimenti in interventi innovativi per favorire la n. reti attivate: 1 commercializzazione dei prodotti di qualità attraverso il canale della filiera corta OS3 Interventi di formazione per piccole e microimprese n. corsi attivati: 1 del settore dell’agricoltura sostenibile n. partecipanti: 25

La logica di intervento della Strategia, distinta per ambiti tematici è ulteriormente dettagliata nella tabella che segue, dove si evidenzia il legame fra i singoli interventi del PSL e gli obiettivi della politica di sviluppo rurale (priorità e focus area), gli obiettivi specifici individuati, le misure del PSR attivate e quelle specifiche Leader, i risultati e impatti previsti Relativamente al ruolo della strategia nella soddisfazione dei fabbisogni individuati si esplicita quanto segue: V al fabbisogno 1 ”Favorire la formazione di reti fra il sistema delle imprese rurali, in particolare quelle del turismo e quelle agricole” contribuisce in maniera diretta l’intervento 1 (I Cammini del Molise Frentano – La Rete”) e l’intervento 7 (I Cammini del Molise Frentano – La Filiera Corta), il cui obiettivo operativo è proprio quello di arrivare alla costituzione di una rete, nel primo caso per la governance del prodotto turistico che si andrà a realizzare e nel secondo caso per la ricerca di soluzioni innovative per la filiera corta (partenariato di progetto). Allo stesso fabbisogno contribuiscono anche gli interventi 4 (I Cammini del Molise Frentano – I servizi) e 3 (I Cammini del Molise Frentano – Gli attrattori) in quanto i beneficiari privati del primo intervento e quelli pubblici del secondo intervento avranno il vincolo di adesione alla costituenda Rete. V al fabbisogno ”Favorire l’introduzione di innovazioni nel sistema delle imprese rurali, in particolare quelle del turismo e quelle agricole” contribuiscono l’intervento 4 (I Cammini del Molise Frentano – I servizi) dal momento che la natura stessa dell’intervento prevede il sostegno unicamente a progetti innovativi (prodotto, processo, organizzazione) nell’ambito dei servizi turistici, stimolando al contempo la multifunzionalità delle imprese agricole; l’intervento 7 (I Cammini del Molise Frentano – La Filiera Corta) relativo alla misura del PSR Cooperazione, che per sua stessa natura contempla un approccio innovativo ai problemi; l’intervento 6 (I Cammini del Molise – Il Capitale Umano) che mira a qualificare gli operatori del settore turistico e di quello agricolo rendendoli maggiormente orientati all’introduzione di innovazioni; V al fabbisogno “Favorire imprenditorialità e competitività del sistema delle imprese rurali, in particolare quelle del turismo e dell’agricoltura “ contribuiscono in maniera diretta gli interventi 1 (I Cammini del Molise Frentano – La Rete”), che favorendo una dinamica collettiva riuscirà a rendere maggiormente competitive le imprese; 4 (I Cammini del Molise Frentano – I servizi), in quanto si demanda al sistema delle impresa la realizzazione delle attività/servizi per la fruibilità degli itinerari, cercando di svincolare in tal modo la fase di promo-commercializzazione ai soli periodi in cui risultano attivi i finanziamenti delle varie programmazione; 7 (I Cammini del Molise Frentano – La Filiera Corta), in quanto attraverso soluzioni innovative nella commercializzazione dei prodotti agro- alimentari di qualità le imprese possono diventare più competitive orientandosi maggiormente al mercato e consolidando la produzione di qualità al di là degli aiuti pubblici; l’intervento 6 (I Cammini del Molise – Il Capitale Umano) che mira a qualificare gli operatori del settore turistico e di quello agricolo incidendo naturalmente sull’ottenimento di risultati d’impresa migliori; V al fabbisogno “Favorire il mantenimento di pratiche sostenibili all’interno delle imprese agricole” contribuisce prioritariamente l’intervento 7 (I Cammini del Molise Frentano – La Filiera Corta), in quanto le soluzioni innovative per la commercializzazione dei prodotti di qualità, tra cui quelli biologici, consentirà alla imprese un maggior orientamento al mercato e quindi l’ottenimento di un maggior margine economico tale da decidere la strategia produttiva da intraprendere in maniera autonoma dagli aiuti; l’intervento 1 (I Cammini del Molise Frentano – La Rete”), in quanto il tipo di governance che verrà attivata pone tra gli elementi strategici e distintivi dell’offerta turistica proprio i prodotti biologici e quelli DOP; l’intervento 6 (I Cammini del Molise – Il Capitale Umano) che mira a qualificare gli operatori del settore agricolo favorendo una gestione più efficace ed efficiente delle pratiche sostenibili; infine importante è anche il contributo dell’intervento 2 ("I Cammini del Molise Frentano" La sostenibilità), che perseguendo, attraverso il biomonitoraggo ambientale, l’obiettivo di rafforzare l’immagine del territorio dal punto di vista della sostenibilità ambientale, crea le pre- condizione ottimale per le pratiche sostenibili e per un eventuale biodistretto; 54

V al fabbisogno “Favorire la multifunzionalità delle imprese agricole e lo sviluppo della filiera corta” contribuiscono in maniera diretta gli interventi 4 (I Cammini del Molise Frentano – I servizi) e 7 (I Cammini del Molise Frentano – La Filiera Corta), dato che il primo favorisce la multifunzionalità delle imprese agricole nella direzione dei servizi turistici innovativi e il secondo è specifico per la multifunzionalità legata alla commercializzazione dei prodotti attraverso il canale della filiera corta; V al fabbisogno “Rafforzare gli strumenti di governance del territorio” contribuisce in maniera prioritaria l’intervento 1 (I Cammini del Molise Frentano – La Rete”), che proponendo una rete per la gestione del prodotto turistico rappresentato dagli itinerari innescherà processi di forte integrazione tra tutti gli attori delle filiere interessate, sia pubbliche che privati; V al fabbisogno “Favorire la gestione integrata e sostenibile delle risorse enogastronomiche, culturali, storiche, naturalistiche con finalità turistiche, anche attraverso il rafforzamento dell’immagine dell’area in termini di sostenibilità ambientale” contribuiscono tutti gli interventi del PSL, dal momento che tale fabbisogno racchiude la filosofia stessa della strategia, che punta su una governance unitaria del territorio mettendo a sistema tutto ciò che il territorio offre in termini di risorse tangibili e intangibili, di capitale umano e i relazioni sviluppate.

Relativamente al contributo che gli obiettivi specifici e quindi gli interventi del PSL determinano sulle Focus area si rimanda alle singole schede di misura.

4.3 Attività di animazione

L’idea progettuale di animazione che si intende realizzare mira a favorire il più ampio coinvolgimento e partecipazione consapevole di tutti gli attori del territorio e della popolazione, nella realizzazione delle varie iniziative proposte nel PSL e nella realizzazione di iniziative che presentano carattere di complementarietà e sinergie con la strategia promossa dal GAL. Le attività di animazione riguarderanno la diffusione degli obiettivi e degli interventi della strategia di sviluppo locale, la diffusione dei bandi e dei risultati di volta in volta conseguiti dentro e fuori il territorio Leader di competenza e, in fase di divulgazione dei bandi, tale attività prevede il supporto ai potenziali beneficiari nello sviluppo di progetti innovativi e nella partecipazione alle iniziative intraprese dal GAL, particolarmente quelle relative alla promozione delle dinamiche collettive. Gli strumenti che verranno utilizzati per l’attività di animazione saranno diversificati, in funzione della tipologia degli interventi da diffondere, dei destinatari di riferimento e degli obiettivi da raggiungere. Per la diffusione della strategia e dei suoi obiettivi si prevede un convegno di lancio subito dopo l’approvazione del PSL da parte della Regione Molise, cui sarà invitata la popolazione e tutti i soggetti che a varie titolo stanno pianificando o realizzando sul territorio Leader e regionale in generale azioni di sviluppo locale che sono complementari a quelle attivate dal GAL, al fine di favorire una forte integrazione degli strumenti, che superando le divisioni affrontano lo sviluppo del territorio secondo logiche imprenditoriali. Per le misure a bando che prevedono la presentazione di progetti innovativi il GAL organizzerà incontri preliminari di spiegazione e diffusione del bando, elaborando un vademecum per la più semplice interpretazione del documento di selezione. Successivamente si occuperà di assistere i potenziali beneficiari nella concezione e elaborazione dell’idea progettuale, potendo contare sul Responsabile dell’Animazione che possiede una esperienze di oltre quindici anni in tale attività e di esperti dei settori “turismo sostenibile” e “filiera agroalimentare sostenibile” di elevatissima professionalità (Direttore del Corso di Laurea in Scienze turistiche e Vice-Direttore del Dipartimento di Agricoltura, Agroalimnetare, Ambiente” dell’Università degli Studi del Molise”). Per le attività di assistenza tecnica ai potenziali beneficiari verranno organizzati sia incontri su richiesta degli interessati, anche in maniera itinerante nei vari comuni dell’area Leader, sia tramite lo sportello “Animazione” del GAL che funzionerà dal lunedì al venerdì. Per il coinvolgimento dei portatori di interesse nella misura relativa alla costituzione della rete “I Cammini del Molise Frentano” si organizzeranno preliminarmente almeno due tavoli tecnici con i responsabili del Distretto Turistico Molise Orientale, con l’Assessorato al turismo della regione Molise, con l’Assessorato all’Agricoltura, con l’Autorità Urbana di Termoli, Campomarino, San Giacomo degli Schiavoni. Per il GAL parteciperanno ai tavoli tecnici almeno il Presidente, o in sua vece il Vice-Presidente, il Responsabile dell’animazione e gli esperti del settore Turismo e Filiera produttiva. Tali tavoli tecnici dovranno consentire di realizzare la più stretta sinergia e complementarietà rispetto agli interventi relativi alla rafforzamento della competitività dell’area come destinazione turistica. Successivamente, condivisa una linea di indirizzo comune, il personale per l’animazione organizzerà incontri allargati pe la condivisione dell’iniziativa e l’eventuale adesione. Gli incontri si terranno in maniera diffusa sul territorio e sarà curata dal gruppo tecnico di animazione. Infine per la comunicazione verso i soci, la popolazione e i vari portatori di interesse, circa gli obiettivi raggiunti e/o le azioni che verranno intraprese si prevede di utilizzare il sito web del GAL e la pagina 55

facebook, una newsletter con cadenza bimestrale e comunque con previsioni di edizioni straordinarie in corrispondenza della pubblicazione di bandi e avvisi e con pubblicazione di articoli sui quotidiani locali. L’attività di animazione rientra nell’area “tecnica e animazione” e il personale a tale area afferente per l’animazione è rappresentato da: Responsabile dell’animazione (Giovanna Lepore), due animatori (Tania Venditti e Pietro Caruso), due esperti dei settori turistico e agro-alimentare (Rossano Pazzagli e Antonio De Cristofaro). (di tutto il personale e degli esperti si trova il curriculum in allegato.). Inoltre è presente una segreteria generale che coadiuva le attività svolte da tutto il personale coinvolto e dagli organi di indirizzo ed esecutivi. Per la mansioni specifiche si rimanda al Regolamenti interno allegato al presente documento. L’esperto nel settore delle filiere agro-alimentari supporta il GAL nell’implementazione dei documenti e nell’attività di assistenza/animazione relativi all’attuazione delle misure/interventi volti a valorizzare e rendere maggiormente sostenibile e innovativo il sistema agro-alimentare locale dei prodotti di qualità L’esperto nel settore del turismo sostenibile supporterà il GAL nell’implementazione dei documenti e nell’attività di assistenza/animazione relativi all’attuazione delle misure/interventi volti a valorizzare e promuovere il sistema turistico locale. I costi di animazioni sono esplicitati al primo grado di livello nel paragrafo pertinente del presente documento e dettagliati in un documento che verrà allegato alla presente candidatura. COSTI 2017 2018 2019 2020 TOTALE costi animazione escluso personale 16.400,00 11.000,00 9.000,00 10.500,00 46.900,00 costi personale 61.400,00 61.400,00 61.400,00 61.400,00 245.600,00 Responsabile tecnico animazione 17.400,00 17.400,00 17.400,00 17.400,00 69.600,00 Animatore 1 18.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 72.000,00 Animatore 2 18.000,00 18.000,00 18.000,00 18.000,00 72.000,00 Esperto turismo 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 16.000,00 Esperto agroalimentare 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 16.000,00 TOTALE COSTI DI ANIMAZIONE 77.800,00 72.400,00 70.400,00 71.900,00 292.500,00

4.4 Misure (Interventi) Il GAL per la definizione delle misure, ai sensi del bando per la selezione delle strategie di sviluppo locale, può prevedere più misure/interventi previsti dal Regolamento di Sviluppo rurale 1305/2013 o del PSR 2014- 2020, oppure dei programmi FESR-FSE, oppure specifiche per le problematiche contenute nella strategia a cui si riferisce e non presenti negli strumenti di programmazione citati.

