ALTO MOLISE: Borghi , Zampogne E Natura
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ALTO MOLISE: borghi , zampogne e natura 1° GIORNO: Arrivo e sistemazione in hotel a Isernia o dintorni. Cena e pernottamento. 2° GIORNO: ISERNIA – CASTEL SAN VINCENZO - SCAPOLI Prima colazione in hotel e partenza in bus o minibus privato (in base al numero dei partecipanti) per un Tour guidato intera giornata. Mattinata da dedicata alla scoperta della città che è una delle due province del Molise e che conta solo 22.000 abitanti. Tra i monumenti da vedere in una visita a Isernia non perdete la Fontana della Fraterna, una grande fontana del '300 che in origine si trovava nella piazza omonima ma che dopo i bombardamenti fu spostata più in basso, in piazza Celentino V. Visitate la Cattedrale di San Pietro, ovvero il Duomo di Isernia e la Chiesa di San Francesco. L'eremo dei Santi Cosma e Damiano si trova su una collina di fronte al centro di Isernia. Fu costruito al di sopra del tempio pagano dedicato a Priapo, il dio protettore della fertilità. Isernia infatti fu probabilmente abitata sin dall'alba dei tempi, da popolazioni paleolitiche, dai Sanniti e dai Romani, che alla fine ebbero la meglio sugli agguerriti Sanniti. Ma Isernia lega la sua fama all’interessantissimo Museo Nazionale del Paleolitico che ingloba in se il Museo Nazionale di Santa Maria delle Monache e l’area di scavo La Pineta. Inaugurato nella primavera del 1999, il Museo Nazionale del Paleolitico offre al suo interno la possibilità di assistere allo scavo del paleosuolo effettuato dagli studiosi. La nuova struttura concepita come un laboratorio permanente dove i reperti vengono scavati, restaurati, studiati ed esposti in loco, è stata costruita proprio sullo scavo del paleosuolo, in modo tale da coinvolgere pienamente e totalmente il visitatore che si troverà, una volta ultimato l'intero complesso museale, all’interno di uno spazio polifunzionale che comprenderà sale espositive, laboratori scientifici, tavole didattiche, sale per conferenze e proiezioni ed anche un moderno sistema compiuterizzato e di teleconferenza, nonchè ricostruzioni virtuali. Con i suoi 736.000 anni di età, il giacimento paleolitico di Isernia rimane il più antico e ricco paleosuolo rinvenuto in Europa. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio partenza per Castel San Vincenzo, piccolissimo centro medievale, con meno di 600 abitanti, ai piedi delle Mainarde, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. E’ qui che sorgeva l’antica Abbazia Benedettina di San Vincenzo al Volturno. Visitando l’area archeologica si potrà ammirare un piccolo gioiello, la Cripta dell’Abate Epifanio interamente abbellita con un ciclo di affreschi tra i più importanti esempi di pittura altomedievale europea. Castel San Vincenzo è anche natura. Dalla Valle di Mezzo, con i suoi boschi, le sue sorgenti, la sua fauna (il lupo, l’orso, l’aquila reale, ecc.), partono diversi sentieri che raggiungono la vetta di Monte Mare, la cima più alta delle Mainarde. A rendere il panorama ancora più suggestivo c’è il Lago di Castel San Vincenzo che con il suo colore turchese regala una vista mozzafiato. A seguire proseguimento per Scapoli, altro paese del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il piccolo borgo medievale, si è sviluppato intorno al Palazzo Marchesale dei Battiloro con le sue mura a strapiombo sulla roccia, che svelano l’originaria funzione di fortezza difensiva dell’edificio. Ma la fama di Scapoli nel mondo è legata alla zampogna. E’ in questo paesino, infatti, che l’arte della produzione di questo strumento musicale, eredità della civiltà pastorale, si è tramandata per secoli, attraverso il lavoro degli artigiani locali. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento. 3° GIORNO: AGNONE – CAPRACOTTA - PIETRABBONDATE Prima colazione in hotel e partenza in bus o minibus privato e con guida al seguito per Agnone, comune alto molisano che per concessione regia si fregia del titolo di Città e patria dall’anno Mille della più antica azienda italiana: la Pontificia Fonderia di Campane Marinelli. Chiamata l’Atene del Sannio, ha un centro storico ricco dove spiccano gli alti campanili, tra tutti quelli delle chiese di Sant’Antonio e San Francesco (sec. XIV), quest’ultima considerata monumento nazionale; attiguo e comunicante con la chiesa, c’è Palazzo San Francesco, con il suo magnifico chiostro, che ospita l’interessante Mostra Permanente del Libro Antico, con volumi rari del ‘500 e ‘800. Da visitare anche la chiesa patronale di San Marco nel quartiere veneziano con le caratteristiche botteghe a “P” rovesciata, da non perdere le botteghe dei ramai e l’antico confettificio Carosella. Alle ore 13:00 partenza per Prato Gentile (Capracotta), una località a circa 1.600 metri di altitudine s.l.m. dove è d'obbligo una sosta per ammirare uno splendido ed incontaminato ambiente montano. Pranzo in ristorante a base di prodotti tipici. Ore 15:30 partenza per il Giardino della Flora Appenninica, un orto botanico naturale, in cui vengono conservate e tutelate le specie vegetali della flora autoctona dell’Appennino