Laboratorio Di Fotografia Del Paesaggio in Valle D'aosta
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nuovi scenari alpini LABORATORIO DI FOTOGRAFIA DEL PAESAGGIO IN VALLE D’AOSTA (IT) 26.08.18 - 02.09.18 URBAN REPORTS + POETICA DEL TERRITORIO + GIORGIO BARRERA ANTEY-SAINT-ANDRÉ | LA MAGDELEINE | CHAMOIS | TORGNON | VALTOURNENECHE | DONNAS | SAINT VINCENT Un progetto di Urban Reports www.urbanreports.org Poetica del Territorio www.poeticadelterritorio.com Giorgio Barrera www.giorgiobarrera.it Curatore Giorgio Barrera Testi Viviana Rubbo Tutors Urban Reports: Davide Curatola Soprana, Alessandro Guida, Viviana Rubbo, Isabella Sassi Farías Partecipanti Francesca Alti, Valter Iannetti, Maria Gabriella Porta, Franco Zanin Con il patrocinio di Comune di Antey - Saint - André Comune di La Magdeleinde Comune di Torgnon Comune di Chamois Comune di Valtournenche Biblioteca di Donnas Ordine degli Architetti della Valle d’Aosta Con il supporto di Comune di Saint Vincent Design Urban Reports / Alessandro Guida Copertina La Magdeleine ©Urban Reports / Alessandro Guida Si ringraziano Valeria Machet, Luciano Zoppo Ronzero, Cristina Sanna, Claudio Planaz, Ezio Chappoz, Mauro Duroux, Michelangelo di Gioia, Carlo Navillod, Nevio Gelmini, Paolo Noz, Mario Pucci, Laura Lanterna, Stefano Gorret, Paolo Cognetti, Irene Borgna, Teresa Charles, Carmen Jacquemet, Nicole Maquignaz, Graziella Joyeusaz detta Anna Con l’intervento degli esperti Antonio De Rossi Architetto Oscar Torretta Antropologo Mauro Cortelazzo Archeologo Luciano Bonetti Ordine Architetti Valle d’Aosta www.urbanreports.org [email protected] nuovi scenari alpini UN WORKSHOP DI FOTOGRAFIA DEL PAESAGGIO IN VALTOURNENCHE (VALLE D’AOSTA) PER PROMUOVERE UNA RIFLESSIONE MULTIDISCIPLINARE SUL RUOLO DELLA FOTOGRAFIA COME STRUMENTO DI INDAGINE DEL PAESAGGIO CONTEMPORANEO Testo Viviana Rubbo DOMENICA 2 SETTEMBRE SI È CONCLUSO Un territorio che è stato ciclicamente Cosa è successo? Quanto è cambiato e IL WORKSHOP DI FOTOGRAFIA DEL investito da opere e grandi interventi in che modo? PAESAGGIO IDEATO, REALIZZATO E che lo hanno radicalmente e PROMOSSO DA URBAN REPORTS INSIEME profondamente trasformato lasciando Per una settimana, tra il 26 agosto e il 2 ALL’ASSOCIAZIONE POETICA DEL segni sul paesaggio. Lungo il fondo settembre, i territori di Donnas, Antey- TERRITORIO E A GIORGIO BARRERA; UNA valle, l’arrivo della ferrovia sul finire Saint-André, Torgnon, La Magdeleine, SETTIMANA DI ATTIVITÀ SPERIMENTALI dell’800, e poi l’impronta impressa Chamois, Valtournenche e Cervinia PER PROMUOVERE UNA RIFLESSIONE dallo sviluppo industriale lungo la sono stati percorsi da un gruppo di COLLETTIVA SULLE TRASFORMAZIONI Dora Baltea. Negli anni trenta del fotografi che hanno lavorato insieme AVVENUTE NEI TERRITORI DELLA VALLE secolo scorso, l’edificazione delle per produrre una documentazione D’AOSTA NEGLI ULTIMI QUARANT’ANNI. grandi centrali elettriche tra cui Maen utile ad una riflessione collettiva sulle (Valtournenche), Covalou (Antey-Saint- trasformazioni avvenute nei territori di André), Châtillon e molte altre ancora, questi comuni. Un ambito territoriale fino alla centrale di Grand Vert a molto vasto e estremamente variegato, Donnas. sia dal punto di vista morfologico e La fotografia come strumento di tipologico, ma anche per le diversità analisi per andare oltre i limiti della Poi negli anni ‘70 e ’80, il boom altimetriche e vocazionali. rappresentazione dell’esistente, per edilizio, la costruzione di importanti osservare i mutamenti economici infrastrutture, tra cui l’autostrada che Due giornate sono state interamente e sociali del territorio, cercando di da Quincinetto conduce ad Aosta, e dedicate ai sopralluoghi sui territori: individuarne le tendenze in atto. le numerose strade che hanno reso incontri con amministratori, tecnici accessibili i piccoli borghi e gli alpeggi comunali, esperti e operatori economici, Il contesto valdostano si è rivelato subito di alta quota. ma anche agricoltori, allevatori e particolarmente interessante per un semplici cittadini. I fotografi sono stati lavoro sperimentale di questo tipo e per Non solo, risalgono a pochi decenni accolti, condotti e guidati alla scoperta i suoi caratteri fortemente identitari: fa anche le imponenti opere legate dei luoghi, che hanno poi percorso grande attrattività, ricco di risorse all’accelerazione dello sviluppo dei a piedi, lungo i sentieri, le piste e le architettoniche, storico-culturali e grandi impianti di risalita per il turismo mulattiere, o in macchina, in funivia, paesaggistiche, ma anche estremamente invernale, nella ben nota località di con la navetta a chiamata, su e giù per la fragile e oggetto di una straordinaria Cervinia, come nelle medio-piccole valle, e lungo i versanti, individualmente metamorfosi. località della Valtournenche. o a gruppi. 