In quest’ultimo caso devono essere fornite giustificazioni oggettive e verificabili in ordine: alla coerenza programmatica delle stesse rispetto ai fabbisogni emersi nella SSL, all’adeguatezza della capacità amministrativa e di controllo funzionale a garantire piena e regolare attuazione. In ogni caso le spese dovranno essere sostenute coerentemente con le rispettive normative di riferimento.

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Ciò premesse, il GAL Innova Plus s.r.l. intende attivare alcune Misure del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Regione Molise opportunamente demarcate rispetto alle analoghe Misure attivate dalla regione Molise, e alcune misure specifiche Leader, che rispondono a precise esigenze derivanti dai fabbisogni emersi e che consentiranno un maggior margine di successo degli interventi messi in campo.

La demarcazione fra le misure del PSR e quelle Leader fa riferimento principalmente ai seguenti due aspetti:

V limitazione delle tipologie di interventi ammissibili, in funzione degli specifici obiettivi della SSL; V elementi vincolanti per i beneficiari Leader indirizzati all’innalzamento della qualità delle operazioni e della sostenibilità degli interventi in termini di durabilità nel tempo e di orientamento al mercato (esempio: azioni formative obbligatorie per tutti i beneficiari privati, adesione alla rete obbligatoria per pubblici e privati…)

La tipologia delle misure/interventi scelte e la loro dotazione finanziaria sono coerenti con i risultati che si intendono raggiungere, con la tipologia di interventi (materiali, immateriali) e con gli aspetti di complementarietà e sinergie delle altre politiche, compresa la politica di sviluppo rurale. Il rapporto fra le varie misure/interventi è di strettissimo, pertanto anche la distinzione in ambiti tematici per certi aspetti risulta arbitraria, in quanto il raggiungimento dell’obiettivo principale della strategia non si può che perseguire attraverso la completa attuazione di tutte le misure e una forte azione di coordinamento/leadership da parte del GAL, rispetto alla realizzazione della governance che dovrà gestire il prodotto turistico degli Itinerari (I Cammini del Molise Frentano – La Rete), all’attività di promozione e comunicazione, nonché al rafforzamento dell’immagine di sostenibilità ambientale del territorio. Le Misure/Interventi che si intendono attuare mirano sinergicamente al raggiungimento dell’obiettivo principale della strategia, ovvero “favorire lo sviluppo turistico dell’area secondo un modello basato sulla realizzazione e promozione di una rete di itinerari (d’area/tematici), in grado di valorizzare e integrare le risorse enogastronomiche, storico-culturali-naturalistiche e paesaggistiche, connotato da requisiti di sostenibilità, innovazione e forte integrazione tra soggetti pubblici e privati”, intervenendo in maniera integrata su tutte le componenti che concorrono a costruire un prodotto turistico: sulla riorganizzazione della governance del territorio (costituzione di una Rete), sulle attività imprenditoriali innovative in ambito turistico, sull’aumento dell’attrattività del territorio anche attraverso il miglioramento degli attrattori turistici, sul rafforzamento dell’immagine di sostenibilità del territorio, sulla valorizzazione del sistema delle produzioni agroalimentari di qualità, sull’attività di comunicazione e promozione, nonchè sulla qualificazione del capitale umano. Relativamente al quadro di raffronto tra i fabbisogni individuati e le misure/interventi si rimanda al paragrafo 4.2 “Definizione degli ambiti tematici”.

Il Piano di Sviluppo Locale, sarà declinato nelle seguenti Misure/Interventi:

V Intervento 1 – “I Cammini del Molise Frentano” La Rete (Misura specifica Leader) o 1.1. Linee guida per la costruzione degli itinerari e Piano di Comunicazione e Promozione o 1.2 Costituzione della Rete dei Cammini Frentani

V Intervento 2 – “I Cammini del Molise Frentano” – La sostenibilità (Misura specifica Leader)

V Intervento 3 – “I Cammini del Molise Frentano” – Gli Attrattori (Sottomisure 7.4-7.5 PSR)

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V Intervento 4 – “I Cammini del Molise Frentano” – I Servizi (sottomisura 6.2 PSR)

V Intervento 5 - “I Cammini del Molise Frentano” – Gli Eventi (Misura specifica Leader)

V Intervento 6 – “I Cammini del Molise Frentano” – Il Capitale umano (Misura 1 PSR)

o 6.1 – “Formazione per operatori del tuirsmo” o 6.2 – “Formazione per operatori dell’agricoltura sostenibile

V Intervento 7 – “I Cammini del Molise Frentano” La filiera corta (sottomisura 16.4 del PSR)

Di seguito si riportano le schede tecniche delle singole misure.

INTERVENTO 1 – “I CAMMINI DEL MOLISE FRENTANO” LA RETE Ambito tematico Turismo sostenibile Titolo della Misura specifica LEADER misura/sottomisura/operazione del PSR – Molise 2014-2020 Motivazione L’intervento ha una valenza propedeutica rispetto a tutti gli altri interventi in quanto mira alla definizione dettagliata degli Itinerari Turistici e alla elaborazione di un Piano di Comunicazione e Promozione degli stessi, nonché alla organizzazione del territorio per la governance dell’offerta. Obiettivi operativi Tracciare la rete degli itinerari costa-interno quale prodotto turistico da realizzare e promuovere. Realizzare una immagine coordinata per la realizzazione degli “Itinerari”. Realizzare un Piano di Comunicazione e Promozione. Costituire una rete per la governance del processo Tipo di azione (ordinaria, trasversale, Trasversale di cooperazione…) Descrizione (descrivere quali attività L’intervento si articola nei seguenti due sotto-interventi: saranno implementate nell’ambito 1. Realizzazione Linee guida e Piano di promozione e Comunicazione dell’azione 2. Attività di Animazione per la costituzione della rete Sotto-intervento 1 I contenuti minimi delle Linee guida saranno i seguenti: V mappatura degli itinerari esistenti e costruzione di una rete di itinerari nell’area di riferimento sviluppati, in maniera integrata, sulla base degli attrattori maggiormente significativi dal punto di vista storico, culturale, enogastronomico e naturalistico e nel rispetto del criterio di favorire il collegamento costa-area interna V definizione dettagliata dell’articolazione dei percorsi, prevedendo un ventaglio abbastanza articolato di circuiti di diverso livello, per durata e difficoltà, anche circolari e brevi, in modo da risultare interessanti per diversi segmenti (dall’escursionista pomeridiano allo sportivo) ; V ideazione dell’immagine coordinata degli itinerari, con riferimento alla

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segnaletica e a tutto il materiale di promozione e commercializzazione; Le linee guida rappresenteranno il documento di riferimento per la realizzazione di tutti gli altri interventi previsti nel PSL e in particolare per gli interventi 3 e 4.

Sotto-intervento 2 Prevede l’attivazione di iniziative di animazione orientate ad informare la popolazione, gli operatori di settore, i potenziali beneficiari della altre misure del PSL e del PSR, nonché gli amministratori locali, sul modello di gestione turistico individuato e sugli itinerari costruiti, sensibilizzando verso la costituzione di una Rete per la gestione del prodotto turistico.

Beneficiari GAL Innova Plus Destinatari: popolazione dell’area, soggetti pubblici, associazioni e sistema delle imprese, in particolare quelle dell’ospitalità, agro-alimentari e artigianali. Costi ammissibili Consulenze specialistiche Spese per l’organizzazione di incontri per l’informazione sugli itinerari individuati Importi e aliquote di sostegno 100% Modalità attuative Intervento a regia GAL: affidamento ad un soggetto pubblico o privato qualificato attraverso procedura di evidenza pubblica. Complemetarietà con altre Misure Si tratta di una misura trasversale che presenta carattere di propedeuticità rispetto a tutte le del PSL altre misure attivate. Spesa pubblica totale (€) 35.000,00 Investimento totale (€) 35.000,00 Regime di aiuto “De minimis” Contributo alle FA del PSR L’intervento contribuisce alla FA 6A in quanto sensibilizza verso la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese, nonché dell’occupazione. Contributo agli obiettivi trasversali L’intervento contribuisce all’obiettivo trasversale dell’innovazione, intesa come del PSR innovazione di tipo organizzativo, promuovendo l’approccio sistemico e di rete tra i soggetti protagonisti dello sviluppo. Indicatori di output (voce, unità di (Voce: Linee guida - Unità di misura: n. - Valore atteso: 1) misura e valore atteso di ciascun (Voce: Piano di Prom. e Comun. - Unità di misura: n. - Valore atteso: 1) indicatore) (Voce: incontri di animazione - Unità di misura: n. - Valore atteso:6) Indicatori di risultato (voce, unità di Voce: soggetti raggiunti Unità di misura: n. Valore atteso: 5000 misura e valore atteso di ciascun Voce: rete di operatori Unità di misura: 1 Valore atteso: 1 indicatore) n. 200 soggetti coinvolti nella rete Contributo agli indicatori target di Essendo un intervento trasversale contribuisce a tutti gli indicatori target della strategia risultato della strategia Tempi di attuazione 4 mesi Riferimenti normativi (se diversi dal Intervento a regia GAL PSR) Rif. “Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale 2014-2020” – Intesa sancita in Conferenza Stato-Regione nella seduta dell’11 febbraio 2016” *Per lo sviluppo rurale l’Unione Europea ha individuato 6 priorità (P) (Art. 5 Reg. 1305/2013), a loro volta suddivise in 18 focus-area. La focus-area sono letteralmente “aree di intervento” e rappresentano i veri pilastri su cui poggia la strategia dei PSR. A ciascuna focus-area infatti è assegnato un obiettivo specifico (target) che dovrà essere raggiunto a fine programmazione, attraverso misure, sottomisure e operazioni. **Indicatori di realizzazione (output): indicano il “prodotto” diretto della misura(es. 50 investimenti di risparmio energetico finanziati attraverso una misura). Indicatori di risultato: indicano l’effetto diretto e immediato della misura (es. 500 posti di lavoro creati grazie alla misura di investimento)

MISURA 2 – “I CAMMINI DEL MOLISE FRENTANO” LA SOSTENIBILITA’ Ambito tematico Turismo sostenibile

Titolo della Misura specifica LEADER misura/sottomisura/operazione del PSR – Molise 2014-2020

Motivazione L’intervento contribuisce al rafforzamento dell’immagine di sostenibilità ambientale per l’area, con ripercussioni positive sia sulla comunicazione e promozione dell’offerta turistica, che sulla creazione delle precondizioni ideali per la promozione di un biodistretto.