centro-meridionale. Costituito nel 1963, posto a 1525 m s.l.m., è tra i più alti d’Italia. Entrata e visita guidata di circa un’ora. Finita la visita, ci sposteremo a Capracotta, paese che durante la Seconda Guerra Mondiale venne raso al suolo, eccezion fatta per le chiese, l’asilo e alcune case private. Dinamite sparsa un po’ ovunque distrusse gran parte del patrimonio architettonico, senza riuscire però a cancellare del tutto le tracce della storia del borgo. La chiesa parrocchiale dell’Assunta risale al 1673 e conserva al suo interno numerosi dipinti degni di nota, situata di fianco invece, Santa Maria di Loreto che venne costruita dai pastori capracottesi per affidare le loro famiglie alla protezione della Madonna durante il periodo della loro assenza durante la transumanza. Poco fuori dal borgo è possibile ammirare il Palazzo Baronale, fu realizzato fuori dalle mura cittadine dell’epoca, in un periodo di grande espansione economica, demografica ed urbanistica di Capracotta. A seguire visita di Pietrabbondante; il paese, posto a 1025 metri di altezza, ai piedi del monte Caraceno, è circondato da tre enormi massi di roccia, detti “morge”. Si visiteranno il borgo, nella cui piazza principale, all’ingresso del paese, è ubicata la statua bronzea del Guerriero Sannita e gli interessantissimi scavi archeologici del Teatro- Tempio Sannita del Il sec. a.C. che rappresenta il più importante monumento del mondo sannitico. Il complesso è costituito da un teatro, un tempio e due edifici di servizio posti al fianco di quest’ultimo. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento. 4° GIORNO: VENAFRO – SAN PIETRO INFINE - MONTERODUNI Prima colazione in hotel e partenza con bus privato e guida per Venafro, città ricca di bellezze storico-artistiche tra le quali il Castello Pandone. Furono aggiunti un giardino all’italiana con una piccola cappella, un loggiato e decorati gli ambienti interni. Proprio questi affreschi rappresentano la maggiore attrattiva per il visitatore. A Venafro nell’antico monastero di Santa Chiara è ospitato il Museo Archeologico Nazionale con i numerosi reperti di epoca romana. Pranzo in ristorante tipico dove sarà possibile degustare la gustosa mozzarella di bufala della zona. Nel pomeriggio partenza per San Pietro Infine antico borgo medievale. Si trova in provincia di Caserta, ubicato praticamente al confine tra Campania, Lazio e Molise. Da qui la denominazione “Infine” mentre la prima parte del nome sarebbe legata al culto di San Pietro. Disabitato dal 1944, la sua storia è legata alla Seconda Guerra Mondiale. La guerra ha segnato profondamente questo luogo. Con la seguente motivazione Il Comune ha ricevuto la Medaglia d’oro al Merito. Le rovine di San Pietro restano a testimonianza delle atrocità della guerra e costituiscono una sorta di museo all’aperto e sono state riconosciute come “Monumento Nazionale”. A seguire partenza per Monteroduni. Tra i borghi più incantevoli da visitare, alle pendici del massiccio del Matese, c’è di sicuro il borgo di Monteroduni, con il suo centro storico di origine medievale che conserva tutt’oggi l’originario tipico impianto urbanistico, circondato da bellezze naturali. A Monteroduni ogni cosa traspira del suo passato: si sente il profumo della sua storia, delle sue origini di epoca longobarda, di cui è sicura testimonianza il culto di San Michele Arcangelo, considerato, all’epoca, il protettore delle fortificazioni a difesa dei territori; si sentono riecheggiare le guerre sanguinose tra romani e sanniti; qui, come ha detto Jim Hall (musicista jazz), “sembra di essere in un altro secolo… ; il castello, la gentilezza delle persone, il cibo… E’ tutto così incredibilmente affascinante”. Ed è proprio così: a Monteroduni si può avere davvero la sensazione di immergersi “in un altro secolo”. Basta varcare l’ingresso del Castello Pignatelli, che oggi è il simbolo eminente del borgo, e sembra di compiere un salto all’indietro nel tempo. Oggi il castello, scrigno naturale ricavato tra la chiesa di San Michele Arcangelo ed il municipio, è una lussuosa residenza di proprietà comunale, attualmente in fase di restauro, che ospita manifestazioni culturali di rilievo internazionale come l’Eddie Lang Jazz Festival, che si tiene tutti gli anni ad agosto. In serata rientro in hotel, cena e pernottamento. 5° GIORNO: MONTEDIMEZZO – SAN PIETRO AVELLANA – VASTOGIRARDI Prima colazione in hotel e partenza in bus privato e con guida al seguito alla scoperta di uno degli spettacolari paesaggi naturali molisani: la Riserva di Montedimezzo, regina incontrastata dell'Appennino Molisano. La Riserva è interamente ricoperta di boschi e si staglia ad un'altezza compresa tra i 900 ed i 1300 metri. Qui potrete ammirare, con l’ausilio del personale del corpo forestale e attraverso sentieri accessibili anche al visitatore più pigro, "dei preziosi miracoli" della flora quali il frassino maggiore, il nocciolo ed il ciliegio e della fauna, come lepri, cinghiali, tassi, caprioli e martore. Queste splendide perle della natura hanno meritato alla Riserva di Montedimezzo l'inserimento nel prestigioso programma dell'Unesco Mab.