3 La ricerca fotografica ha guardato il case per i locali, seconde case per i strisce, fasce e tagli. Sono le opere di territorio nella sua interezza e nella sua villeggianti. Immobili spesso chiusi e sbancamento e rimodellamento del complessità e lo ha fatto attraverso tre silenti, volti di un paesaggio fatto di suolo per realizzare gli impianti. Sono grandi temi: contrasti e contraddizioni, sia funzionali gli accessi agli alpeggi e le piste per che materiche. il downhill, l’ultima invenzione per 1/ Il fenomeno delle seconde case, L’urbanizzazione degli anni ’70 -’90 percorsi su roccia con le due ruote. impronte sul territorio e comunità ha infatti prodotto nuove espansioni 2/ Abitare la montagna, una edilizie dai colori e dalle forme estranee È uno sguardo inconsapevole, quello che riflessione sui luoghi fra percorsi nel all’ambiente. Volumi che hanno vede “wilderness” nella montagna di tempo e nello spazio assorbito i vecchi nuclei storici, in cui oggi, ci dice lo scrittore Paolo Cognetti, 3/ La meccanizzazione e il paesaggio materia e forme erano un tutt’uno che abbiamo incontrato in Val d’Ayas artificiale col paesaggio. Per contrasto, le nuove in preparazione del workshop. Questa edificazioni hanno caratteri urbani e è una montagna che è stata modellata Il lavoro dei partecipanti è stato sono nate esclusivamente per soddisfare dall’uomo, terrazzata e resa produttiva, accompagnato e seguito da vicino dai la domanda turistica: più del 40% bucata, spianata, segnata, per farne fotografi del collettivo Urban Reports e delle unità abitative in Valle d’ Aosta è strade e gallerie, ma anche coltivata, per dal curatore, sia durante i sopralluoghi, costituito da seconde case. Cervinia ne è farne boschi, e quindi, legna. che durante la campagna fotografica. un caso emblematico. Qui la dimensione È un paesaggio attrezzato per Il workshop ha previsto inoltre un urbana assume forme grottesche: permettere lo svolgimento di sport tempo per la selezione, la revisione e la sovradimensionata, diventa gigantismo invernali e estivi, per stare al passo discussione delle foto a cura di Giorgio associato allo straniamento, in un con l’innovazione, per rispondere Barrera. rapporto conflittuale e stridente tra alle esigenze della domanda turistica, costruito e qualità del paesaggio. per adattarsi continuamente al Ne è risultato un lavoro imponente, Ma la montagna è anche dimensione cambiamento climatico. uno sguardo attento e poliedrico sul economico-produttiva, ambito che va L’apoteosi del paesaggio artificiale è la paesaggio e sulla società contemporanea pensato come spazio socio-economico conca di Cervinia: il territorio, da Breuil di questa porzione della Valle d’Aosta. e culturale autonomo. Spazio che fino al ghiacciaio di Plateau Rosà (a non può essere sotteso e sopraffatto 3500m di quota) è percorso da strade, La Fotografia fa un’opera di svelamento, dall’idea urbana delle Alpi “Playground piste, tracciati (e confini nazionali!) su ci ricorda Antonio De Rossi, e questa d’Europa”, luogo per il loisir e del cui passano camion, scavatori, gatti delle intensa settimana di lavoro sul campo consumo di massa; ma neppure può nevi, furgoni e fuoristrada. Il traffico ha permesso di uscire da alcuni luoghi imbrigliarsi e autocensurarsi in una è continuo: in estate, è il personale comuni e quindi di ritrarre una serie museificazione di se stesso. che sale ai rifugi, che si occupa della di questioni e temi che mettono in gestione e manutenzione degli skilift, discussione l’immaginario collettivo Ecco allora che emerge, nel lavoro dell’innevamento artificiale o della delle Alpi e della montagna, più in fotografico, un’attenzione al tema della realizzazione di nuovi impianti. generale. rigenerazione delle attività economiche e del patrimonio agricolo. La In inverno, la motorizzazione è dovuta Ne è emersa una Valle fatta di dimensione industriale del fondo valle, all’utilizzo dei gatti delle nevi. Tutto “agricoltura eroica”, di terrazzamenti, ma anche quelle risorse potenziali e già ciò in un contesto di estrema fragilità muretti in pietra e viti che si inerpicano attive sul territorio, come l’allevamento ambientale: solo dagli anni ’80 ad lungo le pendici scoscese. Un territorio e l’agricoltura locale che, insieme, oggi, il ghiacciaio si è ridotto di trenta che richiede una cura costante, una permettono di vivere la montagna metri, obbligando la realizzazione di mano sapiente. Comuni dai confini attraverso le stagioni. In bassa valle con nuove infrastrutture più performanti, irregolari, composti da una miriade di le viti, i frutteti e gli orti; oltre i 1500m in termini quantitativi e qualitativi, piccoli villaggi, adagiati sui pianori e con le produzioni di orzo e segale e e determinando l’abbandono di distribuiti lungo il profilo dei versanti. ancora, oltre i 2000m, con gli alpeggi impianti meccanici ormai