Obiettivi operativi Realizzazione di una rete di biomonitoraggio ambientale Verifica, certificazione e comunicazione della qualità ambientale dell’are Tipo di azione (ordinaria, Trasversale

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Descrizione (descrivere quali L’intervento prevede il monitoraggio ambientale del territorio dell’area Leader attività saranno implementate attraverso le api da miele. Esso rappresenta una capitalizzazione del progetto pilota nell’ambito dell’azione Biomonito realizzato in partenariato dal GAL nell’ambito della precedente programmazione. Le potenzialità dell’ape e di alcuni suoi prodotti sono utilizzate dal progetto Biomonito per conseguire il suo principale obiettivo, ossia la realizzazione di una rete di biomonitoraggio ambientale del territorio dell’area Leader. Scopo della rete è certamente quello di segnalare eventuali situazioni di allerta, ma anche di contribuire significativamente alla possibile certificazione ambientale di comprensori omogenei nel rispetto delle normative vigenti, mediante integrazione dei dati ottenuti con quelli acquisibili con altri sistemi di monitoraggio (es. centraline fisse, analisi degli alimenti, ecc.) e certificazione da parte degli Enti preposti. Beneficiari GAL Innova Plus

Destinatari: popolazione dell’area, soggetti pubblici, associazioni e sistema delle imprese, in particolare quelle dell’ospitalità, agro-alimentari e artigianali, turisti

Costi ammissibili Consulenze specialistiche Importi e aliquote di sostegno 100%

Modalità attuative Intervento a regia GAL: affidamento ad un soggetto pubblico o privato qualificato attraverso procedura di evidenza pubblica

Complementarietà con altre Si tratta di una misura trasversale che contribuisce a creare la condizione di Misure del PSL attrattività del territorio a fini turistici e nel contempo a porre in atto eventuali misure correttivi in casi di criticità. Spesa pubblica totale (€) 100.000,00

Investimento totale (€) 90.000,00

Regime di aiuto “De minimis”

Contributo alle FA del PSR FA 4B migliorare la gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi FA6B stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali Contributo agli obiettivi L’intervento contribuisce all’obiettivo trasversale dell’ambiente per le attività di trasversali del PSR monitoraggio degli inquinanti e all’obiettivo dell’innovazione per la metodologia impiegata. Indicatori di output (voce, unità n.3 rapporti di monitoraggio di misura e valore atteso di n.4 punti di monitoraggio installati sul territorio ciascun indicatore) n.1 relazione finale dei risultati

Indicatori di risultato (voce, unità Voce: pop. raggiunta dall’informazione Unità di misura: n. Valore atteso: 5000 di misura e valore atteso di ciascun indicatore)

Contributo agli indicatori target Contribuisce principalmente all’indicatore target relativo all’Obiettivo Specifico 6 di risultato della strategia dell’ambito “Turismo sostenibile”

Tempi di attuazione 3 anni

Riferimenti normativi (se diversi Intervento a regia GAL dal PSR) Rif. “Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale 2014-2020” –

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Intesa sancita in Conferenza Stato-Regione nella seduta dell’11 febbraio 2016”

INTERVENTO 3- “I CAMMINI DEL MOLISE FRENTANO” GLI ATTRATTORI Ambito tematico Turismo sostenibile

Titolo della Misura 7 – Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali misura/sottomisura/operazione del PSR – Molise 2014-2020 Sottomisura 7.4 – Sostegno a investimenti finalizzati all’introduzione, al miglioramento o all’espansione di servizi di base a livello locale per la popolazione rurale, comprese le attività culturali e ricreative e della relativa infrastruttura

Sottomisura 7.5 – Sostegno a investimenti di fruizione pubblica in infrastrutture ricreative, informazioni turistiche e infrastrutture turistiche su piccola scala

Motivazione L’intervento contribuisce alla creazione del prodotto turistico basato sugli itinerari, attraverso la valorizzazione e realizzazione di tutti i possibili attrattori turistici. (come individuati nelle linee guida di cui all’intervento 1)

Obiettivi operativi Valorizzare degli attrattori turistici Creazione attrattori turistici Tipo di azione (ordinaria, ordinaria trasversale, di cooperazione…)

Descrizione (descrivere quali Le attività che finanzia il presente intervento sono: attività saranno implementate V realizzazione di investimenti, di piccola scala, finalizzati ad adeguare nell’ambito dell’azione spazi pubblici e strutture e infrastrutture locali dove localizzare mercati per la vendita di prodotti dell’artigianato, compreso l’agro-alimentare; V Realizzazione di investimenti di piccola scala finalizzati ad adeguare spazi pubblici per la realizzazione di musei, laboratori “del gusto”, enoteche…; V miglioramento dell’accesso ai siti di interesse turistico-culturale e naturalistico V messa in sicurezza, perennità e qualità di siti turistici, culturali (anche delle tradizioni: percorsi palii, carresi) e naturalistici esistenti; V realizzazione di centri per l’informazione turistica e di centri visita e di informazione nei siti turistici; V realizzazione di parcheggi, segnaletiche zone di sosta per migliorare l’individuabilità e l’immagine dei siti turistici; V realizzazione di percorsi tematici (ippovie, vie dell’acqua, percorsi ciclo turistici). Nella candidatura e realizzazione degli interventi occorrerà fare riferimento alle Linee guida di cui all’intervento 1) Beneficiari Comuni dell’area Leader

Costi ammissibili Per i costi ammissibili si rimanda a quelli previsti nelle sottomisure 7.4 e 7.5 del PSR 2014-2020 Regione Molise. Importi e aliquote di sostegno 100% della spesa ammissibile

Limite minimo: 20.000,00 Limite massimo: 200.000,00 Descrizione di eventuali Nella candidatura e realizzazione degli interventi occorrerà fare riferimento alle condizioni di ammissibilità Linee guida di cui all’intervento 1). aggiuntive rispetto a quelle previste per il PSR Tutti i beneficiari del presente intervento aderiranno alla Rete “I Cammini del Molise Frentano”

Modalità attuative Intervento a bando

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Complemetarietà con altre Risulta complementare con tutte le misure del PSL, in quanto contribuisce insieme Misure del PSL alla altre a creare un prodotto turistico integrato. Spesa pubblica totale (€) 2.000.000,00

Investimento totale (€) 2.000.000,00

Regime di aiuto “De minimis”

Contributo alle FA del PSR FA 3 A interventi nelle infrastrutture funzionali ai mercati locali FA6B stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali Contributo agli obiettivi Contribuisce all’obiettivo Ambiente in quanto prevede interventi per la messa in trasversali del PSR sicurezza e il miglioramento della fruibilità di siti naturalistici. Contribuisce all’obiettivo Innovazione in quanto prevede l’introduzione delle TIC per alcuni interventi di miglioramento e favorisce una innovazione organizzativa legata alla partecipazione alla Rete. Indicatori di output (voce, unità n. 12 interventi realizzati di misura e valore atteso di 800 km di percorsi riqualificati ciascun indicatore) 2000 mq di immobili/spazi recuperati e valorizzati n. 1500 utenze turistiche incrementate su base annua **Indicatori di risultato (voce, 5 posti di lavoro conservati unità di misura e valore atteso di n. 1500 utenze turistiche incrementate su base annua ciascun indicatore) Contributo agli indicatori target Contribuisce agli indicatori target dell’obiettivo specifico 2 “Turismo sostenibile” di risultato della strategia Tempi di attuazione 18 mesi

INTERVENTO 4 – “I CAMMINI DEL MOLISE FRENTANO” I SERVIZI Ambito tematico Turismo sostenibile Titolo della Misura 6 – Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese misura/sottomisura/operazione 6.2 – Aiuto all’avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricole del PSR – Molise 2014-2020 nelle zone rurali Motivazione L’intervento contribuisce alla creazione del prodotto turistico basato sugli itinerari, attraverso la nascita di imprese o rami di imprese che forniscono servizi di marketing e per il turismo, indispensabili per favorire la fruizione degli itinerari costruiti. Obiettivi operativi Creare microimprese innovative che forniscono servizi di marketing e per il turismo

Tipo di azione (ordinaria, ordinaria trasversale, di cooperazione…)

Descrizione (descrivere quali L’intervento è finalizzato alla creazione di nuove imprese (piccole e micro- attività saranno implementate imprese) che offrono servizi innovativi di marketing e del turismo (attività extra- nell’ambito dell’azione agricole) realizzate da agricoltori, coadiuvanti familiari di agricoltori, titolari di microimprese o piccole imprese o ancora da persone fisiche delle aree rurali. L’obiettivo, oltre a quello di integrare i fattori di attrattiva materiali con i servizi offerti dalle imprese, è anche quello di aumentare le opportunità di lavoro.

Esempi di attività/servizi implementabili:

V organizzazioni di "laboratori del gusto" e "laboratori dell'artigianato", V organizzazione di visite guidate presso siti storico-culturali e/o laboratori aziendali di trasformazione agro-alimentare, V realizzazione di punti di informazione aziendali e accoglienza turistica; V visite guidate 2.0, ovvero creazione di itinerari interattivi basati sulla

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"realtà aumentata", V visite guidate per non vedenti o ipovedenti attraverso la riproduzione di modelli interattivi in 3D di edifici storici, opere d'arte; V siti web per la promozione dei servizi offerti; V Visite guidate a cavallo lunghi la rete tratturale dell’area

Tutti i beneficiari di tale intervento entreranno nella rete "I cammini del Molise frentano".

Beneficiari Agricoltori o coadiuvanti familiari, persone fisiche residenti in aree rurali che intendono avviare nuove o piccole microimprese. Costi ammissibili L’aiuto non è direttamente collegato alle operazioni o investimenti che il beneficiario deve realizzare, ma è concesso in modo forfettario quale aiuto allo start-up ed è legato alla corretta attuazione del piano aziendale. Importi e aliquote di sostegno L’aiuto è concesso come importo forfettario diversificato rispetto alle diverse condizioni territoriali, soprattutto socio-economiche, come di seguito indicato:

• di € 30.000,00 nel caso la nuova impresa sia localizzata in aree montane, laddove le condizioni di vita richiedono risorse economiche più ridotte;

• di € 40.000,00 nel caso la nuova impresa sia localizzata nelle altre zone D, laddove le condizioni di vita richiedono risorse economiche maggiori rispetto alle aree montane

Il sostegno sarà erogato come contributo forfettario in conto interessi nelle operazioni di micro-credito o come contributo in conto capitale. Il sostegno può essere erogato sia per l’avvio di una sola impresa, sia per l’avvio di un nuovo ramo di impresa. L’aiuto sarà erogato in due rate di cui: la prima pari all’80% dell’aiuto all’avvio dell’attività e la seconda pari al restante 20% entro i cinque anni dall’avvio dell’attività e la seconda pari al restante 20% entro i cinque anni dall’avvio dell’attività previa verifica della corretta realizzazione degli interventi previsti dal progetto aziendale.

