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Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica numero 5 - 03 luglio 2012 Direttore responsabile: Giovanni La Barbera Direttore scientifico: Simonetta La Barbera Comitato Scientifico: Claire Barbillon, Franco Bernabei, Silvia Bordini, Claudia Cieri Via, Rosanna Cioffi, Maria Concetta Di Natale, Antonio Iacobini, César García Álvarez, Simonetta La Barbera, Donata Levi, François-René Martin, Emilio J. Morais Vallejo, Sophie Mouquin, Giuseppe Pucci, Massimiliano Rossi, Alessandro Rovetta, Gianni Carlo Sciolla, Philippe Sénéchal, Giuliana Tomasella. Redazione: Carmelo Bajamonte, Francesco Paolo Campione, Roberta Cinà, Nicoletta Di Bella, Roberta Priori, Roberta Santoro. Progetto grafico, editing ed elaborazione delle immagini: Nicoletta Di Bella e Roberta Priori. Università degli Studi di Palermo ISSN: 2038-6133 - DOI: 10.4413/RIVISTA Facoltà di Lettere e Filosofia Copyright © 2010 teCLa – Tribunale di Palermo – Autorizzazione n. 23 Dipartimento di Studi culturali del 06-10-2010 http://www.unipa.it/tecla Società Italiana di Storia della Critica d’Arte __________________________________________________________ © 2010 Università degli Studi di Palermo Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica numero 5 - 03 luglio 2012 4 Simonetta La Barbera L’ ‘apparire’ dell’opera d’arte 14 Diana Malignaggi Antiporte e frontespizi incisi in Sicilia dal Barocco al Neoclassico 30 Roberta Cinà «Sono ito come il cane dietro la traccia»: Paolo Giudice e la connoisseurship a Palermo nella prima metà dell’ Ottocento 40 Ivan Arlotta Charlot: eroe surrealista 58 Roberto Lai La faticosa affermazione del colore nel cinema Proprietà artistica e letteraria riservata all’Editore a norma della Legge 22 aprile 1941, n. 663. Gli articoli pubblicati impegnano unicamente la responsabilità degli autori. 74 Raffaella Picello La proprietà letteraria è riservata alla rivista. I testi pubblicati non possono esse- Mimì Quilici Buzzacchi a Ferrara tra arte e critica 1921-1942 re riprodotti senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. Gli autori debbono ottenere l’autorizzazione scritta per la riproduzione di qualsiasi materiale protetto da copyright. In riferimento al materiale iconografico fornito dagli autori a corredo dei testi, la Redazione si riserva il diritto di modificare, 88 Francesco Paolo Campione omettere o pubblicare le illustrazioni inviate. L’arte trapassata: Gunther von Hagens e la fine dell’esperienza estetica I lavori sono pubblicati gratuitamente. È possibile scaricare gli articoli in formato pdf dal sito web di “teCLa”. È vietata qualsiasi riproduzione totale o parziale anche a mezzo di fotoriproduzione, Legge 22 maggio 1993, n. 159. Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica L’ ‘apparire’ dell’opera d’arte È un fenomeno che ha avuto origine sin dal primo segno che un di Simonetta La Barbera uomo ha tracciato con finalità che esulassero dal semplice conto, ma che ha avuto un’accelerazione prodigiosa nell’ultimo secolo. La tecnica da un lato, e i nuovi media dall’altro hanno impresso Cinquant’anni fa, interrogandosi sulla necessità dell’arte, un moto inarrestabile ai processi di trasformazione del mondo Ernst Fischer formulava l’ipotesi preliminare che essa sia uno dell’arte, e all’imperativo che ogni cosa può divenire espressione strumento di completamento, una traccia per giungere a una artistica corrisponde un prodigioso allargamento del catalogo interezza che l’uomo ben difficilmente raggiungerebbe rimanendo degli oggetti ascesi al dominio dell’arte. Se un secolo fa uno solo se stesso. Nell’arte dunque si realizza il singolare fenomeno di scolabottiglie o un ferro da stiro, esautorati del loro statuto di un’apparenza che diviene indispensabile, un surplus di esistenza oggetti d’uso comune e promossi al rango di pezzi da museo, che dà nuovi significati alle cose. potevano destare scandalo, oggi la sorpresa sta piuttosto Già a partire da Agostino fu chiaro che l’arte non può essere nell’ovvio. Il cinema stesso, che cento anni fa aveva già verità, che anzi la sua essenza sta proprio nel falso e che senza mosso i primi passi suscitando meraviglia, riserve negli questa menzogna essa non potrebbe aver luogo. ambienti più tradizionalisti dell’arte e persino orrore, è una Eppure l’arte costituisce un necessario completamento alla realtà parallela, un simulacro di cui oggi non potremmo fare realtà stessa, e le offre un orizzonte infinitamente più ampio. a meno. Ho citato un termine caro a Pierre Klossowski, E c’è da credere che questa linea di confine si sposti in avanti “simulacro”, poiché credo che pochi altri filosofi al pari ogni giorno di più, come un universo in continua espansione. del francese abbiano così