SCHEDA GEOSITO

ID Geosito Denominazione Provincia Rocchetta a C6 La piana di Castel S. Vincenzo

Inquadramento cartografico (stralcio tavoletta IGM) Foto

La Piana di Rocchetta a Volturno vista da Cerreta

Scala Numero Denominazione Longitudine Latitudine Est Nord 392144 Valloni 392132 392103 Monte S. Croce Coordinate Coordinate 1:5000 1°38'06" E 41°38'14" N 2443932 4609818 392131 Rocchetta a Volturno geografiche Gauss-Boaga 392143 392092 Castel S.Vincenzo 161 IV NE Colli a Volturno Quota topografica 1:25000 500 161 IV NO Castel S.Vincenzo media (m s.l.m.) Settore d’interesse primario Settore d’interesse secondario Interesse contestuale primario Geomorfologia e sedimentologia Idrogeologia Escursionistico e paesistico

Litologia Età delle formazioni rocciose Età del processo genetico Travertini Pleistocene superiore-Olocene Pleistocene superiore-Olocene

Descrizione La Piana di Rocchetta a Volturno costituisce un’estesa superficie pianeggiante terrazzata, percorsa dallo stesso fiume Volturno che nasce in corrispondenza del suo margine più occidentale dalle sorgenti localizzate al piede del Monte Rocchetta (Geosito “Le Sorgenti di Capo Volturno”). Questa superficie terrazzata, bordata ad est dall’incisione dello stesso Volturno e del suo affluente Rio Iemmare, costituisce la parte sommitale di una placca di travertino spessa circa 100 m ed avente un’ampiezza di circa 10 km2 Sono le stesse sorgenti di Capo Volturno, ricche in bicarbonato di calcio, ad avere generato questa potente placca di travertino. La sua genesi, secondo le datazioni eseguite, è avvenuta durante gli ultimi 75.000 anni in un contesto di clima umido e più caldo di oggi. La deposizione del travertino ha interessato un substrato articolato, costituito dai terreni miocenici del Flysch di e dai depositi alluvionali del fiume Volturno, ed è avvenuta ad opera di acque circolanti in un acquifero carbonatico poco profondo ed a temperatura ambiente, anche grazie all’attività di alghe azzurre (cianofite) e batteri. La messa in posto dei travertini ha causato una deviazione di circa 1 km verso est del percorso del fiume Volturno ed un progressivo livellamento dell’originaria superficie di deposizione irregolare, determinando la costruzione di due ampi terrazzi di travertino posti rispettivamente a 500 e 550 m s.l.m., bordati da ripide scarpate. Tali scarpate sono il risultato non della successiva incisione del fiume Volturno, ma della stessa dinamica deposizionale dei travertini, che si sono formati in una varietà di ambienti di sedimentazione, dall’ambiente palustre a quello di cascata, evidenziati da specifiche caratteristiche tessiturali e di litofacies. Dopo aver riempito le disomogeneità morfologiche del substrato con depositi palustri, le incrostazioni di travertino hanno, infatti, accentuato il profilo del pendio originario attraverso Ia formazione di locali gradinate di vasche che, crescendo, hanno isolato a monte delle aree di ristagno più o meno permanente delle acque, trasformatesi poi in ambienti palustri e/o lacustri. I margini esterni di tali ambienti sono stati interessati dal diffuso travaso delle acque carbonatiche che hanno dato origine alla particolare facies di cascata dei travertini. Tali depositi di cascata, particolarmente sviluppati nel settore settentrionale della piana, si sono originati nelle ultime fasi di formazione dei travertini di Rocchetta a Volturno. Per osservare in dettaglio le diverse caratteristiche tessiturali dei Travertini di Rocchetta i migliori affioramenti sono visibili: - lungo la strada SS 158, tra Colli a Volturno e lo svincolo per ; - lungo la strada che dalla SS 158 conduce a ; - lungo la strada che dalla SS 158 conduce a Rocchetta a Volturno; - lungo la strada che dalla SS 158 conduce a Rocchetta Nuova, in località Quercetelli (Geosito “Travertini di Rocchetta a Volturno di località Quercetelli”); - lungo la stradina che conduce alle sorgenti del Volturno; - lungo la strada che da Rocchetta a Volturno conduce a Scapoli, in località Casino Battiloro e Madonna delle Grotte, nelle pareti di cava.