Descrizione di eventuali Nella realizzazione degli interventi i beneficiari dovranno tener conto delle Linee condizioni di ammissibilità guida di cui all’intervento 1. aggiuntive rispetto a quelle I beneficiari di tale misura dovranno partecipare all’intervento formativo relativo al previste per il PSR ”turismo” e aderire alla rete “I Cammini del Molise Frentano” Modalità attuative Intervento a bando

Complemetarietà con altre Risulta complementare con tutte le misure del PSL, in quanto contribuisce insieme Misure del PSL alla altre misure a creare un prodotto turistico integrato. Spesa pubblica totale (€) 840.000,000

Investimento totale (€) 840.000,00

Regime di aiuto “De minimis”

Contributo alle FA del PSR FA 6A favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione FA6B stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali Contributo agli obiettivi Ambiente: interventi volti alla fruzione sostenibile di emergenze naturalistiche trasversali del PSR Innovazione: contribuisce allo sviluppo della multifunzionalità e alla creazione di servizi innovativi Indicatori di output (voce, unità n. 4 servizi innovativi attivati n.11 nuove imprese create 63 di misura e valore atteso di n.10 imprese agricole che attivano la multifunzionalità ciascun indicatore) n. 11 posti di lavoro creati n. 10 posti di lavoro conservati

Indicatori di risultato (voce, unità n. 11 posti di lavoro creati di misura e valore atteso di n. 10 posti di lavoro conservati ciascun indicatore) Contributo agli indicatori target Contribuisce agli indicatori target dell’obiettivo specifico 1 “Turismo sostenibile” di risultato della strategia

Tempi di attuazione 12 mesi

INTERVENTO 5 – “I CAMMINI DEL MOLISE FRENTANO” GLI EVENTI Ambito tematico Turismo sostenibile

Titolo della Misura specifica Leader misura/sottomisura/operazione del PSR – Molise 2014-2020

Motivazione L’intervento prevede una prima promozione del prodotto turistico “I Cammini del Molise Frentano” attraverso una serie di metodologie diversificate che si concentreranno negli ultimi tre anni del Piano.

Obiettivi operativi Promozione e comunicazione del prodotto turistico “I Cammini del Molise frentano” Tipo di azione (ordinaria, trasversale trasversale, di cooperazione…)

Descrizione (descrivere quali L'intervento prevede una prima promozione della Rete "I cammini del Molise attività saranno implementate Frentano", in previsione della completa attuazione del Piano di Comunicazione e nell’ambito dell’azione promozione attraverso l’accesso a risorse extra-leader e in un’ottica di coordinamento con il Distretto Turistico Molise Orientale. Le attività di promozione e comunicazione saranno indirizzate sia alla popolazione locale che hai soggetti esterni intermediari della domanda/offerta turistica. In particolare si prevede la realizzazione delle seguenti attività/prodotti: V realizzazione di un sito web della Rete, nel quale saranno presenti con un proprio link tutte le imprese nate con l’intervento 4; V prodotto promozionale cartaceo, da stampare in una prima fase in 5000 copie e distribuire capillarmente presso tutte le attività ricettive della costa, per favorire l’intercettazione dei turisti costieri; V punto informativo presso un comune costiero, che sarà gestito dal personale del GAL; V 1 App, che faciliterà la fruizioni degli itinerari da parte dei turisti che preferiscono visitare autonomamente l’area; V Educational tour, con il coinvolgimento di tour operetor e/o giornalisti di settore V partecipazione a eventi locali significativi.

Nelle iniziative di promozione e comunicazione saranno attivamente coinvolte le microimprese beneficiarie dei contributi per l’attivazione dei servizi innovati turistici e le imprese della filiera corta, nonché tutti i soggetti destinatori degli interventi di formazione Beneficiari GAL Innova Plus

Destinatari: popolazione dell’area, soggetti pubblici, associazioni e sistema delle imprese, in particolare quelle dell’ospitalità, agro-alimentari e artigianali, turisti, tour operetor e professionisti del settore turismo.

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Costi ammissibili Costi di promozione e comunicazione

Importi e aliquote di sostegno 100% della spesa ammissibile

Descrizione di eventuali condizioni di ammissibilità aggiuntive rispetto a quelle previste per il PSR

Modalità attuative Intervento a regia GAL: affidamento a soggetti qualificati attraverso procedura di evidenza pubblica.

Complemetarietà con altre Risulta complementare con tutte le misure del PSL, in quanto contribuisce insieme Misure del PSL alla altre a creare e promuovere un prodotto turistico integrato. Spesa pubblica totale (€) 75.000,00

Investimento totale (€) 75.000,00

Regime di aiuto “De minimis”

Contributo alle FA del PSR FA 6A: l’intervento favorisce e rafforza il ruolo della multifunzionalità nelle imprese FA6B: favorisce lo sviluppo locale nelle zone rurali FA6C: prevede il ricorso alle TIC Contributo agli obiettivi Contribuisce all’obiettivo Ambiente in quanto prevede una fruibiltà sostenibile del trasversali del PSR territorio a fini turistici e non dissipativa Contribuisce all’obiettivo Innovazione in quanto si basa anche su strumenti innovativi di comunicazione che fanno riferimento alle TIC Indicatori di output (voce, unità n. 1 sito web di misura e valore atteso di n. 1 prodotto promozionale cartaceo (5000 copie) ciascun indicatore) n. 1 punto informativo comune costiero n. 1 App n. 4 Educational tour n. 6 eventi locali significativi Indicatori di risultato (voce, unità n. 5.000 turisti raggiunti di misura e valore atteso di n. 1500 utenze turistiche incrementate su base annua (ultimi due anni) ciascun indicatore) Contributo agli indicatori target Contribuisce agli indicatori target dell’obiettivo specifico 3 “Turismo sostenibile” di risultato della strategia Tempi di attuazione 3 anni

INTERVENTO 6- “I CAMMINI DEL MOLISE FRENTANO” – IL CAPITALE UMANO Ambito tematico Turismo sostenibile

Titolo della Misura 1 - Trasferimento di conoscenze e servizi di innovazione misura/sottomisura/operazione Sottomisura 1.1. – Sostegno ad azioni di formazione professionale e acquisizione del PSR – Molise 2014-2020 di competenze Motivazione L’intervento favorisce la creazione e il mantenimento nel lungo periodo di imprese competitive che adottano pratiche e processi sostenibili in termini di performance ambientali e di efficienza delle risorse e capaci di introdurre innovazioni, nell’ambito della filiera turistica sostenibile e della produzione e commercializzazione dei prodotti agro-alimentari di qualità attraverso il canale della filiera corta. Si tratta di una misura trasversale e propedeutica alla realizzazione della strategia e quindi del Piano di Azione Locale, agendo sulla

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qualificazione del capitale umano, che rappresenta l’elemento chiave per il successo del progetto/percorso di sviluppo. Obiettivi operativi formare gli operatori del turismo sostenibile

formare gli operatori della filiera agro-alimetare di qualità

Tipo di azione (ordinaria, trasversale trasversale, di cooperazione…)

Descrizione (descrivere quali L’intervento si articola nei seguenti due sottointerventi: attività saranno implementate V formazione degli operatori del turismo sostenibile nell’ambito dell’azione V formazione degli operatori dell’agricoltura sostenibile

Si prevede l’organizzazione di n. 1 corso di formazione per ogni sottointervento. Gli interventi sono indirizzati prioritariamente ai beneficiari degli interventi 4 e 7. Verranno attivate attività formative e di aggiornamento articolate in moduli non superiore a 16 ore per un tale di 60 ore a corso. L’attività formativa prevede tre modalità di erogazione: presenza in aula, apprendimento a distanza e attività pratica (in campo e/o laboratorio). Verrà privilegiata la modalità in campo. I temi formativi principali per il primo sottointervento saranno: V principi di scienze del turismo, con approfondimento dei turismi alternativi; V tecniche e modalità per la gestione dei turisti; V strategie di promozione a rete per integrare aziende, prodotti e offerta; V il patrimonio storico-culturale, archeologico e naturalistico del territorio; V le risorse enogastronomiche del territorio; V principi di informatica per favorire l’accesso e l’utilizzo delle TIC nell’ambito dell’attività d’impresa.

I temi formativi principali per il secondo sottointervento saranno: V tecniche di produzione sostenibili; V normativa agricoltura biologica e altri prodotti certificati; V la commercializzazione dei prodotti di qualità; V la filiera corta: vantaggi competitivi per le imprese; V norme di sicurezza V principi di informatica per favorire l’accesso e l’utilizzo delle TIC nell’ambito dell’attività d’impresa.

I temi sopra riportati possono essere integrati in fase di realizzazione del progetto esecutivo di formazione. Beneficiari Organismi pubblici o privati che hanno competenze nel trasferimento delle conoscenze in attività di informazione.

Destinatari: benepopolazione dell’area, soggetti pubblici, associazioni e sistema delle imprese, in particolare quelle dell’ospitalità, agro-alimentari e artigianali, turisti, tour operetor e professionisti del settore turismo.

Costi ammissibili Sono ammissibili le spese riguardanti: V attività di progettazione, coordinamento e realizzazione delle iniziative; V attività di docenza e di tutoraggio; V noleggio di attrezzature e acquisto di materiale didattico a supporto delle iniziative; V acquisto di materiale di consumo per le esercitazioni; V affitto e noleggio di aule a strutture didattiche; V spese per eventuali visite didattiche (noleggio di mezzi di trasporto

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collettivi) Per quanto non specificato si rimanda all’analogo misura del PSR.

Importi e aliquote di sostegno 80% della spesa ammissibile

Descrizione di eventuali I corsi sono rivolti, oltre che a imprenditori agricoli, anche agli operatori delle condizioni di ammissibilità piccole e microimprese del turismo. aggiuntive rispetto a quelle previste per il PSR

Modalità attuative Intervento a regia GAL: affidamento a soggetti qualificati attraverso procedura di evidenza pubblica.

Complemetarietà con altre Risulta complementare con tutte le misure del PSL, in quanto contribuisce insieme Misure del PSL alla altre a creare e promuovere un prodotto turistico integrato.

Spesa pubblica totale (€) 50.000,00 (25.000,00 a corso)

Investimento totale (€) 60.000,00

Regime di aiuto “De minimis”

Contributo alle FA del PSR L’intervento contribuisce alla seguenti FA: 1A, 6A, 6B

Contributo agli obiettivi Contribuisce all’obiettivo Ambiente in quanto l’intervento forma rispetto a trasversali del PSR pratiche agricole sostenibile Contribuisce all’obiettivo Innovazione in quanto la formazione ha come oggetto anche le TIC

Indicatori di output (voce, n. 2 corsi realizzati unità di misura e valore atteso n. 60 partecipanti (30 a corso) di ciascun indicatore) n. 120 ore (60 a corso)

Indicatori di risultato (voce, n. 20 imprese stabilizzano la loro attività di agricoltura sostenibile unità di misura e valore atteso n. 20 imprese stabilizzano la loro attività multifunzionale di ciascun indicatore) Contributo agli indicatori Contribuisce agli indicatori target dell’obiettivo specifico 5 “Turismo sostenibile” target di risultato della e 3 “Filiera” strategia

Tempi di attuazione 6 mesi (entrambi i corsi)

INTERVENTO 7 - “I CAMMINI DEL MOLISE FRENTANO” – LA FILIERA CORTA Ambito tematico Filiera agro-alimentare Titolo della Misura 16 – Cooperazione misura/sottomisura/operazione Sotto-misura 16.4 “Sostegno alla cooperazione di filiera corta, sia del PSR – Molise 2014-2020 orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filiere corte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e dei mercati locali” Motivazione L’intervento contribuisce alla creazione del prodotto turistico basato sugli itinerari, attraverso la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari di qualità relativamente alla fasi di commercializzazione e presentazione del prodotto. 67

