Atlante Illustrato Dei Funghi Del Parco

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Atlante Illustrato Dei Funghi Del Parco ATLANTE ILLUSTRATO DEI FUNGHI DEL PARCO 845 specie di funghi nel Parco Nazionale Atlante della biodiversità del Parco delle Foreste Casentinesi Amanita muscaria Geastrum triplex Calocera viscosa Crepidotus cesatii Boletus aestivalis Atlante della Biodiversità del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna “Atlante illustrato dei funghi del Parco. 845 specie di funghi nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi”. ATLANTE A cura di Fabio Padovan ILLUSTRATO Testi Fabio Padovan, Davide Ubaldi (L’ambiente dei funghi) DEI FUNGHI Fabio Padovan DEL PARCO Micologo, laureato in Scienze Biologiche e specializzato in Fitopatologia Agraria presso l’Università di Bolo- gna. Presidente dell’Associazione Micologica Bresadola - Gruppo di Belluno. [email protected] Davide Ubaldi Dipartimento di Biologia evoluzionistica sperimentale dell’Università di Bologna. Indice Professore associato di “Geobotanica” e di “Ecologia della vegetazione italiana” Presentazione Coordinamento ........................................................................................................p. 4 Nevio Agostini Introduzione .........................................................................................................p. 5 Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. [email protected] L’ambiente dei funghi .........................................................................................p. 11 Fotografie Check List dei funghi del Parco ........................................................................p. 15 Enrico Bizio, Antonio Brigo, Emanuele Campo, Marco Floriani, Giancarlo Medici, Fabio Padovan Elenco alfabetico delle specie Cartografia ............................................................................p. 100 Fabio Padovan Prospetto sistematico dei generi .......................................................................p. 107 Progetto grafico e impaginazione Atlante fotografico dei funghi del Parco .........................................................p. 113 Immedia Arezzo Bibliografia Stampa ............................................................................................................p. 221 Tibergraph Città di Castello Citazione bibliografiche consigliate Padovan F. 2009 – Atlante illustrato dei Funghi del Parco. 845 specie di funghi nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. © Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ISBN 978 88 95719 00 9 Presentazione Il Parco per i Funghi La conoscenza del variegato mondo dei funghi passa molto spesso attraverso l’aspetto utilitaristico della ta- vola imbandita. E’ un approccio naturale, che il Parco Nazionale intende sicuramente assecondare e quando possibile valorizzare, nel rispetto però delle elementari norme sulla raccolta dei funghi in un’area protetta di “Il vero mistero del mondo non è l’invisibile, ma il visibile” così alto valore ambientale. Oscar Wilde La raccolta dei funghi è nel nostro Parco regolamentata da uno specifico disciplinare, disponibile sia sul sito internet www.parcoforestecasentinesi.it che presso tutti i Centri Visita ed i Comandi Stazione del Corpo Fore- stale dello Stato. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna si estende per un tratto di crinale Tranne che nelle zone di Riserva Integrale indicate nelle cartografie e tabellate sul posto, dove l’accesso è vie- appenninico, tra Romagna e Toscana. Dall’alta Valle del Tramazzo a Nord-Est fino all’isolato e caratteristico tato e l’eventuale raccolta dei funghi costituisce reato penale, per le altre zone del Parco è sufficiente possedere Monte della Verna a Sud-Ovest. Una trentina di chilometri di crinale appenninico con montagne di altezza l’autorizzazione rilasciata secondo quanto indicato nel regolamento. non particolarmente rilevante: le cime più alte sono il M. Falco (1658 m) e il M. Falterona (1654 m). Montagne Si tratta per lo più di regole semplici, spesso di elementare rispetto dei funghi stessi e del loro ambiente di praticamente quasi del tutto ammantate di una copertura ininterrotta di boschi, come del resto molte delle crescita, che valgono su tutto il territorio nazionale. montagne dell’Appennino settentrionale. Alcune norme invece sono di carattere più generale e mirano alla salvaguardia di tutte le altre componenti I due versanti, toscano e romagnolo, non sono diversi solo nell’amministrazione, ma anche nella forma del ambientali del Parco Nazionale. Si pensi infatti che per la ricerca dei funghi i raccoglitori spesso percorrono territorio, nella natura e nel paesaggio. tutto il territorio in lungo ed in largo e nei periodi di abbondanza della