Il terrazzo di travertino de la Piana di Rocchetta può essere osservato nel suo insieme dal Monte S. Croce, dalla strada che dall’abitato di Cerro al Volturno conduce alla frazione Cerreto, e dalla strada Fondo Val di Sangro, guardando verso SE. Questi punti panoramici permettono di apprezzare in particolare la planarità della superficie del terrazzo ed il suo margine orientale di natura deposizionale, impostato su travertini di ambiente di cascata. Interesse del geosito Stato di conservazione Vincoli Modalità di accesso Paesaggistico, Paesistico- Nazionale Discreto ambientale (L.R. n°24 del 1/12/89), In auto Area naturale protetta (Sic) Possibilità di degrado Opportunità di tutela Accessibilità Media Consigliata Facile

Contesto paesaggistico-territoriale Il geosito ricade all’interno dell’area “Mainarde-M.ti di -Alto Volturno” e nella parte sud-orientale del Parco Nazionale d’, e (PNALM), costituita da zone di rara bellezza naturalistica e di grande fascino culturale. E’ il gruppo montuoso delle Mainarde, entrato a far parte del PNALM nel 1990, ad individuare geograficamente questa porzione della catena Appenninica dagli straordinari valori ambientali. Il geosito è delimitato ad ovest dalla struttura di Monte della Rocchetta o Azzone alle cui falde nascono le sorgenti del Volturno (geosito “Le sorgenti di Capo Volturno”). Dal punto di vista naturalistico, il geosito si colloca all’interno dell’area protetta SIC denominata “Fiume Volturno dalle sorgenti al Fiume Cavaliere”. Quest’area riveste anche un notevole valore archeologico-culturale in particolare perché ospita la splendida abbazia benedettina di , uno degli insediamenti monastici più caratteristici del Molise. Dal punto di vista escursionistico, il geosito è raggiungibile seguendo a tappa n°16 (Colli a Volturno-la Falconara-Rocchetta Alta-Castel S. Vincenzo). Tale tappa è presente nella “Carta del Sentiero Italia della Provincia di Isernia” realizzata dal CAI Molise - Sezione di Isernia. Questa tappa, peraltro viene riproposta dal sentiero 41 (Castel S.Vincenzo- Sorgenti del Volturno), segnalato dal CAI nella “Carta dei sentieri della Provincia di Isernia - Mainarde e Valle del Volturno”. Nelle vicinanze del geosito in questione, è possibile visitare i geositi “Le sorgenti di Capo Volturno” e “Il versante meridionale di Monte Santa Croce”. Il geosito dista 19 km da Isernia, 70 km da e 104 km da Vasto e, venendo da Isernia, è velocemente raggiungibile percorrendo prima la SS 627 e poi la SS 158.

Bibliografia essenziale Brancaccio L. D’Argenio B., Ferreri V., Stanzione D., Taddeucci A. & Voltaggio M., 1988 - I travertini di Rochetta a Volturno (Molise): datazioni con 230Th e modello deposizionale. Mem. Soc. Geol. It., 41, 673-683. Brancaccio L., D’Argenio B., Ferreri V., Stanzione D., Turi B. & Preite Martinez M., 1986 - Caratteri tessiturali e geochimici dei travertini di Rocchetta al Volturno (Molise). Boll. Soc. Geol. It., 105, 265-277. Violante C., D’Argenio B., Ferreri V. & Golubic S., 1994 - Quaternary travertines at Rocchetta a Volturno (Isernia, Central ). Facies analysis and sedimentary model of an organogenic carbonate system. I.A.S. 15th Reg. Meet. 13-15 April 1994. Ischia, Guide Book to the Field Trips.