Obiettivi operativi Favorire lo sviluppo della filiera corta quale canale privilegiato per la commercializzazione dei prodotti agro-alimentari di qualità Contribuire all’efficace ed efficiente funzionamento degli spazi pubblici per la filiera corta Creare una rete di soggetti che a vario titolo si occupano dell’agro- alimentare di qualità nell’area di riferimento Tipo di azione (ordinaria, ordinaria trasversale, di cooperazione…) Descrizione (descrivere quali L’intervento è finalizzato alla individuazione di soluzioni innovative relative attività saranno implementate all’organizzazione della filiera corta dei prodotti biologici, certificati e nell’ambito dell’azione tradizionali nell’area di riferimento, nonché alla sua promozione verso gli ospiti/visitatori e la popolazione locale. Le azioni che l’intervento supporta in maniera prioritaria sono: • cooperazione per lo sviluppo di filiere caratterizzate da innovazioni nel settore della commercializzazione (anche con riferimento alla individuazione e sperimentazione di metodi di condizionamento innovativi) finalizzate a migliorare la redditività delle imprese agricole che fanno condizionamento e/o trasformazione dei propri prodotti in azienda; • cooperazione per la creazione di piattaforme logistiche a sostegno delle filiere corte (costituite in modo da non prevedere più di un intermediario commerciale tra agricoltore e consumatore) e dei mercati locali (la attività di lavorazione e/o vendita ai consumatori finali devono avvenire nell’ambito del territorio regionale) nei settori agricolo e agro-alimentare di qualità; • cooperazione per lo sviluppo di progetti concreti su modalità innovative di comunicazione e vendita on-line ai consumatori finali dei prodotti agro-alimentari di qualità dell’area di riferimento. Le azioni descritte sono rivolte agli operatori che producono prodotti di qualità, in particolare biologici. Beneficiari I beneficiari sono l’insieme di tutti i soggetti che costituiscono il partenariato sotto forma di consorzio di scopo, ATI o contratti di rete rientranti nelle seguenti categorie: • agricoltori, • operatori del settore della trasformazione dei prodotti agricoli, • operatori del mondo della ricerca, • operatori di altri settori economici collegati con il settore agricolo e della trasformazione dei prodotti agricoli, • operatori dei servizi di consulenza all’agricoltura • operatori del mondo della formazione in agricoltura.

Costi ammissibili I costi ammissibili sono quelli previsti al punto 5 dell’articolo 35 del Regolamento (UE) 1305/2013 e possono essere così declinati: • costi amministrativi e legali per la costituzione del partenariato; • costi di esercizio della cooperazione • costi per le attività di promozione della filiera corta; • costo degli studi sulla zona interessata, studi di fattibilità, stesura di piani aziendali; • costi diretti di specifici progetti legati all’attuazione di un piano aziendale. Importi e aliquote di sostegno L’importo ha una durata massima di tre anni. Il sostegno è concesso

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secondo il seguente schema: 1. 80% delle spese di funzionamento inerenti la realizzazione del progetto (studi preliminari e progettazione, spese di sperimentazione e di diffusione legate al personale o alle risorse umane coinvolte); 2. spese per investimenti legati alla realizzazione delle attività di progetto: 60% per le attrezzature utilizzate esclusivamente per la sperimentazione e cioè non utilizzabili ai fini commerciali; nel caso di altri investimenti materiali e immateriali valgono i massimali e le aliquote previste nelle rispettive misure del PSR dove tali investimenti sono eleggibili. Nel caso gli investimenti vengono effettuati in aziende condotte dai giovani primi insediati a tale maggiorazione si cumula quella prevista nella sotto-misura 4.1 per i giovani primi insediati. E’ prevista la sottoscrizione di un Accordo di Partenariato (AP) da tutti i soggetti richiedenti, contenente ruoli e costi di ciascun partecipante e gli accordi/vantaggi commerciali per gli agricoltori, e la presentazione di un Piano. Il Piano dovrà contenere almeno le seguenti informazioni: • Descrizione degli obiettivi e delle attività del partenariato • Descrizione dei risultati attesi • Elenco dei soggetti partecipanti all’AP, loro descrizione e ruolo nell’AP • Tempistiche di svolgimento del Piano, • Impegno a diffondere i risultati Descrizione di eventuali Nella realizzazione degli interventi i beneficiari dovranno tener conto dello condizioni di ammissibilità studio di fattibilità/linee guida realizzato nell’ambito della misura 1 e degli aggiuntive rispetto a quelle interventi infrastrutturali su piccola scala realizzati con le altre misure del previste per il PSR PSL. (in particolare spazi pubblici per mercati della filiera corta) I beneficiari di tale misura dovranno partecipare all’intervento formativo relativo alla produzione, promozione e commercializzazione dei prodotti biologici e certificati. Modalità attuative Intervento a bando Complementarietà con altre Risulta complementare con tutte le misure del PSL, in quanto contribuisce Misure del PSL insieme alla altre misure a creare un prodotto turistico integrato. In maniera particolare è strettamente complementare agli interventi della misura 3, con riferimento agli interventi per la sistemazione e valorizzazione di spazi pubblici da adibire a mercati locali della filiera corta. Spesa pubblica totale (€) 200.000,000 Investimento totale (€) 200.000,00 Regime di aiuto “De minimis” Contributo alle FA del PSR FA 6A favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione FA6B stimola lo sviluppo locale nelle zone rurali Contributo agli obiettivi Ambiente (si sosterrà l’adesione di aziende che adottano metodi di trasversali del PSR produzione sostenibili) Innovazione (innovazione di tipo organizzativo trattandosi di una misura collettiva, ricorso per la promozione e commercializzazione alle ITC) Indicatori di output (voce, unità n. 1 partenariato tra imprese, enti pubblici e enti di ricerca di misura e valore atteso di n. 15 imprese biologiche e con prodotti DOP coinvolte ciascun indicatore) n. 1 piattaforma web per vendita on-line n. 1 piano di promozione prodotti di qualità

Indicatori di risultato (voce, n. 15 posti di lavoro conservati unità di misura e valore atteso n. 1 soluzione innovativa per condizionamento di ciascun indicatore) Contributo agli indicatori target Contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo specifico 1 dell’ambito “Filiera” 69 di risultato della strategia Tempi di attuazione 2 anni Riferimenti normativi (se diversi dal PSR)

4.5 Cooperazione (sottomisura 19.3 del PSR – Molise 2014-2020) Il Gal Innova Plus intende integrare il proprio PSL con un intervento di cooperazione, pienamente coerente con gli obiettivi PSL. I temi e i contenuti dei progetto di cooperazione, rappresentano per il territorio e per gli operatori, sia la possibilità di acquisire nuovo know-how e occasione di trasferire buone prassi, sia di apportare valore aggiunto al patrimonio complessivo del contesto territoriale coinvolto. Considerando le esperienze positive condotte dal GAL Innova Plus, sia con la cooperazione interterritoriale che transnazionale, si intendono consolidare, e nello stesso tempo ampliare, i rapporti di partenariato, al fine di mettere in relazione i potenziali processi d’innovazione locale con un contesto più ampio. La proposta progettuale che si intende proporre affronta tematiche già emerse e focalizzate sia nella fase di concertazione con i diversi attori locali, sia in quella di individuazione di precedenti esperienze di cooperazione alle quali voler dare continuità, riguardando la tematica della promo-commercializzazione dell’offerta turistica dell’area.

In particolare l’idea progetto sulla quale il GAL sta lavorando punta a completare il percorso che si delineerà attraverso l’attuazione della strategia, favorendo una dimensione europea del territorio dal punto di vista turistico. L’intervento mira alla progettazione e promozione di pacchetti turistici innovativi dell’area Leader, come momento di sintesi delle misure di valorizzazione e qualificazione delle risorse del territorio e come evoluzione del sistema locale di orientamento alla domanda (al mercato). Il progetto dovrà concorrere a sostenere la nascita di un sistema nazionale di itinerari e prodotti turistici associati, di interesse per il mercato nazionale e internazionale. Centrale sarà la realizzazione di una rete fra tutti gli attori coinvolti nel percorso di sviluppo. Tale intervento si caratterizza per un ulteriore elemento strategico, rappresentato dall’adesione della regione Molise ad un partenariato europeo che ormai storicamente si occupa della costruzione e promozione di itinerari su tutto il territorio europeo. La possibilità di aderire a tale consolidate rete e concepire un progetto comuni anche con altri territori molisani potrebbe risultare determinante per il successo dell’iniziativa. Ne degli itinerari proposti con la SSL sarà cura del GAL mantenere un costante rapporto con la Regione per concordare le linee di sviluppo dell’iniziativa di cooperazione, al fine di garantire sinergia e complementarietà

4.6 Modalità procedurali di attuazione del PSL Il GAL nell’attuazione del PSL opera nel rispetto V dello Statuto della società, costituitasi con atto del notaio dott. Vincenzo Greco in data 31 luglio 2003, con Capitale Sociale di euro 51.000,00 interamente versato; V del Regolamento (UE) n. 1303/2013 (disposizioni comuni sul FESR, FSE, Fondo di Coesione, FEASR, FEAMP); V del regolamento (UE) n. 1305/2013 (sostegno allo sviluppo rurale da parte del F.E.A.S.R.); V del regolamento (UE) n. 215/2014 (norme di attuazione del regolamento 1303/2013); V del regolamento delegato (UE) n. 807/2014 (norme transitorie e talune integrazioni del regolamento 1305/2013); V del Regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014 (modalità di applicazione del regolamento 1305/2013); V dell’Accordo di Partenariato relativo alla programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei per il periodo 2014-2020; V del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Molise 2014-2020, approvato con Decisione di Esecuzione della Commissione europea C(2015) 4623 del 02.07.2015; V del “Manuale delle procedure e dei controlli delle domande di aiuto e di pagamento delle misure a investimento” approvato con determinazione direttoriale (Direzione Area Seconda – Autorità di gestione PSR Molise 2014-2020) n. 35 del 15.12.2015; V delle “Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale 2014-2020” – Intesa sancita in Conferenza Stato-Regione nella seduta dell’11 febbraio 2016; 70

V del “Manuale specifico di attuazione della Misura LEADER” ( pag. 551 –paragrafo 15.1.2 – capitolo 15 – PSR del Molise 2014-2020), che dovrà essere emanto dalla Regione Molise. Le misure/interventi previste nel Piano di Sviluppo Locale saranno attuate secondo le seguenti modalità attuative: V bando pubblico GAL; V regia GAL; V gestione diretta GAL. In funzione delle esigenze in termini di prestazioni professionali e servizi/beni per la realizzazione delle attività previste nel PSL, il GAL può ricorrere: V alla individuazione di risorse professionali interne (dotazione organica: personale del GAL) e di risorse professionali esterne, nel rispetto di quanto disposto dalle norme del Codice Civile, dalle leggi sul lavoro e dalla normativa in materia di fondi europei; V all’acquisizione di beni e servi in economia, nel rispetto di quanto disposto dal D.Lgs.vo n. 50/2016 e ss.mm.ii