fruttificazione il numero dei raccoglito- Tramazzo, Montone, Rabbi, Bidente sono le valli del versante romagnolo, aspre e selvagge nella loro parte ri rischia di essere eccessivo rispetto alla capacità dell’ambiente di sopportare una tale pressione. montana. Affilati crinali che si rincorrono, torrenti che attraversano forre e meandri con frequenti rapide e ca- Al cercatore dei funghi l’Ente chiede dunque rispetto, buona conoscenza dei funghi e delle norme del Parco, scate. Tutto il versante romagnolo ha un’unica anima geologica: la formazione “marnoso-arenacea”. E’ questo legame ed amore per il territorio, per la fauna e la flora presenti ma anche comprensione per le popolazioni intercalare di rocce sedimentarie, marne ed arenarie, che origina un paesaggio tipico e genera quelle scarpate residenti, che hanno da sempre un forte legame col mondo dei funghi e che, sopportando tutto l’anno i vincoli a denti di sega così frequenti in tutte queste valli. che un’area protetta comporta, meritano certamente qualche diritto in più. La parte toscana è divisa nei due versanti, fiorentino e aretino, caratterizzati da verdeggianti conche inter- Solo in questo modo la raccolta dei funghi potrà essere compatibile e dunque ammissibile nel Parco Nazionale montane come quella del Mugello e del Casentino. Il versante fiorentino, è dominato dal Monte Falterona, che ed è per questo che l’Ente Parco è impegnato nel continuo monitoraggio in questo settore e, conseguentemen- precipita con imponenti balzi verso la boscosa vallata di Castagno d’Andrea ricoperta, come anticipa il nome, te, nel continuo aggiornamento delle regole per la raccolta dei funghi. di vetusti castagneti. La nostra ambizione è dunque quella di trasformare chi entra nel Parco Nazionale semplicemente per racco- Il versante casentinese è più dolce e dominato da paesaggi ricchi di storia, con numerose rocche, castelli, pievi gliere funghi in uno scopritore delle meraviglie naturali di questo territorio ed in un conoscitore delle molte e abbazie. Nel Parco i luoghi più sacri e ancora oggi, dopo quasi un millennio di storia, importanti riferimenti gratificazioni che il mondo della micologia può garantire e di cui quella gastronomica costituisce, ovviamente per la fede e la spiritualità, sono il Monastero e il Sacro Eremo di Camaldoli e il Santuario della Verna. solo per i funghi commestibili, la fase conclusiva ma non necessariamente la più importante. Ma il cuore del Parco Nazionale sono le Foreste Casentinesi, oltre 5.000 ettari di Foreste antichissime, parte delle quali inserite nella Riserva Integrale di Sasso Fratino, la più antica d’Italia. 50 anni compiuti proprio quest’anno e, come si rileva soprattutto dai dati di questo contributo sui Funghi, un luogo di straordinaria Luigi Sacchini biodiversità. Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna Riteniamo che proprio il mondo dei Funghi, assieme all’incredibile varietà del mondo degli Insetti, dia il mag- gior contributo alla conoscenza del valore delle Foreste e non è un caso che sempre più in letteratura vengano Nevio Agostini citati i funghi, in particolare le specie che vivono negli alberi vetusti e nel legno morto, ad indicare il livello di Responsabile del Servizio Promozione, Conservazione, Ricerca e Divulgazione della Natura conservazione di una Foresta. Infine vorremo ringraziare in primis l’autore Fabio Padovan, una persona dai molteplici interessi, ma so- prattutto un amico con una grande capacità di trasmettere la grande passione verso la natura e il mondo dei funghi, il Prof. Davide Ubaldi noto botanico, ma anche naturalista eclettico che ha dato numerosi contributi scientifici su flora, vegetazione ed ora anche sulla Micologia. Infine vorremo ricordare e ringraziare la Dr.ssa Annarosa Bernicchia dell’Università di Bologna, che con i suoi 25 anni di ricerca nella Riserva Integrale di Sas- so Fratino ha messo a disposizione un patrimonio di conoscenze che oggi sono la testimonianza scientifica del valore delle nostre Foreste e di come sia indispensabile mantenere una rigorosa protezione per preservarne la straordinaria ricchezza biologica. 4 Atlante dei Funghi del Parco Atlante dei Funghi del Parco 5 Distribuzione dei dati Introduzione Un primo tentativo di rappresentazione dei dati distribuzionali delle specie censite nel territorio del Parco è stato quello di eviden- ziarli in una cartografia adeguata, facendo riferimento ad una griglia della CTR in scala Questo volume, frutto della collaborazione di molte persone, riporta i risultati delle ricerche micologiche effet- 1 : 10.000. tuate dal 1988 ad oggi nel territorio del Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. I dati raccolti fino ad oggi si sono però rive- La lista delle
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