acutamente individuato la natura Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica La rivista si apre con il saggio di Diana Malignaggi dal titolo Antiporte e del rapporto che lega l’uomo alla realtà che lo circonda: nel mondo frontespizi incisi in Sicilia dal Barocco al Neoclassico. La studiosa, che da anni ha contemporaneo l’individuo non ha più una relazione diretta con la incentrato gran parte delle sue ricerche sulla grafica e sull’illustrazione, effettività, ma con riproduzioni di una realtà assente. prende in esame una ricca campionatura di prodotti editoriali, dati alle Tutto sembra esistere all’insegna del falso: cosa trasmette dunque stampe in Sicilia fra XVII e XVIII secolo, analizzandone le illustrazioni l’opera d’arte? Una realtà doppiamente falsa? Oppure in questa in antiporta. È questa una raffinata manifestazione d’arte che ha duplice falsità sta il segno di una verità ancora più potente? interessato soprattutto, nell’editoria palermitana e messinese, i libri d’apparato con precisa funzione celebrativa. Lo studio mette a fuoco Gli articoli di questo nuovo numero di “teCLa” che ho il piacere la ricca varietà di immagini poste a commento di libri di più diversi di presentare, molto diversi nei temi e negli ambiti disciplinari saperi – dall’agiografia alla botanica, dalla medicina all’architettura entro cui si muovono, possono essere accomunati sotto il – e le tecniche artistiche impiegate nella realizzazione dei tema dell’“apparenza dell’opera d’arte”. corredi iconici, con stampe sia di invenzione che di traduzione L’ombra, un termine che attraversa indifferentemente con bulini o acqueforti. Il complesso lavoro di équipe vede la l’arte, il cinema e la morte e che di “apparenza” è il partecipazione nel ‘cantiere libro’ di pittori, architetti e incisori sinonimo prossimo, è un simbolo che mi pare possa (per il Sei - Settecento ricordo Antonino Grano, Pietro Novelli, descrivere con una certa efficacia il contenuto di questi Paolo Amato, Antonino Donia), secondo un’organizzazione del contributi. lavoro che contraddistinguerà anche alcune imprese editoriali del XIX secolo, come i monumentali in folio del Real Museo Borbonico. Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica L’“apparire” dell’opera d’arte, accostato al concetto di «visione» in Segue l’articolo di Ivan Arlotta dedicato a Charlot, in cui si analizza un’accezione ancora simile a quella che informava l’Encyclopédie il ruolo di icona, anche figurativa, cui assurge il personaggio di («L’apparition frappe ... les sens extérieurs, & suppose un objet au- Chaplin negli anni Venti. Il contrasto tra l’aspetto dimesso e la volontà dehors»), sembra emergere dalle parole di Paolo Giudice, conoscitore di affermazione della propria esistenza colpisce, infatti, soprattutto siciliano dell’Ottocento la cui attività critica è oggetto dell’articolo l’intellighenzia surrealista, specialmente nella contestazione di Roberta Cinà. dell’essenza democratica degli Stati Uniti. Numerosi sono i Di particolare interesse risulta la modalità di approccio all’opera contributi, che Arlotta prende in considerazione, che vengono d’arte messa a punto dal conoscitore e utilizzata sia al fine di pubblicati in quegli anni sulle riviste da autori quali Soupault, esprimere giudizi di valore, sia nella pratica attributiva. Desnos, Goll (autore della Chaplinade), in cui l’analisi critica Cinà offre, in questa sede, un completamento agli studi dei filmati prende in considerazione le sequenze dei film nei quali aveva già esaminato l’attività di corrispondente per sotto l’aspetto sia visivo che simbolico. la “Gazette des Beaux-Arts” svolta da Giudice tra il 1859 e il 1862. Sono qui esaminati, infatti, gli scritti degli anni Segue un contributo dedicato alla “settima arte”, in cui Trenta dell’Ottocento, dei quali si sottolineano le influenze l’autore, Roberto Lai, ci conduce attraverso un lungo dell’empirismo inglese e dell’Illuminismo francese nella excursus della storia cinematografica del secolo scorso. connoisseurship palermitana di quegli anni. Il tema – l’affermazione del colore nel cinema – è affrontato in un ampio raggio che inquadra alcuni momenti della storia Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica Rivista di temi di Critica e Letteratura artistica del colore, dalla pittura al teatro popolare dell’Ottocento fino alla nascita culturale del Ventennio e sottolineando come l’adesione della Quilici del cinema nei molteplici esiti estetici (dal realismo all’espressionismo) alle ideologie del tempo fosse velata da modalità delicatamente che connotarono questa arte. Lai si avvale dell’analisi di numerosi introspettive. Picello effettua dunque una puntuale analisi passi di critica come gli scritti di Cesare Brandi, di Rudolph Arnheim