Interventi a bando Il “bando pubblico GAL” rappresenta lo strumento privilegiato per l’attuazione degli interventi a ricaduta vasta e diffusa, per i quali non sia giustificabile alcuna preventiva limitazione o riduzione delle misure e del numero o tipologia di beneficiari. Sono beneficiari di tale tipologia di interventi i soggetti pubblici e privati che dispongono dei requisiti previsti dagli interventi attivati nell’ambito della Misura 19 del PSR Regione Molise 2014-2020 e dalle leggi e normative di settore, corrispondenti alle caratteristiche previste nelle varie misure/interventi del PSL. Lo schema procedurale per la presentazione, il trattamento e la gestione delle domande relative alle misure/interventi a bando fa riferimento alla seguente normativa: V Regolamento (UE) n. 1303/2013 (disposizioni comuni sul FESR, FSE, Fondo di Coesione, FEASR, FEAMP), in particolare all’art. 33 che individua, tra l’altro, i seguenti compiti a carico del GAL: o preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte o un bando permanente per la presentazione di progetti, compresa la definizione dei criteri di selezione; o ricevere e valutare le domande di sostegno; o selezionare le operazioni e fissare l’importo del sostegno, e se pertinente, presentare le proposte all’organismo responsabile della verifica finale dell’ammissibilità prima dell’approvazione; o verificare l’attuazione della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo e delle operazioni finanziarie e condurre attività di valutazione specifiche legate a tale strategia; V “Manuale delle procedure e dei controlli delle domande di aiuto e di pagamento delle misure a investimento” approvato con determinazione direttoriale (Direzione Area Seconda – Autorità di gestione PSR Molise 2014-2020) n. 35 del 15.12.2015; V “Linee guida sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale 2014-2020” – Intesa sancita in Conferenza Stato-Regione nella seduta dell’11 febbraio 2016

Qualora tali normative e indicazioni operative subissero modifiche sostanziali, e in seguito all’emanazione da parte della regione Molise del “Manuale specifico di attuazione della Misura LEADER” ( pag. 551 – paragrafo 15.1.2 – capitolo 15 – PSR del Molise 2014-2020) il GAL procederà ad un appropriato adeguamento del Regolamento. Gli aspetti di seguito trattati sono: soggetti coinvolti, fasi del procedimento e responsabilità dei soggetti coinvolti, procedimento amministrativo relativo alla domanda di aiuto, norme generali per la realizzazione delle operazioni

Soggetti coinvolti V Gruppo di Azione locale Innova Plus s.r.l., in qualità di soggetto responsabile della programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione del Piano di Sviluppo Locale LEADER 2014-2020 V Assessorato alle politiche agricole, forestali e per lo sviluppo rurale della regione Molise in qualità di soggetto responsabile della programmazione, attuazione, monitoraggio e valutazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 ed eventualmente in qualità di Organismo Delegato da Agea per taluni funzioni (esempio controlli) V Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA), in qualità di organismo pagatore; essa esercita le funzioni di autorizzazione, esecuzione e contabilizzazione dei pagamenti relativi al PSR 2014-2020, e di conseguenza al PSL 2014-2020 del GAL Innova Plus s.r.l. V Centri di Assistenza Agricola (CAA) riconosciuti dalla regione, in qualità di soggetti delegati alla tenuta e gestione del Fascicolo Unico Aziendale. In assenza del Fascicolo non è possibile presentare domande per l’accesso agli aiuti previsti dal PSR e quindi dal PSL. 71

Fasi del procedimento e responsabilità dei soggetti coinvolti V Fase 1 - Predisposizione, approvazione, pubblicazione, pubblicità e animazione del bando. Il Responsabile tecnico e dell’animazione con il supporto degli animatori e la consulenza degli esperti di settore si occupa della predisposizione del bando, che verrà sottoposto per il parere di compatibilità al CdA. Se non diversamente disposto nei documenti attuativi Leader che la regione dovrà emanare, il bando predisposto dal Responsabile tecnico in qualità di RUP, del quale il CdA ha valutato la compatibilità con linee di indirizzo e obiettivi di sviluppo, verrà pubblicato sul BURM e sul sito web del GAL. La procedura di pubblicazione sarà curata dal RAF con il supporto degli animatori, dell’avvenuta pubblicazione si darà comunicazione alla regione. Ogni bando deve definire, tra l’altro: a) le finalità generali dell’intervento in relazione agli obiettivi specifici della misura e dell’azione; b) l’area di applicazione dell’iniziativa; c) i requisiti dei soggetti beneficiari/destinatari; d) la tipologia degli interventi ammessi a contributo; e) le spese ammissibili per la realizzazione degli interventi; f) le risorse finanziarie disponibili; g) l’entità massima del contributo concedibile; h) le modalità di presentazione delle domande; i) la documentazione tecnico-amministrativa a corredo; j) i parametri di ammissibilità, valutazione e selezione, secondo criteri di priorità e con indicazione dei punteggi applicati (i criteri privilegeranno gli interventi che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi trasversali “innovazione”, “ambiente” e/o le attività proposte da giovani/donne/soggetti svantaggiati) k) gli obblighi del beneficiario e le dichiarazioni richieste; l) la tempistica per la realizzazione degli interventi e le modalità di utilizzo di eventuali economie; m) le modalità di erogazione dei contributi; n) i criteri per l’ammissione di eventuali varianti in corso d’opera e per la concessione di proroghe; o) il responsabile del procedimento e l’ufficio informazioni; p) il modulo per la presentazione delle domande strutturato in modo da consentite l’acquisizione dei dati funzionale al sistema di monitoraggio e gestione del PSL; q) i motivi di esclusione.

Il Responsabile tecnico e dell’animazione con il supporto degli animatori attiverà le iniziative previste nel Piano di comunicazione per favorire la massima diffusione del bando presso i potenziali beneficiari e fornire agli stessi assistenza tecnica per la presentazione e l’elaborazione delle proposte progettuali.

V Fase 2 – Ricevimento e protocollazione, Istruttoria e Selezione, Concessione dell’aiuto A seguito della pubblicazione del bando i potenziali beneficiari potranno presentare domanda di aiuto attraverso la procedura telematica messa a disposizione da AGEA sul portale telematico del SIAN (Sistema informativo agricolo nazionale), che si basa sulla compilazione, stampa e rilascio del Modello Unico di Domanda (MUD). Per la predisposizione del MUD da parte di AGEA il GAL, attraverso il Responsabile tecnico e dell’Animazione (RUP), fornirà tutte le informazioni necessarie. Le modalità di trasferimento delle informazioni saranno conformi a quanto verrà disposto nel “Manuale specifico di attuazione della Misura LEADER”. Le domande di aiuto rilasciate verranno prese in carico dal GAL attraverso la specifica piattaforma informatica (SIAN), mentre la versione cartacea della domanda corredata dalla documentazione tecnica come prevista nel bando (versione cartacea), trasmessa dal potenziale beneficiario al GAL, verrà gestita in prima istanza dall’ufficio di segreteria, il cui addetto provvederà a protocollarla. Successivamente gli esperti per l’istruttoria, coadiuvati dall’addetto di segreteria, provvederanno all’attività di istruttoria dei progetti presentati. L’avvio dell’istruttoria delle domande di aiuto viene comunicata dal RUP (Responsabile Tecnico e dell’Animazione), tramite pec, a tutti i soggetti che hanno presentato domanda e tale comunicazione viene effettuata entro sette giorni dal ricevimento della documentazione cartacea. L’attività di istruttoria e selezione consiste in tre fasi distinte: ricevimento delle istanze e codifica dei progetti, istruttoria dei progetti, selezione dei progetti Nella fase di ricevimento e codifica per tutti i progetti presentati occorre prevedere: o la codifica e la registrazione dei dati relativi al richiedente ed all’iniziativa, con riferimento a numero e data del rilascio telematico e al CUUA; o la codifica della documentazione tecnico-amministrativa presentata; 72

o l’indicazione delle eventuali priorità dichiarate; o l’inserimento della spesa prevista per singole voci e raggruppate per gruppi e categorie; o la predisposizione dei modelli riassuntivi degli interventi. La fase di istruttoria vera e propria prevede: o l’analisi formale, riferita alla verifica della rispondenza della documentazione tecnico- amministrativa presentata dai richiedenti a quanto previsto dai bandi e dalle specifiche procedure di attuazione relative alle singole azioni del Piano;

o l’analisi di merito per gli interventi materiali e immateriali, riferita a:

° giudizio di accettazione o esclusione in base ai criteri di ammissibilità. In fase di ammissibilità gli istruttori controllano, altresì, l’affidabilità del soggetto richiedente, facendo riferimento al “Registro debitori Agea” o altra banca dati della regione. (paragrafo 5.2 - “Manuale delle procedure e dei controlli delle domande di aiuto e di pagamento delle misure a investimento”); ° sopralluogo preventivo (per gli interventi materiali) presso il beneficiario per l’esame della situazione prima dell’intervento, in base alla documentazione presentata; ° l’esame del progetto esecutivo e dei computi metrici estimativi; ° l’esame delle autorizzazioni in merito al rispetto dei vincoli urbanistici, paesistici, sanitari, ambientali, ecc.; ° la verifica della congruità dei costi e della loro ammissibilità; ° l’esame della relazione di fattibilità tecnico-economica; ° la richiesta di eventuali integrazioni in funzione di esigenze tecniche e/o amministrative, previste anche dalle specifiche leggi di riferimento e/o dal PSL; la redazione del rapporto informativo sull’istruttoria e scheda di valutazione su modello predefinito che riporti: ° notizie generali riguardanti il richiedente; ° breve descrizione del progetto; ° quantificazione della spesa prevista per singole voci e raggruppate per categorie o gruppi; ° degli indicatori fisici; ° contributi concedibili, verifica degli elementi indicati come criteri di valutazione.

Salvo eventuali integrazioni richieste, le istruttorie relative ai progetti devono essere definite entro e non oltre i sessanta giorni dalla presentazione dei progetti stessi. In presenza di richieste di integrazione i termini di cui sopra vengono sospesi e riprenderanno a decorrere dalla data di ricevimento delle modifiche o integrazioni. La fase di selezione riguarda i progetti istruiti favorevolmente e prevede l’attribuzione di punteggi sulla base dei criteri di selezione stabiliti nel bando e/o nel PSL, anche in conformità con i principi stabiliti per le Misura del PSR attivate dal GAL. In particolare i criteri di selezione sono: V riferiti agli obiettivi specifici del Piano di Sviluppo Locale ed alle caratteristiche dell’area per cui i singoli progetti vengono proposti; V chiaramente individuabili; V facilmente quantificabili; V legati alle caratteristiche del destinatario finale: criteri qualitativi in grado di collegare le caratteristiche dei soggetti proponenti agli obiettivi generali e specifici del Programma; V legati al grado di cantierabilità dell’iniziativa; V legati al sostegno all’occupazione, sia in termini di mantenimento e/o stabilizzazione dei livelli occupazionali attuali, che di incremento dell’occupazione; V legati alle caratteristiche del richiedente, per agevolare la nuova imprenditoria giovanile e femminile e dei soggetti svantaggiati in generale e gli interventi collettivi, che prevedono la costituzione di reti; V legati al grado di innovazione; V legati al rispetto dell’ambiente;

Responsabili della fase di selezione saranno gli “esperti istruttoria e controllo”, salvo diverse indicazioni da parte della regione. Il CdA, per progetti particolarmente complessi e innovativi potrà prevedere una commissione di selezione, appositamente nominata dal CdA del GAL e composta da esperti nei settori del progetto da selezionare.

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Nell’esecuzione delle attività di istruttoria e selezione si farà uso dei modelli specifici messi a disposizione da AGEA sul portale SIAN.

Al termine delle attività di istruttoria e selezione gli esperti istruttori stileranno: V l’elenco delle domande di aiuto ammissibili e finanziabili; V l’elenco delle domande di aiuto ammissibili ma non finanziabili per carenza di fondi; V elenco delle domande di aiuto non ammissibili, con sintetica motivazione della non ammissibilità; da sottoporre all’approvazione del CdA. I suddetti elenchi dovranno contenere almeno: V riferimento al PSR del Molise 2014-2020; V riferimento della misura/intervento del PSL del GAL; V denominazione del beneficiario; V CUAA, numero e data del rilascio telematico della domanda di aiuto; V titolo del progetto; V localizzazione interventi; V spesa totale investimento; V contributo richiesto; V contributo concedibile; V esito. Il CdA con proprio atto deliberativo approverà gli elenchi di cui sopra, che avranno valore di graduatorie provvisorie, fino all’eventuale attività di revisione da parte della Regione (procedura programmazione 2007- 2013). Le graduatorie provvisorie verranno pubblicate sul sito web del GAL e trasmesse via pec ai soggetti interessati, mentre le graduatorie definitive, a seguito della comunicazione da parte della regione, verranno pubblicate sia sul sito web del GAL che sul BURM.

A seguito della pubblicazione delle graduatorie definitive il CdA del GAL completerà l’assunzione degli impegni di spesa attraverso l’emanazione del Decreto di concessone dei contributi da parte del RUP (Responsabile tecnico e dell’Animazione). Per il contenuto minimo dell’atto si farà riferimento alle indicazioni del paragrafo 7.5 del “Manuale delle procedure e dei controlli delle domande di aiuto e di pagamento delle misure a investimento” della Regione Molise. Il decreto di concessione dei contributi dovrà essere sottoscritto dal beneficiario per accettazione entro venti giorni dalla notifica dello stesso. Il GAL trasmetterà una delle tre versioni originali del documento alla regione Molise, per gli adempimenti relativi alle fasi procedurale di cui la stessa detiene la responsabilità.

Fase 3 – Realizzazione degli interventi finanziati e domande di pagamento Le attività relative alla fase realizzativa degli interventi finanziati possono riguardare principalmente: V proroghe e varianti in corso d’opera, V istruttoria delle domande di pagamento, con riferimento alla verifica della documentazione tecnico- contabile-finanziaria, alla verifica in loco dell’avanzamento dei lavori, alla predisposizione degli elenchi di liquidazione e/o degli atti di riduzione e esclusione, alla certificazione della regolare esecuzione degli interventi; V al monitoraggio dell’avanzamento fisico, finanziario e procedurale degli interventi. Si rimanda la descrizione dettagliata delle attività e delle responsabilità del GAL e degli altri soggetti coinvolti in relazione alle attività sopra elencate, in attesa del “Manuale specifico di attuazione della Misura LEADER” ( pag. 551 –paragrafo 15.1.2 – capitolo 15 – PSR del Molise 2014-2020). Resta fermo che il GAL, seppur non delegato formalmente, si occuperà delle attività di monitoraggio fisico, finanziario e procedurale degli interventi al fine di verificare costantemente la bontà della strategia proposta e valutare eventuali interventi correttivi da apportare.

Articolo 14 – Interventi a regia e a gestione diretta La formula a “regia GAL” è finalizzata a situazioni caratterizzate da progettualità complesse ed integrate, aventi finalità a ricaduta pubblica, rispetto all’area interessata e/o alle relative collettività, anche con riferimento alla tipologia di beneficiari previsti dal progetto, prevalentemente di natura pubblica. La formula a “gestione diretta GAL” prevede l’accesso diretto e privilegiato da parte del GAL ad una o più misura attivabili in funzione degli obiettivi della strategia e della tipologia di beneficiari ammissibili per il singolo intervento. Gli interventi a regia e a gestione diretta riguardano in particolare azioni a carattere pubblico dirette allo sviluppo dell’Area. Il GAL progetta e realizza gli interventi attraverso i propri tecnici e/o consulenti ed anche attraverso operatori specializzati. Il GAL affida gli incarichi professionali/di prestazione d’opera ed appalta i

74 servizi a singoli consulenti o a società di servizi o ad aziende con modalità stabilite nel PSL, ovvero dal C.d.A., ovvero dai regolamenti interni, nel rispetto delle norme comunitarie, nazionali e regionali. I soggetti che realizzeranno le azioni con interventi a regia GAL dovranno essere reclutati attraverso bandi o altra procedura pubblica e criteri oggettivi di selezione e dovrà essere garantita la pari opportunità e la trasparenza. Alla procedura per il conferimento degli incarichi, è delegato in qualità di RUP, se presente nella dotazione organica, il Responsabile tecnico e dell’Animazione del GAL; in caso contrario provvederà il Consiglio di Amministrazione. All’acquisizione dei servizi e delle forniture necessari all’attuazione del PSL è delegato, in qualità di RUP, se presente nella dotazione organica, il Responsabile tecnico e dell’Animazione del GAL, che farà riferimento alle disposizioni del D.Lgs.vo n. 50/2016 e ss.mm.ii. e allo specifico regolamento interno, nonché ad eventuali disposizione della Regione Molise. In caso contrario, provvederà alla suddetta acquisizione il Consiglio di Amministrazione del GAL. Pertanto, in funzione delle esigenze in termini di prestazioni professionali e servizi/beni per la realizzazione delle attività previste nel PSL il GAL ricorrerà: V alla individuazione di risorse professionali interne (dotazione organica: personale del GAL) e di risorse professionali esterne, nel rispetto di quanto disposto dalle norme del Codice Civile, dalle leggi sul lavoro e dalla normativa in materia di fondi europei; V all’acquisizione di beni e servi in economia, nel rispetto di quanto disposto dal D.Lgs.vo n. 50/2016 e ss.mm.ii. Per i dettagli relativi alle responsabilità e modalità di nomina del personale interno/esterno e le modalità di acquisizione di beni e servizi in economia si rimanda al Regolamento Interno allegato.

4.7 Cronoprogramma delle azioni del GAL Nella tabella che segue viene riportata la previsione dello scadenzario delle principali fasi attuative del PSL, specificando per ciascuna annualità i tempi previsti per l’attuazione delle singole misure e azioni, con riferimento ai tempi di emanazione dei singoli bandi. Considerata la tempistica per la selezione dei PSL si prevede la piena operatività del GAL nel mese di gennaio 2017. Pertanto, a far data da gennaio 2017 è prevista la pubblicazione dei primi bandi, fase che si concentrerà nei primi due anni di attività per tutti i bandi.

2017 2018 2019 2020 Intervento 1 GFMAMGLASONDGFMAMGL ASONDGFMAMGLASONDGFM AMGLASOND sottointervento 1.1 PSRRRR C sottointervento 1.2 P S RRRRR RRRC Intervento 2 PSRRRRRRRRRRRCRRRRRRRRRRRRCRRRRRRRRRRRR RC Intervento 3 PPSSRRRRRRRRRRRRRRRRRRCC Intervento 4 PPSSRRRRRRRRRRRRCC Intervento 5 PSRRRRRRRCCPSRRRRRRRRRCPSRRRC Intervento 6 sottonitervento 1 PSRRC sottointervento 2 PSRRC Filiera produttiva Intervento 7 PPSRRRRRRRRRRRCRRRRRRRRRRRCC

PUBBLICAZIONE AVVISO P ISTRUTTORIA/SELEZIONES REALIZZAZIONE R CONTROLLO E LIQUIDAZIONE C

4.8 Modalità di gestione, monitoraggio e valutazione della strategia 75

Il sistema di controllo, monitoraggio e valutazione interno del GAL sarà coerente con i relativi sistemi adottati dalla Regione Molise per il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Le attività di controllo poste in essere dal GAL prevedono l’adozione di specifiche piste di controllo che seguiranno tre modelli: uno per gli interventi a bando; uno per gli interventi a regia l’ultimo a gestione diretta del GAL. Ogni pista sarà sviluppata secondo quattro processi: programmazione, istruttoria, attuazione, rendicontazione. Una volta definite tutte le piste di controllo, esse saranno informatizzate e condivideranno la parte anagrafica con il software gestionale del PSL e l'archivio informatizzato degli atti amministrativi adottati con l'analogo sistema informatizzato del monitoraggio, rispetto al quale il GAL avrà cura di raccogliere ogni informazione finanziaria, procedurale e fisica e renderla disponibile nei modi e nei tempi previsti dalla Regione e dall’Organismo Pagatore. Il monitoraggio fisico, procedurale e finanziario è realizzato dal RAF con il supporto degli animatori. Relativamente alla fase di valutazione verrà implementato un sistema coerentemente con il Regolamento (UE) 1303/2013 e il Reg. 1013/2013. , La valutazione farà riferimento ai risultati attesi e l’efficacia e l’impatto degli investimenti programmati e (tramite indicatori di realizzazione, di risultato, di impatto) 4.9 Piano finanziario del PSL

spesa pubblica contributo Intervento totale cofinanziata costo totale privato del FEASR (€)

Intervento 1 - I Cammini del Molise Frentano - La Rete 35.000,00 0 35.000,00 Intervento 2 - I Cammini del Molise Frentano - La sostenibilità 90.000,00 0 90.000,00 Intervento 3 - I Cammini del Molise Frentano - Gli Attrattori 2.000.000,00 0 2.000.000,00

Intervento 4 - I Cammini del Molise Frentano - I Servizi 840.000,00 0 840.000,00

Intervento 5 - I Cammini del Molise Frentano Gli Eventi 75.000,00 75.000,00 Intervento 6 - I Cammini del Molise Frentano Il Capitale Umano 0,00

sottointervento 6.1 25.000,00 5.000,00 30.000,00

sottointervento 6.2 25.000,00 5.000,00 30.000,00

Intervento 7 - I Cammini del Molise - La filiere corta 160.000,00 40.000,00 200.000,00

TOTALE 3.250.000,00 50.000,00 3.300.000,00

Piano finanziario per annualità

2017 2018 2019 2020 € % € % € % € % TOTALE Intervento 1 35.000 100 - - - 35.000

Intervento 2 - 30.000 33 30.000 33 30.000 33 90.000 Intervento 3 - 600.000 30 1.400.000 70 - 2.000.000 Intervento 4 294.000 35 - 546.000 65 - 840.000 Intervento 5 - 25.000 33 25.000 33 33 75.000 76

25.000 Intervento 6 sottointervento 6.1 - - 25.000 100 - 25.000 sottointervento 6.2 - - 25.000 100 - 25.000

Intervento 7 - - 120.000 75 40.000 25 160.000

TOTALE 329.000 655.000 2.171.000 95.000 3.250.000

4.10 Complementarietà, coerenza e integrazione del PSL rispetto ad altri piani e programmi e alle altre politiche comunitarie, nazionali, regionali in atto.

Con riferimento all’approccio multifondo della governance si è tenuto conto sia di iniziative coerenti con gli ambiti individuati già avviate o in corso di programmazione sul territorio di riferimento, raccordandosi con gli attori che a vario titolo ne sono promotori (es. Patto per il Molise, Distretto turistico Molise Orientale, Università del Molise - Dipartimenti AAA e Dipartimento Turismo/Enogastronmia- , Istituto Tecnico Agrario – La scuola del gusto, partenariati pubblico-privati di altri territori Leader della Regione Molise, Regione Molise……), sia dei programmi europei, nazionali e regionali caratterizzati da misure utili a implementare, completare e rafforzare la strategia proposta. Si tratta di applicare un approccio integrato allo sviluppo territoriale su tematiche circoscritte al fine di perseguire reali e concreti obiettivi comuni. Alcuni degli strumenti della nuova programmazione che saranno utili ad integrare gli interventi della strategia sopra descritta, secondo modalità che verranno condivise con gli attori preposti, sono: • PSR MOLISE 2014-2020: o Misura 3 “Regimi di qualità dei prodotti agricoli e agroalimentari” o Misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle foreste” (ad integrazione degli interventi attivati nel PSL) o Misura 7 “Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali” (a completamento degli interventi attivati nel PSL) o Misura 11 “Agricoltura biologica” o Misura 16 “Cooperazione”

• POR MOLISE FESR E FSE 2014-2020: o Asse 1 – “Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione” o Asse 3 “Promozione della competitività del sistema produttivo”, con particolare riferimento al sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche, attraverso interventi di qualificazione dell’offerta e innovazioni di prodotto/servizio, strategia e organizzativa; o Asse 5 “Tutela e promozione del patrimonio naturale e culturale”, per intervenire sulla valorizzazione delle aree a vocazione naturale e culturale, oltre che sulla fruizione integrata delle aree di destinazione turistica;

• Cooperazione Territoriale Europea (CTE) INTERREG 2014-2020 con particolare riferimento a: o Programma Italia-Croazia, con riferimento principalmente agli Assi “Innovazione nell’economia blue” e “Patrimonio ambientale e culturale” o Programma Italia-Albania-Montenegro, con riferimento principalmente agli Assi “Valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale per aumentare l’attrattività del territorio” e “Integrazione di reti di trasporto sostenibili” Tra le iniziative/normative che incideranno in maniera diretta sulla realizzazione della SSL si citano:

• il Piano di Azione dell’Autorità Urbana “Termoli, Campomarino, San Giacomo degli Schiavoni e Guglionesi”, il cui territorio ricade interamente nell’area Leader e la cui Governance per la maggior parte coincide con quella del GAL, è caratterizzato da interventi che completano e integrano la SSL proposta, consentendo di raggiungere obiettivi diversamente non perseguibili; • la presenza del Distretto Turistico Locale “Molise Orientale”, per il quale il Consiglio di Amministrazione del GAL ha deliberato l’adesione, che sarà punto di riferimento per la costruzione della Rete “I Cammini del Molise Frentano”, sia in merito al Marchio territoriale e agli 77

Standard di qualità, che alla gestione della stessa rete a conclusione del ciclo di programmazione Leader; • la progettualità sulla mobilità lenta (VIA NOVA DEL MARE) e sostenibile del comune di Termoli, attraverso la quale si intende collegare la costa con la collina interna. Si tratta di un progetto che può contare sulle risorse del patto per il Molise ed è strategicamente rilevante per il successo della strategia del GAL, che sulla integrazione turismo costiero-collina interna ha fondato la propria SSL; • di notevole importanza è anche l’impianto strategico e gli interventi previsti nel Patto per il Molise, dove il peso attribuito allo sviluppo turistico della Regione è notevole e soprattutto coerente con il modello turistico presente nella strategia proposta; • importante è anche la normativa regionale in materia di Albergo Diffuso e della adesione della regione al partenariato europeo “Cammini d’Europa”, alla cui metodica la strategia del GAL si ispira.

4.11 Informazione e comunicazione

Il GAL in attuazione del Piano di Sviluppo Locale intende dotarsi di un Piano di Informazione e Comunicazione (PIC), al fine dell’attuazione del PSL 2014-2020.

L’obiettivo principale del PIC è quello di assicurare la necessaria informazione in fase di attuazione del PSL, nei confronti della popolazione e, in particolare, dei potenziali destinatari e beneficiari delle misure e degli interventi.

L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica e realizzare un sistema di comunicazione interna ed esterna tra i soggetti interessati all’attuazione del PSL. In tal senso il GAL si attiverà per migliorare la propria strategia comunicativa, rinnovando il sito web in chiave più aggiornata e funzionale.

Le azioni in materia di informazione e pubblicità saranno realizzate in coerenza con la normativa comunitaria di riferimento e nel rispetto della normativa nazionale riguardo ai principi di trasparenza e pubblicità.

Il PIC verrà attuato attraverso le modalità di seguito descritta, e si propone non solo di informare il territorio circa l’operato del GAL rispetto all’approccio LEADER, ma soprattutto si prefigge un obiettivo, molto più ambizioso, di creare una rete fatta di sinergie tra mondo locale, pubblico e privato in grado di confrontarsi in modo critico e propositivo sulle attività in essere. In questo senso il GAL attraverso le azioni di animazione, ed il contatto periodico con i partner, si propone come il soggetto di riferimento e di intermediazione tra le parti attive che nell’area sono impegnate nello Sviluppo Locale.

Le attività di informazione e di animazione del PSL, saranno realizzate dal GAL attraverso differenti modalità, principalmente nel tentativo di perseguire i seguenti obiettivi:

• facilitare l’accesso ai finanziamenti dei potenziali beneficiari delle azioni;

• sensibilizzare gli operatori pubblici e privati dell’area LEADER rispetto alle tematiche ed alla strategia attivata nel PSL;

• informare le comunità locali rispetto alle azioni del GAL, alle fasi attuative del programma, agli stati d’avanzamento e ai risultati conseguiti;

• informare i potenziali beneficiari diretti e la collettività locale circa la pubblicazione dei bandi pubblici per la selezione delle iniziative mediante la diffusione di locandine;

• promuovere il trasferimento di know how sia nei territori direttamente interessati dal Leader, sia nelle aree interessate dalla cooperazione, che ad ambiti più estesi. Questo servirà a garantire la

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divulgazione delle informazioni sugli interventi attuati, che potranno anche assumere caratteristiche di trasferibilità.

L’informazione ha come destinatari gli operatori privati dei settori agricoltura, turismo, artigianato, ambiente, come potenziali beneficiari delle azioni; nonché gli enti locali, le associazioni di categoria e altre associazione che svolgono attività nei settori interessati dal Leader (associazioni ambientaliste e naturalistiche in particolare). Per le iniziative di carattere collettivo, il destinatario sarà la popolazione nel suo complesso.

Le azioni informative avverranno mediante i seguenti canali preferenziali:

Sportello informativo a servizio della comunità

Saranno a disposizione del territorio, sia per i privati che per gli enti locali uno sportello informativo in sede fissa coadiuvato dall’info point rurale mobile, attraverso i quali la popolazione sarà informata circa le opportunità di finanziamento offerte da programma, le modalità di presentazione delle domande a valere sui bandi, sulle iniziative previste dal PSL. Gli sportelli front office rappresenteranno un importante veicolo di informazioni ed un punto di riferimento diretto per il costante rapporto tra il GAL e il territorio.

Forum permanente

Tra le azioni di informazione e comunicazione è prevista la creazione di un forum on-line sul sito del Gal, che avrà lo scopo di approfondire le tematiche offerte dal PSL. Il forum rappresenta uno strumento di raccordo e discussione virtuale sul territorio, un filo diretto tra istituzioni e operatori economici privati, che potrà essere integrato da incontri e tavoli di lavoro specifici, oltre che di confronto on-line. Sito Web

Il sito del GAL sarà il principale strumento informatico incentrato, con un ampio spazio sull’attuazione del programma. Sul sito verranno veicolate tulle le informazioni relative all’attuazione del Piano, i bandi, le news inerenti l’economia e lo sviluppo locale.

Organizzazione di Workshop e seminari a livello locale

Si prevede la realizzazione di tre diverse tipologie di eventi differenziati sulla base delle modalità e tematiche da affrontare.

Gli incontri saranno organizzati dal GAL, con il coinvolgimento dei referenti pubblici e privati a livello locale interessati all’argomento, e gli incontri verteranno su temi specifici.

I Seminari: si rivolgono a tutta la popolazione interessata dal programma, ad esperti di settore, agli organi istituzionali, ed affrontano nel complesso tutta l’attività del Piano ed altre tematiche territoriale inerente lo sviluppo locale Workshop informativi aperti ed i Workshop di lavoro ristretti: relativi alle misure attuate con il PSL, a cui parteciperanno referenti istituzionali, soggetti privati ed associazioni, interessati e coinvolti nell’azione, e di Workshop di lavoro ristretti, con il compito di analizzare e pianificare le tematiche oggetto della discussione. Stampa di materiale informativo

Per divulgare l’operato, le attività realizzate o da realizzare il GAL prevede l’utilizzo delle seguenti pubblicazioni/edizioni: 1. Bollettino “Il Foglio del Gal”

Il semestrale a cura del Gal sarà dedicato alle attività ed alla valutazione critica delle azioni svolte nell’ambito del PSL. Al suo interno sarà dedicato uno spazio, contenente contributi ed inserti a cura dei soggetti locali, 79 relativo alle tematiche ed ai progetti avviati. Il bollettino verrà divulgato tramite mailing ai soci, alle istituzioni, alle rappresentanze private (associazioni di categoria, gruppi di operatori, ecc.), questo anche sulla base della mailing che il Gal già possiede, che verrà potenziata per la circostanza. 2. Quaderni monotematici

I quaderni sono strumenti di approfondimento ed analisi pluritematiche. Sono previsti indicativamente per il periodo di programmazione attuale n. 4-5 quaderni. 3. Spot pubblicitari, radiofonici e televisivi

Tali mezzi sono importanti per una diffusione capillare delle informazioni presso la popolazione locale. Pertanto si prevede la realizzazione di spot pubblicitari e televisivi, sulle emittenti locali, al fine di divulgare e sensibilizzare gli operatori privati sulle opportunità offerte dal PSL. Si prevede la realizzazione di passaggi radiofonici per le fasi fondamentali dell’attuazione del programma (ad esempio: notizie a carattere collettivo per l’emanazione di bandi, ecc.). L’utilizzo dei comunicati TV si intende destinato alla divulgazione di iniziative di maggiore rilievo, quali a titolo esemplificativo, l’approvazione del PSL.

4. Comunicati stampa

Tale strumento sarà caratterizzato da una comunicazione rivolta alla popolazione utilizzando la stampa locale, per il costante aggiornamento sulle attività e i progetti del GAL, e da inserzioni mirate su riviste specifiche in relazione al tema catalizzatore del Piano. La redazione avverrà ad opera del Gal periodicamente. 5. Manifesti e locandine

Si provvederà alla stampa di manifesti dedicati alla pubblicazione di bandi, di iniziative, ed alla stampa di locandine da diffondere sul territorio. Nei primi mesi dall’approvazione del Piano, si prevede inoltre la realizzazione di un volantino informativo del PSL e di una brochure di presentazione del GAL (Agenzia di Sviluppo).

6. Stesura di report di monitoraggio e sintesi delle attività Il Gal redigerà per stati di avanzamento e a conclusione dei progetti attivati report di monitoraggio e di valutazione, relazioni di sintesi dedicate alle azioni svolte contenenti gli obiettivi, le fasi operative di organizzazione ed i risultati ottenuti rispetto alle singole attività. Le relazioni periodiche saranno trasferite ai soci, alla Regione Molise, alle istituzioni locali interessate.

Quadro di sintesi organizzativo delle azioni informative previste dal nel PSL Innova Plus

TIPOLOGIA METODOLOGIA TARGET

Sportelli informativi a Apertura di sportelli Operatori privati potenziali beneficiari dei servizio della comunità informativi presso le sedi di bandi, Enti Pubblici, associazioni di alcuni dei comuni dell’area imprenditori e di categoria e altri organismi Leader. portatori di interessi collettivi.

Creazione di un forum Realizzazione forum on-line Soci del GAL, altri Gal, popolazione locale, e permanete tutti gli utenti della rete.

Sito Web Utilizzo del sito del Gal Tutti gli utenti della rete.

Organizzazione di Realizzazione di seminari La collettività locale in base al grado di Wokshop e seminari collettivi, Wokshop di coinvolgimento: operatori privati di uno o più presentazione e Wokshop di settori, istituzioni locali e regionali, esperti di lavoro settore, ecc. 80

Stampa di materiale Produzione e diffusione di La popolazione locale: operatori privati informativo bollettini, quaderni, volantini, potenziali beneficiari dei bandi Leader, Enti depliant, ecc. Pubblici, associazioni e altri organismi portatori di interessi collettivi.

Luogo e data Timbro e firma del legale rappresentante Larino, 7 novembre 2016 ……………………………………………………………………

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